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Autore: Oggetto: Paris-Nice (Fra) 2007 (11-18 marzo)

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  postato il 22/02/2007 alle 15:11
Originariamente inviato da antonello64

ecco le prime crepe: la Rabobank non sa cosa faranno le squadre francesi; le quali, se diranno si alla Parigi-Nizza, perchè poi dovrebbero dire no alla Tirreno e alla Sanremo?
E se le francesi diranno si alla Parigi-Nizza, cosa faranno le italiane, sempre alla Tirreno e alla Sanremo?


Se Aso e Rcs (con Unipublic) sono coese, e lo sono dunque anche le Federazioni francese e italiana (con quella spagnola, e le altre - almeno 3 - "ribelli"), direi che un accordo tra team italiani, spagnoli e francesi potrebbe essere veramente il primo passo.

In fondo la Rabobank è sola. E in fondo vuole garanzie dall'Uci: quali garanzie possono dare a De Rooy i capoccioni di Aigle?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 16:21
L'Uci avverte i team ProTour: no alla Parigi-Nizza
L'UCI ha inviato oggi una lettera alle venti formazioni ProTour nella quale avverte i team che, secondo le regole vigenti, non possono partecipare alla Parigi-Nizza.
L'accordo tra ASO e Federazione francese trasforma di fatto la Corsa del Sole in una "semplice" corsa nazionale e le regole del ProTour non consentono ai venti team che ne fanno parte di partecipare a questo tipo di manifestazioni. In più, l'UCI pone come condizione per partecipare alla Parigi-Nizza che venga iscritta anche la svedese Unibet.com.
Per il momento nessuna formazione ha proposto una reazione ufficiale a questa lettera dell'UCI.

da tuttobiciweb.it

secondo me l'uci sta facendo una cazzata dopo l'altra.
spero che i team non accettino questi capricci dell'uci e prendano parte alla corsa.
non vedo perchè gli organizzatori debbano essere obligati ad associarsi al protour quando non lo ritengono vantaggioso per loro..

 
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  postato il 22/02/2007 alle 16:25
Originariamente redatto da Tuttobiciwe

Per il momento nessuna formazione ha proposto una reazione ufficiale a questa lettera dell'UCI.


Un'Agenzia AnsIa dice che Holczer, team manager della Gerolsteiner, abbia risposto - a voce, sulle prime - con un perentorio: «Heil!».

 

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  postato il 22/02/2007 alle 16:34
alla fine parteciperanno tutte sia alla parigi nizza che alla tirreno adriatico non conviene alle squadre stare fermi

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 18:39
Non è così facile Lolloso... si rischia un incidente diplomatico ..uno dopo l'altro....

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 18:54
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente redatto da Tuttobiciwe

Per il momento nessuna formazione ha proposto una reazione ufficiale a questa lettera dell'UCI.


Un'Agenzia AnsIa dice che Holczer, team manager della Gerolsteiner, abbia risposto - a voce, sulle prime - con un perentorio: «Heil!».

Data la situazione che si è venuta a creare, penso sia giunta l'ora delle decisioni irrevocabili....in pratica, non è proprio il caso di andare cauti.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 19:13
Interpellato da tuttobiciweb.com, il manager della Rabobank Theo De Rooy ha tenuto a precisare il suo pensiero: «Le mie dichiarazioni sono state stravolte e mi fa piacere avere la possibilità di chiarire la situazione. Innanzitutto affermo che nessuno vuol boicottare la Parigi-Nizza o altre corse. Confermo che la Rabobank e tutte le altre formazioni di ProTour hanno ricevuto una lettera dall'UCI nella quale viene ricordato il regolamento che ci impedisce di partecipare a corse nazionali. Un altro punto fermo della questione è che l'UCI è depositaria dei regolamenti ed ha il compito di gestire il ciclismo. A questo punto a noi team manager non resta che aspettare le prossime mosse dell'UCI stessa e dell'Aso, mentre cominceremo a sentirci tra di noi per elaborare una strategia comune».

