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Autore: Oggetto: Wild card 2009: uno scandalo!

Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2009 alle 23:16
Tredici «wild card»: non ci sono Lpr, Acqua&Sapone e Csf

Era da giorni che si attendeva la notizia, eccola finalmente arrivare con una nota ufficiale dell'Unione Ciclistica Internazionale. Sono tredici le squadre che hanno risposto ai requisiti minimi che l'Uci richiedeva: solidità finanziaria, valore tecnico del team e immagine positiva dal punto di vista del doping.
Tra i tredici team non figurano l'Acqua & Sapone di Garzelli e Paolini, la Lpr di Di Luca e Petacchi e la Csf di Pozzovivo. TRa le formazioni straniere, escluse la spagnola Agritubel e la spagnola Xacobeo Galicia. C'è, contrariamente alle notizie di corridoio che si rincorrevano nei giorni scorsi, la Diquigiovanni di Davide Rebellin e Gilberto Simoni. C'è anche la ISD di Giovanni Visconti, oltre alla Ceramiche Flaminia del campione d'Italia Filippo Simeoni.
Questa «licenza» inserisce in automatico i tredici team “eletti” nel protocollo del passaporto biologico (60 mila euro a team il costo per aderire) e potranno essere invitati a corse di Pro Tour come la Gand-Wevelgem o l'Amstel Gold Race. I team esclusi dovranno invece fare richiesta all'Uci per adedire al passaporto biologico, ma non potranno essere invitati a questo tipo di corse. Quindi Di Luca non correrà certamente l'Amstel Gold Race, così come Petacchi non correrà certamente la Gand-Wevelgem. Per questi team “rimandati” c'è solo una via d'uscita, come sempre di carattere economico. Pagare 7.500 euro a corridore per poter aderire al passaporto biologico: chi non lo chiede, non può minimamente pensare di correre né il Giro d'Italia né tantomeno il Tour o la Vuelta. Costo dell'operazione? Più del doppio di quello che pagano le tredici squadre scelte oggi dall'Uci (basta fare 7.500 euro per 16 corridori...). Anziché semplificare e rendere tutto più chiaro ed elementare, andiamo avanti a colpi di cavillo e di piccone. Avanti di questo passo, il ciclismo riesciranno davvero a demolirlo.


Ecco le tredici squadre che hanno ricevuto la «wild card»:

• Vorarlberg – Corratec (AUT)
• Landbouwkrediet – Colnago (BEL)
• Topsport Vlaanderen – Mercator (BEL)
• Andalucia – Cajasur (ESP)
• Contentpolis – AMPO (ESP)
• Barloworld (GBR)
• Ceramica Flaminia – Bossini Docce (IRL)
• ISD (ITA)
• Skil – Shimano (NED)
• Vacansoleil Pro Cycling Team (NED)
• Cervelo Test Team (SUI)
• BMC Racing Team (USA)
• Serramenti PVC Diquigiovanni – Androni Giocattoli (VEN)

(tuttobiciweb.it)
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sono senza parole, sembrava che quest'anno le cose dovessero migliorare e invece ci ritroviamo con il solito scandalo, Di Luca che non corre l'Amstel e i Paesi Baschi, Petacchi che non fà la Gand-Wevelgem. Ogni anno le stesse storie, gli stessi problemi che si ripetono, una federazione completamente priva di cervello ha portato questo splendido sport in un vicolo cieco, sembra non esserci via d'uscita (tranne radere al suolo l'UCI). che amarezza infinita

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2009 alle 23:20
Ho capito bene?
Beh a questo punto gli organizzatori dovrebbero far voce grossa, visto che si stan togliendo di mezzo proprio quelle squadre che faranno giro, tour e vuelta, csf a parte...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 11/02/2009 alle 01:32
Ci sono molti punti da considerare, nella gestione di queste wild card, che secondo me non vanno affatto sottovalutati, o fatti passare sotto silenzio, sperando che tanti non se ne accorgano.
Spero che nessuno possa tacciarmi di scrivere quanto seguirà per l'eventuale "ferimento" dettato dall'esclusione della Csf da queste wild card, visto che parecchie cose le avevo già scritte in risposta a Cassius nel thread "Lpr nel 2009". Mi spiace anche fare questa precisazione, ma mi fascio la testa prima di rompermela, e la faccio lo stesso.

La prima "colpa" è sicuramente delle squadre.
Come si fa ad accettare questo modo di essere governate? Mi spiego meglio: come si fa ad accettare il fatto che l'Uci assegni le wild card in un giorno non meglio identificato (pareva dovesse essere il 5 febbraio, in realtà), addirittura dopo che alcuni organizzatori di Pro Tour e/o di corse inserite nel World Calendar abbiano deciso (anche se sub-judice) chi invitare? Anche nel 2008 andò così, e nessuna squadra s'è svegliata.

Anche non tacciando nessuno (né UCI né organizzatori) di malafede, tutto ciò va ad intaccare un sistema assolutamente sbagliato. Se il passaporto biologico costa 60.000 euro per le squadre wild card, le squadre Professional che lo vogliono metteranno questa cifra in bilancio (che va presentato ad inizio anno, non alla fine). E se questa wild card non viene concessa? La voce per il passaporto biologico passa da 60.000 a 7.500 per ciascun corridore della rosa (il minimo è 16, diciamo che fa 120.000 euro). E se una squadra non ha facoltà di coprire quella spesa?

