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Autore: Oggetto: Breve ma veridica teoria del ciclo-alpinismo televisivo (e sua disapprovazione, per Diana!)

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 15/11/2005 alle 10:49
Dai stress, uffiiiii!
Te vojo bbene come ammio fratello, che vuoi di più.
Tu non sei solo simpatico, sei il migliore, mi rompi le balle, ma sei il migliore.

Dai, non giudico, non etichetto, non sono custode di una mazza!
Vanno benissimo i tuoi punti di vista. Ho detto che dei vostri conti non sapevo che farmene, ma perché l’oggetto del post iniziale non era l’equilibrio del percorso, ma la premessa di tutto il ragionamento degli organizzatori. Ho detto che discutevo sulla base di un dato di fatto comune, e cioè che in questo Giro ci sono moltissime salite, più di quanto tutti si aspettassero.
Sei d’accordo su questo? Se non lo sei, pazienza.
Se invece convieni che, dal punto di vista altimetrico, è un percorso massacrante. Allora il mio invito era discutere delle correttezza, dell’onestà sportiva di costruire un “giro per scalatori, per lo spettacolo” (parole dello Zomegnaus). Secondo me queste due affermazioni sono profondamente sbagliate, ma è la mia opinione. Secondo te?



Maledetto a me che mi è scappata la battuta sui cerebri! Miiii che permalosi!!

Facciamo così, quando passi da Mantova fammi un fischio, che ti offro una spuma all’Arci!
Ti va bene no?...l’arci!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 10:52
L'arci si la spuma no

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2005

  postato il 15/11/2005 alle 11:05
Il thread, dal tuo post iniziale s'e' allargato e siamo arrivati a un discorso quasi generale.
E come il post di Heras, sono arrivati a parlare di tour e di chi meritava o meno di vincerlo ecc.
Si sa dove cominciano ma non dove si va a parare (guarda quello aperto da ridler!!!)

Sulla presentazione concordo.
Non si disegna, ma soprattutto non si presenta una corsa dicendo "e' per questi".
Il giro e' di tutti, non di una categoria.
Io preferisco gli scalatori, tu i passisti, quell'altro i velocisti, ecc. ,ma lo spettacolo lo fanno tutti.
Che sia duro l'ho detto.
Mi auguro tolgano il Forchia nella tappa di Gemona.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 11:06
caro claudio,
sono piemontese, fa freddo e umido ma in bici oggi ci voglio andare, perchè le stagioni, i vecchi ciclisti le preparano d' inverno, e se sto fermo, i miei 75kg crescono e perdo l' illusione di essere diventato un passista scalatore...mannaggia è che la salita mi piace, ma perchè non sono nato colombiano e stortignaccolo, ma alto e bello..

anch' io sono d' accordo con te , claudio, le opinioni si formano dal confronto, a me capita sempre così.
peraltro stress, non ti offendere ma :
1) il ciclismo non è solo metri e minuti, ci sono altre cose.. per me non è solo sostanza (quanto) ma anche altro (come)
2) se fosse vero che è sostanza, preferisco l ragionamento a posteriori; le ipotesi di numeri non sono numeri. conta la condizione, le squadre , tante cose.la matematica si contraddice: le prestazioni di simoni sono differenti da giro a giro.... insomma fai benissimo a fare i tuoi ragionamenti che sono interessanti ma ipotesi che fai non aggiungono o smentiscono molto riguardo alle tesi di claudio.

dai stress,iiiihh non essere permaloso, sai che io e claudio scherziamo spesso. è difficile essere spiritosi con la tastiera, non si capisce l' intonazione.

w la spuma, w l' arci !

grimpeur, comincia a tremare, arancia sul tandem non pedala e in più ha il peso di un ex-rugbista, claudio ed io siamo allenatissimi, domani faremo dietro motori con morris al derny.

ciao
mesty


 
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Non registrato



  postato il 15/11/2005 alle 11:08
Ma secondo me il Dance in realtà è incacchiato, perchè nel Cicloweb Pro Tour team io son più adatto di lui in giri come questo e lui non vuole tirare per me nella cronosquadre...
Dai Claudieee e lascia un pò di gloria anche a me

 

____________________

 
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  postato il 15/11/2005 alle 11:27
Originariamente inviato da mestatore

...ma perchè non sono nato colombiano e stortignaccolo, ma alto e bello...


Sai quante volte me lo son chiesto io!?
Meno male che a Roma c'è l'Appia Antica in pavè...

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 15/11/2005 alle 12:22
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

No, non direi, la salita è jazz, improvvisata, imprevedibile, la pianura è rock ma di quello banale, scontata, prevedibile.
Prevedibile una mazza, comunque stai in Celentanite purulenta, non rispondo.


Boh, il Zomegnan so appena come si chiama, quello che so è però che la salita è nemica della vendibilità televisiva di un prodotto, come dimostrato dal Tour de Lance.
Ciapa su.

Maddechè, non ti rispondo, tiè!

Ti leggo un po' schizofrenico, che succede Dancelluccio?


Io, eh? Ohh!! Ma vàà! Tsk-Tsk. Puah! Risponditi da solo! Sgrunt!

Mmm, dai, sembri necrofilo come quelli che accusi, suvvia, non cavalcare questa tigre ammuffita.


Ce sarai! necrofilo e ammuffito…prrrrr!
Non hai argomenti ciccio, arrenditi, non mi costringere alla mattanza!

Beh, il vino migliora con gli anni, ma mica tutto però.
Ciao brutto (Mario è il buono, io sono il cattivo, aò, il brutto lo devi fare tu).
Cioè, io e Mario facciamo la scena finale nel cimitero? Bellalì, ci stò dentro, okkey!



La santa alleanza Arancia-Gimpeur-Stress mi fate ridere giullari. AHHAHAH, rido. Bifolchi!
A Maurostress gli regalo una decalcomania di Willy il Coyote e me lo sono messo nel taschino, Alex è già d’accordo con me, sta da quella parte solo per allisciarti il pelo. (è convinto che tu conosca delle fi.ghe)
Sarà sufficiente presentargli una topastra e me lo sono garantito, morto di fregna com’è!
Quanto a te, ahahh, apprestati alle catacombe, satanasso! Il tuo sangue è già stallatico per le ruinate ceneri del tuo maniero . China il capo dunque, ribaldo. Che il cuor mi pena a vedere simiglianze sifatte della sconfitta umana.



 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 15/11/2005 alle 12:24
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

Ma secondo me il Dance in realtà è incacchiato, perchè nel Cicloweb Pro Tour team io son più adatto di lui in giri come questo e lui non vuole tirare per me nella cronosquadre...
Dai Claudieee e lascia un pò di gloria anche a me


Confermo, incacchiatissimo, e comunque alla cronosquadre non tiro un metro e poi faccio la volata. Tiè!

