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Autore: Oggetto: Nazionali

Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/02/2009 alle 22:51
posto qui un aricolo apparso oggi su Tuttosport

L’ITALIA SI OPPORRA’
Clamoroso: vogliono abolire le nazionali
C’è un assurdo progetto dell’UCI in base al quale dal 2012 il Mondiale su strada sarebbe aperto ai Gruppi Sportivi come una classica



E’ DAVVERO il caso di pa­rafrasare vecchie epsres­sioni: clamoroso nel cicli­smo! Vogliono abolire le na­zionali. Vogliono cancellare uno dei momenti più sug­gestivi ed avvicenti, spetta­colare e leggendari di un’intera stagione. Il gior­no del Mondiale. Il giorno in cui non si corre per il gruppo sportivo di apparte­nenza bensì per la naziona­le. Per la maglia azzurra, con tanto di strategie, le tattiche, le discussioni, la gloria. Alfredo Martini e poi Ballerini sull’ammira­glia dell’Italia. E prima an­cora Alfredo Binda e Fio­renzo
Magni. E fieri rivali che diventano alleati per la vittoria e per la gloria. Fa parte della storia dello sport della bicicletta. L’ul­timo atto è stato quello di Alessandro Ballan a Vare­se nel giorno dell’ultima sfida di Bettini, Ballan in pieno accordo con Cunego
e con Rebellin in quell’en­tusiasmante finale che por­ta quella stoccata straordi­naria e vince a braccia al­zate il titolo iridato.

COME UNA CLASSICA
L’UCI vuol abolire tutto ciò. C’è un progetto in un cassetto che già è stato di­scusso, un po’ sottovoce, fra team manager e organizza­tori della sfida iridata. Dal 2012 il mondiale si dovreb­be correre per Gruppi Spor­tivi e non più per Nazioni. Come fosse l’Amstel Gold race o la Classica di Am­burgo. L’UCI sta cercando un accordo con i team ma­nager dei gruppi sportivi. Chiaro che agli sponsor fa­rebbe comodo una tale ri­voluzione. Erano stati pro­prio i gruppi sportivi all’i­nizio degli anni ‘ 60 a far fallire la formula delle na­zionali al Tour de France. Un grave danno per l’im­magine del ciclismo. Ma perchè sostenere un simile progetto?
Per far fronte comune con i gruppi sportivi, rilanciare le squadre che appartengo­no al Pro Tour, le sole che avrebbero diritto a parteci­pare al campionato del mondo, che è di proprietà dell’UCI, assieme ad altre formazioni Professional del paese in cui si organizza l’evento. Speriamo che sia­no in tantI ad opporsi a questo scempio. Renato Di Rocco, presidente della no­stra Federciclo, è fra que­sti: « Faremo di tutto per evita­re questa assurdità. Ci bat­teremo, è l’ennesima mano­vra che va bloccata sul na­scere. Per fortuna a Men­drisio nei giorni del prossi­mo mondiale a fine settem­bre i dirigenti dell’UCI dovranno pensare alle ele­zioni per il prossimo qua­driennio e dunque blocche­ranno il progetto nei vari congressi. A meno che cer­chino di farlo passare sot­tobanco. So che c’è già sta­ta in tal senso una riunione a Parigi prima di Natale. Ma non passerà tanto facil­mente » .
L’IRA DI BALLERINI
Franco Ballerini è sconso­lato all’idea, anche se lui non avrebbe problemi a trovare un’altra collocazio­ne. C’è Saronni che sta in­sistendo da tempo per con­vincerlo a guidare Cunego e Ballan alla Lampre. Dice Ballerini: « E’ già assurdo che uno sport come il cicli­smo proponga una nazio­nale un solo giorno all’an­no. Bisognerebbe che ad ogni stagione uno dei tre grandi giri, d’Italia, di Francia e di Spagna si po­tesse svolgere con la formu­la delle nazionali. Sarebbe molto più entusiasmante per la gente. E invece vo­gliono togliere il Mondiale? A me sembra semplicemen­te tutto assurdo. Una follia. Non si tiene mai conto di quel che pensa la gente, gli appassionati. E’ questo il guaio puù grande di certi dirigenti. Non tener conto degli appassionati » .


che dire? sembrerebbe un'idiozia all'ennesima potenza, però quando ci sono di mezzo McQuaid e l'UCI anche la cosa più assurda (e più idiota) rischia di diventare reale.

