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Autore: Oggetto: Damiano Cunego nel 2010.

Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




Posts: 15932
Registrato: Jul 2007

  postato il 14/12/2009 alle 23:48

Sapete che c'è? Sono d'accordo un po' con tutti (quindi con nessuno )!

Si parla del preparatore di Cunego, della sua presunta professione di ottico quando invece ... , ed è giusto farlo perché altrimenti 'sto thread non si chiamerebbe "Damiano Cunego nel 2010", però... dice bene forzainter (mi viene l'orticaria!): così fan tutti! Però si parla del preparatore di Cunego. Certo.
Ripeto, è del tutto logico che si faccia su questi lidi.
Del resto, Cunego è un ciclista decisamente in vista, e il fatto che si parli di lui piuttosto che di Giacomino Virzì, anche lui cliente di Cecchini, è del tutto comprensibile, non foss'altro che per una mera questione di notorietà.
In più, mettiamoci l'affare del "Doping Free" e cacchi vari, e si capisce bene perché sia Cunego ad essere sulla nostra bocca, piuttosto che Damiano Caruso.

Fabio, secondo te Cunego ha capacità di pubbliche relazioni sotto allo zero?
Forse sì, ma... se provassimo a vedere le cose da un punto di vista "alternativo"?
Se per Cunego, visti i tempi che corrono (di vacche magre, se vogliamo), fosse necessario prima di tutto trovare il modo di far parlar di sé (e se non ci si riesce a suon di risultati sulla strada...)?
Se si parla di lui, se ci sono giornalisti che si interessano alle vicende che lo riguardano, lui fa sì che i fari gli rimangano puntati addosso (leggasi: anche su Damiano Cunego ciclista), e così ne guadagna primariamente il corridore, poi anche la squadra.

Altrimenti, eh, ha ragione Maria Rita: se non proprio la querela, perlomeno una rettifica ci starebbe. Un "richiamo all'ordine".

 

[Modificato il 15/12/2009 alle 01:04 by Abajia]

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/12/2009 alle 18:20
Originariamente inviato da Donchisciotte

Quanto al resto, sull'antidoping la penso come ho sempre pensato, però se si fa il grillo parlante,ci si erge a baluardo della chiarezza,a quello con il ditino alzato che accusa tutti e nessuno, poi non ci si stupisca se gli altri vorrebbero chiarezza su di lui su questioni delicate come i preparatori.
Se non si capisce questo,non ci posso fare niente.

In questo sia tu che Admin avete ragione.
Era la querela che mi pareva esagerata

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 15/01/2010 alle 12:55
da gazzetta.it , http://www.gazzetta.it/Ciclismo/15-01-2010/basso-cunego-sogni-rosa-602657123731.shtml

Quando ha vestito per la prima volta la maglia di leader di una corsa a tappe?
Basso: "Al Regio Tour, nel 1999. Però non ricordo che colore fosse. Fu una grande emozione perché quel giorno vinsi la tappa e conquistai la maglia".
Cunego: "Al Quingai Lake Tour, in Cina nel 2005. Una grande emozione e una sensazione strana, visto dove eravamo".

E nel 2004 non ha vestito nulla!?!?!??!?!?!?!?!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/01/2010 alle 13:16
Originariamente inviato da Maìno della Spinetta

da gazzetta.it , http://www.gazzetta.it/Ciclismo/15-01-2010/basso-cunego-sogni-rosa-602657123731.shtml

Quando ha vestito per la prima volta la maglia di leader di una corsa a tappe?
Basso: "Al Regio Tour, nel 1999. Però non ricordo che colore fosse. Fu una grande emozione perché quel giorno vinsi la tappa e conquistai la maglia".
Cunego: "Al Quingai Lake Tour, in Cina nel 2005. Una grande emozione e una sensazione strana, visto dove eravamo".

E nel 2004 non ha vestito nulla!?!?!??!?!?!?!?!


Penso abbiano sbagliato a riportare l'anno. La spedizione in cina risale al 2003

 

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Fabio

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 15/01/2010 alle 14:29
Graz
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 28/02/2010 alle 19:53
Leggo su Bicisport un lungo articolo su Cunego, dopo quanto si era detto nel thread di Cycling pro ero proprio curiosa di leggere la quadratura del cerchio: Vicennati che intervista Cunego e ci scrive “intorno”.
Devo dire che ho veramente apprezzato lo sforzo, fecondo, di Vicennati che soffia, soffia, soffia e riesce a dare vita al Golem, a fargli acquistare spessore, consistenza tridimensionale.
Leggo anche di difficoltà personali pesanti, di cui si parla con molta discrezione nell’articolo e di una necessità di tutela da parte dei dirigenti della squadra e di compagni che non sapevano, siccome penso che dietro la discrezione ci sia sempre qualcosa di più, avevo deciso, dopo la lettura dell’articolo, di autosospendermi da qualsiasi critica o scherno verso Cunego, convinta che di fronte a malesseri pesanti ci si debba fermare.
Il mio amico Tex, che è molto più cattivo di me, mi ha convinta a non farlo, mi limiterò a moderare i toni quando se ne parlerà, però auguro a Cunego, sinceramente, di uscire definitivamente e presto dai suoi problemi.
E forse Bonarrigo, su Cycling pro, è stato troppo cattivo…

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 01/03/2010 alle 12:32
Originariamente inviato da Donchisciotte

Leggo su Bicisport un lungo articolo su Cunego, dopo quanto si era detto nel thread di Cycling pro ero proprio curiosa di leggere la quadratura del cerchio: Vicennati che intervista Cunego e ci scrive “intorno”.
Devo dire che ho veramente apprezzato lo sforzo, fecondo, di Vicennati che soffia, soffia, soffia e riesce a dare vita al Golem, a fargli acquistare spessore, consistenza tridimensionale.
Leggo anche di difficoltà personali pesanti, di cui si parla con molta discrezione nell’articolo e di una necessità di tutela da parte dei dirigenti della squadra e di compagni che non sapevano, siccome penso che dietro la discrezione ci sia sempre qualcosa di più, avevo deciso, dopo la lettura dell’articolo, di autosospendermi da qualsiasi critica o scherno verso Cunego, convinta che di fronte a malesseri pesanti ci si debba fermare.
Il mio amico Tex, che è molto più cattivo di me, mi ha convinta a non farlo, mi limiterò a moderare i toni quando se ne parlerà, però auguro a Cunego, sinceramente, di uscire definitivamente e presto dai suoi problemi.
E forse Bonarrigo, su Cycling pro, è stato troppo cattivo…


BS di Marzo?
Lo cercavo ieri ma non lo avevano ancora...