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 12:24
Siamo al Duo Normand delle opinioni, una cronocoppie ma poi ognuno torna a far corsa a se. Maurostress, Davidearanciata e Alexgrimpeur hanno formato un trenino, il... trionormand eh eh, mi rendo conto anch'io che sembra una squadra improbabile e poi aranciata rema sempre contro e finisce con lo spezzare i cambi... ce l'ha nel dna, mauro sta troppo a destra e l'unico che tira alla fine sono io... ma se troviamo l'accordo qui vi facciamo neri cari miei...

comunque anche la coppia mesty-dancé, a quanto vedo, non procede in armonia. la gara è aperta, vedremo...

tornando al punto ho una domanda per claudio. questa:

ma con tutte le concessioni che lo sport moderno ha fatto al business, alle esigenze di marketing, all'iper-professionismo, davvero dobbiamo lanentarci delle troppe montagne al giro?

ci sono sport, calcio in testa, che hanno venduto l'anima al diavolo, al doping, ai preparatori, ai procuratori, agli sponsor. sport come il volley che hanno rivoluzionato i regolamenti snaturandosi completamente... che male fa un ciclismo che aumenta le salite al giro, peraltro basando questa scelta su premesse tecnicamente condivisibili (discutibili, se vuoi, ma non un'ignomia, non un obbrobbrio tecnico)... ma che vorresti che chi organizza il giro non pensasse a audience e sponsor?

suvvia non mi sembra davvero il caso, anche se afferro bene il concetto. tu sei mosso da un sentimento giusto, è il bersaglio che è sbagliato. zome non mi piace, ma in questo caso non credo l'abbia fatta fuori dal vaso...

insomma il Lombardia l'ha reso più bello, il giro più duro e - forse - spettacolare tentando semmai il ritorno all'antico, con sterrato, grandi distacchi... perché irrigidirsi?

certo che è mosso dal vil denaro, non dal sano romanticismo che anima me e te, ma (sarà che mi sono abituato a tutto ormai) a me non vengono i conati di vomito che hai tu. mi fa vomitar di più il percorso del tour. eppoi ché, il tour noioso di monsieur leblanc non si è venduto al business?

ti abbraccio e non scattare troppo, che resti senza birra e poi mesty ti frega!

alex

 

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Fu nel 1982 che capii. Odio le armi, ma la fucilata - quel giorno - mi fece innamorare.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 12:28
Originariamente inviato da claudiodance
Alex è già d’accordo con me, sta da quella parte solo per allisciarti il pelo. (è convinto che tu conosca delle fi.ghe)
Sarà sufficiente presentargli una topastra e me lo sono garantito, morto di fregna com’è!


è un giro di mmmer... lo zome si è venduto, che schifo, non lo guarderò nemmeno, troppi sponsor, troppa audience e il romanticismo dov'è finito...

caz.zo siamo proprio caduti in basso minkia, non se ne può più di questi percorsi studiati strizzando l'occhio alla tv... e il vecchio ciclismo, e noi romantici dove finiremo?!?

hai proprio ragione dancé, che schifo... sono nauseato, ho finito il maalox, me ne presti un po? di quello forte, miraccomando, che quello normale non mi basta con i conati che ho... blah che schifezza

zome vaffa tu e gli sponsor, abbasso il giro venduto che vomito...

alex

p.s. claudio la fregna quando me la presenti?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 12:42
Prima l'Arci, poi la spuma.
Adesso la decalcomania di Willy.
Non mi corrompi mica.

Ps. voglio questa:


questa


e questa.


L'indirizzo lo conosci

 

[Modificato il 24/11/2005 alle 21:57 by Admin]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 13:10
Originariamente inviato da claudiodance

Poi ci stà alla grande un Giro più duro del normale, checc.azzo, va bene. Basta non gridare allo scandalo se l’anno prossimo ci sarà un percorso meno urticante.


continuo a pensare che un Giro così duro sia sbagliato, ma mi può anche stare bene che una volta tanto si presenti un percorso del genere.

Basta però che non si lo si voglia spacciare come giro equilibrato: questo è un percorso per scalatori.
Se il Giro è equilibrato, il Tour è una corsa per passisti veloci.

Il problema che si pone però è: ci sono ancora gli scalatori in grado di far la differenza in montagna?

Secondo me Cunego, Simoni, Rujano e Di Luca (quelli accreditati di maggior forza in salita) presentano tutti dei grossi punti di domanda.

ciao

 
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Moderatore




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  postato il 15/11/2005 alle 13:18
Acciderbolina Claudié, che thread che apri. Complimenti.

Ti dirò, dal vivo la presentazione del Giro è stata abbottonata e col velo sul volto come se fosse un peccato farsi conoscere appieno.
Si sono dette tante parole, ma si è fatto vedere poco. E soprattutto si sono date poche certezze.
Tra le poche, quali?
Ovviamente la "spettacolarità" delle salite, delle gesta epiche, e non è il <> (come dice Marco nell'articolo), ma guardare la partita con sguardi un po' diversi. Al pubblico piace, all'allenatore che vince piace, ma al preparatore dei portieri ed agli amanti della tattica, una partita con tanti gol è un inno al fancazzismo. Alla fantasia senza dettami, al talento senza organizzazione.

Sai però cos'è che mi fa propinare dalla parte del percorso del Giro d'Italia 2006, caro il Dancello Furioso? Il chilometraggio.
Frazioni importanti, ed imponenti - ovvio -, fatte per vendere meglio il prodotto, ma di sicuro un prodotto fatto bene è più facile da vendere. Il Tour è andato avanti per anni a vendere a peso d'oro un prodotto scadente, il Giro non è mai riuscito a vendere l'argento al valore - quantomeno - di una partita di paglia da mulo.
E allora ben vengano i tapponi, anche se per fare "il buono" fino all'ultimo dirò che la Aosta-Domodossola poteva essere sostituita da una tappa umbro-lazial-toscana - invece del trasferimento - strizzando l'occhiolino al Bottecchia, perché il tappone, oltre al talento in salita ed al coraggio dell'attaccante, potrebbe premiare la sagacia di un Savoldelli o la tattica di un Basso. Non solo scatti, ma scacchi.
Il Giro 2006 incoronerà un campione vero, perché un ciclista che sa giocare a scacchi merita di essere considerato un campione vero.