Ecco i casini.
Mettiamo l'esempio pratico: Xacobeo, Lpr e Acqua&Sapone, tra le invitate al Giro d'Italia, non hanno wild card. Ergo, per partecipare dovranno sborsare rispettivamente 142.500 (19 corridori per Pino) e 135.000 ciascuna le "italiane" (18 corridori per Bordonali e Masciarelli).
Prima domanda: perché? Cioè, perché i controlli per queste squadre devono costare più dei controlli previsti per le altre? Sicuramente non saranno controlli diversi e più costosi, allora perché? Solo perché l'UCI stessa non ha dato loro una wild card, elargita tra l'altro non con criteri matematici - che sarebbero pressoché inattaccabili, se conosciuti e condivisi da tutti - ma da una commissione che decide caso per caso?
Una follia.
Seconda domanda: e se queste squadre non ce la fanno a pagare quella cifra, come la NGC di Baldini? Il loro invito sarà revocato, con ovvi e gravissimi danni d'immagine per squadre e sponsor e, come abbiamo visto per la NGC, successiva fuga di sponsor, o dal ciclismo stesso, o verso altre squadre, provocando la chiusura di quelle compagini.

Ecco perché il problema è più grave, è gravissimo.

Non so perché squadre e organizzatori si siano prestati per il secondo anno consecutivo (ma l'anno scorso era il primo, poteva anche starci qualche errore procedurale) a tutto questo.

Addirittura, credo che con la crisi economica (trattata nei giorni scorsi nell'inchiesta in homepage), l'UCI e gli organizzatori dovrebbero addirittura definire calendari, inviti e partecipazioni prima delle affiliazioni e della scelta di categorie. Perché se una squadra è messa in piedi per fare il Giro e il Giro non può farlo, per un motivo o per un altro, magari invece di fare la categoria Professional fa quella Continental per un anno, ritentando la "scalata" al Giro l'anno successivo.

Perché qui il discorso economico è forse brutto da affrontare per tanti, quando si parla di doping e antidoping, ma è tremendamente reale.
Spendere 140mila euro, per un team Professional, significa spendere minimo il 10% del suo budget per il passaporto biologico, e non è affatto poco.

Ma soprattutto, l'UCI deve spiegare - e spero che le squadre chiederanno lumi - perché il passaporto di una squadra che non ha la wild card debba costare così tanto in più rispetto a chi ha la wild card.
Capisco la distinzione "sì wild card, sì prove Pro Tour - no wild card, no prove Pro Tour", ma una distinzione di carattere economico fa nascere per forza dei dubbi sulla concezione dell'antidoping da parte dell'UCI.
Non una battaglia etica per favorire i corridori, ma una battaglia economica per rimpolpare le loro casse.

Già prendere 60.000 euro da 13 squadre vuol dire incassare qualcosa come 780.000 euro per effettuare 12 controlli (al massimo) per ogni corridore, in più mettiamoci le centinaia di migliaia di euro che l'UCI prenderà da squadre come la Xacobeo, la Lpr, la Csf, etc., che il passaporto biologico lo faranno comunque.

Anche volendo fare il confronto, se per ogni atleta delle squadre non wild card vengono chiesti 7500 euro per 12 controlli (quindi 625 euro l'uno), alle squadre wild card il costo del singolo controllo è di 277 euro e spicci (se ho fatto bene i conti, calcolando una media di 18 corridori per squadra). Il gap è di 348 euro per ogni controllo.
Ed allora l'UCI ci dica quanto costa ognuno di questi controlli, garantisca il numero di controlli (senza dire "al massimo"); ad oggi, è il minimo che può fare.

Ma ripeto, se fossi il team manager di una squadra, dall'UCI pretenderei molto di più che quest'ultima spiegazione.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 02:37
ecco perchè il ciclismo è in crisi di credibilità e fa fatica a trovare nuovi sponsor.
Qualcuno vuol farci credere che il problema è il doping: mah, il doping c'è sempre stato e di sponsor se ne sono sempre trovati a sufficienza.
Ciò che invece non s'era mai visto sono questi casini che per forza di cose fanno scappare che vuol investire un pò di soldi nel ciclismo.

Perchè io, manager di qualche azienda, dovrei mettere un pò di denaro in una squadra ciclistica, quando rischio di non fare le corse più importanti (e quindi vanificare il tentativo di far conoscere il mio marchio) solo perchè i vari dirigenti di questo sport prendono decisioni a casaccio, in base all'umore che hanno quando si alzano dal letto?
E difatti qualsiasi azienda con un pò di sale in zucca oggi si guarda bene dal dare soldi ad una squadra ciclistica: chi ancora sponsorizza qualche team ancora non si sa se definirlo mecenate, eroe o pazzo.
Di sicuro non ragiona in modo normale.

Vogliamo sostenere che la mancanza di investimenti è colpa del doping? forse può essere vero per il 5% dei casi.
Qualsiasi imprenditore sa che, doping o non doping, le strade delle corse principali saranno piene, e lo share delle suddette gare sarà come sempre più che buono: quindi l'investimento sarà certamente conveniente.
Però di tutto questo che te ne fai se poi per qualche cavillo burocratico, tirato fuori dai vari dirigenti da qualche bussolotto, queste corse non te le fanno fare?
Chi è che se la sente di tirare fuori svariate migliaia di euro solo per fare le corsette di secondo o terzo piano, spesso per colpa di regole difficilmente comprensibili? ben pochi, e ne abbiamo continuamente la dimostrazione.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 07:01
Io sinceramente non capisco perchè gli sponsor non si sono ancora stancati di tirare fuori questi soldi.
Devono essere gli organizzatori quelli che stabiliscono la cifra da pagare per partecipare alle loro corse, in base ai risultati dell'anno precedente hai l'invito e devi seguire le procedure anti-doping che saranno uguali per tutti, stabilite dall'UCI ma organizzate da enti esterni abilitati all'importo medesimo per qualunque team che voglia affiliarsi.
Poi saranno gli organizzatori che verseranno all'UCI una parte del loro introito, sulla base di quanto guadagnato. Più la corsa è ricca, più contribuisce. Così ci sarebbe la volontà di tutti di ampliare le capacità tecniche e organizzative di ogni manifestazione.
Per ogni risultato si ottiene un punteggio che verrà inserito in una classifica e darà il valore espresso da ogni team nelle competizioni.
A me sembra semplice questo piano e anche progettabile, non capisco perchè le squadre e gli organizzatori debbano sempre sottostare a tutte le stupidaggini che dice l'amico Pat.

