babeuf
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postato il 26/11/2008 alle 13:28 |
Theo Bos sur la route !
Le pistard néerlandais aux multiples succès (champion du monde de la vitesse, du keirin, du kilomètre, champion d'Europe dans ces mêmes disciplines) et médailles Theo Bos, occasionnellement adepte du patinage de vitesse à l'instar de son frère Jan Bos, a confirmé les dires de Karsten Kroon qui l'annoncait dans une colonne (Dagblad van het Noorden) fin septembre : Theo Bos passe de la piste à la route.
Sous contrat avec Rabobank depuis près de deux ans en tant que pistard, Theo Bos 25 ans, a décliné les avances faites par Jean-Paul van Poppel (Cervelo) pour s'engager à partir du 1er janvier prochain avec la formation Rabobank Continental en vue d'un premier apprentissage sur la route.
Toutefois ce ne seront pas les premiers tours de roues de la star néerlandaise, puisqu'il a déjà participé à plusieurs critériums avec un certain succès bien qu'il faille prendre ce genre de performances avec des pincettes : 3è à Wierden (derrière van Bon et van Heeswijk en 2006), 3è du Wateringse Wielerdag (derrière Boogerd et Soler en 2007), 3è de Steenwijk (derrière Boogerd et Steegmans en 2007), 3è à Made (derrière Hoste et de Jongh en 2007) et 3è de la récente Amstel Curaçao Race en règlant au sprint Wouter Weylandt, Bart Brentjens et Jurgen Roelandts. Son domaine de prédilection reste évidemment le sprint (gabarit aidant : 1,90m pour 90 kg!).
Lars Boom s'en va, Theo Bos arrive, l'effectif de Rabobank CT 2009 est désormais le suivant:
BEL19891015 ADAMS Joeri
BEL19820623 AERNOUTS Bart
NED19841122 BERKHOUT Thomas
NED19900324 BOEVE Mats
NED19890908 BOL Jetse
NED19830822 BOS Theo
GER19870221 FUCHS Sergej
USA19880812 VAN GARDEREN Tejay
NED19900628 VAN GEFFEN Niek
NED19880325 KEIZER Martijn
NED19751211 DE KNEGT Gerben
NED19870815 KREDER Michel
NED19870607 KRUIJSWIJK Steven
NED19900510 OCKELOEN Jasper
NED19880118 VAN POPPEL Boy
NED19831212 RABOU Thomas
NED19890209 SINKELDAM Ramon
BEL19880813 VAN STAEYEN Michael
NED19880411 VERMELTFOORT Coen
NED19881208 VRIJMOED Maurice
NED19871202 VAN WINDEN Dennis
(velo-club.net)
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una notizia del genere non può passare inosservata... uno dei più grandi campioni della storia del ciclismo che cambia categoria, passando dalla pista alla strada. Secondo voi quali risultati può ottenere? può acquisire quel fondo necessario per competere con gli attuali velocisti più forti in corse dal chilometraggio maggiore di 200km?
la mia opinione è che faccia benissimo a provare, in pista ha vinto tutto quello che c'era da vincere (tranne l'oro olimpico), è ancora giovanissimo (25 anni), e quindi ci può provare. La prossima stagione con la Rabobank CT probabilmente servirà al fortissimo olandese per testarsi, per vedere (in corse minori) su cosa c'è da lavorare e quali sono i suoi limiti (se ci sono), ma se tutto va bene secondo me ha tutte le carte in regola per passare in breve tempo alla Rabobank Pro Tour e gettarsi nelle volate con i vari Cavendish, Bennati, Petacchi.
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Laura Idril
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postato il 26/11/2008 alle 14:07 |
Mai scelta fu più sbagliata secondo me!
La differenza sostanziale tra un Cavendish e un Bos sta nel tipo di disciplina. Cavendish faceva endurance e quindi gare lunghe, Bos faceva velocità. C'è molta differenza tra 200m e 200km ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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babeuf
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postato il 26/11/2008 alle 18:23 |
Però allenandosi parecchio sul fondo Theo potrebbe anche arrivare a tenere le corse su strada... certo si deve allenare tantissimo, inevitabile che perda qualcosa in termini di potenza, però se riesce a migliorare tanto la sua resistenza con gli altri velocisti se la può giocare per me.
Il prossimo anno sarà molto importante per valutare le potenzialità di Bos nel ciclismo su strada.
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Seb
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postato il 26/11/2008 alle 18:26 |
Originariamente inviato da Laura Idril
C'è molta differenza tra 200m e 200km |
Ma va... c'è solo una k di differenza, cosa vuoi che sia? 
