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Autore: Oggetto: Andando controcorrente...

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  postato il 30/05/2007 alle 12:46
Originariamente inviato da Enrique

Perchè non lasciare come doping e quindi vietato tutte le sostanze e permettere l'emotrasfusione del proprio sangue?


Perché è pericolosa.
Non è come lavarsi la faccia, l'autoemotrasfusione (che poi è l'emotrasfusione del proprio sangue) è una pratica rischiosa.

E lasciamo perdere Moser e Conconi. Lasciamoli proprio perdere (sperando che il primo perda il primo possibile anche i ruoli presidenziali/dirigenziali che ha attualmente).

 

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  postato il 30/05/2007 alle 12:55
Mario, il tono del mio precedente post era eccessivo, te ne chiedo scusa.

Per quanto riguarda la tua risposta, inutile cominciare un'ulteriore polemica che andrebbe avanti all'infinito. Ho sbagliato io ad immischiarmi di nuovo in queste cose.

Buon Giro e buon divertimento, visto che sembrate divertirvi guardando questo ciclismo inguardabile.

 
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  postato il 30/05/2007 alle 13:02
Originariamente inviato da Felice

Mario, il tono del mio precedente post era eccessivo, te ne chiedo scusa.


Scuse accettate con molto piacere.

Per quanto riguarda la tua risposta, inutile cominciare un'ulteriore polemica che andrebbe avanti all'infinito. Ho sbagliato io ad immischiarmi di nuovo in queste cose.

Buon Giro e buon divertimento, visto che sembrate divertirvi guardando questo ciclismo inguardabile.


Hai sbagliato? Secondo me no.
Ti piace il ciclismo, ma stai vivendo un periodaccio. Comprensibilissimo.
Io l'ho vissuto dal giugno '99 ad aprile 2003.
Mi son perso un bel po' di cose: il Fiandre e la Roubaix di Tafi, qualche Liegi di Bartoli, quella di Bettini, così come la Sanremo del toscano e il Mondiale di Cipollini.
Non lo guardavo proprio, il ciclismo, nel mio periodaccio.

Ciclismo inguardabile? Non sono d'accordo.
È guardabilissimo, come tutti gli altri sport.
Basta tenere gli occhi aperti ed esercitare il disincanto.

Di cose belle se ne trovano, se se ne vogliono trovare.
A presto!

 

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Livello Tour




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  postato il 30/05/2007 alle 13:40
Originariamente inviato da Admin

Siamo sempre lì.
Si accusa Riccò di essere sospetto e poi, chissà perché, si scivola sempre sul suo carattere, sulla sua arroganza, sulla sua mancanza di umiltà.

Ianni, di grazia e superando per un attimo l'antipatia personale nei confronti del ragazzo: ci daresti qualche elemento, così che anche noi possiamo parlare delle cose che faceva Riccò da dilettante?



To end.
Sia ben chiaro che io non ho corso con Riccò, ma ho frequentato l'ambiente quando lui correva in questa categoria.
Tra le file regnava una antipatia per questo ragazzo.
Per quel che diceva e per i continui stop.
Questo non può negarlo nessuno.
Non capisco perchè non parlare di Riccò e degli altri si.
Uno che ha la pretesa di stare davanti, deve essere consapevole di essere giudicato.

Ciao
Ianni

 
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  postato il 30/05/2007 alle 13:47
E risiamo sempre lì: Riccò vince ed è antipatico, poi viene stoppato per ematocrito ma è colpa di una carenza amministrativa della federazione, e allora però le voci si autoalimentano, lui diventa Cariccò, torna, rivince, diviene sempre più antipatico, lo rifermarno, ritorna, rivince e così via per 6 volte.

Ianni, capisci che i motivi scatenanti tale antipatia non sono tutti riconducibili allo stesso corridore?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2007 alle 14:20
Marco e MariCo
se siete ancora nella carovana del Giro e avete occasione di parlare con Di Luca, e se oggi non perde la maglia
potete dirgli di sorridere un po' quando è alla premiazione?
Ha sempre l'aria imbronciata, sembra ce l'abbia con il mondo, è troppo serio....
L'analisi della corsa, la preoccupazione per l'arrivo a Milano, le discussioni in squadra, le provocazioni in gruppo, la brutta aria del periodo, le accuse dei giornali ecc. ecc. le lasci a quando rientra in albergo, poi avrà tutto il tempo per analizzare ciò che vuole.
Mentre è sulla pedana con le miss, si rilassi....