Si vede che gli sponsor sono nelle mani di persone che hanno l'interesse di lasciare che l'UCI continui a monopolizzare il sistema economico, non capisco perchè continuino a guardare senza proporre alternative di cui possano beneficiare tutti. La Liquigas che problema avrebbe se portasse avanti una trattativa che possa favorire la CSF o la LPR?
Perchè la Ceramiche Flaminia può ottenere questi benefici e la LPR che è più blasonata ne viene esclusa?
Voglio vedere cosa va Zomegnan, adesso, toglie la LPR dal Giro per far posto a Simeoni?

 

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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 09:19
Condivido al 100% il ragionamento di Mario.
Ma aggiungo, da "complottista incallito", che un disegno anche antitaliano, quasi antiabruzzese, c'è, eccome.
Gli italiani bravi non devono correre neppure il Giro d'Italia, a questo siamo.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/02/2009 alle 09:30
soprattutto considerando che i migliori rappresentanti dell'altra grande potenza del ciclismo mondiale, la Spagna, hanno le porte aperte (anche dove ragionevoli dubbi non potrebbero non sussistere) dovunque.
Per rimanere in tema, sono perfettamente d'accordo con il fatto che l'allontanamento degli sponsor sia causato in buona percentuale da questo modo di gestire gli affari da parte dei dirigenti del ciclismo mondiale, ivi compreso l'incapacità (o la non volontà) di tutelarne l'immagine.

 

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  postato il 11/02/2009 alle 09:37
Leggendo gli interessanti post che mi hanno preceduto mi rendo conto una volta in più quanto il vero cancro del ciclismo non sia il doping ma il modo in cui l'Uci lo utilizza come strumento di ricatto per tenere in scacco squadre e corridori (approfittando della loro incapacità di tutelarsi) e costringerli ad accettare condizioni del tutto vessatorie.

So che questo esempio farà storcere il naso a qualcuno ma il passaporto biologico inizia a sembrarmi come il pizzo che viene chiesto dalla camorra agli imprenditori: "tu (U)ci dai quanto ci spetta e noi ti PROTEGGIAMO".

 

[Modificato il 11/02/2009 alle 11:24 by W00DST0CK76]

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/02/2009 alle 10:08
Invece lo trovo un esempio davvero calzante, Woodstock.

Originariamente inviato da elisamorbidona

soprattutto considerando che i migliori rappresentanti dell'altra grande potenza del ciclismo mondiale, la Spagna, hanno le porte aperte (anche dove ragionevoli dubbi non potrebbero non sussistere) dovunque.


Tra le formazioni straniere, escluse la spagnola Xacobeo Galicia.


(la più forte squadra professional spagnola, che non ha mai avuto problemi con l'antidoping, ndL)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 10:33
Ieri l'Uci ha concesso a 13 team la wild-card per essere invitati alle corse ProTour: ci sono anche Barloworld, Flaminia, Isd e Diquigiovanni. Mancano la Lpr di Di Luca e Petacchi e l'Acqua &Sapone di Garzelli e Paolini. Nel calendario ProTour ci sono Giro delle Fiandre, Gand- Wevelgem, Amstel e Paesi Baschi. Fino all'11 marzo, però, c'è la possibilità di ottenere la wild-card. Giro, Tour, Sanremo, Roubaix, Liegi e Lombardia fanno parte invece del calendario storico, con altri criteri di invito. ( gazzetta d.sport 11 feb )
--
se ho ben inteso la partecipazione al giro dell'lpr, acqua&sapone e xacobeo dovrebbe essere garantita. o no?



 

[Modificato il 11/02/2009 alle 10:40 by sceriffo]


 
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  postato il 11/02/2009 alle 10:40
Cioè io non ho parole... però le squadre si facciano sentire perchè essere vessati così e stare pure zitti si finisce col prendersi parecchia della colpa di questo casino.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/02/2009 alle 10:40
è vero Lore mi sono lasciata prendere la mano dal tifo...c'è anche il caso della Xacobeo. Però riconoscerai anche tu che Di Luca , Petacchi, Garzelli sono corridori di "peso internazionale" maggiore rispetto ad Ezequiel Mosquera e Iban Mayoz.

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 11/02/2009 alle 11:34
Ribadisco il mio pensiero già espresso in altre occasioni: fossimo stati in ambito calcistico, lo stato avrebbe subito indetto una riunione straordinaria di senatori e deputati per risolvere la faccenda, perchè il pallone non si tocca, anzi !!! Qui invece ci ritroviamo in una situazione in cui campioni di calibro non certo basso si trovano penalizzati e praticamente "appiedati" dalle grandi gare internazionali ... sempre per il Dio denaro ... bah ...

 

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AVETE VOLUTO LA BICICLETTA? E ADESSO PEDALATE !!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 13:02
oggi mi son fatto una rassegna stampa...

a quanto pare, l'assegnazione delle wild card non è definitiva, ma c'è tempo per vedersela assegnata fino all'11 marzo (fonte: gazzetta).

Incrociamo le dita, perchè non vedo nessun team disposto a spendere le cifre che ho letto per il passaporto biologico.

