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Autore: Oggetto: I corridori e l'assenza di "coscienza di classe"

Livello Marco Pantani




Posts: 1450
Registrato: Apr 2009

  postato il 18/05/2009 alle 13:45
Sui corridori e l'assenza di coscienza di classe.
Credo che il mondo dei corridori non sia un mondo a se stante e allora mi domando : sono loro che non hanno coscienza di classe oppure sono ormai in pochi quelli che ce l'hanno in qualsiasi settore della nostra societa'?
Intendo dire non mi sembra poi che gli italiani in generale (giusto per rimanere alle nostre vicende) abbiano una grande coscienza di classe, altrimenti non mi spiegherei come mai poi ci ritroviamo ad essere governati da una classe politica come quella attuale. Cioe' se è vero che molti operai votano per la destra è segno che prevale l'egoismo (e magari la paura o altro), ma di coscienza di classe ne vedo ben poca.
Voglio porre un'ulteriore provocazione : a Torino l'altro giorno lavoratori di un sindacato contestano un sindacalista della CGIL e tutti (compresi i partiti di sinistra) stigmatizzano l'accaduto (la CGIL parla addirittura dei responsabili come di un sindacatino di teppisti). E se invece si trattasse senplicemente di lavoratori (quelli si')con coscienza di classe ?

 

____________________
Fantaciclismo 2009 : 1°Tour de Romandie - 1° Paris-Tours
Tour de France 2009 : Vittoria 11°tappa Vatan Saint-Fargeau
Vuelta a Espana 2009 :Vittoria 6°tappa Xativa-Xativa e 11°tappa Murcia-Caravaca de la Cruz

Fantaciclismo 2010 : 1° Het Volk - 1° Milano-Sanremo - 1° Tour de Romandie
Tour de France 2010 : Vittoria 9°tappa Morzine Avoriaz- Saint Jean de Maurienne

 
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Under 23




Posts: 13
Registrato: May 2008

  postato il 18/05/2009 alle 16:08
Ok io non sono un ciclista, ma secondo me i corridori hanno stra-ragione.
1) ostacoli sul percorso c'erano, leggete l'articolo del sole 24 ore on line di ieri il più intelligente di tutti invece di leggere crosetti che capisce molto poco di tutto.
2) Zomegnan, deve smetterla di fare ste tappe fenomenali, che poi fa correre agli altri, ricordate lo Zoncolan? (una salita al 24% e poi voelva che salissero ad acqua minerale). Zomegnan non è molto incline al dialogo, ma molto all'offessa dell'avversario ,ricordate cosa ha detto di simeoni? adesso tutti dalla sua parte, ma scherziamo?
3) Armstrong sarà anche antipatico ma ha visto morire un compagno di sqaudra anni fa al Tour, ricordate Fabio Casartelli? ricordate il pianto di de zan in diretta all rai? Quel giorno vinse Virenque, il Tour non si fermò anche se già si sapeva che casratelli era morto. Vogliamo un zomegnan come era Leblanc? probabilmente Lance non scherza quando dice che pensa alla sicurezza.
4) non è possibile verificare i circuiti cittadini mesi prima, perchè mesi prima non ci sarà la vechcina che parcheggia dove non deve parcheggiare, e altre cose che non si possono prevedere, quindi non dite fesserie in merito ai controlli, si può verificare fino a un certo punto. i circuiti cittadini hanno troppe incognite. e poi scusatemi se vado a 50 all'ora e vedo dall'altra parte della carreggiata una macchina in senso opposto devo preoccuparmi?
5) Cunego ha finalmente fatto vedere di che pasta è fatto, abbiamo capito perchè vince solo le corse in cui corre lui. Purtroppo a Di Luca gliela faranno pagare. Uno dei pochi che abbia un pò di spina dorsale.
6) Bettini è un campionde del mondo, non è vero che è andato contro i ciclisti, ha detto che avevano sacrosanta ragione ma che forse potevano risparmiarsi la dichiarazione. Cipollini è saltato sul carro RCS, pecunia non olet.
6) sto colombo che rappresenta i ciclisti ma chi è ? ma perchè non lo buttano fuori? poteva almeno essre diplomatico

in buona sostanza, i ciclisti non devono essere delle semlici scimmiette, sono uomini che fanno grandissimi sacrifici, ed invece tutti i benpensanti sempre pronti a descriverli come fossero dei mafiosi,

chi sta con zomegnan e si associa ai giudizi di crosetti, ci pensi bene , vuole essere un pecorone? essere una scimmietta e ballare quando gli danno la monetina? allora può anche cominicare a tifare Cunego.

 
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Livello Miguel Poblet




Posts: 524
Registrato: Jun 2005

  postato il 18/05/2009 alle 16:41
ricordate lo Zoncolan? (una salita al 24% e poi voelva che salissero ad acqua minerale).


Per fare lo zoncolan non serve doparsi, lo ho fatto io senza nemmeno l'acqua minerale perche' mi era caduta la borraccia e per non mettere piede a terra non mi son fermato a raccoglierla, e vado piano non rispetto a un professionista ma anche rispetto ad un amatore.
Un ciclista professionista non si dopa per sostenere lo sforzo, con gli allenamenti che sostengono penso che potrebbero affrontare in 23 giorni 23 tapponi di montagna da 4000-5000 metri di dislivello senza assumere nessun tipo di sostanze vietate, certo non ai ritmi che vediamo di solito.
Ultimamente pare che quest'idea che il ciclista si dopa di piu' se il percorso e' piu' duro sembra esser considerata realistica anche da chi disegna i giri, ipocritamente penso io, si disegnano percorsi piu' facili negli ultimi anni fingendo che questo sia una garanzia sulla piu' probabile pulizia della corsa....mah, e a quasi tutti i corridori deve far comodo, perlomeno a tutti quelli che pensano che salterebbero su percorsi piu' duri o che non hanno interesse a massacrarsi di salite in montagna, cioe' tutti tranne quelli che si sentono sicuri di avere fondo per fare la differenza su tapponi da 5000 metri di dislivello. A quanto pare non ce ne sono e se ci sono stanno zitti e fanno le volate di gruppetto nelle tappe di montagna.

 

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vado piano ma vado lontano

 
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Amministratore




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  postato il 18/05/2009 alle 19:08
Direi ormai di far confluire qui il discorso su quanto successo ieri e sulle ripercussioni odierne.

Il giorno dopo, sugli organi d'informazione di mamma RCS, va in scena il più malinconico degli spettacoli di regime.
Pellizotti, ieri tra i più convinti della protesta, che chiede scusa a testa bassa, a ruota di Basso che direi possa anche iniziare a smettere di chiedere scusa a ogni passo che fa.

