plata
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 postato il 01/10/2009 alle 19:10 |
La lettera minuscola, per confonderla dalla rivista omonima. Cicloturismo però meriterebbe di essere scritto così, con la maiuscola. Forse meriterebbe anche un altro nome, perchè i nobili ne hanno sempre più di uno. Anche cicloturistiche lo meriterebbe, ma sarebbe un po' un pugno nell'occhio grammatico-impaginativo.
Più che pugni però, vorrei parlare di carezze. Dolci e mai per caso, sussurri al più diretto dei sensi. È come un abbraccio, un saluto caloroso, un incontro a sorpresa studiato a tavolino. Pure un esercizio senza tabelle, di ascolto intimo e profondo. Perchè non è immediato, di solito arriva dopo un po', a me è arrivato dopo un po'.
Prima c'ero io, la bici, la strada e gli altri. Il mio universo vagante poggiave le sue basi su questi quattro elementi. La bici per staccare gli altri, per sovvertire almeno in quella liturgia della domenica mattina, l'andamento delle cose. La bici per essere sempre all'altezza. Io per essere più forte delle mie debolezze. La strada solo quei 2.3 cm occupati dalla ruota e gli altri solo chi, oltre l'ombra degli occhiali, guardava pensieroso verso di me.
Sarà che forse tanto forte non sono mai stato, sarà che forse mai lo diventrò, sarà che la prova più grande per tutto è il tempo e come lui si guarda alle spalle. Guardando, già. Scostare gli occhi per un attimo dal cardiofrequenzimetro non costa poi molto, non richiede sforzi calcolabili in battiti. Però può regalare emozioni non misurabili. Ci si può accorgere che il percorso non è il viaggio, ma è il viaggio ad essere percorso.
Allora prende forma anche il bitume attorno alla mia prua rotante, le strisce continue che mi racchiudono non mi fermano. C'è dell'altro oltre. C'è quel paese di sempre, ma che non avevo mai notato. Quella pianta strana da vedere sul libro di boanica a casa. C'è quella cima affamata di un nome. E io sono solo, ma non c'è solitudine, c'è la terra di sempre che vive. Gli altri, non sono più solo la sfida. Adesso c'è anche la nonnina fasciata dai suoi dolori da salutare, c'è il vecchio che ti segue con lo sguardo annebbiato di vino, c'è la ragazzina che aspetta il primo bacio in quel parchetto poco curato.
E poi ricordo gli odori, che sentivo e cancellavo, e che ora apprezzo dietro un sospiro di voglia di quel sugo di pomodoro. Il bosco, il fumo di rami troppo verdi ma che non potevano aspettare, la terra aperta dall'aratro e quella trattoria come le sirene di ulisse. Profumo.
E poi io, che ho capito che la mia parte romantica è esigente. Non basta un foglio bianco da addolcire, la ragazza da corteggiare all'infinito. No, il mio romanticismo chiede qualcosa anche dalla mia passione più grande. E chiede questo, cicloturismo. Rimane comunque la parte che chiede la tensione della griglia, la voglia di preparazioni maniacali che faccio, l'ebbrezza di una discesa che mi farà dire che sono stato scemo, la salita a tutta ecc... Però c'è bisogno, ho bisogno anche di questo.
Mi sono un po' dilungato, ma tutto quello che ho detto è solo il frutto di sensazini e emozioni che ho avvertito davvero e che mi hanno fatto avvicinare a questo modo diverso, nè migliore nè peggiore, di vivere il ciclismo senza nessuno da battere.
Ho inserito anche "cicloturistiche" nel titolo perchè da qui in avanti mi sentirete parlare spesso di queste manifestazioni. Il prossimo anno sarò follemente impegnato all'università, quindi non farò gran fondo esclusa la Prato-Abetone, ch essendo a luglio avrò tempo e modo di prepararla a dovere come a me piace, con tutte le metodiche ormai testate. Con la squadrà però, faremo il campionato regionale di cicloturismo, e la mia intenzione (poi magari misuccede qualcosa come da 3 anni a questa parte...) è, insieme a Nievole, di fare i lunghi, con chilometraggi da 160 a 200 km e con dislivelli alle volte gravi. Non vedo l'ora!!
E secondo come domenica cicloturistica sulle colline di Casciana! ____________________
Fabio
I walk these streets, a loaded six string on my back...
