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Autore: Oggetto: Gent-Wevelgem (Bel) 2008 (9 aprile)

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  postato il 12/01/2008 alle 15:31
Le Mont-Kemmel sera encore sur le parcours de Gand-Wevelgem l'an prochain mais la descente se fera désormais via une route asphaltée.

(fonte: velo-club.net)

*************

Asfalteranno la discesa del Kemmelberg.
Credo sia il compromesso migliore tra la scelta di rispettare percorsi e tradizioni e la necessità di rispettare la sicurezza dei corridori.

 

[Modificato il 07/04/2008 alle 01:50 by Monsieur 40%]

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 12/01/2008 alle 19:30
Assolutamente daccordo. Ormai era diventato un gioco al massacro. Va benissimo così.

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/01/2008 alle 19:44
La tradizione è pur sempre la tradizione, e in quanto tale va rispettata, ma la sicurezza dei ciclisti viene prima di tutto.
Più che condivisibile, quindi, la scelta di asfaltare il Kemmelberg, affinché possa essere inserito nel percorso della Gand, come da tradizione.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/01/2008 alle 20:15
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Le Mont-Kemmel sera encore sur le parcours de Gand-Wevelgem l'an prochain mais la descente se fera désormais via une route asphaltée.

(fonte: velo-club.net)

*************

Asfalteranno la discesa del Kemmelberg.
Credo sia il compromesso migliore tra la scelta di rispettare percorsi e tradizioni e la necessità di rispettare la sicurezza dei corridori.

Concordo, il pavè a quelle velocità era troppo pericoloso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/01/2008 alle 20:20
Io non sono per niente d'accordo, se partiamo da questi presupposti allora si dovrebbe asfaltare tutta la parigi-roubaix o non si dovrebbero fare correre i ciclisti in molte altre corse, forse è meno pericoloso fare passare un gruppo di ciclisti in stradine molto strette e piene di curve, oppure forse è meno pericoloso correre in pista.

In particolare sul kemmelberg non li obbliga nessuno a scendere come pazzi in discesa a 80 all'ora o di utilizzare in quella corsa bici iper rigide in carbonio ruote a profilo alto e quant'altro va a scapito della guidabilità e soprattutto si può anche frenare, capisco che in situazioni di pioggia intensa sia estremamente pericolosa e solo in una situazione del genere l'organizzazione può decidere di non includere la salita e relativa discesa in gara così come può accadare in molte altre corse.

Asfaltare una salita storica che fa parte della tradizione solo perchè negli ultimi anni ci sono state troppe cadute non mi sebra la soluzione migliore portando a giustificazione l'incolumità dei corridori, perché altrimenti bisognerebbe fare altrettanto in molte altre situazioni.

Esistono corse, che hanno fatto la storia del ciclismo dove i rischi fanno parte della corsa, sta anche nella bravura del ciclista affrontarli al meglio ... esempio una discesa fatta agli 80 all'ora piena di tornanti non è pericolosa ???

Ci sono ciclisti che si prendono enormi rischi altri invece che scendono con prudenza, e questo nell'ambito di una corsa può anche fare la differenza. Anche questo fa parte del ciclismo, rischi compresi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 11:31
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Le Mont-Kemmel sera encore sur le parcours de Gand-Wevelgem l'an prochain mais la descente se fera désormais via une route asphaltée.

(fonte: velo-club.net)

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Asfalteranno la discesa del Kemmelberg.
Credo sia il compromesso migliore tra la scelta di rispettare percorsi e tradizioni e la necessità di rispettare la sicurezza dei corridori.


Non possono asfaltarlo perche' è monumento nazionale
Da come ho capito saliranno in senso opposto
Poi si scenderà da un'altro versante (l'organizzatore , parla di una curva 200 metri dopo la cima della cote)

Per veder un gruppo meno folto hanno inserito prima del Kemmel un tratto di pave di 2 km


http://www.sport.be/fr/cyclisme/article.html?Article_ID=256890

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 12:49
Beh, pareva strano che asfaltassero una via antica per una corsa ciclistica...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 13:15
Originariamente inviato da Subsonico

Beh, pareva strano che asfaltassero una via antica per una corsa ciclistica...


sarebbe stata anche una stupidata inaudita: se la strada è pericolosa per i ciclisti ne percorri un'altra, mica la asfalti.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 14:34
Originariamente inviato da Federico Martin


Ci sono ciclisti che si prendono enormi rischi altri invece che scendono con prudenza, e questo nell'ambito di una corsa può anche fare la differenza. Anche questo fa parte del ciclismo, rischi compresi.


Caro Federico conta che il kemmel, non essendo larghissimo, preclude alla maggiorparte del gruppo di prendere la salita in testa o nelle posizioni di diretto rincalzo della testa, quindi, la discesa viene sfruttata anche e purtroppo per recuperare un pò di terreno come capita in occasione della grandi salite ( e discese) al Giro d'Italia.
La pericolosità di tale discesa, lo scorso anno fu una mezza ecatombe con conseguente stop di parecchi atleti malconci, poteva essere dribblata come lo sarà quest'anno, ma bisogna sempre aspettare che ci scappi il ferito grave per pensare alla cosiddetta "incolumità" dei ciclisti??

Al diavolo lo spettacolo se di mezzo ci deve stare la sicurezza dei corridori...

 

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  postato il 13/01/2008 alle 14:55
Secondo me hanno fatto bene, una volta c'era più selezione e in molti tratti pericolosi il gruppo ci arrivava già sgranato, ora le fasi di gruppo compatto sono sempre più frequenti con conseguente aumento dei pericoli quindi, laddove è possibile senza snaturale il percorso, è meglio evitare di correre rischi.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 13/01/2008 alle 15:34
Originariamente inviato da Federico Martin

Io non sono per niente d'accordo, se partiamo da questi presupposti allora si dovrebbe asfaltare tutta la parigi-roubaix o non si dovrebbero fare correre i ciclisti in molte altre corse, forse è meno pericoloso fare passare un gruppo di ciclisti in stradine molto strette e piene di curve, oppure forse è meno pericoloso correre in pista.