Danilo, ma chi te l'ha fatta fare?

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 18/05/2009 alle 20:45
Originariamente inviato da UribeZubia

Sui corridori e l'assenza di coscienza di classe.
Credo che il mondo dei corridori non sia un mondo a se stante e allora mi domando : sono loro che non hanno coscienza di classe oppure sono ormai in pochi quelli che ce l'hanno in qualsiasi settore della nostra societa'?
Intendo dire non mi sembra poi che gli italiani in generale (giusto per rimanere alle nostre vicende) abbiano una grande coscienza di classe, altrimenti non mi spiegherei come mai poi ci ritroviamo ad essere governati da una classe politica come quella attuale. Cioe' se è vero che molti operai votano per la destra è segno che prevale l'egoismo (e magari la paura o altro), ma di coscienza di classe ne vedo ben poca.
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Un po' così dai..

 

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I'm ipocrisy free

Io sto con Silvio che è
un gran furbacchione e con
la bellissima Oriana che ha
il coraggio di dire ciò che
tutti pensano ma nessuno dice
(si vocifera che la casalinga
di Voghera impallidisca
al suo cospetto).

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Anti-Zerbinegnan club - Iscritto n°2

Anti Armstrong n°3
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Solo chi non ha paura di morire di mille ferite riuscirà a disarcionare l'imperatore

 
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Livello Laurent Fignon




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Registrato: Jun 2006

  postato il 18/05/2009 alle 21:03

Basso, Pellizzotti e Cunego ridicoli, a questo punto tiferò Di Luca. e anche lo yankee stavolta si è comportato meglio di quanto pensassi.

Zomegnan invece farebbe meglio a prendersi le sue responsabilità per il Giro farsesco che ha disegnato, anziché fare l'arrogante-decisionista alla Bertolaso come suo solito.

 

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Nel mondo ci sono 10 tipi di persone: chi conosce il codice binario, e chi non lo conosce.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2006

  postato il 18/05/2009 alle 21:07
Originariamente inviato da pedalando

A mio parere quanto accaduto dimostra che oltre a non esistere
una coscienza di classe non ha proprio senso il sindacato dei corriori.

Che senso ha che gli atleti si fermino ed eleggano sul campo la
maglia rosa come loro portavoce?
Se non si sentono rappresentati da Colombo perche' non
hanno approfittato di quel microfono per dirlo?
Bastava poco.... giusto un "il circuito e' pericoloso
e non ci sentiamo tutelati dal sindacato".

Se invece si sentono rappresentati allora che lo
usino come tramite evitando di esporre i piu' deboli
al dito puntato dell'orrido o ai ricatti degli sponsor.

Il discorso sicurezza e' di un'ipocrisia clamorosa:
come sono andati a provare le tappe chiave, potevano tranquillamente
far verificare a qualche associato la sicurezza di tutte le tappe.
Anche questo significa professionismo.



Il bello è che Di Luca ha detto (ho letto forse proprio su cicloweb) che hanno mandato qualcuno a visionare il percorso (parole testuali forse erano le tappe piatte le visualizzano altri per conto nostro) e nessuno si accorto di nulla...SVEGLIA

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jan 2007

  postato il 18/05/2009 alle 21:54
Originariamente inviato da super cunego

Originariamente inviato da pedalando

A mio parere quanto accaduto dimostra che oltre a non esistere
una coscienza di classe non ha proprio senso il sindacato dei corriori.

Che senso ha che gli atleti si fermino ed eleggano sul campo la
maglia rosa come loro portavoce?
Se non si sentono rappresentati da Colombo perche' non
hanno approfittato di quel microfono per dirlo?
Bastava poco.... giusto un "il circuito e' pericoloso
e non ci sentiamo tutelati dal sindacato".

Se invece si sentono rappresentati allora che lo
usino come tramite evitando di esporre i piu' deboli
al dito puntato dell'orrido o ai ricatti degli sponsor.

Il discorso sicurezza e' di un'ipocrisia clamorosa:
come sono andati a provare le tappe chiave, potevano tranquillamente
far verificare a qualche associato la sicurezza di tutte le tappe.
Anche questo significa professionismo.



Il bello è che Di Luca ha detto (ho letto forse proprio su cicloweb) che hanno mandato qualcuno a visionare il percorso (parole testuali forse erano le tappe piatte le visualizzano altri per conto nostro) e nessuno si accorto di nulla...SVEGLIA

probabilmente quando han visionato il percorso nn c'erano nè i coni divisori nè macchine in sosta.
cmq , ripeto, ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2006

  postato il 18/05/2009 alle 21:56
Originariamente inviato da sceriffo

Originariamente inviato da super cunego

Originariamente inviato da pedalando

A mio parere quanto accaduto dimostra che oltre a non esistere
una coscienza di classe non ha proprio senso il sindacato dei corriori.

Che senso ha che gli atleti si fermino ed eleggano sul campo la
maglia rosa come loro portavoce?
Se non si sentono rappresentati da Colombo perche' non
hanno approfittato di quel microfono per dirlo?
Bastava poco.... giusto un "il circuito e' pericoloso
e non ci sentiamo tutelati dal sindacato".

Se invece si sentono rappresentati allora che lo
usino come tramite evitando di esporre i piu' deboli
al dito puntato dell'orrido o ai ricatti degli sponsor.

Il discorso sicurezza e' di un'ipocrisia clamorosa:
come sono andati a provare le tappe chiave, potevano tranquillamente
far verificare a qualche associato la sicurezza di tutte le tappe.
Anche questo significa professionismo.



Il bello è che Di Luca ha detto (ho letto forse proprio su cicloweb) che hanno mandato qualcuno a visionare il percorso (parole testuali forse erano le tappe piatte le visualizzano altri per conto nostro) e nessuno si accorto di nulla...SVEGLIA

probabilmente quando han visionato il percorso nn c'erano nè i coni divisori nè macchine in sosta.
cmq , ripeto, ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso


Le rotaie sono più vecchie del Giro ;-) e dalla foto linkata in altro thread si vede che sono costretti a passarci sopra e sono nel senso di marcia...non ce n'erano accorti? Bah miracoli!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/05/2009 alle 21:58
Originariamente inviato da Admin

Pellizotti, ieri tra i più convinti della protesta, che chiede scusa a testa bassa, a ruota di Basso che direi possa anche iniziare a smettere di chiedere scusa a ogni passo che fa.


ormai più che vescovo direi papa wojtyla...

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 18/05/2009 alle 22:01
Originariamente inviato da Admin

Direi ormai di far confluire qui il discorso su quanto successo ieri e sulle ripercussioni odierne.

