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Autore: Oggetto: il tifoso calcistico

Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
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  postato il 29/01/2007 alle 13:35
Solo ora ho letto il racconto dell'Admin.
Sono senza parole, anche per la vigliaccheria dell'altra gente (se erano davvero 200, possibile che nessuno si sia sentito in dovere di intervenire? Insomma io non sono certo il nuovo Chuck Norris ma in vita mia ho già fatto qualche volta da paciere...).
Il senso civico, almeno, visto che non ci possiamo permettere la fiducia nelle forze dell'ordine (per quanto mi riguarda, l'ho persa l'ultima volta che sono stato in questura con mia madre che denunciava uno scippo ai danni di un vecchietto!)...

Non so se il calcio sia fomentatore di questi fenomeni di violenza, o se sia semplicemente un qualcosa che unisce e inquadra dei deficenti che cmq si comporterebbero così, visto che fornisce
1) un pretesto: l'odio per qualcuno, il tifoso avversario
2) un inquadramento, il branco detto anche gruppo ultrà
3) le circostanze: un evento sportivo accende un po' l'adrenalina
ma soprattutto:
4) E' UNA ZONA FRANCA: lo è nel bene (si possono festeggiare i Mondiali facendo il bagno in una fontana pubblica, oppure ballando sui cassonetti dell'immondizia, cose incruente ma che non si possono fare in nessun'altra occasione!) e nel male (vandalismo, pestaggi ecc).

Tutti gli sport di squadra un po' seguiti portano sicuramente a una contrapposizione con l'avversario (io seguo la pallavolo e posso dire che i tifosi di Cuneo non sono certo teneri con gli avversari!!), solo nel calcio (o molto più raramente altrove) si passa dalle parole ai fatti...

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Moderatore




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Registrato: Aug 2005

  postato il 30/01/2007 alle 01:57
Anch'io ho letto il racconto e sono rimasto sconcertato,per cui caro Marco hai anche la mia solidarietà.
Purtroppo l'essere animale prevale sull'essere razionale non ci si può aspettare niente di buono.
Questo week end è stato tra i peggiori dal punto di vista della violenza,oltre al tremendo fatto di sangue accaduto in Calabria ho letto anche che una partita del campionato di serie D è stata sospesa perchè un guardalinee è stato colpito e ferito alla nuca da un tamburo,lanciato dagli spalti dopo la concessione di un rigore.
Quello del becero campanilismo è una delle cose più schifose che ci siano anche nella mia regione e nella mia città (qui a Chieti nello specifico,c'è una fortissima rivalità calcistica con Pescara,tornata abbastanza in auge negli ultimi anni quando le squadre si sono incontrate di nuovo dopo molto tempo)e purtroppo noto con molto dispiacere in giro che i più giovani spesso recepiscono il peggio,trovando spesso i pretesti delle squadre per risseggiare,soprattutto nei fine settimana.
Visto che ieri si è disputato qui un altro derby ad alto rischio,quello tra Teramo-Giulianova,ricordo benissimo che pochi anni fa a Teramo provocò un certo allarme il fatto che alcuni giorni prima del derby diversi ragazzi di Giulianova venivano picchiati all'uscita dalle scuole da alcuni energumeni solo perchè colpevoli di provenire "dal territorio nemico".Ricordo benissimo che ci fu l'articolo su un giornale locale che denunciava il fatto.
Io gioco a calcio a 5 e per fortuna,vuoi perchè nel nostro campionato dilettantistico c'è poco pubblico(il mio campionato è un'equivalente della terza categoria del calcio a 11)finora non mi è mai capitato di trovarmi coinvolto assieme ai miei compagni di squadra in episodi di violenza e sinceramente spero di non trovarmici mai.

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 14/04/2009 alle 07:47
Riporto dalla discussione sulla Paris - Roubaix

Originariamente inviato da forzainter

Mi sa che vai molto a luoghi comuni..
f) Per esempio l'episodio della bottiglia c'e' stato anche a Torino sponda Juve.. non solo nel rugby
e) Come non si è mai verificata ? Armstrong al Ventoux o alla Cronoscalata del Alpe d'Huez (quanti sputi ha ricevuto ?), il Pugno a Merckx ecc (possiamo finire domani)
I tifosi non sportivi ci son in tutti gli sport
In Belgio (o meglio nelle Fiandre) lo sport numero 1 è il ciclismo , logico che ci siano anche quelli

