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Autore: Oggetto: È stato un gran bel Giro? Bilanci sul Giro 2006

Livello Fausto Coppi




Posts: 3711
Registrato: Apr 2006

  postato il 24/05/2006 alle 16:21
Sembrava molto di più all'inizio, prima Basso che ha letteralmente ammazzato la corsa, oggi questa mazzata, mi aspettavo di più.

 

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Livello Tour




Posts: 185
Registrato: Nov 2002

  postato il 27/05/2006 alle 18:29
Dal mio punto di vista, rispetto alle aspettative non è stato un bel Giro. Sulla carta era un bel Giro con tappe impegnative e diversi pretendeti a giocarsi la vittoria finale, ma alla fine poco combattutto (merito di Basso o forse demerito dei sui avversari). Anche i pochi arrivi in volata non hanno avuto i protagonisti degli scorsi anni e l'ultima settimana sulle Alpi così tanta attesa non ha fatto la differnza. Probabilmente sono i corridori che fanno la corsa, ma i precedenti Giri sono stati più avvincenti, dove la corsa rimaneva aperta fino all'ultima tappa, quest'anno il Giro è assomigliato ad un Tour con distacchi abissali.
 
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Livello Freddy Maertens




Posts: 873
Registrato: Dec 2005

  postato il 27/05/2006 alle 18:49
Dal punto di vista dello spettacolo è stato molto meglio il giro dell'anno scorso, deciso per pochi secondi sull'ultima salita.
Quest'anno chi si è divertito?

 
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Livello Moreno Argentin




Posts: 378
Registrato: Aug 2005

  postato il 27/05/2006 alle 18:52
Originariamente inviato da marco79

Dal punto di vista dello spettacolo è stato molto meglio il giro dell'anno scorso, deciso per pochi secondi sull'ultima salita.
Quest'anno chi si è divertito?


Io xò solo xchè ero tifoso di Basso.
Xò giudicando imparzialmente direi che è stato un monologo poco spettacolare

 

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IO TIFO IVAN BASSO

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




Posts: 6093
Registrato: Jul 2005

  postato il 27/05/2006 alle 19:07
apparte alcune tappe molto apprezzabili (vedi gemona) devo dire che è stato un giro inferiore alle aspettative! delle tante tappe di montagna ne abbiamo viste 4 uguali: maielletta, san carlo, bondone, furcia! la trama è sempre stata la stessa...
dei due tapponi, il primo è stato spettacolare solo alla fine, anche per colpa dell'egemonia del vescovo, il secondo invece è promosso a pieni voti, ma d'altra parte quando c'è il mortirolo di mezzo lo spettacolo è pressochè assicurato!
nel complesso comunque, sì, giro abbastanza deludente...
(n.b: il giro lo considero un pò deludente rispetto alle aspettative, se confrontato alle pennichelle pomeridiane che ci aspettano a luglio è un'enorme botta di adrenalina!)

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2005

  postato il 27/05/2006 alle 19:11
Spero che chi di dovere abbia capito che infilare quante più salite possibile in un Giro non lo rende più spettacolare, perché permette al più forte di ammazzare la corsa.
Abbiamo visto i corridori terrorizzati dalla durezza delle tappe e sfiancati dalla mancanza di recupero. E' impossibile fare spettacolo in queste condizioni.
Io comunque da tifoso di Basso mi sono divertito!

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 27/05/2006 alle 21:14
un Giro abbastanza noioso, dove si è visto un corridore ed un mucchio di mezze figure.
Nulla a che vedere con quello dello scorso anno, dove alla penultima quattro atleti si sono giocati la maglia rosa, sfiorandola tutti e quattro.

Spero serva da lezione a chi pensa che basta inserire una infinità di salite sul percorso per spettacolarizzare la corsa.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2006 alle 21:17
Originariamente inviato da antonello64

un Giro abbastanza noioso, dove si è visto un corridore ed un mucchio di mezze figure.
Nulla a che vedere con quello dello scorso anno, dove alla penultima quattro atleti si sono giocati la maglia rosa, sfiorandola tutti e quattro.

Spero serva da lezione a chi pensa che basta inserire una infinità di salite sul percorso per spettacolarizzare la corsa.


Ti quoto in pieno, Antonello!
Lo scorso anno,tra l'altro , si erano entusiasmate anche persone che abitualemnte non seguono il ciclismo.

 
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Amministratore




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  postato il 28/05/2006 alle 15:42
Cosa si può trarre da questo Giro?

Originariamente postato da super cunego in un thread doppione

Bè il Giro purtroppo è finito, ma cosa abbaimo visto in questi 23 giorni?

Intanto vi invito a visitare l'articolo di fondo di Cicloweb.

Poi vi do le mie risposte:

BASSO: dominatore, dopo anni di crescita ha dato l'impressione di essere imbattibile nelle corse a tappe, mai una volta staccato.
resta da verificare se fosse in stato di grazia o se possa ripetersi, ma le carte in regola per farlo le ha tutte.

SIMONI: ottimo Giro, l'unico che tiene i ritmi di Basso, senza crono sarebbe stato diverso. Speriamo non abbia rovinato tutto con le parole...

GUTIERREZ: un Giro così non lo farà più, ma è giusto che si goda quel che ha fatto.

CUNEGO: finale in crescendo, senza pesi psicologici ha fatto bene, deve crescere, ma lo sappiamo già.

SAVOLDELLI: nonè uno scalatore e lo sivede, in più l'allergia, un Giro deludente, ma non da dimenticare.

DI LUCA: beh forse è meglio che corra le gare in linea di un giorno, bravo per averci provato.

PELLIZOTTI: meglio del suo capitano, ma finisce in calando, io aspetterei è giovane.

PIEPOLI: si consacrà a 34 anni suonati, se qualcuno ci avesse creduto prima...

Tra gli altri si mettono o rimettono in mostra Sella, Cuapio, Garate, Mori e Martinelli, con le sue supertattiche Attacca e ti attacchi, al TRAM.



Originariamente inviato da Lopi

Basso 10: Corre da vero dominatore, infligge circa 10' al secondo, vincendo 3 tappe. Da Passo Lanciano ni poi il giro non è più stato messo in discussione. Dopo 2 anni giunge finalmente alla sua consacrazione. La doppietta col Tour non è impossibile.

Cataluna 9: Trova una prestazione sorprendente (e spero non stupefacente) correndo con grande intelligenza, senza mai saltare in salita nonostante i circa 80Km, a 32 dopo una buona carriera (come il Trullo aveva una tappa alla Vuelta), tutto farebbe pensare a una meteora, ma chissà...

Simoni 7,5: Ha 35 anni e li sente, corre in crescendo e conquista il suo 7° podio. Se questo fosse il suo ultimo Giro sarebbe bruttissimo chiudere con la polemica con Basso.

Cunego 5,5: Corre tatticamente male, fino alla crono sembrava poter impensierire Basso, poi è crollato anche psicologicamente, ritrovandosi solo negli ultimi giorni. Ne sentiremo ancora parlare, ma non credo vincerà molte corse a tappe

Savoldelli 6: Parte alla grande, poi cala, complice anche un'allergia. Chiude quinto con una tappa, ci si aspettava di più, ma non è stato una catastrofe.

Casar 7: Rientra in classifica con una fuga, tutti pronosticano che ne riuscirà a breve, invece in salita tiene, e recupera alla fine anche qualche posizione. Non è un campione, ma finalmente entra nei dieci in un GT

Garate 7,5: Tenta la fuga a Saltara, ma è sfortunato e paga lo sforzo profuso. Chiude in crescendo, va in fuga e conquista una tappa (se la meritava tutta) e poi la maglia verde. Bravo anche per avere in alcune occasioni lavorato per Bettini (che poi ha ricambiato)

Pellizotti 7: Conquista una tappa (prima affermazione di prestigio) e dopo il crollo di Di Luca diventa capitano della Liquigas. Nelle ultime tappe soffre, ma non ci si poteva aspettare molto di più.

Piepoli 9: Bravissimo, a 35 anni trova le vittorie più importanti dell carriera (anche se aveva una tappa alla Vuelta). Nessuno la avrebbe aspettato su questi livello. Vorrei rivederlo al Tour o alla Vuelta (non so quale sia nel suo programma)

Mc Ewen 8: Vince tre volate come l'anno scorso (ma in due mancava il suo principale rivale). Poi come al solito si ritira prima delle montagne. Al Tour lo vedo benissimo.

Vaitkus 7: Successo di tappa inaspettato ma meritato. E' giovane e ne sentiremo molto parlare.

Perez Cuapio 7,5: Si rivede finalmente, peccato non abbia provato le fughe (magari nella tappa di Garate).

Schumacher 8,5: Dopo tanti successi minori e ombre di doping (poi fugate) trova la sua consacrazione con due tappe. E' un corridore completo (va forte a crono, tiene in salite non troppo dure ed è molto veloce) e vincerà molto.

Rujano 5: Non si prepara al meglio, riesce comunque ad essere competitivo ma a la Thuile si ritira. Era davvero assiderato? Rischia di essere l'ennesimo sudamericano che spreca il suo talento.

Bruseghin 6: Prova a andere in fuga per la sua prima vittoria da professionista (che meriterebbe tantissimo), ma gli va male. Uno come lui alla fine fa simpatia.

Di Luca, Parra, Scarponi 4: Non girano, anche quando provano a inventarsi qualcosa da lontano finiscono per essere staccati da mezze figure.

Ullrich 7: E' ancora un pò sovrappeso, ma va già forte e vince la crono, ne vedremo di belle al Tour contro Basso.

Verbrugghe, Laverde, Horrach 7: Vittorie in fuga, per il primo è un ritorno, per gli altri due una grandissima e probabilmente inattesa soddisfazione.

Honchar s.v: Peccato, veste la maglia rosa, poi un infortunio lo mette fuori gioco.

Petacchi s.v.: Esce di scena subito per una caduta. Va detto però che nell'unica volata aveva mancato il podio.




Rieccomi col pagellone del Giro

Originariamente postato da David Bowman in un thread doppione

Ciao a tutti, sono stato assente causa studio e Giro d'Italia ovviamente!
Qualcuno si stupirà che per una volta non dò un link politico...
Ecco cmq il mio pagellone!
http://blog.mrwebmaster.it/davidbowman/24760/il_pagellone_dell_89_giro_d_italia.html

 
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Livello Moreno Argentin




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Registrato: Jun 2005

  postato il 28/05/2006 alle 20:59
Scrivo anche qui il mio resoconto (già postato in altri siti):

Una goccia di malinconia imperla il giorno in cui la corsa rosa scrive la sua ultima pagina. L'ultima tappa non è mai stata decisiva, piuttosto di solito rappresenta una ciliegina sulla torta di qualche corridore che cura classifiche diverse da quella che regala la maglia rosa. oggi l'ha spuntata Forster, davanti ad un Bettini guascone e contento per la sua seconda maglia ciclamino consecutiva.
Questo Giro è stato lunghissimo, durissimo, bellissimo. Solo i superlativi possono rendere giustizia ad una corsa a tappe che da anni non vedeva un unico dominatore su tutti i fronti, e un pugno di uomini rassegnati a vincere qualche tappa, compiendo imprese eroiche per vedere il proprio nome scritto nel giro di Ivan Basso. Il varesino costruisce la sua vittoria in salita. Sempre in salita. Staccando tutti con il suo passo marziale. Quando la strada sale non si alza mai sui pedali ma incede possente aiutato dai suoi compagni e poi da solo. E lascia la strada solo ai corridori veri. Quelli che sono alla sua altezza. Il buon Piepoli, che per anni aveva rinunciato alla corsa rosa, si rivela il miglior scalatore, e l'unico che può chiedere regali al padrone della corsa.