Il giorno dopo, sugli organi d'informazione di mamma RCS, va in scena il più malinconico degli spettacoli di regime.
Pellizotti, ieri tra i più convinti della protesta, che chiede scusa a testa bassa, a ruota di Basso che direi possa anche iniziare a smettere di chiedere scusa a ogni passo che fa.

Danilo, ma chi te l'ha fatta fare?





penosi!
e questi sarebbero campioni!
campioni si è a 360 gradi in bici e giù dalla bici



.......e poi del Galbusera show.....
ma avete visto come era concitato
secondo me sono volate parole pesanti


 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2008

  postato il 18/05/2009 alle 22:23
Originariamente inviato da pedalando

Il discorso sicurezza e' di un'ipocrisia clamorosa:
come sono andati a provare le tappe chiave, potevano tranquillamente
far verificare a qualche associato la sicurezza di tutte le tappe.
Anche questo significa professionismo.



e perché mai? ognuno ha i suoi compiti per i quali è pagato, quello dei corridori è di andar forte, quello degli organizzatori è di garantire la massima sicurezza in corsa e la spettacolarità nei percorsi. e mi sembra che in questo giro del centenario gli organizzatori (l'arrogantissimo zomegnan o chi per lui) abbiano tralasciato entrambi questi punti...

 

____________________

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jan 2007

  postato il 18/05/2009 alle 22:27
Originariamente inviato da Lu Sbroga

.......e poi del Galbusera show.....
ma avete visto come era concitato
secondo me sono volate parole pesanti

no, nn ho visto.
potresti raccontare x cortesia?

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 1607
Registrato: Mar 2005

  postato il 18/05/2009 alle 22:30
io credo che la "protesta" di ieri col percorso non c'entrasse un bel tubo.
invece, credo che fosse un messaggio in codice, e neanche tanto velato:
<< Zomegnan stai attento, se dovesse succedere qualcosa poi son catenazzi tuoi.
Quel "qualsosa" non credo sia difficile da immaginare (leggi: Sanremo 2001, analisi provette dello scorso anno, gendarmi in corsa, ecc).

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2006

  postato il 18/05/2009 alle 22:34
Che vergogna, Ivan! Era chiarissimo che le parole te le sei fatte uscire fuori a fatica!!! Potevi risparmiarti questa figuraccia! C'erano un milione di parole che potevi dire ieri e oggi. Hai scelto le peggiori!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Utente del mese Gennaio 2009




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Registrato: Apr 2005

  postato il 18/05/2009 alle 22:59
Originariamente inviato da babeuf
... ognuno ha i suoi compiti per i quali è pagato, quello dei corridori è di andar forte, quello degli organizzatori è di garantire la massima sicurezza in corsa e la spettacolarità nei percorsi. e mi sembra che in questo giro del centenario gli organizzatori (l'arrogantissimo zomegnan o chi per lui) abbiano tralasciato entrambi questi punti...

Probabilmente le parole che ho messo in grasseto sono quelle che
hanno detto gli sponsor e lo zome ai ciclisti....
il sindacato dovrebbe garantire entrambe le cose ovvero:
- che i ciclisti siano pagati
- che ci sia la massima sicurezza


Cambiando discorso vorrei riallacciarmi al "cosa
avrebbe detto Cunego se fosse stato in rosa" per
fare una controdomanda:
"cosa avrebbe detto DiLuca se fosse stato fuori classifica"

 

[Modificato il 18/05/2009 alle 23:02 by pedalando]

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2006

  postato il 18/05/2009 alle 23:13
Ma è ovvio che le posizioni cambiano a seconda del ruolo che ricopri in quel momento. Se Di Luca non fosse stato maglia rosa non avrebbe preso il microfono in mano, se a farsi male sabato fosse stato uno dell'Astana, l'atteggiamento di Bulbarelli sarebbe stato diverso.
Zomegnan ha detto di aver eliminato ogni forma di festeggiamento sabato per rispetto dei ciclisti, veramente è per paura delle reazioni dell'opinione pubblica, perchè cosa avrebbero detto tutti se lo show fosse continuato e le condizioni peggiorate inesorabilmente?

 

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Livello Octave Lapize




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  postato il 18/05/2009 alle 23:29
Originariamente inviato da miky70

Zomegnan ha detto di aver eliminato ogni forma di festeggiamento sabato per rispetto dei ciclisti


Che poi è vero fino ad un certo punto. Niente spumante per i corridori, ma sul traguardo c'era il solito show con musica e lancio di gadget degli sponsor. Pecunia non olet (visto che a Zomegnan piace il latino).

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2006

  postato il 18/05/2009 alle 23:46
Originariamente inviato da dietzen

ormai più che vescovo direi papa wojtyla...

Beh! Allora casca a fagiolo, visto che è l'anniversario della nascita oggi!

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 19/05/2009 alle 00:08
Mi sento di appoggiare i corridori disserzienti.
La sicurezza nel percorso va garantita.
Approvo la maturità e la serietà di Di Luca.
Approvo la sua coerenza e la tenuta.
Auspico che si perfezionino le forme di protesta.
Penso che la 9° Tappa sia una forma di "happening" per riflettere tutti quanti sul fatto che i ciclisti non sono gladiatori romani.
Se Milano e il Giro ieri è andata in tilt, lo é stato per qualcosa di importante.
Noi appassionati di ciclismo cerchiamo di capire e sostenere la protesta!

 
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Amministratore




Posts: 5978
Registrato: Aug 2002

  postato il 19/05/2009 alle 01:26
Se Di Luca non fosse stato in maglia rosa non avrebbe certamente preso il microfono (com'è ovvio), ma se avesse dato il suo assenso alla protesta, sarebbe arrivato fino in fondo. Su questo sono pronto a mettere la mano sul fuoco.

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2006

  postato il 19/05/2009 alle 06:37
Grandissima Laura!

