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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2009

Livello Greg Lemond
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  postato il 06/11/2009 alle 07:57
Originariamente inviato da Maìno della Spinetta



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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 10/11/2009 alle 09:03
La situazione. Psyco elettorale in salsa PdL

di Valter Vecellio

Il leader della Lega Umberto Bossi va all’incasso della cambiale firmata da Silvio Berlusconi in cambio della fedeltà del Carroccio: “Il Piemonte e il Veneto vanno a noi”. Il coordinatore del PdL Ignazio La Russa frena: “Sono solo dei desideri”, e fa sapere che non esiste alcun accordo. Le mire leghiste su Piemonte e Veneto sono solo “dei legittimi desideri”; desideri rispettabili, aggiunge, “ma le decisioni alla fine debbono essere sempre comuni”.


Si può stare tranquilli: un “accomodamento”, prima o poi, lo troveranno. Tanti sono ancora gli appetiti; questo famelico, mai sazio centro-destra, man mano che si avvicinerà il giorno del voto, rivelerà il suo autentico volto: rapace e vorace, arrogante e prepotente; l’unico problema consiste nella spartizione delle quote delle spoglie.


Berlusconi a ogni pié sospinto dice che nessuno lo può ricattare e non è ricattabile. Se ha l’esigenza di dirlo così tante volte, e con tanta energia, una ragione ci deve pur essere. Una delle’ossessioni berlusconiane si chiama giustizia: si tratta di individuare un “lodo” che in qualche modo neutralizzi i processi Mills e Mediaset; problema non da poco. A questo si aggiungano la grana costituita dal PdL Sicilia capeggiato da Gianfranco Micciché; e le pessime gestioni amministrative nelle principali città dell’isola. Per quanto il PD sia deficitario e in crisi di persone e di proposta politica, alla lunga lo sgoverno di Palermo, Catania e altrove, peserà.


C’è il nodo costituito dalla situazione economica: si possono sbandierare quanto si vuole i dati OCSE o di qualche autorevole consesso e rivista: è un fatto che il potere d’acquisto generalmente scende, che la disoccupazione cresce, che i consumi sono in frenata, che la pressione fiscale è inalterata se non cresciuta; Berlusconi vuole, alla vigilia delle elezioni, poter sbandierare almeno una parziale riduzione dell’IRAP, ma i conti non tornano; Giulio Tremonti, per quanto abile, non può assicurare a tutti una minestra gratis: qualcuno la deve pagare, e, per inciso, cominciano a venire al pettine i risultati dell’improvvida abolizione dell’ICI: basta vedere i conti in rosso di un qualsiasi comune. Palazzo Chigi lavora in queste ore per un incontro con Benedetto XVI, e sappiamo già quali saranno le richieste che verranno dal Vaticano. Berlusconi si prodigherà in assicurazioni, e farà quanto in suo potere per soddisfare quei desideri, nella speranza di un “perdono” che non gli sarà comunque concesso. La politica vaticana è chiara al riguardo: usa fin che puoi, e poi getta, se non serve più. L’“affaire” Boffo, nonostante gli sforzi di Gianni Letta, è una ferita tutt’altro che rimarginata.


I rapporti di Berlusconi con gli alleati è in una frase di Fini dell’altro giorno: “Accade che confonda la leadership con la monarchia assoluta”. Significa che Fini, ma anche Bossi, sono al momento leali, ma al momento cruciale, ognuno per sé, e buona fortuna a tutti. Fini sostiene che si parlerà del dopo-Berlusconi quando verrà il momento di farlo, ma ha cura di chiarire: “Un governo del fare ha bisogno di un partito del pensare”.


Tra i “pensieri” di Fini ci sono riforme condivise e che non siano fatte a colpi di maggioranza, perché “servirebbero solo a dividere il paese”; c’è la riforma delle regole, ma tutte, e non solo quelle che tornano utili; c’è una legislazione che favorisca l’integrazione degli immigrati, un welfare inclusivo, laicità dello Stato, libertà economiche. Tutto ciò non è conciliabile con espressioni alla Daniela Santanché (“Maometto era un pederasta”), che appartengono però alla “cultura” leghista e berlusconiana, a quel “pensato” che non si osa dire.


Il PdL è un monolite solo apparente, un colosso di Rodi fragile, che con poco si può frantumare. Purtroppo il PD non sembra in grado di assicurare quel poco; e il “monolite” berlusconesco ancora per parecchio è destinato a fare impunemente, e impunito, danni e guai.



 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Gino Bartali




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  postato il 13/11/2009 alle 01:20
Processo breve, il ddl arriva in Senato
Il Pd insorge, l'Anm attacca: "Devastante"
Bersani: "Provvedimento inaccettabile, daremo battaglia". Di Pietro: referendum
E la Bongiorno si dice: "Stupita per l'esclusione del reato di clandestinità"

Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto
ROMA - E' rivolta contro la riforma del processo breve. Il ddl è stato depositato stamane dal gruppo Pdl al Senato; lo ha sottoscritto anche la Lega. Composto da 3 articoli, prevede la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati "inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione" se sono trascorsi più di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza. Soddisfatto il ministro della Giustizia Angelino Alfano: "Condivido lo spiriro e il senso della riforma, che va nella direzione dell'accelerazione dei processi".

Ma fuori dagli ambienti del centrodestra il progetto - che ha come effetto quello di "tagliare" non solo i processi del Cavaliere, ma anche molti altri dibattimenti - provoca una vera e propria rivolta. In parlamento e tra le toghe, mentre anche costituzionalisti di area di centrodestra, come Antonio Baldassarre, esprimono i propri dubbi.

I magistrati: "Devastante". Durissima la reazione dell'Associazione nazionale magistrati, che parla di "effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia". "Gli unici processi che potranno essere portati a termine - spiegano i vertici del sindacato dei magistrati - saranno quelli nei confronti dei recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di eccezioni che pone forti dubbi di costituzionalità".

"Depenalizzazione di reati gravi". L'Anm preferisce non parlare di "amnistia", ma di una "sostanziale depenalizzazione di fatti di rilevante e oggettiva gravità". Ed elenca tutti i reati destinati ad andare in prescrizione: "abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti; traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino".

Bongiorno: "Stupisce l'esclusione del reato di clandestinità". Perplessità anche da parte del presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno, "donna di fiducia" di Fini, che commenta: "Suscita un certo stupore la scelta di includere nell'elenco dei reati di grave allarme sociale, come quelli di mafia e terrorismo, l'immigrazione clandestina che è una semplice contravvenzione peraltro punita con una banale ammenda".

Baldassarre e la Carta. Ad alimentare i dubbi sui profili di incostituzionalità del provvedimento, anche le parole del presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, ritenuto vicino alla destra, che definisce il ddl sul processo breve "incostituzionale" e "imbarazzante". E spiega, dicendosi "desolato innanzitutto come cittadino", che il provvedimento viola il principio di uguaglianza soprattutto perchè si applica a "reati gravissimi, come quelli di corruzione e concussione" mentre tra quelli esclusi ce ne sono alcuni "lievi".

Il Pd in trincea. Contro il provvedimento insorge anche il Pd. Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori, dopo le interviste di rito con i giornalisti, ha letteralmente sbattuto il testo del disegno di legge contro il muro della sala stampa dicendo: "Il ddl non si applicherà per il furto aggravato. Così per il rom che ruba il processo rimarrà, mentre processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno al macero".

Il provvedimento, secondo il segretario del Pd Pierluigi Bersani, potrebbe essere a rischio incostituzionalità. "Questo ddl è inaccettabile - ha detto, a margine del congresso dei radicali - daremo battaglia. Se arriveremo alla scontro non sarà responsabilità dell'opposizione". E sull'immunità parlamentare ha tagliato corto: "Andiamo avanti così, come i gamberi".

Antonio Di Pietro annuncia che l'Italia dei valori è pronta a chiedere il referendum contro la legge sul processo breve targata Pdl. "Il 5 dicembre con la manifestazione a piazza Navona annunceremo l'impegno a raccogliere le firme per un referendum contro una legge incostituzionale, immorale e contro gli interessi degli italiani. - dice Di Pietro - La legge proposta dice che dopo 2 anni il processo non si deve fare più. Per questo migliaia di processi, tra cui quelli sui maggiori scandali italiani da Parmalat ai bond argentini, andranno tutti estinti: è la più grande amnistia mascherata della storia".