Originariamente inviato da lemond

*I tifosi non sportivi ci sono in tutti gli sport* Sarà anche vero, ma più "luogo comune" di così ...
Mentre nel mio messaggio ci sono inesattezze, ma di "luoghi comuni" non ne vedo.
f) se c'è stato un episodio a Torino non lo so, perché l'ultimo incontro di calcio che ho visto è stato Italia-Francia ai mondiali e presumo che questa partita ci sia stata dopo. Quindi il mio riferimento al calcio era per quanto conoscevo fino a qualche anno fa. (Errore mio nel non averlo precisato) ed a quei tempi era prassi abituale gettare di tutto in campo e gli altri, semmai, applaudivano. A proposito, poi, di "sponda Juve" mi rammento molto bene l'esempio di sportività di Peruzzi che aveva visto benissimo il gol subito contro l'Empoli, ma si guardò bene da andare a dirlo all'arbitro che aveva negato l'evidenza, perchè ...
e) Armstrong in Francia è stato oggetto di una campagna mediatica tesa a "demonizzarlo" e quindi è comprensibile che qualche ... si sia fatto prendere dalla smania di giustizialismo. Per Pozzato invece non ci sono giustificazioni di sorta. Poi salti al 196... per avere un fatto raccapricciante, quindi mi sa che potremo anche finire oggi .
Infine una differenza abissale fra i due sport mi sembra il fatto che nel ciclismo nessuno ha mai sentito il bisogno di mettere inferriate che tenessero i "leoni" lontano dagli atleti.


 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2009 alle 13:21
Propongo un arbitrato sulla questione (): secondo me si ha ragione da entrambe le parti dello schieramento, e questo per l'effetto incrociato di due fattori fondamentali.

- Il calcio è sport di squadra, il ciclismo prevalentemente individuale, e da questo punto di vista il discorso sul tifo li rende parzialmente inconfrontabili.

- D'altra parte il ciclismo è uno sport popolare e tradizionale, un tempo anche più popolare del calcio, e da questo punto di vista quindi i comportamenti del pubblico risultano confrontabili.

Sport individuali vs sport di squadra: avete mai visto tifosi di Valentino Rossi menarsi con quelli di Max Biaggi? (Già... si sono menati solo loro due... ). Quello che voglio dire, senza escludere che qualche scaramuccia possa esserci stata, è che il tifo individuale non sembra convogliare così tanti elementi consci ed inconsci come quello di squadra.
Parlo quindi di malintesi sensi di appartenenza, di campanile, di rivalità extrasportive, soprattutto nel nostro Paese, ancora così legato, "ignoranza media" a parte, alla sua storia Comunale e post-feudale.
Al punto che persino una diatriba individuale al vertice non esaspera gli animi, o meglio non viene usata come scusa per "fare casino", come un derby pugliese di Serie Z (vero Marco? - mi permetto di scherzare perché il fatto è di qualche tempo fa, e l'ho scoperto grazie alla riesumazione di questa discussione).

Eviterei di citare in questo senso il caso del rugby: diffusione a parte, c'è una tradizionale nota di lealtà intrinseca in questo sport, che ne permea un po' tutti gli aspetti, e lo rende leggermente diverso dagli altri sport di squadra. Anzi, forse fa emergere il terzo lato della questione, e cioè la "cultura di riferimento" di uno sport, che però in questa sede mi sento di tralasciare, anche per non rendere "cubico" il mio ragionamento, e limitarlo invece unicamente agli aspetti fenomenologici...

Ciò non toglie che quando altri sport di squadra hanno cominciato ad allargare il loro "bacino di utenza", certi comportamenti hanno cominciato ad emergere: basket, pallavolo (molto meno... forse perché non prevede contatto fisico?) e persino hockey su ghiaccio hanno avuto i loro momenti neri. Personalmente, quando l'hockey stava "sfondando" in Lombardia negli anni '80, ero andato a vedere alcune partite del Varese assistendo allibito a scene che ritenevo impossibili per uno sport così poco diffuso: cori razzisti verso gli altoatesini ad esempio, zuffe tra sostenitori della stessa squadra, "cornuto" gridato ad un giocatore a cui, era noto, era appena morta la moglie...

