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Autore: Oggetto: È stato un bene per damiano cunego fare un giro così?

Livello Rik Van Looy




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Registrato: May 2005

  postato il 02/06/2005 alle 12:38
salve!
qualcuno dice che la vittoria di cunego è dovuta alle trenate di mazzoleni&co.,ok ditemi altri corridori attualmente ke potrebbere bissare la tappa di falzes ?simoni?
qualcuno dice che simoni non ha avuto supporto al giro, è vero ha avuto solo vila e qualche volta damiano(ma non tirava come si deve infatti non faceva la dovuta selezione),ma savoldelli non ha vinto il giro senza squadra??certo che il falco le alleanze se l'e' cercate, è chiaro che se simoni provoca la colombia selle-italia poi non deve lamentarsi se rujano non ha tirato sul finestre e gli ha scattato in faccia sul sestriere!
poi qualcuno dice che cunego non fara' nulla al tour.è possibile.ma se qualcuno è tifoso di simoni deve solo starsi zitto visto le precedenti figure di simoni,"vengo x battere armstrong!" e poi esce di classifica.
infine vi invito a non giudicare damiano solo x questo giro toppato da lui, vi sfido a trovare adesso un corridore in gruppo a 23 anni che abbia vinto una grande corsa a tappe, una classica ecc.ecc.

ps.l'anno scorso cunego aveva dichiarato che correva il tour nel 2006,come mai ha cambiato i programmi?forse x quella spaccatura interna della lampre?

 
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Livello Giro




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  postato il 02/06/2005 alle 15:29
Felice, Felice... quando parlo di reale dimensione faccio riferimento alla dimensione pantaniana che fu presto tratteggiata, con un bel pastello nero, intorno alla figura di Cunego! Poi guarda ,io ho solo voluto analizzare la prestazione del Piccolo Panettiere al Giro, tutto qua.



E invece non ce n'era proprio bisogno: leggo (quasi) sempre attentamente quello che scrivono gli altri... E in quello che hai scritto tu c'é una palese contraddizione: come vuoi fare a riportare qualcuno alla sua "reale dimensione" se ignori quale essa sia? Ad ogni modo, visto che accondiscendi sul fatto che questa "dimensione" é in via di definizione, armati di Santa Pazienza, stai a vedere quello che il Piccolo Panettiere avrà da mostrare nei prossimi anni e poi se ne riparla. Magari fra 5 o 10 anni. OK?

 
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Livello Giro




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  postato il 02/06/2005 alle 15:41
Ciao "Cunego", deduco che tu sia un fan del piccolo panettiere! Mi auguro tu sia un fan un minimo obbiettivo.
Io non sono un fan di Cunego, nemmeno di Simoni, e verso quest'ultimo ho anche antipatia.
Riconosco a Simoni i galloni di Capitano al Giro dato che ha la strada ha parlato chiaro...sono certo che se Cunego fosse stato con Simoni sul Finestre, forse il Giro lo vinceva il Piccolo Ragno (Simoni).
E ti domando: possibile che Cunego abbia finito il Giro addirittura in calando?? Ho dei dubbi.
Comunque ci sta anche che Cunego non abbia voluto spremersi se pensiamo alle esclamazioni "poetiche" di Simoni al Giro scorso.
Sul Giro dello scorso anno, evidentemente tanto decantato, a me non entusiasmò più di tanto: le trenate non me le sono sognate e sui vari Popovich, Honchar sono state decisive.
Forse sono abituato ad altri giri e ad altre imprese...
Infine, una domanda per te: ma non credi che sarebbe meglio per Cunego e la Lampre avere anche Simoni al Tour?? Con solo Cunego al primo Tour è un bel azzardo....se la tua preoccupazione è che Simoni possa vincere il Tour, beh, a parer mio, è impossibile, più che altro mi auguro che la squadra sia di un altro livello qualitativo rispetto a quella del Giro, ma soprattutto rispetto alla Saeco del luglio scorso (ridicoli!).



Originariamente inviato da cunego

salve!
qualcuno dice che la vittoria di cunego è dovuta alle trenate di mazzoleni&co.,ok ditemi altri corridori attualmente ke potrebbere bissare la tappa di falzes ?simoni?
qualcuno dice che simoni non ha avuto supporto al giro, è vero ha avuto solo vila e qualche volta damiano(ma non tirava come si deve infatti non faceva la dovuta selezione),ma savoldelli non ha vinto il giro senza squadra??certo che il falco le alleanze se l'e' cercate, è chiaro che se simoni provoca la colombia selle-italia poi non deve lamentarsi se rujano non ha tirato sul finestre e gli ha scattato in faccia sul sestriere!
poi qualcuno dice che cunego non fara' nulla al tour.è possibile.ma se qualcuno è tifoso di simoni deve solo starsi zitto visto le precedenti figure di simoni,"vengo x battere armstrong!" e poi esce di classifica.
infine vi invito a non giudicare damiano solo x questo giro toppato da lui, vi sfido a trovare adesso un corridore in gruppo a 23 anni che abbia vinto una grande corsa a tappe, una classica ecc.ecc.

ps.l'anno scorso cunego aveva dichiarato che correva il tour nel 2006,come mai ha cambiato i programmi?forse x quella spaccatura interna della lampre?

 
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Amministratore




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Registrato: Aug 2002

  postato il 02/06/2005 alle 16:39
Acmb, hai ragione: abbiamo eliminato il tuo post.

Purtroppo era tutto un arzigogolo infinito di "quote", sembrava una matrioska, e non siamo riusciti a venirne a capo per rendere leggibile il thread. Ci dispiace averlo dovuto cancellare, ti chiediamo se possibile di riscriverlo ma FACENDO ATTENZIONE ALL'USO DEL "QUOTE"!!!

Avrete notato che se si apre o chiude male questa funzione, tutto il thread ne risulta svirgolato e a tratti illeggibile. Ci riferiamo anche a Sunsemperchi, che non azzecca un "quote": fai attenzione, per piacere, quando ne apri uno bada poi a chiuderlo, oppure non chiuderne se non ne avevi aperti in precedenza!

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 02/06/2005 alle 17:04
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ciao Gabri, la mia è chiaramente solo un’ipotesi/opinione, ma sono sempre più convinto che i due partiti siano nettamente distinti e in conflitto.
Non bisogna dimenticare che la fusione tra Lampre ed ex Saeco è stata messa in dubbio fino all’ultimo secondo disponibile prima dello scadere dei limiti per l’adesione al Pro-Tour.
Ipotizzo davvero che si siano spartiti il controllo sulla stagione, magari in virtù di un equivalente apporto finanziario tra Galbusera da una parte e Cannondale/Zappella dall’altra (e gli eccessi delle campagne promozionali della Cannondale, cominciate quest’autunno e protrattesi fin dentro al Giro stesso, più che nel mero istinto del lucro del team manager potrebbero trovare ragione nella necessità di bilanciare l’apporto economico della Lampre).
Ricordo anche un’intervista di Martinelli dove, in via del tutto ipotetica, non escludeva che un domani Zappella riproponesse uno dei propri marchi come sponsor principale, e si sa che queste dichiarazioni, più che semplici pour parler, sono messaggi nemmeno troppo subliminali, sono strategie diplomatiche, magari destinate a far capire ai soci Lampre che il patrimonio ciclistico della squadra, leggasi Cunego, ha dei colori precisi, e non sono quelli blu fucsia.
Al più è da rivedere la posizione di Corti, ma ai bluff non c’è limite, potrebbe trattarsi pure questo di un gioco delle parti, Martinelli fa il gatto e Corti la volpe.
Hanno però finito per rimetterci i corridori, Simoni rimasto con solo un gregario e mezzo a disposizione (Vila più mezzo Cunego), Cunego con la concentrazione e il morale sotto i tacchi.
Chiaramente ciò non significa che la posizione di Gibo e del Piccolo Panettiere sia identica: il primo è attore protagonista di questo frazionamento di natura politica, ed è in una certa misura artefice anche del proprio danno, il secondo ne ha solo subito le conseguenze.

Riguardo alla partecipazione al Tour, che dire, forse hai ragione tu, bisognerebbe però sapere quale è la vera condizione psicofisica del corridore, capire se la sua è stata una "scuffia" colossale o una vera e propria crisi.
Chiaramente Cunego al Tour ci andrà eccome, anche per necessità economiche.
A questo punto, come te, spero che il secondo partito metta in tavola le proprie carte e sappia far valere i patti stabiliti, perchè di un Simoni in mezzo ai marroni non ce n’è bisogno, specialmente dopo la benzina che ha buttato sul fuoco attreverso le dichiarazioni delle ultime ore.


Ciao Davide,
pensandoci a lungo sono giunta alla conclusione che hai ragione su tutta la linea. Le dichiarazioni di Martinelli che tu riporti erano state fatte in risposta proprio alla notizia che Corti e Saronni avevano deciso che Simoni sarebbe stato capitano unico al Giro e Cunego al Tour (ricordo che aveva anche detto che i programmi li faceva lui e non loro).
Poi evidentemente si è piegato, fino a dire una cosa come "Damiano ha una vita davanti, Simoni deve raccogliere tutto quello che può perchè ha già 34 anni. Damiano ha dovuto capirlo e, se non l' ha capito, ha dovuto accettarlo".

