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Autore: Oggetto: Colonna Sonora & Gusti Musicali

Livello Tour




Posts: 218
Registrato: Feb 2005

  postato il 19/02/2005 alle 20:19
C'è solo una cosa che si avvicina ad essere importante quanto la bici x me: LA MUSICA. Così vi chiedo: se poteste scegliere una colonna sonora x le vostre uscite, quale sarebbe? O anche solo che cd vi mettereste nelle orecchie se poteste? Io rispondo dopo, sono curiosa di leggere le vostre inclinazioni musicali....

 

[Modificato il 18/10/2006 alle 13:11 by Monsieur 40%]


 
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Livello Alfredo Binda




Posts: 1101
Registrato: May 2004

  postato il 19/02/2005 alle 20:27
Cara Ruskita,
thread atipico per questo forum; rispondo con estremo piacere. A me piace tutta la musica e trovo cose belle e brutte in tutti i generi con due sole eccezioni: il RAP e il Jazz che non capisco.
Poi dalla musica classica, a quella lirica, alla disco music anni '80 alla musica anni '60, alle colonne sonore dei film...ascolto proprio tutto, sia italiana, sia straniera.
Il mio gruppo preferito da ragazzino erano i Queen: grande musicalità e voce incredibile di Freddie Mercury, in particolare l'album Innuendo (se vuoi e trovi interesse entreremo nel dettaglio).
Poi direi che dipende dalle canzoni: ne esistono di fantastiche come A whiter shade of pale dei Procol Harum, Wind of Change degli Scorpions, Bette Davis Eyes di Kim Carnes sono le canzoni in assoluto preferite per me in questo momento.
Poi c'è la grande musica italiana: De Gregori e Battisti su tutti.
Un caro saluto Ruskita!

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 19/02/2005 alle 20:58
Interessante richiesta.....

A livello di preferenze personali:
Pink Floyd su tutti, quindi Genesis (in versione “progressive”) che sto ascoltando in questo momento da “Wind and Wuthering”, Jethro Tull, King Crimson, Guns N’ Roses, Deep Purple, Janis Joplin, Jefferson Airplaine (con la stupenda e bravissima Grace Slick), Dire Straits, Doors, Eagles, Boston, Santana, e tanti altri da scrivere un romanzetto….

Fra i cantautori:
Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber (uomo totale), Luigi Tenco, Battisti, De Gregori (notevole e molto veritiera la storia di Girardengo e Sante Pollastri)….


Musica come “training autogeno” per gli atleti che seguivo, su tutti gli Europe (con “The final countdown” come “star”, la stessa che Carlo Thranhardt richiese agli organizzatori come sottofondo nel tentativo di record europeo del salto in alto indoor).

Gruppi o Musicisti usati come colonna sonora dei miei servizi televisivi:
Procol Harum, John Bon Jovi, Pink Floyd, Boston, Eagles.

Ciao!


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2432
Registrato: Jan 2005

  postato il 19/02/2005 alle 21:12
io di solito quando pedalo canticchio in mente l'ultima canzone che ho ascoltato prima di uscire oppure in macchina all'autoradio. anche per me la musica è importante pensa che a scuola appena qualcuno dice una parola che mi fa pensare ad una canzone inizio a canticchiare (sono un enciclopedia musicale!) cmq in bici canticchio gli 883 (la musica della mia infanzia che ascolto ancora oggi) o il grande liga (insuperabile, il migliore in macchina)
 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 392
Registrato: Feb 2005

  postato il 20/02/2005 alle 10:38
La canzone, ascoltata in una mattina qualsiasi, quel 31 luglio '95: "Falco a metà". Quella canzone, con quelle parole:

Il falco va senza catene.......
e indifferente sorvola già
tutte le accuse, boschi e città
io che son falco, falco a metà


mi diede lo slancio e la forza di capire che quel volo di falco potevo imitarlo in sella a una bici. Quel volo era quello che cercavo. Cercavo qualcosa che mi facesse andare verso la vita. E così...

guarda, ho già spiccato il volo
ed ora sono proprio sopra casa tua...


ERA QUELLA LA VIA. Mi piaceva la bicicletta, l'avevo voluta e ora mi sentivo pronto per spiccare il volo. Volevo dimostrare ai miei che potevo fare un giro di 30-35 km.... Arrivai in pochi anni a dimostrare di poterne fare uno di 203,4!!! Il ciclismo divenne la mia scommessa, dimostrare che ero capace, dimostrarlo a me e agli altri. Era quello l'esempio da seguire. Anche la vita funziona così, in fondo. Era quella la via per diventare grande.

Una bici, una passione e tanta fatica, per raggiungere traguardi sempre più lontani; un modello di vita e di crescita, la voglia e il coraggio di spiccare il volo: il tutto messo in moto da una canzone...

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 20/02/2005 alle 10:44
Per il resto... come dimenticare la vecchia sigla di apertura delle corse ciclistiche sulla RAI?

Qualcuno di voi se la ricorda sicuro: immagini di ciclismo epico, montagne sullo sfondo, un ciclista che parte a velocità missile fuggendo dal gruppo e le note di "Nessun dorma" col classico "All'alba vincerooooooo, vincerooooooo, vinceeeeeeeeerooooooooo"

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 11:17
Io consiglio per tutti quelli che non li conoscono, gli Afterhours: potenti e introspettivi nello stesso tempo; l'ideale!

Poi consiglio a tutti anche i dischi degli anni 80 di Zucchero. Ora la bomba fa proprio vomitare...

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 20/02/2005 alle 12:18
complimenti ruskita!ottimo thread
io di solito ascolto la musica sui rulli con l'mp3 o con il lettore cd.
i miei gruppi preferiti sono gli Incubus, i DOORS, i"vecchi" 883, (da romanista) l'inno della A.S.ROMA , Norah Jones, Bon Jovi, Sheryl Crow... e la musica "Dance"

 

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"A volte chiudiamo gli occhi perchè la realtà non ci piace...
...se però smettiamo di comunicare non riusciamo più ad assaporare la vita e a scrivere la nostra storia.
Il mio linguaggio è la bici...
e voglio continuare a scrivere quel capitolo del mio libro che da troppo tempo ho lasciato in sospeso..."

Marco Pantani



Il NOCE darà i suoi frutti.




 
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Livello Tour




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  postato il 20/02/2005 alle 13:39
Ragazzi, siete fantastici!!!!
X quel che mi riguarda potrei mettere insieme tutti i gruppi che avete citato, ascolto qualsiasi cosa dal rock'n'roll in poi, basta che sia musica di un certo livello (insomma, non la musica pop...!!). Mi dispiace x nocentini, ma l'unica cosa che escluderei è la dance, anche se se mi trovo ballo anche quella! E aggiungerei invece il metal, che pare non piaccia a nessuno... Se non avete mai sentito niente, vi assicuro che prima di partire i Metallica o i Godsmack a palla sono una scarica di energia...!!!

