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Autore: Oggetto: Doping e Antidoping 2010

Livello Eddy Merckx




Posts: 1230
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  postato il 15/04/2010 alle 10:46
Originariamente inviato da Slegar

Originariamente inviato da prof

Beh, che siano considerate doping in Italia non significa ancora che si tratti di doping vero e proprio. Potrebbe anche essere che in Italia si sia al fanatismo della caccia alle streghe. Con l'aria che tira mi sembra il minimo ... Con questo non voglio dire che presto non possa essere cosi' anche in UK, certe malattie si propagano con grande velocità e l'Europa non mi sembra un luogo in cui si apprezzino sobrietà e senso della misura ...


Per la FIS (Fédératiòn Internationale de Ski) e l'IBU (International Biathlon Union) l'uso della camera ipobarica è una pratica vietata e perciò è equiparata al doping.

Non so il quali siano i pronunciamenti del CIO.


Quel che non so io e che mi è difficile capire è se, da un punto di vista logico e razionale, l'uso della camera iperbarica si possa equiparare ad una pratica dopante nociva alla salute. Tra l'altro si tratta di uno strumento (non di un medicinale) largamente impiegato anche da certe categorie di lavoratori come pratica quasi quotidiana e ai quali, negli anni, pare non abbia dato origine ad effetti secondari indesiderati. Pare.
Con tutto che il suo uso come coadiuvante dell'allenamento a me pare una sciocchezza e, anche qui come per il doping in generale, ricerche sul campo sarebbero quanto mai utili ed illuminanti. Se non altro per parlare di qualcosa che si conosca.

 

[Modificato il 15/04/2010 alle 10:49 by prof]

____________________
Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/04/2010 alle 15:32
news from mantova?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/04/2010 alle 17:08
Corriere della Sera. Capello e le «tende» vietate, in Italia

Tutti in tenda a preparare il Mondiale in alta quota. Tranne l’Italia. Fabio Capello c.t. dell’Inghilterra ha messo a punto, secondo quanto rivela il Daily Mail, un piano di avvicinamento al torneo in Sudafrica (11 giugno-11 luglio) che prevede l’uso intensivo delle tende ipossiche: una pratica molto diffusa tra gli sportivi di alto livello, non esplicitamente vietata dal codice della Wada (l’agenzia mondiale antidoping), ma fuorilegge in Italia.
La nazionale di Sir Fabio si è già attivata e di sicuro non sarà la sola a farlo: i giocatori sono stati sottoposti a test medici al «London Altitude Center» e i risultati hanno evidenziato che per alcuni di loro sarebbe consigliabile dormire in tende che riproducono le condizioni dell’alta quota, per abituarsi alla situazione ambientale che troveranno in Sudafrica. Le tende (in commercio in Gran Bretagna a 340 euro, più 4.000 euro per il generatore) diminuiscono la percentuale di ossigeno presente nell’aria e stimolano la produzione di globuli rossi che portano ossigeno ai muscoli, aumentando la capacità di recupero degli atleti.
Le stelle che si preparano e si rigenerano in tenda sono tante. Senza contare quelle che, come è naturale, lo fanno ma non lo dicono. Il madridista Raul si è fatto costruire una camera apposita, dal valore di 60.000 euro. David Beckham non usa la tenda ipossica solo per dormire ma anche per divertirsi. Lance Armstrong è stato addirittura testimonial di un’apparecchiatura che provoca gli stessi benefici. Mentre il suo compagno Levi Leipheimer in tenda ci fa dormire anche la moglie e i suoi due cani: tutto pur di aumentare (legalmente) di un punto il tasso di ematocrito nel sangue.
Beati loro. In Italia però non si può fare: è un reato penale. E, se si fa, di sicuro non lo si dice. Nella lista delle sostanze e dei metodi proibiti pubblicata dal Ministero della Sanità, sezione 5, paragrafo M1, comma 1 è esplicitamente «proibito l’uso di pratiche ipobariche/ipossiche».
Tanto che al Giro d’Italia 2005 il velocista australiano Robbie McEwen e la sua squadra di allora, la Davitamon, dopo aver vinto la tappa di Rossano Veneto si ritrovarono i Nas in albergo: venne sequestrato l’«Altitrainer 200», uno strumento più facile da trasportare delle tende e con un effetto di ossigenazione minore, ma pur sempre «compatibile con i metodi vietati e non privo di rischi per la salute», come sostiene la perizia del Pm di Vicenza, Paolo Pecori.
La Wada, che ad Atene 2004 aveva proibito il ricorso al metodo ora rilanciato in grande stile dall’Inghilterra di Capello, non lo ha però mai inserito esplicitamente nelle pratiche vietate, anche se il dibattito è aperto da anni. L’agenzia mondiale vieta genericamente «il miglioramento artificiale del consumo, del trasporto o della liberazione d’ossigeno». L’ipocrisia ovviamente impera. Intanto Rooney e soci si preparano: saranno in ritiro a Rustenburg (1200 metri, un’altitudine che non dà i benefici dell’alta quota) e giocheranno lì l’esordio con gli Usa. Contro Algeria e Slovenia scenderanno invece a livello del mare (Città del Capo e Port Elizabeth). Pronti a uscire dalle tende. E a correre.

da «Il Corriere della Sera» del 15 aprile 2010 a firma Paolo Tomaselli


al momento altri siti come Gazzetta Repubblica o Sportpro non ne parlano in questi termini...
NEL CALCIO E' NORMALE, NEL CICLISMO E' CRIMINALE!
Due pesi e due misure!



 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2007

  postato il 15/04/2010 alle 23:20
Originariamente inviato da sceriffo

news from mantova?


Stai sicuro che adesso che qualcuno -Ballan e Santambrogio- ci ha lasciato le penne le notizie inizeranno ad arrivare a rilento, molto a rilento.

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 17/04/2010 alle 16:37
interessante intervista a valverde, in spagnolo
http://www.elconfidencial.com/deportes/alejandro-valverde-uci-dopaje-coni-ama-20100415.html

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 18/04/2010 alle 12:04


Il Caso Pechstein
Di: Michele Ferrari
Pubblicato: 17 apr 2010

Claudia Pechstein, tedesca di 37 anni, 5 medaglie d’oro Olimpiche nel pattinaggio velocità su ghiaccio, è stata la prima atleta squalificata (2 anni) per doping dalla Federazione Internazionale (ISU) in base a variazioni di parametri ematologici, senza alcuna dimostrazione diretta di sostanze o pratiche dopanti.

Un pool di ben 14 “esperti” ha contribuito a decretare che le variazioni dei suoi reticolociti non potevano avere altre spiegazioni se non “manipolazioni ematiche illecite”.
Successivamente il TAS di Losanna, presso il quale Claudia si era appellata, consultati altri 4 “esperti”, confermava la squalifica.