Sport popolari vs sport meno popolari: qui il discorso è forse più semplice, e potremmo tirar fuori l'esempio della famosa Signora "sempre incinta" (ma la Sig.ra Cretini quanti figli ha?). Il ciclismo è sicuramente sport popolare, e quindi la probabilità che ci si infili qualcuno dei suddetti, magari episodicamente, è molto alta. Inoltre è svolto prevalentemente "on the road", senza protezioni e spesso con gli spettatori a tiro di carezza (o sputo?) dai protagonisti. Detto questo, si potrebbe dire che gli episodi avvenuti sono pochi, però direi anche che qualcuno è stato/è veramente grave. Mi pare soprattutto quando gli aspetti succitati, in parte fantasmatici, relativi agli sport di squadra, "sfondano" rispetto a quelli individuali. E quindi è capitato che si prendano a pietrate e pugni i ciclisti italiani al Tour 1950, che si cerchi di fermare il Giro verso Trieste (ma qui il tifo non c'entra niente), che si possa dare un pugno a Merckx nel 1975, ecc. ecc.

Terminerei, per non annoiare, con un riassunto sillogistico:

- sport individuale e poco o nulla popolare: basso o nullo il rischio di presenza di figli della Sig.ra Cretini...
- sport di squadra poco popolare: rischio ancora basso, tendente al medio se non ci sono altri sport di squadra che consentano di convogliare alcune "spinte" provenienti dal territorio...
- sport individuale popolare: rischio medio di presenza di prole della Sig. ra Cretini, sporadici episodi gravi in presenza di congiunture internazionali o personali, o di eventuale alto tasso alcoolico...
- sport di squadra popolare: altissimo rischio di presenza dei fratelli Cretini, che diventa sicurezza in caso di tradizioni "sfavorevoli"...

 

[Modificato il 14/04/2009 alle 13:32 by Bitossi]

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Greg Lemond
Utente del mese Gennaio 2009
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  postato il 14/04/2009 alle 13:50
Secondo me tu non stai nel mezzo, ma se fosse il caso, da parte mia non potrei che dirti "bravo" e grazie per la tua analisi che nella mia classifica di utente del millennio ti conferma al secondo posto

 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 14/04/2009 alle 14:09
Ho sempre notato una differenza tra tifoso calcistico e tifoso ciclistico. Basta entrare in un semplice bar alla sera quando si disputano derby o match importanti... Inoltre nel calcio c'è anche molta ipocrisia quando si è tutti uniti per la Nazionale, dimenticandoci però che qualche mese prima ci insultavamo o ci guardavamo in cagnesco perchè siamo interisti, milanisti, romanisti o gobbi. Dio me ne scampi e liberi.
Nel ciclismo certe cose succedono molto meno, la mentalità è ben diversa, c'è anche meno fanatismo (tranne qualche caso), si può essere tifosi di un determinato ciclista ma si rispettano gli avversari (anche se non ci stanno simpatici).
In alcune tappe di montagna c'è molto rispetto e unione, non conta se tifi Basso o Contador, la gente non ti urlerà addosso parole offensive. Dico questo perchè ho provato ambedue gli scenari e nel caso del calcio ho visto soprattutto esaltazione e maleducazione, nel ciclismo un pò di esaltazione ma anche grande rispetto. Di maleducazione e vandalismo, mooolto meno.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2009 alle 19:01
"Roubaix, che vergogna quegli sputi a Pozzato"

Fabio Baldato interviene sull'episodio denunciato dal vicentino: "Successe anche a me, nello stesso tratto della corsa. Ma la cosa peggiore sono stati gli aiuti delle moto a Boonen". Di Rocco: "Mai successo nel ciclismo"

MILANO, 14 aprile 2009 - Subito dopo aver perso la Roubaix per mano di un grande Tom Boonen, al terzo centro in carriera, Filippo Pozzato si era concesso uno sfogo. Non ce l'aveva con le moto dell'organizzazione, che secondo alcuni, come vedremo, avrebbero aiutato il campione belga con i giochi di scia. Ce l'aveva con quel gruppo di tifosi che sul Carrefour de l'Arbre gli hanno sputato addosso. "Quello che domenica è capitato a Pippo era successo anche a me, e sempre sullo stesso tratto di corsa", ha detto Fabio Baldato, salito sull'ammiraglia della Lampre dopo una lunga carriera in bicicletta e tante classiche del Nord (fu secondo nel '94 dietro Tchmil, attuale manager dello stesso Pozzato). "Questa è gente che è lì dal mattino, fornita di birra e alcol. Il resto lo fa il caldo... Al di là di questo, però, alla Roubaix non è mai successo niente".
Baldato non è l'unico ad aver espresso la sua solidarietà a Pozzato. "Siamo entrambi vicentini e l'ho sentito per commentare la corsa a sangue freddo. L'ho trovato contrariato soprattutto perché le moto hanno aiutato Boonen proprio sul Carrefour, il tratto di pavè più importante. Filippo ha speso tutto per restare in scia di Boonen e poi ha pagato duramente lo sforzo". Sull'argomento è intervenuto anche il presidente federale Renato Di Rocco: "Una cosa mai successa nel ciclismo. Capisco che Boonen è il loro atleta più forte, ma una cosa del genere non me l'aspettavo. La differenza tra il ciclismo e gli altri sport è che da noi non c'è violenza. In Italia ricordo solo in Trentino qualche episodio tra Baronchelli e Moser, ma niente di particolare. Un po' di campanilismo ci può stare, ma senza esagerare...".
(gazzetta.it)

