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Autore: Oggetto: Bravo Riccò, ma che brutto che è questo ciclismo

Livello Fausto Coppi




Posts: 1795
Registrato: Sep 2005

  postato il 13/07/2008 alle 20:34
Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli.

L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. Una corsa sempre dominata da tatticismi, dai giochi di squadra, e quando arriva qualcuno che spezza questi meccanismi ti rendi conto davvero dello squallore delle corse di oggi. Quando Riccardo è scattato a 4 km dal GPM io già pregustavo una corsa di pura adrenalina, Menchov e Valverde che rientrano, Riccò riparte, prova a toglierli di ruota, Evans in difficoltà scortato da Popovych, Samuel Sanchez che rischia il tutto per tutto in discesa per rientrare, lotta sul filo dei secondi e magari una volata a due-tre incerta fino all'ultimo.
Nulla di tutto ciò. Nessuno risponde, Valverde mette Leon Sanchez e Arroyo a fare il ritmo, e alle sue spalle arriva compatto un gruppo di 39 corridori, con ancora dentro gente come Goubert, Fofonov o Knees, non certo il gotha della salita, a testimonianza di come dietro nessuno abbia risposto sul serio. Riccò prende 1 minuto e lo porta sul traguardo, mentre la cosa più emozionante è il commento di Bulbarelli.

Non chiedo il ciclismo eroico, so che non c'è più, ma mi basterebbe quello di 4-5 anni fa, quando Popovych attaccava Simoni in maglia rosa, e lui non metteva dietro a tirare Tonti e Bertagnolli, ma rispondeva in prima persona, la corsa scoppiava, e i distacchi si facevano pesanti. Lo stesso Simoni che poi attaccava con Di Luca sul Finestre, Savoldelli si gestiva, Rujano vinceva la tappa, e il Falco salvava la maglia.

Oggi invece vediamo Devolder che stravince il Fiandre, mentre gli avversari stanno a guardare per paura di Boonen, vediamo corridori in fuga che buttano l'occasione di una vita stando a guardarsi (ricordate Kroon, Pozzato e Gilbert alla Parigi-Tours?), oppure Devolder non da cambi a Schleck in salita e questo si ferma e fa rientrare Cunego e Anton, che poi li faulmina allo sprint. E poi al giro, Contador in difficoltà sul Giau, Menchov e Riccò lo staccano e poi si guardano in faccia e lo spagnolo rientra. Sì, queste cose sono sempre accadute, ma ora sono all'ordine del giorno, e i tatticismi raggiungono livelli di autolesionismo inauditi.

Insomma oggi bravissimo Riccardo (a questo punto se lo meriterebbe pure il Tour), ma questo ciclismo non mi da nessuna emozione.

Ps: se volete chiudete pure il thread, io volevo solo dare un pò di visibilità a questo sfogo-considerazione.

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Marzo 2009
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  postato il 13/07/2008 alle 20:43
senza l'azione di riccò si sarebbe arrivati in volata...xò c'è chi qua dentro preferisce o questo tipo di ciclismo o quello di basso....quindi...

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Livello Franco Ballerini




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Registrato: Jun 2007

  postato il 13/07/2008 alle 20:46
Condivido lo sfogo di Lopi...in effetti, il tatticismo talvolta diventa esasperato sia al Tour (fatta eccezione degli scatti di Contador l'anno scorso, e la splendida azione odierna di Riccò) che nelle altre corse a tappe...Lopi citava la tappa del Flumeseberger al Giro di Svizzera di quest'anno, ma chi ricorda l'avvilente finale del tappone del Grimselpass l'anno scorso con i grandi che si controllano fino ai meno 2 dall'arrivo e Gusev, in fuga dal mattino, che guadaga sull'ultima salita e vince con 4-5 minuti di vantaggio? e per non andare lontani la tappa di Pampeago al giro?

Però, d'altro canto, c'è gente come Bettini che in corsa spende tutte le energie e riesce ad infiammare i cuori di noi tifosi.
Non è tutto da buttare il ciclismo dei giorni nostri

 

[Modificato il 13/07/2008 alle 20:48 by Camoscio Madonita]


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2188
Registrato: Jun 2008

  postato il 13/07/2008 alle 21:00
condivido alcune cose di quello che hai scritto,
a mio parere quello che haidescritto sopra avviene per una serie di svariati motivi
Il cambio generazionale che ha portato al momento un grosso livellamento, e di conseguenza la paura di scoprirsi, la non conoscenza dei propri limiti, oggi attacco, magari domani mi prendo la cotta e addio sogni di gloria per la classifica. Così quei 5/6 corridori che dovrebbero, lottando per una classifica di un GT, dare spettacolo, diventano comprimari, e gli uomini che fanno spettacolo sn quelli magari tagliati fuori in classifica (sella al giro, riccò al tour)
Non ci sono a mio avviso (forse escludendo Valverde, Bettini e Cancellara per le corse di un giorno, Riccò e Contador nei grandi Giri e Cavendish negli sprint) dei corridori con le stigmate del campione, questo rende il livello di corsa indubbiamente più basso, immaginatevi cosa sarebbe stato fin oggi il tour senza Riccò...probabilmente le cose più belle prima di lui le hanno fatte vedere Valverde il primo giorno, e le volate di Cavendish. Con tutto rispetto, Evans, Menchov, Sastre, Cunego, F. SChleck, A.Schleck, Kirchen, non reggono il confronto con Armstrong, Ulrich, PAntani, BAsso, e sempre secondo opinione personalissima, i corridori che lottano per la classifica del tour dal 2006 ad oggi, non sono (stati) dei grossisimi fuoriclasse.
In tutto questo ne perde lo spettacolo.

 

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Io Odio Marino Bartoletti e Abajia



Vincitore al Fantaciclismo del Tour de Suisse 2009
2°, 3° e 4° in tre tappe al Fantagiro d'Italia '09
Una vittoria di tappa e un 4° posto al Fanta Tour 2009

 
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Moderatore




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  postato il 13/07/2008 alle 21:58
Condivido...
considerando anche il fatto che oggi era una salita non certo durissima, che lo scatto è avvenuto ai -4, che ho visto corridori che venivano passati da Riccò, al posto di prenderre la ruota si attaccavano all'auricolare e poi rientravano in gruppo, che...

Certo, era la prima tappa pirenaica, rimane domani, e poi rimangono le Alpi e non saranno facili. Evans aspetterà di stare meglio, Valverde forse ha paura di scoppiare, Kirchen invece credo che avrebbe risposto ma il gruppo non ha collaborato e lui non aveva la forza per farlo da solo (e difatti al traguardo era nero). Queste le dinamiche, ma parlando più in generale concordo sul fatto che ci sia davvero troppa tattica, troppa pretattica e anche (non esiste ma lo inventiamo) post-tattica.

Solo un paio di considerazioni:
Oggi Bulbarelli ha pronunciato quella che per me è una somma bestemmia: Riccò come PAntani. Calma. Marco scattava davanti ad avversari che non gli avrebbero lasciato un secondo, altro che un minuto, e su salite ben diverse. nche solo oropa non era come oggi.. e difatti al Giro, quando c'erano salite più dure e tutte in fila, Riccò non attaccava, o se lo faceva non riusciva a fare la differenza. Non è un caso se davanti a lui al Plan c'erano tizio o caio. Non è un caso se sul Giau non ha attaccato,se se se.
Insomma: Pantani, altra testa, altro cuore, altre imprese.