Originariamente inviato da cunego
ps.l'anno scorso cunego aveva dichiarato che correva il tour nel 2006,come mai ha cambiato i programmi?forse x quella spaccatura interna della lampre?


E' vero, Damiano l' aveva detto, come ha continuato a ripetere che avrebbe voluto provare a riconfermarsi al Giro; credo però che l' idea del Tour sia di Martinelli in primis, ricordo che ne parlava già l' anno scorso.

E forse con queste premesse, e con una stagione già massacrante nelle gambe (sul podio già all' inizio di marzo), sarebbe meglio che Damiano al Tour proprio non ci andasse, soprattutto perchè è ancora giovanissimo ed ha già corso tanto...

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 02/06/2005 alle 17:42
Sumsemperchi, non mi sembra che qui qualcuno abbia detto che Cunego avesse delle gambe eccezionali a questo Giro, benchè nei primi dieci giorni fosse andato decisamente bene. Lui stesso ha detto che la crisi sul Duran era stata sia di gambe che di testa, quindi non vedo perchè continuare ad insistere su questo punto...
Certo avrebbe potuto essere fatto correre in maniera diversa, questo decisamente sì.

Originariamente inviato da sunsemperchi

possibile che Cunego abbia finito il Giro addirittura in calando?? Ho dei dubbi.


A me sembra possibilissimo, anche se in controtendenza dato che finora Damiano aveva sempre finito in crescendo i Grandi Giri.
Mi sembra possibile per vari motivi:
1 - la sua preparazione invernale non è stata perfetta a causa dei troppi impegni
2 - era sul podio già all' inizio di marzo, e ha corso a tutta da allora, compresi i primi dieci giorni del Giro
3 - ha tirato per Simoni, mentre gli altri stavano alla (sua) ruota, e questo in tappe molto lunghe e dure
4 - i punti di cui sopra hanno pesato ancora di più perchè ha solo 23 anni. Non a caso dei primi quattro di questo Giro tre sono attorno o sopra la trentina, e l' eccezione è un outsider assoluto che ha goduto di tantissima libertà.
5 - infine, il morale e le motivazioni erano chiaramente sotto i tacchi.

Comunque Damiano all' arrivo al Sestriere era distrutto, di certo non ha risparmiato le gambe prima.
Quanto al suo apporto, avrei proprio voluto vedere cosa avrebbe fatto Simoni da solo in quelle tappe!

 
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  postato il 02/06/2005 alle 18:26
.
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 02/06/2005 alle 18:41
Carissimo sunsemperchi,

se tu ti senti di dire che Tizio o Caio, giovanissimi e promettenti corridori, non hanno la "dimensione" Pantaniana o Simoniana o Savoldelliana che sia, fallo pure. Ciò non toglie che, per conto mio, si tratta di un atto di grande presunzione. Per quanto mi riguarda preferisco stare a guardare e aspettare che Tizio e Caio siano giunti almeno a maturità, prima di lanciarmi in giudizi che sarebbero altrimenti avventati.

D'altra parte sono certo che quando correva il giovane Indurain tu, guardando nella sfera di cristallo che certamente possiedi, ti sarai accorto immediatamente che quel giovene corridore aveva una "dimensione Indurainiana"...

Detto questo passo e, su quest'argomento, chiudo.

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 02/06/2005 alle 20:30
sumsemperchi io ero un grande tifoso di pantani e ora tifo damiano non perche' ci sono analogie tra loro ma xke sono entrambi fortissimi corridori!
detto questo se partecipa al tour anke simoni mi fa solo piacere xke' avere uno scalatore cosi' in squadra fa comodo a tutti

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 02/06/2005 alle 20:48
Visto un intervista in cui Cunego dichiara papale papale che al tour farà il gruppetto con i velocisti e al massimo una tappa per tentare di vincere. insomma niente pozioni magiche al tour. Un anno buttato!!!
 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 02/06/2005 alle 22:19
Originariamente inviato da lallo

Visto un intervista in cui Cunego dichiara papale papale che al tour farà il gruppetto con i velocisti e al massimo una tappa per tentare di vincere. insomma niente pozioni magiche al tour. Un anno buttato!!!


L'intervista che ho visto io è sulla Gazzetta di oggi (e anche sul sito).
Questo è quanto Damiano dice del Tour:

"Anche su questo si sono create eccessive aspettative. Allora è meglio sgombrare subito il campo dagli equivoci. Non sono matto da pensare di potere andare in Francia per cercare di vincere il Tour. Ci vado solo per fare esperienza. Quando cominceranno a 'limare' (cioè quando bisogna restare incollati alla ruota del corridore che è davanti, per non perdere le posizioni; n.d.r.), staccherò. Per quest’anno voglio soltanto capire com’è questa corsa. Starò lì a osservare. Il massimo a cui potrei aspirare, ma dovrebbero esserci molte circostanze favorevoli, è vincere una tappa. Vorrei che fosse sottolineata bene una cosa, cioè che io al Tour ci vado per la prima volta. Poi non dimenticate che ci sono corridori che preparano solo questa gara ed è impensabile batterli se fai una programmazione differente".

Comunque aspetterei prima di parlare di stagione buttata, non è mica finita...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2005 alle 22:25
gimondì a 23 anni ed al primo tour, lo vinse.......
Non è, insomma, impossibile.
Ma mi pare bene che il ragazzo abbassi i toni e stia coperto. Buon segno.....
Poi se la corsa lo vorrà, e le forze lo permetteranno, non frenerà, immagino....

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 02/06/2005 alle 22:36
Originariamente inviato da janjanssen

gimondì a 23 anni ed al primo tour, lo vinse.......
Non è, insomma, impossibile.
Ma mi pare bene che il ragazzo abbassi i toni e stia coperto. Buon segno.....
Poi se la corsa lo vorrà, e le forze lo permetteranno, non frenerà, immagino....


Però quello fu un Tour in cui un' intossicazione alimentare tolse di mezzo mezzo plotone e molti favoriti, ed è arduo pensare che capiti la stessa cosa quest' anno... E poi questo purtroppo è un ciclismo iperspecializzato ed è vero che chi arriva al Tour già stanco come Damiano si trova di fronte gente freschissima che ha preparato solo quella corsa. Ai tempi di Gimondi non era certo così. Insomma, ci vorrebbe molto ma molto di più di un miracolo.

Poi, è chiaro che anch'io mi auguro che Damiano possa e voglia essere in qualche modo protagonista.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2005 alle 22:47
Ciao Sunsemperchi, l’ipotesi che Cunego non si sia spremuto, visto l’andazzo della corsa, memore pure di quanto accaduto lo scorso anno, può essere realistica, ma bisogna sempre tenere presente che gli stimoli partono dalla testa, e quando non c’è la concentrazione ogni sforzo sembra costare il doppio, la sofferenza si percepisce moltiplicata.
Può esserci un corridore in crisi solo con le gambe, ma non esiste un corridore in crisi solo con la testa, la quale coinvolge invece il fisico nel suo insieme, gambe, nervi, cuore e fiato, e mi sembra proprio il caso di Cunego, che ha finito appunto in calando: mentalmente esausto, che poi non abbia pigiato a fondo sui pedali, risparmiandosi un pochettino, ci può stare, ma chi può dire dove finisce una cosa e dove comincia l’altra?

Quanto alla formazione Lampre che sarà schierata al Tour, se si rivelerà competitiva io troverò solamente un’ulteriore conferma della spaccatura che c’è tra Lampre / Caffita Cannondale, diversamente la mia teoria sarà indebolita.
Certe sparate di Dario "chianina e cannellini" Pieri (BS di giugno, pag 225) mi fanno venire il mal di pancia, se Pieri va al Tour a me viene un colpo.

Il Piccolo Panettiere è uno che non ci sta a perdere, forse si è abituato troppo bene, come dice Pozzato nell’articoletto cui faceva riferimento Tondani. Accettare Simoni capitano, senza potersi giocare le carte alla pari, è una sconfitta in tutto e per tutto e, come ha scritto Gabri, "Damiano ha dovuto capirlo e, se non l' ha capito, ha dovuto accettarlo".
Io l’ho sempre descritto come una canaglietta con la faccia da chierichetto, ma è chiaro che c’è anche una grande componente di timidezza più che di arroganza.
Bettini dice:

« Quando c’era Bugno in gruppo, lo vedevo da lontano e andavo a salutarlo. Con Museeuw lo stesso, è bello avere un colloquio con i più vecchi. Damiano invece fa fatica a salutare. In gruppo avere dei buoni rapporti è tutto. »

Premetto che certi atteggiamenti da pecorone leccapiedi non mi piacciono, come non mi piace vedere un promettente corridore confabulare e scherzare con zio Lèns il giorno dello sgarbo a Simeoni, la mano del Padrino sulla spalla del Picciotto mi disgusta, e premetto anche che non condivido la finalità del discorso di Bettini, secondo il quale Cunego non conoscerebbe l’umiltà perchè non ha mai fatto il gregario e questo atteggiamento, cioè non andare a fare la riverenza ai vecchi marpioni del gruppo, ne sarebbe una conseguenza, riconosco comunque che le pubbliche relazioni hanno il loro peso e che, sotto questo punto di vista, Damiano deve recuperare terreno.
Non credo proprio che il Piccolo Panettiere sia un ragazzo spocchioso e con la puzza sotto il naso, credo invece che abbia ancora un gran bagaglio di timidezza che, forse, in certi momenti può metterlo in difficoltà.
Il Grillo livornese dimentica che le sue qualità sono emerse lentamente, mentre il veronese è salito ben presto alla ribalta, e se l’incoscienza aiuta a vincere, per ripetersi è necessaria la maturità, cioè la capacità di metabolizzare rapidamente ansie, paure, pressioni, tensioni, e anche la timidezza.
Certi corridori non ci riescono prima di arrivare a 27 anni, altri addirittura a 30 e rotti, spero semplicemente che Cuneghin vi giunga assai prima, e chissà che la sua bimba non gli dia una mano.