(Tuttobiciweb)

 

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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 22/02/2007 alle 19:25
Originariamente inviato da Cascata del Toce

<>


Mi ricorda qualcuno...

 

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  postato il 22/02/2007 alle 20:16
Originariamente inviato da Cascata del Toce

Non è così facile Lolloso... si rischia un incidente diplomatico ..uno dopo l'altro....


e secondo te cosa faranno? mi pare davvero impensabile che boicottino la parigi nizza la tirreno ecc

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 20:53
Una situazione di compromesso.... qualcosa si inventano... Boicottare la Parigi Nizza vuol dire boicottare il Tour... Non ti pare??

 

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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 22/02/2007 alle 21:43
anche se i venti team Pro Tour dovessero boicottare la Parigi-Nizza, la corsa partirà, magari con formazioni non Pro-Tour: e lo stesso accadrà per la Tirreno-Adriatico e per la Milano-Sanremo.
A quel punto bisogna vedere come reagiranno i team Pro-Tour quando in televisione vedranno le altre squadre darsi battaglia alla Sanremo o alla Roubaix.
Non dimentichiamo che anche fuori dal Pro-Tour ci sono corridori molto forti e giovani interessantissimi, in grado di garantire un ottimo livello tecnico a qualsiasi corsa.
Non so se queste corse verranno boicottate, ma anche se dovesse avvenire penso che i vari team Pro-Tour non ci metteranno molto a capire che se non le corrono gli unici a rimmetterci sono loro e i loro sponsor.
Così a naso, oltretutto, mi pare difficile che i team francesi possano boicottare la Roubaix, o quelli italiani la Sanremo.

Resta comunque il fatto che l'UCI ha preso fior di soldi dai team Pro-Tour garantendo loro la partecipazione a queste corse storiche, e adesso gli dice che non vi possono partecipare in quanto corse nazionali: pur non conoscendo più di tanto i regolamenti, secondo me questo è un inadempimento contrattuale bello e buono, e se qualche squadra andasse per vie legali penso che otterrebbe senza problemi la restituzione della tassa di iscrizione e anche il risarcimento danni.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 21:50
Originariamente inviato da gigio83

L'accordo tra ASO e Federazione francese trasforma di fatto la Corsa del Sole in una "semplice" corsa nazionale e le regole del ProTour non consentono ai venti team che ne fanno parte di partecipare a questo tipo di manifestazioni.



altra domanda che mi pongo: visto che ormai il Pro-Tour è stato completamente scombussolato dalla posizione assunta da ASO, RCS e Unipublic, e visto che l'UCI non può obbligare questi organizzatori ad andare dove vuole lei, che valore può avere il suddetto regolamento del Pro-Tour?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 21:53
nessun team boiccoterà la sanremo..... ci sono ciclisti tipo Petacchi che stanno pensando alla sanremo da mesi.....
secondo me alla parigi-nizza partiranno tutte le squadre regolarmente.... almeno lo spero....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2007 alle 21:54
Il valore dell'acqua fresca.

 

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  postato il 23/02/2007 alle 01:13
per ora le dichiarazioni di lefevere e di bruyneel sono all'insegna di "non abbiamo preso alcuna decisione, vediamo un po' che succede". credo siano perfettamente consapevoli di quanto diciamo anche noi sulla possibilità di essere rimpiazzate da squadre professional. ma non è che possono mettersi contro l'uci a cuor leggero. d'altro canto la settimana scorsa l'aso aveva lasciato intendere, nemmeno troppo velatamente, che chi non veniva alla parigi-nizza non sarebbe stato invitato al tour. insomma, anche per le squadre è una bella gatta da pelare, l'unica sarebbe che riescano a trovare una posizione comune, ma la vedo dura, visto che ognuno penserà ai propri interessi.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2007 alle 01:23
Originariamente inviato da dietzen

per ora le dichiarazioni di lefevere e di bruyneel sono all'insegna di "non abbiamo preso alcuna decisione, vediamo un po' che succede". credo siano perfettamente consapevoli di quanto diciamo anche noi sulla possibilità di essere rimpiazzate da squadre professional. ma non è che possono mettersi contro l'uci a cuor leggero. d'altro canto la settimana scorsa l'aso aveva lasciato intendere, nemmeno troppo velatamente, che chi non veniva alla parigi-nizza non sarebbe stato invitato al tour. insomma, anche per le squadre è una bella gatta da pelare, l'unica sarebbe che riescano a trovare una posizione comune, ma la vedo dura, visto che ognuno penserà ai propri interessi.