chissà poi perchè tutti fanno finta di non ricordare gli sputi dei tifosi di pantani a gotti sul mortirolo...

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2009 alle 19:18
Originariamente inviato da MDL
chissà poi perchè tutti fanno finta di non ricordare gli sputi dei tifosi di pantani a gotti sul mortirolo...


In che senso "tutti fanno finta di non ricordare"?
e' stato qualcosa di cosi' clamoroso da dover essere ricordato ogni volta che si parla di un atteggiamento sbagliato da parte di appassionati di ciclismo?
sei stato una delle vittime?
i puntini di sospensione che concludono il tuo post indicano che a tuo parere il tuo messaggio e' salace ed intelligente?
oggi quante volte hai pensato a Pozzato?

 

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Anti-Zerbinegnan Club- Founder
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Aumento delle cubature. Dei cimiteri

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2009 alle 19:33
Originariamente inviato da meriadoc
In che senso "tutti fanno finta di non ricordare"?
e' stato qualcosa di cosi' clamoroso da dover essere ricordato ogni volta che si parla di un atteggiamento sbagliato da parte di appassionati di ciclismo?
sei stato una delle vittime?
i puntini di sospensione che concludono il tuo post indicano che a tuo parere il tuo messaggio e' salace ed intelligente?
oggi quante volte hai pensato a Pozzato?

nel senso che ne di rocco, ne nessun altro ha ricordato questo particolare episodio
clamoroso? bhe direi proprio di si: gotti che colpa aveva di quello che era successo? se non è un caso emblematico di stupidità legata al tifo ciclistico non so quale possa essere
no
no: i puntini di sospensione li uso in praticamente tutti i miei post
invece te oggi quanti caffè hai preso?dovresti passare alla camomilla se ti fa st'effetto

 

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Originariamente inviato da MDL

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ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 14/04/2009 alle 20:03
Secondo me, MDL ha ragione al 100%. Io ho sempre stravisto per il Pirata ma non ho mai sputato a nessuno. Ricordo anche quando, nel 1997, alcuni 'tifosi' ubriachi sul Mortirolo si divertivano a vomitare il vino addosso a Gotti e Tonkov e chiunque altro passasse in quei frangenti (gli stessi corridori lo raccontarono).... tifosi di questo tipo fanno solo rivoltare lo stomaco, da qualsiasi parte stiano, son peggio di quelli del calcio. Se però devo dire la mia, più che gli sputi a Pozzato son costate care alcune scie compiacenti a Boonen (vedi moto nel Carrefour) ed anche quelli che dal bordo strada stingevano verso il centro o attraversavano la strada....
Poi Boonen ha dimostrato di meritare, ma se in quell'occasione, al netto di scie e ostruzionismi vari, Pozzato avesse chiuso il buco... beh, non sono per niente certo che avrebbe mostrato le tre dita al traguardo. Ciao

 

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L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2009 alle 20:09
Originariamente inviato da MDL

nel senso che ne di rocco, ne nessun altro ha ricordato questo particolare episodio


appunto, perche' tra i tanti episodi dovrebbero?
hai offerto uno spunto di riflessione, piu' o meno fuoriluogo, qual e' la tua idea al riguardo? ne hai una? o non ne hai la piu' pallida idea e speravi che dopo 10 anni qualcuno di noi ti illuminasse?


clamoroso? bhe direi proprio di si: gotti che colpa aveva di quello che era successo? se non è un caso emblematico di stupidità legata al tifo ciclistico non so quale possa essere


quelli di Moser e Baronchelli?
no, quelli no, perche' Di Rocco, come tutti, ha fatto finta di non ricordare.
I tifosi francesi con Magni al Tour?
no quelli no, perche' io faccio parte dei tutti, dunque fingo di non ricordare.



no: i puntini di sospensione li uso in praticamente tutti i miei post


in questo no.
perche'?


invece te oggi quanti caffè hai preso?dovresti passare alla camomilla se ti fa st'effetto


3 caffe': uno con macchinetta moka italiana, fatto da me, due con macchina espresso ma in Francia, quindi assai mediocri, ma ci sono abituato
camomilla: mi fa schifo.

ah: ...