D'altro canto, però, la "spettacolarizzazione dell'evento", anche tragico (crisi, cotte, squalifiche, ritardi colossali) va incontro ad un "maridefilippismo" che odio dalla testa ai piedi, anche perché non vorrei che il pubblico italiano - realityshowizzato fino al midollo - necessiti di un televoto per stabilire se Bettini a Frosinone andasse squalificato o meno, e che per vendere argento come argento si debba scendere a compromessi anche in scala 1:10 a quello proposto.
Il ciclismo deve ricordarsi che l'essere per "pochi" appassionati, soprattutto nella sua specificità, è una propria forza, e non una colpa da espiare. Globalizzare il ciclismo è sbagliato quanto provincializzare il calcio.

E poi, il <>: questo aggettivo un po' mi preoccupa. Okkei, fate largo al visionario, fate spazio al delirio di un uomo in preda ad un attacco di fame, <>, come direbbe il Toto nazionale (l'unico Toto, forse, che non è implicato col calcio)...
...il Tour è stato vinto per 7 volte di fila da un marziano, da un cyborg trexiano studiato a tavolino e realizzato in sella a una bici di luglio, scoperto in pratiche non proprio consone soltanto quest'anno dopo che l'illecito era avvenuto nel '99. Chissà che scopriranno tra 3 o 4 anni. Comunque; tant'è. Il Tour ci ha rimesso la faccia, e in fase di presentazione l'ASO non ci ha girato molto intorno, bollando Lèns come <> e facendo incazz.are Bruyneel tanto da indurlo a non spedire Savoldelli a Milano (eh, Claudié, questa è bella: io mi arrabbio con te e non saluto più Mesty, per il semplice fatto che il tandem è di due. Furbo, no?). Insomma, il Tour 2006 avrà il "leif motif" nell'assenza-parallela-presenza del texano dal sangue di ghiaccio e sarà combattutissimo.

Il Giro? Le salite? La durezza? Vuelta 2004: una delle Vuelta più dure degli ultimi tempi, forse la corsa a tappe più dura degli ultimi tempi. Vengono beccati Hamilton e Santi Perez, vincitore di una tappa e 2° in Classifica (ma i tapponi erano corti, attenzione). Poi: Vuelta 2005; Heras la vince per la 4° volta, ma viene trovato positivo all'EPO e grida al complotto. Dài, scalatore di Bejar, sicuro-sicuro? Confermi ed accendi? Eh, vabbè, aspetteremo che il 21 ci dicano qualcosa in più. Ma cosa vogliamo sentire? Che i controlli sono fatti con i piedi? Che Heras è veramente un pollo con l'aviaria? Che il Tour, insomma, non è l'unica corsa dove il vincitore s'è dopato? Oh, my God, eccolo il delirio del Fashion Man.

Forse, analizzando bene la situazione, tra oggi e domani svilupperò meglio questo pensiero, che mi circola nelle cervella.

P.S.: Ah, in quale trio mi schiero, co' 'sto delirio? Come dici? I visionari... Ah, vabbè, sono il capostipite?... Ok, chi si accoda?

 

[Modificato il 15/11/2005 alle 13:21 by Monsieur 40%]

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Livello Marco Pantani




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  postato il 15/11/2005 alle 14:09
Mario.
Lo vedi che di devo voler bene! Oltre all’eleganza (concetto che apprezzo, al contrario del concetto di moda) adesso ne capisci pure di ciclismo. Ma come è potuto succedere? Studiato parecchio eh? Bravo.
Dici bene:
“Il ciclismo deve ricordarsi che l'essere per "pochi" appassionati, soprattutto nella sua specificità, è una propria forza, e non una colpa da espiare. Globalizzare il ciclismo è sbagliato quanto provincializzare il calcio. “
Ancora ti appoggio volentieri in:
“E poi, il <>: questo aggettivo un po' mi preoccupa.”

Poi non c’ho capito più una mazza, ma mi sono divertito.

Ti devo ancora quotare, anche io apprezzo il dilatarsi dei chilometraggi, è già stato detto, ma è cosa buona e giusta, buona per tanti motivi, tecnici e farmacologici. Con una tappa secca in meno di alta montagna lo Zome non avrebbe dato la stura alle mie osservazioni.

Invece la tappa c’è e c’è soprattutto la volontà di rendere tutto un bel carrozzone mediatico, facendo passare la nobiltà della salita come l’unica di vero sangue blu nell’impero del ciclismo, e vabbè, Alex dice che è per il nostro bene. Mi devo fidare di quel playboy?
Mah!

Allenati, che io, web e mesty ,se ci accorgiamo di essere un bel gruppetto, giriamo in doppia fila!

Ciao ciccio
claudio


 
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  postato il 15/11/2005 alle 14:33
Belle considerazioni, tutte

Originariamente inviato da claudiodance
Invece la tappa c’è e c’è soprattutto la volontà di rendere tutto un bel carrozzone mediatico, facendo passare la nobiltà della salita come l’unica di vero sangue blu nell’impero del ciclismo, e vabbè, Alex dice che è per il nostro bene.


Come scritto nel mio precedente post, non pensate che l`obbiettivo
sia proprio quello di rubare una fetta di businness al Giro ?

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Moderatore




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  postato il 15/11/2005 alle 14:47
Postato da marco83 in un altro thread

Visto che qui si parla della presentazione di sabato, ho trovato on the web questo interessante articolo a cura di Pietro Gottardi, tratto da L'Adige (giornale di Trento)... che trovo interessante ai fini della discussione:

Giro 2006, istigazione al doping?

