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Autore: Oggetto: L'Atleta del secolo

Livello Bernard Hinault




Posts: 1161
Registrato: Jan 2005

  postato il 12/04/2006 alle 11:04
Secondo me gli sportivi che hanno lasciato il segno sono: (parto dallo sport più importante)

Ciclismo: Fausto Coppi
Calcio: Pelè
Motociclismo: Giacomo Agostini(direi Valentino Rossi ma si è afferrmato dal 2000 in poi quindi sarà per il prossimo secolo!)
Automobilismo: Ayrton Senna
Scherma: Valentina Vezzali
Non me ne vengono in mente altri per ora, nel caso li aggiungo

 
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Esordiente




Posts: 2
Registrato: Oct 2006

  postato il 19/10/2006 alle 23:39
Originariamente inviato da antonello64

secondo me Agassi è superiore a Lendl, perchè ha vinto gli Slam su tutte le superfici (e Lendl no), e perchè ha vinto tutto quello che ha vinto nonostante abbia buttato via diverse vittorie a causa della scarsa professionalità che aveva in gioventù.
Il paragone tra la serietà di Lendl e quella di Agassi non si comincia neppure, idem per la regolarità, però come qualità assoluta secondo me è meglio Agassi.
Lendl l'ho sempre visto come un atleta capace di tenere un ritmo sostenuto per tantissimo tempo, ma incapace di arrivare ai picchi raggiunti invece da numerosi altri atleti; perdeva regolarmente contro il miglior Borg, il miglior Connors ed il miglior McEnroe, poi come questi sono scesi un pò li ha massacrati; perdeva contro il miglior Becker, e spesso anche contro il miglior Edberg; anche il miglior Wilander ed il miglior Cash sono riusciti a tenergli testa.
Certamente per vincere contro il ceco dovevi giocare al 100%, ma diversi giocatori erano in grado di batterlo se vi fossero riusciti.
Agassi ha subito solo da Sampras: per il resto ha battuto spesso e volentieri Becker ed Edberg nei loro anni migliori, ma è arrivato anche a giocarsela alla pari con il miglior Federer (finale US Open 2005).
Chiaramente Agassi ha perso da gente che contro Lendl avrebbe fatto si e no 3 giochi, ma se l'americano avesse avuto la professionalità di Lendl in tutta la sua carriera, probabilmente il suo record nello Slam sarebbe vicino, se non addirittura superiore, a quello di Sampras


L'accostamento tra Ivan Lendl ed Andrè Agassi è quasi imporponibile e lo è per una semplice ragione: Lendl è stato un vero, grande, incontrastato numero uno del mondo, il dominatore del tennis nella seconda metà degli anni '80, in un'epoca popolata di fuoriclasse, cosa che Agassi non è mai stato.
Come disse una volta qualcuno (credo Pietrangeli): "Il problema di Agassi è che vuole tirare più forte di Lendl". Non a caso, negli scontri diretti contro il più vecchio avversario Andreuccio quasi sempre le prese di santa ragione (2-6 il bilancio tra loro). Lendl era più potente, più resistente, più continuo e, a fine carriera, superiore anche nel gioco a rete (eccellente la sua demi volée nel '90).

Scrivere che Lendl massacrò gli avversari citati quando questi calarono, intanto è inesatto (sconfisse McEnore 7 volte su 7 tra l'81 e l'82 quando l'americano aveva 23 anni, e due volte consecutive Borg quando lo svedese era il numero uno del mondo ed il ceko era ventenne) e poi scorretto: non si capisce, infatti, per quale motivo si dovrebbero considerare più probanti i confronti tra Lendl al peggio ed i suoi avversari al meglio e non l'intero arco della carriera. Connors è stato competitivo fino al 1991: allora perché non ricordare che col fuoriclasse ceko perse gli ultimi 17 (!!) incontri, non battendolo una volta che fosse una in 8 anni? Connors vinceva contro il Lendl ragazzino, già fortissimo ma afflitto da evidenti limiti atletici e di tenuta nervosa (e con un rovescio ed un servizio da perfezionare), contro un Lendl che non era ancora la metà di ciò che sarebbe diventato. Quando Lendl divenne Lendl, le loro partite divennero un tiro al piccione.