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 15/04/2009 alle 08:05
Ma davvero MDL tu prendi ad emblema della maleducazione del ciclismo l'episodio contro Gotti dei tifosi di Pantani il 5 giugno del 1999 ?
Ma non ti accorgi, anche da questo episodio, dell'abisso che esiste fra i tifosi dei due sport?
A Marco fu tolto "ope legis" un Giro che aveva stradominato e consegnato a Gotti, pertanto in qualche modo per i pantaniani lui c'entrava. (Per me, no, ma il clima di quel giorno non era proprio normale)
Tanto per confrontare (a mo' di esempio cito a caso il primo che mi viene in mente), riportando un articolo del sito laroma.it

La sera del 21 marzo 2004 lo stadio Olimpico è tutto esaurito. Va in scena il derby della capitale. Di fronte una Lazio in corsa per la zona UEFA e una Roma all'inseguimento del Milan, che comanda la classifica. La partita , come sempre nel caso delle stracittadine. Prima del match si sono verificati tafferugli tra le forze dell'ordine e alcuni tifosi sia della Lazio che della Roma. Al ritorno delle due squadre sul campo di gioco, dagli spalti delle due curve, una voce si diffonde e agita le tifoserie , soprattutto nei settori caldi dello stadio (curva Nord e Sud). La voce che arriva alle orecchie del pubblico presente è terribile, quanto ufficiosa: embra che un bambino sia morto nei pressi dello stadio, investito da una macchina della polizia. L'atmosfera diviene caldissima e surreale: sugli spalti i tifosi se la prendono con gli agenti e Rosetti sospende la partita al 3' della ripresa. A centrocampo inizia un colloquio con i giocatori e dirigenti di entrambe le squadre. Dalla curva Sud alcuni tifosi giallorossi riescono ad entrare in campo e a parlare con Totti e Cassano, chiedendo loro di sospendere la partita. La Questura, per bocca dello speaker dello stadio, comunica che la notizia della morte del giovane tifoso è assolutamente infondata, ma in pochi credono alla sua veridicità. Sul campo di gioco si vivono momenti surreali e di timore: la situazione sugli spalti si fa sempre più concitata, gli spettatori sono in subbuglio, il coro "sospendete la partita, sospendete la partita" diventa un mantra sempre più invadente e preoccupante. Qualcuno porta un cellulare al direttore di gara che inizia un confronto con il presidente di Lega Galliani. Dopo qualche minuto entrambi convengono sul fatto che sia meglio rinviare la partita. Troppi i rischi che si sarebbero corsi se la partita fosse continuata. Il derby della capitale finisce quindi al 28' del secondo tempo, lasciando un'ombra sui motivi che hanno portato a questa decisione. La notizia si rivelò ufficialmente priva di fondamento.
Anche, se un po' sgrammaticato, dall'articolo si evince che fatti peggiori degli sputi accadono sempre in una partita importante e che basta un "sentito dire" per sconvolgere gli animi di questi signori . Ma che importa, tanto in ogni sport ci sono i ...

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/04/2009 alle 19:16
Originariamente inviato da lemond

Riporto dalla discussione sulla Paris - Roubaix

Originariamente inviato da forzainter

Mi sa che vai molto a luoghi comuni..
f) Per esempio l'episodio della bottiglia c'e' stato anche a Torino sponda Juve.. non solo nel rugby
e) Come non si è mai verificata ? Armstrong al Ventoux o alla Cronoscalata del Alpe d'Huez (quanti sputi ha ricevuto ?), il Pugno a Merckx ecc (possiamo finire domani)
I tifosi non sportivi ci son in tutti gli sport
In Belgio (o meglio nelle Fiandre) lo sport numero 1 è il ciclismo , logico che ci siano anche quelli

