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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2008

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  postato il 21/06/2008 alle 05:44
Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da desmoblu

Sul giuramento...ha giurato sulla testa dei suoi figli innumerevoli volte, rcordo un'intervista del '96 e ricordo che era una mossa già vecchia (DA NOI, l'Europa è ancora terreno vergine). Una di queste volte era sul suo coinvolgimento nel caso "All Iberian" (strano eh? tutto torna).


Infatti, nel processo All Iberian è stato assolto. La sentenza accertò che non ci furono danni per nessuno dei soggetti coinvolti.


Piano, piano, piano. Questo è quello che ha detto Pecorella, avvocato di Berlusconi. In realtà proprio Berlusconi è stato condannato in tutti i gradi di giudizio e assolto nel 2005, ma semplicemente "grazie" alla depenalizzazione del falso in bilancio (stranamente introdotta ad hoc; ma si sa: in quel periodo era una legge non ad personam e "giusta per tutti", viste ad esempio la vicenda Parmalat e la severità mostrata negli US nell'AUMENTARE le pene per il falso in bilancio).
Ed ecco infatti le parole di Pecorella (fine giurista, lo ricordo):
"Siamo soddisfatti. E' una sentenza attesa perché il fatto formalmente esiste ma non ha provocato danni sensibili e il tribunale ne ha preso atto". Come dire: si, c'è stato un furto ma nessuno ha fatto denuncia, quindi il ladro è innocente (e questo appunto è il senso della legge scritta e approvata in quel perioso). A parte il concetto davvero sbagliato, si vede come nella vicenda All Iberian Berlusconi fosse VERAMENTE IMPLICATO. E quindi le sue vecchie dichiarazioni ("All Iberian? E' un nome che assolutamente non conosco, ne sono estraneo, lo giuro sui miei figli") sono false, e questo ci riporta all'inizio del discorso.

Se vuoi sapere invece le motivazioni vere della sentenza, eccole: "Assoluzione (...) perchè il fatto non sussiste più come reato" (grazie a questa legge già un primo troncone era stato archiviato nel 2003 per prescrizione, poi appunto nel 2005 questa perla).




Il capo del governo è responsabile della gestione del paese e quindi ha il dovere di denunciare quello che non va. La posizione di Berlusconi sulla magistratura è nota, notissima. Dice le stesse cose da 15 anni ormai. Se la gente l'ha votato, ora ha il dovere di metterle in pratica. E la maggioranza degli italiani si aspetta proprio questo.

Poi, non ho capito perchè la magistratura non dovrebbe essere attaccata. I partiti e il governo (che rappresentano gli altri 2 poteri dello stato, legislativo ed esecutivo) vengono attaccati tutti i giorni e si attaccano anche tra di loro.

I magistrati sono uomini come gli altri e in quanto tali possono sbagliare e possono rimanere condizionati dalla propria ideologia e da promesse di cariera di chi regge le fila di un mondo che non è meno politicizzato degli altri due poteri.


Piano, ancora. Lui può denunciare quello che secondo lui non va come privato cittadino, come primo ministro non può attaccare uno dei tre poteri fondanti di una democrazia sperando che nessuno senta. Anche perchè ci sono una serie di cosucce molto interessanti: 1) La sua colpevolezza e la sua non-estraneità a vari reati è stata provata: se un colpevole è colpevole, anche se non punito, che accanimento e che "teoremi fantasiosi" vuoi che reggano? 2)Continua a dire che da quindici anni lo perseguitano, come tu ripeti. In realtà il primo processo risale al 1979, 15 anni prima: la motivazione "politica" regge ancora?* 3)Le sue parole sono l'equivalente di un gocatore (siamo in periodo Europei, no?) che viene ammonito e poi espulso avendo commesso falli da ammonizione, però se ne esce dal campo dicendo che non è colpa sua- anche se ha falciato un giocatore che si è quindi infortunato, e poi ha tirato una gomitata in bocca a un altro- ma è l'arbitro che ce l'ha con lui e lo odia. Ma i falli li ha commessi O NO? Allora l'arbitro NON C'ENTRA. 4)Queste uscite "romanzate" le fa sempre davanti a una platea poco preparata. Come la faccenda dell'"è da 15 anni". In questo modo è più semplice assimilare concetti da "Una storia italiana".

La magistratura in sé non può essere attaccata perchè è come se fosse attaccato il potere esecutivo o il legislativo. E non da chiunque, ma da uno degli altri poteri. I poteri fondamentali in una democrazia dono tre: esecutivo, legislativo, giudiziario. Ciascuno deve godere della stessa importanza ed autonomia rispetto agli altri. Quando un potere cerca di influenzare e controllare uno degli altri, tecnicamente E' un regime.
Queste sono nozioni fondamentali, bada bene.

Questo non vuol dire che non puoi criticare un giudice, però devi rimanere nell'ambito delle regole (e non cercare di sovvertirle). Guarda ad esempio il caso Forleo: il procedimento le è stato tolto. Allora smettiamola di parlare a vanvera: se ci sono delle prove concrete e fondate, un giudice può essere rimosso o sospeso. Se non è avvenuto nei vari processi di Berlusconi vuol dire che non si poteva ravvisare un particolare e immotivato accanimento nei suoi confronti. Anche perchè- lo ricordo- alla p2 era iscritto, falsa testimonianza l'ha fatta, i conti All Iberian esistevano, i soldi ai giudici sono arrivati etc etc.

LA faccenda delle "promesse di carriera" è ridicola, quella della "politicizzazione" anche. Se davvero credi a queste cose non so cosa dirti, a parte ricordarti che una sentenza non è un'invenzione personale ma il frutto di anni di lavoro da parte di forze dell'ordine e magistratura, e deve essere MOTIVATA. Se le motivazioni non reggono, sllora vedrai cosa succede.
Ripeto due concetti: puoi criticare un arbitro, ma non cercare di delegittimarlo e addirittura non riconoscerne le decisioni o riscrivere il regolamento. Ecco cosa succede quando a un imputato (giocatore) viene data la possibilità di agire direttamente sulle regole (regolamento arbitrale). Hai mai visto Materazzi riscrivere i regolamenti per eliminare i falli da dietro? No.
Il dito e la luna. A me non importano le convinzioni personali di un giudice e il suo orientamento politico, perchè do per scontato che se nel privato vota Mussolini o Diliberto, quando indossa la toga agisce con responsabilità e sempre secondo regole ben codificate. Quello delle toghe rosse è un discorso che esiste solo da noi, e ad inventarlo è stato Berlusconi.
Quello che importa è: ha commesso il fatto o no? Se si, non esistono giudici e ideologie che tengano. "Mamma mamma la maestra mi ha mandato in castigo" "Perchè?" "Perchè ce l'ha con me" "Si? E' molto grave. Ma tu hai fatto qualcosa?" "Non ho fatto nulla. Ho solo spinto Luca contro la lavagna che si è rotta. Lui sanguinava ma poco, faceva finta. Però lei ce l'ha con me".

*ps: date a parte (1979 primo processo, 1994 "discesa in campo") è divertente notare come i processi a un politico siano- per certe persone- processi "politici". Allo stesso modo un processo a un idraulico sarà appunto un "processo idraulico", a un architetto un "processo costruttivo", a un professore un "processo insegnante " e così via.
Ma nel caso dei processi di Berlusconi pre-'94 si può per caso parlare di "processi-politici-in-pectore"? Orsù, facciamolo.
Infine: molti continuano a confondere causa ed effetto. Berlusconi non è perseguitato perchè è entrato in politica, è entrato in politica per ripararsi dai processi visto che Craxi non c'era più e dopo Tangentopoli era cambiata leggermente la solfa. Lo dice Confalonieri, eh, non desmoblu.

 
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  postato il 21/06/2008 alle 14:05
Originariamente inviato da desmoblu

Originariamente inviato da Claudio82

Infatti, nel processo All Iberian è stato assolto. La sentenza accertò che non ci furono danni per nessuno dei soggetti coinvolti.


Piano, piano, piano. Questo è quello che ha detto Pecorella, avvocato di Berlusconi.


No, no. Questo l'ha detto la sentenza. L'ha detto la magistratura che stai difendendo tu. Se non l'avessero accertato e dichiarato nelle motivazioni avrebbero dovuto condannare Berlusconi. E invece l'hanno assolto: la sentenza dice che non c'è stato danno e quindi non c'è reato. Abbastanza lineare come discorso.


Originariamente inviato da desmoblu

Originariamente inviato da Claudio82

Il capo del governo è responsabile della gestione del paese e quindi ha il dovere di denunciare quello che non va. La posizione di Berlusconi sulla magistratura è nota, notissima. Dice le stesse cose da 15 anni ormai. Se la gente l'ha votato, ora ha il dovere di metterle in pratica. E la maggioranza degli italiani si aspetta proprio questo.

Poi, non ho capito perchè la magistratura non dovrebbe essere attaccata. I partiti e il governo (che rappresentano gli altri 2 poteri dello stato, legislativo ed esecutivo) vengono attaccati tutti i giorni e si attaccano anche tra di loro.

I magistrati sono uomini come gli altri e in quanto tali possono sbagliare e possono rimanere condizionati dalla propria ideologia e da promesse di cariera di chi regge le fila di un mondo che non è meno politicizzato degli altri due poteri.


Piano, ancora. Lui può denunciare quello che secondo lui non va come privato cittadino, come primo ministro non può attaccare uno dei tre poteri fondanti di una democrazia sperando che nessuno senta.


Lui come Presidente del Consiglio ha il dovere di cambiare quello che non va. Non ho capito perchè la magistratura dovrebbe essere inattaccabile. Allora neanche gli altri 2 poteri dovrebbero essere attaccabili. Ragionando come ragioni tu, un libro come "La Casta" dovrebbe essere considerato "sovversivo". Berlusconi per primo, in quanto rappresentante del potere esecutivo e leader della maggioranza parlamentare dovrebbe essere inattaccabile. E invece, come tra i doveri della magistratura rientra anche quello di indagare sul Presidente del Consiglio, tra i doveri del Presidente del Consiglio rientra anche quello di controllare che la magistratura si comporti come si deve. Il sistema è costruito in modo che i 3 poteri si controllino tra loro. In questo modo si evitano derive antidemocratiche.

Originariamente inviato da desmoblu
Anche perchè ci sono una serie di cosucce molto interessanti: 1) La sua colpevolezza e la sua non-estraneità a vari reati è stata provata: se un colpevole è colpevole, anche se non punito, che accanimento e che "teoremi fantasiosi" vuoi che reggano?


Non è così. Uno è innocente fino a prova contraria e dopo che la sentenza ha passato il vaglio di 3 diversi giudici. Se su All Iberian la magistratura l'ha assolto vuol dire che non è colpevole, non il contrario come dici tu. Le sentenze le devi rispettare, anche quando non ti piacciono.


Originariamente inviato da desmoblu
2)Continua a dire che da quindici anni lo perseguitano, come tu ripeti. In realtà il primo processo risale al 1979, 15 anni prima: la motivazione "politica" regge ancora?


Quando uno è a capo di un gruppo come Fininvest i processi sono una cosa fisiologica. Quando cresci, come imprenditore e come gruppo, è normale che la magistratura voglia vederci chiaro. Poi un gruppo come quello di Berlusconi, con tanti interessi diversificati è normale che venga coinvolto in inchieste varie. Il suo gruppo ha rapporti con migliaia di soggetti. Ogni volta che uno di questi soggetti viene indagato, automaticamente si fanno a ricostruire anche i rapporti con Fininvest. E' proprio la prassi di come si fanno le indagini.

Berlusconi e il suo gruppo hanno subito MIGLIAIA di processi. Ma il discorso è valido per tutti gli altri grandi gruppi impreditoriali al mondo. Quello che ti sfugge sono le sentenze di assoluzione.

Circa il fatto che Berlusconi sia stato perseguitato dalla magistratura per motivi politici, ognuno si farà la sua idea. Personalmente ho sempre ritenuto strana questa tempistica:

1992: scoppia tangentopoli. Saltano Craxi e tutto il Psi con i quali Berlusconi aveva rapporti strettissimi. Berlusconi e le sue aziende passano indenni il vaglio di Di Pietro e di Borrelli.

26 gennaio 1994: Berlusconi annuncia la propria discesa in campo, fondando forza italia.

11 febbraio 1994 (16 gg dopo l'annuncio della discesa in campo): il fratello di Berlusconi viene arrestato (poi assolto).

27 marzo 1994: Berlusconi vince le elezioni

22 novembre 1994: mentre Berlusconi presiede un G7 sulla criminalità, gli stessi magistrati che avevano indagato su Craxi e il PSI 2 anni prima e che non avevano minimamente coinvolto Berlusconi e il suo gruppo, gli mandano un avviso di garanzia, anticipato a mezzo corriere della sera...

Anni dopo Berlusconi viene assolto con formula piena da quelle accuse, ma intanto la storia del paese era cambiata.

Berlusconi si era dovuto dimettere e la sinistra aveva vinto le elezioni successive. Antonio Di Pietro, che aveva mandato quell'avviso di garanzia, diventerà ministro dei lavori pubblici del governo di sinistra formatosi dopo la vittoria di Prodi nel 1996.

Questi sono fatti. Poi ognuno può valutarli come gli pare.

Chi segue il ciclismo ha imparato a conoscere le tempistiche sospette delle inchieste antidoping meglio di altri.

Originariamente inviato da desmoblu

Questo non vuol dire che non puoi criticare un giudice, però devi rimanere nell'ambito delle regole (e non cercare di sovvertirle).


Ma infatti Berlusconi ha attaccato la magistratura rimanendo nel rispetto delle regole. Non ha mica detto che li vuole bruciare a campo dei fiori. Ha sollevato un problema. Ha promesso una serissima riforma della magistratura. La gente l'ha votato. Ha il dovere di farla.
Denunciare il problema è il primo passo per iniziare a risolverlo.


