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Autore: Oggetto: Bici d'epoca

Livello Tour




Posts: 203
Registrato: Feb 2006

  postato il 22/05/2009 alle 16:27
Chiedo agli amici del Forum se hanno qualche foto ella bicicletta marca "BERTOLDO" utilizzata da Camusso al Tour del 1938 e 1939. Grazie in anticipo.

 

[Modificato il 24/05/2009 alle 20:29 by W00DST0CK76]


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 22/05/2009 alle 23:22
Caro Delfo, quella che tu cerchi è una rarità a quattro ante.

Gli anni di riferimento non sono il 1938 e il ’39. Nel ’38 Francesco Camusso (una cui figlia abitava a Cesena e che incontrai poco meno di un lustro dopo la morte del padre, avvenuta nel 1995), correva per la Gloria e non fece il Tour de France. A fine ’38, pur avendo solo 30 anni, Camuso si ritirò dall’attività.

L’anno della Bertoldo fu il 1937, quando al Tour, Francesco, pur correndo in appoggio a Bartali (di cui era amicissimo) che fu costretto al ritiro per la rovinosa caduta nella discesa del Galibier nella Grenoble-Briancon, riuscì a chiudere quarto.

La squadra di marca di Camuso, si chiamava “Il Bertoldo”, ma non era la nota rivista satirica bisettimanale di quegli anni (1936-1943), bensì un’azienda torinese che produceva in origine macchine da caffè, i famosi macinini a mano, ed avente un simbolo poi divenuto popolare, consistente in tre spade incrociate nelle punte, poi allargatasi in produzioni meccaniche varie, fra le quali anche parti delle biciclette, in particolare telai. Alla fine degli anni venti, l’azienda, che era stata fondata nell’ultima decade dell’800, iniziò a trovarsi in difficoltà e venne rilevata poco dopo da un mezzo colosso dell’epoca, inserito nel campo della lavorazione dei metalli. L’esperimento di produzione intera di biciclette, fu breve e si concentrò con pochi esemplari proprio attorno al 1937, dove fu allestita una squadra senza soverchie ambizioni, composta da corridori piemontesi, la quale, oltre a Camuso, annoverava: Battista Astrua, Luigi Barral (torinese poi trasferitosi in Francia fino a prenderne cittadinanza), Mario Bovio e Attilio Masarati.
I successi di quel marchio, a parte la tappa di Narbonne al Tour, che Camuso colse con la maglia della nazionale italiana, stanno tutti sulle spalle graciline del simpaticissimo scalatore Barral, che vinse la Nizza Mont Angel e il Criterium dei Pirenei.

Foto di quella bicicletta chiare e percepibili, non ne ho, ma te ne allego due che mostrano comunque il particolare tecnico del cambio “Ghiggini”, che migliorava il più famoso “Vittoria”. Di questo particolare, riporto a mo’ di zoom una terza foto che non si riferisce comunque ad una Bertoldo.

Ciao!


Tour de France 1937, Camusso assiste Bartali dopo la caduta nella discesa del Galibier


Tour 1937, Camusso e Bartali prima di una partenza di tappa.


Il particolare del cambio "Ghiggini"

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Tour




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Registrato: Feb 2006

  postato il 24/05/2009 alle 10:38
Grazie, caro Morris! Sapevo di poter contare su amici preparati e disponibili a fornire informazioni su quella bici come chiestomi dall'amico Luciano Berruti di Cosseria (SV)che entro l'anno inaugurerà un Museo di Bici d'Epoca ed è per questo che desidera più informazioni possibili. Se qualcuno conoscesse il colore di quella bici ...
 
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Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 24/05/2009 alle 10:48
Senti delfo, che ne diresti di ribattezzare questo 3D col nome più generico di "bici d'epoca"? In questo modo appassionati e collezionisti possono scambiarsi informazioni e foto sull'argomento.

Oppure si potrebbe agganciare la discussione a quella aperta proprio sul museo di Savona.

http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=7736

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Tour




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Registrato: Feb 2006

  postato il 24/05/2009 alle 20:21
Ok, Woodstock76! Anche se il sottoscritto, spesso fuori sede, non potrà intervenire. A proposito: mi dicono che al Tour de France sino al 1938 tutte le bici dovevano essere di colore GIALLO come la maglia di leader.
Le maglie della varie Nazionali erano confezionate tutte in Francia dalla UNISPORT. Pertanto, anche la bici Bertoldo, doveva essre per forza di colore giallo. Con queste notizie mi sento un pò meno ignorante.
Grazie a tutti per le informazioni datemi.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 24/05/2009 alle 20:55
Originariamente inviato da W00DST0CK76
Oppure si potrebbe agganciare la discussione a quella aperta proprio sul museo di Savona.
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=7736


Ecccccccccccccccccheeeee é!
Il museo si farà a Cosseria, provincia di Savona, NON Savona (in più le prov sono inutili, lo ha detto anche Ilvio!!!!)
E' chiaro che il mio è di puro campanilismo eh...:

 

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Livello Tour




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Registrato: Feb 2006

  postato il 25/05/2009 alle 11:43
Bravo, Frejus! Il Museo delle Bici d'Epoca sarà a Cosseria, in provincia di Savona. Cosseria, non distante da Millesimo, è una tranquilla cittadina dove tutti amano le due ruote ed in particolare tutta la famiglia Berruti (non so se la conosci ...) che è poi quella che fornisce l'occorrente per il Museo, dalle bici alle maglie, dalle riviste alle borracce, dai cambi alle fotografie, dagli striscioni a tutti i particolari del ciclismo del passato. Non vedo l'ora che si inauguri così gli appassionati, e sono tantissimi, potranno "imparare" molto ed avere scambi di vedute ed opinioni che saranno salutari per tutti. Luciano Berruti, personaggio carismatico ed unico, è un vero trascinatore, sa coinvolgere chiunque con il suo entusiasmo e con la sua decennale esperienza sia come corridore "velocipedista" che come "cicerone" per i materiali d'epoca che saranno esposti nel Muso. Il suo magnifico "Velocipede del 1870" farà compagnia, il 24 giugno p.v., a chi assisterà all'arrivo del 70° Giro dell'Appennino a Pontedecimo. Luciano si esibirà sullo "striscione di traguardo" in attesa dell'rrivo dei corridori ed il vincitore, oltre ai trofei ed allo champagne, avrà il diritto (ed il dovere) di esibirsi con tale velocipede riproponendo un "replay" della fresca vittoria. A risentirci!
 
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