Seconda considerazione: s'è parlato di BAsso, ma ad esempio nel Giro 2006 ha attaccato in rosa, seguito solo da Simoni. Chi si ricorda l'Aprica?
Insomma, anche se non estroverso o spettacolarissimo, Basso non mi sembra così schiavo di tatticismi.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 13/07/2008 alle 22:38
Il problema è che noi nemmeno riusciamo ad avvicinarci al ciclismo eroico.
Qual era la qualità del ciclismo dei tempi che furono? Oggi attacco io! Sono forte, ti do 10 minuti di distacco. Domani ne prendo 20 di ritardo. Chi fa più numeri, chi fa più attacchi, chi ha più giornate buone, non dico che vince, ma è probabile che lo faccia. Ogni giorno ci affrontiamo faccia a faccia.
Oggi, abbiamo dei computer, che confezionano un software: Tour de France. Alla casella 9a tappa, c'era: tappa di media montagna, sgambata in gruppo per provare la gamba in salita. E tutti, dico tutti, si attengono al programma. L'unico che non l'ha fatto è stato il buon Riccardo, che non ho visto in diretta, ma che ha fatto il suo bel numero! In questo modo, non attaccando mai, non andando a vedere mai i propri limiti, non si vedono nemmeno quelli degli altri. Non si guadagneranno mai minuti se non si ha paura di perderne. E così assistiamo a ""spettacoli"" come Pampeago e Marmolada 2008.
La controprova? Di Luca. Grande giornata sul Pora, attacco, guadagno ---> cattiva giornata sul Mortirolo, crisi, perdita: Almeno ci ha provato, e nè noi nè lui possiamo lamentarci del suo Giro.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2007

  postato il 13/07/2008 alle 22:38
Originariamente inviato da desmoblu

Condivido...
considerando anche il fatto che oggi era una salita non certo durissima, che lo scatto è avvenuto ai -4, che ho visto corridori che venivano passati da Riccò, al posto di prenderre la ruota si attaccavano all'auricolare e poi rientravano in gruppo, che...
Certo, era la prima tappa pirenaica, rimane domani, e poi rimangono le Alpi e non saranno facili. Evans aspetterà di stare meglio, Valverde forse ha paura di scoppiare, Kirchen invece credo che avrebbe risposto ma il gruppo non ha collaborato e lui non aveva la forza per farlo da solo (e difatti al traguardo era nero). Queste le dinamiche, ma parlando più in generale concordo sul fatto che ci sia davvero troppa tattica, troppa pretattica e anche (non esiste ma lo inventiamo) post-tattica.

Solo un paio di considerazioni:
Oggi Bulbarelli ha pronunciato quella che per me è una somma bestemmia: Riccò come PAntani. Calma. Marco scattava davanti ad avversari che non gli avrebbero lasciato un secondo, altro che un minuto, e su salite ben diverse. nche solo oropa non era come oggi.. e difatti al Giro, quando c'erano salite più dure e tutte in fila, Riccò non attaccava, o se lo faceva non riusciva a fare la differenza. Non è un caso se davanti a lui al Plan c'erano tizio o caio. Non è un caso se sul Giau non ha attaccato,se se se.
Insomma: Pantani, altra testa, altro cuore, altre imprese.

Seconda considerazione: s'è parlato di BAsso, ma ad esempio nel Giro 2006 ha attaccato in rosa, seguito solo da Simoni. Chi si ricorda l'Aprica?
Insomma, anche se non estroverso o spettacolarissimo, Basso non mi sembra così schiavo di tatticismi.


Intervento perfetto.
Lo scempio visto oggi mi ricorda alla perfezione quello che abbiamo visto 50 giorni fa al Giro nella tappa con Manghen e Pampeago ed in quella successiva: gruppo dei "migliori" (gli ho fatto un grosso complimento) fermo con i capitani impegnati a guardarsi l'uno con l'altro. Sella, fuori classifica, che scatta e viene lasciato andare senza la minima resistenza.

Per ciò che riguarda Basso, mi pare che lui attaccava, anzi Simoni nella tappa dell'Aprica si è lamentato proprio del fatto che Basso aveva attaccato troppo, così tanto da staccarlo...

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 13/07/2008 alle 22:45
be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.

mi piacerebbe vedere i corridori reagire con la loro testa, si perchè la testa di un atleta sotto sforzo porta a ragionare in un modo diverso dalla testa di un ds collegata per radio sull'ammiraglia.

oggi riccò è andato per due motivi, uno è che in salita era il più forte e l'altro perchè dalle radioline è arrivato l'ordine di fare melina.....

 

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oltre la cima

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/07/2008 alle 22:58
vinokourov era un corridore che cercava sempre di far saltare il banco.........
anche il cunego del 2004 o anche dell'ultima lombardia dove attaccava in discesa era uno spettacolo..........
e pure rebellin savoldelli bettini che attaccano dalla cipressa alla sanremo...........
oppure ballan che al fiandre attacca da lontano è spettacolo ma devolder che era in fuga con lui ed era il più forte non ha collaborato per ordine del direttore sportivo............

ecco forse lo spettacolo lo rovinano i direttori sportivi che impongono loro cosa fare ai corridori.........

ah tempo fa non si era parlato di eliminare le radioline in un paio di tappe di montagna?????????

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/07/2008 alle 23:26
Anch'io come voi ho questa sensazione. Il "gregge di pecore", purtroppo, esiste, e oggi si è visto. La decapitazione di una generazione di corridori di alto livello ha fatto il resto.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 14/07/2008 alle 00:28
con tutto rispetto per le Vostre opinioni... qualcuno di voi ha mai corso in bicicletta? non lo so, ma secondo me no... come vi permettete di giudicare cose di cui non avete esperienza? siete mai stati al gancio (al tour, non nel giretto della domenica) con un riccò che vi scatta in faccia? non credo proprio...
a me sembra sempre ingiusto criticare un "professionsita" e con questa parola intendo uno che svolge un lavoro, che può essere quello di ciclista come quello di postino.
se uno venisse a dirvi come lavorare, cosa gli rispondereste? vieni a fare il mio lavoro e poi dimmi... ecco... quindi ci penserei molto bene prima di insegnare ai corridori come correre!
per fortuna la linea di cicloweb spinge a ragionare (grassi e casaldi sono bravissimi e non si permettono mai di giudicare, casomai spingono alla riflessione mettendo qualche pulce nell'orecchio), perchè chi lo gestisce sa bene che non può essere nella testa di un corridore...
non dico che solo chi ha corso in bici possa parlare di ciclismo, ma un po' più di rispetto per il lavoro dei vari evans, riccò e valverde lo porterei... se voi foste banchiere e menchov venisse a dirvi come contare i soldi, cosa pensereste?

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/07/2008 alle 00:40
Originariamente inviato da spino_tk

be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.

Amen!

Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline.
Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto. Fuffa.
E come poteva essere altrimenti, "detronizzare" così i direttori sportivi avrebbe suscitato senz'altro la loro reazione, ma una botta di coraggio (e di senno) ci voleva. Ci vorrebbe.

Vogliamo un ciclismo con meno tatticismi? Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 14/07/2008 alle 00:57
Sinceramente preferisco alla grande questo ciclismo, niente cannibali e fatica vera

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 14/07/2008 alle 01:05
Originariamente inviato da Abajia
Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe.

non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/07/2008 alle 02:32
Originariamente inviato da pony

Originariamente inviato da Abajia
Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe.

non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...

Con tutto il rispetto, o non hai capito il mio discorso, o parli per interesse (anche se di ragazzini, sei comunque un ds, giusto?), o entrambe le cose.

Ho detto che la stragrande maggioranza dei tifosi vorrebbe che le radioline che, checché se ne dica, limitano grandemente la fantasia dei corridori, fossero interdette durante la corsa.
Con questo ti sembra forse che stia parlando di demagogia applicata al ciclismo?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 06:03
concordo con quasi tutto quello che e' stato detto tranne che per la tappa del Fedaia,a me quella tappa e' piaciuta e la battaglia c'era stata

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 14/07/2008 alle 07:10
Originariamente inviato da GiboSimoni

senza l'azione di riccò si sarebbe arrivati in volata...xò c'è chi qua dentro preferisce o questo tipo di ciclismo o quello di basso....quindi...


Non si tratta di farsi piacere Basso o Riccò...
il problema è che qui sono tutti dei Basso, e di gente come Riccò è rimasto..Riccò!!
Non esagero, ma tra i cosiddetti uomini di classifica mancava qualcuno che provasse a vincere il Tour attaccando.
Sicuramente l'abolizione degli abbuoni ha ancora peggiorato le cose.
Il problema è che troppi corridori hanno paura di sbagliare. Di saltare, di perdere la loro quinta o sesta posizione a Parigi.
Ma un Leipheimer che nei 5 al Tour c'è già arrivato, fra 5 anni nessuno se lo ricorderà più.
Ricorderò con più piacere Vinokourov, nonostante lo scandalo doping, perchè almeno lui non ha mai avuto paura.
Nel 2006 alla Vuelta, fece saltare il banco dopo tanti tentativi.
Ci fosse stato chiunque altro, portava Valverde in giallo (pardon, amarillo) a Madrid!!
Ecco, bisognerebbe far capire ai corridori, e farlo capire anche noi tifosi, che nel ciclismo bisogna provarci.
Pantani ha collezionato molte più sconfitte che vittorie, eppure ha fatto innamorare del ciclismo un'intera generazione.

