Laura Idril
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postato il 06/08/2007 alle 09:39 |
Mario come al solito riesci a fare foto meravigliose!!!!!!!! ____________________ Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra. |
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Nanard
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postato il 06/08/2007 alle 09:43 |
Davvero complimenti Cancel... quel che fotografi e che scrivi è sempre piacevolissimo oltre che ineccepibile |
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cancel58
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postato il 06/08/2007 alle 18:57 |
Qualche altra immagine dalla Bocchetta
Pigornyy...
...tallonato da Mazzanti e Bailetti
il gruppetto di Sella
Anche l'ultimo merita un applauso |
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cancel58
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postato il 06/08/2007 alle 19:19 |
la grinta di Bertolini. Ormai è fatta!
Il gruppetto degli inseguitori.
Fino allo scorso anno avrebbero curvato sulla destra, per raggiungere Piazza Arimondi |
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cancel58
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postato il 06/08/2007 alle 19:41 |
L'arrivo del vincitore
e quello di Siutsou
La volata tra mazzanti e Bailetti:la spunterà quest'ultimo
la volata del gruppetto di Sella |
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Monsieur 40%
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postato il 06/08/2007 alle 19:43 |
Originariamente inviato da maglianera
visi concentrati fin dalla partenza |
Bel primo piano del "nostro" Fabrice "Fabri11" Piemontesi... ____________________ Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie |
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cancel58
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postato il 06/08/2007 alle 19:51 |
Il signore raffigurato nella foto è un Mito. Mi è stato detto che anche ieri (e ha superato i 70 anni) si è fatto la Bocchetta.
Gli ho anticipato che avrei pubblicato la foto sul forum.
Ha preso nota dell'indirizzo web e magari adesso è davanti al pc.
Complimenti per le sue imprese ciclistiche e auguri per le prossime scalate! |
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maglianera
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postato il 06/08/2007 alle 22:31 |
la moto rai era presente per tutta la corsa, ma le immagini chi le ha viste?
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maglianera
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postato il 06/08/2007 alle 22:39 |
dove molti di voi stanno guardando c'è scritto sottoli.it (diamo il giusto rilievo agli sponsor) ____________________
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pegiduì
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postato il 06/08/2007 alle 23:24 |
Originariamente inviato da maglianera
la moto rai era presente per tutta la corsa, ma le immagini chi le ha viste?
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lo speaker, che tra l'altro suppongo non fosse genovese perché continuava a dire "valpolcevèra" (ma in tutta genova non se ne trovava uno?), ad un certo punto ha detto che l'avrebbero trasmessa su raisportsat alle 20 la sera stessa, però non posso confermare in quanto a quell'ora ero ancora in giro in bici... |
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ashbishop
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postato il 07/08/2007 alle 01:04 |
alle 20, su RaiSportSat, hanno fatto un discreto servizio di 1/2 ora, con fabbretti e sgarbossa |
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SHORT ARM
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postato il 07/08/2007 alle 11:18 |
Gran bella giornata di ciclismo domenica, confermata dalle foto di Cancel (oh, ma che belle sono! ).
Io ero sul traguardo con fidanzata al seguito e camicia a fiori, di voi purtroppo non ho incrociato quasi nessuno, a parte il nostro Alefaber, che mi ha regalato una foto con lui.
Seb me lo sono perso (hai tagliato la chioma?), e dire che anch'io ero a fare le foto sotto al podio, con Gianni Savio he ritirava coppe, coppette, quadri, ci mancava che ritirasse la pensione ed era a posto!
Nel dopocorsa, nel paddock, devo aver avuto un incontro ravvicinato con Pedalando, in palese tenuta Cicloweb, pargolo al seguito, vaganti tra un camper e l'altro. Vi ho visti bene ma ero alle prese con un'intervista.
Vorrà dire che anche stavolta sarà per la prossima volta!
Bella giornata comunque, e appena posso posto qualche foto (ammesso che ci riesca...). [Modificato il 07/08/2007 alle 11:29 by SHORT ARM]
____________________ Francesco Sulas
www.cicloweb.it |
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panta2
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postato il 07/08/2007 alle 14:34 |
Ieri la corsa è stata trasmessa alle 13:35... ____________________ Rebellin... l'ultimo Gattopardo |
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cancel58
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postato il 07/08/2007 alle 15:38 |
Qualche foto del dopocorsa
Il podio dell'Appennino
Bertolini e Savio
Pedalando e Gilberto si complimentano con il vincitore
Bertolini e Miss Rosa/Cancel |
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cancel58
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postato il 07/08/2007 alle 18:32 |
Bertolini era sbucato dalla curva e si avviava a scollinare sulla Bocchetta.
