forzainter
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postato il 24/08/2009 alle 11:24 |
Nei giorni scorsi ho letto il libro di Armstrong " Non solo Ciclismo " (libro molto bello , anche se con qualche imprecisione) , mentre racconta il Tour '99 mi ha un po' sorpreso questo passaggio (Tappa del Sestriere):
" Johan teneva sotto controllo il mio battito cardiaco mediante la lettura del computer digitale , cosi' sapeva quanto stavo lavorando e quanto stavo forzando il mio corpo. Ero a 180 , nessun pericolo... "
Fino ad ora ero convinto (ingenuamente) che i dati li conoscesse solo il corridore durante la corsa e si regolasse di conseguenza..
Invece Seguendo questo passaggio sembra di essere in Formula 1 con la telemetria.. con il corridore ridotto ad automa (guidato poi via radio)
Qualcuno ne sa di piu' ?
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Spero di non aver creato un Thread doppione
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Morris
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postato il 26/08/2009 alle 03:06 |
Originariamente inviato da forzainter
Nei giorni scorsi ho letto il libro di Armstrong " Non solo Ciclismo " (libro molto bello , anche se con qualche imprecisione) , mentre racconta il Tour '99 mi ha un po' sorpreso questo passaggio (Tappa del Sestriere):
" Johan teneva sotto controllo il mio battito cardiaco mediante la lettura del computer digitale , cosi' sapeva quanto stavo lavorando e quanto stavo forzando il mio corpo. Ero a 180 , nessun pericolo... "
Fino ad ora ero convinto (ingenuamente) che i dati li conoscesse solo il corridore durante la corsa e si regolasse di conseguenza..
Invece Seguendo questo passaggio sembra di essere in Formula 1 con la telemetria.. con il corridore ridotto ad automa (guidato poi via radio)
Qualcuno ne sa di piu' ?
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Spero di non aver creato un Thread doppione
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Si, sei stato molto ingenuo. I seguaci dell’Istituto Medico Lamborghini Miura, queste cose le facevano già 10 anni fa. Poi, stranamente e chissà perchè, nacque un’esclusiva…. In ogni caso, durante il segmento di assenza, un certo Davide Cassani, in diretta televisiva, ci dava i dati delle frequenze cardiache di Tizio e/o Caio. Quindi è una scoperta vecchia, molto vecchia.
Nel ben mezzo di quel sontuoso libro che, come i “Pensieri di Mao”, va fatto leggere al popolo, in questo caso ciclistico, c’è per inciampo un passo ove si narra che alle 13 e 58 del 18 luglio 2000, il paggio dall’ammiraglia su indicazione del principe in bicicletta, telefonò in Engadina?
In quanto alla telemetria e al corridore ridotto ad automa, stai parlando di un progetto divenuto realtà 10 anni abbondanti fa, quindi non ti stupire. Semmai chiediti dove sei stato fino adesso e quanto sia inutile che i tuoi amici francesi, facciano guerra al doping con una mano e poi, con l’altra, prendano i soldi portati dal Texas. Anzi, giocati pure ovunque, la previsione che nel monumento Tour 2010, il 3 di quest’anno, sarà l’1, sempre su un percorso ridicolo, ovviamente.
Non ti preoccupare, non romperò più i co.glioni, perché date certe risposte nella sostanza-essenza del tipo e sul tipo che scrive bellissimi libri, di questi argomenti siamesi, non parlerò più. Pensiamo a Mourinho e all’Inter, che sono certamente più seri e credibili, di quanto non sia la burletta del soggetto che hai trattato.
Ciao!
____________________ "Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza". |
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roberto79
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postato il 26/08/2009 alle 10:49 |
Originariamente inviato da forzainter
Nei giorni scorsi ho letto il libro di Armstrong " Non solo Ciclismo " (libro molto bello , anche se con qualche imprecisione) , mentre racconta il Tour '99 mi ha un po' sorpreso questo passaggio (Tappa del Sestriere):
" Johan teneva sotto controllo il mio battito cardiaco mediante la lettura del computer digitale , cosi' sapeva quanto stavo lavorando e quanto stavo forzando il mio corpo. Ero a 180 , nessun pericolo... "
Fino ad ora ero convinto (ingenuamente) che i dati li conoscesse solo il corridore durante la corsa e si regolasse di conseguenza..