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Sep 2007

  postato il 14/07/2008 alle 07:40
Credo che la tappa vinta da Riccò non sia proprio la tappa giusta per trarre conclusioni sull'eccessivo tatticismo o attendismo nel Tour. Ieri le pendenze erano modeste e le squadre avevano i gregari da poter sfruttare fino all'ultimo, soprattutto negli ultimi 26 km. in discesa e pianura con tratti di vento contrario. Io credo che l'intelligenza tattica sia una componente importante del ciclismo moderno e a me questo piace molto. Riccò è molto spettacolare ma lo è da ieri. Al Giro faceva scattini di tre km e all'arrivo i distacchi erano nell'ordine dei 20 secondi. La tappa di oggi sarà la classica tappa del Tour: gruppo compatto fino ai piedi dell'ultima salita, qualche km. ancora in gruppo e poi parte una sorta di cronometro tutti contro se stessi e vedremo finalmente saltare Devolder, Kirchen, Vandevelde e all'arrivo arriveranno alla spicciolata. Probabilmente oggi ci divertiremo più di ieri e non solo grazie a Riccò.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 14/07/2008 alle 07:48
Originariamente inviato da Abajia

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Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe.

non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...

Con tutto il rispetto, o non hai capito il mio discorso, o parli per interesse (anche se di ragazzini, sei comunque un ds, giusto?), o entrambe le cose.

Ho detto che la stragrande maggioranza dei tifosi vorrebbe che le radioline che, checché se ne dica, limitano grandemente la fantasia dei corridori, fossero interdette durante la corsa.
Con questo ti sembra forse che stia parlando di demagogia applicata al ciclismo?

1 sono contro alle radioline
2 non sottolineavo il "radioline si/radioline no", sottolineavo il fatto che tu volessi dare potere decisionale ai tifosi, che secondo me non ne devono avere... se non sono loro a decidere, un motivo c'è ed è giusto...
ribaltiamo: se amadio e bordonali andassero a dire ad un manovale come tirar su i muri, cosa ne penseresti?
a mio avviso il tifoso di ciclismo è una entità perfetta, educata, sportiva e competente: lasciamoli così! se si inizia a prendere le decisioni perchè su un forum o nei bar si da contro alle radioline, poi andrà sempre peggio...
il fatto che tu abbia scritto "contiamo come il due di briscola" mi da ad intendere che vorresti che i tifosi venissero presi maggiormente in considerazione prima di prendere decisioni... se ho capito male, scusa, avrò perso cinque minuti a scrivere inutilmente

 

[Modificato il 14/07/2008 alle 07:54 by pony]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 08:39
Originariamente inviato da Lopi

Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli.

L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. Una corsa sempre dominata da tatticismi, dai giochi di squadra, e quando arriva qualcuno che spezza questi meccanismi ti rendi conto davvero dello squallore delle corse di oggi. Quando Riccardo è scattato a 4 km dal GPM io già pregustavo una corsa di pura adrenalina, Menchov e Valverde che rientrano, Riccò riparte, prova a toglierli di ruota, Evans in difficoltà scortato da Popovych, Samuel Sanchez che rischia il tutto per tutto in discesa per rientrare, lotta sul filo dei secondi e magari una volata a due-tre incerta fino all'ultimo.
Nulla di tutto ciò. Nessuno risponde, Valverde mette Leon Sanchez e Arroyo a fare il ritmo, e alle sue spalle arriva compatto un gruppo di 39 corridori, con ancora dentro gente come Goubert, Fofonov o Knees, non certo il gotha della salita, a testimonianza di come dietro nessuno abbia risposto sul serio. Riccò prende 1 minuto e lo porta sul traguardo, mentre la cosa più emozionante è il commento di Bulbarelli.


Caro Lopi, premettendo che rispetto e in parte condivido la tua opinione, provo a dare una spiegazione razionale di quanto accaduto:

1) Piepoli ha più volte attaccato e rilanciato l'azione insieme a Riccardo, e ai loro primi scatti diciamo che più o meno tutti rispondevano. Quando è partito Ricky per l'ennesima volta, nessuno poteva più rispondere, perchè tutti avevano già consumato quanto avevano.
2) Come ho già scritto nel thread su Ricky, i vari Valverde, Evans, A.Schleck, F.Schleck, Sastre, Menchov, Cunego, Sanchez sono corridori MEDIOCRI rispetto a Ricky sia relativamente alle grandi montagne sia riguardo agli strappi secchi. Riccò ha le carte in regola per diventare il vero numero uno assoluto del ciclismo mondiale.
3) Non potendo rispondere in prima persona, i corridori "mediocri" che ho citato prima (per carità, forti in montagna, ma quasi insignificanti se paragonati a Riccò), hanno preferito far lavorare i loro gregari, un po' per risparmiare energie per il giorno dopo (cioè oggi), un po' perchè il distacco di Riccò incute ancora poco timore (anche se ho visto un Valverde molto preoccupato). Ma, ne sono convinto, anche se si fossero mossi questi cosiddetti "big" per ricucire lo strappo, non ci sarebbero affatto riusciti, perchè erano assolutamente al gancio. Ieri, e pure questo lo ho già scritto in un altro 3d, ci sarebbero voluti gli Armstrong e i Basso dei giorni migliori per tenere (o provare a tenere) la ruota di Ricky.


Non chiedo il ciclismo eroico, so che non c'è più, ma mi basterebbe quello di 4-5 anni fa, quando Popovych attaccava Simoni in maglia rosa, e lui non metteva dietro a tirare Tonti e Bertagnolli, ma rispondeva in prima persona, la corsa scoppiava, e i distacchi si facevano pesanti. Lo stesso Simoni che poi attaccava con Di Luca sul Finestre, Savoldelli si gestiva, Rujano vinceva la tappa, e il Falco salvava la maglia.


Quanti bei ricordi... però ciò era possibile perchè il livello tra i corridori era simile, ieri non c'era parità di livello. cmq è vero, anch'io ricordo con piacere alcune lotte, tipo Armstrong-Basso a Plateau de Beille nel 2005, Basso-Simoni sul Mortirolo 2006, Contador-Rasmussen al Tour 2007, Vino-Valverde alla Vuelta 2006. Però anche questo Tour è bello, con un Riccò solo contro tutti che deve guadagnare tanti tanti tanti minuti per poi difendersi nell'ultima crono.


Oggi invece vediamo Devolder che stravince il Fiandre, mentre gli avversari stanno a guardare per paura di Boonen, vediamo corridori in fuga che buttano l'occasione di una vita stando a guardarsi (ricordate Kroon, Pozzato e Gilbert alla Parigi-Tours?), oppure Devolder non da cambi a Schleck in salita e questo si ferma e fa rientrare Cunego e Anton, che poi li faulmina allo sprint. E poi al giro, Contador in difficoltà sul Giau, Menchov e Riccò lo staccano e poi si guardano in faccia e lo spagnolo rientra.


Ma questa è l'essenza del ciclismo.
Per fare un esempio stupido, tu hai citato la difficoltà di un Contador non al 100% sul Giau. Beh, noi italiani rosichiamo perchè Ricky non affondò il colpo, ma pensa tu la soddisfazione di un tifoso spagnolo nel vedere il suo beniamino rientrare sui migliori.

Le cose vanno anche analizzate da più punti di vista...


Sì, queste cose sono sempre accadute, ma ora sono all'ordine del giorno, e i tatticismi raggiungono livelli di autolesionismo inauditi.


Per concludere, un po' è vero quello che dici, l'attendismo e il tatticismo quest'anno regnano sul ciclismo. Anch'io ho avuto diverse delusioni quest'anno, tra le quali cito solo il Mortirolo al Giro, affrontato blandamente solo perchè lontano dal traguardo. E io che pensavo che avrebbe fatto sfracelli... Pure il tappone dolomitico della Marmolada fu deludente, nessuno ebbe il coraggio di fare corsa dura e Contador-Riccò-Di luca-Simoni-Menchov diedero vita a un bellissimo duello nel finale, ma con distacchi super-contenuti, tanto che Pozzovivo battè tutti...e potrei citare ancora altre corse... Però quest'anno abbiamo anche visto belle cose, con una delle Sanremo più spettacolari degli ultimi 20 anni (credo), con una bellissima Roubaix, con la tappa di ieri; anche nel mondiale dell'anno scorso tutto abbiamo visto tranne l'attendismo.

Quindi, nonostante l'attendismo si stia diffondendo in gruppo, esistono ed esisteranno sempre corridori che rompono gli schemi, come il Cobra di Formigine, come il Trullo volante, come il Grillo livornese, come l'eterno Rebellin.

Poi i vari Evans, Valverde, Menchov, Andy Schleck, Frank Schleck, SAstre, Cunego, Sanchez, ecc.ecc. attendano pure, tanto rischiano seriamente di perdere il Tour facendo così, perchè il Cobra è capace di rifilare loro i minuti veri di distacco.

L'attendismo non paga sempre, anzi...

 

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Livello Tour




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  postato il 14/07/2008 alle 08:45
Originariamente inviato da Lopi

Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli.