 
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Livello Tour




Posts: 218
Registrato: Feb 2005

  postato il 20/02/2005 alle 13:59
Ah, non dimentichiamo il blues...vale la pena di ricordarlo perchè lo adoro e mi accompagna davvero spesso... Ci vorrebbe proprio ogni tanto mentre pedalo...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 19:43
E bravo lo Zillo! Gli Afterhours sono la piú grande rock’n’roll band italiana!
Non ho mai avuto occasione di ascoltare i pezzi del periodo di quando Manuel Agnelli cantava in inglese, mi sono sempre accontentato della selezione cantata in italiano che ne hanno fatto in "Germi", tuttora adoro quel disco, pochi sanno coniugare gli accordi del classico rock’n’roll da pochi accordi con un simile talento melodico (non a caso Mina ha fatto una cover di "Dentro Marilyn").
Intendiamoci, Xabier Iriondo é un chitarrista eccezionale, quella del rock’n’roll é una scelta stilistica assolutamente non condizionata dalla carenza di abilitá tecnica.
Per certi versi sono derivativi dell’ alt-pop dei Pixies (via Nirvana), con le chitarre che partono acustiche per aprire poi di colpo il volume, pigiando pure a fondo sul pedale del distorsore, ma i testi surreali, feroci, sarcastici e ironici ne fanno un mix adrenalinico pazzesco.
Che dire della versione dislessica che fanno della meravigliosa "Mio fratello é figlio unico" di Rino Gaetano, che giá di suo era tutto tranne che una canzone dal testo lineare!
Sublime cattiveria.
Non ricordo se era il ’96 o il ’97, li avevo visti in concerto all’acquatica, arrivavano sul palco vestiti un po’ come Tomas Milian quando faceva il "monnezza", ma con i volti coperti dalle maschere dei personaggi di Walt Disney, tipo Pippo e Pluto.
Anche "Hai paura del buio" é un disco splendido, "Non é per sempre" é solo carino, il live "Siam tre piccoli porcellin" é discreto, dopodiché della svolta "cantautorale" non so nulla, non me la sono proprio filata.

"Forse non é proprio legale sai
ma sei bella vestita di lividi
m’incoraggi ad annullare i miei limiti
le tue lacrime in fondo ai miei brividi
Lasciami leccare l’adrenalina
Voglio cercare la mia alternativa
E la mia alternativa é la scossa piú forte che ho"

Roba da ospedale psichiatrico!

"Cambia la permanente in dreadlocks
che ti cambia il cuore
Giocati l’anfibietto in tinta
ti fa far l’amore
Ridai i soldi al tuo papá
Sui giovani d’oggi ci scatarro sú
Come pararsi il culo e la coscienza é un vero sballo
sabato in barca a vela e lunedí al leonkavallo
L’alternativo é il tuo papá"

Andate in un qualunque centro sociale, é pieno a bizzeffe di figli di papá che giocano a fare gli alternativi, versano l’obolo per i "compagni del Chapas" e ai piedi portano scarpettine Nike da 150 euro.
Immensi Afterhours!
Bravo Zillo!

Ovviamente mi piace anche Ligabue (i miei dischi preferiti sono Buon compleanno Elvis, Sopravvissuti e sopravviventi, Ligabue, cioé il primo omonimo).
Sempre rock’n’roll, anche se piú classico, é quello del bellissimo "Amore & Guerra" di Massimo Bubola, autore eccezionale che tutti ricorderanno per quel "Cielo d’Irlanda" scritta per la Mannoia, o anche per alcune splendide canzoni scritte con De André quando il cantautore genovese aveva il cervello spento dall’alcol (Bubola, ufficialmente "a quattro mani", ha scritto capolavori come Fiume Sand Creek, Quello che non ho, Sally, Andrea, Don Raffaé, puntualmente reinterpretate in questo disco che é una sorta di rivisitazione delle piú belle canzoni che ha scritto per altri).
Poi adoro Paolo Conte, forse il mio preferito in assoluto, lo stesso De André o DeGregori, il Fossati a cavallo tra ’70 e ’80, alcune canzoni di Rino Gaetano sono imperdibili, i Nomadi rigorosamente con Augusto Daolio, i Modena City Ramblers di "Grande Famiglia", Patty Pravo a cavallo tra ’60 e ’70, idem per Mia Martini, gli immensi Timoria di "Viaggio senza vento" e "2020 Speedball", per non parlare di quel capolavoro che é "Linea Gotica" del Consorzio Suonatori Indipendenti.
Di Zucchero mi erano piaciuti "Blues" e "Oro incenso e birra", ma come dire, con il tempo ho "somatizzato" l’antipatia per il personaggio, proprio non lo digerisco piú.
Vasco é un grandissimo autore, un grandissimo interprete, ma le sue canzoni musicalmente spesso sono arrangiate da schifo, ci infila sempre quelle chitarre metallare che mi fanno venire l’orticaria, provo amore e odio.
Delle cose che non mi piacciono non voglio parlare, la musica non é il ciclismo e non ho alcuna intenzione di urtare la sensibilitá di chicchessia.
Ciao!

Ps una cosa la devo dire, non sopporto il reggae, quando lo sento mi viene l’orchite, pur con tutta la simpatia che provo per Bob Marley.
É il mio punto debole, mi sa che quando finiró all’inferno mi metteranno i Wailers a tutta manetta.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 20/02/2005 alle 20:06
Al grande Davide-Aranciata: visto il tema del forum e la passione tua per Paolo Conte come possiamo non ricordare la splendida "Bartali"?

Bartali
Paolo Conte

Farà piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophane
ma un birra fa gola di più
in questo giorno appiccicoso di caucciù.

Sono seduto in cima a un paracarro
e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l'altra c'è un silenzio
che descriverti non saprei.

Oh, quanta strada nei miei sandali
quanta ne avrà fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli occhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano
che le balle ancora gli girano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu. -

è tutto un complesso di cose
che fa si che io mi fermi qui
le donne a volte si sono scontrose
o forse han voglia di far la pipì.
E tramonta questo giorno in arancione
e si gonfia di ricordi che non sai
mi piace restar qui sullo stradone
impolverato, se tu vuoi andare, vai...
e vai che io sto qui e aspetto Bartali
scalpitando sui miei sandali
da quella curva spunterà
quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
C'è un po' di vento, abbaia la campagna
e c'è una luna in fondo al blu...

Tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu! -

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 20:09
e allora anche il bandito e il campione di de gregori

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta
un'unica passione per la bicicletta
un incrocio di destini in una strana storia
di cui nei giorni nostri si è persa la memoria
una storia d'altri tempi, di prima del motore
quando si correva per rabbia o per amore
ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce
e chi sarà il campione già si capisce
Vai Girardengo, vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo, non si vede più Sante
è dietro a quella curva, è sempre più distante.
E dietro alla curva del tempo che vola
c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola
se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale
Sante il bandito ha una mira eccezionale
e lo sanno le banche e lo sa la questura
Sante il bandito mette proprio paura
e non servono le taglie e non basta il coraggio
Sante il bandito ha troppo vantaggio.
Fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito
ma al proprio destino nessuno gli sfugge
cercavi giustizia ma trovasti la Legge.
Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiere
sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere
e ti fece cadere la tua grande passione
di aspettare l'arrivo dell'amico campione
quel traguardo volante ti vide in manette
brillavano al sole come due biciclette
Sante Pollastri il tuo Giro è finito
e già si racconta che qualcuno ha tradito.
Vai Girardengo, vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo, non si vede più Sante
è sempre più lontano, è sempre più distante
sempre più lontano, sempre più distante…
Vai Girardengo, non si vede più Sante
Sempre più lontano, sempre più distante...