L’ atleta nel frattempo non ha potuto partecipare all’ Olipiade di Vancouver, ha visto la sua casa visitata dalla solerte polizia tedesca (equipaggiata con tanto di giubbotti anti-proiettile…) ed è stata esposta alla solita gogna mediatica con inevitabili conseguenze alla sua reputazione e sulla sua famiglia.

Ma Claudia Pechstein, che si è sempre dichiarata innocente, non si è arresa e si è rivolta al prestigioso Centro di Ematologia e Oncologia dell’ Università di Berlino, dove le hanno diagnosticato una sferocitosi ereditaria, difetto genetico che determina una maggiore fragilità dei globuli rossi, i quali vivono meno a lungo del normale. Questo causa oscillazioni e aumenti repentini dei reticolociti, specie in occasione di stress come sforzi intensi o malattie.

Visionando i dati (www.claudiapechstein.de) dei numerosissimi test ai quali l’ atleta è stata sottoposta nella sua carriera, è soprendente che nessuno degli “esperti” abbia sospettato questa forma di anemia emolitica.
È interessante osservare come molti tra gli “esperti” consultati dalla ISU e dal TAS siano tra i padri fondatori o tra i sostenitori del Passaporto Biologico, recentemente approvato dalla WADA e utilizzato anche dall’ UCI: Ashenden, Damsgaard, Sottas, D’Onofrio sono i nomi più conosciuti.

Nel Marzo scorso, un gruppo di medici rappresentati dal Presidente della Società Tedesca di Ematologia e Oncologia, Prof. Gerhard Ehringer, ha accusato formalmente il TAS di aver valutato in maniera parziale il Caso Pechstein e hanno escluso che le anomalie del suo quadro ematico siano dovute a pratiche dopanti.

È di pochi giorni fa la notizia che la Polizia Elvetica ha sequestrato la documentazione del Caso, ipotizzando un comportamento illegale da parte di ISU e TAS, in particolare la omissione di referti ematologici dell’ atleta.

Mi auguro che il Caso Pechstein, finora passato sotto silenzio dai media, così solerti a suo tempo a sbandierarne la squalifica, induca le Federazioni e i loro “esperti” ad una maggiore prudenza, immaginando anche una cospicua richiesta di risarcimento da parte dell’ atleta.


http://www.53x12.com/do/show?page=article&id=77

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/04/2010 alle 12:19
Originariamente inviato da Viscera

immaginando anche una cospicua richiesta di risarcimento da parte dell’ atleta.


infatti l'uci, sempre sensibile sotto questo aspetto, si guarda bene dal dare squalifiche attraverso i dati del passaporto biologico, comunica i nomi e poi ci pensassero i team a non farli correre e/o a non ingaggiarli.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2005

  postato il 19/04/2010 alle 14:20
Adesso spiegatelo alla Bastianelli e agli altri che Mutu (RECIDIVO) ha preso solo 9 mesi!!!!

Fonte ANSA:

Doping: nove mesi di stop a Mutu
Sentenza Tna, giocatore viola positivo 2 volte a sibutramina
19 aprile, 14:24

Doping: nove mesi di stop a Mutu (ANSA) - ROMA, 19 APR - Nove mesi di squalifica per Adrian Mutu: questa la sentenza del tribunale nazionale antidoping. Il Tna ha cosi' deciso sul doppio caso di positivita' alla sibutramina del calciatore viola. La procura aveva chiesto un anno di stop. La squalifica scadra' il 29 ottobre 2010: Mutu infatti era stato sospeso il 29 gennaio dopo i test positivi susseguenti alle gare della Fiorentina contro il Bari (10 gennaio,campionato) e la Lazio(20 gennaio,Coppa Italia).

e lui dichiara (fonte adnkronos):
Roma, 19 apr. - (Adnkronos) - "Non sono contento, lo stop di un anno per una pasticca lassativa mi sembra una pena eccessiva". Questo e' il pensiero di Adrian Mutu riferito dal suo legale, Paolo Rodella, dopo la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping, che ha squalificato per 9 mesi il giocatore della Fiorentina per la doppia positivita' alla sigutramina.

 

[Modificato il 19/04/2010 alle 15:04 by stress]

____________________
"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/04/2010 alle 21:13
eheheheheheh qualche giornalista ha le pall* di andare da Torri e da quello del TNA e chiedere perchè il trattamento diverso.......
CALCIO SKYFOSOOOOOOOOOO

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Agosto 2010




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  postato il 20/04/2010 alle 19:33
Direttamente dallo show dei record:

da www.repubblica.it

Doping
Ciclista-podista squalificato 12 anni

Sospensione record per Gaetano Civiello, 46 anni, passato dal ciclismo al podismo amatoriale. Era finito, insieme ad altri atleti, medici e farmacisti, in una indagine della Guardia di Finanza

ROMA - Per Gaetano Civiello, di fare sport a livello agonistico se ne riparlerà quando avrà 58 anni. Il tribunale nazionale antidoping ha inflitto al 46enne ciclista-podista amatoriale 12 anni di squalifica. Civiello era finito nel 2008, assieme ad un nutrito gruppo di atleti, medici federali e farmacisti, in una indagine della Guardia di Finanza che portò alla luce rapporti illeciti tra chi le sostanze illecite le utilizzava, chi le forniva e chi li "copriva". Inibito a tempo indeterminato già dall'udac-csain (unione degli amatori di ciclismo europeo aderente al settore sport e tempo libero dei centri sportivi aziendali e industriali), Civiello era "inseguito" dalla procura del Coni dal 2000-01, quando però evitò il deferimento perché, in maniera molto tempestiva, rinunciò al tesseramento.

Chiuso con il ciclismo, Civiello si è riciclato come podista e la squalifica fa riferimento proprio al periodo del tesseramento per la Fidal e per la società di appartenenza all'epoca dei fatti contestati (Tommy Sport La Valle Del Lura), venuti alla luce in seguito ad una nuova inchiesta penale. Gli illeciti commessi da Civiello sono da riferirsi agli articoli del codice wada 2.2 (Uso o tentato uso), 2.6 (Possesso di sostanze proibite e ricorso a pratiche illecite) e 2.8 (Cessione di sostanze proibite o induzione all'utilizzo di sostanze o pratiche proibite). (20 aprile 2010)


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Agosto 2010




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  postato il 20/04/2010 alle 20:40
Originariamente inviato da Viscera



Il Caso Pechstein
Di: Michele Ferrari
Pubblicato: 17 apr 2010


.............



Il caso Pechstain è emblematico della caccia alle streghe che è in corso in Germania in tema di doping e di come si cerchi però solamente di colpire quelli che si ritengono, in questo caso a torto, gli anelli deboli.