Il Pdl vuole anche il ritorno dell'immunità. Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto fa sua l'iniziativa di riforma costituzionale per il ripristino dell'immunità parlamentare presentata ieri da Margherita Boniver. "Nel quadro della riforma della giustizia, che comprenderà anche interventi costituzionali - sostiene il capogruppo Pdl - a nostro avviso va anche aperta una riflessione sul tema dell'immunità parlamentare".

L'immunità parlamentare, ricorda Cicchitto, "era un tassello di un sistema concepito per regolare in modo equilibrato i rapporti fra politica e magistratura. Aver fatto saltare nel 1993 dalla Costituzione quel tassello ha contribuito a mettere in crisi il delicato equilibrio fra politica e magistratura. Oggi quell'equilibrio va ricostruito, meglio se nell'ambito di una grande riforma costituzionale e di una globale riforma della giustizia".

Repubblica

L'ennesima porcata di zio Silvio

 

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Livello Gand-Wevelvem




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  postato il 13/11/2009 alle 23:40
Ieri ad annozero c'era ospite Davigo che commentava questo ddl sul "processo breve":
http://www.youtube.com/watch?v=w-xibaMCxBA

 
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Livello Greg Lemond
Utente del mese Gennaio 2009
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  postato il 14/11/2009 alle 07:23
Scrive sul Venerdì di Repubblica, Curzio Maltese,

"La sottomissione dello Stato alla Chiesa è la madre di tutte le anomalie e
anche
la ragione per cui non vedremo mai le famose riforme promesse da tutti.
La ribellione quasi unanime dei partiti all'ovvia sentenza europea sul
crocefisso
nelle scuole illustra bene la totale assenza di un barlume di riformismo nel
nostro quadro politico .

La corte dei diritti dell'uomo ha semplicemente ribadito un concetto
scontato.

In Europa , in genere nelle democrazie occidentali, il simbolo di una
religione nei luoghi dello Stato è inconcepibile.
Così come è inconcepibile l'insegnamento scolastico di una sola religione,
per giunta con docenti scelti dai vescovi e non attraverso un regolare
concorso.
L'Italia fa eccezione. Perchè siamo più cristiani degli altri? dei polacchi
o degli spagnoli, per esempio? Si può sorridere.

Perchè la cultura cattolica è un elemento di identità della nazione, come
hanno ripetuto tutti, dal cardinal Bertone ai leader del centrosinistra?

Qui si può ridere apertamente. La nazione italiana nasce "contro" la Chiesa
Cattolica. Infatti dall'Unità d'Italia fino al regime fascista i
crocifissi sono banditi dalle aule scolastiche come da qualsiasi altro
edificio pubblico . Il crocifisso a scuola non è un simbolo della nazione,
ma del fascismo. Il cinico risultato di un patto di potere fra un ex ateo,
Mussolini, e un papa acquiescente con Hitler.
Qualcosa per cui un democratico,
ma anche un autentico cristiano , dovrebbe solo vergognarsi".
Purtroppo queste testimonianze le leggiamo solo noi che già le conosciamo,
così come i compiti scolastici delle vacanze li fanno solo quelli bravi ,gli altri se ne fregano convinti d'essere saggi abbastanza.

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Amministratore




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Registrato: Aug 2002

  postato il 14/11/2009 alle 20:20
Originariamente inviato da Federco

Ieri ad annozero c'era ospite Davigo che commentava questo ddl sul "processo breve":
http://www.youtube.com/watch?v=w-xibaMCxBA


Dopo aver visto la puntata dell'altro giorno era difficile resistere alla voglia di cambiare aria. Sconvolgenti le immagini dei quartieri controllati dalla camorra a Napoli... ormai malinconico Belpietro, che deve trovare le pezze da mettere su ogni attività del governo...
E in effetti il pezzo di Davigo è disarmante nella sua disamina: siamo veramente agli ultimi giorni di Pompei, tutte le tessere si stanno ricomponendo nel mosaico che rappresenterà il tracollo dell'Italia.

Non è il caso di lanciare appelli a Berlusconi (come ha fatto Saviano ieri), forse si avrebbero più possibilità cercando di convincere i sempre più imbarazzati finiani a far cadere questo governo indecente... ma che non sia un salvacondotto per ripresentarsi con la faccia pulita alle prossime elezioni (magari con Casini e Rutelli), perché questa deriva è in pieno, in tutto, responsabilità anche di chi ultimamente si sta facendo qualche scrupolo di coscienza (sperando che di questo si tratti, e non di mero e freddo calcolo politico).

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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Registrato: Sep 2004

  postato il 15/11/2009 alle 02:48
Erri De Luca su Stefano Cucchi.

12 Novembre 2009 -- "Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita."

"I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato. Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato." (Erri de Luca, scrittore)

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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  postato il 18/11/2009 alle 09:03
Preso dall'influenza (ebbene sì: l'ho beccata, la buona notizia è che davvero è molto più debole di un'influenza stagionale, è quasi un tocco di salute, non c'è da poreoccuparsi, va tutto bene... ho semplicemente raggiunto i 40°, non riesco a parlare e se ci provo sono più basso di un numero imprecisato di ottave e tossisco, in un giorno sono riuscito a mandare giù due mandaranci e antibiotici e tachipirina- che ancora un po' vomito ogni volta, ma mi permettono di scendere in media di qualche linea, tra il mezzo grado e il grado) mi stavo chiedendo una cosa.
Ripensavo al 'cantico di salomone', e al fatto che si parla esplicitamente di certe parti del corpo femminile. E mi sono chiesto: ma com'è che con l'avvento del cristianesimo si è arrivati alla mortificazione del corpo, alla negazione del sesso etc? A dire il vero già nel mondo ebraico s'era andato sviluppando un concetto simile, ma il colpo di grazia lo dobbiamo proprio al cattolicesimo, che ha reso vergognoso e immondo quello che semplicemente è sempre stato naturale.
Poi ho pensato alla tv moderna, e all'apparente superamento di tale pratica. Ma è davvero così? Il sesso e il corpo femminile in realtà vengono usati come emzzo, come distrazione, vanno bene le zoccole in tv ma poi ad esempio il sig.B si vergognava ad andare per strada con i figli perché era pieno di prostitute, e negava i pacs e baciava le vaticane pive (oltre a una trentina di escort.....).

Bah, che dite? Forse con l'influenza addosso dovrei fare altro, no?

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 18/11/2009 alle 10:05
Originariamente inviato da desmoblu

E mi sono chiesto: ma com'è che con l'avvento del cristianesimo si è arrivati alla mortificazione del corpo, alla negazione del sesso etc? A dire il vero già nel mondo ebraico s'era andato sviluppando un concetto simile, ma il colpo di grazia lo dobbiamo proprio al cattolicesimo, che ha reso vergognoso e immondo quello che semplicemente è sempre stato naturale.


Per conoscere meglio ed in toto i disastri del cristianesimo, ti consiglio di leggere il libro del sommo conoscitore della dottrina cattolica: Luigi Lombardi Vallauri "Nera Luce". Ciao e auguri per una pronta guarigione.

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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  postato il 18/11/2009 alle 10:08
Tre notizie assortite.

1) Blindate con la fiducia le norme che contengono la privatizzazione forzata degli acquedotti (sarà fatto divieto a soggetti pubblici di gestire le risorse idriche.. quindi non si tratta nemmeno del 'migliore offerente', si estromette di fatto un soggetto anche se conveniente). Proprio adesso che mezzo mondo (comprese le terre che furono di Thatcher e Reagan) ricomincia a nazionalizzare, perchè s'è visto che i costi aumentano e la qualità del servizio diminuisce...
La lega dice che voterà la fiducia MA la legge andrà cambiata, dopo. I finiani sono sulla stessa lunghezza- Ma allora perché continuate a sostenere il sig. B, sempre e comunque?

2)A proposito di lega:
"Bianco Natale" senza immigrati
Il comune leghista caccia i clandestini
Coccaglio, l'amministrazione di centrodestra organizza l'operazione "White Christmas". Vigili casa per casa per identificare chi non è in regola e togliere le residenze. L'assessore: "Natale non è la festa dell'accoglienza, ma della nostra identità cristiana" (repubblica.it)

Ma perchè la chiesa non pensa a queste cose piuttosto che a pillola e preservativo? È razzismo puro, in piena negazione ai valori cristiani originari (non cattolici, eh..).