Originariamente inviato da desmoblu
Quello che importa è: ha commesso il fatto o no? Se si, non esistono giudici e ideologie che tengano.


Ecco vedi. Non rispetti le sentenze e la magistratura. I giudici ti hanno detto che Berlusconi è innocente perchè non ha causato danni a nessuno. E'stato assolto. ASSOLTO. Non condannato. ASSOLTO. Fattene una ragione.

 

[Modificato il 21/06/2008 alle 14:11 by Claudio82]


 
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  postato il 21/06/2008 alle 16:37
Quello che mi chiedo è come possano - alcuni utenti - cadere ancora nel "tranello" di un "politico", che non vuole altro che fare propaganda.

Non è un post di moderazione, siete tutti liberissimi di continuare su questi termini, ma è una cosa che mi son sempre chiesto. Tutto qua.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 21/06/2008 alle 16:52
Guarda, hai scritto un mucchio di sciocchezze.
Te ne correggo solo alcune, il resto potrebbe essere lo svago di molte persone nella torrida estate, una sorta di "Scova l'errore".

Ad esempio: la sentenza dice così semplicemente perchè la legge sulla depenalizzazione del falso usa proprio quella formula. Il fatto non sussiste reato se non viene formalmente avviata denuncia dalla parte lesa, e quindi ragionevolmente non c'è danno sensibile.
Questo è il senso della legge berlusconiana, e come tale i giudici la hanno applicata, anche se hanno segnalato (inutilmente e atitolo personale) l'anomalia.

Due: chi ha il dovere e il diritto di controllare la magistratura non è il presidente del consiglio ma il Presidente della Repubblica. Altrimenti ci sarebbe un disequilibrio nei poteri fondanti la Repubblica, e va contro non solo alla Costituzione italiana ma a tutte le Costituzioni di tipo democratico.
Quando un magistrato processa Berlusconi o Prodi, procede nei confronti di un PRIVATO CITTADINO, non nei confronti dell'istituzione (attento) di Primo Ministro, che NON PUO' METTERE IN DISCUSSIONE. Però Berlusconi mette in discussione l'intero potere giudiziario (e non certo i singoli giudici, contro cui- lo abbiamo visto- non può provare nulla). Come mai?
Basterebbero le nozioni base di diritto politico per comprendere queste cosucce. Ma vabbè.

Tre: nella "tua" cronologia (mi ricorda molto "una storia italiana") mancano talmente tanti processi e fatti poco edificanti pre e post 1994 da renderla completamente superflua.

Quattro: assoluzione perchè il fatto non sussiste più come reato non vuol dire innocenza, tutt'altro. Vuol dire che un colpevole s'è scritto le leggi per essere assolto (incurante tra l'altro delle altre MIGLIAIA di casi analoghi). Molto grave, fattene una ragione.


Soprattutto è superfluo il fatto che io continui a risponderti. O sei davvero in buona fede, e allora sei davvero ingenuo, oppure sai benissimo che il livello di verità di molte cose che scrivi è proprio basso. Allora perchè le scrivi? Forse perchè un fesso come desmoblu ti permetta di riempire quattro pagine con polemiche sterili.
Solo che sai, farti passare ogni cosa non mi andava neanche...anche se il giochino comincia ad annoiarmi. Non mi piaceva nemmeno l'idea che qualcuno potesse darti retta, però confido nella bontà del genere umano e sul fatto che la gente voglia documentarsi sempre e altrettanto spesso tenere gli occhi spalancati verso tutti, senza tessere di partito e copia-incolla ministeriali. Ragazzi, siate sempre critici.
Se vuoi andare avanti sono fatti tuoi, ti assicuro però che ogni tuo post non lascia certo sprovvisti di repliche, anzi è una miniera preziosa di argomentazioni. Certo, basterebbe controllare i testi delle sentenze, le dichiarazioni, le smentite, le agenzie e i testi dei vari decreti per smontare tutto quello che scrivi. Sono indeciso se prendermi il divertimento di farlo o lasciare anche agli altri utenti il piacere del "trova l'errore" sotto l'ipotetico ombrellone.

Io continuerò a postare quello che m'interessa, in ogni caso.

 
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  postato il 21/06/2008 alle 19:41
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Quello che mi chiedo è come possano - alcuni utenti - cadere ancora nel "tranello" di un "politico", che non vuole altro che fare propaganda.


Certo, la mia è propaganda... chi invece dice che Berlusconi è fascista e vuole fare un colpe, fa cronaca...

Fosse per me questo thread andrebbe chiuso. Figurati se ci voglio fare propaganda...

 
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  postato il 21/06/2008 alle 20:21
Tempo fa si parlava di Feltri, mi pare. "Signor direttore", credo fosse il termine usato.
Ecco il "Carta canta" di oggi (fonte repubblica.it):

Adotta un nonno
"Qualcosa si muove e speriamo non sia solo un venticello che produce uno stormire di foglie. Ci vuole altro, una bufera, un tornado per ripulire il bosco dalle consulenze, dalle spese inutili, dagli stipendi garantiti ai fannulloni, dai gettoni di presenza e anche di assenza, dai parassiti che zitti zitti succhiano la linfa degli alberi pubblici e li rinsecchiscono. Non bastano più le forbici; serve l'accetta... Ieri 'LiberoMercato', in prima pagina, ha affrontato un argomento considerato tabù: il collocamento a riposo delle donne. Che avviene a 60 anni, cioè con 5 anni di anticipo rispetto agli uomini. Perché simile disparità di trattamento in base al sesso? Il nostro è l'unico Paese in Europa a fissare per decreto la discriminazione sessuale in maniera pensionistica. È semplicemente assurdo, grottesco che per le donne l'assegno di vecchiaia scatti 5 anni prima che per gli uomini, i quali, si badi bene, campano (statistiche sul tavolo) cinque anni di meno. Tra l'altro, se l'esercito delle lavoratrici andasse in pensione (di vecchiaia, ripeto) all'età in cui ci va quello dei lavoratori, i conti dell'Inps sarebbero sistemati. Per procedere alla parificazione non occorre Napoleone; è sufficiente modificare un rigo della legge, esercizio accessibile a un qualunque ragionier Rossi. I sindacati protestano? E chissenefrega" (Vittorio Feltri, "E' l'ora della scure", Libero, 15 giugno 2008).

"Feltri se ne va, Feltri resta. Ovvero: esce dalla porta, rientra dalla finestra... Più maliziosamente: un colpo da maestro di un giornalista che sa gestire bene non solo la testata che dirige, ma anche i suoi conti personali. E la sua qualità della vita. Visto che il nuovo status gli renderà più agevole il dedicarsi alle passioni extraprofessionali: i cavalli, innanzitutto. Sono passate da poco le 15 quando le agenzie di stampa annunciano che Vittorio Feltri 'si è dimesso'. Pochi minuti dopo, la precisazione: va in pensione, ma rimarrà direttore del Giornale, avendo firmato con la società editrice un rapporto di consulenza: 'I poteri del direttore ai sensi dell'articolo 6 verranno assunti per il momento da Gian Galeazzo Biazzi Vergani, presidente della stessa S. e. e'. Dunque, un'uscita squisitamente 'tecnica'. Che consentirà a Feltri di assicurarsi la pensione (secondo indiscrezioni, ammonterebbe a 12 - 13 milioni mensili), mettendola al riparo da possibili revisioni dello Stato sociale. Il piano d'azione è stato studiato nei dettagli. Dal primo maggio e per tre mesi il 'Giornalè verrà firmato da Biazzi Vergani, in attesa che la pratica vada burocraticamente a buon fine. Poi, con la pensione 'in cassaforte', Feltri deciderà con quale formula definire stabilmente il rapporto con l'editore" (Corriere della Sera, 29 aprile 1997)

"Vado in pensione, ma continuo a fare il direttore. D'ora in poi mi occuperò solo delle cose più importanti: la linea politico - editoriale, la scrittura, la visione dei testi e dei titoli... L'organizzazione del lavoro, le promozioni dei redattori, le ferie, gli orari, le varie rogne insomma, le lascio a un collega. Non vi sembra bello? ... [L'idea] La covavo da un po' di tempo, quando ho capito che potevo realizzarla sono passato ai fatti. Da un consulente del lavoro mi sono fatto ricostruire la carriera, attraverso i miei 38 anni di contribuzione, e così a 53 anni d'età, avendone diritto, chiudo con l'Inpgi. Se fosse per me, mi dimetterei anche dall'Ordine dei giornalisti. Purtroppo, non mi è consentito'. Nessun contrasto con il suo editore? 'Neanche per sogno. Tutto continua a filare liscio. Ripeto: è solo una questione personale. Ho voluto decidere io quando andare in pensione, non lasciarlo fare a Prodi. Magari ritrovandomi con qualche sgradevole sorpresa" (Vittorio Feltri, Corriere della Sera, 29 aprile 1997)

"Vittorio Feltri, 56 anni, giornalista-editore, ex direttore di 'Europeo', 'Indipendentè e 'Giornale'. Pensione Inps (dal maggio 1997): 13 mensilità da 408.050 lire. Pensione Inpgi (dal maggio 1997): 14 mensilità da 24.465.170 lire" ('L'Espresso', 13 agosto 1999).


(20 giugno 2008)

 
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  postato il 22/06/2008 alle 10:45
Ah, si parlava anche di cpt, soavemente ribattizzati da giornalisti del tutto indipendenti come "centri di prima accoglienza temporanea". Questo è di Torino, sarà per questo che mi ha colpito.
Comunque: posto qualche immagine, più sotto il link all'articolo e alla galleria. Molto interessante...




http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/torino-cpt/viaggio-nel-cpt/viaggio-nel-cpt.html
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/cpt-torino/1.html

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 22/06/2008 alle 11:33
Originariamente inviato da desmoblu

Ad esempio: la sentenza dice così semplicemente perchè la legge sulla depenalizzazione del falso usa proprio quella formula. Il fatto non sussiste reato se non viene formalmente avviata denuncia dalla parte lesa, e quindi ragionevolmente non c'è danno sensibile.


Sì, il senso della legge voluta dalla Casa delle Libertà è questo. Tutto ciò che non danneggia altri si può fare. Da questo punto di vista mi pare che la modifica della legge sia stata una cosa giusta, l'affermazione di un principio di libertà. Dopo tutto mi dovresti spiegare perchè Berlusconi sarebbe dovuto essere condannato se non ha fatto male a nessuno.


Originariamente inviato da desmoblu
Due: chi ha il dovere e il diritto di controllare la magistratura non è il presidente del consiglio ma il Presidente della Repubblica. Altrimenti ci sarebbe un disequilibrio nei poteri fondanti la Repubblica, e va contro non solo alla Costituzione italiana ma a tutte le Costituzioni di tipo democratico.


Assolutamente sbagliato. Il presidente della repubblica si limita a presiedere il CSM, ma il suo è più un ruolo formale che operativo. Dice l'art. 101 della nostra costituzione che "I giudici sono soggetti soltanto alla legge". La legge in Italia la fa il parlamento e Berlusconi è il capo della maggioranza parlamentare, ovvero colui che fa le leggi. E quindi una riforma della magistratura rientra pienamente nei suoi poteri-doveri.
Poi è il capo di un governo in cui c'è un ministero della giustizia... segno che evidentemente qualche potere in materia lo ha...

Poi, una cosa che pochi sanno è che la Costituzione italiana ha dato alla magistratura un'indipendenza che non si riscontra in nessun altro paese al mondo. I motivi affondano nel fatto che democristiani e comunisti non si fidavano gli uni degli altri e temevano che chi vincesse le elezioni potesse usare la magistratura per eliminare l'avversario politico. Però, proprio per limitare questa indipendenza, fu posto il contrappeso dell'autorizzazione a procedere per i membri del parlamento, in modo che se un magistrato volesse far fuori un politico gli serviva l'autorizzazione della camera d'appartenenza. Il sistema è saltato negli anni 90 quando fu eliminata l'autorizzazione a procedere. E da allora sono iniziati i processi politici di Berlusconi. Tutto torna caro Desmoblu...

Tieni conto che in Spagna o in Inghilterra i magistrati dipendono dal governo, che li promuove e gli assegna i distretti. In USA vengono addirittura eletti dal popolo. Solo in Italia possono fare come gli pare e i casi in cui i magistrati hanno abusato di tutta questa assenza di controllo sono innumerevoli.


Originariamente inviato da desmoblu

Tre: nella "tua" cronologia (mi ricorda molto "una storia italiana") mancano talmente tanti processi e fatti poco edificanti pre e post 1994 da renderla completamente superflua.


Se se... completala pure se vuoi. Quelli sono fatti incontrovertibili. Faresti bene a ragionarci su...


Originariamente inviato da desmoblu
Soprattutto è superfluo il fatto che io continui a risponderti. O sei davvero in buona fede, e allora sei davvero ingenuo, oppure sai benissimo che il livello di verità di molte cose che scrivi è proprio basso. Allora perchè le scrivi? Forse perchè un fesso come desmoblu ti permetta di riempire quattro pagine con polemiche sterili.
Solo che sai, farti passare ogni cosa non mi andava neanche...anche se il giochino comincia ad annoiarmi. Non mi piaceva nemmeno l'idea che qualcuno potesse darti retta, però confido nella bontà del genere umano e sul fatto che la gente voglia documentarsi sempre e altrettanto spesso tenere gli occhi spalancati verso tutti, senza tessere di partito e copia-incolla ministeriali. Ragazzi, siate sempre critici.
Se vuoi andare avanti sono fatti tuoi, ti assicuro però che ogni tuo post non lascia certo sprovvisti di repliche, anzi è una miniera preziosa di argomentazioni. Certo, basterebbe controllare i testi delle sentenze, le dichiarazioni, le smentite, le agenzie e i testi dei vari decreti per smontare tutto quello che scrivi. Sono indeciso se prendermi il divertimento di farlo o lasciare anche agli altri utenti il piacere del "trova l'errore" sotto l'ipotetico ombrellone.


