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Autore: Oggetto: Il Giro d'Italia di Prébois.

Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 09/05/2008 alle 16:23
C'era un thread su Prébois ma non lo trovo, se possono provvedere i moderatori....
Comunque Prebois fa anche l'altro Giro d'Italia, sempre in nome delle magnifiche sorti e progressive del ciclismo pulito.
http://www.repubblica.it/2008/04/speciale/altri/2008giroditalia/il-giro-di-prebois/il-giro-di-prebois.html

Comunque, leggendo l'articolo, visto che Prébois sarebbe il nuovo Don Chisciotte, mi dissocio dal mio nick.

 

____________________
Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 16:36
Continua a sfuggirmi il significato dell'"impresa" di Prebois. Cosa vuole o può dimostrare? Non capisco.

Due appunti sull'intervista riportata:
1° non ci credo neanche se lo vedo che Prebois ha effettuato da solo il percorso del Tour de France con una media superiore all'ultimo in classifica (se fosse veramente così ci sarebbe proprio da sospettare sugli aiuti chimici al giornalista!)
2° la storia della sua fuga dall'hotel per paura che gli mettessero qualcosa nell'acqua è veramente esilarante.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 16:39
Ha 36 anni, non ha una squadra, corre in mezzo al traffico, non è un professionista.
Voi che andate in bici, la media di 29km/h è normale o no in queste condizioni?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 16:42
Avevo letto male l'articolo!!!!!
In effetti la media mi sembrava assurda.
Quella di 29 Km/h all'ora è più realistica, ma lo stesso molto elevata.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 16:43
Originariamente inviato da Serpa

Ha 36 anni, non ha una squadra, corre in mezzo al traffico, non è un professionista.
Voi che andate in bici, la media di 29km/h è normale o no in queste condizioni?


davvero notevole

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 16:44
NON è ANDATO AD UNA media superiore all' ultimo in classifica.

è andato a 29 Km/h
mentre l'ultimo a 37 e qualcosa.

in ogni caso la sua è un impresa personale ma è chiaro che un trentaseienne senza squadra, che corre nel traffico non possa tenere le medie di un professionista che corre in gruppo (anche se è l'ultimo)

mi pare che abbia dimostrato che si possa fare il un Grande Giro senza avere problemi fisici. ma non che l'intero mondo professionistico sia marcio ANZI!


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 16:45
Originariamente inviato da Serpa

Ha 36 anni, non ha una squadra, corre in mezzo al traffico, non è un professionista.
Voi che andate in bici, la media di 29km/h è normale o no in queste condizioni?


davvero notevole

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 17:05
Allora, se vogliamo metterla sul piano dell'impresa umana e sportiva, mi tolgo il cappello ancora una volta davanti a Prebois.
Se invece c'è un intento moralizzatore, se ne vada al diavolo lui e i giornalisti italiani che lo sostengono, per diversi motivi:

1. Fare risaltare, come fa maliziosamente Repubblica, che al Tour 2007 Prebois ha fatto quasi 9 km/h di media in meno dell'ultimo non vuole dire niente: il gap è giustificabile dal fatto che uno ha corso solo, l'altro in gruppo, non dal fatto - come potrebbe immaginarlo il lettore non competente - che l'ultimo del Tour era pieno come un uovo (ergo: figurarsi il primo!) mentre Prebois era pulito.

2. E che vanto c'è nel dire che non si aveva alcun massaggiatore al seguito? Adesso anche il massaggiatore è illegale?

3. Basta con questa storia del ciclismo gattopardesco dove tutto cambia e niente cambia! Qual'è ad esempio il contributo dei giornalisti come Prebois per una vera riforma del ciclismo? Zero di zero. Solo buoni a dire "potenza inquietante" o "stupefacente vittoria", a glissare sulle disavventure di un ciclista (perchè?) e ad accanirsi su quelle di un altro. Mai a spendere una parola sui controlli utilizzati come una clava, sulle sentenze a orologeria, sui procuratori federali che in punta di diritto non fanno differenza tra prove, indizi e supposizioni. Mai (o quasi mai) a denunciare la parificazione di un puf puf di Ventolin con una trasfusione omologa.

4. Arieccoci: anche Prebois accanito contro Ivan Basso: non basta che sia l'unico di OP ad scontare due anni di squalifica per "tentato doping" (non ci credo che fosse solo tentato, ma le squalifiche si comminano sulla base del diritto e quindi delle prove che ci sono, e non è stato Basso a occultare le prove schiaccianti). No, non basta. Basso è un reprobo. Chi lo accoglie un favoreggiatore. Poi però vorrei vedere cosa ha scritto Prebois o il suo giornale a proposito delle vittorie di Valverde...

5. Ma infine. caro Prebois: perchè non seleziona 22 giornalisti sportivi (nella penna e nel fisico come lei) e non provate a simulare una stagione calcistica di alto livello? Potreste incontrarvi ogni domenica e mercoledì, autunno, inverno e primavera, spostandovi su campetti di qua e di là, prendendo però l'aereo almeno una volta la settimana (chessò, con la scusa di andare alla Roubaix vi ritrovate al campetto di Compiègne). Fate la vostra partita, poi alla fine una équipe stila tutti i dati su quanto avete corso, su quante "ripartenze", sul possesso di palla, e poi a giugno facciamo un confronto con un campionato vero e proprio... perchè non ci pensa, sig. Prebois (e signori suoi colleghi italiani che state leggendo)? Ah, ovviamente vi dovreste sottoporre agli stessi controlli a sorpresa riservati ai giocatori all'alba prima della partita: ma sono sicuro che non vi intralceranno più di tanto...

Il ciclismo è infestato dal doping, ma non è la vostra falsa moralizzazione che lo risolleverà.

 

[Modificato il 09/05/2008 alle 17:07 by Frank VDB]

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Moderatore




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  postato il 09/05/2008 alle 17:06
29/h di media da solo col traffico mi pare notevole!!

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/05/2008 alle 18:35
i corridori in allenamento rientrano quasi sempre con il 30 di media, facendo anche qualche salita (mai troppe), senza forzare, ma senza neanche passeggiare.
Quindi il 29 sul percorso del Tour de France è una media non impossibile, ma da ottimo atleta. Nell'articolo dice che spesso altri cicloturisti lo aspettavano per fare la tappa insieme, ecco, probabilmente questo gli ha dato una buona mano, sia per la scia, sia per la leggera competizione che si accende sempre un pò in queste situazioni.
Anche io non vedo come c'entri questa impresa con la dimostrazione che si può fare il Giro d'Italia senza il doping: il problema è proprio quanto forte si va, non certo il fatto di arrivare alla fine.
Tuttavia l'idea è meravigliosa, come lo invidio.

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 09/05/2008 alle 18:46
Originariamente inviato da roberto79

NON è ANDATO AD UNA media superiore all' ultimo in classifica.