LE PAGELLE

- Classifica Generale:

Basso: voto 9.
Immenso il suo giro. Lascia le briciole agli altri. Il suo terreno è la salita, dove domina con tranquillità. La cronometro gli regala la tranquillità necessaria per affrontare le salite con calma.

Gutierrez: voto 7.
Bravo soprattutto alla cronometro. In salita si difende bene. Una totale sorpresa, che difficilmente potrà ripetersi.

Simoni: voto 6.5.
Sono due anni ormai che non riesce più a fare la differenza in salita, e quando esce sconfitto alimenta polemiche sterili che oramai fanno solo sorridere. A volte appare come il nonno rompiballe che vuole ancora fare il capofamiglia. Specialmente quando sembra voler fare il magnanimo con Piepoli. Dicono: Simoni lascia via libera al suo gregario. A mio avviso si dovrebbe dire: Piepoli andava(molto) più forte. Inguardabile nelle polemiche sulla penultima tappa.

Cunego:voto 6.5
Sarà lui(a mio avviso) il dominatore delle corse a tappe nei prossimi anni. Non ha una buona gamba, ha una squadra che ricorda la T-Mobile di quelle più spassose (ricordate il Fiandre 2005?), ha un ds che non lo sa gestire, ha 24 anni,a crono è praticamente fermo e coglie il 4 posto. Prende le mazzate in salita ma non chiacchera mai e pensa a migliorarsi.

Savoldelli:voto 6.5.
Non è uno scalatore, e si sapeva. Disputa una bella prima settimana, arriva 5o nella generale e vince una tappa. A mio avviso non poteva fare niente di più.

Casar-Pellizotti-Vila-Pena: voto 6.
Entrano nei primi 10 con merito. Specialmente i primi due. Il primo perchè è francese, e fa piacere ritrovare un transalpino tra i primi della generale. Il secondo vince una tappa e forse comincia a trovare una sua dimensione.

Garate: voto 6.5.
Mezzo voto in più degli altri perchè è ormai un ospite fisso dei primi posti della generale, e perchè si merita la maglia verde dopo la fuga sul S.Pellegrino e sul Gavia.

- I cacciatori di tappe:

Piepoli: voto 9.5.
Lui è l'eroe di questo giro. Lo scalatore puro più forte. Recita la parte che sul copione era di Simoni. Andava più forte del suo capitano, ma è stato frenato fin dalla Maielletta. Si dimostra un campione anche nelle dichiarazioni, ringraziando Simoni e giocando con giornalisti e capitano in maniera simpatica e mai sgradevole.

Schumacher: voto 8.5.
Corridore completo che si dimostra adatto a percorsi diversi. Vince la tappa più bella (Gemona) e una delle più difficili in Belgio.

Verbrugghe - Horrach - Laverde: voto 7.
Vincono una tappa dopo la fuga. Si guadagnano un po' di notorietà e regalano soddisfazioni alle proprie squadre.

Ullrich: voto 7.
Onora il giro quasi fino all'ultimo, vincendo sul territorio a lui più congeniale. Ogni tanto fa delle trenate (anche in salita) che mettono paura. Al tour per Basso sarà difficile staccarlo.

Vaitkus: voto 7.
Bella prova la sua. Porta a casa una volata in un giro che ne presenta pochissime. Batte un fortissimo Mc Ewen ed uno scatenato Bettini. Lo rivedremo in futuro.

Mc Ewen: voto 8.
Anche quest'anno fa tris e si dimostra uno degli ossi più duri per Petacchi, il più forte quando le volate sono confuse, si infila in ogni buco per far sua la vittoria e ci riesce quasi sempre.

Bettini: voto 8.
Che corridore. Nelle tappe a lui più congeniali non rende (Gemona a mio avviso era disegnata per lui), così si reinventa velocista e la spunta su avversari più blasonati. Spettacolare come sempre.

Pollack: voto 7.
Indossa la maglia rosa anche quest'anno, ma non riesce a vincere. Sembra...Zabel! Ma non quello delle Sanremo, quello degli ultimi anni sempre piazzato.

Forster: voto 7.
Vince a Milano sostanzialmente per mancanza di avversari. Ma è una vittoria che non si dimentica. E la Gerolsteiner esulta.

- Citazioni speciali:

Ghisalberti, Honchar, Caruso, Mazzanti, Merckx, Belli: voto 6.5.
I primi due tengono duro e si classificano a ridosso dei primi 20 e dei primi 10. Avranno futuro. Il terzo anche quest'anno in maglia rosa, disputava il suo solito giro regolare prima dei problemi fisici che lo porteranno al ritiro. Mazzanti osso duro la prima settimana, si conferma un buon corridore tra gli italiani. Merckx con la sua fuga disperata ci ha fatto commuovere e merita una citazione.Belli nei primi 10 fino quasi alla fine. Sarebbe stato un bel premio alla carriera.

- Le (poche) delusioni:

Sella: voto 5.
Scalatore? Uomo da fuga? Non riesce ancora a trovare la sua dimensione. Anche se è giovane in questo giro non ha praticamente combinato nulla a parte la fuga nella quale è caduto 2 volte.

Di Luca: voto 5.
Sbaglia preparazione, si stacca in ogni salita, entra nella fuga ma alla fine si stanca. L'anno scorso ha dato spettacolo, ma forse le corse a tappe non fanno per lui.

Rujano: voto 4.
Se deve fare queste scene non venga al giro. Arriva in Belgio con una settimana di corsa nelle gambe. Fa uno scatto a la Thuile e poi si ritira ai 3 dall'arrivo. Speriamo che la Quick-Step lo sappia gestire meglio.

Bertagnolli-Moreni: Ritirati entrambi dopo poco. Mi aspettavo di più da tutti e due. Il primo qualche vittoria per fortuna la coglie (fuori dal giro). Il secondo dopo il campionato italiano non ha fatto più nulla. Peccato.

Scarponi: voto 4.
Forse il clima del giro non gli è congeniale. Buono alla vuelta l'anno scorso. Ritirato quest'anno al giro. Aveva anche fatto vedere qualche cosa. Lo rivedremo nel corso della stagione.

Rogers-Rasmussen: non pervenuti.
Almeno qualcosa degno di nota potevate farlo, no?

Considerazioni finali:
Nei primi 5 ci sono 4 dei grandi favoriti della vigilia. A mio avviso il giro di quest'anno ci ha regalato un campione completo e a volte spietato (Basso). Un corridore che dovrà cambiare aria se vuole far emergere la sua immensa classe (Cunego). Un ex-vincitore che chiude dignitosamente la carriera (Simoni). Un altro ex-vincitore che potrebbe pensare ad altri traguardi come brevi corse a tappe o classiche nervose (Savoldelli). Una sorpresa (Gutierrez) ed un corridore che potremo rivedere nelle classiche (Schumacher).
Forse il dominio di Basso ha tolto un po' di spettacolo all'ultima settimana. Ma a mio avviso questo ragazzo ha stra-meritato la vittoria che ha conseguito dopo anni di allenamento e di attenzione ad ogni piccolo particolare.

 

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"...and what exactly is a dream
and what eactly is a joke"
"...tired of lying in the sunshine..."

saluti a tutti
Vittorio

 
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Registrato: Aug 2005

  postato il 29/05/2006 alle 02:03
Se qualcuno si aspettava un Giro aperto fino all'ultima tappa come quello dello scorso anno non puo' che dirsi deluso dal Giro 2006,tuttavia la durezza del percorso,testimoniata anche dalla stanchezza dei 150 e mezzo eroi(voglio citare anche il povero Lorenzetto),perche' tutti lo sono,giunti a Milano ha fatto si' che questo fosse difficile.Il Giro e' stato cosi' strameritatamente vinto da Basso che ha trovato cosi' il giusto coronamento ad anni di sacrifici e progressi graduali tant'e' che in questo percorso spesso criticato sulle pagine di questo forum ha,oltre che prevalso a cronometro,ripetutamente staccato coloro che in salita dovevano impensierirlo e che sono apparsi inevitabilmente sottotono(leggevo che negli ultimi 52 anni il solo Adorni e' riuscito a dare nel 1965 un distacco maggiore al secondo,il che la dice lunga sulla supremazia di Basso).Gutierrez Cataluna e' stata la grande sorpresa e staremo veramente a vedere se per lo spagnolo questo Giro costituira' il punto piu' alto di una discreta carriera fatta di piccoli sprazzi al Giro e alla Vuelta.Simoni e' stato un indomito combattente e quando ha capito che non era in grado di lottare ad armi pari con Basso ha lasciato che il coetaneo Piepoli vivesse finalmente le sue giornate di gloria al Giro.Per Gibo comunque un podio che testimonia una grande tenacia nonostante il peso degli anni si faccia sentire,con la speranza che tenga duro almeno un altro anno.Cunego e' finito in crescendo ed e' stata sicuramente apprezzabile la sua lotta nelle ultime tappe,in cui ha dimostrato che anche se non ha potuto tenere la ruota dei primi di avere un moto d'orgoglio dopo che la tenuta psicologica era stata messa a dura prova.Per Damiano 18 minuti e piu' sono tanti ma un 4° posto per come si erano messe le cose e' un risultato abbastanza buono.Ora speriamo che apprenda dagli errori e che torni quello splendido corridore ammirato nel 2004,l'eta' e' dalla sua parte.Savoldelli quest'anno era irrimediabilmente sfavorito dal percorso ricco di salite ed in piu' non ha avuto,a parte la prima settimana,la stessa condizione dello scorso anno,finendo cosi' sempre staccato in salita.Di Sandy Casar si e' parlato poco ma il francese e' stato veramente bravo ad indovinare la fuga in una delle tappe piu' monotone del Giro e si e' difeso molto bene in salita,ritrovando un po' le sensazioni che gli permisero di arrivare negli anni scorsi nei primi 20 di Giro e Tour(rispettivamente 12° e 16°).Garate e' stato ancora una volta regolare,molto generoso nelle fughe ed in piu' quest'anno ha avuto il doppio premio della vittoria di tappa e della maglia verde,un bravo se lo merita tutto.Pellizotti e' stata la sorpresa piu' lieta in una Liquigas inizialmente votata a Di Luca e dopo la fuga con vittoria di Peschici ha retto molto bene fino al Mortirolo che purtroppo l'ha respinto impedendogli di far meglio dell'8° posto del 2003 che cosi' e' stato eguagliato,tuttavia resta un buon Giro per il "Pellizza".Buono anche il 9° posto di Victor Hugo Pena anche lui per la prima volta tra i 10,cosi' come il generoso Vila,piazzato nonostante l'appoggio a Cunego.Di Luca si e' giocato la sua chanche ed ha capito che il terreno a lui piu' congeniale sono le classiche.purtroppo non ha avuto la stessa condizione dell'anno scorso ed ha finito per pagare pesantemente anche l'ultimo disperato tentativo di fuga nel tappone del San Pellegrino.Ora andra' al Tour e gli auguro di far bene in appoggio a Garzelli,magari ci scappa una vittoria di tappa(segnati la tappa di Valkenburg col Cauberg mi raccomando ).Infine considerazione per Belli:nonostante l'eta' anche lui sembrava poter riuscire ad entrare ancora una volta nei 10,invece l'infortunio ce l'ha tolto di mezzo.In ogni modo Wladimir ha disputato un Giro veramente positivo.
In conclusione un Giro che a me e' piaciuto,col ricordo indimenticabile della giornata di Passo Lanciano vissuta dal vivo e la nostalgia per una corsa finita da appena poche ore.