Il Giro d´Italia numero 89 presentato sabato a Milano è un´istigazione al doping, come se non ne girasse già abbastanza, dentro e fuori il Giro. Lo è per molteplici aspetti che andremo ad analizzare più avanti, ma quel che è drammatico è che fondamentalmente si accetta che sia così «per lo spettacolo».
Se qualche corridore il prossimo anno nella fase di avvicinamento o durante la corsa rosa dovesse finire nella rete del doping, pratica comunque sempre da censurare con la massima fermezza, una parte di colpa andrà addebitata a chi ha disegnato il Giro.
«Bellissimo» l´hanno subito definito i "cantori" del ciclismo, quelli abituati a descrivere (spesso male dal punto di vista tecnico) le gesta dei corridori al Giro dopo averne percorso le tappe svogliatamente sprofondati nei macchinoni che recano sulle fiancate le serigrafie delle testate giornalistiche.
«Durissimo», si sono affrettati ad aggiungere gli stessi, con una punta di compiaciuto sadismo mista ad ipocrisia.
In realtà per loro, per i "cantori", i percorsi non sarebbero mai duri abbastanza così come non sarebbero mai troppi gli scatti in salita. Un po´ perché credono che i corridori siano tanti "superman", devastati nel loro modo di vedere il ciclismo e di scriverne dal ricordo del povero Marco Pantani e delle sue "imprese" tristemente distanti dall´umanamente sostenibile. Un po´ perché in bicicletta la stragrande maggioranza di loro non ha mai percorso un metro di salita o se l´ha fatto (taluno anche per professione) pare averlo dimenticato, preferendo di fronte ad un tracciato improponibile ad un essere umano - almeno nei tempi infernali imposti ai ciclisti dagli orari televisivi - commenti fin troppo misurati, aventi l´unico utilitaristico scopo di non contraddire chi il Giro l´ha disegnato e tiene in piedi il baraccone che vi ruota attorno, perché del baraccone pure loro fanno parte.
Il terzo aggettivo usato per descrivere il Giro che verrà, è «spettacolare». Ricapitolando: bellissimo, durissimo e spettacolare.
I corridori, quelli che in concreto dovranno pedalare su e giù dalle salite, sono d´accordo solo sul secondo: durissimo e sabato l´hanno detto con la paura negli occhi anche se si chiamano Simoni, Cunego e Di Luca, gente che quando la strada si impenna sotto le ruote, per natura è favorito rispetto ad altri colleghi. Questo vorrà pur dire qualcosa...
Ma a chi ha firmato il percorso del Giro, il giornalista della Gazzetta dello Sport Angelo Zomegnan, pare che dei corridori e della loro salute non interessi granché.
Avete voluto la bici? Pedalate. Dove? Lo decido io in base ai soldi che ricevo da chi vuole una tappa del Giro a casa sua ed in base alla voglia di spettacolo televisivo che sta progressivamente rincretinendo il popolo italiano.
Poste queste due priorità, "chissenefrega" se il Giro d´Italia parte in Belgio e costringerà gli atleti a giocarsi il primo riposo in un trasferimento aereo. "Chissenefrega" se anche il secondo riposo (si fa per dire) sarà in realtà un altro trasferimento aereo. "Chissenefrega" se ben nove tappe supereranno i 200 chilometri.
Ma siamo solo all´inizio della lista dei "chissenefrega" che a nostro avviso portano all´individuazione della fattispecie di istigazione al doping.
Sorvolando sui 50 chilometri a cronometro che per gli uomini di classifica equivarranno ad un personale record dell´ora (!) piazzato come una bomba nel bel mezzo di una corsa lunga oltre 3500 chilometri, vogliamo analizzare l´ultima settimana che attende i corridori?
Iniziamo da casa nostra, dalla tanto chiacchierata tappa del Bondone (180 km). Dal punto di vista tecnico, dopo le salite in Piemonte e Valle d´Aosta e prima delle tappe dolomitiche, è una bestemmia: ed infatti la prima stesura del tracciato non la prevedeva. È bastato però il pellegrinaggio a Milano dell´assessore al turismo della Provincia di Trento Mellarini (abbiamo ragione di ritenere con qualche euro nel portafoglio...) perché si trovasse il posto per l´arrivo in cima al Bondone.
A metà fra l´allettante incentivo economico ricevuto dagli impiantisti e la voglia di veder gli atleti sputar sangue perché fa audience, la scelta di far arrivare il giorno seguente la carovana a Plan de Corones (158 km), in cima alla strada di servizio dell´impianto di risalita con fondo e pendenze che con il ciclismo ben poco hanno da spartire.
Ma "chissenefrega", tanto chi paga è accontentato e la gente a casa si appassiona, come quando il vip del reality è costretto a mangiare la termite fritta piuttosto che l´occhio di un bue. Magari i corridori sono pure costretti a mettere piede a terra dove la pendenza supera il 30%... Sai che spettacolo, altro che Isola dei Famosi!
Il giorno dopo, tappa interlocutoria ma facile solo per chi la percorrerà in macchina, la Sillian - Gemona, non fosse altro per il chilometraggio (227 km).
Ma veniamo al micidiale finale. Venerdì 26 maggio si arriva a Passo S.Pellegrino, salita tossica posta in capo a 220 km (!) resi interminabili dalle ascese a Forcella Staulanza, Marmolada e Pordoi. Recupero ridotto ai minimi termini per il trasferimento, appena tagliato il traguardo, a Trento.
I corridori saranno stanchissimi, ma "chissenefrega", sabato mattina volenti o nolenti dal nostro capoluogo di provincia dovranno riparte per scalare nell´ordine Tonale, Gavia (!), Mortirolo (!!) ed approdare ad Aprica dopo ben 212 km.
Sarà uno spettacolo, a cui per buon peso gli organizzatori hanno pensato bene di aggiungere nell´ultima giornata la cronoscalata del Ghisallo. I "cantori" potrebbero definirlo «un crudele spettacolo» scomodando i triti paragoni con «il ciclismo epico».
Nessuno di loro, però, osi vergare una parola di condanna se uno di quegli omini in bici di cui scriveranno dovesse risultare dopato, prima di aver scritto che il Giro 2006 era un´istigazione al doping.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 14:55
Boh.
Una settimana fa lo stesso giornale decantava le tappe da quella del Bondone a quella dell'aprica.
Decantava le lodi dell'assessore che era riuuscito ad ottenere il bondone.
Questa e' la pagina che dico: http://www.ladige.it/20051104/pdf/AD0411AS02.pdf
Boh per me esegerano adesso ed esageravano l'altra settimana.

 

[Modificato il 15/11/2005 alle 15:00 by stress]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 17:02
Originariamente inviato da claudiodance
Non condivido l’idea dello sport-spettacolo, disapprovo il sottile inganno fatto passare dallo Zome, detesto l’idea che il grande ciclismo sia solo salita e GT.


Bahhhh, ma dai, ma insomma, e finiscila, e che ti frega se lo Zome ciurla nel manico per portare alla parrocchia del ciclismo qualche pallonaro con le gonadi zavorrate dal biscardismo dilagante?
Suvvia, bisogna imparare ad andare nella tana del lupo, ecchddiamine, Dancelluzzo, su sei uomo di nobili principi, applicati però stolidamente!

Basta non gridare allo scandalo se l’anno prossimo ci sarà un percorso meno urticante.


Un par di balle, m'incazzerò come un ippopotamo se accadrà.

Il titolo dell’articolo di Grassi (“Giro da Fenomeni”) è sintomatico. È un percorso massacrante per altimetria, questo lo vedono tutti, solo il Botecchia dice che è equilibrato (ma lo dice in questo thread, per farmi rabbia, non è mica convinto!).