Nel frattempo ecco alcune osservazioni di Bernard "Blaireau" Hinault (da bicisport di giugno):

1.Secondo me nel giro di tre anni Cunego può vincere il Tour de France.
2.Credo che Cunego abbia grossi margini di miglioramento a cronometro, l’ho visto in azione, ho guardato bene la struttura muscolare, non può che migliorare in quella specialità.
3.Il Giro d’Italia fa bene a chi deve correre il Tour de France, non dico sia indispensabile ma è importantissimo, il problema è come gestirsi tra il Giro e il Tour, ecco il vero problema. Innanzitutto niente kermesse, a letto presto la sera, poche feste, una settimana di scarico, pedalicchiando e niente più. Poi la partecipazione ad una breve gara a tappe, per mantenere ritmo e condizione, ma sempre in scioltezza, senza badare alla classifica. Il segreto sta nelle pause tra un impegno e l’altro.
4.Correre fa bene, più che sottoporsi ad allenamenti terribilmente stressanti e faticosi, che sul piano psicologico possono stancarti e crearti addosso soltanto una grande tensione.

Ciao a tutti!

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2005 alle 22:49
Ricordo....il favoritissimo (Poulidor....e chi sennò..) arrivò secondo...
Adorni fu fatto fuori da una bibita ghiacciata (disse lui...).
Volevo solo sottolineare che un conto è fare il tour per vincerlo (e mi pare pretesa eccessiva per Cunego oggi...), un conto è farlo (come spero...) scarico da eccessive responsabilità, ma per ottenere risposte, anche risultati parziali...insomma , per onorarlo. Naturalmente mi auguro che Damiano faccia esperienza e lasci il segno nel prossimo tour....

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 02/06/2005 alle 23:32
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Il Piccolo Panettiere è uno che non ci sta a perdere, forse si è abituato troppo bene, come dice Pozzato nell’articoletto cui faceva riferimento Tondani. Accettare Simoni capitano, senza potersi giocare le carte alla pari, è una sconfitta in tutto e per tutto e, come ha scritto Gabri, "Damiano ha dovuto capirlo e, se non l' ha capito, ha dovuto accettarlo".
Io l’ho sempre descritto come una canaglietta con la faccia da chierichetto, ma è chiaro che c’è anche una grande componente di timidezza più che di arroganza.
Bettini dice:

« Quando c’era Bugno in gruppo, lo vedevo da lontano e andavo a salutarlo. Con Museeuw lo stesso, è bello avere un colloquio con i più vecchi. Damiano invece fa fatica a salutare. In gruppo avere dei buoni rapporti è tutto. »

Premetto che certi atteggiamenti da pecorone leccapiedi non mi piacciono, come non mi piace vedere un promettente corridore confabulare e scherzare con zio Lèns il giorno dello sgarbo a Simeoni, la mano del Padrino sulla spalla del Picciotto mi disgusta, e premetto anche che non condivido la finalità del discorso di Bettini, secondo il quale Cunego non conoscerebbe l’umiltà perchè non ha mai fatto il gregario e questo atteggiamento, cioè non andare a fare la riverenza ai vecchi marpioni del gruppo, ne sarebbe una conseguenza, riconosco comunque che le pubbliche relazioni hanno il loro peso e che, sotto questo punto di vista, Damiano deve recuperare terreno.
Non credo proprio che il Piccolo Panettiere sia un ragazzo spocchioso e con la puzza sotto il naso, credo invece che abbia ancora un gran bagaglio di timidezza che, forse, in certi momenti può metterlo in difficoltà.
Il Grillo livornese dimentica che le sue qualità sono emerse lentamente, mentre il veronese è salito ben presto alla ribalta, e se l’incoscienza aiuta a vincere, per ripetersi è necessaria la maturità, cioè la capacità di metabolizzare rapidamente ansie, paure, pressioni, tensioni, e anche la timidezza.
Certi corridori non ci riescono prima di arrivare a 27 anni, altri addirittura a 30 e rotti, spero semplicemente che Cuneghin vi giunga assai prima, e chissà che la sua bimba non gli dia una mano.

Nel frattempo ecco alcune osservazioni di Bernard "Blaireau" Hinault (da bicisport di giugno):

1.Secondo me nel giro di tre anni Cunego può vincere il Tour de France.
2.Credo che Cunego abbia grossi margini di miglioramento a cronometro, l’ho visto in azione, ho guardato bene la struttura muscolare, non può che migliorare in quella specialità.
3.Il Giro d’Italia fa bene a chi deve correre il Tour de France, non dico sia indispensabile ma è importantissimo, il problema è come gestirsi tra il Giro e il Tour, ecco il vero problema. Innanzitutto niente kermesse, a letto presto la sera, poche feste, una settimana di scarico, pedalicchiando e niente più. Poi la partecipazione ad una breve gara a tappe, per mantenere ritmo e condizione, ma sempre in scioltezza, senza badare alla classifica. Il segreto sta nelle pause tra un impegno e l’altro.
4.Correre fa bene, più che sottoporsi ad allenamenti terribilmente stressanti e faticosi, che sul piano psicologico possono stancarti e crearti addosso soltanto una grande tensione.

Ciao a tutti!


Caro Aranciata,
condivido le tue osservazioni sopra, soprattutto quella sui "padrini", e confermo, dato che l' ho incontrato più volte, che Damiano è tutt'altro che spocchioso e con la puzza sotto il naso, anzi. Ed è verissimo che ha ancora una punta di timidezza.
Io comunque non sottovaluterei l'invidia di certi colleghi: il Giro dello scorso anno ha dato a Cunego una popolarità grandissima (tra l' altro, il picco d'ascolto della tappa della Presolana è imbattuto...) e mi ricordo ad esempio Bettini lamentarsi che non fosse successo altrettanto per la sua vittoria olimpica...E non a caso quest' anno praticamente tutti i campioni italiani erano al Giro: non è l' effetto Pro Tour, è l' effetto popolarità, Basso ad esempio ha dichiarato nel giugno scorso che sarebbe venuto, non a caso, dopo aver sempre snobbato il Giro...
Poi, a quanto mi risulta Damiano è in buoni rapporti con molti colleghi - il primo che mi viene in mente è Garzelli. Ma Garzelli è un tipo leale e non è invidioso...

PS: mi spieghi da dove viene Piccolo Panettiere? Dall' esperienza lavorativa a base di michette fatta da Damiano per comprarsi la prima bici da corsa?

PPS: Hinault è un grande, spero abbia ragione su tutta la linea, anche sul fatto di correre molto e di correre sia il Giro che il Tour.

Ciao a tutti!

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2475
Registrato: Sep 2004

  postato il 03/06/2005 alle 06:11
ripeto,se anche Cunego arriva nelle tappe di montagna con i velocisti non c'e' nulla di cui drammatizzare.Indurain nei suoi primi due Tour si ritiro',Armstrong arrivo' 80° o giu' di li'
 
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Livello Octave Lapize




Posts: 471
Registrato: Dec 2004

  postato il 03/06/2005 alle 08:18
se cunego si autoconvince di non avere pressioni vedrete che qualche bella cosa ce la fara' vedere.
Se nella sua testa si insinuera' invece il tarlo del "perche' quest'anno vado la meta'? Dove e' finito il Cunego dell'anno scorso?" allora rischia di andare fuori giri anche in Francia e arrivare a fine stagione sara' dura...

