Morris
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postato il 09/03/2005 alle 17:43 |
Il brutto periodo che sto passando e l'arteriosclerosi galoppante, mi stanno facendo perdere dei colpi, fino all'imperdonabile!
Ho saltato l'otto marzo e devo rimediare...
Lo farò col ritratto di un'atleta che racchiude tante delle migliori facoltà d'una donna. In lei convivono femminilità prorompente, fascino, istmo artistico, intelligenza, furbizia, lettura dei tempi e capacità manageriale. Non è perfetta perchè non lo è nessuna (e nessuno!), ma dire che è una grande figura è un obbligo.
Si chiama Katarina Witt, era una pattinatrice (che ancora ogni tanto si esibisce). Fra le tante che ho ritratto, ho scelto lei, perchè è forse quella che meglio riesce ad inquadrare i moderni significati della "festa della donna". Delle cicliste avrò ben altre occasioni di scrivere ..... 
Al pubblico maschile che magari si concentrerà sulle foto , posso aggiungere che dal vivo, Katarina, è ancor più .....affascinante...
Katarina Witt, non solo bravura e femminilità
La sua grazia inteneriva, il suo corpo la rendeva armoniosa nelle movenze, anche fuori da quel teatro ghiacciato suo palcoscenico d’arte. Il suo sorriso nascondeva, civettuolo e accattivante, una femminilità prorompente.
E’ ancora bella Katarina, pare abbia fermato le leggi del tempo e dei suoi 39 anni, proprio come sul ghiaccio fermava e scolpiva gli sguardi, fino ad aggiustarsi per bravura e charme, le valutazioni che l’han fatta leggenda.
Nessuno, quando pensa, scrive o dibatte sul pattinaggio, può evitare di metterla in cima ai suoi pensieri e, se è uomo, difficilmente sa essere obiettivo e sereno, preso com’è dal richiamo della sua figura e da quel corpo, denso di pressioni sull’enigmatica, ma piacevole congiunzione, che unisce il cervello al sesso.
Lei, Katarina Witt, tutte queste cose, le ha sempre sapute e le ha usate come un dipinto, o come quei pattini che l’han spinta a queste considerazioni.
Una prussiana mora, col senso degli affari partito da Bismarck e la sessualità che solo le donne di quella terra, san mostrare coinvolgente senza cadere sulla legge del cuore.
Certo è stata grande, grandissima, ma in lei ha sempre vissuto, sotterranea alle apparenze, ma reale nelle essenze, una grande capacità di recitare e confondere, fino a nascondere i difetti. Nel pattinaggio artistico, sport fortemente legato alle soggettività, una come Katarina, non poteva che arrivare in alto. Anche questo è un dono, una perla pronta a coinvolgere, perfino nell’amore, senza lasciare una traccia benché minima della volontà di essere veramente così.
Che tu viva cento dei tuoi anni da sogno, Katarina, come quando sul palazzo ghiacciato, arrivava, al tuo passaggio, il profumo dei fiori più dolci e le piroette che svolgevi, portavano naturalmente a scolpirsi nella musica che sapevi scegliere con dovizia.
Eri, e sei rimasta, una ninfa che cerca attorno al suo credo di libellula, tanti Ulisse, per continuare il proprio caleidoscopico gioco di emozioni.
Continua Katarina, a volte è pure gradevole e bello essere degli Odisseo racchiusi in un richiamo e, non sempre, per il piacevole gusto d’avventura.
I tratti del suo mito
Nata il 3 dicembre 1965 a Staaken in Prussia nell’ex DDR, è stata avviata praticamente da subito, dopo una necessaria parentesi nella ginnastica, per le sue caratteristiche fisiche (una eccezionale flessibilità), al pattinaggio artistico su ghiaccio. Le scuole comuniste, sempre pronte a ricercare talenti, per farne immortali rampolli di stato, su cui esprimere e costruire legittimità e superiorità internazionale, avevano ben capito quanto quella bambina non fosse comune. E lei non tardò a ripagare quelle attenzioni, cominciando a dominare fin da piccina. A sedici anni, era già la numero uno della DDR. Nel 1982, era la seconda al mondo e dall’’83 al 1988, l’indiscussa prima donna del pianeta. In quel periodo, ha vinto le Olimpiadi nel 1984 e 1988, quattro Mondiali nel 1984-’85-’87-’88, sei Europei nel 1983-’84-’85-’86-’87-’88. Un dominio, dunque, ed una longevità, così ben poco frequente nel pattinaggio artistico. Nel 1989 è passata al professionismo, vincendo anche lì, con costanza. A lei la DDR, ha concesso, tanto di più di quello che, comunemente, concedeva agli atleti.