Invece Seguendo questo passaggio sembra di essere in Formula 1 con la telemetria.. con il corridore ridotto ad automa (guidato poi via radio)
Qualcuno ne sa di piu' ?
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non credo che proprio Armstrong fosse il primo e comunque l'unico corridore collegato "telemetricamente" alla propria ammiraglia... (Poi bisogna vedere se Lance aveva comunicato via radio i valori del Cardio oppure se Bruynel leggesse i dati in ammiraglia.)
in ogni caso, certo è che senza radioline si potrebbe sicuramente assistere ad uno spettacolo piu' improvvisato e forse piu' spettacolare, daltro canto è vero anche che la radiolina, il cardio i telai leggerissimi in carbonio, le preparazioni specifiche, la cura maniacale dell'alimentazione sono frutto dell' evoluzione dello sport, della scienza applicata allo sport stesso, così come i palloni ultraleggeri nel calcio, le piste di atletica "rimbalzanti", il kers nella F1 etc... |
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forzainter
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postato il 26/08/2009 alle 15:38 |
Originariamente inviato da Morris
Originariamente inviato da forzainter
Nei giorni scorsi ho letto il libro di Armstrong " Non solo Ciclismo " (libro molto bello , anche se con qualche imprecisione) , mentre racconta il Tour '99 mi ha un po' sorpreso questo passaggio (Tappa del Sestriere):
" Johan teneva sotto controllo il mio battito cardiaco mediante la lettura del computer digitale , cosi' sapeva quanto stavo lavorando e quanto stavo forzando il mio corpo. Ero a 180 , nessun pericolo... "
Fino ad ora ero convinto (ingenuamente) che i dati li conoscesse solo il corridore durante la corsa e si regolasse di conseguenza..
Invece Seguendo questo passaggio sembra di essere in Formula 1 con la telemetria.. con il corridore ridotto ad automa (guidato poi via radio)
Qualcuno ne sa di piu' ?
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Spero di non aver creato un Thread doppione
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Si, sei stato molto ingenuo. I seguaci dell’Istituto Medico Lamborghini Miura, queste cose le facevano già 10 anni fa. Poi, stranamente e chissà perchè, nacque un’esclusiva…. In ogni caso, durante il segmento di assenza, un certo Davide Cassani, in diretta televisiva, ci dava i dati delle frequenze cardiache di Tizio e/o Caio. Quindi è una scoperta vecchia, molto vecchia.
Nel ben mezzo di quel sontuoso libro che, come i “Pensieri di Mao”, va fatto leggere al popolo, in questo caso ciclistico, c’è per inciampo un passo ove si narra che alle 13 e 58 del 18 luglio 2000, il paggio dall’ammiraglia su indicazione del principe in bicicletta, telefonò in Engadina?
In quanto alla telemetria e al corridore ridotto ad automa, stai parlando di un progetto divenuto realtà 10 anni abbondanti fa, quindi non ti stupire. Semmai chiediti dove sei stato fino adesso e quanto sia inutile che i tuoi amici francesi, facciano guerra al doping con una mano e poi, con l’altra, prendano i soldi portati dal Texas. Anzi, giocati pure ovunque, la previsione che nel monumento Tour 2010, il 3 di quest’anno, sarà l’1, sempre su un percorso ridicolo, ovviamente.
Non ti preoccupare, non romperò più i co.glioni, perché date certe risposte nella sostanza-essenza del tipo e sul tipo che scrive bellissimi libri, di questi argomenti siamesi, non parlerò più. Pensiamo a Mourinho e all’Inter, che sono certamente più seri e credibili, di quanto non sia la burletta del soggetto che hai trattato.
Ciao!
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Bello cattivo
A me non piace particolarmente Armstrong , pero' il libro resta bello ugualmente , soprattutto per la parte che riguarda il cancro , su quella ciclistica ci son alcuni errori e la visione delle corse è troppo visto dai suoi occhi.
Sui valori del cardio , un conto è vederli alla tv per 10-15 secondi , un conto è un corridore monitorato per tutta la corsa. con il Ds (o il preparatore) che gli dice cosa fare.
Non è il mio ciclismo
Su Joux Plane 2000 sfondi una porta aperta senza il suo preparatore (e le sue varie telefonate durante la tappa a corridori e ds.. ) il Tour non è detto che lo vinceva
Sulla lotta al doping da parte dei cugini francesi (in passato da me mai troppo amati) saro' sempre dalla loro , meglio una vittoria in meno ma pulita
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