Bahhh, per fare arrabbiare te basta molto meno, ti dico.
Il concetto "massacrante per altimetria" poi che significa?
Dai Dancelluzzo, massacranti sono le prime tappe del Tour, quelle piatte come biliardi affrontate però a più di 50 di media.
Allora? Allora la durezza della corsa la decidono sempre e solo i corridori, però a mio avviso LO SPARTITO DEVE SEMPRE ESSERE SUPERBO, per non lasciare spazio a recriminazioni, per non lasciare nulla di intentato, per non lasciare nulla al caso, se poi i corridori non ne avranno vorrà dire che faranno le montagne al piccolo trotto, lasciando andare via una fuga che non impensierisca gli uomini di classifica.
Essù, eddai.

I corridori lo interpreteranno secondo le loro gambe. La fisionomia delle gare è sempre un mix pra spartito ed esecuzione dei musicisti.


E allora, vedi che lo dici pure tu? Vedi che sei un manfrinaro? Vedi che vuoi attizzare la polemica anche quando non ce n'è motivo? Ma vai a berti una spuma, va là.

La cronosquadre sarà senza barrage e sportivamente mi sembra una mezza boiata, fermo restando che a me quell’esercizio piace moltissimo.


Mmm, non sarò mai d'accordo. Se si accetta il principio che in una corsa a tappe ci deve essere il cronometro, allora per me non c'è differenza.
Perchè deve esserci il cronometro? Perchè con un kilometraggio che non ha nulla a che vedere con la realtà di una tappa? E perchè in pianura e non sul muro di Sormano?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 17:09
Originariamente inviato da claudiodance

Cioè, io e Mario facciamo la scena finale nel cimitero? Bellalì, ci stò dentro, okkey!


Mmm, in effetti non ci avevo pensato.
No, troppa grazia, non te la meriti.

Quanto a te, ahahh, apprestati alle catacombe...


No, lo so che tu vai da quelle parti perchè c'è un giro di viados, ma io ho altri gusti, declino l'invito. Tu divertiti però, mi raccomando, ahahah

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 17:15
Originariamente inviato da 55x11grimpeur

Siamo al Duo Normand delle opinioni, una cronocoppie ma poi ognuno torna a far corsa a se. Maurostress, Davidearanciata e Alexgrimpeur hanno formato un trenino, il... trionormand eh eh, mi rendo conto anch'io che sembra una squadra improbabile e poi aranciata rema sempre contro e finisce con lo spezzare i cambi...


É vero, io spezzo i cambi, sulla testa di Dancelli però li spezzo, ahahah

ma con tutte le concessioni che lo sport moderno ha fatto al business, alle esigenze di marketing, all'iper-professionismo, davvero dobbiamo lanentarci delle troppe montagne al giro?
ci sono sport, calcio in testa, che hanno venduto l'anima al diavolo, al doping, ai preparatori, ai procuratori, agli sponsor. sport come il volley che hanno rivoluzionato i regolamenti snaturandosi completamente... che male fa un ciclismo che aumenta le salite al giro, peraltro basando questa scelta su premesse tecnicamente condivisibili (discutibili, se vuoi, ma non un'ignomia, non un obbrobbrio tecnico)... ma che vorresti che chi organizza il giro non pensasse a audience e sponsor?


Ma come, e a me che resta da dire adesso? La prossima volta mettiamoci d'accordo, ne scriviamo un pezzettino ciascuno, ok?

zome non mi piace, ma in questo caso non credo l'abbia fatta fuori dal vaso...


Ma Dancelli ci voleva andare a letto con lo Zome?


 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 17:29
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da 55x11grimpeur

ma con tutte le concessioni che lo sport moderno ha fatto al business, alle esigenze di marketing, all'iper-professionismo, davvero dobbiamo lanentarci delle troppe montagne al giro?
ci sono sport, calcio in testa, che hanno venduto l'anima al diavolo, al doping, ai preparatori, ai procuratori, agli sponsor. sport come il volley che hanno rivoluzionato i regolamenti snaturandosi completamente... che male fa un ciclismo che aumenta le salite al giro, peraltro basando questa scelta su premesse tecnicamente condivisibili (discutibili, se vuoi, ma non un'ignomia, non un obbrobbrio tecnico)... ma che vorresti che chi organizza il giro non pensasse a audience e sponsor?


Ma come, e a me che resta da dire adesso? La prossima volta mettiamoci d'accordo, ne scriviamo un pezzettino ciascuno, ok?


sai una cosa aranciata? mi sa che il dancelli è un po' snob... questi sofismi da radical-chic, questo no alle salite, non perché le salite non gli piacciono, ma perché alla base del ragionamento che porta le salite c'è il business malvagio, il vil danaro, l'audience... qualcosa non mi torna.

ti risulta che a mantova ci sia una colonna dell'ala trotzkista di rifondazione comunis-ciclista? che sia un attacco di snobismo sinistrorso acuto?!?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 17:36
Hai colto nel segno, il Dancelli è un po' trotzkysta e un po' radical chic, una volta ha fatto una piazzata al povero Collidani, che reclamava contro i colleghi che se la tirano solo perchè hanno vinto un paio di corse importanti, una cosa del genere...
Mah, a mio avviso il titolo di campione del mondo gli ha dato alla testa, adesso si sente autorizzato a pontificare su tutto e su tutti.
Pure davanti al suo ingresso di casa ha messo uno zerbino iridato, di un cattivo gusto che te lo raccomando, bah...
Ma la colpa di tutto credo sia imputabile a Lando, il suo procuratore.
Si sa, è sempre colpa dei procuratori.

 

[Modificato il 15/11/2005 alle 17:39 by aranciata_bottecchia]


 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 17:38
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
davanti al suo ingresso di casa ha messo uno zerbino iridato, di un cattivo gusto che te lo raccomando, bah...


 

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  postato il 15/11/2005 alle 17:45
E' vero lo ammetto

credo proprio che sia stato quel mio "vantarmi con gli amici"
ad innescare le sue manie di onnipotenza.

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 17:47
Bah, vecchio Lando (ma il nomignolo è ispirato a Buzzanca o al pornazzo a fumetti di anni e anni fa?), per il Dancè l'etica è solo questione di estetica.
Datti da fare.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 18:20
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Ovviamente la "spettacolarità" delle salite, delle gesta epiche, e non è il <> (come dice Marco nell'articolo), ma guardare la partita con sguardi un po' diversi. Al pubblico piace, all'allenatore che vince piace, ma al preparatore dei portieri ed agli amanti della tattica, una partita con tanti gol è un inno al fancazzismo. Alla fantasia senza dettami, al talento senza organizzazione.