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Laura Idril
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postato il 26/11/2008 alle 20:33 |
| Voglio vedere se si presenta alle corse come quando faceva le esibizioni di velocità, vestito da pugile con scritto "The Boss" e le ragazze immagine accanto eheheheh ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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pony
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postato il 27/11/2008 alle 19:35 |
| fisicamente può farcela, non ha una struttura troppo muscolosa ____________________
http://davidepode.altervista.org
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SHORT ARM
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postato il 15/02/2009 alle 23:09 |
Tre mesi dopo...
Theo Bos, esordio su strada col botto!
C'era molta attesa per l'esordio stagionale su strada di Theo Bos, astro olandese della velocità su pista. Ed è stato il classico esordio col botto. L'olandese, che veste i colori della Rabobank Continental, ha vinto infatti in maniera netta il Trofeu RDP, prova di apertura della stagione portoghese, sulla distanza di 160 km. È in arrivo un nuovo rivale per i grandi dello sprint?
[www.tuttobiciweb.it]
Aspetterei pe vedere se sia n arrivo un nuovo rivale per i grandi dello sprint, tuttavia questa vittoria potrebbe far ben sperare (ma il condizionale è d'obbligo, direi) per la carriera stradista di Bos. ____________________
Francesco Sulas
www.cicloweb.it
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dietzen
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postato il 16/02/2009 alle 00:46 |
bè, la concorrenza non era granchè in portogallo, anche se ha vinto nettamente sul compagno di squadra van stayen (non male nemmeno lui) e su cardoso. più che la volata vera e propria ha avuto dalla sua il fatto che la rabobank (continental) ha potuto fare comodamente un treno senza grandi rivali. ben più interessante sarà vederlo all'opera nei prossimi giorni alla volta ao algarve, contro mcewen e compagnia.
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Laura Idril
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postato il 16/02/2009 alle 08:20 |
| Bravo Theo, ma continuo ad essere scettica su questa scelta... ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Greg Lemond
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postato il 16/02/2009 alle 20:40 |
| Non me lo sarei mai aspettato un esordio col botto, complimenti a Teo, anche se abbiamo perso un pistard eccezionale ____________________
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Lopi
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postato il 17/02/2009 alle 10:57 |
Se non altro ha dimostrato che dopo 160km ha ancora una buona esplosività, cosa non scontata, specialmente visto che l'arrivo era in leggera salita come si vede da questa immagine
http://www.cyclingnews.com/photos.php?id=/photos/2009/feb09/trofeo_rtp09/IMG_8790
Poi certo, Lima, Cardoso e Quiteiro sono corridori che al di fuori del portogallo non conosce nessuno, contro i big sarà diverso ____________________
Crea il tuo ciclista virtuale e guidalo nel corso della sua carriera
http://procycling.forumup.it/index.php?mforum=procycling
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Laura Idril
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postato il 17/02/2009 alle 11:31 |
Però... leggera salita... cavolo. Gli avversari erano quello che erano infatti si vedono praticamente all'orizzonte.
Theo siccome hai mollato la pista hai come minimo il dovere di farmi esaltare sulla strada ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Bazzia
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postato il 19/02/2009 alle 19:56 |
Nella seconda tappa della Vuelta ao Algarve, si è classificato ultimo e staccatissimo da chi lo ha preceduto.
170 Theo Bos (Ned) Rabobank Continental gap 12.05
Cosa può essere successo?
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Abruzzese
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postato il 19/02/2009 alle 20:16 |
Originariamente inviato da Bazzia
Nella seconda tappa della Vuelta ao Algarve, si è classificato ultimo e staccatissimo da chi lo ha preceduto.
170 Theo Bos (Ned) Rabobank Continental gap 12.05
Cosa può essere successo?
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Ieri nell'articolo sul sito della Gazzetta sulla gara c'era una breve dichiarazione in cui Bos aveva affermato di aver sofferto tantissimo in salita.Io credo quindi che si tratti semplicemente del fatto che la dura gavetta da fare su strada si stia pian piano presentando,sia come fondo che come percorsi e ritmi di gara.Ok,il successo ottenuto nel criterium pochi giorni fa e su un traguardo neppure così facile ha piacevolmente sorpreso un pò tutti,tuttavia io credo che sia necessario avere ancora un pò di pazienza.Anche se ti chiami Theo Bos e su pista hai vinto quello che hai vinto infatti il suo caso è diverso da quegli atleti che su pista hanno prevalso in discipline endurance come lo scratch,la corsa a punti o il madison (il caso di Cavendish)proprio perchè venendo Bos da discipline come la velocità e il keirin finora ha sempre attuato una preparazione mirata e molto specializzata per quel tipo di competizione,preparazione che credo richieda molto lavoro in palestra e che rende inutili allenamenti su percorsi in salita.Trovandosi quindi a prepararsi in modo diverso e a sostenere un diverso tipo di gara anche come distanza (non dimentichiamo che anche in una breve corsa a tappe è importante recuperare per essere brillanti nel giorno succesivo) credo che sia abbastanza normale che incontri di queste difficoltà agli inizi.