Ma gli altri non erano lontani .
Non avrei scommesso su di lui, pensavo ad un ricongiungimento nella discesa su Voltaggio.
E sì che dopo Pietralavezzara aveva staccato Siutsou , ma la strada per Pontedecimo era ancora lunga ed il vantaggio esiguo
Ce l’ha fatta, invece, alla maniera antica.
Il nuovo arrivo sembrava fatto apposta per una volata , magari di un gruppo ristretto, ma la vecchia Piazza Arimondi , ieri, sarebbe andata benissimo, proprio come ai vecchi tempi..
Poi c’era la tradizione da rispettare. L’Appennino, ad agosto, ha registrato arrivi solitari ( Ferrando, Martini, Zilioli, Battaglin, solo per citarne alcuni) e anche Bertolini non ha fatto eccezione.
D’accordo, mancavano i grossi nomi, ma non per questo l’impresa del vincitore va sottovalutata.
Bertolini ha meritato la vittoria e anche stavolta gli assenti hanno avuto torto.
Non si respirava, è vero, l’aria di certe giornate del passato. Molti suiveurs erano in ferie e per l’edizione del centenario della società organizzatrice una collocazione migliore sarebbe stata preferibile.
Sì, ma quale? L’Appennino, si sa, è una corsa ballerina. Da Aprile a ottobre (perchè nel 67 si corse il giorno di San Remigio) sono state provate tutte, e ogni anno si discute se è meglio prima del Giro, o dopo , se è meglio giocarsela con l’una o l’altra classica, Liegi o San Sebastian che sia.
Non che ai tempi di Ghiglione andasse tutto liscio. C’erano certe edizioni in cui lo storico patron si lamentava delle assenze di alcuni grossi calibri. spaventati dalla durezza della corsa o, forse, non lusingati dalla consistenza dei premi.
Tuttavia, a quei tempi, l’Appennino aveva una sua precisa collocazione nel panorama ciclistico ed averlo nel palmarès era motivo d’orgoglio.
Amato da molti e snobbato –talvolta- da qualcuno, l’Appennino si fregiava di possedere quella che De Zan non mancava di definire “la più dura salita inserita in una corsa in linea italiana”.
C’è sempre la Bocchetta, d’accordo, ma nella nostra epoca non è sufficiente cullarsi tra i ricordi ed abbandonarsi a romanticismi non sempre apprezzati.
Con il Pro Tour l’Appennino è stato ridimensionato ed essere classificato tra le corse “uno punto uno “ non l’aiuta. L’auspicio, manifestato anche dagli organizzatori , è quello di fare un salto di categoria e passare tra le corse HC. Le credenziali ci sono , non resta che aspettare fiduciosi
E se nel frattempo mancano i grossi calibri, non importa.
Resta l’occasione per una bella giornata di ciclismo ed una gita nell’entroterra , ed è comunque un ritrovare , lungo il percorso, amici vecchi e nuovi.
Come Alberto e il piccolo Gilberto, che non ne saltano una, o Seb, onnipresente sui traguardi e nei dopo corsa.
E Alessandro? Saranno stati quindici anni che non lo vedevo. Si era avvicinato alla bici un quarto di secolo fa, con un mezzo sgangherato (ricordi quando ti si ruppe il pedale sull’Aurelia?).
Non che l’avessi iniziato io al ciclismo ma all’epoca (me lo ricordava l’altro ieri) neppure sapeva cosa fossero l’Appennino e la Bocchetta.
Poi il destino lo ha portato a Pontedecimo , la bici non l’ha più mollata, e la passione l’ha trasmessa ai figli.
E l’Appennino è anche incontrare Rosalda, sulla Bocchetta, che arriva sull’Ape guidata dal marito, e rivedere quella curva in cui scattò Motta, le scritte inneggianti a Cattelan, la nebbia da cui sbucarono Dancelli e Gimondi, il muro di Langasco , il cippo di Coppi.
Domenica è toccato a Bertolini il privilegio di passare da solo lassù e di conquistarsi la vittoria.
Gli ho stretto la mano, nel dopo gara, e mi sono complimentato con lui.
Rosa glielo ha detto:”Mio marito scrive su Cicloweb!”.
“E allora” ha risposto “speriamo che scriva bene di me!”, pensando di avere a che fare con un giornalista della carta stampata .