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 20/02/2005 alle 20:14
Bellissima la canzone di De Gregori, grande testo e grande storia. Fra le altre cose Morris lasciava trapelare nel suo post precedente che la canzone dice cose non inverosimili...

 

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  postato il 20/02/2005 alle 20:28
Per le uscite in bici oltre agli Europe (come già detto da Morris) adoro i Queen (We are the champions) e soprattutto Heroes di David Bowie... mi da una grande carica!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 21:43
Un grazie di cuore al miticissimo Emiliano ed al sempre piú simpatico Eugenio, al quale auguro grandissime serate di bisboccia in quel di Praga!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 21:45
cercherò di non deluderti SIMPATICO aranciata!
 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 21/02/2005 alle 01:08
metallicaaaaaaa...
quali sono le tue canzoni preferite ruskita???

 
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Livello Tour




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  postato il 21/02/2005 alle 07:58
Un ottima domanda ruskita, anch'io quando vado sui rulli ascolto sempre un po' di musica, e secondo me serve una musica che cambia continuamente di ritmo, in modo che anche tu possa cambiare il ritmo sui pedali a tempo di musica. Hai mai sentito parlare di Davide Van de Sfroos? Probabilmente, se non sei della lombardia, non credo che tu l'abbia sentito nominare. Come artista credo sia originale, anche se poco conosciuto. Infatti è riuscito a riportare ai tempi di oggi le tradizioni di anni indietro, ma tutte in chiave moderna, con musica moderna. In più i suoi brani parlano di una terra a me molto cara che è quella del lago di como. Poi la sua musica passa da fasi lente, dove puoi rallentare e recuperare, a ritmi veloci dove puoi affondare lo scatto finale!!!
Ce n'è anche altra di musica che ascolto, molta della quale già descritta da altri, ma penso che quella sia la migliore.
Se ti può interessare consulta questo sito:
http://www.cauboi.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 10:53
Approfitto dell’accenno di Ruskita al blues per minare qualche luogo comune, dal momento che é una musica che amo profondamente