"L'unico sport che pratico è seguire, camminando, i funerali dei miei amici che avevano praticato sport" Bertrand Russell
http://platissimamente.blogspot.com/
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elisamorbidona
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postato il 02/10/2009 alle 06:26 |
| proprio bello, al di là del contenuto, anche la forma si accorda con mio senso estetico. Anche la scelta di alcuni aggettivi, tipo il "gravi" per i dislivelli over 4000 immagino è anche leggermente ironica... ____________________
FANTACICLISMO CICLOWEB 2008
Terzo posto classifica finale
Vincitrice Memorial Pantani e tappa Alpe d'Huez al Tour
FANTACICLISMO CICLOWEB 2009
Vittorie: Tappa di Barcellona Tour de France e Giro del Veneto
7 TITOLI QUIZ DELLE SALITE
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robby
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postato il 02/10/2009 alle 08:22 |
Bellalì Fabio...ti voglio bene cacchio!
saresti un ideale compagno di uscite in bici se solo fossimo più vicini...son sicuro che io te Diego e Nievole formeremmo un bel quartetto cicloturistico..poi è chiaro, se andassi troppo forte x i miei gusti non ci penserei un attimo a tirarti la borraccia tra le ruote per renderti più "grave" una scalata di qualche erta particolarmente irta!
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EROE DEL GAVIA
A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998
27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur
!platonicamente innamorato di admin!
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plata
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postato il 02/10/2009 alle 08:35 |
Ovviamente io farei altrettanto se tu dovessi fare il pazzo in discesa, mi pare chiaro
Ad ogni maniera prima o poi si farà qualche giro! ____________________
Fabio
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Nievole
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postato il 02/10/2009 alle 12:22 |
Originariamente inviato da robby
Bellalì Fabio...ti voglio bene cacchio!
saresti un ideale compagno di uscite in bici se solo fossimo più vicini...son sicuro che io te Diego e Nievole formeremmo un bel quartetto cicloturistico..poi è chiaro, se andassi troppo forte x i miei gusti non ci penserei un attimo a tirarti la borraccia tra le ruote per renderti più "grave" una scalata di qualche erta particolarmente irta!
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E' facile dire così, con voi tre che vi divertite in salita e io che patisco.
Nonononono! ____________________
Alessandro
29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!
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robby
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postato il 02/10/2009 alle 13:50 |
..Diego e Plata che fanno i disperati in salita con una soglia di VAM vicina ai 2500 mt e io e te che saliamo tranquilli godendoci il panorama e li mazziamo poi in discesa... ti piace di più come ipotesi?
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EROE DEL GAVIA
A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998
27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur
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stress
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postato il 02/10/2009 alle 16:02 |
Lo stress è un cicloturista amatore del cicloturismo.
Il Funtos Bike fa quasi prevalentemente cicloturistiche.
Lo scorso anno siamo arrivati terzi nei campionati regionali Piemontesi di cicloturismo e mediofondo cicloturistiche.
Quest'anno abbiamo migliorato il risultato arrivando secondi in entrambe le classifiche.
Facciamo dalla passeggiata di 30 Km alle randonnè di oltre 200 Km.
Il tutto senza agonismo e solo per il piacere di andare in bici insieme a tantissima altra gente.
Quando non ce ne sono ce le inventiamo noi facendo giri del lago maggiore, giri del parco della val grande, Verbania Superga andata e ritorno, giro basso del Mottarone, ecc. ecc.
BUONE PEDALATE!!!! [Modificato il 02/10/2009 alle 16:19 by stress]
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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!
Articolo 27 della costituzione Italiana
La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.
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plata
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postato il 19/03/2010 alle 21:28 |
In effetti era da un po' che non pedalavo per il piacere di pedalare. Le GF sono belle, ma fanno uscire solo una parte della personalità, o perlomeno della mia.
Avevo un po' voglia di una bella girata, era da una vita che non la facevo. Avevo anche la necessità di uscire fuori dal mondo e da tutti i miei pensieri, sicchè complice anche le previsioni non propriamente ottimistiche per domenica, ho rinunciato alla Gf di Perignano (a due passi da casa) per fare un po' i comodacci miei, in definitiva
L'itinerario è nato un po' per caso, volevo andare all'abetone ma non mi convinceva, allora ho pensato che c'erano tanti posti che non avevo ancora toccato con la bici.
Il chianti
Quantomeno quello più vicino a casa mia, e già dire vicino è una bella parola, visti i km che mi son venuti fuori.
Nel mio venerdì, unico giorno in cui l'università non mi impegna, fisso la partenza alle 7:30. Piccolo ritaro di due minuti a causa di un problema alal volvola dell'anteriore, e per non perderne altro metto direttamente la ruota da allenamento e via!
Ah, niente cardiofrequenzimetro. Niente contakm, ma terrò il conto dei minuti effettivi pedalati con l'orologio.