L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi.


Ricco' ha corso come Coppi e Bartali...
non e' colpa sua se gli altri non ne avevano...
altrimenti mica lo lasciavano andare.
C'entra poco avere la radiolina o meno...
in questi casi...
ci vogliono le gambe per fare certe cose...
non e' l'auricolare che ha frenato gli altri.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 08:48
Originariamente inviato da arcipen

Originariamente inviato da Lopi

Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli.

L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi.


Ricco' ha corso come Coppi e Bartali...
non e' colpa sua se gli altri non ne avevano...
altrimenti mica lo lasciavano andare.
C'entra poco avere la radiolina o meno...
in questi casi...
ci vogliono le gambe per fare certe cose...
non e' l'auricolare che ha frenato gli altri.



Hai ragione, solo le gambe mancavano agli altri, l'auricolare non c'entra. Se non hai le gambe non puoi rispondere e neanche provarci, ma solo salire con il tuo passo.

(PS: arcipen, ma tu scrivi in versi?)

 

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Elite




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  postato il 14/07/2008 alle 09:15
E' vero che la tappa di ieri non è proprio la tappa giusta per trarre conclusioni o dare giudizi sull'eccessivo tatticismo moderno.

Però c'è a mio avviso un sentore di tutto questo anche nella giornata di ieri: Riccò ha fatto un grandissimo numero sull'Aspin e questo è fuori da ogni dubbio.. Però è vero che i vari Evans, Valverde, lo stesso Cunego & Co. non hanno voluto darsi battaglia! Erano sull'Aspin, non sul Mortirolo, Riccò in salita adesso avrà anche un altro passo ma per la tipologia della salita e per le pendenze non proibitive, dietro i big hanno deciso di stare a guardare così come hanno poi deciso di non speremere nessuno e non andarlo a prendere nei 20 km successivi di discesa e pianura!

Forse nessuno voleva spendere in previsione della tappa odierna, forse tra questi cosidetti uomini di classifica c'era una sorta di patto di non belligeranza prima dei veri Pirenei, non lo so.. Però, giusto o sbagliato, c'è sicuramente stato un certo immobilismo e tatticismo visibile soprattutto dalla vetta dell'Aspin all'arrivo dove non esiste che un gruppo di 40 corridori con buona partecipazine di tutte le squadre di vetta se lo voglia, non vada a prendere un Ricco da solo con 20 km senza salita!

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 14/07/2008 alle 09:16
Originariamente inviato da babeuf

Come ho già scritto nel thread su Ricky, i vari Valverde, Evans, A.Schleck, F.Schleck, Sastre, Menchov, Cunego, Sanchez sono corridori MEDIOCRI rispetto a Ricky sia relativamente alle grandi montagne sia riguardo agli strappi secchi. Riccò ha le carte in regola per diventare il vero numero uno assoluto del ciclismo mondiale.


Mah....questo è ancora tutto da dimostrare... non credo che gli altri siano così scarsi, sicuramente Riccò ha una classe cristallina, ma i vari Valverde, Evans, Menchov e così via non hanno forzato più di tanto, un pò perchè erano stanchi, ma credo soprattutto perchè il buon Ricky era lontano dalle posizioni alte della classifica.

Invece, tornando alla questione iniziale, condivido perfettamente quello che ha detto Lopi, però sulla tappa di ieri non sono d'accordo, perchè era la prima tappa di montagna, facile rispetto a quelle che vedranno impegnati successivamente i corridori, quindi ci può anche stare che non si sia mosso nessuno tra gli uomini di classifica, anche per il discorso che mancavano 26 km all'arrivo dall'Aspin.
Oggi invece assisteremo a un testa a testa fra i big, e capiremo quantomeno chi non potrà vincerlo questo Tour.

O almeno lo spero, altrimenti fai bene a evidenziare gli sfrenati tatticismi nel ciclismo moderno, soprattutto nelle corse a tappe.

 
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Elite




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  postato il 14/07/2008 alle 09:24
Originariamente inviato da arcipen

Originariamente inviato da Lopi

Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli.

L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi.


Ricco' ha corso come Coppi e Bartali...
non e' colpa sua se gli altri non ne avevano...
altrimenti mica lo lasciavano andare.
C'entra poco avere la radiolina o meno...
in questi casi...
ci vogliono le gambe per fare certe cose...
non e' l'auricolare che ha frenato gli altri.



Non lo so ragazzi..
Siamo al 14 di luglio, il vero Tour deve ancora iniziare, l'Aspin ripeto non è il Mortirolo, lo Zoncolan o il Fedaia, fino a quel momento era stata una tappa tranquilla senza insidie e senza che nessuno avesse speso piu di tanto, io non credo che un Valverde non abbia almeno tentato una reazione perchè non aveva le gambe. Il fatto che Riccò poi in discesa e in pianura non abbia perso nulla per 20 km per me è la dimostrazione di immobilismo o tatticismo che va al di là e nulla toglie ai meriti di Riccò, questo deve essere chiaro!

Oggi sì che se si staccano o non riescono a reagire lo fanno perchè non ne hanno o non hanno le gambe o hanno una marcia in meno. In una tappa come quella di oggi nel caso è un ragionamento che condividerei alla grande e spero che ciò accada!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 09:37
Per me non mancavano solo le gambe, non credo che Menchov e Valverde, anche se probabilmente non ne avevano per seguire Riccò, non fossero in grado di staccare Knees e Goubert, non c'era proprio voglia.

Per il resto non mi sembra che sia così scorretto criticare il modo di correre, è vero io non ho mai gareggiato in bici, ma loro fanno quel lavoro solo perchè c'è gente come me che li guarda in TV e sulla strada, altrimenti gli sponsor non investirebbero una lira.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 09:49
Secondo me la mentalità è diversa tra Riccò e gli altri.

Riccò pensa prima allo spettacolo e a far divertire, gli altri pensano a gestire le energie ed i distacchi per dare il massimo gli ultimi giorni o (molti) non crollare troppo.
Forse perchè di forti per il GT ce ne sono pochissimi e quelli sanno che dovranno tirare fuori il meglio l'ultima settimana e competere con Riccò in questo momento non serve per la classifica.
E' vero che la classifica non si definisce adesso, ma lo spettatore si scalda con le gesta di Riccò oggi, di Vino ieri e di Pantani l'altro ieri.

Poi i tatticismi e il lavoro della squadra, l'uso della radiolina ci sono perchè si sa già di mancare in qualcos'altro.

Riguardo Basso, l'ultimo Tour che ha fatto era l'ombra di Armstrong, non ha fatto grandi scatti alla Riccò.
Al Giro penso che la CSC di Basso avrebbe tirato per riprenderlo, oppure avrebbe sfruttato l'occasione per sfiaccare qualcuno.
Se Armstrong fosse in gara oggi, credo che l'avrebbe mandato a riprendere, se ci riusciva non lo so, ma non lo avrebbe lasciato andare come hanno fatto i pisoli ieri.
Non si può lavorare così, è vero che gli altri sono più forti a crono, ma una giornata no capita a tutti, un guasto, la strada bagnata..... e poi è noioso un Tour in cui tutti credono già di sapere come va a finire!!!!

Oggi secondo me in moltissimi penseranno a come andrà Riccò e non a cosa farà Schleck o Valverde, in questo senso, il primo ha già vinto e gli altri sono sconfitti!

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 14/07/2008 alle 11:22
Si, Michela..ma secondo me Riccò non agisce per lo spettacolo, agisce per amor proprio. Da quello che ho capito finora, il ragazzo ha un'ENORME autostima (giustificata? non sono qui per dirlo). Vorrebbe diventare il nuovo Pantani, poi.
Di strada ce ne corre, anche caratterialmente.. Marco conosceva i propri mezzi, ma anche i propri limiti..e di certo non si considerava infallibile all'età di 24 anni, ma tant'è.

Concordo anche con chi ha detto che la tappa di ieri non può essere presa ad esempio, perchè è presto, rimangono Pirenei e Alpi, perchè perchè perchè. Certo, ci perde lo spettacolo..ma capisco anche che una squadra e un ds che vogliano vincere una corsa del genere pssano evitare di pensare allo spettacolo alla tappa n°8 o alla tappa n°9: quello che ci ha provato è stato Valverde alla prima tappa, poi è tornato nei ranghi.

