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Autore: Oggetto: Mondiali su pista: Cucinotta d'oro nello scratch

Livello Fausto Coppi




Posts: 2432
Registrato: Jan 2005

  postato il 20/02/2005 alle 21:43
da gazzetta.it

CICLISMO
20.28 Mondiali su pista: Cucinotta d'oro nello scratch
Annalisa batte l'australiana Bates. Ottava la Bronzini
SYDNEY (Australia) - Dopo gli argenti vinti da Giorgia Bronzini nella corsa a punti e di Elisa Frisoni nei 500 metri da fermo, arriva il primo oro per l'Italia nella terza giornata della quarta tappa della Coppa del Mondo di ciclismo su pista. Il merito è tutto di Annalisa Cucinotta, che si è imposta oggi nello scratch battendo l'esperta australiana Katherine Bates e la neozelandese Catherine Sel. Ottavo posto per Giorgia Bronzini. Sesto posto, ultimo nella finale, per Elisa Frisoni nel keirin. Tra gli altri risultati, successo nella velocità olimpica del terzetto francese su Giappone ed Australia e degli ucraini Dmytro Garbovskyy Volodomyr Rybin nell'americana maschile (ottavi Martino Marcotto e Claudio Masnata).


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 21/02/2005 alle 10:06
Annalista non ha ancora 19 anni (li compirà ad aprile), è una friulana che, fra i tanti titoli, è la campionessa mondiale junior in carica nello “scratch race”, una specialità inserita da pochi anni nel programma della pista. Questa specialità, la potremmo definire come una corsa su strada che si corre in pista, su una distanza di dieci chilometri, relativamente alle donne Elite. La Cucinotta, dunque, è una neoElite che ieri ha vinto la seconda prova di Coppa del Mondo 2005 della specialità, portandosi con questo successo al comando della classifica (nella prima a Mosca era giunta terza). Il risultato assume una grande importanza per due motivi: il primo è dato dalla sua età, ed il secondo, più tangibile ancora, perchè figlio di un movimento che conta solo cinque atlete praticanti i velodromi, tra l’altro, per necessità, solo ed esclusivamente con l’azzurro della Nazionale. La gestione attuale della Federazione, infatti, ha lasciato l’intero settore (che elargisce qualcosa come nove medaglie olimpiche!), allo stato di completo abbandono, potremmo dire ben testimoniato dai topi facenti parte del corredo di molti velodromi scoperti (e troppo lunghi) d’Italia.

Sui temi della pista ritornerò, perché sono stati gran parte delle mie esperienze nel ciclismo e perché amo questo ciclismo fin da bambino (nel settembre del ’63, a poco più di otto anni, stavo in surplace sulla bici per oltre cinque minuti).

Ora voglio solo portare qualche notizia sulla Cucinotta (qualcuno sostiene addirittura parente alla lontana con l’attrice, ma la cosa sa tanto di bufala).
Fra la miriade di titoli italiani giovanili, ai quali il sottoscritto da sempre moderato peso, Annalista ha vinto nel 2002 la Coppa d’Oro su strada, una classica trentina che raramente sbaglia sui valori del vincitore (basta guardare l’albo d’oro), dimostrando, nell’occasione, come in seguito, una completezza di nota. Su pista corre dappertutto escluso l’inseguimento, dove a mio giudizio alla lunga potrebbe avere una carta da giocare, raccogliendo risultante internazionali sua sullo “Scratch”, sia nella velocità, che sui 500 metri con partenza da ferma.
La sua completezza va però letta: ci troviamo di fronte una ragazza con doti naturali e per nulla ricercate, veloce, ma non velocissima come un fenomeno lasciato marcire, anche per volontà della stessa protagonista, di nome Roberta Passoni, e senza la potenza, ancor poco distribuita tatticamente, di una Elisa Frisoni, titolata compagna attuale, in azzurro, della Cucinotta. La velocità prolungata, avente una distribuzione di aspetti di forza resistente, è il naturale palcoscenico-orizzonte della friulana, quindi vanno bene lo scratch race, la corsa a punti e pure l’inseguimento. Non punterei su di lei nella velocità, nel keirin e nei 500 metri, perché mi giocherei le carte meno pungenti della ragazzina, tra l’altro più pericolose circa una sua trasformazione ininfluente, o priva di risultanze tangibili. Credo lo abbia capito il bravissimo Edoardo Salvoldi, il tecnico azzurro che da anni, con un mazzetto di desaparecido, continua a tenerci a galla e….. che sarebbe delittuoso se la nuova Federazione dovesse accantonarlo, per idioti ed assurdi giochi politici.
Annalista Cucinotta, è dunque una che per caratteristiche potrebbe divenire una formidabile velocista su strada, tra l’altro sa pure tenere sulle salite corte e non troppo difficili. Ora sappiamo che su di lei, come sulla Frisoni e la Gatto (sorella maggiore del forte passista veloce della ZALF), si può costruire un futuro anche sui versanti più dimenticati del ciclismo, ma è necessario dare a questo gruppo di ragazze un futuro. Anche se non sono d’accordo concettualmente, devo gioco forza tifare per un ingresso sia di Annalista che della Frisoni, in quei gruppi sportivi militari, vedi le Fiamme Azzurre, dove già sono finite Vera Carrara e Lisa Gatto. I club italiani, infatti, oltre alla loro precarietà economica, vedono le pistard o semplicemente le ragazze con un avvenire sui velodromi, come l’alcol negli occhi.
Un’ultima annotazione: Annalista porta gli occhiali da vista e gareggia con questi. Di per sé non sono un problema se l’atleta li preferisce alle lenti a contatto (d’altronde la storia del ciclismo è piena di occhialuti vincenti sia su strada che su pista), ma lo possono diventare se, sul problema, assieme alla stessa atleta, non si interviene con dovizia. Ho davanti i casi di Lada Kozlikova, una stradista della Repubblica Ceka, molto forte e con un futuro (è ancora giovane e potrebbe recuperare), ma limitata dal suo stare a ruota come una che insegue…..senza voler farsi vedere, nonché quello del fenomenale Roberto Chiappa (era uno dei pochi al 99esimo percentile finito nel ciclismo), che, in gioventù, prima di portare le lenti a contatto, non riusciva sovente ad avere il colpo d’occhio al fulmicotone, quando era costretto a guardare di lato l’avversario nella prova di velocità.
Comunque, visto come sa andar forte su pista, ed a vincere anche su strada in giornate di tregenda come nel 2004, il problema visivo di Annalista non dovrebbe proprio essere un granché.
Intanto, giunga da un vecchio borbottone del pedale in gonnella come me, il più vivo applauso alla Cucinotta per questo importante successo.
Annalisa, ti vogliamo vedere sovente come qui sotto! (Morris)

 
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Livello Giro di Romandia




Posts: 54
Registrato: Nov 2003

  postato il 21/02/2005 alle 14:13
mi ricordo che Annalisa Cucinotta vinse il Trofeo Topolino nel 96'...quello disputato all'elba...aveva 10 anni
 
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