Sento subito che le gambe sono un po' appannate, son 3 giorni che non vado in bici, e per il mio target sono fin troppi. Ma non è certo questo che mi farà rivedere l'itinerario.
Passo le affollate strade della piana e inizia la prima salita: San Miniato. Chissà quante volte l'ho fatta, ma il sapore stavolta è diverso. Non perchè ho un obiettivo con cui catturare frammenti di paeseggio, ma proprio perchè lo spirito col quale sono salito in bici è completamente diverso.
La salita non è facile ma breve, e in pochi minuti sono in cima. Passo dall'unica via centrale del borgo e proseguo la strada sul crinale della collina. Qualche km dopo scendo in val d'Elsa e mi dirigo verso Castelfiorentino. Da qui dovevo fare una strada secondaria, ma non avendo trovato subito l'imbocco giocoforza ho optato per quella principale e, ahimè, più trafficata.
Nonostante tutto ha saputo regalare bei momenti
Da Montespertoli inizia un tratto che durerà decine di km senza un metro di pianura. O si sale o si scende, per la gioia della mie gambe sofferenti.
I paesaggi iniziano a essere interessanti e reclamamno un po' d'attenzione. La qualità delle strade invece si fa sentire nei polpacci.
A Tavarnelle Val di Pesa provo mio malgrado lo squallore della cartellonistica comunale. Praticamente giro intorno al paese, poi entro, poi esco, penso di essere sulla strada giusta e invece le indicazioni mi riportano dentro da un'altra strada. Dopo qualche km di giri a bischero riesco a trovare la via per San Donato.
La strada prima scende fino in prossimità del raccordo FI-SI, poi risale verso il paesino con pendenze dolci. Poco dopo il bivio verso Piazza mi "getta" in una strada dissestatissima e decisamente all'ingiù. Toccato il fondo, in tutti i sensi, la lingua di vecchio asfalto risale subito con l'aria di chi ha la voglia di arrivare presto.
Fortunatamente la furia della dea delle salite si placa, concedendomi un po' di respiro. La strada poi si congiunge alla più importante arteria proveniente da Greve in Chianti e incontro forse la salita più "salita" di giornata. Prima sale costante e mai aspra, poi un cartello ribalta tutto e un bello strappo a due cifre entra senza troppa cortesia nelle mie gambe.
La velocità consigliata di 40 km/h orari mi sa molto di presa per i fondelli, o meglio, per il fondello 
La via si fa interessante, mi piace ammirare la vegetazione. L'impressione è che nel giro di pochi km ci sia una vastità incredibile di microclimi, anche in relazione al tipo di terreno presente. Basta! Non sono a scuola!
Arrivato a Castellina punto verso Poggibonsi, ma la strada è chiusa, quindi passo dalla deviazione che è proprio un'altra strada. Ed è una piacevole sorpresa, visto che oltre a regalare tratti di discesa incredibilmente ripidi e tecnici (quindi divertenti) regala anche panorami degni di nota, e di foto.
Da Poggibonsi a Colle val d'Elsa la statale rimembra che c'è anche il resto del mondo a girare. Il traffico è notevole, ma dura poco, perchè appena superato l'ultimo paese citato ritorna la calma. Proprio in questo tratto mi siedo sotto un olivo e mi mangio il mio panino, poi riparto.
Da Castel San Gimignano a San Gimignano la strda è bellissima. prima scende, poi risale e poi scende di nuoco con pendenze "romantiche". Passo inoltre davanti al carcere e assisto all'uscita di un ex detenuto. Classiche borse piene di averi fra le mani e un uomo lì fuori ad aspetatre did are o ricevere un abbraccio. Scena cinematografica!
Da San Gimignano, la via verso Il Castagno richiede un certo impegno, visti i continui strappi che si profilano dietro ogni curva. Adesso non ci sono più molti campi coltivati, principalmente lo scenario da compagnia dominante è il bosco spento di fine inverno.
Da Il Castagno inizio a sentire profumo di casa, anche se i km da fare sono ancora diversi, ma essendo zone dove sono già passato qualche volta in allenamento, la sensazione che ne esce è piacevole. Mi illudo anche che la salita sia finita, invece il tratto per arrivare a San Vivaldo ne regla ancora un po'.
Da qui un po' di discesa, interrotta qua e là da brevi contropendenze. AL bivio per Legoli giro. Sembra di essere in un posto dimenticato. SArà forse la vicinanza della discarica. La strada, che intanto sale moltos ensibilmente, passa proprio sopra il luogo di smaltimento e gli odori arrivano senza intermediari. Decine e decine di gabbiani. E poi la mitica panchina con vista discarica, la foto che ho fatto più volentieri.