è andato a 29 Km/h
mentre l'ultimo a 37 e qualcosa.

in ogni caso la sua è un impresa personale ma è chiaro che un trentaseienne senza squadra, che corre nel traffico non possa tenere le medie di un professionista che corre in gruppo (anche se è l'ultimo)

mi pare che abbia dimostrato che si possa fare il un Grande Giro senza avere problemi fisici. ma non che l'intero mondo professionistico sia marcio ANZI!



Ma stando in coda al gruppo, arrivi tranquillamente ai 40, senza neanche pedalare!:S

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 19:05
Originariamente inviato da Ottavio

Continua a sfuggirmi il significato dell'"impresa" di Prebois.


Secondo me ve la prendete per niente.
Prebois vuole semplicemente visitare certi luoghi meravigliosi che solo l'Italia riserva, gozzovigliando con le prelibatezze locali, divertendosi praticando il suo sport preferito, il tutto spacciandolo per inchiesta giornalistica. Mica scemo, l'amico, al contrario del suo datore di lavoro che lo mantiene....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 22:10
questo è quello che scriveva il distinto Guillaume Prebois sul nostro forum nel febbraio 2006

Originariamente inviato da PREBOIS

Purtroppo, e questo nessuno di voi sembra saperlo, sono stato assunto da Giuseppe Saronni e la famiglia Galbusera nella veste di addetto stampa della Lampre nel 99' (fate una ricerca se dubitate: nel fotoromanzo Bicisport sulle classiche di aprile-maggio c'è una foto di me un bici...Pensate un po'... Ho vissuto un'annata intera con una squadra pro. Ho dovuto barcamenarmi con due storie brutte di doping, Camenzind e la spazzatura compromettente ritrovata da una troupe svizzera in una pattumiera e Ludo Diercxsens positivo ai corticoidi al Tour. Quel che ho visto lo so soltanto Io.


vi risulta che questo signore, che si batte per un ciclismo pulito, abbia mai denunciato niente?
A me no.

CHIACCHIERE E DISTINTIVO

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Under 23




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  postato il 20/05/2008 alle 19:46
Originariamente inviato da Frank VDB

Allora, se vogliamo metterla sul piano dell'impresa umana e sportiva, mi tolgo il cappello ancora una volta davanti a Prebois.
Se invece c'è un intento moralizzatore, se ne vada al diavolo lui e i giornalisti italiani che lo sostengono, per diversi motivi:

1. Fare risaltare, come fa maliziosamente Repubblica, che al Tour 2007 Prebois ha fatto quasi 9 km/h di media in meno dell'ultimo non vuole dire niente: il gap è giustificabile dal fatto che uno ha corso solo, l'altro in gruppo, non dal fatto - come potrebbe immaginarlo il lettore non competente - che l'ultimo del Tour era pieno come un uovo (ergo: figurarsi il primo!) mentre Prebois era pulito.

2. E che vanto c'è nel dire che non si aveva alcun massaggiatore al seguito? Adesso anche il massaggiatore è illegale?

3. Basta con questa storia del ciclismo gattopardesco dove tutto cambia e niente cambia! Qual'è ad esempio il contributo dei giornalisti come Prebois per una vera riforma del ciclismo? Zero di zero. Solo buoni a dire "potenza inquietante" o "stupefacente vittoria", a glissare sulle disavventure di un ciclista (perchè?) e ad accanirsi su quelle di un altro. Mai a spendere una parola sui controlli utilizzati come una clava, sulle sentenze a orologeria, sui procuratori federali che in punta di diritto non fanno differenza tra prove, indizi e supposizioni. Mai (o quasi mai) a denunciare la parificazione di un puf puf di Ventolin con una trasfusione omologa.

4. Arieccoci: anche Prebois accanito contro Ivan Basso: non basta che sia l'unico di OP ad scontare due anni di squalifica per "tentato doping" (non ci credo che fosse solo tentato, ma le squalifiche si comminano sulla base del diritto e quindi delle prove che ci sono, e non è stato Basso a occultare le prove schiaccianti). No, non basta. Basso è un reprobo. Chi lo accoglie un favoreggiatore. Poi però vorrei vedere cosa ha scritto Prebois o il suo giornale a proposito delle vittorie di Valverde...

5. Ma infine. caro Prebois: perchè non seleziona 22 giornalisti sportivi (nella penna e nel fisico come lei) e non provate a simulare una stagione calcistica di alto livello? Potreste incontrarvi ogni domenica e mercoledì, autunno, inverno e primavera, spostandovi su campetti di qua e di là, prendendo però l'aereo almeno una volta la settimana (chessò, con la scusa di andare alla Roubaix vi ritrovate al campetto di Compiègne). Fate la vostra partita, poi alla fine una équipe stila tutti i dati su quanto avete corso, su quante "ripartenze", sul possesso di palla, e poi a giugno facciamo un confronto con un campionato vero e proprio... perchè non ci pensa, sig. Prebois (e signori suoi colleghi italiani che state leggendo)? Ah, ovviamente vi dovreste sottoporre agli stessi controlli a sorpresa riservati ai giocatori all'alba prima della partita: ma sono sicuro che non vi intralceranno più di tanto...

Il ciclismo è infestato dal doping, ma non è la vostra falsa moralizzazione che lo risolleverà.



Non riesco a capire la contrarietà, l'acredine, il vero e proprio astio nei confronti di Guillaume e della sua nobile, a mio parere, impresa. Io l'ho seguito, in parte, per 120 km., nella tappa Cefalù-Agrigento, ed ammetto che per me è stato un grande orgoglio correre insieme a costui che è un grande uomo, con una forte vena di umiltà, nonchè un grande e forte atleta con 30.000 km circa all'anno nelle gambe.
Credo che sia sufficiente sostenerlo nella sua impresa, già soltanto per gli splendidi reportages che, alla fine di ogni tappa, giornalmente, stila e ci fa leggere on line. Sono articoli vibranti di emozione, vi si vive dall'interno la tappa corsa, e perciò lontani mille miglia dalle solite, asfittiche, noiose cronache che siamo abituati a leggere sulla stampa sportiva e su quella specializzata, di settore.
Comunque, credo che meriti il nostro appoggio di appassionati ciclisti, piuttosto che l'aperta contrarietà manifestata in alcuni messaggi, per il solo fatto che sta compiendo una grande impresa umana e ciclistico-sportiva.
Un appassionato di Ciclismo con la maiuscola, secondo me, non può non apprezzare.
Grazie, ciao.
Augusto Scariolo (Siracusa).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/05/2008 alle 20:00
Originariamente inviato da augusto68

Un appassionato di Ciclismo con la maiuscola, secondo me, non può non apprezzare.
Grazie, ciao.
Augusto Scariolo (Siracusa).


ciao,
a mio avviso un appassionato di ciclismo non apprezza i neanche troppo velati riferimenti a gt dopati che Prebois vuole sottolineare con la sua "impresa".
Un pò come per i Grillo, o i "la casta": troppo facile sparare mer.da senza proporre nulla.