Come si può affermare che Wilander (un giocatore che al meglio non era certo inferiore ad Agassi come gli dimostrò a Parigi nell'88, torneo che vise tre volte contro una di Andrè) gli tenne testa, se con Lendl perse 15 incontri su 22?

Il miglior Becker è stato quello incontrato da Lendl negli anni '80 (fu allora che vinse i suoi tre Wimbledon): il bilancio è 11-10 a favore di Lendl e tra i due c'erano sette anni di differenza. L'Edberg che perse le ultime tre partite con Agassi tra il '94 ed il '95 era già in prepensionamento; aveva dato il meglio a cavallo tra gli anni '80 e '90, raggiungendo il numero uno tra il '90 ed il'92.

Un paragone che correttamente consideri l'intera attività evidenzia che Lendl è stato il miglior giocatore della sua generazione: 270 settimane in testa, 94 tornei vinti, numero uno del mondo nel 1985, 1986, 1987, 1989. Il paragone con Agassi, per me, è davvero quasi offensivo.

 
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Livello Moreno Argentin




Posts: 372
Registrato: Oct 2004

  postato il 20/10/2006 alle 10:15
Originariamente inviato da Elcharro

Originariamente inviato da antonello64

secondo me Agassi è superiore a Lendl, perchè ha vinto gli Slam su tutte le superfici (e Lendl no), e perchè ha vinto tutto quello che ha vinto nonostante abbia buttato via diverse vittorie a causa della scarsa professionalità che aveva in gioventù.
Il paragone tra la serietà di Lendl e quella di Agassi non si comincia neppure, idem per la regolarità, però come qualità assoluta secondo me è meglio Agassi.
Lendl l'ho sempre visto come un atleta capace di tenere un ritmo sostenuto per tantissimo tempo, ma incapace di arrivare ai picchi raggiunti invece da numerosi altri atleti; perdeva regolarmente contro il miglior Borg, il miglior Connors ed il miglior McEnroe, poi come questi sono scesi un pò li ha massacrati; perdeva contro il miglior Becker, e spesso anche contro il miglior Edberg; anche il miglior Wilander ed il miglior Cash sono riusciti a tenergli testa.
Certamente per vincere contro il ceco dovevi giocare al 100%, ma diversi giocatori erano in grado di batterlo se vi fossero riusciti.
Agassi ha subito solo da Sampras: per il resto ha battuto spesso e volentieri Becker ed Edberg nei loro anni migliori, ma è arrivato anche a giocarsela alla pari con il miglior Federer (finale US Open 2005).
Chiaramente Agassi ha perso da gente che contro Lendl avrebbe fatto si e no 3 giochi, ma se l'americano avesse avuto la professionalità di Lendl in tutta la sua carriera, probabilmente il suo record nello Slam sarebbe vicino, se non addirittura superiore, a quello di Sampras


L'accostamento tra Ivan Lendl ed Andrè Agassi è quasi imporponibile e lo è per una semplice ragione: Lendl è stato un vero, grande, incontrastato numero uno del mondo, il dominatore del tennis nella seconda metà degli anni '80, in un'epoca popolata di fuoriclasse, cosa che Agassi non è mai stato.
Come disse una volta qualcuno (credo Pietrangeli): "Il problema di Agassi è che vuole tirare più forte di Lendl". Non a caso, negli scontri diretti contro il più vecchio avversario Andreuccio quasi sempre le prese di santa ragione (2-6 il bilancio tra loro). Lendl era più potente, più resistente, più continuo e, a fine carriera, superiore anche nel gioco a rete (eccellente la sua demi volée nel '90).

