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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2008

Livello Fausto Coppi




Posts: 1835
Registrato: Sep 2006

  postato il 17/02/2008 alle 19:33
Originariamente inviato da desmoblu

Si, hai ragione. Un modello del genere non è esportabile su larga scala. Però è imitabile, almeno in certi aspetti: ad esempio il riciclaggio finalizzato alla produzione di biogas potrebbe- a livello locale- essere autosufficiente, forse addirittura redditizio. Certo è tutta un'altra cosa da buttare tutto in una discarica o- peggio- per strada. L'idea di fondo che hanno applicato è che il rifiuto può essere non un peso da cui liberarsi ma un'opportunità, anche economica. Allo stesso modo si potrebbe incentivare il fotovoltaico e il solare termico. Tutto questo non porterebbe alla distruzione delle risorse (come il mais, che appunto citavi).


Per il resto, ma qui sfioriamo l'utopia, sono seriamente convinto che bisognerebbe tagliare drasticamente i consumi.. semplicemente perchè a livello planetario non si possono regegre questi ritmi. Penso ad esempio a quando miliardi di cinesi e indiani adotteranno uno stile di vita "occidentale". Io sono seriamente preoccupato per il fabbisogno energetico della nostra civiltà ma soprattutto delle nostre industrie, e credo che non sia più sostenibile. Ma tagliare i consumi energetici vuol dire tagliare la produttività, i prodotti interni, i servizi, gli stipendi, lo stile di vita, le tecnologie... insomma, vuol dire fare enormi passi indietro. So che è quasi utopia, poi vedo che 500 euro li hanno usati per comprare il telefonino che ti fa vedere foto e video, e allora penso: e se non ci fossero né i 500 euro né il telefonino?

Togliamo pure il "quasi" di "quasi utopia". Comunque è un discorso a parte rispetto a quello sopra..


I rifiuti devono essere trattati come risorsa e questo è una cosa fondamentale, se questo non avviene è per scelte politiche sbagliate, gli strumenti e i mezzi per fare questo ci sono e su questo penso siamo tutti d'accordo, ma ci vuole anche educazione in tal senso, le persone devono essere educate a fare la raccolta differenziata non c'e' altra strada.

Sul fotovoltaico e sul termico, ripeto è una strada percorribile ma da sola non sufficente, in germania dove sono abbastanza all'avanguardia in questo, aggiungendoci anche l'eolico e le biomasse non arrivano neanche a coprire il 20% del fabbisogno energeticonazionale , tant'e' che hanno anche il nucleare e il carbone che quest'ultima è la risorsa da cui ricavano ancora oggi la maggior quantità di energia.

Per quanto riguarda i consumi, hai detto bene più porti benessere alle popolazioni più queste consumano, e più la crescita economica di un paese è tumultuosa più questa avviene quasi senza regole, specie dal punto di vista energetico.

E' chiaro che le risorse non sono sufficenti e questo è il principio elementare su cui si basa l'economia, e come affrontare il problema delle risorse non è affatto facile a tutti i livelli, quel che è certo è che però la gente va educata ad avere comportamenti più virtuosi.


 
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  postato il 20/02/2008 alle 12:53
Mi scuserete se posto qui, ma come avrete notato il fattore ambientale è ormai FONDAMENTALMENTE politico.

Qui si parla di un aereo a pannelli solari che farà il giro del mondo. Per ora viaggia appena ai 45 km/h, però viaggia giorno e notte (o meglio dì e notte: col buio e con la luce). Bello, no?
Link


E bella anche l'ultima frase:
«La follia — sottolinea Bertrand Piccard — non è realizzare un aeroplano capace di volare giorno e notte senza consumare una goccia di cherosene, ma continuare a pensare che la nostra civiltà possa sopravvivere consumando un milione di tonnellate di petrolio ogni ora, distruggendo il pianeta».


ps tecnico: Admin e capccia vari (): non si può inserire un tag "url", in modo da vedere solo una scritta "link" ed evitare righe di indirizzi? Sempre se non si usa l'html...

Ora si può By Andrea_Web
Qui spiego come fare:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=1248

 

[Modificato il 20/02/2008 alle 13:57 by Admin]


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 20/02/2008 alle 18:09
Riporto la posizione su votare/non votare che faccio mia.

La posizione dei COBAS sulle prossime elezioni

(20 febbraio 2008)

Prima delle elezioni del 2006 avevamo segnalato in tutte le forme possibili gli enormi rischi di un governo Prodi che proseguisse le politiche berlusconiane senza Berlusconi, con dentro tutta la cosiddetta “sinistra radicale”, una parte della quale aveva operato per anni all’interno dei movimenti di lotta, guadagnandosi benemerenze, simpatia e credito presso significativi settori popolari, salariati, di movimento. Dicemmo: “Peggio di un governo di destra ci può essere solo un governo di ‘sinistra’, o presunta tale, che faccia una politica di destra”. I motivi di allarme ci sembravano evidenti: un governo del genere minacciava di disarmare, assai meglio di Berlusconi, le sinistre vere, i movimenti, le lotte, usando lo spauracchio del ritorno del centrodestra al potere.

Le cose sono andate ancora peggio delle più nere previsioni. Le iniziative del governo sono state improntate al liberismo più sfacciato, al bellicismo, al disprezzo dei lavoratori e dei settori popolari e al culto del padronato; e persino al razzismo anti-migranti, alla più vergognosa sottomissione al Vaticano e a tutti i poteri forti di questo disgraziato Paese. Sempre più allibiti e infuriati, abbiamo visto la riconferma delle missioni militari di guerra e l’aggiunta di nuove spedizioni come quella in Libano, che hanno portato l’Italia al quarto posto nella scandalosa graduatoria dei militari impegnati in missioni belliche; l’ampliamento delle basi militari Usa-Nato e l’imposizione alla popolazione vicentina, compattamente ostile, di una seconda base al Dal Molin; le spese militari aumentate del 25% in due anni; la riconferma della TAV e il proseguimento della devastazione ambientale, fino all’esplosione di quello scandalo internazionale che è lo smaltimento mafioso e assassino dei rifiuti in Campania; gli accordi del 23 luglio che hanno ulteriormente massacrato le pensioni ed eternalizzato la precarietà; due Finanziarie che, invece di far “piangere” i padroni, li hanno satollati oltre misura, colpendo ancora una volta i salariati e i settori popolari, portati oramai in massa alla soglia della pura sopravvivenza; la ripresa di violenze neofasciste, di aggressioni e intimidazioni che si sono alimentate nel generale humus politico-culturale di “revisionismo storico”.

E poi ancora: lo scippo del TFR; l’indulto per i padroni per i reati commessi ai danni della salute dei lavoratori, nonostante il terrificante record italiano di quattro assassinii sul lavoro in media al giorno, su cui il barbaro rogo della Thyssen Krupp ha gettato una oscena luce ma senza provocare alcun mutamento; la caccia all’immigrato romeno o rom; decreti sulla sicurezza di stampo fascista; nomina del principale responsabile delle violenze genovesi De Gennaro a comandante della “mondezza” in Campania; G8 del 2009 imposto alla Maddalena.

Quello che invece non abbiamo visto sono stati l’abrogazione del pacchetto Treu/legge 30, della Turco-Napolitano/Bossi-Fini e della riforma Moratti; una legge decente che garantisse i diritti civili delle coppie italiane, indipendentemente dall’orientamento sessuale; la legge sul conflitto d’interessi; la depenalizzazioni dei reati legati alle lotte sociali; la nuova legge sui diritti sindacali, che anzi sono stati ulteriormente massacrati dalla sempre più potente casta di Cgil-Cisl-Uil.