Che poi anche sul significato di impresa ci penserei due volte: indubbiamente non avrei il suo passo, ma tra il passare 20 giorni in filiale a stressarmi e farmi 20 giorni in bici, in giro per l'italia, non avrei dubbi....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/05/2008 alle 10:05
Originariamente inviato da augusto68

Non riesco a capire la contrarietà, l'acredine, il vero e proprio astio nei confronti di Guillaume e della sua nobile, a mio parere, impresa. Io l'ho seguito, in parte, per 120 km., nella tappa Cefalù-Agrigento, ed ammetto che per me è stato un grande orgoglio correre insieme a costui che è un grande uomo, con una forte vena di umiltà, nonchè un grande e forte atleta con 30.000 km circa all'anno nelle gambe.
Credo che sia sufficiente sostenerlo nella sua impresa, già soltanto per gli splendidi reportages che, alla fine di ogni tappa, giornalmente, stila e ci fa leggere on line. Sono articoli vibranti di emozione, vi si vive dall'interno la tappa corsa, e perciò lontani mille miglia dalle solite, asfittiche, noiose cronache che siamo abituati a leggere sulla stampa sportiva e su quella specializzata, di settore.
Comunque, credo che meriti il nostro appoggio di appassionati ciclisti, piuttosto che l'aperta contrarietà manifestata in alcuni messaggi, per il solo fatto che sta compiendo una grande impresa umana e ciclistico-sportiva.
Un appassionato di Ciclismo con la maiuscola, secondo me, non può non apprezzare.
Grazie, ciao.
Augusto Scariolo (Siracusa).


Caro Augusto, intanto benvenuto sul forum e un saluto alla Sicilia jonica che mi sta sfuggendo di mano in questi giorni, dopo avervi previsto la mia vacanza estiva

Su Prebois: se si limita alla sfida umana, ai reportage sulle strade che percorre, alle emozioni che qualsiasi viaggio vuole trasmettere, arte nella quale è bravissimo il nostro grande Paolo Rumiz, sono con Prebois. E se il Giro passasse dalle mie parti ti assicuro che sarei pronto a aspettarlo in strada e dargli il cambio per farlo faticare di meno.

Se però c'è questo intento moralizzatore che traspariva dalla sua intervista a Repubblica a inizio Giro, questo suo obiettivo di fare vedere a tutti i costi (usando anche argomenti più che discutibili) per mostrare che i professionisti sono tutti dopati, allora non abbiamo bisogno di alcun Prebois.
Volevo solo dire questo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/05/2008 alle 10:50
Io sono d'accordo complimenti a lui per l'impresa sportiva, bellissima...

ma se deve fare il "capodacqua" della situazione moralizzando su tutto l'ambiente e tutti i professionisti, allora la cosa mi sembra un po' ridicola....

Riguardo alla storia che ha riferito sulla LAMPRE, è lanciare il sasso e nascondersi... avrebbe fatto meglio ad argomentare e non a dire "quello che ho visto io solo lo so..." cosa peraltro GRAVISSIMA.


 
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  postato il 21/05/2008 alle 12:20
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da augusto68

Un appassionato di Ciclismo con la maiuscola, secondo me, non può non apprezzare.
Grazie, ciao.
Augusto Scariolo (Siracusa).


ciao,
a mio avviso un appassionato di ciclismo non apprezza i neanche troppo velati riferimenti a gt dopati che Prebois vuole sottolineare con la sua "impresa".
Un pò come per i Grillo, o i "la casta": troppo facile sparare mer.da senza proporre nulla.

Che poi anche sul significato di impresa ci penserei due volte: indubbiamente non avrei il suo passo, ma tra il passare 20 giorni in filiale a stressarmi e farmi 20 giorni in bici, in giro per l'italia, non avrei dubbi....


Scusa la mia ignoranza, ma non capisco che cosa intendi per "gt"...?
Non ti sembra già abbastanza portare a termine un'impresa del genere ? Che cosa dovrebbe proporre Guillaume ? Credo che con la sua iniziativa proponga già tanto ! C'è ben altra gente atta e pagata a proporre, e magari non lo fa !
Quanto al significato di impresa, beh, ragionando così, può esser considerata impresa anche il solo respirare, il solo alzarsi dal letto la mattina, fare due passi in cortile, o star seduto al proprio posto (sedentario, come nel mio caso) di lavoro o anche il solo vegetare...!
Vedo che coloro che sono contrari a Guillaume ed ai suoi altri Giri danno l'impressione di voler difendere a tutti i costi e con qualsiasi mezzo un qualcosa che, alla fine, non riesco a capire che cosa possa essere...!
Senza rancore.
Ciao
Augusto

 
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  postato il 21/05/2008 alle 12:21
Originariamente inviato da augusto68

Scusa la mia ignoranza, ma non capisco che cosa intendi per "gt"...?


Grandi giri.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/05/2008 alle 12:37
Anch'io penso che, alla fine di tutto e nonostante i proclami, le sue imprese finiscano per non dimostrare alcunché, sia a livello scientifico sia a livello puramente logico. Anzi, forse il contrario...

Probabilmente non ci ha pensato neppure lui, però... se riesce a percorrere in situazione disagiata un GT a medie sostenute e percentualmente con poco "delta" rispetto alle prestazioni di un professionista (che viaggia in gruppo, ha la strada libera, è più giovane e lo fa di mestiere), non finisce per dimostrare che, appunto, non c'è bisogno di far uso di chissà che per ottenere risultati migliori del suo?
E' la stessa "sindrome" che colpisce un amatore scarso (come me, ad esempio, ), quando si rende conto di avere scalato il Mortirolo in un tempo che non è neppure doppio di quello di persone con 20/30 anni di meno, in gara per un successo sportivo...

Però mi pare di ricordare (non ho tempo nè voglia adesso di controllare il suo sito web) che un altro obiettivo era legato al controllo dei valori di ematocrito, che secondo Prebois dovrebbero crollare, per una persona "normale", al termine di un GT, a differenza di quello dei prof che rimane, a suo dire, stabile sul medio/alto (correggetemi se sbaglio...).

Confermo comunque che una impresa simile, dal punto di vista amatoriale, anche a me non dispiacerebbe... beh, magari preferirei farla con qualche amico, va'!


PS: Comunque la migliore "perla" dell'articolo linkato è quella relativa alla possibilità di fare il giro del mondo in 80 giorni in bici... sarebbero 500 km circa al giorno, oceani compresi!
Gli consiglierei la lettura di un bel saggio/racconto atipico di Julio Cortàzar, intitolato "Il giro del giorno in 80 mondi", titolo che rimanda ad una impresa altrettanto difficile, ma forse più realizzabile...

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/05/2008 alle 13:05
Originariamente inviato da Bitossi

E' la stessa "sindrome" che colpisce un amatore scarso (come me, ad esempio, ), quando si rende conto di avere scalato il Mortirolo in un tempo che non è neppure doppio di quello di persone con 20/30 anni di meno, in gara per un successo sportivo...



questa è assolutamente da incorniciare.