3)Ieri migliaia di studenti in piazza in tutta italia (anche) contro la 'riforma' Gelmini. Lei dice: "era gente dei centri sociali".
Difatti i due studenti arrestati erano appunto studenti, non pericolosi sovversivi. C'erano genitori, studenti, professori, liceali...
---

Ma nessuno fa nulla? Non ci si indigna nemmeno un po'? Sarei già soddisfatto se gli elettori berluscones pensassero almeno per un secondo che hanno fatto una caz*ata.. almeno un secondo. Invece no, anzi lo applaudono.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/11/2009 alle 12:10
Originariamente inviato da desmoblu

Bah, che dite? Forse con l'influenza addosso dovrei fare altro, no?


Mani in alto, desmo !!!!

 

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nino58

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 18/11/2009 alle 12:47
La chiesa pensa anche a questo

Testamento biologico è battaglia nel Pdl in 40 per la legge soft


. da la Repubblica del 17 novembre 2009


di Francesco Bei
Pioggia di emendamenti sul biotestamento in discussione in commissione
Affari sociali a Montecitorio. Ma è l´emendamento di Benedetto Della Vedova,
del Pdl, a far esplodere lo scontro nel centrodestra. Della Vedova infatti
ha presentato una modifica, sottoscritta da una cinquantina di deputati del
Pdl, che in un solo articolo sostituisce il testo già approvato al Senato,
quello che rende obbligatorie alimentazione e idratazione artificiali anche
contro la volontà del malato o del suo testamento biologico (nel caso non
fosse più in grado di intendere). L´emendamento Della Vedova introduce
invece l´idea della "soft law": dice no all´eutanasia, ma anche no
all´accanimento terapeutico, lasciando che a decidere siano i medici e i
famigliari. Da marzo Gianfranco Fini non ha mancato di criticare la proposta
di biotestamento del Senato, avvertendo del rischio di uno «Stato etico» e
insistendo per una formulazione non dogmatica. Il radicale Della Vedova con
alcuni liberal - finiani e non - del centrodestra traduce in concreto
quell´esigenza. Racconta però che «nel week end è partita una caccia al
firmatario da parte del capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto con la
richiesta di ritirare la firma». Motivazione? «Che si trattava di
un´operazione finiana, dalla quale occorreva starsene fuori evitando la
contrapposizione tra Fini e Berlusconi e che degli emendamenti erano già
stati concordati con la gerarchia ecclesiastica, credo con monsignor Rino
Fisichella». Della Vedova è furente: «È chiaro che qui c´è qualcuno che
vuole giocare allo scasso, dando così ragione a chi pensa che siamo una
caserma». Un attacco frontale a Cicchitto: «Vogliono bloccare ogni
discussione riducendola ad uno scontro tra finiani e berlusconiani.
Oltretutto stanno costringendo Berlusconi in una camicia di forza clericale,
che non può che fargli danno».
In tutto sono 2.600 gli emendamenti presentati e 2.400 di questi sono dei
Radicali, mentre 103 del Pd e 57 dei dipietristi. Vanno tutti nella
direzione di bloccare l´accanimento terapeutico e quella cosiddetta "norma
Englaro" con la quale Palazzo Madama tradusse il decreto del governo per
impedire che si staccasse la spina a Eluana.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 18/11/2009 alle 13:21
Sto facendo la tesi di laurea su questo argomento, quindi ho seguito un pò tutto l'iter della legge.
A questo punto sarebbe auspicabile che proprio attorno a questo tema esplodano tutte le contraddizioni che ci sono fra Fini e Berlusconi e i relativi deputati. Questo è un tema esplosivo, sul quale può cadere anche il governo.
Ma a me interessa soprattutto che quella legge liberticida, che offende tutti i diritti di autodeterminazione del malato, venga bocciata.
Diversamente comunque la boccerebbero la Corte Costituzionale o un referendum abrogativo.

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 18/11/2009 alle 14:10
Riporto, per Desmo, da Nera Luce di oggi, quanto chiedeva lui (in grassetto)

Tutti conoscono il Gesù mite, non violento e misericordioso, ma accanto ad esso non mancano tratti psicologici e teologici di violenza che accenno brevemente, servendomi del solo Matteo.
Violenta è la sua polemica con gli "scribi", i "farisei", i "sadducei", i "dottori della legge" e i "grandi sacerdoti". Nessuno nella chiesa odierna oserebbe invettivare e insultare chi la pensa diversamente, come ha fatto lui.
Violenta è la sua polemica con i trafficanti del tempio! Non oso pensare che cosa farebbe oggi davanti a coloro che gestiscono santuari, luoghi di apparizioni, figure agiografiche offerte alla devozione di massa, giubilei, etc.
Violenta è la sua furia contro quelle città che, pur avendo ascoltata la sua parola e visto i suoi miracoli, non hanno fatto penitenza: esse precipiteranno nell'inferno! (nota mia: eterno e con le pene che sappiamo)

Violenta è la sua morale sessuale: se l'occhio o la mano ti scandalizzano sessualmente, devi tagliarli, perché il rischio è l'inferno; desiderare una donna è adulterio, sposare una ripudiata è adulterio, divorziare e risposarsi è adulterio ed anche qui la pena è l'inferno.
Violento è, sempre, il tono, lo stile delle sue drastiche condanne; delle sue drastiche richieste in campo morale e vocazionale.


Violenta è la sua morte, nel senso non banale per cui essa sarebbe stata cercata da Gesù stesso in angosciosa obbedienza ad un padre divino offeso, che l'avrebbe esigita (o esatta) come prezzo per rinunciare ad una vendetta spaventosa, estesa a tutti gli uomini!!!
Ma violento, fino all'irrappresentabile, è soprattutto l'inferno! E gli oltre venti passi di Matteo sono talmente fondamentali e differenziati da escludere che esso sia un'invenzione successiva delle comunità e non risalga a Gesù. La sua mente sembra completamente dominata dalla visione che alla fine dei tempi una parte consistente dell'umanità verrà precipitata da dio nelle tenebre, nello stridore dei denti, nel fuoco eterni.

 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 20/11/2009 alle 07:58
Due poltrone in più al Senato. E Tonino acchiappa il "segretario"


. da Il Giornale del 19 novembre 2009


Abbasso la Casta, basta privilegi. Degli altri, beninteso: quando c'è ciccia
da spartire, gli integerrimi uomini dell'Italia dei Valori sanno dare senso
al nome. I valori sono valori e un «segretario d'aula», per esempio, al
giorno d'oggi «vale» oro. Non che sia utile a qualcosa - il lavoro d'aula lo
fanno i funzionari -, però sa leggere con voce stentorea (non sempre, in
verità) il «processo verbale» all'inizio di ogni seduta su quel che si è
combinato nella precedente. Lavoro faticoso, si direbbe persino usurante,
che costa alla collettività, tanto per dare un'idea, almeno 250mila euro in
più l'anno rispetto a quello di un senatore «semplice». Mica bruscoletti,
avrebbe detto Antonio Di Pietro.
A Palazzo Madama, dopo aver fatto fuoco e fiamme, i dipietristi hanno
incassato la sospirata poltroncina con il placet generale (o quasi). Se non
fosse stato per i radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, entrambi Pd,
la «riformina» dipietrista che fa strame del diritto e del buon senso
sarebbe passata alla chetichella. «Un accordo notturno del partito di Di
Pietro con l'arcinemico Cavaliere, alla vigilia di una grande manifestazione
anti-Berlusconi convocata a reti unificate per il 5 dicembre prossimo»,
denunciano. Polemiche politiche a parte, fatti e circostanze rendono la
vicenda esemplare. Subito dopo le scorse elezioni politiche, sulla scorta di
complicate trattative tra Di Pietro e il Pd, l'Idv aveva rinunciato a
esprimere il proprio segretario d'aula. Passato un po' di tempo, gli
inesperti dipietristi hanno capito che non sta bene lasciare briciole nel
piatto. Hanno perciò cominciato a reclamare la loro poltroncina di seconda
fila: dagli e dagli, il Consiglio di Presidenza ha raggiunto infine l'accordo.
Facendo dimettere uno dell'opposizione, come aveva invano proposto il
senatore del Pd, Alberto Maritati? Macché, sarebbe stato scortese. Meglio
aggiungere due posti a tavola: uno al dipietrista designato (Aniello Di
Nardo?), un altro alla maggioranza, per rispettare il principio di
rappresentatività proporzionale.
Così gli indefessi senatori ieri hanno votato la deroga all'articolo 5 del
Regolamento, valida soltanto per questa legislatura, come un sol uomo: 239
sì, 12 no e 15 astenuti. Un trionfo, tanto più che il costo per le casse
dello Stato si aggirerà soltanto sul mezzo milione in più l'anno. Al
segretario d'aula difatti spettano circa 3.400 euro in più di indennità (il
lavoro di lettura in aula è di grande responsabilità); 11mila e rotti per i
propri collaboratori (è un'attività che consente di mettersi in mostra, e
dunque va adeguatamente gestita la propaganda); un ufficio di rappresentanza
con segretaria; l'auto blu. Dulcis in fundo: ottomila euro l'anno per
«elargizioni» ad associazioni e istituzioni. Anche gli amici del segretario
d'aula hanno diritto a far festa, perbacco.