-------------

D'altro canto, però, la "spettacolarizzazione dell'evento", anche tragico (crisi, cotte, squalifiche, ritardi colossali) va incontro ad un "maridefilippismo" che odio dalla testa ai piedi, anche perché non vorrei che il pubblico italiano - realityshowizzato fino al midollo - necessiti di un televoto per stabilire se Bettini a Frosinone andasse squalificato o meno, e che per vendere argento come argento si debba scendere a compromessi anche in scala 1:10 a quello proposto.
Il ciclismo deve ricordarsi che l'essere per "pochi" appassionati, soprattutto nella sua specificità, è una propria forza, e non una colpa da espiare. Globalizzare il ciclismo è sbagliato quanto provincializzare il calcio.


ciao mario,

ho letto tutto il tuo post e so che non ti dispiace nel complesso il percorso. però fammi dire due cose:

1) la partita considerata da tutti, nel mondo del pallone, come la più bella della storia è Italia-Germania 4-3 non italia-brasile 0-0 di usa '94... altro che troppi gol...

2) non è che sei anche tu un po' radical-chic con sto ragionamento dei pochi appassionati per non snaturare il ciclismo? che vuol dì?

che? a roma ve fa schifo 'a ressa?

ma va là va!

ciao marié

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 18:24
Accidenti che bacchettata sulle dita!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 18:37

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 18:38
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Accidenti che bacchettata sulle dita!


Ma no ma no, penso solo che di corse a tappe noiose in questi anni ne abbiamo viste molte su tutti i tipi di percorsi. Varrà pure la pena scommettere su un tracciato superduro, no?

Tra l'altro potremmo leggere questo giro come un tentativo di tornare al passato, ai grandi distacchi, alle fatiche terribili e proprio per questo, semmai, i nostalgici dello sport romantico dovrebbero goderne e non deprimersi.

Mi pare davvero un sofisma questo distinguo. Non mi convince. Preferisco chi contesta il percorso con argomentazioni tecniche. Peraltro infondate. Tranne che su un punto.

Ecco, se proprio devo fare un appunto agli organizzatori, non mi piace la distribuzione dei giorni di riposo (troppo anticipati, giusta la notazione di Monsieur40% sulla tappa umbro-laziale al posto del secondo riposo), fatta apposta per fare arrivare il gruppo con la lingua fuori agli ultimi duelli. Il secondo riposo doveva essere lunedì 22.

Però dico: il copione è eccezionale. Gli attori che verranno saranno all'altezza? Questa è la mia vera preoccupazione.

Ciao

Ciao

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 18:45
Grimpeur, sottoscrivo tutto.
I giorni di riposo sono male distribuiti e soprattutto spesi male, tra aeroporti e viaggi, altro che riposo.
L'interpretazione dovrà ovviamente mostrarsi all'altezza, perchè lo spartito è grandioso e difficilissimo, concordo.
Diamo fiducia ai corridori, soprattutto ai nuovi talenti, quelli che in presenza di spartiti banali soffrono il carisma dei vecchi senatori.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 18:55
regà, l'uci ha detto no alle semitappe, mi sa che diventa un giro per passisti-cronoman ah ah ah ah

MILANO, 15 novembre 2005 - La deroga domandata dagli organizzatori del Giro d'Italia per far disputare due semitappe nella giornata di chiusura (la prima una cronoscalata al Ghisallo) è stata rifiutata dall'Uci. "E' una proposta, non una provocazione", aveva detto alla presentazione della corsa rosa Angelo Zomegnan, direttore ciclismo di Rcs Sport. Alle due semitappe dovrà rinunciare anche il Giro dei Paesi Baschi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 19:09
A sto punto, proprio per l'equilibrio del giro, lascerei la crono e toglerei l'arrivo a corso venezia a Milano.
Gli amanti delle volate e i velocisti mi odieranno ma proprio per quanto ho esposto in altri momenti
quei 10 chilometri al ghisallo per me sono fondamentali per bilanciare il giro tra scalatori e passisti.
Pero' sono sicuro che allungheranno l'ultima tappa con un passaggio sul ghisallo e arrivo a Milano.

 

[Modificato il 15/11/2005 alle 20:03 by stress]

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Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 15/11/2005 alle 19:11
Quando si dice un post interessante, eccolo.


Urka pero' in un giorno gia' piu' di 100 post...

1. il percorso del Tour è abbastanza equilibrato, manca probabilmente di una tappa dura nel massiccio centrale (Puy de Dome?) e potremmo parlare di un ottimo percorso. Ogni gara a tappe ha una sua specificità, quella del tour è data dal comportamento estremamente combattivo dei concorrenti in ogni tappa. Il ricciolo è cosi “duro” in prima analisi per il modo di affrontare la gara. Storicamente molti scalatori “leggerini” arrivano stremati alle tappe di montagna e invece che attaccare subiscono. È vero, il percorso è più orientato per passisti-scalatori, senza dimenticare che questa è una definizione linguisticamente traballante, in quanto per vincere un Tour bisogna comunque andare fortissimo in montagna.

Qui vedo piu' un problema di tipo di salite che di quantita', al tour e' gia' un caso raggiungere l'8%, non si arriva mai a quelle pendenze che tipicamente mettono in crisi il passista, per questo trovo il percorso non per ciclisti completi ma per ciclisti completi sino a pendenze del 7-8%. Tu nomini il puy de dome, quella e' una salita con tratti prolungati al 10 e oltre, almeno tra quelle conosciute non sono molte in francia (colombis,chat), quelle secondo me andrebbero introdotte ogni anno nel percorso anche a costo di essere ripetitivi, del resto i percorsi del tour lo sono gia'.
2. Pongo un problema di quantità, aggiungere una crono individuale sarebbe chiedere troppo a questi poveri cristi. No, una tappa di alta e una di media montagna in meno, avremmo un giro comunque duro, equilibrato, non svenduto alle esigenze medianiche e comunque in linea con il carattere storico del Giro, che si assesta su un numero maggiore di tappe “accidentè” e su tappe alpine dalle pendenze un po’ più accentuate del ricciolo francese

Non so... i corridori diciamo che dispongono di tecniche di allenamento sempre migliori, magari non si verificano sbalzi di prestazione ai massimi livelli, ma il livellamento dal basso verso l'alto e' piu' evidente, se la durezza dei percorsi rimane sempre costante alla lunga potrebbe significare in realta' percorsi sempre piu' facili e soprattutto piu' controllabili dalle squadre.
Ma il mio e' un discorso teorico, non so quanto le squadre influissero sulla corsa nei decenni passati e nemmeno ho una visione precisa di che percorsi venissero proposti in passato.

Infine una domanda per Aranciata, su che teorema si base l'"equazione" da te proposta tra km a crono e montagna.

Saluti.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 15/11/2005 alle 19:12
sai una cosa stress? al di là delle considerazioni tecniche in questo caso non sarebbe bello un giro che si conclude sul ghisallo?

