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Autore: Oggetto: l'argento della fanchini dedicato a pantani!

Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 06/02/2005 alle 13:13
come fai a nn amare lo sport quando ti regala certe emozioni,e ti emoziona con inaspettate sorprese commuovendoti con sorprendenti ricordi!
stamane la regina della prove,la discesa libera,che vedeva al via l'attesa azzurra per la rediviva ceccarelli e l'eterna fuoriclasse,ormai in verita' un po'appannata,l'altoatesina isolde kostner(proprio di ortisei)e che invece,viste le prove mediocri delle due piu'blasonate,vede raggiungere un argento da una ragazza di 19anni e con appena due gare in coppa del mondo!!!
sei stata straordianaria elena fanchini,come tua sorella splendida 4°in supergigante ed ancora piu'immenso e'stato il tuo cuore nel ricordo,alla faccia del silenzio colpevole dei mass-media,di una commovente dedica a marco pantani,il tuo come il nostro idolo giovanile...
potevi dedicarlo a tante persone a te care ma forse hai scelto colui che ti ha fatto piu'emozionare,a te come a tutti noi,e gioire come hai fatto tu oggi e come spero vivamente farai in futuro!
vuol dire molto questa dedica,davanti a milioni di persone che come te nn dimenticano emozioni purissime,ancor piu'grande per averlo urlato e ricordato in un ambiente che cerca artatamente di cancellare il ricordo di un cosi immenso campione,ti assicuro la gioia nel vedere un roata sbigottito e senza parole di fronte ad un ricordo cosi denso di passione,evidente nell'espressione"lo ricordo tutti i giorni",una dedica ricca di quella passione che hanno tutti coloro che lo amano e che vorrebbero ma nn possono ricordarlo,come se fosse,ed e',il minimo gesto di riconoscimento per un'altleta che ha saputo conquistarci il cuore in modo cosi profondo,sento proprio che ci hai regalato una soddisfazione ed un senso di rivalsa che ripaga di tante delusioni per un tacito e colpevole silenzio nel vano tentativo di offuscare emozioni che come elena stessa ha ricordato saranno per sempre indimenticabili!
tanti di noi hanno sognato,dal quel tragico assassinio,di emergere nelle proprie qualita',ancor meglio se nello sport,per poi urlare che ha guidarci c'era il ricordo e la spinta emotiva di un cosi impareggibile campione,tu oggi lo hai fatto,anche per tutti noi...

sei stata grande,grandissima,per ben due volte,una grande seppur giovane donna sia nello sport che nei valori umani!!!

GRAZIE ELENA FANCHINI,GRAZIE PER DELLE EMOZIONI INDIMENTICABILI!!!

 

[Modificato il 06/02/2005 alle 13:27 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 06/02/2005 alle 20:03
E un grazie anche a te, Pirata, io non ho avuto occasione di ascoltare la dedica ma nelle tue parole ho trovato un’emozione autentica.
Ciao!

 
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Livello Sean Kelly




Posts: 601
Registrato: Oct 2004

  postato il 07/02/2005 alle 09:13
Purtroppo non ho potuto seguire la gara in diretta, ma ieri sera l'ho vista registrata con annessa dedica a Marco che mi ha trasmesso un'emozione indicibile!!!!!!!
 
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Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 07/02/2005 alle 09:18
Per chi non lo sapesse le sorelle Fanchini sono di Montecampione.... ricorda niente questa localita'?
 
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Livello Sean Kelly




Posts: 601
Registrato: Oct 2004

  postato il 07/02/2005 alle 09:28
Sì, l'avevo letto da qualche parte (mi sembra che fosse scritto su un televideo che riportava la notizia dell'argento).

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 07/02/2005 alle 10:37
All’indomani di Madonna di Campiglio (probabilmente nel fatto stesso di quella località), s’è aperta la rincorsa al “dagli all’untore”: protagonisti i media, Gazzetta in primis, con Don Chisciotte Cannavò capopopolo naturale ed invertebrato, il quale non contento della spada piovuta, ha aggiunto un pugnale ben stretto fra i denti; la Federazione, dall’alto della sua nullità, capitanata da un sire, tanto alto e grosso, quanto vuoto di positività d’azione; il CONI, sornione stratega, pronto a rifarsi sulla pelle dell’omino di Cesenatico, una verginità creduta possibile sol dagli imbecilli; la Magistratura, con la sua pericolosità unica se mal indirizzata, decisa a recuperare, fra colpi di tosse ed incapacità conoscitiva, un sistema legislativo farraginoso, senza dimenticar di raccogliere con civettuolo occhiolino, un trampolino di notorietà, utile solo a quei potenti oscuri che mai sfregia.

L’uomo che ha rilanciato il ciclismo, nell’impatto, inizia a spegnersi dall’alto di una sensibilità che mai capiranno coloro che giudicano fermandosi alla crosta e che sono troppo miopi, per avere il dono dell’umiltà: ma nessuno di chi lo aveva trafitto, sente crescere in gola il groppo della coscienza.

L’omino dona un suo ultimo acuto, il più grande, consumato in condizioni di inferiorità tali che se la natura non gli avesse donato ali, non avrebbe nemmeno potuto muover passo. Ma nessuno di chi doveva capire, ancora una volta capisce, e quel volto sì comune ai teneri di cuore, ai veri uomini, passa all’ultimo atto del suo sacrificio che tanto richiama assassinio.