In questi due anni abbiamo subito, più che mai, l’erosione del potere d’acquisto dei salari, il restringimento degli spazi di libertà, il dilagare della clientela, della corruzione, del controllo da parte dei politici sulla magistratura e in difesa della casta, fino alla vergognosa solidarietà data da tutti all’inquisito Mastella; lo scatenarsi della repressione, con condanne a decenni per i fatti di Genova 2001, di Firenze 1999 (manifestazione contro la guerra in Jugoslavia), richieste di condanne pesantissime all’allucinante processo di Cosenza e a quelli a carico di coloro che hanno lottato contro il carovita: e tutto nel silenzio quasi totale della “sinistra di governo”, che ha invece parlato all’unisono per difendere la gerarchia di Ratzinger, contro i professori e giovani che, difendendo la laicità dello Stato, si sono opposti all’insopportabile ingerenza nella vita politica e culturale del nostro Paese di un Vaticano, che in questi giorni sta cercando di sferrare un attacco mortale persino al diritto delle donne ad abortire senza umiliazioni e con il minimo di sofferenza.

Oggi, a quasi due anni dall’avvento del governo Prodi, il quadro istituzionale è avvelenato come non mai, la mitica unità delle sinistre che doveva servire a fare argine a Berlusconi è stata distrutta dalle “sinistre” stesse e Berlusconi riaccreditato alla grande proprio da esse (Veltroni e Bertinotti in primis), che, come ciliegina finale al cianuro su una torta avvelenata, hanno lavorato con grande energia alla sua rivalutazione, tramite la trattativa sul sistema elettorale, dopo che la battaglia al Cavaliere aveva motivato per anni ogni schifezza. Il PD e il PRC sono arrivati al punto da proporre un governo con Berlusconi pur di salvare le poltrone, cancellando anche l’ultimo, o meglio l’unico, argomento che aveva legittimato il governo Prodi anche nei suoi punti più bassi. E non solo il centrosinistra tutto ha rivalutato il Cavaliere oltre ogni previsione, ma addirittura si è proposto e si ripropone di governarci insieme. Dicevamo prima delle elezioni che tra il centrodestra e il centrosinistra non ci sarebbe stata più differenza di quanta ce n’è negli Stati Uniti tra partito repubblicano e democratico. Sbagliavamo. Non c’è nemmeno più quella: il PD vuole, se i risultati elettorali saranno di un certo tipo, governare in una grande coalizione con Berlusconi e Fini.

La nostra distanza e ripulsa, dunque, nei confronti di PD e PdL è massima. Ma la neonata Sinistra Arcobaleno non merita nulla di più. Nasce come operazione obbligata per salvare le burocrazie di quattro partiti sottomessi in questi due anni al liberismo, bellicismo, clericalismo e razzismo del governo Prodi; e si dà come obiettivo ancora oggi l’alleanza e un governo comune con un PD legato al Vaticano e alla Confindustria, che a sua volta vuole governare con i Berlusconi e i Fini. E soprattutto nella Sinistra arcobaleno ci sono i partiti più responsabili dello sfascio a sinistra, della divisione e tentata disgregazione dei movimenti, i partiti che più hanno dato “scandalo” a giovani e meno giovani, togliendo la voglia, con il loro trasformismo senza limiti, a milioni di persone di continuare a battersi per un mondo migliore. Quella marea di giovani che a Genova si era avvicinata al conflitto e alla speranza di “un altro mondo possibile” si è trovata di fronte una casta politica non dissimile dalle altre, disposta, oltre che a giustificare ogni infamia del governo Prodi, ad esaltare persino reparti bellici di ispirazione fascistoide come la Folgore o le gerarchie vaticane indicate come “maestre di vita e elevate autorità morali”, e ad attaccare i pochi e coraggiosi contestatori del papa-re alla Sapienza.

Di fronte a questo agghiacciante quadro chi ci dovesse dire: “non schierandovi con la sinistra contribuite al ritorno di Berlusconi”, verrebbe ridicolizzato proprio dalla sedicente “sinistra”, visto che il progetto del PD è proprio quello di andare al governo con il Cavaliere, mentre le forze principali della Sinistra Arcobaleno hanno trattato con lui fino a ieri per la legge elettorale, definendolo interlocutore credibile e affidabile.

Per tutte queste ragioni, mentre confermiamo come COBAS il nostro massimo impegno per l’intensificazione del conflitto contro il liberismo, la guerra, il patriarcato, la devastazione ambientale, il razzismo, i nuovi rigurgiti fascisti, la repressione e contro qualsiasi governo emerga dalle urne del 13-14 aprile, nonchè la disponibilità ad ampie alleanze e a fronti e patti unitari tematici con chi è intenzionato come noi a lavorare per potenziare tale conflitto, dichiariamo che NELLE PROSSIME ELEZIONI NON SOSTERREMO NESSUNA LISTA, NON DAREMO INDICAZIONE DI VOTO PER NESSUNO, NON METTEREMO CANDIDATI IN ALCUNA LISTA; E CHE NOSTRI MILITANTI CHE DOVESSERO EVENTUALMENTE CANDIDARSI LO FAREBBERO SENZA ALCUN COINVOLGIMENTO DEI COBAS E NON AVREBBERO IL NOSTRO SOSTEGNO

 
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  postato il 20/02/2008 alle 21:15
Bravo: però preferisco NON far mie le posizioni degli altri...
Personalmente non so se voterò o no, nel caso non so nemmeno COSA voterò. Ma almeno non me lo suggerisce nessuno.

Alcuni appunti sparsi:
La storia del centrosinistra al governo è vera, ma non diciamo che sono stati più "berlusconiani del re". Se penso a quello che avrebbe potuto fare Berlusconi (che VUOLE ricandidarsi CON TUTTTE LE FORZE, quindi ritiene che nel frigo ci sia ancora tanto da razziare), sono comunque sollevato dal fallimentare (tranne in alcuni punti) governo di centrosx. Un esempio è la legge sulle intercettazioni, o la richiesta dewll'avvocato Ghedini di sospendere i processi a Berlusconi "per non generare sospetti di illegalità in periodo elettorale": rimangono ancora tante cose da ciulare nel frigo.
Io francamente non capisco la logica del tagliarsi l'uccello perchè hai la moglie cornuta. "Dovevano far molto meglio di Berlusconi, non l'hanno fatto, quindi ben venga Berlusconi". Questa è la MIA opinione, sia chiaro. ma se non andrò a votare non sarà certo per questa motivazione o per sposare le tesi di un ente qualsiasi.

 
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  postato il 21/02/2008 alle 17:50
Bondi: "Candidati non debbono avere procedimenti penali in corso, tranne quelli di origine politica".
Hahaha.....quindi i politici candidati potranno avere in corso processi "politici". E visto che per il sig.B e il suo entourage qualunque politico sotto processo è vittima di un processo politico (anche retroattivamente), qualunque sia il reato........ trattasi di enorme barzelletta.

Intanto dèja-vu:
Almunia smentisce il Cavaliere: "mai visto il suo programma".
[il sunnominato sig B. aveva detto che Almunia aveva visto e apprezzato il suo programma, ndr]

 
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  postato il 22/02/2008 alle 17:44
inizia il walzer delle candidature il Pd candiderà Veronesi in Lombardia con tutta risposta si vocifera che il Pdl candiderebbe Angela Sozio "famosa" per aver partecipato al grande Fratello 3 questo si che è vero rinnovamento .....

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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  postato il 23/02/2008 alle 09:33
Casini replica a Berlusconi: "Finalmente ha gettato la maschera, ha mostrato la sua concezione padronale della coalizione".
Casini......è da 13 anni che sei suo alleato!! E' SEMPRE stato così!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2008 alle 10:23
da www.corriere.it

Il Cavaliere (a differenza del leader del Pd che ha dato la sua «disponibilità») apostrofa come «impossibile» l'ipotesi dei confronti tv tra i candidati premier, compreso quello tra lui e Walter Veltroni: «Penso sia impossibile mettere assieme, se i leader saranno otto, 64 scontri televisivi», spiega.

A Cavaliè (e giornalisti ... pardon, aveva ragione Gioanbrerafucarlo: scribi), la matematicaaaaa!

