claudiodance
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postato il 21/04/2008 alle 21:47 |
Raga, la gestione tattica di un finale di gara è materia da perderci la testa.
In un gruppetto come quello di ieri ci sono moltissime varianti e scenari da tenere in considerazione. Queste letture non possono essere sempre lucide e allora ci si affida a canovacci studiati a tavolino.
Ieri se ne sono visti almeno 5.
Rabobank. Il programma era: Gesink all’attacco ai -30, poi tutti per Dekker con Freire battitore libero e spauracchio sulle ruote degli avversari . La realtà ha palesato un Gesink buono, ma non decisivo, un Dekker incapace di fare la differenza sugli strappi (dove anzi doveva difendersi da Franck, Damiano e Davide) e di inventare altre soluzioni. Peggio di tutto è stata la mancanza di Freire, se avesse retto alla sfuriata di Schleck la corsa sarebbe stata un'altra. Tattica confusa alla base, Dekker non ha la sparata finale e non è decisivo sulle pendenze. Meglio attaccare da lontano.
Gerolsteiner: Tenere cucita la corsa fino alle Antenne. Li la selezione naturale avrebbe scremato un gruppetto con 2 o 3 azzurri. A quel punto se la sarebbero giocata come l’anno prima, partendo a ripetizione. Invece Schumacher e Wegmann erano dietro e Rebellin, solo, aveva capito che Schleck era in grado di distanziarlo sul Cauberg. L’allungo solitario di Davide è stato una carta ben giocata. Qualche istante di incertezza e si sarebbe involato a fronte di un possibile equilibrio dietro che impediva iniziative serie. Corso bene, male i due crucchi come gamba, lucido Rebellin.
CSC. Tenere la corsa fino alle Antenne. Franck avrebbe fatto il botto e Kroon aveva il compito di tenere il presumibile gruppetto che si sarebbe formato per poi giocare: a. da gregario, b. di rimessa. In effetti così è stato. Kroon ha fatto poco, credo per mancanza di gambe. All’ultimo chilometro una lettura aggressiva poteva essere quella di un Kroon che attacca a tutta il Cauberg con Franck a ruota, allo scopo di mettere tutti in acidosi già prima dello scatto del capitano. Invece è rimasto al comando Rodriguez, il cui ritmo medio-basso voleva salvare la gamba di Valverde. I bianchi hanno corso benino, senza Cunego super staremo celebrando un trionfo.
Caisse D’epargne. Tattica conservativa degli spagnoli. Valverde non si sentiva il più forte come nel 2006 a Liege, dove costrinse gli altri a inseguire mandando un gregario con l’arrembante Boogey. I neri hanno corso in difesa, sperando nella sparata di classe dell’embatido. Col senno di poi Rodriguez doveva tentare l’azione personale. Direi insufficienti.
Lampre. Capitano unico, come Alejandro, ma con una squadra meno forte. Il programma era: portiamo l’acqua con le orecchie a Damiano fino alla morte, poi nel finale ci pensa lui. Facile se le gambe del capitano reggono. Leggo che i blu-rosa siano stati molto vicini a Cunego tutta la corsa. Di certo nel finale non c’erano e lo stesso Ballan non l’ho visto così attento. (non ricordo un solo frame in cui i due fossero vicini). Temo che il guerriero di Roubaix fosse allo stremo. Il capitano ha gestito il finale con l’istinto di chi si sente imbattibile. In questi casi dimostra una grande aggressività e una concentrazione unica. Tatticamente semplici, ma insomma, con uno così….
Belli ciao
claudio
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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”
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antonello64
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postato il 21/04/2008 alle 22:21 |
Originariamente inviato da babeuf
Evidentemente CSC e Caisse hanno preferito, sbagliando, che i due "gregari" stessero vicini ai capitani.
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se ti sente Alefederico, che sostiene che i gregari debbano fare i gregari al fianco del capitano e non usati come pedine tattiche...
In effetti, da quel poco che ho visto, Rodriguez ha fatto il gregario per Valverde: solo che il capitano ha trovato uno più forte di lui ed ha perso.
Magari se la Caisse d'Epargne avesse usato il campione di Spagna come pedina tattica per stanare gli avversari, forse Alefederico ci sarebbe rimasto male però la squadra spagnola probabilmente avrebbe portato a casa la corsa. ____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)
"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)
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Subsonico
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postato il 21/04/2008 alle 23:01 |
Originariamente inviato da claudiodance
Raga, la gestione tattica di un finale di gara è materia da perderci la testa.
In un gruppetto come quello di ieri ci sono moltissime varianti e scenari da tenere in considerazione. Queste letture non possono essere sempre lucide e allora ci si affida a canovacci studiati a tavolino.
Ieri se ne sono visti almeno 5.