 

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  postato il 12/02/2009 alle 22:59
Già con lo spostamento in autunno e con dei percorsi spesso insulsi l'Uci ha notevolmente svilito il valore tecnico del mondiale, togliere anche il fascino delle squadre nazionali vorrebbe dire infliggergli un colpo mortale.
Un mondiale corso per club diventerebbe una corsa come tutte le altre e non avrebbe più alcun senso.
Chist so' pazzi, FERMATELI!!!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/02/2009 alle 00:09
Trovo insulse le competizioni per nazionali.
Detto ciò, un Mondiale "per gruppi sportivi" è un controsenso già di suo. Il Mondiale o lo fai disputare alle nazionali o non lo fai.
Se poi vogliono farvi partecipare solo le squadre ProTour, come scritto nell'articolo, allora questa proposta fa ancor più ribrezzo.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 01:34
Io ci farei addirittura il "nuovo" Pro Tour (corse "minori" di Paesi ciclisticamente "minori) per Nazionali...

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/02/2009 alle 03:53
Ollalà, della serie il proletariato non ha nazione.
Io da buon sempliciotto riformista, le competizioni nazionali le godo.

Comunque, che c'entra l'Uci in questo caso? l'Uci non è un meccanismo ultrattereno (o che venga dritta dritta dall'inferno?) che agisce senza scopi o senza alcun senso. Come direbbe qualcuno, è il comitato d'affari della........

L'Uci fa questa proposta perche evidentemente (ed a ragione, purtroppo) ci vede un ottimo business, nel senso che potrebbe stimolare nuovi sponsor ad nell'ambiente.
D'altra parte, l'interesse dei gruppi sportivi e dei team manager a tal proposito parla chiaro.

Non volevamo + soldi, business, interessi, management? eccoci accontentati.con gli interessi.

 

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di Voghera impallidisca
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 08:19
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Io ci farei addirittura il "nuovo" Pro Tour (corse "minori" di Paesi ciclisticamente "minori) per Nazionali...


Non so, secondo me la nazionale ha un certo fascino se ci si contende corse importanti. Io sarei favorevole a un grande giro per nazionali, magari uno ogni anno a rotazione.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 10:43
Originariamente inviato da pacho

L'Uci fa questa proposta perche evidentemente (ed a ragione, purtroppo) ci vede un ottimo business, nel senso che potrebbe stimolare nuovi sponsor ad nell'ambiente.
D'altra parte, l'interesse dei gruppi sportivi e dei team manager a tal proposito parla chiaro.


io tutto quest'ottimo business non ce lo vedo: in fin dei conti si tratta di una corsa in più all'anno (seppur prestigiosa) in cui mostrare il proprio marchio.
Non credo proprio che ci sarà la fila per sponsorizzare chissachì solo perchè, oltre a tutto il resto, si potranno vedere le proprie maglie anche al Mondiale.

Un conto era il Tour quarant'anni fa, che durava tre settimane, un'altro è una corsa in linea.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 13:27
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da pacho

L'Uci fa questa proposta perche evidentemente (ed a ragione, purtroppo) ci vede un ottimo business, nel senso che potrebbe stimolare nuovi sponsor ad nell'ambiente.
D'altra parte, l'interesse dei gruppi sportivi e dei team manager a tal proposito parla chiaro.


io tutto quest'ottimo business non ce lo vedo: in fin dei conti si tratta di una corsa in più all'anno (seppur prestigiosa) in cui mostrare il proprio marchio.
Non credo proprio che ci sarà la fila per sponsorizzare chissachì solo perchè, oltre a tutto il resto, si potranno vedere le proprie maglie anche al Mondiale.