 

____________________
Pedivella rovente

 
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Livello Moreno Argentin




Posts: 372
Registrato: Oct 2004

  postato il 03/06/2005 alle 08:50
Mi dispiace ma Indurain o Armstrong non avevano già vinto il giro nei primi anni in cui corsero il tour. Cunego è già un vincente e deve correre per vincere. Non si capisce quale esperienza debba fare avendo già vinto il giro. L'unica utile è quella di rimanere i primi 10 giorni davanti per evitare le cadute facendo corsa da protagonista. Se non fa così allora stia a casa e cambi squadra a fine anno evitando di fare la fine di Pantani con Martinelli.....
 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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Registrato: Sep 2004

  postato il 03/06/2005 alle 10:38
Io non credo che i dirigenti e direttori sportivi della Lampre siano persone che rischiano di perdere il Giro puntando su un corridore anziano e in evidente ,e normale, calo fisico a discapito di un corridore giovane e in ascesa.
L'omaggio al vecchio campione è normale ma poi, come al Giro dell'anno scorso, sarebbe stata la strada a decidere. Se Cunego fosse stato nella condizione di forma dell'anno scorso avrebbe staccato Simoni ( non so gli altri) e sarebbe stato il capitano.
Perché alla Lampre interessa vincere, non altro.
Invece Cunego è scoppiato per strada e la squadra lo ha messo , giustamente, al servizio di Simoni che poteva anche vincere il Giro a quel punto ( lo ha perso per 25 secondi).
Cunego non reggeva il ritmo dei fuggitivi, per questo è stato fermato, non per un complotto metafisico della Lampre e, infatti, si era visto già, in precedenza, sul Colle delle Erbe, quando lui e Simoni, nel patetico tentativo dell'impresa, sono rimasti a bollire senza riuscire a staccare più di tanto Basso ( che poi sarebbe crollato per conto suo) né a a far diminuire il vantaggio del gruppo dei fuggitivi.
Non credo che la causa della cattiva prestazione di Cunego sia che ha corso in funzione del Tour, ha concluso in netto calo, se fosse stata una strategia alla fine del Giro doveva andare meglio che all'inizio.
Invece proprio oggi Savoldelli (che penso capisca di ciclismo) sulla Gazzetta dice che Cunego ha corso da padrone la prima settimana poi è calato di netto e Savoldeli parla di errore nella preparazione.
Forse allora i dati di regolarità segnalati nell'avvicinamento al Giro di Cunego, sono segno, forse, di un eccessivo dispendio di energie o, al contrario, di una brillantezza compressa.
E forse alla Lampre, dove pure si intendono di ciclismo, lo avevano capito, magari non basandosi sulla somma dei carciofi con le patate ( i corridori X e Y sono stati staccati da Cunego nella corsa Z e hanno staccato Simoni nella corsa w, svoltasi a distanza di tempo, quindi si deduce che Cunego è in formissima).
Forse è proprio Cunego, nella Gazzetta di ieri, a dire la verità: demolito dalla pressione e dalle attese. Di chi? Di tutti, dice Cunego: degli amici, dei tifosi, della squadra, della stampa.
Non aggiunge che lui si è prestato a tutto, ha interpretato ovunque, da Prezzemolino, la parte dell'Erede che il pompaggio mediatico gli aveva assegnato per nascondere il fatto che aveva vinto un Giro senza avversari e senza grandi imprese.
Certo, questo gli ha reso e lui ha giocato,offendendo ( ma questa è una cosa secondaria) i tifosi di Marco che si sono visti sbattere in faccia dalla stampa e da Cunego ,l'Erede, senza alcun tempo di elaborazione del lutto.
Al Giro 205 i media, saturi di questo pompaggio di aria fritta hanno smesso, non per un complotto metafisico ma perché le ragioni per farlo erano venute meno. Molto semplicemente. la stampa è questa,opportunista, non siamo in presenza di nessun complotto.
Queste cose si pagano, ha ragione Cunego.Ha tempo e forse talento per rifarsi, certo deve allontanarsi dai tanti adulatori , compresi i suoi esagitati tifosi che , dopo la stagione scorsa( dove ha vinto un Giro con avversari molto mediocri) già lo immaginavano come Pantani, Merckx e Hinault, lasciando pensare che se avesse vinto altro potevano dire di averlo visto moltiplicare il pane e i pesci e camminare sulle acque.
Gli serve un bagno di umiltà, forse è un campione, con la grande fortuna di avere avversari mediocri o troppo vecchi ( Armstrong, Simoni ecc.), ma non è , nella maniera più assoluta, nemmeno lontanamente paragonabile ai campioni cui è stato istericamente paragonato.
Il bagno di umiltà gli servirà anche a crescere, perché, visto alla presentazione,con Cassani e Simoni, delle tappe piemontesi era veramente imbarazzante.
Mi fa anche piacere che si attribuisca a Cunego la sua età, perché a parte le signore di una certa età come me, che solo il giorno del compleanno cessano di avere l'età del compleanno precedente, lui, nato nel 1981, ha 24 anni.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/06/2005 alle 10:49
Finalmente una disamina esaustiva.
Condivido quasi tutto quello che ha scritto Donchisciotte.

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 03/06/2005 alle 12:47
Decisamente Cunego è baciapile e sciapino, sul suo sito ,nelle news, rettifica l'intervista della gazzetta e dice che non ha subito pressioni dagli sponsor e dai tifosi.
Quindi restano gli amici e la stampa. Comico.
Aveva fatto un'analisi giusta, poi, più che l'onor.....poté il digiuno ( si fa per dire digiuno).
Non mi è mai piaciuto ( è una persona pubblica soggeta a critiche) e mi confermo sempre più nell'idea.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2005 alle 13:07
Donchisciotte, Donchisciotte... proprio non hai mai sentito parlare di smentite obbligate?
Quanto al talento, ti rammento che oltre al Giro Cunego ha vinto una corsetta come il Lombardia ed ha chiuso la stagione come n. 1 UCI. A 23 anni.
Sappiamo che detesti Damiano, ma suvvia, un po' di obiettività in più non guasterebbe.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2005 alle 13:13
Originariamente inviato da Donchisciotte

Mi fa anche piacere che si attribuisca a Cunego la sua età, perché a parte le signore di una certa età come me, che solo il giorno del compleanno cessano di avere l'età del compleanno precedente, lui, nato nel 1981, ha 24 anni.


Anche a me fa piacere, quindi, essendo Cunego nato il 19 settembre 1981, ha a tutti gli effetti 23 ANNI, dato che ne compirà 24 a settembre; così come, che so, Basso ne ha 27 compiendone 28 in dicembre, o Sella ne ha 24 avendoli compiuti in gennaio.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2005 alle 13:17
Non capisco tutto questo astio nei confronti di Cunego, così come in generale non capisco l'astio che c'è verso certi corridori (Simoni in primis)...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2005 alle 13:25
Marco forse non è astio ma il tifo per altri a volte ..............
Io dico forza Damiano e forza Ivan.
Il Primo vincerà una tappa a ltour è farà quello che gli serve a 23 anni (esperienza) e l'altro il tour lo vincerà alla faccia del robot americano e del kaiser obeso tedesco.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2005 alle 13:30
Ciao Donchisciotte.

Io non credo che i dirigenti e direttori sportivi della Lampre siano persone che rischiano di perdere il Giro puntando su un corridore anziano e in evidente ,e normale, calo fisico a discapito di un corridore giovane e in ascesa.


Forse ti stupirò, ma al peggio non c’è mai fine, senza scomodare Villeneuve-Pironi si può notare agevolmente il comportamento autolesionistico tenuto quest’anno dalla T-Mobile nel corso di numerose classiche, condotte contro la più elementare logica di squadra, segno che i conflitti interni (o le cazzate) possono nascere ovunque.

Se Cunego fosse stato nella condizione di forma dell'anno scorso avrebbe staccato Simoni ( non so gli altri) e sarebbe stato il capitano


Mi sembra che nessuno abbia scritto che Cunego andava su come una enduro, semplicemente ci siamo messi a chiacchierare sul perchè e sul percome, se poi a qualcuno non condivide...amen.

Cunego non reggeva il ritmo dei fuggitivi, per questo è stato fermato, non per un complotto metafisico della Lampre e, infatti, si era visto già, in precedenza, sul Colle delle Erbe, quando lui e Simoni, nel patetico tentativo dell'impresa, sono rimasti a bollire senza riuscire a staccare più di tanto Basso


Questa è solo un’altra conferma del fatto che la Lampre ha corso malissimo.
Martinelli? Saronni?

Non credo che la causa della cattiva prestazione di Cunego sia che ha corso in funzione del Tour, ha concluso in netto calo, se fosse stata una strategia alla fine del Giro doveva andare meglio che all'inizio.


Veramente si è più o meno scritto che ha concluso in calo perchè mentalmente assente e con le gambe che non rispondevano agli stimoli.

Invece proprio oggi Savoldelli (che penso capisca di ciclismo) sulla Gazzetta dice che Cunego ha corso da padrone la prima settimana poi è calato di netto e Savoldeli parla di errore nella preparazione... E forse alla Lampre, dove pure si intendono di ciclismo, lo avevano capito, magari non basandosi sulla somma dei carciofi con le patate


Peccato che lo stesso Nibbio Savoldelli, che miracolosamente nell’incidente di Colonia non ci ha lasciato la lingua, ha sparato a zero sulle scelte strategiche operate dai dirigenti saeco ai suoi tempi, con particolare riferimento a Corti, evidentemente il bergamasco non è d’accordo con te, Nibbio Savoldelli pensa che in lampre di ciclismo ne capiscano poco, o giù di lì.

Non aggiunge che lui si è prestato a tutto, ha interpretato ovunque, da Prezzemolino, la parte dell'Erede che il pompaggio mediatico gli aveva assegnato per nascondere il fatto che aveva vinto un Giro senza avversari e senza grandi imprese.
Certo, questo gli ha reso e lui ha giocato,offendendo ( ma questa è una cosa secondaria) i tifosi di Marco che si sono visti sbattere in faccia dalla stampa e da Cunego ,l'Erede, senza alcun tempo di elaborazione del lutto.