Originariamente inviato da lemond

*I tifosi non sportivi ci sono in tutti gli sport* Sarà anche vero, ma più "luogo comune" di così ...
Mentre nel mio messaggio ci sono inesattezze, ma di "luoghi comuni" non ne vedo.
f) se c'è stato un episodio a Torino non lo so, perché l'ultimo incontro di calcio che ho visto è stato Italia-Francia ai mondiali e presumo che questa partita ci sia stata dopo. Quindi il mio riferimento al calcio era per quanto conoscevo fino a qualche anno fa. (Errore mio nel non averlo precisato) ed a quei tempi era prassi abituale gettare di tutto in campo e gli altri, semmai, applaudivano. A proposito, poi, di "sponda Juve" mi rammento molto bene l'esempio di sportività di Peruzzi che aveva visto benissimo il gol subito contro l'Empoli, ma si guardò bene da andare a dirlo all'arbitro che aveva negato l'evidenza, perchè ...
e) Armstrong in Francia è stato oggetto di una campagna mediatica tesa a "demonizzarlo" e quindi è comprensibile che qualche ... si sia fatto prendere dalla smania di giustizialismo. Per Pozzato invece non ci sono giustificazioni di sorta. Poi salti al 196... per avere un fatto raccapricciante, quindi mi sa che potremo anche finire oggi .
Infine una differenza abissale fra i due sport mi sembra il fatto che nel ciclismo nessuno ha mai sentito il bisogno di mettere inferriate che tenessero i "leoni" lontano dagli atleti.

Nessuno paragona i tifosi del ciclismo a quelli del calcio
ma rispetto a quello che dici tu c'e' una via di mezzo
Io saro' andato allo stadio sulle 300 volte e non ho mai lanciato nulla ne sputato ecc ( e come me il 99% dello stadio)
Chi va per far casino è una minoranza del tifo calcistico non la maggioranza
L'episodio di Peruzzi (che ricordo molto bene purtroppo..) riguarda la lealtà sportiva , di episodi come questi ne è pieno anche il ciclismo (vedi Virenque a Courchevel , Duclos che prega Ballerini di non staccarlo e poi puntualmente lo batte ecc)

 

[Modificato il 15/04/2009 alle 19:23 by forzainter]


 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 16/04/2009 alle 08:40
Forza Inter scrive:

Nessuno paragona i tifosi del ciclismo a quelli del calcio

>Allora per me il discorso è chiuso: siamo d'accordo

Forza inter scrive:

ma rispetto a quello che dici tu c'e' una via di mezzo
Io saro' andato allo stadio sulle 300 volte e non ho mai lanciato nulla ne sputato ecc ( e come me il 99% dello stadio)
Chi va per far casino è una minoranza del tifo calcistico non la maggioranza
L'episodio di Peruzzi (che ricordo molto bene purtroppo..) riguarda la lealtà sportiva , di episodi come questi ne è pieno anche il ciclismo (vedi Virenque a Courchevel , Duclos che prega Ballerini di non staccarlo e poi puntualmente lo batte ecc)

>Secondo me la via di mezzo esiste, basterebbe enumerare veramente tutti i casi non commendevoli accaduti nei due sport e si vedrebbe, al di là di ogni possibile equivoco, a cosa porta questa "strada maestra" (o via di mezzo). In altre parole quello che ho sostenuto dall'inizio della discussione è che non si può generalizzare, dicendo ma sì in ogni gregge c'è la pecora nera, bensì si deve cercare di analizzare più in profondità possibile, senza iattanza e/o malafede, per scoprire le notevoli differenze.

P.S.
Ti faccio notare due cose che a me dànno/davano un fastidio enorme:

a) tutte le volte che c'è una partita di calcio ce ne possiamo accorgere da un elicottero della polizia che si aggira senza sosta nei paraggi dello stadio

b) quando andavo alla partita (in bicicletta) il percorso me lo imponevano le forze dell'ordine, perché non potevano permettermi di passare vicino ai tifosi ospiti! Tu come la chiameresti questo fatto? Io: "Evviva lo sport"

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/04/2009 alle 18:49
Hai sicuramente ragione , anche io preferirei nessuna barriera ,niente poliziotti , la partita come una festa (come è per esempio il tour de France , dove la notte prima della tappa è memorabile)
Era il generalizzare sui tifosi di calcio che non mi piaceva

ps gli elicotteri (salvo rare occasioni) son praticamente spariti
e il numero di incidenti ( ma anche di spettatori..) è in forte diminuzione