Un conto era il Tour quarant'anni fa, che durava tre settimane, un'altro è una corsa in linea.


beh, o Sola, con Varese 2008, ci ha rifilato dati gonfiati, oppure il discorso di Pacho non fa una grinza.

Mi accodo anch'io alla sottile polemica: viva gli armstrong, viva i soldi, viva il dio Marketing.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 13:33
Originariamente inviato da antonello64


Un conto era il Tour quarant'anni fa, che durava tre settimane, un'altro è una corsa in linea.


Di un tour, con 19-20 tappe, quelle interessate a grandi numeri sono 6, 7 al massimo: le crono, più per gli aspetti agonistici che altro (alzi la mano chi non si è mai assopito durante una crono: mica tutte sono come quella del Bocco al Giro 94), e i tapponi.
Nel giorno di un ipotetico mondiale per club ho: massima copertura mediatica, spesa inferiore rispetto alle 3 settimane (giocoforza), ma maggiore ottimizzazione (e, di conseguenza, resa) rispetto ad un GT.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 14:51
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da pacho

L'Uci fa questa proposta perche evidentemente (ed a ragione, purtroppo) ci vede un ottimo business, nel senso che potrebbe stimolare nuovi sponsor ad nell'ambiente.
D'altra parte, l'interesse dei gruppi sportivi e dei team manager a tal proposito parla chiaro.


io tutto quest'ottimo business non ce lo vedo: in fin dei conti si tratta di una corsa in più all'anno (seppur prestigiosa) in cui mostrare il proprio marchio.
Non credo proprio che ci sarà la fila per sponsorizzare chissachì solo perchè, oltre a tutto il resto, si potranno vedere le proprie maglie anche al Mondiale.

Un conto era il Tour quarant'anni fa, che durava tre settimane, un'altro è una corsa in linea.


beh, o Sola, con Varese 2008, ci ha rifilato dati gonfiati, oppure il discorso di Pacho non fa una grinza.

Mi accodo anch'io alla sottile polemica: viva gli armstrong, viva i soldi, viva il dio Marketing.


cioè fammi capire, secondo te qualche sponsor indeciso se entrare o meno nel ciclismo, decide di farlo perchè gli si dà una corsa all'anno in più (seppur importantissima) per mostrare il proprio marchio?
Che cavolo c'entrano i discorsi di Varese? chi vuol essere sponsor di un mondiale può farlo anche se si corre con le Nazionali, anzi il mondiale per squadre nazionali richiama sicuramente più interesse (e quindi più sponsor) di quanti ne richiamerebbe il mondiale per squadre di club.
Gli unici a guadagnarci da un mondiale per team sono proprio le squadre stesse, ma è un guadagno piuttosto effimero: un appuntamento importante in più in cui mostrare il proprio marchio in una stagione, e basta.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 15:05
Originariamente inviato da antonello64

Che cavolo c'entrano i discorsi di Varese? chi vuol essere sponsor di un mondiale può farlo anche se si corre con le Nazionali, anzi il mondiale per squadre nazionali richiama sicuramente più interesse (e quindi più sponsor) di quanti ne richiamerebbe il mondiale per squadre di club.


facendo un esempio concreto, io dico che la Astana non sarebbe mai esistita se al momento dello scioglimento della Liberty seguros l'atleta di punta fosse stato Caruso anzichè Vinokourov.
Di conseguenza, se io azienda con potenziali interessi in una determinata regione o nazione intendessi effettuare una sponsorizzazione stando comunque attento a non svenarmi, lo farei con una squadra in cui il capitano o uno degli uomini di punta fosse originario di quella zona. Non mi sveno per tutto l'anno, ho grande visibilità in una delle corse di punta e sostengo l'atleta di un'area a me strategicamente fondamentale.
Su Varese, forse ho avuto le traveggole ma ho visto cartelli pubblicitari di aziende non tanto note nel mondo del ciclismo: credo per i motivi di cui sopra.
Forse si entra troppo nello specifico, ma lo sponsor entra non per la visibilità tout court, ma per una visibilità specifica nel mercato di riferimento o nel mercato su cui si intende entrare. Se poi lo fa un giorno all'anno e non per tutto l'anno, spende meno e ottimizza l'investimento.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 15:07
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da antonello64


Un conto era il Tour quarant'anni fa, che durava tre settimane, un'altro è una corsa in linea.