E'proprio l'approccio scientifico-agonistico di Prèbois che non mi convince. Perchè voler fare quella media, frutto di tanto allenamento e tanta fatica, quando poi le condizioni fisiche e ambientali in corsa sono del tutto differenti e non imitabili?
Perchè invece non dire: se ce la faccio io da solo a fare questo percorso a questa velocità, allora è più credibile che lo facciano anche loro che possono farsi le tappe di pianura completamente a ruota e hanno indubbiamente più talento di me (oltre ad a ricevere una assistenza certamente migliore sotto ogni aspetto?). In questa ottica allora avrebbe ancora più senso se si presentasse con poco allenamento alla partenza, magari con una vecchia bici e con qualche chiletto in più...c'è gente che fa di queste imprese partendo all'inizio delle ferie con al massimo 2-3000 km. nelle gambe, non 20000 come lui.
Comunque gli rinnovo i miei complimenti per l'idea e per la realizzazione della stessa.

 

[Modificato il 21/05/2008 alle 13:07 by elisamorbidona]


 
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  postato il 21/05/2008 alle 14:32
Originariamente inviato da elisamorbidona

Originariamente inviato da Bitossi

E' la stessa "sindrome" che colpisce un amatore scarso (come me, ad esempio, ), quando si rende conto di avere scalato il Mortirolo in un tempo che non è neppure doppio di quello di persone con 20/30 anni di meno, in gara per un successo sportivo...



questa è assolutamente da incorniciare.

E'proprio l'approccio scientifico-agonistico di Prèbois che non mi convince. Perchè voler fare quella media, frutto di tanto allenamento e tanta fatica, quando poi le condizioni fisiche e ambientali in corsa sono del tutto differenti e non imitabili?
Perchè invece non dire: se ce la faccio io da solo a fare questo percorso a questa velocità, allora è più credibile che lo facciano anche loro che possono farsi le tappe di pianura completamente a ruota e hanno indubbiamente più talento di me (oltre ad a ricevere una assistenza certamente migliore sotto ogni aspetto?). In questa ottica allora avrebbe ancora più senso se si presentasse con poco allenamento alla partenza, magari con una vecchia bici e con qualche chiletto in più...c'è gente che fa di queste imprese partendo all'inizio delle ferie con al massimo 2-3000 km. nelle gambe, non 20000 come lui.
Comunque gli rinnovo i miei complimenti per l'idea e per la realizzazione della stessa.



Quante riflessioni, quante considerazioni state facendo e quante condizioni state ponendo ! Mamma mia ! A nessuno che passi per la mente di mettersi nei panni di chi sta macinando chilometri, giorno dopo giorno, in condizioni veramente difficili e particolari ?
Beh, mi pare che ci sia un partito preso contro cui muovere e non considerare null'altro ! Mi sbaglierò ? Temo di no !
Augusto

 
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  postato il 21/05/2008 alle 15:58
Originariamente inviato da augusto68
Quante riflessioni, quante considerazioni state facendo e quante condizioni state ponendo ! Mamma mia ! A nessuno che passi per la mente di mettersi nei panni di chi sta macinando chilometri, giorno dopo giorno, in condizioni veramente difficili e particolari ?
Beh, mi pare che ci sia un partito preso contro cui muovere e non considerare null'altro ! Mi sbaglierò ? Temo di no !
Augusto

Ohibò... questa è bella!
Veramente a me sembra sia lui che (per partito preso?) cerca di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali "a tesi" un'impresa che, se fosse limitata agli aspetti amatoriali, riceverebbe il plauso unanime, come già più volte accennato in molti interventi di questo thread...

Quindi non trovo niente di strano nel cercare di analizzarne le eventuali deduzioni e controdeduzioni...

 

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  postato il 21/05/2008 alle 19:19
Originariamente inviato da Bitossi

Originariamente inviato da augusto68
Quante riflessioni, quante considerazioni state facendo e quante condizioni state ponendo ! Mamma mia ! A nessuno che passi per la mente di mettersi nei panni di chi sta macinando chilometri, giorno dopo giorno, in condizioni veramente difficili e particolari ?
Beh, mi pare che ci sia un partito preso contro cui muovere e non considerare null'altro ! Mi sbaglierò ? Temo di no !
Augusto

Ohibò... questa è bella!
Veramente a me sembra sia lui che (per partito preso?) cerca di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali "a tesi" un'impresa che, se fosse limitata agli aspetti amatoriali, riceverebbe il plauso unanime, come già più volte accennato in molti interventi di questo thread...

Quindi non trovo niente di strano nel cercare di analizzarne le eventuali deduzioni e controdeduzioni...



Ma perchè, scusami, anzi scusate tutti, quale sarebbe il torto, la colpa "di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali l'impresa"?
Non riesco proprio a cogliere "l'imputazione".
Passando ad un altro campo, sempre sportivo, anche i leggendari Maiorca (mio concittadino oltre che mio grande amico) e Mayol, nelle loro sfide subacquee negli anni '70 e '80 caratterizzavano le loro imprese con una impronta scientifico/sperimentale, oltre che prettamente sportiva e con la massima risonanza mediatica, a livello mondiale, ben più elevata di quella che Guillaume, più che legittimamente, ha dato alla sua avventura.
Forse che Maiorca e Mayol erano anche loro in cerca di facili fortune o di altre castronerie del genere ? Forse che Enzo Maiorca, al pari di Guillaume per ciò che riguarda il doping, non abbia mai messo in dubbio apertamente e pubblicamente i metodi non proprio limpidi utilizzati da acuni apneisti nel raggiungimento delle loro ( presumibilmente falsate) imprese ?
Boh, continuo a non comprendere l'avversità nei confronti di Guillaume, a mio parere del tutto priva di valido fondamento.
Augusto

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/05/2008 alle 21:13
il fatto è che un esperimento ha valore scientifico quando riproduce un effetto che si verifica nella realtà, provocandone alcune reazioni o situazioni-limite per provare una determinata tesi.
Invece il buon Prebois non riproduce la situazione reale (le tappe del Giro d'Italia) su cui vorrebbe dimostrare qualcosa. Infatti si mette in una situazione del tutto diversa dal correre in gruppo , con le accelerazioni, ma anche con il beneficio della scia. Una tappa pianeggiante di 200 km. se dovesse avere vento contro è molto più dura per Prebois da solo che per un corridore che se la fa nella pancia del gruppo anche se a 10 km/h più veloce, mi sembra. Viceversa una tappa con tanta salita Prebois la può affrontare con grande regolarità, mentre per i corridori è ben diverso...

