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Autore: Oggetto: PANSEC superato in salita da Marco Pantani

Livello Tour




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  postato il 29/05/2008 alle 07:10
Chiedo un aiuto agli amici di Cicloweb.
Ricordo che in una tappa del Tour (forse quello del 1997) il francese Pansec era scattato in una salita ma ben presto Marco Pantani lo raggiunse ed in una curva a sinistra lo superò a velocità tripla.
Al povero Pansec non restò altro da fare che allargare le braccia in segno di resa e di ammirazione vista la veemenza dello scalatopre di Cesenatico.
Vi ricordate in quale tappa avvenne il fatto e qual era l'anno? E se la tappa era del Tour o del Giro?
Grazie.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 29/05/2008 alle 07:30
La tappa che citi è relativa al Tour de France 1994, la Valreas Alpe d'Huez, vinta da Roberto Conti. Pantani chiese 8° e Pansec 15°.

Ciao!

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 07:45
A occhio avrei buttato lì che la tappa del gesto di Pensec fosse quella del 1995 (quando Pantani era più noto), se non più avanti ancora.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 08:01
nel dvd in edicola c'è l'episodio

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 29/05/2008 alle 09:29
Sperando che il telefono mi lasci un po' di pace.....
Il Tour 1994, fu agrodolce per Marco. Gli echi del Giro d'Italia, avevano lasciato una ferita in Indurain. L'essere stato sbeffeggiato da Pantani all'Aprica e non solo, gli aveva messo addosso la volontà di fargliela pagare a quel ragazzino.... La famosa frase di Miguel, "chi segue Pantani in salita va all'inferno", risale proprio a quel periodo.
Il navarro sapeva che il giovane italiano non poteva impensierirlo, viste le cronometro, per la vittoria al Tour, ma sapeva pure che poteva fare incetta di tappe in montagna e dare spettacolo, se solo la corsa avesse tenuto una linea regolare. Soprattutto pensava a cosa sarebbe potuto divenire per il pubblico francese, un Marco lasciato libero di andare verso i trionfi, con quegli scatti che lo avevano stupito e che mai aveva visto anche in Tv (se scrivo queste cose è perché ne ho avuto testimonianza, da qualcuno che era vicino allo spagnolo). Così, dopo aver messo in cassaforte un gran bel vantaggio sui tavolieri iniziali della Grande Boucle, ed aver risposto bene all'inesperienza del non ancora Pirata ad Hautacam, Miguel decise di affrontare le tappe montane, lasciando andare ogni fuga iniziale possibile, purché composta da un numero adeguato di corridori.
La Carrera di Marco, a quel Tour, era ben poca cosa, checché ne dica oggi Boifava: tra l'altro decimata presto dai ritiri, e col miglior uomo dopo Pantani, Pulnikov, intento a correva per la squadra solo quando non ne poteva fare a meno.
La tappa dell’Alpe d’Huez fu uno stereotipo delle volontà di Indurain.
Sulle prime rampe del Menée, una quindicina di corridori, di cui una decina di livello buono o discreto, si avvantaggiarono e la fuga, per la soddisfazione del navarro, scavò ben presto un abisso. I principali componenti di quel drappello erano gli italiani, Conti, Elli, Perini e Cenghialta, i colombiani Buenahora e Camargo, lo spagnolo Torres, il tedesco Bolts, lo svizzero Muller e il francese Ronan Pansec. Fu proprio quest’ultimo a passare per primo sul Menée. Sul gran premio della montagna dell’Ornon, il primo fu Camargo, ed ai piedi dell’Alpe d’Huez, il drappello dei fuggitivi, poteva vantare un margine di vantaggio superiore ai nove minuti. Il prestigioso traguardo era dunque ristretto a quella decina.
Quando Pantani scattò, il solo Virenque cercò in tutte le maniere di stargli presso, ma poi anche lui fu costretto a vedere l’imperioso camoscio di Cesenatico allontanarsi.
La progressione a scatti del futuro Pirata fu impressionante (non per noi romagnoli che abbiamo avuto la fortuna di vedere quei numeri fin da ragazzino) e, davanti si compì il capolavoro di Roberto Conti, verso quell’Alpe che, da sola, vale una carriera.
Le risultanze finali furono queste:
1. Roberto Conti en 6h06'45" (Moy : 36.728 km/h)
2. Buenahora à 2'02"
3. Bolts à 3'49"
4. Elli
5. Perini à 4'03"
6. Muller à 4'39"
7. Cenghialta à 5'05"
8. Pantani à 5'41"
9. Torres à 5'55"
10. Camargo à 7'15"
11. Virenque à 7'21"
12. Indurain à 7'56"
13. Leblanc
14. Poulnikov à 8'03"
15. Pensec à 8'27"
16. Ugrumov
17. Zülle
18. Pellicioli à 9'09"
19. Lino
20. Marie
21. Escartin
22. De las Cuevas
23. Riis à 9'47"
24. Audehm
25. Davy
26. Hervé à 9'51"
27. Van de Laer à 10'49"
28. Mottet
29. Gonzalez-Arrieta
30. Bernard à 10'51"

Note: il tempo impiegato da Marco sulla scalata dell’Alpe d’Huez fu di 38 minuti.