In particolare sul kemmelberg non li obbliga nessuno a scendere come pazzi in discesa a 80 all'ora o di utilizzare in quella corsa bici iper rigide in carbonio ruote a profilo alto e quant'altro va a scapito della guidabilità e soprattutto si può anche frenare, capisco che in situazioni di pioggia intensa sia estremamente pericolosa e solo in una situazione del genere l'organizzazione può decidere di non includere la salita e relativa discesa in gara così come può accadare in molte altre corse.

Asfaltare una salita storica che fa parte della tradizione solo perchè negli ultimi anni ci sono state troppe cadute non mi sebra la soluzione migliore portando a giustificazione l'incolumità dei corridori, perché altrimenti bisognerebbe fare altrettanto in molte altre situazioni.

Esistono corse, che hanno fatto la storia del ciclismo dove i rischi fanno parte della corsa, sta anche nella bravura del ciclista affrontarli al meglio ... esempio una discesa fatta agli 80 all'ora piena di tornanti non è pericolosa ???

Ci sono ciclisti che si prendono enormi rischi altri invece che scendono con prudenza, e questo nell'ambito di una corsa può anche fare la differenza. Anche questo fa parte del ciclismo, rischi compresi.

ammazziamoli allora... così magari fa audience

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 15:37
Originariamente inviato da violetta

Originariamente inviato da Federico Martin


Ci sono ciclisti che si prendono enormi rischi altri invece che scendono con prudenza, e questo nell'ambito di una corsa può anche fare la differenza. Anche questo fa parte del ciclismo, rischi compresi.


Caro Federico conta che il kemmel, non essendo larghissimo, preclude alla maggiorparte del gruppo di prendere la salita in testa o nelle posizioni di diretto rincalzo della testa, quindi, la discesa viene sfruttata anche e purtroppo per recuperare un pò di terreno come capita in occasione della grandi salite ( e discese) al Giro d'Italia.
La pericolosità di tale discesa, lo scorso anno fu una mezza ecatombe con conseguente stop di parecchi atleti malconci, poteva essere dribblata come lo sarà quest'anno, ma bisogna sempre aspettare che ci scappi il ferito grave per pensare alla cosiddetta "incolumità" dei ciclisti??

Al diavolo lo spettacolo se di mezzo ci deve stare la sicurezza dei corridori...


Purtroppo nel ciclismo l'incolumità non può essere garantita su nessun tipo percorso, una caduta anche con gravi conseguenze può essere sempre dietro l'angolo.

Le volate sono rischiose ... eppure nessuno si sognerebbe di abolirle per "incolumità" dei corridori, fanno parte del ciclismo.

Di feriti gravi e purtroppo di morti in passato ce ne sono stati, questo è indipendente dal percorso, certo ci possono essere percorsi più o meno pericolosi, ma la pericolosità può anche dipendere dai mezzi utilizzati, dall'atteggiamento dei corridori e da tanti altri fattori.

Purtroppo i rischi nel praticare il ciclismo ci sono e sempre ci saranno.

Per me asfaltare il kemmel è snaturare la corsa, la gand non sarebbe più tale, e un po' come dire asfaltiamo la foresta di Arenberg alla Parigi-Roubaix perché se affrontato a gruppo compatto è pericolosa.

Se si vogliono rischi molto limitati allora dovrebbero fare correre i ciclisti su autostrade dritte ... sai che bel ciclismo sarebbe.

Poi posso essere d'accordo che il Kemmel affrontato da un gruppo compatto può risultare pericoloso in discesa, in virtù del fatto che molti ciclisti non sono abituati ad andare sul pavé e poi ci vanno anche con bici non idonee ... ma asfaltandolo si rende non spettacolare e assolutamente ininfluente il passaggio su quel muro, molto meglio la proposta di rendere più selettivo il percorso prima di affrontare il kemmel.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 15:46
Originariamente inviato da pony

ammazziamoli allora... così magari fa audience


Guarda che non voglio ammazzare nessuno.

Però se asfaltiamo il kemmel perché pericoloso, allora perché non si aboliscono le volate (che spesso in passato ci hanno proposto cadute anche tragiche), oppure si aboliscono le corse in pista (dove di morti ce ne sono stati), oppure perché non si aboliscono dalle corse a tappe le discese pericolose (dove ci sono stati sia feriti gravi che morti), oppure perché non si elimina la parigi-roubaix (dove le cadute sono all'ordine del giorno ... anche gravi)

Però se questa e la logica, allora probabilmente dovremmo snaturare il ciclismo stesso.

Poi per carità, la sicurezza è importante e bisognerebbe operare in questo senso ma non penso che asfaltando un "muro" monumento del ciclismo sia la strada da intraprendere.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 15:54
Inserisco questa dichiarazione di Ernesto Colnago a tal proposito:

«Premessa: le classiche del Nord fanno parte della storia del ciclismo e hanno costruito il loro mito e la loro leggenda proprio grazie a questi percorsi estremi. Non per niente i muri, il pavè sono aspetti in più che rendono queste corse uniche. Non per niente chiamano queste classiche “l’inferno del nord”, perché generalmente quelle strade sono davvero infermali, per condizioni ambientali, climatiche e per via di quei muri a schiena d’asino, ripidi e spigolosi che rendono tutto più difficile. Quindi generalmente si cade perché sono corse che esasperano l’agonismo, la competizione e lo stress dei materiali. Questo per inquadrare il tema cadute. Ciò non toglie che è giusto fare anche qualche considerazione tecnica, perché la tecnica c’entra. Ormai i direttori sportivi e i meccanici non sanno più spiegare ai corridori la tecnologia: non si possono usare cerchi in carbonio a profilo alto in una corsa come il Fiandre, chi lo fa fa una vera e propria sciocchezza. La cultura americana, che punta sulle forme e sulle forti sponsorizzazioni, paga e fa bene ai team, ma non paga e fa molto male ai corridori. Bisogna fare un passo indietro. Molte aziende ormai hanno in testa un solo slogan: è l’atleta che si deve adeguare alla bicicletta. Questa è pura follia. Se noi costruttori italiani vogliamo ancora avere un motivo di vendita - e il made in Italy ce l’ha - è proprio dato dalla bici su misura. Ci sono giornali belgi che hanno scritto di un atleta di primissima fascia che è stato dilaniato dal mal di schiena e alla fine ha voluto una bicicletta su misura, in alluminio. Sono fatti. Peter Post, grandissimo corridore e grandissimo tecnico, vinse una Roubaix ad oltre 45 chilometri orari di media con una bicicletta che pesava dodici chili! La leggerezza fine a se stessa non conta nulla. Quello che conta ed è sempre contato sono le misure, le geometrie. Ma sappiamo benissimo che ultimamente molte case hanno presentato biciclette con quattro/cinque misure e via. I corridori non sono contenti. Cadono, si trovano a pedare su mezzi inguidabili, ingovernabili, leggeri ma pericolosi. La verità è che ormai tutti fanno biciclette: il problema è che si cominci a dire chi le sa fare e chi no. Chiedersi il perché?».

Fonte: tuttobiciweb

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 13/01/2008 alle 16:05
le tue argomentazioni le condivido, però secondo me quella discesa in quella corsa era troppo... non so se hai mai corso (agonista uci-fci, corse internazionali, non granfondo, per quanto prestigiose)... ma fidati che se metti una strettoia in una corsa importante sai già che i corridori si scanneranno prima durante e dopo per prenderla in testa, attraversarla forte ed uscirne ancora più forte... quindi se si sanno queste cose in partenza, meglio evitare... salite quante ne vuoi, ma quando si inseriscono discese... occhio!

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/01/2008 alle 16:13
PREMESSA: io sono una persona che ci tiene molto alle tradizioni.

Io penso che sia stata la cosa più logica da fare perchè pur avendo a cuore questa discesa ho avuto l'impressione che negli ultimi anni (specialmente) essendoci stati molti episodi sconcertanti non vale la pena rischiare la vita di un corridore per fare ascolti, in molte occasioni è impossibile eliminare alcuni elementi pericolosi, già citati da federico martin, come volate, discese ecc... però sono dell'opinione che se in qualche modo si può tutelare la salute degli atleti bisogna farlo, non abolendo percorsi o tratti di percorsi ma rendendogli più sicuri con i mezzi che si hanno a disposizione non importa se asfaltandoli, facendoli al contrario o volandoci sopra

 

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io sono un saavvvoonnnéééésse

Un uomo solo al comando... la sua divisa è bianco-celeste... il suo nome è Fausto Coppi
CAMPIONE DEL MONDO FANTACICLISMO CICLOWEB 2008 vincitore del Giro del Piemonte, MEDAGLIA DI BRONZO alla crono mondiale

FANTACICLISMO CICLOWEB 2009
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VINCITORE CLASSICA DI AMBURGO,VINCITORE MEMORIAL CIMURRI, innumerevoli piazzamenti

FANTACICLISMO CICLOWEB 2010
BRONZO CRONO MONDIALE, ARGENTO MONDIALE IN LINEA
VICITORE GIRO DI LOMBARDIA

ORGANIZZATORE CKC '09

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 16:19
Originariamente inviato da pony

le tue argomentazioni le condivido, però secondo me quella discesa in quella corsa era troppo... non so se hai mai corso (agonista uci-fci, corse internazionali, non granfondo, per quanto prestigiose)... ma fidati che se metti una strettoia in una corsa importante sai già che i corridori si scanneranno prima durante e dopo per prenderla in testa, attraversarla forte ed uscirne ancora più forte... quindi se si sanno queste cose in partenza, meglio evitare... salite quante ne vuoi, ma quando si inseriscono discese... occhio!


Ho corso praticamente tutte le categorie fino ai dilettanti e so molto bene quanto può essere pericolosa una discesa in pavé, il Kemmel in discesa si è sempre fatto e non ha mai causato tante polemiche sono negli ultimi anni ha creato più cadute del dovuto ... ma penso che le colpe sono anche nel fatto che molti ciclisti corrono su quelle strade con bici non idonee e soprattuto molti vengono obbligati a correre per esigenze di squadra determinate corse anche se non hanno nessuna dimestichezza con il pavé.

Il muro del kemmel è conosciuto, compresi i rischi che si hanno nell'affrontare una discesa del genere, toglierlo o asfaltarlo sarebbe snaturare la corsa, può essere una soluzione ma personalmente non mi trova d'accordo.

Siccome nelle categorie giovanili ho fatto per anni la pista ti posso dire che è molto pericolosa, bisogna avere molta esperienza per andarci. Una corsa a punti o qualsiasi altra specialità dove si corre in gruppo in pista presenta dei rischi molto grandi perché è una battaglia continua nel prendere le posizioni ... però sebbene pericolosa non ho mai sentito qualcuno dire che bisognerebbe abolirla.