Di un tour, con 19-20 tappe, quelle interessate a grandi numeri sono 6, 7 al massimo: le crono, più per gli aspetti agonistici che altro (alzi la mano chi non si è mai assopito durante una crono: mica tutte sono come quella del Bocco al Giro 94), e i tapponi.


embè? mica contano solo le tappe dei grandi numeri.
Le altre tappe bene o male fanno sempre ascolti più che soddisfacenti, e stai tranquillo che lo sponsor non ci sputa sopra, principalmente se questi ascolti soddisfacenti ce li ha per parecchi giorni di fila.

Nel giorno di un ipotetico mondiale per club ho: massima copertura mediatica, spesa inferiore rispetto alle 3 settimane (giocoforza), ma maggiore ottimizzazione (e, di conseguenza, resa) rispetto ad un GT.


qui forse non ci siamo capiti.
Di quali sponsor stiamo parlando? di quelli che fanno la squadra o di quelli che sponsorizzano i singoli avvenimenti?
Per quelli che vogliono sponsorizzare i singoli avvenimenti non cambia nulla se il mondiale si corre per nazionali o no: anzi si, cambia che il mondiale per team privati avrebbe sicuramente meno interesse di quello per nazionali e quindi ci sarebbe meno rientro per loro.
Di conseguenza sarebbero più difficili da trovare.

Gli sponsor che fanno la squadra, invece, non possono certo farla per una sola corsa all'anno, e perciò la valutazione del loro investimento deve basarsi sull'intera stagione e non solo sul mondiale.
Per loro avere il proprio team al mondiale è sicuramente qualcosa in più, ma con una stagione che offre 3 grandi giri, 5 classiche monumento, una decina di classiche minori più svariate altre corse di livello nazionale e internazionale, è difficile credere che i grandi sponsor faranno la fila per metter su delle squadre ciclistiche solo perchè gli si dà la possibilità di schierarsi anche al mondiale.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 15:14
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Su Varese, forse ho avuto le traveggole ma ho visto cartelli pubblicitari di aziende non tanto note nel mondo del ciclismo: credo per i motivi di cui sopra.
Forse si entra troppo nello specifico, ma lo sponsor entra non per la visibilità tout court, ma per una visibilità specifica nel mercato di riferimento o nel mercato su cui si intende entrare. Se poi lo fa un giorno all'anno e non per tutto l'anno, spende meno e ottimizza l'investimento.


scusa ma non ho capito cosa c'entrino Vino e l'Astana con il discorso del mondiale per club.
Per il resto chi vuol mettere i cartelli sul percorso del mondiale può farlo anche se si corre con le Nazionali: è difficile credere che coloro che vogliono associare il proprio nome al singolo avvenimento aumenterebbero se corressero le squadre di marca invece delle Nazionali.
Anzi, è molto probabile il contrario, perchè è presumibile che il mondiale per team richiamerebbe meno interesse di quello per Nazionali.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 15:35
Antonello, ma io e te non ci capiamo mai!

Caspita, ripeto: se io sponsor devo farmi conoscere in una determinata zona perchè ho degli interessi aziendali, e in quella zona è nato l'atleta X che corre per la squadra Y e verosimilmente quel giorno è capitano, anche se di una squadretta secondaria, il giorno del mondiale gli appiccico su casco e maglia il logo del mio sponsor ben in evidenza e: 1) non l' ho sponsorizzato per tutto l'anno, quindi ho limitato i costi 2) ho la certezza di avere una copertura mediatica eccezionale e share, ben più della tappa per velocisti al tour de france.
Con una nazionale ho ben più difficoltà, queste secondo me puntano ad un unica sponsorizzazione ben remunerata.

Stai pur tranquillo che l'UCI non vuole il bene del ciclismo ma i soldi sa come farli girare, e se ha fatto questa proposta vuol dire che hanno già ponderato pregi (unicamente economici) e difetti (tutto il resto).