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 01/03/2010 alle 15:02
Sì, quello di marzo.

 

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  postato il 01/03/2010 alle 18:55
ho visto e parlato un attimo con Damiano al gp Insubria, essendo ossolano non potevo mancare, sembra in forma...muscolatura ancora un po accentuata ma tempo per tonificare in vista dei grandi impegni c'e..

 

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ciclismo che passione

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 06/03/2010 alle 08:45
Sono convinto che alla Parigi Nizza prenderà una legnata dai vari Contador, Valverde, Kreuziger, Luis & Samuel Sanchez. Non perchè sia un corridore inferiore ma perchè la caduta alla Ruta potrebbe aver influito.

 

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Pap

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2010 alle 23:52
E allora? Come lo vedete in vista delle Ardenne? Oggi è andato su del suo passo e alla fine non mi sembra abbia fatto un brutto risultato.
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 09/04/2010 alle 01:19
Spero di riuscire a postare.... Da un'ora ci sto provando, ma "nisba"...

So di entrare in un campo minato, perchè qualsiasi cosa si dica di Cunego, ci si ritrova puntualmente in una marea di critiche da parte dei suoi tifosi.
Succintamente (ma non troppo, anche se molte cose le ho scritte anni fa e, nelle parti relative alle previsioni, si sono pure avverate ).
Se c'è un corridore che deve mandare in mona preparatori, tabelle, picchi di forma e scientificità (più supposta che reale) questo è proprio il veronese. In altre parole, deve imparare, a 29 anni ormai, di correre allo stato brado, d'istinto, per quello che può, al fine di conoscersi, svestendosi i panni del predestinato o del capitano, perchè non sa farlo e non sono i corsi accelerati di chi gli sta vicino (abbastanza da palpa testicoli, tra l'altro) a non farlo errare. Così smetterà di variare fisicamente come una pernice e, liberato da quei freni fisici, nonché da quelli psicologici tipici del corridore iper-coccolato, potrà raggiungere più Amstel Gold Race 2008. Perchè ho menzionato quella corsa? Perchè è l'unica che ha vinto dominando, in barba a presenti ed assenti. Da superiore. Il primo Lombardia, lo vinse senza essere il più forte al cospetto di un cast in declino (come tutti i Lombardia del resto), il secondo succhiando perfettamente la ruota di Riccò, ed il terzo venendo bellamente a capo di uno start comunque tra i più scarsi della storia della classica delle foglie morte. Certo, belle vittorie, di nome tra l’altro, ma neanche parenti della condotta e dello spessore dimostrati nell'Amstel.
Sempre legato, anche per quello che scrivono i suoi tifosi e non solo per quei preparatori che su di lui hanno un peso superiore al dovuto, alla ricerca del picco di forma per la Liegi, è sempre riuscito a sbagliare tempi e modi. Fossi il suo diesse, gli parlerei il meno possibile delle Ardenne, o del futuro più in generale e gli farei tutti i giorni la medesima romanzina sulla corsa del presente, senza andare oltre il naso.

...segue

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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Registrato: Oct 2003

  postato il 09/04/2010 alle 01:20
Davanti, ha diversi corridori a parità di forma: per intenderci, non è una stella e, proprio per questo, deve correre da garibaldino. Perderà tanto, ma troverà modo di vincere anche qualcosa di importante o primario, grazie a quel corposo distinguo che sta nel suo spunto veloce. Non deve pensare alla Liegi, lui deve correre alla giornata come fosse la tabella del preparatore, acquisire personalità, guardare in faccia gli avversari e smetterla di far tirare la squadra come uno che deve spaccare il mondo e poi raccoglie un sassolino.
Anche ieri: che caz.zo ha fatto tirare i compagni, quando poi, al primo sussulto di Andy, s'è seduto a fare il muletto-diesel! Certo, non è stato un brutto risultato il suo 7° posto e migliorerà senza dubbio in brillantezza prima delle Ardenne, ma si deve pure dire che anche gli altri, Schleck in primis, miglioreranno per Amstel, Freccia e Doyenne. Quindi pensi ad aggredire ogni prova, perchè solo così potrà arrivare a giocarsi quel traguardo di primavera: senza calcoli e ad ogni tabella che gli presenta qualcuno del suo entourage lo prenda a calci nel sedere. Vuole una stagione densa e il più possibile vicina ai vertici? Allora la smetta di pensarsi vittima di dopati, o di essere quel campione con la maiuscola che non è potuto diventare per colpa di una associazione di fantasmi e riprenda, da formichina, la strada che non ha mai fatto sua, ovvero quella di darsi compiutamente alla verve giovanile (anche se oggi è all'ottavo anno da prof), senza catramarsi di dogmi (quello di migliorare a cronometro fu una follia che ha pagato e pagherà eternamente) e corra da anarchico, da cuculo, usando le squadre degli altri. La sua, la usi per farsi proteggere nelle fasi stanche delle corse. E pensi a correre usando le stesse gare come allenamenti (è l'unico modo, paradossalmente, per togliersi di dosso il massimo possibile di quel diesel che lo contraddistingue da troppo tempo), senza cadere nelle logiche di quel pessimo ed orrendo ciclismo, fatto di quei ritiri che non gli hanno mai dato le tangibilità che cercava. Si svegli e la smetta di parlare alla De Stefano o a qualche altro. Alle domande, per un bel po', risponda con le belle corse e, davanti al microfono, solo per atto di cortesia, con un costante e "papagallesco": "Omissis".