Per quanto riguarda la scelta dei percorsi, in una gara a tappe concordo sul fatto che bisogna andare alla ricerca di tracciati che offrono maggiori sicurezze possibili seppur presentando dei percorsi con certe difficoltà, ma su tracciati storici non penso che asfaltando dei passaggi chiave che asfaltati non lo sono mai stati sia la soluzione migliore.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 16:23
Le affermazioni di Colnago sulle bici è molto interessante.
Il corridore belga di cui parla credo sia Boonen, che ha avuto moltissimi problemi con la Specialized.
Il fatto che oggi tanti pro non abbiano una bici su misura è veramente una idiozia. La geometria sloping porterà qualche vantaggio, ma in realtà è una scusa per le aziende per fare solo 3 -4 misure di telaio e risparmiare. Peccato però che il prezzi delle bici siano schizzate alle stelle!

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 13/01/2008 alle 16:39
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le tue argomentazioni le condivido, però secondo me quella discesa in quella corsa era troppo... non so se hai mai corso (agonista uci-fci, corse internazionali, non granfondo, per quanto prestigiose)... ma fidati che se metti una strettoia in una corsa importante sai già che i corridori si scanneranno prima durante e dopo per prenderla in testa, attraversarla forte ed uscirne ancora più forte... quindi se si sanno queste cose in partenza, meglio evitare... salite quante ne vuoi, ma quando si inseriscono discese... occhio!


Ho corso praticamente tutte le categorie fino ai dilettanti e so molto bene quanto può essere pericolosa una discesa in pavé, il Kemmel in discesa si è sempre fatto e non ha mai causato tante polemiche sono negli ultimi anni ha creato più cadute del dovuto ... ma penso che le colpe sono anche nel fatto che molti ciclisti corrono su quelle strade con bici non idonee e soprattuto molti vengono obbligati a correre per esigenze di squadra determinate corse anche se non hanno nessuna dimestichezza con il pavé.

Il muro del kemmel è conosciuto, compresi i rischi che si hanno nell'affrontare una discesa del genere, toglierlo o asfaltarlo sarebbe snaturare la corsa, può essere una soluzione ma personalmente non mi trova d'accordo.

Siccome nelle categorie giovanili ho fatto per anni la pista ti posso dire che è molto pericolosa, bisogna avere molta esperienza per andarci. Una corsa a punti o qualsiasi altra specialità dove si corre in gruppo in pista presenta dei rischi molto grandi perché è una battaglia continua nel prendere le posizioni ... però sebbene pericolosa non ho mai sentito qualcuno dire che bisognerebbe abolirla.

Per quanto riguarda la scelta dei percorsi, in una gara a tappe concordo sul fatto che bisogna andare alla ricerca di tracciati che offrono maggiori sicurezze possibili seppur presentando dei percorsi con certe difficoltà, ma su tracciati storici non penso che asfaltando dei passaggi chiave che asfaltati non lo sono mai stati sia la soluzione migliore.

lo so anche io che la colpa è delle ruote, e penso anche che si dovrebbe impedire l'uso di certi materiali in certe corse (tipo ruote in carbonio sul pavè)... siccome però quest'ultima idea non verrà mai messa in pratica per cause che ben sai, per me si puà abolire il kemmel in discesa... è una bestemmia, ne sono consapevole, perà un'immagine come quella di casper sanguinante non la voglio più vedere... opinioni...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/01/2008 alle 16:54
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le tue argomentazioni le condivido, però secondo me quella discesa in quella corsa era troppo... non so se hai mai corso (agonista uci-fci, corse internazionali, non granfondo, per quanto prestigiose)... ma fidati che se metti una strettoia in una corsa importante sai già che i corridori si scanneranno prima durante e dopo per prenderla in testa, attraversarla forte ed uscirne ancora più forte... quindi se si sanno queste cose in partenza, meglio evitare... salite quante ne vuoi, ma quando si inseriscono discese... occhio!


Ho corso praticamente tutte le categorie fino ai dilettanti e so molto bene quanto può essere pericolosa una discesa in pavé, il Kemmel in discesa si è sempre fatto e non ha mai causato tante polemiche sono negli ultimi anni ha creato più cadute del dovuto ... ma penso che le colpe sono anche nel fatto che molti ciclisti corrono su quelle strade con bici non idonee e soprattuto molti vengono obbligati a correre per esigenze di squadra determinate corse anche se non hanno nessuna dimestichezza con il pavé.

Il muro del kemmel è conosciuto, compresi i rischi che si hanno nell'affrontare una discesa del genere, toglierlo o asfaltarlo sarebbe snaturare la corsa, può essere una soluzione ma personalmente non mi trova d'accordo.

Siccome nelle categorie giovanili ho fatto per anni la pista ti posso dire che è molto pericolosa, bisogna avere molta esperienza per andarci. Una corsa a punti o qualsiasi altra specialità dove si corre in gruppo in pista presenta dei rischi molto grandi perché è una battaglia continua nel prendere le posizioni ... però sebbene pericolosa non ho mai sentito qualcuno dire che bisognerebbe abolirla.

Per quanto riguarda la scelta dei percorsi, in una gara a tappe concordo sul fatto che bisogna andare alla ricerca di tracciati che offrono maggiori sicurezze possibili seppur presentando dei percorsi con certe difficoltà, ma su tracciati storici non penso che asfaltando dei passaggi chiave che asfaltati non lo sono mai stati sia la soluzione migliore.

lo so anche io che la colpa è delle ruote, e penso anche che si dovrebbe impedire l'uso di certi materiali in certe corse (tipo ruote in carbonio sul pavè)... siccome però quest'ultima idea non verrà mai messa in pratica per cause che ben sai, per me si puà abolire il kemmel in discesa... è una bestemmia, ne sono consapevole, perà un'immagine come quella di casper sanguinante non la voglio più vedere... opinioni...