Da Legoli discesa veloce, un po' di pianura con vento contrario, quindi l'imbocco della scenografica salita verso Montefoscoli. E poi ancora su e giù (ma più che altro su) fino a Palaia, dove inizio veramente a sentirmi a casa. È una salita classica, fatta e rifatta con i vari gruppi della domenica e pure da solo. Non per nulla qui si spenge la mia voglia di fare foto, vista la vicinanza a casa.
Prima di rientrare però ci sono altri due GPM. Il primo è Marti, che salgo con un'ottima gamba. Poi Santa Maria a Monte che affronto ancora meglio. Sono più brillante adesso che le prime ore di pedalata!
E poi finalmente casa. Parole non ce ne sono tante, ma molto semplicemente mi sento più leggero di pensieri che affollavano la testa. E poi un'altra cosa. Nonostante tutti i problemi fisici che mi attanagliano in continuazione, ho capito che di tutte queste emozioni, non posso ne fare a meno. Quindi finche ci sarà da combattere, combatterò.
In totale 210 km in 8h20', media 25.2, dislivello 2500 metri
W il ciclismo ____________________
Fabio
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"L'unico sport che pratico è seguire, camminando, i funerali dei miei amici che avevano praticato sport" Bertrand Russell
http://platissimamente.blogspot.com/
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Maìno della Spinetta
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postato il 20/03/2010 alle 10:53 |
W il ciclismo
e w la toscana!!
L'agonismo non è mai stato mio, amo molto la pedalata, spesso in solitario, con la testa che si guarda intorno. Quest'anno andrò nelle Marche in vacanza con amici. Metterò la BDC sul tetto con l'obiettivo di scoprire l'entroterra di quella regione, finora girato solo in macchina.
Un "cicloturismo" che amo tantissimo è girare nel tardo agosto e a settembre nelle Langhe: salitelle, tratti in costa, vigneti traboccanti ovunque, col verde delle foglie stanche del sole estivo che lascia il posto a tratti ad alcune già ingiallite, e di sotto spunta il blu intenso degli acini. Un paesello con una rocca spunta all'orizzonte, una discesa, una salita, ed il polverone sollevato da un cingolato tra le vigne circonda una collina più lontana.
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plata
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postato il 20/03/2010 alle 13:20 |
Originariamente inviato da Maìno della Spinetta
Un "cicloturismo" che amo tantissimo è girare nel tardo agosto e a settembre nelle Langhe: salitelle, tratti in costa, vigneti traboccanti ovunque, col verde delle foglie stanche del sole estivo che lascia il posto a tratti ad alcune già ingiallite, e di sotto spunta il blu intenso degli acini. Un paesello con una rocca spunta all'orizzonte, una discesa, una salita, ed il polverone sollevato da un cingolato tra le vigne circonda una collina più lontana. |
L'unica cosa che "rimpiango" del giro di ieri è di averlo fatto in un periodo dell'anno in cui di verde non ce n'è molto. Pensavo che ad averlo fatto fra un mesetto/mesetto e mezzo sarebbe stato un qualcosa di fenomenale.
Un motivo per tornarci, in fondo. ANche perchè mi devo togliere lo sfizio delle strade bianche.
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Fabio
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Federco
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postato il 20/03/2010 alle 20:49 |
Complimenti Fabio. Bel giro.
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Maìno della Spinetta
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postato il 21/03/2010 alle 11:48 |
Oggi mi son riguardato con calma le foto, dovrò mettere qualche bel giro da quelle parti...
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Grammont63
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postato il 24/03/2010 alle 15:39 |
Un giro magnifico in posti magnifici, un racconto, foto comprese, di pari livello.
Complimentissimi ____________________
"Per quanto l'uomo sogni di valere, il difficile è
rimanere con i piedi per terra"
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 10:22 |
Quello appena trascorso è stato uno dei più bei weekend ciclistici che ricordi.
Sabato è il giorno del Trittico del Monte Serra, un raduno non competitivo organizzato in un altro forum. L’obbiettivo unico è di riuscire a scalare il Monte Pisano per 3 volte, una da ogni versante, senza limiti di tempo.
Parto da casa in bici e raggiungo Calci, dove c’è il ritrovo. Ci si saluta, si ride e si scherza, poi si parte! La prima scalata ai 917 metri di quota è pe rme tranquilla, le gambe non sono molto reattive e preferisco la compagnia di un gruppetto.