 

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Livello Franco Ballerini




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  postato il 09/04/2010 alle 01:31
Originariamente inviato da Morris

Davanti, ha diversi corridori a parità di forma: per intenderci, non è una stella e, proprio per questo, deve correre da garibaldino. Perderà tanto, ma troverà modo di vincere anche qualcosa di importante o primario, grazie a quel corposo distinguo che sta nel suo spunto veloce. Non deve pensare alla Liegi, lui deve correre alla giornata come fosse la tabella del preparatore, acquisire personalità, guardare in faccia gli avversari e smetterla di far tirare la squadra come uno che deve spaccare il mondo e poi raccoglie un sassolino.
Anche ieri: che caz.zo ha fatto tirare i compagni, quando poi, al primo sussulto di Andy, s'è seduto a fare il muletto-diesel! Certo, non è stato un brutto risultato il suo 7° posto e migliorerà senza dubbio in brillantezza prima delle Ardenne, ma si deve pure dire che anche gli altri, Schleck in primis, miglioreranno per Amstel, Freccia e Doyenne. Quindi pensi ad aggredire ogni prova, perchè solo così potrà arrivare a giocarsi quel traguardo di primavera: senza calcoli e ad ogni tabella che gli presenta qualcuno del suo entourage lo prenda a calci nel sedere. Vuole una stagione densa e il più possibile vicina ai vertici? Allora la smetta di pensarsi vittima di dopati, o di essere quel campione con la maiuscola che non è potuto diventare per colpa di una associazione di fantasmi e riprenda, da formichina, la strada che non ha mai fatto sua, ovvero quella di darsi compiutamente alla verve giovanile (anche se oggi è all'ottavo anno da prof), senza catramarsi di dogmi (quello di migliorare a cronometro fu una follia che ha pagato e pagherà eternamente) e corra da anarchico, da cuculo, usando le squadre degli altri. La sua, la usi per farsi proteggere nelle fasi stanche delle corse. E pensi a correre usando le stesse gare come allenamenti (è l'unico modo, paradossalmente, per togliersi di dosso il massimo possibile di quel diesel che lo contraddistingue da troppo tempo), senza cadere nelle logiche di quel pessimo ed orrendo ciclismo, fatto di quei ritiri che non gli hanno mai dato le tangibilità che cercava. Si svegli e la smetta di parlare alla De Stefano o a qualche altro. Alle domande, per un bel po', risponda con le belle corse e, davanti al microfono, solo per atto di cortesia, con un costante e "papagallesco": "Omissis".


grande intervento!

pur non scrivendo molto da tempo leggo ciò che viene scritto sul forum e come sempre mi trovo pienamente d'accordo con quantos critto da Morris.
Cunego non è il campione che tutti si aspettavano dopo quel fatidico 2004, ma resta pur sempre un ottimo corridore...vedi l'esempio citato da Morris sull'Amstel 2008, ma per non andare troppo lontani vedi l'arrivo all'alto de Aitana della Vuelta 2009 dove in soli 3 km ha inflitto grossi distacchi ad avversari molto quotati (Valverde, Basso, sanchez, etc...).
Gli mancherà la continuità e quando ci si attende molto da lui spesso delude...ma nel panorama attualmente scarno del ciclismo italiano, su tutti i fronti, resta uno dei migliori.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 09/04/2010 alle 09:28
Da Cuneghista concordo con Morris. Più improvvisazione, più corse fatte anche allo sbaraglio e meno Lampre.
 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 09/04/2010 alle 10:10
Un grandissimo intervento Morris, quoto ogni singola parola!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/04/2010 alle 11:52
Originariamente inviato da Greg Lemond

Da Cuneghista concordo con Morris. Più improvvisazione, più corse fatte anche allo sbaraglio e meno Lampre.


Anche a me piacerebbe vederlo più corsaro, però meno Lampre non vuol dire anche meno stipendio?

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 09/04/2010 alle 12:54
Ho provato a citare Morris e Maino, ma è impossibile (per me, poi inviare) ed allora provo diversamente.

a Morris

Se a scrivere e parlare su e di Cunego, fossi stato solo tu, non lo vedrei come "il fumo negli occhi" e non spererei (unico corridore) che "perdesse" sempre

a Maino

Forse ti sfugge il fatto che:

a) Lo lasciarono andare, perché Valverde giudicò che non fosse pericoloso in classifica
b) Non ci furono grossi distacchi, infatti quando Gesink si accorse, in ritardo, che c'era il "via libera", recuperò un po' su di lui arrivando a 36"
c) Ciò detto, anche se non fu un'impresa, "tanto di cappello" comunque alla migliore prestazione del veronese nel 2009 e quindi "nulla questio" sul fatto che sia uno dei migliori italiani.

 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi
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Registrato: Jul 2007

  postato il 09/04/2010 alle 15:03
Originariamente inviato da lemond

a Maino

Forse ti sfugge il fatto che:

b) Non ci furono grossi distacchi, infatti quando Gesink si accorse, in ritardo, che c'era il "via libera", recuperò un po' su di lui arrivando a 36"


Credo che Maìno, parlando di "grossi distacchi", si riferisse al fatto che, seppur si ragionasse ancora in termini di decine di secondi, e non minuti, il tutto sia nato da uno scatto a 2200-2300 metri dal traguardo.
Inoltre, mi sentirei di smentirti per quanto riguarda il (presunto) recupero di Gesink su Cunego, perché, sotto lo striscione dell'ultimo chilometro - ovvero quando l'olandese è scattato -, il distacco tra i due era di 40".
Ora, considera il fatto che Damiano venisse da un paio di chilometri di fuorigiri, che Gesink abbia senz'altro recuperato qualcosa, nel confronto a distanza, col cambio di ritmo (mentre Cunego manteneva la sua andatura forzata sì, ma regolare), nonché il comprensibile rilassamento degli ultimi metri, a vittoria già praticamente acquisita (mentre Gesink ha spinto fin sulla linea d'arrivo per guadagnare quanto più possibile su Valverde, Evans, Basso e gli altri).
Di fatto, il recupero c'è stato, ma penso che sarebbe opportuno non considerarlo tale.

 

