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Autore: Oggetto: CIPOLLINI GRANDISSIMO

Livello Tour




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  postato il 07/03/2005 alle 16:28
e' tornato a ruggire alla grande CIPO battuti petacchi e grillo ... e ora la san remo ... ma petacchi non era in forma strepitosa ? qualcuno aveva già parlato di un declino per re leone questa è la risposta migliore !! GRANDE MARIO
 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 07/03/2005 alle 16:31
Quest'anno vedremo un grande Cipollini...
 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 07/03/2005 alle 16:32
Results
1 Mario Cipollini (Ita) Liquigas - Bianchi
2 Paride Grillo (Ita) Ceramica Panaria
3 Alessandro Petacchi (Ita) Fassa Bortolo


grandissimo CIPO!!!!!!!!
è proprio di un altra categoria...alla sua età fa miracoli!!!!

per gli appassionati suggerisco di non perdere:

venerdì 18 marzo

ESPN Classic Sport

ore 20.30


cè tutta la sua carriera!

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 07/03/2005 alle 16:35
Certo fa miracoli davvero,speriamo lo faccia anche alla Sanremo rimanendo con i migliori in fondo alla Cipressa per giocarsi nuovamente la Classicissima
 
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Moderatore




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  postato il 07/03/2005 alle 16:37
Grande Mario!!!!! I traguardo dei 200 si avvicina!!!!
 
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Livello Tour




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  postato il 07/03/2005 alle 16:42
ragazzi sono commosso, davvero !! io credo e lo dico con tono dismesso che quest'anno Re leone ci possa regalare qualche vittoria di peso, lo avevo studiato al giro de qatar una tappa vinta e l'altra fece secondo ... oggi ha dimostrato ancora una volta che la sfida è aperta, una sfida prima con se stesso e dopo con glia altri. Battere a 38 anni un petacchi straordinario come mai ad inizio stagione, non è cosa da poco anzi ... Un mese fa gimondi azzardo' una eventuale vittoria alla san remo 2005 , magari in sogno potrebbe realizzarsi ... la squadra è ottima e credo che lui possa crescere ancora strada facendo ... Grazie ancora Mario, grazie di esserci ...
 
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  postato il 07/03/2005 alle 17:26
Vorrei inoltre segnalare la splendida prestazione di Paride Grillo, al primo anno tra i pro', 4° a Donoratico e 2° alla Provincia di Lucca dietro a "totem" Cipollini e davanti a... Petacchi!!!

Comunque Cipollini è un grande campione, altrimenti a 38 anni non si battono in volata ragazzi come Boonen, Grillo e Petacchi!! VAI MARIO!!!

 
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Non registrato



  postato il 07/03/2005 alle 17:50
Forse alcuni già sapranno la mia non grande simpatia nei confronti di petacchi,e allora non mi rimane che gridare FORZA MARIO!!!!Vedrete che ci farà ancora sognare,veramente un grande campione,anche se ha 38 anni sembra avere la determinazione di un neo-professionista,un esempio per molti.
Ha ragione mario82,grillo in questo avvio di stagione mi ha fatto un'ottima impressione.

 
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Non registrato



  postato il 07/03/2005 alle 18:30
Chiedo perfavore a Mario di tradurmi!!!
"Mario Cipollini (Liquigas-Bianchi) has won his first duel of 2005 against Alessandro Petacchi, beating the Fassa Bortolo sprinter into third place at the end of the 7th Giro di Lucca. Wedged in between the pair of super sprinters was Panaria's Paride Grillo, who has already shown good form this year at the Jacob's Creek Tour Down Under.

159 riders started in Viareggio at 11:34, with the peloton riding at a steady 31.6 km/h for the first hour. The second hour saw a few more attacks, with Andriy Grivko (Domina Vacanze), Nicola Scattolin (Team Androni Giocattoli) and Lars Michaelsen (CSC) going clear after 64 km and getting a gap.