 

[Modificato il 23/02/2008 alle 10:35 by ProfRoubaix]


 
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  postato il 23/02/2008 alle 11:21
Ma si, è la stessa aritmetica che usava per spiegare delle cifre completamente inventate sullo sviluppo economico (ad esempio uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto")
 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 23/02/2008 alle 17:09
Non so perchè ma questo concetto ( http://youtube.com/watch?v=ZXOiJwySs8g&feature=related ) mi sembra di averlo già sentito da qualcuno...

 

[Modificato il 23/02/2008 alle 17:11 by Maracaibo]

____________________
http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose

 
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  postato il 23/02/2008 alle 19:45
E' indicativo, e tristemente illuminante.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2008 alle 20:13
Originariamente inviato da desmoblu

Ma si, è la stessa aritmetica che usava per spiegare delle cifre completamente inventate sullo sviluppo economico (ad esempio uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto")


Come se sotto il governo Prodi lo sviluppo economico ha raggiunto il suo apice, siamo ultimi in Europa per crescita, abbiamo un inflazione taroccata al 2,8%, quella taroccata sugli alimentari al 4,8%, quella reale aggiungendoci bollette e carburanti assai vicina al 10%, il tasso di crescita delle imprese ai minimi storici e la pressione media fiscale aumentata di oltre 2 punti percentuale.

Il problema in Italia e che se guardi da una parte c'e' il peggio ma se ti giri dall'altra non è che c'e' di molto meglio ... finché il nuovo è rappresentato da una sigla nuova e basta, mentre i candidati sono quanto di più vecchio possa esistere l'Italia non ha nessun tipo di futuro.

Per questo non andrò votare, sarà un voto perso ma in coscienza non avrò legittimato nessuno a rappresentarmi ...

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 23/02/2008 alle 20:30
Originariamente inviato da ProfRoubaix

da www.corriere.it

Il Cavaliere (a differenza del leader del Pd che ha dato la sua «disponibilità») apostrofa come «impossibile» l'ipotesi dei confronti tv tra i candidati premier, compreso quello tra lui e Walter Veltroni: «Penso sia impossibile mettere assieme, se i leader saranno otto, 64 scontri televisivi», spiega.

A Cavaliè (e giornalisti ... pardon, aveva ragione Gioanbrerafucarlo: scribi), la matematicaaaaa!



cattivoni
Oggi il Cavaliere ha pure detto: "Veltroni è diplomato, io sono semplicemente laureato con 110 su 110"

... per fortuna, forse nel suo corso di laurea avevano abolito la matematica....

 

____________________
http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

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  postato il 24/02/2008 alle 06:30
Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu

Ma si, è la stessa aritmetica che usava per spiegare delle cifre completamente inventate sullo sviluppo economico (ad esempio uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto")


Come se sotto il governo Prodi lo sviluppo economico ha raggiunto il suo apice, siamo ultimi in Europa per crescita, abbiamo un inflazione taroccata al 2,8%, quella taroccata sugli alimentari al 4,8%, quella reale aggiungendoci bollette e carburanti assai vicina al 10%, il tasso di crescita delle imprese ai minimi storici e la pressione media fiscale aumentata di oltre 2 punti percentuale.

Il problema in Italia e che se guardi da una parte c'e' il peggio ma se ti giri dall'altra non è che c'e' di molto meglio ... finché il nuovo è rappresentato da una sigla nuova e basta, mentre i candidati sono quanto di più vecchio possa esistere l'Italia non ha nessun tipo di futuro.

Per questo non andrò votare, sarà un voto perso ma in coscienza non avrò legittimato nessuno a rappresentarmi ...

Ma infatti non ho detto questo. Ho detto che Berlusconi nella relazione di fine anno (una delle) aveva parlato del suo piano per rilanciare l'economia con cifre inventate (tra cui un +0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto", che tu m'insegnerai essere una boiata incredibile). Si può dire tutto dei vari Prodi, Padoa S etc etc, ma avevano un briciolo di serietà che impediva di inventare cifre false o proporre cartolarizzazioni, privatizzazioni di spiagge e arenili etc etc.
Questo almeno bisogna dirlo (come bisogna dire che l'economia italiana- non parlo di conti- è molto malmessa, lo era con il centrodx e lo è stata con il centrosx).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2008 alle 14:59
Originariamente inviato da desmoblu

Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu

Ma si, è la stessa aritmetica che usava per spiegare delle cifre completamente inventate sullo sviluppo economico (ad esempio uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto")


Come se sotto il governo Prodi lo sviluppo economico ha raggiunto il suo apice, siamo ultimi in Europa per crescita, abbiamo un inflazione taroccata al 2,8%, quella taroccata sugli alimentari al 4,8%, quella reale aggiungendoci bollette e carburanti assai vicina al 10%, il tasso di crescita delle imprese ai minimi storici e la pressione media fiscale aumentata di oltre 2 punti percentuale.

Il problema in Italia e che se guardi da una parte c'e' il peggio ma se ti giri dall'altra non è che c'e' di molto meglio ... finché il nuovo è rappresentato da una sigla nuova e basta, mentre i candidati sono quanto di più vecchio possa esistere l'Italia non ha nessun tipo di futuro.

Per questo non andrò votare, sarà un voto perso ma in coscienza non avrò legittimato nessuno a rappresentarmi ...

Ma infatti non ho detto questo. Ho detto che Berlusconi nella relazione di fine anno (una delle) aveva parlato del suo piano per rilanciare l'economia con cifre inventate (tra cui un +0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto", che tu m'insegnerai essere una boiata incredibile). Si può dire tutto dei vari Prodi, Padoa S etc etc, ma avevano un briciolo di serietà che impediva di inventare cifre false o proporre cartolarizzazioni, privatizzazioni di spiagge e arenili etc etc.
Questo almeno bisogna dirlo (come bisogna dire che l'economia italiana- non parlo di conti- è molto malmessa, lo era con il centrodx e lo è stata con il centrosx).


Io non difendo Berlusconi, ma non mi va che venga attaccato solo lui, mentre gli altri vengono spacciate per persone serie.

Per me la serietà ha un altro significato, in quanto mistificare i dati o presentare una realtà che non esista sia un male molto comune tra i politici.

Piccoli esempi, queste le parole di Prodi nell'illustrare la manovra finanziaria del 2007 nel messaggio di fine anno ...

"non solo non aumentano le imposte, anzi diminuiscono di 500 milioni di euro"

Questo significa solo una cosa pigliare per i fondelli, tant'e' che la media della pressione fiscale è aumentata dal 42% al 43,8% ... l'1,8% in più sul PIL che sono più o meno 30 miliardi di €, l'importo della manovra fiscale.

Poi vogliamo parlare del vanto del tesoretto spacciandolo come frutto della lotta all'evasione, ma mi facciano il piacere, il sole 24 ore ha dimostrato che il tanto decantato tesoretto è ben più misero di quanto stimato, addirittura se si contabilizzavano come doveva essere fatto spese nel 2007 (e non spostate nel 2008) di tesosretto neanche l'ombra, se poi aggiungiamo che solo grazie all'aumento dei carburanti il maggiore gettito solo da questa voce è stimato in 2 miliardi di €, oppure se aggiungiamo il maggiore gettito IVA grazie all'aumento dei prezzi ... si capisce molto bene da dove arriva il maggiore gettito.

Se prima le famiglie riuscivano a risparmiare qualche cosa, eravamo il paese che risparmiava di più assieme ai giapponesi oggi tutto il reddito delle famiglie medie se ne va tutto in consumi, addirittura molte volte servono prestiti per tirare avanti, e se abbiamo una inflazione molto alta rispetto al tasso di crescita si capisce che non ci guadagnano solo i commercianti ma ci guadagna molto anche lo stato che incassa l'IVA.

