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Autore: Oggetto: Amstel Gold Race 2006

Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 17/04/2006 alle 23:19
Originariamente inviato da antonello64

Condivido anche la sua opinione su Boogerd: uno con le sue caratteristiche non ha molte alternative alle scelte tattiche che normalmente applica; senza lo scatto secco che gli consenta di creare il vuoto e senza una gran volata, le sue chances di vittoria sono poche già in partenza.
Correndo così fa una infinità di piazzamenti (un pò come era per Chiappucci): se cambiasse tattica probabilmente non farebbe nemmeno quelli.


Scelte tattiche?
Boogerd può ottenere il successo solamente in tre modi
1) attaccando da lontano, e credo che qualche volta gli sia andata bene
2) andare in fuga quando c'è un forte compagno a fare da stopper, tipo Freire, e credo che qualche volta gli sia andata bene.
3) attaccare con un compagno di fuga che sia una moviola umana ancora più lenta di Boogerd, e una fuga con Armstrong capita una sola volta nella vita, sorry Boogey.

La soluzione che invece adotta quasi sempre, quella di aspettare il finale di una corsa, è la tattica del pirla, generoso, ma sempre pirla.
Cambiasse squadra se i rabobankieri non sanno gestirlo, sta sprecando occasioni su occasioni e gli anni passano.

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/04/2006 alle 23:28
Avete già detto tutto. Io sottolineo solamente la forza ed inteligenza di Schleck, lo scarso acume tattico di Bettini (non è una sorpresa purtroppo), l'impegno di Wesemann (per niente aiutato da quella combriccola in fucsia), la rassegnazione di Boogerd, il coraggio di Rebellin (una costola rotta) e l'ennesima delusione di Valverde (ma se queste corse sembrano disegnate per lui!).
Una ultima cosa: ad una quarantina di km dall'arrivo Pozzato ha risposto ad alcuni attacchi con una facilità ed una eleganza che mi fanno pensare che se la Quickstep oggi avesse corso per lui staremmo commentando la prima vittoria italiana nelle classiche del nord.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 17/04/2006 alle 23:50
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Boogerd può ottenere il successo solamente in tre modi
1) attaccando da lontano, e credo che qualche volta gli sia andata bene
2) andare in fuga quando c'è un forte compagno a fare da stopper, tipo Freire, e credo che qualche volta gli sia andata bene.
3) attaccare con un compagno di fuga che sia una moviola umana ancora più lenta di Boogerd, e una fuga con Armstrong capita una sola volta nella vita, sorry Boogey.


commento i tuoi tre punti

1) le fughe da lontano purtroppo non si vedono quasi più, se non nelle corse di scarsa importanza, oppure fughe bidone da parte di sconosciuti: non solo non le fa Boogerd, non le fa quasi più nessuno.
Con l'aumento della velocità, il fuggiasco solitario è sempre più svantaggiato nei confronti del gruppo.
2) effettivamente il ruolo di Freire avrebbe potuto essere di grande aiuto per l'olandese, ma finora non è mai capitato che entrambi fossero in forma contemporaneamente: quando andava forte l'uno, l'altro andava piano o era addirittura assente.
3) Armstrong in volata era tutt'altro che fermo, e per me resta un mistero su come abbia potuto perdere da Boogerd.

 
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Livello Gino Bartali




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Registrato: Feb 2005

  postato il 17/04/2006 alle 23:50
Non penso che Pozzato ieri fosse più forte di Bettini,si è messo al suo servizio e ha fatto veramente bene..il problema è che bettini avrebbe dovuto stare più buono,allora sì che avremo avuto la prima vittoria italiana nel nord!!