1) Il blues non nasce nei campi di cotone, non se ne vede il motivo; il blues nasce nelle carceri, che si riempirono di gente nera dopo l’abolizione della schiavitú.
Il blues é l’evoluzione dei canti degli schiavi afro-americani (non africani, parliamo giá di terze generazioni) in qualcosa di nuovo, ovvero il canto dei carcerati afro-americani.
La forte connotazione ritmica é assai legata agli sforzi cadenzati di chi, con le catene ai piedi, deve spaccare pietre con il piccone o piantare chiodi sulle traversine della ferrovia (chi avesse visto la commedia "Fratello dove sei?" dei fratelli Coen puó essersene fatto una certa idea).
La nascita del blues, successiva comunque al termine della guerra di secessione ed all’abolizione della schiavitú, é un processo creativo dove si mescolano musica popolare e musica d’autore, portato a termine grossomodo nella seconda metá del dicannovesimo secolo (1850-1900).
2) Il blues viene spacciato per genere chitarristico, ci fanno credere che siano sufficienti due o tre blue notes perché si tratti di blues, Pino Daniele suona ‘o blùs? Il blues nasce e rimane fondamentalmente un genere vocale, almeno per ció che concerne il suo periodo creativo. La deriva eminentemente chitarristica del blues coincide con il suo progressivo inaridirsi e con il piegarsi ai cliché imposti dal mercato discografico.
A proposito, alla Heineken o ai festival jazz sponsorizzati dalle sigarette Gitanes piace far credere che il bluesman sia un vecchio incartapecorito con la voce arrocchita.
Va da se, il fumo passivo avrá avuto il suo peso.
Il bluesman per eccellenza deve invece cantare in falsetto, che abbia la voce limpida o meno, perché secondo la tradizione africana i cantanti capaci di esprimersi in falsetto sono chiavatori infaticabili, tori da monta capaci di ripopolare da soli una tribú.
Gli afro-americani sentivano fortissimamente il problema dell’impotenza sessuale e alla voce in falsetto venivano associate profonde energie virili, ed i cantanti che primeggiavano in questo stile ottenevano molti sguardi e applausi femminili.
Anche i piú grandi soul-men hanno cantato in falsetto, Marvin Gaye, Sam Cooke, Al Green, Ray Charles, Smokey Robinson, persino Otis Redding, pur con una voce rochissima, si sforzava di cantare in falsetto.
3) Benché sia innegabile l’importanza della struttura formale del blues (le dodici battute, la scala penta-tonica al posto di quella dia-tonica), il blues é soprattutto "letteratura" ed espressione di uno stato d’animo.
I blues sono gli spiriti maligni ereditati dalla tradizione non scritta dei canti e delle novelle africane.
Ai blues si imputano tutte le sfortune, dalla mancanza di cibo per i figli alle scarpe sfondate, dall’impotenza sessuale ai tradimenti del consorte, dalle inondazioni del mississippi alle devastazioni del raccolto dovute all’acaro del cotone.
Imbevuti della cultura cristiana imposta dal padrone bianco, alcuni bluesmen trasformavano in Satana gli spiriti maligni della tradizione.
Imbevuti del laicismo delle bettole, alcuni bluesmen trasformavanogli spiriti maligni, i blues, in sofferenza e disagio tout-court, senza implicazioni extra-terrene.
In ogni caso il blues deve esprimere contemporaneamente una marcata sofferenza, attraverso il testo, e una fiducia incrollabile nel domani, attraverso l’intonazione della voce.
Purtroppo molti imitatori bianchi, come Eric Clapton, cercano di esprimere la sofferenza attraverso la voce o il languore della chitarra, sbagliando tutto e pasticciando inevitabilmente, abbracciando la disperazione e trascurando la speranza.
4) Dalle carceri del Mississippi, ma anche dell’Arkansas, della Louisiana, dell’Alabama, del Tennessee e del Texas, il blues si diffonde a macchia d’olio negli strati sociali piú umili, si puó dire che molti braccianti senza lavoro, disoccupati per l’inondazione o la carestia, e pizzicati a rubare o a schiamazzare ubriachi fradici per le strade, tornavano dalla prigione ai campi di cotone con il blues in ereditá.
Oggi chiamiamo blues ció che altro non é che un rock bluesy, crediamo che il blues sia fondamentalmente quello di Chicago, ma il blues nasce nel delta e per questo motivo si chiama delta blues.
Il delta non é la foce del Mississippi, il delta é un’ampia e fertilissima regione compresa tra i fiumi Mississippi e Yazoo, assai propizia per la coltivazione del cotone, ad altissima resa ed altrettanto esposta alle inondazioni dei fiumi, che ciclicamente trascinavano nella morte le baraccopoli dei braccianti di colore piú poveri (chi avesse visto "Fratello dove sei" capirá).
All’inizio del secolo il blues é comunque sufficientemente diffuso nelle zone rurali, sicché artisti e cantanti delle riviste piú scalcagnate, venendo dalle cittá alle campagne per approntare qualche spettacolino di terz’ordine, entrano in contatto con questa musica, cantata nei campi, suonata agli angoli delle strade, ballate nelle festicciole improvvisate tra le catapecchie come pure nelle case coloniche del padrone.
Attraverso questi artisti il blues, modificato e sgrezzato, arriva anche nel contesto urbano, dove prende piede nelle orchestrine jazz (genere che non deriva dal blues ma ne é parallelo), addirittura un furbacchione di nome W.C. Handy, avendolo proposto per primo in una sala da ballo, si fregia del titolo di padre del blues.
Benché si tratti fondamentalmente di jazz, bellissimi sono comunque i dischi delle cantanti Ma’ Rainey o Bessie Smith, dolorosi e lancinanti, dignitosi e colmi di fiducia al contempo, persino quando cantano "nobody knows you when you’re down and out", oppure "Judge, please mr.judge, send me to the ‘lectric chair".
Il blues, attraverso l’interpretazione che ne offrono gli small-combo jazzistici, fa la sua comparsa dapprima alla radio e quindi nel nascente mercato discografico della metá degli anni venti.
In breve ci si chiede da dove arrivi questa musica, si viene a sapere che ne esiste una versione originale, le neonate case discografiche mandano alcuni talent-scout in caccia tra i campi di cotone e le baracche, alla ricerca dei gioielli perduti.
In breve gli "originali" giungono sul mercato discografico dei "race records" (i dischi raziali, inizialmente destinati alla distribuzione nei ghetti ma in breve tempo grandissima fonte di guadagno per l’interesse esplosivo che suscitarono nei bianchi), e abbiamo tutt’ora la possibilitá di ascoltare i colossi della primigenia tradizione blues, artisti stupefacenti come Blind Lemon Jefferson, Sleepy John Estes, Charlie Patton, Son House, Blind Gary Davis, Robert Johnson, Blind Willie Johnson....
Nella primissima epoca appaiono anche bluesmen eccezionali benché influenzati dal ragtime o dal jazz, come Arthur Blind Blake, Tampa Red, Lonnie Johnson, perché la musica popolare non é un recinto chiuso.
Il blues arriva anche nelle cittá industriali, quando per molti braccianti la situazione diventa insostenibile.
Dopo la seconda guerra mondiale il blues, come la musica pop, si elettrifica e si trova a proprio agio nelle bettole piú rumorose.
I bluesmen di Chicago e Detroit chiamano la loro musica "down-home blues", per ricordarne le origini, e grandissimi sono gli interpreti che hanno vissuto a cavallo tra il "prima" e il "dopo" del blues, calibri come Muddy Waters, John Lee Hooker, Lightnin’ Hopkins, B.B. King, Howlin’ Wolf, Sonny Boy Williamson, Elmore James....tutta gente che proveniva dalle campagne.
In questa nuova dimensione il blues trova sempre piú successo commerciale, inarrestabile almeno fino agli anni ’60, ma va anche detto che si cristallizza diventando maniera, va detto che non é piú una musica vissuta sulla pelle ma solo un’astrazione artistica che talvolta, specie negli epigoni piú calligrafici, sfocia in una fastidiosa teatralitá.
Tutto il resto non é blues, Jimi Hendrix non é blues, Eric Clapton non é blues, Peter Greeen non é blues, Stevie Ray Vaughan non é blues, e potrei citarne tantissimi altri, spesso ottimi rocker o eccellenti anche, ma il loro é rock-blues, ovvero rock ispirato formalmente al blues, spesso apprezzabilissimo, altre volte meraviglioso, ma non é blues.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 11:12
credo che per risponderti,cara tania,ci metterei qualche ora...cerchero'cmq di esser sintetico:
sicuramente in italia considero la coppia mogol-battisti come la migliore di sempre,anche se nn si possono adorare certi testi del rimpianto rino gaetano,edoardo bennato e del grande gaber,ma anche seppur di ben altro genere del primo lucio dalla e di alcune"poesie"di de gregori e de andre'!
dei"piu'giovani"diciamo mi carica come pochi il grande ligabue,nettamente il migliore,ma mi"vendo"anche con canzoncine piu'commerciali ma cmq a volte splendide come quelle di elisa e ramazzotti!
degli stranieri l'ammirazione e'sicuramente piu'vasta e ricercata e va dai progentiori del rock come gli stones,i pink floyd,i genesis,i doors,ma anche i deep purple in"smoke on the water"ed i led zeppelin in"stairway to heaven",il grandissimo jim hendrix o i piu'"recenti"dire straits(veramente straordinari),la mitica tina turner,i guns n'roses,alcune canzoni dei nirvana,bon jovi,i primi U2,"because the night"di patti smith(fortunatamente di nuovo"libera"di mostrare la sua arte),"Wind of Change"degli scorpions,"nothing else matter"dei metallica,"the final count down"degli europe,"eye of the tiger"e"no easy way out"dei survivor(colonne sonore di rocky e che ti caricano come poche altre..),per giungere all'ultimo decennio dello scorso secolo in cui sono"esplosi"i r.e.m. e ne dimentico sicuramente molti altri!
ricercando un tipo di musica piu'soft ma cmq di grandissima qualita' penso per primo al mitico bob dylan(ma anche per restare in uno splendido country-rock l'altrettanto grande kat stevens),cui mi piace ricordare che"like a rolling stones"e'stata recentemente premiata la canzone piu'bella di sempre,elton john,steve wonder,"Do Ya Think I'm Sexy"di rod stewart,la splendida"heroes"di david bowie(altro che renato zero...),il ritmo di gloria gaynor e,seppur hanno attinto a piene mani sia dai floyd che dai genesis,i grandissimi queen con quella voce eccezionale di mercury,ma anche"hotel california"degli eagles per finire all'ottimo sound di lenny kravitz e tanti,tanti altri che di certo staro'dimenticando!
beh poi c'e'il blues e meglio ancora il rhythm&blues ed i suoi straordinari interpresti da james brown,piuttosto che aretha franklin,i mai troppo rimpianti ray charles e berry white,ma anche il mitico joe cocker(chiedere a chi lo imita... vero zucchero!?),i fenomenali santana e"mano lenta"eric clapton(uno straordinario rock-blues,ancor di piu'quando formava i mitici cream alla fine degli anni'60),frank zappa piuttosto che BB king,per giungere ad oggi con la grande anastacia e tutti gli altri che mi saro'colpevolmente dimenticato...
nn riesco invece a sopportare il jazz(armstrong,quello buono,a parte...),nn tanto perche'nn riconosco la sua impareggiabile grandezza nel saper improvvisare ottima musica come nessun altro,ma perche'proprio nn tollero il suo eleggersi come musica di qualita'superiore proprio per questa fenomenale dote e soprattutto perche'nn credo,come loro professano,che tanto piu'la musica e'complessa,tanto e'piu'meritevole e valorosa,anzi....basta notare la semplicita'in italia di un certo battisti(credo che"emozioni"sia il piu'fulgido esempio),ma anche proprio alle purissime emozioni che rendono ascoltare"wish you were here"dei primi,inarrivabili,pink floyd!

ah nn mi prendete per pazzo ma nn disdegno,ogni tanto,ascoltare anche coloro che al pari dei"neri d'america"sono stati i progenitori della musica europea:da mozart a chopin,da bach a wagner,strauss,tchaikovsky,l'impossibile rachmaninov per nn parlare del fenomenale beethoven....