Scrivere che Lendl massacrò gli avversari citati quando questi calarono, intanto è inesatto (sconfisse McEnore 7 volte su 7 tra l'81 e l'82 quando l'americano aveva 23 anni, e due volte consecutive Borg quando lo svedese era il numero uno del mondo ed il ceko era ventenne) e poi scorretto: non si capisce, infatti, per quale motivo si dovrebbero considerare più probanti i confronti tra Lendl al peggio ed i suoi avversari al meglio e non l'intero arco della carriera. Connors è stato competitivo fino al 1991: allora perché non ricordare che col fuoriclasse ceko perse gli ultimi 17 (!!) incontri, non battendolo una volta che fosse una in 8 anni? Connors vinceva contro il Lendl ragazzino, già fortissimo ma afflitto da evidenti limiti atletici e di tenuta nervosa (e con un rovescio ed un servizio da perfezionare), contro un Lendl che non era ancora la metà di ciò che sarebbe diventato. Quando Lendl divenne Lendl, le loro partite divennero un tiro al piccione.

Come si può affermare che Wilander (un giocatore che al meglio non era certo inferiore ad Agassi come gli dimostrò a Parigi nell'88, torneo che vise tre volte contro una di Andrè) gli tenne testa, se con Lendl perse 15 incontri su 22?

Il miglior Becker è stato quello incontrato da Lendl negli anni '80 (fu allora che vinse i suoi tre Wimbledon): il bilancio è 11-10 a favore di Lendl e tra i due c'erano sette anni di differenza. L'Edberg che perse le ultime tre partite con Agassi tra il '94 ed il '95 era già in prepensionamento; aveva dato il meglio a cavallo tra gli anni '80 e '90, raggiungendo il numero uno tra il '90 ed il'92.

Un paragone che correttamente consideri l'intera attività evidenzia che Lendl è stato il miglior giocatore della sua generazione: 270 settimane in testa, 94 tornei vinti, numero uno del mondo nel 1985, 1986, 1987, 1989. Il paragone con Agassi, per me, è davvero quasi offensivo.


Offensivo per Agassi.
Il chicken o Rabbit (nomignoli affibbiati al ceco da Connors che regolarmente lo piallava) ebbe un salto di qualità improvviso a 23 anni dovuto alla famosa dieta mediterranea (confezionata direttamente nei laboratori Balco...) Mediocre giocatore e primo grande dopato del tennis pro. (Dopato ad ormoni e probabilmente emoderivati come confermato dalle indagini sulla Balco della quale era assiduo cliente come Chang, Courier e probabilmente lo stesso Sampras)

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2390
Registrato: Sep 2006

  postato il 20/10/2006 alle 13:54
er me gli atleti del secolo, o piu' propriamente quelli che ho visto direttamente da quando sono in vita sono:
ciclismo:merckx.intendendo che le imprese di coppi resteranno nella storia.
calcio:pele'.
atletica.e.moses
automobilismo a.senna
basket.m.jordan
tennis:john patrick mc enroe
ginnastica nadia comaneci

 
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Esordiente




Posts: 2
Registrato: Oct 2006

  postato il 20/10/2006 alle 22:05
Originariamente inviato da lallo

Originariamente inviato da Elcharro

Originariamente inviato da antonello64

secondo me Agassi è superiore a Lendl, perchè ha vinto gli Slam su tutte le superfici (e Lendl no), e perchè ha vinto tutto quello che ha vinto nonostante abbia buttato via diverse vittorie a causa della scarsa professionalità che aveva in gioventù.
Il paragone tra la serietà di Lendl e quella di Agassi non si comincia neppure, idem per la regolarità, però come qualità assoluta secondo me è meglio Agassi.
Lendl l'ho sempre visto come un atleta capace di tenere un ritmo sostenuto per tantissimo tempo, ma incapace di arrivare ai picchi raggiunti invece da numerosi altri atleti; perdeva regolarmente contro il miglior Borg, il miglior Connors ed il miglior McEnroe, poi come questi sono scesi un pò li ha massacrati; perdeva contro il miglior Becker, e spesso anche contro il miglior Edberg; anche il miglior Wilander ed il miglior Cash sono riusciti a tenergli testa.
Certamente per vincere contro il ceco dovevi giocare al 100%, ma diversi giocatori erano in grado di batterlo se vi fossero riusciti.
Agassi ha subito solo da Sampras: per il resto ha battuto spesso e volentieri Becker ed Edberg nei loro anni migliori, ma è arrivato anche a giocarsela alla pari con il miglior Federer (finale US Open 2005).
Chiaramente Agassi ha perso da gente che contro Lendl avrebbe fatto si e no 3 giochi, ma se l'americano avesse avuto la professionalità di Lendl in tutta la sua carriera, probabilmente il suo record nello Slam sarebbe vicino, se non addirittura superiore, a quello di Sampras