Rabobank. Il programma era: Gesink all’attacco ai -30, poi tutti per Dekker con Freire battitore libero e spauracchio sulle ruote degli avversari . La realtà ha palesato un Gesink buono, ma non decisivo, un Dekker incapace di fare la differenza sugli strappi (dove anzi doveva difendersi da Franck, Damiano e Davide) e di inventare altre soluzioni. Peggio di tutto è stata la mancanza di Freire, se avesse retto alla sfuriata di Schleck la corsa sarebbe stata un'altra. Tattica confusa alla base, Dekker non ha la sparata finale e non è decisivo sulle pendenze. Meglio attaccare da lontano.
Gerolsteiner: Tenere cucita la corsa fino alle Antenne. Li la selezione naturale avrebbe scremato un gruppetto con 2 o 3 azzurri. A quel punto se la sarebbero giocata come l’anno prima, partendo a ripetizione. Invece Schumacher e Wegmann erano dietro e Rebellin, solo, aveva capito che Schleck era in grado di distanziarlo sul Cauberg. L’allungo solitario di Davide è stato una carta ben giocata. Qualche istante di incertezza e si sarebbe involato a fronte di un possibile equilibrio dietro che impediva iniziative serie. Corso bene, male i due crucchi come gamba, lucido Rebellin.
CSC. Tenere la corsa fino alle Antenne. Franck avrebbe fatto il botto e Kroon aveva il compito di tenere il presumibile gruppetto che si sarebbe formato per poi giocare: a. da gregario, b. di rimessa. In effetti così è stato. Kroon ha fatto poco, credo per mancanza di gambe. All’ultimo chilometro una lettura aggressiva poteva essere quella di un Kroon che attacca a tutta il Cauberg con Franck a ruota, allo scopo di mettere tutti in acidosi già prima dello scatto del capitano. Invece è rimasto al comando Rodriguez, il cui ritmo medio-basso voleva salvare la gamba di Valverde. I bianchi hanno corso benino, senza Cunego super staremo celebrando un trionfo.
Caisse D’epargne. Tattica conservativa degli spagnoli. Valverde non si sentiva il più forte come nel 2006 a Liege, dove costrinse gli altri a inseguire mandando un gregario con l’arrembante Boogey. I neri hanno corso in difesa, sperando nella sparata di classe dell’embatido. Col senno di poi Rodriguez doveva tentare l’azione personale. Direi insufficienti.
Lampre. Capitano unico, come Alejandro, ma con una squadra meno forte. Il programma era: portiamo l’acqua con le orecchie a Damiano fino alla morte, poi nel finale ci pensa lui. Facile se le gambe del capitano reggono. Leggo che i blu-rosa siano stati molto vicini a Cunego tutta la corsa. Di certo nel finale non c’erano e lo stesso Ballan non l’ho visto così attento. (non ricordo un solo frame in cui i due fossero vicini). Temo che il guerriero di Roubaix fosse allo stremo. Il capitano ha gestito il finale con l’istinto di chi si sente imbattibile. In questi casi dimostra una grande aggressività e una concentrazione unica. Tatticamente semplici, ma insomma, con uno così….
Belli ciao
claudio
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Bell'analisi 
Alla fine tutte le pedine son rimaste bloccate ed ha vinto semplicemente il più forte  ____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.
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Abajia
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postato il 21/04/2008 alle 23:25 |
Originariamente inviato da MDL
spero che cunego dopo questo splendido successo capisca che i suoi obiettivi ad inizio stagione devono essere le classiche (la sanremo, il trittico vallone, il giro di lombardia,san sebastian...) |
Vuoi dire non solo le classiche.
Aspetterei a parlare prima del Tour.
Gazzetta di oggi: a Damiano gli viene chiesto di scegliere il bersaglio a cui ambisce di più, quello che più di ogni altra cosa vuole vincere.
La risposta è secca, precisa, concisa: «Vinco il Tour».
Ora, capisco che molti pensino che Cunego non sia portato per i GT tanto quanto per le classiche, ma aspetterei a dare un giudizio definitivo, quantomeno per qualche mese.
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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
Piazzamenti sul podio:
Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori
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Morris
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postato il 22/04/2008 alle 00:24 |
Le tattiche sono importanti, quasi sempre decisive. Quel “quasi”, si deve inserire perché se trovi un corridore in forma super, convinto, e coi mezzi adatti per vincere, non c’è tattica che tenga. Domenica è stato così: Cunego era superiore ed ha vinto perché era il più forte. Ripeto, potevano dargli grattacapi solo il miglior Freire, il miglior Bettini (tolto di mezzo dall’infortunio) e, se vogliamo, ma non era da inserire a confronto, perché si sapeva da settimane che non avrebbe potuto correre, il miglior Di Luca. Ha vinto su uno Schleck in formato eccezionale e la CSC non si deve rimproverare nulla, perché Kroon, poco più che sufficiente, avrebbe potuto poco contro un simile Cunego, ovvero un atleta che, semmai, domenica poteva essere battuto solo con una fuga bidone. In sostanza, con una variabile largamente minoritaria per una classica.