Claudia Pechstein non è un'atleta qualsiasi ma una pluricampionessa mondiale ed olimpica di pattinaggio di velocità in pista lunga che detiene il record di medaglie d'oro olimpiche invernali vinte per la Germania, per la precisione cinque tra il 1992 ed il 2006 oltre a due argenti e due bronzi, record che potrà essere battuto probabilmente dalla "divina" Magdalena Neuner. Per capire lo spessore dell'atleta si puo dire che in Italia bisogna mettere assieme Alberto Tomba e Deborah Compagnoni per mettere assieme un palmares confrontabile.

Il problema di Claudia Pechstein sono sempre state le pubbliche relazioni: in nazionale tendeva ad isolarsi dal resto della squadra e quando era giovane era costantemente attaccata, con la complicità dei media, dalla più anziana Gunda Niemann, anche lei campionessa di pattinaggio ed ora commentatrice tecnica per la TV pubblica tedesca, e successivamente dalla più giovane Anni Friesinger (vedi foto sotto), anche lei pluricampionessa e beniamina dei media, nonché protagonista in spot pubblicitari di istituti bancari e modella a tempo perso:


dal sito http://pgb51.typepad.com - l'esprit du sport

Potevano prendersela con una così? certamente no.

Per completezza di informazione bisogna dire che Claudia Pechstein era stata sempre chiaccherata per i suoi valori ematici "al limite"; inoltre nella stagione appena conclusa la Germania nelle prove di lunga distanza, specialità della Pechstein, era abbondantemente coperta. Ecco che il "sacrificio" di Claudia Pechstein poteva essere tranquillamente assorbito, con la benedizione del Comitato Olimpico tedesco.

Il problema, per chi voleva estrometterla, è che Claudia Pechstein era in possesso delle risorse necessarie per combattere sul fronte legale e la prima vittoria l'ha ottenuta nel mese di dicembre scorso ottenendo dal TAS la sospensione del divieto di essere convocata in nazionale. Purtroppo per lei, con una scelta tecnica discutibile che io chiamo carognata, non c'è stata la convocazione per le prove nordamericane di Coppa del Mondo, quelle in cui si sono ottenute le migliori prestazioni cronometriche, per cui l'Olimpiade di Vancouver è rimasta un sogno.

Il caso Pechstein è però interessante anche per il ciclismo professionistico ed in particolare quello italiano. Sono evidenti le analogie con il caso della positività all'EPO di Davide Rebelllin alle Olimpiadi di Pechino 2008 e non ancora definita, vista anche la caparbietà con cui Rebellin stesso si è difeso.

Speriamo bene (per Rebellin).

Per concludere, questa è una foto di Claudia Pechstein:


dal sito http://www.claudia-pechstein.de

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Agosto 2010




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  postato il 20/04/2010 alle 20:46
Originariamente inviato da Viscera



Il Caso Pechstein
Di: Michele Ferrari
Pubblicato: 17 apr 2010


.............



Il caso Pechstain è emblematico della caccia alle streghe che è in corso in Germania in tema di doping e di come si cerchi però solamente di colpire quelli che si ritengono, in questo caso a torto, gli anelli deboli.

Claudia Pechstein non è un'atleta qualsiasi ma una pluricampionessa mondiale ed olimpica di pattinaggio di velocità in pista lunga che detiene il record di medaglie d'oro olimpiche invernali vinte per la Germania, per la precisione cinque tra il 1992 ed il 2006 oltre a due argenti e due bronzi, record che potrà essere battuto probabilmente dalla "divina" Magdalena Neuner. Per capire lo spessore dell'atleta si può dire che in Italia bisogna mettere assieme Alberto Tomba e Deborah Compagnoni per mettere assieme un palmares confrontabile.

Il problema di Claudia Pechstein sono sempre state le pubbliche relazioni: in nazionale tendeva ad isolarsi dal resto della squadra e quando era giovane era costantemente attaccata, con la complicità dei media, dalla più anziana Gunda Niemann, anche lei campionessa di pattinaggio ed ora commentatrice tecnica per la TV pubblica tedesca, e successivamente dalla più giovane Anni Friesinger (vedi foto sotto), anche lei pluricampionessa e beniamina dei media, nonché protagonista in spot pubblicitari di istituti bancari e modella a tempo perso:


dal sito http://pgb51.typepad.com - l'esprit du sport


... (segue) ...

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Agosto 2010




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  postato il 20/04/2010 alle 20:48
Originariamente inviato da Viscera



Il Caso Pechstein
Di: Michele Ferrari
Pubblicato: 17 apr 2010


.............



Il caso Pechstain è emblematico della caccia alle streghe che è in corso in Germania in tema di doping e di come si cerchi però solamente di colpire quelli che si ritengono, in questo caso a torto, gli anelli deboli.

Claudia Pechstein non è un'atleta qualsiasi ma una pluricampionessa mondiale ed olimpica di pattinaggio di velocità in pista lunga che detiene il record di medaglie d'oro olimpiche invernali vinte per la Germania, per la precisione cinque tra il 1992 ed il 2006 oltre a due argenti e due bronzi, record che potrà essere battuto probabilmente dalla "divina" Magdalena Neuner. Per capire lo spessore dell'atleta si può dire che in Italia bisogna mettere assieme Alberto Tomba e Deborah Compagnoni per avere un palmares confrontabile.

... (segue) ...

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 21/04/2010 alle 09:54
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Originariamente inviato da sceriffo

news from mantova?


Stai sicuro che adesso che qualcuno -Ballan e Santambrogio- ci ha lasciato le penne le notizie inizeranno ad arrivare a rilento, molto a rilento.


Sono curioso di vedere come uscirà la BMC da questo vicolo cieco in cui si sono ficcati sospendendo Ballan e Santambrogio.
O non sanno come va la giustizia in Italia (e quando si tratta di doping non solo in Italia) oppure sono degli sprovveduti.
Come minimo, per avere notizie certe e terminare l'inchieste (che vedrete si concluderà con un nulla di fatto) bisognerà aspettare questa estate.
E per Ballan un'altra stagione buttata dopo quella dello scorso anno.
Avessero almeno il buon cuore di lasciarli liberi di trovarsi un'altra sistemazione. Già ora, pare, non si trovassero a proprio agio nella squadra svizzera/americana, immagino come potranno, fra molti mesi, tornare a correre con loro.
Considerando che per tutti gli altri ex - Lampre o attuali Lampre finora nulla è cambiato. Sono gli unici a essere stati sacrificati in questa brutta storia

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 19:40
Da quel che so nel contratto che han firmato sia Ballan che Santambrogio c'e' una clausola , nel caso un corridore venga immischiato in una vicenda legata al doping , il corridore viene sospeso dalla societa'
E' una politica della squadra di Andy Rihs , visti i precedenti problemi avuti alla Phonak , mi sembra logico

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 19:52
Originariamente inviato da pablo_b

Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Originariamente inviato da sceriffo

news from mantova?