 
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Livello Claudio Chiappucci




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Registrato: Jan 2006

  postato il 29/05/2006 alle 05:41
Su questo giro c'è sicuramente una cosa da dire:
BRUSEGHIN SANTO SUBITO!!!!
Poveretto...
Ma a quante fughe ha partecipato???
E poi in gruppo quando tirava sembrava un motorino...peccato che non sia un capitano: se lo meriterebbe! Io non lo vedo inferiore a un Bertagnolli ad esempio
Gli dovrebbero fare un monumento

 

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"La grinta non si può comprare: o ce l'hai o non ce l'hai. Puoi avere il tecnico migliore, lo stipendio più alto e tutti gli stimoli di questo mondo, ma quando sei al limite della fatica sono solo le tue doti ad aiutarti" Marco Pantani

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 9090
Registrato: Nov 2005

  postato il 29/05/2006 alle 09:03
allora, prendo in considerazione i vari protagonisti:

BASSO: mi è sembrato quasi Merckx!!! mai nessun tipo di calo e sempre con la situazione in mano, una calma olimpica e una consapevolezza dei propri mezzi mostruosa, mi viene quasi da dire che se a sto giro ci fosse stato Armstronz, non so se l'avrebbe vinto!!!!! Peccato per quella cduta di stile della mancata vittoria concessa a Gibo all'Aprica...Gibo meritava e Ivan ne avrebbe sicuramente guadagnato
SIMONI: un lottatore fantastico che non molla mai anche se si vede rimbalzare spesso dalla potenza di Ivan, un applauso ad un vero leone del ciclismo che (non dimentichiamolo) mi sembra abbia egualgiato la cifra di podi al Giro come Coppi (se non sbaglio questo è il settimo podio) BRAVO GIBO!!!!!
GUTIERREZ CATALUNA: spero tanto per lui che si possa riconfermare se no verrano fuori i soliti sospetti e dubbi che fanno male al mondo del ciclismo!!! cmq sia tantissimi complimenti alla potenza e alla tenacia di questo 32enne spagnolo
CUNEGO: deve crescere e crescerà!!! ne sono sicuro. sto ragazzo ha anocra 24 anni e diamogli tempo!!!!! ha fatto delle buone cose negli ultimi 2 giorni più duri del Giro più duro che abbia mai fatto, quindi con gli anni acquisterà esperienza e fondo necessari per poter tornare il grandissimo protagonista!!! BRAVISSIMO DAMIANO!!!!
PIEPOLI: in molte circostanze, il + bravo in salita!!!! sono contento per lui perchè meritava un affermazione al Giro, cosa che gli è sempre mancata!!!!!! BRAVO TRULLO VOLANTE!!!!
RUJANO: NO COMMENT!!! un fenomeno, però spero che migliori di testa
SAVOLDELLI: peccato per l'allergia ma una volta di + ha dimostrato di essere un duro anche se la condizione non era sicuramente quella dell'anno scorso
DI LUCA: non me ne vogliano ne lui ne i suoi tifosi, ma lo vedo molto + tagliato per le corse di un giorno, dove ha la possibilità di esser eil più forte di tutti assieme a Bettini
BETTINI: ha fatto di tutto di più: il velocista il gregario e ha sempre lottato....ahhh ce ne fossero di corridori così!!!!!!!

cmq sia è stato un gran bel giro!!!!

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 392
Registrato: Feb 2005

  postato il 29/05/2006 alle 09:43

Era il 5 giugno del 1994... è la prima corsa che ricordo: uno sconosciuto, un "gregario" del più conosciuto Claudio Chiappucci; uno scalatore venuto dal mare, dalla Romagna... da Cesenatico. Sembrava una fuga come tante, una di quelle destinate ad esaurirsi negli ultimi km. Ma c'era qualcosa di diverso: quella fuga non era come le altre... Man mano che quel corridore si arrampicava sui tornanti di quella salita, mi scoprivo affascinato da quel modo di scattare, dalla facilità che dimostrava nello scalare quella montagna, affrontata proprio quel giorno per la prima volta al Giro d'Italia. Era una salita incredibilmente dura... eppure il Pirata, tornante dopo tornante, guadagnava sempre più secondi di vantaggio nei confronti degli inseguitori. Sembrava la fuga di giornata... ma col tempo quella vittoria all'Aprica diventò il punto di partenza di una carriera stupenda quanto tormentata. Subito un infortunio, grave... alla Milano-Torino: diversi mesi di stop, poi il rientro alle corse finché nelle prime tappe del Giro dell'anno successivo, ancora una caduta; un gatto gli attraversa la strada, la caduta è inevitabile... al Tour dello stesso anno però riesce a presentarsi in forma e a farsi notare in diverse fasi della corsa. Poi l'indimenticabile 1998: finalmente nessun intoppo fisico, nessun problema... Tutto va per il verso giusto... Marco ha la possibilità di esprimere tutto il suo valore. Non ce n'è per nessuno. Dominio al Giro; dominio al Tour e così il Pirata di Cesenatico raccoglie da Felice Gimondi il testimone di ultimo italiano a vincere il Tour.
Poi il 1999. Tutto bene. Troppo, per qualcuno. Tutto troppo scontato... e allora la mattina del 5 giugno (fatalmente a distanza di 5 anni esatti dal giorno in cui Pantani si era fatto conoscere da tutti con la vittoria nella tappa che passava sul Passo del Mortirolo e arrivava all'Aprica) Marco fu costretto al ritiro: mancava solo una tappa per vincere il secondo Giro consecutivo. Si partiva da Madonna di Campiglio e in quella tappa si scalava proprio il Mortirolo, la salita in cui il Pirata si fece conoscere agli appassionati. Da lì cominciò una parabola discendente: Marco si lasciò andare, pian piano. Nessuno, neanche gli amici più stretti riuscirono mai a capire cosa stesse passando o ad aiutarlo... finché una sera di febbraio fu trovato in un residence, privo di vita.
Da quella mattina a Madonna di Campiglio il ciclismo cambiò: passò anni difficili, fatti di squalifiche, di controlli anti-doping, controlli ematici la mattina prima dell'alba, irruzioni dei NAS di notte nelle stanze degli alberghi; poi i dossier delle procure, le giustizie sportive e penali, le bufere... su uno sport già tanto maltrattato da giornali e televisioni... e forse per questo più facilmente attaccabile. Il ciclismo, lo sport povero, lo sport della fatica, dell'umiltà, delle epiche salite su strade polverose, delle imprese di Coppi, Bartali, Merckx e tanti altri: tutto sembrava oscurato...
Ma dalla polvere e dagli scandali il ciclismo si è lentamente ripreso. Venne fuori un giovanissimo ma fortissimo campione veronese: la gente aspettava il nuovo Marco Pantani... Il ciclismo stesso aveva bisogno di un nuovo scalatore puro, capace di infiammare le folle... Intanto al Tour un ragazzo serio, un po' più grande del campione veronese andava a "scuola di ciclismo" cimentandosi sulle strade del Tour de France... e apprendeva talmente bene che era l'unico a non perdere mai le ruote dell'imbattibile Lance Armstrong: il suo nome era Ivan Basso.
Dopo il successo del giovanissimo veronese Damiano Cunego al Giro del 2004, l'anno successivo anche Ivan venne al Giro, per la prima volta e venne per vincere. Fu colto da problemi gastro-intestinali e, con la maglia rosa sulle spalle, dilapidò il suo già cospicuo vantaggio e finì per arrivare al traguardo con quasi un'ora di ritardo. Lo stesso suo direttore sportivo, al termine della tappa gli consigliò di ritirarsi... ma lui, Ivan non volle proprio saperne. Nell'ultima settimana del Giro vinse due tappe e poté così tornare a casa avendo comunque dimostrato ai tifosi che se non fosse stato per quella crisi sullo Stelvio, sarebbe stato il trionfatore di quell'edizione...
Fu un edizione particolare, dal sapore particolare. La mia passione per questo affascinante sport, nata forse proprio il 5 giugno 1994 grazie a Marco, proprio in quei giorni dovette superare la prova più difficile: vidi a fatica, senza voglia e con tanta malinconia le tappe di quella corsa rosa. Poi cominciò la ripresa e fu istantanea: grazie al ciclismo stesso rimisi un po' le cose a posto, vincendo il Campionato US ACLI a cronometro a Pesaro. Poi la vita cambiò, completamente. Dopo l'interminabile galoppata del 31 luglio (210,6 km da solo in un giorno solo) lasciai per tanto tempo la bicicletta da parte: le priorità erano altre...
Tante cose sono cambiate, tante non torneranno più... ma il ciclismo è ancora un punto fermo. Grazie a Pantani iniziai ad appassionarmi a questo sport; dopo gli scandali calò un po' la passione; dopo la scomparsa di Marco fu tutto più difficile; dopo i fatti personali dello scorso anno tutto sembrava arrivato al capolinea. E invece forse proprio oggi mi accorgo di quanto questo "terremoto interiore" abbia seminato le basi per qualcosa che, proprio in queste tre settimane di Giro, ormai al termine, sembra aver portato molto frutto. La voglia sta tornando; la passione sta tornando quella di un tempo; il ciclismo stesso, come dimostrano le medie di questo Giro d'Italia è tornato a livelli "umani": tappe vinte a poco più di 30 km/h con tutti i corridori stravolti a fine tappa; fino a qualche anno fa qualcuno avrebbe vinto magari anche a 40 km/h tappe come quella di oggi. E in un ciclismo che torna ad offrire e mettere a nudo le qualità sportive vere dei corridori... quest'anno emerge definitivamente un campione... Quest'anno tutto è andato bene: Ivan Basso ha dominato il Giro, dalla cronosquadre a Passo Lanciano, dalla crono individuale all'arrivo di La Thuile fino a Plan de Corones e ai due tapponi di ieri e di oggi. Il secondo in classifica ha un ritardo abissale: quasi 10 minuti. Chi si salva degli avversari? Difficile giudicare il Giro di Gilberto Simoni: nella terza settimana sicuramente è andato in crescendo, ma confermo la mia sensazione generale: una volta se la prende col Tour de France e dice che non gli piace; una volta se la prende con il compagno di squadra Cunego; oggi se l'è presa con Basso... Confermo dunque la mia sensazione... Parla troppo e pedala poco. Già, perché se si fosse fatto trovare preparato sin dalla partenza... forse non avrebbe accumulato 12' di ritardo da Ivan Basso; un altro che almeno in parte ha deluso è stato Cunego: è stato il primo e forse l'unico a tentare di staccare Basso a Passo Lanciano: purtroppo dopo un po' l'ha pagata a caro prezzo; nella fase centrale del Giro ha avuto un inspiegabile calo di condizione e perde davvero troppo nelle prove contro il tempo; si è ripreso ieri e oggi ma è ancora troppo poco per quanto era lecito aspettarsi dal campione di Cerro Veronese. Ha comunque tempo per crescere ed ha qualità da vendere. Savoldelli, partito benissimo, pian piano è calato di rendimento anche se rimane il discesista più bravo di questi tempi; Di Luca... semplicemente "non pervenuto": si è visto solo nella tappa di San Pellegrino, quando è entrato nella classica fuga di giornata e si è fatto riprendere dallo scatenato Ivan Basso proprio all'ultimo km.
Ivan? Beh, forse non ha avuto avversari o forse aveva preparato talmente bene questo Giro che non ha mai avuto il bisogno di scattare. Così è stato: non si è mai visto forse uno scatto vero e proprio di Ivan Basso; semplicemente anche grazie al forcing di tutta la CSC, il gruppo ogni giorno si è via via scremato. Si è sempre fatta "selezione da dietro" e davanti è sempre rimasto solo lui. Negli arrivi che contavano il suo peggior risultato è stato un secondo posto. Forse per questo, dando un giudizio complessivo, posso dire che non è stato un giro "emozionante" come gli ultimi anni. Non è stato combattuto fino all'ultimo. Per l'andamento delle tappe, la tattica di gara e per tanti altri fattori è sembrato più di vedere... un Tour de France. Ivan per diversi anni ha studiato alla corte del re Armstrong, ha imparato a correre come correva Lance e, come Lance per sette anni è stato nettamente più forte rispetto agli avversari al Tour, così Ivan non ha avuto rivali in questo Giro. Tra poco più di un mese Ivan sarà in Francia e quest'anno (a maggior ragione dopo l'incontrastato successo al Giro) parte con i favori del pronostico.
Ivan può ripetere l'impresa riuscita a Marco Pantani 8 anni fa, quella di vincere Giro e Tour nello stesso anno; Ivan è arrivato da solo oggi all'Aprica, dopo aver scalato il Mortirolo, come successe a Marco 12 anni fa. Il Giro di quest'anno ha restituito al ciclismo l'immagine pulita, semplice ed affascinante tipica di uno sport "povero", fatto di fatica vera, di imprese vere, di campioni veri. E' questo il mio ciclismo, quello che da troppo tempo avevo dimenticato; ora il ciclismo italiano ha trovato un nuovo campione in grado di rappresentarci al Tour; ora il ciclismo ha ritrovato la sua dignità; ora il mio cuore gioisce, rivivendo nella mente le immagini di Jens Voigt che dà una pacca sulle spalle di Juan Manuel Garate e gli dice "vai, la tappa è tua"; o l'immagine ancor più bella, offerta ancora da Manuel Garate quando alza le braccia passando per primo sulla Cima Coppi, per dedicare l'impresa al Campionissimo di Castellania; e come dimenticare le immagini dell'arrivo di oggi, con papà Ivan Basso che taglia il traguardo in maglia rosa estraendo da un taschino della maglietta e mostrando al mondo intero, orgoglioso e felice la foto del suo secondogenito, Santiago, nato appena ieri mattina? Ricordo anche la grinta e il coraggio di Petacchi che ha portato a termine la tappa, pedalando con un ginocchio fratturato per più di 40 km; ricordo un Bettini edizione sprinter, sempre presente nelle volate di gruppo... E ricordo quel commento sempre vero fatto da Alessandro Fabretti, al passaggio in un paese festante per il passaggio del Giro:
"Basta scendere le scalette, e sei già in strada, sei già in mezzo alla festa".
In questo sono un po' come Davide Cassani che ha detto pochi giorni fa: "Quando parte il Giro d'Italia e lo seguo da dentro come commentatore per la RAI, nonostante io abbia partecipato al Giro per diversi anni.... ENTRO IN UN SOGNO"!
E' questo il ciclismo che amo... Hanno cercato di rovinare il ricordo di quella epica cavalcata del 5 giugno 1994; hanno rovinato la carriera di uno dei corridori più amati di tutta la storia del ciclismo; ne hanno rovinato la sua stessa vita; hanno cercato di distruggere l'immagine del ciclismo con gli scandali sul doping degli anni difficili del ciclismo... MA NON CI SONO RIUSCITI. Questo è stato il Giro della rinascita.
E se rinascita è stata per il ciclismo in genere, per me è stata una doppia rinascita.... Volevo seguirlo dalla prima all'ultima tappa questo Giro e ci sono riuscito. Ieri sera sono schizzato in sella alla bici e ho corso a tutta, pur non avendo l'allenamento... e mi sono divertito (per la cronaca 45,5 km; tempo 1ora 45' fino alle Capannelle e poi Appia fino a Frattocchie).
Felice, anzi, strafelice per la vittoria di Ivan, attendo con molto interesse il 1° luglio, giorno in cui scatterà la rincorsa alla seconda parte del sogno.