 

[Modificato il 21/02/2005 alle 13:17 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Marco Pantani




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  postato il 21/02/2005 alle 12:19
La musica Rock dei anni '70 é il massimo!!!!
Takin'Care of Business dei BTO
Born To Be Wild dei SteppenWolf
Heartache Tonight dei Eagles
Fly Like an Eagle di Steve Miller
Free Falling di Tom Petty

 
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Livello Sean Kelly




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  postato il 21/02/2005 alle 12:35
Devo ammettere che non amo pedalare con cuffie in testa, anche perchè mi fa un pò perdere la concentrazione sui pericoli della strada, però mi capita, specialmente, è ovvio, se sono da solo, di ripetere o canticchiare qualche pezzo che ho in testa in quel momento.....
Per il resto faccio prima a dirti quello che NON mi piace.
Non amo per niente ( e non ho mai amato anche negli anni passati) quella che viene, salvo qualche meritevole eccezione, proposta nelle disco.
Per il resto apprezzo tutto il Rock,dal + duro storico ac-dc, iron maiden ecc ecc. fino alle ultime band poi i queen, led zeppelin, supertramp, smith, sprigsteen, Pogues, dire straits, U2, Eagles, ....
Amo ascoltare anche la musica raggae e etnica.
Non ero un gran fan del Rap , ma devo dire che Eminem non mi dispiace
Tra gli italiani De gregori, Guccini, Venditti, battisti,Nomadi, Liga, Vasco (quando non è troppo fatto....)
Battiato...
Tra gli artisti che si sono messi evidenza di recente Anastacia per me è molto brava e poi ... sicuramente ho scordato qualcuno!!!
p.s. ancora 2 che non sopporto:
Michael Jackson e Madonna

Ciao!

 
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Livello Tour




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  postato il 21/02/2005 alle 13:09
Mi inchino di fronte alla cultura di Aranciata_Bottecchia...!!!

Per Tobia:eh, come se fosse facile scegliere...! I Tallica sono sempre cambiati tanto da disco a disco, mi capita di ascoltarne uno piuttosto che un altro a seconda delle situazioni... X la bici trovo ottimi i riffoni pesanti di load (meno reload); il black album è eccezionale, e che dire di and justice for all e master...? Forse quello che preferisco in assoluto è ride the lighting, ed è fantstico anche S and M (da provare anche x chi ama la musica classica!!!). Canzoni alla fine si va sempre troppo sul classico! Oltre a nothing else matters, fade to black, sick and destroy, One, Master of puppets, The unforgiven intendi? Troppo belle sono: Until it sleeps, king nothing, for whom the bell tolls, Ride the lighting, Enter sandman...anche the Unnamend feeling e Dirty window anche se non piace a nessuno l'album nuovo!! E poi un sacco di altre ma alla fine te le scriverei tutte una per volta!!