Io anche ti rispondo per puro amore della verità.


Originariamente inviato da desmoblu

Io continuerò a postare quello che m'interessa, in ogni caso.


Ma non c'era il regime fascista? Sei sicuro che il governo Berlusconi te lo consentirà?

 

[Modificato il 22/06/2008 alle 11:36 by Claudio82]


 
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Registrato: Oct 2006

  postato il 22/06/2008 alle 13:20
Certe persone fanno errori davvero grossolani. A scienze politiche, nonostante manchi il numero chiuso, riuscirebbero persino a non entrare...

 
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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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Registrato: May 2008

  postato il 22/06/2008 alle 14:15
Qualcuno qui ha detto che la magistratura ha iniziato ad interessarsi a Berlusconi solo quando è entrato in politica, credo che questo non sia esatto.

Nel 1992 , Paolo Borsellino, poco prima di essere assassinato disse in un'intervista, che si stava indagando proprio sul cavaliere e i suoi rapporti con la mafia.

Negli anno '80 Berlusconi fu condannato per falsa testimonianza e per essere membro della p2, poi venne graziato.

La storia delle toghe rosse, della magistratura politicizzata, è una vecchia cantilena usata dalla mafia, avete mai sentito Toto Riina contro i magistrati comunisti?
Lui e Berlusconi dicono le stesse cose, sono perlomeno simili e collegati.

Inoltre che in Italia ci sia un regime silenzioso è una realtà, per accorgersene basta osservare il 90% dei tg e dei giornali e radio.

Berlusconi confessò anche a Biagi e Montanelli ( in un unico momento in cui riuscì a non mentire ), che l'unico motivo per cui entrava in politica era per non far fallire le sue aziende, e per evitare il carcere.

Questo prima del 1994, e senza che ci fosse la sua presenza in politica.
Se uno parla così è chiaro che è in mala fede.

 

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Cercavi un modo per cambiare la tua vita, non potevi farlo da solo- tutti i modi cui volevi essere, quelli sono io.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 22/06/2008 alle 15:42
Originariamente inviato da magico Danilo

Qualcuno qui ha detto che la magistratura ha iniziato ad interessarsi a Berlusconi solo quando è entrato in politica, credo che questo non sia esatto.


Se leggi bene, scoprirai che ho detto l'esatto contrario. E' normale che la magistratura indaghi su chi da un momento all'altro costruisce dal nulla il più importante gruppo economico italiano. Se non indaga su Berlusconi su chi deve indagare? La magistratura aveva il dovere di accertare che i soldi di Berlusconi avessero una provenienza lecita e che il boom del suo gruppo non fosse dovuto a condotte illecite. E' normale, succede sempre. Cecchi Gori sta in galera proprio per questo. Ricucci, Coppola etc hanno subito lo stesso trattamento. Quando cresci troppo, la magistratura viene e controlla che tu sia cresciuto regolarmente. A casa di Berlusconi, la sola guardia di finanza ha bussato più di 400 volte e non l'hanno mai processato per reati tributari.


Originariamente inviato da magico Danilo

Nel 1992 , Paolo Borsellino, poco prima di essere assassinato disse in un'intervista, che si stava indagando proprio sul cavaliere e i suoi rapporti con la mafia.


Infatti, se vai a leggere quell'intervista Borsellino dice che un soggetto come Berlusconi poteva potenzialmente essere uno attraverso il quale la mafia poteva riciclare denaro. Andarono a controllare. Il risultato fu un nulla di fatto. I magistrati stabilirono che Berlusconi non era mafioso.

Insisto, di queste affermazioni della magistratura ve ne dovete fare una ragione.

Originariamente inviato da magico Danilo
Questo prima del 1994, e senza che ci fosse la sua presenza in politica.
Se uno parla così è chiaro che è in mala fede.


Premesso che Berluscono in politica c'era dagli anni '80, essendo uno dei principali finanziatori (leciti) di PSI e DC, colpisce come nel 1992 il tribunale di Milano abbia indagato su tutti i principali finanziatori del PSI, Berlusconi compreso, colpisce come abbiano messo sotto processo e poi condannato il testimone di nozze di Berlusconi, senza muovere un dito contro lo stesso Berlusconi.

Ma soprattutto colpisce che due anni dopo, 16 gg che Berlusconi annuncia di scendere in politica, quei fascicoli messi da parte 2 anni prima vengono ritirati fuori e si torna ad indagare su Berlusconi. Colpisce che proprio quegli stessi magistrati che fecero le inchieste 2 anni prima, e che 2 anni dopo andranno a fare i ministri del governo Prodi, all'improvviso dicono: "Thò, c'era scappato che Berlusconi era il primo finanziatore del PSI...". Questo, più che sulla moralità di Berlusconi, la dice lunga sulla serietà di parte della magistratura italiana (una parte minoritaria per fortuna) e sul grado di politicizzazione della stessa. E' proprio per questi comportamenti che la gente non crede più a quello che dicono i vari Di Pietro e Borrelli e continua a votare Berlusconi.

Non so se vi rendete conto che un singolo magistrato, con l'avviso di garanzia mandato a Napoli per una vicenda in cui Berlusconi è stato assolto con formula piena, ha cambiato la storia italiana, aprendo le porte al primo governo di comunisti ed ex comunisti della storia del nostro paese.



 
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  postato il 22/06/2008 alle 16:14
Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?
Berlusconi è bollito. E' un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceschiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l'è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne.

Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio.

Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C'è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca.

In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra. Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto.

Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano.

Forza Italia è stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord.

Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che 'pecunia non olet'.

C'è denaro buono che ha odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: "Chi esce dal cerchio magico, cioè dal mio governo, muore". Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c'è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.
La "Padania" chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro.

Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa.

Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid?
Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berluscosa-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa far cambiare strada... Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro.

Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma.
Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo.

Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fine a questa vergogna.

Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri.
Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi.
Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l'arcorista è sempre stato un problema di "Cosa sua" o "Cosa nostra". Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all'Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio.

Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui.


(le frasi contenute nel testo sono state pronunciate testualmente da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999, cioè durante le tensioni del primo governo Berlusconi, dopo la rottura fra Bossi e Berlusconi nel dicembre 1994 e prima della loro riappacificazione alla fine del 1999. Le date esatte delle dichiarazioni, tratte da giornali quotidiani e agenzie di stampa, sono le seguenti: 1,7,9,10,13 marzo 1994; 5 aprile 1994; 4,11,23,31 maggio 1994; 1,12,17 giugno 1994; 29 luglio 1994; 6,8,13 agosto 1994; 1 settembre 1994; 6,20,23 dicembre 1994; 14 gennaio 1995; 22 marzo 1995; 13 aprile 1995; 10 giugno 1995; 29 luglio 1995; 25 gennaio 1996; 14,19,25 agosto 1997; 18 giugno 1998; 22 luglio 1998; 13 settembre 1998; 3, 27 ottobre 1998; 24 febbraio 1999; 13 aprile 1999; 10 settembre 1999; 19 ottobre

Nel 1994 fu Bossi a far cadere il governo...e questa è solo una delle inesattezze...

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 22/06/2008 alle 16:37
Originariamente inviato da Claudio82

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Originariamente inviato da magico Danilo

Nel 1992 , Paolo Borsellino, poco prima di essere assassinato disse in un'intervista, che si stava indagando proprio sul cavaliere e i suoi rapporti con la mafia.


Infatti, se vai a leggere quell'intervista Borsellino dice che un soggetto come Berlusconi poteva potenzialmente essere uno attraverso il quale la mafia poteva riciclare denaro. Andarono a controllare. Il risultato fu un nulla di fatto. I magistrati stabilirono che Berlusconi non era mafioso.



Il risultato fu un nulla di fatto perchè Paolo Borsellino saltò in aria pochi giorni dopo quelle dichiarazioni, guarda un po'.
Un'altra curiosità è quella che vede ristabilita la pace tra Stato e Cosa Nostra proprio con l'avvento al potere di Berlusconi.

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 22/06/2008 alle 17:04
Originariamente inviato da desmoblu

Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?
Berlusconi è bollito. E' un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceschiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l'è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne.

Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio.

Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C'è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca.

In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra. Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto.

Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano.

Forza Italia è stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord.

Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che 'pecunia non olet'.

C'è denaro buono che ha odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: "Chi esce dal cerchio magico, cioè dal mio governo, muore". Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c'è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.
La "Padania" chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro.

Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa.

Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid?
Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berluscosa-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa far cambiare strada... Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro.

Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma.
Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo.

Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fine a questa vergogna.

Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri.
Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi.
Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l'arcorista è sempre stato un problema di "Cosa sua" o "Cosa nostra". Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all'Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio.

Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui.


(le frasi contenute nel testo sono state pronunciate testualmente da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999, cioè durante le tensioni del primo governo Berlusconi, dopo la rottura fra Bossi e Berlusconi nel dicembre 1994 e prima della loro riappacificazione alla fine del 1999. Le date esatte delle dichiarazioni, tratte da giornali quotidiani e agenzie di stampa, sono le seguenti: 1,7,9,10,13 marzo 1994; 5 aprile 1994; 4,11,23,31 maggio 1994; 1,12,17 giugno 1994; 29 luglio 1994; 6,8,13 agosto 1994; 1 settembre 1994; 6,20,23 dicembre 1994; 14 gennaio 1995; 22 marzo 1995; 13 aprile 1995; 10 giugno 1995; 29 luglio 1995; 25 gennaio 1996; 14,19,25 agosto 1997; 18 giugno 1998; 22 luglio 1998; 13 settembre 1998; 3, 27 ottobre 1998; 24 febbraio 1999; 13 aprile 1999; 10 settembre 1999; 19 ottobre

Nel 1994 fu Bossi a far cadere il governo...e questa è solo una delle inesattezze...


Fu lo stesso Bossi anni dopo a dire che fece cadere quel governo perchè, dopo l'arrivo dell'avviso di garanzia a Berlusconi, Scalfaro lo chiamò e gli disse che Berlusconi era finito (bella previsione...) e che se non voleva fare la stessa fine pure lui doveva far saltare il governo.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 22/06/2008 alle 17:16
Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da magico Danilo

Nel 1992 , Paolo Borsellino, poco prima di essere assassinato disse in un'intervista, che si stava indagando proprio sul cavaliere e i suoi rapporti con la mafia.


Infatti, se vai a leggere quell'intervista Borsellino dice che un soggetto come Berlusconi poteva potenzialmente essere uno attraverso il quale la mafia poteva riciclare denaro. Andarono a controllare. Il risultato fu un nulla di fatto. I magistrati stabilirono che Berlusconi non era mafioso.



Il risultato fu un nulla di fatto perchè Paolo Borsellino saltò in aria pochi giorni dopo quelle dichiarazioni, guarda un po'.


Stai tranquillo che ci furono sia magistrati che pensarono che Berlusconi fosse il mandante degli omicidi di Falcone e Borsellino (fu iscritto nel registro degli indagati a Caltanissetta per queste accuse), sia magistrati che ritennero che Berlusconi fosse il mandante delle stragi dei primi anni 90 quando furono messe bombe a Milano, Roma e Firenze. Naturalmente furono tutte archiviazioni. Cioè si stabilì che non c'era neanche quel minimo sospetto che legittimasse l'apertura del processo.

Pensate quante gliene hanno fatte i magistrati a quest'uomo. Che razza di accuse si è visto muovere mentre faceva il leader dell'opposizione al primo governo Prodi...

 
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  postato il 22/06/2008 alle 17:33
E certa gente crede anche- o dice di farlo- a un'ingerenza del genere di Scalfaro...che sarebbe anche punibile. In realtà Bossi disse anche che quelle cose le aveva dette (per cinque anni di fila) perchè gliele aveva raccontate un suo amico....certo, l'ha detto quando era tornato all'ovile..
La credibilità del Bossi pentito è pari allo zero, e non tornerei più sull'argomento (che comunque è utile per mostrare come il governo crollò per la sfiducia della Lega, non per un intervento della magistratura, che NON POTEVA intervenire sul potere esecutivo. A proposito: l'esecutivo è il governo, il legislativo è il parlamento nella sua interezza, il giudiziario la magistratura... lo scrivo solo perchè non ti era ben chiaro. Ovviamente questa NON è la versione di "una storia italiana").

Ho già risposto anche troppo, di oggi.

 
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  postato il 22/06/2008 alle 18:41
Originariamente inviato da Claudio82

Se leggi bene, scoprirai che ho detto l'esatto contrario. E' normale che la magistratura indaghi su chi da un momento all'altro costruisce dal nulla il più importante gruppo economico italiano. Se non indaga su Berlusconi su chi deve indagare? La magistratura aveva il dovere di accertare che i soldi di Berlusconi avessero una provenienza lecita e che il boom del suo gruppo non fosse dovuto a condotte illecite. E' normale, succede sempre. Cecchi Gori sta in galera proprio per questo. Ricucci, Coppola etc hanno subito lo stesso trattamento. Quando cresci troppo, la magistratura viene e controlla che tu sia cresciuto regolarmente. A casa di Berlusconi, la sola guardia di finanza ha bussato più di 400 volte e non l'hanno mai processato per reati tributari.

Guarda caso non si è mai scoperto da dove Berlusconi abbia preso la montagna di soldi che gli piovette addosso per costruire Milano 2, i suoi rapporti, accertati, con la mafia, pongono certe domande.



Infatti, se vai a leggere quell'intervista Borsellino dice che un soggetto come Berlusconi poteva potenzialmente essere uno attraverso il quale la mafia poteva riciclare denaro. Andarono a controllare. Il risultato fu un nulla di fatto. I magistrati stabilirono che Berlusconi non era mafioso.


forse non hai letto l'intervista giusta, guarda su youtube, Borsellino parla di tutt'altro, parla di Mangano, lo stalliere omicida mafioso pluri condannato, che il cavaliere assieme al degno compagno Dell'Utri ha definito eroe (perché si rifiutò di parlare...).
Codesto Mangano stazionò a casa di Berlusconi per un lungo periodo, dove, faceva da tramite tra mafia siciliana e la malavita milanese nello spaccio di droga (mai sentito di cavalli fatti recapitare in albergo, alcuni anche a metà?).