Stai sicuro che adesso che qualcuno -Ballan e Santambrogio- ci ha lasciato le penne le notizie inizeranno ad arrivare a rilento, molto a rilento.


Sono curioso di vedere come uscirà la BMC da questo vicolo cieco in cui si sono ficcati sospendendo Ballan e Santambrogio.
O non sanno come va la giustizia in Italia (e quando si tratta di doping non solo in Italia) oppure sono degli sprovveduti.
Come minimo, per avere notizie certe e terminare l'inchieste (che vedrete si concluderà con un nulla di fatto) bisognerà aspettare questa estate.
E per Ballan un'altra stagione buttata dopo quella dello scorso anno.
Avessero almeno il buon cuore di lasciarli liberi di trovarsi un'altra sistemazione. Già ora, pare, non si trovassero a proprio agio nella squadra svizzera/americana, immagino come potranno, fra molti mesi, tornare a correre con loro.
Considerando che per tutti gli altri ex - Lampre o attuali Lampre finora nulla è cambiato. Sono gli unici a essere stati sacrificati in questa brutta storia


Tutto giusto. Comunque secondo me andrà a finire così: ovviamente la BMC terrà ancora per un bel pò a bagnomaria i due italiani, nel frattempo l'inchiesta, che ovviamente andrà per le lunghe, cadrà pian piano nel dimenticatoio. A questo punto arriverà la rescissione consensuale dei 2 contratti e finalmente Ballan e Santambrogio si accaseranno con qualcun'altra squadra, chiaramente con uno stipendio ridotto rispetto a quello attuale e con una stagione buttata alle ortiche. Oltre che con un'immagine macchiata per sempre.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 20:06
Ho appena letto quest'altra cattiva notizia:

Doping. Mattia Gavazzi positivo alla Lombarda: cocaina

Mattia Gavazzi ci è ricaduto. L'Ucui ha reso noto oggi che il velocista bresciano è risultato positivo alla cocaina in occasione della prima tappa della Settimana Lombarda. Le analisi sono state svolte dal laboratorio di Losanna ed il corridore è stato immediatamente sospeso, in attesa che la Federazione Italiana apra nei suoi confronti una procedura. Il corridore, naturalmente, ha il diritto di chiedere le controanalisi.
La posizione di gavazzi è diversa - per esempio - da quella di Boonen perché il bresciano è risultato positivo ad un esame svolto dopo la corsa e non in un periodo di riposo come avvenuto per il campione belga.

---------------------------------------------------------------------------

Se non erro è già la 3a volta che Gavazzi risulta positivo alla cocaina ad un controllo antidoping. La prima volta fu nel 2004, la seconda nel 2007. Temo che questa volta rischi la squalifica a vita per la recidiva. E ciò mi dispiacerebbe tantissimo, giacchè credo che questa vicenda, così come quella che a 2 riprese ha coinvolto Boonen, abbia nulla a che fare con il doping. La Cocaina è sicuramente una piaga sociale, ma penso che non sia certamente una sostanza che possa alterare le prestazioni di un ciclista. Mannaggia.

 

[Modificato il 21/04/2010 alle 21:26 by Tranchée d’Arenberg]


 
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  postato il 21/04/2010 alle 20:24
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Ho appena letto quest'altra cattiva notizia:

Doping. Mattia Gavazzi positivo alla Lombarda: cocaina

Mattia Gavazzi ci è ricaduto. L'Ucui ha reso noto oggi che il velocista bresciano è risultato positivo alla cocaina in occasione della prima tappa della Settimana Lombarda. Le analisi sono state svolte dal laboratorio di Losanna ed il corridore è stato immediatamente sospeso, in attesa che la Federazione Italiana apra nei suoi confronti una procedura. Il corridore, naturalmente, ha il diritto di chiedere le controanalisi.
La posizione di gavazzi è diversa - per esempio - da quella di Boonen perché il bresciano è risultato positivo ad un esame svolto dopo la corsa e non in un periodo di riposo come avvenuto per il campione belga.

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Se non erro è già la 3a volta che Gavazzi risulta positivo alla cocaina ad un controllo antidoping. La prima volta fu nel 2004, la seconda nel 2007. Temo che questa volta rischi la squalifica a vita per la recidiva. E ciò mi dispiacerebbe tantissimo, giacchè credo che questa vicenda, così come quella che a 2 riprese ha coinvolto Boonen, abbia nulla a che fare con il doping. La Cocaina è sicuramente una piaga sociale, ma penso che non sia certamente una sostanza che possa alterare le prestazioni di un ciclista. Mannagia.


Non so niente di Gavazzi e della sua vicenda personale, se non quello che sappiamo tutti e che oggi riemerge tanto fragorosamente.
Sono ovviamente d'accordo con le valutazioni che ha già fatto Tranchée, mi permetto di dire che spero ardentemente che, se radiazione sarà (come possibile), possa almeno servire ad aiutare Mattia a cambiare tipo di vita, perché solo un cambiamento netto, nella maggior parte dei casi (di questi casi), può aiutare a superare questo problema.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 20:38
ehhhhhh porca vacca....aiutiate questo ragazzo e sicuramente non lo si fà con la radiazioneeeee

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Tour




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  postato il 21/04/2010 alle 21:08
Mi spiace per Gavazzi dato che reputo la Cocaina una cosa più seria rispetto al cerca e affini.

Guardando oltre, ecco trovato un posto per Riccò al giro...

 
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Livello Fausto Coppi
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Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




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  postato il 21/04/2010 alle 21:14

Ma la cocaina non è una sostanza che, inerentemente a pratiche dopanti, viene usata - o perlomeno in passato è stato così - come coprente?
È così o mi sto imbrogliando con qualcos'altro?
Fatta questa premessa, penso comunque che, dalla vicenda di Gavazzi, risulti evidente che il problema è legato a motivi differenti dal fine del miglioramento prestazionale, e per certi versi la cosa è perfino più preoccupante.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

---

Asso di Fiori

 
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  postato il 22/04/2010 alle 03:14
Statement regarding Thomas Frei

It has come to our attention that Thomas Frei has been informed that he was tested A-positive regarding the use of EPO. As a consequence, the BMC Racing Team and its members have made the decision to withhold Thomas Frei from competition, in accordance with the BMC Racing Team's own policy. This should not be seen as pre-determination of guilt. The rider will now have to personally address the accusation.

(comunicato stampa)

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 22/04/2010 alle 08:57
porca vacca, mi dispiace per Gavazzi.