Chiudo con le parole di Prodi nella conferenza di fine anno:

"L'economia comincia a dare segnali positiva, di ripresa.Avverto con chiarezza segnali confortanti di un'uscita da un clima percepito come un clima di rassegnazione e di declino.Siamo di fronte a un malessere con radici profonde, perche' da troppo tempo siamo abituati ad arretrare continuamente nelle classifiche della politica internazionale - ha detto Prodi -. Eppure, e lo dico con la massima sincerita', avverto con chiarezza segnali confortanti di uscita da quello che per anni e' parso un clima di rassegnazione e declino''. ''Non ho mai usato con leggerezza la parola declino - ha aggiunto il premier - ma e' innegabile che il governo precedente non e' stato in grado di contrastare una lunga parabola decrescente dell'Italia"

Fortunatamente ci è riuscito lui, siamo ultimi in Europa per crescita, abbiamo una inflazione molto più alta del tasso di crescita, abbiamo un rapporto tra tasse pagate e servizi resi in cambio da repubblica delle banane, abbiamo un tasso di produttività ampiamente negativa, abbiamo un tasso di sviluppo di imprese ai minimi storici da quando si misurano, abbiamo i consumi interni in drammatico calo, abbiamo una crescita stimata per il 2008 allo 0,qualchecosa nel migliore dei casi, abbiamo la spazzatura come immagine che ci contraddistingue nel mondo, abbiamo dei redditi del tutto inadeguati rispetto al costo della vita, il debito pubblico in costante crescita (visto che nel 2007 abbiamo chiuso in deficit), abbiamo una classe politica e una amministrazione pubblica che ci costa una enormità ai livelli più alti in Europa.

Davvero un gran bel lavoro.


 
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  postato il 24/02/2008 alle 18:52
Tutto vero. Ma ripeto che a basare un bilancio su una cifra completamente inventata (+2,8%, in cui spicca uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto": lo ripeto per la 3a volta, e mi scuso, ma ammetterai che è una cosa che non si è mai sentita) non è stato il pur criticabilissimo Padoa S o Prodi. Hanno i loro fardelli, ma la finanza "creativa" ce l'hanno fortunatamente risparmiata. E visto che si parlava dell'aritmetica del sig.B...
 
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  postato il 24/02/2008 alle 19:15
Originariamente inviato da desmoblu

Tutto vero. Ma ripeto che a basare un bilancio su una cifra completamente inventata (+2,8%, in cui spicca uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto": lo ripeto per la 3a volta, e mi scuso, ma ammetterai che è una cosa che non si è mai sentita) non è stato il pur criticabilissimo Padoa S o Prodi. Hanno i loro fardelli, ma la finanza "creativa" ce l'hanno fortunatamente risparmiata. E visto che si parlava dell'aritmetica del sig.B...


Allora, per semplice informazione l'aumento spontaneo del potere d'acquisto può essere associato al fenomeno della DEFLAZIONE che può essere di due tipologie, una di tipo monetario, l'altra di tipo naturale e/o spontaneo ... la deflazione è il contrario dell'inflazione.

Per quanto riguarda le vaccate che diceva Berlusconi penso sia sotto gli occhi di tutti o per lo meno di quelli che hanno un minimo di buon senso, quello però che voglio puntualizzare è che dall'altra parte in fatto di vaccate non è che sono messi molto meglio e corsi non solo di aritmetica dovrebbero farli molti nostri politici.

Che ne so vogliamo parlare del nostro ex-ministro della cultura nonché il NUOVISSIMO candidato di Roma, ecco come ci presentava al mondo ...

http://www.youtube.com/watch?v=shGxH0pN0CM

Una tristezza infinita.

 
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  postato il 24/02/2008 alle 19:40
Ma si, non dico "invece gli altri erano dei geni". Io dico: "Berlusconi si inventava le cifre". E fin qui non ci piove, mi sembra.
Non stavo certo difendendo il governo Prodi, piuttosto stavo attaccando il governo precedente. Il problema in Italia è che non puoi criticare un piduista bugiardo scorretto falsificatore monopolista craxiano amico degli amici evasore elusore colluso corruttore indagato autoassolto pluriprescritto condannato amnistiato senza passare per diessino..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/02/2008 alle 17:02
Originariamente inviato da Federico Martin

Che ne so vogliamo parlare del nostro ex-ministro della cultura nonché il NUOVISSIMO candidato di Roma, ecco come ci presentava al mondo ...

http://www.youtube.com/watch?v=shGxH0pN0CM

Una tristezza infinita.


Di inglese sono messo male, ma vedendo ( e ascoltando ) Rutelli .....

 

[Modificato il 25/02/2008 alle 23:53 by Admin]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/02/2008 alle 17:56
Originariamente inviato da desmoblu

Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu

Ma si, è la stessa aritmetica che usava per spiegare delle cifre completamente inventate sullo sviluppo economico (ad esempio uno 0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto")


Come se sotto il governo Prodi lo sviluppo economico ha raggiunto il suo apice, siamo ultimi in Europa per crescita, abbiamo un inflazione taroccata al 2,8%, quella taroccata sugli alimentari al 4,8%, quella reale aggiungendoci bollette e carburanti assai vicina al 10%, il tasso di crescita delle imprese ai minimi storici e la pressione media fiscale aumentata di oltre 2 punti percentuale.

Il problema in Italia e che se guardi da una parte c'e' il peggio ma se ti giri dall'altra non è che c'e' di molto meglio ... finché il nuovo è rappresentato da una sigla nuova e basta, mentre i candidati sono quanto di più vecchio possa esistere l'Italia non ha nessun tipo di futuro.

Per questo non andrò votare, sarà un voto perso ma in coscienza non avrò legittimato nessuno a rappresentarmi ...

Ma infatti non ho detto questo. Ho detto che Berlusconi nella relazione di fine anno (una delle) aveva parlato del suo piano per rilanciare l'economia con cifre inventate (tra cui un +0,8% di "incremento spontaneo del potere d'acquisto", che tu m'insegnerai essere una boiata incredibile). Si può dire tutto dei vari Prodi, Padoa S etc etc, ma avevano un briciolo di serietà che impediva di inventare cifre false o proporre cartolarizzazioni, privatizzazioni di spiagge e arenili etc etc.
Questo almeno bisogna dirlo (come bisogna dire che l'economia italiana- non parlo di conti- è molto malmessa, lo era con il centrodx e lo è stata con il centrosx).


Serietà ? questa è bella
Magari nei loro slogan elettorali.. la serietà al governo..
Tesoretto ? Prima c'e' , poi non c'e' piu' , poi ritorna , poi di nuovo sparisce
Evasione Fiscale ? Prima cifre esorbitanti poi.. meno dell'anno prima
Tasse ? non sono aumentate , sono aumentate , non sono aumentate

No comment poi su Veltroni che un giorni dice una cosa e il giorno dopo un'altra (noi andremo da soli..ecc ecc)
Da notare come la Sinistra ha cambiato nome ad ogni elezione.. PCI , PDS , Quercia , Ulivo , DS adesso PD..

Su una piccola radio parlava l'associazione dei genitori con figli con handicap (sia mentale che fisico)
Avevano chiesto al governo di poter andar due anni in pensione prima degli altri. Visti i problemi e le privazione (che non auguro a nessuno) una cosa stra giusta
Risposta del governo : Costa troppo , 80 Ml di euro
Poi pero' ne hanno spesi 45 ml per un sito internet per promuovere l'italia nel mondo. Il sito www.italia.it non è mai nato (pero' i soldi quei ladri se li sono intascati..)
Chi era il capo? il candidato a sindaco di Roma per il PD (uno nuovo come dice Veltroni..)

E parli di serietà..

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 29/02/2008 alle 18:31
Ecco dei manifesti taroccati presi da repubblica.it. Alcuni sono favolosi...









Ma il migliore (e con un ottimo consiglio da seguire) è sicuramente questo:

 

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  postato il 01/03/2008 alle 11:26
Originariamente inviato da Lore_88

Ecco dei manifesti taroccati presi da repubblica.it. Alcuni sono favolosi...




L'ibrido Veltrusconi somiglia molto a Cecchi Paone, sarà lui a governarci?

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/03/2008 alle 12:12
Originariamente inviato da W00DST0CK76

L'ibrido Veltrusconi somiglia molto a Cecchi Paone, sarà lui a governarci?


A me ricorda di più Mentana.