A BAbeuf dico di andarci piano a definire mediocri gli altri corridori perchè non sono scattati su un colle di 3a categoria con il gruppo che lasciava fare. Se davvero fosse stata importante, come tappa, Riccò sarebbe stato certamente ripreso (rimane da capire dove e quando, ma non importa).
E se non vuoi avere un occhio di riguardo per i vari Menchov, Valverde, Evans.. occhio almeno al giovane Schleck, che- ti ricordo- è più giovane di Riccò ma ha dimmostrato di saper fare cose davvero notevoli, e non solo in prospettiva. Insomma, piano col '"Ricky" è meglio, gli altri sono schiappe'.
Anche perchè s'è visto su tutte le salite del Giro, mentre quelle vere del Tour devono ancora arrivare. Ne riparleremo oggi, ne riprleremo sulle Alpi.
Per ora quello che ha fatto Riccò è stato l'equivalente di una fuga nei primi giorni di corridori di squadre minori, che scattano e 99 volte su 100 si fanno riprendere, però sono rimasti qualche ora davanti alle telecamere, loro e gli sponsor.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 11:31
Per me gli esasperati tatticismi derivano anche dall'esperienza.
Esperienza su come si corre un tour, esperienza che manca a Riccò.
Riccò corre per le tappe, sa che difficilmente potrà vincere il tour e si scatena.
Il tatticismo Riccò lo ha applicato al Giro, non scattando quando avrebbe potuto/dovuto.

Qui succede che tutti i favoriti si controllano tra di loro, e a mio avviso ieri era una tappa che poteva anche permettere una tattica del genere. Oggi no.
Oggi è una tappa verità.
Oggi capiremo chi c'è e chi non c'è.
Capiremo anche se Riccò è quello visto ieri e può darle a tutti, e magari zitto zitto arrivare in giallo, oppure se gli altri capiranno che non si scherza e si deve agire in prima persona.
Per me manco Contador sarebbe andato ieri dietro a Riccò, per dirne una.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/07/2008 alle 12:35
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Originariamente inviato da Abajia
Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe.

non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...

Con tutto il rispetto, o non hai capito il mio discorso, o parli per interesse (anche se di ragazzini, sei comunque un ds, giusto?), o entrambe le cose.

Ho detto che la stragrande maggioranza dei tifosi vorrebbe che le radioline che, checché se ne dica, limitano grandemente la fantasia dei corridori, fossero interdette durante la corsa.
Con questo ti sembra forse che stia parlando di demagogia applicata al ciclismo?

1 sono contro alle radioline
2 non sottolineavo il "radioline si/radioline no", sottolineavo il fatto che tu volessi dare potere decisionale ai tifosi, che secondo me non ne devono avere... se non sono loro a decidere, un motivo c'è ed è giusto...
ribaltiamo: se amadio e bordonali andassero a dire ad un manovale come tirar su i muri, cosa ne penseresti?
a mio avviso il tifoso di ciclismo è una entità perfetta, educata, sportiva e competente: lasciamoli così! se si inizia a prendere le decisioni perchè su un forum o nei bar si da contro alle radioline, poi andrà sempre peggio...
il fatto che tu abbia scritto "contiamo come il due di briscola" mi da ad intendere che vorresti che i tifosi venissero presi maggiormente in considerazione prima di prendere decisioni... se ho capito male, scusa, avrò perso cinque minuti a scrivere inutilmente

No, no, non ho detto che vorrei che i tifosi avessero potere decisionale (anche perché la cosa non è fattibile, anche volendo), mi hai frainteso.
Tutto apposto, allora.

 

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(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 13:10
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A BAbeuf dico di andarci piano a definire mediocri gli altri corridori perchè non sono scattati su un colle di 3a categoria con il gruppo che lasciava fare. Se davvero fosse stata importante, come tappa, Riccò sarebbe stato certamente ripreso (rimane da capire dove e quando, ma non importa).
E se non vuoi avere un occhio di riguardo per i vari Menchov, Valverde, Evans.. occhio almeno al giovane Schleck, che- ti ricordo- è più giovane di Riccò ma ha dimmostrato di saper fare cose davvero notevoli, e non solo in prospettiva. Insomma, piano col '"Ricky" è meglio, gli altri sono schiappe'.
Anche perchè s'è visto su tutte le salite del Giro, mentre quelle vere del Tour devono ancora arrivare. Ne riparleremo oggi, ne riprleremo sulle Alpi.


Ma perchè nessuno ha il coraggio di dire che Ricky questo Tour può vincerlo?
L'idea vi fa paura? Temete il fatto che un nostro connazionale sia un extraterrestre? Io ne sono fiero, e lo dico apertamente: CREDO E SPERO CHE RICCO' VINCERA' QUESTO TOUR.


Per ora quello che ha fatto Riccò è stato l'equivalente di una fuga nei primi giorni di corridori di squadre minori, che scattano e 99 volte su 100 si fanno riprendere, però sono rimasti qualche ora davanti alle telecamere, loro e gli sponsor.


Ma che mi dici mai?

Riccò = Feillu = Vogondy = Voeckler = Dumoulin = Longo Borghini = Chavanel ?

No perchè se la pensi così, ci sono quattro possibilità:

1) Stai provocando
2) Stai scherzando
3) Stai parlando di un altro corridore
4) Stai parlando di un altro sport

Cmq ne riparliamo tra 4-5 orette, dopo di che non ci saranno più peli sulla lingua.

 

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  postato il 14/07/2008 alle 13:47
Originariamente inviato da babeuf

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A BAbeuf dico di andarci piano a definire mediocri gli altri corridori perchè non sono scattati su un colle di 3a categoria con il gruppo che lasciava fare. Se davvero fosse stata importante, come tappa, Riccò sarebbe stato certamente ripreso (rimane da capire dove e quando, ma non importa).
E se non vuoi avere un occhio di riguardo per i vari Menchov, Valverde, Evans.. occhio almeno al giovane Schleck, che- ti ricordo- è più giovane di Riccò ma ha dimmostrato di saper fare cose davvero notevoli, e non solo in prospettiva. Insomma, piano col '"Ricky" è meglio, gli altri sono schiappe'.
Anche perchè s'è visto su tutte le salite del Giro, mentre quelle vere del Tour devono ancora arrivare. Ne riparleremo oggi, ne riprleremo sulle Alpi.


Ma perchè nessuno ha il coraggio di dire che Ricky questo Tour può vincerlo?
L'idea vi fa paura? Temete il fatto che un nostro connazionale sia un extraterrestre? Io ne sono fiero, e lo dico apertamente: CREDO E SPERO CHE RICCO' VINCERA' QUESTO TOUR.


Per ora quello che ha fatto Riccò è stato l'equivalente di una fuga nei primi giorni di corridori di squadre minori, che scattano e 99 volte su 100 si fanno riprendere, però sono rimasti qualche ora davanti alle telecamere, loro e gli sponsor.


Ma che mi dici mai?

Riccò = Feillu = Vogondy = Voeckler = Dumoulin = Longo Borghini = Chavanel ?

No perchè se la pensi così, ci sono quattro possibilità:

1) Stai provocando
2) Stai scherzando
3) Stai parlando di un altro corridore
4) Stai parlando di un altro sport

Cmq ne riparliamo tra 4-5 orette, dopo di che non ci saranno più peli sulla lingua.


Oh mamma.
Riccò può vincere un Tour senza crono, quando ci sarà lo vedremo. Altrimenti dovrebbe dare a tutti 10 minuti.
Se vedo extraterrestri, italiani o meno, io non ne sono troppo felice..perchè troppe volte sono stato scottato. Poi se vuoi riprendere il discorso dell'"evviva in vista dell'olimpiade i nuotatori distruggono il record mondiale ogni giorno" fai pure.
Le tue quattro possibilità sono limitanti, manca la quinta: sto dicendo sul serio. Scusami, ma un arrivo in volata e soprattutto uno scatto su un colle di 3a categoria (sottolineo)- tra l'altro UNICA SALITA di giornata- mentre il gruppo lasciava fare NON MI SEMBRANO imprese d'altri tempi ( o semplicemente imprese). Ben altra cosa era scattare al Giro, ben altra cosa sarà scattare sulle Alpi, ben altra cosa sarà scattare con due salite alle spalle, ben altra cosa sarà scattare con i "big" che rispondono.
Ieri l'hanno lasciato fare.
O credi davvero che un qualunque uomo di classifica o gregario non fosse in grado di scattare con pendenze dal 4 al 6%, o ancora nessuno fosse in grado di riprendere un minuto in 20 km?
L'hanno lasciato fare, esattamente come- nella dinamica di una tappa- il gruppo lascia andare in fuga corridori considerati non pericolosi al momento, che così si mettono in mostra. Se poi quelli in fuga fossero vagamente pericolosi, o se i velocisti vogliono fare la volata, il gruppo riprende la fuga. Ora, cambia "tappa" con "corsa a tappe", "andare in fuga" con "vincere la tappa", "velocisti" con "uomini di classifica" e avrai un quadro della situazione. E' una semplice proporzione matematica, sei fresco di maturità e sai bene di cosa parlo..