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Livello Marco Pantani




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Registrato: Jun 2005

  postato il 09/04/2010 alle 15:13
Originariamente inviato da Camoscio Madonita

Originariamente inviato da Morris

Davanti, ha diversi corridori a parità di forma: per intenderci, non è una stella e, proprio per questo, deve correre da garibaldino. Perderà tanto, ma troverà modo di vincere anche qualcosa di importante o primario, grazie a quel corposo distinguo che sta nel suo spunto veloce. Non deve pensare alla Liegi, lui deve correre alla giornata come fosse la tabella del preparatore, acquisire personalità, guardare in faccia gli avversari e smetterla di far tirare la squadra come uno che deve spaccare il mondo e poi raccoglie un sassolino.
Anche ieri: che caz.zo ha fatto tirare i compagni, quando poi, al primo sussulto di Andy, s'è seduto a fare il muletto-diesel! Certo, non è stato un brutto risultato il suo 7° posto e migliorerà senza dubbio in brillantezza prima delle Ardenne, ma si deve pure dire che anche gli altri, Schleck in primis, miglioreranno per Amstel, Freccia e Doyenne. Quindi pensi ad aggredire ogni prova, perchè solo così potrà arrivare a giocarsi quel traguardo di primavera: senza calcoli e ad ogni tabella che gli presenta qualcuno del suo entourage lo prenda a calci nel sedere. Vuole una stagione densa e il più possibile vicina ai vertici? Allora la smetta di pensarsi vittima di dopati, o di essere quel campione con la maiuscola che non è potuto diventare per colpa di una associazione di fantasmi e riprenda, da formichina, la strada che non ha mai fatto sua, ovvero quella di darsi compiutamente alla verve giovanile (anche se oggi è all'ottavo anno da prof), senza catramarsi di dogmi (quello di migliorare a cronometro fu una follia che ha pagato e pagherà eternamente) e corra da anarchico, da cuculo, usando le squadre degli altri. La sua, la usi per farsi proteggere nelle fasi stanche delle corse. E pensi a correre usando le stesse gare come allenamenti (è l'unico modo, paradossalmente, per togliersi di dosso il massimo possibile di quel diesel che lo contraddistingue da troppo tempo), senza cadere nelle logiche di quel pessimo ed orrendo ciclismo, fatto di quei ritiri che non gli hanno mai dato le tangibilità che cercava. Si svegli e la smetta di parlare alla De Stefano o a qualche altro. Alle domande, per un bel po', risponda con le belle corse e, davanti al microfono, solo per atto di cortesia, con un costante e "papagallesco": "Omissis".


grande intervento!

pur non scrivendo molto da tempo leggo ciò che viene scritto sul forum e come sempre mi trovo pienamente d'accordo con quantos critto da Morris.
Cunego non è il campione che tutti si aspettavano dopo quel fatidico 2004, ma resta pur sempre un ottimo corridore...vedi l'esempio citato da Morris sull'Amstel 2008, ma per non andare troppo lontani vedi l'arrivo all'alto de Aitana della Vuelta 2009 dove in soli 3 km ha inflitto grossi distacchi ad avversari molto quotati (Valverde, Basso, sanchez, etc...).
Gli mancherà la continuità e quando ci si attende molto da lui spesso delude...ma nel panorama attualmente scarno del ciclismo italiano, su tutti i fronti, resta uno dei migliori.


Posto tutto perché non ho tempo di tagliare qua e la. Sono d'accordo con voi e voglio portare un altro corridore ad esempio: Thomas Voeckler. Forse ha meno classe di Cunego ma se il veronese corresse con la sua spavalderia ci sarebbe veramente da divertirsi !!!
Purtroppo è notizia di oggi che anche lui è stato vittima di un virus intestinale che gli comprometterà la conclusione del Giro Basco.


 
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Livello Franco Ballerini




Posts: 311
Registrato: Jun 2007

  postato il 09/04/2010 alle 16:24
Originariamente inviato da lemond

Ho provato a citare Morris e Maino, ma è impossibile (per me, poi inviare) ed allora provo diversamente.

a Morris

Se a scrivere e parlare su e di Cunego, fossi stato solo tu, non lo vedrei come "il fumo negli occhi" e non spererei (unico corridore) che "perdesse" sempre

a Maino

Forse ti sfugge il fatto che:

a) Lo lasciarono andare, perché Valverde giudicò che non fosse pericoloso in classifica
b) Non ci furono grossi distacchi, infatti quando Gesink si accorse, in ritardo, che c'era il "via libera", recuperò un po' su di lui arrivando a 36"
c) Ciò detto, anche se non fu un'impresa, "tanto di cappello" comunque alla migliore prestazione del veronese nel 2009 e quindi "nulla questio" sul fatto che sia uno dei migliori italiani.


credo che più che a Maino ti stavi riferendo al mio intervento...come diceva Abaija, quando parlavo di grossi distacchi sono stato un pò generico: infatti volevo aggiungere "ciclismo moderno dove si guardano in faccia fino ai meno 3-4 km dall'arrivo senza scattare"
E sul fatto che lasciarono andare...beh ci andrei coi piedi di piombo visto che si trattava del primo arrivo in salita di quella Vuelta.
Attenzione non voglio fare l'avvocato di Cunego, visto che non sono mai stato un suo tifoso accanito (diciamo che dal 2003, arrivo alle Cascate del Toce, ovvero l'ultima fiammata di Marco al Giro, l'unico Italiano che seguivo con una certa "ansia" era Paolo Bettini), però quel giorno mi è proprio piaciuto: grintoso come ai vecchi tempi, scatto secco e buona pedalata fino all'arrivo. Poi sul fatto che Gesink abbia recuperato o meno, questo prorpio non lo ricordo

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/04/2010 alle 18:04
Originariamente inviato da Camoscio Madonita

Attenzione non voglio fare l'avvocato di Cunego, [...] però quel giorno mi è proprio piaciuto: grintoso come ai vecchi tempi, scatto secco e buona pedalata fino all'arrivo.


Oddio, buona pedalata... se buona sta per redditizia, incisiva e potente, allora sì, la sua pedalata quel giorno fu molto buona.
Se, invece, ti riferisci anche al lato estetico (che molte volte va di pari passo col fattore prestazionale), come dire... il Cunego di Corno alle Scale 2004 era un'altra cosa.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/04/2010 alle 19:45
Originariamente inviato da Morris
....Non deve pensare alla Liegi....


fino a qualche mese fa si diceva che non doveva pensare più al Giro, ora non deve pensare più neanche alla Liegi....
se pòòò sapèèè a che ca** deve pensare sto Cunego?????
mettetevi d'accordo....

 

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Livello Franco Ballerini




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  postato il 09/04/2010 alle 19:59
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da Camoscio Madonita

Attenzione non voglio fare l'avvocato di Cunego, [...] però quel giorno mi è proprio piaciuto: grintoso come ai vecchi tempi, scatto secco e buona pedalata fino all'arrivo.


Oddio, buona pedalata... se buona sta per redditizia, incisiva e potente, allora sì, la sua pedalata quel giorno fu molto buona.
Se, invece, ti riferisci anche al lato estetico (che molte volte va di pari passo col fattore prestazionale), come dire... il Cunego di Corno alle Scale 2004 era un'altra cosa.


si chiaro, non era più il Cunego agile e scattante del 2004, però quel giorno saliva di potenza e seduto, in maniera molto efficacie e redditizia...per buona intendevo non ingolfata e legnosa come spesso gli capita negli ultimi anni!