Insisto, di queste affermazioni della magistratura ve ne dovete fare una ragione.

La magistratura ha anche stabilito che Berlusconi ha avuto contatti con la rapporti con la mafia.
Nel 2002 il pentito Giuffrè, parlò di Provenzano, e di incontri con vari capi della mafia avvenuti ad Arcore, nella villa di Berlusconi.
Chissà perché subito dopo il ministro giustizia Castelli fece chiudere l'inchiesta ...


Non so se vi rendete conto che un singolo magistrato, con l'avviso di garanzia mandato a Napoli per una vicenda in cui Berlusconi è stato assolto con formula piena, ha cambiato la storia italiana, aprendo le porte al primo governo di comunisti ed ex comunisti della storia del nostro paese.


non so se ti rendi conto, che, il cavaliere ha detto lui stesso di essere entrato per fuggire dalla galera, se io ho qualcuno che mi accusa ,mi faccio processare per dimostrare la mia innocenza, e non cerco di imitare la banda bassotti, cambiando le leggi per mio uso e consumo.



 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 23/06/2008 alle 23:30
Roma, 19 giu. (Apcom) - Dopo settimane di annunci, smentite, ipotesi e calcoli più o meno ufficiali, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato oggi in un gremito consiglio comunale che il debito del Campidoglio ammonta a 9,762 miliardi di euro: "E' una situazione ingestibile, che può essere corretta solo con un grande intervento riformistico in una logica di federalismo fiscale", ha commentato il primo cittadino. Secondo i calcoli della Ragioneria Generale dello Stato, infatti, il debito totale del Comune al 31 dicembre 2007 è di 8,515 miliardi di euro, compreso il deficit strutturale di circa 1 miliardo, cui vanno aggiunti gli investimenti da finanziare con il ricorso al mercato creditizio per circa 1,5 miliardi. Un buco che per Alemanno è stato "occultato" negli anni dalle ammiministrazioni di centro-sinistra guidate da Francesco Rutelli prima e Walter Veltroni poi ma ora, soprattutto grazie all'intervento economico del governo, "riusciremo a dare i poteri speciali a Roma" perchè "il federalismo fiscale è nell'interesse della capitale più che delle Regioni del nord. Dobbiamo iniziare la discussione sul federalismo fiscale da questo elemento fondamentale, cioè dall'ordinamento della Repubblica italiana e dall'ordinamento di Roma". Al sindaco ha fatto eco il ministro dell'Economica Giulio Tremonti, che in una conferenza stampa ha motivato il prestito di 500 milioni di euro da parte del governo come un primo passo per l'attuazione del federalismo fiscale anche nella capitale: "Senza Roma federale, l'Italia non si può riformare", ha detto Tremonti parafrasando una frase di Cavour scolpita a Via XX Settembre, auspicando "poteri straordinari" al Comune di Roma nell'ambito dell'applicazione del federalismo. L'opposizione capitolina, intanto, promette battaglia: durante l'intervento di Alemanno in Campidoglio i consiglieri di centro-sinistra hanno interrotto più volte la relazione del sindaco con urli e cori, lasciando poi gli scranni loro riservati in aula Giulio Cesare per sedersi fra il pubblico. Sono apparsi anche dei cartelloni con su scritto "Alemanno inventi il buco per dare 'buca' ai romani". Per i consiglieri del Partito democratico "il buco di Alemanno è un grande bluff, una bufala, non esiste: si tratta solo di propaganda politica e lo dimostra lo stesso provvedimento del governo. Siamo di fronte ad un grave precedente che introduce una gestione non trasparente dei fondi e un'offesa alla sovranità dell'organo democratico del consiglio comunale nella gestione dei soldi dei cittadini"

apcom.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/06/2008 alle 08:15
Della serie:
" Mo' qua ce sto io, e ce vojo restà per un bel po'".

 

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  postato il 24/06/2008 alle 11:58
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Nel 1992 , Paolo Borsellino, poco prima di essere assassinato disse in un'intervista, che si stava indagando proprio sul cavaliere e i suoi rapporti con la mafia.


Infatti, se vai a leggere quell'intervista Borsellino dice che un soggetto come Berlusconi poteva potenzialmente essere uno attraverso il quale la mafia poteva riciclare denaro. Andarono a controllare. Il risultato fu un nulla di fatto. I magistrati stabilirono che Berlusconi non era mafioso.



Il risultato fu un nulla di fatto perchè Paolo Borsellino saltò in aria pochi giorni dopo quelle dichiarazioni, guarda un po'.


Stai tranquillo che ci furono sia magistrati che pensarono che Berlusconi fosse il mandante degli omicidi di Falcone e Borsellino (fu iscritto nel registro degli indagati a Caltanissetta per queste accuse), sia magistrati che ritennero che Berlusconi fosse il mandante delle stragi dei primi anni 90 quando furono messe bombe a Milano, Roma e Firenze. Naturalmente furono tutte archiviazioni. Cioè si stabilì che non c'era neanche quel minimo sospetto che legittimasse l'apertura del processo.

Pensate quante gliene hanno fatte i magistrati a quest'uomo. Che razza di accuse si è visto muovere mentre faceva il leader dell'opposizione al primo governo Prodi...


bene se è innocente perchè dovrebbe tutelarsi con le leggi ad personam??, se uno si ritiene innocecnte non ha bisogno di nulla per difendersi, solitamente i sotterfugi li trova sempre chi ha qualcosa da nascondere e il caro don Silvio ne sta trovando uno per ogni cosa da sistemarsi, oppure come fanno alcuni sostenitori che stanno dalla parte della Legge (cioè dei magistrati) e dell'Ordine quando gli imputati sono un branco di teppistelli, o immigrati clandestini, e dalla parte dell'imputato (o del graziato dalla prescrizione) quando sul relativo banco siedono lorsignori o il più potente tra lorsignori.

 

[Modificato il 24/06/2008 alle 12:07 by lolloso]

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  postato il 24/06/2008 alle 12:22
Io solo una domanda voglio fare... per capire.
Tutta la campagna elettorale del centro destra era impuntata sul bisogno di sicurezza dei cittadini. Non voglio sindacare se sia giusta o no.
Con questo dl blocca processi si sospendono per un anno anche i processi per stupro, rapina, immigrazione clandestina e vari altri reati.
E allora il bisogno di sicurezza?

 

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  postato il 24/06/2008 alle 13:42
Cara Laura, posto qui di seguito un interessantissimo intervento di MArco Travaglio proprio su questa vicenda. Premessa: è molto lungo, e la parte che t'interessa maggiormente è verso il fondo: però è interessante leggere tutto il discorso. Premessa due: il testo è tratto dal blog di beppe grillo. Come a dire che none siste nessun posto dove non si trovi un po' di frumento in mezzo al loglio (se mi passate la citazione). Nonostante qualche errore dovuto credo alla lunghezza, è un testo davvero valido.
Buona lettura a tutti.


"Buongiorno a tutti, c’è una parola molto usurata, molto abusata, che ormai semina noi attorno a sé quando qualcuno ne parla. È l’espressione “conflitto di interessi”. Dico subito che bisognerebbe cambiarne il nome. Bisognerebbe chiamarla Pippo, Giuseppe o Giovanni, come ci viene in mente. L’importante è riaccendere l’attenzione delle persone su questo concetto che è diventato noiosissimo e impronunciabile. Chi è di sinistra non ne può più sentir parlare, perché i suoi rappresentanti tradendo il mandato popolare, non lo hanno mai risolto per legge, anzi, lo hanno moltiplicato creando i propri conflitti di interessi. Vedi caso Unipol. Nel centro-destra, appena uno sente parlare del conflitto di interessi dice: “ecco, è arrivato un comunista che ce l’ha con Berlusconi”. Come se il confitto di interessi fosse solo quello delle televisioni di Silvio Berlusconi. Che è il più grosso, ma non è l’unico. E quindi anche il conflitto di interessi che riguarda le dimensioni del campo dove poi destra e sinistra devono giocare la partita, cioè riguarda le regole, è diventato una sorta di guerra politica. Una guerra tra bande per cui è un po’ come quando uno parla di giustizia. Si dice: “ecco, questo è uno di sinistra!”. In realtà parlare di giustizia non è né di destra, né di sinistra. Sono questioni pre-politiche che attengono alle regole. Quindi cambiarne il nome per ridargli sostanza, per ridargli senso. Se ci fosse opposizione politica in Italia, purtroppo non ce la abbiamo, salvo Di Pietro e pochissimi altri, avrebbe un’autostrada di fronte a sé. Perché tutto quello che ha iniziato a fare il governo Berlusconi rientra sotto il capitolo del conflitto di interessi e la gente lo capirebbe benissimo, spiegandole alcune cose. Perché tutti i provvedimenti che vengono presi in materia di sicurezza, legalità e giustizia sono frenati dal fatto che Berlusconi non può far funzionare la giustizia. Quindi non può dare sicurezza ai cittadini, perché, come è noto, se la giustizia funzionasse lui sarebbe rovinato. Quindi continua a far finta di far funzionare la giustizia. In realtà non lo può fare, quindi continua a sfasciarla. Se l’opposizione esistesse e fosse capace di parlare ai cittadini, soprattutto ai cittadini che hanno votato per Berlusconi, potrebbe far loro capire. “Ecco vedete, volevate sicurezza? Avete scelto le persone sbagliate.” Poi magari erano sbagliate anche le altre. Comunque, più sbagliate di queste, era difficile.
Si potrebbe fare un piccolo riassunto per incominciare a raccontare questo conflitto di interessi, o meglio, chiamiamolo Pippo.
C’era una volta un signore che nel 1994 aveva le sue aziende sotto inchiesta, come tutte le grandi aziende italiane. Soltanto che le altre aziende italiane, rassegnate al fatto che avendo pagato tangenti dovevano comunque renderne conto, andavano dal magistrato, confessavano, patteggiavano, restituivano. Cercavano di sistemare le loro cose, senza strappi. Una di queste aziende aveva un proprietario il quale non ci voleva stare a fare una confessione. Perché non ci voleva stare? Perché avrebbe dovuto confessare troppo, più delle altre. Non solo le tangenti ai partiti. Avrebbe dovuto confessare anche rapporti con la mafia e corruzione di giudici.