Se poi oltre a questo ha avuto anche qualche problema fisico che al momento ignoriamo è anche un altro discorso. ____________________
Vivian Ghianni
"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Bazzia
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postato il 19/02/2009 alle 20:58 |
Originariamente inviato da Abruzzese
Originariamente inviato da Bazzia
Nella seconda tappa della Vuelta ao Algarve, si è classificato ultimo e staccatissimo da chi lo ha preceduto.
170 Theo Bos (Ned) Rabobank Continental gap 12.05
Cosa può essere successo?
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Ieri nell'articolo sul sito della Gazzetta sulla gara c'era una breve dichiarazione in cui Bos aveva affermato di aver sofferto tantissimo in salita.Io credo quindi che si tratti semplicemente del fatto che la dura gavetta da fare su strada si stia pian piano presentando,sia come fondo che come percorsi e ritmi di gara.Ok,il successo ottenuto nel criterium pochi giorni fa e su un traguardo neppure così facile ha piacevolmente sorpreso un pò tutti,tuttavia io credo che sia necessario avere ancora un pò di pazienza.Anche se ti chiami Theo Bos e su pista hai vinto quello che hai vinto infatti il suo caso è diverso da quegli atleti che su pista hanno prevalso in discipline endurance come lo scratch,la corsa a punti o il madison (il caso di Cavendish)proprio perchè venendo Bos da discipline come la velocità e il keirin finora ha sempre attuato una preparazione mirata e molto specializzata per quel tipo di competizione,preparazione che credo richieda molto lavoro in palestra e che rende inutili allenamenti su percorsi in salita.Trovandosi quindi a prepararsi in modo diverso e a sostenere un diverso tipo di gara anche come distanza (non dimentichiamo che anche in una breve corsa a tappe è importante recuperare per essere brillanti nel giorno succesivo) credo che sia abbastanza normale che incontri di queste difficoltà agli inizi.
Se poi oltre a questo ha avuto anche qualche problema fisico che al momento ignoriamo è anche un altro discorso. |
Non ero a conoscenza dell'articolo sulla "rosa" ma avevo immaginato qualcosa del genere, però quasi 13minuti son tanti in un arrivo per velocisti..
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sceriffo
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postato il 21/04/2009 alle 08:45 |
http://video.gazzetta.it/?vxChannel=Primo%20Piano
questo va radiato ,senza se e senza ma!
e portargli via tutti i soldi che ha guadagnato in bici , per rifondare il danno al povero Impey.
" Ai 500 metri Theo Bos, olandese, afferra con la mano destra Daryl Impey, sudafricano, leader della corsa, che sta alla sua destra. Poi Bos solleva Impey dall’asfalto, bici compresa, lo sposta sulla propria sinistra, lo sbatte contro una transenna, gli va contro, addosso, sopra. Lo asfalta. Il tutto a più di 50 all’ora. Racconta Diego Caccia, compagno alla Barloworld: «Impey, immobile, sputava sangue. Gianpaolo Cheula, che era con me, si è sentito male. Gli ho ordinato di frugarsi in tasca, prendere dello zucchero e mandarlo giù. Mica averne due da portare all’ospedale». Cheula si riprende subito, Impey no: ci vogliono 20’ eterni minuti. Poi risale in bici e, scortato da Caccia e Cheula, e spinto dal ticinese Patrick Calcagni, giunge al traguardo." ( gazzetta dello sport -21 apr 09 )
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Laura Idril
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postato il 21/04/2009 alle 08:46 |
| Sceriffo ne stiamo discutendo anche nel 3D Giro di Turchia. Solo per evitare due filoni di discorso uguali. ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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peek
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postato il 26/04/2009 alle 17:32 |
Theo Bos ha vinto una corsa in Olanda, trattasi della Ronde van Noord-Holland
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nino58
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postato il 26/04/2009 alle 18:13 |
Con uno strike ?  ____________________
nino58
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Laura Idril
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postato il 26/04/2009 alle 18:13 |
No no ora vince facile, nessuno gli sta + accanto! 
