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È stato un bene per damiano cunego fare un giro così?
superalvi - 28/05/2005 alle 22:38

ora a bocce ormai ferme poniamoci questa questione. secondo il mio modestissimo parere è stato un errore e vi elenco le motivazioni. 1 La pressione sul ragazzo era enorme ed egli la sentiva come un macigno sulle spalle perchè era conscio della propria condizione nonostante il buon viso a cattivo gioco 2il detentore del giro che si limita a fare qualche volata la prima settimana e poi le busca nei tapponi o fa il gregario nemmeno paragonabile al mazzoleni dello scorso anno mi pare che più che onorare la rosa l'abbia disonorata(nemmeno una salita all'attacco) 3dal punto di fista psicofisico visti i tanti pensieri(pargolo in arrivo) non penso l'abbia vissuta come una semitranquilla preparazione al tour 4 la lampre poteva dirlo dopo il duran e ortisei che il giro non era il culmine della stagione così lo si lasciava tranquillo 5 il dualismo con simoni è dannoso per il piccolo principe a mio modo di vedere 6 la lampre non ha vinto alcuna tappa e ha catturato solo il secondo posto 7 damiano dovrà dimostrare di essere ancora quello del giro e del lombardia al tour speriamo davvero con tutto il cuore che ciò accada se no la sua carriera avrà una piccola svolta negativa voi che ne pensate premesso che ogni mia opinione non vuole essere assolutamente "dogmatica"?


Knightlake98 - 28/05/2005 alle 22:45

Credo d'essere abbastanza d'accordo con te. La LAMPRE come squadra non è esistita. Cunego a tirare in salita x Gibo....si son visti i risultati Il Gibo che ha sperato nel crollo dei suoi avversari senza fare nulla perchè ciò accadesse. Ha perso un giro per 28 secondi, è vero, ma non ha mai attaccato con vera convinzione (e condizione). Gli altri gli son terminati alle spalle più per demeriti che per meriti del Gibo stesso secondo me. Di Luca stellare, senza la primavera avrebbe fatto sicuramente il podio. BASSO credo che senza il malore sarebbe stato il vincitore. Savoldelli ha sfruttato un giro sottotono degli altri. Uno che non corre a tappe da 3 anni e che vince il giro....qualke dubbio sulla forza degli avversari lo lascia. Anche se il falketto bergamasco è molto intelligente ed ha dosato le forze alla grandissima (anche e sopratutto nel tappone di oggi), senza contare che ha vinto un'arrivo in salita stakkando il GIBO quel giorno fuori fase. Oggi a momenti è RUJANO a spuntarla!! Sto ragazzo è un grande. A 23 anni correre un giro così!!! GIANNI SAVIO THE BEST


janjanssen - 28/05/2005 alle 23:22

cunego ha indubbiamente deluso. In modo netto direi. Mai un acuto, mai protagonista...e neanche buon gregario. Vedremo al tour.............


alu - 29/05/2005 alle 06:23

sottoscrivo superalvi. come vado ripetendo da un po´ di post, nella lampre le magagne riescono a venire (certo, alla fine) sempre fuori..nonostante i teatrini montati ad arte.. certo , un cunego cosi in ribasso non me lo sarei mai aspettato.. ma, ripeto, c´e´ qualcosa, nel team, che non va.. simoni mi pare sia , seppur ancora valido, sulla via del bollimento.. credo che in questo giro abbia battutto i pugni sul tavolo, dopo aver valutato la condizione di cunego..snaturandolo..anche moralmente. alla fine, un secondo posto e nessuna tappa vinta non pagano tutta questa strategia(?) spero che x il tour possa, cunego, ridefinirsi in maniera totale. non ci credo molto.. non hanno saputo (o voluto) gestire un giovane campione..


Gibo - 29/05/2005 alle 07:58

Penso che Martinelli non sia un gran tecnico, non ha saputo gestire l' anno scorso il rapporto Cunego-Simoni dove Simoni, invece di difendere un Cunego che volava cercava di attaccarlo in ogni occasione. Quest' anno al Giro non è stato mai chiaro su chi fosse il capitano della squadra. Ha detto che se l' aspettava un Cunego del genere in quanto troppo giovane non poteva ripetersi. Poi ha tirato fuori l'esempio di Saronni che si è ripetuto solo dopo 4 anni al Giro. Poi ricordiamo tutti che non ha saputo gestire Pantani dopo Madonna di Campiglio, Pantani sicuramente una persona difficile da gestire, ma sicuramente Martinelli non ha il carisma di gestire atleti famosi.


sunsemperchi - 29/05/2005 alle 09:15

Ragazzi guardiamo i fatti. Cunego era chiaramente partito, a dispetto di quanto Martinelli voleva far credere, per vincere il Giro. Poi Martinelli, si è visto, aveva ragione nel puntare su Simoni. D'altronde la sua prima settimana in corsa, tutta tesa a una vittoria di tappa atta a dimostrare che la squadra aveva sbagliato a non puntare su di lui, lo dimostra ampiamente. Ha deluso eccome il Piccolo Principe. Francamente non penso sia sufficiente parlare soltanto di pressioni e altro. Le gambe non giravano. Questo giro poi ha avuto un livello tecnico-tattico superiore a quello dello scorso anno, dove, vi ricordo, Honchar arrivò a un minutino e qualcosa. E nella vittoria dello scorso anno non possiamo dimenticare le trenate di Eddy Mazzoleni e addirittura di altri corridori di altre squadre (un Gerolsteiner..). Insomma quello dello scorso anno fu un Giro "in carrozza" per Cunego. In questo Giro Cunego non solo ha fatto il gregario perchè chiaramente il Capitano non poteva esserlo, ma è stato un gregario/comprimario senza acuti, un corridore mediocre: a dispetto di quanto ho letto e sentito ad es. sul Foscagno la sua andatura consentiva a Parra di guadagnare e sul Colletto del Moro Honchar&altri vivacchiavano in fondo al gruppo ed era una salita al 21%. E ditemi, dove era il corridore, già designato erede di Pantani solo tre mesi dopo la sua morte, con le mani basse sul manubrio??? Indubbio che il pompaggio mediatico è stato deleterio e forse Cunego non è stato in grado di volare basso cercando una sua personale reale dimensione. Non so se avete letto un'intervista di Cunego sul Corriere della Sera dove lo stesso parlava del Giro in chiave grande fratello 2... Non ha entusiasmato, anzi, ha deluso e sono convinto che il regolamento di conti in casa Lampre -Simoni non ha vinto il Giro perchè Cunego non l'ha aiutato ieri, d'atronde possibile che il Piccolo Principe abbia finito il giro in calando??mah...- produrrà un Tour de France con scarsi risultati per Damiano.


Felice - 29/05/2005 alle 10:03

A me sembra che il buon punto di partenza per analizzare la questione sia questo post tratto da un altro thread: [quote][i]Originariamente inviato da motocycling [/i] Si,é vero,Simoni davanti alle telecamere non riesce a essere molto simpatico a molti,per il suo modo di esporre le sue idee,specialmente l'Anno scorso.Oggi nel processo si é comunque limitato a dire che le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro[probabilmente in casa lampre sapevano dello stato di forma di Cunego],ma il Veronese ha deluso le sue aspettative,e non solo le sue.A me non sembra che abbia dato una grossa mano a Simoni,ma d'altronde,se non ne aveva.Un Cunego comunque molto deludente,a mia vista. [/quote] Se é vero che "le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro", e non c'é ragione di pensare il contrario, visto che anche Martinelli prima del Giro aveva parlato chiaro: "Simoni capitano unico...", per me il Giro di Cunego diventa trasparente. C'é il vincitore uscente, che viene al Giro sognando di ripetersi, lo aveva detto e ripetuto, e gli si dice: "tu non partirai capitano alla pari, tu in questo Giro partirai gragario", volete dirmi voi dove va a finire il morale? Si capisce anche quel suo affannarsi come "una falena impazzita" (riprendo l'espressione di Aranciata) per cercare di vincere qualcosa nelle prime tappe: tanto dopo non gli sarebbe stato consentito niente. E si badi: la decisione in casa Lampre non é stata presa "perché forse sapevano dello scarso stato di forma" di Damiano come dice qualcuno. La decisione é stata presa perché non sapevano in quale altro modo gestire la situazione: non potevano piegare il coriaceo Gibo, e allora hanno piegato (spezzato?) il più giovane e docile Damiano. Punto. La forma di Damiano non era malaccio, si é visto al Romandia e sarebbe migliorata ancora se fosse stato libero di fare la sua corsa. Quanto visto al Giro, per quanto lo riguarda é nullo e non avvenuto. E' stata ripetuta fino alla nausea la storia del Foscagno, "prova" della scarsa condizione di Cunego. "Ha perso un minuto rispetto ai primi...". Mi spiace, ma é un'analisi superficiale, si dimenticano completamente le motivazioni e il morale. Sei il vincitore in carica, sei in fuga con i primi, ti fermano per un'analisi tattica della situazione completamente sbagliata o (più probabilmente) perché in casa Lampre si pensa che un tuo ritorno in classifica compremetterebbe quelli che si pensano essere degli equilibri ormai trovati, ti mettona a fare una trenata davanti come l'ultimo dei gregari e poi? ... e poi c'é qualcuno che pensa che tu abbia sputato l'anima per non perdere terreno dai primi! Ma signori, riflettete, mettetevi nella situazione: vi dicono di tirare, OK tirate. Ma dar fondo alle riserve, questo proprio no! E poi, quel giorno, se c'era uno che aveva interesse a percorrere il Foscagno un minuto più alla svelta, quello caso mai era Simoni. Se non l'ha fatto e si é limitato a quell'attacchino nel finale é perché le gambe per andare su più alla svelta non le aveva! Comunque, concordo con Alu: pessima la gestione fatta dalla Lampre. Per arrivare a questi punti era meglio non fare partecipare Cunego al Giro. D'altronde i risultati di questa gestione si vedono: dall'inizio della stagione, quante sono le vittoria dei Lampre?


sunsemperchi - 29/05/2005 alle 10:40

Felice mi vorresti far credere che Cunego sarebbe arrivato al traguardo con Parra??!! Non sono un Simoniano, tutt'altro, non sono un Cuneghiano, sono un Pantaniano, e ho osservato la corsa senza farmi trascinare da sentimenti di tifo e affini. Certamente è mancato Simoni nei momenti topici, in altri forum ho duramente criticamente la condotta di gara di Simoni, ad es. sul Foscagno con quell'inutile e per nulla emozionante scatto a un chilometro dal gpm del Foscagno. Evidentemente non ne aveva. D'altronde, pur preparando con un puntiglio il Giro, 34 primavare si fanno sentire. Ma non si può non ammettere che la corsa di Cunego sia stata completamante deludente: anche quando di buona volontà si è piegato alla ragion di squadra la sua azione non faceva selezione, tutt'altro! Dici bene quando ricordi la sua buona prestazione al Romandia -ma il vuoto comunque quest'anno non l'ha mai fatto in salita- ma è possibile che abbia finito il Giro adirrittura in calando???


GiboSimoni - 29/05/2005 alle 10:58

Cunego ha deluso tantissimo lo si è visto e si è ridetto tante e tante volte...è chiaro che un'anno nn può essere come un'anno è chiaro anche che tutti i tifosid i Cunego vorrebbero vedere Cunego vincere ogni anno il G'iro D'Italia ma questo purtroppo nn avviene....cmq la situazione migliore (è evidente, inevitabile e nn lo scopro oggi) che uno dei due cambia squadra anche se ormai Simoni è vicino "all'età della pensione"...:(


kaisermax - 29/05/2005 alle 11:09

per giudicare il giro di Cunego bisogna aspettare il Tour...secondo me è venuto al giro solo in preparazione,ha fatto da parafulmine perchè tutti lo aspettavano(ma sapendo di non essere in condizione a fatto solo finta di crederci per la vittoria,senza aver contraccolpi psicologici)lasciando Gibo tranquillo da pressioni fino a Zoldo. Sarà il tempo a giudicare!


Zillo - 29/05/2005 alle 12:32

Ragazzi, dimentichiamo che Cunego ha 24 anni! Si può giustificare certo un Gio corso così... A parte il fatto che io sono sempre stato convinto che lui fosse quasi più adatto alle corse in linea rispetto a quelle a tappe... Ma comunque ha ancora tutto il tempo per crescere! Come ha detto giustamente lui: "Si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie" E penso che in questa chiave di lettura questo Giro gli possa essere stato molto utile, anche perchè lo ridimensiona un po' e gli farà affrontare la stagione che resta con un po' di umiltà in più. Certo l'umiltà non gli è mai mancata, almeno a parole, ma questa dura lezione che ha preso in questo Giro non potrà certo fargli male...


Felice - 29/05/2005 alle 14:10

Caro sunsemperchi, non perdere di vista l'oggetto della discussione. Qui non si tratta di sapere se il Giro di Cunego sia o non sia stato deludente: é ovvio che é stato deludente!!! Qui si tratta di sapere se c'erano le premesse perché così non fosse, ed io sostengo, alle luce delle informazioni che arrivano, che queste premesse non c'erano. Contrariamente a quanto pensa kaisermax, io credo che Cunego abbia preparato il Giro per correrlo e vincerlo. Poco prima della vigilia del Giro però, in casa Lampre hanno fatto il punto e deciso le gerarchie e Damiano ha scoperto che non sarebbe stato un capitano (certo alla pari con Simoni), sarebbe stato un gregario, con possibilità di vittoria, quella vittoria per cui aveva lavorato, uguali a zero. Questo secondo me é accaduto all'incirca quando Martinelli ha fatto la sua uscita su Simoni capitano unico. Chiaro che Damiano a quel punto si é trovato con i piani sconvolti e il morale in fondo ai calzini. Certo, questa sopra é solo una teoria, e le cose potrebbero anche essere andate diversamente. Però ha il vantaggio di essere una teoria plausibile e esplicativa, visto che alla sua luce si capisce benissimo l'accaduto, ivi comprese certe "stranezze" delle prime tappe del Giro. Quanto alla tappa dello Stelvio, l'analisi che ne é stata fatta é stata estremamente superficiale. Del Foscagno ho già detto. Ma non finisce lì. Si é detto ad esempio, che se Cunego non si fosse rialzato la fuga sarebbe stata riassorbita sotto l'impulso dei gregari di Savoldelli. E' falso. Che i fuggitivi avrebbero perso terreno primo dello Stelvio lo avrebbero capito anche i bambini: bastava guardare l'altimetria della tappa. Ma ormai si era sulle prime rampe dello Stelvio, la natura del terreno cambiava, diventando molto più favorevole ai fuggitivi che agli inseguitori. I gregari di Savoldelli quello che potevano fare l'avevano fatto e sarebbero rotolati inesorabilmente all'indietro, cosa che é d'altronde avvenuta. Sullo Stelvio a tirare é stata la Lampre, cosa che non avrebbe avuto ragione di essere se davanti ci fosse stato Cunego. E veniamo a queste trenate dei Lampre sullo Stelvio e sul Foscagno. Che senso avevano? Quando mai si é visto che gli scalatori mettono davanti i compagni di squadra in salita a tenere alta l'andatura? Questa é la tattica dei corridori alla Armstrong, oppure dei passisti che vogliono prevenire gli scatti spezzagambe degli scalatori. Ecco, se Savoldelli avesse avuto una squadra decente, avrebbe fatto bene a metterla davanti a tenere alta l'andatura. Savoldelli la squadra non l'aveva, memo male che ci ha pensato Simoni! Ad ogni modo per quanto riguarda la strategia e i tatticismi Lampre, i numeri parlano chiaro: Savoldelli primo, Simoni secondo. Numero di tappe vinte: zero. [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Felice mi vorresti far credere che Cunego sarebbe arrivato al traguardo con Parra??!! [/quote] Non ne ho la minima idea. Bisognerebbe tanto per cominciare sapere se Damiano ha cominciato a staccarsi a seguito degli ordini ricevuti o se non riusciva a tenere il ritmo dei sudamericani. Ad ogni modo, non c'era bisogno di arrivare con Parra per rientrare in classifica. Senza i Lampre a tirare il distacco poteva essere più grande e, se anche così non fosse stato, i vari pretendenti alla classifica generale avrebbero dovuto lavorare di più, il che avrebbe avvantaggiato Simoni. [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Non sono un Simoniano, tutt'altro, non sono un Cuneghiano, sono un Pantaniano, e ho osservato la corsa senza farmi trascinare da sentimenti di tifo e affini. [/quote] Certamente, ed é per questo che ti propongo la mia lettura degli eventi, che é una lettura ragionata, non certo improntata da tifo. Devo dirti però che mi é piaciuto poco il tuo primo post, in cui parli di Cunego come se fosse una mezza calzetta. Dicevi le stesse cose anche dopo il Lombardia? [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Certamente è mancato Simoni nei momenti topici, in altri forum ho duramente criticamente la condotta di gara di Simoni, ad es. sul Foscagno con quell'inutile e per nulla emozionante scatto a un chilometro dal gpm del Foscagno. Evidentemente non ne aveva. D'altronde, pur preparando con un puntiglio il Giro, 34 primavare si fanno sentire. Ma non si può non ammettere che la corsa di Cunego sia stata completamante deludente: anche quando di buona volontà si è piegato alla ragion di squadra la sua azione non faceva selezione, tutt'altro! Dici bene quando ricordi la sua buona prestazione al Romandia -ma il vuoto comunque quest'anno non l'ha mai fatto in salita- ma è possibile che abbia finito il Giro adirrittura in calando??? [/quote] Dimmi un po' tu chi, a parte Parra e Rujano, in questo Giro ha fatto il vuoto in salita...


Deval - 29/05/2005 alle 16:22

Senza dubbio il Giro di Cunego è stato molto deludente e sicuramente anche come gregario di Simoni non si è dimostrato all'altezza. Damiano è sicuramente un campione, come ha dimostrato nel 2004 ed a tratti in qualche gara dell'anno in corso (Romandia). Non credo che il Tour possa essere un obiettivo a breve raggiungibile per lui perchè ci sono troppe cronometro (compresa la cronosquadre dove penso proprio che la Lampre cederà molti secondi). Per lui sarebbe già buono un piazzamento nei 10 con magari un successo di tappa o due, ma il podio credo resterà lontano. Spero di sbagliarmi ma io la penso così.


Guglielmo Tell - 29/05/2005 alle 16:41

l'impressione e' che Cunego abbia sbagliato preparazione.al Romandia andava fortissimo,al Giro bene nella prima settimana ma poi,crisi di Zoldo Alto a parte,sempre in calando via via che passavano i giorni fino ai 12 minuti persi ieri.non credo nemmeno che sia una scelta in vista del Tour,di solito chi prepara il Tour cresce nella terza settimana del Giro,come Virenque nel 1999,come Sastre nel 2002.forse Cunego farebbe meglio a lasciare perdere il Tour quest'anno e prepararsi per la Vuelta


vassili saizer - 30/05/2005 alle 07:15

...Damiano si e' ritrovato a fare il giro in quella maniera ed e' stato importante finirlo in quanto un po si e' allenato in vista di altri appuntamenti come il Tour... Il problema di Damiano e' solo di natura psicologica in quanto essendo un ragazzo di soli 23 anni nn e' riuscito a sopportare il peso della responsabilita' di riconferma,mentre l'anno scorso viveva all'ombra di Simoni... Cmq io sono del parere che nn e' stato carino vedere Damiano affrontare il giro in quella maniera xro' anche i grandi corridori del passato si sono ritrovati ad aiutare compagni in classifica.. CREDO CHE A DAMIANO SIA SERVITO + FARE IL GIRO IN QUELLA MANIERA CHE NN DA VINCITORE,PERCHE' DOPO UNA DELUSIONE COSI' CI SAR' + VOGLIA DI RIFARSI SU TUTTI... Ciao a presto e non mollare...