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 10/04/2010 alle 08:42
Originariamente inviato da Camoscio Madonita

credo che più che a Maino ti stavi riferendo al mio intervento...E sul fatto che lasciarono andare...beh ci andrei coi piedi di piombo visto che si trattava del primo arrivo in salita di quella Vuelta.
Poi sul fatto che Gesink abbia recuperato o meno, questo prorpio non lo ricordo


Scusami davvero per il mio "lapsus calami", era a te che stavo rispondendo e pur essendo la prima tappa di montagna, Valverde non era per niente preoccupato da lui che si trovava già a 3 e 42" secondi dalla maglia "amarillo" (che non rammento chi fosse prima di quella tappa). Lo dimostra il fatto che non dette neppure un cambio a Basso che stava salendo regolare, ma nulla più.
Per quanto riguarda Gesink, ha ragione Abaja, non ricordavo troppo bene: in effetti riprendere solo 5 secondi non è un vero e proprio recupero (stante le precisazioni del grande Andrea).

 

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il sabato gli ebrei
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e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 12/04/2010 alle 20:10
Te prego, Admin, lo so che è contro tutte le regole ma fammi copiare questo post pure qua, se quelli non lo leggono ( e sul thread di Pantani non lo leggono) mi tocca iscrivermi al forum di Cunego e andare a spiegare là direttamente. Dai, sarebbe troppo, mi sto trattenendo a stento da ieri, te prego Admin.

Mentre cerco di resistere alla telecronaca con Conti, De Stefano e pure Tafi, mi sono andata a guardare ( un occhio al computer e l'altro alla televisione), il forum di Cunego dove scopro come primo thread uno, recentissimo, intitolato a Marco Pantani pieno di sciocchezze, inesattezze e scempiaggini varie tese a dimostrare quanto fosse dopato Marco Pantani.
Lo so, sono poveri di spirito di cui non è il regno dei cieli.
Ma siccome sono tifosa e il tifoso ha il sangue caldo, a me questa continua diffusione del binomio Pantani/ doping ( che è una delle cause della sua morte) proprio non posso sopportarla, ovunque si dica. Scelgo solo alcuni fiorellini a cui replicare:
1) Il libro di cui vengono riportati stralci è quello di Rendell e non, come dice il tifoso che lo riporta come vangelo, di Brunel. Libro, quello di Rendell mai tradotto in Italia e che viola il diritto alla privacy anche di persone vicine a Marco ( la madre), riporta misteriosamente una specie di perizia psichiatrica ( come ne è venuto in possesso l'autore? Mistero) fatta da un medico poi riconosciuto come non avente titoli e su una persona già decisamente tossicodipendente;
Riporta diagnosi assolutamente generiche ( complesso di inferiorità, paranoia,ossessione diagnosi complessa da fare e fatta su una persona che aveva alle calcagna sette procure) da cui può derivare tutto e niente e che vengono interpretate, invece, come causa diretta della morte.
2)La parte dedicata, nel libro, alle perizie che, nei vari processi, hanno messo in piazza la tesi del Pantani dopatissimo sono state giudicate, in altri processi, per altri sportivi, per esempio i calciatori della Juve, come dimostrative che il fatto non sussista.
3) L'anemia di Pantani dopo l'incidente della Milano Torino, come si legge nelle testimonianze dei medici del CTO riportate nelle motivazioni della sentenza ( e che ho riportato nel capro espiatorio) fu dovuta a un'emorragia interna documentata dalla risonanza magnetica in concomitanza con la terapia post operatoria. Non al midollo frantumato dall'epo, come ha mostrato in abbondanza anche l'autopsia e come, ancora una volta,sordi a tutto quello che è accaduto, scrivono questi poveri di spirito.
4) Sul doping Marco Pantani, che era hypocrisy free, ha fatto analisi profonde e lungimiranti.
5) E' profondamente cinico, vile,conformista, ancora una volta, tirare fuori Pantani in coincidenza con una brutta storia uscita in questi giorni da Mantova. Il capro espiatorio Pantani l'ha già fatto, i tifosi di altri ciclisti pensino a medici chiacchierati e farmacie chiacchierate inspiegabilmente legati a doping free.
6) Pantani non è mai risultato positivo. Punto. Attribuire la sua vittoria al Tour ( Tour supercontrollato) al doping al fine di dimostrare una tesi da tifoso cieco, è offensivo e vile.
Ancora più schifo m i fa il termine, non so se tratto dal libro o come riassunto dal tifoso, Pantani come "fenomeno chimico".
7) Pantani ha vinto Giro e Tour DOPO che il limite di ematocrito era stato fissato a 50 ( con fine delle meteore Riis, Berzin ecc.) e dopo aver lasciato la scuola di Ferrara.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

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IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2010 alle 20:22
Ottimo Maria Rita, rispondere colpo su colpo.

 

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nino58

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 13/04/2010 alle 16:52
Originariamente inviato da danilodiluca87

Originariamente inviato da Morris
....Non deve pensare alla Liegi....


fino a qualche mese fa si diceva che non doveva pensare più al Giro, ora non deve pensare più neanche alla Liegi....
se pòòò sapèèè a che ca** deve pensare sto Cunego?????
mettetevi d'accordo....


da Tuttobiciweb

Damiano Cunego giunge alla corsa vinta nel 2008 con qualche postumo del disturbo gastroenterico che lo ha costretto al ritiro dal Giro dei Paesi Baschi, come spiega Carlo Guardascione, responsabile medico della Lampre-Farnese Vini: "Cunego sta superando le code della forma virale gastroenterica che lo ha colpito in Spagna, sottoponendosi a una cura disinfettante dell'intestino. Logicamente avverte ancora una sensazione di spossatezza quando prova a effettuare sforzi".
Il direttore sportivo Copeland ha così illustrato la situazione di Cunego: "Damiano è risalito in bicicletta nella giornata di lunedì, effettuando un allenamento di due ore durante il quale si è sentito debilitato: il lavoro sulla distanza che vedrà Cunego impegnato giovedì sarà quindi importante per capire se potrà essere competitivo già nell'Amstel Gold Race.