In cima c’è nebbia e particolarmente fresco, 12 gradi! Ci si aspetat tutti e poi si scendo verso Sant’Andrea di Compito, dove inizia la scalata dal versante più breve e quindi impegnativo. Parto molto tranquillo chiaccherando un po’ con tutti, poi come classicamente succede l’andatura aumenta. Prima non me ne curo, poi dopo un po’ decido di provare la gamba, visto che smebrava meglio. Salgo allora a buon passo, senza uccidermi, e colgo sensazioni positive.
In cima non è più così fresco come prima ma è pieno di insetti ematofagi particolarmente affamati, le mie gambe pagano il prezzo più alto. Fuggo dalla disperazione e vado incontro agli amici ancora impegnati nella scalata! Scendo così verso Buti in compagnia di un saggissimo utente dell’altro forum… un piacere parlare con lui!
L’ultima scalata è dal versante che per me è la salita test. La prima parte la patisco molto, rimanendo attaccato al gruppo di testa a fatica. Dopo invece mi riprendo e nel tratto più duro riesco addirittura a andarmene. Molto bene! Poi nell’ultimo km rallento e salgo insieme ad altre due persone che avevo raggiunto non sapevo fossero davanti, sono fuggiti a inizio salita! Appena arrivato in cima torno indietro per evitare di essere divorato dagli insetti e scendo fino a riprendere chi ancora stava salendo e ritorno di nuovo in vetta.
A questo punto sono ufficialmente un Trittico del Serra e mi merito il diploma di brevettato! Diploma che però mi afrò inviare per email, altrimenti a casa ci sarebbe arrivato in condizioni pietose.
Saluto quindi tutti e torno verso casa. All’attivo poco più di 100 km ma quasi 3000 metri di dislivello, soprattutto però una grande soddisfazione per la giornata trascorsa con persone che hanno la mia stessa passione.
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Fabio
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 10:22 |
Se un sabato così poteva già bastare, nella giornata di Domenica devo dire di aver passato una giornata ancor più memorabile! Ciclotour del Mugello!
Sveglia alle 4.50, ma come mio solito non arrivo a farla suonare, essendo sveglio già dalle 4! Con poche ore di sonno (sabato sera di servizio a uan festa paesana) mi vesto in fretta e porto bici e borsa da Nievole. Carichiamo tutto nel furgone e partiamo.
Recuperiamo 10 minuti di ritardo fondendo il furgone e arriviamo lì in netto anticipo, visto che la partenza verrà poi posticipata da di un quarto d’ora.
Si parte, 500 metri e fssssssssss…. Ale fora! Sicchè tutti ci sfilano e noi ci fermiamo a riparare il danno con qualche difficoltà.
Si riparte e quando entriamo nell’autodrono scopriamo con piacere che sono tutti fermi e la partenza è da lì. Che culo, arriviamo e si parte!
Il circuito in televisione è facile, ma fatto in bici presenta sale e discese mica da nulla! Uno spettacolo comunque!
Ci aggreghiamo alla Polisportiva Paperino di Prato (della quale già conoscevamo alcuni), un gruppo bellissimo con la quale passeremo tutta la giornata!
Dopo l’autodromo, passaggio sulla diga del Lago di Bilancino con annessa rampa al 18% e sterrato all’uscita.
Non c’è un metro di pianura e io e ale non aspettiamoa ltro che inizi la Futa. Le mie gambe sono a dir poco marmoree e vuote! Stare a ruota è una fatica… perché vabbè che è cicloturistica, ma in pianura sotto i 40 non si scendeva! A propsito di 40… a noi poi si è unito Federco, che ha completato il lungo in nostra compagnia. Mezzo ex Pedale Bojoviano in trasferta!
Poi si comincia la Futa, prima facile, poi un po’ meno, ma è fresco e si va su bene. Scollinati, ci attendono uan decian di km di Sali e scendi per arrivare al Passo della Raticosa. Da qui breve discesa e breve risalita verso la Colla di Canda.
Una discesa tecnica riporta Nievole agli antichi splendori, mi mancavano le sue discese!
Inizia poi la salita di Peglio, 5 km alle volte impegnativi. Qui sento la gamba ritornare e me ne vado in solitaria, ogni tanto ci vuole! In cima ovviamente ci si aspetta tutti, così come ai ristori dove non ci siamo fatti mancare nulla.
I paesaggi sono fantastici, il clima piacevole e l’atmosfera spensierata. Ma chi me lo fa fare di ammazzarmi alle GF?