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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  postato il 20/11/2009 alle 08:46
Ultim'ora di questi minuti:
La transessuale Brenda, coinvolta nell'affare Marrazzo e che aveva suggerito implicazioni di politici di centrosx ma anche del centrodx (e ricordiamo la polemica Gasparri o le 'chiappe d'oro') è stata trovata carbonizzata stamattina nel suo appartamento. A fianco, una bottiglia di whiskey.
Qualche giorno fa dei 'rumeni' avevano provato a rubarle agenda e telefono (strano: stessa cosa accadde con la D'Addario), oggi questo. Ah, ovviamente è anche un modo per intimidire le altre (gli altri) trans (è un mondo dove tutti sanno tutto): e difatti le sue 'colleghe' stamattina hanno riferito che ieri Brenda diceva di volersi suicidare.
Dandosi fuoco, giusto.

Chissà dove saranno telefono e agenda, adesso, e se anche quelli sono andati in fiamme.
Comunque è un fatto gravissimo: siamo di fronte a gente disposta a' mandar tutto a puttana pur di salvarsi la dignità mondana' (cit. Rino Gaetano, ma senza ironia né leggerezza). È un fatto gravissimo.
E, incidentalmente, è la seconda morte legata a questi fatti: c'era quel piccolo spacciatore e tossicodipendente, che dopo aver provato la strada Marrazzo aveva cercato di tirare in ballo dei politici di destra (testuale). Aveva anche rilasciato un paio di interviste, poi è stato trovato morto. Il telefono non è stato ritrovato.

Chissà tra quanti anni sapremo cosa è successo, e chi c'è dietro.

 
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  postato il 20/11/2009 alle 09:23
Originariamente inviato da desmoblu

Ultim'ora di questi minuti:
La transessuale Brenda, coinvolta nell'affare Marrazzo e che aveva suggerito implicazioni di politici di centrosx ma anche del centrodx (e ricordiamo la polemica Gasparri o le 'chiappe d'oro') è stata trovata carbonizzata stamattina nel suo appartamento. A fianco, una bottiglia di whiskey.
Qualche giorno fa dei 'rumeni' avevano provato a rubarle agenda e telefono (strano: stessa cosa accadde con la D'Addario), oggi questo. Ah, ovviamente è anche un modo per intimidire le altre (gli altri) trans (è un mondo dove tutti sanno tutto): e difatti le sue 'colleghe' stamattina hanno riferito che ieri Brenda diceva di volersi suicidare.
Dandosi fuoco, giusto.

Chissà dove saranno telefono e agenda, adesso, e se anche quelli sono andati in fiamme.
Comunque è un fatto gravissimo: siamo di fronte a gente disposta a' mandar tutto a puttana pur di salvarsi la dignità mondana' (cit. Rino Gaetano, ma senza ironia né leggerezza). È un fatto gravissimo.
E, incidentalmente, è la seconda morte legata a questi fatti: c'era quel piccolo spacciatore e tossicodipendente, che dopo aver provato la strada Marrazzo aveva cercato di tirare in ballo dei politici di destra (testuale). Aveva anche rilasciato un paio di interviste, poi è stato trovato morto. Il telefono non è stato ritrovato.

Chissà tra quanti anni sapremo cosa è successo, e chi c'è dietro.


Chissà se il PD chiede le dimissioni del Ministro dell'Interno ?
Giovanni Leone fu fatto dimettere per molto meno.

 

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  postato il 20/11/2009 alle 10:03
E con quale motivazione?
 
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  postato il 20/11/2009 alle 10:44
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E con quale motivazione?


Sospetta corruzione, se non ricordo male.
Sospetta....

 

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  postato il 20/11/2009 alle 10:49
No, non Leone.. Maroni. Che accusa potrebbero muovere? Omissione di..?

Per il resto, posto che la responsabilità diretta sia secondo me ad alti livelli, a breve spunterà di sicuro la storia del ragioniere che non voleva che la moglie sapesse che andava a trans. Fa molto comodo.

 
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  postato il 20/11/2009 alle 11:03
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No, non Leone.. Maroni. Che accusa potrebbero muovere? Omissione di..?

Per il resto, posto che la responsabilità diretta sia secondo me ad alti livelli, a breve spunterà di sicuro la storia del ragioniere che non voleva che la moglie sapesse che andava a trans. Fa molto comodo.


Esatto, omissione.
Mancata protezione di un testimone.
D'altra parte i testimoni sono da sempre i primi bersagli.
Ma solo quelli scomodi.
Il caso Calabresi è emblematico: finchè gli indagati furono gli anarchici non accadde nulla, quando iniziarono ad investigare sui fascisti (febbraio '72), il testimone (della morte di Pinelli) Calabresi fu ucciso (maggio '72)perchè poteva rivelare chi aveva dato l'ordine di perseguire gli anarchici.
Poi su quell'omicidio furono abili ad incastrare quelli che avevano attaccato Calabresi a mezzo stampa.

 

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  postato il 20/11/2009 alle 17:00
Il Cavaliere e la favola dei 106 processi
di GIUSEPPE D'AVANZO

SI dice: il processo sia "breve" e se questa rapidità cancella i processi di Silvio Berlusconi sia benvenuta perché contro quel poveruomo, dopo che ha scelto la politica (1994), si è scatenato un "accanimento giudiziario" con centinaia di processi.

Al fondo della diciottesima legge ad personam, favorevole al capo del governo c'è soltanto uno schema comunicativo, fantasioso, perché privo di ogni connessione con la realtà. È indiscutibile che un giudizio debba avere una ragionevole durata per non diventare giustizia negata (per l'imputato innocente, per la vittima del reato). "Processo breve", però, è soltanto un'efficace formula di marketing politico-commerciale. Nulla di più. Per credere che dia davvero dinamismo ai dibattimenti, bisogna dimenticare che le nuove regole (durata di sei anni o morte del processo) sono un imbroglio, se non si migliorano prima codice, procedura, organizzazione giudiziaria. Sono una rovina per la credibilità del "sistema Italia", se definiscono "non gravi" i reati economici come la corruzione. Con il tempo, la ragione privatissima del disegno di legge è diventata limpida anche per i creduloni, e i corifei del sovrano ora ammettono in pubblico che la catastrofica riforma è stata pensata unicamente per liberare Berlusconi dai suoi personali grattacapi giudiziari. L'effrazione di ogni condizione generale e astratta della legge deve essere sostenuta - per conformare la mente del "pubblico" - da un secondo soundbite, quella formuletta breve e convincente che, come una filastrocca, deve essere recitata in tv, secondo gli esperti, al ritmo di 6,5 sillabe al secondo, in non più di 12/15 secondi. Diffusa, ripetuta e disseminata dai guardiani vespi e minzolini dei flussi di comunicazione, suona così: Silvio Berlusconi ha il diritto di proteggersi - sì, anche con una legge ad personam - perché ha dovuto subire centinaia di processi dopo la sua "discesa in campo", spia di un protagonismo abusivo e tutto politico della magistratura che indebolisce la democrazia italiana.

Bene, ma è vero che Berlusconi è stato "aggredito" dalle toghe soltanto dopo aver scelto la politica? E quanto è stato "aggredito"? Davvero lo è stato con "centinaia di processi" tutti conclusi con un nulla di fatto? Domande che meritano parole factual, se si vuole avere un'opinione corretta anche di questo argomento sbandierato da tempo e accettato senza riserve anche dalle menti più ammobiliate.

Il numero dei processi di Berlusconi è un mistero misericordioso se si ascolta il presidente del consiglio. Dice il Cavaliere: "In assoluto [sono] il maggior perseguitato dalla magistratura in tutte le epoche, in tutta la storia degli uomini in tutto il mondo. [Sono stato] sottoposto a 106 processi, tutti finiti con assoluzioni e due prescrizioni" (10 ottobre 2009). Nello stesso giorno, Marina Berlusconi ridimensiona l'iperbole paterna: "Mio padre tra processi e indagini è stato chiamato in causa 26 volte. Ma a suo carico non c'è una sola, dico una sola, condanna. E se, come si dice, bastano tre indizi per fare una prova, non le sembra che 26 accuse cadute nel nulla siano la prova provata di una persecuzione?" (Corriere, 10 ottobre). Qualche giorno dopo, Paolo Bonaiuti, portavoce del premier, pompa il computo ancora più verso l'alto: "I processi contro Berlusconi sono 109" (Porta a porta, 15 ottobre). Lo rintuzza addirittura Bruno Vespa che avalla i numeri di Marina: "Non esageriamo, i processi sono 26".