Comunque c'è ancora tempo per rifarsi

 

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DAvide

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/04/2006 alle 00:02
Mah.
io credo che in Italia le cose ripetute all'infinito, risultano poi assodate. Verità, insomma. Un commentatore che ad ogni corsa sostiene che Bettini spreca energie a vuoto per troppa generosità, crea il mito di un Grillo avventato e "generoso in corsa".
Per me semplicemente non è così. Bettini fa la sua corsa. Cerca di staccare le ruote più veloci di lui. Non è generosità, è acume tattico. Se così non fosse, non vincerebbe certo le belle corse che ha in carniere.
Poche volte, la forma strabordante gli ha consentito di vincere con fughe individuali. Eccezioni. ripeto, eccezioni. Baronchelli doveva farlo ogni volta che poteva o tentava di vincere. più si è lenti, più la scelta è obbligata. Niente quindi di generoso.
Voigt invece può dirsi tale. quando in fuga con uno più veloce, fa la sua parte in pieno per la riuscita della fuga. Io Bettini sprecare energie in questo modo non lo ricordo. Anzi. Paolino mette su la sindrone degli ultimi 2 km. Provate di ricordare quanti metri abbia mai tirato Bettini in una fuga nei finali di corsa (ovviamente in gruppetto...). Io non me lo ricordo. tranne le poche volte in cui era in fuga con un paracarro in volata. Vedi Paulinho.
Bettini non è afatto scriteriato. Semplicemente le ciambelle non escono tutte col buco.
Qualcuno ha detto che Paolino era al 100% ieri. Io continuo non crederlo. Kroon lo seguiva troppo facilmente. Il Paolo della Tirreno, non si sarebbe battuto, soprattutto da QUEI compagni di fuga. Schleck? Ma va la... Wesemann? Boogerd? chi poteva contrastarlo sul Cauberg? Nessuno. Era la ruota più veloce. Ecco perchè doveva rischiare (se ne avesse avuto...) di spendere un pò di più per riprendere Frank. Se non lo ha fatto, non ne aveva. state certi. O sperava di essere rimorchiato da Boogerd? Al mondiale, insisto, ha speculato sul mulo olandese. Ieri non credo. Non ne aveva e stop.
Boogerd? Non è un paracarro in volata. é un pò più lento di Bettini e Rebellin. E di Di Luca. Ma fino ad ora, non ad armi pari. Lui che tira e gli altri che lo saltano. Può essere che se arriva non spompato sul Cauberg o sul muro di Huy, faccia come ieri. Sia il più veloce.
Fuggire da lontano? Sai che non è semplice Aranciata... certi corridori non hanno via libera dal gruppo e se si portano dietro certi "ceffi" alla Paolino, lo fanno tirare di più, statene certi, e lo sfilano poi in volata. con magno gaudio di Bulba e Cassani.
Piazzarsi non è facile. Vincere, lo è ancor meno. Boogerd, come Rooks, non ha la volata per prendrsi quello che le sue gambe meriterebbero. Guardatevi quante volte Rooks ha dovuto cedere il passo in volata......
Chi auspica un boogerd corridore a tappe, auspica il de profundis dell'olandese. Paradossalmente penalizzato dalla mancanza di galletti in giro.
Se ci fosse un corridore in grado di contrastare con le stesse armi Bettini o Boonen, Boogerd vincerebbe molto di più. Come tutti gli attaccanti. Con due-tre galli a guardarsi ed a risparmiare le energie per vincere, le possibilità di fuga da lontano aumenterebbero. Maertens, DeVlaeminck, Merckx(di fine carriera) si guardavano in cagnesco. e quando era ora di spendere.... si fermavano anche. Se ricordate il Fiandre del 76, con Freddy e Roger fare surplace per non TIRARE LA VOLATA al nemico, fino a perdere le ruote dei rinvenenti W.Planckaert e soci, capite ciò che dico.
Boogerd non sarà un'aquila, ma è in una stagione senza grandi rivalità. E per i medioveloci , allora chances sono poche. Kuiper, che veloce non era, quante volte ha beffato da lontano i belgi in lite fra di loro......
Ciao!!

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 18/04/2006 alle 00:15
Janjan,mi sembra abbastanza presuntuoso dire che le nostre osservazioni sul modo di correre di bettini derivino solamente da una opinione del Bulba...penso sia una cosa oggettivamente visibile da tutti,forse non da te,ma ovviamente ognuno è libero di vederla come vuole!!!