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 21/05/2008 alle 21:53
Originariamente inviato da augusto68

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Quante riflessioni, quante considerazioni state facendo e quante condizioni state ponendo ! Mamma mia ! A nessuno che passi per la mente di mettersi nei panni di chi sta macinando chilometri, giorno dopo giorno, in condizioni veramente difficili e particolari ?
Beh, mi pare che ci sia un partito preso contro cui muovere e non considerare null'altro ! Mi sbaglierò ? Temo di no !
Augusto

Ohibò... questa è bella!
Veramente a me sembra sia lui che (per partito preso?) cerca di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali "a tesi" un'impresa che, se fosse limitata agli aspetti amatoriali, riceverebbe il plauso unanime, come già più volte accennato in molti interventi di questo thread...

Quindi non trovo niente di strano nel cercare di analizzarne le eventuali deduzioni e controdeduzioni...



Ma perchè, scusami, anzi scusate tutti, quale sarebbe il torto, la colpa "di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali l'impresa"?
Non riesco proprio a cogliere "l'imputazione".
Passando ad un altro campo, sempre sportivo, anche i leggendari Maiorca (mio concittadino oltre che mio grande amico) e Mayol, nelle loro sfide subacquee negli anni '70 e '80 caratterizzavano le loro imprese con una impronta scientifico/sperimentale, oltre che prettamente sportiva e con la massima risonanza mediatica, a livello mondiale, ben più elevata di quella che Guillaume, più che legittimamente, ha dato alla sua avventura.
Forse che Maiorca e Mayol erano anche loro in cerca di facili fortune o di altre castronerie del genere ? Forse che Enzo Maiorca, al pari di Guillaume per ciò che riguarda il doping, non abbia mai messo in dubbio apertamente e pubblicamente i metodi non proprio limpidi utilizzati da acuni apneisti nel raggiungimento delle loro ( presumibilmente falsate) imprese ?
Boh, continuo a non comprendere l'avversità nei confronti di Guillaume, a mio parere del tutto priva di valido fondamento.
Augusto



Sicuramente in questo forum troveresti almeno 50 persone che farebbero volentieri ciò che sta facendo prebois se qualcuno glie lo pagherebbe....
C'è gente che lavora duramente, la sera si allena e la domenica corre, ottenendo anche dei risultati egregi. Cosa dovrebbe dimostrare sto mezzo giornalista?!!!!
Tu difendilo pure, ma guarda che quello si diverte alla faccia tua e di tutti quelli che occasionalmente lo accompagnano in questa sua dimostrazione del ca...........o.. e della lotta al doping a sto st...zo non glie ne frega un bel niente.,... buonanotte.

 
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  postato il 22/05/2008 alle 09:32
Originariamente inviato da 53.11

Originariamente inviato da augusto68

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Quante riflessioni, quante considerazioni state facendo e quante condizioni state ponendo ! Mamma mia ! A nessuno che passi per la mente di mettersi nei panni di chi sta macinando chilometri, giorno dopo giorno, in condizioni veramente difficili e particolari ?
Beh, mi pare che ci sia un partito preso contro cui muovere e non considerare null'altro ! Mi sbaglierò ? Temo di no !
Augusto

Ohibò... questa è bella!
Veramente a me sembra sia lui che (per partito preso?) cerca di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali "a tesi" un'impresa che, se fosse limitata agli aspetti amatoriali, riceverebbe il plauso unanime, come già più volte accennato in molti interventi di questo thread...

Quindi non trovo niente di strano nel cercare di analizzarne le eventuali deduzioni e controdeduzioni...



Ma perchè, scusami, anzi scusate tutti, quale sarebbe il torto, la colpa "di caratterizzare con contenuti scientifico/sperimentali l'impresa"?
Non riesco proprio a cogliere "l'imputazione".
Passando ad un altro campo, sempre sportivo, anche i leggendari Maiorca (mio concittadino oltre che mio grande amico) e Mayol, nelle loro sfide subacquee negli anni '70 e '80 caratterizzavano le loro imprese con una impronta scientifico/sperimentale, oltre che prettamente sportiva e con la massima risonanza mediatica, a livello mondiale, ben più elevata di quella che Guillaume, più che legittimamente, ha dato alla sua avventura.
Forse che Maiorca e Mayol erano anche loro in cerca di facili fortune o di altre castronerie del genere ? Forse che Enzo Maiorca, al pari di Guillaume per ciò che riguarda il doping, non abbia mai messo in dubbio apertamente e pubblicamente i metodi non proprio limpidi utilizzati da acuni apneisti nel raggiungimento delle loro ( presumibilmente falsate) imprese ?
Boh, continuo a non comprendere l'avversità nei confronti di Guillaume, a mio parere del tutto priva di valido fondamento.
Augusto



Sicuramente in questo forum troveresti almeno 50 persone che farebbero volentieri ciò che sta facendo prebois se qualcuno glie lo pagherebbe....
C'è gente che lavora duramente, la sera si allena e la domenica corre, ottenendo anche dei risultati egregi. Cosa dovrebbe dimostrare sto mezzo giornalista?!!!!
Tu difendilo pure, ma guarda che quello si diverte alla faccia tua e di tutti quelli che occasionalmente lo accompagnano in questa sua dimostrazione del ca...........o.. e della lotta al doping a sto st...zo non glie ne frega un bel niente.,... buonanotte.


Il tuo turpiloquio, la tua rabbia repressa e, comunque, un modo di esprimersi meschino, esercitalo pure nei dovuti ambienti e con le persone più adatte!
Per farti un complimento, per usare un eufemismo, mi sentirei di dirti: MALEDUCATO !
Chiuso.
Augusto

 
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  postato il 22/05/2008 alle 09:36
Originariamente inviato da elisamorbidona

il fatto è che un esperimento ha valore scientifico quando riproduce un effetto che si verifica nella realtà, provocandone alcune reazioni o situazioni-limite per provare una determinata tesi.
Invece il buon Prebois non riproduce la situazione reale (le tappe del Giro d'Italia) su cui vorrebbe dimostrare qualcosa. Infatti si mette in una situazione del tutto diversa dal correre in gruppo , con le accelerazioni, ma anche con il beneficio della scia. Una tappa pianeggiante di 200 km. se dovesse avere vento contro è molto più dura per Prebois da solo che per un corridore che se la fa nella pancia del gruppo anche se a 10 km/h più veloce, mi sembra. Viceversa una tappa con tanta salita Prebois la può affrontare con grande regolarità, mentre per i corridori è ben diverso...


A maggior ragione, riproduce, secondo me, da solo, una situazione ancora più difficile sia sul piano fisico che psicologico. Credo che questa enorme differenza sia lampante, tutta a favore di ciò che si prefigge di portare avanti e di dimostrare Guillaume!
Comunque, vedo che in questo forum c'è un muro alzato, forse a priori, contro questa iniziativa.
Bene, che ognuno restasse della propria opinione !
Augusto

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 09:38
...che ognuno resti (direbbe Giacomino ad Aldo).

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 10:19
ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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  postato il 22/05/2008 alle 11:01
Originariamente inviato da antonello64

ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?


