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Autore: Oggetto: curiosità (inquiteante)

Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 548
Registrato: Mar 2004

  postato il 08/03/2005 alle 16:53
L’altro giorno, un mio amico laureato in Scienze motorie (l’ex Isef), mi ha raccontato delle cose inquietanti che vorrei che qualcuno (tipo Morris) mi confermasse o smentisse, aiutandomi a comprendere bene ciò che mi è stato riferito.. Premetto che sull’argomento sono incompetente x cui userò una terminologia totalmente approssimativa, poiché non sono in grado di essere preciso; cercherò tuttavia di farmi capire.

Il racconto è questo. Alcuni “colleghi” del mio amico, laureati (o laureandi) in scienze motorie, hanno avuto modo di seguire il Tour, soggiornando negli stessi alberghi in cui soggiornavano i corridori. Pare che di notte si sentisse spesso il suono di sveglie e, subito dopo, un rumore identificabile con quello di gente che pedala sulla cyclette.
Praticamente, parrebbe che molti ciclisti (dopati), dormono con al braccio un particolare sensore (non saprei come definirlo) che rileva il livello di ematocrito. Non appena tale livello scende sotto valori preoccupanti, il sensore fa scattare una sveglia (cui è in qualche modo collegato). Il ciclista si alza e va a pedalare sulla cyclette e , così facendo, il suo ematocrito ritorna a livelli non preoccupanti.

Ora, qualcuno sa dirmi quanto c’è di vero in questa storia? In particolare (ammesso che il racconto sia vero), l’ultimo passaggio mi è particolarmente oscuro: il pedalare non servirebbe, invece, a “sciogliere” il sangue abbassando l’ematocrito? Attendo delucidazioni.

p.s.: un saluto a tutti; vi leggo sempre, anche se mi manca il tempo x scrivere.

 

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Via i dopati dal ciclismo.

Non è che mi sono staccato, è che il gruppo è andato in fuga!


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 08/03/2005 alle 17:15
un gran bella(oddio e'meglio dire brutta)curiosita'....io sapevo che i ciclisti meno trasparenti pedalavano(anzi e'meglio mettere pedalerebbero..)la notte per smaltire il sovraccarico di"scorie"nel sangue dopo una corsa(magari rilevatasi meno massacrante del previsto)???

morris!?!?!?

 

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Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1825
Registrato: Jan 2005

  postato il 08/03/2005 alle 17:20
Io ne sapevo un'altra, ovvero ciclisti che dormivano con il cardiofrequenzimetro e che suonava se si abbassavano troppo le pulsazioni, dopo di che si svegliavano e si iniettavano un non so che per rialzare e normalizzare le pulsazioni...

PS
non una leggenda metropolitana!!

 

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Livello Tour




Posts: 218
Registrato: Feb 2005

  postato il 08/03/2005 alle 21:14
Anche io sapevo quella di pedalare di notte... Tra amici a volte si usa xfino come battuta...va che ti tocca pedalare anche stanotte....! Leggenda metropolitana...che come tutte le leggende nasconde un po' di verità....?
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1553
Registrato: Jan 2005

  postato il 08/03/2005 alle 22:06
io avevo sentito,come superandy di corridori che dormivano col cardi e suonava la sveglia se i battiti scendevano sotto 1 certa soglia...
mi avevano anche fatto nomi,non li dico anche perchè sarebbe sparare merda su gente che magari non ne sa niente

 
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Livello Alfredo Binda




Posts: 1101
Registrato: May 2004

  postato il 08/03/2005 alle 22:07
Io invece questa non la sapevo... però sono d'accordo in ogni leggenda metropolitana è nascosto un briciolo di verità.
A Morris l'ardua sentenza!

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 08/03/2005 alle 23:40
La storia non è per nulla un’invenzione e tanto meno, quella che normalmente si definisce una “leggenda metropolitana”.
Due però, sono le variabili errate: la prima di sostanza e la seconda temporale. Il cicalino sveglia non scattava per l’ematocrito (sicuramente altissimo, quindi non per una discesa sotto i limiti di guardia), bensì per il cuore che, trovandosi a pompare sangue densissimo, faticava oltre misura, scendendo ad un regime di battiti al minuto, sotto la soglia dei 25, ovvero l’entità che viene generalmente considerata come minima vitale per la stragrande maggioranza degli uomini. Ad azionare la sveglia, o l’allarme, uno strumento oggi siamese agli allenamenti di quasi tutti i corridori, il cardiofrequenzimetro.
Sui tempi, invece, devo dedurre che gli strani ascolti (che nella realtà erano rulli e non cyclette) degli amici di Gregorio, risalgano ad almeno due anni fa, quando queste usanze così “particolari”, erano in voga per la tipologia di controllo antidoping o di tutela della salute di quei tempi, basati sull’analisi delle urine (allora incapaci di riscontrare il doping ematico) e sulla percentuale di ematocrito, la famosa soglia del 50%.
E’ pur vero, inoltre, che talune sveglie, stavolta più normali, scattavano sulle 4, o alle 4,30, del mattino, per giocare in sicurezza il trucco degli espansori del plasma, in previsione di quel controllo medico, solitamente proposto sulle 5,30-6.
Quindi è possibilissimo che gli amici di Gregorio abbiano effettivamente ascoltato il rumore dei rulli e non siano giunti a queste dichiarazioni, sulla base dei “tam tam” dell’ambiente.
Queste storie sono parte integrante di un ciclismo che speriamo davvero sepolto.

Morris


 
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Livello Sean Kelly




Posts: 601
Registrato: Oct 2004

  postato il 09/03/2005 alle 09:45
Non no se e quanto ci sia di fantasioso (forse niente) ma la storia delle pedalate notturne dopo la "sveglia" del cardio è storia vecchia.
La cosa che mi farebbe sorridere (se non ci fosse in ballo la salute) è che chi inventò il cardiofrequenzimetro per usi sportivi, credo non avesse mai pensato ad un utilizzo così particolare del limite minimo, ma solo ad un uso finalizzato alla soglia o giù di lì...


 
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Livello San Sebastian




Posts: 90
Registrato: Feb 2005

  postato il 10/03/2005 alle 21:19
Racconti da brividi
Speriamo che diventino solo delle foto sbiadite tragi-comiche di un ciclismo del passato, come quella del ciclista che fece provare la "bomba" al cavallo dell'agricoltore vicino di casa per provarne gli effetti (Si narra che il cavallo abbia continuato a girare imperterrito per l'aia per ben tutta notte e il contadino stremato abbia detto al mattino al ciclista:"Deh, parò se ti vensci incoi ti stè via dai mei mati stanocc!"(Se oggi vinci non ti faccio vedere le mie figlie stasera!)

 
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