Non ho mai visto una maglia rosa tanto tesa

Danilo goditi questi momenti!!!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 30/05/2007 alle 14:38
Originariamente inviato da miky70

Gli emotrasfusi in discesa possono anche cadere


Infatti Ivan non ha ottenuto nessun giovamento per quanto riguarda le discese.
Se questa qualità non migliora col doping, non vedo perchè tutte le altre debbano avere benefici spaziali!

Comunque a fare l'emotrasfusione c'era anche Scarponi, che campione non è perciò è evidente che lo fanno anche quelli che vincono meno.

Mi piacerebbe capire se rispetto agli anni 90, il presente è fatto di un doping più o meno invasivo, più o meno performante.


Beh, Michela, ma in discesa non conta molto la forza muscolare o la resistenza o l'ossigenazione del sangue. In discesa contano tecnica, coraggio, posizione in bicicletta e interpretazione della strada (nonchè la massa corporea). E queste sono tutte cose che il doping non può modificare.
La discesa è l'unico esempio di circostanza dove il doping può poco o nulla.. mentre negli altri campi funziona eccome.

Poi è pacifico che se un campione e un discreto corridore si dopano, il campione andrà sempre molto più forte dell'altro.


(ps: volendo certi stimolanti possono inibire la percezione del limite, e quindi aumentare il "coraggio"- che esepressione orribile, mi scuso- nelle discese, ma porterebbero al rischio di non essere lucidi e di non calcolare bene il pericolo.. e credo che nessun corridore prenderebbe un eccitante se questo può portarlo a cadere ai 100 km/h)

 
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  postato il 30/05/2007 alle 14:49
Originariamente inviato da miky70

Marco e MariCo
se siete ancora nella carovana del Giro e avete occasione di parlare con Di Luca, e se oggi non perde la maglia
potete dirgli di sorridere un po' quando è alla premiazione?


A Briançon sorrise:



Più in generale, Danilo è uno che sorride spesso e volentieri, soprattutto lontano dalle telecamere; è anche ovvio che se Bartoletti gli dice della Liquigas-liquefatta, Sgarbozza lo dà favorito per lo Zoncolan, Fusco che gli dice di Mazzoleni, Cassani che fa le ricognizioni smadonnando, c'è ben poco da sorridere difronte le telecamere...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2007 alle 15:14
Originariamente inviato da Morris
Ti dice niente l'agnomen Boni? Oppure pensi che certe morti di giocatori per arresto cardiaco, così fortemente giudicate, in altre discipline, come un effetto di sostanze (vedi GH), siano sopravvenute solo per l'enorme carenza di controllo medico (anche questo è un segno di credibilità di uno sport, o no?), insistente nel basket?


Vendemini?


E' forse pulito il basket NBA?


Toni Kukoc, appena mise piede in NBA, mise su tanti di quei muscoli che Dan Peterson nella prima partita in cui lo vide giocare lo scambiò per Will Perdue.
E ci fu anche qualcuno che disse che i preparatori americani erano migliori dei nostri; per fortuna qualcun'altro si mise a ridere.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2007 alle 15:14
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Più in generale, Danilo è uno che sorride spesso e volentieri, soprattutto lontano dalle telecamere; è anche ovvio che se Bartoletti gli dice della Liquigas-liquefatta, Sgarbozza lo dà favorito per lo Zoncolan, Fusco che gli dice di Mazzoleni, Cassani che fa le ricognizioni smadonnando, c'è ben poco da sorridere difronte le telecamere...

Al Processo, al suo posto avrei augurato a tutti un bel bagno nelle ortiche. Mi riferivo alla premiazione con le miss.

 

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  postato il 30/05/2007 alle 15:17
Originariamente inviato da antonello64

Toni Kukoc, appena mise piede in NBA, mise su tanti di quei muscoli che Dan Peterson nella prima partita in cui lo vide giocare lo scambiò per Will Perdue.