Bettini è un grandissimo fuoriclasse,ma negare l'evidenza mi sembra esagerato,oltretutto su un argomento che lo stesso paolo ammette senza vergogna,sai quante interviste ho letto che suonavano più o meno così:"è il mio modo di correre,non sò stare fermo ad aspettare,piuttosto rischio di perdere la gara ma quando sto bene devo per forza muovermi ripetutamente"

 

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DAvide

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/04/2006 alle 00:37
la verità il grillo è unico, è x questo che le corse diventano + blle quando gaeggia, lui gioka il tuto x tutto , o la va o la spacca...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/04/2006 alle 07:49
vengo solo ora (dopo un week end pasquale pieno di cibo) a fare qualche considerazione sulla Amstel...innanzitutto un grandissimo shleck!!!!!!! sto ragazzone è veramente forte e già aklla sanremo aveva corso molto bene!!! COMPLIMENTI!!!!

un bravo anch a bettini che come già detto ha provato il tutto per tutto e se avesse avuto la gamba della tirreno adriatico arrivava da solo!!!! cmq non dispererei per lui per la freccia e per la liegi

e poinon mi stancherò mai di fare un grandissimo complimento a Ballan!!!!! non me l'aspettavo così forte sugli strappi dell'amstel e pure è arrivato 11° e ora trovo giusto che vada alla liegi per ciucciare qualche punticino a boonen!!!!
BRAVO ALE!!!!!!!!!!!!!

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 18/04/2006 alle 08:25
Bravissimo Schleck, un'azione coraggiosa, determinata e spettacolare. Sono d'accordo che Bettini dovrebbe ragionare un po'di più e scattare di meno, anche se gli va dato atto che rende la corsa spettacolare e soprattutto che Boonen al Fiandre a 40 km dall'arrivo aveva 3 o 4 compagni di squadra,ieri il Grillo era solo quindi doveva inventarsi qualcosa.
Bulbarelli ha toccato il fondo: al primo scatto di Wesemann l'ha quasi irriso dicendo che non era una corsa per lui, che scattava solo per farsi vedere...si è visto poi che corsa ha fatto il tedesco-svizzero! E poi, come qualcuno ha ricordato, Kroon fora e rientra facile facile tra le ammiraglie mentre Bulba lo dà per spacciato.
E soprattutto nel finale Bulba e Cassani hanno fatto confusione, non si riusciva a capire se Schleck era all'ultimo km e che margine avesse.
In sostanza brutta prova del duo Rai.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 18/04/2006 alle 14:00
Col senno di poi sono tutti bravi a rivalutare l'azione di Wesemann...
Io però sulle Ardenne non lo avevo mai visto, è scattato lontano dal traguardo e non sul duro, sembrava un'azione velleitaria oppure che volesse fare da punto d'appoggio per un'azione di Sinkewitz e/o Ivanov.
Cmq onore al tedesco/svizzero (vuole fare collezione di passaporti come Tchmil?) che sul pavè è sempre tra i migliori e che ci ha stupito in questa Amstel.

Non condivido le critiche a Bettini, lui corre sempre così quando è in forma, se ha vinto tutte quelle classiche ha ragione lui, punto e basta.
Sarebbe come sgridare Ronaldinho perchè si è fatto fregare la palla tentando un dribbling...
Non si può rimproverarlo di essere sprecone quando non vince, salvo fare lodi sperticate quando in salita al Lombardia mette in difficoltà Simoni e lo stesso Schleck.
Che vinca o che perda, Bettini fa spettacolo.
Se le domeniche pomeriggio di primavera le passo a smadonnare contro i miei familiari quando cambiano canale, e non mi accontento di accendere la tele alle 17 e guardare gli ultimi km, è proprio perchè c'è gente come Paolino.

E altrettanto non mi sogno di criticare Ballan perchè non ha mai fatto il succhiaruote in vita sua.
Ale vincerà grandi corse in futuro. I vari Astarloa, Samuel Sanchez e i fenomeni che si sono fatti riprendere dopo aver scollinato con 10" sul Poggio, al massimo pescheranno qualche jolly in carriera.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/04/2006 alle 00:09
caro aranciata,

non si può non essere d' accordo con jan e antonello su molti punti:

boogerd- aihmè il dentone olandese può correre solo così; non ha volata, non ha la botta secca, nelle corse di un giorno è quasi impossibile vincere in progressione, per usura degli anniversari. il dentone ha anche cercato di variare il tema tattico, negli ultimi anni all' amstel,ma , invertendo i fattori, il suo prodotto non cambia. che attacchi lui, che attacchino gli altri e lui risponda gli manca sempre un soldo, la volata... quest' anno poi veniva da un infortunio e ne aveva anche un po' meno rispetto ad altre volte....