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/04/2009 alle 18:52
fra parentesi, polizia e barriere in inghilterra sono spariti da anni a testimonianza di come non sia il calcio il "fattore scatenante"

 

[Modificato il 17/04/2009 alle 18:54 by MDL]

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 18/04/2009 alle 14:57
Cari amici (ed in particolare forzainter con il quale ho maggiore empatia per la comune, anche se per me ormai terminata da anni, "fede" neroazzurra), prendo atto che le cose nel calcio stanno migliorando e che in Inghilterra ...
Volevo aggiungere che il motivo per cui sono arrivato ad abbandonare il calcio non è stato per capriccio, amzi in me c'è stata molta sofferenza perché, come voi, da giovane (ed anche meno giovane ) sono stato "un patito" di questo sport, ma poi, giorno per giorno quello che vedevo mi spingeva sempre più ad un decisione radicale e voglio condividere con voi l'atto finale, culminato nella lettera che scrissi quasi esattamente cinque anni fa alla TV locale di Empoli e che il conduttore (mio amico) lesse anche in diretta.

Empoli, 19 aprile 2004

Il calcio è il mondo, i calciatori sono le “superstar” dell’Universo, le regole del gioco sono quelle che noi chiamiamo “leggi di natura” o, il che è lo stesso “del più forte”.
In più c’è quel giocatore nascosto e i suoi interventi sono quasi sempre disonesti, sleali, parziali, non perdona mai un errore dei piccoli e il suo giudizio è sempre a nostre spese, anche se qualche volta arrivano le scuse.
In un calcio così assurdo e inconcludente
in un calcio senza ideali (sportivi)
in un calcio tremendo in Italia e forse anche nel mondo.
in un calcio dove tutto ci sovrasta
e qualsiasi decisione passa sopra la nostra testa,
in un calcio dove il nostro contributo
la nostra vera colpa è andare allo stadio
in un calcio che non ci lascia via di uscita
dove sempre qualcuno, e non il destino,
ha nella mani la tua vita (in classifica).
Io Carlo,
coi miei sentimenti di giustizia e di equità,
(traguardi quasi mai raggiunti)
io con la passione che si disperde piano piano
io stordito e spento
con lo sgomento di dover assistere
quasi ogni domenica ad un nuovo scempio
io confuso e vuoto
mi rassegno a non partecipare più!
Cerco un luogo, altre persone
ove trovare idee che non hanno più collocazione,
penso ad una bella conversazioni con me stesso
o meglio, una lettera alla Tv del giovedì sera.
Con Forza Azzurro un sollievo mi appare:
la musica delle parole
che annodano con garbo
il filo dei pensieri;
un gioco, ma un punto fermo
una pausa nel grigiore
come se tutto questo, appunto
un po' ci impedisse di finire.
Ma il calcio, quello vero, mi opprime,
non c'è limite al tragico declino
che spinge i più all'idiozia (salvataggio di Roma e Lazio)
che allontana dalla memoria (fallimento equivaleva a diventare dilettanti)
lungo viali coperti da improbabili diagnosi
e prognosi assurde (si rigioca il derby, si promuove la Fiorentina in serie B).
Dovrei trovare qualcosa in più che mi aiuti
ad opporre il più netto rifiuto
ad ogni più stolta arroganza
all'enfasi dei pretesti
agli alibi del potere
ai falsi bersagli dell'indignazione,
in una parola a tutto quello
che qualcuno chiama ancora calcio,
ma che, secondo me, è solo religione.
Con i suoi dogmi (gli arbitri hanno sempre ragione)
ed i suoi atti di fede (quella buona di Paparesta, Collina, Racalbuto, Farina).
La risposta più assurda all'incapacità
del ragionare
un tentativo patetico di chi pensa invano
che in fondo il risultato è comunque quello giusto e … buono..


P.S.

Accludo l’abbonamento di quest’anno, datelo a qualcuno che ne può fare un uso migliore del mio).