sunsemperchi - 30/05/2005 alle 08:45

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Caro sunsemperchi, non perdere di vista l'oggetto della discussione. Qui non si tratta di sapere se il Giro di Cunego sia o non sia stato deludente: é ovvio che é stato deludente!!! Qui si tratta di sapere se c'erano le premesse perché così non fosse, ed io sostengo, alle luce delle informazioni che arrivano, che queste premesse non c'erano. Contrariamente a quanto pensa kaisermax, io credo che Cunego abbia preparato il Giro per correrlo e vincerlo. Poco prima della vigilia del Giro però, in casa Lampre hanno fatto il punto e deciso le gerarchie e Damiano ha scoperto che non sarebbe stato un capitano (certo alla pari con Simoni), sarebbe stato un gregario, con possibilità di vittoria, quella vittoria per cui aveva lavorato, uguali a zero. Questo secondo me é accaduto all'incirca quando Martinelli ha fatto la sua uscita su Simoni capitano unico. Chiaro che Damiano a quel punto si é trovato con i piani sconvolti e il morale in fondo ai calzini. Certo, questa sopra é solo una teoria, e le cose potrebbero anche essere andate diversamente. Però ha il vantaggio di essere una teoria plausibile e esplicativa, visto che alla sua luce si capisce benissimo l'accaduto, ivi comprese certe "stranezze" delle prime tappe del Giro. Quanto alla tappa dello Stelvio, l'analisi che ne é stata fatta é stata estremamente superficiale. Del Foscagno ho già detto. Ma non finisce lì. Si é detto ad esempio, che se Cunego non si fosse rialzato la fuga sarebbe stata riassorbita sotto l'impulso dei gregari di Savoldelli. E' falso. Che i fuggitivi avrebbero perso terreno primo dello Stelvio lo avrebbero capito anche i bambini: bastava guardare l'altimetria della tappa. Ma ormai si era sulle prime rampe dello Stelvio, la natura del terreno cambiava, diventando molto più favorevole ai fuggitivi che agli inseguitori. I gregari di Savoldelli quello che potevano fare l'avevano fatto e sarebbero rotolati inesorabilmente all'indietro, cosa che é d'altronde avvenuta. Sullo Stelvio a tirare é stata la Lampre, cosa che non avrebbe avuto ragione di essere se davanti ci fosse stato Cunego. E veniamo a queste trenate dei Lampre sullo Stelvio e sul Foscagno. Che senso avevano? Quando mai si é visto che gli scalatori mettono davanti i compagni di squadra in salita a tenere alta l'andatura? Questa é la tattica dei corridori alla Armstrong, oppure dei passisti che vogliono prevenire gli scatti spezzagambe degli scalatori. Ecco, se Savoldelli avesse avuto una squadra decente, avrebbe fatto bene a metterla davanti a tenere alta l'andatura. Savoldelli la squadra non l'aveva, memo male che ci ha pensato Simoni! Ad ogni modo per quanto riguarda la strategia e i tatticismi Lampre, i numeri parlano chiaro: Savoldelli primo, Simoni secondo. Numero di tappe vinte: zero. [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Felice mi vorresti far credere che Cunego sarebbe arrivato al traguardo con Parra??!! [/quote] Non ne ho la minima idea. Bisognerebbe tanto per cominciare sapere se Damiano ha cominciato a staccarsi a seguito degli ordini ricevuti o se non riusciva a tenere il ritmo dei sudamericani. Ad ogni modo, non c'era bisogno di arrivare con Parra per rientrare in classifica. Senza i Lampre a tirare il distacco poteva essere più grande e, se anche così non fosse stato, i vari pretendenti alla classifica generale avrebbero dovuto lavorare di più, il che avrebbe avvantaggiato Simoni. [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Non sono un Simoniano, tutt'altro, non sono un Cuneghiano, sono un Pantaniano, e ho osservato la corsa senza farmi trascinare da sentimenti di tifo e affini. [/quote] Certamente, ed é per questo che ti propongo la mia lettura degli eventi, che é una lettura ragionata, non certo improntata da tifo. Devo dirti però che mi é piaciuto poco il tuo primo post, in cui parli di Cunego come se fosse una mezza calzetta. Dicevi le stesse cose anche dopo il Lombardia? [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Certamente è mancato Simoni nei momenti topici, in altri forum ho duramente criticamente la condotta di gara di Simoni, ad es. sul Foscagno con quell'inutile e per nulla emozionante scatto a un chilometro dal gpm del Foscagno. Evidentemente non ne aveva. D'altronde, pur preparando con un puntiglio il Giro, 34 primavare si fanno sentire. Ma non si può non ammettere che la corsa di Cunego sia stata completamante deludente: anche quando di buona volontà si è piegato alla ragion di squadra la sua azione non faceva selezione, tutt'altro! Dici bene quando ricordi la sua buona prestazione al Romandia -ma il vuoto comunque quest'anno non l'ha mai fatto in salita- ma è possibile che abbia finito il Giro adirrittura in calando??? [/quote] Dimmi un po' tu chi, a parte Parra e Rujano, in questo Giro ha fatto il vuoto in salita... [/quote] Caro Felice, anch'io sono dell'idea che Cunego fosse venuto a correre il Giro per vincerlo, basta guardare infatti la sua condotta di gara della prima settimana dove per l'appunto ha cercato la vittoria di tappa. Ma vedi, si possano anche decidere le strategie, i ruoli e i compiti ma poi è sempre solo la strada a parlare..."fatti non pugnette" si potrebbe dire. E Cunego difatti sulla prima vera salita non c'era. Sarà pure un'analisi superficiale quella relativa alla tappa del Foscagno ma sono certo che Cunego non sarebbe stato riassorbito per effetto del forcing (?) della Discovery, ma semplicemente la sua pedalata era tutto fuorchè rotonda, non era incisiva e mai lo è stata in questo Giro. Non ritengo Cunego una mezza calzetta, semplicemente già l'anno scorso avevo storto il naso di fronte a un pompaggio mediatico innegabile (Pantacunego, scatta con le mani basse sul manubrio -e quest'anno??- ecc ecc...) e soprattutto di fronte a un Giro a mio parere mediocre, con protagonisti poco elettrici: mi viene in mente un Simoni arrogante presentatosi al Giro pensando di vincerlo a mani basse... Honchar secondo nella generale a un minuto e qualcosa e poi ancora, le indimenticabili trenate di Mazzoleni fin sotto ai piedi della salita... insomma avevo ben presente l'effettiva dimensione reale di quel Giro. E bravo, hai citato la vittoria del Lombardia, quella che invece mi impressiò con Cunego che tornava da una settimana promozionale in USA e vinceva in riva al lago di Como! In merito alla tua domanda ("Dimmi un po' tu chi, a parte Parra e Rujano, in questo Giro ha fatto il vuoto in salita...") non sto qui nemmeno a celebrare un Giro sì spettacolare nel percorso -eccetto l'arrivo in salita (?) a Limone Piemonte- ma che presentava big quasi tutti allo stesso livello. Ma francamente, finire il Giro come l'ha finito Cunego, adirittura in netto calo (possibile?), beh mi ha lasciato un pò basito, insomma ci credo poco e penso anche che Cunego nell'ultima tappa sapendo che la gamba non era tale per vincere la tappa, non abbia voluto dare una mano a Simoni, e, soggettivamente postando, di questo sono anche contento. Onore al Falco, dunque, che ha vinto il Giro correndo praticamente da "privato". Se poi devo pronosticare Cunego in chiave Tour, dopo questa mazzata, beh, ha una figlia in arrivo a fine luglio e poi sarà il suo primo Tour: per me farò poco, oltrettuto, al di là delle pressioni&affini nessuno ha spiegato perchè non gli girassero a 360° le gambe...


Felice - 30/05/2005 alle 12:58

Mah, quello che potevo dire sulla questione io l'ho detto. Fra l'altro ho anche risposto alla domanda con cui era stato aperto il thread: per gestire così male le cose sarebbe meglio se a Cunego il Giro non lo avessero fatto correre. Se poi, bontà loro, glielo avessero detto a gennaio, sarebbe stato ancora meglio! In merito a quanto dici tu, sunsemperchi, solo un paio di commenti. Parli di un finale di Giro in calando. Può essere. Anzi, in apparenza é certamente così. Ma esiste anche un'altra semplicissima chiave di lettura... Sono veramente stufo di questa consuetudine di sminuire il Giro dello scorso anno. Prenditi i primi 10 della generale di quest'anno e confrontali con quelli dell'anno scorso e vedrai che, Rujano a parte, la differenza non é un gran che. Quanto al tanto denigrato Honchar, la "prova" vivente del basso livello del Giro dello scorso anno, quest'anno é ancora lì, in quarta posizione, a 4 e 22 dalla maglia rosa, nonostante l'anno in più e le motivazioni in meno. L'anno scorso é finito a 2 minuti. Considerando che nella cronometro però ne aveva guadagnati 3, se ne deduce che in montagna ha beccato di più l'anno scorso che quest'anno. Saluti PS Sono sempre affascinato dalla capacità di osservare la "rotondità" della pedalata...


Felice - 30/05/2005 alle 14:03

Ops... pardon... Honchar sesto non quarto, ma il resto vale tale e quale.


sunsemperchi - 30/05/2005 alle 14:35

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Mah, quello che potevo dire sulla questione io l'ho detto. Fra l'altro ho anche risposto alla domanda con cui era stato aperto il thread: per gestire così male le cose sarebbe meglio se a Cunego il Giro non lo avessero fatto correre. Se poi, bontà loro, glielo avessero detto a gennaio, sarebbe stato ancora meglio! In merito a quanto dici tu, sunsemperchi, solo un paio di commenti. Parli di un finale di Giro in calando. Può essere. Anzi, in apparenza é certamente così. Ma esiste anche un'altra semplicissima chiave di lettura... Sono veramente stufo di questa consuetudine di sminuire il Giro dello scorso anno. Prenditi i primi 10 della generale di quest'anno e confrontali con quelli dell'anno scorso e vedrai che, Rujano a parte, la differenza non é un gran che. Quanto al tanto denigrato Honchar, la "prova" vivente del basso livello del Giro dello scorso anno, quest'anno é ancora lì, in quarta posizione, a 4 e 22 dalla maglia rosa, nonostante l'anno in più e le motivazioni in meno. L'anno scorso é finito a 2 minuti. Considerando che nella cronometro però ne aveva guadagnati 3, se ne deduce che in montagna ha beccato di più l'anno scorso che quest'anno. Saluti PS Sono sempre affascinato dalla capacità di osservare la "rotondità" della pedalata... [/quote] Francamente non era pensabile e nemmeno auspicabile che il vincitore del Giro d'Italia in carica non prendesse parte al Giro a beneficio del Tour che, sottolineo, Cunego correrà per la prima volta. Reputo Martinelli un tecnico oltre che vincente, preparato: evidentemente, se aveva deciso di puntare su Simoni era al corrente che Damiano non era al top: d'altronde al Romandia Cunego ha sì vinto una tappa ma senza fare il vuoto, in volata su Menchov... e poi ribadisco che è sempre e comunque la strada a indicare strategie e ruoli. E qui entra in gioco allora la misteriosa "pedalata rotonda": dimmi Felice, hai forse visto Cunego quest'anno scattare a mani basse sul manubrio come l'anno scorso, quando a pompaggio mediatico a pieno regime, si era già parlato dell'erede di Marco Pantani?! No, tutt'altro, schiena bassa sul telaio, mani perpedicolari sul manubrio e una pedalata che si faceva, con la strada arcigna, sempre più legnosa e mai veramente sciolta. Guarda, in merito al Giro dello scorso anno resto della mia idea; si è vero, e l'ho scritto: è stato un giro spettacolare, prima ancora che per il livello dei partenti quasi tutti sullo stesso livello, per le tappe ben disegnate. E aggiungo che l'elemento "elettrizzante" è stata questa sfida per la vittoria finale a suon di secondi incerta fino all'ultima; dunque il tic-tac dell'orologio! Ma, mi spiace Felice, ricordo benissimo le trenate di Mazzoleni e Wegmann "in carrozza" che fecero guadagnare a Cunego su Popovich fino a un minuto e mezzo. Quello che mi domando è: come mai Cunego non è mai stato in corsa come ci si poteva aspettare visto il suo indubbio talento? Può aver bruciato magari energie nervose nella prima settimana quando voleva dimostrare che il più forte in squadra era lui, ma a tuttoggi, al di là delle pressioni ecc..., non è stata fornita una reale spiegazione. So benissimo che è difficilissimo ripetersi e che è giovane, ma il giro di Cunego è stato davvero deludente e non penso che sia calato solo apparentemente, quanto concretamente, forse prima fisicamente e poi anche mentalmente.


aranciata_bottecchia - 30/05/2005 alle 15:13

Sono d’accordo con Felice [quote] Se é vero che "le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro", e non c'é ragione di pensare il contrario, visto che anche Martinelli prima del Giro aveva parlato chiaro: "Simoni capitano unico...", per me il Giro di Cunego diventa trasparente. C'é il vincitore uscente, che viene al Giro sognando di ripetersi, lo aveva detto e ripetuto, e gli si dice: "tu non partirai capitano alla pari, tu in questo Giro partirai gragario", volete dirmi voi dove va a finire il morale? Si capisce anche quel suo affannarsi come "una falena impazzita" (riprendo l'espressione di Aranciata) per cercare di vincere qualcosa nelle prime tappe: tanto dopo non gli sarebbe stato consentito niente. E si badi: la decisione in casa Lampre non é stata presa "perché forse sapevano dello scarso stato di forma" di Damiano come dice qualcuno. La decisione é stata presa perché non sapevano in quale altro modo gestire la situazione: non potevano piegare il coriaceo Gibo, e allora hanno piegato (spezzato?) il più giovane e docile Damiano. Punto [/quote] Che bordello ne è venuto fuori. Probabilmente hai ragione, il ragazzo ha preso una "scuffia", una "bollitura emotiva", non c’era proprio di testa, e le cause sono da ricercare probabilissimamente tra le righe che hai scritto. Va detto che non era una situazione facile da gestire e forse, come dici tu, sarebbe stato meglio che Cunego addirittura al Giro non fosse nemmeno schierato. Ipotizzo però che doveri contrattuali non abbiano permesso questa scelta (vedi la messinscena pugilistica voluta dalla Cannondale, esilarante perchè svoltasi mentre Basso spaccava il mondo e mentre Cunego già aveva perso colpi). Condivido alla lettera la tua analisi su quanto accaduto lungo lo Stelvio (ma già si sapeva, ne avevamo parlato altrove). Ovviamente noi non ci limitiamo a fare la conta dei cadaveri, cerchiamo di capire i prodromi e le cause che hanno scatenato la guerra. Ti dirò, Felice, che se è vero che la faida familiare è stata gestita malissimo, buttando nello sciacquone un Giro che poteva benissimo vederli vincitori, ci sono alcune aspetti che mi fanno pensare che nella Lampre ci fossero due partiti che si sono proprio scavati la fossa, uno quello di Saronni e Galbusera, pro Simoni, che ha ottenuto che Gibo fosse il capitano, l’altro quello di Corti e Martinelli (ovvio), pro Cunego, che ha parato il colpo alla meno peggio, ottenendo carta bianca in vista del tour e facendo il vuoto attorno a Simoni, o almeno ho avuto l’impressione che l’unico gregario decente fose Vila, e credo che questa impressione l’abbiano avuta in molti, perchè il resto della squadra, non solo Cunego, si è visto veramente a spizzichi e bocconi, con i freni tirati. Tra le altre cose, a conferma di ciò, quando Simoni ha detto che gli sarebbe piaciuto fare nuovamente il Tour de France, Martinelli ha risposto seccato affermando che non erano questi i piani. Altro punto, vorrei far notare l’andamento stagionale di Cunego fino alla disfatta di Zoldo Alto: 3° nella quarta tappa di Murcia 3° nella classifica di Murcia 5° nella seconda tappa della Coppi e Bartali 3° nella quarta tappa della Coppi e Bartali 3° nella classifica della Coppi e Bartali 5° nella prima tappa del Paesi Baschi 6° nella seconda tappa del Paesi Baschi 6° nella quinta tappa del Paesi Baschi 9° nella classifica del Paesi Baschi 2° nella Clasica Primavera 9° nella Liegi Bastogne Liegi 1° nella terza tappa del Romandia 3° nella quarta tappa del Romandia 4° nella quinta tappa del Romandia (tipo cronoscalata) 2° nella classifica finale del Romandia 9° nella prima tappa del Giro d’Italia 2° nella terza tappa del Giro d’Italia 6° nella quinta tappa del Giro d’Italia 2° nella settima tappa del Giro d’Italia A mio avviso si tratta di una grandissima regolarità, fino a quel momento seconda solo a quelle di Petacchi, Di Luca, Boonen e Freire. Anche io penso che Cunego stesse preparando al meglio il Giro d’Italia per vincerlo, e che almeno fino al Romandia non era al corrente del fatto che il Giro non sarebbe stato capitano alla pari con Simoni, di qui il crollo emotivo, con conseguente crollo fisico, perchè entrambi gli aspetti (atletico e mentale) possono essere un formidabile collo di bottiglia per il rendimento, senza dimenticare che si trattava di gambe che avevano già corso tantissimo, come abbiamo visto (la stagione eccezionale di Di Luca non può essere un valido paragone). Com’è possibile che un potenziale vincitore del Giro d’Italia si sbattesse con i migliori sulle strade del Paesi Baschi? Evidentemente non sapeva di non essere più un potenziale vincitore del Giro, veniva esortato a impegnarsi in queste corsette di preparazione o nelle classiche delle Ardenne, probabilmente con lo stupore del ragazzino, che probabilmente si domandava se non fosse meglio risparmiarsi per il Giro. Ha corso con il coltello tra i denti pure al Romandia. La reazione alla notizia di "Gibo capitano unico" è stata quella che abbiamo visto: lotta strenua nelle prime tappe per cercare di fare suoi quei pochi traguardi che la strategia della squadra gli concedeva, quindi svacco totale. Come pedina, sullo Stelvio, è stato "giocato" malissimo, come gregario di Simoni è stato inesistente. A questo punto ci si deve domandare quali potrebbero essere le conseguenze. Per un corridore che punta al Tour ci può stare un picco di forma coincidente con il Romandia, ma deve seguire un periodo di scarico per riprendere poi gradualmente verso la fine di maggio, ma in maggio Cunego ha corso il Giro, sicchè c’è da augurarsi che non arrivi a luglio in condizioni psicofisiche disastrose. Altro punto: sarà rimasta inalterata la fiducia che Cunego riponeva nei vertici della squadra, Martinelli in particolare? Altro punto: già è difficile immaginare Cunego come un corridore che possa salire sul podio del Tour (a meno che non ci sia una sterzata netta nei tracciati), è utile farlo arrivare all’appuntamento con tutta la tensione accumulata in seguito a questi accadimenti? Le premesse per un’intera annata sottotono ci sono tutte (mi auguro almeno un bel colpo di coda). Ciao


Helios - 30/05/2005 alle 16:39

[quote] ottenendo carta bianca in vista del tour e facendo il vuoto attorno a Simoni, o almeno ho avuto l’impressione che l’unico gregario decente fose Vila, e credo che questa impressione l’abbiano avuta in molti, perchè il resto della squadra, non solo Cunego, si è visto veramente a spizzichi e bocconi, con i freni tirati. [/quote] In effetti, il miglior gregario in casa Lampre, nonchè l'anno scorso l'uomo che si era schierato con Cunego e lo curava in ogni minuto della corsa rosa, se non ricordo male, cioè Mazzoleni, non era al Giro ma bensì sarà schierato al Tour. Secondo me, Davide ha visto bene un'altra volta: in Lampre ci sono due schieramenti e il colpo al cerchio e uno alla botte ha prodotto il disastro di questo Giro impostato male e proseguito peggio. Ma come?!?!?! L'anno scorso la Saeco ha brillato per l'intelligenza tattica e quest'anno ne hanno combinate di tutti i colori. Il cambiamento è così repentino che non si può non chiedersi se il tutto non sia stato predisposto ad arte, o perlomeno se non ci siano state forti incomprensioni a livello dirigenziale che hanno condotto alla Waterloo Lampre. Ipotesi Fantaciclistica: Martinelli prepara Cunego per il Tour, e Cunego lo sa, ma gioca il ruolo di quello che partecipa al Giro per vincerlo. Non dimentichiamoci che alla Vuelta l'anno scorso arrivò 16° con un ritardo di 29 minuti o giù di lì e che, qualche settimana dopo, il suo rendimento era in crescita (vittoria al Lombardia e secondo posto alla Japan Cup). Cerca allora la vittoria di tappa in una tappa che sa essere alla sua portata perchè quelle dopo non lo saranno di certo (e in Spagna l'anno scorso aveva già imparato che se non in condizione in montagna non c'era nulla da fare). Simoni (che appartiene all'altro ramo della "famiglia" Lampre) va al Giro per vincerlo, convinto che anche Damiano lo faccia. Resta spiazzato dall'improvvisa crisi (?) di Damiano che, guarda caso, non ha nemmeno le forze di un Vila per aiutarlo: in questo senso questo Giro sembra proprio la fotocopia della Vuelta dell'anno scorso (Damiano sempre staccato in salita e sempre con il gruppo degli anonimi). Simoni resta praticamente con un gregario in meno e con il solo Vila a dare una mano in salita. Questo potrebbe essere e probabilmente è fantaciclismo ma, vedi mai, non si può mai dire mai! Un paio di domande restano aleggianti nell'aria: Perchè Mazzoleni non era al Giro? Perchè la Lampre riteneva la squadra sufficientemente forte da permettersi di lasciare a casa il miglior gregario in squadra? O perchè l'uomo di fiducia di Damiano doveva essere dirottato al Tour? Ai posteri l'ardua sentenza... o per meglio dire al Tour. Ciao ciao, Helios.


Felice - 30/05/2005 alle 17:56

Ciao Aranciata, é effettivamente probabilissimo che in casa Lampre si siano create due fazioni anche a livello di dirigenza, con i risultati che si sono visti. Quello che mi lascia un certo rimpianto é che avrebbero potuto regolare i loro conti a gennaio, con grande beneficio per tutti. Cunego avrebbe potuto prepararsi per fare buone cose in primavera, concedersi un po' di riposo invece di fare il Giro e rilanciare la macchina della preparazione in vista del Tour. E Simoni avrebbe avuto la squadra tutta per lui al Giro. Ora purtroppo le cose sono quelle che sono e non posso che concordare con l'analisi delle possibili conseguenze che fai tu: [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] A questo punto ci si deve domandare quali potrebbero essere le conseguenze. Per un corridore che punta al Tour ci può stare un picco di forma coincidente con il Romandia, ma deve seguire un periodo di scarico per riprendere poi gradualmente verso la fine di maggio, ma in maggio Cunego ha corso il Giro, sicchè c’è da augurarsi che non arrivi a luglio in condizioni psicofisiche disastrose. Altro punto: sarà rimasta inalterata la fiducia che Cunego riponeva nei vertici della squadra, Martinelli in particolare? Altro punto: già è difficile immaginare Cunego come un corridore che possa salire sul podio del Tour (a meno che non ci sia una sterzata netta nei tracciati), è utile farlo arrivare all’appuntamento con tutta la tensione accumulata in seguito a questi accadimenti? Le premesse per un’intera annata sottotono ci sono tutte (mi auguro almeno un bel colpo di coda). Ciao [/quote] Bisognerebbe che in casa Lampre facessero chiarezza IMMEDIATAMENTE, che evitassero ormai di far correre i due insieme e che ricostituissero quell'ambiente sereno che solo può permettere di ambire a fare risultati. Ne saranno capaci? Purtroppo ne dubito... Ciao!