 

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  postato il 03/03/2008 alle 13:25
hahaha
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=17922&showtab=Copertina

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 03/03/2008 alle 17:30
NOTAV

SUSA: aggredito militante No Tav da esponente del Partito Democratico


Ieri sera 2 marzo 2008, a Susa, un militante no tav è stato aggredito da 6 persone. In seguito alle percosse subìte il militante è stato ricoverato in ospedale. Per questa sera alle ore 21 in piazza d'armi a Susa è stata organizzata un'iniziativa di risposta alla grave provocazione.

Domenica pomeriggio uno dei coordinatori del movimento no Tav, é stato aggredito ( prima verbalmente e poi fisicamente ) da un capolista della lista del Partito Democratico e da altri personaggi , tra cui un sindacalista e una persona non identificata nei pressi di un banchetto propagandistico-elettorale del PD. L'aggredito e suo figlio ( che era intervenuto in sua difesa) sono stati successivamente ricoverati al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Susa perché hanno riportato lesioni varie.

Il No Tav aggredito aveva invitato il suo aggressore ad una maggiore coerenza (visto che si é dichiarato Sì Tav dopo essersi fatto immortalare sul Kilimanjaro con bandiera No Tav); lo stesso ha poi iniziato ad insultarlo pesantemente, minacciandolo anche ( di fronte a testimoni ) di morte per aver diffuso la sua foto con bandiera No Tav ( che dice di AVER DOVUTO FARE PERCHE' MINACCIATO DAI NO TAV CHE ERANO CON LUI).

Successivamente il militante notav ha trovato ad attenderlo un gruppo formato dai signori sopracitati che lo hanno nuovamente aggredito verbalmente e poi anche fisicamente. Il figlio, intervenuto in difesa di suo padre, ha subito un pesante pestaggio...


SUSA_piazza d'armi, ore 21
Iniziativa in risposta all'aggressione



 
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  postato il 03/03/2008 alle 21:02
Coerenza...ah, coerenza
 
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  postato il 03/03/2008 alle 23:09
eh si..coerenza..quello che una volta era lo pseodopartito dei lavoratori, oggi candida felici imprenditori e "professori" ultraliberal che hanno come unico obiettivo la distruzione dei diritti conquistati in decenni di lotte da sacrificare sull altare del profitto (privato).
Ah, dimenticavo, le classi non esistono piu, è roba da vecchi: peccato che ancora oggi sono morti 5 operai...nel solo 2007 se ne sono andati piu di 1300. In questi primi due mesi ne sono morti piu di 120. Se siamo tutti uguali, se non esistono piu le classi, perche solo gli operai ci rimettono la pelle?

Ma ha ragione Veltroni (con montezemolo): dobbiamo unirci per aumentare la produttivitàà del sistema paese...che cazzata. infatti dal '93 al '06, l'incremento di produttività di 17 punti è andata per l'87 per cento nelle tasche dei padroni e solamente le briciole del 13 % ai lavoratori..altro che patto per la produttività: qui non solo si gode ad averci messo a 90.si vuole togliere anceh la vaselina..

coerenza, coerenza

 
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  postato il 04/03/2008 alle 08:33
Pacho... parole sante!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2008 alle 17:54
Originariamente inviato da pacho

eh si..coerenza..quello che una volta era lo pseodopartito dei lavoratori, oggi candida felici imprenditori e "professori" ultraliberal che hanno come unico obiettivo la distruzione dei diritti conquistati in decenni di lotte da sacrificare sull altare del profitto (privato).
Ah, dimenticavo, le classi non esistono piu, è roba da vecchi: peccato che ancora oggi sono morti 5 operai...nel solo 2007 se ne sono andati piu di 1300. In questi primi due mesi ne sono morti piu di 120. Se siamo tutti uguali, se non esistono piu le classi, perche solo gli operai ci rimettono la pelle?

coerenza, coerenza


E' morto anche il titolare della ditta , assieme ai 4 dipendenti
Si era messo in proprio da poco , facendo risparmi per tutta la vita


 
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  postato il 07/03/2008 alle 09:26
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da pacho

eh si..coerenza..quello che una volta era lo pseodopartito dei lavoratori, oggi candida felici imprenditori e "professori" ultraliberal che hanno come unico obiettivo la distruzione dei diritti conquistati in decenni di lotte da sacrificare sull altare del profitto (privato).
Ah, dimenticavo, le classi non esistono piu, è roba da vecchi: peccato che ancora oggi sono morti 5 operai...nel solo 2007 se ne sono andati piu di 1300. In questi primi due mesi ne sono morti piu di 120. Se siamo tutti uguali, se non esistono piu le classi, perche solo gli operai ci rimettono la pelle?

coerenza, coerenza


E' morto anche il titolare della ditta , assieme ai 4 dipendenti
Si era messo in proprio da poco , facendo risparmi per tutta la vita



ma che ragionamento è questo?


 
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  postato il 07/03/2008 alle 10:55
È un ragionamento per dire che non tutti i "padroni" sono uguali, non è che in tutte le aziende c'è un consiglio d'amministrazione formato da papaveri lontani anni luce dalla gente che lavora e si fa il mazzo.

Anzi, nella maggioranza dei casi, i datori di lavoro sono lì in mezzo a sporcarsi le mani anche loro, a rischiare in prima persona, a condividere la fatica fisica dei dipendenti. Che poi dopo 8 ore se ne vanno via, mentre il "padrone" resta a lavorare un'altra mezza giornata. E non ha ferie pagate, non ha malattie retribuite, se gli viene la febbre deve presentarsi lo stesso sul posto di lavoro.
E capita anche, a volte, che alla fine dell'anno, a conti fatti, abbia guadagnato meno dei suoi dipendenti. Capita.

Sto parlando ovviamente di quei datori di lavoro che tengono in regola i dipendenti, che pagano le tasse e che non frodano il prossimo. Ne ho conosciuti tanti.

 

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  postato il 07/03/2008 alle 11:35
Da Repubblica.it

Che cosa dirà loro? [ai vescovi]
"Una ragione molto evidente: che devono rispettare le leggi approvate dal Parlamento. Possono non essere d'accordo, ma non possono fare affermazioni come quelle sul fatto che sono una ferita per la democrazia, o che rappresentano un passo indietro per i diritti umani".


Eeeeeeeeeehhhhhhhhh (sospirone)
(Chi parla è Zapatero)

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/03/2008 alle 11:44
Admin non sono d'accordo.
Il datore di lavoro, indipendentemente dalla grandezza dell'impresa (e dal suo fatturato) è SEMPRE responsabile della salute dei dipendenti, a meno che non siamo di fronte ad una pesante negligenza da parte del dipendente.
Dato che a volte ci piace la legalità ( dalla lega al pd, siamo tutti per la legalità, no?!), perfino la direttiva 89/391 C.E. sancisce proprio che "l’esonero dalla responsabilità è ammesso solo per fatti dovuti a circostanze a loro estranee, eccezionali [..].

Quindi l'argomento che porti, anche se a prima vista potrebbe sembrare di buon senso, in realtà si ferma alla superficie.

Il problema è: dato che siamo tutti sostenitori della "terza italia", del "piccolo è bello" e della "imprenditorialità diffusa" e della grande famiglia "padroni-lavoratori": su cosa si basa questo tipo di imprenditoria?

Forse ragiono con altre categorie (o forse uso solamente sostantivi più concreti e meno "english" quali intensive-labor ecc) ma tale modello si basa sostanzialmente su fatti molto tangibili:

-lo sfruttamento sul lavoratore;
-il calpestamento (è giusto il termine?) dei suoi diritti
-dell'evasione sistematiche delle più elementari norme.

Partiamo da una prospettiva storica e vediamo perche esiste questa diffusione imprenditoriale per capirne la sua reale natura.

Essa si è sviluppata alla fine degli anni '70 quando il conflitto dei lavoratori riuscì a strappare quote sempre maggiori di profitti ai datori in favore dei redditi da lavoro ( e quindi potere d'acquisto) e diritti, come lo statuto dei lavoratori, democrazia sui luoghi di lavoro, non discriminazione,ecc.