P.S. Vino e l'Astana sono la dimostrazione di ciò che sto cercando di spiegarti: mi faccio conoscere cercando pure di accattivarmi le simpatie dei tifosi, in quanto foraggiatore economico: meglio di così, in termini di pubblicità, cosa c'è?

 

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  postato il 13/02/2009 alle 15:47
Originariamente inviato da antonello64


Gli sponsor che fanno la squadra, invece, non possono certo farla per una sola corsa all'anno, e perciò la valutazione del loro investimento deve basarsi sull'intera stagione e non solo sul mondiale.
Per loro avere il proprio team al mondiale è sicuramente qualcosa in più, ma con una stagione che offre 3 grandi giri, 5 classiche monumento, una decina di classiche minori più svariate altre corse di livello nazionale e internazionale, è difficile credere che i grandi sponsor faranno la fila per metter su delle squadre ciclistiche solo perchè gli si dà la possibilità di schierarsi anche al mondiale.



ecco, qua forse mi dai l'opportunità di spiegarmi per bene, e soprattutto di spiegare per bene quella che è l'intepretazione che dò alla sparata dell'UCI.

Lo scorso anno la NGC fu esclusa dal Giro poco più di 10 giorni prima della partenza per fare posto alla Astana.
Ovviamente per la Ngc fu una mazzata, soprattutto in considerazione della visibilità che avrebbero avuto.
Hanno ovviato alla cosa diventando secondo sponsor della Lampre, non certo pianificandolo per un'annata intera come invece sostieni tu.
Figurati, se passa questa proposta gli sponsor metteranno i loro adesivi sui singoli raggi delle bici, altrochè!

 

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  postato il 13/02/2009 alle 20:03
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Caspita, ripeto: se io sponsor devo farmi conoscere in una determinata zona perchè ho degli interessi aziendali, e in quella zona è nato l'atleta X che corre per la squadra Y e verosimilmente quel giorno è capitano, anche se di una squadretta secondaria, il giorno del mondiale gli appiccico su casco e maglia il logo del mio sponsor ben in evidenza e: 1) non l' ho sponsorizzato per tutto l'anno, quindi ho limitato i costi 2) ho la certezza di avere una copertura mediatica eccezionale e share, ben più della tappa per velocisti al tour de france.
Con una nazionale ho ben più difficoltà, queste secondo me puntano ad un unica sponsorizzazione ben remunerata.


se ho ben capito tu qui parli di sponsorizzazione individuale, che non credo sia possibile senza il consenso dei marchi già esistenti.
In teoria si potrebbe fare fin da adesso per le classiche e i GT: perchè non lo fa nessuno? probabilmente perchè non conviene, perchè il marchio principale si farebbe pagare ben cara la concessione e quindi renderebbe la cosa insoddisfacente dal punto di vista economico.
L'UCI non vuole mica permettere a chicchessia di correre il mondiale da isolato: vuole soltanto sostituire le varie nazionali con le varie Liquigas, Lampre etc.
In pratica il mondiale sarebbe soltanto un'altra classica, aperta alle squadre principali, che in più assegnerebbe la maglia iridata.

Stai pur tranquillo che l'UCI non vuole il bene del ciclismo ma i soldi sa come farli girare, e se ha fatto questa proposta vuol dire che hanno già ponderato pregi (unicamente economici) e difetti (tutto il resto).


su questo ho i miei dubbi.
Da quel che si è visto negli ultimi tempi non sembrerebbero proprio delle cime in campo economico: sono avidi, non c'è dubbio, ma essere avidi non significa per forza essere capaci di far soldi.
Ad esempio con il Pro Tour avevano in mano una potenziale pepita d'oro e l'hanno buttata alle ortiche proprio a causa della loro avidità.
Con il Mondiale rischiano di raggiungere gli stessi risultati, ovvero la svalutazione di una loro manifestazione che oggi riscuote un grande interesse grazie alle squadre nazionali, e che un domani potrebbe perdere parecchi punti se venisse fatta correre alle squadre di marca.
Secondo me la lungimiranza non è proprio il loro forte.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 20:16
Originariamente inviato da antonello64

se ho ben capito tu qui parli di sponsorizzazione individuale, che non credo sia possibile senza il consenso dei marchi già esistenti.