Ecco cos'è Milano:
Il Giro d'Italia non è solamente "corridori & miss", esistono anche centinaia di persone che ogni giorno con professionalità, rapidità ed esperienza montano e smontano i villaggi degli sponsor, le transenne sul percorso, i megaschermi, i cartelloni pubblicitari, gli stand per giornali e TV. Tutti i giorni prima e dopo la corsa entrano in azione loro. Però qualcuno, di cui ora faremo menzione, si è scordato di questo preciso lavoro.
Come ben sapete sabato sera l'Inter ha vinto il 17° scudetto, niente da dire su questo, buon per loro e che festa sia: si, ma quale festa? Sono piombati in Piazza Duomo a Milano a bere e a... devastare il villaggio del Giro d'Italia, così, per divertirsi e fare festa. Bravi! Meno male che ha vinto, chissà se avesse perso. Si sono arrampicati persino sulle parabole della RAI a imbrattare di nero per scrivere "Uno Tituli"
Ovviamente la loro devastante "festa" non si è conclusa così: tra Piazza del Duomo e il Castello Sforzesco era allestita una bella mostra fotografica (non era inerente al Giro, erano una serie di fotografie di volti), non si è salvata una foto. Nemmeno una, tutte sporcate di scritte. Ancora Bravi! Bella festa.
Alle sei della mattina, ovviamente, i lavoratori della Carovana hanno dovuto fare gli straordinari e rimettersi ad allestire stand che erano già stati preparati e sistemati, ripulire la piazza dall'immondizia e riportare un po' di "civiltà".
Vorrei portare quei tifosi sul San Luca a Bologna il prossimo sabato per fargli vedere che cos'è una festa. (Laura Grazioli)


Sono sempre più convinta che la città meritasse questo schiaffo e l'ha ricevuto. Il giorno dopo il colpo è stato aggiustato, i ciclisti sono abituati a finire sui giornali per casi di doping e non per proteste, uno in particolare si è sentito spaesato però questo non toglie che l'azione è stata fatta e che ha lasciato il segno. Io spero che si vada avanti, magari anche l'interesse di capire chi visiona le corse può essere un dettaglio importante da cui partire.
Comunque è chiaro che ciò che li coalizza è la paura.

 

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Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 19/05/2009 alle 09:09
Per fortuna che oggi si ricomincia a correre, così la chiudiamo qua, giusto per qualche giorno.

Io non ero a Milano per cui mi fido di chi parlava di macchine sul percorso, binari del tram paralleli al senso di corsa e mal protetti, etc.
Credo come l'amico Gambirasio che Armstrong abbia davvero in mente la sicurezza dopo avere visto morire Casartelli.
Credo che Di Luca abbia mostrato - uno dei pochi - un minimo di coerenza, ok.

Ma il problema di fondo rimane: questi corridori corrono gare ben più pericolose e ha ragione Prof quando dice che se adottiamo gli standard di sicurezza più assoluti e rigorosi, il ciclismo su strada è già morto e sepolto. Questo significa non potere protestare? Assolutamente no!
Se però al posto di iniziative estemporanee e pasticciate (quando ci si riunisce in corsa, ha ragione Pozzato, si combinano solo guai) si desse forza ad un vero sindacato, il problema verrebbe risolto alla radice. Come? Ad esempio pretendendo dagli organizzatori che nelle commissioni che supervisionano gli arrivi e i percorsi nei mesi precedenti, siano inseriti anche sindacalisti dei corridori.
Invece ci troviamo con Moser e Colombo ("sindacalisti" o ex "sindacalisti") a sparare a zero sui loro associati. Che pena.
Lo schifo di certe dimostrazioni sta nel fatto che domenica non ha perso Zomegnan, non ha perso la RCS, e neppure Galbusera e Dal Lago. Hanno perso i ciclisti, perchè c'era tanta gente che li aspettava e voleva fare festa con loro e intorno a loro.

 

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Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Utente del mese Aprile 2010




Posts: 2752
Registrato: Mar 2006

  postato il 19/05/2009 alle 09:41
Originariamente inviato da Admin
Su questo sono pronto a mettere la mano sul fuoco.


mmmmmmmm

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jan 2005

  postato il 19/05/2009 alle 09:55
Originariamente inviato da Admin

Direi ormai di far confluire qui il discorso su quanto successo ieri e sulle ripercussioni odierne.

Il giorno dopo, sugli organi d'informazione di mamma RCS, va in scena il più malinconico degli spettacoli di regime.
Pellizotti, ieri tra i più convinti della protesta, che chiede scusa a testa bassa, a ruota di Basso che direi possa anche iniziare a smettere di chiedere scusa a ogni passo che fa.

Danilo, ma chi te l'ha fatta fare?


Dopo la marcia indietro degna di un lacche' berlusconiano Ivan Basso ha perso oramai la mia fiducia, dimostrando ancora una volta quanto caratterialmente sia un mediocre soprattutto di fronte a determinate questioni.

Quanto a Di Luca, come Simoni, credo anche io sarebbe andato fino in fondo cmq senza ritrattare

 

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  postato il 19/05/2009 alle 10:09
Però Davide, abbi pazienza, quando c'è uno sciopero perde sempre chi lo fa: pensi che se un cittadino non può prendere l'autobus perché c'è lo sciopero dei conducenti se la prenderà (idealmente) con qualcuno di diverso dai conducenti?

Certo, domenica i corridori hanno deluso il pubblico, e ciò non dovrebbe mai succedere, ma se protesti, è facile che il pubblico resti deluso, insomma, è una cosa da mettere in conto e non la considererei una ragione di smacco per i ciclisti.
L'unico smacco qui è il dietrofront di molti di loro, prima in corsa, poi nelle (rivoltanti) dichiarazioni del giorno dopo.
Ecco perché già domenica era chiaro che la sconfitta era di tutti (tranne qualcuno ).

Era di chi ha organizzato la tappa senza essere in grado di metterla in sicurezza almeno al pari delle altre tappe del Giro.
Ed era di chi ha protestato (secondo me legittimamente, compresa la fermata) ma non è stato fedele alla parola data (visto che TUTTI i rappresentanti delle squadre erano d'accordo). Allora se la protesta non ti convince, non protesti. Ma se protesti te ne fotti di sponsor e Zomegnan e vai fino in fondo.
Il "tranne qualcuno" di poco sopra è riferito ovviamente a chi ha protestato e, con coerenza, non ha considerato giusto ritrattare.

Su Basso, Cunego, Pellizotti e compagni, meglio stendere un velo pietoso e compatire uomini adulti che non hanno nemmeno la libertà di esprimere un loro pensiero.
Il teatrino delle scuse dei Liquigas ieri è stato veramente una cosa oscena, mi son vergognato io per loro.

E allora, alla luce di queste vicende (che dire di Simeoni che prima fa il Masaniello e una settimana dopo - lasciato solo da tutti, squadra, colleghi, ovviamente FCI, ovviamente ACCPI - si rimangia tutto dando la colpa all'impulsività: scemi noi a dare spazio alla sua protesta), l'unica cosa che proprio non si può avere è la fiducia nel futuro del ciclismo.
Quando uno sport si basa su protagonisti (alcuni dei più importanti) che si prostituiscono intellettualmente com'è successo in questi due giorni, non si può aver fiducia, non si può sperare che sappiano discernere il bene dal male, non si può credere che abbiano rispetto di se stessi.