Io da qui in poi non riesco a raccontare bene la girata. Emozioni veramente belle. Tutto si mischia insieme, amicizia, fatica, risate, chiaccherate con persone veramente splendide, silenzi della salita pieghe della discesa…
Il passo del Paretaio lo faccio in solitaria, veramente bello. Poi c’è il Sambuca che inizia come il più anonimo ma in cima regala degli scorci veramente belli. Ale è al suo primo lungo e fa fatica, ma la pellaccia è dura e la testa pure. In discesa verso l’arrivo fa il diavolo a 4 e fa pure il ritmo. Peccato per un passaggioa livello chiuso che stoppa la nostra fuga.
Alla fine 160 km e 2900 metri di dislivello. Una giornata straordinaria. Non vedo l’ora sia Settembre per pasare un’altra giornata come questa al giro cicloturistico della Toscana.
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Fabio
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 10:23 |
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Fabio
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Nievole
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postato il 14/06/2010 alle 13:09 |
Bellissimo.
Quando, dopo 100 km, mi son trovato davanti il bivio per continuare (160) o terminare la fatica (120), ero dubbioso.
Un massimo di 120 km fatti 2 settimane prima, nemmeno 1000 km da inizio stagione: un cadavere.
Dopo il preventivato (ma meno dopo la foratura) passaggio dall'autodromo e l'invece sorprendente passaggio sul frontediga del lago di Bilancino (son piccoli momenti, ma il sapersaeli gustare è fondamentale) iniziano le salite: e nelle prime 2 tanta tanta fatica, ripagata fortunatamente dalla compagnia e dai panorami (la Futa è un'orrore, meno male che i saliscendi per arrivare alla Raticosa regalano panorami mozzafiato).
Poi le colline più aspre, il mugello che pochi conoscono ma che tutti dovrebbero visitare: la discesa dalla Raticosa, l'attraversamento del torrente Diaterna, la salita di Peglio (tosta!), la discesa di nuovo verso il Daiterna, ed ancora lo strappo di Ca'Rossa, e poi Firenzuola ed il fondovalle a fianco del Santerno, per poi svoltare verso il top del percorso, l'accoppiata Paretaio-Sambuca.
Il primo è un classico passo toscoromagnolo: mai duro, sempre costante, panorami molto belli e sole: tanto, troppo sole.
Il secondo, che non pensavo di riuscire a scollinare da quanto ero stanco, è stato il più bello. Io quando sono partito per il mugello mi aspettavo posti freschi e ombrosi, come la svizzera pesciatina.
E invece caldo, assenza d'ombra e asfalto aggrappato alle rocce: uno spettacolo. Gli ultimi 3 km sono tutti "rocciosi", ma sono anche i più belli: si apre il panorama, si vede tutto il mugello.
Ed io sto pure meglio, per giunta. Quindi siccome avevo anche un pò di furia (7 ore in bici!) ho tirato un pò in discesa, e siamo rimasti davvero pochini  ____________________
Alessandro
29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!
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Nievole
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postato il 14/06/2010 alle 13:12 |
Ed ora sfida ai forumendoli.
il 18 luglio c'è la GF Alto Appennino (ma è una cicloturistica!) a Pistoia:
il percorso "estremo" (170 km) prevede ascese al Sammommè, al passo dell'Oppio, all'Abetone, al Cimone (con diversi km sterrati!), alla Croce Arcana (anche qui diversi km sterrati!) ed alla Prunetta.
Venite ad accettare la sfida? ____________________
Alessandro
29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 13:35 |
Scovare qualche informazione è un'impresa titanica. "Emergency" da tutte le parti ma vedere i percorsi non è un'opzione  ____________________
..vince, trionfa! Alza le braccia al cielo!!
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Asso di quadri
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Che cos'è la CKC-Memorial janjanssen?
2006 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3901
2007 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=5719
2008 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=6951
2009 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=8330
2010 http://forum.cicloweb.it/viewthread.php?tid=9102
Decalogo http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=7799
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"caffè, solo caffè..."
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ex-stiloso (2008)
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davanti a Bitossi, nelle occasioni che contano! :-D
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 15:05 |
Filippo mi deludi, è il primo risultato che viene fuori cercando su google 
http://www.avis-verag.it/varie/gfaltoappennino2.asp
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Fabio
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 16:49 |
una pagina che inizia con www.avis-verag.it/varie/ non mi ha attirato più di tanto! e comunque mappe e altimetrie me le devo fare comunque da solo.. vediamo, 78 chili di ciclista, 15 chili tra bici e viveri, 4600m di dislivello.. quante calorie sono? aggiungiamo un altro paio di chili di viveri..
La valutazione dello sterrato è essenziale per capire che gomme portare ____________________
..vince, trionfa! Alza le braccia al cielo!!
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Asso di quadri
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Che cos'è la CKC-Memorial janjanssen?
2006 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3901
2007 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=5719
2008 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=6951
2009 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=8330
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"caffè, solo caffè..."