Ventisei, centosei o centonove, e quante assoluzioni? In realtà, i processi affrontati dal Cavaliere come imputato sono sedici. Quattro sono ancora in corso: corruzione in atti giudiziari per l'affare Mills; istigazione alla corruzione di un paio di senatori (la procura di Roma ha chiesto l'archiviazione); fondi neri per i diritti tv Mediaset (in dibattimento a Milano); appropriazione indebita nell'affare Mediatrade (il pm si prepara a chiudere le indagini).

Nei dodici processi già conclusi, in soltanto tre casi le sentenze sono state di assoluzione. In un'occasione con formula piena per l'affare "Sme-Ariosto/1" (la corruzione dei giudici di Roma). Due volte con la formula dubitativa del comma 2 dell'art. 530 del Codice di procedura penale che assorbe la vecchia insufficienza di prove: i fondi neri "Medusa" e le tangenti alla Guardia di Finanza, dove il Cavaliere è stato condannato in primo grado per corruzione; dichiarato colpevole ma prescritto in appello grazie alle attenuanti generiche; assolto in Cassazione per "insufficienza probatoria". Riformato e depenalizzato il falso in bilancio dal governo Berlusconi, l'imputato Berlusconi viene assolto in due processi (All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2) perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato". Due amnistie estinguono il reato e cancellano la condanna inflittagli per falsa testimonianza (aveva truccato le date della sua iscrizione alla P2) e per falso in bilancio (i terreni di Macherio). Per cinque volte è salvo con le "attenuanti generiche" che (attenzione) si assegnano a chi è ritenuto responsabile del reato. Per di più le "attenuanti generiche" gli consentono di beneficiare, in tre casi, della prescrizione dimezzata che si era fabbricato come capo del governo: "All Iberian/1" (finanziamento illecito a Craxi); "caso Lentini"; "bilanci Fininvest 1988-'92"; "fondi neri nel consolidato Fininvest" (1500 miliardi); Mondadori (l'avvocato di Berlusconi, Cesare Previti, "compra" il giudice Metta, entrambi sono condannati).

È vero, l'inventario annoia ma qualcosa ci racconta. Ci spiega che senza amnistie, riforme del codice (falso in bilancio) e della procedura (prescrizione) affatturate dal suo governo, Berlusconi sarebbe considerato un "delinquente abituale". Anche perché, se non avesse corrotto un testimone (David Mills, già condannato in appello, lo protegge dalla condanna in due processi), non avrebbe potuto godere delle "attenuanti generiche" che lo hanno reso "meritevole" della prescrizione che egli stesso, da presidente del consiglio, s'è riscritto e accorciato.

L'imbarazzante bilancio giudiziario non liquida un lamento che nella "narrativa" di Berlusconi è vitale: fino a quando nel 1994 non mi sono candidato al governo del Paese, la magistratura non mi ha indagato. Se non si lasciano deperire i fatti, anche questo ossessivo soundbite non è altro che l'alchimia di un mago, pubblicità. Berlusconi viene indagato per traffico di stupefacenti, undici anni prima della nascita di Forza Italia. Nel 1983 (l'accusa è archiviata). È condannato in appello (e amnistiato) per falsa testimonianza nel 1989, venti anni fa. Nel 1993 - un anno prima della sua prima candidatura al governo - la procura di Torino già indaga sul Milan e i pubblici ministeri di Milano sui bilanci di Publitalia. Al di là di queste date, è documentato dagli atti giudiziari che Silvio Berlusconi e il gruppo Fininvest finiscono nei guai non per un assillo "politico" dei pubblici ministeri, ma per le confessioni di un ufficiale corrotto del Nucleo regionale di polizia tributaria di Milano. Ammette che le "fiamme gialle" hanno intascato 230 milioni di lire per chiudere gli occhi nelle verifiche fiscali di Videotime (nel 1985), Mondadori (nel 1991), Mediolanum Vita (nel 1992), tutti controlli che precedono l'avventura politica dell'Egoarca. Accidentale è anche la scoperta dei fondi esteri della Fininvest. Vale la pena di ricordarlo. Uno dei prestanomi di Bettino Craxi, Giorgio Tradati, consegna a Di Pietro i tabulati del conto "Northern Holding". Li gestisce per conto di Craxi. Sul conto affluisce, senza alcun precauzione, il denaro che il gotha dell'imprenditoria nazionale versa al leader socialista.

C'è una sola eccezione. Un triplice versamento non ha nome e firma. Sono tre tranche da cinque miliardi di lire che un mittente, generoso e sconosciuto, invia nell'ottobre 1991 a Craxi. "Fu Bettino a annunciarmi l'arrivo di quel versamento", ricorda Tradati. Le rogatorie permettono di accertare che i miliardi, "appoggiati" su "Northern Holding", vengono dal conto "All Iberian" della Sbs di Lugano. Di chi è "All Iberian"? Per mesi, i pubblici ministeri pestano acqua nel mortaio fino a quando un giovane praticante dello studio Carnelutti, un prestigioso studio legale milanese, confessa al pool di avere fatto per anni da prestanome per conto della Fininvest in società create dall'avvocato londinese David Mackenzie Mills.
Così hanno inizio le rogne che ancora oggi Berlusconi deve grattarsi. Il caso, la fortuna, la sfortuna, fate voi. Tirando quell'esile filo, saltano fuori 64 società off-shore del "gruppo B di Fininvest very secret", create venti anni fa e alimentate prevalentemente con fondi provenienti dalla "Silvio Berlusconi Finanziaria". È in quell'arcipelago che si muovono le transazioni strategiche della Fininvest che, come documenterà la Kpmg, consentono a Berlusconi e al suo gruppo di "alterare le rappresentazioni di bilancio"; "esercitare un controllo con fiduciari in emittenti tv che le normative italiane estere non avrebbero permesso"; "detenere quote di partecipazione in società quotate senza informare la Consob e in società non quotate per interposta persona"; "erogare finanziamenti"; "effettuare pagamenti"; "intermediare tra società del gruppo l'acquisizione dei diritti televisivi"; "ricevere fondi da terzi per finanziare operazioni di Fininvest effettuate per conto di terzi". È il disvelamento non di un episodio illegale, ma di un metodo illegale di lavoro, dello schema imprenditoriale illecito che è a fondamento delle fortune di Silvio Berlusconi. Per dirla tutta, e con il senno di poi, sedici processi per venire a capo di quel grumo di illegalità oggi appaiono addirittura un numero modesto. Nel "group B very discreet della Fininvest" infatti si costituiscono fondi neri (quasi mille miliardi di lire). Transitano i 21 miliardi che rimunerano Bettino Craxi per l'approvazione della legge Mammì; i 91 miliardi in Cct destinati alla corruzione del Parlamento che approva quella legge; la proprietà abusiva di Tele+ (viola le norme antitrust italiane, per nasconderla furono corrotte le "fiamme gialle"); il controllo illegale dell'86 per cento di Telecinco (in disprezzo delle leggi spagnole); l'acquisto fittizio di azioni per conto del tycoon Leo Kirch contrario alle leggi antitrust tedesche; le risorse destinate poi da Cesare Previti alla corruzione dei giudici di Roma (gli consegnano la Mondadori); gli acquisti di pacchetti azionari che, in violazione delle regole di mercato, favorirono le scalate a Standa, Mondadori, Rinascente. E c'è altro che ancora non sappiamo e non sapremo?

Tutti i processi che Berlusconi ha affrontato e deve ancora affrontare nascono per caso non per un deliberato proposito. Un finanziere che confessa, un giovane avvocato che si libera del peso che incupisce i suoi giorni consentono di mettere insieme indagine dopo indagine, ineluttabili per l'obbligatorietà dell'azione penale, una verità che il capo del governo non potrà mai ammettere: il suo successo è stato costruito con l'evasione fiscale, i bilanci truccati, la corruzione della politica, della Guardia di Finanza, di giudici e testimoni; la manipolazione delle leggi che regolano il mercato e il risparmio in Italia e in Europa. Per Berlusconi, la banalizzazione della sua storia giudiziaria, che egli traduce e confonde in guerra alla (o della) magistratura, non è il conflitto della politica contro l'esercizio abusivo del potere giudiziario, ma il disperato e personale tentativo di cancellare per sempre le tracce del passato e di un metodo inconfessabile. Con quali tecniche Berlusconi ha combattuto, e ancora affronterà, questa contesa è un'altra storia.
(repubblica.it)

 
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  postato il 22/11/2009 alle 12:23
Ma al peggio non c'è davvero mai fine?




