Emiliano
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postato il 20/02/2005 alle 17:52 |
Leggevo l'articolo di Marco Grassi di 6 anni fa sul Pirata grandissimo a Madonna di Capiglio. Mi continuo a stupire per il continuo dolore che provo leggendo quelle pagine, in particolare il passo "La Musa di Pantani è quella che gli ha dato fiducia nei momenti degli infortuni, quella che lo rivelò al mondo esattamente cinque anni fa sul Mortirolo (dove domani, disarmante casualità, il Pirata tornerà" oppure il passo che diceva "domani c'è il suo Mortirolo che attende un'altra impresa".
Invece Pantani quel Mortirolo non lo vedrà più. Lo ha visto un'unica prima e ultima volta nel 1994.
Quel Giro che era suo gli è stato sottratto; era destino che dovesse vincere ed invece il volere del destino è stato piegato!
E' possibile perdere un mondiale per una foratura, come una Roubaix. E' anche possibile perdere un tour a cronometro all'ultima tappa per 8". In particolare quest'ultima debacle ha distrutto moralmente Fignon per il resto della carriera, figuriamoci perdere un giro stravinto sul campo proprio il giorno della consarazione in quella salita che doveva chiudere un cerchio di 5 anni di rivelazioni, cadute e resurrezioni. Invece...il destino è stato spezzato e l'uomo è stato rovinato.
Dopo 6 anni convivono in me due sentimenti di dolore per ciò che è accaduto:
1) il dolore per l'uomo distrutto. Pantani era un uomo forte (per nulla debole) perchè si è rialzato dagli infortuni; tuttavia un conto è riprendersi dagli scherzi del destino, un altro conto è sentirsi escluso e rigettato dagli uomini del tuo sport che costituisce la tua vita. Per questo non si è più rialzato, complice il furto di un Giro d'Italia dominato che era SUO.
2) il dolore sportivo per una vicenda che mi offende non solo sul lato umano, ma su quello sportivo. Esistono dei regolamenti che sono stati applicati alla lettera, però qualche conto che non torna dopo anni c'è!
Perchè è stato fermato alla penultima tappa? Possibile che nei giorni prima fosse tutto regolare? Possibile che di colpo in poche ore il vincitore del Giro sia un dopato, mentre nelle 20 tappe precedenti lui che era stato sempre forte uguale era pulito?
Già parlai in un thread di molti mesi fa che ematocrito alto e doping sono spesso correlate, ma non sempre, perchè non c'è un nesso di causalità deterministico, tuttavia vorrei mettere da parte questo discorso e prevenire delle replich sull'argomento, concentrandomi solo sull'immenso dolore per una grande impresa sportiva che è stata cancellata.
Concludo con questa frase. Recuperare l'uomo non è più possibile, recuperarne la memoria certamente si. Quanto mi piacerebbe che nell'albo d'oro del giro del 1999 ci sia il nome di Marco Pantani. ____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai
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Pirata x sempre
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postato il 21/02/2005 alle 20:12 |
splendidi ricordi sono riafforati in me nn appena ho aperto l'home page del"nostro"sito!!!
se le vittorie al giro del'99,assolutamente spettacolari,lasciano quel pizzico di malinconia per il triste,infame,epilogo,cosi nn sono quelle degli anni precedenti,in quei pochi dove gli infortuni prima e le invidie poi hanno permesso a marco di dimostrare la sua immensa classe!
tra questi un posto speciale merita sicuramente l'impresa di morzine,tanto sperata quanto sorprendente,vista la bronchite che l'aveva bloccato sulla madeleine il giorno prima,tanto che negli ultimi chilometri di courchevel,una volta liberatosi di quell'ennesimo ostacolo al suo destino di fuoriclasse del ciclismo,dimostro'che il numero fatto all'halpe d'huez nn era un effimero ritorno dell'elefantino nn ancora pirata che seppur giovanissimo aveva gia'strabiliato tutti con i suoi risultati,le sue imprese ed il suo coraggio e che l'incidente delle milano-torino aveva messo in forte dubbio,visto che dopo gia'piu'di dieci km di sofferenza in salita,riusci'negli ultimi km a riprendere piu'di un minuto sui primissimi di giornata(virenque,ullrich etc)!
beh lo si vedeva soffrire sulle prime,durissime salite di giornata,ma anche sulla penultima,l'impegnativo col de la colombiere,e nonostante si sapesse che marco era unico nel saper positivamente sorprendere e strabiliare andando spesso contro la stessa razionalita',in pochi credevano che sul joux-plane,la salita piu'dura del tour,il pirata fosse capace di sfilarsi dal ristretto gruppetto dei migliori e scattare con una veemenza che nn si vedeva da un paio d'anni proprio sulle strade di francia!
ci riusci'...riusci'una volta di piu'a far divenire realta'l'ennesimo sogno di tutti quelli che lo amavano o che cmq nn amavano il ciclismo che gia'stava diventando odiato protagonista ingabbiato tra schemi e tabelle ma soprattutto da un'eccessivo tatticismo!
ricordo che scatto'con inaudita violenza e soprattutto ricordo lo sforzo sovraumano di bolts che nn voleva rassegnarsi a vedere il capitano nuovamente umiliato in salita e costretto a difendersi!
il fidato gregario di ullrich fece pressoche'una volata,restandogli per un centinaio di metri persino al fianco(stile hamilton per armstrong nell'ultima mitica impresa di courchevel nel 2000)ma dopo pochi secondi in cui la telecamera inquadro'colro che stavando pagando quel ritmo impossibile fatto dal fenomeno romagnolo,ricordo come fossi oggi l'incredibile stupore nel vedere dall'alto il pirata aver gia'guadagnato molte decine di metri,addirittura gia'piu'di quindici secondi involandosi a scrivere l'ennesimo romanzo,a dipingere l'ennesima tela stavolta con lo sfondo alpino della bellissima morzine...elevando ancora una volta la poesia del ciclismo!!!!
[Modificato il 21/02/2005 alle 20:17 by Pirata x sempre]
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Giuseppe Matranga
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