E perché mai non verra mai messa in pratica, se uno usa le ruote lenticolari piene con un vento forte lo fa a suo rischio e pericolo, e una scelta, se uno gonfia troppo i pneumatici in caso di pioggia e una scelta e si potrebbe continuare su questo ... scegliere determinati materiali e una scelta non penso ci siano dei regolamenti che obbligano.

Neanch'io voglio più vedere immagini come quelle di Casper, ma nello stesso modo non voglio più vedere immagini come quelle di Abdoujaparov (volata al tour) o immagini come quelle di Cipollini (volata alla vuelta) però non per questo dico che bisogna abolire le volate.

Il problema è che praticare il ciclismo presenta dei rischi semplicemente perché si pratica su percorsi stradali più svariati e perché si corre in gruppo non potrà mai esistere un percorso sicuro al 100%.

Se vogliamo che le corse si svolgano su autostrade dritte, va benissimo ma deve valere per qualunque tipo di percorso non solo per il Kemmel.

Capisco che la sicurezza è importantissima e non voglio di certo lo spettacolo ad ogni costo, ma il problema non penso sia il pave del Kemmel che tra l'altro mi sembra in ottime condizioni:



Fonte: photobettini

A dimenticavo ... in discesa si può anche frenare leggermente per ridurre la velocità, dalle foto che ho potuto vedere sulla fattispecie di quella che ho inserito, oltre che quasi tutti i ciclisti hanno ruote a profilo alto molti non anno nemmeno le dita sui freni e addirittura alcuni scendono non impugnando le mani nella parte bassa del manubrio ovviamente quest'ultimi aspetto è a scapito della guidabilità.

Altra cosa, mi è sembrato di capire che i problemi maggiori derivano dalle boraccie, che con le vibrazioni del pave escono dal portaborraccie e cadono bagnando il pave e rendendolo più scivolo nonché forniscono un possibile ostacolo, chiedo sarebbe così difficile ovviare a questo aspetto???

 

[Modificato il 13/01/2008 alle 16:58 by Federico Martin]


 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 13/01/2008 alle 17:26
non è lo stato del pavè il problema, è la pendenza!!! cmq ci sn troppe cause da valutare... ripeto, secondo me si dovrebbe intervenire sull'uso di materiali fuori luogo... dove non arrivano i corridori... però qua chiudo... sono esausto

 

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Livello Fausto Coppi




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le tue argomentazioni le condivido, però secondo me quella discesa in quella corsa era troppo... non so se hai mai corso (agonista uci-fci, corse internazionali, non granfondo, per quanto prestigiose)... ma fidati che se metti una strettoia in una corsa importante sai già che i corridori si scanneranno prima durante e dopo per prenderla in testa, attraversarla forte ed uscirne ancora più forte... quindi se si sanno queste cose in partenza, meglio evitare... salite quante ne vuoi, ma quando si inseriscono discese... occhio!


Ho corso praticamente tutte le categorie fino ai dilettanti e so molto bene quanto può essere pericolosa una discesa in pavé, il Kemmel in discesa si è sempre fatto e non ha mai causato tante polemiche sono negli ultimi anni ha creato più cadute del dovuto ... ma penso che le colpe sono anche nel fatto che molti ciclisti corrono su quelle strade con bici non idonee e soprattuto molti vengono obbligati a correre per esigenze di squadra determinate corse anche se non hanno nessuna dimestichezza con il pavé.

Il muro del kemmel è conosciuto, compresi i rischi che si hanno nell'affrontare una discesa del genere, toglierlo o asfaltarlo sarebbe snaturare la corsa, può essere una soluzione ma personalmente non mi trova d'accordo.

Siccome nelle categorie giovanili ho fatto per anni la pista ti posso dire che è molto pericolosa, bisogna avere molta esperienza per andarci. Una corsa a punti o qualsiasi altra specialità dove si corre in gruppo in pista presenta dei rischi molto grandi perché è una battaglia continua nel prendere le posizioni ... però sebbene pericolosa non ho mai sentito qualcuno dire che bisognerebbe abolirla.

Per quanto riguarda la scelta dei percorsi, in una gara a tappe concordo sul fatto che bisogna andare alla ricerca di tracciati che offrono maggiori sicurezze possibili seppur presentando dei percorsi con certe difficoltà, ma su tracciati storici non penso che asfaltando dei passaggi chiave che asfaltati non lo sono mai stati sia la soluzione migliore.

lo so anche io che la colpa è delle ruote, e penso anche che si dovrebbe impedire l'uso di certi materiali in certe corse (tipo ruote in carbonio sul pavè)... siccome però quest'ultima idea non verrà mai messa in pratica per cause che ben sai, per me si puà abolire il kemmel in discesa... è una bestemmia, ne sono consapevole, perà un'immagine come quella di casper sanguinante non la voglio più vedere... opinioni...


Sono del tutto d'accordo con Martin. Asfaltare il Kemmel sarebbe uguale ad uccidere la Gand. E' il suo simbolo, come il Muur per le fiandre, Arenberg per la Roubaix, Poggio E Cipressa per la Sanremo. Sarebbe un errore.
Poi quel che dice Colnago è verissimo, basta ricordare quello che è successo ad Hincapie alla Roubaix del 2006 (la bici in frantumi durante uno dei settori in pavè). Quel giorno Hincapie era uno dei pochissimi, se non l'unico, ad avere quel tipo di bici, metre la stragrande maggioranza dei ciclisti aveva una bici tradizionale o quasi.
Se poi si vuole dare massima sicurezza ai ciclisti allora bisognerebbe evitare anche molte discese pirenaiche al Tour, dove ogni anno parecchi corridori per poco non ci lasciano le penne.

 
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  postato il 17/01/2008 alle 00:56
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Le Mont-Kemmel sera encore sur le parcours de Gand-Wevelgem l'an prochain mais la descente se fera désormais via une route asphaltée.