 

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Livello Tour




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  postato il 29/05/2008 alle 11:36
Grazie, ragazzi! Siete stati tutti fantastici. Ho acquistato il DVD n° 2 su Marco Pantani ed ho visto il "fatto" di Pantani su Pensec. Ho tirato fuori il mio vecchio VHS della tappa Valreas-Alpe d'Huez del Tour '94 (ricordavo l'episodio ma non ricordavo l'anno) e lo sto girando su DVD. Sapevo che potevo contare su di voi. Mi serviva l'informazione per girarla al nascituro "Museo della bici d'epoca" che aprirà a fine 2009 a Cosserie (Savona). A tal proposito più tardi apro un thread in merito.
Grazie ancora e a buon rendere!

 
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Livello Tour




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  postato il 29/05/2008 alle 11:40
Errata/corrige: ho acquistato il DVD sull'Alpe d'Huez che è il numero 1.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 11:55
avevo 11 ani ma ricordo l'episodio come fosse ieri.

mi vengono i brividi davvero....quando è partito faceva impressione, sembrava che avesse l'arrivo a 300 metri davanti a lui e il solo Virenque provò ma poi scoppiò.

e ricordo benissimo quel Tour de France in cui Miguelon non voleva che il Panta vincesse qualche tappa alla sua maniera proprio dopo lo "sbeffeggio" atletico sul Santa Cristina nella tappa storica Merano Aprica. Marco in quel Tour non vinse nemmeno una tappa ma diede uno spettacolo fuori dal normale..nella tappa Di Valtourence (si scrive così?) la mattina cadde e fu quasi sul punto di ritirarsi..poi pian piano recuperò e sull'ultima salita (non certo adatta alle sue caratteristiche perchè se non ricordo male era una salita dalle pendenze semplici e lunga una 40ina di km)partì da solo e non vinse solo perchè c'erano davanti in fuga Cacaito Rodriguez e Ugrumov...e la cronoscalata???? 1° Ugrumov, 2° Panta e 3° Miguel.

Ma quanto era forte quel Pantani del '94..meraviglioso, me ne innamorai subito.

Nota finale: il navarro non seguì mai più uno scatto di pantani perchè sapeva che gli avrebbe sempre e solo fatto male e in quel Tour non voleva che Maco vincesse una tappa qausi a toglierli "notorietà" e supremazia sulla corsa francese..in effetti Miguel riuscì nel suo intento, ma c'è cmq da dire che Miguel ha sempre stimato Pantani, non è che l'abbia visto con antipatia ocose del genere. Miguel era (e sicuramente è ancora) un Signore con la S maiuscola.

Ricordo un episodio avvenuto nel 1999 nella tappa più dura della Vuelta Murcia che Marco vinse in solitaria, sulla Gazzetta dello sport c'era scritto che Miguel ear andato con la famiglia in vetta alla salita più dura di giornata perchè era sicuro di vedere passare Marco da solo in fuga (cosa che avvenne) per far vedere ai suoi figli"..questo qua era l'unico che mi bastonava in salita.." e quando lo vide passare si trasformò in un tifoso ad incitarlo.... GRANDE MIGUEL!!!!

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 13:02
Sbaglio o i Pirenei erano il punto debole di Marco? Al Tour ricordo più sconfitte che vittorie ( di vittorie ne ricordo due, quella di Cuzet-neige e Plateau de Beille).
Specialmente Hautacam, vedo che non l'ha sofferta solo nel 2000.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 13:24
Si sa che il Panta del 2000 non era il vero Panta, ma volendola mettere a percentuali per me era un Panta al 60% non di più...e già solo con quel 60% faceva cacare sotto l'americano...sull'Hautacam avevao voglia di tornare il Panta scattante dell'anno prima e partì, ma non era per niente in giornata e prese batoste da Lance (se non sbaglio 5 minuti) e si staccò anche da Ullrich. Nel 94 attaccò come un forsennato ma venne ripreso poco prima dell'arrivo Da Miguel e da (vi prego correggetemi se sbaglio) Luc Leblanc che andò a vincere la tappa.

Non si può dire che i Pirenei siano stati un punto "debole" di Marco...è più giusto dire che non si è mai trovato nelle sue condizioni preferite in queste montagne quando ci arrivava...