After two hours, the average speed had lifted to 36 km/h and the trio reached a maximum lead of 4'57 the first time they passed through Altopascio. The bunch began to pick up the pace, and on the first descent after the climb of Montecarlo, which was lined by large numbers of people, it split into two parts. It came back together again for the second passage of the finish line, with Fassa Bortolo at the front having brought the gap down to 3'23.

On the second lap of the circuit, the leaders lost more time and with 63 km to go, they had just 2'30. In front, Grivko put in an attack on the climb but could not stay away. Meanwhile, the peloton split into two again on the descent. At the end of the lap, the three leaders had just 1'34 of their advantage intact, the average speed now up to 39.87 km/h.

Michaelsen was the first to be dropped as the break started the third lap, and was caught by the bunch with 40 km to go. Grivko and Scattolin followed a few kilometres later. By the end of lap three, the peloton was together as the speed continued to increase. On the final time up the Montecarlo climb, Vincenzo Nibali (Fassa Bortolo), Elio Aggiano (Team L.P.R.) and Danilo Di Luca (Liquigas) attacked but were immediately caught.

In the centre of Montecarlo, Ivan Basso (CSC) crashed, but was not seriously hurt. On the descent after the climb, the bunch split yet again. Mario Cipollini and Alessandro Petacchi made the front group, which stayed away until the finish. With 3 km to go, Aggiano tried another attack but was caught very quickly. The bunch sprint saw Cipollini put his nose into the wind over the last 75m and cross the line ahead of Grillo and Petacchi."
naturalmente mi interessa la parte riguardante Scattolin che da quel che capisco è stato in fuga!!!
Grazieeeeeee

 

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Livello Alfredo Binda




Posts: 1101
Registrato: May 2004

  postato il 07/03/2005 alle 18:39
Cari ragazzi,
anche io sono felicissimo per questi lampi di classe che Re Leone continua a mostrarci a 38 anni: è ancora competitivo e ci è sempre più simpatico, come tutti i grandi campioni a fine carriere, un po' come McEnroe, come Borg!
A questo punto per la Sanremo c'è anche lui fra i pretendenti!

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 392
Registrato: Feb 2005

  postato il 07/03/2005 alle 18:45
ho appena saputo la notizia da pirata... e ho esultato come per un goal!

GRANDE RE LEONE!!

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 07/03/2005 alle 18:47
ragazzi sapete bene la mia gioia nel rivedere cipollini battere petacchi...nulla contro lo spezzino,grandissimo e ammirato campione,ma gli idoli di gioventu'nn si scordano mai...e poi il finalmente vedremo un rivale degno del grande ale,duellare con lui veramente alla pari!
oggi ho letto che e'stato grandissimo oltre che nelle gambe ancor prima nella testa,nell'esperienza e nel modo di correre,tanto che infatti ha anticipato velo all'ultima curva(a circa 180mt.)e cosi e'riuscito a sorprendere tutti,petacchi ed un grande paride grillo in primis....vorrei tanto vedere la volata,speriamo su raisport la facciano vedere!!!
cmq una grande notizia ed una grande gioia alberga ora nel mio cuore....e cresce l'attesa e l'entusiasmo per la sanremo ed ancor prima per le rivincite alla tirreno!

 

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Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
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Under 23




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  postato il 07/03/2005 alle 18:48
grande re leoneeeeeeeeeeeeeeeee
e quest'anno ne vedremo delle belleeeeeeeeeeee...continua cosi....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/03/2005 alle 19:07
Originariamente inviato da mario82

Vorrei inoltre segnalare la splendida prestazione di Paride Grillo, al primo anno tra i pro', 4° a Donoratico e 2° alla Provincia di Lucca dietro a "totem" Cipollini e davanti a... Petacchi!!!

Comunque Cipollini è un grande campione, altrimenti a 38 anni non si battono in volata ragazzi come Boonen, Grillo e Petacchi!! VAI MARIO!!!