Non prevale mai un senso di giustizia, ma solo di soddisfazione degli interessi personali. Però, insomma, poi ricordiamoci anche di queste cose quando decidiamo quanto credere ai giuramenti di costoro. Ricordiamoci della credibilità che hanno.

E con tutto ciò, continuo comunque a considerare i ciclisti delle vittime, incapaci di prendere in mano il proprio destino, a causa di problemi strutturali (che comprendono anche l'ignoranza di base) su cui non hanno la possibilità di intervenire.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 19/05/2009 alle 12:46
Originariamente inviato da Frank VDB

Per fortuna che oggi si ricomincia a correre, così la chiudiamo qua, giusto per qualche giorno.

Io non ero a Milano per cui mi fido di chi parlava di macchine sul percorso, binari del tram paralleli al senso di corsa e mal protetti, etc.
Credo come l'amico Gambirasio che Armstrong abbia davvero in mente la sicurezza dopo avere visto morire Casartelli.
Credo che Di Luca abbia mostrato - uno dei pochi - un minimo di coerenza, ok.

Ma il problema di fondo rimane: questi corridori corrono gare ben più pericolose e ha ragione Prof quando dice che se adottiamo gli standard di sicurezza più assoluti e rigorosi, il ciclismo su strada è già morto e sepolto. Questo significa non potere protestare? Assolutamente no!
Se però al posto di iniziative estemporanee e pasticciate (quando ci si riunisce in corsa, ha ragione Pozzato, si combinano solo guai) si desse forza ad un vero sindacato, il problema verrebbe risolto alla radice. Come? Ad esempio pretendendo dagli organizzatori che nelle commissioni che supervisionano gli arrivi e i percorsi nei mesi precedenti, siano inseriti anche sindacalisti dei corridori.
Invece ci troviamo con Moser e Colombo ("sindacalisti" o ex "sindacalisti") a sparare a zero sui loro associati. Che pena.
Lo schifo di certe dimostrazioni sta nel fatto che domenica non ha perso Zomegnan, non ha perso la RCS, e neppure Galbusera e Dal Lago. Hanno perso i ciclisti, perchè c'era tanta gente che li aspettava e voleva fare festa con loro e intorno a loro.


Però ammetterai che, con tutti i posti dove puoi far passare una corsa ciclistica, questo non è il migliore...


Fonte: Facebook

Hanno combinato sicuramente un pastrocchio, ma loro corrono e al Giro d'Italia non hanno certo il tempo di organizzare la loro protesta. E' stata una protesta spontanea, in 200 ci sono tante teste e tante idee e quindi è venuta fuori una cosa pasticciata.
Sono gli organizzatori che devono pensare a fare circuiti sicuri. Non parlate di Roubaix e cose simili: un conto è se la gara prevede un certo tipo di difficoltà, e un altro è se queste difficoltà derivano da errori dell' organizzazione. Di circuiti a Milano se ne sono fatti tantini, di solito non c'erano così tante cadute.
Aggiungo che, Arenberg a parte, alla Roubaix i pavè si affrontano in gruppetti abbastanza sgranati, non di 200 corridori. Idem ovviamente per certe discese in montagna...

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 19/05/2009 alle 13:44
E' molto esplicativa del problema sicurezza
la FOTO di Cssius, qui sopra.
E' un ottimo contributo alle riflessioni in corso

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 14:09
Su Gazzetta.it c'è un link ad un video di Armstrong che parla di domenica. Non c'è la traduzione, non so cosa dice.
Riguardo le accuse a Basso, sono la prima a dire che è fastidioso vedere questa retromarcia, (che ti frega sempre!!)soprattutto perchè non è lui quello che ha dato vita alla protesta, non è lui quello con il microfono in mano e non sono sue le parole, perciò poteva anche lavarsi le mani di tutto e passare il giorno di riposo fregandosene di tutti quanti, visto che i due anni precedenti li ha passati in solitudine. Ma non capisco perchè pretendiate che faccia il santone. Fino a pochi mesi fa lo davate per finito come ciclista, ora deve fare pure il leader sindacale. Mi sembra pretendiate un po' troppo!
Mi fa arrabbiare questo suo difetto!! E' un credulone! Non ha pensato che nel 2006 era un appestato, dopo la confessione era quello che rovinava l'immagine del ciclismo, molti neppure lo rivogliono in gruppo, eppure lui domenica si è messo davanti, convinto!

E' facile fare pressioni su Cioni, sulle squdre fuori pro-tour, è evidentemente facile fare pressioni anche su Basso che è alla Liquigas anche se il codice etico lo impedirebbe e il suo team è proprio lombardo.
Perchè si è sentito di doversi prendere questa mazzata per tutti e lasciare che gli altri se la facessero scivolare addosso? La Liquigas non ha velocisti, una volta neutralizzata la corsa poteva farsi gli affari suoi, ma per la necessità di essere reintegrato anche moralmente nel gruppo ha preso posizione, poi però l'ha presa in quel posto quando in tanti hanno iniziato a fare la corsa, forse perchè si sono domandati all'arrivo cosa avrebbero fatto? Bene la posizione del gruppo era l'ideale fino a quando il gruppo è stato unito, salvo pensare a quel punto che la posizione più conveniente è la sua, è quella di RCS, è quella di Gazzetta, è quella di Dallago, è quella della RAI.
Si vuole pretendere di più da lui? Allora io pretendo di più da chi di dovere!
- L'associazione dei corridori, se era ancora agguerrita il giorno dopo e infastidita dall'atteggiamento di Zomegnan, perchè non ha fatto una conferenza stampa al posto di Basso e Pellizotti? Perchè a freddo le cose non sono state scritte su un foglio per dare maggiore peso e comunicate ai giornali? Hanno voluto passarci sopra tutti, lasciarsi la storia alle spalle perchè tutti dimenticassero in fretta. Tanto c'era Basso a fare la parte del crocefisso. Lui si adatta bene, c'è passato da poco!


Non so!! ho scritto e riletto 10 volte, non riesco a mettere a fuoco, sono troppo incacchiata. Scusate!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 19/05/2009 alle 14:38
Miky, la Liquigas è veneta, non lombarda.
E Basso - e Pellizotti - potevano (dovevano!) evitare questa pagliacciata.

Anzi, come ha detto qualcuno, Di Luca e gli altri ciclisti dovevano indirre loro una conferenza stampa e spiegare ancora meglio le cose, anche chiedendo ad Amedeo Colombo di dimettersi (visto che le vedute di presidente e gruppo sono chiarmaente opposte).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 14:43
E io che ho detto!