Diciamo che Kukoc si ingrossò tanto che valeva Per due

 
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  postato il 30/05/2007 alle 15:39
Originariamente inviato da Morris

Originariamente inviato da Barbara Lowrie
1) E' splendido vedere lo sforzo del momento, la scelta tattica, il coraggio, la sofferenza, la lotta con gli elementi (tranne che negli esagerati, per esempio Armstrong, Pantani che vinceva a cronometro in pianura, o Basso dell'anno scorso all'Aprica che per non staccare Simoni avrebbe dovuto frenare. Quelli davano fastidio solo a vederli). Dunque io assisto volentieri allo spettacolo televisivo, che spesso è ben ripreso e a volte è ben commentato.


"Barbarella No Fonda", capisco che menzionare Pantani, sia per la tua nobile figura uno squarcio alla bile, ma io sono un PANTACOMUNISTA fino all'ultimo sangue e mi stanno sui maroni i saccenti che dicono le balle come te. Ora, visto che devo aggiornare il mio archivio, potrei sapere dalla tua penna del ...... date, luoghi e circostanze delle vittorie a cronometro di Marco Pantani, detto il Pirata e campione a Tutto Tondo che tu bestemmi?

Grazie!


per quanto riguarda il tuo post precedente non vale la pena di risponderti perché davvero non ci sono cose da dire, se non che avresti fatto più bella figura se non avessi storpiato il mio nickname e se ti fossi espresso con meno maleducazione.

Per quanto riguarda invece quello che scrivi qui sopra hai in parte ragione perché non è corretto al 100% dire che Pantani vinceva le cronometro a 50 all'ora.
Qui con me ho pochi dati, ma ho trovato le cronometro del giro d'talia 1998 con Pantani terzo nella Mendrisio Lugano (34 km) a 30'' da Gontchar, a quasi 51 km orari di media, e Pantani terzo nella Ancona-Ancona di 32 km (giro del 1999), dietro Jalabert e Gontchar, a 46,8 di media.
E' vero che non vinceva, perché qualche matto che andava più forte c'era sempre, ma a 50 all'ora ci andava. In particolare segnalo che nella tappe Mendrisio-Lugano del 1998, penultima del giro e decisiva per la vittoria finale di Pantani ai danni di Tonkov venne trovato con il sangue fuori norma tale Forconi, gregario di Pantani, che già da due giorni sarebbe dovuto andare a passeggo, essendo finite due tappe prima le occasioni di aiutare Pantani, che aveva trionfato nella Cavalese-Monte Campione.

Comunque stai tranquillo pe la mia bile, per la mia bici e per i miei panorami, anche se non ho capito bene cosa volevi dire.
Ciao

 

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  postato il 30/05/2007 alle 15:48
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Io non mi sono mai dopato, ma quando giocavo a calcio soffrivo terribilmente il calcio, e giocavo molto bene col freddo.


Quando si dice "lapsus freudiano" da applausi!
Ovviamente soffrivo il caldo, ma è vero che soffrivo anche il calcio, visto che ho smesso...

 

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  postato il 30/05/2007 alle 15:57
C'è anche da dire che il calcio soffriva te...
 
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  postato il 30/05/2007 alle 15:59
Originariamente inviato da Admin

C'è anche da dire che il calcio soffriva te...


Anche tu soffriresti, coi miei calci...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2007 alle 16:03
Auro for president

"guardate come sono finiti quelli che hanno cercato scorciatoie, Ullrich, Heras, Basso, sono finiti davvero male" ......

Sì guardate come è finito Cassani

Proprio lui poi ha aggiustato il tiro.... "la gente è disposta a perdonare, quanti messaggi per Pantani e incoraggiamento per Basso"
e Auro "sì è proprio vero"


Povero Gold non ce la fa a fare un discorso sul doping come vuole lui, perchè o gli chiudono la bocca o ridimensionano il messaggio!
Ce la farà entro domenica a dire quello che pensa o no?