Corruzione di giudici per comprare sentenze che dessero ragione a lui che aveva torto e torto alle controparti che avevano ragione. Stiamo parlando di reati talmente gravi che era impossibile confessare e rimanere nel mercato. Persino in un mercato bacato come quello del capitalismo italiano. Quindi optò per la seconda soluzione. Salvarsi dai processi entrando in politica. Infatti disse a Montanelli, a Biagi, entro in politica per non finire in galera e non fallire per debiti. Devo dire che ha mantenuto entrambe le promesse. Questo è il vero contratto con gli italiani. Questo è stato rigorosamente mantenuto. Infatti, 15 anni dopo non è ancora andato in galera e non è ancora fallito per debiti. Anzi, i debiti li ha scaricati sul mercato, cosiddetto, quotando in borsa le sue aziende e nel frattempo ha fatto un sacco di soldi grazie a una serie di leggi innumerevoli. Ma il conflitto di interessi era appunto quello che all’inizio era chiaro. Può una persona che ha le aziende sotto inchiesta andare in politica e sfasciare la giustizia per evitare che le sue aziende, oltre che sotto inchiesta, finiscano anche condannate? Nel ’94 sembrava impossibile, oggi è cronaca quotidiana. Oggi si da per scontato: “certo, sta lì! Di che cosa dovrebbe occuparsi se non delle sue aziende e degli affari suoi. Mica dei nostri, no?”. Ci sono molte persone che lo danno per scontato, senza rendersi conto che loro non fanno parte di quelle aziende quindi apparterrebbero a quelli che hanno interessi opposti. È appunto il conflitto di interessi. O Pippo.
Nel ’94 capitò subito un incidente. C’erano un paio di indagini su suo fratello. Glielo arrestarono, il fratello Paolo, quello che va sempre in carcere al posto suo. E il fratello confessò dicendo che aveva fatto tutto lui per certe tangenti della Cariplo. Poi Berlusconi vinse le elezioni e venne fuori un maggiore della Guardia di Finanza che raccontò che il suo capo pattuglia gli aveva offerto un pezzo di una tangente che aveva appena incassato da una società del Gruppo Fininvest. E lui, giovane integerrimo, o forse solo inesperto, rifiutò quel pezzo di tangente e andò a denunciare il suo capo ai suoi superiori e a Di Pietro. Nacque l’indagine sulla corruzione della GdF e si scoprì che molte verifiche fiscali erano addomesticate da tangenti. Furono arrestati un centinaio di ufficiali e sottoufficiali della GdF e coinvolti 500 piccole e grandi aziende soltanto nella zona di Milano. Una di queste 500, anzi tre di queste 500 erano tre società della Fininvest. Le altre confessarono e patteggiarono, le tre della Fininvest non poterono perché il loro proprietario era presidente del Consiglio. E allora il presidente del Consiglio cominciò a lavorare, dato che gli stavano per arrestare il solito fratello e il pagatore, dirigente pagatore della Fininvest Salvatore Sciascia, lui decise di fare un decreto, il decreto Biondi, per impedire ai giudici di arrestare le persone per reati di corruzione e di tangentopoli. Il pool di Milano si dimise pubblicamente dalle indagini su tangentopoli perché disse: “potremo arrestare ancora i ladri di polli, ma non più i ladri di stato. È ingiusto. È una cosa che ripugna alla nostra coscienza e al nostro senso di equità”. Fortunatamente la Lega e AN, non ridotte ancora a protesi, a badanti del Cavaliere, lo costrinsero a tornare indietro rispetto a quel decreto, che fu ritirato. Infatti, suo fratello finì in galera, finì in galera anche Sciascia. Confessarono anche colpe che non erano loro, tanto poi che il fratello fu prosciolto perché si disse che l’autorizzazione non l’aveva data lui a pagare la GdF, ma l’aveva data il fratello maggiore.
Cadde il primo governo. Arrivò il centro-sinistra, che per cinque anni fece tutto ciò che Berlusconi chiedeva in materia di giustizia. Prodi aveva un ottimo programma elettorale scritto dal ministro Flick. Giustizia più efficiente. Leggi anti corruzione, anti mafia, ecc. Non gliene fecero passare una. In Parlamento i PDS e popolari, D’Alema e Marini, si misero d’accordo con Berlusconi e approvarono tutte le leggi che erano previste nel programma di Previti, che aveva perso le elezioni. Pazienza. Leggi che mandavano in prescrizione i processi, che buttavano via le prove, che costringevano i giudici a rifare i processi daccapo cambiando le regole nel corso della partita. Leggi contro i pentiti, leggi contro i testimoni, leggi contro i poteri dei magistrati. Leggi che hanno sfasciato per cinque anni la giustizia rallentandola ulteriormente e producendo migliaia di nuove prescrizioni. Erano le famose “leggi ad personas” nel senso che all’epoca ce n’erano a centinaia di “personas” da salvare. Erano tutti gli indagati di tangentopoli che stavano per essere condannati.
Nel frattempo si fece la Bicamerale, idea geniale di Massimo D’Alema, per mettere proprio nella Costituzione che i giudici devono essere meno indipendenti e meno autonomi dalla politica. E aggiunse tutta una serie, grazie alle bozze Boato, di interferenze del potere politico dentro la magistratura. Poi alla fine della legislatura Berlusconi gli fece pure saltare la bicamerale, perché dargli pure la soddisfazione di firmare una legge costituzionale quando ormai aveva ottenuto in Parlamento tutto quello che voleva, non gli avevano nemmeno fatto la legge contro il conflitto di interessi, nemmeno la legge antitrust sulle televisioni. Quindi all’ultimo momento fece saltare il banco e lasciò D’Alema con il cerino.
Perché lui è così. I capi dell’opposizione li attira. Come la mantide religiosa. Li attira, ci fa un scopatine e poi se li mangia. Ha fatto così con D’Alema negli anni ’90, adesso sta facendo la stessa cosa con Veltroni, che praticamente è già stato mangiato e digerito.
Dopo quei cinque anni di disastro del centro-sinistra sui temi della giustizia, perché poi Prodi sull’economia aveva fatto bene, aveva anche portato l’Italia in Europa, infatti l’hanno subito mandato via per sostituirlo con D’Alema, poi con Amato. Berlusconi aveva già la vittoria in pugno e fu la legislatura dei cinque anni famosi durante i quali non ha avuto tempo di fare altro, se non leggi in materia di suoi processi. È il trionfo del conflitto di interessi esattamente come la legislatura precedente. Solo che nella legislatura precedente era il centro-sinistra che gli faceva i favori, stavolta era lui che se li faceva da solo.
Fu una legislatura che, a parte la legge antifumo e la legge sulla patente a punti, credo che il grosso delle leggi riguardassero i processi e le televisioni del Cavaliere. Ma era difficile far capire alla gente che quelle leggi erano un danno per tutti i cittadini. Perché erano talmente ritagliate sul suo caso, che soltanto alcune andavano a danno di altri. Quindi, in quel periodo era più difficile far capire il conflitto di interessi. Passò la legge sul falso in bilancio, di fatto depenalizzato, la legge sulle rogatorie – che dovevano essere cestinate tutte quante, perché mancava il timbro, il numero, la cosa – poi, per fortuna, era scritta coi piedi quella legge, contravveniva tutte le prassi e i trattati internazionali quindi fu di fatto disapplicata dai tribunali. Nessun tribunale l’ha mai applicata. Quindi non funzionò. Passò la legge che doveva facilitare lo spostamento dei processi, la legge Cirami. Ma anche quella non bastò, perché bisognava dimostrare che tutto il tribunale di Milano, 300 giudici, era infestato di toghe rosse. Dato che lì Berlusconi l’hanno sempre prescritto o in qualche piccolo caso assolto per insufficienza di prove, proprio tutto si poteva dire tranne che i giudici milanesi fossero prevenuti. Anzi, forse sono prevenuti al contrario, a suo favore. E quindi il processo rimase a Milano e non andò a Brescia. E quindi lui si inventò il Lodo Meccanico Schifani, che ovviamente essendo opera materiale di Schifani era anche quello scritto coi piedi – era di Schifani – e quindi fu immediatamente fulminato dalla Corte Costituzionale. Quindi il processo restò sospeso sei mesi, poi riprese. Fu lì che venne varata una legge devastante, non solo per i processi a Berlusconi, che uno potrebbe dire: “non me ne importa perché tanto sono amico suo!”. No, anche per i processi a carico degli altri delinquenti. Furono di fatto dimezzati i tempi della prescrizione. Quindi, mentre il Parlamento continuava ad allungare i tempi dei processi, la prescrizione – che di solito deve essere commisurata ai tempi dei processi, perché sennò scatta prima che arrivi la sentenza – bene, la prescrizione fu immediatamente dimezzata. Processi lunghi, prescrizione dimezzata. Risultato: tutte le sentenze di condanna si convertono in sentenze di prescrizione. E abbiamo pure gente impunita che se ne va in giro a dire: “mi hanno assolto perché sono innocente, sono una vittima di errori giudiziari, voglio il risarcimento!”. In realtà erano dei prescritti sfottuti, cioè degli impuniti, della gente che l’ha fatta franca. È la legge ex-Cirielli, talmente indecente, che Cirielli, che era un senatore di AN, quando ha visto come gliela avevano snaturata con gli emendamenti salva Berlusconi e salva Previti, rifiutò di prestarle il nome. Per cui ritirò la firma e non si trovò più nessuno che volesse chiamarla col suo nome e la dovettero chiamare ex-Cirielli. Alla memoria. Quella, disse il ministro Castelli, avrebbe prodotto decine di migliaia di prescrizioni in più rispetto all’anno prima. E infatti, da allora si prescrive quasi tutto. I tribunali sono ormai uffici dove entrano vagonate di carta ed escono vagonate di carta senza che succeda niente, un po’ come la macchina per tritare l’acqua.
Quella legge passò. Berlusconi e Previti ottennero ovviamente dei benefici, anche perché in quella legge era scritto che chi ha più di settant’anni non finisce più in carcere. A parte Provenzano e i mafiosi. E infatti Previti fu di lì a poco condannato e avendo compiuto settant’anni beneficiò di questa specie di regalo di compleanno che gli avevano fatto e non entrò più in galera, andò agli arresti domiciliari. E poi gli fecero un altro regalo, che arriva fra un minuto. Ma intanto la legislatura si concluse con la legge Pecorella. Perché a Berlusconi era rimasto soltanto il processo in appello dello SME-Ariosto. E allora, dato che era preoccupato, aveva lì l’avvocato in parlamento, Pecorella, che non faceva niente, gli ha fatto una legge, che proponeva da tempo, per abolire i processi d’appello. Non tutti però. Soltanto quando uno viene assolto o prescritto in primo grado, il pubblico ministero non può più fare appello. Se invece uno viene condannato in primo grado, l’appello lo può fare. Ad libitum. “Non hai vinto. Ritenta. Sarai più fortunato la prossima volta”. Perché la giustizia serve ovviamente per garantire assoluzione e prescrizioni, non per garantire la condanna dei colpevoli. Nella loro ottica: conflitto di interessi. Pippo.
Anche quella legge faceva schifo. Loro la rifecero uguale. Non ebbero il tempo materiale, perché stava finendo la legislatura. Prorogarono di un mese la legislatura per fare la legge che aboliva il processo d’appello a Berlusconi dopodichè la Corte Costituzionale ha fatto giustizia e ha cestinato anche la legge Pecorella.
Finita la legislatura Berlusconi ha naturalmente perso le elezioni perché si era fatto i cazzi suoi per cinque anni. E qualcuno che non aveva proprio gli occhi foderati lo si è trovato alle urne. E quindi ha perso le elezioni, seppure di poco.
Dopodichè è arrivato il centro-sinistra e ha continuato a fare esattamente ciò che faceva nel passato. A dargliele tutte vinte e ad occuparsi degli affari suoi, del capo dell’opposizione, invece di occuparsi degli affari dei cittadini. E quindi c’era subito un problema: Previti condannato a sette anni e mezzo, ne aveva già scontato uno e qualcosa. Con la legge ex-Cirielli lo presero dal carcere, lo mandarono ai domiciliari. Doveva rimanere lì almeno tre anni su sei rimasti. Che cosa hanno fatto? I tre anni di domiciliari glieli hanno abbonati con l’indulto. Potevano fare un indulto di un anno? Sarebbe stato giusto. Alleviava un po’ il sovraffollamento delle carceri, liberava dieci, quindicimila detenuti, teneva dentro i criminali grossi. E soprattutto era un piccolo sconto di pena. Un anno. Bene, l’hanno fatto di tre anni mandando fuori quaranta, forse cinquantamila criminali in pochi mesi, compresi quelli che erano in custodia cautelare, perché ne dovevano salvare uno: Previti.
Naturalmente in quel momento il centro-sinistra ha cominciato a colare a picco e non si è più rialzato. E io ricordo quando io sull’Unità, Beppe Grillo sul blog, Flores D’Arcais, l’Unità di Furio Colombo e di Padellaro che continuavano a dire “non fatelo, non fatelo. Questo indulto è un disastro. Fatelo più leggero. Non salvato Previti. Guardate che gli effetti saranno devastanti”. Ci siamo presi insulti: forcaioli, giustizialisti, mascalzoni. Risultato finale: chi ha fatto quell’indulto seguito poi dalla legge Mastella liberticida per la libertà di informazione, per fortuna passata solo alla Camera, è stato punito alle urne. Ed è ritornato Berlusconi. Che, naturalmente, cosa doveva fare? Le riforme istituzionali? Il dialogo per un nuovo stato, per una nuova repubblica? Questo se lo può raccontare la sera andando a dormire Veltroni, da solo o assieme alla Finocchiaro e a quei pochi gonzi che avevano creduto al dialogo col Cavaliere ormai trasformato in uno statista.
Naturalmente il Cavaliere che problemi aveva? Aveva i soliti problemi. L’Europa e la Corte Costituzionale italiana e forse anche i Consiglio di Stato che gli dicono di cedere le frequenze a chi ne ha diritto e mandare Rete4 sul satellite o venderla. E quindi, primo provvedimento: salva Rete4. secondo problema. Un processo che sta arrivando a sentenza entro l’estate: il processo Mills. Guardate, non è un processo che nasce dalla perfidia delle toghe rosse. Quello è un processo che nasce dal fatto che un giorno l’avvocato Mills, già consulente della Fininvest per la finanza estera, inglese, scrive una lettera al suo commercialista, Bob Drennan. Gli dice: “guarda che mister B. – che sarebbe il nostro presidente del Consiglio – mi ha fatto avere in Svizzera, tramite un suo dirigente, Bernasconi che poi è morto – seicentomila dollari. Me li ha fatti avere in nero, perché quelli sono un regalo in cambio delle mie testimonianze reticenti davanti al tribunale di Milano. Quando sono stato chiamato a testimoniare contro di lui, su di lui, nel processo delle mazzette alla GdF e nel processo dei fondi neri di All Iberian, io non è che proprio ho mentito. Ho fatto lo slalom, ho fatto lo zig zag. Non ho detto tutto quello che sapevo, e l’ho tenuto fuori – dice testualmente Milss al suo commercialista – da un mare di guai”. Questo, in Italia, ma anche in Italia e anche in Inghilterra, si chiama falsa testimonianza perché ha giurato di dire tutta la verità. E se uno in cambio di una falsa testimonianza poi prende dei soldi questa si chiama corruzione giudiziaria del testimone. Perché se corrompi un testimone che deve parlare di te, o lo ricompensi dopo che non ha parlato di te, vuol dire che tu ti sei comprato il processo. Cioè hai fatto in modo che un colpevole venisse assolto mentre era colpevole e meritava un condanna. Quindi, perché noi sappiamo di questa lettera? In fondo è una lettera privata di un cliente a un suo commercialista, direbbe un italiano nella sua mentalità italiana. Attenzione. Qui siamo a Londra. A Londra, il commercialista Drennan, tenuto a regole di comportamento etico strettissime, con un codice deontologico severissimo, letta quella lettera dice: “qui c’è puzza di mazzette. Qui c’è puzza di evasione fiscale”. Che cosa fa? Copre il suo cliente? Ma manco per sogno. Lo denuncia al fisco inglese. Pensate, il commercialista di Mills, pagato da Mills, denuncia Mills al fisco inglese. Parte l’indagine e le carte vengono trasmesse al tribunale di Milano per i reati commessi da quello che gli ha dato i soldi. Secondo Mills, e cioè mister B. Abbiamo quindi la confessione di un ex-consulente della Fininvest. È questo che innesca il processo. Non le toghe rosse… Naturalmente poi Mills, quando scopre che gli hanno trovato la lettera si precipita a Milano, prima dice che è vera, poi smentisce, poi ritratta, poi ritratta la ritrattazione. Ma insomma, fa fede quello che hai scritto quando pensavi che nessuno ti leggesse. A parte il tuo commercialista. Su questo si basa il processo Mills. E alla vigilia della sentenza, Berlusconi teme, sapendo ovviamente di avere fatto quello che ha fatto, una condanna non perché il giudice è rosso, ma perché c’è la lettera di Mills che lo incastra. Oltre al versamento. E quindi cosa fa? Ancora una volta è costretto a difendersi per legge. Anziché nel processo, cioè in aula, lui si difende dal processo stando in un’altra aula, quella del Parlamento, dove ha scritto una lettera al suo riportino Schifani, per farsi benedire e soprattutto per ottenere corsie di emergenza per una legge che è spettacolare. È una legge blocca-processi. Pensate che cosa si sono inventati. Dice: “noi blocchiamo tutti quei processi per fatti commessi fino a giugno del 2002 che si trovino nella fase o dell’udienza preliminare o del dibattimento di primo grado. Naturalmente il processo Mills riguarda fatti commessi entro e non oltre giugno 2002 e nella fase del dibattimento di primo grado. E li blocchiamo per un anno. Pensate che generosità. Ellekappa ha fatto vignetta bellissima, dice: “Berlusconi è altruista. Rinuncia volentieri ai suoi processi, a vantaggio di quelli altrui”. È un samaritano, praticamente. Quelli altrui andranno avanti, i suoi resteranno bloccati. Ma assieme ai suoi, resteranno bloccati tutti quelli come i suoi. E adesso qualcuno dirà: “va beh, saranno le solite quattro o cinque questioni finanziarie di cui siete fissati voi giustizialisti”. No. Vengono sospesi obbligatoriamente i processi per: sequestro di persona, estorsione, rapina, furto in appartamento, furto con strappo, associazione per delinquere, stupro e violenza sessuale, aborto clandestino, bancarotta fraudolenta, sfruttamento della prostituzione, frodi fiscali, usura, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, detenzione di documenti falsi per l’espatrio, corruzione, corruzione giudiziaria – è quella di Mills – abuso d’ufficio, peculato, rivelazioni di segreti d’ufficio, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, detenzione di materiale pedo-pornografico, porto e detenzione di armi anche clandestine, immigrazione clandestina – pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi – calunnia, omicidio colposo per colpa medica – tutti gli errori dei medici – omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata – tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa – truffa alla Comunità Europea, maltrattamenti in famiglia, incendio e incendio boschivo, molestie, traffico di rifiuti, adulterazione di sostanze alimentari, somministrazione di reati pericolosi, circonvenzione di incapace. Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi. Per sospenderne uno, l’Associazione Magistrati ha calcolato che ne sospende circa centomila.
Esempio, perché poi c’è anche un aspetto psichiatrico in questa legge. Uno straniero violenta una studentessa alla fermata del tram. Secondo esempio, uno studente cede una canna di hashish a un coetaneo. Quale processo viene sospeso e quale invece si fa subito? Si fa subito quello allo studente che ha ceduto la canna. Mentre quello dello straniero irregolare che ha violentato la studentessa viene rinviato a data da destinarsi.
Due zingarelle rapiscono un bambino. Oppure, due zingarelle rubano un pezzo di formaggio in un supermercato e uscendo la guardia giurata. Quale processo si fa per primo? Naturalmente quello alle due zingarelle che rubano il formaggio. Non a quelle che rapiscono il bambino.
Risposta numero tre. Un chirurgo in un intervento fa un grave errore e provoca la morte di un bimbo. Un giovane ruba il telefono cellulare a un coetaneo e lo minaccia con un coltellino. Quale processo si fa prima? Si fa prima quello del furto del cellulare, non quello dell’errore medico.
Esempio numero quattro. Un assessore becca una tangente per truccare appalti. Suo figlio compra un motorino rubato e poi ci cambia la targa. Indovinate quale processo viene sospeso? Naturalmente quello per la tangente. Invece quello per il motorino si fa subito.
Infine, uno straniero ubriaco a bordo di un’auto rubata investe tre pedoni sulle strisce. Oppure due parcheggiatori abusivi chiedono un euro a un automobilista e minacciano di rigargli la macchina se non glielo da. Quale processo si fa per prima? Quello al posteggiatore abusivo. Quello allo straniero ubriaco che ha steso le tre persone sulle strisce, no.
Questi sono tutti esempi che ha fatto l’Associazione Magistrati in uno studio sugli effetti di questa legge. Una legge che oltretutto non sospende i processi solo per un anno. Dice di sospenderli per un anno, poi in realtà bisognerà rimetterli a ruolo. La prescrizione si blocca per un anno. Dopodichè tutti i tempi morti, anni e anni, che richiederanno ai tribunali per rimetterli nel ruolo, farà sì che tutti quei processi sospesi per un anno riposeranno in pace e finiranno tutti in prescrizione. Compreso quello a Berlusconi.
È quello che vi dicevo prima. È facilissimo con questi esempi far vedere come, per bloccare il processo Mills, si bloccano un terzo dei processi che poi realmente si fanno – un quarto, un quinto, stiamo parlando comunque di una quota enorme – che tutte le vittime che aspettavano di avere giustizia da quei processi si dirà loro: “chi si è visto, si è visto. Perché Berlusconi esce, e quindi escono anche tutti quelli come lui”. Il conflitto di interessi è immediatamente chiaro. Lo si capisce benissimo. Il nostro interesse è che quei processi si facciano. Il suo è, ovviamente, che quei processi non si facciano perché così non si fa nemmeno il suo, che non arriva a sentenza. E lui lo sa, come sarà la sentenza. Prossima settimana vedremo, tanto la stanno scrivendo, quali conseguenze comporterà e quali balle ci stanno raccontando a proposito del Lodo Schifani Bis. Il Lodo Schifani bis stanno preparandolo, stanno decidendo quali alte cariche inserire. Perché cinque sembravano poche, quindi pare che adesso ne vogliano mettere diciannove, forse anche il presidente dell’ArciCaccia, chi lo sa, l’Esercito della Salvezza… ci sono varie istituzioni da immunizzare. E probabilmente, da quando si è messo il panama in testa, come Al Capone, e ha chiesto a un vescovo di fargli fare la comunione anche se è divorziato, è molto probabile che nel Lodo Schifani bis ci sia anche il diritto di fare la comunione almeno per i divorziati che hanno il nome che comincia per “S”, il cognome che inizia per “B” e la testa bitumata.
Grazie e passate parola."