(Repubblica.it)

Dài, dov'è la telecamera nascosta? È solo tutta una grande candid camera, vero?
Voglio dire, siamo all'invito alla delazione... siamo in Germania Est, dove siamo? Siamo alla Stasi? Spia il prossimo tuo...
Qual è l'obiettivo, spingere la gente a sospettare dei vicini di casa... occhio che quello della porta accanto ti può denunciare...
Qual è l'obiettivo, disgregare sempre di più questa società, renderci tutti delle faine, delle iene, qual è l'obiettivo?
Possibile che permettiamo tutto questo?

 

____________________

Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/11/2009 alle 12:33
...e tra l'altro, mi fanno notare, il poliziotto con un braccio abbraccia il pater familias e con l'altro palpeggia la signora..complimenti!

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 27/11/2009 alle 12:07
Titoli flash rispettivaente da corriere e repubblica.it:
Napolitano: «Stop a tensioni istituazionali, magistratura si attenga al suo ruolo»
Napolitano: "Nulla può abbattere governo che ha la maggioranza".

Qualcuno può spiegarli che il ruolo della magistratura è fare indagini e conseguentemente processi (cosa che cercherebbe di fare), e che la seconda frase non ha senso? Maggioranza? Se la maggioranza relativa degli elettori ha votato in un modo automaticamente il governo può fare tutto quello che vuole (anche fuori dal solco della costituzionalità) per 5 anni? E soprattutto: in Italia (da sempre) e all'estero, in caso di scandali gravi i governi sono caduti, eccome. Non so, Nixon, Andreotti, di casi del genere ve ne sono a decine. E allora cosa ***** dice Napolitano?

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 27/11/2009 alle 12:38
Originariamente inviato da desmoblu

Qualcuno può spiegarli che il ruolo della magistratura è fare indagini e conseguentemente processi (cosa che cercherebbe di fare), e che la seconda frase non ha senso? Maggioranza? Se la maggioranza relativa degli elettori ha votato in un modo automaticamente il governo può fare tutto quello che vuole (anche fuori dal solco della costituzionalità) per 5 anni? E soprattutto: in Italia (da sempre) e all'estero, in caso di scandali gravi i governi sono caduti, eccome. Non so, Nixon, Andreotti, di casi del genere ve ne sono a decine. E allora cosa ***** dice Napolitano?


Secondo me Napolitano dice cose sensate, perché il ruolo che la magistratura ha svolto in Italia dal famoso caso Trivulsio in poi è andato oltre i suoi compiti, come del resto quella costituzionale nel dare interpretazioni proprie che nulla avevano a che fare con il dettato della Carta, una per tutte: la dichiarata impossibilità di sottoporre a referendum il concordato (mica il trattato internazionale). A me non pare normale che un governo cada per un avviso alla moglie di Mastella o che chiunque dovesse dimettersi per un tale atto. Quello che, alla lettera, dovrebbe essere una garanzia per un imputato diventa una condanna.
Nixon è stato un caso eccezionalissimo, di Andreotti non rammento se si sia dovuto dimettere da .., ma soprattutto, sempre a proposito della magistratura, non sopporto che non paghi mai per i suoi numerosissimi errori, nonostante un referendum vinto a tal proposito, che rovinano vite di innocenti o, per lo meno, presunti tali.

 

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  postato il 27/11/2009 alle 12:55
Originariamente inviato da Subsonico

...e tra l'altro, mi fanno notare, il poliziotto con un braccio abbraccia il pater familias e con l'altro palpeggia la signora..complimenti!


Allora c'è bisogno non di uno, ma di due paia di occhiali. Il braccio destro della mamma sostiene il bambino, mentre il braccio sinistro del poliziotto è davanti la propria cintola. Ed entrambe le braccia del bambino cingono il collo della madre.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 27/11/2009 alle 13:12
Originariamente inviato da lemond

Originariamente inviato da desmoblu

Qualcuno può spiegarli che il ruolo della magistratura è fare indagini e conseguentemente processi (cosa che cercherebbe di fare), e che la seconda frase non ha senso? Maggioranza? Se la maggioranza relativa degli elettori ha votato in un modo automaticamente il governo può fare tutto quello che vuole (anche fuori dal solco della costituzionalità) per 5 anni? E soprattutto: in Italia (da sempre) e all'estero, in caso di scandali gravi i governi sono caduti, eccome. Non so, Nixon, Andreotti, di casi del genere ve ne sono a decine. E allora cosa ***** dice Napolitano?


Secondo me Napolitano dice cose sensate, perché il ruolo che la magistratura ha svolto in Italia dal famoso caso Trivulsio in poi è andato oltre i suoi compiti, come del resto quella costituzionale nel dare interpretazioni proprie che nulla avevano a che fare con il dettato della Carta, una per tutte: la dichiarata impossibilità di sottoporre a referendum il concordato (mica il trattato internazionale). A me non pare normale che un governo cada per un avviso alla moglie di Mastella o che chiunque dovesse dimettersi per un tale atto. Quello che, alla lettera, dovrebbe essere una garanzia per un imputato diventa una condanna.
Nixon è stato un caso eccezionalissimo, di Andreotti non rammento se si sia dovuto dimettere da .., ma soprattutto, sempre a proposito della magistratura, non sopporto che non paghi mai per i suoi numerosissimi errori, nonostante un referendum vinto a tal proposito, che rovinano vite di innocenti o, per lo meno, presunti tali.

Napolitano direbbe cose sensate se la situazione fosse normale. Non lo è, perchè il potere esecutivo ha ormai sottomesso il legislativo (difatti le leggi non vengono più discusse in Parlamento, ma nel consiglio dei ministri) e minaccia da tempo quello giudiziario.
Si stanno facendo delle leggi terribili, non solo sbagliate ma anche pericolose per la nazione tutta, e senza rispettare i vari poteri. Ormai si teorizza qualsiasi cosa, anche un rissetto istituzionale, elezione diretta del premier etc etc. Si parla di riforme costituzionali a colpi di maggioranza, anche ove impossibile (rimane lo 'scalino' dei 2/3). A capo del governo c'è un figuro ancora peggiore del suo amico e sodale Craxi, con legami con la mafia e almeno 30 anni di pratiche illecite, illegali e criminali a tutti i livelli.
Un uomo solo- con il suo entourage di servi- sta demolendo un intero Paese.
Di fronte a questo Napolitano firma quasi sempre tutto, se deve alzare la voce lo fa in modo generico, arriva addirittura a difendere il sig. B.
Ma allora, se non c'è nemmeno più la cosiddetta 'moral suasion', a che serve avere un Presidente che dovrebbe essere il primo garante (insieme al Senato)?
È stancante.

ps: sulla magistratura e sul fatto che non paghino per i propri errori.. Ho i miei dubbi. Certo, è retta da un organo di autogoverno, ma almeno in caso di errore o meglio colpa ci sono sospensioni, sanzioni, addirittura è prevista la radiazione. Sarà un autoregolamentazione, ma almeno è regolamentazione. Cosa che manca per esempio nell'esecutivo, mentre nel legislativo...
A proposito: visto cos'è successo con Cosentino? il parlamento ha vietato l'arresto e impedito le dimissioni. Questo sarebbe squilibrio dei poteri a favore del giudiziario?

 
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  postato il 27/11/2009 alle 13:32
Ma poi i giudici italiani vengono puniti molto più che i loro colleghi europei, pur essendo in numero molto minore. Certo, possiamo poi scegliere tra le due interpretazioni: più punizioni perché sono più propensi a sbagliare; oppure più punizioni perché c'è una maggiore severità. Se ci pensiamo, è la stessa dicotomia che si agita tra ciclismo e doping.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 28/11/2009 alle 06:51
Non so di che punizioni parlate. Ad es. il capo del gruppo di Napoli che ha processato Tortora e perso, alla fine è stato promosso.
La dimostrazione di quanto paghino i magistrati è data dal costo dell'assicurazione per loro per responsabilità, circa 100€ all'anno, contro migliaia ad es. per i medici. E dal fatto che ad oggi non c'è nessun magistrato condannato per tale motivo.