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ex-stiloso (2008)
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davanti a Bitossi, nelle occasioni che contano! :-D
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 16:51 |
Lo sterrato pare sia veramente difficile per la bdc... Mi informerò meglio, o magari se scendi prima del 18 io ti dò le coordinate e tu vaia fare la ricognizione ok?
Ad ogni modo ruote poco rigide e MINIMO coperture da 23... ____________________
Fabio
I walk these streets, a loaded six string on my back...
"L'unico sport che pratico è seguire, camminando, i funerali dei miei amici che avevano praticato sport" Bertrand Russell
http://platissimamente.blogspot.com/
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 17:07 |
a matto, io vengo con la mtb e faccio il cambio gomme! col cimone sterrato dopo 80 km ti pare che venga con la bdc? ____________________
..vince, trionfa! Alza le braccia al cielo!!
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 17:08 |
| Pff... questa è roba da uomini eh! BDC ovunque!! ____________________
Fabio
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 17:12 |
| vedrai quando ti passerò a cento all'ora in discesa sulla ghiaia, chi sarà uomo e chi no.. uh, devo cambiare le pastiglie posteriori!! ____________________
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Asso di quadri
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 17:18 |
Facile eh darmi via in discesa quando t'avrò aspettato in cima... bella riconoscenza eh!  ____________________
Fabio
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 17:29 |
di che ti lamenti? ti sarai riposato almeno mezz'ora, ma anche di più!
Scherzi a parte non mi dispiacerebbe, anche se non ho l'allenamento per reggere uno sforzo del genere. Mi porterò dietro di tutto, sperando che basti
[Modificato il 14/06/2010 alle 17:39 by uffa]
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plata
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postato il 14/06/2010 alle 17:45 |
Mancano 9 km e un po' di dislivello, ma in linea di massima ci siamo!
L'obbiettivo è organizzare un gruppo per farla tutti insieme. I posti sono belli e lo spirito d'avventura non deve mancare!
Non hai la preparazione? Vabbè... basta fare un paio di allenamenti mirati e c'arrivi decentemente! ____________________
Fabio
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 18:48 |
sì, come i motociclisti che per fare la Roma-Pechino in tre giorni si allenano facendo Milano-Bombay tutta una tirata...
Ma che paio di allenamenti mirati, mi servirebbero qualche mila chilometri in più!
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Nievole
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postato il 14/06/2010 alle 19:30 |
comunque mappe e altimetrie me le devo fare comunque da solo.. vediamo, 78 chili di ciclista, 15 chili tra bici e viveri, 4600m di dislivello.. quante calorie sono? aggiungiamo un altro paio di chili di viveri..
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Io sono 8 kg più di te, ma non porterò viveri, solo bici. Ad ogni modo ieri mi son sciroppato 170 km senza allenamento, quindi tu non puoi tirarti indietro.
Altri coraggiosi??? ____________________
Alessandro
29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 20:13 |
| Babbuino! Sei ben più giovane e probabilmente atto al ciclismo più di me... Quindi porterò viveri a catasta, e la notte prima consumerò quantità abominevoli di cibo. Ho già iniziato la dieta delle proteine per preservare i muscoli... ____________________
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Asso di quadri
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pedalando
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postato il 14/06/2010 alle 23:00 |
guarda Uffa che Nievole non porterà viveri perchè mangerà i tuoi
e se non basteranno mangerà pure te ____________________
"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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uffa
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postato il 14/06/2010 alle 23:05 |
Chi, quell'inappetente? Oggi ho mangiato quasi 8 etti di carne cruda, tanto per far salire l'aggressività..
Proposta alternativa: potrei partire da Barga, fare l'Alpe Tre Potenze, ci vediamo a Fiumalbo, provo a stare con voi sul Cimone e sul Croce Arcana, e sulla via del ritorno a La Lima ci salutiamo e torno verso Barga. Il giro risultante è comunque mortale, ma almeno non vengo fino a Pistoia..
[Modificato il 14/06/2010 alle 23:17 by uffa]
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Asso di quadri
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Nievole
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postato il 05/09/2010 alle 13:24 |
Alla fine quella cicloturitica la facemmo, ma un pò pusillanimi ed un pò assennati ci siamo fatti il medio lungo con piacere.
Oggi invece, col cugino in relax a Mirabilandia, mi sono sorbito un assaggo di cicloturistica: partenza da casa alle 6.20 (!!!), arrivo a Livorno alle 7, il tempo di segnarmi e si parte (7.30!), alle 10 il percorso di 90 km l'ho già terminato, per le 11 e 30 sono a casa (volevo fare qualche km in più e mi son girato Livorno (me**a! ) in bici ____________________
Alessandro
29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!