Neanche l'Amstel ...
Fossi il ds della Lampre punterei su Gavazzi per la corsa olandese e su Cunego per Freccia e Liegi.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/04/2010 alle 18:35
Originariamente inviato da Bob Fats

Originariamente inviato da danilodiluca87

Originariamente inviato da Morris
....Non deve pensare alla Liegi....


fino a qualche mese fa si diceva che non doveva pensare più al Giro, ora non deve pensare più neanche alla Liegi....
se pòòò sapèèè a che ca** deve pensare sto Cunego?????
mettetevi d'accordo....


da Tuttobiciweb

Damiano Cunego giunge alla corsa vinta nel 2008 con qualche postumo del disturbo gastroenterico che lo ha costretto al ritiro dal Giro dei Paesi Baschi, come spiega Carlo Guardascione, responsabile medico della Lampre-Farnese Vini: "Cunego sta superando le code della forma virale gastroenterica che lo ha colpito in Spagna, sottoponendosi a una cura disinfettante dell'intestino. Logicamente avverte ancora una sensazione di spossatezza quando prova a effettuare sforzi".
Il direttore sportivo Copeland ha così illustrato la situazione di Cunego: "Damiano è risalito in bicicletta nella giornata di lunedì, effettuando un allenamento di due ore durante il quale si è sentito debilitato: il lavoro sulla distanza che vedrà Cunego impegnato giovedì sarà quindi importante per capire se potrà essere competitivo già nell'Amstel Gold Race.


Neanche l'Amstel ...
Fossi il ds della Lampre punterei su Gavazzi per la corsa olandese e su Cunego per Freccia e Liegi.



lo speazialetti del 2007 sul San Nicolas....a Cunego se lo magna a colazione ihihihihihihihihih

 

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  postato il 13/04/2010 alle 22:33
Dramma intestinale o dramma umano?

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 14/04/2010 alle 02:55
Eh si anche io proporrei Spezialetti capitano, e poi nelle volate al Giro al posto di Petacchi lancerei Righi

 

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http://cicloblog.splinder.com/

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 14/04/2010 alle 08:44
Originariamente inviato da Donchisciotte

Te prego, Admin, lo so che è contro tutte le regole ma fammi copiare questo post pure qua, se quelli non lo leggono ( e sul thread di Pantani non lo leggono) mi tocca iscrivermi al forum di Cunego e andare a spiegare là direttamente. Dai, sarebbe troppo, mi sto trattenendo a stento da ieri, te prego Admin.

Mentre cerco di resistere alla telecronaca con Conti, De Stefano e pure Tafi, mi sono andata a guardare ( un occhio al computer e l'altro alla televisione), il forum di Cunego dove scopro come primo thread uno, recentissimo, intitolato a Marco Pantani pieno di sciocchezze, inesattezze e scempiaggini varie tese a dimostrare quanto fosse dopato Marco Pantani.
Lo so, sono poveri di spirito di cui non è il regno dei cieli.
Ma siccome sono tifosa e il tifoso ha il sangue caldo, a me questa continua diffusione del binomio Pantani/ doping ( che è una delle cause della sua morte) proprio non posso sopportarla, ovunque si dica. Scelgo solo alcuni fiorellini a cui replicare:
1) Il libro di cui vengono riportati stralci è quello di Rendell e non, come dice il tifoso che lo riporta come vangelo, di Brunel. Libro, quello di Rendell mai tradotto in Italia e che viola il diritto alla privacy anche di persone vicine a Marco ( la madre), riporta misteriosamente una specie di perizia psichiatrica ( come ne è venuto in possesso l'autore? Mistero) fatta da un medico poi riconosciuto come non avente titoli e su una persona già decisamente tossicodipendente;
Riporta diagnosi assolutamente generiche ( complesso di inferiorità, paranoia,ossessione diagnosi complessa da fare e fatta su una persona che aveva alle calcagna sette procure) da cui può derivare tutto e niente e che vengono interpretate, invece, come causa diretta della morte.
2)La parte dedicata, nel libro, alle perizie che, nei vari processi, hanno messo in piazza la tesi del Pantani dopatissimo sono state giudicate, in altri processi, per altri sportivi, per esempio i calciatori della Juve, come dimostrative che il fatto non sussista.
3) L'anemia di Pantani dopo l'incidente della Milano Torino, come si legge nelle testimonianze dei medici del CTO riportate nelle motivazioni della sentenza ( e che ho riportato nel capro espiatorio) fu dovuta a un'emorragia interna documentata dalla risonanza magnetica in concomitanza con la terapia post operatoria. Non al midollo frantumato dall'epo, come ha mostrato in abbondanza anche l'autopsia e come, ancora una volta,sordi a tutto quello che è accaduto, scrivono questi poveri di spirito.
4) Sul doping Marco Pantani, che era hypocrisy free, ha fatto analisi profonde e lungimiranti.
5) E' profondamente cinico, vile,conformista, ancora una volta, tirare fuori Pantani in coincidenza con una brutta storia uscita in questi giorni da Mantova. Il capro espiatorio Pantani l'ha già fatto, i tifosi di altri ciclisti pensino a medici chiacchierati e farmacie chiacchierate inspiegabilmente legati a doping free.
6) Pantani non è mai risultato positivo. Punto. Attribuire la sua vittoria al Tour ( Tour supercontrollato) al doping al fine di dimostrare una tesi da tifoso cieco, è offensivo e vile.
Ancora più schifo m i fa il termine, non so se tratto dal libro o come riassunto dal tifoso, Pantani come "fenomeno chimico".
7) Pantani ha vinto Giro e Tour DOPO che il limite di ematocrito era stato fissato a 50 ( con fine delle meteore Riis, Berzin ecc.) e dopo aver lasciato la scuola di Ferrara.


Cara Don Chisciotte tra i due ( Pantani e Cunego ) non esiste paragone !!!!! E' come paragonare lo Champagne Millesimé alla Gazosa. Quindi lasciali.......bere la loro gazosa.

Ciao e buona giornata.

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 17/04/2010 alle 09:15
Admin, visto che mi sono immolata, fammi violare (ultima volta) le regole.