Purtroppo non lo sono Alessandro, ma stai tranquillo: hai domato la Bocchetta e hai vinto bene, lasciando il segno.
Ci ricorderemo di te.
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delfo
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postato il 07/08/2007 alle 18:49 |
Lo speacker Bruno Ronchetti non è genovese e perciò diceva Polcevèra anzichè Polcèvera ma è già stato speacker all'Appennino con arrivo in piazza Arimondi ed avrebbe dovuto ricordarsi della pronuncia esatta. D'altra parte al 1° Criterium del Levante di Chiavari del 2005 disse che Alessandro Petacchi era felice della vittoria perchè toscano e quindi vicino alla Liguria. Dimenticava che Petacchi è di Molicciara in provincia di La Spezia e quinti ligure al cento per cento.
Volevo ricordare che Alessandro Bertolini, essendo nato a Rovereto il 27 luglio 1971 è il più anziano vincitore dell'Appennino con 36 anni e 9 giorni. Coppi nel suo vittorioso Giro dell'Appennino del 1955 aveva appena 36 anni e 3 giorni .. se non ho preso abbagli! |
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delfo
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postato il 07/08/2007 alle 22:12 |
Come sempre, bravissimo Cancel58 per le foto che stanno a testimoniare il suo grande entusiasmo per il nostro amato ciclismo. Sempre puntuale nel comunicarci formazioni, altimetrie, curiosità, risultati e soprattutto documentazioni fotografiche meravigliose che denotano capacità ma tanto amore per le due ruote.
Da parte mia ho filmato per 66 minuti: la punzonatura di sabato 4, la partenza da Novi, i due passaggi da Villalvernia, quello da Serravalle e poi da Busalla, il passaggio prima di Langasco, l'arrivo di tutti i corridori (37 su 109 partiti), la premiazione.
Ho fatto parte dell'U.S. Pontedecimno come socio ed auspico alla Società che compirà 100 anni fra 8 giorni di organizzare sempre in futuro edizioni interessanti con squadre di alto livello e con corridori di prim'ordine. L'albo d'oro dell'Appennino merita una degna continuazione. Come mi diceva Luigin Ghiglione: "Chi vince a Pontedecimo non solo è un campione ma anche un campione in forma altrimenti non riesce a superare tutte quelle salite che propone la corsa". A proposito della Bocchetta Coppi disse un giorno ad un giornalista: "La Bocchetta ... è sufficiente scalarla una volta all'anno ....". E se lo diceva Lui ...
Con questa 68a edizione ho superato le ottomila foto sull'Appennino. Un giorno pubblicherò una raccolta delle immagini più significative, un migliaio almeno perchè non posso rinunciare a ricordare tutti quei corridori che hanno amato la corsa di casa mia, che non l'hanno vinta per poco ma che l'hanno tanto desiderata nella loro sofferenza di atleti e mi rifesrisco ai Panizza, ai Volpi, ai Vandi, ai Mazzanti, ai Rebellin, ai Pantani, ai Chioccioli, ai Podenzana ed a tanti altri dei quali riserbo un ricordo straordinario, incancellabile. Ad essi donerei un "Appennino d'oro" perchè hanno saputo farci battere forte il cuore, farci soffrire con essi, farci pedalare insieme con la loro stessa sofferta fatica grondante di sudore.
Per i 100 anni dell'Unione Sportiva Pontedecimo, la seconda Società più vecchia della Liguria, seconda solo alla Sanremese 1903, voglio dire semplicemente GRAZIE per le notti insonni trascorse ad aspettare l'alba del mio Appennino, per la gratificazione di un autografo di un corridore che ci faceva sognare, per quegli arrivi in piazza Arimondi quando gli applausi della folla ti facevano venire la pelle d'oca e ti sentivi un tutt'uno con il corridore che tagliava solitario il traguardo sotto un sole cocente o sotto una pioggia incessante e malvagia.
Grazie Ghiglione, grazie Morgavi, grazie Carrozzino ma soprattutto grazie Martini, Soldani, Dancelli, Motta, Zilioli, Baronchelli, Motta, Beccia, Fabbri, Battaglin, Bugno e Bertolini ed a tutti quelli che ci hanno permesso di sognare sui tornanti di quella salita delle streghe che anch'io a quindici anni sono riuscito a domare con una vecchia bici "Verde" ed ho respirato l'aria del mitico Passo, lassù, da solo nel silenzio, nella gioia!