Per i complottisti: c'è la Serramenti Diquigiovanni in mezzo, che a mio avviso non ha alcunchè di diverso dall'acqua e sapone o dalla LPR. Evidentemente Savio sa come difendere i suoi diritti.
Piantatela, qui è una questione economica e le bandiere non c'entrano niente; bisogna focalizzare l'attenzione su ciò che ha puntualizzato Mario, ovvero sul ricrearsi per 2 anni di seguito di una situazione paradossale e sulle conseguenze (fuga di sponsor) che ne derivano.

x Lore: se proprio vogliam trovare il pelo nell'uovo (sai a me quant'importa..) Alvaro Pino era ds della Kelme...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 11/02/2009 alle 13:44
Originariamente inviato da antonello64

ecco perchè il ciclismo è in crisi di credibilità e fa fatica a trovare nuovi sponsor.
Qualcuno vuol farci credere che il problema è il doping: mah, il doping c'è sempre stato e di sponsor se ne sono sempre trovati a sufficienza.
Ciò che invece non s'era mai visto sono questi casini che per forza di cose fanno scappare che vuol investire un pò di soldi nel ciclismo.

Perchè io, manager di qualche azienda, dovrei mettere un pò di denaro in una squadra ciclistica, quando rischio di non fare le corse più importanti (e quindi vanificare il tentativo di far conoscere il mio marchio) solo perchè i vari dirigenti di questo sport prendono decisioni a casaccio, in base all'umore che hanno quando si alzano dal letto?
E difatti qualsiasi azienda con un pò di sale in zucca oggi si guarda bene dal dare soldi ad una squadra ciclistica: chi ancora sponsorizza qualche team ancora non si sa se definirlo mecenate, eroe o pazzo.
Di sicuro non ragiona in modo normale.

Vogliamo sostenere che la mancanza di investimenti è colpa del doping? forse può essere vero per il 5% dei casi.
Qualsiasi imprenditore sa che, doping o non doping, le strade delle corse principali saranno piene, e lo share delle suddette gare sarà come sempre più che buono: quindi l'investimento sarà certamente conveniente.
Però di tutto questo che te ne fai se poi per qualche cavillo burocratico, tirato fuori dai vari dirigenti da qualche bussolotto, queste corse non te le fanno fare?
Chi è che se la sente di tirare fuori svariate migliaia di euro solo per fare le corsette di secondo o terzo piano, spesso per colpa di regole difficilmente comprensibili? ben pochi, e ne abbiamo continuamente la dimostrazione.


Parole sante, Antonello. Qui il problema è che investire nel ciclismo è peggio che investire in derivati e mutui subprime.
Le strade sono due:
- cacciare 10 milioni di euro e farsi la licenza Protour e una squadra "stellare". In teoria questa dovrebbe bastare per fare n corse importanti, quelle PT, più avere la ragionevole possibilità di correre i GT;
- cacciare 1-2 milioni di euro per fare una Professional, ingaggiando uno-due corridori veramente forti e una squadra buona ma non stellare. Fare un pellegrinaggio a Lourdes per assicurarsi di entrare nelle wild card. Sperare che lorsignori organizzatori non abbiano nulla a obiettare (es: adesso Simeoni lo fa il Giro? magari a scapito della LPR?).
Se ti va bene, Simoni e Rebellin ti fanno Giro e Lombardia.
Se ti va male, Di Luca e Petacchi ti vincono Donoratico e il Giro dell'Emilia. A parità di soldi investiti e di corridori (forse...i campioni di Savio hanno qualche primavera in più sul groppone).

Ora, razionalmente: ditemi chi è così "piciu" (per i non piemontesi: fesso) da investire 1,2,10 milioni, ma anche mille euro in questo sport. Sono fessi quelli della Diquigiovanni Serramenti, quelli della LPR, anche quelli dell'Astana e compagnia cantante. Con 1 milione di euro sponsorizzi quasi una provinciale di serie A, con 10 una da zona Champions. Almeno alla prima giornata (i loro patemi d'animo a formare i campionati, ce li hanno anche in FIGC...) sai che la Reggina o la Roma ti giocano n partite, contro quelle squadre. Non che investi credendo di mostrare lo sponsor a San Siro e finisci a giocare contro il Cittadella.

Scapperanno anche questi "piciu" (sia detto con il massimo rispetto per gli sponsor).
Oppure si arriverà - spero - ad una secessione da questa UCI inutile e dannosa per il ciclismo. Si crea un'altra federazione, gestita dalle squadre professionistiche. I corridori saranno affiliati ai loro comitati nazionali, o alla "federazione allegri tapascioni della domenica"?
Perchè, gliene frega a qualcuno? Tanto di corridori ne sono morti e stati male anche quando c'erano e ci sono gli efficientissimi controlli UCI. Tanto i criteri di ammissione alle principali competizioni sono quanto di più lontano dal merito sportivo. Tanto si è già corso un Tour de France non sotto l'egida dell'inutile ente con sede in Svizzera, e non se n'è sentita la mancanza, anzi è stata un'edizione stupenda e palpitante.

Mi rivolgo a Monsieur40%: grazie per le spiegazioni sui farraginosi meccanismi delle wild card. Mi dispiace che in questo gioco la CSF sia rimasta fregata, mentre hanno privilegiato delle squadre del menga. Al netto di tutte le considerazioni che si possono fare sul caso Sella.

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 11/02/2009 alle 14:11
ad esser sincero dopo aver letto i vari interventi mi sfuggono (e me ne scuso queste 3 cose)

1) le wild card sono definitive?

2) al giro serve oppure no il passaporto biologico per essere invitati?