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 30/05/2007 alle 19:45
Barbara Lowrie, persino io , che non sono un'esperta, so che l'ultima cronometro di un GT è sempre anomala, i cronomen non riescono a esprimersi al meglio e forse Tonkov pagò la miracolosa resistenza a Montecampione.
Arrivare terzo o quarto, nel momento della massima forma, in un Giro con pochi grandi nomi, non mi pare così strabiliante. E non correva contro angioletti puri, il Panta. Non era il diavolo fra le mammolette .
E poi perché non ricordi anche che al Giro 1998 fu raggiunto nella crono di Trieste, che al prologo Tour del 1998 arrivò quasi ultimo ecc.?
Le medie sono alte, ma adesso , come scrive Capodacqua ieri, sono pure più alte.
La verità è che Pantani non stravolse se stesso pur migliorando ( poco) a cronometro. E pur facendo quello che tutti fanno ( tranne Mammolo).
Su Forconi che vorresti insinuare? Che si potevano manipolare le provette dei test sull'ematocrito??????? Nooooooooo!!!! Ci hanno detto , dopo Campiglio, che era impossibile no?
Coerenza, amico, coerenza!

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2007 alle 22:26
Originariamente inviato da Donchisciotte

La verità è che Pantani non stravolse se stesso pur migliorando ( poco) a cronometro.


A proposito dei miglioramenti di Pantani a cronometro, voglio riportare una frase che Charly Gaul disse più o meno nel 1995 o nel 1995, cioè quando Pantani contro il tempo ancora soffriva parecchio.
Il lussemburghese disse più o meno così: "Non capisco perchè Pantani va così piano a cronometro: io avevo le sue stesse caratteristiche e a cronometro andavo bene. Un corridore che va in salita come lui ha le qualità per andare forte anche contro il tempo".

Quindi per Gaul il problema non era nelle gambe, ma nella testa: probabilmente Marco non affrontava le crono con la giusta concentrazione, e non riusciva a trovare i giusti stimoli in quel tipo di gara, ma una volta messi a posto questi particolari sarebbe riuscito ad emergere anche nelle crono.
Cosa che avvenne nel 1998.

 

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  postato il 30/05/2007 alle 22:33
Originariamente inviato da antonello64

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La verità è che Pantani non stravolse se stesso pur migliorando ( poco) a cronometro.


A proposito dei miglioramenti di Pantani a cronometro, voglio riportare una frase che Charly Gaul disse più o meno nel 1995 o nel 1995, cioè quando Pantani contro il tempo ancora soffriva parecchio.
Il lussemburghese disse più o meno così: "Non capisco perchè Pantani va così piano a cronometro: io avevo le sue stesse caratteristiche e a cronometro andavo bene. Un corridore che va in salita come lui ha le qualità per andare forte anche contro il tempo".

Quindi per Gaul il problema non era nelle gambe, ma nella testa: probabilmente Marco non affrontava le crono con la giusta concentrazione, e non riusciva a trovare i giusti stimoli in quel tipo di gara, ma una volta messi a posto questi particolari sarebbe riuscito ad emergere anche nelle crono.
Cosa che avvenne nel 1998.


si, ma il ciclismo ai tempi di gaul era ben diverso. oggigiorno è impossibile che uno scalatore puro che pesa una cinquantina di chili vada
forte quanto un passista che ne pesa 15-20 di più. è impossibile, o quasi: nella terza settimana di un grande giro le distanze si accorciano, e conta più la forma della specializzazione, ma fino a un certo punto.

 
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  postato il 30/05/2007 alle 22:36
Originariamente inviato da Alepphe

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Originariamente inviato da Donchisciotte

La verità è che Pantani non stravolse se stesso pur migliorando ( poco) a cronometro.


A proposito dei miglioramenti di Pantani a cronometro, voglio riportare una frase che Charly Gaul disse più o meno nel 1995 o nel 1995, cioè quando Pantani contro il tempo ancora soffriva parecchio.
Il lussemburghese disse più o meno così: "Non capisco perchè Pantani va così piano a cronometro: io avevo le sue stesse caratteristiche e a cronometro andavo bene. Un corridore che va in salita come lui ha le qualità per andare forte anche contro il tempo".