Felice - 30/05/2005 alle 18:27

X sunsemperchi Hai fatto benissimo a ripetermi ancora una volta che l'anno scorso Cunego é stato portato in carrozza a Milano da Mazzoleni. Repetita iuvant, é proprio vero! Mi é venuta un'idea geniale! Ma visto che tu ne sei all'origine, te ne faccio parte volentieri. Che ne diresti se proponessimo di abolire le squadre nel ciclismo? Ciascuno per sé e Dio contro tutti! Non sarebbe più bello e più equo? Si potrebbe cominciare già dal prossimo Tour de France... Armstrong che mette alla frusta i suoi gregari e si fa portare in carrozza fino a sei Km dalla cima dell'ultima salita dove puntualmente stacca tutti gli altri? Basta! Stop! A partire da adesso non si può più! E i treni di Petacchi? Quelli verranno aboliti in nome della "par condicio". Forse che gli altri li hanno i treni? Treni, aerei, navi, tutta roba proibita! Non sono ciclisti? Che vadano in bicicletta allora! Simoni che fa tirare i suoi gregari sullo Stelvio e sul Foscagno? No, no, e no! Come? Ah, dite che non lo ha fatto per interesse personale? Che voleva solo aiutare il suo amico Savoldelli e difenderlo dai soliti attacchi degli scalatori rompiscatole? Ma scusate Savoldelli non era suo avversario? Qui gatta ci cova: Di Pietro! Mani pulite! C'é aria di corruzione! Ci vuole una punizione esemplare, una bella squalifica, ecco quello che ci vuole! D'ora in poi, bisogna fare come Savoldelli, si corre senza squadra. Come? Mi dite che i gregari di Savoldelli tiravano prima dello Stelvio per fargli recuperare lo svantaggio? Suvvia, quello che valgono i gregari di Savoldelli lo si é visto. Un po' di comprensione! Ah... non c'é niente da fare... la legge é uguale per tutti, bisogna squalificare pure lui... Beh, sapete cosa vi dico? Con tutte le vostre squalifiche, son proprio contento: il Giro lo vince Rujano! In fondo, il giorno del Finestre facevo il tifo per lui... Come? Squalificato pure lui? E perché mai? Ora state proprio esagerando! Ha beneficiato per ben due volte dell'aiuto di Parra, é persino recidivo, la squalifica sarà pure accompagnata da un mese di sospensione, tanto per mettere i puntini sulle i. Ma insomma, vuoi vedere che squalifica dopo squalifica, questo Giro finisce per vincerlo Honchar?


janjanssen - 30/05/2005 alle 18:40

Squadre con due punte ci sono state spesso nella storia del ciclismo. A volte ha funzionato, a volte no. Funzionò ad esempio al giro del 65, 1° Adorni, trezo Gimondi, Al tour lo stesso anno, primo gimondi, al giro del 68, primo Merckx, secondo Adorni. Non funzionò al giro del 71, con Gimondi e Motta fatti fuori a vicenda. per andare d'accordo ci vogliono caratteri compatibili ed una direzione ferma della squadra. Anno scorso , si può dire, ha funzionato...primo Cunego, terzo Simoni...quest'anno la strafavorita coppia Lampre ha ciccato, con Cunego inesistente (mi spiace, ma è così) e con Simoni in declino di forze. Credo che la causa stia soprattutto nel percorso, nettamente più duro dell'anno scorso, che ha mostrato i limiti ancora presenti in Cuneghin....maturerà e forse li supererà, ma con salite troppo dure il bimbo d'oro si perde. Anche Basso, salute a parte, può avere lo stesso problema. Vedremo al Tour... ora c'è la grande boucle...il caldo cambierà le carte in tavola, i percorsi più pedalasbili, ma selettivi faranno vedere la verità, ed il cronometro giocherà un peso forse eccessivo. Non credo Cunego adatto al percorso del tour. Mi sbaglierò...ma ho questa sensazione. e se il tour respingerà damiano, mi chiedo se la stagione non cominci a diventare deludente per la grande speranza del ciclismo italiano. Simoni può essere (e lo è senz'altro..) cattivo parlatore ed antipatico...ma non ha detto eresie. Ha espresso drammaticamente le sue speranze, non condite dalle gambe di una volta. Non ha detto, ad esempio che ha consegnato a Savoldelli il giro sullo stelvio, quando ha fatto il gragario del falco , facendolo perdere a....Rujano. Poi si aspettava dal "topo" aiuto sulle finestre....tardi caro Simoni, tardi. Martinelli e Saronni dovranno riguardarsi la tattica, che il buon Saronnino ha dfinito "troppo astuta per essere compresa". Si troppo astuta. Non ha compreso neanche Savoldelli, che nella sua "non comprensione" , ringrazia e porta a casa. Ciao.


aranciata_bottecchia - 30/05/2005 alle 19:20

Ciao Helios, effettivamente potrebbe anche essere come dici tu, cioè che Martinelli e Cunego abbiano bleffato come giocatori di poker, perchè questo imponevano le circostanze. L’ipotesi diventa allora che Cunego abbia fatto buon viso a cattivo gioco, accettando la strategia di Martinelli a livello razionale ma rigettandola sul piano emotivo (o inconscio se vogliamo), tanto da non riuscire mai a trovare la concentrazione necessaria per finalizzare con un successo (nelle classiche o nelle tappe del Giro) una condizione atletica che, alla luce della regolarità espressa, come minimo era molto buona. L’aspetto positivo di questa ipotesi sarebbe l’integrità della fiducia che Cunego ripone in Martinelli, perchè sarebbero dunque stati d’accordo. A questo punto mi verrebbe persino da dire che pure la tendinite di Mazzoleni è una mezza invenzione, cioè che il corridore avesse realmente un problemuccio al ginocchio, ma i suggerimenti del DS lo hanno indotto a tirarla per le lunghe, per farsi trovare in forma smagliante in vista del Tour. Sulle strade del Giro hanno pesato come macigni le assenze (per motivi diversi) di Eddy e di Bertagnolli, e se ci si pensa bene ci si accorge che Vila era un uomo di Saronni, cioè un ex Lampre. A me viene persino il dubbio che, sulla scorta dei due partiti in casa Lampre, le strategie sul Giro le abbia orchestrate Saronni, con Martinelli come rassegnato esecutore degli ordini (sarà che faccio fatica ad attribuirgli la pipperata sullo Stelvio). Rimane il fatto che, se anche Cunego si facesse trovare in formissima per il Tour, se anche tutti i gregari ex Saeco si presentassero al via belli pimpanti, la grande boucle resta una competizione poco adatta per un corridore come il Piccolo Panettiere. Ad ogni modo non riesco a voler male a Gibo Simoni, quando è sulla sella è uno dei miei corridori preferiti, con tutti i limiti del suo carattere e i suoi errori tattici, averne di gente come lui. Un saluto anche ai mitici Felice e JanJan.


gabri59 - 31/05/2005 alle 00:10

Beh, SuperAlvi, è evidente che per Cunego è stato un male enorme questo Giro.... :( Condivido quasi in toto quanto scritto da Felice, e anche molte cose dette da Aranciata... E di sicuro sarebbe stato meglio che questo Giro proprio non lo corresse - anche se purtroppo era impossibile :( Fatto sta che la notizia di “Simoni capitano unico al Giro e Cunego capitano unico al Tour” è uscita per la prima volta parecchi mesi fa, prima dell' inizio di stagione mi pare, ed era sembrata talmente incredibile da essere ritenuta una bufala. E' invece evidente che non lo era, vista l' evoluzione degli avvenimenti e le successive dichiarazioni dei vari protagonisti, Martinelli, Corti, Simoni stesso che diceva di volere l' aiuto di Damiano al Giro per poi ricambiare al Tour. L' unica voce fuori dal coro è sempre stata quella di Damiano, che logicamente e molto comprensibilmente continuava a ribadire che il suo obiettivo era la riconferma al Giro. Damiano iniziava quindi la sua stagione, con le tensioni e le responsabilità della riconferma, e dopo un inverno pesante per impegni, sapendo che avrebbe dovuto rivivere al Giro la pessima situazione della precedente edizione. Il suo rendimento da Murcia al Romandia, e nella prima settimana del Giro, come ha fatto notare Aranciata, è stato molto costante ad alto livello; ed ha cercato la vittoria con ostinazione dall' inizio di stagione, evidentemente sia perchè voleva riconfermarsi, sia perchè voleva dimostrare che meritava più di Simoni il ruolo di capitano. E giungevano notizie di un Damiano sempre più nervoso e teso... A peggiorare la situazione, due fatti: il primo che, evidentemente per evitare scomodi confronti, e anche probabilmente per confondere le idee agli avversari, Cunego e Simoni non hanno mai corso insieme prima del Giro; il secondo, questa “rivalità” montata dai media con Basso – e magari anche reale – per stabilire chi fosse il miglior italiano per le corse a tappe. E Damiano già sapeva di partire handicappato nei confronti del rivale, che avrebbe avuto una squadra tutta per sè, mentre lui avrebbe dovuto fronteggiare la rivalità interna con un ex capitano dal dente avvelenato, che rivendicava la leadership ed il suo aiuto. Non so se realmente ci sia una spaccatura a livello dirigenziale nella squadra, è in effetti probabile che sia così; certo è che nella gestione di Damiano ci sono stati degli errori gravi, il primo dei quali è stato, da parte di Martinelli soprattutto, non capire quanto questa situazione (la riconferma, la rivalità interna e quella esterna) stesse logorando Damiano. Io credo che Martinelli (e magari non solo lui) pensasse di gestire la situazione come fece l' anno scorso, quando nonostante tutto gli andò bene, a livello di risultati se non altro, ma ha senz' altro sottovalutato sia gli avversari di quest' anno che appunto gli effetti della pressione su Damiano, che, non dimentichiamolo, ha appena 23 anni. A livello di preparazione, Simoni ha senz' altro preparato il Giro come massimo (e unico) obiettivo, mentre Cunego ha messo in conto anche il Tour, e infatti fino al Romandia aveva corso esattamente lo stesso numero di giorni di Basso, che come lui ha in programma Giro e Tour. Ed è probabilmente anche per questo che le gerarchie in casa Lampre erano state decise così: questo non vuol dire però che Damiano fosse felice della situazione e di una stagione impostata su “aiutare Simoni al Giro e andare al Tour ad imparare”, lui che era il vincitore uscente, uno dei massimi favoriti e che si è ritrovato impossibilitato a risalire in classifica, a fare la sua corsa per riscattarsi ed è stato trattato come abbiamo visto.... Fatto sta che Damiano è arrivato alla fine della prima settimana del Giro non ancora al 100%. Avrebbe però dovuto crescere: ciò che è davvero inesplicabile è il suo calo negli ultimi giorni, una cosa che non si è mai verificata nei tre Grandi Giri finora disputati, dove al contrario nella terza settimana è sempre uscito fuori. In un' intervista uscita oggi su l' Arena Damiano parla di un inverno troppo pieno di impegni che ne avrebbe condizionato la preparazione, e questa potrebbe essere una spiegazione del calo, insieme all' assenza di motivazioni; o potrebbe essere semplicemente lo stress, o la fatica accumulata correndo due mesi davanti, o più probabilmente tutte e quattro le cose insieme. O appunto, visto che lo stesso crollo sul Finestre ha riguardato anche Basso, che pure ha ben quattro anni di più, potrebbe essere semplicemente una questione di preparazione finalizzata a Giro e Tour... O tutto quanto insieme... Mi auguro sentitamente che alla Lampre ne vengano a capo e che riescano a presentare un Damiano in forma, motivato e soprattutto non sfiduciato alla partenza del Tour, nonostante quello che è successo: per dire che Damiano non è adatto al Tour ritengo che sia il caso di aspettare che lo corra per lo meno qualche volta... Certo che è difficile pensare che questo Giro non lasci strascichi, purtroppo...:(


aranciata_bottecchia - 31/05/2005 alle 00:56

Ciao Gabri, il tuo quadro è decisamente realistico e credibile. Una cosa però è innegabile: a Gibo Simoni è mancata quasi completamente la squadra, ridotta all’ex lampre Vila, quindi a mio avviso il partito "martinelliano" esiste davvero, ha ceduto il pallino del gioco ai "saronniani" sulle strade del Giro e dovrebbe assumerne il controllo su quelle della grande boucle, vedremo dunque a quale livello sapranno esprimersi i gregari, per trovare conferma a questi ragionamenti. Condividendo l’importanza che per un corridore rivestono le motivazioni, quando affermo che Cunego non mi sembra adatto al Tour (con ovvio riferimento al podio) intendo dire che gli sarà difficile trovare grandissimi stimoli in una corsa con 140 Km a cronometro (se nel 1998 ci fosse stata una cronosquadre probabilmente Pantani non avrebbe vinto il Tour, e stiamo parlando di Pantani, il numero uno su tutte le salite). Tuttavia, se non ci fossero vincolanti capestri commerciali (che chiaramente ci sono), io manderei il ragazzo in vacanza per un paio di mesi, gli farei saltare il Tour, gli permetterei di godersi la nascita della bimba e ci si rivede per Zurigo, Emilia e Lombardia (non lo manderei neppure in quel tritacarne che è la Vuelta, non ce l’avrei mandato neppure lo scorso anno, o almeno lo avrei fatto ritirare a metà percorso). Stiamo a vedere come andranno le cose (con un filo d’inquietudine). Ciao.


sunsemperchi - 31/05/2005 alle 13:51

Aranciata, i risultati che hai postato di Cunego sono significativi senza dubbio, ma alla luce del risultato al Giro d'Italia (18° a 24'05'') sono, allo stesso tempo, vuoti. E ti dirò, tutti quei piazzamenti a mio parere testimoniano il fatto che qualcosa nella preparazione è stata sbagliata: per esempio, a vantaggio della crono, Cunego ha perso, a mio parere, lo spunto veloce che aveva nelle volate ristrette. A dir la verità, la strategia Lampre-Caffitta, che magari sembrava fittizia, era chiara ben prima del Giro di Romandia. Adirittura, ricordo che a fine Giro 2004 Martinelli, per stemperare gli animi, aveva accennato l'idea che Simoni sarebbe potuto essere il Capitano del Giro edizione 2005. Se poi andiamo a vedere la preparazione di avvicinamento dei due Lampre al Giro, beh, a me parse subito chiaro che Simoni fosse in "pole": già a gennaio in gara e a febbraio la vittoria sul Mont Faron..mentre le gare di avvicinamento di Cunego non erano sempre sicure o ben programmate: Sanremo si Sanremo no, Campagna delle Ardenne si Campagna no.. Si possono fare tutte le supposizioni sui dissidi in casa Lampre e la conseguente malgestione, ma se Cunego avesse avuto la gamba i ruoli si sarebbero subito invertiti. D'altronde lo scorso anno un Simoni presuntuoso e arrogante fu spazzato via da un ventiduenne Cunego. [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Sono d’accordo con Felice [quote] Se é vero che "le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro", e non c'é ragione di pensare il contrario, visto che anche Martinelli prima del Giro aveva parlato chiaro: "Simoni capitano unico...", per me il Giro di Cunego diventa trasparente. C'é il vincitore uscente, che viene al Giro sognando di ripetersi, lo aveva detto e ripetuto, e gli si dice: "tu non partirai capitano alla pari, tu in questo Giro partirai gragario", volete dirmi voi dove va a finire il morale? Si capisce anche quel suo affannarsi come "una falena impazzita" (riprendo l'espressione di Aranciata) per cercare di vincere qualcosa nelle prime tappe: tanto dopo non gli sarebbe stato consentito niente. E si badi: la decisione in casa Lampre non é stata presa "perché forse sapevano dello scarso stato di forma" di Damiano come dice qualcuno. La decisione é stata presa perché non sapevano in quale altro modo gestire la situazione: non potevano piegare il coriaceo Gibo, e allora hanno piegato (spezzato?) il più giovane e docile Damiano. Punto [/quote] Che bordello ne è venuto fuori. Probabilmente hai ragione, il ragazzo ha preso una "scuffia", una "bollitura emotiva", non c’era proprio di testa, e le cause sono da ricercare probabilissimamente tra le righe che hai scritto. Va detto che non era una situazione facile da gestire e forse, come dici tu, sarebbe stato meglio che Cunego addirittura al Giro non fosse nemmeno schierato. Ipotizzo però che doveri contrattuali non abbiano permesso questa scelta (vedi la messinscena pugilistica voluta dalla Cannondale, esilarante perchè svoltasi mentre Basso spaccava il mondo e mentre Cunego già aveva perso colpi). Condivido alla lettera la tua analisi su quanto accaduto lungo lo Stelvio (ma già si sapeva, ne avevamo parlato altrove). Ovviamente noi non ci limitiamo a fare la conta dei cadaveri, cerchiamo di capire i prodromi e le cause che hanno scatenato la guerra. Ti dirò, Felice, che se è vero che la faida familiare è stata gestita malissimo, buttando nello sciacquone un Giro che poteva benissimo vederli vincitori, ci sono alcune aspetti che mi fanno pensare che nella Lampre ci fossero due partiti che si sono proprio scavati la fossa, uno quello di Saronni e Galbusera, pro Simoni, che ha ottenuto che Gibo fosse il capitano, l’altro quello di Corti e Martinelli (ovvio), pro Cunego, che ha parato il colpo alla meno peggio, ottenendo carta bianca in vista del tour e facendo il vuoto attorno a Simoni, o almeno ho avuto l’impressione che l’unico gregario decente fose Vila, e credo che questa impressione l’abbiano avuta in molti, perchè il resto della squadra, non solo Cunego, si è visto veramente a spizzichi e bocconi, con i freni tirati. Tra le altre cose, a conferma di ciò, quando Simoni ha detto che gli sarebbe piaciuto fare nuovamente il Tour de France, Martinelli ha risposto seccato affermando che non erano questi i piani. Altro punto, vorrei far notare l’andamento stagionale di Cunego fino alla disfatta di Zoldo Alto: 3° nella quarta tappa di Murcia 3° nella classifica di Murcia 5° nella seconda tappa della Coppi e Bartali 3° nella quarta tappa della Coppi e Bartali 3° nella classifica della Coppi e Bartali 5° nella prima tappa del Paesi Baschi 6° nella seconda tappa del Paesi Baschi 6° nella quinta tappa del Paesi Baschi 9° nella classifica del Paesi Baschi 2° nella Clasica Primavera 9° nella Liegi Bastogne Liegi 1° nella terza tappa del Romandia 3° nella quarta tappa del Romandia 4° nella quinta tappa del Romandia (tipo cronoscalata) 2° nella classifica finale del Romandia 9° nella prima tappa del Giro d’Italia 2° nella terza tappa del Giro d’Italia 6° nella quinta tappa del Giro d’Italia 2° nella settima tappa del Giro d’Italia A mio avviso si tratta di una grandissima regolarità, fino a quel momento seconda solo a quelle di Petacchi, Di Luca, Boonen e Freire. Anche io penso che Cunego stesse preparando al meglio il Giro d’Italia per vincerlo, e che almeno fino al Romandia non era al corrente del fatto che il Giro non sarebbe stato capitano alla pari con Simoni, di qui il crollo emotivo, con conseguente crollo fisico, perchè entrambi gli aspetti (atletico e mentale) possono essere un formidabile collo di bottiglia per il rendimento, senza dimenticare che si trattava di gambe che avevano già corso tantissimo, come abbiamo visto (la stagione eccezionale di Di Luca non può essere un valido paragone). Com’è possibile che un potenziale vincitore del Giro d’Italia si sbattesse con i migliori sulle strade del Paesi Baschi? Evidentemente non sapeva di non essere più un potenziale vincitore del Giro, veniva esortato a impegnarsi in queste corsette di preparazione o nelle classiche delle Ardenne, probabilmente con lo stupore del ragazzino, che probabilmente si domandava se non fosse meglio risparmiarsi per il Giro. Ha corso con il coltello tra i denti pure al Romandia. La reazione alla notizia di "Gibo capitano unico" è stata quella che abbiamo visto: lotta strenua nelle prime tappe per cercare di fare suoi quei pochi traguardi che la strategia della squadra gli concedeva, quindi svacco totale. Come pedina, sullo Stelvio, è stato "giocato" malissimo, come gregario di Simoni è stato inesistente. A questo punto ci si deve domandare quali potrebbero essere le conseguenze. Per un corridore che punta al Tour ci può stare un picco di forma coincidente con il Romandia, ma deve seguire un periodo di scarico per riprendere poi gradualmente verso la fine di maggio, ma in maggio Cunego ha corso il Giro, sicchè c’è da augurarsi che non arrivi a luglio in condizioni psicofisiche disastrose. Altro punto: sarà rimasta inalterata la fiducia che Cunego riponeva nei vertici della squadra, Martinelli in particolare? Altro punto: già è difficile immaginare Cunego come un corridore che possa salire sul podio del Tour (a meno che non ci sia una sterzata netta nei tracciati), è utile farlo arrivare all’appuntamento con tutta la tensione accumulata in seguito a questi accadimenti? Le premesse per un’intera annata sottotono ci sono tutte (mi auguro almeno un bel colpo di coda). Ciao [/quote]


sunsemperchi - 31/05/2005 alle 14:07

Felice, ti comunico che sei "felicemente" fuoristrada. Perchè estremizzare "ai massimi sistemi" quanto ho esposto in altra maniera? Mani pulite, Di Pietro, aboliamo le squadre e le squalifiche...e che è? Quanti gradi facevano dalla tue parti? 50° all'ombra? Un sombrero ti ci vuole... Senti, sul Giro dello scorso anno, premiato dagli ascolti e dall'auditel (sinonimo di qualità al 100%?), ne ho sentite di tutti i colori: Cunego scatta a mani basse sul manubrio, è lui è lui sembra lui è l'erede di Marco Pantani, è il Pirata, ce l'ha mandato Pantani dal cielo ecc... Siccome, come mi capita spesso, osservo le corse in televisione in maniera distaccata -eccetto quando sono "sul percorso" che sono un vero ultrà- ricordo tra le altre cose, oltre agli scatti di Cunego ben diversi da quelli messi in atto al Giro 2005, anche le trenate di un Mazzoleni che non l'ha portato in carrozza a Milano, ma l'ha proprio scarrozzato. Detto questo, che significa soltanto ridimensionare il corridore alla sua reale dimensione (non a quella pantaniana, ma a una sua personale dimensione ancora in via di definizione che lo potrebbe portare a grandi cose perchè è fuor di dubbio il suo talento), che centra quanto postato da te qua sotto? [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] X sunsemperchi Hai fatto benissimo a ripetermi ancora una volta che l'anno scorso Cunego é stato portato in carrozza a Milano da Mazzoleni. Repetita iuvant, é proprio vero! Mi é venuta un'idea geniale! Ma visto che tu ne sei all'origine, te ne faccio parte volentieri. Che ne diresti se proponessimo di abolire le squadre nel ciclismo? Ciascuno per sé e Dio contro tutti! Non sarebbe più bello e più equo? Si potrebbe cominciare già dal prossimo Tour de France... Armstrong che mette alla frusta i suoi gregari e si fa portare in carrozza fino a sei Km dalla cima dell'ultima salita dove puntualmente stacca tutti gli altri? Basta! Stop! A partire da adesso non si può più! E i treni di Petacchi? Quelli verranno aboliti in nome della "par condicio". Forse che gli altri li hanno i treni? Treni, aerei, navi, tutta roba proibita! Non sono ciclisti? Che vadano in bicicletta allora! Simoni che fa tirare i suoi gregari sullo Stelvio e sul Foscagno? No, no, e no! Come? Ah, dite che non lo ha fatto per interesse personale? Che voleva solo aiutare il suo amico Savoldelli e difenderlo dai soliti attacchi degli scalatori rompiscatole? Ma scusate Savoldelli non era suo avversario? Qui gatta ci cova: Di Pietro! Mani pulite! C'é aria di corruzione! Ci vuole una punizione esemplare, una bella squalifica, ecco quello che ci vuole! D'ora in poi, bisogna fare come Savoldelli, si corre senza squadra. Come? Mi dite che i gregari di Savoldelli tiravano prima dello Stelvio per fargli recuperare lo svantaggio? Suvvia, quello che valgono i gregari di Savoldelli lo si é visto. Un po' di comprensione! Ah... non c'é niente da fare... la legge é uguale per tutti, bisogna squalificare pure lui... Beh, sapete cosa vi dico? Con tutte le vostre squalifiche, son proprio contento: il Giro lo vince Rujano! In fondo, il giorno del Finestre facevo il tifo per lui... Come? Squalificato pure lui? E perché mai? Ora state proprio esagerando! Ha beneficiato per ben due volte dell'aiuto di Parra, é persino recidivo, la squalifica sarà pure accompagnata da un mese di sospensione, tanto per mettere i puntini sulle i. Ma insomma, vuoi vedere che squalifica dopo squalifica, questo Giro finisce per vincerlo Honchar? [/quote]:D:D:D:D


gabri59 - 31/05/2005 alle 14:48

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Una cosa però è innegabile: a Gibo Simoni è mancata quasi completamente la squadra, ridotta all’ex lampre Vila, quindi a mio avviso il partito "martinelliano" esiste davvero, ha ceduto il pallino del gioco ai "saronniani" sulle strade del Giro e dovrebbe assumerne il controllo su quelle della grande boucle, vedremo dunque a quale livello sapranno esprimersi i gregari, per trovare conferma a questi ragionamenti. Condividendo l’importanza che per un corridore rivestono le motivazioni, quando affermo che Cunego non mi sembra adatto al Tour (con ovvio riferimento al podio) intendo dire che gli sarà difficile trovare grandissimi stimoli in una corsa con 140 Km a cronometro (se nel 1998 ci fosse stata una cronosquadre probabilmente Pantani non avrebbe vinto il Tour, e stiamo parlando di Pantani, il numero uno su tutte le salite). Tuttavia, se non ci fossero vincolanti capestri commerciali (che chiaramente ci sono), io manderei il ragazzo in vacanza per un paio di mesi, gli farei saltare il Tour, gli permetterei di godersi la nascita della bimba e ci si rivede per Zurigo, Emilia e Lombardia (non lo manderei neppure in quel tritacarne che è la Vuelta, non ce l’avrei mandato neppure lo scorso anno, o almeno lo avrei fatto ritirare a metà percorso). Stiamo a vedere come andranno le cose (con un filo d’inquietudine). Ciao. [/quote] Ciao Davide, la squadra in effetti non era mostruosa nemmeno l' anno scorso...quest' anno c'erano squadre più forti, e per di più sono mancati per vari motivi Mazzoleni (infortunio), Bertagnolli (emigrazione presso altra squadra) e il nuovo acquisto Figueras (infortunio). Gli altri hanno fatto ciò che potevano. Non credo sia quindi una questione di partiti, ma semplicemente una questione tecnica, fermo restando che non credo che Simoni sia particolarmente amato dai compagni, con il carattere che si ritrova, il compagno di stanza Vila a parte, naturalmente. Fatto sta che comunque Simoni ha potuto contare per l' appunto su Vila e Damiano, che è molto di più di quanto abbia avuto Savoldelli (il quale però ha spesso beneficiato anche lui di Vila e di Damiano... :mad: In ogni caso concordo sul fatto che esistano delle fazioni in Lampre: non sono però così sicura che si tratti (o che si tratti soltanto) di "saronniani" vs. "martinelliani". Questo per vari motivi: innanzitutto, coloro che l' anno scorso permisero a Simoni di attaccare Damiano in rosa erano alla Saeco, mica alla Lampre...poi, Corti e Saronni erano dati come gli ideatori del piano "Simoni al Giro, Cunego al Tour", cui Martinelli si era inizialmente ribellato pubblicamente, per poi evidentemente piegarsi. Insomma, magagne in squadra ce ne sono eccome, e molte centrate attorno a Simoni, ma la situazione mi sembra meno netta di quanto tu pensi. Chiaro, la mia è solo un' impressione, e può darsi che semplicemente, ritrovandosi per vari motivi di nuovo con i due in squadra, due che sono chiaramente incompatibili sotto qualsiasi punto di vista e difficilmente gestibili, ognuno abbia cercato di gestire la situazione a suo modo, prima e strada facendo, creando un gran casino e partorendo i risultati che si sono visti. Riguardo la partecipazione di Damiano al Tour, sarei d' accordo con te solo se la sua condizione sia fisica che psicologica fosse pessima, cosa che francamente non credo: a mio parere Damiano ha solo bisogno di staccare, liberarsi dello stress e delle negatività residue, ritrovare motivazioni, lavorare bene e con tranquillità. In caso contrario, privarlo di quello che è l'obiettivo principale della sua stagione, dell' unica corsa a tappe in cui potrà fare interamente la sua corsa e nel contempo potrà farlo senza pesi e responsabilità, in un momento delicato in cui ha bisogno di riscattarsi, sarebbe un errore gravissimo a mio parere. Anche alla luce del fatto che ha veramente bisogno di fare esperienza. L' errore è stato fargli correre il Giro a quelle condizioni, piuttosto, ma ormai purtroppo è fatto ed è inutile recriminare a posteriori. Piuttosto, è fondamentale che i patti siano rispettati e che al Tour non ci sia traccia di Simoni in squadra.