Dopo il Rosa... il Giallo. FORZA IVAN, ti aspettiamo a PARIGI in maglia gialla!!!


W IL CICLISMO.... quello mio :-)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 10:46
Dopo la falsa partenza dello scorso anno, il secondo Giro del Pro Tour ha avuto risvolti positivi.

1. Molte più tappe vinte o combattute da stranieri.
2. Dopo secoli uno straniero sul podio.
3. Tante tappe che si avvicinano allo stile del Tour: partenza a razzo con prima ora a medie altissime, fughe assortite anzichè la pena di tappe con la prima ora ai 32, gli scattini pubblicitari di quelli delle squadre di serie C1 e la Saeco che portava facile Cipollini alla vittoria lavorando si e no 15 km.
4. Tanta montagna, anche dura, sebbene siano mancati un pò gli interpreti. Ma se Cunego tornerà ad essere quello che è ne vedremo delle belle.
5. Riduzione del numero di corridori venuti a fare una passeggiata (a parte Rujano). Anche Ullrich si è impegnato a sufficienza portanto a casa una tappa importante.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 16:09
Originariamente inviato da Alfea

Dal mio punto di vista, rispetto alle aspettative non è stato un bel Giro. Sulla carta era un bel Giro con tappe impegnative e diversi pretendeti a giocarsi la vittoria finale, ma alla fine poco combattutto (merito di Basso o forse demerito dei sui avversari). Anche i pochi arrivi in volata non hanno avuto i protagonisti degli scorsi anni e l'ultima settimana sulle Alpi così tanta attesa non ha fatto la differnza. Probabilmente sono i corridori che fanno la corsa, ma i precedenti Giri sono stati più avvincenti, dove la corsa rimaneva aperta fino all'ultima tappa, quest'anno il Giro è assomigliato ad un Tour con distacchi abissali.

Prendo spunto dal post di Alfea per scrivere il mio, dal momento che sono molto simili...

Io penso che lo spettacolo venga creato da un mix tra la spettacolarità del percorso e la bravura-condizione fisica dei corridori. A volte può essere che un fattore emerga di più rispetto all'altro, ed è il caso del Giro 2006 dove di fronte ad un tracciato a mio parere molto buono (anche se forse si poteva accorciare di una decina di km la crono, oppure vallonarla un po'), dei principali pretendenti alla maglia rosa solo Basso ha reso quanto (e forse di più) ci si aspettava.
Gli altri, chi più chi meno, hanno un po' deluso... e anche per questo si spiega il distacco che Ivan ha rifilato al secondo in classifica (e al resto del mondo), che è il secondo distacco più ampio dal dopoguerra a questa parte... solo nel 1965 Adorni diede 11'25" al secondo, che in quella occasione era Zilioli.

Detto ciò, per me il Giro rimane un'istituzione, e quindi è bello a prescindere. Certo, quest'anno ha avuto un esito abbastanza scontato, per l'evoluzione delle varie tappe... e ciò di per sè non lo rende spettacolare al telespettatore non appassionato di questo sport. Da questo punto di vista, è stato decisamente meglio il Giro dello scorso anno.

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 29/05/2006 alle 17:35
Originariamente inviato da marco83

....Detto ciò, per me il Giro rimane un'istituzione, e quindi è bello a prescindere.



 

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  postato il 29/05/2006 alle 18:33
I voti al Giro! Visto che nessuno inizia, lo faccio io...

Originariamente postato da riddler in un thread doppione

Come faccio sempre, è una sorta di graduatoria:

Basso 9,5 - Non merita il 10 pieno non per i distacchi o per quanto aver fatto in corsa, ma per quella coda polemica che ha lasciato e che cmq avrebbe potuto e dovuto evitare, ma per quanto riguarda il giudizio puramente sportivo, sarebbe stato un 10 pieno.
Shumacher 9 - La grande sorpresa al giro, maglia rosa e due vittorie di tappa, molto bravo questo ciclista.
Piepoli 9 - Anche per lui due vittorie di tappa e tanto lavoro anche per Simoni, chissà cosa avrebbe potuto fare da leader...
McEwen 8,5 - Non dimentichiamocelo, questo è un fuoriclasse e lo ha dimostrato vincendo 3 tappe e battendo anche Petacchi, non c'erano molti sprint a disposizione in questo giro, però lui bne ha sbagliato solo uno, grande!
Gutierrez 8 (meno) - Bravo, si, una grande sorpresa, però dobbiamo anche vedere se sa ripetersi, non vorrei fosse l'Unai Osa della situazione, ha me ha convinto in determinazione e forza, ma non credo che possa vincere un grande giro, è stato nella cronometro dove ha perso 1'42 dove mi ha convinto poco...
Pellizzotti 7,5 - E' crollato nel finale, però ha vinto una gran bella tappa..
Garate 7,5 - alla fine del giro, si porta sempre nelle posizioni d'elite della classifica, a questo va aggiunta la maglia verde e la vittoria di tappa, una sorpresa...
Vaitkus, Horrach, Ullrich, Laverde, Forster, Verbrugghe 7 - Una tappa a testa merita un giudizio + che positivo...
Simoni 6 - Grande tenacia, meritava un voto in piu', ma le sue parole e il fatto che non ha vinto sul campo (e non che gli sia stata fatta vincere) una tappa fa congelare il voto.
Bettini 6 - ha fatto il suo compitino, vittoria di tappa e maglia ciclamino, non merita un voto superiore...
Cunego 5 - Molto deludente soprattutto in salita, un acuto, almeno nelle tappe della prima settimana per colorare il giro, era lecito attenderselo...
Savoldelli e Di Luca 4 - Veramente deludenti entrambi su tutti i campi, Savoldelli non ha la giustificazione del prologo, in salita non reggeva proprio... l'allergia è alle salite?
Rujano 3 - Caduto o non caduto non so cosa sia successo e non voglio saperlo, questo corridore si è montato troppo la testa e doveva ragionare da se e non far ragionare il procuratore...
Lampre 2 - Tattiche scriteriate e alla fine sono rimasti a bocca asciutta, magari avrebbero fatto meglio a continuare con Simoni...



Originariamente inviato da paperina

Il Giro 10. Il ciclismo è sport di fatica e questo Giro lo ha esaltato.
Basso 9. perchè ha corso al 90%
Gli altri 8. perchè arrivare a Milano alla fine di questo Giro è un successo.
Giornalisti 2 perchè il ciclismo non ha bisogno di azzeccagarbugli ma di gente che sappia "raccontare" questo sport.



Originariamente inviato da guigia

In linea di massima sono d'accordo con i voti di Mario in home page.
Concordo sul differenziare le prestazioni di Di Luca e Savoldelli. Personalmente da Savoldelli non mi aspettavo molto di più. Di Luca, invece, ha proprio deluso.
L'unico voto che non condivido rispetto a quelli di Mario è quello di Riis.
D'accordo sul fatto che anche Riis debba rispondere alle accuse di Gibo, ma il resto del Giro corso in maniera perfetta dai CSC? Senza questi dubbi sulle tappa lasciata a Garate e non lasciata a Gibo, sarebbe potuto essere anche un 9.