Quindi per Gaul il problema non era nelle gambe, ma nella testa: probabilmente Marco non affrontava le crono con la giusta concentrazione, e non riusciva a trovare i giusti stimoli in quel tipo di gara, ma una volta messi a posto questi particolari sarebbe riuscito ad emergere anche nelle crono.
Cosa che avvenne nel 1998.


si, ma il ciclismo ai tempi di gaul era ben diverso. oggigiorno è impossibile che uno scalatore puro che pesa una cinquantina di chili vada
forte quanto un passista che ne pesa 15-20 di più. è impossibile, o quasi: nella terza settimana di un grande giro le distanze si accorciano, e conta più la forma della specializzazione, ma fino a un certo punto.


guarda che ai tempi di Gaul c'erano signori che si chiamavano Jacques Anquetil, Ercole Baldini e Roger Riviere che a cronometro erano piuttosto bravini.
E di fronte a questi signori Gaul non sfigurava affatto.

 

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  postato il 30/05/2007 alle 22:39
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Originariamente inviato da Donchisciotte

La verità è che Pantani non stravolse se stesso pur migliorando ( poco) a cronometro.


A proposito dei miglioramenti di Pantani a cronometro, voglio riportare una frase che Charly Gaul disse più o meno nel 1995 o nel 1995, cioè quando Pantani contro il tempo ancora soffriva parecchio.
Il lussemburghese disse più o meno così: "Non capisco perchè Pantani va così piano a cronometro: io avevo le sue stesse caratteristiche e a cronometro andavo bene. Un corridore che va in salita come lui ha le qualità per andare forte anche contro il tempo".

Quindi per Gaul il problema non era nelle gambe, ma nella testa: probabilmente Marco non affrontava le crono con la giusta concentrazione, e non riusciva a trovare i giusti stimoli in quel tipo di gara, ma una volta messi a posto questi particolari sarebbe riuscito ad emergere anche nelle crono.
Cosa che avvenne nel 1998.


si, ma il ciclismo ai tempi di gaul era ben diverso. oggigiorno è impossibile che uno scalatore puro che pesa una cinquantina di chili vada
forte quanto un passista che ne pesa 15-20 di più. è impossibile, o quasi: nella terza settimana di un grande giro le distanze si accorciano, e conta più la forma della specializzazione, ma fino a un certo punto.


guarda che ai tempi di Gaul c'erano signori che si chiamavano Jacques Anquetil, Ercole Baldini e Roger Riviere che a cronometro erano piuttosto bravini.
E di fronte a questi signori Gaul non sfigurava affatto.


io sono troppo giovane per ricordare quei campioni, quello che volevo dire è che oggigiorno, ahinoi, vige una specializzazione selvaggia; gli allenamenti sono incredibilmente più scientifici, ecc. ecc.
io penso che un corridore con il fisico, per fare un esempio, alla cancellara non possa mai andare più lento a cronometro (a parte le cronoscalate) di un piepoli, di un riccò, di un simoni, o qualche anno fa di un pantani. mi sembra un dato di fatto.

insomma non penso che la frase di gaul sia applicabile per il ciclismo dei nostri giorni. se il prototipo del corridore da corse a tappe rimarrà quello degli ultimi anni: Ullrich, Armstrong, Basso, gli scalatori puri
sono destinati a sfigurare a cronometro contro di loro. ahi voglia a motivazioni.... è un fatto, come dire, biomeccanico.

 

[Modificato il 30/05/2007 alle 22:42 by Alepphe]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2007 alle 23:25
Originariamente inviato da Alepphe
insomma non penso che la frase di gaul sia applicabile per il ciclismo dei nostri giorni.


e perchè no?
Anquetil è stato il più forte cronoman di sempre, quindi più specialista di lui...
E per andare forte come andava Pantani in salita occorreva parecchia potenza, che è la base per andar forte a cronometro: quindi secondo Gaul le lacune stavano da qualche altra parte.
Una volta colmate queste lacune, era normale che Pantani facesse delle buone crono: che non significa battere gli Indurain o gli Ullrich, ma arrivare stabilmente tra i primi.
Cosa che puntualmente è accaduta nel 1998.