Gibo - 31/05/2005 alle 14:55

Invece Simoni ha dichiarato che vorrebbe fare il Tour per vincere qualche tappa e che Cunego al Tour non combinerà nulla perchè inesperto


gabri59 - 31/05/2005 alle 15:21

x sunsemperchi Vedo che i paragoni con Pantani che sono stati fatti ti hanno irritato parecchio . Ti dirò che hanno sempre irritato parecchio anche me, perchè qualsiasi campione che sboccia ha il diritto di essere se stesso e di trovare la propria dimensione, e di non portare sulle spalle il fardello di paragoni che sono sempre limitanti ed esagerati al contempo. Purtroppo però questa è la tendenza dei media, soprattutto di quelli italiani, e la cosa si sta ripetendo con Basso, come avrai potuto vedere. "Il nuovo Indurain", mapperfavore! Senza parlare dei fantomatici attacchi ad Armstrong di cui favoleggiavano i cronisti l'anno scorso...:nonono: Io vorrei che questi talenti fossero lasciati appunto liberi di correre, senza caricarli di immense pressioni, che come si è visto a questo Giro (anche per Basso) si pagano salate, ma so che purtroppo è impossibile...come è impossibile evitare il meccanismo per il quale si creano e si distruggono idoli per le folle - visto in quanti sono stati pronti a sbranare Damiano? :( Mi fa però imbufalire che un meccanismo esagerato che finora avevo visto solo nel calcio si applichi anche ad atleti che, se non altro per la fatica che fanno e per i guadagni immensamente inferiori a quelli di un calciatore meriterebbero più rispetto :mad: Per quanto riguarda il pezzo di Felice sui gregari, ha ragione lui: non ha senso che tu continui a citare l' apporto di Mazzoleni per sminuire la vittoria di Cunego l' anno scorso. Eddy è stato senz' altro, insieme a Tonti, fondamentale a Falzes nel supplire alle deficienze di un percorso che altrimenti non avrebbe mai permesso ad un attaccante solitario di guadagnare terreno; ed è stato senza dubbio un "angelo custode", come ha detto Cunego stesso. Ma il Furcia e la salita finale Damiano li ha fatti da solo, così come da solo ha corso tutti i finali delle tappe di montagna. Mazzoleni è stato preziosissimo, esattamente così come tanti altri uomini sono preziosissimi per i loro capitani. E se l' apporto di Mazzoleni ti fa ritenere sminuita la vittoria di Cunego, così allora dovrebbe essere per tutte le altre vittorie altrui.... Ciao.


gabri59 - 31/05/2005 alle 15:28

[quote][i]Originariamente inviato da Gibo [/i] Invece Simoni ha dichiarato che vorrebbe fare il Tour per vincere qualche tappa e che Cunego al Tour non combinerà nulla perchè inesperto [/quote] Simoni è davvero un b******. I patti erano chiari, ed i programmi definiti. CUNEGO CAPITANO UNICO AL TOUR, SIMONI A CASA. E ora, dopo aver piegato Damiano alle proprie esigenze al Giro, Simoni sta facendo pressioni, usando il podio che Damiano l' ha aiutato a raggiungere, per andare al Tour a fare la sua corsa. A questo punto, vedremo cosa succederà, ma se la Lampre non è in grado di tutelarlo, dopo il casino che ha già combinato, Damiano se ne deve andare!!! :mad::mad::mad::mad::mad:


tondani - 31/05/2005 alle 15:46

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Simoni sta facendo pressioni, usando il podio che Damiano l' ha aiutato a raggiungere, per andare al Tour a fare la sua corsa. [/quote] Ah si? Cunego ha contribuito per il raggiungimento del podio da parte di Simoni? O Gabri59 è troppo tifoso e questo gli fa perdere il lume della razionalità, come è già accaduto in troppi suoi interventi, o io nelle ultime tre settimane ho guardato un'altra corsa. Per gentilezza opto per la seconda spiegazione.:doh::doh::doh:


gabri59 - 31/05/2005 alle 16:10

Oh tondani, guarda che i ringraziamenti di Simoni a Cunego non me li sono mica inventati io! La corsa evidentemente non l' hai vista bene...


Felice - 31/05/2005 alle 16:31

Dai sunsemperchi, scrivendo il precedente post me la sono spassata un po'! Cosa ci vuoi fare, ognuno si diverte come può... Scherzavo no? Non era chiaro? O pensavi veramente che io velessi denunciare Simoni alla magistratura per corruzione? Ora però ridivento serio e ti dò due buoni consigli. Io ho forse bisogno di un sombrero, ma tu hai certamente bisogno di una buona iniezione di fantasia. E' la terza volta che mi ripeti esattamente le stesse cose. Ma come li scrivi i tuoi posts? Col taglia e incolla? E che Cunego é stato scarrozzato da Mazzoleni; e che scatta con le mani basse sul manubrio; e che non é Pantani; e dagli e ridagli... E vabbeh, sono certamente duro di comprendonio, ma adesso basta, ho capito. Guarda che qui stiamo banalmente discutendo di ciclismo, non stiamo mica leggendo Kant e nemmeno stiamo sudando sulle equazioni della relatività generale. Esiste pure la possibilità che chi ti legge capisca alla prima... Quindi, consiglio numero 1: non ripetere sempre le stesse cose, alla fine ci si annoia. Consiglio numero 2: non avercela tanto con Cunego. D'accordo che lo hanno paragonato a Pantani e che questo é per te un imperdonabile peccato di lesa maestà. Ma guarda che non é mica colpa sua se tanti (te compreso) sono incapaci di parlare di Cunego senza tirare fuori a sproposito Pantani! Ciao PS1: e così tu ti ritieni capace di giudicare "la reale dimensione" di un corridore di 23 anni. Quale presunzione da parte tua! PS2: nel mio post post precedente, pur scherzando, ti ricordavo che le squadre son fatte apposta per correre in appoggio ai capitani e che tutti, chi in un modo, chi nell'altro, beneficiano dell'aiuto dei gregari. Almeno questo era chiaro?


aranciata_bottecchia - 31/05/2005 alle 19:44

Ciao Gabri, la mia è chiaramente solo un’ipotesi/opinione, ma sono sempre più convinto che i due partiti siano nettamente distinti e in conflitto. Non bisogna dimenticare che la fusione tra Lampre ed ex Saeco è stata messa in dubbio fino all’ultimo secondo disponibile prima dello scadere dei limiti per l’adesione al Pro-Tour. Ipotizzo davvero che si siano spartiti il controllo sulla stagione, magari in virtù di un equivalente apporto finanziario tra Galbusera da una parte e Cannondale/Zappella dall’altra (e gli eccessi delle campagne promozionali della Cannondale, cominciate quest’autunno e protrattesi fin dentro al Giro stesso, più che nel mero istinto del lucro del team manager potrebbero trovare ragione nella necessità di bilanciare l’apporto economico della Lampre). Ricordo anche un’intervista di Martinelli dove, in via del tutto ipotetica, non escludeva che un domani Zappella riproponesse uno dei propri marchi come sponsor principale, e si sa che queste dichiarazioni, più che semplici pour parler, sono messaggi nemmeno troppo subliminali, sono strategie diplomatiche, magari destinate a far capire ai soci Lampre che il patrimonio ciclistico della squadra, leggasi Cunego, ha dei colori precisi, e non sono quelli blu fucsia. Al più è da rivedere la posizione di Corti, ma ai bluff non c’è limite, potrebbe trattarsi pure questo di un gioco delle parti, Martinelli fa il gatto e Corti la volpe. Hanno però finito per rimetterci i corridori, Simoni rimasto con solo un gregario e mezzo a disposizione (Vila più mezzo Cunego), Cunego con la concentrazione e il morale sotto i tacchi. Chiaramente ciò non significa che la posizione di Gibo e del Piccolo Panettiere sia identica: il primo è attore protagonista di questo frazionamento di natura politica, ed è in una certa misura artefice anche del proprio danno, il secondo ne ha solo subito le conseguenze. Riguardo alla partecipazione al Tour, che dire, forse hai ragione tu, bisognerebbe però sapere quale è la vera condizione psicofisica del corridore, capire se la sua è stata una "scuffia" colossale o una vera e propria crisi. Chiaramente Cunego al Tour ci andrà eccome, anche per necessità economiche. A questo punto, come te, spero che il secondo partito metta in tavola le proprie carte e sappia far valere i patti stabiliti, perchè di un Simoni in mezzo ai marroni non ce n’è bisogno, specialmente dopo la benzina che ha buttato sul fuoco attreverso le dichiarazioni delle ultime ore.


Guglielmo Tell - 31/05/2005 alle 19:48

Simoni fa bene a non andare al Tour.non perche' sia piu' scarso di quelli che arrivano alle prime posizioni della Grande Boucle,il trentino e' sicuramente superiore a Mancebo,Sastre o Leipheimer tanto per dirne qualcuno,ma perche' semplicemente non e' la sua corsa,quando ci e' andato non ha mai fatto bene,una vittoria di tappa,qualcosina a livello di classifica l'anno scorso ma poco per uno come lui.e poi se anche lui come Cunego fa il Tour chi fa la Vuelta in casa Lampre?si rischia che alla Vuelta la Lampre faccia una figura simile a quelle della FDJ e della Boygues al Giro.Cunego invece fa bene ad andare al Tour,puo' anche arrivare 80° in classifica ma non importa,basta che faccia esperienza


tondani - 01/06/2005 alle 09:43

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Oh tondani, guarda che i ringraziamenti di Simoni a Cunego non me li sono mica inventati io! La corsa evidentemente non l' hai vista bene... [/quote] Si vabbè, Simoni ha detto tutto e il contrario di tutto in questo giro e anche in passato, parlando spesso a sproposito come oramai gran parte della stampa segnala palesemente. Se Simoni ha ringraziato Cunego per il contributo al podio buon per lui (a meno che non fosse una frecciata che tifosi troppo accaniti non capiscono), rimane il fatto che tutti gli opinionisti segnalino l'inesistenza di Cunego in questa corsa da dopo Pistoia. In sincera amicizia, vorrei dirti che non fa bene nè a te nè al tuo pupillo un tifo così accanito e questa tua tendenza degli ultimi 30 giorni a denigrare altri ciclisti (Basso in primis, che non si capisce cosa ti abbia fatto di male e cosa abbia fatto a Cunego, se non fare la sua corsa) talvolta assume toni più sgradevoli che ridicoli. Guarda che qui non c'è nessuno che gode quando Cunego fa male, c'è solo gente che dice la sua opinione. Personalmente penso che Cunego è stato sovraccaricato di aspettative per essere un 23enne e questo gli sta facendo male (come segnalato in parte da Pozzato in BS di maggio), se messo assieme alle sue complicazioni personali e al dovere convivere in squadra con un rancoroso, ciarlatano e vendicativo come Simoni (le dichiarazioni di fair play dettate da Martinelli lasciano il tempo che trovano) Ma è altrettanto vero che quando le cose gli giravano bene, a Cunego essere caricato di aspettative piaceva eccome (es. Mondiale) e questo gli ha dato un pò alla testa (come segnalato da Bettini nello stesso articolo in cui parla Pozzato). Ora il ragazzo ha solo bisogno di crescere e di maturare con calma, vada al Tour, a costo di uscirne a pezzi, ma vada perchè è tutta esperienza che domani verrà fuori. Impari a misurarsi con la fatica, con la vita che gli cambierà e con gli avversari (anche quelli in squadra) e allora tra qualche anno avremo uno che farà parlare di sè, positivamente.


sunsemperchi - 01/06/2005 alle 14:43

Felice, Felice...sarò noioso ma mi tocca ripetermi...se avessi letto quanto io ho postato possibilmente sotto le 100 pedalate al minuto, avresti letto che, per l'appunto, a mio parere, la dimensione di Cunego è "in via di definizione". Ma quale presunzione d'Egitto... Semmai analizzo la prestazione di Cunego in questo Giro. Sulla vicenda Pantani...beh guarda che fino a poco prima che il gruppone imboccasse la salita del Passo Duran, di Cunego si parlava in questi termini! Senza dubbio, ci sono capitani e gregari, resto dell'idea che l'apporto di Mazzolenni&C. sia stato molto molto significativo; quanto vado dicendo non vuole essere un semplice sminuire, quanto una mia certamente personale constatazione. Ad esempio ritengo ben ben più difficile la corsa di Savoldelli che ha corso da "privato" anni '30 e che ha intessuto rapporti e alleanze, in corsa pedalando, o addirritura via radiolina! [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Dai sunsemperchi, scrivendo il precedente post me la sono spassata un po'! Cosa ci vuoi fare, ognuno si diverte come può... Scherzavo no? Non era chiaro? O pensavi veramente che io velessi denunciare Simoni alla magistratura per corruzione? Ora però ridivento serio e ti dò due buoni consigli. Io ho forse bisogno di un sombrero, ma tu hai certamente bisogno di una buona iniezione di fantasia. E' la terza volta che mi ripeti esattamente le stesse cose. Ma come li scrivi i tuoi posts? Col taglia e incolla? E che Cunego é stato scarrozzato da Mazzoleni; e che scatta con le mani basse sul manubrio; e che non é Pantani; e dagli e ridagli... E vabbeh, sono certamente duro di comprendonio, ma adesso basta, ho capito. Guarda che qui stiamo banalmente discutendo di ciclismo, non stiamo mica leggendo Kant e nemmeno stiamo sudando sulle equazioni della relatività generale. Esiste pure la possibilità che chi ti legge capisca alla prima... Quindi, consiglio numero 1: non ripetere sempre le stesse cose, alla fine ci si annoia. Consiglio numero 2: non avercela tanto con Cunego. D'accordo che lo hanno paragonato a Pantani e che questo é per te un imperdonabile peccato di lesa maestà. Ma guarda che non é mica colpa sua se tanti (te compreso) sono incapaci di parlare di Cunego senza tirare fuori a sproposito Pantani! Ciao PS1: e così tu ti ritieni capace di giudicare "la reale dimensione" di un corridore di 23 anni. Quale presunzione da parte tua! PS2: nel mio post post precedente, pur scherzando, ti ricordavo che le squadre son fatte apposta per correre in appoggio ai capitani e che tutti, chi in un modo, chi nell'altro, beneficiano dell'aiuto dei gregari. Almeno questo era chiaro? [/quote]


sunsemperchi - 01/06/2005 alle 14:48

Aranciata Bottecchia sei straordinariamente bravo nel carpire schieramenti, fazioni, guelfi, ghibellini e piccanti retroscena ,ma se Cunego avesse avuto la gamba vera beh...sul Foscagno e sul Colletto del Moro a tirare il gruppetto ci sarebbe stato Simoni. Si è parlato di analisi superficiali e affini, ma mi vorreste far credere che Cunego sia crollato unicamente sotto il peso delle pressioni e perchè magari ci era rimasto male, col morale sotto i tacchetti??!! Ma avete visto il Giro dello scorso anno come spazzò via con grande personalità Simoni, che aveva 10 anni in più di lui?? Suvviaaa!!!!!! [quote] [i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Ciao Gabri, la mia è chiaramente solo un’ipotesi/opinione, ma sono sempre più convinto che i due partiti siano nettamente distinti e in conflitto. Non bisogna dimenticare che la fusione tra Lampre ed ex Saeco è stata messa in dubbio fino all’ultimo secondo disponibile prima dello scadere dei limiti per l’adesione al Pro-Tour. Ipotizzo davvero che si siano spartiti il controllo sulla stagione, magari in virtù di un equivalente apporto finanziario tra Galbusera da una parte e Cannondale/Zappella dall’altra (e gli eccessi delle campagne promozionali della Cannondale, cominciate quest’autunno e protrattesi fin dentro al Giro stesso, più che nel mero istinto del lucro del team manager potrebbero trovare ragione nella necessità di bilanciare l’apporto economico della Lampre). Ricordo anche un’intervista di Martinelli dove, in via del tutto ipotetica, non escludeva che un domani Zappella riproponesse uno dei propri marchi come sponsor principale, e si sa che queste dichiarazioni, più che semplici pour parler, sono messaggi nemmeno troppo subliminali, sono strategie diplomatiche, magari destinate a far capire ai soci Lampre che il patrimonio ciclistico della squadra, leggasi Cunego, ha dei colori precisi, e non sono quelli blu fucsia. Al più è da rivedere la posizione di Corti, ma ai bluff non c’è limite, potrebbe trattarsi pure questo di un gioco delle parti, Martinelli fa il gatto e Corti la volpe. Hanno però finito per rimetterci i corridori, Simoni rimasto con solo un gregario e mezzo a disposizione (Vila più mezzo Cunego), Cunego con la concentrazione e il morale sotto i tacchi. Chiaramente ciò non significa che la posizione di Gibo e del Piccolo Panettiere sia identica: il primo è attore protagonista di questo frazionamento di natura politica, ed è in una certa misura artefice anche del proprio danno, il secondo ne ha solo subito le conseguenze. Riguardo alla partecipazione al Tour, che dire, forse hai ragione tu, bisognerebbe però sapere quale è la vera condizione psicofisica del corridore, capire se la sua è stata una "scuffia" colossale o una vera e propria crisi. Chiaramente Cunego al Tour ci andrà eccome, anche per necessità economiche. A questo punto, come te, spero che il secondo partito metta in tavola le proprie carte e sappia far valere i patti stabiliti, perchè di un Simoni in mezzo ai marroni non ce n’è bisogno, specialmente dopo la benzina che ha buttato sul fuoco attreverso le dichiarazioni delle ultime ore. [/quote]

 

[Modificato il 01/06/2005 alle 15:36 by Admin]


sunsemperchi - 01/06/2005 alle 14:56

Sono d'accordo con te, Tondani. Cunego, semmai, non ha aiutato Simoni a vincere il giro! Mi sovviene in mente la salita del Colletto del Moro: Cunego a tirare il gruppo su una salita al 20%, e almeno una ventina a vivacchiare, tra questi: Honchar, su una salita al 20%. E sai cosa penso? Siccome il Tour è tutt'altra corsa rispetto al Giro e Cunego lo correrà per la prima volta, io se fossi Martinelli, valutando attentamente il livello dell'incompatibilità tra i due (Cune-Simo), metterei in squadra anche in Simoni pee non caricare troppo Cunego. [quote][i]Originariamente inviato da tondani [/i] [quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Simoni sta facendo pressioni, usando il podio che Damiano l' ha aiutato a raggiungere, per andare al Tour a fare la sua corsa. [/quote] Ah si? Cunego ha contribuito per il raggiungimento del podio da parte di Simoni? O Gabri59 è troppo tifoso e questo gli fa perdere il lume della razionalità, come è già accaduto in troppi suoi interventi, o io nelle ultime tre settimane ho guardato un'altra corsa. Per gentilezza opto per la seconda spiegazione.:doh::doh::doh: [/quote]


aranciata_bottecchia - 01/06/2005 alle 15:55

Ciao Sunsemperchi, ti ringrazio per l’apprezzamento, anche tu sei una bella lenza. Mi fa piacere che tu abbia capito che ho ragione ragione senza che dovessi ripetere le cose due o tre volte, come è toccato a Felice. Per fortuna il mondo è a colori e non in bianco e nero. Salutoni


Felice - 01/06/2005 alle 17:53

[quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Felice, Felice...sarò noioso ma mi tocca ripetermi...se avessi letto quanto io ho postato possibilmente sotto le 100 pedalate al minuto, avresti letto che, per l'appunto, a mio parere, la dimensione di Cunego è "in via di definizione". Ma quale presunzione d'Egitto... [/quote] E invece non ce n'era proprio bisogno: leggo (quasi) sempre attentamente quello che scrivono gli altri... E in quello che hai scritto tu c'é una palese contraddizione: come vuoi fare a riportare qualcuno alla sua "reale dimensione" se ignori quale essa sia? Ad ogni modo, visto che accondiscendi sul fatto che questa "dimensione" é in via di definizione, armati di Santa Pazienza, stai a vedere quello che il Piccolo Panettiere avrà da mostrare nei prossimi anni e poi se ne riparla. Magari fra 5 o 10 anni. OK?


acmb - 02/06/2005 alle 08:52

Come mai non c'è più il mio post?:?:?:?:?:?:?


cunego - 02/06/2005 alle 12:38

salve! qualcuno dice che la vittoria di cunego è dovuta alle trenate di mazzoleni&co.,ok ditemi altri corridori attualmente ke potrebbere bissare la tappa di falzes ?simoni? qualcuno dice che simoni non ha avuto supporto al giro, è vero ha avuto solo vila e qualche volta damiano(ma non tirava come si deve infatti non faceva la dovuta selezione),ma savoldelli non ha vinto il giro senza squadra??certo che il falco le alleanze se l'e' cercate, è chiaro che se simoni provoca la colombia selle-italia poi non deve lamentarsi se rujano non ha tirato sul finestre e gli ha scattato in faccia sul sestriere! poi qualcuno dice che cunego non fara' nulla al tour.è possibile.ma se qualcuno è tifoso di simoni deve solo starsi zitto visto le precedenti figure di simoni,"vengo x battere armstrong!" e poi esce di classifica. infine vi invito a non giudicare damiano solo x questo giro toppato da lui, vi sfido a trovare adesso un corridore in gruppo a 23 anni che abbia vinto una grande corsa a tappe, una classica ecc.ecc. ps.l'anno scorso cunego aveva dichiarato che correva il tour nel 2006,come mai ha cambiato i programmi?forse x quella spaccatura interna della lampre?