Mmmm, questa è veramente grossa, mi rifiuto di credere che la pensi davvero, capisco il rancore dei tifosi verso l’ingordigia del tritacarne mediatico, che nel calcio cerca sempre l’erede di Maradona e nel ciclismo quello di Pantani, però dire che Cunego ci abbia marciato sopra mi sembra veramente una topica colossale.

Che Cunego debba prendere le distanze dagli adulatori è pacifico, ma io che non sono mai stato tifoso di Pantani, quanto piuttosto di una visione del ciclismo che in Pantani trovava uno dei suoi vertici, ti dico che a me lasci la sensazione profonda che pure tu stai usando il linguaggio del tifoso ferito e indispettito: nulla di male, non sei l’unica.
Il bagno d’umiltà serve agli arroganti, ma io nelle ricognizioni televisive di Cassani ho visto semplicemente un ragazzino ancora tremendamente timido.
Parli di complotto metafisico, tu che dei meccanismi dei giochi di potere sei profonda conoscitrice.
Di metafisico non c’è nulla, qui nella bassa milanese le chiamano piuttosto pirlate.

Ma sì, si può dire tranquillamente che Damiano ha 24 anni, non c’è problema, però anche io nelle mie statistiche sui corridori giovani (diciamo fino a 24/25 anni) tengo conto del semestre di nascita, ed essendo il Tour de France il primo capitolo della seconda parte della stagione non è così scandaloso se qualcuno si dimentica che Cunego ha 23 anni compiuti ma è nel suo 24esimo anno di vita.
Ciao, cordialmente e senza ombra di ostilità.

Un saluto amichevole anche al redivivo Ciclgian.

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2005 alle 13:33
Originariamente inviato da stress

Marco forse non è astio ma il tifo per altri a volte ..............
Io dico forza Damiano e forza Ivan.
Il Primo vincerà una tappa a ltour è farà quello che gli serve a 23 anni (esperienza) e l'altro il tour lo vincerà alla faccia del robot americano e del kaiser obeso tedesco.

Quanto hai ragione, caro/a stress...

E mi auguro che avvenga ciò che pronostichi tu, vedere Damiano (di cui sono molto tifoso) vincere una tappa e Ivan Basso spodestare Sua Maestà Braccioforte Armstrong, mi riempirebbe di gioia, da sportivo italiano...

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 03/06/2005 alle 18:32
Davide ( Aranciata), che ci sia una ferita profonda e, quindi, un risentimento, è chiaro e mai negato.
Anche nel mio messaggio qui l’ho dichiarato: cosa secondaria rispetto al fatto che l’argomento della topic è , più o meno, il rendimento di Cunego al Giro e le motivazioni del suo fallimento
Ma certamente, fuori da questo argomento, secondaria non è.
I tifosi di Marco ( definirli così è riduttivo, dal luglio del 2000 Marco non vinceva niente, veniva sommerso di immondizia ma noi non l’abbiamo lasciato un momento, nei limiti che sono propri dei tifosi, ovviamente) hanno avuto l’enorme dolore della sua morte e anche, immediatamente dopo, l’oltraggio alla sia memoria che continuava, la ricerca isterica di tutto l’ambiente di rimuovere quel peso sulla coscienza di tutti che lui rappresentava, la voglia cieca di non perdere i tifosi di marco dirottandoli a tutti i costi su un altro ecc. ecc.
Davvero, al dolore enorme per Marco si è sommato un cattivo gusto e una ferocia veramente pesantissimi.
E’ chiaro che io non perdonerò MAI quell’immagine televisiva del memorial Pantani del giugno dell’anno scorso ( quattro mesi dopo la morte) con la tomba di Marco inquadrata e i tre commentatori Rai che , giulivi, annunciavano che i tifosi di marco, ormai, avevano trovato Cunego.
Il pompaggio mediatico è stato sotto gli occhi di tutti quelli che avevano occhi per vedere, il prestarsi di Cunego a tutto ciò ,anche: alla premiazione della mamma di marco a palermo, il premiante era lui, alla sua festa invita ( lui o il suo staff) Savini e si fa incoronare erede, su Bicisport l’incoronazione a erede viene fatta fare direttamente a Marco sull’ascensore, Cunego che sempre a BS rilascia l’intervista dove, non avendo il coraggio di attaccare direttamente Simoni, lo rimprovera aspramente ( e con poco gusto, Simoni ha ritenuto di dover chiedere scusa, dopo la morte di Marco, per quell’episodio) per averlo rincorso a Cascata del Toce: si sa l’Erede , se non costa niente, se non si rischia niente, dice qualche banalità sul de cuius, potrei continuare ma mi fermo.
Anzi no, ricordo solo l’articolo di gatti su Tuttobici che diceva che, FINALMENTE, il tempo e la vita avevano portato via la generazione delle pantanate perché soffiasse la primavera di Cunego.
Questo per non negare che il risentimento c’è, non sarà bello ( un tifoso di marco non può non provarlo, non può essere il Papa) ma se non sopravvive l’indignazione per le ingiustizie e gli oltraggi, viene meno proprio il senso dell’umano, per cui, non nego, io non dimenticherò nulla e non perdonerò nulla.
Detto questo, penso che il pompaggio mediatico renda molto a chi ne beneficia ( infatti lo cercano tutti, dall’attricetta allo scrittore, affinché una piccola cosa appaia un miracolo) e, quindi, ha reso molto anche a Cunego. Senza, sarebbe stato solo il vincitore di un Giro molto mediocre, gli avrebbe reso molto meno.
Complotto metafisico è un’espressione sarcastica ( lo ammetto, non ironica) verso i tifosi di Cunego che, cessato il pompaggio, ritengono ci sia lo stato d’assedio intorno a lui ( semplicemente la ruota mediatica che gira guidata dall'opportunismo , se converrà, tornerà a girare per Cunego).
Sì , può darsi che i tecnici abbiano sbagliato con Savoldelli ( non so nulla del fatto che citi) , ma non sbagliano sempre e, soprattutto, non sbagliano in partenza con il proposito di perdere il giro.
Sul Colle delle erbe, Cunego e simoni ci hanno provato, ma non ne avevano proprio, solo che Simoni, alla fine, ha perso per poco il Giro, Cunego è affondato.
Ripeto, l’analisi che lui ha fatto sulla gazzetta non è sbagliata, ma poi se l’è rimangiata. Come diceva manzoni ( mi pare), uno il coraggio non se lo può dare, se non ce l’ha.

 
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Livello Giro




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  postato il 03/06/2005 alle 20:42
Inanzitutto mi scuso per l'uso maldestro dei quote: ne farò meno..
Felice, io e te probabilemente facciamo fatica a intenderci, proprio se andassimo in fuga, io e te, ci riprenderebbero subito.. guarda che io riconosco a Cunego un indubbio talento ma nel contempo non gli affibbio nessuna altra dimensione come ALTRI, invece, presto si sono dati da fare a tratteggiargli! Semmai la presunzione è proprio di quegli altri, e parlerei piuttosto di cattiva irriverenza nei confronti dell'indimenticato Marco Pantani.
Ma possibile che dopo 3 mesi dalla morte del Pirata, Cunego era già il suo erede???? Questo è cattivo gusto!

Sul Tour de France, è giusto ricordare che sarà il suo primo Tour e secondo me piglierà un pò di sane e fisiologiche mazzate (in senso ciclistico naturalmente). Difficile che vinca una tappa, in salita mi aspetto semmai l'esplosione degli spagnoli che fino ad ora si sono fatti vedere poco.

Aranciata, le tue analisi entrano sempre nel dettaglio e sono certamente condivisibili, ma non ti nascondo che lo scorso anno quando esplose al Giro Cunego e fu subito autore di una grandissima prima settimana, beh...siccome già si era messo in mostra alla grande tutto aprile mi ero convinto di un suo calo nella terza settimana, ma non fu così e mi stupì.
Senza dubbio testa e gambe vanno assieme, ma, non qui, in altri forum, ho letto soltanto di pressioni e blablabla... e mi domando: in casa Lampre, con Simoni e Cunego in squadra, come allora avrebbero potuto gestire la situazione al meglio? Sapendo che Cunego non era in forma ed era semmai un corridore che andava avanti "a nervi" (non mi spiego in altro modo la vittoria al Romandia...), forse non doveva prendere parte al Giro? Ma poi si sarebbe giocato quasi tutta la stagione al suo PRIMO Tour de France...insomma, non era facile!
Non ho letto quanto detto da Pieri, ma personalmente do ancora fiducia a Quaranta e allora la do anche a Pieri! E cosa direbbe Pozzato??? Proprio lui!!!!

Non conosco personalmente Cunego, la sua timidezza sarà semmai mediatica, davanti al "gelato", ma io me lo ricordo bene in corsa l'anno scorso quando spazzò letteralmente via il 30enne e passa Simoni!!!!E con quale autorità!!!!
Ti inviterei a leggere un'intervista al Piccolo Panettiere ante Giro rilasciata al Corriere della Sera (se la trovo te la linko): parlava del Giro in chiave Grande Fratello 2 e di come sia bello correre sapendo che in tv ti guardano milioni di persone....insomma, quando l'ho letta, ho detto: non ci sta più dentro.