non proprio, ma partendo dal singolo non ci dovrebbero essere problemi a sponsorizzare tutta la squadra solo per il giorno del mondiale

Originariamente inviato da antonello64
su questo ho i miei dubbi.
Da quel che si è visto negli ultimi tempi non sembrerebbero proprio delle cime in campo economico: sono avidi, non c'è dubbio, ma essere avidi non significa per forza essere capaci di far soldi.
Ad esempio con il Pro Tour avevano in mano una potenziale pepita d'oro e l'hanno buttata alle ortiche proprio a causa della loro avidità.


verissimo, ma a meno che non siano veramente così stupidi, la lezione l'hanno imparata.
Anche il pro-tour, a ben pensarci, era l'uovo di colombo: eppure McQuaid e soci non solo l'hanno "visto" laddove nessuno ci aveva ancora pensato, ma l'hanno pure messo in pratica (fallendo, sì, ma proprio perchè in questo genere di stravolgimenti o ci mangiano tutti oppure non funzionano).

Ovvio che io sono completamente in disaccordo con questa strampalata proposta: pensiamoci due volte, però, quando si invocano soldi e promozione all'interno del mondo del ciclismo.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 20:57
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Lo scorso anno la NGC fu esclusa dal Giro poco più di 10 giorni prima della partenza per fare posto alla Astana.
Ovviamente per la Ngc fu una mazzata, soprattutto in considerazione della visibilità che avrebbero avuto.
Hanno ovviato alla cosa diventando secondo sponsor della Lampre, non certo pianificandolo per un'annata intera come invece sostieni tu.


Da quello che ho capito io, alla fine la NGC è svanita perché non aveva i soldi per aderire al passaporto biologico.


Detto ciò, vorrei rinviare al mittente le frecciatine su ciclismo e business e marketing.
Laddove business e marketing si coniugano con professionalità e capacità conclamate, non fanno altro che valorizzare il prodotto di cui si dispone, senza snaturarlo e svenderlo per un piatto di lenticchie, e questo mi pare di averlo sempre sottolineato.
Laddove invece opera un malinteso business (che in nome di un eventuale guadagnino nell'immediato svaluta il prodotto sul medio-lungo termine, ovvero esattamente quello che è capitato col Pro Tour), come nel ciclismo, si producono solo danni.

Non raccolgo la provocazione, quindi, e non mi sento per niente responsabile di qualsivoglia avallo ad azioni e proposte di questo genere. Se vogliamo entrare nel merito delle singole questioni facciamolo pure, la gazzarra fine a se stessa invece non mi attira neanche un po'.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 21:26
mica mi rivolgo a te nello specifico, ma a tutta quella filosofia che tra l'altro ha accompagnato la venuta del bolso repubblicano texano e che come conseguenza (non provata) ha stravolto il tracciato del giro e il mancato invito del campione d'italia.
Non vorrei che questa smania di promozione portasse a pensare che anche un mondiale per club non sarebbe poi tanto male.
Io sono fermamente contrario a questi (indesiderati) stravolgimenti.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/02/2009 alle 22:22
No il mittente ero io (pacho con la lettera minuscola)

Al destinatario vorrei chiedere se la venuta di Armtrong rappresenti un investimento a lungo termine (quelli che fanno bene al business, appunto). No perchè a meno che non abbia in mente di correre ancora per altri 7 o 8 anni, c'è qualcosa che mi sfugge.

comunuqe questo non è il 3d adatto quindi magari rimando a quello sugli inviti delle squadre al giro.

 

[Modificato il 13/02/2009 alle 22:30 by pacho]

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Io sto con Silvio che è
un gran furbacchione e con
la bellissima Oriana che ha
il coraggio di dire ciò che
tutti pensano ma nessuno dice
(si vocifera che la casalinga
di Voghera impallidisca
al suo cospetto).

