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Autore: Oggetto: Gran Fondo 2010

Livello Fausto Coppi




Posts: 3539
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  postato il 10/03/2010 alle 19:39
Domenica ho partecipato alla GF Val di Cecina. Fortunatamente l'influenza che mi ha colpito il venerdì mi ha lasciato partecipare, anche se ero un po' intontito e poco brillante. Giornata soleggiata ma piuttosto fredda e con forti raffiche di vento che han condizionato tutta la gara. Come sempre percorso lungo, 130 km e 1900 metri di dislivello.

Stavolta ho sfruttato appieno la prima griglia, presentandomi pochi minuti prima del via.
La partenza è pessima stavolta, mi accorgo subito di essere poco lucido e non faccio nulla per mantenere la posizione. Poi una rotonda sbagliata e dopo neanche 7 km di gara, su uno strappo della prima salita, mi aggancio con quello che mi precedeva perchè gli esce la catena mentre tenta di cambiare. Io non ce la faccio a schivarlo e la mia ruota si conficca nel suo cambio. A parte il fatto che prendo uan botta in un posto delicato, a parte il fatto che prima di ripartire mi passa il mondo, il bello arriva sulla discesa successiva, dove sull'orlo degli 80 orari mi accorgo che la bici non è più stabile. Allora mi fermo e noto che il cerchio è torto e un raggio decisamente inclinato.
Da qui la gara prende una piega decisamente difensiva, anche considerato il fatto che non mi sento un leone.
Riparto e mi accodo al primo gruppo che passa e sui successivi saliscendi è un calvario, le gambe sono vuote.
Poi inizia la salita dolec di Castagneto Carducci e lì mi riprendo un po'. Poi iniziano i falsiopiani infiniti. Pendenze sempre lievi, sia in salita che in discesa, ed è in questi tratti che patisco come un disperato.
Il punto più brutto arriva dopo il GPM di Serrazzano, dove rischio più volte di perdere il mega gruppo in cui ero nei tratti successivi in discesa, conditi da una serie infinita di contropendenze.
Rimango attaccato al plotone per grazia divina, poi su una discesa più stretta e tecnica rimango staccato per un paio di buchi che non ho avuto al forza di richiudere. Fortunatamente la salita successiva inizia in un baleno e non mi ammazzo in pianura per rientrare, ma scelgo di riportarmi nel gruppo sulla salita stessa. Infatti ci riesco, e riesco pure a non staccarmi. La gamba della settimana scorsa sull'ascesa di vetta Portofino me la sogno, ma il problema piì grosso è la lucidità e il terribile timore su ogni discesa per la tenuta della bici.
Infatti sulla discesa successiva mi stacco per mia incompetenza. A quel punto tiro i remi in barca e mi faccio superare da un paio di gruppi senza far niente per seguirli. Proprio non ne ho, voglio riposarmi un po'.
Faccio 3-4 km a velocità turistiche, quando mi riprende un gruppetto con due amici di un altro forum che mi incitano a mettermi a ruota. A quel punto li seguo e qul gruppo diventarà il mio definitivo. In pianura c'è accordo e sull'ultima salita scoppiamo, e ognuno procede come può. Io scollino per secondo e insieme a un altro tentiamo di rientrare sul ragazzo davanti, senza riuscirci.
Poi ci riprendono gli altri che si erano staccati e da lì all'arrivo cambi regolari regolarmente fra i 60 e i 65 all'ora causa vento e pendenza favorevoli. Non nego un cambio nonostante sento che sono al limite crampi, e non rinuncio nemmeno alla volata, dove ovviamente mi pianto senza speranza.

Alla fine 111° posto, nel lungo ovviamente, a circa 35 di media. Peccato per un po' tutti gli avvenimenti che hanno condizionato la gara.


Domenica ora a La Spezia, con morale a terra, visto che era ovviamente tutto troppo bello per continuare così senza problemi. Il vecchio problema è tornato e a questo punto non so veramente che fare. Deve essere per forza predisposizione fisica, perchè più che prevenire in maniera maniacale non posso fare nulla. A questo punto non mi rimane che riflettare un po' su quello che voglio fare. Per ora non ne ho la minima idea, sento solo che voglia di lottare non ce n'è rimasta neanche un briciolo.

 

[Modificato il 10/03/2010 alle 19:41 by plata]

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Fabio

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2010 alle 20:24
GF della Spezia, 14/3/2010

CLIMA E PERCORSO: Una bella giornata di sole con non troppo vento, anche se nelle ultime fasi di gara dava particolarmente fastidio. Temperatura gradevole, sonos tato uno dei pochi matti a partire con estivo e manicotti. In gara ho sempre i colori del resto (sempre a tutta ). Il percorso è di 118 km, il dislivello attorno ai 2400 metri. Doveva essre più lungo di 4 km ma una frana ha causato modifiche al percorso. Gara impegnativa, ricac di salite soprattutto nella prima parte.

AVVICINAMENTO: moralmente pessimo, per una sfilza di problemi, prettamente di salute. Una sgambata senza pretese di un centinauio di km giovedì sfruttando un mancanza dell'ultim'ora in facoltà. Poi sabato una 60ina di km in libertà.