Infine, ho una domanda maliziosa che mi porto dentro: ma tutti quegli scatti a mani basse sul manubrio al Giro 2004 erano fatti ad arte, su commissione e/o consiglio?
Quest'anno non glieli ho più visti fare....

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2005 alle 21:34
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ciao Donchisciotte.

Invece proprio oggi Savoldelli (che penso capisca di ciclismo) sulla Gazzetta dice che Cunego ha corso da padrone la prima settimana poi è calato di netto e Savoldeli parla di errore nella preparazione... E forse alla Lampre, dove pure si intendono di ciclismo, lo avevano capito, magari non basandosi sulla somma dei carciofi con le patate


Peccato che lo stesso Nibbio Savoldelli, che miracolosamente nell’incidente di Colonia non ci ha lasciato la lingua, ha sparato a zero sulle scelte strategiche operate dai dirigenti saeco ai suoi tempi, con particolare riferimento a Corti, evidentemente il bergamasco non è d’accordo con te, Nibbio Savoldelli pensa che in lampre di ciclismo ne capiscano poco, o giù di lì.


Infatti. E vorrei riportare nella loro interezza le parole di Savoldelli nell' intervista sulla Gazzetta di oggi, perchè non dice quello che Donchisciotte dice che ha detto:

"Damiano ha subito la pressione e forse ha sbagliato preparazione. Mi è sembrato sfiduciato, sicuramente è stato un errore tenere lui e Simoni nella stessa squadra"

Ovvero Savoldelli (che appunto come dice Donchisciotte ne capisce di ciclismo) dice esattamente ciò che abbiamo detto noi qui.
Per il resto condivido in toto la tua risposta, Aranciata.
E aggiungo anche che Cunego si è ritrovato a 23 anni preso nel meccanismo che tu molto efficacemente definisci "tritacarne mediatico", e quanto si sentisse a suo agio lo testimonia la vera e propria "crisi di rigetto" pubblica che ha avuto: è la prima volta che mi capita di vedere un atleta ammettere di essere crollato per la pressione e ripudiare il "castello troppo grande" che era stato costruito su di lui. Questo non mi sembra proprio "marciarci"...


PS: non mi hai ancora spegato l' origine di Piccolo Panettiere...

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2005 alle 22:12
Originariamente inviato da sunsemperchi

Ti inviterei a leggere un'intervista al Piccolo Panettiere ante Giro rilasciata al Corriere della Sera (se la trovo te la linko): parlava del Giro in chiave Grande Fratello 2 e di come sia bello correre sapendo che in tv ti guardano milioni di persone....insomma, quando l'ho letta, ho detto: non ci sta più dentro.


Piacerebbe anche a me leggerla; mi ricordo che l' anno scorso parlò del Giro come del Grande Fratello (un paragone efficace in effetti) e mi ricordo di aver leto quest' anno un' intervista in cui diceva, più o meno, "in corsa non riesco ancora a rendermi conto che ci sono milioni di persone che ci guardano da casa, è una cosa bellissima" o qualcosa di simile. E' per caso quella?

In quanto allo stato di forma di Cunego, non era al top ma sicuramente non era scarso! Ha fatto una prima settimana decisamente brillante, come ha detto anche Savoldelli, e lo testimonia la sua posizione in classifica prima della crisi nella tappa di Zoldo, che in squadra proprio non si aspettavano, vedi anche la tattica che hanno adottato.
Lui ha detto che sentiva da giorni che "qualcosa non andava", probabilmente come ha detto Fornaciari nel suo diario aveva dubbi e insicurezze inconscie, che si sono sommate allo stress producendo il patatrac.

Ora però c'è il rischio che questa sfiducia di cui parla Savoldelli si radichi e diventi difficile da superare. Spero tanto che non accada...

Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2005 alle 23:20
Piccolo Panettiere, perchè per comprarsi la bicicletta ha fatto il panettiere in estate durante le vacanze scolastiche, anche se mi pare che i genitori avessero aggiunto i soldi mancanti.
Mi è simpatica la cosa, ho lavorato non pochi anni nel mondo del pane, compresa qualche estate tra un anno scolastico e l’altro.

Ciao a tutti!

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2005 alle 23:22
Penso che non si debba essere severi a proposito di Cunego, non ce lo vedo proprio come uno sciacallo necrofilo e opportunista, assetato di fama e denaro.
Il nostro Mario Casaldi ha raccontato che nel ritiro della Lampre Cunego era l’unico corridore a rilasciare interviste sotto il controllo di un addetto stampa della Lampre, e mi pare che sia pure seguito da una agenzia (A&J Carera?) che ne cura l’immagine e gli organizza feste e eventi mondani: davanti a pressioni prima sconosciute, di primo acchito pure gradevoli, forse Cunego ha delegato troppe decisioni e si è adattato alle scelte che altri hanno preso per lui, ne ha pagato lo scotto e spero che saprà fare tesoro dell’esperienza (magari dando retta alle parole di Hinault).
Non parlerei di coraggio, il coraggio ha tante forme quante ne ha la paura, e tutti abbiamo paure differenti, ciò che fa sbiancare qualcuno fa il solletico ad altri, e viceversa.
Ciò che per alcuni è coraggio per altri è la norma, e viceversa.
Preferirei parlare di difetti fisiologici dei giovani, un mix di timidezza, inesperienza, presunzione, spavalderia, ansia, tutte mescolate insieme.

 

____________________
Davide

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 04/06/2005 alle 00:45
Degli epiteti usati da Davide (sciacallo, necrofilo e opportunista, assetato di fama e denaro) toglierei senza alcun dubbio i primi due, davvero eccessivi.
Gli altri due li lascerei stare.
Certo che il coraggio ha mille facce e ogni uomo spende nella vita sempre paura e coraggio insieme, ma io parlavo, molto più semplicemente, di coraggio verso l'ambiente, il potere e quello non ce l'ha senza alcun dubbio.
E' vero che i giovani sono un miscuglio affascinante delle qualità che tu indichi, ma quando ciò che appare è invece questa evanescenza imbarazzante, un arrivismo angusto e un senso così scarso della visionarietà......il fascino non esiste più.
Putroppo è una caratteristica molto comune dei ragazzi di oggi, se ti capita di leggere qualche articolo o libro di Umberto Galimberti vedrai che li descrive con molto acume.
Con questo mi sono allontanata dal tema del topic , ma forse non tanto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/06/2005 alle 01:25
Non sono davvero d’accordo con te, ma non ho nemmeno intenzione di alimentare un ping pong senza via d’uscita.
Mi sono sempre astenuto dal criticare gli aspetti negativi e i limiti del carattere di Pantani, che per qualità e quantità avevano poco da invidiare a chicchessia, preferendo l’arte all’artista, temendo che le critiche all’artista indebolissero l’arte al cospetto degli occhi e delle orecchie più superficiali, e continuerò su questa linea.
Sono sempre stato abbastanza morbido anche con Simoni, non vedo perchè non dovrei esserlo con Cunego, che per ora non da al sottoscritto nessun motivo di critica aspra.

Comunque sia, attraverso le mie parole, finisci per attribuire a Cunego il medesimo carattere posseduto da Bernard Hinault, appunto opportunista, assetato di fama e denaro, ci aggiungo pure cinico, e spero sia di buon auspicio.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/06/2005 alle 09:41
anche qui mi perdonerete spero per nn leggere piu'di ottanta post,sicuramente illuminanti anche vedendo i postatori piu'frequenti ma ci tenevo a dire la mia sul Giro di Damiano che secondo me e'stato sicuramente condizionato dalla presenza di Simoni,da una preparazione forse rallentata nel momento in cui doveva mostratre invece un salto di qualita'(ricordo al riguardo un Aprile forse piu'incolore di un'ottimo Marzo),come se in fondo la scelta della squadra di privilegiare il trentino fosse stata recepita dal campioncino veronese gia'da un po'di tempo e perche'no gli allenamenti,mirati piu'al Tour che alla corsa rosa,concordati insieme con i dirigenti del team e Martinelli!
che sia stato giusto o meno io nn so dirlo,di sicuro nella tappa dello Stelvio Damiano aveva tutte le possibilita'di rientrare in classifica e gia'li dissi che,vista la scelta fatta quel giorno,se Gibo nn avesse vinto il Giro quella tattica di avere un'unico capitano a tutti i costi,seppur la strada ti permetteva di tornarne ad averne due,si poteva rivelare azzardata e cosi credo sia stato,seppur di poco,trenta secondi diciamo!
quello che inoltre mi e'sembrato esagerato e'stato proprio il sacrificio cosi totale di un campione ed ultimo vincitore della rosa come Damiano totalmente alla causa Simoni(cosa che nn ha fatto Cioni con Di Luca,e nn condanno il comportamento della Liquigas),nn so per esempio sul Tenda potevano lasciarlo andare col gruppetto di Basso e provare a fargli vincere una tappa,importantissima per il suo morale e per tutto il movimento italiano,anche visto l'ottimo Vila che e'uscito fuori alla distanza risultando gregario di grandissima sostanza e qualita'ed anche perche'pensando al fatto che al Tour la concorrenza sara'altissima e lui alla prima partecipazione e'forte il rischio di una stagione completamente anonima,almeno nei risultati perche'vista l'eta'e'ancora molto importante per lui acquisire esperienza,pure se in cuor mio credo e spero di rivedere il Damiano leggero ed esplosivo dello socrso anno imperversare e dare spettacolo sulle nn poche salite di questo Tour!


una curiosita'di nn poca rilevanza,leggendo gli start-list del Delfinato e del Giro di Svizzera nn ci sono ne Basso ne Cunego,che ne dite sara'un bene o un male per la preparazione dei due nostri piu'fulgidi talenti?