Sono d'accordo con te,Sicuramente grande Re Leone ma anche grandissimo Paride Grillo,inizio di cariera entusiasmante,ha anche ottenuto 2 secondi posti al down under rischiando di battare uno con McEwen

 
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Amministratore




Posts: 5978
Registrato: Aug 2002

  postato il 07/03/2005 alle 19:33
Anche qui la cronaca di Lucca: http://www.cicloweb.it/viewclas.php?key_prog=3575
 
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Non registrato



  postato il 07/03/2005 alle 23:27
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

...The second hour saw a few more attacks, with Andriy Grivko (Domina Vacanze), Nicola Scattolin (Team Androni Giocattoli) and Lars Michaelsen (CSC) going clear after 64 km and getting a gap.
After two hours, the average speed had lifted to 36 km/h and the trio reached a maximum lead of 4'57 the first time they passed through Altopascio. The bunch began to pick up the pace, and on the first descent after the climb of Montecarlo, which was lined by large numbers of people, it split into two parts. It came back together again for the second passage of the finish line, with Fassa Bortolo at the front having brought the gap down to 3'23.


Web... ti interessa ancora? Scusa il ritardo, ma l'ho visto solo ora...

 
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  postato il 07/03/2005 alle 23:30
Grazie Mario mi sono cadute le p___e per terra 30 minuti fa... (causa Rai Sport Sat) se vuoi rispondi al mio thread che ho aperto.
P.S. usi MSN?

 

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Livello Marco Pantani




Posts: 1449
Registrato: Jan 2005

  postato il 07/03/2005 alle 23:35
Grande Cipo.......1-0, primo scontro.
Cmq volevo complimentarmi con i giovani Agnoli,Nibali e Bucciero....bravi davero...il ciclismo del futuro

 
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Non registrato



  postato il 07/03/2005 alle 23:46
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

Grazie Mario mi sono cadute le p___e per terra 30 minuti fa... (causa Rai Sport Sat) se vuoi rispondi al mio thread che ho aperto.
P.S. usi MSN?


L'indirizzo è quello solito anche per MSN

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 07/03/2005 alle 23:50
Quando, nel pomeriggio, ho saputo della vittoria di “Re Leone”, ho scansato le tristezze dei miei giorni neri, ed ho esultato con tanto di salto. Esteriormente, il mio gesto, può essere apparso, a chi mi vedeva, come un goffo sfogo di tifo, ma nella realtà, era un segno di quel ringraziamento che provo verso la rarità degli artisti sublimi. E Mario, cari amici, scultore lo è tanto di più di quei numeri che possiede a iosa, ma che restano, se lasciati soli, dei blocchi di ghiaccio, utili solo a quelli che sanno contare senza capire.
Vorrei festeggiare il successo odierno di Mario Cipollini con qualcosa di particolare, ma nella convinzione che l’opera del “Sire della Velocità” continuerà ad accarezzare il vento, e con quel po’ di scaramanzia che non guasta, perlomeno come inchino verso un grande, mi rimetto al passato. A quel giorno che, sul rettilineo di Esch sur Alzette in Lussemburgo, nel 2002, mi spinse a scrivere le mie emozioni, usando mezzi di mera fortuna. Postai ciò che segue, senza rileggere (come sempre)su un forum a stragrande maggioranza calcistica, dove era presente un’amica, oggi come me, qui, su Cicloweb: Sissy.
Quelle righe furono anticipatrici......



15/05/2002
Verviers (Belgio) – Esch sur Alzette (Lessemburgo) Tappa del Giro d’Italia 2002