 

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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 19/05/2009 alle 14:45
Ho capito che tu pensi che Basso abbia fatto la parte del crocefisso per tutti.
L'ha voluta fare lui, questo voglio dire.

Era liberissimo di dire alla sua squadra, e ai giornalisti: "Nella conferenza parlo solo delle prossime tappe".

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 19/05/2009 alle 15:50
Originariamente inviato da annasci

E' molto esplicativa del problema sicurezza
la FOTO di Cssius, qui sopra.
E' un ottimo contributo alle riflessioni in corso


Per me la cosa era chiusa ma devo intervenire solo per dire che a fronte dell'irrazionale non vale piu' nemmeno ribadire. Il ciclismo è decisamente altro ...

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 19/05/2009 alle 17:44
Lo metto qua , non so se c'entra.

Ieri avevo visto, un po’ a pezzi, nel senso andandomi a cercare le tappe che mi interessavano, il dvd sui 100 anni del Giro. Merckx ( bellissimo rivederlo, un tuffo nel mio passato di ragazzina), la Cuneo Pinerolo, Pantani di Monte Campione, mi piaceva vederlo così,il dvd, immergermi, scegliendo fior da fiore, in un ciclismo dove l’impresa è l’impresa ( come dice Marco) e non toccava stare a pensare al doping, alla classifica che sarà dopo i controlli, dove non si sospettava di ogni prestazione, si sapeva che c’era il doping ma si godeva quel ciclismo eroico, epico, commovente, così potente e così caduco.
Il ciclismo che ho amato. Se fossi ragazzina oggi, mi chiedevo guardando il dvd, rimarrei travolta, come allora, dalla passione per questo sport?
Travolta dal ciclismo del Giro a stelle e strisce , delle Dolomiti snaturate, della Cuneo Pinerolo tagliata, del Block Haus dimezzato, dal Giro tipo tour da intellettuale europeo dell’Ottocento ( Venezia, Milano ,Roma), dal Giro dei ponti d’oro a Armstrong ma se fa lo sciopero gli si spara contro dicendogli che è vecchio e le sue pedalate sono senili. Il ciclismo di Zomegnan, appunto, raccontato sui giornali ( a parte le eccezioni di Vicennati e Mura, ma Mura solo perché scrive bene) , raccontato,dicevo,con sciatteria e ossequio al potere ( vedere gli articoli su tuttobiciweb su Armstrong dopo lo sciopero)
Il ciclismo che ho visto ieri sul dvd era anni luce lontano , come spessore dei protagonisti,da questi tremebondi miliardari senza capacità di alzare la testa, di non piegarsi.
Poi mi metto a vedere la Cuneo Pinerolo dimezzata di oggi e a un certo punto,invece, ho sentito che il Panta c’era e dava una mano a Danilo Di Luca, hombre vertical. Coraggioso,Danilo, coerente con se stesso.
E, so che mi attirerò fulmini e saette ( sperando che il Panta mi capisca), in mezzo a quei nani annichiliti dalla paura dello sponsor, di RCS, di tutto, ho provato simpatia per Armstrong.
Ha fatto uno sciopero perché forse aveva paura dopo essersi fratturato la clavicola, perché Horrillo , magari, gli ha ricordato il suo compagno di squadra di allora, Casartelli, perché rischiare su una discesa alpina o pirenaica va bene ma rischiare sui binari del tram di Milano no ( la teoria del complotto la lascio a Capodacqua) e poi non si è rimangiato niente.
Ha sfidato Zomegnan e non si è piegato, sarà potente, "elemento di materiale organico atto a galleggiare", quello che volete, ma è uno che difende se stesso con determinazione, anche se ha paura di cadere va fino in fondo, senza indietreggiare.
E poi la sua determinazione di oggi era da ammirare, sarà dopato, salirà gli scalini a quattro a quattro, ma lo spessore della sua determinazione è enorme, colpisce davvero.
Bella tappa, non me lo aspettavo, grande Di Luca e un applauso all’Amerikano. Il resto è robetta ( magari poi vincerà Basso ma umanamente è quello che si è tirato indietro dopo lo sciopero, fino a quando dovrà fare il ciclista di regime per farsi perdonare OP? ).
Su Di Luca, sono certa che Marco sarebbe con lui, su Armstrong spero mi capisca o mi perdoni, sui tremebondi…si incazzerebbe anche lui.

Intenso e commovente il minuto di silenzio per Saccani durante la premiazione.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 18:24
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Miky, la Liquigas è veneta, non lombarda.
E Basso - e Pellizotti - potevano (dovevano!) evitare questa pagliacciata.

Anzi, come ha detto qualcuno, Di Luca e gli altri ciclisti dovevano indirre loro una conferenza stampa e spiegare ancora meglio le cose, anche chiedendo ad Amedeo Colombo di dimettersi (visto che le vedute di presidente e gruppo sono chiarmaente opposte).

Mario, Liquigas Sport , soc di gestione del gruppo sportivo, ha sede in Lombardia . L'azienda è milanese. Il presidente Zani è bresciano e Dal Lago risiede in Lombardia.
Solo la logisitca il magazzino intendo, è in Veneto

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 18:25
Originariamente inviato da miky70

retromarcia, (che ti frega sempre!!)


In che senso, scusa ?

 

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  postato il 19/05/2009 alle 18:26
Nooo!!!!Come ho fatto????? Ovviamente fra le eccezioni di cui sopra c'è Cicloweb e Marco Grassi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 18:28
Originariamente inviato da Donchisciotte

Lo metto qua , non so se c'entra.