P.S.

Il caso Cosentino, al momento, è proprio un caso di malamagistratura (la casta che più casta non si può)

http://www.radioradicale.it/scheda/291776/intervista-a-maurizio-turco-sulla-mozione-del-pd-che-chiede-le-dimissioni-di-nicola-cosentino

P.P.S.

Ringraziamo Napolitano che, per parte sua, si muove, come se fosse in un paese normale, perché mai la democrazia deve essere abbandonata alle c.d. "leggi eccezionali".

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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  postato il 28/11/2009 alle 08:49
Nessuno chiede 'leggi eccezionali', ma prese di posizione non all'insegna della più assoluta prudenza (evidentemnte Napolitano vuole dimostrare di non essere più comunista e anzi un buon presidente super partes, quindi eccede nell'altro senso). Se ci riusciva Ciampi, non deve essere poi così difficile (a proposito: guardiamo quante leggi hanno rispedito al Parlamento Ciampi e Napolitano. E guardiamo anche se un lassismo ancora maggiore abbia portato a miglioramenti o peggioramenti. Per esempio: nello scorso governo b., avevano provato proprio tutte le porcate che vediamo in questi mesi?).

Sulla 'casta che più casta non si può': mi sembra una frase un tantino fatta. Ad esempio la magistratura è stato l'unico organo che ha (auto)espulso i piduisti. Dalle altre parti li troviamo in Parlamento, a capo del governo etc.
Poi i radicali possono dire quello che vogliono, come il piddì del resto, ma di fronte a questo muro contro muro, a un governo che escogita dei provvedimenti non per migliorare l'azione giudiziaria ma per fermarla, a un presidente che parla di 'guerra civile' (ricordo che per chi avvia azioni di guerra civile sul territorio italiano è revisto l'ergastolo) proprio mentre emerge il suo ruolo nelle stragi mafiose di inizio anni '90 (e il ruolo della mafia nella creazione del suo impero economico: la famosa domanda 'dove ha preso i soldi?', cui si è sempre rifiutato di rispondere), di fronte ad avvocati-legislatori che costruiscono leggi apposta per far saltare i processi del capo e poi continuano ad accampare 'legittimi impedimenti' col sorriso sulle labbra, di fronte a gente disposta a distruggere tutti i cardini del diritto in campo giuridico, economico, sociale, culturale, sanitario, scolastico pur di accontentare il padrone.. di fronte a tutto questo la prudenza rischia di diventare vigliaccheria.
La situazione non è normale, come non era normale 80 anni fa. Anche allora bisognava essere contenti delle non-prese di posizione, dei silenzi, del 'bon-ton'? E difatti ci sono delle analogie con quanto accaduto dai primi anni '20 in avanti.. questo non significa che abbiamo a che fare con i vecchi 'cari' fascisti, ma come diceva Montanelli...anzi, guarda, te lo riporto qui sotto:

(...)Biagi: In caso di vittoria del leader del Polo, mi è venuta l'idea di una possibile dittatura morbida che non ha le quadrate legioni, ma i quadrati bilanci.
Montanelli: Tu hai detto esattamente, hai previsto quello che succederà. Son convinto che governerà senza quadrate legioni, con molta corruzione..

E questo lo diceva un giornalista molto acuto e intelligente ancorché fallibile (è logico, umano), basti pensare alla sua idea di 'vaccino berlusconiano' poi nella realtà fallita alla grande. E allora, pane al pane vino al vino, io te lo dico senza i soliti distinguo: siamo vicini a quanto accaduto nel fascismo. Certo, in salsa XXI secolo o Terzomillennio, ma siamo lì: il ruolo della propaganda, dei mass media; la propaganda del 'fare'; l'idea di una forza 'nuova', non ammaestrata ai giochini della vecchia politica; l'esautorazione del parlamento; una concentrazione de facto (ma già pensano di giustificarla per legge) dei poteri nelle mani di una persona sola; il culto della personalità; l'attacco (fisico o a mezzo stampa) degli oppositori; l'uso dei servizi segreti; il controllo dell'informazione e l'attenuazione della libertà di parole, espressione; la rottura dei sindacati; lo stato di polizia.

Di fronte a questo, se fossimo un paese normale, io chiederei leggi, misure, provvedimenti. Se fossimo un paese normale, dove non si arriva NEMMENO a questi livelli (e difatti all'estero si stupiscono, si scandalizzano, si..). Ma dato per scontato che normali non siamo, io chiederei almeno che le parole abbiano il loro significato. Chiederei che un presidente della repubblica, visto che firma qualsiasi cosa, almeno dicesse (in privato, per carità, lontano dalle telecamere): 'ma siete sicuri?'.
Invece no, prudenza e buon senso. Ottimo, ma il buon senso vorrebbe dire almeno criticare chi butta indietro barconi di immigrati, chi fa scudi fiscali tombali, chi toglie mezzi alle forze dell'ordine e non potenzia il sistema giudiziario ma lo soffoca, chi fa leggi su misura per il presidente, nonché uomo più ricco potente ed influente dell 'intero paese (nota che continuo a scriverlo minuscolo: non è un refuso).
Io sono stanco. Non credo ai vari piddì o ai partitini, non mi butto nell'antipolitica qualunquista, non sono un grillino (tutt'altro).. però credo che sia necessario fare qualcosa. Il caro vecchio opus est.
Altrimenti ce ne rimarremo qui nelle nostre poltrone, belli ovattati, e fuori potrà succedere qualsiasi cosa. Ricordi quella frase di Brecht? Bella e ad effetto. Soprattutto, vera.
Insomma, non è possibile restare in silenzio o apprezzare chi porta avanti una democrazia 'old style' proprio mentre un manipolo di persone sta facendo scempio degli organi democratici e dell'equilibrio dei poteri. I silenzi di Napolitano potevano avere senso con una legge ellettorale basata sulla rappresentatività, con un corretto equilibrio Camera-Senato, con un Parlamento che discute le leggi, con un'azione di governo non basata su decreti e continui voti di fiducia, con la sanità in mano a gente che ne capisce (e non il prof. Sacconi), con dei giuristi ad occuparsi della giustizia (e non gli avvocati del premier), con...
Ecco, in questo caso l'atteggiamento di Napolitano avrebbe perfettamente senso. Ma nella situazione attuale mi viene solo in mente De André: provate pure a credervi assolti/ siete lo stesso coinvolti..

 

[Modificato il 28/11/2009 alle 08:54 by desmoblu]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/11/2009 alle 12:42
Direi che un'annessione della Padania alla Svizzera mi renderebbe alquanto contento, dopo le ultime boiate che ho sentito...
Strumentalizzare il crocifisso..ma andate a quel paese (la Svizzera, appunto)
Chissà se qualcuno si ricorda di quando i veneti erano clandestini e venivano chiamati "Zingari"...ma 50 anni, in fondo, sono troppi anche per gli Israeliani per ricordare l'olocausto, figurarsi per queste facezie..(anzi, Fascezie)

 

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  postato il 30/11/2009 alle 14:28
Sempre tenendo conto che la 'padania' non esiste. Se certe zone della Lombardia e magari del Veneto vogliono trasformarsi in cantoni...beh, guarda, io non è che mi metterò a piangere. Ciao ciao..
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/11/2009 alle 14:43
Originariamente inviato da Subsonico

Direi che un'annessione della Padania alla Svizzera mi renderebbe alquanto contento, dopo le ultime boiate che ho sentito...
Strumentalizzare il crocifisso..ma andate a quel paese (la Svizzera, appunto)
Chissà se qualcuno si ricorda di quando i veneti erano clandestini e venivano chiamati "Zingari"...ma 50 anni, in fondo, sono troppi anche per gli Israeliani per ricordare l'olocausto, figurarsi per queste facezie..(anzi, Fascezie)


Padania ? E cosa sarebbe mai questa Padania ? Io abito al nord ma non mi sono mai sognato di chiamarla Padania. Ad usare quel nome sono i leghisti...e tu .
Tranquillo Subsonico che queste (comunque pericolose, non lo nascondo)macchiette, non sono assolutamente la maggioranza nè mai lo diventeranno, altro che crocifisso e Svizzera.
L'unico modo che hanno per farsi sentire è quello di propagandare i loro biechi rigurgiti fascisti raggranellando gli elettori piu' beceri.
Ma no pasaran !