Per porre un freno a questa tendenza Confindustria tutta, in combutta con cgil, governo e forze politiche incentivarono la disgregazione dei siti produttivi (le periferie degradate derivano proprio da questo) in favore delle piccole unità produttive (come quelle attuali) in cui la forza lavooro poteva essere maggiormente ricattata e sfruttata.

Non è una caso che da allora le rivendicazio sindacali finirono ed incominciò il trend "lacrime e sangue".

Facciamo un paio di comparazioni:
Il salario nelle piccole aziende è minore.
L'orario di lavoro è piu elevato.
gli straordinari piu alti.
il turn over piu elevato.
le morti sul lavoro piu numerose
l'evasione piu elevata

Non essendoci un reale contropotere sui luoghi di lavoro, il padroncino (che tu guardavi con "benevolentia") si spinge quindi all'impersfruttamento della sua forza lavoro. Non perche egli sia cattivo. qui non è questione di etica.Ma perche la ragione di esistenza dell'impresa - il profitto - glielo impone.

E' normale che le piccole dimensioni quindi spingano (spesso) questo piccolo padrone a comportamenti di piu bieco caporalato e maggior sfruttamento dato i motivi di cui ho appena accennato.

E non è nemmeno un caso che tale categoria sia fortemente ostile a qualunque abrogazione delle ultime leggi criminali che hanno inferto un colpo mortale alla dignità dei lavoratori. Non è un caso che tale categoria, i piccoli imprenditori, siano sostenitori dell'ala confindustriale veneta (e berlusconiana) ancora piu criminale: siccome non sono in grado di competere con i grandi industriali - siccome non sono in grado di investire, di evolversi, non haano idee ecc - devono succhiare le loro piccole quote di profitto mediante l'ipersfruttamento dei lavoratori e salari da fame.

non è un caso che i salari italiani siano i piu bassi d'europa, le morti le piu alte ed i tassi di turn-over (ergo precarietà) piu elevati(nonostante le panzate di ichino e soci sulle supposte rigifdità del mercato del lavoro).

Poi, se questo piccolo imprenditore si fa il culo piu dei suoi dipendenti (difficile) beh, non è un problema mio: in quanto imprenditore si è assunto, per definizione, il rischio d'impresa e quello che gli entra di piu in tasca non porta certamente benessere sociale.

devo scappare ma sarebbe ottimo afrontare un dibattito su questo con piu calma. ciao

 
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  postato il 07/03/2008 alle 12:05
Originariamente inviato da pacho

Poi, se questo piccolo imprenditore si fa il culo piu dei suoi dipendenti (difficile) beh, non è un problema mio: in quanto imprenditore si è assunto, per definizione, il rischio d'impresa e quello che gli entra di piu in tasca non porta certamente benessere sociale.

devo scappare ma sarebbe ottimo afrontare un dibattito su questo con piu calma. ciao


Sì, sarebbe ottimo, ma lo sarebbe solo a patto che ti togli finalmente gli occhiali dell'ideologia, che ti fanno vedere molte cose deformate.

Se vuoi ti do i numeri di telefono dei dipendenti che in 30 anni hanno lavorato per mio padre. Ti fai una chiacchierata con loro, e poi mi dici se ti hanno riferito di essere stati sfruttati, calpestati nei loro diritti, vessati, sottomessi, sottopagati.

Così, potrebbe essere istruttivo per te.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/03/2008 alle 12:23
Admin, ideologia significa deformare la realtà. Non è il mio caso. La realtà aggregata di un fenomeno può essere scottante. Ma mi sta profondamente sul ca.z che ogni volta che qualcuno ha una opinione diversa (per di piu basata sua dati ufficiali e non per sentito dire) venga accusato biecamente di "ideologia"- parola passpartout per le piu schifose (non è il tuo caso) operazioni propagandistiche finalizzate ai propri interessi.

Invece mi baso su dati aggregati e comparativi Istat, Isfol e bankitalia riguardanti i differenziali retributivi tra piccole e grandi imprese, i tassi di turnover, i licenziamenti, le ore effettive lavorate - nonchè una discreta dose di frequentazione di lavoratori - e tutti i dati di cui ti accennavo in precendenza.

Quindi dato che tuo padre non rappresenta certamente la totalità dei piccoli imprenditori, per fortuna, ti prego di non affibiarmi l'appellativo di ideologico poichè 1) potrei accusarti di eccessivo empirismo, individualismo metodologico, superficialità dei fenomeni aggregati e 2) sarebbe buona cosa darmi dell'ideologico se quello che dico, a livello nazionale, rappresentano stronzate (cosa peraltro legittima) oppure invenzioni.
saluti

 
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  postato il 07/03/2008 alle 14:25
Intanto:


C'è anche lady Fede - Infine, nell'elenco «segreto» di Silvio Berlusconi, contenente almeno venti nomi di candidati da inserire all'ultimo minuto, compare anche quello di Diana De Feo, giornalista della redazione cultura del Tg1 e moglie del direttore del Tg4 Emilio Fede, nonché proprietaria di Villa Lucia, la pregevole residenza borbonica di Parco Grifeo che Berlusconi, nel corso dell'ultima campagna elettorale per le elezioni politiche, avrebbe voluto acquistare. Ma la sua intenzione fu frustrata da un intervento di sequestro per presunti lavori abusivi nell'abitazione. «Cara Diana — tuonò dopo dal palco il Cavaliere — ti risarcirò del danno involontario che ti ho arrecato».

Signora De Feo, complimenti. È candidata in Campania?
«No, non parlo. Fin quando non riceverò la telefonata che aspetto non dirò nulla».

Certo, ma ormai la danno sicura candidata al Senato in Campania.
«Macché. Non è la prima volta che poi mi fregano».

Addirittura?
«Sì, e non è un fatto di scaramanzia».

Vale a dire? «Eh, questo è un momento di tensione. Siamo alla vigilia della consegna ufficiale delle liste. E sinceramente non vorrei ritrovarmi ancora una volta estromessa all'ultimo momento».

Non ha la garanzia di Berlusconi?
«Sì. Ma anche altre volte è accaduto. Poi qualcuno, all'ultimo momento, ha preso il mio posto. Ogni volta è successo, ma non mollo».

Certo che sarebbe una bella rivincita dopo aver perso l'occasione di cedere Villa Lucia a Berlusconi. Il Cavaliere promise di risarcirla poiché i sigilli alla residenza, disse, furono applicati dopo che si era diffusa la notizia dell'acquisto.
«Sì, fu un brutto fatto, quello».

Ora, però, sarà quasi certamente senatrice della Campania.
«No, no. Non mi faccia dire nulla. Non confermo e non smentisco. Attendo la telefonata. La conferma ufficiale. Solo dopo parlerò».

Angelo Agrippa (estratto da un articolo su corriere.it)


Redazione cultura del tg1, eh? Socia in affari di Berlusconi, eh? Moglie di Fede, eh? Probabile candidata del pdl, eh?
Che schifo: poi mi dicono che Santoro è fazioso. Almeno lo dice..