GARA: per la prima volta faccio un riscaldamento di 20', mi tornerà comodo. Infatti pronti, via, ed è subito salita. Patisco menod ia ltre volte, ma non basta per rimanere con i primi, perchè mi brucio più di una volta per chiudere buchi. Scollino con un gruppo piuttosto folto a neanche una trentina di secondi dai primi, ma non li rivedremo più.
Discesa leggera e non impegnativa, mi tengo davanti per eviatre problemi, ma nonostante tutto c'è una caduta un paio di posizioni avanti e non investo lo sfortunato per miracolo.
Seconda salita impegnativa, non mi uccido e salgo del mio senza seguire un paiod i scalmanati. Infatti li riprendiamo poco dopo nel falsopiano. Il panorama è bellissimo, il sole inonda le 5 terre in tutto il loro splendore. Magnifico.
Continuo a rimanere in questo gruppo molto buono e affiatato, c'è armonia e cervello. La terza salita non è niente di che, quella del passo del Termine. Da qui la discesa è bella, ma mi mantengo davanti per sicurezza.
Poi si attacca la salita di Montale, facile e costante, anche se sono un po' in affanno.
La discesa seguente è la più tecnica e sfrutto la grande lucidità di giornata per stare davanti, infatti tengo benissimo nonostante non sia il mio pane.
**Qui un po' di buio di memoria, non mi ricordo se c'era un'altra salita. Sicuramente si, ma visto che proprio non ricordo nulla tralascio... **
Poi inizia il Bracco, dopo la divisione dei percorsi. Rimaniamo in 8, e ci dicono che davanti ce ne sono circa 20. Ottimo, penso. E ottima pure la facilità con la quale salgo, sento veramente una buona gamba. Infatti faccio già la bocca a un bel finale...
La discesa successiva non inizia subito, e anche quando inizia non dura poi molto. Per un tratto la strada è brutta, poi si allarga e non ci sono più problemi.
Qui inizia il tratto a cronosquadre. Abbiamo un acordo perfetto, doppia fila e via. Il passo è molto sostenuto, ma non ho problemi. Poi inizia il Termine di roverano e anche qui tutto ok, mentre intanto riprendiamo qualche desaparecidos del primo gruppo.
Continua l'accordo e la doppia fila, ma inizio a sentire le gambe legnose. Stringo i denti, continuo a dare cambi, poi mi arrendo e mi piazzo in fondo. Incontriamo dei brevissimi, quasi impercettibili sali e scendi, e qui esplodo.
Incredibile, quasi non ci credo, ma è così e mi organizzo. Mancano 15 km all'arrivo e proseguo da solo mulinando il 39 fino all'inizio della prima parte dell'ultima salita. Mi riprendo un po’, o almeno mi sembra, visto che confronti diretti non potevo averne Nella seconda parte dell’ultima salita ottimo passo e via in discesa. Mi avevano detto che era pericolosa, ma visto che lo dicono di qualsiasi discesa me ne sono altamente fregato come sempre. Invece questa lo era davvero, tecnica ma soprattutto con asfalto pessimo e crateri ovunque. Infatti prendendone uno mi ritrovo davantia un muretto con un piede già sganciato, ma la fortuna è dalla mia parte e riparto subito al massimo per evitare condizionamenti.
Finisce la discesa e c’è l’arrivo. Un soddisfacente 43° posto assoluto.

COMMENTI: alla fine sono soddisfatto. Il finale è da dimenticare e motivo di indagini, anche se so già le risposte. Se Dio mi fa la grazia di lasciarmi continuare a pedalare devo lavorare sul passo dove ho lacune importanti. E pure sul fondo, visto i recenti cali vistosi alla distanze nelle ultime due gare. È anche vero che non faccio distanza come si deve da oltre un mese, ma d’altyra parte tempo per andare in settimana non ne ho molto e quindi si fa come si può.
Sono comunque soddisfatto. Spero solo di poter continuare.

PROSSIMAMENTE: avevo detto di staccare dopo questa Gf per prepararmi alle prossime che inizieranno dopo al metà di aprile. Invece se il meteo lo permette domenica farei volentieri la GF della Folgore, a pochi km da casa. Così manterrei la gamba per la settimana successiva dove devo partecipare alla gara in circuito organizzata dalla mia squadra. Per me è esordio in gare del genere, e visto che è una 100 km voglio arrivarci come meglio posso, cercando di staccarmi il più tardi possibile.

 

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  postato il 21/03/2010 alle 18:10
Oggi sono moderatamente soddisfatto della mia prima uscita stagionale, una breve randonnee di 190 km con 2245 km di dislivello lungo le strade del Parco Nazionale del Cilento (zona dai paesaggi meravigliosi).
Alla fine ho impiegato 7 h e 40' (di cui 35' trascorsi ai controlli/ristori) con una media finale di circa 25 Km/h, non male considerando che fino ad oggi avevo percorso solo 860 Km.
Finalmente sono riuscito ad esorcizzare i km finali in pianura da Agropoli a Salerno, nonostante la velocità sempre intorno ai 36/38 Km/h sono riuscito a tenere bene senza saltare nessun cambio.
Ora che ho capito di aver recuperato la tenuta oltre i 150 Km posso guardare con fiducia ai prossimi appuntamenti.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/03/2010 alle 19:54
Complimenti Franz! È un risultato davvero notevole per i km che avevi percorso fino a oggi, hai tutti i motivi per essere soddisfatto!

 

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  postato il 21/03/2010 alle 23:46
Grazie Fabio! I complimenti di un grande pedalatore come te sono un ulteriore stimolo per migliorare.

 

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  postato il 22/03/2010 alle 08:20
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Oggi sono moderatamente soddisfatto della mia prima uscita stagionale, una breve randonnee di 190 km con 2245 km di dislivello lungo le strade del Parco Nazionale del Cilento (zona dai paesaggi meravigliosi).
Alla fine ho impiegato 7 h e 40' (di cui 35' trascorsi ai controlli/ristori) con una media finale di circa 25 Km/h, non male considerando che fino ad oggi avevo percorso solo 860 Km.
Finalmente sono riuscito ad esorcizzare i km finali in pianura da Agropoli a Salerno, nonostante la velocità sempre intorno ai 36/38 Km/h sono riuscito a tenere bene senza saltare nessun cambio.
Ora che ho capito di aver recuperato la tenuta oltre i 150 Km posso guardare con fiducia ai prossimi appuntamenti.


190 km!
Complimenti Franz!!!
Io ne ho fatti 160 sabato e son ancora demolito!
Ci vediamo a Bologna!

 

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  postato il 22/03/2010 alle 11:09
Grazie Andrea, in effetti stamane ho l'uso delle gambe parzialmente compromesso, conto di recuperarle per l'uscita di domani.
Quando devo affrontare un appuntamento importante riesco sempre a caricarmi mentalmente in modo da sopperire alle lacune di preparazione, dove non arrivano le gambe arriva la testa...anche perché su alcune salite avanza praticamente a testate!


ps: faccio pubblicamente i complimenti all'organizzazione che ha rifiutato il brevetto ad un tizio presentatosi senza casco

 

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  postato il 28/03/2010 alle 22:46
Beh, una GF non era, ma voglio comunque imbrattare un po' il topic.