 
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  postato il 24/06/2008 alle 15:37
Vedi Desmo a me la risposta di Travaglio non interessa. Non interessa perchè so come la pensa Travaglio.
Vorrei che questo dl me lo spiegassero gli elettori della Lega Nord per esempio. Sono contenti gli elettori della Lega Nord che anche se metteranno l'esercito nelle strade poi non si bloccheranno per un anno i processi di quelli che verranno arrestati?
Non lo so...

 

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  postato il 24/06/2008 alle 16:16
E' che la coerenza è una merce rara. I leghisti, poi, ne hanno un concetto tutto particolare. Soffiano sul fuoco o lo soffocano a seconda della convenienza. Il problema è che parlando alla pancia a quel modo si rischia di mettere in moto in modo incontrollabile la parte peggiore della cosiddetta folla. Di sicuro i dirigenti leghisti sono i primi a sapere che gli immigrati SERVONO alle imprese del nord, e che 9 dipendenti su 10 (quasi sempre in nero) sono immigrati più o meno regolari. Però per prendere voti tutto fa comodo...

Il bisogno di sicurezza.... beh, forse non è più percepito in modo così evidente. Forse perchè siamo tutti stanchi o forse perchè i tg non parlano più di "emergenza rom", parlano piuttosto dei 400 sbarchi a Lampedusa perchè adesso è questo che fa comodo. Ieri c'è stata una nuva incursione leghista a un campo dotato di tutti i permessi, ma per il resto di immigrati e clandestini si parla poco. Adesso bisogna parlare dei giudici.

La prima cosa che mi è venuta in mente non molto tempo fa è una canzone di De Andrè. Un verso. "E se credete ora/ che tutto sia come prima/ perchè avete votato ancora la sicurezza, la disciplina..".
Peccato che De Andrè sia morto, e quando era vivo metteva i jeans coi mocassini e girava in Sardegna. E peccato che parlasse di cose forse già morte allora, di sicuro morte oggi. "Verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte". Si? No. No. Non funziona così, ADESSO.

E allora si, vorrei chiederlo adesso ai leghisti, ai nuovi masanielli napoletani, a chi credeva che Alitalia sarebbe rimasta italiana, vorrei chiedere "come la mettiamo" a chi parlava del lassismo che ha portato agli stupri in strada e "ah, ma quando ci sarà di nuovo LUI..!". Vorrei chiederlo agli elettori di an, quelli della "manifestazione sulla sicurezza", quelli delle camionette in strada ma anche dei criminali a piede libero. Ma forse è fiato sprecato, perchè sembra che a tutti vada tutto bene. I problemi sono sempre più gravi ma non ci sono. Perchè l'ha detto lui, e l'ha detto dalla tv.
Mi viene in mente una vignetta delle Sturmtruppen. Epidemia di colea, i fantaccini muoiono come mosche..e arrivano gli ordini dallo Stato Maggiore: "per ordini superiori, NON ESISTE ALCUNA EPIDEMIA". E il medico sorridente dice a un ugualmente rasserenato capitano: "Tutto risolto! Meno male, cominciavo a preoccuparmi!".

Il pezzo di Travaglio, verso il finale, elenca proprio tutti i reati che verranno graziati..e l'elenco è davvero lungo.
Elenca anche COME verranno graziati... per questo te lo consigliavo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/06/2008 alle 18:54
Originariamente inviato da Laura Idril

Vedi Desmo a me la risposta di Travaglio non interessa. Non interessa perchè so come la pensa Travaglio.
Vorrei che questo dl me lo spiegassero gli elettori della Lega Nord per esempio. Sono contenti gli elettori della Lega Nord che anche se metteranno l'esercito nelle strade poi non si bloccheranno per un anno i processi di quelli che verranno arrestati?
Non lo so...


A dire il vero, sapevo che la Lega Nord non era contenta nemmeno dell'esercito per le strade.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 25/06/2008 alle 23:05
Certo: fanno conocrrenza alle sane e pacifiche milizie padane.....
 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 25/06/2008 alle 23:43
Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da magico Danilo

Nel 1992 , Paolo Borsellino, poco prima di essere assassinato disse in un'intervista, che si stava indagando proprio sul cavaliere e i suoi rapporti con la mafia.


Infatti, se vai a leggere quell'intervista Borsellino dice che un soggetto come Berlusconi poteva potenzialmente essere uno attraverso il quale la mafia poteva riciclare denaro. Andarono a controllare. Il risultato fu un nulla di fatto. I magistrati stabilirono che Berlusconi non era mafioso.



Il risultato fu un nulla di fatto perchè Paolo Borsellino saltò in aria pochi giorni dopo quelle dichiarazioni, guarda un po'.


Stai tranquillo che ci furono sia magistrati che pensarono che Berlusconi fosse il mandante degli omicidi di Falcone e Borsellino (fu iscritto nel registro degli indagati a Caltanissetta per queste accuse), sia magistrati che ritennero che Berlusconi fosse il mandante delle stragi dei primi anni 90 quando furono messe bombe a Milano, Roma e Firenze. Naturalmente furono tutte archiviazioni. Cioè si stabilì che non c'era neanche quel minimo sospetto che legittimasse l'apertura del processo.

Pensate quante gliene hanno fatte i magistrati a quest'uomo. Che razza di accuse si è visto muovere mentre faceva il leader dell'opposizione al primo governo Prodi...


Furono tutte archiviazioni perchè forse ai magistrati l'idea di saltare per aria non attirava molto.
Mi sembra un'ipotesi più plausibile della tua, quantomeno.

 

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  postato il 26/06/2008 alle 06:34
Intanto ieri nuovo attacco alla magistartuta, che è "metastasi della democrazia" (testuale). E gli attacchi si spingono ancora oltre, mentre dalla platea piovevano fischi (grandi!*).
Stamattina intorno alle sei e mezza mi bevevo una tazza di thè e, acceso il tv, mi sorbivo anche la replica di studioaperto. Nel montaggio i fischi erano sostituiti da stacchi sulla platea plaudente, verso la fine del pezzo si accennava ai fischi e alla "platea divisa".
Niente di nuovo sul fronte occidentale..

(* ps: qualche anno fa Berlusconi, a una riunione analoga- non mi ricordo se fossero i piccoli artigiani o i commercianti- disse che le tasse possono non essere pagate e si vantò di aver corrotto la guardia di finanza. Il pubblico, per dirla con Luttazzi, "si indignò, procurandosi ustioni da applauso". Un miglioramento inaspettato forse c'è. Qualcuno che fischia il re...)

 
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  postato il 26/06/2008 alle 10:09
quello che mi ha fatto piu ridere e quando ha detto " lo volete sapere come passo i sabati da quando sono in politica?? li passo con i miei legali a preparare le 2 o 3 udienze in cui sono oggetto delle attenzioni dei Pm e dei giudici ideologicizzati che sono una metastasi della nostra democrazia! ". Bene e siccome ormai ha una certa età e il fine settimana vorrebbe rilassarsi la soluzione migliore è sospenderli cosi finalmente anche lui poverino si puo riposare a questo punto i fischi sono stati anche gentili ci sarebbero voluti i

 

[Modificato il 26/06/2008 alle 10:14 by lolloso]

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Gianni



 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/06/2008 alle 11:54
Però è stato il mio idolo quando ha detto: "In generale prima, io passavo tutti i sabato mattina e poi anche il pomeriggio quando le imprese si sono ingrandite, per andare a trovare i miei dipendenti malati che stavano negli ospedali"(da Adnkronos). E ha preso 10 milioni di voti, capito?! della serie c'è chi dice: sono orgoglioso di essere italiano. Parafrasando mark renton: "io no".
 
