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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2008

Livello Federico Bahamontes




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  postato il 18/05/2008 alle 11:21
se travaglio è ancora in giro vuol dire che le cose che afferma non sono completamente campate in aria o inventate, dice cose che danno fastidio e sono scomode per questo è sempre criticato (da entrambe le sponde) certo a volte esagera (come esagerano i soggetti dei suoi interventi a fare atti non proprio trasparenti)...

stesso discorso per grillo, nonostante gli sia negata direttamente la televisione da molti anni lo si sente ancora perchè non dice cose grosse cavolate (anzi come non ricordare quello della parmalat ) la moderazione non è il suo forte (ma di fronte a certi comportamenti)...

poi ci sarebbe (a mio parere) anche una terza persona che anche se malvista è sempre lì, che è di pietro che ogni volta che fa una sua osservazione (che sia giusta o meno) viene criticato, insultato e etichettato...

bisogna ascoltare tutte le campane, riflettere e poi decidere con la propria testa quale sia la + intonata (o la meno stonata)...

 

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"Quando stringi i denti, si contraggono i muscoli della faccia, poi quelli delle braccia, della schiena...
Sei al limite. Ed è lì che saltano fuori la grinta, l’orgoglio, la fame, la voglia".

La luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finchè non le senti parlare?

Le cose buone della vita sono illegali, immorali o fanno ingrassare.

“il ciclista non si corica come il calciatore, non simula. Il ciclista è condannato all’eroismo.”

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/05/2008 alle 14:41
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, sai, il limite tra intelligenza e furbizia è spesso molto sottile, e poi dipende anche dall'ossrevatore.
Sulla vicenda Pantani..beh, anch'io ne sono rimasto perplesso, ma in fondo ognuno ha la sua testa e per fortuna non si concorda mai al 100% con gli altri. Nel caso specifico Travaglio non mi è piaciuto, per il resto lo apprezzo e in genere mi interessa quel che dice. Soprattutto credo che sia importante che qualcuno ricopra quel ruolo (e il discorso su simpatia e antipatia non era riferito a te, ma in generale: a molti Travaglio sta istintivamente antipatico, ma questo non influisce sulla veridicità di quello che dice)


Diciamo che Travaglio nel caso Pantani ha fatto una volta tanto, l'errore classico di parlare di ciò che non conosce.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2008 alle 13:07
Originariamente inviato da Frejus

...Serpa sei fuori strada .......

Con i sindaci che si ritrovano Roma e Milano, non ci saranno grossi problemi per le mancate entrate, sono gente in gamba.....


Eh??
Gente in gamba?


Per i soldi vorrei proprio vedere lo stato dove li prende visto che il tesoretto non c'è, a detta di tremonti.
325 milioni di euro non sono bruscolini, ovvio che col nuovo governo dovrebbero esserci delle vie preferenziali, ma ci credo poco.
E comunque oltre a Roma e Milano ci sono altri 8000 comuni e passa, che campano e si mantengono con l'ICI.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2008 alle 13:12
Originariamente inviato da desmoblu
E qui si torna a Fazio: senza palle. Finché si tratta della Littizzetto che dice eminenz e Cornacchione che dice silvio tutto bene, ahah, poi quando si dice qualcosa di giusto e che DOVREBBE ESSERE DETTO...ah no, mi dissocio. Facile e paraculo, alcuni dicono "da signore", ma secondo me da signori è soltanto essere coerenti. Fazio rimarrà in tv a lungo, comunque, un salottino comodo comodo per tutti, facciamo due risatine e non tocchiamo il nocciolo del problema. C'è chi dice che schierarsi non è compito di Fazio. Bene, e di chi allora? Se non appena un giornalista dice al grande pubblico qualcosa di Berlusconi e Schifani (e qualcosa di provato e acclarato, non invenzioncine) tutti si dissociano e si autocensurano, non mi stupisce sentire la gente che parla di Berlusconi come di un grande statista in accordo con "una storia italiana" (autore sandrobondi). Di campana ce n'è sempre una sola.


Fazio deve rendere conto alla Rai e alla Endemol di berlusconi, che produce il suo programma.
Certo che non doveva prendere le distanze, ma magari gli è anche stato chiesto di farlo, pacatamente, serenamente, con delle proposte che non poteva rifiutare...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2008 alle 13:35
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da desmoblu
E qui si torna a Fazio: senza palle. Finché si tratta della Littizzetto che dice eminenz e Cornacchione che dice silvio tutto bene, ahah, poi quando si dice qualcosa di giusto e che DOVREBBE ESSERE DETTO...ah no, mi dissocio. Facile e paraculo, alcuni dicono "da signore", ma secondo me da signori è soltanto essere coerenti. Fazio rimarrà in tv a lungo, comunque, un salottino comodo comodo per tutti, facciamo due risatine e non tocchiamo il nocciolo del problema. C'è chi dice che schierarsi non è compito di Fazio. Bene, e di chi allora? Se non appena un giornalista dice al grande pubblico qualcosa di Berlusconi e Schifani (e qualcosa di provato e acclarato, non invenzioncine) tutti si dissociano e si autocensurano, non mi stupisce sentire la gente che parla di Berlusconi come di un grande statista in accordo con "una storia italiana" (autore sandrobondi). Di campana ce n'è sempre una sola.