Sabato la mia squadra ha organizzato una gara in circuito (22.5 km x4 volte) valida per il campionato italiano di fondo uisp, della lunghezza di 90 km su un percorso ondulato ma senza salite selettive.
Ovviamente la partecipazione di noi "portacolori" era gradita e quindi mi sono presentato al via nonostante la voglia fosse zero.
In parole parole:
1)avevo paura di staccarmi subito come negli under, visto che si trattava di un circuito da medie elevate
2)avevo (e ho) paura del gruppone, visto che non ci so stare
3)paura di andare in terra per il motino n.2

Tutte paure un po' sceme a dire la verità, ma quella che proprio mi creava il malumore era la n.1. Di fare figurette non ne avevo proprio voglia, visto che il ricordo di come mi staccavo subito negli under era (è) ancora fresco e umiliante.

Insomma, si parte subito a tutta, e questo lo sapevo. Ovviamente tempo 3 curve ed ero già nelle retrovie (a proposito, eravamo TROPPI, veramente tanti per il tipo di strade del percorso) e anche questo lo avevo messo in preventivo. Cerco cmq di prendere meno vento possibile (giornata ventosissima, ventagli su ventagli) con risultati mediocri, e cerco anche di essere il più vigile possibile ai buchi e sulla scaltrezza di chi mi precedeva, questo con ottimi risultati.
La prima "salita" passa senza grossi problemi e così la parte ondulata successiva. La "discesa" non mi crea alcun problema e cioò mi mette morale, ma la mazzata arriva proprio poco dopo. Infatti nel tratto immediatamente successivo alla discesa un vialone pianeggiante con vento trasversale/laterale si erge a punto critico della gara. Grande fatica, ma nessun problema. Rimango in gruppo, o meglio, sempre sul limite fra l'asfalto e il fosso causa ventagli.

Vialone verso l'arrivo e il primo giro è andato! Già qui la soddisfazione di non essermi staccato subito era notevole, ma fra me e me mi sono detto "via Fabio, vediamo di farne anche un'altro".
E il secondo giro fila via benissimo. Sono definitivamente libero dai timori iniziali e nella fase più tortuosa riesco pure a togliermi dal fondo del gruppo.

Metà corsa, e sento la soddifazione dovuta al progressivo superamento delle mie aspetative. "Dai Fabio, un altro giro!"
Il terzo e penultimo giro si rivelerà il più tremendo. Una caduta dopo la salita fraziona il gruppo in due e io ovviamente essendo dietro sono costretto a una tirata di collo non indifferente per rientrare. Riesco cmq a rientrare insieme a un drappello di una ventina di unità. Qui inizio a sentire i dolori proprio sotto la gabbai toracica, tipo milza, ma non so che sia di preciso (dovrò un po' indagare, me lo fa spesso, non è normale!).
Cerco di non pensare al dolore, cmq sopportabile nel suo insieme, ma si arriva al tratto critico con vento contrario/trasversale. davanti si mettono a tirare a tutta e non vi dico le pene dell'inferno che passo. Non so come ho fatto a rimanere attaccato e ad avere al lucidità di prendere le ruote più brillanti, che mi sembravano meno causatrici di buchi irrecuperabili. Nel suo scenario infernale,, questa scena è stata bellissima: quasi con gli occhi chiusi dalal fatica, mentre mi canticchiavo "Something for the pain" dei Bon Jovi. Da squalifica proprio

Finisce il terzo giro finalmente, ne manca solo uno! "Dai Fabio, finiamola e sorprendiamoci!"
La prima parte di giro mi serve a recuperare le fatiche della terza tornata, poi lentamente sento di essermi ripreso. Finisce la discesa e inizia la mia lenta rimonta verso la metà del gruppo. All'ultimo km ci riesco e continuo ad avanzare, provando addirittura a seguire il drappello che si preparava alla volata. Troppo tardi e gambe troppo compromesse dalla rimonta concentrata, ma soddisfazione incredibile,l'ho finita!!


E così la corsa che si preannunciava come quella meno adatta a me, meno sentita per quanto riguarda le motivazioni è sta quella, fra quelle fatte finora, che mi ha dato più soddisfazione. I motivi sono veramente tanti, e non mi sneto nemmeno di stabilire una gerarchia fra loro. Di sicuro la soddisfazione di finire una corsa che pensavo per me finisse alla pima curva è stata eccezionale. Così come il bellissimos pirito di squadra che si è creato per l'occasione, le pacche sulle spalle e le strette di mani all'arrivo da parte dei compagni in borghese e dei dirigenti sono state molto belle.
(Precisazione: è stato il primo anno in cui un componente della squadra organizzatrice ha finito la corsa. Anzi, siamo stati addirittura in due!! L'anno scorso Nievole l'avrebbe sicuramente finita, ma una caduta gli mise i bastoni fra le ruote )

E poi, per finire, la soddisfazione per una condotta di gara lucidissima, nonostante abbia cantato tutto il tempo Cosciente di non essere in grado di saper stare davanti, ho curato nei minimi dettagli la frequyenza di pedalata, i rapporti, le cambiate prima di ogni ripartenza, le route dalle quali stare alla larga e quelle su cui fare affidamento e il ricercare continuamente (con esiti non sempre positivi) di prendere meno vento possibile.

Beh, che dire, sono soddisfatto, penso che sia uno degli sbloccamenti mentali più importanti che potessi fare, oltre che a essere un modo, con tutte le varianti del caso, per mettermi una parte di passato alle spalle.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2010 alle 09:45
Ieri a Cervia, GF Selle Italia, esordio stagionale: disastroso!
Tempo pessimo, pioggia battente, vento incredibile.
Poi alla partenza la pioggia smette incredibilmente, ma la voglia di partire è ai minimi storici, causa vento e freddo pazzesco, rispetto ai 22° gradi del giorno prima 7 gradi mi sembravano pochi.
Gambe che non giravano, fatica a tenere le ruote anche in pianura, figurarsi in salita...
Morale della favola l'ho presa come un allenamento e ho fatto la prima del Prestigio.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 12/04/2010 alle 15:36
Originariamente inviato da Andrea_Web

l'ho presa come un allenamento

In quelle condizioni di freddo, pioggia, vento e forte sbalzo di temperatura penso sia stato alquanto saggio prenderla come un allenamento! Va bene così.
Dalle mie parti ieri a 700 metri nevicava, era tornato l'inverno.
Ci sarà un tempo più clemente alla Felice Gimondi!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2010 alle 19:47
Originariamente inviato da Andrea_Web

Ieri a Cervia, GF Selle Italia, esordio stagionale: disastroso!
Tempo pessimo, pioggia battente, vento incredibile.
Poi alla partenza la pioggia smette incredibilmente, ma la voglia di partire è ai minimi storici, causa vento e freddo pazzesco, rispetto ai 22° gradi del giorno prima 7 gradi mi sembravano pochi.
Gambe che non giravano, fatica a tenere le ruote anche in pianura, figurarsi in salita...
Morale della favola l'ho presa come un allenamento e ho fatto la prima del Prestigio.