se l'UCI non fa un passo indietro e accetta le richieste dei GT, di posizione comune non se ne parla.
Ormai, con l'intervento della federazione francese (e presumibilmente anche di quella italiana), le cose si sono messe bene per gli organizzatori, i quali certamente non molleranno l'osso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2007 alle 02:06
come era facile prevedere, le squadre francesi sono state meno vaghe. parlando a l'equipe bouyer (cofidis) fa capire che loro correranno. lo stesso l'ag2r. chiarissimo madiot (fdj): "ho ricevuto la lettera dell'uci ma noi andremo alla parigi-nizza come ogni anno".
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2007 alle 02:09
su cyclingnews invece aldag (t-mobile) dice: "noi preferiremmo correre e speriamo si trovi un accordo. ma siamo comunque pronti a fare quello che l'uci ci dice di fare".
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 23/02/2007 alle 19:00
Uci: Parigi-Nizza, no ai team ProTour e Professional

Nuova presa di posizione dell’UCI che ha emesso un comunicato ufficiale:

Secondo l’accordo tra la ASO e la Federazione francese, in base al quale la Parigi-Nizza non risulta al momento iscritta al calendario internazionale UCI ma al calendario nazionale francese, l’UCI si è vista costretta a prendere le seguenti decisioni:

- Le squadre in possesso di una licenza ProTour e le squadre Professional non saranno autorizzate a prendere parte alla corsa in questione. I regolamenti in vigore non consentono questa partecipazione.

- Gli organismi internazionali preposti alla lotta contro il doping non avranno la possibilità di controllare i corridori in occasione di questa corsa. Secondo i regolamenti, spetta agli organismi antidoping nazionali effettuare i controlli per quel che riguarda le prove nazionali.

- I commissari Internazionali UCI non potranno operare alla Parigi-Nizza, proprio perché il loro compito è quello di far rispettare i regolamenti della Federazione Internazionale.

L’Uci deplora il fatto che squadre e corridori siano presi in ostaggio da un organizzatore che non vuole sottostare alle regole del ciclismo internazionale.

(tuttobici.web)

 

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  postato il 23/02/2007 alle 19:02
Uci: Parigi-Nizza, no ai team ProTour e Professional

Nuova presa di posizione dell’UCI che ha emesso un comunicato ufficiale:

Secondo l’accordo tra la ASO e la Federazione francese, in base al quale la Parigi-Nizza non risulta al momento iscritta al calendario internazionale UCI ma al calendario nazionale francese, l’UCI si è vista costretta a prendere le seguenti decisioni:

- Le squadre in possesso di una licenza ProTour e le squadre Professional non saranno autorizzate a prendere parte alla corsa in questione. I regolamenti in vigore non consentono questa partecipazione.

- Gli organismi internazionali preposti alla lotta contro il doping non avranno la possibilità di controllare i corridori in occasione di questa corsa. Secondo i regolamenti, spetta agli organismi antidoping nazionali effettuare i controlli per quel che riguarda le prove nazionali.

- I commissari Internazionali UCI non potranno operare alla Parigi-Nizza, proprio perché il loro compito è quello di far rispettare i regolamenti della Federazione Internazionale.

L’Uci deplora il fatto che squadre e corridori siano presi in ostaggio da un organizzatore che non vuole sottostare alle regole del ciclismo internazionale.