 

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  postato il 31/05/2007 alle 08:51
qualche eccezione ci può essere ma generalmente gli schemi funzionano: lo scalatore ha un certo tipo fisico, il velocista ha un certo tipo, il passistone ha un certo... e così via.

quanto per la potenza, la potenza che serve per le salite non è la stessa che serve per le volate (altrimenti Cipollini sarebbe stato il più forte scalatore di tutti i tempi, in watt era quello che sprigionava più potenza sui pedali) come non è la stessa potenza che serve per le cronometro.

certo, come dici tu, antonello una scalatore può migliorare e stare tra i primi; questo può essere vero nell'ultima crono di un giro a tappe, dove
lo scalatore rimane più fresco solitamente del passista. Ma pensa alle prime crono del tour de France, lì di solito lo scalatore becca una manciata di minuti. Minuti che poi nel ciclismo odierno sono difficilissimi da recuparare, visto che i passistoni non si staccano nemmeno sulle salite più dure.

 

[Modificato il 31/05/2007 alle 08:56 by Alepphe]


 
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  postato il 31/05/2007 alle 11:47
Lo schema classico del Tour con gli scalatori che correvano ad handicap nei confronti dei passisti dopo la prima cronometro e che dovevano cercare di pareggiare i conti in salita,è stato stravolto da quando sono comparsi i passistoni che vanno forte in salita.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2007 alle 11:58
E' la legge del mercato:
domanda e offerta = business = risultato = guadagno = sviluppo.....

 

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  postato il 31/05/2007 alle 23:47
A pochi giorni dall'epilogo di questo giro voglio rispondere, senza polemica, ad Admin, il quale mi chiedeva perchè guardassi ancora il ciclismo e quale/i corridore/i considerassi meno sospetti.
Ebbene, in questo giro ho ammirato soprattutto Petacchi, nonostante non sia mai stato un suo tifoso.
Anzi, devo dire che l'unica tappa che mi abbia davvero emozionato sia stata quella di Cagliari, dove Petacchi si è esibito in una volata infinita e in un pianto liberatorio dopo l'arrivo.
Ecco, proprio quel pianto lo considero l'episodio più umano di questo giro. (Dove molti corridori hanno mostrato caratteristiche più da marziani che da umani)
In quel momento ho rivisto la bellezza, la poesia e la crudele dolcezza di questo sport.
E io che una volta guardavo annoiato le tappe pianeggianti, in attesa delle grandi montagne, quest'anno devo proprio alle volate il mio ormai debole attaccamento a questo sport.
So benissimo che anche i velocisti si dopano, e non ho potuto fare a meno di notare come ormai siano poche le salite che facciano perdere le ruote agli sprinter.
Però almeno loro non stravolgono le loro caratteristiche fisiche. E poi, mentre ormai a cronometro e in salita vince sempre chi ne ha di più, in volata è rimasto ancora un po' dell'elemento destrezza a renderne imprevedibile l'esito. In volata non vince sempre il più forte.

 
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  postato il 31/05/2007 alle 23:59
Io invece il pianto di Petacchi- davanti alle telecamere- l'ho trovato una delle cose più insopportabili, soprattutto se paragonato alle recriminazioni di quando (prima e dopo) non ha vinto. Ormai si ricamano troppe scenette pittoresche. e il velocista gentiluomo e il cobra e il delfino e il piccolo principe e e e
Molto più umane sono le fughe riprese, o i corridori che risalgono in macchina.
E le volate per me hanno perso ogni attrattiva...siamo costretti a gioire se un corridore riesce una volta tanto a fregare il solito treno. Sembra quasi la formula uno..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2007 alle 00:16
Originariamente inviato da desmoblu


E le volate per me hanno perso ogni attrattiva...siamo costretti a gioire se un corridore riesce una volta tanto a fregare il solito treno. Sembra quasi la formula uno..


Per favore, che bestemmia di paragone! ma la volata di oggi l'hai vista, dai, vuoi mettere?

Morlgum, immagino saprai che personaggio Petacchi salutasse senza citare il nome...ebbene, a me per questo non sembra proprio il momento più bello del giro.
Per me, il momento più bello del giro resta quando Perez Cuapio ha tentato di inforcare Piepoli. Skerzare in quel momento è ciò he più di umano si possa desiderare.