L'accostamento tra Ivan Lendl ed Andrè Agassi è quasi imporponibile e lo è per una semplice ragione: Lendl è stato un vero, grande, incontrastato numero uno del mondo, il dominatore del tennis nella seconda metà degli anni '80, in un'epoca popolata di fuoriclasse, cosa che Agassi non è mai stato.
Come disse una volta qualcuno (credo Pietrangeli): "Il problema di Agassi è che vuole tirare più forte di Lendl". Non a caso, negli scontri diretti contro il più vecchio avversario Andreuccio quasi sempre le prese di santa ragione (2-6 il bilancio tra loro). Lendl era più potente, più resistente, più continuo e, a fine carriera, superiore anche nel gioco a rete (eccellente la sua demi volée nel '90).

Scrivere che Lendl massacrò gli avversari citati quando questi calarono, intanto è inesatto (sconfisse McEnore 7 volte su 7 tra l'81 e l'82 quando l'americano aveva 23 anni, e due volte consecutive Borg quando lo svedese era il numero uno del mondo ed il ceko era ventenne) e poi scorretto: non si capisce, infatti, per quale motivo si dovrebbero considerare più probanti i confronti tra Lendl al peggio ed i suoi avversari al meglio e non l'intero arco della carriera. Connors è stato competitivo fino al 1991: allora perché non ricordare che col fuoriclasse ceko perse gli ultimi 17 (!!) incontri, non battendolo una volta che fosse una in 8 anni? Connors vinceva contro il Lendl ragazzino, già fortissimo ma afflitto da evidenti limiti atletici e di tenuta nervosa (e con un rovescio ed un servizio da perfezionare), contro un Lendl che non era ancora la metà di ciò che sarebbe diventato. Quando Lendl divenne Lendl, le loro partite divennero un tiro al piccione.

Come si può affermare che Wilander (un giocatore che al meglio non era certo inferiore ad Agassi come gli dimostrò a Parigi nell'88, torneo che vise tre volte contro una di Andrè) gli tenne testa, se con Lendl perse 15 incontri su 22?

Il miglior Becker è stato quello incontrato da Lendl negli anni '80 (fu allora che vinse i suoi tre Wimbledon): il bilancio è 11-10 a favore di Lendl e tra i due c'erano sette anni di differenza. L'Edberg che perse le ultime tre partite con Agassi tra il '94 ed il '95 era già in prepensionamento; aveva dato il meglio a cavallo tra gli anni '80 e '90, raggiungendo il numero uno tra il '90 ed il'92.

Un paragone che correttamente consideri l'intera attività evidenzia che Lendl è stato il miglior giocatore della sua generazione: 270 settimane in testa, 94 tornei vinti, numero uno del mondo nel 1985, 1986, 1987, 1989. Il paragone con Agassi, per me, è davvero quasi offensivo.