bettini- lui corre sempre così; se non è in giornata strabiliante... gli altri deve cucinarli con 1000 scatti, rendendo la corsa dura.
quest' anno, aihmè, gli si è spenta la luce....c' era gente più forte di lui nell' occasione, come al fiandre...

schleck- vince l' amstel, protagonista in tutte le ultime classiche dure ( 2 a zurigo, 2 al lombardia, bene persino a sanremo)...vedrete al tour

csc- e c' era chi la criticava perchè non hanno sbancato al mediterraneo: roubaix e amstel in carniere.... oltre a qualche altra corsetta...
a me , la squadra di biarne piace sempre di più.

telekom: possono ringraziare wesemann,enorme, che gli ha salvato la faccia...ma per esempio, kirchen, altro lussemburghese, che sembrava fatto apposta per queste corse, che fine ha fatto?

amstel: grandissimo percorso, chiede mille rilanci, vince spesso il più forte. oramai, passatemela, vale quasi un monumento....

thomas dekker: però...
ballan-- goodwood, fai ammenda ancora una volta: questo dopo una roubaix era lì... ha vinto a laigueglia e fatto la corsa su superga, alla milano torino, spianato il poggio...questo diventa un campione

ciao
mesty

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 19/04/2006 alle 10:08

Cavolo, non ho potuto vedere l’Amstel, e leggere questo 3d mi accresce il rammarico.
Ottimo F. Schleck, bel corridore.


Pensieri sparsi:

La gara olandese vale una classica monumento? Mesty. praticamente sì, la collocazione nel calendario, il percorso, l’importanza del palmares, ma soprattutto il piglio con cui viene aggredita dai concorrenti la colloca molto in alto nella top delle classiche. Gli manca solo un po’ di storia e un po’ di blasone, ma vale una Fleche Wallone.
Dietro le cinque monumento (Sanremo, Ronde, Roubaix, Liege e Lombardia) ci sono queste due gare, un altro gradino sotto la Gent (il calendario fra superclassiche, la battaglia campale, la forma dei protagonisti, la scuola di ciclismo che vi appare) e poi, abbastanza lontanocce, le varie San Sebastian, Zurigo etc.

Concordo in massima parte con le osservazioni di Jan.
Bettini è un corridore divertente da vedere, ma i suoi non sono attacchi scriteriati, rispondono a una esigenza tattica molto avveduta. Mi sembra un po’ in calo il grillo.
Fastidiosa la spocchia di Bulba-Rally e Casso-Cassani. Ecco un altro esempio del precipizio in cui cade la cultura del ciclismo agonistico in Italia. La tattica aggressiva e al tempo stesso accorta di Bettini viene scambiata per generosità tout-court. Ma il Paolino non è così dispendiso, fa la sparata e si gira ad aspettare il cambio. L’eccezionale prestazione di Zurigo rimane un grande perla, ma la sostanza delle azioni di Bettini è quella indicata da Doc Jan.
Paolino Bettini ha sulla coscienza il mondiale di Madrid almeno quanto Petacchi e Velo (che si faceva portavoce dell’ansimante alejet nel giro finale).
Il suo atteggiamento con Boogerd e Vinoukouruv mi indispettì in modo incredibile. Il campione non si discute, le vittorie parlano chiaro, ma definirlo il più grande attaccante generoso del momento, che butta via le corse per eccesso di generosità è fuorviante, è incompleto…è una puttanata degna del baratro nel quale la tv sta sprofondando il ciclismo.

Vinoukourov, Voigt, Boogerd, Flecha, ecco alcuni nomi da mettere sopra quello di Bettini nel panorama odierno, ma non basta ancora.
Ci vuole l’acume di Jan per capire come stanno le cose, per smascherare l’incompetenza del commento televisivo targato Rai.
Infatti tutti questi corridori attaccano per tentare di far prevalere le loro caratteristiche tecniche, per eliminare avversari. La vera generosità, la vera “Anarchia”, il vero fuoco insopprimibile appartiene a pochi atleti nella storia del ciclismo.
Quelli che scelgono di attaccare nonostante possano attendere, contro ogni logica tattica, contro ogni ragionevolezza delle ammiraglie.