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/03/2008 alle 10:46
anche se considero il giornale in questione (ed il relativo partito) scandaloso, posto un interessante articolo di emiliano brancaccio, docente di economia politica dell'università del sannio.

su Liberazione del 05/03/2008
di Emiliano Brancaccio

Ha caricato sul suo carrozzone Ichino e Calearo, ha messo in chiaro di voler demolire quel che resta del contratto di lavoro nazionale e ha pure ammiccato con chi propone di abolire le tutele previste dall'articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati. Insomma, la comoda parodia del "ma anche" di Crozza (che in verità ci ha sempre convinti poco) ha ormai fatto il suo tempo. Walter Veltroni si sta rapidamente liberando della maschera di ambiguità che pareva averlo inizialmente caratterizzato, e ci sta facendo capire con sempre maggiore nettezza da che parte ha situato il suo Partito democratico. Sul piano della tattica politica, infatti, il leader del Pd lascia bene aperto lo spiraglio delle grandi intese con la destra. Per quanto riguarda poi la strategia dei consensi, il suo minuetto col padronato è ormai all'ordine del giorno. Dopo il Veltrusconi, insomma, è la volta adesso di Waltindustria.
La sbandata a destra, anche solo rispetto a quel che i Ds rappresentavano appena pochi mesi fa, è enorme. Tuttavia per la grande stampa borghese l'impegno di Veltroni non è ancora ritenuto sufficiente. In un editoriale pubblicato ieri dal Corriere della Sera , Francesco Giavazzi ha chiarito senza mezzi termini quel che i principali gruppi capitalistici nostrani vorrebbero ancora dal leader del Pd: innalzare ulteriormente l'età pensionabile, privatizzare i servizi pubblici locali e varie altre cose, ma principalmente "abolire lo Statuto dei lavoratori, tutto, non solo l'articolo 18". Blair non avrebbe esitato, aggiunge Giavazzi. Veltroni cosa aspetta?
Per Waltindustria, dunque, gli esami non finiscono mai. Il padronato si lamenta, batte i piedi in terra, ed egli dovrà sempre più spesso accorrere, rassicurare e promettere. E' questo in fondo il prezzo da pagare per diventare il delfino di quei centri del capitalismo italiano che poco si fidano di Berlusconi, e che tuttora puntano su un sostanziale pareggio elettorale e sulla grande coalizione per sperare di rovesciare l'Italia come un calzino. Ma perché mai i capitalisti italiani stanno così insistentemente alzando la posta? Come si spiega questa fretta, questa specie di voglia sessantottesca al contrario, che li spinge a "volere tutto", persino magari l'impossibile? Verrebbe immediato rispondere che si sentono forti, blanditi e vezzeggiati, e che di conseguenza intendono battere il ferro della politica finché è caldo. Questa spiegazione è in parte corretta, ma coglie solo aspetti superficiali del comportamento padronale, senza indagare sulle sue determinanti profonde. E' pur vero infatti che Confindustria si trova oggi più che mai al centro della scena politica nazionale. Ma il punto chiave è che questa centralità politica si verifica in contemporanea con una palese marginalizzazione economica del capitalismo italiano all'interno del quadro europeo e mondiale. I padroni nostrani non sono certo in braghe di tela, beninteso: molti di essi continuano a macinare ingenti profitti. Ma la distanza relativa tra i loro guadagni e quelli medi del capitale internazionale cresce a vista d'occhio.
Basti guardare all'andamento dei costi per unità di prodotto all'interno dell'Unione monetaria europea. Essi vistosamente divergono tra loro, con l'Italia e gli altri paesi del Sud Europa sempre più in affanno rispetto alla Germania e alle altre economie trainanti. I nostri capitalisti vedono quindi sempre più deteriorarsi le loro quote di mercato e questo, a lungo andare, comporterà la loro uscita dal mercato o il loro assorbimento tramite acquisizioni estere. Col risultato, in questo caso, che nella catena europea del valore aggiunto ai lavoratori italiani spetterà sempre di più la parte della fatica e delle briciole. E' bene chiarire che qualche indizio rilevante, in questo senso, ci è dato persino dall'assetto bancario, che al fondo delle cose riflette i limiti dell'industria sottostante: nonostante le poderose centralizzazioni dei capitali avvenute in Italia negli ultimi anni, il rischio di take-over esteri rimane elevato per più di un gruppo nazionale. E c'è da scommettere che Draghi non muoverà un dito per mantenere la testa pensante del capitale finanziario entro i confini nazionali.
Questo ed altri segnali indicano in sostanza che i capitalisti italiani stanno progressivamente scivolando dal vecchio ruolo di capitani d'industria a quello molto meno edificante di modesti rentiers, possessori di quote di minoranza del capitale globale. Il che in fin dei conti non può meravigliare. Questa tendenza riflette l'arretratezza del nostro sistema produttivo, caratterizzato soprattutto da capitali piccoli, frammentati e polverizzati, contraddistinti da una bassa produttività e da un infimo potere di mercato rispetto ai giganti europei. Altro che "piccolo è bello, dunque". La lezione di Marx è sempre valida: il capitale tende a concentrarsi e a centralizzarsi, e i proprietari minori e periferici sono destinati a farsi da parte. Ovviamente, una così poco gradevole prospettiva dipende anche dalla inadeguata risposta che si è data nel tempo a questi problemi. Per anni i capitalisti nostrani hanno preteso di tamponare le loro debolezze strutturali esigendo dalla politica mani libere al fine di ridurre al minimo le retribuzioni e di intensificare al massimo gli sforzi produttivi dei lavoratori. Ebbene, il risultato di questa greve linea di indirizzo è oggi sotto i nostri occhi. Ci ritroviamo infatti con dei salari tra i più bassi d'Europa e con un numero di vittime per unità prodotta tra i più alti del continente. Eppure, nonostante l'elevatissimo prezzo pagato dalla classe lavoratrice, registriamo in ogni caso una perdita sistematica di quote di mercato e una tendenza inarrestabile al deficit con l'estero. I padroni italiani insomma hanno fallito, e con essi la politica che li ha assecondati. Verrebbe a questo punto naturale attendersi un cambio di rotta, ed invece ci ritroviamo alle prese nientemeno che con Waltindustria, vale a dire con una simbiosi ancor più stringente tra capitale e politica, per lo più finalizzata a reiterare la vecchia strategia del passato. Il professor Giavazzi del resto dovrebbe saperlo: le evidenze empiriche di cui disponiamo ci dicono chiaramente che l'eventuale abolizione dell'articolo 18 - o addirittura di tutto lo Statuto dei lavoratori - non avrebbe alcun effetto di rilevo sui tassi di disoccupazione o sulla dinamica della produttività nazionale, mentre darebbe luogo a un ulteriore indebolimento della capacità contrattuale dei dipendenti e quindi a una ancor più vistosa compressione dei salari. La solita minestra di sempre, insomma.
Nelle settimane che ci dividono dal voto, bisognerà dunque mettere in luce che la modernizzazione proposta da Veltroni ci conduce dritti verso la marginalizzazione e la colonizzazione capitalistica del paese. Se infatti si vuole credibilmente sperare in un futuro alternativo, occorre in primo luogo scommettere sul fallimento elettorale della nefanda linea dell'attuale leader del Partito democratico. In seguito, si tratterà di capire se la sinistra che ci è rimasta sia in grado di riaprire la contesa per l'egemonia. Ma di questo riparleremo a tempo debito.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/03/2008 alle 11:25
Originariamente inviato da pacho

anche se considero il giornale in questione (ed il relativo partito) scandaloso, posto un interessante articolo di emiliano brancaccio, docente di economia politica dell'università del sannio.

su Liberazione del 05/03/2008
di Emiliano Brancaccio

Se infatti si vuole credibilmente sperare in un futuro alternativo, occorre in primo luogo scommettere sul fallimento elettorale della nefanda linea dell'attuale leader del Partito democratico. In seguito, si tratterà di capire se la sinistra che ci è rimasta sia in grado di riaprire la contesa per l'egemonia. Ma di questo riparleremo a tempo debito.


Mi piacerebbe sapere quale è il futuro alternativo che ci propongono quelli della sinistra rimasta, così per capire.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/03/2008 alle 12:04
sicuramente non quello proposto dai vari rifondaroli e/o cosi rossi ormai totalemtne succubi al dio mercato.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/03/2008 alle 13:46
2 notizie che fanno riflettere.

- Silvio dimostra di essere molto invecchiato:

PDL: BERLUSCONI, GENTE HA GRANDI ASPETTATIVE MA NON ABBIAMO BACCHETTA MAGICA

Notizia pubblicata in rete il 08/03/2008 11:48, tempo medio di lettura previsto 0 minuti e 31 secondi
Milano, 8 mar. (Adnkronos)- ''Sono un po' preoccupato perche', da come siamo accolti quando andiamo in giro per l'Italia, si vede che c'e' una grandissima aspettativa della gente perche' pensano che noi possiamo fare moltissimo per rimediare ai disastri fatti dalla sinistra in questi 20 mesi. La mia preoccupazione pero', nasce dal fatto che non abbiamo la bacchetta magica, nessuno ha la bacchetta magica''. Cosi' Silvio Berlusconi, leader del Pdl, ha iniziato il suo intervento alla manifestazione di apertura della campagna elettorale al Palalido di Milano.