3) le esclusioni possono avvenire per motivi di "doping" ma anche per questioni di "scarsezza" oppure per "solidità" finanziarie, assieme alle bocciature sono state pubblicate anche le "motivazioni ufficiali"?

secondo me (mio parere si intende) si possono fare delle contestazioni sulla base delle "motivazioni ufficiali", altrimenti diventa difficile poter prendere le difese dei corridori "a prescindere".... visto che misure come "la solidità finanziaria" è a garanzia anche degli atleti non solo del "sistema UCI".

Resta il fatto che in periodo di rescissione economica certi costi sono difficilmente sostenibili.

 

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oltre la cima

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 11/02/2009 alle 14:32
Non ho parole per 'ste cose burocratiche dispendiose. Avevo seguito un po' il problema wild card-passaporto biologico-Lpr e mi sa che chi ha in mano le redini del ciclismo ci stia mangiando dentro. Lpr e Aqua & Sapone escluse... La Barloworld? Anche lei i suoi problemi col doping li ebbe l'anno scorso, quindi credo che il problema sia solo sul passaporto biologico... e sono chiare le regole sul passaporto? A quanto ricordo, la Lpr poneva questioni precise per aderirvi, a cui, evidentemente non sono arrivate risposte, perché se no avrebbe aderito, e avrebbe ottenuto la wild card.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 14:51
Originariamente inviato da spino_tk

ad esser sincero dopo aver letto i vari interventi mi sfuggono (e me ne scuso queste 3 cose)

1) le wild card sono definitive?

2) al giro serve oppure no il passaporto biologico per essere invitati?

3) le esclusioni possono avvenire per motivi di "doping" ma anche per questioni di "scarsezza" oppure per "solidità" finanziarie, assieme alle bocciature sono state pubblicate anche le "motivazioni ufficiali"?




1) no (11 marzo sadenza) 2) sì 3) sì

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 11/02/2009 alle 15:23
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da spino_tk

ad esser sincero dopo aver letto i vari interventi mi sfuggono (e me ne scuso queste 3 cose)

1) le wild card sono definitive?

2) al giro serve oppure no il passaporto biologico per essere invitati?

3) le esclusioni possono avvenire per motivi di "doping" ma anche per questioni di "scarsezza" oppure per "solidità" finanziarie, assieme alle bocciature sono state pubblicate anche le "motivazioni ufficiali"?


1) no (11 marzo sadenza) 2) sì 3) sì


In realtà la risposta alla terza domanda è "no".
Le motivazioni ufficiali non sono state pubblicate, ma verranno inviate (spero il prima possibile) dall'UCI alle squadre, dando evidentemente tempo alle stesse di modificare i parametri che hanno portato alla prima esclusione (es: una fidejussione bancaria non sufficiente, etc.) e vedersi assegnata la wild card in data 11 marzo 2009 (anche se in quel caso la squadra salterebbe almeno Eroica, Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico... ed è già un danno non da poco).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 15:37
secondo velo-club la richiesta di alcune squadre (lpr, acqua e sapone, csf) è stata respinta, anche se non si sa il motivo, mentre quella di altre (agritubel, xacobeo, amica chips) non è stata proprio presa in considerazione, pare per il ritardo nel presentare la domanda stessa o il pagamento dell'obolo.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 18:21
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da spino_tk

ad esser sincero dopo aver letto i vari interventi mi sfuggono (e me ne scuso queste 3 cose)

1) le wild card sono definitive?

2) al giro serve oppure no il passaporto biologico per essere invitati?

3) le esclusioni possono avvenire per motivi di "doping" ma anche per questioni di "scarsezza" oppure per "solidità" finanziarie, assieme alle bocciature sono state pubblicate anche le "motivazioni ufficiali"?




1) no (11 marzo sadenza) 2) sì 3) sì

se leggi l'articoletto della gazza che ho postato pare che la partecipazione al giro nn venga inficiata x lpr etc.
x lo meno così ho capito...

 
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  postato il 11/02/2009 alle 18:31
Sì, sceriffo, hai capito bene.
La wild card serve solo per le prove Pro Tour.

RCS (e altri organizzatori) richiedono solo l'adesione al passaporto biologico, che costerà ai team che non hanno wild card all'incirca il doppio.

Agritubel, Xacobeo e CSF hanno già comunicato che faranno il passaporto biologico per il 2009. Per le altre escluse, ancora non ho letto dichiarazioni ufficiali.

 

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  postato il 11/02/2009 alle 20:36
io dicoo le solite cose, lasciando da parte che il principio adottato dall'Uci è sbagliato.....
- la colpa la dòò a danilo, perchè questi non dovevano essere problemi suoi, doveva andare in una squadra al top, pure una delle francesi più scarsee,
- l'anno scorso Bordonali non ha cacciato più di 100.000 al Lombardia perchè mancava una corsa solo, ma ora che siamo ad inizio stagione in questi 20 giornii raccogliesse 135.000 euro e poche storiee

 

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  postato il 11/02/2009 alle 23:00
il nocciolo della questione a mio parere sta nel fatto che non esistono regole chiare e dirette, che si prestano solo ad essere interpretate in modo oggettivo, ma nebulose, che sono oggetto soltanto di interpretazioni soggettive (la famosa commissione di valutazione).
Ad esempio, quando si parla di valore tecnico della squadra, secondo quali parametri un team può definirsi migliore di un altro? una volta c'erano i punti della classifica FICP-UCI: e oggi? c'è un criterio oggettivo per valutare le squadre oppure tutto è rimesso alla valutazione della commissione?
E per quanto riguarda i problemi col doping, come si fa a stabilire se una squadra ha avuto più o meno casini d un'altra? conta l'ultima stagione? le ultime due? i corridori a stipendio, anche se alcuni di questi hanno avuto problemi con altre squadre? e se qualcuno ha sbagliato ed ha pagato, ha gli stessi diritti degli altri oppure no?