 

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  postato il 30/11/2009 alle 14:45
Originariamente inviato da UribeZubia

Originariamente inviato da Subsonico

Direi che un'annessione della Padania alla Svizzera mi renderebbe alquanto contento, dopo le ultime boiate che ho sentito...
Strumentalizzare il crocifisso..ma andate a quel paese (la Svizzera, appunto)
Chissà se qualcuno si ricorda di quando i veneti erano clandestini e venivano chiamati "Zingari"...ma 50 anni, in fondo, sono troppi anche per gli Israeliani per ricordare l'olocausto, figurarsi per queste facezie..(anzi, Fascezie)



Tranquillo Subsonico che queste (comunque pericolose, non lo nascondo)macchiette, non sono assolutamente la maggioranza nè mai lo diventeranno, altro che crocifisso e Svizzera.


in Svizzera lo sono diventati, per questo non sono tranquillo..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/11/2009 alle 19:29
mah, francamente sul risultato del referendum svizzero c'è, a mio avviso un pò di confusione.

Gli svizzeri hanno detto NO alla costruzione di nuovi minareti, non alla costruzione di nuove moschee (che sono 200).
Già gli svizzeri sono la carta igienica d'Europa, quando poi sono di estrema destra mi sono ancora più antipatici: ma, pragmaticamente, quando si toglie l'erba da sotto i piedi del lobbysmo religioso sono molto contento.

Si parla tanto di lobby industriali ma mai di quelle religiose, che sburlonano e strattonano il ben più sano vivere laico. La non costruzione di minareti non toglie nulla alla possibilità che i musulmani possano pregare nei luoghi a loro dedicati, così come la non esposizione del crocifisso nelle scuole non impedisce a chi professa la religione cattolica di seguire il proprio culto.

Ovvio che le implicazioni politiche sono di ben altra natura, ma sotto il profilo del "conflitto" tra laicità e religiosità non posso che essere contento del risultato.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/11/2009 alle 22:12
I minareti sono tra le cose più belle della religione islamica: non so se vi è mai capitato di sentire un muezzin richiamare a raccolta i fedeli, a me è successo in Albania..ti sembra di tornare indietro nel tempo, e quel richiamo, così flebile ma allo stesso tempo così penetrante, ha qualcosa di magico.

Mandando al diavolo la poesia, costruire una moschea senza Minareto è come costruire una chiesa senza campanile: vietarne la costruzione è un atto FASCISTA (che l'oltranzismo laico non può giustificare, e difatti in Svizzera è dotato solo da motivi razzisti) che non toglie l'erba dai sotto i piedi di alcuna lobby, ma accentua solamente le differenze nella popolazione.

E ai sostenitori dell'oltranzismo laicista consiglio di leggere la storia di Federico II, un mecenate avanti nel tempo che trovò la chiave dell'amministrazione dello stato nell'equità di giudizio e nell'apertura a ogni forma di espressione. Riformò la giustizia più di chiunque altro nella sua epoca, aprì le università, evitò le guerre quando non erano necessarie (scendendo più volte a patti coi sultani durante le crociate).
Così, nella Sicilia del 1200, muezzin, vescovi e dottori della legge ebrei convivevano in relativa pace tra loro e coi baroni tedeschi, perchè sapevano che nessuno, fuorchè l'imperatore, era al di sopra della legge. Chiunque, se avesse infranto le leggi, ne avrebbe pagato le conseguenze.

Son passati 800 anni. Oggi seguire l'esempio di Federico II sembra impossibile, l'estremismo burocratico non permette a nessuno di controllare la corruzione e dunque garantire l'equità giuridica.

Obama ci sta provando. Non l'ho salutato con cori e feste quando è stato eletto, perchè volevo vedere come si sarebbe comportato dietro la poltrona. E' stretto nella morsa di troppi interessi per cambiare l'America, ma poco alla volta la sta portando sulla retta via, partendo dai modi e dalle riforme interne. Però ha bisogno di un delfino, altrimenti l'America tornerà presto indietro.

 

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  postato il 30/11/2009 alle 22:52
Originariamente inviato da Subsonico

Mandando al diavolo la poesia, costruire una moschea senza Minareto è come costruire una chiesa senza campanile: vietarne la costruzione è un atto FASCISTA (che l'oltranzismo laico non può giustificare, e difatti in Svizzera è dotato solo da motivi razzisti) che non toglie l'erba dai sotto i piedi di alcuna lobby, ma accentua solamente le differenze nella popolazione.


Sono d'accordo che il NO è stato determinato più da pregiudizi razziali e religiosi che da un senso alto di laicità, ciò non toglie che alla fine dei conti sia anche giusto sotto questo punto di vista.

Hai citato il campanile: ora, a me pare che le chiese più "recenti" non siano dotate di campanile. Queste hanno il campanile nei borghi, nei paesi e nei centri storici, ma non nei pressi dei quartieri residenziali più recenti costruiti attorno alle città (la chiesa eretta 30 anni fa di cui io dovrei essere parrocchiano non ha alcun campanile). E a me non paiono assolutamente fascisti costoro:

http://www.uaar.it/laicita/campane

Tralascio l'aspetto politico (anche se è il vero core della vicenda), perchè specularmente fa il paio con le imbecillità leghiste e siamo tutti nettamente più intelligenti di quei verdi decerebrati.

 

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  postato il 30/11/2009 alle 23:06
non sono fascisti, sono comici

Cioè davvero, come si fa ad associare il suono delle campane con l'inquinamento acustico? E' un suono regolare e per giunta musicale.
Una denuncia per inquinamento acustico delle campane della chiesa potrebbe starci...in "Karma Police", tra l'uomo che ronza come un frigo e la ragazza coi capelli alla Hitler.
Non sono questi i diritti dei quali ai quali una società civile dovrebbe aspirare. Diffido da questi laicisti brufolosi (per quanto innocui - almeno fino ad oggi - quanto dagli estremisti religiosi.

 

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  postato il 30/11/2009 alle 23:16
un "sano" turno 22-06 in ceramica davanti ad un forno e, una volta rientrato a casa per una corroborante dormita, la campana che rintocca le 7, le 8, le 9.......sono incompatibili

 

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  postato il 30/11/2009 alle 23:19
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

un "sano" turno 22-06 in ceramica davanti ad un forno e, una volta rientrato a casa per una corroborante dormita, la campana che rintocca le 7, le 8, le 9.......sono incompatibili


alle 12 ti farà da sveglia e la ringrazierai

Oh poi sarò strano io che nel sonno non sento manco il pendolo

 

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  postato il 01/12/2009 alle 14:51
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I minareti sono tra le cose più belle della religione islamica: non so se vi è mai capitato di sentire un muezzin richiamare a raccolta i fedeli, a me è successo in Albania..ti sembra di tornare indietro nel tempo, e quel richiamo, così flebile ma allo stesso tempo così penetrante, ha qualcosa di magico.


Malesia, febbraio 2008.
Io ed un collega di cui non ricordo le generalità () eravamo belli intenti a (non) smaltire le nostre belle ore di fuso orario. Una volta addormentati, siamo stati svegliati - alle 6 del mattino - da questa simpaticissima nenia.
Il mio collega se la prese con la secolarizzazione, io con l'invasività delle religioni.
Tempo di chiederci "E ora che facciamo? Non prenderemo mai più sonno..." che eravamo già addormentati come due sassi.

Riporto personale che mi è utile solo per dire che se un certo gruppo religioso vuole riunirsi, che lo faccia. Ma chi non è interessato, avrà pur diritto a non essere tentato e/o disturbato?

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 02/12/2009 alle 08:09
Solo per dire che i miei nonni lavoravano in campagna e facevano degli orari assurdi (altro che i nostri turni....) e non si sono mai lamentati dei suoni delle campane, stessa cosa gli arabi nei loro paesi non si sono mai lamentati dei minareti. Le campane e i canti del Muezzin non erano solo richiami alla preghiera, ma anche il modo per scandire i tempi della giornata: ah no scusate ormai siamo tutti schiavi dell'orologio allora addio campane e addio canti.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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  postato il 02/12/2009 alle 08:21
Dove c'è musica non c'è mai disturbo (per me).

 

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  postato il 02/12/2009 alle 10:27
Spero di non vedere bandiere di partiti politici, il 5.
Pia illusione, credo: ci saranno di sicuro quelle dell'idv, qualcuna del pd, i vari sindacati e magari qualche extraparlamentare. E così i partiti si approprieranno di una manifestazione 'altra', la soffocheranno, prenderanno le telecamere e permetteranno ai berluscones di bollare l'intera manifestazione come 'di partito', e non di milioni di persone che a prescindere sono stufe del sig.B.

 
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