Il giorno terribile si imbeve di echi assai più terribili, quelli del male più grave, l’ipocrisia. Un bagno di torbido liquido ipocrita, dimostrator d’infantili personalità piove su tutti, come fosse manna supplicante una massima, tanto falsa quanto idiota: “l’omino era un debole!”

Ai funerali, ecco la gente onesta, la gente che non meritava, la gente di cui era profeta l’omino. In quel mare di folla, ai margini, fra timori e paure, forse con una punta di coscienze ritornata sul cuor cementato, si muovon due claudicanti figuri: il despota sire federale ed il suo fido “cagnolino Bau”, un canide incapace di fare persino la guardia o la pipì sulle ruote delle auto, ma che ben conosceva l’omino. Del CONI, nemmeno l’ombra e non poteva esser diversamente.

La farfugliante Gazzetta, col suo Giro, ci prova ad onorare l’omino, ma si vede che non ne ha vocazione: sembra un freddo calcolo, per non apparir troppo invisa alle masse ancor calde di ricordo.

Un signore francese, che l’omino aveva salvato dal patibolo, preso da rimorso sol di facciata, pare donar al piccolo uomo di Cesenatico una montagna, ma ne ferisce la memoria, legandola al percorso che lo scomparso più detestava.

La farfugliante Gazzetta, passa dall’incerto della recita, al certo del sentito, presentando la sua creatura con lustrini e merletti senza ricordar l’omino che tanto le ha dato. Qualcuno lo nota, ed i signori della rosa ancor più farfuglianti, eleggono al profeta scomparso una montagna con una scusa da rappezzo, dimenticando, volutamente, il luminoso nuovo colle, che avrebbe davvero scolpito il nome dell’omino sull’olimpo della riconoscenza.

Ieri, una ragazzina con la montagna nei cromosomi ed un’arte diversa da quella dell’omino nelle direzioni, ha salutato, nel suo primo incontro col sole delle essenze, quel fratello sportivo come un eroe, il suo eroe. Lo ha fatto piangendo, con le parole di chi ha sincerità, cancellando, con la sua purezza e quella grandiosità di cuore e di gesta che in pochi possiedono, tutto il mefitico marciume, che da Madonna di Campiglio fino a ieri, ha accompagnato e sfregiato la storia dell’Omino.

Elena Fanchini, tra le lacrime, sappi che Marco Pantani ti vorrà sempre bene, perché di lui sei sorella e nessuno di quella pochezza a cui per prammatica stringerai la mano, potrà toglierti questa luminosa realtà.

Elena, sarai per sempre nei nostri cuori di umili e disinteressati amanti dell’arte sportiva!


Morris

 
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Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 07/02/2005 alle 11:17
Ecco alcune foto di Elena Fanchina durante e dopo la gara di ieri






 
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Livello Ferdy Kubler




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  postato il 07/02/2005 alle 12:04
Grazie Morris per questo post!!!
Quante verità

 
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Livello Sean Kelly




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Registrato: Oct 2004

  postato il 07/02/2005 alle 12:10
Favoloso Morris A qualcuno fischiano le orecchie?!?!?!
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 07/02/2005 alle 12:38
vivo nella speranza che un giorno il nostro ineguagliabile poeta possa riuscire a scrivere queste tremende verita'in un ambito ancor piu'consono per ricordare almeno a chi e'stato forviato dall'ignoranza di una viziata informazione premedidata dei mass-media qual'e'la verita'e quanto certe persone possono esser tanto ipocrite da saper vivere con questo tragico e beffardo fardello....anche perche'son sicuro che a certi personaggi neanche scritti cosi ficcanti,completi e commoventi riuscirebbero a porli davanti allo specchio delle loro coscienze!

a nome di tutti coloro che hanno un cuore....GRAZIE MORRIS!

 

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Giuseppe Matranga

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Non registrato



  postato il 08/02/2005 alle 17:50
LA MAGLIA ROSA DI PANTANI PER LA FANCHINI

Una gara sfortunata, ma al traguardo un regalo che non ti aspetti. E' quanto è successo questa mattina a Elena Fanchini. La sciatrice azzurra, medaglia d'argento nella discesa libera dei mondiali di sci 2005, nello slalom gigante di oggi è uscita dopo poche porte non riuscendo a ripetere l'impresa della discesa, ma dopo le interviste di rito le è arrivato un regalo inaspettato: la maglia rosa che Marco Pantani, il suo idolo, ha indossato quando ha vinto la tappa di Montecampione nel Giro d'Italia del 1998, con la bandana del 'pirata' ed il pass con l'autografo. E' stato un giornalista di 'Brescia Oggi', Angiolino Massolini, quasi un padre putativo di Elena Fanchini, che segue da quando muoveva i primi 'passi' sugli sci, a farle brillare gli occhi.
Elena in lacrime e quasi incredula ha ricevuto i regali, restando senza parole, stringendo poi in un abbraccio commosso chi l'aveva resa felice. Elena è andata via indossando la maglia del 'Pirata', lei che prima di ogni gara si mette in disparte e bacia la foto di Pantani che porta sempre sotto la tuta da sci. ''Le avevo promesso che quella maglia sarebbe stata sua al primo grande risultato. Oggi sono qui - ha raccontato Massolini - per pagare il mio debito. Mi privo di qualcosa di importante per me, ma lo faccio volentieri per una persona che ha sempre amato Marco''.

(fonte: tuttobiciweb)

Sto iniziando a preoccuparmi... dichiarazioni di bontà che non ci si aspetta, atti caritatevoli come tra padre e figlia, adorazione di un campione vero... ma siamo sicuri che queste persone siano italiane!?

 
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