Aggiungo solo il grande Fabrizio de Andrè, che non avevo citato ma merita, di cui conosco a memoria particamente tutto...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 13:12
Carissimo Seb io adoro David Bowie.
Del primissimo perido, quello della seconda metá degli anni sessanta, praticamente so poco o nulla, e credo che sia cosí un po’ per tutti, é il perido oscuro di Bowie (all’epoca ancora David Jones), che sale alla ribalta nel ’69 con la canzone "Space Oddity", canzone che non mi fa impazzire ma comunque celebre, una volta ebbi occasione di ascoltare alla radio anche la versione in italiano cantata dallo stesso Bowie, che all’epoca non aveva ancora il portafogli gonfio di verdoni, dunque disponibilissimo a cercar di sbarcare il lunario in qualsiasi modo.
Nel 1970 pubblica il bellissimo disco "The man who sold the world", dove emerge in tutto il suo splendore il connubio con il chitarrista prodigio Mick Ronson, forse il piú grande chitarrista di rock’n’roll di sempre assieme a Keith Richards degli Stones e Pete Townshend degli Who.
Rock’n’roll e ballate elettroacustiche sono la cifra stilistica di questo disco segnato dalla voce drammaticamente teatrale di Bowie e dalla chitarra ruvida e guizzante di Ronson, al confine con l’hard rock, e se tutte le canzoni, belle, spicca la gemma di "the man who sold the world", ripresa anche da Kurt Cobain nel bellissimo unplugged dei Nirvana.
(Gradimento personale 9).
Nel 1971 pubblica "Hunky Dory", che mi piace appena un pizzico meno del precedente, le chitarre sono ammorbidite o spesso assenti e grande spazio ha il pianoforte; celeberrima é quella "Changes" sfruttata in moltissimi spot pubblicitari (canzone che non amo), le mie preferite sono la ballata "Life on mars", la stralunatissima "Andy Warhol" e la bellissima esplosione chitarristica (quasi punk!) di "Queen bitch".
(Gradimento personale 8).
Nel 1972 pubblica "Ziggy Stardust", disco sublime, uno dei miei preferiti in assoluto (non solo di Bowie), non una sola canzone é fuori posto, gli arrangiamenti sono perfetti e la voce sempre drammaticamente ispiratissima.
Le mie preferite sono "Five years", "Lady Stardust", "Ziggy Stardust", "Rock’n’roll suicide", "Hang on to yourself" (quest’ultima vero e proprio manuale per i punk rockers in divenire, tipo i Ramones), ma il resto non é un resto, sono molto belle e famosissima é diventata "Starman", recentemente sigla di trasmissioni come "meteore/matricole".
(Gradimento personale 10).
Nel 1973 pubblica "Aladdin Sane" (gioco di parole con "a lad insane", un ragazzo non proprio a posto), con un rock’n’roll fantastico come "Panic in Detroit" , pezzi chitarristici eccellenti come "Watch that man", "Craked actor", la fulminante e adrenalinica cover degli Stones "Let’s spend the night together", ed altri pezzi validissimi con pochissime cadute di tono.
(Gradimento personale 8).
"Pin Ups", sempre del 1973, é un disco interamente di cover decisamente ben fatto e con la chitarra di Ronson sempre in evidenza, e ci illumina sugli artisti degli anni sessanta che hanno influenzato la formazione di Bowie: ci sono le squassanti mitraglie rock’n’roll di "Rosalyn" e "Don’t bring me down" dei Pretty Things, gruppo inglese dei mid-sixties dei quali mi sono poi comperato un’antologia, trovando che gli originali erano ancor piú selvaggi e meravigliosamente primitivi; c’é "Here comes the night" dei Them, che non erano una band ma un gruppo di turnisti costruito attorno al talento vocale di Van Morrison, ci sono le leggendarie e bellissime "I can’t explain" e "anyway anyhow anywhere" dei formidabili Who, c’é la famosissima "Friday on my mind" degli australiani Easybeats (il cui cantante Young é il fratello maggiore dei due Young che pochi anni piú tardi venderanno carrettate di dischi hard rock con gli AC/DC); c’é la bellissima "where have all the good times gone" dei fantastici Kinks di Ray Davies (poliedrico gruppo sospeso tra folk e rock’n’roll che nel 1964 letteralmente "inventó" l’hard rock con il riff durissimo di "you really got me", ripresa successivamente anche dai Van Halen con esiti comici); ci sono anche altre cover piú o meno interessanti, ma nel mio cd brillano due bonus track assenti nel vinile originale, le bellissime "Port of Amsterdam" di Jacques Brel e "Growin’ up" di Bruce Springsteen (quest’ultima nettamente superiore all’originale).
(Gradimento personale 8).
Nel 1974 esce "Diamond dogs", disco che segna la separazione da Mick Ronson, disco tuttavia riuscitissimo, con rock’n’roll stra-celebri e fulminanti come "rebel rebel", una ballata meravigliosa come "candidate", pezzi ibridi di rock’n’roll e disco-music come "1984" e "....skeletal family", ma l’atmosfera del disco nel suo insieme é equilibrata e coinvolgente, sempre drammaticamente credibile.
(Gradimento personale 9).
Dopodiché Bowie mi piace molto meno, alcuni suoi dischi successivi me li sono venduti al mercato dell’usato ed ho conservato un’antologia, non mi erano piaciuti album come "Young Americans" o "station to station", la stessa trilogia berlinese (Low, Heroes, Lodger), benché non l’abbia svenduta, non mi ha mai fatto impazzire, anche se va detto che la canzone "Heroes", eponima dell’album e indissolubilmente legata al film "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino", é semplicemente la piú bella canzone che David Bowie abbia mai scritto e cantato.
Ho due dischi dal vivo, "David Live" che é molto bello e "Stage" che non ho mai ascoltato.
Complessivamente il Bowie dagli anni ottanta in poi non me lo sono troppo filato (anche se mi sono piaciute canzoni tipo "this is not America"), l’ultimo Bowie poi mi sembra la caricatura di se stesso, incatenato al dovere di cambiare sempre.
Salutissimi Seb.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 18:09
Tornando al tema iniziale del thread, ovvero la musica da tenere nelle cuffiette pedalando, sconsiglio vivamente il jazz, é una musica che entra clamorosamente nel sistema nervoso e vi spinge a dar fondo alle energie, vi spinge a varcar la soglia e vi fotte, vi lascia senza forze, ma ascoltata pedalando é entusiasmante.
Anche se, va ricordato, pedalare in strada con le cuffie é un po’ da fessi (ha ragione Marc da questo punto di vista).
Le cose migliori da ascoltare sotto sforzo sono comunque i pezzi hard-bop, ho una predilezione per Dexter Gordon e il suo pastosissimo sax tenore, anche se vanno benissimo anche personaggi come Sonny Rollins o John Coltrane nei pezzi piú melodici, in particolare vado fuori di melone quando si alternano i solo di pianoforte o di basso, attendendo in fibrillazione il ritorno del sax e del pieno orchestrale.
L’importante é scegliere sempre composizioni molto melodiche e cantabili, meglio se swinganti, evitando i cerebralismi irritanti del free jazz o certi pallosissimi solitari al confine con la musica classica d’avanguardia.
Il jazz nasce nei bordelli, cresce al seguito dei funerali di New Orleans, diventa forte nelle sale da ballo e nei casinó, poi purtroppo ha finito la sua corsa nelle accademie, dove io non entro, un po’ come i cani nei negozi.

Alcuni titoli di dischi per chi nutrisse una vaga curiositá:
Miles Davis - Kind of blue (tromba e orchestra, 1959)
Miles Davis - Sketches of Spain (tromb e orchestra, 1960)
Freddie Hubbard - Open sesame (tromba, 1960)
Dexter Gordon - A swingin’ affair (sax, 1962)
Bill Evans & Jim Hall - Undercurrent (piano + chitarra elettrica, 1962)
John Coltrane - Live at Birdland (sax,1963)
John Coltrane - A love supreme (sax, 1964)
Charlie Haden - Liberation music orchestra (folk jazz! 1969)

Per chi preferisse un approccio soft al jazz consiglio il bellissimo "Buena Vista Social Club" organizzato da Ry Cooder, dove si mescolano jazz e tradizione cubana, sublime.

Ultima annotazione: mi ero ripromesso di non parlare della musica che non mi piace ma voglio fare una piccola eccezione: ho sempre detestato the final count-down degli Europe, ma i gusti son gusti e rispetto chi la apprezza.
Provate peró a sostituirla con il Bolero di Ravel e poi mi saprete dire.
(Come canta ironicamente il Bugo: "io non suono la chitarra amo il sintetizzatore...).

 

[Modificato il 21/02/2005 alle 18:16 by aranciata_bottecchia]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 18:09
Ciao Laperla, non ho mai ascoltato nulla dei Bachman Turner Overdrive, oppure l’ho ascoltata ma non sapevo chi fossero.
Gli Eagles non mi fanno impazzire ma qualche bella canzone l’hanno fatta sicuramente.
Di Steve Miller mi viene in mente The Joker.
Tom Petty mi piace moltissimo, il mio disco preferito é Full Moon Fever, dove c’é appunto Free Fallin’ (e devo tirarti le orecchie perché é un disco del 1989, non degli anni ’70).
Le mie canzoni preferite della sua carriera sono "American Girl" , "Breakdown" , "Refugee", "I wan’t back down", "Southern accents" e appunto Free Fallin’.
Va detto che l’inglese lo leggo appena appena e il cantato, se non ho iltesto sotto gli occhi, non riesco proprio a comprenderlo, quindi il piú delle volte mi piacciono la musica e il pathos espressi, ma del testo non capisco niente e non mi accorgo se dicano o meno delle stupidaggini.
Comunque, tornando agli anni ’70, volevo sapere se ti piacciono Bob Seger, Lynyrd Skynyrd, Flamin’ Groovies, Warren Zevon, Willy DeVille, David Johansen, Cramps...
Ciao!

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 21/02/2005 alle 18:13
io mi metto vespa 50 dei lunapop, e la canto in gara..."ma dove vai con le ali sotto i piedi..." perche son tutti delle moto!
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 21/02/2005 alle 18:40
x aranciata...scusa per l'anno sbagliato della canzone ma intendevo l'era dei cantanti..oooops
Di Segar mi piace Against the Wind,Nightmoves,Old Time Rock n Roll e Catmandu....
Poi ci sono i Doobie Brothers, Boston, Bad Company, Peter Frampton, FleetwoodMac Steppenwolf e Toto....
Per quella un po più stile Rock Rock i mitici KISS!!!!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 21/02/2005 alle 19:12
per Aranciata...volevo anche dirti che ho scelto le mie canzone sia per i cantanti ma sopratutto per le parole...credo adatte a questo forum e questo sport...poi essendo Americana non ho la difficoltà che hai te a capire i testi...
 