Mario Cipollini, una Ferrari sempreverde dai cilindri intatti; una T4 che non ha intenzione di abdicare a più moderne soluzioni, anzi come esse compaiono, immediatamente questo vecchio bolide le annichilisce. La stagione di “Supermario” si avvia a creare una variabile nuova nel grande romanzo del ciclismo, proprio oggi, nell’era cerebrale di questo sport, dove le volate e la velocità arrivano a partorire numeri impensabili. La longevità nello sprint su strada è rarissima, si perde molto addietro negli anni ed è circoscritta a qualche episodio, magari importante, ma pur sempre eccezione. L’unico a renderla costante, stravolgendo convinzioni e studi diffusi, è proprio questo ragazzone dal fisico statuario, che non mi stupirei se dovesse finire, prima o poi, dietro un set cinematografico. Atleta decisamente meno moccioso di un calciatore, ancora incapace di pensare a quei pochi miliardi guadagnati lasciandosi dietro il gruppo per oltre 170 volte da quando è nell’elite del ciclismo. Uomo che ha avuto l’intelligenza di capire che il suo ruolo può essere ugualmente leggendario anche se non è uno scalatore, ovvero la variabile del suo sport più facilmente proiettabile sul mito. Mario Cipollini è un campione, signori, uno verso il quale dobbiamo toglierci il cappello e riverire perché rappresenta l’essenza di come si possa arrivare ad emergere a settanta all’ora, sprigionando potenza nella compostezza sul mezzo, senza usare gomiti e figurati coltelli pronti a ferire. I suoi sprint sono lineari e paradossalmente non di spada, ma di fioretto, accarezzano la velocità e il vento nascondendo la potenza dietro le vestigia di un gesto leggiadro. Mario è artista prima ancora che un “winner” veloce come nessuno. E la sua arte la esprime anche su come dispone coloro che rappresentano la sua corte, ovvero compagni sublimi che entreranno nella storia assieme al loro capitano. Oggi improvvisare uno sprint può riuscire qualche volta ma non può diventare regola, semplicemente perché chi ha i settanta nelle gambe in questo ciclismo sono molti, mentre qualche lustro fa erano in pochi. E se passano le generazioni Cipollini resta, a dimostrazione delle sue stigmate reali. Lui dice che è l’ultimo acuto di una squadra armoniosa che si muove all’unisono per raggiungere la velocità di un auto ed arrivare prima degli altri sulla linea. Mario dice una verità e non è certo il sottoscritto a voler sminuire il lavoro sopraffino di un Colombo, un Scirea, un Trenti e di un magnifico Lombardi, solo per citare qualcuno dei grandi apripista di questo grande campione, ma è indubbio che dopo 14 anni, con tanti uomini passati al suo fianco, sia sempre Cipollini a svolgere quell’acuto per raggiungere primo una fettuccia, immediatamente trasformata in un una bandiera a scacchi.
I miei occhi hanno visto il leggendario Rik Van Looy, uno che ha vinto, unico, tutte le classiche. Uno che disponeva la sua “guardia rossa” per svolgere al meglio il suo sprint potente, ma Van Looy era un corridore completo non un velocista puro. Certo, gente come Sels e Sorgeloos erano formidabili nel consentire al “Sire di Herentals” di sprigionare tutta la sua classe, ma è pur vero che il loro lavoro si dipanava su un gruppo più sottile di quello di oggi, ed è altrettanto vero che il loro compito era più vario e meno cerebrale. Van Looy, non è stato, ripeto, un velocista e basta, ma un grandissimo corridore capace di vincere come nessuno, Merckx ovviamente escluso. Ricordo altri grandi sprinter: Willy Planckaert, Guido Reybroeck, Gerben Karstens, Eric Leman, Marino Basso, Rik Van Linden, Freddy Maertens, Urs Freuler, Eric Varderaerden, Jean Paul Van Poppel, Diamolidin Abdujaparov, Eric Zabel, ma nessuno è stato grande come Mario Cipollini e nessuno ha avuto la sua longevità. Ricordo pure quanti italiani sono stati eletti “anti-Supermario” e che poi si sono sciolti come Endrio Leoni e Nicola Minali. Resta Ivan Quaranta ancora giovane e quindi in grado di costruirsi il viale verso pagine nobili del grande romanzo del ciclismo. Comunque tanti con velleità sono passati, ma Cipollini resta, ed a 35 anni ha vinto la sua prima Sanremo e la sua terza Gand Wevelgem. Nemmeno Van Looy, che pure è stato assai longevo, è riuscito a tanto a quell’età. Non è finita perché se Franco Ballerini avrà il coraggio di costruirgli la squadra per il mondiale d’ottobre, visto il percorso, non mi stupirei di certo se Mario vincesse l’iride.
Intanto il Giro del “lucchese volante” è già da incorniciare e se quel superbo amante del danaro e della grandeur francese che risponde al nome di Jean Marie Leblanc, non invitasse di nuovo (UNA VERGOGNA) Cipollini al Tour, per “Supermario” il terreno del mondiale si farebbe ancor più facile, anche perché vi arriverebbe decisamente più fresco. Alla sua età e con una forma ottimale fin già dal Giro del Mediterraneo a febbraio, passando per la Sanremo, il Giro e quindi il Tour, Mario rischierebbe di arrivare ad ottobre con le pile scariche di quel tanto che sarebbe troppo, per il sottile filo di uno sprint. Leblanc se è un onesto lettore di questo sport deve chiedere in ginocchio a Cipollini di correre la “Grande Boucle”, ma io non la farei, perché un altro percorso come quello del mondiale di quest’anno, il grande lucchese non lo troverà più.
Per ora, caro Mario, lasciaci ricordare nella leggenda che mattone su mattone stai costruendo, le lacrime che ci hai strappato su viale Roma a Sanremo e quelle mani sui capelli e la disperazione per quella caduta di qualche anno fa in Spagna, dove il solo recupero psicologico poteva stendere chiunque. Hai recuperato e porti il casco in ogni sprint, insegnando ai giovani colleghi, una norma che, ancora con grande stupidità, non vogliono capire.
Verrà il giorno che anche le pietre scriveranno del tuo passaggio e del sibilo delle tue ruote, grande e magnifico campione di uno sport che solo gli idioti e i disonesti vogliono legare a quel doping che è un angosciante patrimonio dei tempi e della nostra società malata. Spero che anche i magistrati ed i politici, attualmente agli ultimi posti della scala dell’intelligenza positiva, se ne rendano conto e facciano meno gli ipocriti. Basterebbe che la mattina si guardassero allo specchio per vedersi il volto e non per darsi meglio il gel!