Katarina oggi
Il dopo carriera
Katarina Witt, ha continuato ad usare le esibizioni sul ghiaccio, come trampolino per i suoi notevoli intrecci d’affari. Una signorina, che s’è ben presto trasformata in una potente del marketing, che ha abbracciato la cinematografia, la Tv, le pubbliche relazioni e perfino l’arte, attraverso la pittura. Non poteva mancare un intervento imprenditoriale, ed infatti, assieme all’amica Elisabeth Gottmann, ha fondato un’azienda che lavora nell’ambito degli sport e dell'intrattenimento, fornendo materiali audiovisivi a Tv ecc. Ovviamente, notevoli sono stati i suoi impegni mondani e….immancabili, le foto nude su Playboy, pagate dalla nota rivista a peso d’oro.
Katarina
Un flebile sorriso
per lasciare un alone di mistero
ad occhi vogliosi
di poter sognare l’intrigo.
Un radioso sorriso
per avvolgere di simpatia
i teneri osservatori
deboli al culto del sogno.
Un gesto civettuolo
per coprire le fantasie
nel forte trasporto emotivo
che porta facili all’erotismo.
Uno sguardo profondo
per guardare sempre lontano
ricercando successo
e la perfezione d’un credo.
Una gestualità ricercata
per fungere da richiamo
all’interesse immanente
di chi sa cosa vuole.
Sei tu Katarina
onnipresente ninfa
che non ama nuvole
e che cerca luce
sempre.
Morris
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Emiliano
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postato il 09/03/2005 alle 21:36 |
| Ragazza bellissima, pattinatrice eccelsa! Ancor di più se si considera che proviene dalla DDR, i cui laboratori hanno rovinato tante ragazze. Sarà per la natura dello sport, ma per fortuna non ha rovinato il fascino della Witt. ____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai
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lallo
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postato il 10/03/2005 alle 09:40 |
Veramente un mito!!
Il pattinaggio non mi entusiasma ma LEI era un altra cosa!!
PS (se il webmaster lo permette) ho una sua foto da Playboy.....
 [Modificato il 12/10/2015 alle 15:16 by Admin]
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Admin
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postato il 10/03/2005 alle 13:37 |
Facciamo che consideriamo questa foto una specie di rappresentazione artistica della perfezione e della bellezza, qualcosa tipo David di Michelangelo...
Ma non ne mettete altre così esplicite, eh! 
(Non che non la gradiamo, ma insomma... manteniamo un certo aplomb!)
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aramis965
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postato il 10/03/2005 alle 15:10 |
mi permetto di dire che trattasi di un grande ... complimenti al fisico statuario adorabilissimo ... ce ne fosse in giro mercanzia del genere ... 
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ashbishop
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postato il 10/03/2005 alle 15:13 |
certo che siete dei porcellini.......
un mito di atleta come la WITT......
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marc
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postato il 11/03/2005 alle 09:59 |
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ruskita
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postato il 11/03/2005 alle 21:01 |
alle donne del forum....???????
VERGOGNA! sempre i soliti....
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Monsieur 40%
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postato il 24/11/2007 alle 17:31 |
sulle note di West Side Story...
Originariamente inviato da Laura Idril
Grazie a youtube sono riuscita a rivedere quello che viene considerato il più difficile esercizio di sempre al pattinaggio artistico su ghiaccio...
http://it.youtube.com/watch?v=yNxJSeLzTL8
E' qualcosa che non si riesce a descrivere... anche le parole del cronista, salta le descrizioni dei salti perchè non ha parole, solo ogni tanto un "amazing" o "wonderful".
Non ce ne sono più così, nemmeno le giapponesi ragnetto che fanno tutti quei salti senza anima.