Beh... dopo aver letto sul forum di Cunego , riferito a Pantani, che "quanto è marcio lo sport moderno, in cui gli sportivi sono le prime vittime, circensi pagati per farci divertire a qualsiasi costo, anche a quello della loro vita.", dopo aver letto della superiorità morale di Riccò che ha parlato ( fatto la spia su un compagno) su Pantani che non ha parlato, di Marco come uomo negativo per tutti, ci voleva uno moooooolto più paziente di me per non iscrivermi in quel forum e andare almeno a dire che erano partiti dal libro sbagliato, che citavano una prova di doping ( quella dell'anemia dopo l'incidente) completamente falsa.
Non mi aspetto, ovviamente, che capiscano qualcosa, d'altronde se qualcuno capiva qualcosa là dentro l'avrebbe scritto lui, almeno quello che ho scritto io, uno ha scritto che non ricordava di aver letto sul libro di Brunel ( che aveva letto) quanto riportato dal suo coforumista,ma conclude che senz'altro ha ragione l'altro. AHAHAHAHAH
Ma un semino di verità ce l'ho messo, mi raccomando, i tifosi di Cunego, benché ignorantissimi ciclisticamente, sono feroci, ciechi e cattivissimi, se non avete più notizie di me fra qualche giorno, beh... un ricordo qua sul forum mettetecelo, mi sono immolata ( anche in dignità, scrivere in quel forum ... ci vuole coraggio) perché, come diceva Totò, "ogni limite ha una pazienza".

Mi dispiace anche che , dato il livello di quel forum ,neanche capiranno l'ironia raffinata del nick che mi sono scelta per entrare in quell'antro, in quella fiction permanente: Lucignolo anima grande.
Lucignolo, come il cattivo ragazzo che vuole portare Pinocchio nel Paese dei Balocchi ( paese allucinato e di allucinati, come il cattivo esempio di cui delirano i tifosi di Cunego) e che Benigni, genialmente, nel suo film su Pinocchio definisce sempre " Anima grande", perché Lucignolo, cattivo ragazzo e pessimo esempio, è un'anima grande fra tante anime piccine piccine.

 

[Modificato il 17/04/2010 alle 09:21 by Donchisciotte]

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Livello Greg Lemond
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  postato il 17/04/2010 alle 11:59
Cara Donchi/Lucignolo, secondo me tu sei troppo cattiva con i tifosi di Cuneghin
Poveri ragazzi, bisogna cercare di capirli: avevano creduto nel lontano 2005 di avere tra le mani il nuovo ... e si ritrovano oggi (nonostante tutti i media che continuano ad osannarlo) un corridore che ha messo (da allora) il cartello sulla porta "oggi non vinco, domani forse, ma dopodomani ... sicuramente " e purtroppo per loro non lo ha ancora tolto .
E' dura, secondo me, convivere con un tale stato d''animo, fatto di pochissime sodisfazioni e tante delusioni e ... ogni anno sembra sia peggio.

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/04/2010 alle 13:11
Originariamente inviato da Donchisciotte
dopo aver letto della superiorità morale di Riccò che ha parlato ( fatto la spia su un compagno) su Pantani che non ha parlato,


 

[Modificato il 17/04/2010 alle 13:17 by trifase]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/04/2010 alle 14:50
Quelli non son tifosi di ciclismo
Io ricordo che Cunego aveva il poster in camera di Pantani , che uno dei giorni piu' belli della sua vita è quando ha incontrato Marco in Belgio
Se si guarda il Cunego 2004 nello stile ricorda volutamente Pantani
Proprio perche' ispirato dal Pirata
Pero' Cunego non sarà mai Pantani
Uno è un mito , l'altro un buon corridore (un campione , per me , se corresse in modo differente..)


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 19/04/2010 alle 00:20
colgo l'occasione per sollevare un problema. Oggi Damiano ha destato una ottima impressione, anche se il sesto posto finale non gli dirà probabilmente nulla.
Continua ad avere prestazioni drasticamente altalenanti quasi da un giorno all'altro. Ai Paesi Baschi crisi e malesseri fisici, oggi molto brillante come se gli bastasse anche una condizione non ottimale e solo il ritorno della salute per essere davanti, come appunto i veri grandi talenti. Salvo che tale condizione sembra evaporare da una corsa all'altra, come nell'anno della sua Amstel, come spesso gli accade nei Gt. Eppure non è un corridore da un mese, ma lo si trova come pochi altri lungo tutta la stagione.
A me pare che le motivazioni psicologiche, la presunta sofferenza rispetto alle responsabilità di squadra o altri problemi di cui si faceva menzione in un articolo di Bicisport, quantunque determinanti per "limare" al ribasso la resa atletica, non siano sufficienti a spiegare tali forti sbalzi di prestazione.
Rimane quella incredibile differenza di fluidità nella pedalata con quella che aveva agli esordi della carriera, basta guardare qualche filmato del 2004, tra le altre cose noto anche che allora non si faceva grossi problemi a pedalare seduto con le mani alte sul manubrio con grande naturalezza, oggi no e non ho idea di cosa possa voler dire. Per me è uno dei casi più strani di involuzione stilistica e di discontinuità nelle condizioni fisiche. Mi arrovello ma non trovo spiegazioni.
Però lo aspetto ancora.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 19/04/2010 alle 16:49
per vedere la differenza stilistica con oggi, soprattutto le mani alte sul manubrio pedalando seduto in salita, gesto molto più naturale rispetto alle mani in basso che ha molto più spesso oggi.
http://www.youtube.com/watch?v=bFxY-0FvjKs

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 19/04/2010 alle 22:18
Originariamente inviato da elisamorbidona

per vedere la differenza stilistica con oggi, soprattutto le mani alte sul manubrio pedalando seduto in salita, gesto molto più naturale rispetto alle mani in basso che ha molto più spesso oggi.
http://www.youtube.com/watch?v=bFxY-0FvjKs

è pazzesca l'involuzione stilistica di cunego

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 21/04/2010 alle 15:17
Damiano diventerà di nuovo papà. Dopo Ludovica in arrivo un maschietto, si chiamerà Cristian...Non si sa ancora se con o senza l'H.
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/04/2010 alle 15:20

Ludovica è un bel nome, ma Cristian, per tanti motivi, mi è indigesto, con o senza la "H" nel mezzo.
In tanti potrebbero aver trovato un motivo in più per dargli contro - nel caso specifico, lo spero.


A parte tutto, auguri alla famiglia Cunego!

 

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  postato il 21/04/2010 alle 17:42
Originariamente inviato da Bob Fats in un altro thread

Un tempo avevi il faccino del veronese nel tuo spazio ed ora lo "arridi" in questo modo ?
Non vincerà a Liegi, si piazzerà, spero in una tappa alla corsa rosa ... spero ...