 

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Io sto con Silvio che è
un gran furbacchione e con
la bellissima Oriana che ha
il coraggio di dire ciò che
tutti pensano ma nessuno dice
(si vocifera che la casalinga
di Voghera impallidisca
al suo cospetto).

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2010 alle 09:47
Originariamente inviato da pacho

porca vacca, mi dispiace per Gavazzi.


Anche per Frei (e,indirettamente, per Evans), ma non per la BMC che, siccome hanno voluto fare le verginelle con Ballan e Santambrogio, adesso se ne devono stare a casa loro.

 

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nino58

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 22/04/2010 alle 10:28
Originariamente inviato da nino58

Originariamente inviato da pacho

porca vacca, mi dispiace per Gavazzi.


Anche per Frei (e,indirettamente, per Evans), ma non per la BMC che, siccome hanno voluto fare le verginelle con Ballan e Santambrogio, adesso se ne devono stare a casa loro.


Noto come la posizione della BMC si sta rivelando molto delicata. Già non ha molti corridori competitivi. Alcuni li sospende di sua iniziativa (Ballan e Santambrogio). Altri finiscono positivi (Frei). Altri hanno problemi di infortunio (Kroon). Altri proprio quest'anno non vanno (Burghardt).
Non potranno essere sempre Evans (che è dal Tour Down Under che va a tutta) e il vecchio Hincapie a salvare la baracca.
Come fa questa squadra a partecipare a tutte le gare compreso Giro e Tour con corridori competitivi e in forma?
Proprio Evans non so come potrà fare seriamente Giro e Tour, tenendo delle energie per il mondiale di casa.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 22/04/2010 alle 14:23
E bravo Frei, si è visto come andava forte ieri ...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2010 alle 23:27
Giovedì 22 Aprile | 20:44 (0)

DOPING. Il cinese Fuyu Li positivo


L'UCI ha sospeso il cinese Fuyu Li (Team Radioschack). La
decisione è stata presa dopo aver ricevuto
una relazione del laboratorio di Gand - accreditato dalla WADA - che
indica un risultato negativo di analisi (presenza di clenbutterolo, un anti asmatico) in
un campione di urina prelevato in occasione di un controllo effettuato il 23 marzo scorso in occasione della Dwaars Door Vlaanderen.
La
sospensione provvisoria del signor Fuyu rimane in vigore fino a quando la Federazione Ciclistica cinese
determinà se effettivamente il corridore ha commesso una violazione del Regolamento
Antidoping UCI, ai sensi dell'art 21 di quest'ultima.
Fuyu ha il diritto di chiedere l'analisi del suo campione B. Intanto la RadioShack ha deciso di sospendere ilc orridore cinese in ottemperanza al regolamento interno al team
tuttobiciweb
--- 2 in un giorno. li prendono come tordi

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/04/2010 alle 18:40
Originariamente inviato da forzainter

Da quel che so nel contratto che han firmato sia Ballan che Santambrogio c'e' una clausola , nel caso un corridore venga immischiato in una vicenda legata al doping , il corridore viene sospeso dalla societa'
E' una politica della squadra di Andy Rihs , visti i precedenti problemi avuti alla Phonak , mi sembra logico


Stavo riflettendo su questo tuo intervento mentre uscivo da lezione. E pensavo che i corridori mancano assolutamente di quella che almeno fino ad un pò di anni fa veniva chiamata "coscienza di classe". I ciclisti, tutti in blocco, dovrebbereo rifiutarsi di firmare questi contratti capestri, che - scusate l'esagerazione - sono proprio come dei cappi al collo pronti ad enrtare in funzione in ogni momento. E dico questo non perchè io sia un favoreggiatore del doping, ma molto più semplicemente perchè al giorno d'oggi essere coinvolto in una vicenda doping è la cosa più facile che possa accadere ad un corridore.
Nei paesini del sud Italia, come quello da cui provengo, fino a 50 anni fa bastava che qualcuno accusasse una ragazza d'essere una poco di buono e quella ragazza non si sarebbe mai sposata, anche se in realtà poi era la ragazza più innocente e pura al mondo. Ecco, quello che accade oggi nel ciclismo con il doping è qualcosa di molto simile. Basta un niente per dare del dopato a questo o a quel ciclista, e allora da lì in poi la sua carriera rischia d'esser macchiata per sempre. Basta andare in una farmacia per prendere un'aspirina e si rischia di essere coinvolti in un'inchiesta. A quel punto poco conta se si è innocenti o realmente colpevoli. La sentenza è già emessa da quei contratti che consentono alle squadre di fermare il corridore. La colpevolezza sta nell'
E' vero, la BMC ha esercitato un diritto che aveva in base alle clausole che appaiono nei contratti sui quali Ballan e Santambrogio hanno messo le loro firme. Ed è proprio per questo che i corridori non dovrebbero più sottostare a tali condizioni.
Lo so benissimo, è un'utopia.....

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 23/04/2010 alle 19:01
parzialmente ot:

stavo andando a controllare la mia mail e mi sono imbattuto in questo articolo. http://it.movies.yahoo.com/blog/gossip/article/687/anche-sarah-jessica-parker-colpita-dalla-sindrome-madonna.html

in più, cliccate sul link del nome dell'attrice/cantante (non so chi sia) in questione e guardate mascella e nasone:
http://it.movies.yahoo.com/artisti/p/sarahjessica-parker/fotos-341402.html

della serie: mamma, com'è bello il GH!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/04/2010 alle 18:10
bravo pacho, anche i rivoluzionari guardano i siti di gossip.
però la considerazione è veramente corretta
gh e anche steroidi

queste vene e questi muscoli sono simili a quelli delle gambe di molti prof di qualche anno fa
oggi sono visibili maggiormente negli amatori.

segnalo tra l' altro un bell' articolo di CP nel numero di aprile sull' uso e abuso di ferro e vitamine in generale tra i giovani
un articolo -inchiesta ben argomentato e documentato che dimostra quello che bisogna fare per avviare un po' di rivoluzione culturale in questo ciclismo immobile.....altro che consiglio dei saggi

invito l' utente CICLYNG PRO o chi ha l' application di Iphone a mettere un link a quell' articolo.

di questo dovremmo parlare in questo 3d.
altro che di radiazione o di doping libero.

ciao

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/04/2010 alle 12:53
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg
E' vero, la BMC ha esercitato un diritto che aveva in base alle clausole che appaiono nei contratti sui quali Ballan e Santambrogio hanno messo le loro firme. Ed è proprio per questo che i corridori non dovrebbero più sottostare a tali condizioni.
Lo so benissimo, è un'utopia.....