sunsemperchi - 02/06/2005 alle 15:29

Felice, Felice... quando parlo di reale dimensione faccio riferimento alla dimensione pantaniana che fu presto tratteggiata, con un bel pastello nero, intorno alla figura di Cunego! Poi guarda ,io ho solo voluto analizzare la prestazione del Piccolo Panettiere :D al Giro, tutto qua. [quote] E invece non ce n'era proprio bisogno: leggo (quasi) sempre attentamente quello che scrivono gli altri... E in quello che hai scritto tu c'é una palese contraddizione: come vuoi fare a riportare qualcuno alla sua "reale dimensione" se ignori quale essa sia? Ad ogni modo, visto che accondiscendi sul fatto che questa "dimensione" é in via di definizione, armati di Santa Pazienza, stai a vedere quello che il Piccolo Panettiere avrà da mostrare nei prossimi anni e poi se ne riparla. Magari fra 5 o 10 anni. OK? [/quote] :D


sunsemperchi - 02/06/2005 alle 15:41

Ciao "Cunego", deduco che tu sia un fan del piccolo panettiere! Mi auguro tu sia un fan un minimo obbiettivo. Io non sono un fan di Cunego, nemmeno di Simoni, e verso quest'ultimo ho anche antipatia. Riconosco a Simoni i galloni di Capitano al Giro dato che ha la strada ha parlato chiaro...sono certo che se Cunego fosse stato con Simoni sul Finestre, forse il Giro lo vinceva il Piccolo Ragno (Simoni). E ti domando: possibile che Cunego abbia finito il Giro addirittura in calando?? Ho dei dubbi. Comunque ci sta anche che Cunego non abbia voluto spremersi se pensiamo alle esclamazioni "poetiche" di Simoni al Giro scorso. Sul Giro dello scorso anno, evidentemente tanto decantato, a me non entusiasmò più di tanto: le trenate non me le sono sognate e sui vari Popovich, Honchar sono state decisive. Forse sono abituato ad altri giri e ad altre imprese... Infine, una domanda per te: ma non credi che sarebbe meglio per Cunego e la Lampre avere anche Simoni al Tour?? Con solo Cunego al primo Tour è un bel azzardo....se la tua preoccupazione è che Simoni possa vincere il Tour, beh, a parer mio, è impossibile, più che altro mi auguro che la squadra sia di un altro livello qualitativo rispetto a quella del Giro, ma soprattutto rispetto alla Saeco del luglio scorso (ridicoli!). [quote][i]Originariamente inviato da cunego [/i] salve! qualcuno dice che la vittoria di cunego è dovuta alle trenate di mazzoleni&co.,ok ditemi altri corridori attualmente ke potrebbere bissare la tappa di falzes ?simoni? qualcuno dice che simoni non ha avuto supporto al giro, è vero ha avuto solo vila e qualche volta damiano(ma non tirava come si deve infatti non faceva la dovuta selezione),ma savoldelli non ha vinto il giro senza squadra??certo che il falco le alleanze se l'e' cercate, è chiaro che se simoni provoca la colombia selle-italia poi non deve lamentarsi se rujano non ha tirato sul finestre e gli ha scattato in faccia sul sestriere! poi qualcuno dice che cunego non fara' nulla al tour.è possibile.ma se qualcuno è tifoso di simoni deve solo starsi zitto visto le precedenti figure di simoni,"vengo x battere armstrong!" e poi esce di classifica. infine vi invito a non giudicare damiano solo x questo giro toppato da lui, vi sfido a trovare adesso un corridore in gruppo a 23 anni che abbia vinto una grande corsa a tappe, una classica ecc.ecc. ps.l'anno scorso cunego aveva dichiarato che correva il tour nel 2006,come mai ha cambiato i programmi?forse x quella spaccatura interna della lampre? [/quote]


Admin - 02/06/2005 alle 16:39

Acmb, hai ragione: abbiamo eliminato il tuo post. Purtroppo era tutto un arzigogolo infinito di "quote", sembrava una matrioska, e non siamo riusciti a venirne a capo per rendere leggibile il thread. Ci dispiace averlo dovuto cancellare, ti chiediamo se possibile di riscriverlo ma FACENDO ATTENZIONE ALL'USO DEL "QUOTE"!!! Avrete notato che se si apre o chiude male questa funzione, tutto il thread ne risulta svirgolato e a tratti illeggibile. Ci riferiamo anche a Sunsemperchi, che non azzecca un "quote": fai attenzione, per piacere, quando ne apri uno bada poi a chiuderlo, oppure non chiuderne se non ne avevi aperti in precedenza!


gabri59 - 02/06/2005 alle 17:04

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Ciao Gabri, la mia è chiaramente solo un’ipotesi/opinione, ma sono sempre più convinto che i due partiti siano nettamente distinti e in conflitto. Non bisogna dimenticare che la fusione tra Lampre ed ex Saeco è stata messa in dubbio fino all’ultimo secondo disponibile prima dello scadere dei limiti per l’adesione al Pro-Tour. Ipotizzo davvero che si siano spartiti il controllo sulla stagione, magari in virtù di un equivalente apporto finanziario tra Galbusera da una parte e Cannondale/Zappella dall’altra (e gli eccessi delle campagne promozionali della Cannondale, cominciate quest’autunno e protrattesi fin dentro al Giro stesso, più che nel mero istinto del lucro del team manager potrebbero trovare ragione nella necessità di bilanciare l’apporto economico della Lampre). Ricordo anche un’intervista di Martinelli dove, in via del tutto ipotetica, non escludeva che un domani Zappella riproponesse uno dei propri marchi come sponsor principale, e si sa che queste dichiarazioni, più che semplici pour parler, sono messaggi nemmeno troppo subliminali, sono strategie diplomatiche, magari destinate a far capire ai soci Lampre che il patrimonio ciclistico della squadra, leggasi Cunego, ha dei colori precisi, e non sono quelli blu fucsia. Al più è da rivedere la posizione di Corti, ma ai bluff non c’è limite, potrebbe trattarsi pure questo di un gioco delle parti, Martinelli fa il gatto e Corti la volpe. Hanno però finito per rimetterci i corridori, Simoni rimasto con solo un gregario e mezzo a disposizione (Vila più mezzo Cunego), Cunego con la concentrazione e il morale sotto i tacchi. Chiaramente ciò non significa che la posizione di Gibo e del Piccolo Panettiere sia identica: il primo è attore protagonista di questo frazionamento di natura politica, ed è in una certa misura artefice anche del proprio danno, il secondo ne ha solo subito le conseguenze. Riguardo alla partecipazione al Tour, che dire, forse hai ragione tu, bisognerebbe però sapere quale è la vera condizione psicofisica del corridore, capire se la sua è stata una "scuffia" colossale o una vera e propria crisi. Chiaramente Cunego al Tour ci andrà eccome, anche per necessità economiche. A questo punto, come te, spero che il secondo partito metta in tavola le proprie carte e sappia far valere i patti stabiliti, perchè di un Simoni in mezzo ai marroni non ce n’è bisogno, specialmente dopo la benzina che ha buttato sul fuoco attreverso le dichiarazioni delle ultime ore. [/quote] Ciao Davide, pensandoci a lungo sono giunta alla conclusione che hai ragione su tutta la linea. Le dichiarazioni di Martinelli che tu riporti erano state fatte in risposta proprio alla notizia che Corti e Saronni avevano deciso che Simoni sarebbe stato capitano unico al Giro e Cunego al Tour (ricordo che aveva anche detto che i programmi li faceva lui e non loro). Poi evidentemente si è piegato, fino a dire una cosa come "Damiano ha una vita davanti, Simoni deve raccogliere tutto quello che può perchè ha già 34 anni. Damiano ha dovuto capirlo e, se non l' ha capito, ha dovuto accettarlo". [quote][i] Originariamente inviato da cunego[/i] ps.l'anno scorso cunego aveva dichiarato che correva il tour nel 2006,come mai ha cambiato i programmi?forse x quella spaccatura interna della lampre?[/quote] E' vero, Damiano l' aveva detto, come ha continuato a ripetere che avrebbe voluto provare a riconfermarsi al Giro; credo però che l' idea del Tour sia di Martinelli in primis, ricordo che ne parlava già l' anno scorso. E forse con queste premesse, e con una stagione già massacrante nelle gambe (sul podio già all' inizio di marzo), sarebbe meglio che Damiano al Tour proprio non ci andasse, soprattutto perchè è ancora giovanissimo ed ha già corso tanto...


gabri59 - 02/06/2005 alle 17:42

Sumsemperchi, non mi sembra che qui qualcuno abbia detto che Cunego avesse delle gambe eccezionali a questo Giro, benchè nei primi dieci giorni fosse andato decisamente bene. Lui stesso ha detto che la crisi sul Duran era stata sia di gambe che di testa, quindi non vedo perchè continuare ad insistere su questo punto... Certo avrebbe potuto essere fatto correre in maniera diversa, questo decisamente sì. :mad: [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] possibile che Cunego abbia finito il Giro addirittura in calando?? Ho dei dubbi.[/quote] A me sembra possibilissimo, anche se in controtendenza dato che finora Damiano aveva sempre finito in crescendo i Grandi Giri. Mi sembra possibile per vari motivi: 1 - la sua preparazione invernale non è stata perfetta a causa dei troppi impegni 2 - era sul podio già all' inizio di marzo, e ha corso a tutta da allora, compresi i primi dieci giorni del Giro 3 - ha tirato per Simoni, mentre gli altri stavano alla (sua) ruota, e questo in tappe molto lunghe e dure 4 - i punti di cui sopra hanno pesato ancora di più perchè ha solo 23 anni. Non a caso dei primi quattro di questo Giro tre sono attorno o sopra la trentina, e l' eccezione è un outsider assoluto che ha goduto di tantissima libertà. 5 - infine, il morale e le motivazioni erano chiaramente sotto i tacchi. Comunque Damiano all' arrivo al Sestriere era distrutto, di certo non ha risparmiato le gambe prima. Quanto al suo apporto, avrei proprio voluto vedere cosa avrebbe fatto Simoni da solo in quelle tappe!


Admin - 02/06/2005 alle 18:26

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Felice - 02/06/2005 alle 18:41

Carissimo sunsemperchi, se tu ti senti di dire che Tizio o Caio, giovanissimi e promettenti corridori, non hanno la "dimensione" Pantaniana o Simoniana o Savoldelliana che sia, fallo pure. Ciò non toglie che, per conto mio, si tratta di un atto di grande presunzione. Per quanto mi riguarda preferisco stare a guardare e aspettare che Tizio e Caio siano giunti almeno a maturità, prima di lanciarmi in giudizi che sarebbero altrimenti avventati. D'altra parte sono certo che quando correva il giovane Indurain tu, guardando nella sfera di cristallo che certamente possiedi, ti sarai accorto immediatamente che quel giovene corridore aveva una "dimensione Indurainiana"... Detto questo passo e, su quest'argomento, chiudo.


cunego - 02/06/2005 alle 20:30

sumsemperchi io ero un grande tifoso di pantani e ora tifo damiano non perche' ci sono analogie tra loro ma xke sono entrambi fortissimi corridori! detto questo se partecipa al tour anke simoni mi fa solo piacere xke' avere uno scalatore cosi' in squadra fa comodo a tutti:OO::OO:


lallo - 02/06/2005 alle 20:48

Visto un intervista in cui Cunego dichiara papale papale che al tour farà il gruppetto con i velocisti e al massimo una tappa per tentare di vincere. insomma niente pozioni magiche al tour. Un anno buttato!!!


gabri59 - 02/06/2005 alle 22:19

[quote][i]Originariamente inviato da lallo [/i] Visto un intervista in cui Cunego dichiara papale papale che al tour farà il gruppetto con i velocisti e al massimo una tappa per tentare di vincere. insomma niente pozioni magiche al tour. Un anno buttato!!! [/quote] L'intervista che ho visto io è sulla Gazzetta di oggi (e anche sul sito). Questo è quanto Damiano dice del Tour: [i]"Anche su questo si sono create eccessive aspettative. Allora è meglio sgombrare subito il campo dagli equivoci. Non sono matto da pensare di potere andare in Francia per cercare di vincere il Tour. Ci vado solo per fare esperienza. Quando cominceranno a 'limare' (cioè quando bisogna restare incollati alla ruota del corridore che è davanti, per non perdere le posizioni; n.d.r.), staccherò. Per quest’anno voglio soltanto capire com’è questa corsa. Starò lì a osservare. Il massimo a cui potrei aspirare, ma dovrebbero esserci molte circostanze favorevoli, è vincere una tappa. Vorrei che fosse sottolineata bene una cosa, cioè che io al Tour ci vado per la prima volta. Poi non dimenticate che ci sono corridori che preparano solo questa gara ed è impensabile batterli se fai una programmazione differente".[/i] Comunque aspetterei prima di parlare di stagione buttata, non è mica finita...


janjanssen - 02/06/2005 alle 22:25

gimondì a 23 anni ed al primo tour, lo vinse....... Non è, insomma, impossibile. Ma mi pare bene che il ragazzo abbassi i toni e stia coperto. Buon segno..... Poi se la corsa lo vorrà, e le forze lo permetteranno, non frenerà, immagino....


gabri59 - 02/06/2005 alle 22:36

[quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] gimondì a 23 anni ed al primo tour, lo vinse....... Non è, insomma, impossibile. Ma mi pare bene che il ragazzo abbassi i toni e stia coperto. Buon segno..... Poi se la corsa lo vorrà, e le forze lo permetteranno, non frenerà, immagino.... [/quote] Però quello fu un Tour in cui un' intossicazione alimentare tolse di mezzo mezzo plotone e molti favoriti, ed è arduo pensare che capiti la stessa cosa quest' anno... E poi questo purtroppo è un ciclismo iperspecializzato ed è vero che chi arriva al Tour già stanco come Damiano si trova di fronte gente freschissima che ha preparato solo quella corsa. Ai tempi di Gimondi non era certo così. Insomma, ci vorrebbe molto ma molto di più di un miracolo. Poi, è chiaro che anch'io mi auguro che Damiano possa e voglia essere in qualche modo protagonista.


aranciata_bottecchia - 02/06/2005 alle 22:47

Ciao Sunsemperchi, l’ipotesi che Cunego non si sia spremuto, visto l’andazzo della corsa, memore pure di quanto accaduto lo scorso anno, può essere realistica, ma bisogna sempre tenere presente che gli stimoli partono dalla testa, e quando non c’è la concentrazione ogni sforzo sembra costare il doppio, la sofferenza si percepisce moltiplicata. Può esserci un corridore in crisi solo con le gambe, ma non esiste un corridore in crisi solo con la testa, la quale coinvolge invece il fisico nel suo insieme, gambe, nervi, cuore e fiato, e mi sembra proprio il caso di Cunego, che ha finito appunto in calando: mentalmente esausto, che poi non abbia pigiato a fondo sui pedali, risparmiandosi un pochettino, ci può stare, ma chi può dire dove finisce una cosa e dove comincia l’altra? Quanto alla formazione Lampre che sarà schierata al Tour, se si rivelerà competitiva io troverò solamente un’ulteriore conferma della spaccatura che c’è tra Lampre / Caffita Cannondale, diversamente la mia teoria sarà indebolita. Certe sparate di Dario "chianina e cannellini" Pieri (BS di giugno, pag 225) mi fanno venire il mal di pancia, se Pieri va al Tour a me viene un colpo. Il Piccolo Panettiere è uno che non ci sta a perdere, forse si è abituato troppo bene, come dice Pozzato nell’articoletto cui faceva riferimento Tondani. Accettare Simoni capitano, senza potersi giocare le carte alla pari, è una sconfitta in tutto e per tutto e, come ha scritto Gabri, "Damiano ha dovuto capirlo e, se non l' ha capito, ha dovuto accettarlo". Io l’ho sempre descritto come una canaglietta con la faccia da chierichetto, ma è chiaro che c’è anche una grande componente di timidezza più che di arroganza. Bettini dice: « Quando c’era Bugno in gruppo, lo vedevo da lontano e andavo a salutarlo. Con Museeuw lo stesso, è bello avere un colloquio con i più vecchi. Damiano invece fa fatica a salutare. In gruppo avere dei buoni rapporti è tutto. » Premetto che certi atteggiamenti da pecorone leccapiedi non mi piacciono, come non mi piace vedere un promettente corridore confabulare e scherzare con zio Lèns il giorno dello sgarbo a Simeoni, la mano del Padrino sulla spalla del Picciotto mi disgusta, e premetto anche che non condivido la finalità del discorso di Bettini, secondo il quale Cunego non conoscerebbe l’umiltà perchè non ha mai fatto il gregario e questo atteggiamento, cioè non andare a fare la riverenza ai vecchi marpioni del gruppo, ne sarebbe una conseguenza, riconosco comunque che le pubbliche relazioni hanno il loro peso e che, sotto questo punto di vista, Damiano deve recuperare terreno. Non credo proprio che il Piccolo Panettiere sia un ragazzo spocchioso e con la puzza sotto il naso, credo invece che abbia ancora un gran bagaglio di timidezza che, forse, in certi momenti può metterlo in difficoltà. Il Grillo livornese dimentica che le sue qualità sono emerse lentamente, mentre il veronese è salito ben presto alla ribalta, e se l’incoscienza aiuta a vincere, per ripetersi è necessaria la maturità, cioè la capacità di metabolizzare rapidamente ansie, paure, pressioni, tensioni, e anche la timidezza. Certi corridori non ci riescono prima di arrivare a 27 anni, altri addirittura a 30 e rotti, spero semplicemente che Cuneghin vi giunga assai prima, e chissà che la sua bimba non gli dia una mano. Nel frattempo ecco alcune osservazioni di Bernard "Blaireau" Hinault (da bicisport di giugno): 1.Secondo me nel giro di tre anni Cunego può vincere il Tour de France. 2.Credo che Cunego abbia grossi margini di miglioramento a cronometro, l’ho visto in azione, ho guardato bene la struttura muscolare, non può che migliorare in quella specialità. 3.Il Giro d’Italia fa bene a chi deve correre il Tour de France, non dico sia indispensabile ma è importantissimo, il problema è come gestirsi tra il Giro e il Tour, ecco il vero problema. Innanzitutto niente kermesse, a letto presto la sera, poche feste, una settimana di scarico, pedalicchiando e niente più. Poi la partecipazione ad una breve gara a tappe, per mantenere ritmo e condizione, ma sempre in scioltezza, senza badare alla classifica. Il segreto sta nelle pause tra un impegno e l’altro. 4.Correre fa bene, più che sottoporsi ad allenamenti terribilmente stressanti e faticosi, che sul piano psicologico possono stancarti e crearti addosso soltanto una grande tensione. Ciao a tutti!


janjanssen - 02/06/2005 alle 22:49

Ricordo....il favoritissimo (Poulidor....e chi sennò..) arrivò secondo... Adorni fu fatto fuori da una bibita ghiacciata (disse lui...). Volevo solo sottolineare che un conto è fare il tour per vincerlo (e mi pare pretesa eccessiva per Cunego oggi...), un conto è farlo (come spero...) scarico da eccessive responsabilità, ma per ottenere risposte, anche risultati parziali...insomma , per onorarlo. Naturalmente mi auguro che Damiano faccia esperienza e lasci il segno nel prossimo tour....


gabri59 - 02/06/2005 alle 23:32

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Il Piccolo Panettiere è uno che non ci sta a perdere, forse si è abituato troppo bene, come dice Pozzato nell’articoletto cui faceva riferimento Tondani. Accettare Simoni capitano, senza potersi giocare le carte alla pari, è una sconfitta in tutto e per tutto e, come ha scritto Gabri, "Damiano ha dovuto capirlo e, se non l' ha capito, ha dovuto accettarlo". Io l’ho sempre descritto come una canaglietta con la faccia da chierichetto, ma è chiaro che c’è anche una grande componente di timidezza più che di arroganza. Bettini dice: « Quando c’era Bugno in gruppo, lo vedevo da lontano e andavo a salutarlo. Con Museeuw lo stesso, è bello avere un colloquio con i più vecchi. Damiano invece fa fatica a salutare. In gruppo avere dei buoni rapporti è tutto. » Premetto che certi atteggiamenti da pecorone leccapiedi non mi piacciono, come non mi piace vedere un promettente corridore confabulare e scherzare con zio Lèns il giorno dello sgarbo a Simeoni, la mano del Padrino sulla spalla del Picciotto mi disgusta, e premetto anche che non condivido la finalità del discorso di Bettini, secondo il quale Cunego non conoscerebbe l’umiltà perchè non ha mai fatto il gregario e questo atteggiamento, cioè non andare a fare la riverenza ai vecchi marpioni del gruppo, ne sarebbe una conseguenza, riconosco comunque che le pubbliche relazioni hanno il loro peso e che, sotto questo punto di vista, Damiano deve recuperare terreno. Non credo proprio che il Piccolo Panettiere sia un ragazzo spocchioso e con la puzza sotto il naso, credo invece che abbia ancora un gran bagaglio di timidezza che, forse, in certi momenti può metterlo in difficoltà. Il Grillo livornese dimentica che le sue qualità sono emerse lentamente, mentre il veronese è salito ben presto alla ribalta, e se l’incoscienza aiuta a vincere, per ripetersi è necessaria la maturità, cioè la capacità di metabolizzare rapidamente ansie, paure, pressioni, tensioni, e anche la timidezza. Certi corridori non ci riescono prima di arrivare a 27 anni, altri addirittura a 30 e rotti, spero semplicemente che Cuneghin vi giunga assai prima, e chissà che la sua bimba non gli dia una mano. Nel frattempo ecco alcune osservazioni di Bernard "Blaireau" Hinault (da bicisport di giugno): 1.Secondo me nel giro di tre anni Cunego può vincere il Tour de France. 2.Credo che Cunego abbia grossi margini di miglioramento a cronometro, l’ho visto in azione, ho guardato bene la struttura muscolare, non può che migliorare in quella specialità. 3.Il Giro d’Italia fa bene a chi deve correre il Tour de France, non dico sia indispensabile ma è importantissimo, il problema è come gestirsi tra il Giro e il Tour, ecco il vero problema. Innanzitutto niente kermesse, a letto presto la sera, poche feste, una settimana di scarico, pedalicchiando e niente più. Poi la partecipazione ad una breve gara a tappe, per mantenere ritmo e condizione, ma sempre in scioltezza, senza badare alla classifica. Il segreto sta nelle pause tra un impegno e l’altro. 4.Correre fa bene, più che sottoporsi ad allenamenti terribilmente stressanti e faticosi, che sul piano psicologico possono stancarti e crearti addosso soltanto una grande tensione. Ciao a tutti! [/quote] Caro Aranciata, condivido le tue osservazioni sopra, soprattutto quella sui "padrini", e confermo, dato che l' ho incontrato più volte, che Damiano è tutt'altro che spocchioso e con la puzza sotto il naso, anzi. Ed è verissimo che ha ancora una punta di timidezza. Io comunque non sottovaluterei l'invidia di certi colleghi: il Giro dello scorso anno ha dato a Cunego una popolarità grandissima (tra l' altro, il picco d'ascolto della tappa della Presolana è imbattuto...) e mi ricordo ad esempio Bettini lamentarsi che non fosse successo altrettanto per la sua vittoria olimpica...E non a caso quest' anno praticamente tutti i campioni italiani erano al Giro: non è l' effetto Pro Tour, è l' effetto popolarità, Basso ad esempio ha dichiarato nel giugno scorso che sarebbe venuto, non a caso, dopo aver sempre snobbato il Giro... Poi, a quanto mi risulta Damiano è in buoni rapporti con molti colleghi - il primo che mi viene in mente è Garzelli. Ma Garzelli è un tipo leale e non è invidioso... PS: mi spieghi da dove viene Piccolo Panettiere? Dall' esperienza lavorativa a base di michette fatta da Damiano per comprarsi la prima bici da corsa? :P PPS: Hinault è un grande, spero abbia ragione su tutta la linea, anche sul fatto di correre molto e di correre sia il Giro che il Tour. Ciao a tutti!