Secondo me finchè non si metteranno dei paletti chiari ed univoci riguardo ai parametri richiesti per ottenere un determinato status, e tutto verrà lasciato alla scelta discrezionale di una commissione, sarà sempre un bel caos.
Dopodichè ci sarà poco da lamentarsi se le varie aziende preferiscono investire in altri sport piuttosto che nel ciclismo.

 

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  postato il 11/02/2009 alle 23:09
Originariamente inviato da antonello64

il nocciolo della questione a mio parere sta nel fatto che non esistono regole chiare e dirette, che si prestano solo ad essere interpretate in modo oggettivo, ma nebulose, che sono oggetto soltanto di interpretazioni soggettive (la famosa commissione di valutazione).
Ad esempio, quando si parla di valore tecnico della squadra, secondo quali parametri un team può definirsi migliore di un altro? una volta c'erano i punti della classifica FICP-UCI: e oggi? c'è un criterio oggettivo per valutare le squadre oppure tutto è rimesso alla valutazione della commissione?
E per quanto riguarda i problemi col doping, come si fa a stabilire se una squadra ha avuto più o meno casini d un'altra? conta l'ultima stagione? le ultime due? i corridori a stipendio, anche se alcuni di questi hanno avuto problemi con altre squadre? e se qualcuno ha sbagliato ed ha pagato, ha gli stessi diritti degli altri oppure no?

Secondo me finchè non si metteranno dei paletti chiari ed univoci riguardo ai parametri richiesti per ottenere un determinato status, e tutto verrà lasciato alla scelta discrezionale di una commissione, sarà sempre un bel caos.
Dopodichè ci sarà poco da lamentarsi se le varie aziende preferiscono investire in altri sport piuttosto che nel ciclismo.


ho capito ed hai ragione....ma danilo dopo tutti i problemi cha ha avuto non può mettersi a perdere tempo per queste cavolatee
in una squadra al top avrebbe potuto decidere al meglio la stagione, anche andare alla vuelta solo per allenarsi, che nessuno gli rompeva le scatolee
ciaoooooooooooooooooooooooooooo

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/02/2009 alle 19:08
Agritubel ha deciso di pagare quindi entrerà anche lei nelle wild card
Credo che sia il caso che anche Lpr e le altre italiane facciano lo stesso.. Tra l'altro dopo il Lombardia Bordonali diceva che i fatti del 2008 non si sarebbero ripetuti e che avrebbe aderito subito..

 
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  postato il 12/02/2009 alle 20:56
Originariamente inviato da danilodiluca87

io dicoo le solite cose, lasciando da parte che il principio adottato dall'Uci è sbagliato.....
- la colpa la dòò a danilo, perchè questi non dovevano essere problemi suoi, doveva andare in una squadra al top, pure una delle francesi più scarsee,
- l'anno scorso Bordonali non ha cacciato più di 100.000 al Lombardia perchè mancava una corsa solo, ma ora che siamo ad inizio stagione in questi 20 giornii raccogliesse 135.000 euro e poche storiee


Allora:
- Di Luca ha fatto male ad andare alla LPR? Può darsi, ma solo per ragioni "politiche". Perchè tecnicamente ha fatto una scelta buona. La squadra scarsa ma ricca francese sarebbe stata una buona soluzione per fare le corse che voleva. Ma farle con dei compagni scarsi è anche un problema non indifferente;
- Bordonali fa benissimo a non pagare. Sarà il Donchisciotte contro i mulini a vento, ma spiegatemi perchè alcune squadre per grazia ricevuta pagano 60mila euro per una cosa, e lui dovrebbe darne 135mila? Oh, non sono bruscolini, per squadre come la LPR sono anche il 10% del budget! E finchè qualche Agritubel paga questo pizzo, l'UCI continuerà a chiederlo!

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/02/2009 alle 21:36
Guarda Cassius, a questo punto farebbero bene a pagarlo ma poi sentirsi (tutte le squadre escluse, intendo), e ricorrere al tas di Losanna contro l'UCI.
Se l'UCI non darà le necessarie spiegazioni per questa 'sovratassa' (che tra l'altro non deriva da una scelta delle squadre ma dell'UCI stessa) dubito che senza grosse pastette riuscirebbe a spuntarla.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 13/02/2009 alle 13:08
Originariamente inviato da cassius

Allora:
- Di Luca ha fatto male ad andare alla LPR? Può darsi, ma solo per ragioni "politiche". Perchè tecnicamente ha fatto una scelta buona. La squadra scarsa ma ricca francese sarebbe stata una buona soluzione per fare le corse che voleva. Ma farle con dei compagni scarsi è anche un problema non indifferente;



Mah, dire che tecnicamente è una scelta buona è molto discutibile, in fondo fosse andato anche alla Bouygues (la più scarsa delle francesi), in fondo Fedrigo, Tschopp, Trofimov e Voeckler non sono certo molto peggio di Golcer, Spezialetti, Bosisio e Salerno, il problema è che dopo le ben note vicende nessuna squadra di primo livello era disposta ad ingaggiarlo, ed è andato dove aveva un'offerta.

Poi bisognerebbe capire i parametri per l'assegnazione delle Wild card per capire se è stata una cattiveria dell'UCI o una leggerezza di Bordonali

 

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  postato il 14/02/2009 alle 16:55
Se togli i grossi nomi togli lo spettacolo.
Perchè i ciclisti potenti, quelli importanti, non capiscono che il loro successo deve essere usato per difendere il ciclismo dalla tirannia di UCI e dirigenti aprofittatori?
Chi dovrebbe rischiare, quelli che hanno tutto da perdere?
Quelli importanti, ricchi, arrivati hanno il dovere di lottare per dare certezze e sicurezze a questo sport, soprattutto per il futuro.
Se sono compatti non rischiano assolutamente niente, invece fino a quando resteranno divisi saranno facilmente battibili.
Giro e Tour non hanno bisogno di UCI e compagnia cantante, potrebbero fare tutti i controlli che vogliono nelle loro corse senza che quel ridicolo di Pat e Verby si intromettano.
Evidentemente anche a loro fa comodo che i ciclisti restino gli ultimi. E neppure tanto beati!