I nomi: Jan ne cita uno, Michele Dancelli, leggete il 3d di Cancel58 e scoprirete quale fuoco sacro, quale spinta interiore, quale amore per il gesto dell’attacco, animava le gare del grande Michele.

Io ne faccio un altro, facile facile, Eddy Merckx.
Il cannibale, la corsa in testa. Ecco uno che poteva vincere in qualsiasi modo. Gli sarebbe bastato rendere la corsa dura per battere tutti allo sprint (spesso a Sanremo lo fece) ma quante volte invece partì da lontano, 70-80-100 chilometri davanti a difendere quello che all’inizio era un piccolo vantaggio fino all’arrivo. Ci sono esempi a bizzeffe.
Il grande Eddy si accorciò la carriera di 4/5 anni in questo modo. Il più grande atleta della storia dello sport mondiale (Morris Docet) seppe donarsi con la generosità di una crocerossina alla causa dell’agonismo puro, della bellezza della competizione a viso aperto.

Mah, adesso mi tocca sorbirmi il pontificare del duo-Rai sulla generosità sprecona di Bettini, ma che studiassero un po’ la storia del ciclismo!! Insufficienti e inutili lacchè.

Ciao belli
Claudio

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/04/2006 alle 10:29
Beh cmq io non auspico un Boogerd per le corse a tappe, peraltro a quest'età ancora meno, ho solo detto di averlo visto correre per un piazzamento nelle corse a tappe...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 19/04/2006 alle 11:14
Due cose su Bettini. In generale sono d'accordo sul fatto che attacca con acume tattico cercando di staccare le ruote più veloci. Ma limitatamente all'Amstel di domenica, c'erano così tante ruote veloci da staccare? Se si fosse arrivati in 30 o 40 ai piedi del Cauberg non era il favorito? Forse insieme a Freire.
Per quanto riguarda le critiche a Bulbarelli e Cassani che dicono che Bettini spreca troppe energie, credo che siano anche influenzati dalle dichiarazioni di Bettini stesso che ad ogni intervista sottolinea che quando sta bene, non riesce a star fermo, che deve attaccare...

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 19/04/2006 alle 13:56
Ho visto anch'io la corsa in TV...molto bella e avvicente.

Bettini bravo come sempre ma non era la sua giornata...le accellerazioni c'erano ma gli altri non si staccavano...qualche volta forse lo scatto è più un gettone di presenza che una tattica...

Magari sarebbe stato più bello se avesse fatto vedere qualcosa sui 3 km finali...

Schleck un aeroplano...

Wesemann il vincitore morale del Amstel Gold Race 2006.

 

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Tutto dipende...!


 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 19/04/2006 alle 13:58
In effetti lo dice Bettini stesso, e lo conferma anche chi ha corso con lui come Paolini.

Perchè ce l'avete tutti con Bulbarelli e Cassani?
Credete che sia così facile tenere 2 ore di diretta?
Non credo ci sia tanta gente in giro che sia in grado di commentare il ciclismo così, parlando di questioni tecniche ma rimanendo comprensibili anche ai profani, parlando anche di aspetti extraciclistici (curiosità sui luoghi attraversati, ecc.), mettendoci passione ma rispettando ancora la grammatica italiana (qualsiasi riferimento a Sgarbozza è puramente casuale), con competenza ma senza freddezza (come i commentatori di Sky, che al confronto guardare l'Angelus è emozionante)...

Ho già visto, quando ero all'estero, gare commentate dalla TV francese e spagnola. Sono di una banalità sconcertante e sembra che il commentatore reciti il rosario!
Lasciamo stare il commento in inglese di Eurosport, con il cronista in perenne abbiocco del dopo-pasto

Come vedete i casi sono 2: o il panorama dei commentatori è desolante e in giro c'è un sacco di gente che saprebbe fare meglio ( ), oppure il ciclismo non è così facile da commentare come sembra.