Guglielmo Tell - 03/06/2005 alle 06:11

ripeto,se anche Cunego arriva nelle tappe di montagna con i velocisti non c'e' nulla di cui drammatizzare.Indurain nei suoi primi due Tour si ritiro',Armstrong arrivo' 80° o giu' di li'


Umbi - 03/06/2005 alle 08:18

se cunego si autoconvince di non avere pressioni vedrete che qualche bella cosa ce la fara' vedere. Se nella sua testa si insinuera' invece il tarlo del "perche' quest'anno vado la meta'? Dove e' finito il Cunego dell'anno scorso?" allora rischia di andare fuori giri anche in Francia e arrivare a fine stagione sara' dura...


lallo - 03/06/2005 alle 08:50

Mi dispiace ma Indurain o Armstrong non avevano già vinto il giro nei primi anni in cui corsero il tour. Cunego è già un vincente e deve correre per vincere. Non si capisce quale esperienza debba fare avendo già vinto il giro. L'unica utile è quella di rimanere i primi 10 giorni davanti per evitare le cadute facendo corsa da protagonista. Se non fa così allora stia a casa e cambi squadra a fine anno evitando di fare la fine di Pantani con Martinelli.....


Donchisciotte - 03/06/2005 alle 10:38

Io non credo che i dirigenti e direttori sportivi della Lampre siano persone che rischiano di perdere il Giro puntando su un corridore anziano e in evidente ,e normale, calo fisico a discapito di un corridore giovane e in ascesa. L'omaggio al vecchio campione è normale ma poi, come al Giro dell'anno scorso, sarebbe stata la strada a decidere. Se Cunego fosse stato nella condizione di forma dell'anno scorso avrebbe staccato Simoni ( non so gli altri) e sarebbe stato il capitano. Perché alla Lampre interessa vincere, non altro. Invece Cunego è scoppiato per strada e la squadra lo ha messo , giustamente, al servizio di Simoni che poteva anche vincere il Giro a quel punto ( lo ha perso per 25 secondi). Cunego non reggeva il ritmo dei fuggitivi, per questo è stato fermato, non per un complotto metafisico della Lampre e, infatti, si era visto già, in precedenza, sul Colle delle Erbe, quando lui e Simoni, nel patetico tentativo dell'impresa, sono rimasti a bollire senza riuscire a staccare più di tanto Basso ( che poi sarebbe crollato per conto suo) né a a far diminuire il vantaggio del gruppo dei fuggitivi. Non credo che la causa della cattiva prestazione di Cunego sia che ha corso in funzione del Tour, ha concluso in netto calo, se fosse stata una strategia alla fine del Giro doveva andare meglio che all'inizio. Invece proprio oggi Savoldelli (che penso capisca di ciclismo) sulla Gazzetta dice che Cunego ha corso da padrone la prima settimana poi è calato di netto e Savoldeli parla di errore nella preparazione. Forse allora i dati di regolarità segnalati nell'avvicinamento al Giro di Cunego, sono segno, forse, di un eccessivo dispendio di energie o, al contrario, di una brillantezza compressa. E forse alla Lampre, dove pure si intendono di ciclismo, lo avevano capito, magari non basandosi sulla somma dei carciofi con le patate ( i corridori X e Y sono stati staccati da Cunego nella corsa Z e hanno staccato Simoni nella corsa w, svoltasi a distanza di tempo, quindi si deduce che Cunego è in formissima). Forse è proprio Cunego, nella Gazzetta di ieri, a dire la verità: demolito dalla pressione e dalle attese. Di chi? Di tutti, dice Cunego: degli amici, dei tifosi, della squadra, della stampa. Non aggiunge che lui si è prestato a tutto, ha interpretato ovunque, da Prezzemolino, la parte dell'Erede che il pompaggio mediatico gli aveva assegnato per nascondere il fatto che aveva vinto un Giro senza avversari e senza grandi imprese. Certo, questo gli ha reso e lui ha giocato,offendendo ( ma questa è una cosa secondaria) i tifosi di Marco che si sono visti sbattere in faccia dalla stampa e da Cunego ,l'Erede, senza alcun tempo di elaborazione del lutto. Al Giro 205 i media, saturi di questo pompaggio di aria fritta hanno smesso, non per un complotto metafisico ma perché le ragioni per farlo erano venute meno. Molto semplicemente. la stampa è questa,opportunista, non siamo in presenza di nessun complotto. Queste cose si pagano, ha ragione Cunego.Ha tempo e forse talento per rifarsi, certo deve allontanarsi dai tanti adulatori , compresi i suoi esagitati tifosi che , dopo la stagione scorsa( dove ha vinto un Giro con avversari molto mediocri) già lo immaginavano come Pantani, Merckx e Hinault, lasciando pensare che se avesse vinto altro potevano dire di averlo visto moltiplicare il pane e i pesci e camminare sulle acque. Gli serve un bagno di umiltà, forse è un campione, con la grande fortuna di avere avversari mediocri o troppo vecchi ( Armstrong, Simoni ecc.), ma non è , nella maniera più assoluta, nemmeno lontanamente paragonabile ai campioni cui è stato istericamente paragonato. Il bagno di umiltà gli servirà anche a crescere, perché, visto alla presentazione,con Cassani e Simoni, delle tappe piemontesi era veramente imbarazzante. Mi fa anche piacere che si attribuisca a Cunego la sua età, perché a parte le signore di una certa età come me, che solo il giorno del compleanno cessano di avere l'età del compleanno precedente, lui, nato nel 1981, ha 24 anni.


ciclgian - 03/06/2005 alle 10:49

Finalmente una disamina esaustiva. Condivido quasi tutto quello che ha scritto Donchisciotte.


Donchisciotte - 03/06/2005 alle 12:47

Decisamente Cunego è baciapile e sciapino, sul suo sito ,nelle news, rettifica l'intervista della gazzetta e dice che non ha subito pressioni dagli sponsor e dai tifosi. Quindi restano gli amici e la stampa. Comico. Aveva fatto un'analisi giusta, poi, più che l'onor.....poté il digiuno ( si fa per dire digiuno). Non mi è mai piaciuto ( è una persona pubblica soggeta a critiche) e mi confermo sempre più nell'idea.:Od::O--:O--:O--:O--:O--:O--


gabri59 - 03/06/2005 alle 13:07

Donchisciotte, Donchisciotte... proprio non hai mai sentito parlare di smentite obbligate? :OIO Quanto al talento, ti rammento che oltre al Giro Cunego ha vinto una corsetta come il Lombardia ed ha chiuso la stagione come n. 1 UCI. A 23 anni. Sappiamo che detesti Damiano, ma suvvia, un po' di obiettività in più non guasterebbe.


gabri59 - 03/06/2005 alle 13:13

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Mi fa anche piacere che si attribuisca a Cunego la sua età, perché a parte le signore di una certa età come me, che solo il giorno del compleanno cessano di avere l'età del compleanno precedente, lui, nato nel 1981, ha 24 anni. [/quote] Anche a me fa piacere, quindi, essendo Cunego nato il 19 settembre 1981, ha a tutti gli effetti [u]23 ANNI[/u], dato che ne compirà 24 a settembre; così come, che so, Basso ne ha 27 compiendone 28 in dicembre, o Sella ne ha 24 avendoli compiuti in gennaio.


marco83 - 03/06/2005 alle 13:17

Non capisco tutto questo astio nei confronti di Cunego, così come in generale non capisco l'astio che c'è verso certi corridori (Simoni in primis)... :?


stress - 03/06/2005 alle 13:25

Marco forse non è astio ma il tifo per altri a volte .............. Io dico forza Damiano e forza Ivan. Il Primo vincerà una tappa a ltour è farà quello che gli serve a 23 anni (esperienza) e l'altro il tour lo vincerà alla faccia del robot americano e del kaiser obeso tedesco. :clap::italia::clap:


aranciata_bottecchia - 03/06/2005 alle 13:30

Ciao Donchisciotte. [quote] Io non credo che i dirigenti e direttori sportivi della Lampre siano persone che rischiano di perdere il Giro puntando su un corridore anziano e in evidente ,e normale, calo fisico a discapito di un corridore giovane e in ascesa. [/quote] Forse ti stupirò, ma al peggio non c’è mai fine, senza scomodare Villeneuve-Pironi si può notare agevolmente il comportamento autolesionistico tenuto quest’anno dalla T-Mobile nel corso di numerose classiche, condotte contro la più elementare logica di squadra, segno che i conflitti interni (o le cazzate) possono nascere ovunque. [quote] Se Cunego fosse stato nella condizione di forma dell'anno scorso avrebbe staccato Simoni ( non so gli altri) e sarebbe stato il capitano [/quote] Mi sembra che nessuno abbia scritto che Cunego andava su come una enduro, semplicemente ci siamo messi a chiacchierare sul perchè e sul percome, se poi a qualcuno non condivide...amen. [quote] Cunego non reggeva il ritmo dei fuggitivi, per questo è stato fermato, non per un complotto metafisico della Lampre e, infatti, si era visto già, in precedenza, sul Colle delle Erbe, quando lui e Simoni, nel patetico tentativo dell'impresa, sono rimasti a bollire senza riuscire a staccare più di tanto Basso [/quote] Questa è solo un’altra conferma del fatto che la Lampre ha corso malissimo. Martinelli? Saronni? [quote] Non credo che la causa della cattiva prestazione di Cunego sia che ha corso in funzione del Tour, ha concluso in netto calo, se fosse stata una strategia alla fine del Giro doveva andare meglio che all'inizio. [/quote] Veramente si è più o meno scritto che ha concluso in calo perchè mentalmente assente e con le gambe che non rispondevano agli stimoli. [quote] Invece proprio oggi Savoldelli (che penso capisca di ciclismo) sulla Gazzetta dice che Cunego ha corso da padrone la prima settimana poi è calato di netto e Savoldeli parla di errore nella preparazione... E forse alla Lampre, dove pure si intendono di ciclismo, lo avevano capito, magari non basandosi sulla somma dei carciofi con le patate [/quote] Peccato che lo stesso Nibbio Savoldelli, che miracolosamente nell’incidente di Colonia non ci ha lasciato la lingua, ha sparato a zero sulle scelte strategiche operate dai dirigenti saeco ai suoi tempi, con particolare riferimento a Corti, evidentemente il bergamasco non è d’accordo con te, Nibbio Savoldelli pensa che in lampre di ciclismo ne capiscano poco, o giù di lì. [quote] Non aggiunge che lui si è prestato a tutto, ha interpretato ovunque, da Prezzemolino, la parte dell'Erede che il pompaggio mediatico gli aveva assegnato per nascondere il fatto che aveva vinto un Giro senza avversari e senza grandi imprese. Certo, questo gli ha reso e lui ha giocato,offendendo ( ma questa è una cosa secondaria) i tifosi di Marco che si sono visti sbattere in faccia dalla stampa e da Cunego ,l'Erede, senza alcun tempo di elaborazione del lutto. [/quote] Mmmm, questa è veramente grossa, mi rifiuto di credere che la pensi davvero, capisco il rancore dei tifosi verso l’ingordigia del tritacarne mediatico, che nel calcio cerca sempre l’erede di Maradona e nel ciclismo quello di Pantani, però dire che Cunego ci abbia marciato sopra mi sembra veramente una topica colossale. Che Cunego debba prendere le distanze dagli adulatori è pacifico, ma io che non sono mai stato tifoso di Pantani, quanto piuttosto di una visione del ciclismo che in Pantani trovava uno dei suoi vertici, ti dico che a me lasci la sensazione profonda che pure tu stai usando il linguaggio del tifoso ferito e indispettito: nulla di male, non sei l’unica. Il bagno d’umiltà serve agli arroganti, ma io nelle ricognizioni televisive di Cassani ho visto semplicemente un ragazzino ancora tremendamente timido. Parli di complotto metafisico, tu che dei meccanismi dei giochi di potere sei profonda conoscitrice. Di metafisico non c’è nulla, qui nella bassa milanese le chiamano piuttosto pirlate. Ma sì, si può dire tranquillamente che Damiano ha 24 anni, non c’è problema, però anche io nelle mie statistiche sui corridori giovani (diciamo fino a 24/25 anni) tengo conto del semestre di nascita, ed essendo il Tour de France il primo capitolo della seconda parte della stagione non è così scandaloso se qualcuno si dimentica che Cunego ha 23 anni compiuti ma è nel suo 24esimo anno di vita. Ciao, cordialmente e senza ombra di ostilità. Un saluto amichevole anche al redivivo Ciclgian.


marco83 - 03/06/2005 alle 13:33

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Marco forse non è astio ma il tifo per altri a volte .............. Io dico forza Damiano e forza Ivan. Il Primo vincerà una tappa a ltour è farà quello che gli serve a 23 anni (esperienza) e l'altro il tour lo vincerà alla faccia del robot americano e del kaiser obeso tedesco. :clap::italia::clap: [/quote] Quanto hai ragione, caro/a stress... :cool: E mi auguro che avvenga ciò che pronostichi tu, vedere Damiano (di cui sono molto tifoso) vincere una tappa e Ivan Basso spodestare Sua Maestà Braccioforte Armstrong, mi riempirebbe di gioia, da sportivo italiano... :italia:


Donchisciotte - 03/06/2005 alle 18:32

Davide ( Aranciata), che ci sia una ferita profonda e, quindi, un risentimento, è chiaro e mai negato. Anche nel mio messaggio qui l’ho dichiarato: cosa secondaria rispetto al fatto che l’argomento della topic è , più o meno, il rendimento di Cunego al Giro e le motivazioni del suo fallimento Ma certamente, fuori da questo argomento, secondaria non è. I tifosi di Marco ( definirli così è riduttivo, dal luglio del 2000 Marco non vinceva niente, veniva sommerso di immondizia ma noi non l’abbiamo lasciato un momento, nei limiti che sono propri dei tifosi, ovviamente) hanno avuto l’enorme dolore della sua morte e anche, immediatamente dopo, l’oltraggio alla sia memoria che continuava, la ricerca isterica di tutto l’ambiente di rimuovere quel peso sulla coscienza di tutti che lui rappresentava, la voglia cieca di non perdere i tifosi di marco dirottandoli a tutti i costi su un altro ecc. ecc. Davvero, al dolore enorme per Marco si è sommato un cattivo gusto e una ferocia veramente pesantissimi. E’ chiaro che io non perdonerò MAI quell’immagine televisiva del memorial Pantani del giugno dell’anno scorso ( quattro mesi dopo la morte) con la tomba di Marco inquadrata e i tre commentatori Rai che , giulivi, annunciavano che i tifosi di marco, ormai, avevano trovato Cunego. Il pompaggio mediatico è stato sotto gli occhi di tutti quelli che avevano occhi per vedere, il prestarsi di Cunego a tutto ciò ,anche: alla premiazione della mamma di marco a palermo, il premiante era lui, alla sua festa invita ( lui o il suo staff) Savini e si fa incoronare erede, su Bicisport l’incoronazione a erede viene fatta fare direttamente a Marco sull’ascensore, Cunego che sempre a BS rilascia l’intervista dove, non avendo il coraggio di attaccare direttamente Simoni, lo rimprovera aspramente ( e con poco gusto, Simoni ha ritenuto di dover chiedere scusa, dopo la morte di Marco, per quell’episodio) per averlo rincorso a Cascata del Toce: si sa l’Erede , se non costa niente, se non si rischia niente, dice qualche banalità sul de cuius, potrei continuare ma mi fermo. Anzi no, ricordo solo l’articolo di gatti su Tuttobici che diceva che, FINALMENTE, il tempo e la vita avevano portato via la generazione delle pantanate perché soffiasse la primavera di Cunego. Questo per non negare che il risentimento c’è, non sarà bello ( un tifoso di marco non può non provarlo, non può essere il Papa) ma se non sopravvive l’indignazione per le ingiustizie e gli oltraggi, viene meno proprio il senso dell’umano, per cui, non nego, io non dimenticherò nulla e non perdonerò nulla. Detto questo, penso che il pompaggio mediatico renda molto a chi ne beneficia ( infatti lo cercano tutti, dall’attricetta allo scrittore, affinché una piccola cosa appaia un miracolo) e, quindi, ha reso molto anche a Cunego. Senza, sarebbe stato solo il vincitore di un Giro molto mediocre, gli avrebbe reso molto meno. Complotto metafisico è un’espressione sarcastica ( lo ammetto, non ironica) verso i tifosi di Cunego che, cessato il pompaggio, ritengono ci sia lo stato d’assedio intorno a lui ( semplicemente la ruota mediatica che gira guidata dall'opportunismo , se converrà, tornerà a girare per Cunego). Sì , può darsi che i tecnici abbiano sbagliato con Savoldelli ( non so nulla del fatto che citi) , ma non sbagliano sempre e, soprattutto, non sbagliano in partenza con il proposito di perdere il giro. Sul Colle delle erbe, Cunego e simoni ci hanno provato, ma non ne avevano proprio, solo che Simoni, alla fine, ha perso per poco il Giro, Cunego è affondato. Ripeto, l’analisi che lui ha fatto sulla gazzetta non è sbagliata, ma poi se l’è rimangiata. Come diceva manzoni ( mi pare), uno il coraggio non se lo può dare, se non ce l’ha.


sunsemperchi - 03/06/2005 alle 20:42

Inanzitutto mi scuso per l'uso maldestro dei quote: ne farò meno.. :D Felice, io e te probabilemente facciamo fatica a intenderci, proprio se andassimo in fuga, io e te, ci riprenderebbero subito..:D guarda che io riconosco a Cunego un indubbio talento ma nel contempo non gli affibbio nessuna altra dimensione come ALTRI, invece, presto si sono dati da fare a tratteggiargli! Semmai la presunzione è proprio di quegli altri, e parlerei piuttosto di cattiva irriverenza nei confronti dell'indimenticato Marco Pantani. Ma possibile che dopo 3 mesi dalla morte del Pirata, Cunego era già il suo erede???? Questo è cattivo gusto! Sul Tour de France, è giusto ricordare che sarà il suo primo Tour e secondo me piglierà un pò di sane e fisiologiche mazzate (in senso ciclistico naturalmente). Difficile che vinca una tappa, in salita mi aspetto semmai l'esplosione degli spagnoli che fino ad ora si sono fatti vedere poco. Aranciata, le tue analisi entrano sempre nel dettaglio e sono certamente condivisibili, ma non ti nascondo che lo scorso anno quando esplose al Giro Cunego e fu subito autore di una grandissima prima settimana, beh...siccome già si era messo in mostra alla grande tutto aprile mi ero convinto di un suo calo nella terza settimana, ma non fu così e mi stupì. Senza dubbio testa e gambe vanno assieme, ma, non qui, in altri forum, ho letto soltanto di pressioni e blablabla... e mi domando: in casa Lampre, con Simoni e Cunego in squadra, come allora avrebbero potuto gestire la situazione al meglio? Sapendo che Cunego non era in forma ed era semmai un corridore che andava avanti "a nervi" (non mi spiego in altro modo la vittoria al Romandia...), forse non doveva prendere parte al Giro? Ma poi si sarebbe giocato quasi tutta la stagione al suo PRIMO Tour de France...insomma, non era facile! Non ho letto quanto detto da Pieri, ma personalmente do ancora fiducia a Quaranta e allora la do anche a Pieri! ;) E cosa direbbe Pozzato??? Proprio lui!!!! Non conosco personalmente Cunego, la sua timidezza sarà semmai mediatica, davanti al "gelato", ma io me lo ricordo bene in corsa l'anno scorso quando spazzò letteralmente via il 30enne e passa Simoni!!!!E con quale autorità!!!! Ti inviterei a leggere un'intervista al Piccolo Panettiere ante Giro rilasciata al Corriere della Sera (se la trovo te la linko): parlava del Giro in chiave Grande Fratello 2 e di come sia bello correre sapendo che in tv ti guardano milioni di persone....insomma, quando l'ho letta, ho detto: non ci sta più dentro. Infine, ho una domanda maliziosa che mi porto dentro: ma tutti quegli scatti a mani basse sul manubrio al Giro 2004 erano fatti ad arte, su commissione e/o consiglio? Quest'anno non glieli ho più visti fare....


gabri59 - 03/06/2005 alle 21:34

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Ciao Donchisciotte. [quote] Invece proprio oggi Savoldelli (che penso capisca di ciclismo) sulla Gazzetta dice che Cunego ha corso da padrone la prima settimana poi è calato di netto e Savoldeli parla di errore nella preparazione... E forse alla Lampre, dove pure si intendono di ciclismo, lo avevano capito, magari non basandosi sulla somma dei carciofi con le patate [/quote] Peccato che lo stesso Nibbio Savoldelli, che miracolosamente nell’incidente di Colonia non ci ha lasciato la lingua, ha sparato a zero sulle scelte strategiche operate dai dirigenti saeco ai suoi tempi, con particolare riferimento a Corti, evidentemente il bergamasco non è d’accordo con te, Nibbio Savoldelli pensa che in lampre di ciclismo ne capiscano poco, o giù di lì.[/quote] Infatti. E vorrei riportare nella loro interezza le parole di Savoldelli nell' intervista sulla Gazzetta di oggi, perchè non dice quello che Donchisciotte dice che ha detto: "[u]Damiano [b]ha subito la pressione[/b] e [b]forse[/b] ha sbagliato preparazione. Mi è sembrato [b]sfiduciato[/b], sicuramente [b]è stato un errore tenere lui e Simoni nella stessa squadra[/b]"[/u] Ovvero Savoldelli (che appunto come dice Donchisciotte ne capisce di ciclismo) dice esattamente ciò che abbiamo detto noi qui. Per il resto condivido in toto la tua risposta, Aranciata. E aggiungo anche che Cunego si è ritrovato a 23 anni preso nel meccanismo che tu molto efficacemente definisci "tritacarne mediatico", e quanto si sentisse a suo agio lo testimonia la vera e propria "crisi di rigetto" pubblica che ha avuto: è la prima volta che mi capita di vedere un atleta ammettere di essere crollato per la pressione e ripudiare il "castello troppo grande" che era stato costruito su di lui. Questo non mi sembra proprio "marciarci"... PS: non mi hai ancora spegato l' origine di Piccolo Panettiere...


gabri59 - 03/06/2005 alle 22:12

[quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Ti inviterei a leggere un'intervista al Piccolo Panettiere ante Giro rilasciata al Corriere della Sera (se la trovo te la linko): parlava del Giro in chiave Grande Fratello 2 e di come sia bello correre sapendo che in tv ti guardano milioni di persone....insomma, quando l'ho letta, ho detto: non ci sta più dentro.[/quote] Piacerebbe anche a me leggerla; mi ricordo che l' anno scorso parlò del Giro come del Grande Fratello (un paragone efficace in effetti) e mi ricordo di aver leto quest' anno un' intervista in cui diceva, più o meno, "in corsa non riesco ancora a rendermi conto che ci sono milioni di persone che ci guardano da casa, è una cosa bellissima" o qualcosa di simile. E' per caso quella? In quanto allo stato di forma di Cunego, non era al top ma sicuramente non era scarso! Ha fatto una prima settimana decisamente brillante, come ha detto anche Savoldelli, e lo testimonia la sua posizione in classifica prima della crisi nella tappa di Zoldo, che in squadra proprio non si aspettavano, vedi anche la tattica che hanno adottato. Lui ha detto che sentiva da giorni che "qualcosa non andava", probabilmente come ha detto Fornaciari nel suo diario aveva dubbi e insicurezze inconscie, che si sono sommate allo stress producendo il patatrac. Ora però c'è il rischio che questa sfiducia di cui parla Savoldelli si radichi e diventi difficile da superare. Spero tanto che non accada... Ciao.


aranciata_bottecchia - 03/06/2005 alle 23:20

Piccolo Panettiere, perchè per comprarsi la bicicletta ha fatto il panettiere in estate durante le vacanze scolastiche, anche se mi pare che i genitori avessero aggiunto i soldi mancanti. Mi è simpatica la cosa, ho lavorato non pochi anni nel mondo del pane, compresa qualche estate tra un anno scolastico e l’altro. Ciao a tutti!


aranciata_bottecchia - 03/06/2005 alle 23:22

Penso che non si debba essere severi a proposito di Cunego, non ce lo vedo proprio come uno sciacallo necrofilo e opportunista, assetato di fama e denaro. Il nostro Mario Casaldi ha raccontato che nel ritiro della Lampre Cunego era l’unico corridore a rilasciare interviste sotto il controllo di un addetto stampa della Lampre, e mi pare che sia pure seguito da una agenzia (A&J Carera?) che ne cura l’immagine e gli organizza feste e eventi mondani: davanti a pressioni prima sconosciute, di primo acchito pure gradevoli, forse Cunego ha delegato troppe decisioni e si è adattato alle scelte che altri hanno preso per lui, ne ha pagato lo scotto e spero che saprà fare tesoro dell’esperienza (magari dando retta alle parole di Hinault). Non parlerei di coraggio, il coraggio ha tante forme quante ne ha la paura, e tutti abbiamo paure differenti, ciò che fa sbiancare qualcuno fa il solletico ad altri, e viceversa. Ciò che per alcuni è coraggio per altri è la norma, e viceversa. Preferirei parlare di difetti fisiologici dei giovani, un mix di timidezza, inesperienza, presunzione, spavalderia, ansia, tutte mescolate insieme.