Personalmente l'unica cosa che mi da' fastidio è il fenomeno mediatico che stanno creando attorno al corridore: il "nuovo Pantani". Come nel 2004 Cunego, no?
Per chi ha visto dal vivo le imprese di Marco, questa è e rimane una grande bestemmia. Marco, che scattava a mani basse ma quando la strada era un muro. Marco, a cui nessuno regalava niente, altro che un minuto. Marco, che piegava gli avversari. Che scavalcava l'intero gruppo dopo un salto di catena, a velocità doppia. Che batteva Armstrong. Insomma: Pantani.
Dicono che fosse dopato anche lui, lo sai? Io non so se sia vero o no, e nemmeno m'importa. Ma nel caso, sarebbe una delle scottature di cui parlavo prima? Rientrerebbe nella casistica?
Consierazione che non faccio nemmeno.

Quindi deciditi: o quella di ieri è un'impresa fuori dal normale e Riccò è un extraterrestre (è un bene? un male? lo era per Basso? per Vino?), oppure era una salita tutto sommato semplice in una tappa non impegnativa, seguita da una discesa e un piano dove il gruppo ha lasciato DEL TUTTO FARE. E qui allora tutto si ridimensiona.

Comunque, da quello che posso sapere io, nemmeno oggi sarà tempo di parlare e/o bullarsi ("ve l'avevo detto!!"), cosa che forse speri di fare: le risposte verranno tra una settimana.
Oggi possiamo sapere piccoli verdetti che potranno anche non valere sulle Alpi (ad esempio Evans ora è dolorante, tra una settimana sarà pronto.. Valverde non è nel momento migliore, tra una settimana etc etc...). Senza contare la crono.
Saluti.

 

[Modificato il 14/07/2008 alle 13:51 by desmoblu]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 13:56
Potrei chiedere una cosa?

Ho aperto questo thread per discutere di come e perchè i tatticismi rovinano lo spettacolo, non per fomentare la discussione su Riccò nuovo Pantani (anche perchè ormai qualsiasi scalatore italiano da Baliani in su è stato già nominato nuovo Pantani).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 13:57
Originariamente inviato da desmoblu
Quindi deciditi: o quella di ieri è un'impresa fuori dal normale e Riccò è un extraterrestre (è un bene? un male? lo era per Basso? per Vino?), oppure era una salita tutto sommato semplice in una tappa non impegnativa, seguita da una discesa e un piano dove il gruppo ha lasciato DEL TUTTO FARE. E qui allora tutto si ridimensiona.


quindi uno o è un dopato o è un mediocre?
bhe complimenti...non mi stupisco che questo sport sia così bistrattato...con tifosi così...

e per favore... basta con sta storia di "non nominare il nome di pantani invano"
premesso che ci sono stati corridori molto più forti di pantani prima come ci saranno corridori molto più forti in futuro, quando si dice riccò ricorda pantani non si intende che al 100% sia uguale (altrimenti non avrebbe senso fare paragoni no?) riccò oggettivamente per il modo di correre e per lo stile lo ricorda ecco tutto...non mi sembra questa grande bestemmia...

p.s.
ha ragione lopi...rientriamo in topic che è meglio..

 

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se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 14:17
Originariamente inviato da pony

con tutto rispetto per le Vostre opinioni... qualcuno di voi ha mai corso in bicicletta? non lo so, ma secondo me no... come vi permettete di giudicare cose di cui non avete esperienza? siete mai stati al gancio (al tour, non nel giretto della domenica) con un riccò che vi scatta in faccia? non credo proprio...
a me sembra sempre ingiusto criticare un "professionsita" e con questa parola intendo uno che svolge un lavoro, che può essere quello di ciclista come quello di postino.
se uno venisse a dirvi come lavorare, cosa gli rispondereste? vieni a fare il mio lavoro e poi dimmi... ecco... quindi ci penserei molto bene prima di insegnare ai corridori come correre!
per fortuna la linea di cicloweb spinge a ragionare (grassi e casaldi sono bravissimi e non si permettono mai di giudicare, casomai spingono alla riflessione mettendo qualche pulce nell'orecchio), perchè chi lo gestisce sa bene che non può essere nella testa di un corridore...
non dico che solo chi ha corso in bici possa parlare di ciclismo, ma un po' più di rispetto per il lavoro dei vari evans, riccò e valverde lo porterei... se voi foste banchiere e menchov venisse a dirvi come contare i soldi, cosa pensereste?


Ma la fatica non si mette in discussione, ci mancherebbe!
Ci sono corridori di talento presenti e questo è innegabile, qualcuno più o qualcuno meno, ma è la condotta di gara che si discute.
Non si può correre senza rischiare, eppure è questa la mentalità che passa adesso..."aspetterò la terza settimana.." ma cosa aspetti? Alla 3° settimana starete tutti freschi e allora ciao, si decide tutto nella crono!
Io ho visto un giro d'italia bellissimo l'anno scorso, perchè c'era una squadra, la Saunier Duval, che faceva di tutto per mettere in difficoltà la maglia rosa e la maglia rosa che non era troppo tenera con gli avversari.
Nel 2006 ho visto un giro semplicemente stupendo, perchè c'era un corridore che ci teneva a dimostrare di essere il più forte e faceva selezione, c'era un'altro che voleva vincere a tutti i costi e hanno dato vita a una tappa, quella del Mortirolo, che passerà alla storia.
Nel 2005 erano tutti lì ad attaccare un corridore in maglia rosa che era solo e vulnerabile in salita, ma che ha resistito grazie alla sua intelligenza.

E credo che questi 3 giri, in quanto a qualità dei corridori che si giocavano la vittoria, erano un pelino sotto rispetto a quello di quest'anno. Che però non mi ha emozionato come questi 3 giri.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 14/07/2008 alle 14:43
Come ho già avuto modo di scrivere quando si snocciolavano i favoriti del Tour, credo che il livello medio dei corridori da GT sia uno dei più bassi di sempre (e sicuramente da quando seguo il ciclismo).

E questo dipende da una miriade di cose:
1) un po' perché tutti i "big" degli ultimi anni sono fuori dai giochi (squalifiche, ritiri, confinati nelle Continental, etc.)
2) un po' perché il casino di Pro Tour/non Pro Tour, inviti/non inviti, ha sparpagliato corridori che potrebbero essere protagonisti nei GT (anche solo per le tappe, vedi Garzelli) in una miriade di squadre
3) un po' perché le spese economiche di talune squadre, costrette a 25/30 corridori e ad un calendario vastissimo, per lunghezza e diversità di corse, ha necessariamente fatto cambiare le fisionomie dei roster decisi dai team manager.

Ed è quest'ultimo il punto focale.
Se si inizia a correre "per forza" (vedi Pro Tour) a gennaio, in Australia, io team manager devo predisporre che almeno 8-10 corridori vadano forte già ad inizio stagione.
Tra quegli 8-10 corridori ci deve essere anche qualche buono, sennò io squadra - soprattutto se medio-piccola - faccio continue brutte figure nei confronti delle altre squadre "Pro Tour".
E poi arriva Parigi-Nizza, Tirreno e Sanremo; i Paesi Baschi e Fiandre-Gand-Roubaix; Amstel-Freccia-Liegi e il Romandia.
Il primo GT, il Giro d'Italia, arriva dopo un'attività molto intensa. Che praticamente nessuna squadra (anche per i motivi dei punti 1 e 2) prepara in maniera specifica, a) perché non se lo può permettere (troppo alto il rischio di far flop e buttare praticamente un'annata o quasi); b) perché non ha i corridori adatti (a maggior ragione se deve fare anche Tour e Vuelta).

Ecco allora che il livello medio dei corridori che partecipano ai GT è basso. Se non "basso" universalmente, almeno basso per le caratteristiche che dovrebbero avere i corridori da GT. E parlo soprattutto dei gregari.

Ieri con la maglia gialla c'erano 37 corridori. Tra questi, solo un suo compagno (Siutsou). In fase di microscopio avevamo indicato la CSC come la squadra più forte: infatti tra quei 37, 3 erano CSC; Sastre, Andy e Frank Schleck; nessun gregario, chi tira? Con Evans c'era solo Popovych. Al massimo, c'erano Pereiro ed Arroyo con Valverde; la Caisse (Sanchez sarebbe rimasto lì se non avesse lavorato prima) s'è dimostrata la squadra più compatta. L'Euskaltel, squadra di grimpeur, aveva i soli Astarloza e S. Sanchez.
E dire che c'erano 4 corridori dell'AG2R (Dessel, Efimkin, Valjavec, Goubert), che non sono fulmini di guerra e che forse sarebbero dei gregari eccellenti per i vari Evans, Menchov, Valverde e Andy Schleck.