 

[Modificato il 02/05/2006 alle 03:16 by Admin]


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 19/04/2006 alle 17:00
Originariamente inviato da cassius

In effetti lo dice Bettini stesso, e lo conferma anche chi ha corso con lui come Paolini.

Perchè ce l'avete tutti con Bulbarelli e Cassani?
Credete che sia così facile tenere 2 ore di diretta?
Non credo ci sia tanta gente in giro che sia in grado di commentare il ciclismo così, parlando di questioni tecniche ma rimanendo comprensibili anche ai profani, parlando anche di aspetti extraciclistici (curiosità sui luoghi attraversati, ecc.), mettendoci passione ma rispettando ancora la grammatica italiana (qualsiasi riferimento a Sgarbozza è puramente casuale), con competenza ma senza freddezza (come i commentatori di Sky, che al confronto guardare l'Angelus è emozionante)...

Ho già visto, quando ero all'estero, gare commentate dalla TV francese e spagnola. Sono di una banalità sconcertante e sembra che il commentatore reciti il rosario!
Lasciamo stare il commento in inglese di Eurosport, con il cronista in perenne abbiocco del dopo-pasto

Come vedete i casi sono 2: o il panorama dei commentatori è desolante e in giro c'è un sacco di gente che saprebbe fare meglio (:Od, oppure il ciclismo non è così facile da commentare come sembra.
Guarda, non è che ce l’abbia con loro in quanto peggiori di altri. Sono sicuramente i migliori in Rai al momento. Gli altri canali non li conosco, non ho satellite o Pay Tv.
Hai ragione quando dici che il loro problema è “spiegare” la corsa a una maggioranza di spettatori non-competenti.
Il problema è tutto lì. È la mercificazione di tutto, è la banalizzazione di ogni cosa passi attraverso il medium di massa per eccellenza. La TeleVisione.
Il Cassa e il Bulba devono farsi capire da tutti e per farlo annoiano e infastidiscono la percentuale di utenti che “ne capisce”.
Lo so, sono snob ed elitario a dire questo, ma insomma, chi se ne f.otte di me!??

I nostri due si trovano a dover “vendere” il loro prodotto. Semplicissimo.
Tifare spudoratamente Italia (anche questa tristezza dovevo vedere, l’apologia del pedale Italico!), e infarcire di banalità la cronaca diventa il metodo sicuro e riproducibile all’infinito.

No, che palle!

Ecco che a Madrid Cassan-Cassani urla “bisogna inseguire la fuga di Bettini e Valverde, Petacchi è il nostro capitano!". (riducendo a zero, in una frase, l’incredibile complessità di scenari tattici e di variabili che si aprivano in quel momento a favore della squadra italiana.)
Ecco che per Bulba-Rally, alla Sanremo Bettini “pedala in agilità, ha la gamba buona il Grillo” (mentre bastava guardarlo bene per capire che faticava già sulla Cipressa).
Alla Ronde il Dinamico-Duo si indispettiva per “il gioco di squadra Quick-Step, che penalizza i nostri campioni Bettini e Pozzato”. (solo che poi Tommy B. si divorava gli avversari, mentre Paolino…diciamolo, nel finale remava abbastanza).
A Roubaix era stata la “Quick step a sbagliare, isolando Boonen in testa” (mentre appariva chiaro che a Tommy B. non gli fregava granchè, prima di avere la luce spenta ai meno venti).

Vedi Cassius, rispetto massimo per il lavoro altrui, ci mancherebbe, il dinamico duo mi è pure simpatico, ti dirò!
Ma dileggerò sempre la semplificazione ottusa e la malafede accertata. La De Stefano potrebbe approfondire il suo contributo, ma dovrebbe poter esprimere una coscienza giornalistica critica e obiettiva, non bersi tutti i motti e tutti gli slogan dei ciclisti.
I poveri ciclisti non possono essere lucidissimi dopo il traguardo e se Bettini fa lo show e bisogna prenderlo con le pinze, Petacchi dopo il mondiale diceva alla De Stefano: “…penso di aver disputato un bel mondiale, sono contento della mia prestazione…” (!!!), ma bisogna capirli, amarli e soprattutto conoscere cosa vuol dire essere lì con poco ossigeno nel cervello a rispondere alle domande. Perciò bisogna interpretare, elaborare. Fare le domande giuste…...porsi le domande giuste!