Penso tu l'abbia interpretata nel modo migliore possibile. Le prossiem saranno sicuramente un'altra storia!

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 13/04/2010 alle 17:24
Ehi ragazzi c'è qualcuno alla GF Gianni Bugno del 1° maggio ?!?!?


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/04/2010 alle 18:10
Io ci sarò di sicuro. Il vile Bitossi mi ha fatto perdere la Novi di domenica scorsa, ma la Bugno non la salto!

 

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Che cos'è la CKC-Memorial janjanssen?
2006 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3901
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2009 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=8330
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2010 alle 11:26
Originariamente inviato da uffa

Io ci sarò di sicuro. Il vile Bitossi mi ha fatto perdere la Novi di domenica scorsa, ma la Bugno non la salto!

Pistola, domenica hai comunque percorso una novantina di km in MTB, in uno scenario di prim'ordine...

Se poi avessi voluto, sabato ti saresti sparato 90 km con 1500 m. di dislivello (Monte Penice). Chi è causa del suo mal...

Venendo alla Bugno: e chi se la perde la medio fondo più facile d'Italia?
L'unico problema è la levataccia (partenza h. 7.30...)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2010 alle 15:53
sì, ma 75 di asfalto.. e con voi sfiatati che i km fatti si sottraggono invece di sommrsi all'allenamento!!

La mediofondo più facile? Possiamo sempre fare il lungo.. Oppure andare più forte in salita..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2010 alle 17:03
Originariamente inviato da uffa

sì, ma 75 di asfalto.. e con voi sfiatati che i km fatti si sottraggono invece di sommrsi all'allenamento!!

La mediofondo più facile? Possiamo sempre fare il lungo.. Oppure andare più forte in salita..

Nel frattempo la mia ex squadra ci ha invitati alla GF Carpaneto domenica 18... Medio fondo di 99 km: che si fa?

 

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  postato il 14/04/2010 alle 20:58
Riporto foto e testo dell'Eco di Bergamo sulla presentazione della F G

Presentata la Granfondo Gimondi
Il 25 aprile ce n'è per tutti i gusti
14 aprile 2010
Si è svolta martedì mattina a Bergamo, nella sede centrale del Credito Bergamasco, la presentazione ufficiale della 15ª Felice Gimondi. A dare il benvenuto ai numerosi ospiti presenti nella Sala Traini è stato il grande campione bergamasco che si è detto soddisfatto di poter festeggiare i 15 anni della granfondo che porta il suo nome.

Nonostante l'anticipo della data (la gara si terrà infatti domenica 25 aprile) e la concomitanza di altri 11 eventi ciclistici, le proiezioni tendono a confermare il numero dei partecipanti delle passate edizioni. Riferendosi al leitmotiv di quest'anno (“Tutti i colori del ciclismo”), Felice Gimondi ha evidenziato come, pur essendo “il mio colore attuale il nero, quello dell'ultimo in classifica”, in realtà i colori che ricorda più volentieri siano quelli legati alle squadre e alle grandi vittorie che lo hanno accompagnato nella sua lunga carriera.

Il Dott. Giorgio Papa, Direttore generale del Credito Bergamasco, ha sottolineato come la scelta di sponsorizzare questa manifestazione sia legata indissolubilmente alle caratteristiche stesse del territorio. Una popolazione votata al sacrificio, che lavora seriamente, non poteva non identificarsi con la figura di Felice Gimondi, corridore tenace.

Per Alessandro Cottini, Assessore allo Sport della Provincia di Bergamo e Danilo Minuti, Assessore allo Sport del Comune di Bergamo, “La Felice Gimondi” è sinonimo di un grande evento nel quale investire, per dare vita ad una collaborazione importante e continuativa da parte delle istituzioni.
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Aggiungo un'osservazione personale: sarebbe opportuno giungere a poter considerare come auspicabile e dignitoso un attributo del tipo "popolazione appassionata alla lettura, o che sa discutere senza collera oppure ancora che ama viaggiare per conoscere culture diverse, piuttosto che ritrovare scritto par l'ennesima volta "Una popolazione votata al sacrificio, che lavora seriamente".

 

[Modificato il 14/04/2010 alle 21:14 by annasci]


 
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  postato il 19/04/2010 alle 17:38
Qualche giorno fa un amico mi ha fatto la classica offerta che non si può rifiutare, un weekend nelle Ardenne per partecipare alla Liegi-Bastogne-Liegi per cicloamatori, 232 km su un percorso che ricalca in larga parte quello della "doyenne".
Se riesco a prendermi le ferie a lavoro mi sa che questa pazzia la faccio, sarebbe un'avventura davvero esaltante.
Unico problema, non so come trasportare la mia bici in aereo, ho una sacca portabici ma non offre alcuna protezione, il mio amico mi ha consigliato di imballarla come un pacco col cartone rigido ma non mi fido troppo, ho trovato su internet uno che noleggia quelle borse rigide specifiche per il trasporto in aereo ma i costi non sarebbero comunque contenuti (circa 90€), una custodia del genere costa oltre 500 € e non intendo salassarmi per una cosa che userei una volta ogni tanto.
Qualcuno di voi ne avrebbe una da noleggiarmi o potrebbe darmi qualche consiglio utile per imbarcare la mia bici senza ritrovarmela danneggiata?

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/04/2010 alle 21:08
Che figata!!!!
Senti... io non so, ma non mi fiderei mai a portare la miaci con me sull'aereo... in certi aereoporti è più facile perderli che ritrovarli i bagagli?
AL limite ne hai una vecchia? Oppure noleggirala là... boh...