Ieri avevo visto, un po’ a pezzi, nel senso andandomi a cercare le tappe che mi interessavano, il dvd sui 100 anni del Giro. Merckx ( bellissimo rivederlo, un tuffo nel mio passato di ragazzina), la Cuneo Pinerolo, Pantani di Monte Campione, mi piaceva vederlo così,il dvd, immergermi, scegliendo fior da fiore, in un ciclismo dove l’impresa è l’impresa ( come dice Marco) e non toccava stare a pensare al doping, alla classifica che sarà dopo i controlli, dove non si sospettava di ogni prestazione, si sapeva che c’era il doping ma si godeva quel ciclismo eroico, epico, commovente, così potente e così caduco.
Il ciclismo che ho amato. Se fossi ragazzina oggi, mi chiedevo guardando il dvd, rimarrei travolta, come allora, dalla passione per questo sport?
Travolta dal ciclismo del Giro a stelle e strisce , delle Dolomiti snaturate, della Cuneo Pinerolo tagliata, del Block Haus dimezzato, dal Giro tipo tour da intellettuale europeo dell’Ottocento ( Venezia, Milano ,Roma), dal Giro dei ponti d’oro a Armstrong ma se fa lo sciopero gli si spara contro dicendogli che è vecchio e le sue pedalate sono senili. Il ciclismo di Zomegnan, appunto, raccontato sui giornali ( a parte le eccezioni di Vicennati e Mura, ma Mura solo perché scrive bene) , raccontato,dicevo,con sciatteria e ossequio al potere ( vedere gli articoli su tuttobiciweb su Armstrong dopo lo sciopero)
Il ciclismo che ho visto ieri sul dvd era anni luce lontano , come spessore dei protagonisti,da questi tremebondi miliardari senza capacità di alzare la testa, di non piegarsi.
Poi mi metto a vedere la Cuneo Pinerolo dimezzata di oggi e a un certo punto,invece, ho sentito che il Panta c’era e dava una mano a Danilo Di Luca, hombre vertical. Coraggioso,Danilo, coerente con se stesso.
E, so che mi attirerò fulmini e saette ( sperando che il Panta mi capisca), in mezzo a quei nani annichiliti dalla paura dello sponsor, di RCS, di tutto, ho provato simpatia per Armstrong.
Ha fatto uno sciopero perché forse aveva paura dopo essersi fratturato la clavicola, perché Horrillo , magari, gli ha ricordato il suo compagno di squadra di allora, Casartelli, perché rischiare su una discesa alpina o pirenaica va bene ma rischiare sui binari del tram di Milano no ( la teoria del complotto la lascio a Capodacqua) e poi non si è rimangiato niente.
Ha sfidato Zomegnan e non si è piegato, sarà potente, "elemento di materiale organico atto a galleggiare", quello che volete, ma è uno che difende se stesso con determinazione, anche se ha paura di cadere va fino in fondo, senza indietreggiare.
E poi la sua determinazione di oggi era da ammirare, sarà dopato, salirà gli scalini a quattro a quattro, ma lo spessore della sua determinazione è enorme, colpisce davvero.
Bella tappa, non me lo aspettavo, grande Di Luca e un applauso all’Amerikano. Il resto è robetta ( magari poi vincerà Basso ma umanamente è quello che si è tirato indietro dopo lo sciopero, fino a quando dovrà fare il ciclista di regime per farsi perdonare OP? ).
Su Di Luca, sono certa che Marco sarebbe con lui, su Armstrong spero mi capisca o mi perdoni, sui tremebondi…si incazzerebbe anche lui.

Intenso e commovente il minuto di silenzio per Saccani durante la premiazione.



Eh sì, Donchi, il Lanza mi sta fregando un po' anche a me.

 

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  postato il 19/05/2009 alle 18:29
Originariamente inviato da sceriffo

Mario, Liquigas Sport , soc di gestione del gruppo sportivo, ha sede in Lombardia . L'azienda è milanese. Il presidente Zani è bresciano e Dal Lago risiede in Lombardia.
Solo la logisitca il magazzino intendo, è in Veneto


Chiedo scusa a Miky, allora; non sapevo.
Grazie sceriffo!

 

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  postato il 19/05/2009 alle 18:53
Originariamente inviato da Admin

Però Davide, abbi pazienza, quando c'è uno sciopero perde sempre chi lo fa: pensi che se un cittadino non può prendere l'autobus perché c'è lo sciopero dei conducenti se la prenderà (idealmente) con qualcuno di diverso dai conducenti?

Certo, domenica i corridori hanno deluso il pubblico, e ciò non dovrebbe mai succedere, ma se protesti, è facile che il pubblico resti deluso, insomma, è una cosa da mettere in conto e non la considererei una ragione di smacco per i ciclisti.
L'unico smacco qui è il dietrofront di molti di loro, prima in corsa, poi nelle (rivoltanti) dichiarazioni del giorno dopo.
Ecco perché già domenica era chiaro che la sconfitta era di tutti (tranne qualcuno ).

Era di chi ha organizzato la tappa senza essere in grado di metterla in sicurezza almeno al pari delle altre tappe del Giro.
Ed era di chi ha protestato (secondo me legittimamente, compresa la fermata) ma non è stato fedele alla parola data (visto che TUTTI i rappresentanti delle squadre erano d'accordo). Allora se la protesta non ti convince, non protesti. Ma se protesti te ne fotti di sponsor e Zomegnan e vai fino in fondo.
Il "tranne qualcuno" di poco sopra è riferito ovviamente a chi ha protestato e, con coerenza, non ha considerato giusto ritrattare.

Su Basso, Cunego, Pellizotti e compagni, meglio stendere un velo pietoso e compatire uomini adulti che non hanno nemmeno la libertà di esprimere un loro pensiero.
Il teatrino delle scuse dei Liquigas ieri è stato veramente una cosa oscena, mi son vergognato io per loro.

Come stendiamo un velo pietoso ?
Poi non ti domandare come mai gli sponsor scappano..
Lo spettacolo di Domenica è stato vergognoso , scusarsi era il minimo
Una volta i ciclisti erano degli eroi moderni adesso han paura a correre in mezzo a Milano ( e questo è uno dei motivi perche' il ciclismo continua a perdere spettatori)
I binari sono gli stessi che ci sono da ormai da cinquantanni nella Gand - Wevelgen (e li ci son anche i passaggi a livello e la discesa del Kemmel) e in altre gare eppure nessuna protesta.. ridicoli
Basta che il Boss del gruppo (al primo giro) voglia far veder la sua forza (o le sue paure?) e blocca la corsa..
Il Termine Professionista almeno fino a poco tempo fa significava qualcosa , evidentemente adesso no
Ricordo solo che basta non andar alla conferenza stampa con abbigliamento non consono NBA (ma in tutti gli sport americano) ti da una bella multa e nessuno fiata

 
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  postato il 19/05/2009 alle 19:10
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Però Davide, abbi pazienza, quando c'è uno sciopero perde sempre chi lo fa: pensi che se un cittadino non può prendere l'autobus perché c'è lo sciopero dei conducenti se la prenderà (idealmente) con qualcuno di diverso dai conducenti?

Certo, domenica i corridori hanno deluso il pubblico, e ciò non dovrebbe mai succedere, ma se protesti, è facile che il pubblico resti deluso, insomma, è una cosa da mettere in conto e non la considererei una ragione di smacco per i ciclisti.
L'unico smacco qui è il dietrofront di molti di loro, prima in corsa, poi nelle (rivoltanti) dichiarazioni del giorno dopo.
Ecco perché già domenica era chiaro che la sconfitta era di tutti (tranne qualcuno ).