Per me.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 01/06/2007 alle 08:41
A me non sembra un'eresia così grande, come paragone...
in f1 si arriva al traguardo come si è partiti, tranne nel caso di errori ai box o incidenti. Se si vede un sorpasso (uno), se ne parla per almeno 20 minuti e si dice che è stata una bella gara, combattuta.
Nelle volate degli ultimi anni vince di norma il velocista col treno più forte, tranne nel caso di errori suoi o del treno o cadute. Se Mc Ewen o Napolitano lo precedono una volta se ne parla al Processo e al tgiro e si dice che è stata una bella volata, combattuta.
Saluti con una piccola provocazione..

ah, e concordo sul gesto di Cuapio: grandissimo.

 

[Modificato il 01/06/2007 alle 09:29 by desmoblu]


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/06/2007 alle 09:59
Originariamente inviato da miky70

E' la legge del mercato:
domanda e offerta = business = risultato = guadagno = sviluppo.....


Beh, almeno in italia, piuttosto che sviluppo, metterei rendita.ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2007 alle 12:14
Originariamente inviato da pacho

Originariamente inviato da miky70

E' la legge del mercato:
domanda e offerta = business = risultato = guadagno = sviluppo.....


Beh, almeno in italia, piuttosto che sviluppo, metterei rendita.ciao


In effetti......



A me Petacchi è sempre piaciuto, poi con la maglia ciclamino ancora di più, di dottori e stregoni me ne disinteresso assai, ma se me li mettono davanti, devo pure pensarci,
Al posto suo, io avrei detto "thank you mama!" almeno ci saremmo fatti una risata

La vittoria di ieri è stata molto bella, per me, ma mi è piaciuto soprattutto vederlo resistere sulle prime rampe dello Zoncolan.

Ma poi se sorridesse e facesse battute, sarebbe troppo, no? Qualche difetto dovrà pure averlo sto cristiano?!?!

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 01/06/2007 alle 20:21
Originariamente inviato da desmoblu
Nelle volate degli ultimi anni vince di norma il velocista col treno più forte, tranne nel caso di errori suoi o del treno o cadute.


magari fosse così semplice: ci sarebbe voluto poco a battere Cipollini.
Invece per quasi 15 anni non c'è riuscito quasi nessuno.
Idem per Petacchi, ridimensionato dall'infortunio e non dagli avversari.

 

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  postato il 01/06/2007 alle 20:45
Beh, ma perchè Cipollini era veramente il più forte, e gli altri non avevano ancora capito come batterlo. Poi saltano fuori i Mc Ewen e i Petacchi, e un Cipollini non più ragazzino finosce in pensione.
Petacchi all'inizio ha sfruttato spesso e volentieri il treno del toscano, e Mc Ewen poi e proverbiale in questo senso..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2007 alle 22:57
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, ma perchè Cipollini era veramente il più forte, e gli altri non avevano ancora capito come batterlo. Poi saltano fuori i Mc Ewen e i Petacchi, e un Cipollini non più ragazzino finosce in pensione.
Petacchi all'inizio ha sfruttato spesso e volentieri il treno del toscano, e Mc Ewen poi e proverbiale in questo senso..


e anche Petacchi era veramente il più forte: non vinceva certo perchè aveva il treno migliore.
Il treno serve solo a metterlo nelle condizioni ideali per fare la sua volata, e un Petacchi che fa la volata come piace a lui non perde quasi mai (anche se magari adesso perde più spesso).

Se anche McEwen e Petacchi si fossero scambiati i treni, il miglior Petacchi avrebbe sempre vinto più del miglior McEwen.

 

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  postato il 02/06/2007 alle 07:25
Mmm..non so, hanno cartteristiche diverse. Petacchi ha bisogno di un treno organizzato benissimo (qualche anno fa invece gli bastava stare a ruota di Cipollini, ma non sempre), mentre Mc Ewen si butta senza treno. A me personalmente diverte di più l'australiano, perchè rompe la prevedibilità dell'intera volata.
 
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