 

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Fabio

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  postato il 20/04/2010 alle 19:16

Una domanda per chi ha già corso Gran Fondo. Secondo voi è fattibile fare il percorso di gara senza essere iscritti? Ho solo 300 km nelle gambe e se mi dovessi iscrivere farei solo una figuraccia, ma vorrei fare come allenamento il percorso corto della Gimondi ed eventualmente il medio della Bugno. Si può fare o rischio di essere preso a calci da Felice Gimondi in persona?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/04/2010 alle 19:28
Originariamente inviato da albe89


Una domanda per chi ha già corso Gran Fondo. Secondo voi è fattibile fare il percorso di gara senza essere iscritti? Ho solo 300 km nelle gambe e se mi dovessi iscrivere farei solo una figuraccia, ma vorrei fare come allenamento il percorso corto della Gimondi ed eventualmente il medio della Bugno. Si può fare o rischio di essere preso a calci da Felice Gimondi in persona?


Certo che si può fare. Ma con 300 km nelle gambe rischi di essere soltanto un pericolo per chi è in gara. Se devi fare un corto/medio secondo me ti conviene andare con un gruppo della domenica, e quando avrai trovato il ritmo giusto allora potrai andare senza problemi a qualsiasi GF.

 

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  postato il 20/04/2010 alle 20:22
Originariamente inviato da plata

Che figata!!!!
Senti... io non so, ma non mi fiderei mai a portare la miaci con me sull'aereo... in certi aereoporti è più facile perderli che ritrovarli i bagagli?
AL limite ne hai una vecchia? Oppure noleggirala là... boh...


In ogni caso penso di portarmi il muletto, mal che vada spendo questi 100 euro e noleggio il borsone rigido scicon.

 

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  postato il 20/04/2010 alle 21:36
Originariamente inviato da plata

Originariamente inviato da albe89


Una domanda per chi ha già corso Gran Fondo. Secondo voi è fattibile fare il percorso di gara senza essere iscritti? Ho solo 300 km nelle gambe e se mi dovessi iscrivere farei solo una figuraccia, ma vorrei fare come allenamento il percorso corto della Gimondi ed eventualmente il medio della Bugno. Si può fare o rischio di essere preso a calci da Felice Gimondi in persona?


Certo che si può fare. Ma con 300 km nelle gambe rischi di essere soltanto un pericolo per chi è in gara. Se devi fare un corto/medio secondo me ti conviene andare con un gruppo della domenica, e quando avrai trovato il ritmo giusto allora potrai andare senza problemi a qualsiasi GF.


Comunque mi metterei in coda ad un gruppetto e se iniziano a limare mi faccio da parte senza problemi. Più che altro il mio obiettivo sarebbe fare la mediofondo di Gianni Bugno che è altimetricamente davvero facile ed in preparazione potrei fare il corto della Gimondi a ritmo cicloturistico.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/04/2010 alle 12:41
Originariamente inviato da albe89


Una domanda per chi ha già corso Gran Fondo. Secondo voi è fattibile fare il percorso di gara senza essere iscritti? Ho solo 300 km nelle gambe e se mi dovessi iscrivere farei solo una figuraccia, ma vorrei fare come allenamento il percorso corto della Gimondi ed eventualmente il medio della Bugno. Si può fare o rischio di essere preso a calci da Felice Gimondi in persona?


Io sono capitato più volte nel bel mezzo di vere e proprie gare amatoriali, c'era la gente che mi acclamava e neppure le moto della polizia mi fermavano nonostante non avessi un numero attaccato alla schiena, e tutte le volte ho tirato dritto come un forsennato finché la strada che m'ero messo in mente di fare non coincidesse più col percorso di gara.
In definitiva: fatti trovare lungo quelle strade al passaggio dei ciclisti, e vedrai che troverai il modo di mimetizzarti bene.
E se qualcuno rompe le balle perché sei dove non dovresti essere senza pagare, contrariamente a quello che gli altri hanno fatto, fossi in te, lo manderei cortesemente a cagare.

 

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(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 13:26
Originariamente inviato da albe89


Comunque mi metterei in coda ad un gruppetto e se iniziano a limare mi faccio da parte senza problemi. Più che altro il mio obiettivo sarebbe fare la mediofondo di Gianni Bugno che è altimetricamente davvero facile ed in preparazione potrei fare il corto della Gimondi a ritmo cicloturistico.


Mi permetto di darti dei consigli. Visto che c'è una sola settimana di distanza fra questa GF e quella che hai come obbiettivo, fare il corto della gimondi a ritmo cicloturistico non ti serve a niente. 300 km nella gambe sono davvero pochi, anche nel caso in cui tu li abbia fatti con eccezionale qualità. A questo punto ti conviene fare il medio anche alla Gimondi, e non a ritmo cicloturistico, bensì al max delle tue capacità. è l'unico modo per "sgolfare" il motore.

Attento ai percorsi facili, sono quelli in cui le andature sono quasi da gare in circuito, quindi attenzione.

Se non ti iscrivi stai a fondo gruppo (anche se siete pochi) e evita di tirare o fare scatti. So che sei in buona fede, ma spesso capita di trovare personaggi che senza numero fanno il bello e il cattivo tempo. E a quel punto a me girano anche un po' le scatole...

 

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  postato il 21/04/2010 alle 14:11
Originariamente inviato da Bitossi


Venendo alla Bugno: e chi se la perde la medio fondo più facile d'Italia?
L'unico problema è la levataccia (partenza h. 7.30...)


Ho notato anch'io i pochi chilometri di dislivello: mi toccherà mulinare il rapportone !!!
C'ho il numero 841, solo oggi ho scoperto l'orario di partenza: ma perché così presto ??? Alle 10,30 sarà già tutto finito ....


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 14:50
Originariamente inviato da Bob Fats
Originariamente inviato da Bitossi
Venendo alla Bugno: e chi se la perde la medio fondo più facile d'Italia?
L'unico problema è la levataccia (partenza h. 7.30...)

Ho notato anch'io i pochi chilometri di dislivello: mi toccherà mulinare il rapportone !!!
C'ho il numero 841, solo oggi ho scoperto l'orario di partenza: ma perché così presto ??? Alle 10,30 sarà già tutto finito ....

Credo che sia per via del traffico della Brianza, che anche di domenica comincia a diventare fitto prima di mezzogiorno, per motivi "turistici", e il viale delle Industrie, dove sono posti la partenza e l'arrivo da un paio d'anni, è una delle direttrici di questo traffico.
Infatti quando il tutto si svolgeva in autodromo, gli orari erano più "umani", se ben ricordo...