(fonte: velo-club.net)

*************

Asfalteranno la discesa del Kemmelberg.
Credo sia il compromesso migliore tra la scelta di rispettare percorsi e tradizioni e la necessità di rispettare la sicurezza dei corridori.


Non possono asfaltarlo perche' è monumento nazionale
Da come ho capito saliranno in senso opposto
Poi si scenderà da un'altro versante (l'organizzatore , parla di una curva 200 metri dopo la cima della cote)

Per veder un gruppo meno folto hanno inserito prima del Kemmel un tratto di pave di 2 km


http://www.sport.be/fr/cyclisme/article.html?Article_ID=256890


In effetti non so da dove mi sia uscita sia la traduzione dal francese (che non conosco, per carità, però si capiva), sia il commento.

Facciamo che è stato un post di appannamento...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2008 alle 11:28
Da quello che so io della zona, non si tratta di asfaltare la discesa o invertire il percorso di marcia (peraltro è in pavè anche l'attuale versante di salita!). Ma si tratterebbe di passare per una terza via già esistente e asfaltata. Ma potrei sbagliarmi, non ricordo bene...

Detto ciò: completamente d'accordo su tutto con Federico Martin e con le dichiarazioni di Colnago da lui opportunamente riportate.

Se si volesse tutelare il ciclista in tutto e per tutto... beh, elimineremmo un sacco di discese alpine e pirenaiche senza paracarro (ma poi: il paracarro è salutare per un ciclista? Mah!), elimineremmo la Parigi-Roubaix, il Poggio e la Cipressa (troppo strette e tortuose!), elimineremmo sprint troppo affollati (neutralizzando la tappa ai meno 2 km?), e via andare, fino ad arrivare a mettere pesanti paletti alle gare in pista.

Io vorrei spostare il problema su un altro ambito: i materiali, la responsabilità dei tecnici e dei corridori nell'adottarli in condizioni non idonee, i controlli dell'UCI. Dopo la frattura di Moletta a Sanremo e le cadute del Kemmel lo scorso anno ci interrogammo in un thread su queste cose.

E io dissi - lo ripeto ora: la ricerca esasperata di leggerezza e rigidità limitano la sicurezza dei corridori. Proposi e propongo che l'UCI dia prescrizioni tecniche sui materiali da utilizzare in determinate prove, sulla pressione dei pneumatici, etc.

Capodacqua, che ci legge assiduamente, su un articolo di Repubblica disse più o meno che erano solo panzane, queste. E che le ragioni dei troppi rischi erano altre (sinceramente non ricordo quali).

Invece ora ti trovo un Colnago, che se ne capisce più di me e Capodacaqua, che dice che scendere il Kemmel con telai in carbonio e ruote ad alto profilo è da pazzi. Che la leggerezza non è tutto. Lui cita la Roubaix di Post. Io cito Hincapie con le ruote ad alto profilo e il manubrio in carbonio che alla Roubaix 2006 spacca tutto e vola nel fosso.

Finalmente parole di buon senso!

 

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  postato il 13/03/2008 alle 17:40
Finalmente una buona notizia per l'Acqua e Sapone:

"13/03/2008 L'Acqua&Sapone invitata alla Gand-Wevelgem"

L'Acqua & Sapone è stata invitata a partecipare alla Gand-Wevelgem, prova del calendario di ProTour. Oltre alla formazione di Masciarelli, una wild card è stata offerta alle formazioni belghe Landbouwkrediet - Tönissteiner, Cycle Collstrop e Topsport Vlaanderen, all'italo-britammica-sudafricana Barloworld, all'olandese Skil-Shimano e all'estone Mitsubishi - Jartazi.
(www.tuttobiciweb.it)

 
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  postato il 14/03/2008 alle 15:40
Originariamente inviato da Abruzzese

Finalmente una buona notizia per l'Acqua e Sapone:

"13/03/2008 L'Acqua&Sapone invitata alla Gand-Wevelgem"

L'Acqua & Sapone è stata invitata a partecipare alla Gand-Wevelgem, prova del calendario di ProTour. Oltre alla formazione di Masciarelli, una wild card è stata offerta alle formazioni belghe Landbouwkrediet - Tönissteiner, Cycle Collstrop e Topsport Vlaanderen, all'italo-britammica-sudafricana Barloworld, all'olandese Skil-Shimano e all'estone Mitsubishi - Jartazi.
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Il Garzo uscirà in palla dalla Settimana Coppi & Bartali e potrebbe tentare il colpaccio !!! Non so quanto sia la sua esperienza sul pavé. Penso pochissima, considerando che ha sempre preparato il Giro d'Italia e quindi saltato questa parte del calendario.
... forse è più adatta a Paolini ...

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 15/03/2008 alle 17:06
Originariamente inviato da Abruzzese

Finalmente una buona notizia per l'Acqua e Sapone:

"13/03/2008 L'Acqua&Sapone invitata alla Gand-Wevelgem"

L'Acqua & Sapone è stata invitata a partecipare alla Gand-Wevelgem, prova del calendario di ProTour. Oltre alla formazione di Masciarelli, una wild card è stata offerta alle formazioni belghe Landbouwkrediet - Tönissteiner, Cycle Collstrop e Topsport Vlaanderen, all'italo-britammica-sudafricana Barloworld, all'olandese Skil-Shimano e all'estone Mitsubishi - Jartazi.
(www.tuttobiciweb.it)


almeno questo...