(www.tuttobiciweb.it)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2007 alle 19:16
l'UCI sembra non mollare di nemmeno un centimetro...
ma in effetti le grandi corse a tappe sono nate prima dell'Uci,esistevano anche prima...
il fatto che non voglia che partano nemmeno le professional la vedo un'assurdità,mi sembra,correggetemi se sbaglio,che le professional possano partecipare alle gare del calendario nazionale...
la cosa migliore sarebbe creare(come ho letto prima in un thread,con un post da un sito in inglese)un circuito parallelo formato dalle federazioni nazionali di francia,italia e spagna con austria belgio e lussemburgo,con squadre "esterne" a quelle uci.
cn qualche cavillo le squadre potrebbero riuscire a partecipare sia al circuito uci che al fed-naz.
il problema è che è tardi per creare questo eventuale circuito parallelo entro la parigi nizza e la tirreno

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2007 alle 19:21
da quello che si legge su vari siti sarebbero sei i team che hanno già detto che parteciperanno comunque alla parigi-nizza. anche se la presenza di rabobank e delle tedesche in questa lista mi stupisce un po', ma sulle francesi avevo pochi dubbi.

riporto da cycling4all:

Six professional cycling teams say they will defy the UCI and compete in next
month's Paris-Nice race even though it has been dropped from the Pro-Tour calendar.
Rabobank, Gerolsteiner, T-Mobile and France's Cofidis, Bouygues Telecom and
Francaise des Jeux have said they will be at the start of the race.
"Riders can't be the hostages of a political fight. We will contest the Paris-Nice,"
said Cofidis team manager Eric Boyer. (Reuters)
It may be expected that also the other 2 French teams will start as the sponsors
interests are in France and the same may be expected for Italy and later Spain and
some of their teams.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 23/02/2007 alle 19:51
Non esiste che le squadre Pro Tour saltino Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Milano-SanRemo e via via... Dato che ASO, RCS e Unipublic possiedono tutte le corse importanti (tranne il Fiandre), se restano compatti, non c'è scampo: le squadre francesi andranno contro l'UCI per correre la Parigi - Nizza, le italiane per fare la Tirreno - Adriatico e la Milano - San Remo, la Quick Step e la Predictor Lotto non possono certo saltare la Parigi - Roubaix nè la Liegi...
L'UCI dovrebbe avere in mano qualcosa di veramente pesante per poter ricattare le squadre e impedir loro di correre queste corse...

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 23/02/2007 alle 20:07
Siamo oramai alla resa dei conti. Tutte le parti in causa saranno costrette ad uscire allo scoperto, in una direzione o nell'altra. Inizia la Gettysburg del ciclismo... dopo l'epigrafe del ProTour, l'"Unione" ( ) è sciolta?


 
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  postato il 23/02/2007 alle 20:14
Che dite, dobbiamo aggiornare il manifesto con "Uci" al posto di "Pro Tour"?



Era chiaro che si finiva così: la logica lo diceva, solo ad Aigle continuano a non darsene per intesi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2007 alle 20:50
Mi scoccia che queste 6 abbiano deciso prima delle italiane, della CSC e della Discovery.
Avevo dato per scontato che alcune di queste 6 sarebbero state attaccate alla gonna dell'UCI.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 01:24
fa davvero specie che dopo la liquigas, la seconda squadra a dire che non andrà alla parigi-nizza è ancora una squadra italiana, la milram...
 
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  postato il 24/02/2007 alle 01:43
Credo che alla Parigi-Nizza si faranno una ragione dell'assenza di Di Luca e Petacchi.

E' duro da dire, ma è così.
A Laigueglia c'erano migliaia di persone ad applaudire ed entusiasmarsi per Mikhail Ignatiev, uno che fino a 10 giorni prima era un emerito (ai più) sconosciuto.

Al Giro non ci saranno Cunego o Basso? Ci scalderemo per Pozzovivo e Serpa.
Al Tour ricordo fiumane di gente impazzita per un bimbo in giallo venuto da non so più quale isola sperduta. Si chiamava Voeckler, è successo appena 4 anni fa. (O 3?)