Offensivo per Agassi.
Il chicken o Rabbit (nomignoli affibbiati al ceco da Connors che regolarmente lo piallava) ebbe un salto di qualità improvviso a 23 anni dovuto alla famosa dieta mediterranea (confezionata direttamente nei laboratori Balco...) Mediocre giocatore e primo grande dopato del tennis pro. (Dopato ad ormoni e probabilmente emoderivati come confermato dalle indagini sulla Balco della quale era assiduo cliente come Chang, Courier e probabilmente lo stesso Sampras)


Offensivo per Lendl, come quello che hai appena scritto.
In mancanza di prove, accuse come le tue sono solo misere calunnie. Lendl era fortissimo già a 20-22 anni, quando batteva regolarmente McEnroe (7 volte su 7 tra l'81 e l'82), costringeva Borg al quinto set a Parigi dov'era fino allora monarca assoluto e lo sconfiggeva 2 volte consecutive sul cemento, stabiliva il record di tornei vinti in un anno (15 nel 1982) vinceva la Coppa Davis (1980) e il Masters (1981). Fino ai 24 anni i suoi limiti erano psicologici più ancora che atletici: arrivava in finale negli Slam senza vincere.
Peraltro, McEnroe ha recentemente ammesso di esser stato dopato come un cavallo e quanto a Connors, chiunque l'abbia visto ancora a 40 anni sbavare di rabbia e saltare come un grillo, qualche sospetto l'ha avuto. Sospetti, appunto.

Ancora Agassi? Ma per favore. Uno che, dopo una vita passata a veder dominare gli altri, vince la metà dei suoi Slam tra i 29 e i 31 anni, in un momento in cui il suo incubo Sampras è in prepensionamento e nessuno è all'altezza o è pronto a raccoglierne lo scettro, può essere considerato un grande giocatore non certo un grandissimo. Grandissimo è stato come personaggio e come business per le multinazionali, un re del gossip, una specie di Beckham del tennis ma più brutto. Peccato che a tennis non si vinca a colpi di scoop.

Quanto al vecchio Jimbo Connors, mi sembra di sparare sulla Croce Rossa. Avrà insultato Lendl in una delle crisi isteriche che lo prendevano quando realizzava che quella di essere sempre il numero uno era una sua fissazione fuori dalla realtà. Più ancora che dei numeri (8-12 contro Nastase, 8-13 contro Borg, 14-20 contro McEnroe, 0-5 contro Wilander, 13-22 contro Lendl, 0-17 da quando il ceko si sbloccò a Parigi nell'84) mi fido dei miei ricordi: Lendl-Connors era talmente scontato da essere il mio rilassante preferito pre-pennica estiva.

Saludos.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 20/10/2006 alle 23:56
Domanda blasfema.
"Ma questo Lendl, che riusciva a farmi dormire anche dopo 24 ore ininterrotte di letargo (la finale del Roland Garros del 1985, fra il ceko e il replicante Wilander, sarebbe da proporre in alternativa all'ipnosi, per gli interventi chirurgici...) è il miglior tennista del secolo"?

Altra domanda blasfema.
"Ma il doping, nel tennis, esiste"?

Constatazione: se gli ormoni di derivazione animale, sono stati assunti dal buon Mc Enroe, è pressochè impossibile che il sempre tetro Ivan, li abbia "concessi" agli..... avversari.

Opinione della notte: se un tennista sputa alla Samuel, alla Totti o alla Ibra, è molto probabile che, nel volgere di qualche attimo, sul punto di caduta della saliva, cresca la torre di Babele o, in caso di raffreddore del "racchettaro", una più modesta quercia secolare.

Wiva Rod Laver, Ken Rosewall, Pancho Gonzales (zio di Agassi e di lui tanto più forte!), Lewis Hoad, John Newcombe, Jack Kramer, Frank Sedgman, Mervyn Rose, Fred Stolle, Arthur Ashe, Manolo Santana, Andres Gimeno, Ashley Cooper, Mal Anderson, Neale Fraser, Nicola Pietrangeli, Jeroslaw Drobny, Toni Trabert, Roy Emerson, Tony Roche, ecc...

 

____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 21/10/2006 alle 16:09
Originariamente inviato da Morris

Opinione della notte: se un tennista sputa alla Samuel, alla Totti o alla Ibra, è molto probabile che, nel volgere di qualche attimo, sul punto di caduta della saliva, cresca la torre di Babele o, in caso di raffreddore del "racchettaro", una più modesta quercia secolare.






Grande Morris!

 

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Giuseppe Matranga

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