Il contratto di Santambrogio è tre volte piu' alto di quello che aveva l'anno scorso. Ballan prende il doppio di quello che gli avrebbe garantito la Lampre nel 2010
Difficile far togliere clausole
Tanto piu' che la BMC gli paga ugualmente..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/04/2010 alle 17:36
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg
E' vero, la BMC ha esercitato un diritto che aveva in base alle clausole che appaiono nei contratti sui quali Ballan e Santambrogio hanno messo le loro firme. Ed è proprio per questo che i corridori non dovrebbero più sottostare a tali condizioni.
Lo so benissimo, è un'utopia.....

Il contratto di Santambrogio è tre volte piu' alto di quello che aveva l'anno scorso. Ballan prende il doppio di quello che gli avrebbe garantito la Lampre nel 2010
Difficile far togliere clausole
Tanto piu' che la BMC gli paga ugualmente..


Io non ne facevo assolutamente un discorso di stipendi e di soldi. Parlavo invece di quella coscienza di classe che dovrebbe spingere i corridori a mandare a quel paese chi gli sottopone questi contratti. Anche a costo di rimetterci qualcosa in termini di soldi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/04/2010 alle 17:52
L'avevo capito
Io ti davo solo la loro motivazione
Se avessero obiettato , addio contratto

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 25/04/2010 alle 20:29
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Io non ne facevo assolutamente un discorso di stipendi e di soldi. Parlavo invece di quella coscienza di classe che dovrebbe spingere i corridori a mandare a quel paese chi gli sottopone questi contratti. Anche a costo di rimetterci qualcosa in termini di soldi.


Il problema è che i ciclisti sono troppo ricattabili per fare "lotta di classe".
L'antidoping è un'arma letale in mano ai "padroni", per via della sua estrema arbitrarietà: non ci sono garanzie dalla manipolazione dei campioni (vedi casi Pantani e Rebellin), i risultati delle controanalisi non contano più se ti scagionano (vedi caso Vania Rossi), opporsi legalmente alle squalifiche impone periodi di stop più lunghi delle stesse (vedi caso Ullrich), nel periodo post-squalifica puoi essere discriminato ad libitum (vedi caso Riccò), ed anche senza colpe formalmente riconosciute puoi essere estromesso dalle gare che contano (vedi caso Di Luca negli anni scorsi, Pantani al Tour dopo il 2000).
E poi, diciamoci la verità: troppi se non tutti hanno la coda di paglia, e perciò nessuno vuole far arrabbiare chi tiene il coltello dell'antidoping dalla parte del manico. Perché se entri nel mirino, in un modo o nell'altro qualcosa trovano.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 26/04/2010 alle 17:06
Oggi sulla Gazzetta Pastonesi (che però copia pezzi da questo articolo ---> http://www.cyclingnews.com/features/vinos-victory-overshadowed-by-questions-about-his-past ) afferma che a Tenerife ci lavorano Ferrari e Fuentes.


 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 26/04/2010 alle 17:16
Oggi tocca a Manuel Vasquez della Andalucia

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=28716&tp=n

Ennesimo pesce piccolo spagnolo.
Sarò malizioso. Ma possibile che ci siano fior di ciclisti spagnoli che dominano in lungo e in largo corse a tappe, grandi giri, classiche in linea e l'EPO lo prendono solo i carneadi, si solito di piccole squadre?

 
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  postato il 26/04/2010 alle 17:58
non solo ciclismo
beccato un pescegrosso nell'atletica LaShawn Merritt campione olimpico e mondiale dei 400mt

L'americano LaShawn Merritt, vincitore dei 400 metri piani alle Olimpiadi di Pechino, e attuale campione del mondo in carica sulla specialità è risultato positivo ad un test antidoping. Lo ha confermato il suo legale, il quale ha precisato che LaShawn ha già accettato una "sospensione temporanea" dell'attività. Il legale ha precisato che il test ha avuto esito positivo per quanto riguarda l'assunzione di un prodotto acquisito senza regolare prescrizione medica. LaShawn Merritt è stato trovato positivo ad uno steroide anabolizzante (Dhea) in tre controlli effettuati tra ottobre e gennaio. L'atleta americano, che compirà 24 anni il prossimo 27 giugno, è nato a Portsmouth, in Virginia. È detentore dell'oro olimpico e del titolo mondiale anche per la staffetta 4x400m. A Pechino si impose con il tempo di 43.75 sui connazionali Jeremy Wariner e David Naville. Wariner fu nuovamente battuto da Merritt nella finale mondiale di Berlino dello scorso anno con il tempo di 44.06.

gazzetta.it

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/04/2010 alle 18:10
Originariamente inviato da lolloso

non solo ciclismo
beccato un pescegrosso nell'atletica LaShawn Merritt campione olimpico e mondiale dei 400mt


Notizia vecchia di qualche qualche giorno. Spero che la gazza online non l'abbia messa oggi.

Comunque negli Stati Uniti non si sono mai preoccupati tanto di coprire l'atletica leggera. Non ho nessun numero in mano ma se potessi stilare una classifica per nazione dei pesci grossi risultati positivi all'antidoping penso che gli Stati Uniti siano nettamente al primo posto seguiti, forse, dalla Bielorussia.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 26/04/2010 alle 18:41
Originariamente inviato da Viscera

Oggi sulla Gazzetta Pastonesi (che però copia pezzi da questo articolo ---> http://www.cyclingnews.com/features/vinos-victory-overshadowed-by-questions-about-his-past ) afferma che a Tenerife ci lavorano Ferrari e Fuentes.




Scusi ... hai detto poco ...

"Why Tenerife?

More doping questions followed about why Vinokourov had recently been training in Tenerife, where disgraced sports doctors Eufemiano Fuentes and Michele Ferrari are alleged to work. Vinokourov specifically denied working with Dr Ferrari." ... "I was in Tenerife with a group of about twenty-five riders, including riders from Liquigas. The hotels were full. Who knows, maybe next year some French riders might even join us"…(da Cyclingnews)


Chissà se Nibali, Pellizotti e soci della Liquigas "were alleged to work there as well" o quereleranno anche Vinoukourov, Cyclingnews, Pastonesi e la Gazzetta o che altro.

Mah, a me scappa un po' da ridere ...

 

[Modificato il 26/04/2010 alle 19:07 by prof]

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/04/2010 alle 19:04
Originariamente inviato da Lupo

Il problema è che i ciclisti sono troppo ricattabili per fare "lotta di classe".

.......

E poi, diciamoci la verità: troppi se non tutti hanno la coda di paglia, e perciò nessuno vuole far arrabbiare chi tiene il coltello dell'antidoping dalla parte del manico. Perché se entri nel mirino, in un modo o nell'altro qualcosa trovano.


No Lupo i ciclisti non sono né troppo ricattabili né hanno la coda di paglia rispetto ad atleti di altri sport: sono semplicemente troppo sciocchi.

