meriadoc
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postato il 27/04/2009 alle 20:59 |
beh viviamo nel dopo Bettini, semplice
nel 2006 volle scattare sul Sart Tillman per raggiungere Boogerd e JRO davanti, e rimase solo nel tratto in autostrada prima del sant nicolas, poi pagò lo scatto e perse la volata da Valverde, ma ci provò a costo di perdere, e senza la sua azione probabilmente i due davanti sarebbero arrivati ____________________ Anti-Zerbinegnan Club- Founder
Anti Armstrong number 1
Aumento delle cubature. Dei cimiteri |
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barrylyndon
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postato il 27/04/2009 alle 21:03 |
Originariamente inviato da meriadoc
beh viviamo nel dopo Bettini, semplice
nel 2006 volle scattare sul Sart Tillman per raggiungere Boogerd e JRO davanti, e rimase solo nel tratto in autostrada prima del sant nicolas, poi pagò lo scatto e perse la volata da Valverde, ma ci provò a costo di perdere, e senza la sua azione probabilmente i due davanti sarebbero arrivati |
il Betto,criticabile tatticamente,almeno ci faceva emozionare e raramente si rendeva protagonista di corse anonime.cosa che il suo erede designato ha fatto in tutte e 3 le corse di "olandes valloni". malgrado i suoi piazzamenti.. ____________________ non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.
M.Rourke.THE WRESTLER. |
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meriadoc
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postato il 27/04/2009 alle 21:05 |
francamente non credo che Cunego si possa considerare il suo erede, è vero che in un certo senso l'ha detto lui stesso, ma si riferiva a corridori italiani, visto che Visconti non si capisce di che livello sia (probabilmente quello di Nibali).
A livello mondiale ricordo Bettini parlare esplicitamente di Gilbert, e a vedere il vallone in questo inizio di stagione non si può nemmeno dargli torto.
____________________ Anti-Zerbinegnan Club- Founder
Anti Armstrong number 1
Aumento delle cubature. Dei cimiteri |
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Alcyon
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postato il 27/04/2009 alle 21:07 |
Conveniamo quasi tutti, quindi, che c'è un fortissimo bisogno di vedere chi ci prova, chi attacca, chi si fa in quattro per cercare di avvicinarsi alla vittoria! La generosità sta alla base del ciclismo, i tifosi la chiedono a gran voce in ogni corsa: il problema grosso è che, siccome detta generosità non porta necessariamente a risultati tangibili, vien messa da parte spesso e volentieri, putroppo...
L'ultima Liegi, Gilbert escluso, ne è una prova. ____________________ Bisogna menare!
He. Sa.
STILOSO 2009 |
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babeuf
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postato il 27/04/2009 alle 23:15 |
Originariamente inviato da albe89
Originariamente inviato da albe89
Di Luca nel 2004 fu escluso dal Tour per via di un'inchiesta e invece di continuare a pedalare a testa bassa querelò l'ASO. Probabilmente si sentiva così forte da non temere conseguenze. Oggi è cambiato il vento e quella querela pesa come un macigno sulle sue possibilità di correre le Ardenne e non solo, visto il potere degli organizzatori francesi.
L'esempio diametralmente opposto è quello di Basso. Non c'era nessun motivo per escluderlo dal Tour 2006, solo voci, eppure non gridò allo scandalo. Oggi è sulle strade del Belgio, a luglio se dovesse vincere il Giro potrebbe essere al via del Tour con il beneplacito di Proudhomme, McQuaid e soci.
Se Di Luca avesse usato la stessa prudenza, secondo me sarebbe in prima fila nell'analisi dei favoriti di Cicloweb.
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Riporto qui il post in questione. Mi spiace Babeuf di averti dato la nausea, però dovresti argomentare invece di sparare a zero. Credi davvero che Di Luca non corra la Liegi perchè i francesi sono brutti e scarsi e ce l'hanno con lui che invece è bello e forte, oppure perchè qualche anno fa ha avuto l'idea non proprio geniale di querelarli?
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ovviamente stavo scherzando comunque non si può criticare Danilo per quell'episodio, anche in quello fu coraggioso, difese giustamente i suoi diritti. visto che ci si lamenta tanto su questo forum dei corridori che subiscono i peggiori torti in silenzio, a testa bassa e senza ribellarsi (tipo le regole buffonesche sulla reperibilità, la ridicola carta etica dell'UCI da firmare e tante altre cose) mi sembra un controsenso rinfacciare a uno che non è stato al gioco il suo tentativo di far valere i suoi diritti. Il tentativo poi è fallito, ma almeno ci ha provato
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wing
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postato il 28/04/2009 alle 15:14 |
Quando sento parlare di tattica,di gioco di squadra,di strategie in uno sport essenziale e tutto sommato basato su concetti elementari come il ciclismo(il gregario in fuga,i passissti a tutta prima delle salite,i treni per i velocisti) sono sempre più convinto che sono solo argomenti utili a coprire la poca gamba di presunti pseudocampioncini e di altrettanti improbabili direttori sportivi.
Non si conquista il favore del pubblico correndo solo di rimessa o per non far vincere gli altri,non c'è nemmeno più l'alibi della classifica di coppa del mondo.
W Moser
W Bartoli
W Tafi
W Bettini |
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albe89
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postato il 28/04/2009 alle 15:34 |
Originariamente inviato da babeuf
ovviamente stavo scherzando comunque non si può criticare Danilo per quell'episodio, anche in quello fu coraggioso, difese giustamente i suoi diritti. visto che ci si lamenta tanto su questo forum dei corridori che subiscono i peggiori torti in silenzio, a testa bassa e senza ribellarsi (tipo le regole buffonesche sulla reperibilità, la ridicola carta etica dell'UCI da firmare e tante altre cose) mi sembra un controsenso rinfacciare a uno che non è stato al gioco il suo tentativo di far valere i suoi diritti. Il tentativo poi è fallito, ma almeno ci ha provato
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Tu parli da tifoso, io mi attengo ai fatti.
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