Originariamente inviato da lallo

Originariamente inviato da riddler

Come faccio sempre, è una sorta di graduatoria:

Basso 9,5 - Non merita il 10 pieno non per i distacchi o per quanto aver fatto in corsa, ma per quella coda polemica che ha lasciato e che cmq avrebbe potuto e dovuto evitare, ma per quanto riguarda il giudizio puramente sportivo, sarebbe stato un 10 pieno.
Shumacher 9 - La grande sorpresa al giro, maglia rosa e due vittorie di tappa, molto bravo questo ciclista.
Piepoli 9 - Anche per lui due vittorie di tappa e tanto lavoro anche per Simoni, chissà cosa avrebbe potuto fare da leader...
McEwen 8,5 - Non dimentichiamocelo, questo è un fuoriclasse e lo ha dimostrato vincendo 3 tappe e battendo anche Petacchi, non c'erano molti sprint a disposizione in questo giro, però lui bne ha sbagliato solo uno, grande!
Gutierrez 8 (meno) - Bravo, si, una grande sorpresa, però dobbiamo anche vedere se sa ripetersi, non vorrei fosse l'Unai Osa della situazione, ha me ha convinto in determinazione e forza, ma non credo che possa vincere un grande giro, è stato nella cronometro dove ha perso 1'42 dove mi ha convinto poco...
Pellizzotti 7,5 - E' crollato nel finale, però ha vinto una gran bella tappa..
Garate 7,5 - alla fine del giro, si porta sempre nelle posizioni d'elite della classifica, a questo va aggiunta la maglia verde e la vittoria di tappa, una sorpresa...
Vaitkus, Horrach, Ullrich, Laverde, Forster, Verbrugghe 7 - Una tappa a testa merita un giudizio + che positivo...
Simoni 6 - Grande tenacia, meritava un voto in piu', ma le sue parole e il fatto che non ha vinto sul campo (e non che gli sia stata fatta vincere) una tappa fa congelare il voto.
Bettini 6 - ha fatto il suo compitino, vittoria di tappa e maglia ciclamino, non merita un voto superiore...
Cunego 5 - Molto deludente soprattutto in salita, un acuto, almeno nelle tappe della prima settimana per colorare il giro, era lecito attenderselo...
Savoldelli e Di Luca 4 - Veramente deludenti entrambi su tutti i campi, Savoldelli non ha la giustificazione del prologo, in salita non reggeva proprio... l'allergia è alle salite?
Rujano 3 - Caduto o non caduto non so cosa sia successo e non voglio saperlo, questo corridore si è montato troppo la testa e doveva ragionare da se e non far ragionare il procuratore...
Lampre 2 - Tattiche scriteriate e alla fine sono rimasti a bocca asciutta, magari avrebbero fatto meglio a continuare con Simoni...


Quoto con qualcosa in più a Simoni ed in meno a Rujano ed uno 0 alla RAI.



Originariamente inviato da marco83

Mi ci metto anch'io...

Gutierrez Cataluña: 9. Grande Giro il suo, lui che non aveva mai avuto risultati importanti nelle corse a tappe di tre settimane. Tiene molto bene in tutte le tappe, facendosi rispettare alla grande come regolarista. Vedremo se il suo sarà stato un exploit velleitario, o la prima pietra di una serie di soddisfazioni.

Basso: 8,5. Gli avrei dato un punto in più (non 10, perchè credo che la perfezione sia materia divina e basta) senza la caduta di stile del'Aprica. Per il resto corre un Giro spettacolare, da padrone assoluto, mandando parzialmente in crisi gli avversari - l'altro parziale è che gli avversari erano abbastanza in crisi già di per sè- .

Piepoli: 8. Il Trullo che non ti aspetti... non solo va forte e vince 2 tappe, ma va forte anche contro quell che fino a pochi giorni fa era la sua natura, cioè quella di corridore che soffre freddo e brutto tempo. Tra lui e Gibo, due vecchietti terribili in Saunier Duval... e anche Leo, a mio parere, avrebbe meritato un posto nei 10.

Pellizotti, Garate, Casar: 7,5. Il buon Franco si trasforma da gregario a uomo-punta della Liquigas, e riesce ad entrare nei 10. Nel complesso, per lui che non è corridore da GT, è un ottimo risultato.
Lo spagnolo Garate corre sempre all'attacco, e già questo di per sè mi piace molto: pur con una squadra, la Quick-Step, che predilige le classiche alle corse a tappe, vince una tappa bella e importante e va vicino al successo a Saltara. Pollice su.
Lo stesso dicasi per il francese Casar che, zitto zitto, trova un posto tra i migliori.

Simoni: 6/7. Gira e ri-gira, il buon vecchio Gibo è sempre lì sul podio, a lottare se non per la vittoria della corsa, quantomeno per una tappa. E probabilmente ci sarebbe riuscito a vincerla, una tappa... ma il padrone del Giro ha detto no. In ogni caso, il suo Giro è abbastanza soddisfacente, tenendo conto che l'anagrafe non è un'opinione, e non è più molto dalla sua parte.

Cunego, 6-: ad una prima parte di Giro abbastanza opaca, risale pian piano la classifica con prestazioni abbastanza convincenti. Peccato per la crisi sul Bondone, forse avrebbe potuto lottare per il podio con Simoni... ma torna a casa da questo Giro con qualche certezza: che a crono deve lavorare ancora molto, soprattutto sui rapporti da utilizzare, e che il tempo è dalla sua parte, e potrà fare ancora molto bene nel futuro prossimo.

Savoldelli: 5,5. Il Falco pimpante nella prima parte di corsa non avrebbe fatto attendere un Giro abbastanza mediocre... a sua discolpa c'è l'allergia che lo attanaglia da qualche tempo, anche se forse poteva e doveva curarsi meglio.
C'è da chiedersi ora che ruolo avrà al Tour...

Di Luca, np. Qualcuno ha notato segni di vita da Danilo in questo Giro? Da notare la sua fuga nella tappa del S.Pellegrino e davvero poco, pochissimo altro. Rimango convinto che abbia "solo" (si fa x dire) sbagliato la preparazione, non credo a chi dice che sia un uomo da classiche e non un atleta da GT. Per me può fare benissimo entrambe le cose, anche nella stessa annata (il 2005 lo dimostra).

Comunque un applauso generale va a tutti i corridori, capaci di faticare così tanto, e di farci divertire alla grande. Li ammiro e li apprezzo molto proprio per questo!



Originariamente inviato da robby

ciao bello...tutta bene l'avventura dell'ultima settimana del Giro??



Originariamente inviato da Lore_88

marco, forse sarò strano ma io credo che la crisi del bondone di cunego sia servita (e molto) a farlo liberare da tutte le pressioni che aveva addosso! ora può veramente ripartire da zero!



Originariamente inviato da giac67

Difficile dare dei voti così su due piedi
comunque
per la corsa o per la prestazione, seguo la classifica
finale cioe:
-Basso
-G.Catalugna
-Simoni.
Se invece parliamo di impegno e sofferenza:
-Di Luca
-Savoldelli
-G.Catalugna
...poi tralascio la questione umana ...xchè già se ne è parlato fin troppo



Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da robby

ciao bello...tutta bene l'avventura dell'ultima settimana del Giro??

E' stato bellissimo... ci sono cose che non si possono comprare, e una di queste è l'esperienza a seguito del Giro che io e gli altri 7 abbiamo fatto. Straordinèrio davvero!!!

Ora il problema è riattaccare la spina... e stamattina è stata un'agonia, in ufficio!



Originariamente inviato da riddler

Per Mario: non avevo fatto caso ai voti in home page, a dire il vero stamattina c'ero andato e non c'erano, non so a che ora fossero stati fatti...



Originariamente inviato da robby

non lo voglio nemmeno immaginare come deve essere stato il rientro!!!!!

dai che almeno questa è una settimana corta!!!!!

cmq sia ben tornato e mi raccomando ci si vede alla Kobram!!!!! adesso posso dirlo con sicurezza alla kobram ci sarò al 100%



Originariamente inviato da Lore_88

I primi cinque:

Basso 8.5 Molto forte, ha corso alla perfezione, facendo fruttare quel più che maniacale lavoro che ha fatto in questi anni, però la perfezione è noiosa, come lo è lui. Ha sbagliato all'Aprica ma questo non ha influito sul voto.

Guetierrez Cataluna 8 Ha fatto la corsa della vita. Sbuca dal nulla e arriva secondo al Giro, mica pizza e fichi; grande tenacia nelle salite in cui sarebbe dovuto scoppiare.

Simoni 7.5 L'età si fa sentire, eccome, ma Gibo non molla. Corre un Giro più che decoroso e nelle tappe che gli si addicono (Aprica e San Pellegrino) è andato forte.

Cunego 6.5 Quant'è bello vederlo correre con quella grinta sul Mortirolo? Tanto. La condizione non c'è, ha sbagliato completamente la preparazione e l'avvicinamento al Giro, certamente sono colpe da condividire con il suo staff. Sbagliando s'impara. O almeno così dovrebbe essere.

Savoldelli 5 Non tutti gli arrivi sono in discesa. Brillante all'inizio, molto male su tutte le salite. Devo dire che me lo immaginavo ma uno che vuol vincere il Giro non si può staccare tutte le volte dopo 1 km di salita.

Gli altri:

Piepoli 9.5 Il più forte in salita dopo il vescovo; vince due tappe entrambe conquistate e strameritate (non regalate come sostiene qualcuno).

Garate 8.5 Bravo. Fa due bellissime fughe di cui una più che meritatamente vinta. Scende di tre posizioni rispetto all'anno scorso in classifica generale ma non c'è paragone fra il Garate versione 2005 e quello di quest'anno.

Schumacher 8 Due vittorie come quelle di Namur e Gemona danno grande lustro al palmares di un venticinquenne.

Sastre, Cuesta 8 Ottimi gregari per Basso, hanno staccato più avversari questi due che il loro capitano.

Bruseghin, Tiralongo 7 Bravi entrambi. Il primo si sarebbe meritato la vittoria in Friuli, peccato.

McEwen 0/8 Fortissimo (in assenza di Petacchi praticamente imbattibile) in volata, dunque 8 se lo merita. Come si merita pure uno 0 per il suo perenne ritirarsi appena la strada sale.

Di Luca 2 Ha fatto bene a provarci ma definirlo deludente è un complimento. Avrà capito l'antifona? Pare di no, visto che ha dichiarato di andare al Tour per far classifica.

Rujano 6 Non entro nel merito della telenovela. Nonostante sia arrivato al Giro fuori forma è stato l'unico a fare pazzie. E di questi tempi, con vescovi che danno 9' al secondo, uno come lui è manna che scende dal cielo.

Petacchi n.g. Per ovvi motivi.

Bettini 7.5 Si fa scappare le tappe che gli si addicono ma si trasforma in sprinter, con buoni risultati. Vuole la maglia ciclamino e se la prende. Quando deve lavora generosamente per Garate.

Lampre 3 Non penso sia il posto migliore per la crescita di Cunego, spero di sbagliarmi. Per quanto riguarda le tattiche, chi le capisce o è un genio o è un pazzo.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 29/05/2006 alle 18:48
Originariamente inviato da Frank VDB

2. Dopo secoli uno straniero sul podio.


In linea di massima concordo con te, ma scusa: dopo secoli uno straniero sul podio? Rujano è milanese? Honchar viene dal caldo siciliano? E Popovich? Hamilton?

 

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Livello Tirreno-Adriatico




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  postato il 29/05/2006 alle 18:54
che dire mi aspettavo di più da questo giro cmq ecco le mie pagelle

basso 10

simoni 8

cunego 5

di luca 4

gutierrez 9

garate 8

belli 8

ullrich 4



x quanto riguarda la mia squadra del fantagiro

van huffel 7
osa 6
vila 7.5
halgand 9
kolobnev 5
van de walle s.v.