Grande Katarina. |
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Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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Laura Idril
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postato il 24/11/2007 alle 17:38 |
Non sapevo della presenza di questo 3D altrimenti ci avrei già scritto da un bel pò
La mia pattinatrice preferita.
Chiaramente l'esercizio della Carmen dell'88 è altrettanto affascinante, ma questo West Side Story ha qualcosa di incredibile nella difficoltà.
Guardate la trottola finale come viene fermata... impressionante.
Aggiungo poi il suo voler andare sempre contro corrente e contro le regole così ridicole sull'abbigliamento "decoroso" negli esercizi.
Quando è tornata a gareggiare alle olimpiadi nel 94 in barba ai regolamenti si vestì da uomo. Che donna! [Modificato il 24/11/2007 alle 17:41 by Laura Idril]
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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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elisamorbidona
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postato il 25/11/2007 alle 09:27 |
almeno sulla bellezza siamo tutti d'accordo
chissà se un giorno si potrà dire, con Dostoevskji, che "una bellezza salverà il mondo"? ("L'idiota")
vabbè, il pensiero ha volato sull'ali dorate di Katarina
 anche quello di mio marito 
la foto di cui sopra era proprio necessario lasciarla?
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nino58
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postato il 25/11/2007 alle 09:42 |
Perchè, vogliamo forse contestare l'esistenza del "nudo artistico" ?
Se ci fate caso è molto più "provocante" la foto a mezzo busto con generoso decoltè di quella nuda a figura intera. ____________________
nino58
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elisamorbidona
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postato il 25/11/2007 alle 11:12 |
per carità, ogni forma d'arte ha diritto di cittadinanza!
soltanto, ho come l'impressione che il genere "nudo artistico" abbia un pubblico più vasto oggi che ai tempi di Canova...
...per quelle come me rimane sempre la possibilità di fare da modelle a Botero
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Laura Idril
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postato il 25/11/2007 alle 12:03 |
| Ma si può parlare invece delle sue qualità tecniche? Era la migliore! ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Admin
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postato il 25/11/2007 alle 12:19 |
Originariamente inviato da elisamorbidona
chissà se un giorno si potrà dire, con Dostoevskji, che "una bellezza salverà il mondo"? ("L'idiota")
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Ah guarda, io lo dico da tempo: LA (non "una") bellezza salverà il mondo.
L'unica salvezza è nell'estetica! ____________________
Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia
(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)
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Morris
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postato il 25/11/2007 alle 21:09 |
Quando ho visto questo thread ripescato, m’è preso un colpo. Ho pensato fosse capitato qualcosa a Katarina. Poi, ho capito che era solo un richiamo ad una delle sue tante grandezze, alle quali mi piace aggiungere la più sconosciuta e recente: la Witt è diventata quella che il linguaggio anoressico di oggi, definisce “grassa”, eppure si dimostra ancora superiore alla media, esibendosi e fregandosene del chiacchiericcio dei fessi.
Dal punto di vista della bellezza del pattinaggio di figura, accanto a lei, e coi medesimi valori agonistici ed artistici, pur vissuti ufficialmente una sola stagione, sono solito menzionare Oksana Baiul. Anche dell’ucraina emigrata negli States, ho scritto qui un ritratto, che aldilà delle mie fesserie di uomo fuori dal tempo e pazzoide, ha il pregio di raccontare una storia forse troppo particolare, per interessare il giornalismo sportivo italiano. Meglio parlare di Adriano…..perchè fa vendere….
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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".
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Laura Idril
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postato il 25/11/2007 alle 21:36 |
E' colpa mia caro Morris... o meglio colpa di quel filmato che ho rivisto.
Mi sentivo in dovere di commentarlo ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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falco46
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postato il 26/11/2007 alle 14:20 |
Che bella donna e che femminilità e sensualità...mi avete bloccato la crescita!!! 
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Lostris
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postato il 27/11/2007 alle 13:04 |
| oggi, ore 14.30 e ore 17.30, ESPN, canale 216 di sky, puntata di "destini olimpici" (durata 30 minuti) dedicata a katarina witt! ____________________
chi vince festeggia, chi perde spiega
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