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Marco Pantani




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  postato il 04/06/2005 alle 09:45
Originariamente inviato da sunsemperchi

Felice, io e te probabilemente facciamo fatica a intenderci, proprio se andassimo in fuga, io e te, ci riprenderebbero subito..


Aspetta, aspetta... E' tutta pretattica! Noi andiamo in fuga (ci lasceranno partire di sicuro perché penseranno che passeremo il tempo a bisticciare), prendiamo un buon ventaggio, poi cominciamo seriamente a collaborare e freghiamo tutti quanti. Piuttosto, come facciamo? Tu vinci la tappa e io passo primo al GPM, o il contrario?

Originariamente inviato da sunsemperchi
guarda che io riconosco a Cunego un indubbio talento ma nel contempo non gli affibbio nessuna altra dimensione come ALTRI, invece, presto si sono dati da fare a tratteggiargli! Semmai la presunzione è proprio di quegli altri, e parlerei piuttosto di cattiva irriverenza nei confronti dell'indimenticato Marco Pantani.
Ma possibile che dopo 3 mesi dalla morte del Pirata, Cunego era già il suo erede???? Questo è cattivo gusto!


Siamo d'accordo allora. Come ben sai, se hai letto quanto ho scritto anche in altri thread, io ho sempre considerato tali confronti deleteri, chiunque siano i corridori in questione. E questo a maggior ragione se si confrontano corridori agli inizi della carriera con gente che tale carriera l'hanno finita.

Sottoscrivo completamente quanto tu dici sul cattivo gusto. Tuttavia, e contrariamente a quanto detto da donchisciotte, Cuneghin é stato più la vittima che il beneficiario di quello che avete definito un "pompaggio mediatico". A meno che non si voglia considerare un "beneficio" la stagione che sta vivendo...

Non concordo assolutamente sulla svalutazione sistematica del Giro dell'anno scorso, ma penso che su questo punto ognuno resterà della sua opinione.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/06/2005 alle 10:59
Per Pirata x sempre:

penso che siamo abbastanza d’accordo, ma a proposito dell’azione sullo Stelvio vorrei ribadire che è stato commesso un errore grossolano da parte della squadra, è stata sbagliata una di quelle scelte elementari che altri (Savoldelli) hanno invece infilato correttamente come il filo nell’anima delle perline di una collana.
Damiano doveva essere lasciato andare, oppure incitato a insistere, perchè nel migliore dei casi, come dici tu, sarebbe potuto rientrare in classifica, nel peggiore sarebbe saltato ma poi Simoni, al momento del suo scattino finale, avrebbe potuto trovare un Savoldelli un po’ più affaticato, rosicchiandogli altri secondi (e il Giro lo ha buttato via per soli 28 scatti della lancetta più grande).
Ti consiglio comunque di salvare e leggere con calma questo thread, così come quello sulle polemiche di Simoni.
Se poi ti va di farti due sghignazzate con la mia crociata contro il cronometro leggi il thread sull’assegno in bianco per i Davitamon Lotto.
Ciao!

 

____________________
Davide

 
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Livello Giro




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  postato il 04/06/2005 alle 14:43
Felice...in effetti...nothing is impossible!

Sì Gabri, quella è l'intervista a cui faccio riferimento! Purtroppo non riesco a reperirla online...comunque, a me, francamente, non era piaciuta molto, mi dava l'idea di un corridore un po' vanitoso con la testa un po' per aria...
Aranciata, si parla tanto di strategie, ruoli e scelte, ma difatti l'agenzia che gestisce Cunego è la A&J, la stessa che cura gli affari di Petacchi e di...Simoni!

Ma è possibile che si possa ancora discuisire sulla tappa dello Stelvio alla luce poi di tutto quello che è successo?? Certo, nothing is impossible però...
Sono d'accordo sul fatto che non sia stata una brillante idea fermare Cunego in chiave avversari come dice Aranciata, ma pensare che Cunego sarebbe potuto rientrare in classifica o vincere la tappaaa... ragazzi ma Cunego ha fatto corsa parallela a Kolobnev!
Parra e Rujano sul circuito di Monza lo doppiavano senza problemi, altrochè!
Ma neanche quando tirava il gruppo sul Foscagno e sul Colletto del Moro con 20-30 corridori al traino mi ha impressionato...
Pirata X Sempre, ma l'azione, inutile, di Cioni a Limone Piemonte è stata l'unica azione suicida della Liquigas, non sarà da condannare ma neanche da prendere come esempio..!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 04/06/2005 alle 16:50
Originariamente inviato da sunsemperchi
Ma è possibile che si possa ancora discuisire sulla tappa dello Stelvio alla luce poi di tutto quello che è successo?? Certo, nothing is impossible però...
Sono d'accordo sul fatto che non sia stata una brillante idea fermare Cunego in chiave avversari come dice Aranciata, ma pensare che Cunego sarebbe potuto rientrare in classifica o vincere la tappaaa... ragazzi ma Cunego ha fatto corsa parallela a Kolobnev!
Parra e Rujano sul circuito di Monza lo doppiavano senza problemi, altrochè!


Cosa vuoi, c'é chi, come me, Aranciata, ora anche Pirata_Giuseppe e altri, pensa che Cuneghin, il giorno dello Stelvio, avrebbe potuto fare qualcosa di buono. E lo pensa perché la situzione tattica sarebbe stata favorevole e la possibilità di un pronto riscatto avrebbe prodotto quegli stimoli che null'altro poteva produrre. Senza per questo affermarlo con certezza, perché a tutti noi difetta la conoscenza di alcuni dettagli di non poca importanza: in primis se Cunego abbia cominciato a staccarsi a causa delle istruzioni ricevute o se tali istruzioni siano state date solo dopo aver constatato che Damiano comunque non teneva il passo.

E c'é chi cita a sproposito il passo delle Erbe come indicazione del fatto che Simoni e Cunego quel giorno non ne avevano. Ora se anche i due fossero passati in cima con 2 minuti di vantaggio, cio' non sarebbe bastato per riagganciare quanti stavano davanti, si sarebbero travati soli nel susseguente lungo tratto di pianura e sarebbero stati inevitabilmente riassorbiti. E con grande probabilità avrebbero poi pagato dazio sull'ultima salita. E' chiaro quindi che hanno provato nella speranza di portar via un gruppetto. Quando hanno visto di non esserci riusciti sono rimasti un po' là davanti a galleggiare nella speranza che qualcun altro si decidesse ad attaccare. Visto che nessuno si é deciso, hanno saggiamente lasciato perdere.

Saluti a tutti e in particolare a Pirata_Giuseppe, la cui assenza dal forum si faceva sentire!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2005 alle 15:31
Originariamente inviato da sunsemperchi

Pirata X Sempre, ma l'azione, inutile, di Cioni a Limone Piemonte è stata l'unica azione suicida della Liquigas, non sarà da condannare ma neanche da prendere come esempio..!



beh sicuramente nn era forse un'esempio di tattica e di squadra unita attorno ad un'unico capitano ma c'e'anche da dire che il capitano di partenza era proprio Cioni(insieme a Garzelli)e che le caratteristiche della salita si adattavano benissimo al corridore anglo_toscano,certo vista poi la crisi di Di Luca e la superprestazione di Basso la scelta fatta sulla carta,secondo me intelligente,si e'rivelata sbagliata,ma capisco anche che un team come la Liquigas cercasse un'altra affermazione di prestigio,nn confidando del tutto,per svariati motivi ribaditi anche nella tappa del Finestre,sulla tenuta e la reale possibilita'di vittoria del corridore abruzzese,che son sicuro pero'avevano valutato ben capace di restare sulle ruote di Savoldelli in una salita dalle pendenze nn impossibili,cosa che nn e'sorprendentemente successa per la prima volta in un Giro cmq sensazionale e stupefacente del campione di Spoltore!

insomma una scelta secondo me comprensibile che gli si e'ritorta contro....