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 24/02/2007 alle 08:05
Originariamente inviato da Admin

Credo che alla Parigi-Nizza si faranno una ragione dell'assenza di Di Luca e Petacchi.

E' duro da dire, ma è così.
A Laigueglia c'erano migliaia di persone ad applaudire ed entusiasmarsi per Mikhail Ignatiev, uno che fino a 10 giorni prima era un emerito (ai più) sconosciuto.


Al Giro non ci saranno Cunego o Basso? Ci scalderemo per Pozzovivo e Serpa.
Al Tour ricordo fiumane di gente impazzita per un bimbo in giallo venuto da non so più quale isola sperduta. Si chiamava Voeckler, è successo appena 4 anni fa. (O 3?)



No, no!
Sono in completo disaccordo!
Senza Cunego e Basso il Giro non è più il Giro.
Ed io non mi scaldo per Pozzovivo e Serpa pur rispettandoli, anzi mi raffreddo sempre più.
Stanno distruggendo questo meraviglioso sport.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 09:09
cari ciclgian e admin,
in parte avete ragione tutti e due.
certamente tutti noi suiveurs vogliamo vedere basso e cunego al giro ma se non vengono, in fondo al nostro cuore saranno considerati traditori.

però, però, wimbledon è sopravvissuto al boicottaggio dei pro, (ricordate quando jan kodes battè il russo metreveli in una strana finale?), i pro non ce l' avrebbero fatta senza wimbledon...

il ciclismo non vivrà senza l' aura mitica delle grandi corse, il tour non ha bisogno del deutchland tour, ma viceversa...

i corridori vogliono tornare a fare i geometri , gli agricoltori e gli operai?
la liquigas sponsorizzarà basket e la millram l' amburgo nella bundesliga...
i belgi andranno a vedere il ciclocross
io continuerò a correre con 4 vecchietti i miei circuiti.
già ora alle partenze siamo più veterani che senior...

il nostro sport è troppo malmesso, non può fermarsi 1 anno come la nba.
i gt hanno già firmato i contratti televisivi e le loro corse andranno comunque in onda,con agritubel , francaise de jeux, health net e chi vorrà correre.
io li guarderò...

il gioco è strappare i diritti televisivi alle grandi corse, uci e team assieme.
sono degli illusi..

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 09:13
Originariamente inviato da ciclgian

Originariamente inviato da Admin

Credo che alla Parigi-Nizza si faranno una ragione dell'assenza di Di Luca e Petacchi.

E' duro da dire, ma è così.
A Laigueglia c'erano migliaia di persone ad applaudire ed entusiasmarsi per Mikhail Ignatiev, uno che fino a 10 giorni prima era un emerito (ai più) sconosciuto.


Al Giro non ci saranno Cunego o Basso? Ci scalderemo per Pozzovivo e Serpa.
Al Tour ricordo fiumane di gente impazzita per un bimbo in giallo venuto da non so più quale isola sperduta. Si chiamava Voeckler, è successo appena 4 anni fa. (O 3?)



No, no!
Sono in completo disaccordo!
Senza Cunego e Basso il Giro non è più il Giro.
Ed io non mi scaldo per Pozzovivo e Serpa pur rispettandoli, anzi mi raffreddo sempre più.
Stanno distruggendo questo meraviglioso sport.


Anche io la penso così.
Spero che la rinuncia alla Parigi-Nizza da parte della Liquigas e della Milram sia solo un motivo economico, sfruttare l'occasione per evitare corse dispendiose che allo sponsor non portano nessun vantaggio, per costruire una squadra più forte per la Tirreno-Adriatico.