 
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  postato il 29/05/2006 alle 18:58
Basso 9,5: Giro perfetto, mezzo voto in meno per la disputa con Simoni

Gutierrez Cataluna 9: Vera sorpresa del giro d'Italia, Cunego gli deve una cena...

Simoni 8: Montanaro inossidabile, cresce col passare delle tappe e aggancia il suo settimo podio consecutivo al Giro dal '99(a parte la squalifica del 2002)

Cunego 8: molti parlano di delusione, ma se un giovincello di 24 anni che non si chiamasse Cunego arrivasse quarto al giro facendo un finale in crescendo, parlerebbero di brillante promessa...

Savoldelli 6,5: bene nelle crono, non va proprio in salita, cmq tutto sommato ha vinto una tappa

Casar 7,5: alzi la mano chi se lo aspettava in questa posizione

Garate 8: vince la seconda tappa più dura del Giro andando in fuga, il giorno dopo passa primo sul Gavia, porta a casa la maglia verde, resiste molto bene sul Mortirolo e arriva settimo nella generale, inossidabile

Pellizzotti 7:raccoglie i gradi di capitano da Di Luca e fa quel che può, vince una tappa ed entra nei 10

Pena e Vila 7,5:sono pochi gregari che si permettono di entrare nei 10 in classifica generale

Piepoli 8: vince due tappe ed è uno dei più brillanti in salita, anche se un po' si perde alla distanza

McEwen 8: non ha rivali degni di tale nome e fa un bel bottino tre tappe e poi a casa a prepararsi per il tour

Bettini 7,5: fa il velocista e riesce a vincere una tappa, porta a casa la maglia ciclamino ma sembra aver perso lo smalto in salita...non azzecca una fuga e nella tappa di Namur è beffato da chi è più in palla di lui

Schumacher 8,5: da semisconosciuto a realtà del ciclismo internazionale, vince due tappe con due splendide azioni, si piazza nei 10 spesso e volentieri nelle volate di gruppone e nelle salitelle è sempre tra i migliori, nelle classiche sarà uno da tener d'occhio

Sella 5: sfortunato a Sestri Levante, delude nel complesso

Di Luca 4: ha fatto bene a provarci ma ritorni alla svelta sui suoi passi

Rujano 5,5: delude il suo ritiro, comunque questo ragazzino non ha paura di nessuno e può fare molto (se si applica)

Petacchi:n.g.

Forster, Vaitkus, Verbrugghe, Horrach 7: splendide vittorie di tappa anche se diverse tra loro

Chiudo con una provocazione: non ci fosse stato Basso il Giro sarebbe stato molto più spettacolare

 

[Modificato il 29/05/2006 alle 19:02 by pepp]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 19:51
I MIEI VOTI... ALLORA...
BASSO: 10 Ha dominato in lungo ed in largo.. ha saputo non fare il cannibale.. l'ultima faccenda di Aprica non deve lenire una vittoria alla grande...
GUTIERREZ C: 9 Un oggi clamoroso che diventerà domani?? Glielo auguriamo di cuore..senza necessariamente dover pensare male... un podio tutto suo. che ha meritato..
SIMONI: 7 E' un lottatore, certo che se a 37 anni ancora non conosce le regole del gruppo.... un punto in meno, certe cose nn si chiariscono in tv...
CUNEGO: 5.5 Una vittoria almenodi tappa ci stava... dopo le gare pre giro ci si aspettava di più.. Buona fortuna per l'estate...
SAVOLDELLI: 6 - - Non è del tutto sufficiente ma il gran prologo e la sua lotta strenua anche contro problemi di salute gli fanno meritare qualcosa di più di una insufficienza piena, poi si prende anche la maglia blù...
CASAR: 6.5 Il francesino ha avuto carattere,,e dopo Domo ha saputo tenere..bravò,,
PELLIZZOTTI: 6 Bella vittoria di tappa, ma nl finale me lo aspettavo davanti...
GARATE: Un gregarione che sa vincere.. La vittoria di tappa la merita anche per aver onorato la maglia che porta...
PIEPOLI: 8 Regalate o meno ha vinto due tappe ed ha fatto un gran bel Giro... bravo il pugliesotto
MC EWEN: 7 Bravo e simaptico, un punto in meno perchè prima o poi il Giro lo deve finire...
BETTINI: 6.5 Diventa velocista per necessità, la sua tappa se la porta a casa con la maglia ciclamino... forse però qualche polemica in meno...
PEREZ CUAPIO: 6.5 Bene nel finale, ma non è più quello diuna volta.. è giovane ..aspettiamolo
SCHUMACHER: 7.5 Due tappe, maglia rosa e tanti attacchi.. occhio a questo qui...
RUJANO: 5 A parte le scenate tra lui, Savio ed il procuratore, il suo Giro non è stato all'altezza...
ULLRICH: 6 Si, sufficiente, è venuto a prepararsi ma almeno ora sa come è la visuale dal podio del Giro..
I Vincitori di tappa: 6 Bravi.. han colto l'attimo...
DI LUCA: 4 Forse ha fatto l'uovo fuori dalla cesta lo scorso anno, certo che per me non è uomo da corse a tappe
PARRA: 4 Poco e male
SCARPONI: 4 Idem
SELLA: 5 Dopo la sua caduta non credo stesse molto bene,,, ma qualcosa di più si poteva fare.
ROGERS: Il giorno della passerella di Milano gironzolava per Gorla Minore testimone io...
RASMUSSEN: 2 Ma chi quello del Tour?? C'era??
ZOMEGNAN 10 Ebbravo direttore, al Giro si è trovata freschezza,
novità, spazi più grandi.. Forse la strada è quella giusta.. ps: il cappellino gazzetta poi...
VEGNI: 9 L'ombra di Zome,,, prende le giuste decisioni su Plan de Corones, sente anche qualche parolina di troppo.. è il destino dei direttori di organizzazione... e bravo anche al Mauro...
BULBARELLI: 6 Perde una marea di punti per la rampogna su Basso Simoni ad Aprica... a volte è inascoltabile...ma un suff ci sta
CASSANI: 10 La vera anima delle cronache del Bulba è lui.. e pensate se non ci fosse...
DE STEFANO: 9 Poche palle, è brava!!
SGARBOZZA: 5 Blan de Goronese,, basta questo...
FABRETTI: 8 Mal di schiena sicuro ..dopo tutti sti km in moto...
MARTINELLO: 9 Un bravo anche al dg della Federciclismo

 

____________________
www.vcoazzurratv.it
...- --- .-.. .-
.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/05/2006 alle 20:30
Tra pagelle e pagelloni
mi son proprio rotto i marroni,

qui ci vuol sull'instante
un rimedio assai importante,

una birra, un whisky o un vino
sì, ci vuol proprio un bicchierino,

e tanto peggio se a Milano,
primo é arrivato un sacrestano.

Ops... un Vescovo

Dunque, cosa abbiamo imparato da questo Giro:

che i corridori sono come il vino, più invecchiano e più diventani buoni.

Età media dei primi 20 classificati + di 30 anni.
2 soli corridori nei primi 20 con anno di nascita che comincia con 198.

W il ciclismo, sport senza età!

 

____________________
E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Tirreno-Adriatico




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  postato il 29/05/2006 alle 20:32
Originariamente inviato da Felice

Tra pagelle e pagelloni
mi son proprio rotto i marroni,

qui ci vuol sull'instante
un rimedio assai importante,

una birra, un whisky o un vino
sì, ci vuol proprio un bicchierino,

e tanto peggio se a Milano,
primo é arrivato un sacrestano.

Ops... un Vescovo

Dunque, cosa abbiamo imparato da questo Giro:

che i corridori sono come il vino, più invecchiano e più diventani buoni.

Età media dei primi 20 classificati + di 30 anni.
2 soli corridori nei primi 20 con anno di nascita che comincia con 198.

W il ciclismo, sport senza età!



un poeta

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 20:53
Originariamente inviato da Felice

Tra pagelle e pagelloni
mi son proprio rotto i marroni,


Ahi ahi, t'ho contagiato!

Dunque, cosa abbiamo imparato da questo Giro:

che i corridori sono come il vino, più invecchiano e più diventani buoni.

Età media dei primi 20 classificati + di 30 anni.
2 soli corridori nei primi 20 con anno di nascita che comincia con 198.

W il ciclismo, sport senza età!


Sì, la rivoluzione che c'è stata nelle classiche non si è ancora vista nelle corse a tappe.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 21:08
Il Vescovo direbbe che il "Giro val bene una messa"

 

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Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
If you don't have the balls to brake late then that is your problem. L.H. to K.R.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 21:13
be x una volta che posso valutare io qualcuno...dopo 5 anni di supplizi......

BASSO 9,5 una sola imperfezione,quella dell'Aprica,non doveva dare addito a polemiche.Per il resto perfetto.
GUTIERREZ CATALUNA 8 un duro anche lui non ha mai mollato ed alla fine la grinta ha pagato speriamo nn sia l'ennesima meteora iberica.
SIMONI 7- un lottatore ha perso tanto per la lingua lunga e biforcuta
CUNEGO 6-- x la fiducia ottenuta grazie al finale,sennò insufficiente
SAVOLDELLI6+ grande inizio,poi il percorso non lo aiuta
PIEPOLI 7,5 un vero jolly bravo a capitalizzare
CASAR 6,5 bravo
PELLIZOTTI 6,5 bella vittoria
BETTINI 6+ peccato x le tappe,si salva grazie all'assenza di velocisti e alla ciclamino
GARATE 6/7 grande vittoria,grande a saltara,grande maglia verde
RUJANO 4,5 (anche a savio)lento goffo e macchinoso
MC EWEN 7+ deve finire il giro allora 8,5
PETACCHI s.v
POLLACK 6 bel lottatore
VAITKUS 6,5 l'uomo che nn t'aspetti
ULLRICH 6-- peccato avrei voluto vederlo in fuga.
DI LUCA 4,5 vedi rujano
SELLA 5 siamo sicuri sia da grandi giri?
CARUSO 6 peccato x la terza settimana
SCARPONI 4,5 mai visto
SCHUMACHER 7+ che grinta,la vera rivelazione
BRUSEGHIN 677 che cuore!
HORRACH,LAVERDE,FORSTER,VERBRUGGHE 6,5 x le vittorie
GADRET 6/7 finalmente un francese che se la cava in salita.Bravo speriamo di vederlo al tour

BULBARELLI 5,5 per la partigianeria finale e per gli occhiali
CASSANI 7,5 per la partigianeria finale
MARTINELLO 5,5 ringrazi le dichiarazioni sulla polemica basso-simoni
SGARBOZZA 5 pessimo
FABRETTI 6,5 rimedia grazie alla moto
DE STEFANO 6/7 peccato per l'eccessiva partecipazione nei confronti dei corridori

 

[Modificato il 29/05/2006 alle 21:26 by superalvi]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 21:25
pagellone squadre

TEAM CSC 10 perfetti
LAMPRE FONDITAL 6 grazie a bruseghin e vila,sennò disastro con l'organico che avevano
LIQUIGAS 6,5 monumento a Pelizzotti
CERAMICA PANARIA NAVIGARE 7 tappa e grande cuore,bravi
SELLE ITALIA-DIQUIGIOVANNI 5,5 peccato nn hanno raccolto niente
TEAM MILRAM 4,5 mai visti nemmeno in fuga
AG2R 7 successo di tappa e l'esplosione di un ottimo gadret
COFIDIS 6 grazie a verbrugghe
CREDIT AGRICOLE 5 tante fughe ma mai nei momenti decisivi si sono fatti notare
FDJEUX.COM 5 vedi sopra
CAISSE D'EPAIRGNE-ILLES BALEARES 7+ sempre all'attacco,hanno pigliato una tappa,sfiorate altre,hanno onorato il giro
SAUNIER-DUVAL 8 l'unica competitiva in salita
LIBERTY 6-- grazie a Caruso
EUSKADI 6 per le fughe e la buona volontà
PHONAK 7,5 compatta
QUICK STEP 7/8 ciclamino e verde,2 tappe pur essendo i rincalzi dello squadrone del Nord,bravissimi
GEROLSTEINER 7 nn fosse per Schumacher e Forster
DISCOVERY 6 gran partenza poi calati tanto visto il potenziale
T-MOBILE 6 grazie al cronometro
BOUYGUES TELECOM 5 qualche fuga nulla più
RABOBANK 4,5 mai vista
DAVITAMON LOTTO 6+ grazie a mc ewen


 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 21:50
Non darò numeri ma chiacchiere.