 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
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  postato il 05/06/2005 alle 21:10
In effetti io porto nell'interesse per il ciclismo il mio modo di essere , che non è esente da grandi simpatie e grandi antipatie ( mai persecutorie, iraconde sì).
Non vedo, tuttavia, quale sia il grande prezzo che Cunego sta pagando: un bagno di umiltà al Giro gli può fare solo bene, se ha talento avrà modo di dimostrarlo ( mooooolto favorito da avversari troppo vecchi o non campionissimi), se non ha talento......ciccia!
Hinaul non lo citerei proprio per Cunego, io sono stata sua tifosa ( come dico sempre, era il mio periodo cechoviano, poi ho scoperto per sempre il dostoevskjiano Marco e ho capito la mia natura), altra dimensione, altro spessore, altro tutto.
Non sapevo che Cunego fosse seguito da agenzie di manager già al primo anno di vittorie......
A proposito di cinismo e opportunismo: non leggo fra i partecipanti ( mi è sfuggito?) al memorial pantani di ieri il nome di Cunego.
Lui o fa l'Erede, l'attore principale,perché gli fa gioco, o ,se deve fare il semplice omaggio di un corridore a un collega morto , no, sta a casa......
Infine a chi scriveva del tentativo di creare il gruppettino sul Colle delle Erbe: il gruppettino c'era, era quello dei fuggitivi, così si fanno le imprese, altrimenti si resta a bollire tra Basso in crisi e i fuggitivi che vanno a vincere e ( Rujano) a giocarsi il Giro.
Con questo chiudo la polemica su Cunego.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 05/06/2005 alle 21:49
Ma... riguardo a Stelvio ed Erbe, :
per quanto riguarda l'attacco sul Passo delle Erbe, è meglio precisare innanzitutto che avvenne il giorno precedente a quello dello Stelvio, nella tappa di Ortisei. Concordo con Felice, che ha scritto se anche i due fossero passati in cima con 2 minuti di vantaggio, cio' non sarebbe bastato per riagganciare quanti stavano davanti, si sarebbero travati soli nel susseguente lungo tratto di pianura e sarebbero stati inevitabilmente riassorbiti. E con grande probabilità avrebbero poi pagato dazio sull'ultima salita. Donchisciotte, il gruppetto che tu dici che c'era, quello dei fuggitivi, era TROPPO LONTANO. Te li ricordi i distacchi? Sembra di no....L'intento (dichiarato poi anche dai corridori) era di portare via un gruppetto, visto che era impossibile raggiungere la fuga davanti con Parra, Rujano & c e che in due, visto il modo estremamente discutibile con cui erano disegnati i finali di tappa in questo Giro (tranne quello di Zoldo) Damiano e Simoni non sarebbero andati lontano. Vi rammento anche che quel giorno Damiano non andava certo più piano di Simoni (e questa ossservazione si lega a ciò che è successo sullo Stelvio).
Il giorno dopo, il tappone dello Stelvio di cui stiamo tanto discutendo, e sulla cui analisi concordo con Pirata e Aranciata.
Innanzitutto, voglio premettere che ero stata ad Ortisei e quella mattina ero alla partenza ad Egna. Damiano era di pessimo umore ed ho scoperto, leggendo il diario di Fornaciari, che quella mattina alla Lampre avevano avuto una riunione tecnica. Posso immaginare che lì Simoni, visto che Damiano andava come lui, abbia preteso ed ottenuto la sua piena disponibilità, anche come gregario, eliminando così l' avversario in casa. Con magari la famosa promessa (di marinaio come abbiamo visto) di ricambiare al Tour.
Quindi: parte la solita fuga, stavolta è dentro anche Damiano. Tattica da manuale. Infatti Savoldelli come da prassi consuma la squadra nell' inseguimento. Si arriva sullo Stelvio e tutti si attendono che Simoni attacchi la maglia rosa ormai isolata, raggiunga la fuga da solo o con l' aiuto di Damiano e altri e vada a vincere il Giro (che si potesse rientrare lo dimostra poi Sella, tra l' altro). Sbagliato! Stupore assoluto, Simoni non si sogna nemmeno di attaccare. Invece, ferma Damiano e mette Vila a tirare per tutta la salita. E poi, fa fare la stessa cosa a Damiano, per poi attaccare a pochissimi km dall' arrivo e guadagnare pochissimi secondi.
E' chiaro che Simoni non aveva assolutamente gambe (sul Finestre le aveva però...), o che ha preferito la vendetta, o che non ha voluto osare, o tutte queste cose insieme. E quindi ha scelto di difendersi (e difendere anche Savoldelli e gli altri) dall' attacco di Rujano.
Sullo Stelvio Simoni ha perso il Giro a favore di Savoldelli e l' ha fatto perdere a Rujano.
E poi ha anche avuto la faccia tosta di lamentarsi che gli sono mancati Cunego e la squadra...

x Donchisciotte:
la ruota mediatica che gira guidata dall'opportunismo , se converrà, tornerà a girare per Cunego).

Buffo davvero che tu lo ammetta finalmente, dopo un anno intero passato a parlare di complotto mediatico....

grandi antipatie ( mai persecutorie, iraconde sì)

Permettimi di ridere...per un anno intero tu hai letteralmente perseguitato Cunego, ed i suoi tifosi per buona misura. Basta dare un' occhiata al Forum della Fondazione Marco Pantani

Hinaul non lo citerei proprio per Cunego

veramente è Hinault che ha citato Cunego... dicendo una serie di cose che Aranciata ha riportato. Calmati, non si stava facendo nessun paragone tra lui e Cunego

Non sapevo che Cunego fosse seguito da agenzie di manager già al primo anno di vittorie

ti rendo noto che è seguito da quando era uno junior...succede ha chi ha poco talento...

A proposito di cinismo e opportunismo: non leggo fra i partecipanti ( mi è sfuggito?) al memorial pantani di ieri il nome di Cunego

infatti non c'era, come non è stato nè ci sarà a tutti i soliti circuiti post - Giro. Ne ha corsi solo due e non ne correrà altri. Una decisione presa perchè a differenza dell' anno scorso ha il Tour da preparare.
Solo chi vede attraverso le lenti deformanti dell' odio come fai tu può parlare di "cinismo e opportunismo"

se ha talento avrà modo di dimostrarlo

Donchisciotte, non ti bastano i fatti (dato che ti rifiuti pervicacemente di prendere atto del fatto che Cunego ha vinto oltre al Giro anche il Lombardia ed ha chiuso la stagione a 23 anni come n. 1 del mondo) , non ti bastano le parole di grandi campioni del passato tra i quali il tuo idolo Hinault... Non so se ridere o piangere, ma una bella risata (molto sarcastica) penso sia la cosa migliore

 
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Livello Giro




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  postato il 05/06/2005 alle 22:33
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da sunsemperchi
Ma è possibile che si possa ancora discuisire sulla tappa dello Stelvio alla luce poi di tutto quello che è successo?? Certo, nothing is impossible però...
Sono d'accordo sul fatto che non sia stata una brillante idea fermare Cunego in chiave avversari come dice Aranciata, ma pensare che Cunego sarebbe potuto rientrare in classifica o vincere la tappaaa... ragazzi ma Cunego ha fatto corsa parallela a Kolobnev!
Parra e Rujano sul circuito di Monza lo doppiavano senza problemi, altrochè!


Cosa vuoi, c'é chi, come me, Aranciata, ora anche Pirata_Giuseppe e altri, pensa che Cuneghin, il giorno dello Stelvio, avrebbe potuto fare qualcosa di buono. E lo pensa perché la situzione tattica sarebbe stata favorevole e la possibilità di un pronto riscatto avrebbe prodotto quegli stimoli che null'altro poteva produrre. Senza per questo affermarlo con certezza, perché a tutti noi difetta la conoscenza di alcuni dettagli di non poca importanza: in primis se Cunego abbia cominciato a staccarsi a causa delle istruzioni ricevute o se tali istruzioni siano state date solo dopo aver constatato che Damiano comunque non teneva il passo.

E c'é chi cita a sproposito il passo delle Erbe come indicazione del fatto che Simoni e Cunego quel giorno non ne avevano. Ora se anche i due fossero passati in cima con 2 minuti di vantaggio, cio' non sarebbe bastato per riagganciare quanti stavano davanti, si sarebbero travati soli nel susseguente lungo tratto di pianura e sarebbero stati inevitabilmente riassorbiti. E con grande probabilità avrebbero poi pagato dazio sull'ultima salita. E' chiaro quindi che hanno provato nella speranza di portar via un gruppetto. Quando hanno visto di non esserci riusciti sono rimasti un po' là davanti a galleggiare nella speranza che qualcun altro si decidesse ad attaccare. Visto che nessuno si é deciso, hanno saggiamente lasciato perdere.

Saluti a tutti e in particolare a Pirata_Giuseppe, la cui assenza dal forum si faceva sentire!


Beh Felice ma a me dove mi collochi??
Non ho parlato di passo delle erbe...ma se gambe e testa vanno insieme, ed è il cervello a dare l'impulso alla gambe beh...un cadenza di pedalate significativa non penso proprio che dipenda esclusivamente dalla testa, ma è insita nei polpacci e nelle coscie (se girano naturalmente).
Cunego ha dimostrato ad es. di essere nettamente inferiore a Simoni in questo giro e quest'ultimo non ha vinto neanche una tappa.
A mio parere una buona prestazione, superiore a quella offerta da Cunego, è stata quella di Vila e neppure lui ha vinto una tappa.
Sinceramente non riesco a immaginarlo sul Foscagno a ruota o addirittura davanti a Parra (nei confronti del quale poi perdeva un minuto sullo stesso tratto....).

 
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