Trovo assurdo che la Discovery con tutti i disaccordi che ha avuto con UCI e pro-team per l'acquisto di Basso possa accettare il boicottaggio a RCS che, fino a prova contraria, aveva garantito un invito nel caso fosse stata cacciata e ha corteggiato Ivan per assicurarsene la presenza.
A ottobre, quando Ivan non aveva ancora un contratto certo per il 2007, sapeva che i GT quest'anno sarebbero usciti definitivamente dal pro-tour, l'ho saputo da fonti certe, quindi nell'ambiente la battaglia di questi giorni era già annunciata.
Non credo che Discovery & co. non abbiano pensato a come avrebbe reagito UCI e alle conseguenze e a quale atteggiamento tenere.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Francesco Moser




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  postato il 24/02/2007 alle 10:39
Dalle recenti deliranti dichiarazioni dell'UCI spicca questo illuminante passaggio che da l'idea di chi è che governa il ciclismo (fonte cyclingnews.com tradotto da me):

"Le federazioni nazionali, a parte una manciata di federazioni europee, tutte sostengono l'UCI ProTour. Inoltre, i calendarii continentali stanno continuando a crescere. Tutto sta a indicare che la riforma del ciclismo su strada è un successo. Soltanto ASO ed alcuni dei suoi alleati sono contro ad essa.

Hai proprio ragione Pat come avevo fatto a non pensarci, in fondo le federazioni italiana francese e spagnola che cosa vuoi che siano, bazzecole. E poi chi se ne frega della Parigi-Nizza che tanto i calendari internazionali in forte sviluppo ci permetteranno di sostituirla presto con il giro del Bahrain. E per finire, solo tre piccoli organizzatori di corsette sono in disaccordo, che sarà mai.
Non me ne ero accorto ma devo ammettere che sei un genio.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 24/02/2007 alle 10:40
Originariamente inviato da Admin

Al Tour ricordo fiumane di gente impazzita per un bimbo in giallo venuto da non so più quale isola sperduta. Si chiamava Voeckler, è successo appena 4 anni fa. (O 3?)


C'era una fiumana di gente impazzita perché:

1) Il Tour é una corsa francese e Voeckler é francese. Se si fosse trattato di un Pinco Pallino italiano o tedesco o spagnolo, sarebbe stato diverso.

2) C'era il collante dell'avversione per Armstrong. E mentre quest'ultimo vibrava le sue tremende mazzate per recuperare il ritardo abissale che aveva accumulato, tutti erano lì, sulle strade, a fare il tifo per Davide/Voeckler che stava cercando di tenere duro contro Golia/Armstrong, il cattivo per antonomasia.

Tutto lì.

Ma adesso é diverso. Già il ciclismo del "son tutti dopati" ha poco di che entusiasmare. Aggiungici corse senza campioni affermati e vedrai il risultato...

 
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Livello Francesco Moser




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  postato il 24/02/2007 alle 10:52
Stai a vedere che se (e lo spero bene) la QiuckStep decidesse di partecipare a Parigi-Nizza/Tirreno/Sanremo, i cervelloni dell'UCI potrebbero impedire a Bettini di indossare la maglia iridata in quelle corse.

 
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  postato il 24/02/2007 alle 11:02
Ma sì, ero volutamente un po' paradossale, ma ho omesso di ricordare che quella che si creerebbe (grandi corse senza campioni affermati) sarebbe niente più che una situazione transitoria: mica vorremo credere che da qui all'eternità i corridori più famosi non andranno ai grandi giri!

Sarebbe una situazione transitoria, dicevo, che non ammazzerebbe affatto le corse (motivi di interesse se ne trovano sempre), ma che farebbe assai più male ai ciclisti. Basso quest'anno fa 30 anni, figurarsi se spreca un'altra stagione. Di Luca i 30 ce li ha già. No no, se anche verrà fuori una stagione ad appassionarsi (qualcuno no, ok, ma molti sì, ugualmente) ai Voeckler, in poco tempo le cose torneranno nelle giuste proporzioni.
(A patto che GT e federazioni tengano duro. Ma Di Rocco, nell'intervista dicembrina a Cicloweb, l'aveva ben detto: "Prevedo un periodo in cui si ballerà, ma sono fiducioso". Ovviamente si son parlati molto, i Di Rocco e gli Zomegnan, e sapevano benissimo che si andavano a infilare in una tempesta. L'hanno fatto perché sapevano che ne sarebbero usciti vittoriosi e rinforzati.)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 11:14
Oltre al fatto che tra Grandi Organizzatori e UCI c'è la guerra fredda, trasformare una corsa pro-tour in una nazionale, significa ridurre i costi?