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Livello Tour




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  postato il 21/02/2005 alle 20:20
Per Andrea81: ammetto la mia ignoranaza, non conosco...ma mi informerò, grazie dell'informazione. Che tu sappia c'è un modo per sentire qualcosa di suo su internet?

Ps precisazione x tutti proprio x essere pignoli: Il Bandito e il Campione è interpretata splendidamente da Francesco De Gregori, ma l'ha scritta il fratello...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 23:44
aranciata sei un mito!
ciao

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 22/02/2005 alle 00:15
Ecco un'altra grande canzone sul ciclismo:
"Gimondi e il Cannibale" di Ruggeri:



La gola che chiede da bere,

c'è un'altra salita da fare

per me, che sono fuggito subito.

Rapporti che devo cambiare,

lo stomaco dentro al giornale

per me, e devo restare lucido.

E quanta strada che verrà,

ma non mi avrai; io non mi staccherò.

Guarda la tua ruota e io ci sarò.



Cento e più chilometri alle spalle

e cento da fare.

Di sicuro non ci sarà più

qualcuno dei miei.

Tutta quella gente che ti grida

"Non ti fermare".

E tu che mi vuoi lasciare.

Non ti voltare; sai che ci sarò.



Scivolano case tra persone

fuori a guardare.

Ci sarà riparo al vento

lungo questo pavè?

Ci sarà la polvere

che nel respiro mi sale.

Ma non mi potrò voltare.

Non mi chiamare; sai che ci sarò.





Ancora più solo di prima,

c'è già il Cannibale in cima

e io che devo volare a prenderlo.

Sudore di gente dispersa,

di maglia, di lingua diversa;

ma io, il cuore io voglio spenderlo.

E quanto tempo passerà

in mezzo a noi, ancora non lo so.

Dietro alla tua ruota io ci sarò.



Cento e più chilometri alle spalle

e cento da fare.

Di sicuro non ci sarà più

qualcuno con noi.

Devi dare tutto prima che

ti faccia passare.

Io non mi lascio andare.

Non ti voltare; sai che ci sarò.



Scivolano vite e due destini

persi nel sole.

L'orologio prende il tempo

e il tempo batte per noi.

Non c'è più chi perde o vince

quando il tempo non vuole.

Quando la strada sale

non ti voltare;sai che ci sarò.



Cento e più chilometri alle spalle

e cento da fare.

L'orologio prende il tempo

e il tempo batte per noi.

Non c'è più chi perde o vince

quando il tempo non vuole.

Quando la strada sale,

non ti voltare;sai che ci sarò.

 

____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2005 alle 01:54
Ciao Laperla, purtroppo non avevo capito che c’era una legame tra il testo delle canzoni che hai segnalato e l’argomento ciclismo/voglia e bisogno di libertá, fisica e mentale.
L’ignoranza non andrebbe mai perdonata, ma per una volta fai un’ eccezione.
I miei gusti sono un po’ differenti, non amo troppo l’hard rock "troppo mainstream", troppo radiofonico di gente come Boston, Toto, Bad Company, Peter Frampton, Kiss, (ci mancano i grand funk railroad e siamo a posto), ma in fondo non tutti i gusti sono alla menta.
Mi piacciono molto di piú il garage-sound e il punk americano, generi che amo alla follia, gente come Sonics, 13th Floor Elevators, Stooges, MC5, Cramps, Dead Boys, New York Dolls (e Johnny Thunders), Ramones, Dead Kennedys, ma anche in questo caso direi che non tutti i gusti sono alla menta!

E ha ragione Ruskita, "Il bandito e il campione" l’ha scritta proprio Luigi Grechi, nome d’arte del fratello di Francesco DeGregori!

Ti ringrazio per il complimento Mestatore, anche se poi nel ciclismo l’uomo conosciuto come "mito" é Michele Ferrari.
Non ti riferivi a lui vero?
Comunque le mie tre grandi passioni sono il ciclismo, la musica e i cani, prometto che dei cani non scriveró in questo forum.

Carissimo Emiliano, io la canzone di Ruggeri non l’ho mai sentita, é una lacuna cui devo porre rimedio al piú presto anche perché il testo, oltre ad essere ben fatto, offre dei versi che quasi suggeriscono da soli le note della canzone, un po’ come nei pezzi migliori che ha scritto Mogol nella sua carriera di paroliere.
Sono curiosissimo.
Intanto grazie da parte mia per averne postato il testo.
Ciao!

Ps Mestatore fai benissimo ad ascoltare il blues nello stile di Chicago, é musica eccellente, io adoro anche il rock-blues, su tutti i Fleetwood Mac rigorosamente con Peter Green alla chitarra (quelli del successivo periodo canzonettaro mi piacciono molto meno), dei quali, se non hai nulla, ti consiglio "Then play on" del 1969 che dovresti trovare in serie economica a 10 euro o anche meno, e se ti piace buttati poi a pesce su "Live at the BBC", forse ancora piú bello.
Ciao!

 
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Livello Tour




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  postato il 22/02/2005 alle 08:05
Ciao ruskita, immaginavo che non lo conoscevi, è un artista che, gli abitanti del lago di como e valli, conoscono a menadito tutte le sue canzoni, ma già qui vicino a milano dove abito io solo pochi lo hanno sentito nominare, nonostante già da diversi anni appaia sulle nostre TV locali e qualche volta è comparso anche su raidue o raitre. Dal momento che scrive i suoi testi nella sua lingua naturale (ovvero il dialetto del lago di como), molti ragazzi della mia età credono che si tratti della solita "musica da osteria" o da vecchi, e invece si sbagliano. Purtroppo non so dove puoi andare a cercare i suoi brani, se hai WinMX forse qualcuno lo trovi, se no non ne ho la più pallida idea.
 
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Livello Tour




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  postato il 22/02/2005 alle 21:14
Allora faccio un po' di pubblicità a un gruppo locale anch'io... Ascoltate i BIG FAT MAMA su www.bigfatmamaband.com !!!
 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 23/02/2005 alle 17:37
Come dimenticare un simil pezzo?