Partecipazione di atleti superiore agli anni passati, e questa è un'ottima cosa, però oggettivamente Basso era troppo forte per gli altri.

Percorso bello e, checchè ne dica + di qualcuno nel forum, molto equilibrato.
I primi 4 sono un passista scalatore, un passista e due scalatori.

I giovani escludendo Cunego e quel matto (in senso buono) di Sella (qualcuno gli dovrà insegnare un po di tattica e a regolare gli sforzi) non si sono mai visti.

Squadre straniere qualitativamente superiori, e di molto, agli altri anni e finalmente venute qui per correre e non per fare allenamenti e vacanze attive.
Nessuno ha parlato del Francese GADRET che, prima di essere colpito dalla sfortuna e costretto al ritiro, stava facendo un'ottimo giro.
Una menzione particolare al mio pupillo Bretone Carl Naibo.
Meritata la Maglianera ma giustificata da una settimana abbondante di coliche, e altro ancora, intestinali.
E' arrivato ultimo ma è arrivato (altri invece ....lasciamo perdere).
E un ragazzino e avrà modo di rifarsi.

Pubblico sulle strade nella media degli altri anni (compresi gli imbecilli che ulano, insultano e fanno gavettoni a ciclisti).
Menzione particolare per quei 7/8 deficenti (compreso un massaggiatore in mezzo alla strada ad Alleghe) che hanno messo in pericolo l'incolumità dei ciclisti.

Media nel senso di TV (a parte la Rai) e Stampa nella media degli altri anni, ovvero insufficenza totale.
Si parlava + di ciclismo sul Giornale o su Repubblica che sui giornali sportivi in testa quello organizzatore.

La Rai meriterebbe un mare di critiche.
Comincio con le cose positive.
Più tempo alle dirette (circa 10 minuti in + degli altri anni).
Cassani e Martinello, a parte piccoli incespicamenti, come sempre precisi e puntuali.

Adesso le negative:
Scarsa o assente pubblicità dell'evento (per il mondiale di calcio ci stanno smarronando da mesi!!).
Telecronisti che dimenticano che devono fare cronaca e non tifo o opinione.
Opinionisti (SIC!!!!!!!) che fanno a cazzotti con la grammatica e con la logica!!.
Immagini inversamente proporzionali alla pioggia.
Le due tappe in diretta integrale troncate nella parte + bella per non spostare la cronaca per 50 minuti su un'altro canale.
Un processo alla tappa che era un carrozzone con dentro il nulla.
Eccetera eccetera eccetera.

In conclusione cosa dire, sono state 3 belle settimane.
Ho visto come tutti gli anni lo splendido spettacolo storico-geografico di questo meraviglioso paese e, soprattutto, medie di corsa (soprattutto in salita) a misura di uomo e non di extraterrestri.

Per finire un BRAVO a tutti quelli che in corsa o intorno a questa ci hanno dato o hanno permesso questo meraviglioso spettacolo.

W TUTTI

 

____________________
"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 29/05/2006 alle 22:07
Originariamente inviato da Felice

Tra pagelle e pagelloni
mi son proprio rotto i marroni,

qui ci vuol sull'instante
un rimedio assai importante,

una birra, un whisky o un vino
sì, ci vuol proprio un bicchierino,

e tanto peggio se a Milano,
primo é arrivato un sacrestano.

Ops... un Vescovo

Dunque, cosa abbiamo imparato da questo Giro:

che i corridori sono come il vino, più invecchiano e più diventani buoni.

Età media dei primi 20 classificati + di 30 anni.
2 soli corridori nei primi 20 con anno di nascita che comincia con 198.

W il ciclismo, sport senza età!


ahahahah!!

 

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Livello Federico Bahamontes




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Registrato: Feb 2005

  postato il 30/05/2006 alle 09:08
Basso 10 il Terribile
Piepoli 9 un gigante
Bettini 8 si è inventato sprinter
Pellizzotti 7 ha fatto un Giro alla sua altezza
Kaiser Jan 7 ha trattato il Giro come una palestra, ma ha vinto una gran crono. Antagonista di Ivan al Tour
Gutierrez Cataluna 6 ha tenuto in piedi il Giro
Cunego 5 Incostante, ma può crescere
Savoldelli 4 la brutta copia dello scorso anno
Di Luca 3 Dopo un Giro da incorniciare uno da dimenticare

Gibo Simoni 1.

 

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Crono-Campione-Nazionale 2005 US ACLI

Attenzione!! Vieni a trovarmi su

http://www.cycling-checco.tk

 
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Livello Moreno Argentin




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Registrato: Oct 2004

  postato il 30/05/2006 alle 09:32
Originariamente inviato da antonello64

un Giro abbastanza noioso, dove si è visto un corridore ed un mucchio di mezze figure.
Nulla a che vedere con quello dello scorso anno, dove alla penultima quattro atleti si sono giocati la maglia rosa, sfiorandola tutti e quattro.

Spero serva da lezione a chi pensa che basta inserire una infinità di salite sul percorso per spettacolarizzare la corsa.


Senza salite nel finale era finito già alla Maielletta!! Per fortuna che c'erano i tapponi dell'ultima settimana!! Immaginate se Basso va al tour in queste condizioni. Alla prima tappa di montagna (L'alpe d'Huez...) il tour è chiuso senza possibilità di riaprirsi. Se c'è uno che va più forte dappertutto non c'è percorso che tenga. Ma un percorso estremamente duro mantiene comunque la suspance.

 
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Livello Freddy Maertens




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Registrato: Jan 2006

  postato il 30/05/2006 alle 11:23
Ho passato la mattinata a riflettere su questo Giro. Ho cercato di tirarne fuori un po di conclusioni sui vari protagonisti. So che sono cose piu o meno condivisibili (alcune di piu, altre molto, molto meno), ma voglio comunque rendervi partecipi dei ragionamenti fatti.

Ivan Basso: era uno dei “promessi”. Lo scorso anno, il Giro lo aveva (forse) perduto sullo Stelvio, a causa di problemi intestinali. Era in rosa quel giorno, e perse oltre 15 minuti. Ma non si arrese, e vinse altre due tappe prima del traguardo di Milano. Cominciava a dimostrare carattere, il varesino. Poi venne il secondo posto al Tour, venne quella prestazione brillante, anche se offuscata dalla luce irradiata da Armstrong. Poi l’americano ha lasciato le corse, puntando con il dito su Ivan ad indicare il proprio successore. Ivan, per ora, è stato di parola. Non ci doveva nemmeno venire, al Giro. Doveva fare una stagione incentrata esclusivamente sul Tour de France, la regina di tutte le corse. E invece al Giro ci è voluto venire, nonostante gli sfavori del pronostico. Si, perchè Ivan non è uno scalatore puro. Non è un corridore da Mortirolo, da colle San Carlo, da Plan de Corones. E invece Ivan ha lavorato duro, si è allenato, ha staccato tutti su ogni salita, rifilando minuti su minuti anche a cronometro. Se l’è guadagnato Ivan questo Giro. Se lo è guadagnato lui come tutta la sua squadra. Perchè il duro lavoro, alla fine, paga.

Damiano Cunego: la grande “promessa”. Doveva essere tornato quello del 2004, quello che vinse il Giro a 22 anni. L’avvicinamento alla corsa rosa sembrava dimostrarlo: Coppi e Bartali, Giro del Trentino, GP Industria e Artigianato… il portacolori della Lampre - Fondital ne ha vinte di corse, prima di arrivare a Seraing… è stato persino il primo a scattare! Il primo a cercare la vittoria. Ma a parte quello scatto telefonato, al primo arrivo in salita, a 4 chilometri dalla vetta, il veronese non ha fatto praticamente altro. Si è staccato su ogni salita, ha rincorso, ha preso legnate a cronometro (piu di 5 minuti), ha pianto. Ha chiuso però in crescendo, Cunego. Ha chiuso attaccando sul Mortirolo, inseguendo con brillantezza il duo in testa. Ha chiuso che, a sprazzi, sembrava davvero il Cunego del 2004, lasciando ben sperare ai propri, delusi, tifosi. Ora per Damiano è giunto il momento di fermarsi un attimo, riposare le gambe e pensare a cosa vuole fare. Il Giro del 2004 è stata una splendida vittoria, soprattutto accompagnata dal Lombardia dello stesso anno. Ma deve smettere di vivere di rendita, perchè “di rendita” non si diventa campioni. Ora promette il Tour, pensa alla corsa francese, nella quale esordirà quest’anno. Sicuramente ci arriverà preparato, ma con indosso gli occhi di tutti i mass media, alla ricerca del riscatto, o del cedimento. La pressione non ha mai fatto bene al campioncino veronese, e la patirà anche questa volta. E’ gestito male, forse, Damiano? Si allena malamente? Troppe gare? Strascichi di mononucleosi? Evidentemente la convivenza forzata con Simoni era poco piu di una scusa, ma allora, la causa di questo crollo di Damiano, che si protrae ormai da 2 anni, qual’è? I dubbi cominciano ad essere troppi, e le risposte alle domande sempre le stesse.
Cunego deve raccogliere. Deve vincere. Vincere sul suo terreno, le Classiche. Per il Giro ed il Tour, caro Damiano, c’è tempo, molto tempo.

Gilberto Simoni: è un leone. Forse un po vecchio, ma pur sempre un leone. E’ l’unico che ha davvero dato l’impressione che fino all’ultimo, il Giro non fosse proprio chiuso. E’ l’unico che ha lottato, che non si è arreso, fino all’ultimo. E’ stato uno dei due uomini (l’altro è Leonardo Piepoli, ma sul Mortirolo non ha brillato) a riuscire a tenere (a volte) il passo di Basso in salita.
Il suo è stato un grande Giro. Lui puntava a vincere, ma non si aspettava sicuramente un Basso cosi. Il terzo posto in classifica generale, alle spalle di Gutierrez, forse non rende merito al trentino. Per vincere, a volte, bisogna saper rischiare…
Ma non si può parlare di “Gibo” Simoni, senza pensare all’ultimo arrivo in salita, quello dell’Aprica, in cui Gilberto ha dato sfogo a tutta la rabbia repressa nelle tre settimane, accusando malamente Basso, e facendo lui (e facendo fare a tutto il ciclismo italiano) una brutta, bruttissima figura. Basso gli avrà sicuramente detto che sarebbero andati al traguardo di comune accordo, ma Simoni sapeva benissimo di non poter fare altro. Sul passo, a fondo valle, non avrebbe tenuto la rimonta di Basso, e portarselo dietro significava non lasciargli Cunego e Gutierrez a ruota, tenere lontani almeno loro. E poi chissà, arrivare insieme ad uno come Basso, poteva significare la vittoria nella tappa regina… e invece è andato in crisi di fame, Simoni. Si è mangiato un panino a 6 chilometri dall’arrivo, e poi, poi ha perso la ruota di Basso. Ivan non ha scattato, non ha accelerato, ha solo continuato implacabile con quel ritmo che ha massacrato tutti. Alla fine, ha dovuto cedere anche Simoni, ma arrivato al traguardo, ne ha dette di cotte e di crude. Accordi non rispettati, persino richieste di soldi… La brutta figura l’ha certo fatta fare a Basso, ma l’ha fatta anche lui, rovinando il proprio Giro, e soprattutto, l’ha fatta fare a tutto il ciclismo (telecronisti compresi).