Donchisciotte - 04/06/2005 alle 00:45

Degli epiteti usati da Davide (sciacallo, necrofilo e opportunista, assetato di fama e denaro) toglierei senza alcun dubbio i primi due, davvero eccessivi. Gli altri due li lascerei stare. Certo che il coraggio ha mille facce e ogni uomo spende nella vita sempre paura e coraggio insieme, ma io parlavo, molto più semplicemente, di coraggio verso l'ambiente, il potere e quello non ce l'ha senza alcun dubbio. E' vero che i giovani sono un miscuglio affascinante delle qualità che tu indichi, ma quando ciò che appare è invece questa evanescenza imbarazzante, un arrivismo angusto e un senso così scarso della visionarietà......il fascino non esiste più. Putroppo è una caratteristica molto comune dei ragazzi di oggi, se ti capita di leggere qualche articolo o libro di Umberto Galimberti vedrai che li descrive con molto acume. Con questo mi sono allontanata dal tema del topic , ma forse non tanto.


aranciata_bottecchia - 04/06/2005 alle 01:25

Non sono davvero d’accordo con te, ma non ho nemmeno intenzione di alimentare un ping pong senza via d’uscita. Mi sono sempre astenuto dal criticare gli aspetti negativi e i limiti del carattere di Pantani, che per qualità e quantità avevano poco da invidiare a chicchessia, preferendo l’arte all’artista, temendo che le critiche all’artista indebolissero l’arte al cospetto degli occhi e delle orecchie più superficiali, e continuerò su questa linea. Sono sempre stato abbastanza morbido anche con Simoni, non vedo perchè non dovrei esserlo con Cunego, che per ora non da al sottoscritto nessun motivo di critica aspra. Comunque sia, attraverso le mie parole, finisci per attribuire a Cunego il medesimo carattere posseduto da Bernard Hinault, appunto opportunista, assetato di fama e denaro, ci aggiungo pure cinico, e spero sia di buon auspicio. Ciao


Pirata x sempre - 04/06/2005 alle 09:41

anche qui mi perdonerete spero per nn leggere piu'di ottanta post,sicuramente illuminanti anche vedendo i postatori piu'frequenti ma ci tenevo a dire la mia sul Giro di Damiano che secondo me e'stato sicuramente condizionato dalla presenza di Simoni,da una preparazione forse rallentata nel momento in cui doveva mostratre invece un salto di qualita'(ricordo al riguardo un Aprile forse piu'incolore di un'ottimo Marzo),come se in fondo la scelta della squadra di privilegiare il trentino fosse stata recepita dal campioncino veronese gia'da un po'di tempo e perche'no gli allenamenti,mirati piu'al Tour che alla corsa rosa,concordati insieme con i dirigenti del team e Martinelli! che sia stato giusto o meno io nn so dirlo,di sicuro nella tappa dello Stelvio Damiano aveva tutte le possibilita'di rientrare in classifica e gia'li dissi che,vista la scelta fatta quel giorno,se Gibo nn avesse vinto il Giro quella tattica di avere un'unico capitano a tutti i costi,seppur la strada ti permetteva di tornarne ad averne due,si poteva rivelare azzardata e cosi credo sia stato,seppur di poco,trenta secondi diciamo! quello che inoltre mi e'sembrato esagerato e'stato proprio il sacrificio cosi totale di un campione ed ultimo vincitore della rosa come Damiano totalmente alla causa Simoni(cosa che nn ha fatto Cioni con Di Luca,e nn condanno il comportamento della Liquigas),nn so per esempio sul Tenda potevano lasciarlo andare col gruppetto di Basso e provare a fargli vincere una tappa,importantissima per il suo morale e per tutto il movimento italiano,anche visto l'ottimo Vila che e'uscito fuori alla distanza risultando gregario di grandissima sostanza e qualita'ed anche perche'pensando al fatto che al Tour la concorrenza sara'altissima e lui alla prima partecipazione e'forte il rischio di una stagione completamente anonima,almeno nei risultati perche'vista l'eta'e'ancora molto importante per lui acquisire esperienza,pure se in cuor mio credo e spero di rivedere il Damiano leggero ed esplosivo dello socrso anno imperversare e dare spettacolo sulle nn poche salite di questo Tour! una curiosita'di nn poca rilevanza,leggendo gli start-list del Delfinato e del Giro di Svizzera nn ci sono ne Basso ne Cunego,che ne dite sara'un bene o un male per la preparazione dei due nostri piu'fulgidi talenti?


Felice - 04/06/2005 alle 09:45

[quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Felice, io e te probabilemente facciamo fatica a intenderci, proprio se andassimo in fuga, io e te, ci riprenderebbero subito..:D [/quote] Aspetta, aspetta... E' tutta pretattica! Noi andiamo in fuga (ci lasceranno partire di sicuro perché penseranno che passeremo il tempo a bisticciare), prendiamo un buon ventaggio, poi cominciamo seriamente a collaborare e freghiamo tutti quanti. Piuttosto, come facciamo? Tu vinci la tappa e io passo primo al GPM, o il contrario? [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] guarda che io riconosco a Cunego un indubbio talento ma nel contempo non gli affibbio nessuna altra dimensione come ALTRI, invece, presto si sono dati da fare a tratteggiargli! Semmai la presunzione è proprio di quegli altri, e parlerei piuttosto di cattiva irriverenza nei confronti dell'indimenticato Marco Pantani. Ma possibile che dopo 3 mesi dalla morte del Pirata, Cunego era già il suo erede???? Questo è cattivo gusto! [/quote] Siamo d'accordo allora. Come ben sai, se hai letto quanto ho scritto anche in altri thread, io ho sempre considerato tali confronti deleteri, chiunque siano i corridori in questione. E questo a maggior ragione se si confrontano corridori agli inizi della carriera con gente che tale carriera l'hanno finita. Sottoscrivo completamente quanto tu dici sul cattivo gusto. Tuttavia, e contrariamente a quanto detto da donchisciotte, Cuneghin é stato più la vittima che il beneficiario di quello che avete definito un "pompaggio mediatico". A meno che non si voglia considerare un "beneficio" la stagione che sta vivendo... Non concordo assolutamente sulla svalutazione sistematica del Giro dell'anno scorso, ma penso che su questo punto ognuno resterà della sua opinione.


aranciata_bottecchia - 04/06/2005 alle 10:59

Per Pirata x sempre: penso che siamo abbastanza d’accordo, ma a proposito dell’azione sullo Stelvio vorrei ribadire che è stato commesso un errore grossolano da parte della squadra, è stata sbagliata una di quelle scelte elementari che altri (Savoldelli) hanno invece infilato correttamente come il filo nell’anima delle perline di una collana. Damiano doveva essere lasciato andare, oppure incitato a insistere, perchè nel migliore dei casi, come dici tu, sarebbe potuto rientrare in classifica, nel peggiore sarebbe saltato ma poi Simoni, al momento del suo scattino finale, avrebbe potuto trovare un Savoldelli un po’ più affaticato, rosicchiandogli altri secondi (e il Giro lo ha buttato via per soli 28 scatti della lancetta più grande). Ti consiglio comunque di salvare e leggere con calma questo thread, così come quello sulle polemiche di Simoni. Se poi ti va di farti due sghignazzate con la mia crociata contro il cronometro leggi il thread sull’assegno in bianco per i Davitamon Lotto. Ciao!


sunsemperchi - 04/06/2005 alle 14:43

Felice...in effetti...nothing is impossible! ;) Sì Gabri, quella è l'intervista a cui faccio riferimento! Purtroppo non riesco a reperirla online...comunque, a me, francamente, non era piaciuta molto, mi dava l'idea di un corridore un po' vanitoso con la testa un po' per aria... Aranciata, si parla tanto di strategie, ruoli e scelte, ma difatti l'agenzia che gestisce Cunego è la A&J, la stessa che cura gli affari di Petacchi e di...Simoni! Ma è possibile che si possa ancora discuisire sulla tappa dello Stelvio alla luce poi di tutto quello che è successo?? Certo, nothing is impossible però... :O-- Sono d'accordo sul fatto che non sia stata una brillante idea fermare Cunego in chiave avversari come dice Aranciata, ma pensare che Cunego sarebbe potuto rientrare in classifica o vincere la tappaaa... ragazzi ma Cunego ha fatto corsa parallela a Kolobnev! Parra e Rujano sul circuito di Monza lo doppiavano senza problemi, altrochè! Ma neanche quando tirava il gruppo sul Foscagno e sul Colletto del Moro con 20-30 corridori al traino mi ha impressionato... Pirata X Sempre, ma l'azione, inutile, di Cioni a Limone Piemonte è stata l'unica azione suicida della Liquigas, non sarà da condannare ma neanche da prendere come esempio..!


Felice - 04/06/2005 alle 16:50

[quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Ma è possibile che si possa ancora discuisire sulla tappa dello Stelvio alla luce poi di tutto quello che è successo?? Certo, nothing is impossible però... :O-- Sono d'accordo sul fatto che non sia stata una brillante idea fermare Cunego in chiave avversari come dice Aranciata, ma pensare che Cunego sarebbe potuto rientrare in classifica o vincere la tappaaa... ragazzi ma Cunego ha fatto corsa parallela a Kolobnev! Parra e Rujano sul circuito di Monza lo doppiavano senza problemi, altrochè! [/quote] Cosa vuoi, c'é chi, come me, Aranciata, ora anche Pirata_Giuseppe e altri, pensa che Cuneghin, il giorno dello Stelvio, avrebbe potuto fare qualcosa di buono. E lo pensa perché la situzione tattica sarebbe stata favorevole e la possibilità di un pronto riscatto avrebbe prodotto quegli stimoli che null'altro poteva produrre. Senza per questo affermarlo con certezza, perché a tutti noi difetta la conoscenza di alcuni dettagli di non poca importanza: in primis se Cunego abbia cominciato a staccarsi a causa delle istruzioni ricevute o se tali istruzioni siano state date solo dopo aver constatato che Damiano comunque non teneva il passo. E c'é chi cita a sproposito il passo delle Erbe come indicazione del fatto che Simoni e Cunego quel giorno non ne avevano. Ora se anche i due fossero passati in cima con 2 minuti di vantaggio, cio' non sarebbe bastato per riagganciare quanti stavano davanti, si sarebbero travati soli nel susseguente lungo tratto di pianura e sarebbero stati inevitabilmente riassorbiti. E con grande probabilità avrebbero poi pagato dazio sull'ultima salita. E' chiaro quindi che hanno provato nella speranza di portar via un gruppetto. Quando hanno visto di non esserci riusciti sono rimasti un po' là davanti a galleggiare nella speranza che qualcun altro si decidesse ad attaccare. Visto che nessuno si é deciso, hanno saggiamente lasciato perdere. Saluti a tutti e in particolare a Pirata_Giuseppe, la cui assenza dal forum si faceva sentire!


Pirata x sempre - 05/06/2005 alle 15:31

[quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Pirata X Sempre, ma l'azione, inutile, di Cioni a Limone Piemonte è stata l'unica azione suicida della Liquigas, non sarà da condannare ma neanche da prendere come esempio..! [/quote] beh sicuramente nn era forse un'esempio di tattica e di squadra unita attorno ad un'unico capitano ma c'e'anche da dire che il capitano di partenza era proprio Cioni(insieme a Garzelli)e che le caratteristiche della salita si adattavano benissimo al corridore anglo_toscano,certo vista poi la crisi di Di Luca e la superprestazione di Basso la scelta fatta sulla carta,secondo me intelligente,si e'rivelata sbagliata,ma capisco anche che un team come la Liquigas cercasse un'altra affermazione di prestigio,nn confidando del tutto,per svariati motivi ribaditi anche nella tappa del Finestre,sulla tenuta e la reale possibilita'di vittoria del corridore abruzzese,che son sicuro pero'avevano valutato ben capace di restare sulle ruote di Savoldelli in una salita dalle pendenze nn impossibili,cosa che nn e'sorprendentemente successa per la prima volta in un Giro cmq sensazionale e stupefacente del campione di Spoltore! insomma una scelta secondo me comprensibile che gli si e'ritorta contro....


Donchisciotte - 05/06/2005 alle 21:10

In effetti io porto nell'interesse per il ciclismo il mio modo di essere , che non è esente da grandi simpatie e grandi antipatie ( mai persecutorie, iraconde sì). Non vedo, tuttavia, quale sia il grande prezzo che Cunego sta pagando: un bagno di umiltà al Giro gli può fare solo bene, se ha talento avrà modo di dimostrarlo ( mooooolto favorito da avversari troppo vecchi o non campionissimi), se non ha talento......ciccia! Hinaul non lo citerei proprio per Cunego, io sono stata sua tifosa ( come dico sempre, era il mio periodo cechoviano, poi ho scoperto per sempre il dostoevskjiano Marco e ho capito la mia natura), altra dimensione, altro spessore, altro tutto. Non sapevo che Cunego fosse seguito da agenzie di manager già al primo anno di vittorie...... A proposito di cinismo e opportunismo: non leggo fra i partecipanti ( mi è sfuggito?) al memorial pantani di ieri il nome di Cunego. Lui o fa l'Erede, l'attore principale,perché gli fa gioco, o ,se deve fare il semplice omaggio di un corridore a un collega morto , no, sta a casa...... Infine a chi scriveva del tentativo di creare il gruppettino sul Colle delle Erbe: il gruppettino c'era, era quello dei fuggitivi, così si fanno le imprese, altrimenti si resta a bollire tra Basso in crisi e i fuggitivi che vanno a vincere e ( Rujano) a giocarsi il Giro. Con questo chiudo la polemica su Cunego.


gabri59 - 05/06/2005 alle 21:49

Ma... riguardo a Stelvio ed Erbe, : per quanto riguarda l'attacco sul Passo delle Erbe, è meglio precisare innanzitutto che avvenne il giorno precedente a quello dello Stelvio, nella tappa di Ortisei. Concordo con Felice, che ha scritto [i]se anche i due fossero passati in cima con 2 minuti di vantaggio, cio' non sarebbe bastato per riagganciare quanti stavano davanti, si sarebbero travati soli nel susseguente lungo tratto di pianura e sarebbero stati inevitabilmente riassorbiti. E con grande probabilità avrebbero poi pagato dazio sull'ultima salita[/i]. Donchisciotte, il gruppetto che tu dici che c'era, quello dei fuggitivi, era TROPPO LONTANO. Te li ricordi i distacchi? Sembra di no....L'intento (dichiarato poi anche dai corridori) era di portare via un gruppetto, visto che era impossibile raggiungere la fuga davanti con Parra, Rujano & c e che in due, visto il modo estremamente discutibile con cui erano disegnati i finali di tappa in questo Giro (tranne quello di Zoldo) Damiano e Simoni non sarebbero andati lontano. Vi rammento anche che quel giorno Damiano non andava certo più piano di Simoni (e questa ossservazione si lega a ciò che è successo sullo Stelvio). Il giorno dopo, il tappone dello Stelvio di cui stiamo tanto discutendo, e sulla cui analisi concordo con Pirata e Aranciata. Innanzitutto, voglio premettere che ero stata ad Ortisei e quella mattina ero alla partenza ad Egna. Damiano era di pessimo umore ed ho scoperto, leggendo il diario di Fornaciari, che quella mattina alla Lampre avevano avuto una riunione tecnica. Posso immaginare che lì Simoni, visto che Damiano andava come lui, abbia preteso ed ottenuto la sua piena disponibilità, anche come gregario, eliminando così l' avversario in casa. Con magari la famosa promessa (di marinaio come abbiamo visto) di ricambiare al Tour. Quindi: parte la solita fuga, stavolta è dentro anche Damiano. Tattica da manuale. Infatti Savoldelli come da prassi consuma la squadra nell' inseguimento. Si arriva sullo Stelvio e tutti si attendono che Simoni attacchi la maglia rosa ormai isolata, raggiunga la fuga da solo o con l' aiuto di Damiano e altri e vada a vincere il Giro (che si potesse rientrare lo dimostra poi Sella, tra l' altro). Sbagliato! Stupore assoluto, Simoni non si sogna nemmeno di attaccare. Invece, ferma Damiano e mette Vila a tirare per tutta la salita. E poi, fa fare la stessa cosa a Damiano, per poi attaccare a pochissimi km dall' arrivo e guadagnare pochissimi secondi. E' chiaro che Simoni non aveva assolutamente gambe (sul Finestre le aveva però...), o che ha preferito la vendetta, o che non ha voluto osare, o tutte queste cose insieme. E quindi ha scelto di difendersi (e difendere anche Savoldelli e gli altri) dall' attacco di Rujano. Sullo Stelvio Simoni ha perso il Giro a favore di Savoldelli e l' ha fatto perdere a Rujano. E poi ha anche avuto la faccia tosta di lamentarsi che gli sono mancati Cunego e la squadra... x Donchisciotte: [quote]la ruota mediatica che gira guidata dall'opportunismo , se converrà, tornerà a girare per Cunego).[/quote] Buffo davvero che tu lo ammetta finalmente, dopo un anno intero passato a parlare di complotto mediatico.... :P [quote]grandi antipatie ( mai persecutorie, iraconde sì)[/quote] Permettimi di ridere...per un anno intero tu hai letteralmente perseguitato Cunego, ed i suoi tifosi per buona misura. Basta dare un' occhiata al Forum della Fondazione Marco Pantani :OIO [quote]Hinaul non lo citerei proprio per Cunego[/quote] veramente è Hinault che ha citato Cunego...:P dicendo una serie di cose che Aranciata ha riportato. Calmati, non si stava facendo nessun paragone tra lui e Cunego ;) [quote]Non sapevo che Cunego fosse seguito da agenzie di manager già al primo anno di vittorie[/quote] ti rendo noto che è seguito da quando era uno junior...succede ha chi ha poco talento...:D [quote]A proposito di cinismo e opportunismo: non leggo fra i partecipanti ( mi è sfuggito?) al memorial pantani di ieri il nome di Cunego[/quote] infatti non c'era, come non è stato nè ci sarà a tutti i soliti circuiti post - Giro. Ne ha corsi solo due e non ne correrà altri. Una decisione presa perchè a differenza dell' anno scorso ha il Tour da preparare. Solo chi vede attraverso le lenti deformanti dell' odio come fai tu può parlare di "cinismo e opportunismo" :OIO [quote]se ha talento avrà modo di dimostrarlo[/quote] Donchisciotte, non ti bastano i fatti (dato che ti rifiuti pervicacemente di prendere atto del fatto che Cunego ha vinto oltre al Giro anche il Lombardia ed ha chiuso la stagione a 23 anni come n. 1 del mondo) , non ti bastano le parole di grandi campioni del passato tra i quali il tuo idolo Hinault... Non so se ridere o piangere, ma una bella risata (molto sarcastica) penso sia la cosa migliore :yes:


sunsemperchi - 05/06/2005 alle 22:33

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da sunsemperchi [/i] Ma è possibile che si possa ancora discuisire sulla tappa dello Stelvio alla luce poi di tutto quello che è successo?? Certo, nothing is impossible però... :O-- Sono d'accordo sul fatto che non sia stata una brillante idea fermare Cunego in chiave avversari come dice Aranciata, ma pensare che Cunego sarebbe potuto rientrare in classifica o vincere la tappaaa... ragazzi ma Cunego ha fatto corsa parallela a Kolobnev! Parra e Rujano sul circuito di Monza lo doppiavano senza problemi, altrochè! [/quote] Cosa vuoi, c'é chi, come me, Aranciata, ora anche Pirata_Giuseppe e altri, pensa che Cuneghin, il giorno dello Stelvio, avrebbe potuto fare qualcosa di buono. E lo pensa perché la situzione tattica sarebbe stata favorevole e la possibilità di un pronto riscatto avrebbe prodotto quegli stimoli che null'altro poteva produrre. Senza per questo affermarlo con certezza, perché a tutti noi difetta la conoscenza di alcuni dettagli di non poca importanza: in primis se Cunego abbia cominciato a staccarsi a causa delle istruzioni ricevute o se tali istruzioni siano state date solo dopo aver constatato che Damiano comunque non teneva il passo. E c'é chi cita a sproposito il passo delle Erbe come indicazione del fatto che Simoni e Cunego quel giorno non ne avevano. Ora se anche i due fossero passati in cima con 2 minuti di vantaggio, cio' non sarebbe bastato per riagganciare quanti stavano davanti, si sarebbero travati soli nel susseguente lungo tratto di pianura e sarebbero stati inevitabilmente riassorbiti. E con grande probabilità avrebbero poi pagato dazio sull'ultima salita. E' chiaro quindi che hanno provato nella speranza di portar via un gruppetto. Quando hanno visto di non esserci riusciti sono rimasti un po' là davanti a galleggiare nella speranza che qualcun altro si decidesse ad attaccare. Visto che nessuno si é deciso, hanno saggiamente lasciato perdere. Saluti a tutti e in particolare a Pirata_Giuseppe, la cui assenza dal forum si faceva sentire! [/quote] Beh Felice ma a me dove mi collochi?? :D Non ho parlato di passo delle erbe...ma se gambe e testa vanno insieme, ed è il cervello a dare l'impulso alla gambe beh...un cadenza di pedalate significativa non penso proprio che dipenda esclusivamente dalla testa, ma è insita nei polpacci e nelle coscie (se girano naturalmente). Cunego ha dimostrato ad es. di essere nettamente inferiore a Simoni in questo giro e quest'ultimo non ha vinto neanche una tappa. A mio parere una buona prestazione, superiore a quella offerta da Cunego, è stata quella di Vila e neppure lui ha vinto una tappa. Sinceramente non riesco a immaginarlo sul Foscagno a ruota o addirittura davanti a Parra (nei confronti del quale poi perdeva un minuto sullo stesso tratto....).