Però la Silence, la Rabobank, la Caisse e la CSC non possono comprare 4 buoni corridori di quel livello per i GT, perché la coperta è corta.
Il calendario vasto e l'obbligatorietà di andare a certe corse, unita sempre al target 25-30 corridori (minimo-massimo) da avere, vuol dire che se si prendono 4 (diciamo 2, va) gregari per i GT, si hanno meno spazi per i corridori da classiche, da medie corse a tappe, e via andando (anche perché non è che si hanno budget infiniti, e qualche giovane al "minimo" contrattuale ci deve stare).

Ma il livello di torpore visto a Giro e Tour (diciamo che Sella ha fatto al Giro quello che Riccò sta facendo [e speriamo continui a fare] al Tour) non dipende certo unicamente da questi fattori.
Dipende anche da ds, team manager (e commentatori televisivi) che sono stati letteralmente plagiati dalla Banesto di Indurain e dalla Us Postal/Discovery Channel di Armstrong. Squadre fortissime che non lasciavano spazio a nessuno, a meno che non stesse bene a loro.

Armstrong per il Tour comprava come gregari i vincitori di Giro e Vuelta, non so se è chiaro. Heras prima, Savoldelli poi. Kirchen oggi ha come gregari per la montagna Hincapie e Lovkvist: uno troppo vecchio, l'altro troppo giovane; e Kirchen è anche tutto da vedere come corridore da GT. E il Team Columbia, per bacco!, è una delle squadre più forti e più facoltose del ciclismo. E non hanno un capitano "certo", né (tanti) gregari "all'altezza" per il Tour de France.

Questo ciclismo è brutto?
Secondo me è semplicemente diverso.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2008 alle 18:07
Originariamente inviato da desmoblu

Oh mamma.
Riccò può vincere un Tour senza crono, quando ci sarà lo vedremo.


Il Tour si vince sulle GRANDI MONTAGNE, se no il favorito per quest'anno era CAncellara. La crono è un qualcosa IN PIU', che può avvantaggiare l'uno o l'altro scalatore/passista-scalatore, ma se un fa il vuoto serio in salita, come Riccò ha fatto ieri, la classifica generale arriva.


Se vedo extraterrestri, italiani o meno, io non ne sono troppo felice..perchè troppe volte sono stato scottato. Poi se vuoi riprendere il discorso dell'"evviva in vista dell'olimpiade i nuotatori distruggono il record mondiale ogni giorno" fai pure.


La filosofia del sospetto non fa bene a nessuno sport, nè al nuoto nè al ciclismo.


Le tue quattro possibilità sono limitanti, manca la quinta: sto dicendo sul serio. Scusami, ma un arrivo in volata e soprattutto uno scatto su un colle di 3a categoria (sottolineo)


L'Aspin è di terza categoria? Io pensavo di prima...


- tra l'altro UNICA SALITA di giornata


Non c'era il Peyresourde prima, o sbaglio?


- mentre il gruppo lasciava fare


già, con lampre (Bruseghin), Nibali, Caisse d'epargne a tutta dietro.


NON MI SEMBRANO imprese d'altri tempi ( o semplicemente imprese).


E le vere imprese quali sono? Quelle di Andy Schleck?


Ben altra cosa era scattare al Giro, ben altra cosa sarà scattare sulle Alpi, ben altra cosa sarà scattare con due salite alle spalle, ben altra cosa sarà scattare con i "big" che rispondono.
Ieri l'hanno lasciato fare.
O credi davvero che un qualunque uomo di classifica o gregario non fosse in grado di scattare con pendenze dal 4 al 6%, o ancora nessuno fosse in grado di riprendere un minuto in 20 km?
L'hanno lasciato fare, esattamente come- nella dinamica di una tappa- il gruppo lascia andare in fuga corridori considerati non pericolosi al momento, che così si mettono in mostra. Se poi quelli in fuga fossero vagamente pericolosi, o se i velocisti vogliono fare la volata, il gruppo riprende la fuga. Ora, cambia "tappa" con "corsa a tappe", "andare in fuga" con "vincere la tappa", "velocisti" con "uomini di classifica" e avrai un quadro della situazione. E' una semplice proporzione matematica, sei fresco di maturità e sai bene di cosa parlo..


Il ciclismo non è matematica! Riccò fa paura, oggi è rimasto con i """""big"""" per tutta la salita e pur essendo molto stanco non ha faticato a tenere le nano-progressioni di Evans.


Personalmente l'unica cosa che mi da' fastidio è il fenomeno mediatico che stanno creando attorno al corridore: il "nuovo Pantani". Come nel 2004 Cunego, no?
Per chi ha visto dal vivo le imprese di Marco, questa è e rimane una grande bestemmia. Marco, che scattava a mani basse ma quando la strada era un muro. Marco, a cui nessuno regalava niente, altro che un minuto. Marco, che piegava gli avversari. Che scavalcava l'intero gruppo dopo un salto di catena, a velocità doppia. Che batteva Armstrong. Insomma: Pantani.
Dicono che fosse dopato anche lui, lo sai? Io non so se sia vero o no, e nemmeno m'importa. Ma nel caso, sarebbe una delle scottature di cui parlavo prima? Rientrerebbe nella casistica?
Consierazione che non faccio nemmeno.


Riccò non è Pantani, va molto meno in salita e di più sugli strappetti e in volata. Le tue affermazioni sul doping, poi, non fanno altro che rientrare nella cultura del sospetto di cui parlavo prima, e che fa solo MALE allo sport, di qualunque sport si tratti.


Quindi deciditi: o quella di ieri è un'impresa fuori dal normale e Riccò è un extraterrestre (è un bene? un male? lo era per Basso? per Vino?), oppure era una salita tutto sommato semplice in una tappa non impegnativa, seguita da una discesa e un piano dove il gruppo ha lasciato DEL TUTTO FARE. E qui allora tutto si ridimensiona.


Io mi decido: grande impresa, forse non proprio da extraterrestre, ma grande impresa.


Comunque, da quello che posso sapere io, nemmeno oggi sarà tempo di parlare e/o bullarsi ("ve l'avevo detto!!"), cosa che forse speri di fare: le risposte verranno tra una settimana.
Oggi possiamo sapere piccoli verdetti che potranno anche non valere sulle Alpi (ad esempio Evans ora è dolorante, tra una settimana sarà pronto.. Valverde non è nel momento migliore, tra una settimana etc etc...). Senza contare la crono.


Come avevi previsto, oggi non è stato giorno di verdetti, con un Ricky troppo stanco per poter essere valutato.

Ma il giudizio sui """"big"""" è chiaro: BOCCIATI. E' un Tour incredibilmente mediocre tra gli uomini di classifica, con un Evans che fa progressioni che non voglio, per rispetto, definire ridicole, ma senz'altro che non fanno male, con un Cunego che si prepara per il Tour DALL'INVERNO e poi crolla solo ed esclusivamente psicologicamente, e idem per Andy Schleck, con un Frank Schleck abbastanza convincente ma non esagerato, con un Sastre mediocre, con un Menchov sempre a ruota, con un Valverde alla deriva, con un Kirchen stanchissimo per le fatiche dei primi giorni.

Comunque come dici giustamente tu, ogni giudizio è rimandato alle Alpi.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 14/07/2008 alle 19:51
Originariamente inviato da babeuf

Come avevi previsto, oggi non è stato giorno di verdetti, con un Ricky troppo stanco per poter essere valutato.

Ma il giudizio sui """"big"""" è chiaro: BOCCIATI. E' un Tour incredibilmente mediocre tra gli uomini di classifica, con un Evans che fa progressioni che non voglio, per rispetto, definire ridicole, ma senz'altro che non fanno male, con un Cunego che si prepara per il Tour DALL'INVERNO e poi crolla solo ed esclusivamente psicologicamente, e idem per Andy Schleck, con un Frank Schleck abbastanza convincente ma non esagerato, con un Sastre mediocre, con un Menchov sempre a ruota, con un Valverde alla deriva, con un Kirchen stanchissimo per le fatiche dei primi giorni.

Comunque come dici giustamente tu, ogni giudizio è rimandato alle Alpi.



Siamo in un periodo di transizione dove non si intravedono nuovi fenomeni in grado di mettere tutti d'accordo.