Paolo Savoldelli: si è presentato al Giro con la maglia rosa indosso, in tutti i sensi. Era il campione uscente, e ha vinto il prologo di Seraing, con una prestazione davvero lodevole. Ma l’aveva detto, Paolo, che era un Giro troppo duro per lui. Troppe salite e soprattutto, troppo dure. Non ha tenuto il passo, Savoldelli. Non ha tenuto in primis il passo di Ivan Basso (come nessun altro), ma non ha tenuto il passo nemmeno dei suoi principali avversari dello scorso anno. Si è parlato di allergia, ed è credibile che sia stato cosi, ma non è certo stata solo un’allergia a fermare il falco bergamasco. Non era semplicemente un Giro disegnato per le sue gambe, e questo, Paolo, lo sapeva bene. Ha voluto partecipare lo stesso, lottare per onorare quel pronostico, quelle aspettative, che si avevano su di lui. Bisogna rendere onore a questo campione, che certo troverà nel Tour de France, un’altimetria piu congeniale alle sue attitudini, e neppure il peso del pronostico.
Si è comunque portato a casa la maglia blu della Gran Combinata, accalappiata il primo giorno di corsa e mai piu ceduta. Si è difeso, e si è difeso bene. Bravo Paolo.

Danilo Di Luca: è un corridore da classiche, lo è sempre stato. Lo scorso anno, sulla scia di una forma sensazionale, aveva tenuto ottimamente per 3 settimane, arrivando vicino (molto vicino) a strappare la maglia rosa al vincitore, ancora piu vicino al podio. Ha deciso di puntare tutto sul Giro, quest’anno, Danilo. Una scelta difficile e pericolosa, che evidentemente non ha portato i frutti voluti. Ha raccolto poco nelle classiche, proprio perchè ha cercato di spostare il picco di forma nel mese di maggio, ma evidentemente qualcosa non è andato come Danilo sperava. Ha sofferto ogni volta che la strada saliva, ogni volta che Basso ( o qualcuno dei primi) allungava leggermente il passo. E’ l’unico dei “pretendenti” iniziali, a non essere in testa alla classifica, e quel 23° posto a quasi un’ora da Basso, non è certo quanto aveva preventivato (anche al peggio) il 5 maggio. E’ arrivato comunque sorridente a Milano, Di Luca, senza mostrare troppa di quella profonda delusione che sicuramente prova. Ora parla di Tour, dove andrà a caccia di tappe, si presume, come si addice ad un cacciatore di classiche come lui. Dovrà fare a metà con Garzelli, che per appoggiarlo, ha rinunciato a prendere al Giro 2006, e che è giusto che possa avere la squadra a proprio favore al Tour. Per Danilo la stagione non è finita. Ci sono le classiche estive, e, soprattutto, c’è un Mondiale adatto alle sue caratteristiche. Certo, dovrà dimostrare di essere in forma, il campione uscente del Pro Tour, molto piu in forma di quanto non abbia dimostrato in questo difficilissimo Giro…

José Rujano: era stato la sorpresa del 2005, terzo sul podio di Milano a soli 45″ da Paolo Savoldelli. Era stata la promessa per il 2006, alla presentazione di un giro cosi duro che sembrava tagliato proprio per le gambe del grimpeur venezuelano. Era poi stata, però, la grande “chiacchiera” dell’inverno. Le discussioni con la squadra, con il procuratore, tra il procuratore e la squadra, tra la Quick-Step e la squadra, tra la Quick-Step ed il procuratore… un batti e ribatti in cui però, di pedalate, Rujano ne ha date poche e controvoglia. Ora Rujano non è neppure in classifica generale, ritirato a 3 chilometri dal traguardo di La Thuile, un ritiro che sa di vendetta, piu che di crisi di freddo. Si, perchè coperto e scaldato, 3 chilometri in bici li fai. Ma se hai un contratto in scadenza, se devi correre il Tour con un’altro team (la Quick-Step, per l’appunto), chi te lo fa fare?
E cosi ha mollato, José, attirandosi l’ira di tutta la “Selle Italia - Serramenti Diquigiovanni”, compagni e dirigenti. Ha mollato lasciando l’amaro in bocca ai tanti tifosi che da lui si aspettavano scintille nell’ultima, durissima settimana. Non l’ha nemmeno iniziata, il venezuelano, e ora lo vedremo correre in maglia bianco-blu al Tour… la Quick-Step, nel frattempo, mette le mani avanti, dicendosi anch’essa delusa dal comportamento dello scricciolo… vedremo, José, vedremo… vedremo se è solo una promessa, solo un bozzolo, o se tornerà a vedersi la farfalla…

Alessandro Petacchi: lo si aspettava per tutte le volate, per dar battaglia a Robbie McEwen, prima al Giro, poi al Tour. Lo si era visto vincere le prime volate di gruppo da dominatore. Lo si era visto vincere il duello con Boonen in volata in Portogallo e Spagna. Lo si era persino visto cercare una “trasformazione”, partecipando alle classiche del Nord. Lo si era visto rabbioso degli scarsi risultati ottenuti, deciso a tornare in Italia e a vincere. Lo si è, purtroppo, visto cadere a Namur. Rotula rotta, qualche mese di stop, Giro saltato, Tour probabilmente, forse lo si vedrà alla Vuelta. Peccato, Ale. Peccato perchè ci sei mancato tanto, in questo Giro… riprenditi presto.

Paolo Bettini: è venuto al Giro con la speranza di vestire la maglia rosa nei primissimi giorni, e portarla in Italia. E’ venuto al Giro con la speranza di vincere qualche tappa delle sue, magari la Livorno - Sestri Levante, lui che a Livorno ci è nato. E’ venuto al Giro con l’amaro in bocca per gli scarsi risultati ottenuti nelle classiche del Nord, per il rapporto in crisi con la squadra. Ci è venuto con una squadra non all’altezza (Garate a parte), eppure ci è venuto, cercando di fare bene. Ci è venuto comunque, con 2 vittorie alla Tirreno-Adriatico, un GP di Lugano ed una al Challenge Illes Balears. Ci è venuto, il Grillo, e alla fine, ha fatto il velocista. La sua vittoria, a Brescia, è servita a fargli vestire una “maglia rosa scuro” che si chiama Ciclamino, ed è la maglia dei velocisti, la classifica a punti. Bravo Paolino. Bravo perchè non si arrende mai, bravo perchè scherza sempre, bravo perchè non fa poi tanta polemica. Bravo perchè è uno dei grandi campioni italiani, e continua ad onorare il Giro con la sua presenza. Bravo Paolino, bravo. Ora cambierà squadra, forse andrà alla T-Mobile, forse in Spagna, forse no. Chi lo sà. Eppure una cosa si sà: il campione olimpico in carica continuerà a vincere, e a vincere tanto, come ha sempre fatto e come merita. Vai Paolino, vai!

José Enrique Gutierrez Cataluña: la grande sorpresa. Un corridore di 78 chili di peso, che corre per una delle squadre piu discusse del circuito Pro-Tour (la Phonak), che va su per le montagne come fosse un fuscello, può dar adito a qualche sospetto. Se poi, durante il Giro, viene arrestato in Spagna il suo (ex?) preparatore atletico, e viene trovato in possesso di sostanze dopanti e sacche per autotrasfusione, i dubbi diventano ancora di piu. Ma io di dubbi non ne voglio avere, fino a quando non sarà eventualmente accertata la colpevolezza di José Enrique Gutierrez. E’ stato bravo Gutierrez. Ha sofferto per restare il piu vicino possibile a Basso, lui che non ha le caratteristiche giuste per farlo. Ha corso con lo sfavore costante del pronostico, con la stampa sempre ad aspettarsi un suo crollo, sempre a dire che sarebbe “rimbalzato” sulle salite piu dure. E invece ha tenuto, José. Ha tenuto perfino sul Mortirolo, arrivando in cima insieme ad un Cunego in grande ripresa. Certo, ha patito, ha faticato, ha anche ceduto, ma è riuscito a perdere meno degli altri da Ivan Basso, e questo, gli è fruttato il secondo posto al Giro. Bravo Gutierrez. Sei stato grande. (...)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 11:31
Originariamente inviato da alt-os

Ivan Basso: era uno dei “promessi”. Lo scorso anno, il Giro lo aveva (forse) perduto sullo Stelvio, a causa di problemi intestinali. Era in rosa quel giorno, e perse oltre 15 minuti.


Non era in rosa!
La perse già il giorno prima a Ortisei...inoltre becco più di 40 minuti.

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 30/05/2006 alle 11:33
Originariamente inviato da Andrea_Web

Non era in rosa!
La perse già il giorno prima a Ortisei...inoltre becco più di 40 minuti.


Ciusto, ciusto... la mia memoria ormai è andata, e quando mi dimentico di rivedere e ricontrollare, faccio di queste magre figure...

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 30/05/2006 alle 16:34
Basso:10,praticamente ha dominato su ogni terreno.Nelle salite dure dove si doveva difendere ha inflitto distacchi pesanti a tutti gli altri.Non voglio credere che quello che dice Simoni sia vero,altrimenti perderebbe tutta la mia stima e il voto diventerebbe un 2.
Gutierrez:10 e lode.Se potesse disegnare il suo Giro ideale sicuramente non lo farebbe così bello.
Simoni:9,5.Gibo è sempre il vecchio leone indomabile.Avesse avuto 3 anni in meno staremmo a parlare di lui come vincitore.10 per la carriera.E ora l'Alpe d'Huez.
Pellizzotti:8.Fa quasi il Di Luca dello scorso anno.La cosiddetta forma della vita gli permette di salvare la baracca Liquigas.Ora però caro Franco devi dare continuità ai risultati.
Cunego:6.Il ragazzo è gestito male e sente troppo la pressione.Finisce cmq il Giro in crescendo.Caro Damiano fossi in te ripartirei da zero come ha fatto Di Luca lo scorso anno.
Savoldelli:5,5.NOn in forma come lo scorso anno,c'è cmq da dire che questo Giro era troppo duro per le sue caratteristiche e lui dentro di se ne era cosciente.
Di Luca:3.Mi dispiace dare questo voto a Danilo perchè sono suo tifoso,però caro Killer lo meriti tutto.Sbaglia completamente preparazione quando forse era meglio puntare alle classiche come lo scorso anno e poi eventualmente sfruttare la condizione.Resto convinto che sia un corridore da classiche ma un Giro un po più morbido per me Danilo lo pò vincere.Ora va al Tour e spero lo affronti come il Giro dello scorso anno.Se avrà una grande condizione la classifica verrà da se.

 
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