 

____________________
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/04/2009 alle 12:49
Direi che alla tua lettera bisogna fare solo applausi

Per ora pero' resto ancora appassionato
Anche se come te , determinati fatti mi aveva iniziato a toglier la voglia
Tra l'altro eri pure fortunato ad andar allo stadio in bici.. io devo fare 2 ore e mezza di pullman solo come andata

Ps Complimenti per come scrivi

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 19/04/2009 alle 14:06
Originariamente inviato da forzainter


Tra l'altro eri pure fortunato ad andar allo stadio in bici.. io devo fare 2 ore e mezza di pullman solo come andata



Eh, eh, il 1° ottobre 1961 (Inter - Milan 1-3) un mio amico ed io, partimmo da Empoli alle due (circa) di notte, per arrivare allo stadio di S. Siro a mezzogiorno e poi a ... piangere per tutto il viaggio di ritorno

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 19/04/2009 alle 14:30
Una lettera bellissima, con la quale non si può non concordare.
I miei più sinceri applausi, davvero.

 

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E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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  postato il 19/04/2009 alle 15:51
Originariamente inviato da lemond

Originariamente inviato da forzainter


Tra l'altro eri pure fortunato ad andar allo stadio in bici.. io devo fare 2 ore e mezza di pullman solo come andata



Eh, eh, il 1° ottobre 1961 (Inter - Milan 1-3) un mio amico ed io, partimmo da Empoli alle due (circa) di notte, per arrivare allo stadio di S. Siro a mezzogiorno e poi a ... piangere per tutto il viaggio di ritorno


Tolgo il fortunato (ogni tanto dovrei star zitto..)
pero' per l'Inter hai fatto bene!
Due anni fa son venuto a veder l'Inter a Empoli (bella città) , da Aosta pero' in macchina.. (e abbiamo vinto 3 a zero)

Non so se ieri hai visto la partita ma dopo il trattamento ricevuto da Balotelli dal pubblico (ma ormai è la regola.. in tutte le partite la stessa cosa) dubito che ritornerai a seguire il calcio

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 20/04/2009 alle 07:05
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da lemond

Originariamente inviato da forzainter


Tra l'altro eri pure fortunato ad andar allo stadio in bici.. io devo fare 2 ore e mezza di pullman solo come andata





Non so se ieri hai visto la partita ma dopo il trattamento ricevuto da Balotelli dal pubblico (ma ormai è la regola.. in tutte le partite la stessa cosa) dubito che ritornerai a seguire il calcio


Non so chi sia Balotelli

 

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  postato il 20/04/2009 alle 14:14
Ho scoperto oggi chi è Balotelli (Strano però, com'è che è nero con quel cognome?)

I cori razzisti a Balotelli una vergogna nazionale. Occorre cambiare le regole al più presto e dare più armi agli arbitri, inasprire le sanzioni economiche e sportive di GIANNI MURA


Sos razzismo, di FABRIZIO BOCCA

ROMA - Tutto nel segno di Balotelli. Anche grazie a un suo gol si chiude il discorso al vertice del campionato, ma il tifo razzista contro di lui a Torino apre un nuovo capitolo. "Se fossi stato allo stadio avrei ritirato la squadra" ha detto Moratti. Nel pomeriggio di ieri le scuse di Cobolli Gigli. E intanto il calcio italiano si scopre brutto in campo, ottuso e violento intorno al campo, lontano dall'Europa. Non è una bella fotografia, ma fotografa la realtà. E sottovalutarla, far finta di nulla non conviene a nessuno.

 

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  postato il 20/04/2009 alle 15:03
Originariamente inviato da lemond

Ho scoperto oggi chi è Balotelli (Strano però, com'è che è nero con quel cognome?)


Origini nigeriane (mi pare), adottato in tenera età da genitori italianissimi (di Como, mi pare [ancora]). Ergo, italianissimo (infatti fa parte dell'Italia Under 21).

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 20/04/2009 alle 15:17
E' nigeriano, ma i genitori sono bresciani. Era compagno di classe della figlia del mio parrucchiere.

 

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  postato il 20/04/2009 alle 15:43
E' nato in italia (a Palermo) figlio di madre e padre ghanesi (la famiglia Barwuah) che lo hanno abbandonato in ospedale subito dopo la nascita. Poi all'età di 2 anni è stato adottato da una famiglia bresciana (i Balotelli), è quindi italianissimo a tutti gli effetti..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/04/2009 alle 18:10
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da lemond

Ho scoperto oggi chi è Balotelli (Strano però, com'è che è nero con quel cognome?)


Origini nigeriane (mi pare), adottato in tenera età da genitori italianissimi (di Como, mi pare [ancora]). Ergo, italianissimo (infatti fa parte dell'Italia Under 21).

E non solo, l'altra sera era l'unico italiano in campo nelle file dell'Inter...

 

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