Ho letto adesso che la Federazione italiana, insieme alla spagnola e alla belga supporterà quella francese per tutto l'apparato tecnico.


Non penso che Basso e Di Luca, per citare gli stessi nomi, potrei aggiungere anche Savoldelli e Simoni, accetteranno allegramente di saltare il Giro quest'anno. Certamente le squadre non salteranno il Tour.
Sarebbe un suicidio. Ma per luglio una soluzione la troveranno a qualunque costo. Sono più che convinta di questo.
Sempre che chi non è andato alla Parigi Nizza sia invitato poi al Tour.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 12:13
Originariamente inviato da miky70
Non penso che Basso e Di Luca, per citare gli stessi nomi, potrei aggiungere anche Savoldelli e Simoni, accetteranno allegramente di saltare il Giro quest'anno. Certamente le squadre non salteranno il Tour.
Sarebbe un suicidio. Ma per luglio una soluzione la troveranno a qualunque costo. Sono più che convinta di questo.
Sempre che chi non è andato alla Parigi Nizza sia invitato poi al Tour.


in effetti la settimana scorsa l'aso aveva più o meno detto che chi rinunciava alla parigi-nizza non sarebbe stato invitato alle altre corse organizzate da loro, quindi tour, roubaix, freccia. liegi...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 14:54
Stanga: «Stando così le cose, la Parigi-Nizza non la correremo»

«Per noi non partecipare alla Parigi-Nizza significa rispetto delle regole e delle istruzioni dell'Uci»: così il team manager della Milram Gian Luigi Stanga. «Siamo titolari di una licenza Pro Tour e in base all' articolo 2.1.009 del regolamento Uci non possiamo schierarci in una competizione che il governo mondiale del ciclismo ha declassato al rango di gara nazionale» ,ha aggiunto Gerry van Gerwen precisando che se la controversia non sarà risolta entro l'11 marzo il team non correrà la Parigi-Nizza.

(fonte:tuttobiciweb.it)

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
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  postato il 24/02/2007 alle 14:54
Originariamente inviato da Raf Benson

Dalle recenti deliranti dichiarazioni dell'UCI spicca questo illuminante passaggio che da l'idea di chi è che governa il ciclismo (fonte cyclingnews.com tradotto da me):

"Le federazioni nazionali, a parte una manciata di federazioni europee, tutte sostengono l'UCI ProTour. Inoltre, i calendarii continentali stanno continuando a crescere. Tutto sta a indicare che la riforma del ciclismo su strada è un successo. Soltanto ASO ed alcuni dei suoi alleati sono contro ad essa.

Hai proprio ragione Pat come avevo fatto a non pensarci, in fondo le federazioni italiana francese e spagnola che cosa vuoi che siano, bazzecole. E poi chi se ne frega della Parigi-Nizza che tanto i calendari internazionali in forte sviluppo ci permetteranno di sostituirla presto con il giro del Bahrain. E per finire, solo tre piccoli organizzatori di corsette sono in disaccordo, che sarà mai.
Non me ne ero accorto ma devo ammettere che sei un genio.

Ccyclingnews sa un po' di leccaculo verso l'uci...sarà perchè hanno avuto la licenza professional? maah....

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 15:10
Originariamente inviato da omar

Stanga: «Stando così le cose, la Parigi-Nizza non la correremo»

«Per noi non partecipare alla Parigi-Nizza significa rispetto delle regole e delle istruzioni dell'Uci»: così il team manager della Milram Gian Luigi Stanga. «Siamo titolari di una licenza Pro Tour e in base all' articolo 2.1.009 del regolamento Uci non possiamo schierarci in una competizione che il governo mondiale del ciclismo ha declassato al rango di gara nazionale» ,ha aggiunto Gerry van Gerwen precisando che se la controversia non sarà risolta entro l'11 marzo il team non correrà la Parigi-Nizza.