Io seguo il ciclismo per pura passione e lo vedo esclusivamente dall'esterno, però frequento dall'interno altri tipi di sport e ti posso assicurare che la paglia delle code ed i lupi abbondano. Nel caso particolare di Ballan e Santambrogio ci sono queste clausole capestro nei loro contratti, però dubito che si siano trasferiti in un centro sportivo della BMC in Europa, infatti mi risulta che non esiste ma correggetemi se sbaglio, e che continuino ad allenarsi come e dove prima. Ti stai chiedendo cosa centrano questi due discorsi?

Qualcuno all'interno del forum, non mi ricordo più chi e perciò mi scuso, sostiene la necessità che una formazione di ciclismo sia strutturata come una società di calcio o comunque di qualsiasi sport di squadra, con le sue strutture, compresa la farmacia, ma sopratutto con gli atleti che risiedono nelle vicinanze della sede. Quella che per i corridori potrebbe essere una assurda costrizione in realtà si trasformerebbe nella migliore difesa preventiva nei confronti dell'antidoping.

Guardiamo l'attualità nei casi di doping nel ciclismo; il ciclista di fatto viene dipinto come un "lazzarone" che si avvale dello stregone di turno. Ovviamente i team manager lo sanno benissimo ma allo stato attuale l'unica accusa che può loro essere mossa è quella di girare la testa dall'altra parte.

Nel caso invece di una squadra "strutturata seriamente" come descritto sopra, la positività di un ciclista, per esempio, all'EPO da "doping individuale" può trasformarsi in "doping di squadra" con tutte le implicazioni del caso. Il ciclista non sarà più semplice carne da macello ma anche il team manager della squadra sarà chiamato a rispondere.

Per concludere ti faccio due esempi. Nonostante l'evidenza, nei casi di positività di Saunier Duval e Gerolsteiner non si è mai potuto affermare dell'esistenza del doping di squadra, perché di fatto le due compagini non erano in possesso delle strutture per eseguirlo. Mi sembra che Giannetti e Holczer non siano mai stati giudicati dalla giustizia sportiva né da quella penale.

L'altro esempio sono le, rare, positività riscontrate nell'atletica leggera italiana. I problemi di Gibilisco sono nati dalla frequentazione del dott. Santuccione; secondo te se le stesse "terapie" le avesse svolte nella sua società avrebbe avuto gli stessi problemi? Mi risulta inoltre che l'unico italiano risultato positivo ai controlli antidoping nelle varie edizioni di mondiali ed olimpiadi sia stato Franco(?) Barbi un atleta "free lance" non legato a nessuna società importante: ti sembra un caso?

Mi fermo qui, perché ho altri impegni ma se ti sembra che l'argomento non sia tedioso svilupperò ulteriormente i miei ragionamenti, altrimenti mi fermo qui.

 

[Modificato il 26/04/2010 alle 19:15 by Slegar]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2010 alle 19:23
Continuo a non capire la "politica" sul doping di Cicloweb.
L'articolo sulla (bellissima!) homepage su Vinokurov è alquanto confuso.
Cosa vuol dire il nostro Conducador? Che Vino beccato con il sangue di un altro al Tour non doveva essere squalificato perché è un corridore spettacolare e aveva sofferto tanto per le cadute? Che si dovrebbero squalificare solo i corridori poco spettacolari? Che Riccò è stato squalificato perché è antipatico?

Mi sembra che il retropensiero sia questo: sono tutti dopati dal primo all'ultimo e dunque solo quelli che sono stati beccati ed hanno pagato sono da rispettare visto che tutti gli altri dopati sono scampati ai controlli.
Questo ragionamento potrebbe essere sostenibile se TUTTI fossero dopati, ma se anche un piccolissima parte non lo è allora il ragionamento è ipocrita.

Io non mi sono affatto scandalizzato per la vittoria di Vino (l'odierno articolo di Capodacqua su La Repubblica è da vomito). Il kazako ha pagato e torna a correre (tra l'altro è uno dei pochi corridori del gruppo che conosce il significato della parola tattica). Non mi sono addirittura scandalizzato per Valvpiti che ha fatto le stesse cose di Basso e Vinokurov e non è stato squalificato urbi et orbi. Ma per favore non fatene degli eroi!


 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 26/04/2010 alle 19:56
Tertium non datur?
Direi di sì, in questo caso, il discorso di Admin mi sembra più complicato.
E' un caso o è nella logica delle cose che una vittoria bella e spettacolare come quella di ieri ( pure un perdente può avere spirito di avventura, audacia, senso della sfida, agonismo, non è proprio solo dei vincitori) abbia smosso il livore rabbioso di Capodacqua che era un po' annacquato, un articolo pensoso e interessante come quello di Admin, un certo fermento di idee anche in luoghi del web parecchio lontani dal fermento e dalle idee?
Visto anche che nessuno ha parlato di eroi, di genete che deve salvare l'umanità ( come in qualche battuta infelice) o prestarci due euro al bar.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/04/2010 alle 21:11
Originariamente inviato da Slegar

No Lupo i ciclisti non sono né troppo ricattabili né hanno la coda di paglia rispetto ad atleti di altri sport: sono semplicemente troppo sciocchi.

ecc.


Caro Slegar, sono perfettamente d'accordo con tutto quello che scrivi.
Il mio riferimento alla "coda di paglia" non voleva certo colpevolizzare i ciclisti rispetto ad altri sportivi, semplicemente notare che gli atleti professionisti, di qualsiasi sport siano, certe cose le fanno (chi più chi meno), e se dall'altra parte hai federazioni assatanate e controlli restrittivi diventa dura sentirsi tranquilli.

Originariamente inviato da Ottavio

Continuo a non capire la "politica" sul doping di Cicloweb.
L'articolo sulla (bellissima!) homepage su Vinokurov è alquanto confuso.
Cosa vuol dire il nostro Conducador? Che Vino beccato con il sangue di un altro al Tour non doveva essere squalificato perché è un corridore spettacolare e aveva sofferto tanto per le cadute? Che si dovrebbero squalificare solo i corridori poco spettacolari? Che Riccò è stato squalificato perché è antipatico?