 

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  postato il 14/02/2009 alle 20:35
Originariamente inviato da miky70

Se togli i grossi nomi togli lo spettacolo.
Perchè i ciclisti potenti, quelli importanti, non capiscono che il loro successo deve essere usato per difendere il ciclismo dalla tirannia di UCI e dirigenti aprofittatori?
Chi dovrebbe rischiare, quelli che hanno tutto da perdere?
Quelli importanti, ricchi, arrivati hanno il dovere di lottare per dare certezze e sicurezze a questo sport, soprattutto per il futuro.
Se sono compatti non rischiano assolutamente niente, invece fino a quando resteranno divisi saranno facilmente battibili.
Giro e Tour non hanno bisogno di UCI e compagnia cantante, potrebbero fare tutti i controlli che vogliono nelle loro corse senza che quel ridicolo di Pat e Verby si intromettano.
Evidentemente anche a loro fa comodo che i ciclisti restino gli ultimi. E neppure tanto beati!


ci vuole un'associazione ciclistica forte, come quella calciatori....
il tuo Basso lo farebbe uno sciopero se non trovasse Danilo sulle Ardenne????
lo stesso Bettini che faceva tanto il forte a voce, lo farebbe, o farebbe sciopero solo per una cartina sbagliataa(ricordi l'articolo di admin)?????

 

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  postato il 16/02/2009 alle 19:54
Scelta logica dellì elk hous ...anche se difatto in questo modo è come se fosse una Continental.

da tuttobiciweb.it
La Elk Haus rinuncia alla wild card

Secondo quanto scrive Cyclingnews.com, il team austriaco Elk Haus ha rinunciato alla wild card dell’UCI che avrebbe permesso al team di partecipare alle prove di ProTour. Il manager Bernhard Rassinger ha spiegato infatti: «Dopo la cancellazione del Giro di Germania, non ci sono altre corse che ci interessano. Ci basta partecipare alle corse di cvategoria 1.1 e 1.2».

 
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  postato il 16/02/2009 alle 20:10
Originariamente inviato da simociclo

Scelta logica dellì elk hous ...anche se difatto in questo modo è come se fosse una Continental.


Saggia osservazione.

Le differenze? Una Continental può avere 16 corridori massimo (e ne ha 16 comunque), con la maggioranza rappresentata da corridori del Paese di affiliazione (per l'Elk Haus non è un problema, ha 13 austriaci), e presumo che in Austria le Continental abbiano anche salari più bassi (come minimi) rispetto alle Professional (in Italia è lo stesso, per dire).

L'unico "svantaggio" reale è rappresentato dalla partecipazione alle corse HC europee (anche Historic), che è vietato alle Continental di un Paese diverso da quello che ospita la corsa.

Però l'osservazione di Simociclo rimane: a fine anno l'UCI e gli organizzatori dovrebbero dare alle squadre il calendario di massima che quel team potrà fare l'anno successivo; così il team può avere qualcosa di certo da dare agli sponsor, o rinunciare facendo una squadra più piccola.

 

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  postato il 16/02/2009 alle 20:13
Originariamente inviato da Subsonico

Guarda Cassius, a questo punto farebbero bene a pagarlo ma poi sentirsi (tutte le squadre escluse, intendo), e ricorrere al tas di Losanna contro l'UCI.
Se l'UCI non darà le necessarie spiegazioni per questa 'sovratassa' (che tra l'altro non deriva da una scelta delle squadre ma dell'UCI stessa) dubito che senza grosse pastette riuscirebbe a spuntarla.


Dimentichi che l'UCI ha in mano il più forte potere ricattatorio all'interno del ciclismo: i controlli antidoping.
Certo, il fronte comune sarebbe un bellissimo modo (anzi, l'unico) di condurre questa battaglia: ma non ce lo vedo un team che ha ottenuto la Wild Card sodalizzare con un team che non l'ha ottenuta, purtroppo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/02/2009 alle 20:55
Gli organizzatori dell'Amstel Gold Race hanno reso noti i nomi delle formazioni invitate alla loro propa, che affiancherannno le 18 squadre di ProTour ammesse di diritto. Rispetto alla prima lista propoista, confermata la presenza di Vacansoleil, Skil-Shimano e Topsport Vlaanderen. Nulla da fare invece per la Lpr Farnese di Di Luca e la Diquigiovanni Androni di Rebellin. Le ultime due wild card sono state assegnate infatti alla Cervélo e alla Landbouwkrediet-Colnago.

(tuttobiciweb.it)
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preferisco non commentare perchè scenderei nella volgarità e questo non è nelle mie intenzioni.

Mi limito solo a dire che per nessun motivo vedrò la corsa: per me non ha senso vedere una delle classiche più importanti al mondo se ai due migliori specialisti viene impedito di partecipare per far posto a formazioni mediocri, non importa per quale ragione.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/02/2009 alle 21:05
Per la LPR capisco i problemi burocratici, che non sono colpa degli organizzatori dell'Amstel, ma perchè non invitare la Diquigiovanni per far posto alla Topsport Vlaanderen, squadra che non ha alcuna possibilità di ben figurare, e che non è neanche olandese???