P.S. Nello stesso giorno vincono Andy e Theo. La guerra dei miei fidanzati ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 26/04/2009 alle 18:19 |
Se devi scegliere tra i due ti consiglio Andy....meno pericoloso
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peek
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postato il 10/05/2009 alle 21:22 |
Theo Bos ha vinto un'altra corsa in Olanda, la Omloop der Kempen
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marcel
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postato il 21/05/2009 alle 17:48 |
questo continua a correre e vincere dopo il numero che ha fatto in Tuchia..
non è che i servizi sociali olandesi pagano la Rabobank per portarlo in giro e farli fare un po di attività sportiva e sociale? ____________________
Ma ho visto anche degli zingari felici
corrersi dietro, far l'amore
e rotolarsi per terra,
ho visto anche degli zingari felici
in Piazza Maggiore
ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra...
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peek
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postato il 22/05/2009 alle 13:58 |
Capisco di risultare un po' noioso però Theo Bos ha vinto altre due corse in Olanda, sembra lasciando incolumi gli avversari.
In realtà forse il problema non si pone quando vince, ma quando perde.
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 22/05/2009 alle 15:50 |
Il vero problema è che Impey ha rischiato veramente grosso e solo per caso non ci sono state conseguenze peggiori. Ad oggi Theo Bos non è stato ancora giudicato, mentre Impey è ancora convalescente e ha dovuto saltare il Giro d'Italia....
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Laura Idril
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postato il 22/05/2009 alle 15:52 |
| La colpa del fatto che non è stato ancora giudicato non è colpa di Bos ma dell'Uci che probabilmente dorme... ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 22/05/2009 alle 15:53 |
Originariamente inviato da Laura Idril
La colpa del fatto che non è stato ancora giudicato non è colpa di Bos ma dell'Uci che probabilmente dorme... |
ovviamente Laura...così come per il recente caso Valverde l'UCI dorme....
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gigio83
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postato il 03/07/2009 alle 16:33 |
Scorrettezze in Turchia: squalifica di un mese per Theo Bos
La Commissione Disciplinare dell'Uci ha inflitto un mese di squalifica al corridore olandese Theo Bos, re di aver infranto l'articolo 12.1.005 del regolamento UCI.
Dopo l'esame del rapporto del Presidente del collegio dei commissari e dopo aver studiato le immagini tv disponibili riguardanti la caduta che coinvolgeva lo stesso Bos e Daryl Impey nell'ultima tappa del Presidential Cycling Tour (ossia del Giro di Turchia), l’UCI aveva deciso di chiedere il giudizio della Commissione disciplinare per Bos, accusandolo di aver leso l'immagine, la reputazione e gli interessi del ciclismo e della stessa Uci. La Disciplinare ha deciso di punire con la sanzione minima (un mese di qualifica) il corridore: Bos dovrà stare fermo così dal 15 agosto al 14 settembre.
Nota: A tradire l'Uci stavolta è stata la sua stessa Commissione Disciplinare, anche perché le immagini del fattaccio le abbiamo viste tutti e proprio in base a quelle il presidente McQuaid aveva deciso in prima persona il deferimento di Theo Bos. Ma come? Il corridore scaraventato a terra si è mezzo massacrato sulle transenne, ha passato settimane bloccato in un letto di opsedale, è ancora oggi nel pieno della fase di recupero e ancora non si sa quando potrà tornare a correre e il suo collega, reo di aver palesemente scaraventato a terra alzando le mani in piena volata, viene punito con un solo mese di stop? Non solo: nel frattempo Bos ha vinto e vinto tanto e ora può pure prendersi il lusso di programmare un mese di vacanza e di recuipero in vista del finale di stagione? Già che ci siamo, perché non gli diamo anche una medaglia al valor ciclistico?
Paolo Broggi
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era ora...potevano aspettare ancora un pochino.... ____________________
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www.miculadematteis.it
http://www.facebook.com/group.php?gid=72731574527
http://www.italiatriathlon.it/
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plata
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postato il 03/07/2009 alle 17:01 |
| Sarò ermetico: un mese è poco. ____________________
Fabio
I walk these streets, a loaded six string on my back...
"L'unico sport che pratico è seguire, camminando, i funerali dei miei amici che avevano praticato sport" Bertrand Russell
http://platissimamente.blogspot.com/
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 03/07/2009 alle 17:33 |
hanno aspettato 3 mesi per dargliene uno solo di squalifica. Le solite cazzate che fa solo l'Uci.