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maglianera
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postato il 07/08/2007 alle 22:59 |
Bertolini è un signor vincitore: con 15 corse vinte, buona parte per distacco, tra cui, oltre l'Appennino, una Parigi-Bruxelles, un Giro delPiemonte, un Provincia di Lucca, non sono molti gli italiani in attività con un palmares migliore. E' un dei più completi, perché ha vinto corse completamente diverse tra loro in tutte le stagioni.
Vorrei segnalare anche l'impegno di Daniele Nardello, un altro messo immeritatamente da parte dal pro Tour, che ha onorato la corsa terminandola, anche se la Bocchetta non si addice alle sue caratteristiche. Forza Daniele!
Da segnalare anche la prova dello sconosciuto (per me) Sobal, e un giovane Moser che si conferma in crescita. Tra quelli che da diversi anni sono lì a lottare anche per i piazzamenti,Mazzanti e Niemec. ____________________
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cancel58
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postato il 07/08/2007 alle 23:01 |
Saluto l'amico Delfo che, per chi non lo sapesse, è il maggior esperto del Giro dell'Appennino:i suoi due libri sono un'autentica miniera!
Mi spiace che non ci siamo visti a PonteX: evidentemente eravamo talmente presi dalle foto ....
Lo ringrazio anche per le espressioni nei miei riguardi ma...le formazioni e l'ordine di arrivo non sono merito mio! (vero, Seb?)
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cancel58
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postato il 07/08/2007 alle 23:27 |
Originariamente inviato da maglianera
Vorrei segnalare anche l'impegno di Daniele Nardello, un altro messo immeritatamente da parte dal pro Tour, che ha onorato la corsa terminandola, anche se la Bocchetta non si addice alle sue caratteristiche. Forza Daniele!
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Daniele nardello sulla Bocchetta |
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Subsonico
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postato il 08/08/2007 alle 10:20 |
Originariamente inviato da maglianera
Bertolini è un signor vincitore: con 15 corse vinte, buona parte per distacco, tra cui, oltre l'Appennino, una Parigi-Bruxelles, un Giro delPiemonte, un Provincia di Lucca, non sono molti gli italiani in attività con un palmares migliore. E' un dei più completi, perché ha vinto corse completamente diverse tra loro in tutte le stagioni. |
Aggiungo: 2° nell'ultima tappa al giro vinta da tonkov col gesto dell'ombrello, in fuga. In una telecronaca dissero che da giovane era un portento, poi...diciamo che qualcosa dev'essere andato storto.
Vorrei segnalare anche l'impegno di Daniele Nardello, un altro messo immeritatamente da parte dal pro Tour, che ha onorato la corsa terminandola, anche se la Bocchetta non si addice alle sue caratteristiche. Forza Daniele! |
Oh, però è arrivato tra i primi 10 in uno o due tour, certo grazie alle fughe, non è che sia proprio piantato in salita!
____________________ ...E' il giudizio che c'indebolisce. |
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pedalando
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postato il 19/08/2007 alle 01:38 |
Piccolo omaggio al vincitore:
fonte: me stesso ____________________
"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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Lopi
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postato il 19/08/2007 alle 09:22 |
Originariamente inviato da Subsonico
Originariamente inviato da maglianera
Bertolini è un signor vincitore: con 15 corse vinte, buona parte per distacco, tra cui, oltre l'Appennino, una Parigi-Bruxelles, un Giro delPiemonte, un Provincia di Lucca, non sono molti gli italiani in attività con un palmares migliore. E' un dei più completi, perché ha vinto corse completamente diverse tra loro in tutte le stagioni. |
Aggiungo: 2° nell'ultima tappa al giro vinta da tonkov col gesto dell'ombrello, in fuga. In una telecronaca dissero che da giovane era un portento, poi...diciamo che qualcosa dev'essere andato storto.
Vorrei segnalare anche l'impegno di Daniele Nardello, un altro messo immeritatamente da parte dal pro Tour, che ha onorato la corsa terminandola, anche se la Bocchetta non si addice alle sue caratteristiche. Forza Daniele! |
Oh, però è arrivato tra i primi 10 in uno o due tour, certo grazie alle fughe, non è che sia proprio piantato in salita!
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E' anche arrivato 2° a un Lombardia, classica che come struttura somiglia molto all'Appennino (salita tosta lontano dal traguardo e due più facili dopo) ____________________ Crea il tuo ciclista virtuale e guidalo nel corso della sua carriera
http://procycling.forumup.it/index.php?mforum=procycling
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