O ci siete o lo fate...!
Scusate, ma è ciò che penso !
Credo sia meglio allontanarmi da questo thread !
Augusto

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 22/05/2008 alle 11:07
Originariamente inviato da antonello64

ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?


Dimostrare che anche una persona normale, sebbene con un'ottima preparazione, possa essere sottoposta a sforzi del genere (tre grandi giri in un anno), senza l'aiuto "farmacologico" e senza che l'organismo ne sia influenzato negativamente...se ho ben capito.
Visto che gente tipo Fuentes difende il proprio operato dicendo che il doping fa più bene che male ai ciclisti sottoposti a quegli sforzi...

Ovviamente è chiaro che molti parametri presenti in un Giro a tappe professionistico non possano essere riprodotti nel Giro che sta facendo Prébois...in ogni caso navigando sul suo sito si capisce come abbia una grande passione per il ciclismo.

E qui indossa pure una bella divisa...ce l'ho anch'io

 

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Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
(GANDHI)

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  postato il 22/05/2008 alle 11:11
53.11, su queste pagine sono consentite le più disparate opinioni ma non le offese.
La prossima volta le parole offensive saranno cancellate senza preavviso.

 

____________________
Giuseppe Cristiano

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 11:28
Originariamente inviato da augusto68

Originariamente inviato da antonello64

ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?


O ci siete o lo fate...!
Scusate, ma è ciò che penso !
Credo sia meglio allontanarmi da questo thread !
Augusto

Io invece, se ci leggi ancora, ti invito caldamente a restare, caro Augusto. Mi sembra che qui ogni opinione sia esprimibile e argomentabile, con i dovuti modi e le dovute maniere (e dicendo questo consiglio anch'io a 53.11 - che "rapportone"! - di moderare i termini verso una persona che non conosciamo e di cui apprezziamo almeno il gesto sportivo).

Il fatto però è che mi pare che tu, Augusto, "te la canti e te la suoni": intanto credo messuno abbia della acredine preconcetta verso Prèbois... è lui che, ponendo dichiaratamente (ma non troppo chiaramente, come giustamente fa notare Antonello) la sua impresa in un ambito extrasportivo o amatoriale, si posiziona nel campo della argomentabilità e della critica delle sue posizioni, che già in partenza non sono chiarissime.
Come fatto notare anche da Elisa, dal punto di vista scientifico la sua tesi (supposto che ce ne sia una) viene supportata con strumenti scorretti nel metodo e nel merito.
Dal punto di vista logico "formale" ti è poi stato fatto notare che pure la "ipotetica" tesi potrebbe essere falsificata in quanto contraddittoria nelle premesse (potrebbe addirittura dimostrare il contrario!).
Vi risparmio una dissertazione di "metodologia della ricerca scientifica"... mi pare che sia sufficiente alla fine argomentare (come hanno fatto in molti) che le sue imprese sono estremamente affascinanti dal punto di vista sportivo/umano, ma nulle o quanto meno ambigue dal punto di vista scientifico...

E ora famose 'na bbirra!

 

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  postato il 22/05/2008 alle 12:40
Originariamente inviato da megalon

Originariamente inviato da antonello64

ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?


Dimostrare che anche una persona normale, sebbene con un'ottima preparazione, possa essere sottoposta a sforzi del genere (tre grandi giri in un anno), senza l'aiuto "farmacologico" e senza che l'organismo ne sia influenzato negativamente...se ho ben capito.
Visto che gente tipo Fuentes difende il proprio operato dicendo che il doping fa più bene che male ai ciclisti sottoposti a quegli sforzi...

Ovviamente è chiaro che molti parametri presenti in un Giro a tappe professionistico non possano essere riprodotti nel Giro che sta facendo Prébois...in ogni caso navigando sul suo sito si capisce come abbia una grande passione per il ciclismo.

E qui indossa pure una bella divisa...ce l'ho anch'io



Per Megalon (soprattutto), Pepp e Bitossi. Finalmente, pare che ci sia qualcuno che cominci a ragionare bene. Pensavo che fosse più facile e quindi arrivarci prima. Comunque, è bene quel che finisce bene ! Oltre alla birra, direi di andarci a fare una lunga e sana pedalata (io l'ho già fatta alle 7 di stamattina !), la passione mi divora! Che ne dite ?
Ciao.
Augusto

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 22/05/2008 alle 13:42
Originariamente inviato da pepp

53.11, su queste pagine sono consentite le più disparate opinioni ma non le offese.
La prossima volta le parole offensive saranno cancellate senza preavviso.


Puoi fare come vuoi, forse dovresti però, andare a leggere il 3d dove prebois ( sempre se era lui ) intervenne in questo forum e leggere come trattò chi non la pensava come lui.
Il mio giudizio su questo personaggio è molto peggiore di ciò che ho scritto... se qualcuno si è sentito offeso dal mio post ( a parte prebois)
gli chiedo scusa, ma il concetto non cambia.
Che poi quando si conosce un "vip" ci si caga addosso dall'eccitazione......!!!! E' un problema che non mi sfiora.
Sig. Augusto, non mi pare di averti offeso, tu non puoi dire altrettanto.

 

[Modificato il 22/05/2008 alle 13:48 by 53.11]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 13:58
Originariamente inviato da megalon

Originariamente inviato da antonello64

ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?


Dimostrare che anche una persona normale, sebbene con un'ottima preparazione, possa essere sottoposta a sforzi del genere (tre grandi giri in un anno), senza l'aiuto "farmacologico" e senza che l'organismo ne sia influenzato negativamente...se ho ben capito.


oddio, non è che ci volesse chissà chi per dimostrare che l'organismo umano può assorbire senza problemi gli sforzi di tre grandi giri in un anno.
Oltretutto se lui riesce a fare i tre GT, un professionista (molto più forte atleticamente, molto meglio preparato, che corre in gruppo e quindi fatica di meno, e che gode di vantaggi, tipo il massaggiatore o l'ammiraglia al seguito, che Prebois non ha) potrebbe farne tranquillamente 4 o 5 senza alcun problema.
Se la tua interpretazione fosse veramente la risposta alla mia domanda, bisognerebbe dire che Prebois ha scoperto l'acqua calda.
Per questo motivo continuo ad avere dubbi sulle reali intenzioni del sig. Prebois.

 

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Livello Rik Van Looy




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  postato il 22/05/2008 alle 14:10
Originariamente inviato da antonello64

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Originariamente inviato da antonello64

ma in fin dei conti s'è capito bene cosa vuole dimostrare Prebois?


Dimostrare che anche una persona normale, sebbene con un'ottima preparazione, possa essere sottoposta a sforzi del genere (tre grandi giri in un anno), senza l'aiuto "farmacologico" e senza che l'organismo ne sia influenzato negativamente...se ho ben capito.


oddio, non è che ci volesse chissà chi per dimostrare che l'organismo umano può assorbire senza problemi gli sforzi di tre grandi giri in un anno.
Oltretutto se lui riesce a fare i tre GT, un professionista (molto più forte atleticamente, molto meglio preparato, che corre in gruppo e quindi fatica di meno, e che gode di vantaggi, tipo il massaggiatore o l'ammiraglia al seguito, che Prebois non ha) potrebbe farne tranquillamente 4 o 5 senza alcun problema.
Se la tua interpretazione fosse veramente la risposta alla mia domanda, bisognerebbe dire che Prebois ha scoperto l'acqua calda.
Per questo motivo continuo ad avere dubbi sulle reali intenzioni del sig. Prebois.