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  postato il 26/06/2008 alle 16:11
Originariamente inviato da pacho

Però è stato il mio idolo quando ha detto: "In generale prima, io passavo tutti i sabato mattina e poi anche il pomeriggio quando le imprese si sono ingrandite, per andare a trovare i miei dipendenti malati che stavano negli ospedali"(da Adnkronos). E ha preso 10 milioni di voti, capito?! della serie c'è chi dice: sono orgoglioso di essere italiano. Parafrasando mark renton: "io no".


beh il massimo della goduria è stata questa frase " Il mio interesse sarebbe stato quello di andarmene dalla politica!, di andarmene dal paese! e di godermi i soldi che mi sono meritatamente procurato in tanti anni di attività!" .

oh Silvio se hai bisogno ti porto via io anche adesso!!! basta che ti decidi perchè sono 15 anni che te ne vuoi andare ma non ti decidi mai

 

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  postato il 26/06/2008 alle 17:04
Sa che lo arresterebbero subito, altro che godersi soldi meritatamente guadagnati. Comunque con l'uscita sul giro degli ammalati...mamma mia, che performance! Che attore! Che guitto! Cosa aspettano a dargli l'oscar o almeno un grammy?
Me lo vedo che fa il suo giro in ospedale...


Ma anche ( )
http://www.youtube.com/watch?v=zu55a8vvjME

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 27/06/2008 alle 22:55
La più grossa che ha detto Silvio quest'anno è: "Chi vota PD non è coglion.e"

 

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  postato il 01/07/2008 alle 08:28
Ok, faccio una breve e personale carrellata della situazione attuale sennò non ci si capisce nulla.

-Dal punto di vista economico la situazione è quasi disastrosa (inflazione al 3,8%, non succedeva dal primo governo Berlusconi). Per carità, non è tutta colpa del premier, piuttosto è una grave mancanza non pensare IMMEDIATAMENTE a queste cose.
- Il ministro dell'economia ha pensato di fare delle "tessere" per indigenti e pensionati. Ma al posto di questo spot, non sarebbe meglio utilizzare i (pochi) sldi per misure strutturali?
-Il premier sta portando avanti (strano) due leggi per salvarsi la pelle: 1)sospensione dei processi con pena fino a 10 anni per reati anteriori al 2002 e 2)il lodo (ex)Maccanico-Schifani, per la sospensione dei processi alle maggiori cariche dello Stato. Questo è contrario all'articolo 3 della Costituzione, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Il primo invece-oltre ad essere incostituzionale- è un disastro per l'intero sistema giudiziario. L'obiettivo di entrambi i disegni è sospendere i processi, e anche se formalmente si posticipa la prescrizione comunque i tempi di "riapertura" del processo porterebbero dritti dritti alla prescrizione, appunto. La maggioranza mercanteggia: non volete la busta n° 1? Allora DOVETE accettare la n°2.
- L'idea di fondo è che chi è stato elettto può/deve governare per forza, anche sopra la legge. E' l'applausometro (legittimazione) che prevale sul diritto (legge). Questo porta all'immunità o meglio impunità, ed è un concetto che non esiste nelle democrazie di tutto il mondo.
-Difatti, nonostante quel che dice Berlusconi e scrivono i suoi giornali, una legge come la Schifani non esiste in nessun altro Paese "occidentale", dove- in caso di reato- qualsiasi uomo politco può e deve essere processato. Non succede, di solito? Questo perchè i politici commettono pochi reati, altrove. E questo ci porta al punto successivo.
-La delegittimazione della magistratura. Berlusconi, ma anche Gasparri. E Fini e Schifani, che sono saliti al Colle per muovere Npolitano a una pressione sul csm. Capezzone in questo momento parla di "conflitto d'interessi" all'interno del Csm. Io so solo che all'interno del csm siedono ex avvocati di Berlusconi ed ex candidati per il suo partito.
Si continua a parlare di equazione magistartura=sinistra. No. Destra e sinistra, a livello politico, esistono nel Parlamento. Il potere giudiziario è ALTRRO, è diverso, e non fa politica.
Il problema di fondo è che i processi a Berlusconi ci sono perchè ha commesso vari reati (lo dicono le sentenze, ad esempio quella annullata dall'amnistia Andreotti del 1989, o tutte le prescrizioni..che, lo ricordo, non sono assoluzioni) ed è stato oggetto di indagini e processi dal 1979 in avanti. Mille novecento settanta nove.
-Demonizzare l'avversario? No. se è stato nella p2 e lo si dice, non è demonizzazione. Se ha corrotto giudici e forze dell'ordine e lo si dice, non è demonizzazione. Se ha giurato il falso e corrotto testimoni e lo si dice, non è demonizzazione. Se ha creato conti off-shore e poi ha fatto rientrare i capitali con un suo provvedimento (con nessuna conseguenza penale e percentuale irrisoria, questo è lo "scudo fisclae") e lo si dice, non è demonizzazione. E' dire quello che è successo. Per "non demonizzare" l'avversario cosa bisognerebbe fare? Tacere, dimenticare? L'anomalia è che un uomo del genere sieda al posto di comando, diciamolo.*
-Decreto sicurezza. Mentre la finanziaraia taglia fondi per milioni di euro a polizia e carabinieri, finalmente LA Russa ha mandato l'esercito in strada. Per la nostra sicurezza, si dice, perchè è noto che i mitra portano sicurezza. Poi certo, gli stupratori, i rapitori, i rapinatori vengono graziati sospendendo i processi. Poi certo, l'indulto è stato votato da tutti tranne che da due forze plitiche (una a destra e una sinistra). Però evviva la sicurezza, evviva le camionette.
-Schedatura dei bambini rom. Ovviamente è discriminazione, perchè o prendi le impronte di TUTTI o di nessuno, quasi che i reati li commettessero solo i rom. Però è una bella misura leghista. La Cassazione dice che discriminare un rom perchè ruba non è discriminare. No. Il trattamento dovrebbe essere lo stesso a prescindere dalla anzionalità del delinquente. Altrimenti E' discriminazione. E ovviamente non lo si può sapere a priori.
-Famiglia cristiana si sveglia e dice che la schedatura è razzista. Tempo fa ha detto che Berlusconi pensa solo ai suoi processi e interessi e non al Paese. Oh, è vero. Però in campagna elettorale Famiglia crisriana fi schierava con Berlusconi. E ora? Facile eh...
-A proposito di misure razziste e xenofobe: gli sbarchi degli immigrati, la legge in vigore, i cpt. Onu e Amnesty parlano di misure razziste. Tanto mi basta.
-A proposito di cattolici: Berlusconi ha promesso fondi e libri gratis alle scuole (private) cattoliche. Ovviamente le scuole pubbliche cadono a pezzi, le famiglie devono pagare di tasca propria i libri etc etc...però, però...
-Intanto, a proposito di fondi, è stata tagliata l'Ici. Bene, anche se non cambia quasi nulla per il contribuente. Bene, ho detto? In questa situazione economica un taglio "pubblicitario" è DANNOSO. I fondi per questo taglio sono stati presi dalla giustizia, dalla sanità, dalle metropolitane di Torino e altre città, da...
-Interettazioni: per reati di terrorismo e mafia vanno bene, per corruzione concussione favoreggiamento falso etc etc no. E' ridicolo.
-Pubblicazione di intercettazioni NON PIU' SECRETATE (e quindi pubbliche, agli atti): vietata. Giusto per un'informazione efficace.
-Intanto il premier (quello che "in Mediaset non metto naso, in Rai non sposterò nemmeno una pianta") raccomandava (all'opposizione come al governo) attrici e attori, manipolava fiction per comprare senatori e deputati dell'opposizione.
-A Napoli c'è l'esercito schierato: una ricompensa per gli elettori che credevano nella bacchetta magica.
-L'Alitalia forse rimarrà italiana, ma avrà oltre 4000 esuberi: una ricompensa per chi (dipendenti, sindacati, elettori) credeva nella abcchetta magica. I 1000 esuberi di Spinetta srebbero musica, ADESSO. Ma l'avete voluto voi, voi avete creduto alla "cordata italiana", ai "pochissimi esuberi", a...
-Ah, intanto abbiamo aumentato il contingente italiano in Afghanistan. Così, per far piacere all'"amico George". In Afghanistan si continua a morire. Ma deve essere per il raffreddor, visto che la guerra è stata combattuta e conclusa vittoriosamente 5 anni fa. Evviva "i nostri ragazi", evviva le lacrime ai funerali. Di coccodrillo (le lacrime, eh).
-In tutto questo Veltroni si sveglia e dice "fase nuova, il dialogo è finito". Ma bravo! Ci ha messo solo qualche mese a capire la situazione, e capire che i suoi elettori l'hanno votato per NON votare Berlusconi. Lui ha fatto da spalla. E bravo vuolter.
-Ah, l'informazione è sempre peggio. Una macchina per propaganda (due). Giusto per mettere in chiaro che la situazione non cambierà se non in peggio.
-E per finire il concetto di legalità è definitivamente morto. Succede, quando a capo di tutto (tv, giornali, libri, film, governo) siede uno che certamente la legalità non sa cosa sia.

Questa è la situazione, le repliche non m'interessano (so che ce ne sarann, ma pazienza). Come diceva Montanelli, è l'Italia peggiore che abbia mai visto.
Anzi, ecco le parole precise:
"L'Italia berlusconiana è la peggiore delle Italie che io ho mai visto. E dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo. (...) Non sono spaventato: piuttosto sono impressionato, come non lo ero mai stato. Va bene, mi dicevo, succede anche questo: uno dei tanti bischeri che vengono a galla, poi andrà a fondo. Ma adesso sono davvero impressionato, anche se la mia preoccupazione è molto mitigata dalla mia anagrafe. Che vuole, alla mia età preoccuparsi per i rischi del futuro fa quasi ridere. (...) È strano: io non avevo mai preso parte alla campagna di demonizzazione: tutt'al più lo avevo definito un pagliaccio, un burattino. Però tutte queste storie su Berlusconi uomo della mafia mi lasciavano molto incerto. Adesso invece qualsiasi cosa è possibile"

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/07/2008 alle 09:58
Più sicurezza per tutti...

Sicurezza, 6 mila agenti in meno
a rischio volanti e commissariati

ROMA - La missione si chiama "007". E' proprio questo il numero di codice che all'interno della manovra di bilancio contrassegna il capitolo di spesa che riguarda "Ordine pubblico e sicurezza". Suona un po' come una beffa: "Un salto nel buio che il paese non merita", commenta amaramente il segretario del Silp, il sindacato di polizia della Cgil, Claudio Giardullo. Ed infatti a scorrere le cifre si profila una cura amara per un settore che, in campagna elettorale, è stato issato come una bandiera dal Pdl: taglio del turn over e riduzione netta degli organici, sforbiciata alle risorse finanziarie, dai carburanti alla manutenzione delle auto di servizio, stretta sugli straordinari. In tutto 538,5 milioni. Dalla scure non si salva nessuno: dai Ps ai Carabinieri, dalla Forestale alla Penitenziaria, dalla Guardia di Finanza alla Stradale fino alla Polizia ferroviaria.

Secondo uno studio del Silp si rischia grosso: il taglio del turn over del 10 per cento (ogni dieci agenti che vanno in pensione saranno reintegrati con un nuovo assunto) porterà ad una riduzione del personale pari 1.611 unità nette già dal prossimo anno. La cura sarà sempre più pesante: in totale nel 2012 ci saranno in Italia 6.689 poliziotti in meno rispetto ad oggi che andranno ad aggiungersi all'attuale carenza di organico che viene valutata in 9.000 elementi.

Ma se questi sono i numeri che escono dal decreto estivo che anticipa la Finanziaria 2009, lo studio del Silp dà una dimensione concreta dell'intervento. Per il prossimo anno si rischia un ridimensionamento della operatività preoccupante: a Roma, ad esempio, le strade cittadine sono sorvegliate attualmente da 13 volanti per ciascun turno (di circa 6 ore). Con i tagli il sindacato calcola, tenendo conto delle riduzioni a personale e mezzi, che scenderanno a dieci. A Palermo da 9 volanti si rischia di scendere a sette. "Con questo manovra - osserva Claudio Giardullo - si riduce sensibilmente la capacità del sistema di sicurezza di fronteggiare la minaccia che viene dalla criminalità diffusa e soprattutto da quella mafiosa. Da un punto di vista strategico si realizza un progressivo smantellamento della sicurezza pubblica a vantaggio di una doppia contrastante tendenza, cioè da una parte l'impiego dei militari nel territorio e dall'altra il trasferimento agli enti locali di nuovi poteri in materia di sicurezza".

Tutta la struttura operativa rischia grosso. A Roma e provincia ci sono 47 Commissariati, con 3.645 addetti: quando la manovra produrrà i suoi effetti il taglio sarà di 911 uomini, una cifra che corrisponde all'organico medio di dodici Commissariati. L'alternativa è secca: o la chiusura o il sottodimensionamento drastico degli organici. A Palermo, con un calcolo analogo, emerge che su 8 Commissariati, rischiano di scomparire due presidi, a causa del taglio di 133 unità.

Già oggi l'operatività è a rischio: a Palermo, ad esempio, nel mese di settembre scatta l'allarme-serbatoio e l'operatività viene di fatto ridotta per mancanza di risorse. Con i nuovi tagli, spiega il Silp, il ricorso alle riserve sarà anticipato e l'allarme scatterà già a luglio-agosto del 2009.


fonte: http://www.repubblica.it

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/07/2008 alle 10:33
Originariamente inviato da Laura Idril

Vedi Desmo a me la risposta di Travaglio non interessa. Non interessa perchè so come la pensa Travaglio.
Vorrei che questo dl me lo spiegassero gli elettori della Lega Nord per esempio. Sono contenti gli elettori della Lega Nord che anche se metteranno l'esercito nelle strade poi non si bloccheranno per un anno i processi di quelli che verranno arrestati?
Non lo so...


No, non sono affatto contenti.
E non lo sono proprio perchè quello che hanno più a cuore è realmente la sicurezza della gente onesta.
E non mi ha stupito domenica sera andare alla festa della Lega in un comune della cintura di Torino e trovare un nero perfettamente integrato che chiacchierava con gente padana.