…….Un fruscio leggero
partorito da ruote
spinte a motore umano.
Uno stile che nasconde composto
l’esplosività di muscoli unici.
Una folla che preme per vedere
quel dono d’un attimo
che richiama l’intensità d’un evento.
Le braccia al cielo
per richiamare il segno
d’un ringraziamento sentito interiore
che vuole darsi esterno significato.
Un unico urlo si fonde sugl’echi
per arrivare ai cuori dell’ammirazione.
Si posa permeante la visione
d’un uomo che ha dipinto
un leone sulla bicicletta.
E’ un quadro reale chiamato Mario….

Morris


 
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Professionista




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  postato il 07/03/2005 alle 23:52
peccato che per vincere a sanremo ci siano un centinaio di km in più rispetto ad oggi e per cipollini all età che si ritrova siano un ostacolo insormontabile
 
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Livello Tour




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  postato il 08/03/2005 alle 08:15
per re leone quasi nulla è insormontabile ... credo che la forma crescerà ancora alla san remo sarà quasi al top, se riuscirà a resistere sul poggio potrà giocarsi insieme agli altri velocisti la vittoria finale. Il sogno potrebbe realizzarsi , tra 10 giorni sapremo ...
 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 08/03/2005 alle 08:40
@leoncino


non ti sembra un pò azzardato dire quello???

molte volte è stato dimostrato che atleti di età avanzata incrementano la resistenza ed il fondo, e poi la sanremo è il giusto teatro dove mettere in campo l'esperienza di super mario.

sarà un sogno vederlo a braccia alzate in via roma, ma solo la corsa e gli avversari lo ostacoleranno, non certo l'età.

FORZA MARIO!!!!!!!!!