(fonte:tuttobiciweb.it)


chissà se faranno lo stesso discorso anche per la Tirreno-Adriatico o la Milano-Sanremo.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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  postato il 24/02/2007 alle 15:25
se faranno lo stesso discorso quindi non parteciperanno ne a Parigi Nizza ne a Tirreno Adriatico ne alla Milano Sanremo sia Aso che Rcs sicuramente inviteranno altre squadre e loro si ritroverebbero nella cosidetta cacca perche le corse andranno avanti ugualmente e tutti quei corridori che puntavano a queste corse si ritroveranno con 1 pugno di mosche e poi li voglio vedere i team manager spiegare agli sponsor i motivi della mancata partecipazione perche queste corse sono tutte in diretta tv

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 16:31
Nei contratti di una squadra pro-tour, ci sarà una voce in cui si garantisce a quel corridore la partecipazione ad una classica o al Giro oppure al Tour?
Dovrebbe esserci, perchè credo ci siano anche premi legati al risultato ottenuto in una determinata corsa.
La mancata partecipazione della società ad una corsa, potrebbe obbligharla a risarcire il corridore?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 17:00
Originariamente inviato da lolloso

se faranno lo stesso discorso quindi non parteciperanno ne a Parigi Nizza ne a Tirreno Adriatico ne alla Milano Sanremo sia Aso che Rcs sicuramente inviteranno altre squadre e loro si ritroverebbero nella cosidetta cacca perche le corse andranno avanti ugualmente e tutti quei corridori che puntavano a queste corse si ritroveranno con 1 pugno di mosche e poi li voglio vedere i team manager spiegare agli sponsor i motivi della mancata partecipazione perche queste corse sono tutte in diretta tv


secondo me per la Milram è facile dire no alla Parigi-Nizza, gara che avrebbe corso senza stimoli o ambizioni particolari:
Molto più difficile dire no alla Sanremo o alla Tirreno quando si ha in squadra Petacchi, che in entrambe le corse può fare faville.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 17:07
Originariamente inviato da miky70

Nei contratti di una squadra pro-tour, ci sarà una voce in cui si garantisce a quel corridore la partecipazione ad una classica o al Giro oppure al Tour?
Dovrebbe esserci, perchè credo ci siano anche premi legati al risultato ottenuto in una determinata corsa.
La mancata partecipazione della società ad una corsa, potrebbe obbligharla a risarcire il corridore?


Penso che a nessun corridore possa essere garantita la certezza di partecipare ad una determinata corsa: le scelte della squadra dovrebbero essere sempre sovrane.
Anche perchè bisogna vedere se il corridore è competitivo e in forma per le corse in questione: e su questo l'ultima parola è sempre dello staff tecnico.

 

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Livello Tour




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  postato il 24/02/2007 alle 17:27
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da lolloso

se faranno lo stesso discorso quindi non parteciperanno ne a Parigi Nizza ne a Tirreno Adriatico ne alla Milano Sanremo sia Aso che Rcs sicuramente inviteranno altre squadre e loro si ritroverebbero nella cosidetta cacca perche le corse andranno avanti ugualmente e tutti quei corridori che puntavano a queste corse si ritroveranno con 1 pugno di mosche e poi li voglio vedere i team manager spiegare agli sponsor i motivi della mancata partecipazione perche queste corse sono tutte in diretta tv


secondo me per la Milram è facile dire no alla Parigi-Nizza, gara che avrebbe corso senza stimoli o ambizioni particolari:
Molto più difficile dire no alla Sanremo o alla Tirreno quando si ha in squadra Petacchi, che in entrambe le corse può fare faville.



guardate che dire no alla parigi nizza vuole dire no a tutte le altre corse dei 3 grandi organizzatori. non credo che l'UCI dopo aver dichiarato guerra all ASO lasci che RCS faccia cio che vuole con gli inviti alla tirreno e sanremo ,quindi li si dovra trovare una soluzione tipo parigi nizza o rientrare nel pro tour.

 
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