 

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  postato il 15/11/2005 alle 19:58
Originariamente inviato da 55x11grimpeur

1) la partita considerata da tutti, nel mondo del pallone, come la più bella della storia è Italia-Germania 4-3 non italia-brasile 0-0 di usa '94... altro che troppi gol...


Alex, che Italia-Germania sia la partita più bella della storia lo dici tu che sei italiano, come un argentino ti dirà Argentina-Inghilterra con "la mano de Dios" di Dieguito, come un brasileiro potrà dirti che è stata Brasile-Italia 4-1, giocata pochi giorni dopo quella semifinale "epica".
Altro che troppi gol... il risultato perfetto è 2-0, Alex.

2) non è che sei anche tu un po' radical-chic con sto ragionamento dei pochi appassionati per non snaturare il ciclismo? che vuol dì?
che? a roma ve fa schifo 'a ressa?
ma va là va!


'a ressa!? Io ce sguazzo ne'a ressa...
Un po' di snobbismo c'è, in verità. Provo a spiegarmi in soldoni: una volta un mio amico mi chiese: <>. Era il 2004 e Petacchi vinse 9 tappe, mica 4, 9 Alex, 9! Adesso, Petacchi ne potrebbe vincere 5, forse 6, ma diciamo che se quando ne vinse 9 c'erano 11 volate, allora con 5/6 volate ne potrebbe vincere 3/4. In montagna? Vallonate? Quasi tutto il resto. Ergo: chi vincerà il Giro avrà vinto presumibilmente un po' di tappe.
E anche chi del ciclismo capisce 0 accosta la "semplicità" dello sport.

Radical-chic? Mah, diciamo le cose fatte troppo "semplici" non mi aggradano, perché ritengo che l'impegno intellettivo per arrivare a qualcosa debba esserci, altrimenti quel qualcosa vale poco.

Ecco, qui si fa un Giro per la spettacolarità. Si fa per far appassionare più persone. Si fa per riscuotere più pubblico, più audience e più share (televisiva e non).
Sicuri che interessa, a chi non lo segue già?

P.S.: Ah Dà, passi la sfuriata con Mesty, ma le citazioni al Grimpeur... no... non me lo sarei mai aspettato...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 20:02
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Ah Dà, passi la sfuriata con Mesty, ma le citazioni al Grimpeur... no... non me lo sarei mai aspettato...


Nemmeno io, ma se si deve contrastare la doppia fila ordita da quel sordido Dancellazzo...real politik si dice.

 
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  postato il 15/11/2005 alle 20:09
Ah, per chi non ricordi le bellissime discussioni dell'anno passato tra me, il Bottecchia ed altri sui percorsi del Giro d'Italia.

Questo Giro, per le caratteristiche che presenta, rasenta la perfezione. Ecco, avrei tolto quella Aosta-Domodossola (by Bottecchia) e messo una tappa piuttosto piatta tra Umbria&Lazio.

Poi, visto che la semi-tappa in cronoscalata non si farà più (ma come "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" fa Zomegnan a presentare una cosa che sa che non verrà accettata? ma alzare il telefono e chiamare l'UCI prima del 12 novembre? sperava gli fosse condonata? mah...), urge un rimedio.
Ecco, la cronoscalata era perfetta, soprattutto breve e con pendenze lievi.

Zome, non si può proprio eliminare l'arrivo a Milano?
Dai, togli il Bracco e appiattisci un po' Gemona... gli sprinter son contenti...

Pensaci Angelè...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 22:40
claudio tranquilli,
questi sono più disuniti e scentrati dei t. mobile, non c' è problema.
uno scatta e l' altro chiude il buco.
adesso che hanno tolto pure la cronoscalata, non mi pare più tanto equilibrato.

poi c'è uno che dice che il giro non è troppo duro, poi vuole togliere il bracco e appiattire gemona, che invece è una bella tappa da fughe.
mah, questi quando scattano inutile inseguirli, si prendono da soli.

io finirei a milano , partendo dal ghisallo e aggiungerei una crono un po' vallonata, dove non so, che ci pensi lo zome.
continuo a pensare che un tappone sia di troppo, lo sostituirei con un' altra tappa di mezza montagna adatta alle fughe.
non voglio altre tappe per i velocisti, sbadiglio ancora al ricordo di due anni fa .

senti , claudio, secondo te tra fdjeux e buiiiouiogues (ma come si scrive?) quanti ne portano al traguardo a milano?

comunque tranquilli, il web , tu ed io siamo uniti dalla passione, quelli li tiene assieme il denaro. grimpeur, che , nonostante tutto è un pedalatore, vorrebbe già venire con noi un po' per la esperanza d' escobar un po' perchè è un ragazzo confuso.

ciao
mesty

ps: geniale lo zerbino iridato, io ti sto facendo preparare 7 nanetti con i colori dell' iride. chissà come è contenta di aver sposato un architetto tua moglie.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/11/2005 alle 23:35
In effetti una crono "atipica" ci manca.
Ci vorrebbe una crono molto vallonata prima delle grandi tappe montuose, mentre la crono-biliardo, se proprio devono farla, la vedrei meglio sul finale.
Ma poi 'ste crono, ce le devono infilare a tutti i costi?
Boh, io ne farei a meno volentieri, almeno vedremmo i passisti da classifica provare una fuga in pianura.

 
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  postato il 15/11/2005 alle 23:52
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

In effetti una crono "atipica" ci manca.
Ci vorrebbe una crono molto vallonata prima delle grandi tappe montuose, mentre la crono-biliardo, se proprio devono farla, la vedrei meglio sul finale.
Ma poi 'ste crono, ce le devono infilare a tutti i costi?
Boh, io ne farei a meno volentieri, almeno vedremmo i passisti da classifica provare una fuga in pianura.

Aranciata ma allora sei piu` sognatore di me!
Al giorno d'oggi un fuga in pianura dei passisti da classifica
mi sembra proprio fantascienza

Il Ghisallo chiarira` quanto lo Zome tiene in considerazione
il ciclismo romantico.

 

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  postato il 16/11/2005 alle 00:10
Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ma poi 'ste crono, ce le devono infilare a tutti i costi?
Boh, io ne farei a meno volentieri, almeno vedremmo i passisti da classifica provare una fuga in pianura.

Aranciata ma allora sei piu` sognatore di me!
Al giorno d'oggi un fuga in pianura dei passisti da classifica
mi sembra proprio fantascienza


Eh eh eh, vaglielo dire al Dancelloso!



 
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  postato il 16/11/2005 alle 07:27
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Alex, che Italia-Germania sia la partita più bella della storia lo dici tu che sei italiano, come un argentino ti dirà Argentina-Inghilterra con "la mano de Dios" di Dieguito, come un brasileiro potrà dirti che è stata Brasile-Italia 4-1, giocata pochi giorni dopo quella semifinale "epica".
Altro che troppi gol... il risultato perfetto è 2-0, Alex.