A Valverde sembra manchi la tenuta, forse ha preso più la piega verso le classiche che non verso i GT. Non ci piangerò la notte, non avendo mai visto Valverde fare un attacco che mi abbia causato chissà quali sconquassi emotivi.
E forse altrettanto si può dire per Cunego.
Che però ha la scusante delle tante cadute, che sicuramente bene non fanno.
E che, se in forma come nello scorso Lombardia, almeno un po' di emozioni le provoca.
Evans, la nuova maglia gialla, è un buon corridore, ma manca di veri punti di forza. Idem per Menchov.
Anche Kirchen non sembra avere partìcolari frecce al suo arco.
Frank Shleck ha sicuramente personalità e sa andare in fuga.
Ecco, posto con le spalle al muro scelgo Frank.

In questo panorama Riccò sembra l'unico che "mette le cose in chiaro".
Sa che la salita è la sua unica arma, ha ancora tre munizioni: Prato Nevoso, Jausiers, l'Alpe d'Huez. Intervallate da un unico giorno di riposo.
Dovrà avere tante gambe e tanto recupero.
Purtroppo c'è anche un'altra crono da 53 km, eterna. Potrebbe lasciarci 5 minuti.
Ecco, il ciclismo di oggi premia la completezza. Se il livello scende un po', come sembra sia successo in questi ultimi anni, assomiglia molto alla mediocrità.

PS, riguardo la querelle sulle radioline: non facciamo i luddisti, le radioline servono molto per esigenze diciamo così logistico-organizzative.
Se hai le gambe per scattare, lo sai tu e solo tu.
Che Tizio è pericoloso e Caio lo puoi lasciare andare perchè fuori classifica, lo sai tu.
Ma se fori o cadi in pianura, con la radiolina magari eviti di perdere un Tour.

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 08:15
Originariamente inviato da cassius

Originariamente inviato da babeuf

Come avevi previsto, oggi non è stato giorno di verdetti, con un Ricky troppo stanco per poter essere valutato.

Ma il giudizio sui """"big"""" è chiaro: BOCCIATI. E' un Tour incredibilmente mediocre tra gli uomini di classifica, con un Evans che fa progressioni che non voglio, per rispetto, definire ridicole, ma senz'altro che non fanno male, con un Cunego che si prepara per il Tour DALL'INVERNO e poi crolla solo ed esclusivamente psicologicamente, e idem per Andy Schleck, con un Frank Schleck abbastanza convincente ma non esagerato, con un Sastre mediocre, con un Menchov sempre a ruota, con un Valverde alla deriva, con un Kirchen stanchissimo per le fatiche dei primi giorni.

Comunque come dici giustamente tu, ogni giudizio è rimandato alle Alpi.



Siamo in un periodo di transizione dove non si intravedono nuovi fenomeni in grado di mettere tutti d'accordo.

A Valverde sembra manchi la tenuta, forse ha preso più la piega verso le classiche che non verso i GT. Non ci piangerò la notte, non avendo mai visto Valverde fare un attacco che mi abbia causato chissà quali sconquassi emotivi.
E forse altrettanto si può dire per Cunego.
Che però ha la scusante delle tante cadute, che sicuramente bene non fanno.
E che, se in forma come nello scorso Lombardia, almeno un po' di emozioni le provoca.
Evans, la nuova maglia gialla, è un buon corridore, ma manca di veri punti di forza. Idem per Menchov.
Anche Kirchen non sembra avere partìcolari frecce al suo arco.
Frank Shleck ha sicuramente personalità e sa andare in fuga.
Ecco, posto con le spalle al muro scelgo Frank.

In questo panorama Riccò sembra l'unico che "mette le cose in chiaro".
Sa che la salita è la sua unica arma, ha ancora tre munizioni: Prato Nevoso, Jausiers, l'Alpe d'Huez. Intervallate da un unico giorno di riposo.
Dovrà avere tante gambe e tanto recupero.
Purtroppo c'è anche un'altra crono da 53 km, eterna. Potrebbe lasciarci 5 minuti.
Ecco, il ciclismo di oggi premia la completezza. Se il livello scende un po', come sembra sia successo in questi ultimi anni, assomiglia molto alla mediocrità.

PS, riguardo la querelle sulle radioline: non facciamo i luddisti, le radioline servono molto per esigenze diciamo così logistico-organizzative.
Se hai le gambe per scattare, lo sai tu e solo tu.
Che Tizio è pericoloso e Caio lo puoi lasciare andare perchè fuori classifica, lo sai tu.
Ma se fori o cadi in pianura, con la radiolina magari eviti di perdere un Tour.


Il fatto che il ciclismo odierno premi la completezza per i GT non è comunque la causa prima della mediocrità. Penso che la completezza e la costanza sia sempre stata l'arma vincente per i GT, ma a questo proposito si deve distinguere la completezza ad altissimo livello (tipo Armstrong) e la completezza mediocre (tipo evans).

 

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  postato il 15/07/2008 alle 08:16
Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 08:23
Originariamente inviato da Laura Idril

Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte


Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam.

L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due.

 

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  postato il 15/07/2008 alle 08:27
Certo che sei bello incontentabile però!
Hai ragione, era meglio se non spremevano Voigt e Cancellara così arrivavano tutti insieme anche Valverde, Cunego e il fenomeno Andy Schleck, meglio no?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 08:33
Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da Laura Idril

Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte


Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam.

L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due.


chi ti dice invece che non preparavano l'azione di Frank?
Come fai a dare per scontato che era per Andy o sastre?
A mio avviso Frank era naturale che fosse il primo a partire secondo le gerarchie ipotizzate.
Poi ha visto che era l'unico che aveva la gamba e ha insistito, mi è sembrata una scelta logica oltre che azzeccata. Alla fine in classifica è dietro solo per un secondo.
Se la CSC non si fosse mossa sarebbe stata una tappa molto noiosa alla fine visto che non ci sono stati questi scatti micidiali ma è stata più una selezione naturale che altro.
Per me la CSC ha fatto un bel gioco di squadra.

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 15/07/2008 alle 08:40
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Originariamente inviato da Laura Idril

Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte


Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam.

L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due.

mediocrità? mediocrità? ma porca miseria!!! voglio vedertici a scalare l'hautacam e scattare staccando gli altri...
se evans e schleck sono mediocri allora un gregario cos'è? una me.rda??? no no e poi no...
scusate ma io mi irrito di brutto quando leggo certe cose: se evans, schleck e menchov sono li è per un motivo, ed il motivo è che se sei un mediocre, come lo era il sottoscritto quando correva, a fare il tour non ci vai...
rispetto ragazzi, rispetto per questi qua che si fanno un mazzo tanto, e non si bombano nemmeno più... (o non come una volta, opinione mia)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 08:53
Spezzo una lancia a favore del ciclismo moderno.
Prendi la tappa di ieri, guardane l'altimetria e dimmi se non ti ricorda la tappa del Giro col Manghen e l'Alpe di Pampeago. Ora, al Giro hanno fatto entrambe le salite con passo cicloturistico e senza attacchi (tranne che negli ultimi 1500m, s'intende), quando invece già sul Manghen si capiva che qualche big poteva essere fatto fuori. Hanno deciso di temporeggiare e di guardarsi, così chi era in difficoltà anzichè andare fuori classifica e rimasto a ruota e ha tenuto e guarda caso uno di questi ha vinto il Giro (altro che crono e cadute, come dice uno che è delle mie parti). E noi tutti (giustamente) a lamentarci della noia e dell'incapacità dei cosiddetti uomini di classifica di prendere l'iniziativa. Che noia! Dicevamo.
Prendi la tappa di ieri, altimetria simile , prima vera gande fatica della corsa (come l'altra): tutti ci aspettiamo che le schermaglie comincino sull'Hautacam, mentre invece la CSC, ieri spettacolare, decide di fare venire i nodi al pettine fin da subito, a costo di giocarsi qualche carta importante. Chi ne ha sta dentro, chi non ne ha è fuori. Non si bluffa. Così, a 50 km dall'arrivo dell'arrivo della prima vera tappa di montagna, abbiamo visto rimbalzare Valverde, Cunego, Devolder, Kreuziger, Samuel Sanchez e la classifica generale già sconvolta. Mentre sull'Hautacam sono saltati Andy e Kirchen. Io dico che la tappa di ieri è stata spettacolare e che mi sono divertito (a parte quando mi è saltato lo streaming a 3 km dalla fine) e per lo più grazie alla CSC, che ha dato spettacolo e ha insegnato a molte squadre (soprattutto italiane) come si corre er vincere un GT. Poi magari non lo vincerà, perchè Frank e Sastre hanno qualcosa in meno di Evans e Menchov nelle tre settimane e a crono. Però ieri io mi sono visto una gran bella corsa. Per cui, secondo me, il ciclismo moderno non è sempre così schifoso.

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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