Si sta divertendo un mondo, perchè sta facendo quello che più gli piace (è un grande appassionato no?) senza spendere un soldo, anzi al contrario ha trovato un buon sistema per farsi finanziare il suo Hobby preferito...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 14:12
Originariamente inviato da augusto68
Per Megalon (soprattutto), Pepp e Bitossi. Finalmente, pare che ci sia qualcuno che cominci a ragionare bene. Pensavo che fosse più facile e quindi arrivarci prima.


allora visto che il sottoscritto ancora non ci arriva, saresti così gentile da spiegarmi qual'è l'illuminazione, la novità assoluta che il sig. Prebois vuole rivelare all'intero pianeta?
Forse che Fuentes aveva torto e che si possono fare i tre grandi giri ad una media oraria di 30 all'ora?
E c'era bisogno di tutto 'sto can-can per far capire al mondo che la teoria di Fuentes era ridicola? bastava leggere il seguito dell'intervista, in cui parlava di Premio Nobel, e anche i bambini dell'asilo avrebbero capito che quel tizio non è sano di mente.

P.S. se 'sto tizio davvero va dietro a quello che dice Fuentes, allora comincio ad avere dei dubbi anche sulle sue condizioni di salute.

 

[Modificato il 22/05/2008 alle 14:15 by antonello64]

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  postato il 22/05/2008 alle 14:44
Originariamente inviato da antonello64



Forse che Fuentes aveva torto e che si possono fare i tre grandi giri ad una media oraria di 30 all'ora?
E c'era bisogno di tutto 'sto can-can per far capire al mondo che la teoria di Fuentes era ridicola? bastava leggere il seguito dell'intervista, in cui parlava di Premio Nobel, e anche i bambini dell'asilo avrebbero capito che quel tizio non è sano di mente.

P.S. se 'sto tizio davvero va dietro a quello che dice Fuentes, allora comincio ad avere dei dubbi anche sulle sue condizioni di salute.


Ciò che dice Fuentes a difesa del proprio operato da dopatore l'ho aggiunto io per estremizzare il concetto. L'affermazione che lo sport agonistico non sia così salutare è invece più comune, o sbaglio? E alla fine Fuentes si giustifica partendo da questo presupposto.

Comunque se avessi visitato il link all'articolo della Repubblica posto in cima a questo thread avresti trovato le basi da cui parte l'esperimento di Prébois.

Domanda quasi ovvia: chi glielo fa fare?
"Il mio intento è difendere sempre l'etica dello sport pulito, del ciclismo in particolare. Soprattutto quando ci si accorge che, ancora una volta, dopo un inverno di buoni propositi e chiacchiere, si ricomincia con le solite polemiche. E con il doping. Per quello, l'anno scorso, ho deciso di fare il mio Tour "a pane e acqua", per dimostrare che una persona normale, soltanto ben preparata, e io percorro 30mila km all'anno, è in grado di farlo, e senza che il suo organismo subisca conseguenze. L'anno scorso ho fatto da cavia: sono stato seguito dall'ospedale di Tolosa, i dati raccolti sono stati utilizzati in una tesi di medicina generale. Alla fine, è stato appurato che nulla, nel mio organismo, era cambiato dopo il tour..."

Lei però, ha voluto persistere, addirittura di triplicare l'impegno.
"Mi è stato detto che una sola corsa in un anno non faceva testo, che una cosa era prepararsi per venti giorni, e un'altra per una stagione intera, che non avevo alle spalle la fatica del ciclista vero. E così, con l'aiuto del medico della nazionale su pista francese, Jean-Marie Lagarde, e con lo specialista mondiale studio del sonno, Christian Bourbon studieremo le conseguenze fisiologiche del sovrallenamento".

 

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  postato il 22/05/2008 alle 17:54
Originariamente inviato da megalon

Originariamente inviato da antonello64



Forse che Fuentes aveva torto e che si possono fare i tre grandi giri ad una media oraria di 30 all'ora?
E c'era bisogno di tutto 'sto can-can per far capire al mondo che la teoria di Fuentes era ridicola? bastava leggere il seguito dell'intervista, in cui parlava di Premio Nobel, e anche i bambini dell'asilo avrebbero capito che quel tizio non è sano di mente.

P.S. se 'sto tizio davvero va dietro a quello che dice Fuentes, allora comincio ad avere dei dubbi anche sulle sue condizioni di salute.


Ciò che dice Fuentes a difesa del proprio operato da dopatore l'ho aggiunto io per estremizzare il concetto. L'affermazione che lo sport agonistico non sia così salutare è invece più comune, o sbaglio? E alla fine Fuentes si giustifica partendo da questo presupposto.

Comunque se avessi visitato il link all'articolo della Repubblica posto in cima a questo thread avresti trovato le basi da cui parte l'esperimento di Prébois.

Domanda quasi ovvia: chi glielo fa fare?
"Il mio intento è difendere sempre l'etica dello sport pulito, del ciclismo in particolare. Soprattutto quando ci si accorge che, ancora una volta, dopo un inverno di buoni propositi e chiacchiere, si ricomincia con le solite polemiche. E con il doping. Per quello, l'anno scorso, ho deciso di fare il mio Tour "a pane e acqua", per dimostrare che una persona normale, soltanto ben preparata, e io percorro 30mila km all'anno, è in grado di farlo, e senza che il suo organismo subisca conseguenze. L'anno scorso ho fatto da cavia: sono stato seguito dall'ospedale di Tolosa, i dati raccolti sono stati utilizzati in una tesi di medicina generale. Alla fine, è stato appurato che nulla, nel mio organismo, era cambiato dopo il tour..."

Lei però, ha voluto persistere, addirittura di triplicare l'impegno.
"Mi è stato detto che una sola corsa in un anno non faceva testo, che una cosa era prepararsi per venti giorni, e un'altra per una stagione intera, che non avevo alle spalle la fatica del ciclista vero. E così, con l'aiuto del medico della nazionale su pista francese, Jean-Marie Lagarde, e con lo specialista mondiale studio del sonno, Christian Bourbon studieremo le conseguenze fisiologiche del sovrallenamento".