 

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Un uomo solo al comando... la sua divisa è bianco-celeste... il suo nome è Fausto Coppi
CAMPIONE DEL MONDO FANTACICLISMO CICLOWEB 2008 vincitore del Giro del Piemonte, MEDAGLIA DI BRONZO alla crono mondiale

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  postato il 07/04/2008 alle 01:51
Gand/Wevelgem 2008

Originariamente inviato da gru-nt

Edition 2008 : Participants
2008 UCI ProTeams
• Bouygues Telecom
• Caisse d'Epargne
• Team CSC
• Credit Agricole
• Euskaltel - Euskadi
• Française Des Jeux
• Team Milram
• Astana
• Cofidis, le Credit Par Telephone
• Gerolsteiner
• High Road
• Lampre
• Liquigas
• Quick Step
• Rabobank
• Saunier Duval-Scott
• Silence-Lotto
• AG2R – La Mondiale



Wildcards:



• Landbouwkrediet - Tonissteiner

• Topsport Vlaanderen

• Barloworld

• Acqua Sapone - Caffe Mokambo

• Skil-Shimano

• Mitsubishi - Jartazi

• Cycle Collstrop



Originariamente inviato da gru-nt

Ho controllato e spero di non aver fatto doppioni..senno', autorizzo la fustigazione immediata dell'estensore..


Originariamente inviato da mattia8781

Scandalo che sia al Fiandre sia qui non ci sia la Tinkoff!!!
Un uomo come Ignatiev sarebbe protagonista penso


Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Originariamente inviato da mattia8781

Scandalo che sia al Fiandre sia qui non ci sia la Tinkoff!!!
Un uomo come Ignatiev sarebbe protagonista penso


Mattia, purtroppo i posti sono "solo" 25 di cui 18 assegnati alle squadre Pro Tour. Per gli altri 7 posti è ovvio che siano prilegiate le Continetal Belghe e Olandesi,che tra l'altro hanno corridori nati apposta x queste corse. Dopodichè anche Barloworld e Acqua & Sapone mi sembrano attrezzate molto bene (vedi Cooke o Paolini).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2008 alle 11:29
Trovo molto strano che non ci sia la slipstream, che tra l'altro fino ad ora ha corso bene al nord. Contetissimo per l'Acqua & Sapone

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 07/04/2008 alle 13:18
ooops..ho scritto gand in francese e non Gent, in vlaams...Ecco perche la ricerca NON funzionava..


Sul sito della corsa comunque molte buone infos..

 

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Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/04/2008 alle 14:51
Niente Backstedt, quindi.
Confidavo molto nello svedese... ...spero di vederlo coi primi alla Roubaix...

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2008 alle 21:34
Ragazzi, guardando la start list della Gand, mi sono accorto dell'assenza di Burghardt. Qualcuno mi sa dire che gli è successo?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2008 alle 21:39
Perchè nell'Acqua&Sapone non c'è Paolini?

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/04/2008 alle 21:44
La Lampre per la Gand-Wevelgem

Lunedì di riposo per la Lampre dopo il Giro delle Fiandre.
Oggi i corridori blu-fucsia hanno effettuato una breve sgambata in mattinata, mentre nel pomeriggio Bandiera, Fornaciari, Mori e Murro, accompagnati dal ds Fabrizio Bontempi e dal responsabile della comunicazione Appiani, hanno fatto visita al Museo del Giro delle Fiandre di Oudenaarde, gestito dall’ex campione del mondo Freddy Maertens.
Bontempi ha anche confermato la composizione della squadra che correrà la Gand-Wevelgme: vestiranno i colori blu-fucsia Baldato, Ballan, Bandiera, Bossoni, Fornaciari, Mori, Murro e Napolitano.
“Sarà una Gand-Wevelgem all’insegna dell’incertezza, visto che sono stati apportati cambiamenti al percorso – ha spiegato Fabrizio Bontempi – Gli uomini Lampre sono in buona forma e sicuramente saranno nel vivo della corsa. Domattina faremo un sopralluogo sul percorso con i corridori che non hanno mai preso parte a questa affascinante gara”.

[...]


(cs Lampre)

 

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  postato il 07/04/2008 alle 23:05
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Ragazzi, guardando la start list della Gand, mi sono accorto dell'assenza di Burghardt. Qualcuno mi sa dire che gli è successo?


burghardt salta le classiche e anzi è fermo da qualche settimana, non mi ricordo se a causa di una caduta, comunque certamente per qualche problema fisico.

 
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  postato il 07/04/2008 alle 23:38
Originariamente inviato da Abajia

La Lampre per la Gand-Wevelgem

Lunedì di riposo per la Lampre dopo il Giro delle Fiandre.
Oggi i corridori blu-fucsia hanno effettuato una breve sgambata in mattinata, mentre nel pomeriggio Bandiera, Fornaciari, Mori e Murro, accompagnati dal ds Fabrizio Bontempi e dal responsabile della comunicazione Appiani, hanno fatto visita al Museo del Giro delle Fiandre di Oudenaarde, gestito dall’ex campione del mondo Freddy Maertens.
Bontempi ha anche confermato la composizione della squadra che correrà la Gand-Wevelgme: vestiranno i colori blu-fucsia Baldato, Ballan, Bandiera, Bossoni, Fornaciari, Mori, Murro e Napolitano.
“Sarà una Gand-Wevelgem all’insegna dell’incertezza, visto che sono stati apportati cambiamenti al percorso – ha spiegato Fabrizio Bontempi – Gli uomini Lampre sono in buona forma e sicuramente saranno nel vivo della corsa. Domattina faremo un sopralluogo sul percorso con i corridori che non hanno mai preso parte a questa affascinante gara”.

[...]


(cs Lampre)


Bulba in diretta non aveva detto che ballan avrebbe saltato la Gand? Forse l'ho sognato io. Comunque mi fa molto piacere che la faccia, potrebbe tentare qualcosa nel finale per evitare la volata...

 

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  postato il 08/04/2008 alle 00:34
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

Perchè nell'Acqua&Sapone non c'è Paolini?