Chi ha sbagliato di più è stata la Rabobank. Puntare su Dekker, per me, è da fegato o da masochismo. Ma che armi possiede Tommasino, per vincere su un mezzo muro? Solo con un allungo prima dell’erta e con gli altri che si guardano. Forse gli si adatta meglio, ma solo sulla carta, una Liegi. Parliamoci chiaro, tolto dallo scacchiere il Flecha cotto per gli sforzi delle classiche precedenti, rimanevano tre carte. La migliore era Freire, ed il tre volte iridato anche al 70%, è sempre più vincente di un Dekker al 100%. Era dunque meglio organizzare un treno affinché si corresse senza scatti fino a portare un bel gruppo ai piedi del Cauberg. Se così fosse stato, anche l’Oscarito di domenica, avrebbe fatto meglio di Tommasino, ma non avrebbe vinto. E che dire della terza carta Gesink? Il ragazzino ha più talento di Dekker, anche se alla Rabobank non l’hanno ancora capito. Farlo lavorare a vanvera come all’Amstel, fa male. Che lo si voglia o meno, è la squadra olandese la vera sconfitta, quella insufficiente, tra l’altro correva pure in casa. Certo, perché anche se la Caisse d’Espargne poteva giocare meglio la pedina Rodriguez, gli spagnoli hanno pur sempre portato il capitano Valverde a giocarsi il successo, ma han trovato l’imbattibile Cunego, ed uno Schleck superiore.
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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".
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schleck
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postato il 22/04/2008 alle 00:43 |
sono contento di aver scatenato questa serie di analisi tattiche  , perchè in questo ciclismo, in cui purtroppo è la radiolina e non più la fantasia dell'atleta a farla da padrone, è proprio la tattica uno di quegli aspetti che mi appassiona di più, e che mi fa arrovellare il cervello durante e dopo la gara.
Concordo con quanto detto da claudiodance e da Morris, la Rabobank è stata la squadra che più di tutte è uscita con le ossa rotte da questa classica, poichè non aveva nulla da invidiare alle altre, escludendo superCunego  , anzi aveva a disposizione 3 punte di diamante come Gesink (concordo con Morris, ha più talento di Dekker), il buon Tomas e Oscarito che si adattavano a 3 finali diversi.
Certo che Kroon, che era stato protagonista anche nel 2006, quando aveva bloccato i tentativi del gruppetto di Bettini di riorganizzarsi su Schleck, se non aveva gamba, avrebbe dovuto tentare la sparata, bruciandosi, sulle pendici del Cauberg, o forse lì c'è arrivato già cotto, ed allora doveva mettersi d'accordo un pò meglio con lo stesso Schleck, che ha contribuito a cuocerlo con le sue sparate ai meno 10. ____________________
http://www.schleckfansite.altervista.org/
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Morris
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postato il 22/04/2008 alle 01:08 |
| Vedi Schleck, Frank scattava e spendeva, ma chi lo riprendeva era Cunego, non gli altri che sono andati a rimorchio essenzialmente perchè i due li sovrastavano. E' stata una lotta fra due titani fino al traguardo. Le posizioni rispecchiano ciò che si è visto in gara. Se Kroon avesse tentato spendendo gli ultimi spiccioli, avrebbe creato pochi squarci e ci avrebbe pensato Rodriguez a chiudere. Credimi, quando incontri avversari come Cunego domenica, non ti resta che sperare che sbagli una curva, o cada per eccesso di veemenza. ____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".
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Morris
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postato il 22/04/2008 alle 01:15 |
Originariamente inviato da Morris
Vedi Schleck, Frank scattava e spendeva, ma chi lo riprendeva era Cunego, non gli altri che sono andati a rimorchio essenzialmente perchè i due li sovrastavano. E' stata una lotta fra due titani fino al traguardo. Le posizioni rispecchiano ciò che si è visto in gara. Se Kroon avesse tentato spendendo gli ultimi spiccioli, avrebbe creato pochi squarci e ci avrebbe pensato Rodriguez a chiudere. Credimi, quando incontri avversari come Cunego domenica, non ti resta che sperare che sbagli una curva, o cada per eccesso di veemenza. |
Avevo dimenticato di aggiungere....come Cancellara alla Sanremo. In quell'occasione s'è data una colpa eccessiva a Pozzato. Quando uno è un treno come lo svizzero, bastano cinque metri che non lo riprendi più. E cinque metri, dopo quasi trecento chilometri, una salita fatta a tutta come il Poggio e la di questi discesa molto tecnica, sono facili da lasciare...basta un piccolo appannamento. ____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".
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Guglielmo Tell
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postato il 22/04/2008 alle 18:47 |
| col senno di poi il capitano della Caisse D'Epargne forse doveva essere Rodriguez e forse Schleck non doveva fare quegli scatterelli in pianura tenendo tutto per il Cauberg,ma credo che Cunego avrebbe vinto in ogni caso ____________________
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jason.piu
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postato il 14/05/2008 alle 11:04 |
Difendiamo il ciclismo, basta con le falsità, basta con l'ipocrisia, basta con il doping.      
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Figaro.qua
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postato il 22/05/2008 alle 08:51 |
W l'amicizia, W lo sport, W il ciclismo!
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