Soddisfattissimi invece per la schedatura dei minori rom, da estendere presto anche agli adulti.

 

[Modificato il 01/07/2008 alle 10:42 by EugeRambler]

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 01/07/2008 alle 11:26
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

Più sicurezza per tutti...

Sicurezza, 6 mila agenti in meno
a rischio volanti e commissariati

ROMA - La missione si chiama "007". E' proprio questo il numero di codice che all'interno della manovra di bilancio contrassegna il capitolo di spesa che riguarda "Ordine pubblico e sicurezza". Suona un po' come una beffa: "Un salto nel buio che il paese non merita", commenta amaramente il segretario del Silp, il sindacato di polizia della Cgil, Claudio Giardullo. Ed infatti a scorrere le cifre si profila una cura amara per un settore che, in campagna elettorale, è stato issato come una bandiera dal Pdl: taglio del turn over e riduzione netta degli organici, sforbiciata alle risorse finanziarie, dai carburanti alla manutenzione delle auto di servizio, stretta sugli straordinari. In tutto 538,5 milioni. Dalla scure non si salva nessuno: dai Ps ai Carabinieri, dalla Forestale alla Penitenziaria, dalla Guardia di Finanza alla Stradale fino alla Polizia ferroviaria.

Secondo uno studio del Silp si rischia grosso: il taglio del turn over del 10 per cento (ogni dieci agenti che vanno in pensione saranno reintegrati con un nuovo assunto) porterà ad una riduzione del personale pari 1.611 unità nette già dal prossimo anno. La cura sarà sempre più pesante: in totale nel 2012 ci saranno in Italia 6.689 poliziotti in meno rispetto ad oggi che andranno ad aggiungersi all'attuale carenza di organico che viene valutata in 9.000 elementi.

Ma se questi sono i numeri che escono dal decreto estivo che anticipa la Finanziaria 2009, lo studio del Silp dà una dimensione concreta dell'intervento. Per il prossimo anno si rischia un ridimensionamento della operatività preoccupante: a Roma, ad esempio, le strade cittadine sono sorvegliate attualmente da 13 volanti per ciascun turno (di circa 6 ore). Con i tagli il sindacato calcola, tenendo conto delle riduzioni a personale e mezzi, che scenderanno a dieci. A Palermo da 9 volanti si rischia di scendere a sette. "Con questo manovra - osserva Claudio Giardullo - si riduce sensibilmente la capacità del sistema di sicurezza di fronteggiare la minaccia che viene dalla criminalità diffusa e soprattutto da quella mafiosa. Da un punto di vista strategico si realizza un progressivo smantellamento della sicurezza pubblica a vantaggio di una doppia contrastante tendenza, cioè da una parte l'impiego dei militari nel territorio e dall'altra il trasferimento agli enti locali di nuovi poteri in materia di sicurezza".

Tutta la struttura operativa rischia grosso. A Roma e provincia ci sono 47 Commissariati, con 3.645 addetti: quando la manovra produrrà i suoi effetti il taglio sarà di 911 uomini, una cifra che corrisponde all'organico medio di dodici Commissariati. L'alternativa è secca: o la chiusura o il sottodimensionamento drastico degli organici. A Palermo, con un calcolo analogo, emerge che su 8 Commissariati, rischiano di scomparire due presidi, a causa del taglio di 133 unità.

Già oggi l'operatività è a rischio: a Palermo, ad esempio, nel mese di settembre scatta l'allarme-serbatoio e l'operatività viene di fatto ridotta per mancanza di risorse. Con i nuovi tagli, spiega il Silp, il ricorso alle riserve sarà anticipato e l'allarme scatterà già a luglio-agosto del 2009.


fonte: http://www.repubblica.it


Il numero degli agenti operativi aumenterà invece di diminuire.

Oggi quasi la metà degli uomini delle forze dell'ordine sono impegnati in attività amministrative dietro una scrivania, nonostante siano formati alla lotta al crimine.

L'obbiettivo del governo è quello di abolire molti enti inutili a partire dalle più grandi province italiane (tra cui quella di Roma e quella di Palermo). Il personale in esubero di questi enti, che ha competenze amministrative, verrà messo a svolgere quei compiti burocratici che attualmente svolgono gli agenti di polizia (rinnovo passaporto, rilascio dei permessi di soggiorno, notifiche varie, etc etc) e il personale di polizia verrà tutto mandato in strada a garantire la sicurezza dei cittadini.

Quindi diminuirà di poco il numero degli agenti, ma diminuiranno di molto le cose che devono fare. Si risparmia, si tagliano gli sprechi e si mettono più agenti per le strade.

E' una grandissima riforma.

 

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  postato il 01/07/2008 alle 12:44
Originariamente inviato da EugeRambler
Soddisfattissimi invece per la schedatura dei minori rom, da estendere presto anche agli adulti.


E perchè non a tutti i bambini? Sarebbe più logico. Oppure solo i bambini (e gli adulti) rom delinquono.. interessante. Se vogliamo uno stato di polizia, almeno facciamolo come si deve, che diamine. Io direi di schedarci tutti. Poi si potrebbe anche provare a insultare un soldato su una camionetta, per vedere se arresta bene, se picchia bene, volendo se spara bene. L'efficienza dei mitra è importante, dopotutto.

In quanto ai carabinieri, saranno di meno e avranno meno fondi, meno uomini, meno carburante. Ma c'è anche chi dice che in realtà saranno di più, e saranno tutti operativi (magari in 4 spingeranno la volante, il quinto girerà il volante). Questo perchè eviteranno di rinnovare i passaporti (??), le carte d'identità (??) e i permessi (??), per cui saranno proprio operativi, senza se e senza ma. E' bello avere belle riforme.
("Salve signor Drebin..salve signora Drebin..è sempre piacevole vedere gente piacevole", da Una pallottola spuntata 2 e 1/2, amici cinefili avevate indovinato.)
(Chissà perchè questa citazione..)

 

[Modificato il 01/07/2008 alle 12:54 by desmoblu]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/07/2008 alle 13:22
"particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura", che uomo !!! Si ritiene soddisfatto della schedatura dei bambini.

 

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nino58

 
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  postato il 01/07/2008 alle 13:39
Io non ho scritto "particolare anatomico ... (che non è neppure il sinonimo di quello che ho scritto)".
Ho scritto un'altra cosa che, se non espressa, cambia totalmente senso a quello che viene dopo.
P.S. Non fatemi sapere che è il moderatore che ha rettificato.

 

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  postato il 01/07/2008 alle 14:04
Originariamente inviato da desmoblu

Se vogliamo uno stato di polizia, almeno facciamolo come si deve, che diamine.


Ma dai, siamo l'Italia, altro che stato di polizia: l'unico nostro destino è lo sbraco.

Penso a un mio conoscente, che aveva sempre votato comunisti, che temendo per la sua piccola caserma di provincia (è maresciallo dei carabinieri) stavolta ha votato Berlusconi, che gli prometteva che non avrebbe chiuso la suddetta caserma. Ora, come faccio io a non ridere perfidamente di fronte a quanto letto sopra?
I truffatori andrebbero fermati, ma una bella presa di responsabilità da parte di chi ogni volta si fa abbindolare sarebbe ben salutare. È come il gioco delle tre carte, esattamente così, come quando il truffator/prestigiatore sul marciapiede intorta i gonzi. E loro stanno lì a guardare con attenzione, insistono a scommettere "perché stavolta sarò più bravo io, non mi frega", e invece se ne tornano a casa in mutande.
Lo sbraco, appunto: è l'Italia, l'operetta fatto sistema, e quanto più gli eventi si evolvono, tanto più grosso è il monumento ideale che dovremmo erigere ai Monicelli, ai Dino Risi, ai Petri, ai Pietrangeli, agli Zampa, a tutti quei maestosi registi della commedia all'italiana che avevano previsto tutto con decenni di anticipo, e avevano anche capito esattamente come trattare le italiche cose: con uno sberleffo.


Ps: Nino, i moderatori non c'entrano, è il sistema che in automatico tramuta alcune parolacce in quelle formule un po' naïf che hai appena avuto modo di non apprezzare. Porta pazienza, diciamo che abbiamo capito bene cosa intendevi.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 01/07/2008 alle 14:13
Admin, concordo in gran parte. Ma c'è un elemento di novità. Abbiamo gli ex missini alla difesa e degli xenofobi più o meno mascherati all'interno.
In un Paese (anzi, paese) votato allo sbraco, questi signori hanno buon gioco per instaurare finalmente uno stato di polizia, appunto. Magari anche in piccolo, per carità. Però..

In quanto al gioco delle tre carte..l'esempio potrebbe anche essere quello delle tante vanne marchi della tv. E' più da condannare il truffatore o il gonzo che si fa fregare pur sapendolo? Tutti e due? Il truffatore? Il gonzo? Neessuno dei due?
In Italia funziona così: il truffatore non viene punito, anzi riceve gli applausi. Quindi o paga il truffato oppure nessuno. Indirettamente, la prima ipotesi è quella giusta...

 
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  postato il 01/07/2008 alle 14:17
Originariamente inviato da Admin

Penso a un mio conoscente, che aveva sempre votato comunisti, che temendo per la sua piccola caserma di provincia (è maresciallo dei carabinieri) stavolta ha votato Berlusconi, che gli prometteva che non avrebbe chiuso la suddetta caserma.


Non chiuderà nessuna caserma, anzi, col blocco del turnover si libereranno anche le risorse per potenziare le infrastrutture (caserme, armi, mezzi etc etc...) e fare un aumento dignitoso a chi resta.

 

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"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego

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  postato il 01/07/2008 alle 14:28
Originariamente inviato da nino58

"particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura", che uomo !!! Si ritiene soddisfatto della schedatura dei bambini.


Anch'io mi ritengo soddisfatto di questa misura. Prima di tutto perchè schedare e censire i bambini rom è il primo passo per garantirgli quei diritti essenziali che spettano ad ogni bambino, come avere una casa, andare a scuola, essere nutrito e curato, ricevere affetto etc etc...

Una delle prime battaglie che fece Madre Teresa di Calcutta in India fu quella per il censimento della popolazione, a cominciare dai bambini.
Solamente attestando la loro esistenza si poteva andare dalle autorità e pretendere che facessero qualcosa per loro.

Prendere le impronte digitali ai bambini rom non serve assolutamente a garantire la sicurezza, dato che sotto i 14 anni non possono comunque essere processati e puniti. Serve solamente a capire chi è quel bambino, quante volte è già stato fermato ed è scappato dalle case d'accoglienza, in che città è stato e, possibilmente, chi sono i genitori che si ostinano a mandarli a rubare invece che a scuola.

E, in ogni caso, io non accetto lezioni di umanità da te. Cazz.o

 

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  postato il 01/07/2008 alle 14:39
Originariamente inviato da nino58

"particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura", che uomo !!! Si ritiene soddisfatto della schedatura dei bambini.


THO'

30/6/2008 (8:38) - OPERAZIONE DELLA SQUADRA MOBILE DI VERONA
Arrestati otto rom croati
Obbligavano i figli a rubare
Il gruppo di nomadi rom si accampava nei pressi di centri abitati e poi dava il via alle razzie nelle case

Se i minori venivano colti in flagranza di reato dalle forze dell’ordine i genitori li disconoscevano
VERONA
Con minacce di violenza sessuale, obbligavano i figli a compiere furti in abitazioni e per questo la Squadra mobile di Verona ha arrestato otto nomadi rom di nazionalità croata, di cui sette adulti e un minore.

Il blitz della polizia scaligera, coordinato dalla Procura di Verona e dalla Procura dei minori di Venezia, è scattato in Liguria dove un gruppo di rom con vari camper stava per attraversare il confine diretto in Francia e in Spagna, mentre un altro gruppo si trovava ancora in Veneto. La polizia, ha accertato che gli indagati hanno organizzato centinaia di furti in abitazioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Lombardia. Con i soldi presi direttamente dalle abitazioni o ottenuti vendendo gli oggetti rubati, gli indagati avrebbero acquistato due appartamenti tramite un’agenzia immobiliare padovana, oggetto di una perquisizione e di cui il titolare e un suo collaboratore risultano invece indagati. Gli accusati sono indagati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a compiere furti in abitazione mediante lo sfruttamento di minori, maltrattamento e abbandono di minori.

Il gruppo di rom arrestati dava direttive per i furti ai ragazzini tramite cellulare. Inoltre quando i minori venivano colti in flagranza di reato da parte delle forze dell’ordine i genitori li disconoscevano. Il particolare è emerso dalle indagini che la Squadra mobile scaligera ha iniziato lo scorso gennaio dopo che erano state fermate, in due diversi punti di Verona, due coppie di bambine tra gli 8 e gli 11 anni sorprese mentre stavano rubando in appartamenti. La polizia, in quel mese, aveva intensificato i controlli perchè in pochi giorni erano state denunciati 47 furti in altrettante abitazioni, tutti avvenuti attraverso lo scassinamento di porte o finestre con cacciaviti.


Le quattro bambine, che non avevano dato per nulla informazioni sulla loro identità e soprattutto sui loro genitori, avevano con sè due telefonini cellulari sui quali erano memorizzati diversi numeri, alcuni dei quali comuni ad entrambi gli apparecchi e che sono stati quindi annotati dalla polizia. Le bambine dopo essere state portate in un centro di accoglienza veronese sono fuggite facendo perdere le tracce. La Mobile ritenendo che i minori fossero obbligati dalle loro famiglie a compiere furti, ha messo sotto controllo i due telefonini cellulari, scoprendo così che i piccoli ladri erano vittime dei genitori. Questi ultimi infatti per vincere le resistenze dei figli che si rifiutavano di compiere reati, minacciavano violenze anche di tipo sessuale.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200806articoli/34289girata.asp

 

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