Alla corsa non avrebbe fatto bene avere Rebellin, Scarponi, Ginanni, Bertolini, Rodriguez o magari anche Simoni invece di una sfilza di belgi dei quali praticamente nessuno ha notizia e che messi insieme avranno vinto si e no 2 corse in carriera?

 

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  postato il 18/02/2009 alle 08:41
Perchè ci sono corridori italiani che potrebbero anche vincere.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 18/02/2009 alle 13:42
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da simociclo

Scelta logica dellì elk hous ...anche se difatto in questo modo è come se fosse una Continental.


Saggia osservazione.

Le differenze? Una Continental può avere 16 corridori massimo (e ne ha 16 comunque), con la maggioranza rappresentata da corridori del Paese di affiliazione (per l'Elk Haus non è un problema, ha 13 austriaci), e presumo che in Austria le Continental abbiano anche salari più bassi (come minimi) rispetto alle Professional (in Italia è lo stesso, per dire).

L'unico "svantaggio" reale è rappresentato dalla partecipazione alle corse HC europee (anche Historic), che è vietato alle Continental di un Paese diverso da quello che ospita la corsa.

Però l'osservazione di Simociclo rimane: a fine anno l'UCI e gli organizzatori dovrebbero dare alle squadre il calendario di massima che quel team potrà fare l'anno successivo; così il team può avere qualcosa di certo da dare agli sponsor, o rinunciare facendo una squadra più piccola.


Sui contratti, almeno fino alla loro scadenza, credo che l'Elk Haus non possa rivederli: certo risparmia 60mila euro che sono lo stipendio di 2-3 corridori!
Sul calendario che può fare una squadra per l'anno dopo: nel migliore dei mondi possibili, sarebbe la norma. Qui invece si preferisce tenere tutti sul filo del rasoio per ricattarli meglio. E non parlo solo dei "poveracci" (con rispetto verso la LPR), ma anche di squadre come l'Astana a cui hanno negato il Tour 2008, primo caso di ostracismo verso uno sponsor (i petrolieri kazaki di fatto erano paro paro la Discovery Channel dell'anno prima...).

 

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Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
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  postato il 18/02/2009 alle 18:54
scusate, ma alla diquigiovanni glie ra stata data la possibilità di gareggiare e ora come mai hanno cambiato idea???? già lasciare Petacchie Di Luca è unos candalo ma anche Rebellin e Simoni è una cosa abominevole, bisogna fare assolutamente qualcosa...

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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  postato il 18/02/2009 alle 20:02
Originariamente inviato da GiboSimoni

scusate, ma alla diquigiovanni glie ra stata data la possibilità di gareggiare e ora come mai hanno cambiato idea???? già lasciare Petacchie Di Luca è unos candalo ma anche Rebellin e Simoni è una cosa abominevole, bisogna fare assolutamente qualcosa...


La Diquigiovanni è nella lista delle squadre che possono ricevere wild card, il che non vuol dire che le riceva ad ogni corsa.
Il fatto che poi gli organizzatori dell'Amstel abbiano preferito improbabili squadre belghe che non piazzeranno un corridore nei 30 è un problema a parte.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/02/2009 alle 20:19
come ha detto rebellin oggi non è ancora sicura l'esclusione della diquigiovanni dall'amstel

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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  postato il 18/02/2009 alle 20:56
Originariamente inviato da Lopi

Originariamente inviato da GiboSimoni

scusate, ma alla diquigiovanni glie ra stata data la possibilità di gareggiare e ora come mai hanno cambiato idea???? già lasciare Petacchie Di Luca è unos candalo ma anche Rebellin e Simoni è una cosa abominevole, bisogna fare assolutamente qualcosa...


La Diquigiovanni è nella lista delle squadre che possono ricevere wild card, il che non vuol dire che le riceva ad ogni corsa.
Il fatto che poi gli organizzatori dell'Amstel abbiano preferito improbabili squadre belghe che non piazzeranno un corridore nei 30 è un problema a parte.


Ho capito, grazie mah credo che il motivo sia il denaro, se non è così vuol dire che hanno la segatura in testa...

 

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Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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  postato il 18/02/2009 alle 20:58
Originariamente inviato da MDL

come ha detto rebellin oggi non è ancora sicura l'esclusione della diquigiovanni dall'amstel


infatti ci stanno ancora due posti a disposizione, certo che non li abbiano invitati non è buon segno, ma penso che alla fine li chiameranno.

 
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  postato il 20/02/2009 alle 14:03
La ASO ha invitato il team Ceramica Flaminia - Bossini Docce alla Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi

Si prospetta una stagione molto in luce per il team Ceramica Flaminia Bossini Docce. La squadra diretta da Roberto Marrone ha ricevuto questa mattina l'invito a disputare due fra le più importanti corse al mondo: Liegi - Bastogne - Liegi e Freccia Vallone: "E' con enorme orgoglio che comunico l'invito appena giunto dall'ASO, società che organizza il Tour de France; correremo due fra le gare più amate dagli appassionati a cui regaleremo una bella prestazione. Abbiamo gli uomini adatti a quei percorsi e a quel pubblico di spettatori. Giampaolo Caruso, Leonardo Giordani, il campione italiano Filippo Simeoni, Massimiliano Gentili, Cristiano Fumagalli, Daiunius Kairelis sono uomini di forte spessore che possono rendersi protagonisti. Possiamo far divertire e divertirci in scenari davvero molto prestigiosi. Grazie alla ASO per questo invito che onoreremo con il massimo impegno". La Freccia Vallon e la Liegi - Bastogne - Liegi e la sono in programma, rispettivamente, il 22 e il 26 aprile.

(ufficio stampa)

 

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  postato il 20/02/2009 alle 14:34
Sinceramente non me lo sarei mai aspettato, anche se la Flaminia non è poi malaccio, le altre wild card quali sarebbero?

 

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