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plata
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postato il 06/09/2010 alle 09:12 |
Relax a Mirabilandia è una parola grossa... senza aggiungere nulla sulla mega grandinata trovata al rientro.
Peccato non esserci potuto essere... da quant'è che non pedaliamo insieme? 
In compenso Sabato mi sono tolto uno sfizio che ho sempre avuto da quando ho iniziato a pedalare: andare a Piazzale Michelangelo a Firenze in bici. Bella pedalata con Sara, siamo andati prima lì passando dal Pinone e poi da Cerbaia/Volterranea, poi a trovare un'amico infortunato, e poi ancora Pinone e casa. Poco più di 170 km. ____________________
Fabio
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plata
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postato il 20/09/2010 alle 10:52 |
| Ieri mattina io e Nievole ci siamo fatti parecchie risate alla cicloturistica "di casa". Scene che neanche al mondiale. comunque sarà più preciso, e bravo a raccontarle, Nievole... ____________________
Fabio
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Nievole
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postato il 23/09/2010 alle 20:16 |
Ed è anche molto in ritardo, a raccontarle...
Al solito cicloturistica con il coltello tra i denti, da queste parti non si trova pace nemmeno facendo una pedalata in solitaria
L'anno scorso fu emozionante: annullato il percorso lungo, su quello corto andature da pro. Sulla prima salita sfida infinita tra plata ed il gringo (per la privacy non sveliamo il suo vero nome, basti sapere che lui non si iscrive alle manifestazioni, salta sulla carrozza a giro iniziato), un personaggio la cui voglia di competere è tale che l'anno passato, sempre a questa cicloturistica, rimasti in pochi nel gruppo di testa si permise di insultarmi perchè non davo cambi a lui ed altri che menavano a 50 
Quest'anno, per evitare i rischi di una partenza sprint, decidiamo di avvantaggiarci di 15' circa. Purtoppo per noi il gringo ci aspetta ad una rotonda, e come ci vede si incolla alle nostre ruote.
Un gruppetto che ci passa lo distoglie dall'attenzione verso plata, così anche noi ci accodiamo in fondo.
Ma il gringo è furbo, e non ci mette molto a capire (voltandosi ripetutamente) che io e Fabietto non lo lasceremo libero di rompere i maroni a poveri cicloturisti capitati lì per caso.
Nei km che anticipano la salita invoglio plata a fare un ritmo indiavolato, lui per tutta risposta mi sorride e va a piantarsi a ruota del gringo.
Inizia la salita, ed inizia anche il temporale: non si riesce ad alzarsi sui pedali (altri per la pioggia, io per la panza) che le ruote scivolano.
Fabio prende subito il largo, il gringo è sorpreso e dopo poche centinaia di metri rinuncia all'inseguimento.
Inseguimento che invece io non mollo, facendo tutta la salita dietro ad un signore che non conosceva il termine "andatura regolare", lasciandoci alcuni dei pochi anni rimastimi (ma si dice così?).
plata intanto in testa solitario fa il bel tempo (il cattivo tempo già ce l'avevamo e non sembra il caso di tornare a menzionarlo), poi sulla discesa seguente ci ricongiungiamo e ci diciamo di aspettare gli altri.
Macchè: l'animo guerriero del gringo lo spinge a tirare, ed a invocare cambi regolari. Rivedo passarmi accanto l'immagine di lui che mi offende, quindi anticipo la mossa e lo affianco, rinfacciandogli il tutto. Il simpaticone se la ride, poi torna a tirare. Vabbè.
Sulla seconda salita, complice la mia crisi tanto preventivata (se non ci si allena, non si va da nessuna parte ) quanto sorprendentemente potente, il gruppo si spezza. Il gringo viene sverniciato ancora da plata, quindi in cima decide che per oggi ha subito abbastanza e si allontana a capo chino. plata mi aspetta e ripartiamo.
Da 3 diveniamo 5, complice un mio stop eccessivo al banco del ristoro, e da 5 diveniamo 2 quando la mia posteriore si affloscia, a causa dei ripetuti traumi subiti. Traumi dovuti alla fantastica idea dell'organizzazione di farci passare non da strade normali, ma da un sentiero che si concludeva con un guado (non un ponte, un guado!) di epoca preetrusca, a giudicare dalle iscrizioni rupestri nelle rocce.
Il resto del racconto è censurabile per la solitudine che ci attanaglia da quel momento fino all'arrivo, dove ci rimpinziamo perbenino. ____________________
Alessandro
29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!
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