Originariamente inviato da albe89
Una domanda per chi ha già corso Gran Fondo. Secondo voi è fattibile fare il percorso di gara senza essere iscritti? Ho solo 300 km nelle gambe e se mi dovessi iscrivere farei solo una figuraccia, ma vorrei fare come allenamento il percorso corto della Gimondi ed eventualmente il medio della Bugno. Si può fare o rischio di essere preso a calci da Felice Gimondi in persona?

Gimondi non so, ma Bugno non prende a calci nessuno...
Non c'è problema, le strade sono aperte al traffico e nulla ti impedisce di accodarti ai "passeggiatori", che ci sono sempre nelle Medio Fondo; anche se effettivamente 300 km sono pochini (però magari ne hai fatti 10.000 lo scorso anno... ), dovresti riuscire a stare con loro.
E poi, se c'è Uffa...

 

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Livello Octave Lapize




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  postato il 21/04/2010 alle 23:08

Grazie a tutti per i consigli. Purtroppo non ho qualità fisiche eccezionali e l'anno scorso non ho fatto chilometraggi esagerati (anche se quest'anno effettivamente il tempo scarseggia più del solito), però già in questi giorni ho sensazioni discrete. Proverò ad andare a tutta alla Gimondi come dice Plata, poi alla Bugno non dovrei avere problemi visto che il percorso è davvero facile. Non ho nessuna intenzione di scattare, prima di tutto per la mancanza di allenamento e in secondo luogo perchè non ho intenzione di dare fastidio a chi sta gareggiando. Per venerdì pomeriggio (la Gimondi è domenica mattina) che allenamento mi conviene fare? Un bel lungo in pianura o percorso misto?



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/04/2010 alle 17:40
Oggi per il compleanno volevo regalarmi una bella gara nella GF di Lucca (135 km, 2600 disl). Percorso come piace a me, soprattutto il finale con due salite di 10 e 9 km, quest'ultima particolarmente impegnativa.

Partenza fulminea, e stavolta arretrata, visto che non godevo dei favori della griglia vip oggi. Positivo il fatto di essermi riportato in pochi km in cima al gruppo (di solito arretro). Prima salita fatta bene e quasi sempre con un po' di riserva, anche se col senno di poi già da lì dovevo valutare certi segnali. Nella brevissiam discesa che seguiva solo un miracolo mi ha salvato dallo stamparmi contro un muro. Non so come ho fatto a tenermi in piedi.

Poi in mezzo al gruppone nel tratto di pianura successivo, più al coperto che potevo. Sulla seconda salita, quella di Barga, rimonto diverse posizioni, ma gli ultimi 500 metri mi hanno visto un po' in affanno.

Fino alla terza salita ok, ero nel secondo gruppo a 2 minuti dai soliti primi. Da lì ho capito che stavo calando di brutto, infatti sullo strappo successivo, subito dopo la terza salita (7 km) e precisamente al KM 68 (!!!) le gambe sono già legnose e sento minimi accenni di crampi.
La lucidità in discesa è pessima e mi pareva di essere tornato a qualche anno fa quando mi dava via chiunque. In pianura a fatica tenevo le ruote.

Decido comunque di fare il lungo, come da programma. Sulla salita di 10 km (regolare al 6%) mi stacco subito dal gruppetto dove ero. Mi srpassano donne, anziani e bambini. Discesa lenta, e mi fermo a prendere l'acqua a uan fontanella e anche a sincerarmi che un atleta a bordo strada stesse bene (problemi a un piede).

Poi, con l'anima ribelle che voleva quasi ritirarsi data la legnosità delle gambe, inzio le Pizzorne. Primi due km me la cavo, poi i rimanenti sempre fra l'8 e il 10% sono un calvario. Anche qui mi lascio superare da chiunque. In cima mi fermo un paio di minuti, poi riparto e faccio la discesa in maniera sicura e concludo il tratto pianeggiante fino all'arrivo in preda ai crampi, mandando sms, tanto ero finito...

A parte che la delusione per essere andato male in una gara a cui tenevo, sta iniziando a sorgere in me una preoccupazione allarmante. Ma sono un "uomo da lunghi" o no??? Perchès e penso alla mia breve carriera granfondistica, su 7 "Lunghi" fatti solamente in uno non ho avuto crisi importanti nel finale di corsa. Non so cosa pensare, devo capirci qualcosa.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2010 alle 08:25
Ieri alla Gimondi quasi 8 minuti peggio dello scorso anno, anche se è stata anticipata di quasi 3 settimane.
Prestazione poco soddisfaciente, partenza a tutta, cadute da panico, ho ripreso a fiatare sul Colle Gallo, Selvino fatto un po' più piano dello scorso anno, ma nemmeno tanto.
Il misfatto è successo quando ho perso il gruppetto verso la fine della Forcella di Bura, stupidamente ho stretto i denti, quando sarei riuscito comodamente a rientrare in discesa, cosa che poi ho fatto, ma sprecando energie preziose, risparmiabilissime facendomi le mie traiettorie.
Sul Berbenno accenni di crampi.
Sul Costa Valle Imagna nessun problema... ma scalato un po' più piano dello scorso anno, anche se son curioso di vedere l'intertempo del Polar perchè i tappetini erano posti un po' "così"!
Discesa fatta a cannone, sembrava la Roubaix dalle condizioni del manto stradale e son riuscito a rientrare su un gruppo davanti con Fausto Pinarello e un inspiegabile Bulgarelli (veramente fuori luogo per le sue performance).
Sabato si ritenta alla 10 Colli, qui non ci sono date che tengano, stessa data, stesso percorso, se il tempo è bello il paragone sarà perfetto con il 2009.

 

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  postato il 02/05/2010 alle 19:30
Originariamente inviato da uffa

Non il povero Franco e nemmeno il di lui figlio, o chiunque faccia Bitossi di cognome... Intendo Lorenzo "Bitossi" del forum, personaggio obliquo, uso a linguaggio sofistico (aderenziale e desemplicizzato, direbbe lui).
Antefatto:

dal thread Granfondo 2010

Originariamente inviato da Bitossi
...
Non c'è problema, le strade sono aperte al traffico e nulla ti impedisce di accodarti ai "passeggiatori"
...
dovresti riuscire a stare con loro.
E poi, se c'è Uffa...