Rimprovero ai nostri giornalisti Rai una sorta di pigrizia intellettuale, una piattezza negli approfondimenti, una lettura tattica della gara spesso banale e svenduta alla “nazionalpopolarità”. Ecco tutto,
Sono troppo severo? Sì, confermo sono un insopportabile rompi palle…..e mia moglie è una santa.

Ciao Cassius, grazie per lo stimolo.
A presto
Claudio

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 19/04/2006 alle 21:32
Condivido il tuo pensiero quando dici che potrebbero parlare un po' di più al pubblico "competente": anche a me piacerebbe di più, ma chi guarderebbe le corse in TV? Io, te, i ciclowebbisti?
Anche se siamo un bel po', non spostiamo ancora i numeri dell'audience!

Poi penso che in fondo è bello se c'è più gente che guarda il ciclismo, mi ricordo nel '98 che era diventato straordinariamente popolare perchè per capire Pantani non ci voleva quella grande scienza...
Ogni tanto riesco a mettere anche i miei famigliari davanti alla TV a seguire una tappa del Giro, del Tour, o una classica: potrei farlo, se le telecronache fossero roba per iniziati?
Alle ultime Olimpiadi invernali ho seguito un po' il pattinaggio artistico, io non ne sapevo nulla e adesso ne so quanto prima, perchè nessuno mi ha detto cosa cavolo è un triplo toe-loop.

Quanto ai ciclisti intervistati dalla De Stefano, ti posso assicurare che sono già molto più obiettivi di altri sportivi... vogliamo fare un paragone con l'atletica e le interviste della Caporale?
Gente che sui 200 (dico per fare un esempio) fa un secondo in più del proprio personale, viene eliminata al primo turno, e invece di dire "mi sono preparato male", "non ho retto la tensione dell'appuntamento" ecc. si limita a cercare ciò che è andato bene (?) e a dire che alla prossima occasione andrà meglio...

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 20/04/2006 alle 10:57
Claudio questa volta non sono proprio daccordo con te,non è questione di considerarsi una elite o meno,penso di conoscere molto bene il ciclismo e ti posso garantire che il Duo non mi ha mai stancato.bisogna solo apprezzarli per come lavorano,penso che pochissimi al loro posto saprebbero fare di meglio,anzi forse nessuno.

Molti critaicano il Bulba,e perchè? Tu hai mai sentito una telecronaca di qualche giornalista di qualsiasi sport che non sbagliasse mai,Il bulba è uno che ci mette passione nel suo lavoro e soprattutto cerca di trasmetterla allo spettatore a casa,penso che questo basti!

Tu dici che appiattiscono il discorso,lo rendono più semplice e conprensibile dai più...a dirti la verità penso che tra tutte le cose che ci propina la televisione le corse ciclistiche siano tra le più elitarie che esistano,affare per veri appasionati,roba da circolo culturale cistercense....

Tra l'altro spiegare ai meno acculturati di ciclismo come funzionano le cose penso faccia parte del loro lavoro e sono contentissimo quando lo fanno,spero sempre che qualche altro ragazzo come me possa appassionarsi a questo magnifico sport.

In definitiva Cassani e Bulbarelli non si toccano....ormai sono diventati l'emblema del ciclismo stesso,solo sentire le loro voci mi mette di buona allegria!!!

 

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DAvide

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/04/2006 alle 11:56
caro claudiodance,
sono mooolto d' accordo con te; si prenda esempio da clerici e tomassi o da lombardi e sscanagatta, cronisti del tennis di sky.

a me non dispiacciono berton e cribiori, in particolare quest' ultimo, interessante e non appiattito come cassani su valutazioni stereotipate.
dispiace, perchè ho conosciuto cassani ed è una gran persona, simpatico ed intelligente come pochi,
secondo me, alla fine tende a non contraddire il bulba, perchè cassani di ciclismo ne capisce.
ciao
mesty