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 08/03/2005 alle 10:10
@webmaster

penso che vada bene anche questo:


PARTENZA (Viareggio - ore 11.34)

Lungo Viale Carducci di Viareggio si allineano 159 corridori per dar vita al 7° Giro della Provincia di Lucca. Al sindaco di Viareggio Marco Marcucci e all'assessore allo sport del comune di Viareggio Antonio Nicoletti l'onore di dare il via alla gara.
Media della prima ora di corsa: 31,600 km/h.
Nonostante vari tentativi di attacco il gruppo rimane compatto fino al km
64 quando allungano in tre: Andriy Grivko, Nicola Scattolin e Lars Michaelsen.
La media dopo due ore di corsa è di 36,000 km/h Il vantaggio dei tre battistrada si incrementa progressivamente sino a superare i 4'30" al primo passaggio nel centro di Altopascio. Dopo aver affrontato per la prima volta la salita di Montecarlo, dove si è assiepato un folto pubblico, lungo la discesa il gruppo inseguitore si fraziona in due tronconi per tornare compatto al passaggio sotto il traguardo con il margine dei fuggitivi che si riduce a 3'23". A dettare l'andatura in testa al plotone sono gli uomini della Fassa Bortolo.
Il primo giro del circuito viene completato in 31'00" alla media di 40,800 km/h La media dopo tre ore di corsa è di 38.900 km/h Durante il secondo giro i tre battistrada perdono terreno e al km 114 il loro vantaggio è di 2'30". Dopo lo scollinamento di Montecarlo rilancia l'ucraino Andriy Grivko che lungo la discesa guadagna 150 metri sui compagni di fuga. Intanto alle loro spalle il gruppo si fraziona nuovamente in due. Al km 124 il terzetto di testa si riunisce ma il vantaggio continua a scemare sino a segnare 1'34" al termine del giro.
Il secondo giro del circuito viene percorso in 31'45" alla media di 39.870 km/h.
All'inizio del terzo giro Michaelsen è in difficoltà e al km 136 viene riassorbito dal gruppo. Stessa sorte tocca poco dopo a Grivko e Scattolin ripresi al km 140. Il vantaggio massimo registrato dai fuggitivi è stato di 4'57".
All'ultimo passaggio sotto il traguardo prima dell'arrivo il gruppo transita compatto.
Il terzo giro del circuito è stato percorso in 30'57" alla media di 40.900 km/h.
Si ritirano Michaelsen, uno degli animatori della fuga e Backstedt, vincitore dell'ultima Parigi-Roubaix.
Poco prima dell'ultima salita di Montecarlo ci provano Nibali, Aggiano e Di Luca ma il loro tentativo viene subito neutralizzato. Nel centro di Montecarlo si registra invece una caduta senza conseguenze per Ivan Basso che riparte subito. Lungo la discesa il gruppo si spezza ancora in due, nella prima parte di esso viaggiano sia Mario Cipollini che Alessandro Petacchi. A tre km dal traguardo esce allo scoperto Elio Aggiano ma viene subito ripreso. Il 7° Giro della Provincia di Lucca si decide quindi in
volata: ad aggiudicarsi lo sprint è Mario Cipollini, in testa già ai 75 metri.

ARRIVO (Altopascio - km 177)
Vittoria di Mario Cipollini (Liquigas Bianchi) davanti a Paride Grillo (Ceramiche Panaria-Navigare), Alessandro Petacchi (Fassa Bortolo), Giosuè Bonomi (Lampre-Caffita) e Daniele Bennati (Lampre-Caffita).
Tempo del vincitore: 4h24'36", alla media di 40,130 km/h.

A premiare Cipollini, Grillo e Petacchi sul palco premiazioni Antonio Torre, Assessore allo sport della Provincia di Lucca, il vicesindaco di Altopascio Silvano Boni e l'assessore ai lavori pubblici del comune di Altopascio Maurizio Marchetti.


 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 08/03/2005 alle 14:24
Io penso che la distanza possa più pesare a Petacchi che a Cipollini.L'unica incognita per Cipollini è se non prenderà un distacco grande sulla Cipressa.
 
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