Cronaca di ieri, primo maggio

Ennesima figura barbina dell'uomo di cartone Lorenzo 'Bitossi'. Staccato in falsopiano da Uffa e dal redivivo Delfino accumula minuti su minuti. Avevo deciso di fermarmi in cima al Lissolo ad aspettarlo, poi invece ho assistito un poveretto che avendo rotto la catena aveva bisogno dello smagliatore per richiuderla (Per sicurezza gli ho anche dato una maglia apribile). DOpo una mezza eternità arriva anche il figuro, che approfitta della sosta per riprendersi e lamentarsi ("Non mi hai aspettato!")

Il villico ha poi arrancato su per il Lissolo, piantandosi ogni due per tre, ogni qualvolta le pendenze da centesimali passavano a decimali.

Lamentele su ogni salitella, forse causate dal fatto che le affronta di slancio col rapporto più lungo, salvo piantarsi a metà "Me la ricordavo più corta!"

Altra sosta a cambiare la camera d'aria di un poveretto (imprevidente! non le aveva portate!!) rimasto a piedi, e finalmente al traguardo. Da dire che nel finale in pianura/discesa un po' davanti a tirare c'è andato... Ovviamente dando cambi alla sua maniera: aspetta che chi tira (io) sia cotto, dopodiché all'inizio dei cavalcavia rilancia approfittando del riposo precedente.

Perché dico che è stupido

Oltre che uomo di cartone è anche fesso! Ho infine scoperto perché ad un certo momento va in crisi... Ieri temperatura non rigida, praticamente tutti col corto, lui si presenta con pantaloni sotto al ginocchio, maglia a maniche lunghe, dio sa che cosa sotto, e la mantellina antivento (non il gilè, la giacca con le maniche!). D'accordo, in discesa ci si deve proteggere, ma almeno in salita e in pianura... E quindi si accalda, suda, si disidrata e va in ipertermia: grazie al ciufolo che va in crisi. L'ho obbligato a togliersi almeno il plasticone e le cose sono un po' migliorate...

Conclusione

Detto questo, lo spernacchio e dichiaro che gli darò almeno 5 minuti di distacco alla Gran Kobram di Staffoli

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 02/05/2010 alle 19:31
Originariamente inviato da Bitossi

E vabbe', diciamo che ieri non ero in giornata...
Potrei mendicare scuse a bizzeffe: sonno arretrato, stress lavorativo, altre energie perse in maniera inconfessabile...

Ma veniamo ad una analisi punto per punto:

Originariamente inviato da uffa
Ennesima figura barbina dell'uomo di cartone Lorenzo 'Bitossi'. Staccato in falsopiano da Uffa e dal redivivo Delfino accumula minuti su minuti.

Saranno stati un paio scarsi, dopo aver inseguito praticamente da solo per circa 30 km., a causa di un piccolo "fuori giri"


Avevo deciso di fermarmi in cima al Lissolo ad aspettarlo, poi invece ho assistito un poveretto che avendo rotto la catena aveva bisogno dello smagliatore per richiuderla (Per sicurezza gli ho anche dato una maglia apribile). DOpo una mezza eternità arriva anche il figuro, che approfitta della sosta per riprendersi e lamentarsi ("Non mi hai aspettato!")
Il villico ha poi arrancato su per il Lissolo, piantandosi ogni due per tre, ogni qualvolta le pendenze da centesimali passavano a decimali.

Mica vero, mi ero ripreso, appunto... "cardio canta": ho fatto il Lissolo a circa 1000 di VAM.


Lamentele su ogni salitella, forse causate dal fatto che le affronta di slancio col rapporto più lungo, salvo piantarsi a metà "Me la ricordavo più corta!"

E' colpa mia se l'istinto mi porta ad attaccare, anche quando la gamba palesemente non c'è? Non è l'orgoglio dei campioni?

(continua...)

 

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  postato il 02/05/2010 alle 19:32
Originariamente inviato da Bitossi


Altra sosta a cambiare la camera d'aria di un poveretto (imprevidente! non le aveva portate!!) rimasto a piedi, e finalmente al traguardo.

Non è che questo boyscoutismo reiterato semplicemente nascondeva una latente scoppiatura?


Da dire che nel finale in pianura/discesa un po' davanti a tirare c'è andato... Ovviamente dando cambi alla sua maniera: aspetta che chi tira (io) sia cotto, dopodiché all'inizio dei cavalcavia rilancia approfittando del riposo precedente.[

Per la verità, non ho memoria di te che tiri negli ultimi 30 km...
Diciamola tutta, io e il tuo beneficiato abruzzese ci siamo sobbarcati tutto il lavoro; anzi, quando andavo davanti io, sentivo imprecare dietro (chi era? )... vi ho anche dovuto aspettare un paio di volte (68 km/h di massima registrata...)


Perché dico che è stupido

Oltre che uomo di cartone è anche fesso! Ho infine scoperto perché ad un certo momento va in crisi... Ieri temperatura non rigida, praticamente tutti col corto, lui si presenta con pantaloni sotto al ginocchio, maglia a maniche lunghe, dio sa che cosa sotto, e la mantellina antivento (non il gilè, la giacca con le maniche!). D'accordo, in discesa ci si deve proteggere, ma almeno in salita e in pianura... E quindi si accalda, suda, si disidrata e va in ipertermia: grazie al ciufolo che va in crisi. L'ho obbligato a togliersi almeno il plasticone e le cose sono un po' migliorate...

Allora non capisci che era tutta un tattica per riparmiare energie e scatenarmi nel falsopiano finale... sono freddoloso, è vero, ma questo difetto mi ha salvato la vita almeno un paio di volte (GF Carpaneto a 0 gradi il 15 aprile 2008...)


Conclusione

Detto questo, lo spernacchio e dichiaro che gli darò almeno 5 minuti di distacco alla Gran Kobram di Staffoli



Presa nota (fixed, in gergo...); ora ho cambiato il mio obiettivo per la Kobram: volevo lottare per la maglia nera, indovina adesso invece quale è diventato...




Bene, dopo le doverose puntalizzazioni, mi pare giunto il momento di chiudere questo thread, che, oltre alla equivocità del titolo, offende la reputazione di uno tra i supergentleman più promettenti del forum...