Forse, e sottolineo forse, il senso è questo: che solo uno sport malsano (nella sua dirigenza ed in buona parte della sua tifoseria) bracca e dà la caccia ai suoi esponenti migliori, come altrettanti criminali, finché non riesce a punirli per aver dato spettacolo. Perché oggi basta distinguersi per finire nel mirino dell'antidoping e, dovessero impiegarci anni su anni (Di Luca), prima o poi riescono nel loro intento.
O magari questa è solo la mia opinione, ed allora mi scuso con Grassi se gli ho messo in bocca, anzi nella penna, pensieri non suoi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2010 alle 22:11
caro ottavio,

evidentemente sono anche io troppo sempliciotto per capire la posizione di cicloweb.

ho sempre apprezzato vino , corridore forte e divertente da vedere, capace di vincere sugli champs elisee come a liegi.

dopo le prestazioni monstre ( altro che vam di contador a verbier) alla vuelta vinta contro valverde con l' aiuto di kasheckin, non rimasi sorpreso della positività successiva.

anche ieri ho ammirato forza e capacità tattiche del kazako, un campione.

non capisco perchè non dovesse essere squalificato dopo i fattacci del tour.
non capisco chi non apprezza la sua vittoria di ieri: ha pagato la squalifica ed ha diritto di correre e di essere ammirato per le sue prestazioni fino a prova contraria.

non trovo nulla di strano nel fatto che si alleni a tenerife, lo fanno in molti belli e brutti, puliti o sospetti, alti e bassi.
conviene, è sicuro.
.
bene fanno i giornalisti come pastonesi e come quelli di cycling news a restare sul pezzo.
il ciclismo va spiegato anche a chi non passa ogni sera da cicloweb, e poi la notizia c'è.
non so cosa ha scritto capocefalo e neppure mi interessa.
però, se vino torna a vincere la decana a 36 anni mica si puo' fare finta che non sia successo nulla
apprezzo chi gli ha fatto domande scomode alle interviste e apprezzo che vino non si sia sottratto.

rilevo con ammirazione che a 36 anni passati è tornato forte come prima: degli altri squalificati nessuno ci è riuscito. complimenti e vedremo.
speriamo che sia tutto bello.
non mi dispero e non mi faccio illusioni.
accetto quello che verrà.

non mi toccano molto le interviste in cui si dichiara pulito e che vuole diventare un modello per i giovani.
speriamo che sia vero, lo dicevano peraltro anche rebellin e tutti i positivi.
la sua faccia di bronzo, la sua espressione immutabile e imperscrutabile gli consentono questo ed altro.
certo, non dimentico quanto fece per la famiglia del povero kivilev, scomparso per un incidente in corsa.
quello , per la mai stima del personaggio, conta di piu'. quello è cuore , il resto è politically correct.

a me resterà simpatico.
positivo andava squalificato
se vince testando negativo complimenti.

non meritava sconti prima , non merita peana adesso.
peana perchè spettacolare.
a me hanno offerto spettacolo anche cadel a novazzano e a huy, gilbert , kolobnev ( povero) e tanti altri.

spettacolari sono le corse belle e combattute dai piu' forti. senza tenere troppo l' orecchio sull' auricolare.

ci vuole il doping per questo?
io credo di no, admin forse sì, mica l'ho capisco piu'.

ci vuole un moggi dell' antidoping che decida chi squalificare e chi no?
io non credo.
ci vuole il doping libero per lo spettacolo?
io non credo, e penso che la storia del ciclismo e delle corse dimostri il contrario.
lo spettacolo non lo fanno gli omini della playstation.

ci vuole che i piu' forti partano da condizioni simili. l' uguaglianza competitiva.
il male non è l' antidoping, il male sono le prestazioni illogiche ed incredibili.
il male sono le trasfusioni ( che non fanno bene) , le iniezioni , le medicine non necessarie.

bah, sullo spettacolo e su cosa sia già si è accapigliati in passato.
non ho voglia di riprendere il loop.

comunque non capisco
e non mi adeguo

ciao

mesty

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 27/04/2010 alle 01:19
Scusa Mesty, ma si può dissentire, per esempio, sul fatto che nel ciclismo vengano fatti controlli sperimentalissimi, sul fatto che solo nel ciclismo siano andati a trovare i nomi nascosti in O.P. ecc?.
Per il resto, d'accordo con te, se ci sono delle regole, finita la squalifica Vinokourov deve poter correre e poter vincere, come Riccò, come Basso, come tutti.
Se ci sono delle regole valgono sia per la squalifica che per il fine squalifica.
Giusto che i giornalisti chiedano, si domandino ecc., assolutamente persecutorio, pieno di furia incontrollata un pezzo come quello di Capodacqua.
Che, evidentemente, non è isolato se Vinokourov, leggo su Tuttobiciweb, ha fatto questo comunicato, non per le domande della conferenza stampa ma per gli articoli usciti stamattina. Avrà letto pure quello del Torquemada italiano? Comunque, Vinokourov mi piace parecchio, proprio contenta della vittoria di ieri.

Alexandre Vinokourov ha scritto una lettera aperta ai giornalisti e al mondo del ciclismo all’indomani del suo successo nella Doyenne.

«La lettura dei commenti della stampa dopo la mia vittoria ieri nella Liegi mi ha profondamente rattristato. E non comprendo questo accanimento nei miei confronti.
Io non posso fare nulla contro i dubbi che pesano su di me dopo i fatti del 2007, ma rifiuto tutte le accuse mosse contro di me oggi, senza la minima prova. Dal mio ritorno nello scorso mese di agosto, sono sempre stato corretto con la stampa, ho risposto a tutte le richieste di intervista, non ho nascosto nulla.
Paradossalmente, la mia vittoria a Liegi sembra risvegliare vecchie gelosie di cui non sono responsabile. I commenti dei media si scontrano con le centinaia di messaggi di complimenti dei supporter che continuo a ricevere sul mio sito e sulla mia pagina Facebook. E non capisco quanto accade. Sembra quasi che sia necessario impedirmi di fare grandi prestazioni per ripulire la cosceinza del mondo. In quale sport si è autorizzati a prendere il via di una competizione senza avere il diritto di vincerla?
Io adoro il ciclismo, mi ha dato tutto e voglio dargli altrettanto. In bene. Ho pagato con due anni di squalifica gli anni bui della mia carriera. Se ho ripetutoi di non volerne più parlare è solo per il bene del mio sport. Io non penso che il ciclismo abbia bisogno di tornare ogni volta su episodi criticabili: è la mia visione personale del problema, non obbligo nessuno a condividerla.
La mia scelta, che io considero come la più corretta e la più rispettosa possibile, è stata male interpretata ancora una volta. Ne sono desolato. Lo ripeto, non ho nulla da nascondere. Dal mio ritorno ad oggi sono statio sottoposto ad oltre 30 controlli, tutti negativi, 21 dei quali nel quadro del sistema Adams. Cosa che mi permette di avere un passaporto biologico valido e di correre. A Tenerife dove ho svolto il mio recente stage prima del Giro del Trentino che ha sollevato l’indignazione di certi giornalisti, sono stato sottoposto a due controlli a sorpresa di sangue e urine in due settimane. Non posso fare più di quello che i regolamenti mi chiedono per provare la mia onestà Oggi, mi auguro solo che mio rispettino come io rispetto tutti, i miei colleghi del gruppo come i giornalisti. Io non voglio essere il bersaglio unico e troppo facile di tutti i mali del ciclismo
Alexandre Vinokourov»



 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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