A parte il fatto che lo dicono anche i messicani dato che fuori dall'Azteca di Città del Messico c'è una targa che ricorda quella partita come la più bella, ma attenzione perché di questo passo finiremo come la Formula 1 che ha milioni di appassionati che si guardano gare senza sorpassi... ma pian piano i milioni stanno calando... meglio, molto meglio il motomondiale dove la situazione cambia ad ogni giro. O no?


'a ressa!? Io ce sguazzo ne'a ressa...
Un po' di snobbismo c'è, in verità. Provo a spiegarmi in soldoni: una volta un mio amico mi chiese: <>. Era il 2004 e Petacchi vinse 9 tappe, mica 4, 9 Alex, 9! Adesso, Petacchi ne potrebbe vincere 5, forse 6, ma diciamo che se quando ne vinse 9 c'erano 11 volate, allora con 5/6 volate ne potrebbe vincere 3/4. In montagna? Vallonate? Quasi tutto il resto. Ergo: chi vincerà il Giro avrà vinto presumibilmente un po' di tappe. E anche chi del ciclismo capisce 0 accosta la "semplicità" dello sport.


E allora lo vedi che siamo d'accordo? Non dividere il fronte che mesty e clà sono fregati!


P.S.: Ah Dà, passi la sfuriata con Mesty, ma le citazioni al Grimpeur... no... non me lo sarei mai aspettato...


Ohibò Mario questa è discriminazione... cmq non me lo sarei mai aspettato neanch'io!

 

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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 16/11/2005 alle 08:47
Posto quanto già detto in altro thread, visto che se ne parla anche qui.

Dalla gazzetta di oggi si evince che in realtà l'Uci non ha cancellato la semitappa del Ghisallo, ma che ancora deve dare una risposta in merito.

Il malinteso è nato dal fatto che ieri l'Uci ha detto no alle due semitappe del giro dei paesi baschi. Tutti hanno dato un'interpretazione "estensiva", ma in realtà sul giro deve ancora esserci un pronunciamento.

Non so quante speranze abbia, tuttavia non è ancora detta l'ultima parola a quanto sembra.

Ciao.

 

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Fu nel 1982 che capii. Odio le armi, ma la fucilata - quel giorno - mi fece innamorare.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 16/11/2005 alle 08:57
Originariamente inviato da mestatore

claudio tranquilli,
questi sono più disuniti e scentrati dei t. mobile, non c' è problema.
uno scatta e l' altro chiude il buco.
adesso che hanno tolto pure la cronoscalata, non mi pare più tanto equilibrato.....ps: geniale lo zerbino iridato, io ti sto facendo preparare 7 nanetti con i colori dell' iride. chissà come è contenta di aver sposato un architetto tua moglie.....
Tranquillo, rimango ancora qui, nella pancia del gruppo a girare mezza pedalata ogni quarto d’ora. Tanto, finchè quelli della TRUCE IM-MOBILE sono convinti che in pianura della gente da classifica possa attaccare e fare distacchi, siamo in carrozza. Super tatticona! Complimenti!
Noi lo sappiamo Mesty, se non c’è vento trasversale le tappe piane conviene viaggiarle in agilità, stazzati fra la 30esima e 40esima posizione. Lasciamo questi garibaldini all’arrembaggio, convinti di chissà che cosa. Saremo anche radical chic, ma chissenefrega, il vento in faccia ci fa lacrimare e venire le rughe, stiamo a ruota. Tanto la nostra punta vera è Web, lui si scatenerà sulle salitazze. Poi vedremo se i passisti che hanno attaccato nelle tappe piane sapranno reagire.
Tranquillo, Grimpeur già non ci capisce più una mazza, è lì che mena coi rapporti sbagliati e in compenso Arancia non gli procura mezza gnocca neanche per sbaglio. Ancora una tappa al vento e lo manda a quel paese.
Eppoi, Che ci preoccupiamo a fare se le premesse teoriche sono queste? Mesty, se Arancia contesta il diritto ad esistere delle cronometro, allora io, visto che si cazzeggia, propongo di introdurre delle prove di dual-slalom in dicesa! Spettacolarissimissime!
Oppure il prologo lo corriamo come una grande kermesse, ad eliminazione, in notturna eh? 100 giri di un chilometro, ogni due giri eliminiamo gli ultimi cinque, fino ai dieci giri finali con eliminazioni più serrate. Spettacolare direi, share assicurato!
Uhm,,,altre idee brillanti. Ma certo, il cronosorteggio. Alla girada si fa spesso, è una cronocoppie con gli accoppiamenti fatti col sistema delle teste di serie incrociate (il primo con l’ultimo, il secondo col penultimo etc.) si fa per riequilibrare la gara, se và bene per una gara goliardica come la girada perché non dovrebbe funzionare per il Giro, sai le polemiche e i processi televisivi che ne scaturirebbero….successone!
No dai, seri, io sono Campione del Mondo su Caedagne e mi vanto. Lando me l’ha detto e ho un sacco di prime pagine di riviste che lo confermano. Del resto l’avevamo detto, se si vince la mettiamo giù dura, che credevate, che si scherzasse?
Lo zerbino è solo l’inizio, per natale ho fatto preparare un twin-set intimo iridofasciato proprio sullo spaccimme. Elegantissimo! Comunque grazie per i nani, Roberta sarà entusiasta!


Riepilogo le 2 squadre:
Truce Im-mobile. Zome_team (impero del male)
Atleti: Aranciata_Bottecchia; MauroStress; AlexGrimpeur (per poco)
Staff: ……..

Cicloweb – Lando Team (semo noi)
Atleti: AndreaWeb; Mestatore; Claudiodance;
Staff: Lando Peda (Team Manager); Mister Fashion 40% (Pierre); Morris (General Manager, motivatore…guida il derny negli allenamenti dietro motori)
Ultimora. Il Cicloweb-Lando Team stà trattando l’acquisto di un giovane promettente passista scalatore, si chiama Tiziano……ho detto tutto
Naaa…troppo facile.

Ciao belli.
Viva il ciclismo e la libertàààààààà
Klaudioskij



 
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  postato il 16/11/2005 alle 09:07
Se veramente dovesse saltare la cronoscalata al Ghisallo, luogo in cui comunque farei partire la tappa; A malincuore la tappa da ammorbidire sarebbe quella Dolomitica, anche se togliere il Fedaia dai Serai di Sottoguda significa privarci di uno degli spettacoli in assoluto più affascinanti delle dolomiti.

 

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