Donchisciotte - 05/06/2005 alle 22:50

Giuro che è l'ultima volta che rispondo in questo post su Cunego. Non so usare "quote" su questo forum e mi arrangio artigianalmente: Donchisciotte: la ruota mediatica che gira guidata dall'opportunismo , se converrà, tornerà a girare per Cunego). Buffo davvero che tu lo ammetta finalmente, dopo un anno intero passato a parlare di complotto mediatico.... MAI PARLATO DI COMPLOTTO MEDIATICO, IO PER CUNEGO HO SEMPRE PARLATO DI POMPAGGIO MEDIATICO AL FINE DI NON PERDERE, CON LA MORTE DI PANTANI, INTERESSE INTORNO AL CICLISMO. APPENA CUNEGO HA TRADITO LE ATTESE IL POMPAGGIO E' FINITO, PERCHE' A POMPARE ARIA FRITTA SI STUFANO PURE I GIORNALISTI E PERCHE' SE IL POMPATO MEDIATICO NON DA' I FRUTTI SPERATI LORO PASSANO AD ALTRI E AL GIRO HANNO POTUTO SPERARE IN BASSO (CHE LORO VEDONO PIU' CONSISTENTE). SE BASSO FALLISCE E CUNEGO SI RIPRENDE, TORNERANNO A POMPARE CUNEGO.....E' LA STAMPA BELLEZZA....... IL FINE E' SEMPRE IL DENARO CHE SI RIESCE A MUOVERE. grandi antipatie ( mai persecutorie, iraconde sì) Permettimi di ridere...per un anno intero tu hai letteralmente perseguitato Cunego, ed i suoi tifosi per buona misura. Basta dare un' occhiata al Forum della Fondazione Marco Pantani AUGURATI CHE CUNEGO NON SIA MAI AL CENTRO DI UNA PERSECUZIONE ( NE DUBITO, ANCHE PER DIVENTARE CAPRO ESPIATORIO OCCORRE GRANDEZZA), SCOPRIRESTI COSA E' DAVVERO UNA PERSECUZIONE. IO ESPRIMO OPINIONI NEGATIVE SU UNA PERSONA PUBBLICA, COME TALE SOGGETTA A CRITICHE, SU FORUM CHE, ANCHE SE MOLTO SEGUITI SONO, COMUNQUE, CIRCOSCRITTI, NON PRODUCONO PERSECUZIONE. POI, RIPETO, SONO OPINIONI MOLTO NEGATIVE, NON PERSECUZIONI, PER PERSEGUITARE OCCORRE UN POTERE. USARE LA PAROLA PERSECUZIONE PER LE MIE OPINIONI SU CUNEGO E' UNA MANIFESTAZIONE DELLA MILLANTERIA UN PO' ISTERICA CHE HANNO SPESSO ALCUNI TIFOSI DI CUNEGO. TORNATE ALLA REALTA': NON LO PERSEGUITA NESSUNO ( NE' I GIORNALISTI , NE' SIMONI,NE', MA FIGURIAMOCI!, IO). Hinaul non lo citerei proprio per Cunego veramente è Hinault che ha citato Cunego... dicendo una serie di cose che Aranciata ha riportato. Calmati, non si stava facendo nessun paragone tra lui e Cunego SE RILEGGI IL POST DI ARANCIATA NOTERAI UN ACCENNO SCHERZOSO A HINAULT, A QUELLO MI RIFERIVO. PER IL RESTO , SUI PARAGONI CON HINAULT E MERCKX,RILEGGI ALCUNI POST DEL FORUM DI CUNEGO..... TROVERAI ALCUNE TRACCE DI MILLANTERIA ISTERICA. Non sapevo che Cunego fosse seguito da agenzie di manager già al primo anno di vittorie ti rendo noto che è seguito da quando era uno junior...succede ha chi ha poco talento... CI SONO TANTE PERSONE CON UN GRANDE TALENTO ( IN OGNI CAMPO), NON TUTTE SI FANNO IMMEDIATAMENTE SEGUIRE DA AGENZIE DI MANAGER ALLA PRIMA VITTORIA, LO FANNO QUELLI PIU' ATTENTI AL VIL DENARO, FORSE. A proposito di cinismo e opportunismo: non leggo fra i partecipanti ( mi è sfuggito?) al memorial pantani di ieri il nome di Cunego infatti non c'era, come non è stato nè ci sarà a tutti i soliti circuiti post - Giro. Ne ha corsi solo due e non ne correrà altri. Una decisione presa perchè a differenza dell' anno scorso ha il Tour da preparare. Solo chi vede attraverso le lenti deformanti dell' odio come fai tu può parlare di "cinismo e opportunismo" L'ANNO SCORSO ,PERO', QUANDO I MEDIA LO POMPAVANO COME L'EREDE E LUI NE TRAEVA AMPI VANTAGGI TANTO DA RECITARE LA PARTE CON ACCANIMENTO, C'E' ANDATO A QUESTO SOLITO CIRCUITO POST GIRO. PORTAVA LA CORONA IN PRIMA FILA ( PUR NON AVENDO AVUTO NULLA A CHE FARE CON MARCO E LA SUA VITA E PUR ESSENDOCI TANTI CHE AVEVANO AVUTO A CHE FARE CON MARCO MOLTO PIU' DI LUI) MENTRE I TRE CRONISTI RAI ANNUNCIAVANO GIULIVI CHE I TIFOSI DI PANTANI AVEVANO TROVATO CUNEGO. QUEST'ANNO CHE DOVEVA ESSERE UNO DEI TANTI A OMAGGIARE UN CAMPIONE DI CUI, A SUO DIRE MA IO NON CI CREDO, E' STATO TIFOSO, NON C'E' ANDATO. COME SI PUO' DEFINIRE MEGLIO CHE CON OPPORTUNISMO? se ha talento avrà modo di dimostrarlo Donchisciotte, non ti bastano i fatti (dato che ti rifiuti pervicacemente di prendere atto del fatto che Cunego ha vinto oltre al Giro anche il Lombardia ed ha chiuso la stagione a 23 anni come n. 1 del mondo) , non ti bastano le parole di grandi campioni del passato tra i quali il tuo idolo Hinault... Non so se ridere o piangere, ma una bella risata (molto sarcastica) penso sia la cosa migliore IL TALENTO VA VALUTATO IN RELAZIONE AGLI AVVERSARI, GLI AVVERSARI DI CUNEGO L'ANNO SCORSO ERANO INESISTENTI AL GIRO ( TANTO CHE SI SONO DOVUTI ATTACCARE ALL'AVVINCENTE LOTTA DEL CAMPIONE ( MEDIO) AL TRAMONTO CONTRO L'ATTOR GIOVANE EMERGENTE), ADESSO SONO DISCONTINUI O VECCHI. PURTROPPO GLI AVVERSARI CONTANO E POI ,ANCHE CON QUESTI AVVERSARI, NON HO MAI VISTO UNA VERA IMPRESA DI CUNEGO. SARA' CHE SONO ABITUATA TROPPO BENE.... SO COSA SIA UN'IMPRESA. CHI HA MAI DETTO CHE HINAULT ERA UN IDOLO PER ME? HO SOLO DETTO CHE ERO TIFOSA ( DICIAMO MODERATA). MA SEMPRE A MILLANTARE......


gabri59 - 05/06/2005 alle 23:09

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] IL TALENTO VA VALUTATO IN RELAZIONE AGLI AVVERSARI, GLI AVVERSARI DI CUNEGO L'ANNO SCORSO ERANO INESISTENTI AL GIRO ( TANTO CHE SI SONO DOVUTI ATTACCARE ALL'AVVINCENTE LOTTA DEL CAMPIONE ( MEDIO) AL TRAMONTO CONTRO L'ATTOR GIOVANE EMERGENTE), ADESSO SONO DISCONTINUI O VECCHI. PURTROPPO GLI AVVERSARI CONTANO[/quote] Il Lombardia? Il primo posto nella classifica UCI? Niente, nada, inesistenti, per te è come se Cunego l' anno scorso avesse corso e vinto solo il Giro. :OIO Il Tour da preparare, mentre l' anno scorso Cunego aveva un mese di "stacco"? Niente, per te la situazione è identica. Non c'è verso che tu prenda atto della realtà dei fatti. :OIO Davvero una discussione inutile, d' altronde non sono certo sorpresa.


Monsieur 40% - 06/06/2005 alle 01:44

Mi metto un po' in mezzo, anche se non ho avuto la pazienza di leggere tutti i post di questo thread, ma trovo che un certo accanimento contro Damiano Cunego sia quantomeno eccessivo. Il ragazzo è del 1981, e l'anno scorso si è trovato catapultato prima ad essere un corridore vincente (Giro del Trentino), poi ad essere un capitano (Giro d'Italia), poi ad essere il numero uno (Lombardia ed UCI). Sin dall'inizio di quest'anno, come anche la mia intervista a Terracina dimostra, Damiano ha detto che il 2005 sarebbe stato un anno difficile, il più difficile forse, anche pensando al futuro; non aveva torto e non lo ha tuttora. Parlandoci mi ha destato un'ottima impressione: intelligente, simpatico, con punte di timidezza soprattutto quando si parla della sua sfera "non ciclistica", come possono essere domande sulla musica o sulla sua condizione giovanile. Niente che possano ricondurre ad uno snobbismo o ad un qualsivoglia difetto di forma (attenzione, mi permetto di dirlo dopo averci parlato una sola volta, magari prendete con le pinze quello che scrivo, potrebbe essere solo una "prima impressione" - ndr). Io sono del 1982, ed in meno di un anno mi sono trovato più o meno nella stessa situazione di Cunego, seppur in ambiti diversi: scrivo, pubblico, viaggio, conosco, intervisto, commento e disquisisco. Non mi sono montato la testa, per carità, ma credo che le cose si stiano incanalando nella maniera e sulla via che spero, non lo nego. Io ho (ancora) 22 anni e Damiano ha (ancora) 23 anni: ripeto, con le dovute proprorzioni, due ragazzi hanno modificato in un anno alcune delle loro abitudini di vita, e questo nonostante tutti i buoni propositi un po' cambia la persona, magari in meglio, ma la cambia, inevitabilmente. Ecco che tra un anno, magari, prenderò qualche porta in faccia da qualche redazione, ma non per questo dovrei cambiare aspettative, o non per questo mi aspetterei che degli amici, che dapprima mi sostenevano, mi si scaglino addosso, magari ridendo di quando me ne bullavo. Il bullarsi può essere effetto di gioventù, la derisione è effetto d'invidia, e non è la stessa cosa. Damiano in questo Giro d'Italia, tra l'altro corso dopo aver corso da capitano il Giro dei Paesi Baschi, la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Romandia, facendo ovunque bellissime figure (che è diverso da correre il Trentino, Larciano e l'Appennino, con tutto il rispetto), ha preso una porta in faccia, e non vedo cosa c'è di male. Era forte prima, è forte ancora, sarà più forte tra qualche tempo, magari già tra un mese. Tutti i discorsi legati al di fuori delle corse li trovo un tantino effimeri perchè non si conoscono bene tutti i risvolti, ma sia chiaro che anch'io penso che quest'inverno (come lui stesso ha confermato) le varie campagne pubblicitarie lo abbiano distolto e "rintontonito de bucie" (come diceva Nino Manfredi). Anche per questo, un agenzia manageriale: per evitare che si fondesse il cervello dovendo rispondere 1 miliardo di volte al cellulare in un mese, suppongo. Io mi aspetto una grande prova da Damiano al Tour, non so perchè... o forse sì... Mario


cunego - 06/06/2005 alle 11:24

donchisciotte basta.mi ricordo che ai tempi del forum del grande pirata tu tifavi anche contro la nazionale di ballerini.stai stufando. se a te non piace cunego sono affai tuoi non venirlo a raccontare qua.:pomodoro:


marco83 - 06/06/2005 alle 12:57

Devo dire che ci ho pensato bene prima di espormi in un tintervento su quest'argomento, e sono d'accordo con la bella analisi fatta da Mario: trovo che probabilmente la "verità" (se di verità si può parlare) sta nel mezzo delle posizioni un po'troppo estremiste di Gabri e Donchisciotte. Da tifoso di Damiano quale sono io, mi è dispiaciuto moltissimo vederlo così giù durante quest'ultimo Giro d'Italia: le pressioni sono state senz'altro molto elevate, ed è vero che probabilmente Damiano non ha retto tutto ciò, ma focalizzare l'attenzione solo e soltanto sulle pressioni mediatiche e della tifoseria penso sia ingiusto e scorretto nei confronti dello stesso Damiano... 6 minuti a Zoldo e 12 sul Finestre non sono briciole da affibbiare solo a motivazioni esterne e metafisiche, ma soprattutto al fatto che Damiano senza dubbio non aveva la stessa condizione del 2004. E la riprova è proprio la tappa del Finestre, dove doveva aiutare Simoni a tirare il gruppo, ma non ce l'ha fatta... e, solo per quel che riguarda quella giornata, non mi sento di dar torto a Gibo quando sostiene che Damiano è stato inesistente. Quel giorno Damiano purtroppo non c'era, e questo è senz'altro un fatto... :( Già ero un po'scettico sul fatto di mandare Damiano al Tour già da quest'anno... ora, dopo un Giro di questo tipo, sono ancora più convinto che sarebbe stato meglio lasciarlo a casa, per puntare tutto sul finale di stagione (magari x provare a rivincere il Lombardia). So che le preparazioni e i programmi non si possono stravolgere all'ultimo momento, ma forse in questo caso ci vorrebbe anche un po'di buon senso, il rischio forte è quello di bruciare un talento... e speriamo proprio non avvenga perchè al momento Cunego è il miglior talento italiano in circolazione. ;) Un ultima precisazione: comunque andrà questa stagione, credo che Damiano imparerà molto da quello che è successo al Girod'Italia appena concluso. E, in ogni caso, credo abbia bisogno di tutto, tranne che di un bagno di umiltà perchè lui è già una persona molto umile e disponibile, come se ne vedono pochissime nel mondo dello sport... La lavata di capo facciamola fare a chi ne ha veramente bisogno, come ad esempio alcuni famosi calciatori che pernacchiano in diretta tv... :cool:


superalvi - 06/06/2005 alle 13:33

contentissimo perchè questo thread da me ideato sta avendo un ottimo successo :cincin: concordo pienamente con monsieur mario pur e mi auguro anche io che damiano ci faccia sognare magari già sul galibier...... però forse un aspetto importante deriva dalla gestione della squadra la lampre caffita è l' secondo me che nascono gli errori.... damiano avrebbe potuto tranquillamente annunciare che avrebbe corso un giro in preparazione al tour, il vecchio simoni avrebbe corso il giro della vita. le polemiche sarebbero fioccate ma nesssuno avrebbe mai messo in dubbio i numeri del ragazzino(come è stato fatto da molti qui..)che evidentemente ci sono(giro+ lombardia+1 class.uci...) e alla fine ce ne saremmo fatti una ragione. la Lampre ha voluto mischiare le carte presentandosi al via con gli stessi proclami dell'anno scorso ma con diverse reali potenzialitàè.tutti hanno creduto alla replica dello scorso anno ma sono rimasti delusi perchè: cunego ha fatto piazzamenti e un sufficente lavoro di gregario,simoni è ormai vecchio(dispiace dirlo)perchè nel momento decisivo non ha mai avuto le gambe per fare la differenza,squadra eccezion fatta per vila e per la tappa del duran assente. Non penso damiano possa fare granchè al tour perchè sarà durissimo per lui adattarsi alla grand-boucle; spero vivamente mi smentisca cosicchè il tread andrebbe a farsi benedire anche se arrivasse 10 senza brillare....(tipo mancebo,lehipimer ,totshnig...) In caso che le infauste previsioni si avverino mi inizieri a domandare qualcosa sul grandissimo "nome" che martinelli ha fra i ds. infatti egli ha si vinto con Pantani(ma con quel pantani e con quei gregari avrei forse vinto anche io...)ma nn ha gestito bene il dopo campiglio, ne il dualismo pantani- garzelli, ne quello cunego simoni... anzi se fallisce al tour temo che possa rischiare di bruciarsi il campioncino veronese.


Alefederico - 06/06/2005 alle 14:00

Il deludente Giro di Cunego è nato l'inverno scorso quando la Lampre decise di tenere due galli in un pollaio. Quello che Cunego non dice (ma che tutti noi pensiamo) è che lo stress/aspettative accumulate prima del Giro non erano dovute direttamente nè allo sponsor nè ai tifosi nè alla stampa. Cunego ha sofferto la guerra in casa con Simoni. La mancanza in corsa (e nel dopocorsa) di un uomo come Mazzoleni ha fatto il resto. A mio parere Cunego è un grande corridore ma anche un ragazzo sin troppo timido e perbene a cui sono mancati troppi sostegni prima, durante ed anche dopo questo sciagurato Giro. Anche secondo me la colpa è da attribuire a Martinelli ed alla Lampre.


Alefederico - 06/06/2005 alle 14:00

Il deludente Giro di Cunego è nato l'inverno scorso quando la Lampre decise di tenere due galli in un pollaio. Quello che Cunego non dice (ma che tutti noi pensiamo) è che lo stress/aspettative accumulate prima del Giro non erano dovute direttamente nè allo sponsor nè ai tifosi nè alla stampa. Cunego ha sofferto la guerra in casa con Simoni. La mancanza in corsa (e nel dopocorsa) di un uomo come Mazzoleni ha fatto il resto. A mio parere Cunego è un grande corridore ma anche un ragazzo sin troppo timido e perbene a cui sono mancati troppi sostegni prima, durante ed anche dopo questo sciagurato Giro. Anche secondo me la colpa è da attribuire a Martinelli ed alla Lampre.


Monsieur 40% - 06/06/2005 alle 15:06

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Il nostro Mario Casaldi ha raccontato che nel ritiro della Lampre Cunego era l’unico corridore a rilasciare interviste sotto il controllo di un addetto stampa della Lampre, e mi pare che sia pure seguito da una agenzia (A&J Carera?)... [/quote] C'è da aggiungere però, a tutto quello che di vero ha detto Davide_Bottecchia, che a Terracina non ho avuto modo di intervistare Simoni, e quindi non so se l'addetto stampa avrebbe seguito anche l'eventuale intervista col trentino. Sicuramente Martinelli e Saronni non avevano "accompagnatori". Mario


gabri59 - 06/06/2005 alle 22:24

Concordo con quanto detto da Mario, Marco ed Ale a proposito del carattere di Damiano. Io l'ho incontrato più volte, anche se mai tete-a-tete come Mario, e se certo non posso dire di conoscerlo confermo le impressioni che ne avete avuto. Damiano è un bravo ragazzo nel senso migliore del termine. E' intelligente, simpatico, un po' timido, disponibile, buono, gentile, umile nel senso che non si è minimamente montato la testa e non si ritiene un Dio sceso in terra. E' anche per quello che Damiano è giù dalla bici (ripeto, per quel pochissimo che posso dire di conoscerlo) che mi sono affezionata così tanto a lui. Ora la cosa importante è che tutti imparino dagli errori commessi e soprattutto che le conseguenze vengano superate il meglio possibile. [i]Ciò che non ci distrugge ci rende più forti[/i]...FORZA DAMIANO!!!


WebmasterNSFC - 06/06/2005 alle 22:56

Gabry gli attribuisci anche qualche difetto o non ne ha nessuno? Secondo te...è solo una curiosità!


gabri59 - 06/06/2005 alle 23:07

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Gabry gli attribuisci anche qualche difetto o non ne ha nessuno? Secondo te...è solo una curiosità! [/quote] Diciamo quanti ne attribuisci tu a Basso? ;)


marco83 - 06/06/2005 alle 23:07

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Gabry gli attribuisci anche qualche difetto o non ne ha nessuno? Secondo te...è solo una curiosità! [/quote] Andrea, se accetti la mia risposta... te lo dico io quale potrebbe essere un difetto di Damiano, che poi è lo stesso che ho io: secondo me è troppo buono, e a volte la sua timidezza fa sì che faccia sentire troppo poco la sua presenza e i suoi "diritti". ;)


WebmasterNSFC - 06/06/2005 alle 23:13

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Diciamo quanti ne attribuisci tu a Basso? ;) [/quote] uhmmm toppi alla grande cara mia Io ammetto che attacca meno del dovuto, è fermo in volata, è poco uomo immagine.


aranciata_bottecchia - 07/06/2005 alle 11:12

Altrochè se Cunego ha dei difetti, ma chi gli taglia i capelli? E poi, Damiano, basta coi tormentoni gotico-decadenti dei Doors, metti il turbo e passa ai Ramones!!! Vabbè, Basso è senza speranza, come diavolo si fa ad ascoltare Mango? Qui ci vuole un esorcista...


Cimospa - 07/06/2005 alle 11:21

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Vabbè, Basso è senza speranza, come diavolo si fa ad ascoltare Mango? [/quote] Mango?????????':OIO:OIO Penso ache la tour tifero altro:D w ramones


cunego - 07/06/2005 alle 12:16

si basso in fatto musicale è secondo a tutti!:Od::Od: cmq tra i doors e i ramones meglio i primi(anke se i ramones sono pure tosti!)


superalvi - 07/06/2005 alle 14:20

mango??????????:Od::Od::Od: il crollo di un mito..... be ma la sorella compensa(anche se tifa mazzoleni):cool::cool:;);):D


marco83 - 07/06/2005 alle 14:23

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] be ma la sorella compensa(anche se tifa mazzoleni):cool::cool:;);):D [/quote] Parole sante, Superalvi...!!!! :clap: :clap: :hippy:


aranciata_bottecchia - 07/06/2005 alle 15:02

Ciao "Cunego", non intendevo dire che i Ramones sono meglio dei Doors, e nemmeno sottoscrivo che i Doors sono meglio dei Ramones, semplicemente i "fratellini" del Queen’s danno una bella botta d’entusiasmo e di energia corroborante, sono più adatti per caricarsi e per sorridere alla vita, tutto qui. Ma Mango, ragazzi miei...