Da quello che scrivi, sembra quasi ch'io abbia rinnegato qualcuno.
No, non è così, e le ragioni per cui mi piaceva essere "rappresentato" dalla foto di Cunego (prima della crono che gli consegnò pressoché definitivamente la maglia bianca al Tour, immagine scelta non a caso) volevano richiamare il magnifico atleta che, a neppure 23 anni, dava dimostrazioni di una forza straripante (nella tappa della Presolana mi sembrò quasi onnipotente, avrebbe potuto andar via da solo, riprendere Garzelli e Simoni e staccarli, ma preferì non infiammare l'ambiente tutto e si fece "trainare" da Cioni; e avrebbe potuto vincere in ogni modo [ricordo come fosse ora una scena che ancora oggi mi fa ridere: ascesa verso Bormio, curva a destra, davanti ci sono già Simoni, Cuapio, Honchar e pure Sella, se non ricordo male, e poco prima è partita anche Cioni; il Bulba ha capito tutto: "Attenzione! Cunego è in difficoltà!", Cassani conferma: "Eh sì, eh sì...", tempo due secondi, ma due secondi per davvero, e Damiano piazza un'accelerazione pazzesca, in dieci pedalate è già su Cioni: risate e meraviglia!!] anche a Bormio, quando vinse perché pareva quasi che, seppure l'avesse voluto, non riuscisse ad andare più piano di quel modo, e fece distacchi in 150-200 metri), ma soprattutto mi piaceva perché era forte di testa, o perlomeno sembrava che, dietro i suoi "Un attimino..." e "Il Giro è ancora lungo...", e dietro il ragazzo che si mostra stralunato e incredulo quando Simoni gli gracchia contro un "Bastardo!", ci fosse un ragazzino che la sapesse più lunga di quello che, volutamente, dava a vedere.
Ecco, era questo che, quattordicenne, ammiravo di quel ragazzo che, a vederlo, pareva avesse la mia età, e il fatto che il suo faccino pulito abbia campeggiato a lungo come immagine personale è da ricondurre a motivi... celebrativi e commemorativi, se così rendo l'idea.
Non ho rinnegato - termine inadatto, ma tant'è - nessuno, ma se pure così fosse stato, non ci avrei visto alcunché di biasimevole.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Learco Guerra




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  postato il 21/04/2010 alle 18:35
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da Bob Fats in un altro thread

Un tempo avevi il faccino del veronese nel tuo spazio ed ora lo "arridi" in questo modo ?
Non vincerà a Liegi, si piazzerà, spero in una tappa alla corsa rosa ... spero ...



Da quello che scrivi, sembra quasi ch'io abbia rinnegato qualcuno.
No, non è così, e le ragioni per cui mi piaceva essere "rappresentato" dalla foto di Cunego (prima della crono che gli consegnò pressoché definitivamente la maglia bianca al Tour, immagine scelta non a caso) volevano richiamare il magnifico atleta che, a neppure 23 anni, dava dimostrazioni di una forza straripante (nella tappa della Presolana mi sembrò quasi onnipotente, avrebbe potuto andar via da solo, riprendere Garzelli e Simoni e staccarli, ma preferì non infiammare l'ambiente tutto e si fece "trainare" da Cioni; e avrebbe potuto vincere in ogni modo [ricordo come fosse ora una scena che ancora oggi mi fa ridere: ascesa verso Bormio, curva a destra, davanti ci sono già Simoni, Cuapio, Honchar e pure Sella, se non ricordo male, e poco prima è partita anche Cioni; il Bulba ha capito tutto: "Attenzione! Cunego è in difficoltà!", Cassani conferma: "Eh sì, eh sì...", tempo due secondi, ma due secondi per davvero, e Damiano piazza un'accelerazione pazzesca, in dieci pedalate è già su Cioni: risate e meraviglia!!] anche a Bormio, quando vinse perché pareva quasi che, seppure l'avesse voluto, non riuscisse ad andare più piano di quel modo, e fece distacchi in 150-200 metri), ma soprattutto mi piaceva perché era forte di testa, o perlomeno sembrava che, dietro i suoi "Un attimino..." e "Il Giro è ancora lungo...", e dietro il ragazzo che si mostra stralunato e incredulo quando Simoni gli gracchia contro un "Bastardo!", ci fosse un ragazzino che la sapesse più lunga di quello che, volutamente, dava a vedere.
Ecco, era questo che, quattordicenne, ammiravo di quel ragazzo che, a vederlo, pareva avesse la mia età, e il fatto che il suo faccino pulito abbia campeggiato a lungo come immagine personale è da ricondurre a motivi... celebrativi e commemorativi, se così rendo l'idea.
Non ho rinnegato - termine inadatto, ma tant'è - nessuno, ma se pure così fosse stato, non ci avrei visto alcunché di biasimevole.

dai non tenevi solo l'immagine lì...lo difendevi a spada tratta...

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/04/2010 alle 18:49

Come ho sempre difeso - anche qui il verbo non è quello che meglio rende l'idea di quello che voglio intendere - Nibali, ad esempio, anche dopo prestazioni non all'altezza delle aspettative, tanto che Cribiori si sentì in dovere di "consigliare" a Vincenzo di andare a fare l'ortolano.
Ho sempre creduto nel talento di Damiano e ci credo ancora, perché è vero che neppure in quel maestoso 2004 era anche solo lontanamente accostabile a Merckx (ricordo ancora i giornalisti: "Cunego è un cannibale misericordioso! Lode a Cunego!" quando lasciò vincere la Japan Cup a Sinkewitz), però non ho mai dato grosso valore al fatto che, quello del 2004, fosse un Giro scadente sotto l'aspetto della partecipazione (come se quell'anno mise nel carniere cinque vittorie, e non sedici), e quel ragazzo era una forza della natura.
Ho sempre portato avanti questo credo, ma già anni fa cominciai a criticare il modo pessimo col quale pugnalava quel talento, e non mi capacitavo, allora come oggi, di come potesse essere così "sottomesso" al pessimo intorno da cui si faceva gestire (gestire... bleah! inconcepibile).
Lo penso da anni: un Cunego con la cattiveria e il carattere di Di Luca, avrebbe vinto il triplo di quello che ha vinto Danilo.

 

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Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2010 alle 18:50
eheheheh allora all'Amstel 5 dopati, poi oggu 4....a Liegiii quanti ce ne saranno?????
dopo lo skyo di ieri sera mi sono reso conto di essere anche una pippa come gufatore.....
perchè come sapete io tifoooo
Juventus, Campobasso, Stoner, Schumacher, Pantani, Di Luca....il prossimo che viene a sapere che tifo per lui....

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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