Le sue partecipazione al Tour furono nel 1994-1995-1997-1999-2000

1994: I pirenei di Marco non furono fortunati perchè se non ricordo male in una tappa ci fu la scomparsaa di Casartelli e lui fino all'arrivo praticamente smise di pedalare, e sempre se non ricordo male affrontò il tappone col Tourmalet con un bel febbrone
1995: Ricordo solo la tappa di Guzet Neige dove fece un numero spettacolare...ce l'ho ancora registrata..mi fa venire i brividi..altre tappe non me ne sovvengono..cmq già solo questa vittoria fa dire che siano sati dei buoni pirenei
1997: sfortuna causata da non buone condizioni fisiche che lo hanno perseguitato per tutto il Tour (ricordo l'immagine di Marco sul podio dopo la bellissima vittoria a Morzine con l'asciugamano in torno al collo e gli occhi lucidissimi ma non per il pianto o l'emozione ma per il fatto di esser febbricitante e con mal di gola). ricordo la tappa di Andorra Arcalis dove Ullrich fece un numero e arrivò da solo e Marco arrivò abbastanza davanti ma con più di un minuto dal tedesco..poi cmq rientrava da un 96 tutto fermo e da un giro sfortunato e quindi anche lì, ci volle tempo prima che venisse fuori il vero Marco che andò a stampare il fantastico 37'35" ancora (e per chissà quanto)imbattuto
1998: ottimi pirenei direi...tappa Pau Luchon con una grande azione sul Peyresourde (fece un allungo di 600 metri a mani basse aumentando la velocità di 5/6 km/h..spaventoso!!!) e poi la tappa del giorno dopo..beh Plateau de Beille parla da solo..anche se pure lì non era sicuramente al top dal punto strettamente stilistico della pedalata e della fatica...ricordo inaftti che quandò andò a prendere Rinerò in fuga dal mattino stette con lui 1 o 2 km e non lo staccò subito
2000: vabbeh...come detto sopra...un Panta al 60% che prese una scoppola sul Hautacam e poi non mi sovviene un'altra tappa pirenaica..ma forse qui la memoria mi tradisce...

Ciao Sub

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 14:42
Okay, volevo un chiarimento poichè in 1994 e 1995 ero piccolino, e del 1998 ho seguito praticamente solo Les deux Alpes (e meno male!) e Albertville.

Però devi aver fatto un po' di confusione, perchè Casartelli è morto nel 1995, forse è quello l'anno in cui ha avuto il febbrone sul Tourmalet perchè vedo che nonostante degli ottimi risultati sulle alpi è arrivato alla fine con quasi mezz'ora da indurain, un po' troppo per averle prese solo a cronometro...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 14:56
azz WSub, chiedo venia per la confusione...è come dici te

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2008 alle 22:13
Originariamente inviato da delfo

Grazie, ragazzi! Siete stati tutti fantastici. Ho acquistato il DVD n° 2 su Marco Pantani ed ho visto il "fatto" di Pantani su Pensec. Ho tirato fuori il mio vecchio VHS della tappa Valreas-Alpe d'Huez del Tour '94 (ricordavo l'episodio ma non ricordavo l'anno) e lo sto girando su DVD. Sapevo che potevo contare su di voi. Mi serviva l'informazione per girarla al nascituro "Museo della bici d'epoca" che aprirà a fine 2009 a Cosserie (Savona). A tal proposito più tardi apro un thread in merito.
Grazie ancora e a buon rendere!


Come membro del "Comitato del Museo della bicicletta" non posso esimermi dal correggere il nome del mio paese che è Cosseria (SV). Delfo la presentazione del progetto te la sei persa (spettacolare la proiezione delle foto "eroiche" sulla parete del municipio con le persone li a guardare sotto la pioggia!!!), ma per le prossime "tappe" sai benissimo che contiamo anche sul tuo aiuto. Ciao.

 
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Livello Tour




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  postato il 30/05/2008 alle 06:57
Non sapevo della presentazione del progetto del Museo altrimenti sarei venuto a Cosseria (e non Cosserie come ho scritto). Ho scritto male il nome perchè ho il vizio di non rileggere quello che scrivo.
Penso che tutti gli amanti del ciclismo possano dare suggerimenti ed aiuti per costruire un Museo probabilmente unico in Italia.
Sul mio aiuto, caro Frejus, puoi contarci. Anzi, mi sto già attivando presso gli amici. Io vi porterò la mia Olmo anni 50 con cambio con "le due bacchette". Anche l'amico Pino Musso di Sant'Eusebio (Genova) porterà i suoi sei gioielli (Maino, Bartali, Legnano, Bianchi) con cui ha disputato i 205 km. nelle "Eroiche" a Gaioile in Chianti.
Sono sicuro che anche gente come Francesco Moser, abituata a girare il mondo ed a visitare musei ovunque, rimarrà a bocca aperta.
Arrivederci a COSSERIA, in provincia di Savona, a due raggi da Millesimo.

 
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