C'è, c'è.

******

Acqua&Sapone, mercoledi la Gand Wevelgem

[...]
Adesso mercoledì prossimo la possibilità di partecipare alla Gand Wevelgem, corsa Pro Tour che ha concesso alla formazione abruzzese la wild card per essere al via, una grossa possibilità in cui la squadra è chiamata a far bene e dimostrare le proprie potenzialità.

Una formazione quella che sarà schierata a Gand con le carte in regola per fare risultato, un Luca Paolini che già a La Panne ha dimostrato di avere la gamba giusta e un luogotenente del calibro di Balducci che in Belgio sa come muoversi e che sembra avere la giusta cattiveria per affrontare da protagonista la corsa.

A Paolini e Balducci saranno affiancati Dario Andriotto, Alessandro Donati, Andrea Masciarelli, Andrei Kunitski e Giuseppe Palumbo guidati dal DS Bruno Cenghialta che afferma - “Questa classica ha un albo d’oro di un certo spessore, hanno vinto sempre grandi campioni e mercoledì al via ci saranno tanti corridori che vorranno vincere, la nostra squadra ha buone possibilità di far bene, hanno la giusta motivazione e la giusta cattiveria per affrontare questa corsa nel miglior modo possibile, sicuramente per essere protagonisti tatticamente non dobbiamo commettere errori”.

(fonte: cs Acqua&Sapone)

 

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  postato il 08/04/2008 alle 03:00
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Livello Marco Pantani




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  postato il 08/04/2008 alle 08:27
Il vincitore del Fiandre guiderà la Quick Step alla Gent-Wevelgem
Il conquistatore della Ronde Van Vlaanderen, Stijn Devolder, sarà il capitano della Quick Step alla Gent-Wevelgem di domani. La formazione belga ProTour schiererà una squadra di attaccanti, compreso Steven De Jongh che non ha subito fratture dopo la caduta nella Classica dello scorso fine settimana.
"Nei 30 secondi successivi alla caduta non sentivo più le gambe," ha detto De Jongh, dopo aver fatto i raggi chiarificatori. "Poi fortunatamente ho ripreso a muovermi. Ero veramente preoccupatoe sono felice di essere in grado di correre già mercoledì."
Devolder si è divertito in una festa per la sua vittoria, organizzata da un gruppo di tifosi belgi domenica sera. "I miei fans hanno organizzato un party in mio onore nella mia cittadina di Sint Lodewijk Deerlijk," ha detto Devolder. "Sono tornato a casa intorno alle 11 ma non riuscivo a prender sonno per la soddisfazione e l’emozione. Sento ancora l’adrenalina in corpo e se penso alla vittoria mi viene sempre da sorridere."
"Prenderò parte alla Gent-Wevelgem mercoledì," ha aggiunto. "Sarà un passo importante verso la Paris-Roubaix. Sarebbe veramente fantastico se la squadra riuscisse a vincere un’altra volta. Il team è in gran forma e Boonen ha dimostrato una brillante condizione."
Sebastien Rosseler ha ancora qualche problema con il suo ginocchio destro e quindi non parteciperà alla Gent-Wevelgem. Alessandro Proni è in una situazione simile e continua ad avere fastidio al tendine d’Achille della gamba sinistra.
La Quick Step per la Gent-Wevelgem: Tom Boonen, Wilfried Cretskens, Stijn Devolder, Steven De Jongh, Kevin Hulsmans, Gert Steegmans, Matteo Tosatto e Wouter Weylandt.
-www.cyclingnews.com-

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Saranno appagati, combineranno poco mercoledì ....


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2008 alle 08:49
Originariamente inviato da Monsieur 40%

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(upload.wikipedia.it)

- Nooooo. Ha messo Boonen favorito??
- Eccheccazzo...tocca fasse ridà indietro i soldi e metteli tutti su Paolini...vincente!
- Boni...Paolini nun me risulta su nessuna lista de partenti...ma chi lo guida? Ciccolini?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2008 alle 09:15
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Analisi dei favoriti in homepage - http://www.cicloweb.it/


Beh.. avete totalmente ignorato Petacchi!! Se la corsa finisce in volata direi che qualche chance ce l'ha pure lui no? Infondo due anni fa arrivò terzo...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2008 alle 09:35
Originariamente inviato da Zillo

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Analisi dei favoriti in homepage - http://www.cicloweb.it/


Beh.. avete totalmente ignorato Petacchi!! Se la corsa finisce in volata direi che qualche chance ce l'ha pure lui no? Infondo due anni fa arrivò terzo...


petacchi non partecipa

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2008 alle 09:58
Originariamente inviato da MDL

Originariamente inviato da Zillo

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Analisi dei favoriti in homepage - http://www.cicloweb.it/


Beh.. avete totalmente ignorato Petacchi!! Se la corsa finisce in volata direi che qualche chance ce l'ha pure lui no? Infondo due anni fa arrivò terzo...


petacchi non partecipa


Ah scusa... fino a ieri lo davano per partente su cyclingstartlists... ora però effettivamente hanno cambiato

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2008 alle 17:08
su alcuni siti si legge che petacchi non parteciperà alla gand perchè "punito" dalla squadra per la scarsa prestazione fornita all'hel van het mergelland, dove pare si sia ritirato dopo un'ora di corsa. ne sapete di più?
 
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  postato il 08/04/2008 alle 17:15
Originariamente inviato da dietzen

su alcuni siti si legge che petacchi non parteciperà alla gand perchè "punito" dalla squadra per la scarsa prestazione fornita all'hel van het mergelland, dove pare si sia ritirato dopo un'ora di corsa. ne sapete di più?


Petacchi dopo la Sanremo non ha più corso perché influenzato.

 

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