Era di chi ha organizzato la tappa senza essere in grado di metterla in sicurezza almeno al pari delle altre tappe del Giro.
Ed era di chi ha protestato (secondo me legittimamente, compresa la fermata) ma non è stato fedele alla parola data (visto che TUTTI i rappresentanti delle squadre erano d'accordo). Allora se la protesta non ti convince, non protesti. Ma se protesti te ne fotti di sponsor e Zomegnan e vai fino in fondo.
Il "tranne qualcuno" di poco sopra è riferito ovviamente a chi ha protestato e, con coerenza, non ha considerato giusto ritrattare.

Su Basso, Cunego, Pellizotti e compagni, meglio stendere un velo pietoso e compatire uomini adulti che non hanno nemmeno la libertà di esprimere un loro pensiero.
Il teatrino delle scuse dei Liquigas ieri è stato veramente una cosa oscena, mi son vergognato io per loro.

Come stendiamo un velo pietoso ?
Poi non ti domandare come mai gli sponsor scappano..
Lo spettacolo di Domenica è stato vergognoso , scusarsi era il minimo
Una volta i ciclisti erano degli eroi moderni adesso han paura a correre in mezzo a Milano ( e questo è uno dei motivi perche' il ciclismo continua a perdere spettatori)
I binari sono gli stessi che ci sono da ormai da cinquantanni nella Gand - Wevelgen (e li ci son anche i passaggi a livello e la discesa del Kemmel) e in altre gare eppure nessuna protesta.. ridicoli
Basta che il Boss del gruppo (al primo giro) voglia far veder la sua forza (o le sue paure?) e blocca la corsa..
Il Termine Professionista almeno fino a poco tempo fa significava qualcosa , evidentemente adesso no
Ricordo solo che basta non andar alla conferenza stampa con abbigliamento non consono NBA (ma in tutti gli sport americano) ti da una bella multa e nessuno fiata


Chiedilo ai professionisti del baseball USA.

 

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Certo, domenica i corridori hanno deluso il pubblico, e ciò non dovrebbe mai succedere, ma se protesti, è facile che il pubblico resti deluso, insomma, è una cosa da mettere in conto e non la considererei una ragione di smacco per i ciclisti.
L'unico smacco qui è il dietrofront di molti di loro, prima in corsa, poi nelle (rivoltanti) dichiarazioni del giorno dopo.
Ecco perché già domenica era chiaro che la sconfitta era di tutti (tranne qualcuno ).

Era di chi ha organizzato la tappa senza essere in grado di metterla in sicurezza almeno al pari delle altre tappe del Giro.
Ed era di chi ha protestato (secondo me legittimamente, compresa la fermata) ma non è stato fedele alla parola data (visto che TUTTI i rappresentanti delle squadre erano d'accordo). Allora se la protesta non ti convince, non protesti. Ma se protesti te ne fotti di sponsor e Zomegnan e vai fino in fondo.
Il "tranne qualcuno" di poco sopra è riferito ovviamente a chi ha protestato e, con coerenza, non ha considerato giusto ritrattare.

Su Basso, Cunego, Pellizotti e compagni, meglio stendere un velo pietoso e compatire uomini adulti che non hanno nemmeno la libertà di esprimere un loro pensiero.
Il teatrino delle scuse dei Liquigas ieri è stato veramente una cosa oscena, mi son vergognato io per loro.

Come stendiamo un velo pietoso ?
Poi non ti domandare come mai gli sponsor scappano..
Lo spettacolo di Domenica è stato vergognoso , scusarsi era il minimo
Una volta i ciclisti erano degli eroi moderni adesso han paura a correre in mezzo a Milano ( e questo è uno dei motivi perche' il ciclismo continua a perdere spettatori)
I binari sono gli stessi che ci sono da ormai da cinquantanni nella Gand - Wevelgen (e li ci son anche i passaggi a livello e la discesa del Kemmel) e in altre gare eppure nessuna protesta.. ridicoli
Basta che il Boss del gruppo (al primo giro) voglia far veder la sua forza (o le sue paure?) e blocca la corsa..
Il Termine Professionista almeno fino a poco tempo fa significava qualcosa , evidentemente adesso no
Ricordo solo che basta non andar alla conferenza stampa con abbigliamento non consono NBA (ma in tutti gli sport americano) ti da una bella multa e nessuno fiata


Chiedilo ai professionisti del baseball USA.

Cioe'?
Se ti riferisci al Doping Manny Ramirez (che in america è piu' popolare di Armstrong) è stato appena sospeso per 50 partite (che gli costano qualcosa come 8 ml di dollari..)
e nel passato Pete Rose (che ciclisticamente vale Eddy Merckx) è stato buttato fuori dalla Hall of Fame perche' aveva fatto delle scommesse

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 19:16
Forzainter, anche se son uno di quelli che i corridori hanno approfittato delle paure di Armstrong per farsi una scampagnata, non condivido la relazione tra le classiche del nord e il Milano show.

Nelle classiche del nord (come anche nella 1°tappa del giro in sicilia l'anno scorso), l'attraversamento dei binari è necessario e comunque vien fatto raramente a larghi compatti. Domenica, invece, si poteva provvedere per evitarlo o anche coprire e/o riempire i binari.

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2009 alle 19:27
Originariamente inviato da Subsonico

Forzainter, anche se son uno di quelli che i corridori hanno approfittato delle paure di Armstrong per farsi una scampagnata, non condivido la relazione tra le classiche del nord e il Milano show.

Nelle classiche del nord (come anche nella 1°tappa del giro in sicilia l'anno scorso), l'attraversamento dei binari è necessario e comunque vien fatto raramente a larghi compatti. Domenica, invece, si poteva provvedere per evitarlo o anche coprire e/o riempire i binari.

Nella Gand - Wevelgen è sempre all'inizio perche' lo si fa a Ostenda in riva al Mare del Nord , il gruppo è sempre tirato e quasi sempre c'e' la caduta
Idem sulla discesa del Kemmel
e le strade strette dell'Amstel , altro che la carreggiata ridotta per le macchine in divieto di sosta
Al Tour il passage du Gois (l'ultima volta nel 1999) è sempre pericoloso (e la caduta c'e' sempre) eppure nessuno si azzarda a protestare
Ricordo che in un edizione del Tour Hinault attacco' sugli champ Elisee.. altri corridori , questi han paura della loro ombra

 
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Elite




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  postato il 19/05/2009 alle 19:35
Originariamente inviato da forzainter



Il Termine Professionista almeno fino a poco tempo fa significava qualcosa , evidentemente adesso no



Il dogma del "Professionista" = ti pagano, dunque devi darci lo spettacolo che vogliamo....

Mondo di m....

 

[Modificato il 19/05/2009 alle 19:38 by loren_ch]


 
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