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 20/04/2006 alle 12:00
Anche a me mettono allegria, vuol dire che c’è del ciclismo da vedere.
Delorean, si può essere tranquillamente in disaccordo, io esprimo solo un parere personale su una piattaforma di interesse comune. Il gusto per il dibattito (“no, il dibattito no!” – citazione facile) e per l’approfondimento mi spingono a sottolineare le parole di Jan.
Tutti possono sbagliare, certo, io faccio una pirlata ogni venti minuti circa. Mi permetto di criticare la semplificazione verso il basso dei commenti, le scelte di argomentare su motivi sempre e solo “easy”, oppure di facile presa, assecondando il ribasso generalizzato del giornalismo di ogni genere.
Non sono contrario per principio alla “divulgazione”, a patto che per essere divulgativi e popolari non si dicano inesattezze, banalità , luoghi comuni.
Jan ha dimostrato che la tesi su Bettini “generoso e sprecone” è una mezza verità, anzi è una mezza-mezza verità. Questa come tante altre.
Probabilmente questo avviene anche negli altri sport e allora il Cassani e il Bulba non sono altro che nella media della mediocrità collettiva.
Pazienza.
Ciao bello.
Claudio

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 20/04/2006 alle 12:08
Originariamente inviato da mestatore

caro claudiodance,
sono mooolto d' accordo con te; si prenda esempio da clerici e tomassi o da lombardi e sscanagatta, cronisti del tennis di sky.

a me non dispiacciono berton e cribiori, in particolare quest' ultimo, interessante e non appiattito come cassani su valutazioni stereotipate.
dispiace, perchè ho conosciuto cassani ed è una gran persona, simpatico ed intelligente come pochi,
secondo me, alla fine tende a non contraddire il bulba, perchè cassani di ciclismo ne capisce.
ciao
mesty


Oh, yeah. ho avuto la stessa impressione. Le dinamiche della telecronaca sono sottili e se Bulba ne spara una grossa Cassani evita di bacchettarlo. In un certo senso fa bene. Sono d’accordo che Il Davide ne capisca, ci mancherebbe, ci vorrebbe un telecronista attrezzato al suo fianco, al posto del ciccioBulba.
Cribiori e c. non li conosco...che sia l'ora di fare il grande passo vero le Pay tv???

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/04/2006 alle 13:11
Originariamente inviato da mestatore
a me non dispiacciono berton e cribiori, in particolare quest' ultimo,


Cribiori è anche il mio preferito: soprattutto perchè quando c'è da fare una critica non si tira certo indietro.
A differenza dei cronisti RAI che tendono sempre a essere troppo indulgenti, soprattutto verso gli italiani (forse temono che se li trattano male, poi non vanno più ai loro microfoni)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/04/2006 alle 18:44
Originariamente inviato da antonello64

Cribiori è anche il mio preferito: soprattutto perchè quando c'è da fare una critica non si tira certo indietro.

Anche a me piace molto Cribiori: lo ricordo con piacere in coppia con De Zan figlio mentre commentavano il Giro nelle edizioni in cui questo veniva trasmesso su Mediaset (che allora si chiamava Fininvest).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/04/2006 alle 21:26
Originariamente inviato da mestatore
caro aranciata,
non si può non essere d' accordo con jan e antonello su molti punti:
Boogerd- aihmè il dentone olandese può correre solo così; non ha volata,


Guarda, in un passaggio Jan Jan scrive che Boogerd non è un paracarro ma solo un po' più lento di Bettini, Rebellin e Di Luca.
Però vi lascio tutto il tempo per mettervi d'accordo.
Rimane il fatto che Boogerd corre malissimo e la sua squadra è peggio di lui, perchè se Boogerd non è un vincente, e se non è capace di osare l'inosabile, sarebbe corretto che venisse impiegato come pedina per fare vincere qualche altro compagno di squadra.
In una freccia del Brabante vinse Boogerd con Freire a fare da stopper, avrebbero dovuto acquistare un corridore adatto a questa tattica anche nell'Amstel, visto che per i Rabo è la corsa feticcio.
Boogerd fuori ruolo, direbbero nel calcio?
Sulle altre cose presumo che non ti rivolgessi a me direttamente.
Ciao Doctor Mesty!

 

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Davide

 
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