E non solo, aggiungo io. Infatti, bisogna ricordare che l'avventura di Guillaume ebbe inizio con l'Autre Tour, nel 2007, dopo che - fu una scintilla che fece da detonatore alla sua iniziativa - sentì dichiarare pubblicamente a Tom Boonen, al termine di una dura tappa pirenaica del Tour 2006, le seguenti parole: " Oggi, una persona normale sarebbe finita all'ospedale"!
So bene che mi si obietterà che il significato di tali parole era da ricondurre a...bla...bla...bla...
Pensatela pure a modo vostro. So solo che, considerato che i miei messaggi rinfocolano i sentimenti di alcuni frequentatori come me di questo forum, forse è meglio, a tal punto, che io eviti di continuare a prender parte a questa discussione, pur restando fermamente convinto del mio pensiero ed appoggiando "in toto" la splendida e nobile iniziativa di Guillaume Prebois.
Non si può non notare, infatti, la vera e propria antipatia, un certo qual senso di vero odio, che viene nutrito da qualche elemento di questo forum, tra l'altro con un indice di educazione molto opinabile, nei confronti di Guillaume. Inspiegabile, a mio parere, con una idea personale (rispettabilissima, siamo in democrazia) di semplice disapprovazione del progetto "incriminato"!
Tanta forza, altrettanta protervia, nasconderanno forse qualcosa. Non so che cosa !
Forza Guillaume !
Augusto

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 18:48
Originariamente inviato da megalon

Domanda quasi ovvia: chi glielo fa fare?
"Il mio intento è difendere sempre l'etica dello sport pulito, del ciclismo in particolare. Soprattutto quando ci si accorge che, ancora una volta, dopo un inverno di buoni propositi e chiacchiere, si ricomincia con le solite polemiche. E con il doping. Per quello, l'anno scorso, ho deciso di fare il mio Tour "a pane e acqua", per dimostrare che una persona normale, soltanto ben preparata, e io percorro 30mila km all'anno, è in grado di farlo, e senza che il suo organismo subisca conseguenze. L'anno scorso ho fatto da cavia: sono stato seguito dall'ospedale di Tolosa, i dati raccolti sono stati utilizzati in una tesi di medicina generale. Alla fine, è stato appurato che nulla, nel mio organismo, era cambiato dopo il tour..."

Lei però, ha voluto persistere, addirittura di triplicare l'impegno.
"Mi è stato detto che una sola corsa in un anno non faceva testo, che una cosa era prepararsi per venti giorni, e un'altra per una stagione intera, che non avevo alle spalle la fatica del ciclista vero. E così, con l'aiuto del medico della nazionale su pista francese, Jean-Marie Lagarde, e con lo specialista mondiale studio del sonno, Christian Bourbon studieremo le conseguenze fisiologiche del sovrallenamento".


scusa Megalon, ma messa così a me sembra che voglia dimostrare che esiste l'acqua calda.
Ai miei occhi è lapalissiano che un atleta ben preparato riesca a fare un grande Giro ai 30 di media.
Dalle mie parti c'è un tizio che qualche anno fa, tutto solo, è andato in bici da l'Aquila a Marcinelle per ricordare la tragedia accaduta in miniera 50 anni fa, percorrendo più o meno 150 km al giorno; e l'anno prima, sempre da solo, era arrivato a Santiago de Compostela.
Da tener presente che il signore in questione in allenamento fa molti meno chilometri di Prebois visto che durante il giorno, purtroppo per lui, deve lavorare, ed ha anche una famiglia a cui stare dietro.

D'altra parte, se ad inizio secolo si correvano Giri d'Italia con catenacci di 20 kg, su strade ben più dissestate di quelle odierne e con tappe ben più lunghe, non mi sembra davvero un'impresa riuscire a fare quello che sta facendo Prebois.
Tutto questo entusiasmo per la sua iniziativa davvero non lo capisco.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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  postato il 22/05/2008 alle 19:08
Originariamente inviato da antonello64

scusa Megalon, ma messa così a me sembra che voglia dimostrare che esiste l'acqua calda.
Ai miei occhi è lapalissiano che un atleta ben preparato riesca a fare un grande Giro ai 30 di media.


Sì, ma ciò che fa è oggetto di studio e analisi, come hai potuto leggere...non vuole semplicemente dimostrare che si può fare, cosa ovvia, ma cosa comportano certi sforzi sul nostro organismo...c'è scritto chiaro e tondo nel testo che ho riportato.

L'anno scorso ho fatto da cavia: sono stato seguito dall'ospedale di Tolosa, i dati raccolti sono stati utilizzati in una tesi di medicina generale. Alla fine, è stato appurato che nulla, nel mio organismo, era cambiato dopo il tour..."

Mi è stato detto che una sola corsa in un anno non faceva testo, che una cosa era prepararsi per venti giorni, e un'altra per una stagione intera, che non avevo alle spalle la fatica del ciclista vero. E così, con l'aiuto del medico della nazionale su pista francese, Jean-Marie Lagarde, e con lo specialista mondiale studio del sonno, Christian Bourbon studieremo le conseguenze fisiologiche del sovrallenamento".

 

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Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
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(GANDHI)

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  postato il 22/05/2008 alle 19:47
Considerando l'operato di Prebois in buonafede, mi viene da pensare che la sua conoscenza effettiva di sport e di doping in particolare, sia abbastanza superficiale. Se fosse davvero informato impugnerebbe una racchetta, oppure si cimenterebbe in gare di nuoto e via discorrendo...
Quello che i media vogliono inculcarci è che le lunghe distanze percorse dai corridori incentivano l'uso di sostanze proibite, il che è falsissimo in quanto è esattamente il contrario. L'operato di tale giornalista è quantomeno tendenzioso e a parer mio sarebbe stato molto più interessante, un servizio incentrato sulle difficoltà che incontra un ciclista nell'arco delle tre settimane,un approfondimento sull'alimentazione,insomma focalizzare l'attenzione sull'aspetto tecnico.Ma questo non fa audience,non fa notizia.

 
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  postato il 22/05/2008 alle 20:10
Originariamente inviato da cunego

Considerando l'operato di Prebois in buonafede, mi viene da pensare che la sua conoscenza effettiva di sport e di doping in particolare, sia abbastanza superficiale. Se fosse davvero informato impugnerebbe una racchetta, oppure si cimenterebbe in gare di nuoto e via discorrendo...
Quello che i media vogliono inculcarci è che le lunghe distanze percorse dai corridori incentivano l'uso di sostanze proibite, il che è falsissimo in quanto è esattamente il contrario. L'operato di tale giornalista è quantomeno tendenzioso e a parer mio sarebbe stato molto più interessante, un servizio incentrato sulle difficoltà che incontra un ciclista nell'arco delle tre settimane,un approfondimento sull'alimentazione,insomma focalizzare l'attenzione sull'aspetto tecnico.Ma questo non fa audience,non fa notizia.


Scusa, ma perchè impegnarsi in uno sport che non è il proprio ? Non capisco quest'altro pretesto ! Quanto alle difficoltà incontrate nel corso del Giro o del Tour, all'alimentazione ed all'aspetto tecnico, Guillaume se ne occupa e fornisce anche i relativi dati sul sito http://live.guillaumeprebois.com
Augusto

 
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