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Laura Idril
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postato il 03/07/2009 alle 17:36 |
| Per quanto continui a considerare il gesto di Theo Bos involontario, capisco la sua pericolosità e un mese, effettivamente, è poco. ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 03/07/2009 alle 17:40 |
Originariamente inviato da Laura Idril
Per quanto continui a considerare il gesto di Theo Bos involontario, capisco la sua pericolosità e un mese, effettivamente, è poco. |
Non è solo la condanna lieve che fa rabbia. Ma soprattutto il lungo periodo intercorso tra il fattaccio e la sentenza. Nel frattempo Bos ha potuto correre, vincere (tanto) e magari anche programmarsi il riposo in vista della squalifica....
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Laura Idril
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postato il 03/07/2009 alle 17:42 |
| Beh scusate l'UCI aveva problemi più importanti no? Fermare Astarloa per il passaporto biologico... ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Monsieur 40%
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postato il 03/07/2009 alle 17:45 |
Scherzate? Il doping danneggia la salute dei corridori, e l'UCI a queste cose ci tiene.
Invece le transenne sulle gengive fanno bene alla salute...
Che poi...
| ...accusandolo di aver leso l'immagine, la reputazione e gli interessi del ciclismo e della stessa Uci... |
...se questa è la motivazione, quanti mesi di squalifica dovrebbero prendere Pat McQuaid, Hein Verbruggen, Vittorio Adorni, Mario Zorzoli, Anne Gripper e compagnia? [Modificato il 03/07/2009 alle 17:51 by Monsieur 40%]
____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 03/07/2009 alle 18:32 |
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Scherzate? Il doping danneggia la salute dei corridori, e l'UCI a queste cose ci tiene.
Invece le transenne sulle gengive fanno bene alla salute...
Che poi...
| ...accusandolo di aver leso l'immagine, la reputazione e gli interessi del ciclismo e della stessa Uci... |
...se questa è la motivazione, quanti mesi di squalifica dovrebbero prendere Pat McQuaid, Hein Verbruggen, Vittorio Adorni, Mario Zorzoli, Anne Gripper e compagnia? |
Si si...questa è proprio ridicola ed esemplificiativa di quello che è oggi l'UCI.
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babeuf
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postato il 04/07/2009 alle 18:47 |
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Scherzate? Il doping danneggia la salute dei corridori, e l'UCI a queste cose ci tiene.
Invece le transenne sulle gengive fanno bene alla salute...
Che poi...
| ...accusandolo di aver leso l'immagine, la reputazione e gli interessi del ciclismo e della stessa Uci... |
...se questa è la motivazione, quanti mesi di squalifica dovrebbero prendere Pat McQuaid, Hein Verbruggen, Vittorio Adorni, Mario Zorzoli, Anne Gripper e compagnia? |
Si si...questa è proprio ridicola ed esemplificiativa di quello che è oggi l'UCI. |
Barloworld: sul caso Bos vogliamo dire che...
Il Team Barloworld prende atto della comunicazione da parte dell’UCI che venerdì 3 luglio condanna il corridore Theo Bos ad un mese di sospensione per aver infranto il regolamento dell’Unione Ciclistica Internazionale in occasione dell’incidente che ha coinvolto Daryl Impey al Giro di Turchia.
Claudio Corti, Team Manager Barloworld, accoglie positivamente la sentenza che denota la volontà da parte dell’UCI di punire comportamenti
scorretti e pericolosi ed aggiunge che "è quantomeno strano che nel comunicato non venga fatta alcuna menzione dei danni procurati al nostro corridore Impey e al Team Barloworld, affermando che l’azione di Theo Bos ha arrecato solamente un danno all’immagine, alla reputazione e agli interessi del ciclismo e dell’UCI".
"Non vogliamo entrare nel merito della durata della sospensione – continua Corti - ma è doveroso ricordare che a seguito della caduta provocata da Bos al Giro di Turchia, Daryl Impey ha compromesso l’intera stagione, non potendo partecipare al Giro d’Italia, e restando per oltre due mesi a letto mentre Theo Bos ha continuato a gareggiare e a vincere".
(tuttobiciweb.it)
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eh sì la cosa grave è danneggiare l'immagine dell'uci (già ampiamente sputtanata dalle azioni e dichiarazioni dei suoi stessi dirigenti, tra l'altro), della salute e dei rischi corsi dai corridori, chi se ne importa. ____________________
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