 

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  postato il 02/05/2010 alle 20:30
Eccomi di ritorno dalla mia trasferta bolognese per la dieci colli, sono stanco ma soddisfatto per la mia prestazione, ho coperto i 159 km di gara (2800 m di dislivello) in 6h47\'55\" (real time 6h43\'), i miei compagni di squadra mi avevano affidato come obiettivo le 7 ore, obiettivo centrato!
Eppure la vigilia non era stata molto tranquilla, arrivato in albergo, apro la valigia e scopro di aver cannato alla grande l\'abbigliamento, invece della maglia estiva avevo preso per sbaglio quella di \"mezza stagione\", maniche lunghe ed interno felpato...non proprio l\'ideale per una temperatura quasi estiva, per la prima volta in vita mia ho guardato le previsioni del tempo sperando nel freddo!
In ogni caso, mi sono fatto coraggio sapendo che ci sarebbe stato da sudare (e non solo in senso metaforico) e sono partito, conoscevo bene le strade dei colli bolognesi, reminiscenze della mia residenza nel capoluogo emiliano di qualche anno fa, per questo mi sono trovato subito a mio agio sui continui saliscendi previsti dal percorso.
Come al solito sono partito piano, accodandomi ad un gruppetto che teneva una discreta andatura in pianura, poi in salita ho iniziato a recuperare posizioni, la scelta di usare la bici-muletto con le moltipliche 53/39 si è rivelata azzeccata, ho notato che appena mi alzavo sui pedali riuscivo a rilanciare l\'andatura decisamente meglio dei concorrenti dotati di guarniture compact.
Tutto procede tranquillo fino a quando non incrocio quello che sarà il mio avversario di giornata, non so cosa ha fatto scattare la scintilla dell\'agonismo ma è bastata un\'occhiata per battezzarci reciprocamente quali acerrimi nemici.
Non so quante volte ci siamo vicendevolmente superati, in salita, in discesa, in pianura, lui andava in testa a tirare, io mi mettevo davanti per rilanciare e fargli capire che sapevo fare di meglio, io sbagliavo una curva in discesa e lui e era pronto ad infilarmi...a posteri potremmo scrivere la sceneggiatura di un film \"c\'eravamo tanto odiati\".
Ci siamo marcati persino ai rifornimenti e alle soste pipì, per ciascuno di noi era diventata questione di vita o di morte arrivare davanti all\'altro!

Finalmente arriva l\'ultima salita, il Monte Donato, un toboga fatto di continui saliscendi fino alla terribile erta finale.
Il mio nemico coglie in me un attimo di incertezza e mi supera di slancio, ormai sembra sul punto di avere la meglio, poche pedalate e sparisce dietro ad una curva, non mi arrendo, continuo a spingere sperando di recuperare nell\'ultimo tratto, ed ecco la rampa finale, un rettilineo di 3-400 m con due

 

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  postato il 02/05/2010 alle 20:37
NOOO!! Mi stavo appassionando!!! Dov'è il seguito?? come è andata a finire???

Manco a Lost questi finali!

 

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  postato il 02/05/2010 alle 20:40
Ops, si era incantato il forum, il post è venuto tagliato!

...un rettilineo di 3-400 m con due rampe al 16%, mi alzo sui pedali e me lo vedo davanti, sempre più vicino, lo supero di slancio ma vengo rallentato da due sventurati che salgono a piedi a centro strada, tiro fuori un urlo animalesco, stile tarzan, proprio mentre il fotografo scatta la foto, credo di essere venuto con un espressione simile a quella di Tardelli dopo il gol nella finale al mondiale del 1982.

Dopo essermi liberato del mio "competitor" mi lancio in discesa, ricordavo benissimo quelle strade così mi esibisco in una delle mie migliori prestazioni in questo fondamentale, ormai ce l'ho fatta, devo lottare solo contro il cronometro per tenermi sotto le sette ore.
Ma non è finita, all'ingresso dei giardini Margherita eccolo di nuovo, mi affianca e mi supera di nuovo, ed è lì che tiro fuori la mia cattiveria agonistica da kazzako, butto giù il massimo rapporto e mi lancio in un lungo volatone, i passanti mi guardano basiti chiedendosi se avessero istituito anche un premio per il 1160° classificato
Ma non sanno che quella volata imperiosa mi ha permesso di vincere una sfida ancestrale contro un individuo che probabilmente è stato mio acerrimo nemico in qualche vita precedente, ce l'ho fatta, l'ho battuto con 1" di vantaggio.
Il tempo di una stretta di mano al valoroso avversario che ha condito di adrenalina la mia giornata e di corsa al pasta party...naturalmente dopo essermi liberato dei 12 kg di peso della maglia inzuppata di sudore

Purtroppo non sono riuscito ad incrociare l'amico Andrea_Web, solo il tempo di un saluto telefonico, ci ribeccheremo tra un mese sulle strade della Kobram

 

[Modificato il 02/05/2010 alle 20:43 by W00DST0CK76]

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/05/2010 alle 20:43
Che belle queste sfide! Sono l'emblema di queste belle giornate di sport!
Complimenti franz, quando ci si diverte e si è soddisfatti di se, ci si sente in pace con il mondo!

 

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Fabio

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  postato il 02/05/2010 alle 20:53
Grazie Fabio, e ora mi attende la sfida più difficile, a Liegi!

 

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  postato il 02/05/2010 alle 20:59
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Grazie Fabio, e ora mi attende la sfida più difficile, a Liegi!


Ah! Allora vai? Pensavo l'avessero fatta il sabato prima della gara dei prof... quando c'è?

 

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Fabio

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  postato il 03/05/2010 alle 00:45
Per ora la cosa è probabile, non ancora sicura, io e il mio amico stiamo ancora definendo i dettagli di tipo logistico.
La data è il 23 maggio.

 

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  postato il 03/05/2010 alle 08:29
Mitico fratello kazzako!!!

 

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  postato il 03/05/2010 alle 09:43
Franz, fammi capire: avete passato quasi sette ore a corrervi contro, tu e quell'altro??

 

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2006 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3901
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  postato il 03/05/2010 alle 10:08
Sette ore no, ma almeno la metà si

per completezza di cronaca devo però dichiarare che il mio avversario si è poi riscattato precedendomi sia nella restituzione del chip che nella fila per gli aiuti umanitari post gara, un vero fighter!

 

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  postato il 03/05/2010 alle 10:14
Insomma, hai trovato il tuo arcinemico, dal quale guardarti tra 12 mesi

Andiamo un po' a litigare nel thread della CKC!

 

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  postato il 04/05/2010 alle 20:51
Ed ecco il Vostro Affezionatissimo in azione nella discesa di Mongardino

 

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