(www.itnews.it)


Ma come Silvio? Dov'è finito tutto il tuo potere salvifico? Un'altra dichiarazione così e le elezioni le perdi...

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- E qui la differenza principale tra ITALIA e resto del mondo -presunto- civile...

Voto Usa, "Hillary è un mostro": si dimette assistente Obama

Samantha Power, assistente del candidato democratico alla presidenza Barack Obama, ha abbandonato oggi la campagna elettorale per le polemiche scoppiate dopo che ha definito la rivale democratica Hillary Clinton "un mostro".

"Ha presentato le sue dimissioni e noi le abbiamo accettate", ha detto Robert Gibbes, addetto alla comunicazione di Obama.

Il commento di Power, rilasciato al quotidiano britannico The Scotsman e pubblicato oggi, rischiava di compromettere la campagna del candidato di colore, che ha sempre criticato Clinton per le sue tattiche negative nei confronti dei rivali e che ha sempre insistito, durante la sua corsa alla presidenza, sul tema del dialogo tra le parti politiche.

La testata ha precisato che Power aveva chiesto di non pubblicare i commenti fatti contro Hillary, ma li ha ugualmente riportati nell'articolo. "E' un mostro, sta cercando di mettere i piedi addosso a tutti", avrebbe detto l'assistente di Obama al quotidiano.

Power, prima di dimettersi, ha presentato le sue scuse ufficiali. "Questi commenti non riflettono ciò che penso sulla senatrice Clinton, di cui ammiro da tempo la leadership e il pubblico servizio", ha detto, aggiungendo di essersi pentita di aver detto quelle cose.

Obama e Clinton stanno conducendo una battaglia serrata per la candidatura presidenziale nel partito democratico. Clinton ha battuto nei giorni scorsi Obama nelle primarie di due grandi stati, Ohio e Texas.

(it.notizie.yahoo.com)

Da noi è il candidato e leader a dare l'esempio...

 

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  postato il 09/03/2008 alle 12:05
Allora, ricapitoliamo. Siamo tornati alla prima repubblica, non c'è la dc ma c'è la rosa bianca, non c'è il pci ma c'è la cosa rossa, non c'è almirante ma c'è storace.
Quattro partiti più uno minore (la destra), più la lega nord. Ok.

Le alternative quali sono?
In ordine di schifo completamente sparso:

La destra- santanché candidata. L'evoluzione naturale del msi, picchiatori liberi, nostalgici e quant'altro. L'olio di ricino è sempre sul comodino, l'immagine è appena un po' rinnovata (con una donna candidata, anche se squadrista)
***
Pdl, o meglio forzaitalia. Berlusconi è riuscito a fare quello che voleva: fare entrare an in forzaitalia, considerando anche che Fini era più gradito agli elettori rispetto a Berlusconi. Il nome del partito è anche fittizio: era già stato registrato in precedenza, quindi non potrebbe usarlo. Ma tanto se dovesse tornare a forzaitalia nessuno se ne accorgerebbe, perchè NON C'è DIFFERENZA. Le promesse sono le stesse di sempre, il populismo anche. Di nuovo c'è la giacca con t-shirt nera e la sciarpa a pois da mettere nei bagni di folla e allo stadio. Questa è- tristemente- l'osservazione più profonda che si può fare con un leader che ha puntato tutto sul culto della personalità. Tremo pensando a Tremonti, Schifani, Bondi, Cicchitto nelle stanze dei bottoni.
***
Lega nord: che ci sta a fare? Non si capisce con chi si allea, con chi si legherà, cosa propone, cosa farà. Siamo a livello di roma ladrona o di lunardi ministro?
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Cosa bianca: è tornata la dc. Il candidato è il famoso "cattolico mentolato", Casini. Basterebbe questo.
***
Pd: che dire? Si formano e già litigano...radicali e Binetti, Veltroni che non parla di pacs e dico, Veltroni che non dice "ci sono ingerenze della chiesa in Italia". Per piacere a tutti e non convincere nessuno.
Le novità sono Veltroni e l'assenza della sinistra "radicale". Bah.
Clonate Zapatero, por favor.
***
Cosa rossa: ci sono alcune idee coraggiose, ad esempio i pacs, le politiche ambientali etc etc. Il problema è: le realizzeranno? Mah: siamo in Italia e sono LORO. Come si fa a credere che esista ancora il comunismo e (2) che Bertinotti sia comunista?


[sub: Berlusconi è invecchiato, ma è ancora l'uomo più potente d'Italia]

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/03/2008 alle 15:02
La stagione dell'ideologia è finita da un pezzo e di questo Berlusconi (che sicuramente ha letto "1984") se n'è accorto in tempi di tangentopoli.
Ieri nel servizio del tg3 il commentatore sottolineava "pochissime bandiere dei vecchi partiti, il palalido è uniformente colorato dalle bandiere del partito della libertà". Un po' come quando l'Oceania dichiarava che il nemico non era più l'Eurasia, ma l'Estasia e i manifestanti in piazza gettavano via i cartelli anti-Eurasiatici e ne facevano di nuovi anti-Estasiatici nel giro di cinque minuti. Gli slogan, però, sempre gli stessi.

 

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  postato il 09/03/2008 alle 15:15
Ah si, si.. ma se quelle bandiere fossero di forzaitalia non si noterebbe la differenza. E difatti il pdl è forzaitalia con un altro nome: l'impianto è lo stesso, il padre-padrone lo stesso, i delegati e i capogruppo anche..
Intanto ieri il sig B. ha stracciato sul palco il programma del pd, e in seguito alle polemiche ci ha pensato Fini a smentire tutto: "non ha stracciato nessun programma, ha dimostrato che le idee sono inconsistenti". Dal "sono stato frainteso" al "il mio capo è stato frainteso".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/03/2008 alle 22:20
Spagna, vince Zapatero
al Psoe oltre il 45% dei voti

In testa il partito del premier. Ai Popolari di Rajoy il 39,65%
La vigilia del voto funestata dall'attentato dell'Eta che ha ucciso un socialista

MADRID - In Spagna i seggi si sono chiusi alle 20 (con un'affluenza di oltre il 73%) e da subito per il Psoe si è profilata la vittoria. I dati confermano le previsioni dei primi exit poll: con il 71,45% delle schede scrutinate, i socialisti ottengono il 44,41% dei voti, contro il 39,65% del Partito Popolare di Mariano Rajoy.

Il premier Josè Luis Rodriguez Zapatero sembra dunque avere a portata di mano quell'"ampia maggioranza" che aveva chiesto agli elettori per governare da solo, o quasi, dopo una legislatura segnata da accordi e compromessi politici con i piccoli partiti nazionalisti catalani e baschi.

I socialisti rivendicano la vittoria, anche se ammettono di non aver raggiunto l'obiettivo della maggioranza assoluta che gli avrebbe consentito di governare da soli. "Possiamo dire con sicurezza che il Partito socialista ha vinto", ha dichiarato il segretario Jose Blanco. Nel 2004 il Psoe aveva ottenuto 164 seggi, con il 42,6% dei voti, contro 148 seggi del PP con il 37,6%.
L'ultimo sondaggio prima del voto non dava più di quattro punti di vantaggio al Psoe in mezzo a preoccupazioni per l'economia e prima dell'assassinio, da parte dell'Eta, dell'ex assessore socialista Isaias Carrasco.


fonte: http://www.repubblica.it

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/03/2008 alle 22:24
Per la serie: quando uno presenta un programma di riforme, lo mantiene attuandolo infischiandosene di chi gli rema contro in tutti modo, succede anche che la seconda volta rinvinca le elezioni meglio della prima.

 

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Giorgio, malato di ciclismo

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