SONO FELICE - Elio e le Storie Tese

Questa sera e' domenica e non mi va proprio di uscire
preferisco stare in casa a guardare la televisione
danno un film con quell'attore che mi fa morire
quello con i capelli rossi Woody Woodpecker
come sono Felice Gimondi
lo so che non e' facile
nella vita scoprire
che c'e' anche Eddie Merx
ho quasi paura
ma affronterei il mondo
quando lui pedala al mio fianco
A volte mi vien voglia di saltare in sella
pedalare un po' con lui, parlare della nostra biga
e magari lui e' li' che sta indossando la maglia rosa
perche' in testa e' cosi' lontano ma e' cosi' vicino a me

A volte lui se ne va via, non mi sta neanche ad aspettare
mi lascia con Bitossi, mi sembra di impazzire
tanto che mi vorrei ritirare e sento in un minuto
tutti i ciclisti del mondo che hanno bisogno di aiuto
dalla propria ammiraglia ma non lo sanno dire
la notte bucherei i suoi palmer per non farlo partire
mentre gli smonto il cambio e gli sego i pedali
perche' mi surclassa anche solo quando parla con De Zan

A volte lui se ne va via, non mi sta neanche ad aspettare
mi lascia con Bitossi, mi sembra di impazzire
tanto che mi vorrei ritirare e sento in un minuto
tutti i ciclisti del mondo che hanno bisogno di aiuto
dalla loro ammiraglia ma non riescono a parlare
come me in questo momento
che sono Gimondi
con gli occhi rotondi
la testa quadrata
la bici scassata

 

[Modificato il 23/02/2005 alle 17:40 by cyclingchecco]


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 24/02/2005 alle 20:02
Per Aranciata_Bottecchia....

Uno che scrive in maniera cosi particolareggiata e profonda di musica, con l’intreccio caleidoscopico esso stesso dipinto a pentagramma musicale, di questa pagina dell’arte è certamente un protagonista. Sicuramente è un critico che, a differenza di tanti troppi colleghi e del suo carattere brioso, spontaneo e graffiante, non stronca, ma spiega, dimostrando quella tolleranza che nell’arte è, sovente, ancor più legittima che in altri campi della vita.

Caro Davide, tempo fa tu mi dicesti di non sopravvalutarti, ma io sono solo a constatare, non ti ingigantisco assolutamente!
Il tuo stesso nome mi richiama un personaggio che ha avuto il coraggio di seguire le proprie immanenze, ponendo, poco più di un lustro fa, uno stop all’attività che lo aveva reso famoso. Costui, seguendo quegli istinti artistici che pochi, nel suo campo, possiedono, è giunto a sfidare altri volti e ricostruire paesaggi, fantastici solo per chi non sa leggere. Tu potresti essere benissimo quel tipo, più per il tuo modo di camminare sull’affascinante, che per le comuni tante analogie di percorso e di traiettorie quotidiane.
Se sei chi penso, colgo l’occasione per applaudirti a piene mani e dirti che sei un grande; se invece sei un altro, la mia ammirazione nei tuoi confronti, s’innalza ancor più nel tentativo di superare quel che appare impossibile.
Chapeau!

Morris

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/02/2005 alle 02:20
Ciao Morris, non trovo le parole e mi limito a dire che ho accolto i tuoi apprezzamenti sicuramente con piacere ma anche con un po’ di stupore.
Non sono però il personaggio che pensi, sono assolutamente una figura oscura e sconosciuta.
Ma è un personaggio pubblico?
Non sono nemmeno un critico di professione (intendiamoci: fare meglio di Luzzato Fegiz sarebbe facile per chiunque).
Ho lavorato per alcuni anni in un panificio industriale con parecchi arabi ed egiziani, uscendone un attimo prima di diventare razzista ma conservando un’epidermica allergia verso complimenti e apprezzamenti, sicchè nella vita di tutti i giorni non sono più capace di distinguere quelli sinceri da quelli circostanziati, e qualche amico del forum ora capirà perchè cerco di fare pochi complimenti e spesso invito a non farne.
Ma non posso negare, carissimo Morris, che le tue parole danno una soddisfazione enorme.
Un abbraccio

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 25/02/2005 alle 09:31
Carissimo Davide, persino il sottoscritto, ieri sera piangente d'ebbrezza di fronte alla visione di "Pink Floyd at Pompei", ed infinitamente meno bravo di te sui fascinosi terreni musicali, si azzarderebbe a paragonarsi a Luzzatto Fegiz!

Conosco la tua quasi idiosincrasia verso i complimenti, ma so altrettanto bene che in te convive un cervello ben funzionante e pieno di valori, quindi riconfermo che non ti concedo nulla in più di quello che meriti.

Il personaggio con cui t'ho scambiato (verso il quale t'assomigli in grandissime entità), è uno che ha fatto della musica, fino al '98, un credo di vita, mentre oggi la ricama sullo sfondo di altre forme artistiche e di paesaggi da sogno. Uno che vive sulla Presolana, che ama gli orizzonti boreali della Norvegia e il ciclismo, che si chiama come te (aggiungendo un cognome che sublima sapere e saggezza) e verso il quale nutro una stima dettata dall'ammirazione e dalla condivisione. Ha 42 anni, ed una moglie artista come lui.

Anche a me non piacciono i mielosi complimenti, tanto più quando vengono dai sacerdoti della nullità dell'oggi, ma so riconoscere i non conformisti ed i grandi, indipendentemente dalla loro fama.
E tu, caro Davide, sei uno che è una fortuna leggere!

Ricambio l'abbraccio!

Morris

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 25/02/2005 alle 19:18
Davide Sapienza + Cristina Donà?
Confermo, non sono io purtroppo (dico purtroppo perchè la Donà è veramente dolcissima e adorabile).
Io ho smesso di comperare riviste musicali poco più di un anno fa, ma era già da qualche anno che non si leggevano più recensioni di Davide Sapienza (del quale devo avere anche qualche monografia scritta per la editrice Arcana).
I gusti musicali possono non collimare sempre, ma concordo nell’attribuirgli passione immensa e pari competenza, e mi lusinga non poco il paragone.
Ciao!

 
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Livello Alfredo Binda




Posts: 1101
Registrato: May 2004

  postato il 25/02/2005 alle 19:52
Caro Davide,
i complimenti sinceri te li meriti. anche da parte mia. Non ho grande talento musicale, ma in questi mesi non posso certo negare che tutti i tuoi post abbiano avuto un'anima. Sei come prima cosa una persona estremamente intelligente e preparata. Poi quello che ti rende un fuoriclasse è il temperamento col quale esprimi le tue idee.
Il mondo si divide grossolanamente fra i magnanimi e i pusillanimi (poi ci sono tutti gli intermedi. Tu certamente sei un magnanimo nel senso latino del termine!

 

____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 25/02/2005 alle 22:23
Ragazzi, mi state mettendo in pesantissimo imbarazzo.
Caro Emiliano, sicuramente la definizione "estremamente intelligente" è esagerata, ma nelle altre tue parole mi riconosco sicuramente e ti ringrazio per la stima (che è contraccambiata, lo sai benissimo).
Chiaramente, da "fuoriclasse" del temperamento, mi capita talvolta di cadere in topiche clamorose o in polemiche sterili, tuttavia sembra che mi sopportiate abbastanza bene.
Un salutissimo a tutti.

 
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Amministratore




Posts: 5978
Registrato: Aug 2002

  postato il 26/02/2005 alle 00:05
Anche in redazione hai davvero la stima di tutti, Aranciata, basta che non fai scappare più le nuove iscritte
 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 26/02/2005 alle 01:46
Originariamente inviato da Admin

Anche in redazione hai davvero la stima di tutti, Aranciata, basta che non fai scappare più le nuove iscritte


Promesso!

 
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