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 22:37
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre
non proprio, ma partendo dal singolo non ci dovrebbero essere problemi a sponsorizzare tutta la squadra solo per il giorno del mondiale


qui c'è qualcosa che mi sfugge.
Se non ho capito male io, l'UCI vuol sostituire le nazionali con le squadre di marca, cioè Italia, Spagna, Francia con Liquigas, Lampre, Quickstep etc.
Se le cose stanno così non è assolutamente possibile che chi corre con la Liquigas per tutto l'anno, poi possa correre con altri marchi il giorno del mondiale.
Se il diritto viene concesso al team Liquigas (come accade per Sanremo, Roubaix etc), questi porteranno la loro squadra che correrà con le loro maglie, come avviene in tutte le corse del calendario.
In teoria sarebbe possibile che determinati marchi affianchino Liquigas & c. solo per una determinata corsa: è possibile già adesso ma non avviene mai, perchè è chiaro che (ad esempio) chi volesse affiancare il marchio Liquigas solo per il Tour de France dovrebbe sborsare un bel pò di quattrini ai marchi già esistenti che gli concedono spazio sulla maglia.
Visto che non lo fa nessuno è evidente che la cosa non è conveniente.

verissimo, ma a meno che non siano veramente così stupidi, la lezione l'hanno imparata.


questo devono ancora dimostrarlo


Anche il pro-tour, a ben pensarci, era l'uovo di colombo: eppure McQuaid e soci non solo l'hanno "visto" laddove nessuno ci aveva ancora pensato, ma l'hanno pure messo in pratica (fallendo, sì, ma proprio perchè in questo genere di stravolgimenti o ci mangiano tutti oppure non funzionano).


il Pro Tour in passato era la Desgrange-Colombo, il Superprestige Pernod e, limitatamente alle corse in linea, la Coppa del Mondo.
Avrebbe funzionato se l'UCI invece di accontentarsi della parte della torta che gli competeva, non avesse voluto addentare tutta la torta, dimostrando veramente poca lungimiranza.
La stessa poca lungimiranza che stanno dimostrando in questo caso, perchè è facilmente intuibile che un mondiale per team di marca avrebbe meno spettatori e meno sponsor di uno per squadre nazionali.
Quindi il favore che l'UCI oggi fa ai team, probabilmente diventerà un boomerang a distanza di qualche anno, quando tutti si ritroveranno in mano una manifestazione che vale molto di meno.
Ed il mondiale non è il Tour, che è stato sostenuto non solo dalla capacità dei propri manager, ma anche da un popolo sciovinista come i francesi, che hanno sempre visto il Tour come un orgoglio nazionale e non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio, sulle strade o nei media: i tifosi, se il mondiale dovesse perdere appeal, pian piano lo abbandoneranno.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 23:17
spero che l'ennesima buffonata partorita dall'UCI non vada in porto. Il fascino del mondiale è dato unicamente dal fatto che si gareggia con le nazionali: se si deve fare un mondiale a squadre, tanto vale abolirlo il mondiale. Come al solito l'UCI si dimostra incapace di distinguere tra quali innovazioni possono giovare al ciclismo e quali fanno solo danni.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2009 alle 23:22
Sono daccordo, il mondiale a squadre nazionali non si tocca. Il mondiale per squadre di club esiste già ed è la Liegi.

 

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  postato il 13/02/2009 alle 23:31
Originariamente inviato da antonello64

In teoria sarebbe possibile che determinati marchi affianchino Liquigas & c. solo per una determinata corsa: è possibile già adesso ma non avviene mai, perchè è chiaro che (ad esempio) chi volesse affiancare il marchio Liquigas solo per il Tour de France dovrebbe sborsare un bel pò di quattrini ai marchi già esistenti che gli concedono spazio sulla maglia.
Visto che non lo fa nessuno è evidente che la cosa non è conveniente.


proprio quello a cui pensavo io.
E se l'UCI lo propone, vuol dire che qualcuno ha proposto questa porcheria.
Perchè proporlo, d'altronde, se appunto le squadre interessate sarebbero le stesse che corrono durante l'anno e che, appunto, non ci metterebbero un quattrino in più?
Probabilmente l'UCI ha alla porta svariati sponsor che non intendono sborsare quattrini per tutto l'anno, ma che considerano interessante una sponsorizzazione mirata ad un evento o per un determinato atleta.
E, ripeto, da un punto di vista di promozione del marchio non è un ragionamento sbagliato: ottimizzi costi e risorse impiegate.

 

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  postato il 14/02/2009 alle 02:17
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre
proprio quello a cui pensavo io.
E se l'UCI lo propone, vuol dire che qualcuno ha proposto questa porcheria.


ma propone cosa?
Da quel che ho letto l'UCI ha proposto soltanto di sostituire le nazionali con le squadre di marca. Stop.
Che poi queste ultime possano aggregare ulteriori sponsor per il giorno del mondiale, da dove lo si deduce?
Perchè dovrebbero farlo per il mondiale se oggi non lo fanno per Giro, Tour e compagnia bella?
C'è qualche passaggio che mi sono perso che permette di fare ipotesi in tal senso?

Perchè proporlo, d'altronde, se appunto le squadre interessate sarebbero le stesse che corrono durante l'anno e che, appunto, non ci metterebbero un quattrino in più?


ah, questo bisognerebbe chiederlo ai soloni dell'UCI: magari pensano che portando il mondiale verso le squadre di marca, queste aumenterebbero di numero, o magari sono convinti che basta dar loro il mondiale per spingere qualche grosso nome a fare la squadra; o forse vogliono chiedere una tassa di partecipazione ai vari team; o magari sono state le stesse squadre a proporre qualche obolo in cambio della possibilità di correre il mondiale con la loro maglia.
Devono spiegarcelo loro il motivo: in un pasticcio del genere io vedo solo lati negativi e nessuno positivo, non solo per il ciclismo in generale ma anche per l'UCI stessa.
Le teorie più plausibili che mi vengono in mente, che possano in qualche modo giustificare una mossa del genere, sono francamente più degne di una cosca mafiosa piuttosto che di una federazione sportiva.

 

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  postato il 14/02/2009 alle 09:36
senza omettere ovviamente tra i lati negativi che comporterebbe questa buffonata tutta la questione legata agli inviti, ai passaporti biologici e alle wild-card. Non oso nemmeno pensare a tutti i problemi che potrebbero sorgere: magari avremmo un mondiale con la mediocre Cofidis e senza Lpr.

 

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  postato il 14/02/2009 alle 09:42
Originariamente inviato da Salvatore77

Sono daccordo, il mondiale a squadre nazionali non si tocca. Il mondiale per squadre di club esiste già ed è la Liegi.


sai non credo che esista ad oggi un vero e proprio "mondiale per club"; le 5 classiche più importanti sono le classiche monumento, e tra di queste è impresa davvero ardua stabilire quale sia la più prestigiosa, potremmo discuterne invano per giorni senza arrivare a conclusioni. Lo stesso Di Luca (vincitore della Liegi 2007) alla domanda "preferiresti vincere una Liegi o una Sanremo?" ha risposto "Sanremo"... insomma le opinioni sono varie e discordanti, e magari variano anche da squadra a squadra: se chiedi alla Quick Step quale sia il suo "mondiale" ti risponde "Fiandre", se lo chiedi alla Lampre ti risponde "Lombardia", se lo chiedi alla Euskaltel ti risponde "San Sebastian" e così via....

 

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  postato il 14/02/2009 alle 16:32
Io ho detto la Liegi perchè a mio avviso negli ultimi anni annovera un albo d'oro importante, al via ogni anno c'è sempre una starting list eccellente e riesce quindi ad essere una sintesi fra uomini per corse in linea e uomini da gare a tappe. La Sanremo è troppo per velocisti e inoltre è troppo all'inizio della stagione. Fiandre e Roubaix sono troppo per specialisti del pavè ed è dai tempi di Bugno nel 1994 che non la vince un corridore in grado di vincere un grande giro. Il Lombardia è troppo isolata nel calendario e vi partecipano in pochi.
Ecco perchè la Liegi è la gara che preferisco.

 

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