Fazio deve rendere conto alla Rai e alla Endemol di berlusconi, che produce il suo programma.
Certo che non doveva prendere le distanze, ma magari gli è anche stato chiesto di farlo, pacatamente, serenamente, con delle proposte che non poteva rifiutare...



Aggiungo che Fazio resta in piedi perchè è un gran paraculo. E fa benissimo a fare il paraculo: se fosse fatto fuori sarebbe una vittima troppo facile, un agnello troppo mite, per non scatenare l'opinione pubblico. Sembra scemo, insomma, ma è furbissimo.
Non so se ricordate la primissima pubblicità del programma, che doveva intitolarsi "Piove governo Ladro"...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 19/05/2008 alle 16:56
Originariamente inviato da Subsonico

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E qui si torna a Fazio: senza palle. Finché si tratta della Littizzetto che dice eminenz e Cornacchione che dice silvio tutto bene, ahah, poi quando si dice qualcosa di giusto e che DOVREBBE ESSERE DETTO...ah no, mi dissocio. Facile e paraculo, alcuni dicono "da signore", ma secondo me da signori è soltanto essere coerenti. Fazio rimarrà in tv a lungo, comunque, un salottino comodo comodo per tutti, facciamo due risatine e non tocchiamo il nocciolo del problema. C'è chi dice che schierarsi non è compito di Fazio. Bene, e di chi allora? Se non appena un giornalista dice al grande pubblico qualcosa di Berlusconi e Schifani (e qualcosa di provato e acclarato, non invenzioncine) tutti si dissociano e si autocensurano, non mi stupisce sentire la gente che parla di Berlusconi come di un grande statista in accordo con "una storia italiana" (autore sandrobondi). Di campana ce n'è sempre una sola.


Fazio deve rendere conto alla Rai e alla Endemol di berlusconi, che produce il suo programma.
Certo che non doveva prendere le distanze, ma magari gli è anche stato chiesto di farlo, pacatamente, serenamente, con delle proposte che non poteva rifiutare...



Aggiungo che Fazio resta in piedi perchè è un gran paraculo. E fa benissimo a fare il paraculo: se fosse fatto fuori sarebbe una vittima troppo facile, un agnello troppo mite, per non scatenare l'opinione pubblico. Sembra scemo, insomma, ma è furbissimo.
Non so se ricordate la primissima pubblicità del programma, che doveva intitolarsi "Piove governo Ladro"...

Vi quoto entrambi con post unico. I classici due piccioni..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/05/2008 alle 18:46
Però "piccioni" non è un complimento.

 

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nino58

 
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  postato il 19/05/2008 alle 20:25
E che ci posso fare! Faccio i miracoli con il materiale che il vocabolario italiano mi passa, poi..
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/05/2008 alle 12:10
Originariamente inviato da nino58

Però "piccioni" non è un complimento.


Picciotti era peggio.

A me piuttosto è la fava che me preoccupa...

 
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  postato il 20/05/2008 alle 17:38
Hahaha...difatti mi son guardato bene dall'annotarla..
 
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  postato il 20/05/2008 alle 18:18
Intanto Romani, sottosegretario all'economia con delega alle telecomunicazioni, dice: "Travaglio è incompatibile con il servizio pubblico". Oh oh, ci risiamo. La casa delle libertà.

 
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  postato il 21/05/2008 alle 20:37
Vogliamo parlare di informazione?
Pronto l'emendamento per la vicenda Rete4-Europa7: in pratica una sanatoria che fotografa e certifica l'attuale situazione, più una serie di interventi che aggirano i rilievi Ue. Maestri dell'escamotage.

Ieri sera, invece, il degno sostituto di Ferrara a 8 e Mezzo ha fatto l'osservazione più acuta del mondo alla capogruppo dei Verdi a Strasburgo. Si parlava di rom e- a risposta di un discorso secondo me ineccepibile (9 stupri su 10 avvengono ad opera di italiani, spesso e volentieri parenti amici conoscenti delle vittime), il buon conduttore diceva "Però a livello sociale l'emergenza rom è molto più sentita, come mai?" (come se l'effetto fosse la lausa, ndr). MA NO?? E di chi è la colpa? Forse dei giornali di regime? I telegiornali? Perchè l'omicidio della quattordicenne è un fatto di cronaca puro e semplice, mentre per uno stupro senza ulteriori aggravanti (che frase ORRIBILE, mi scuso) attuato da un immigrato si parla di "emergenza"?

 
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  postato il 21/05/2008 alle 20:46
Desmo era meglio se scrivevi solo stupro invece di aggiungere "ulteriori aggravanti" perchè lo stupro ha molti ulteriori aggravanti soprattutto psicologici. Comunque come donna accetto le scuse, ma stiamo attenti a cosa scriviamo su un argomento così delicato.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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  postato il 21/05/2008 alle 21:31
L'ho scritto io per primo, Laura, e non è nemmeno lontanissimamente mia intenzione offendere alcuno (alcuna, soprattutto), figurati. Non voglio nemmeno fare un bilancino degli orrori, però avevo bisogno di farmi capire in poco tempo e spazio.. e mi sembra che quello che è stato fatto a quella quattordicenne (uccisa a quel modo perchè incinta, ad opera di suoi coetanei) sia.. addirittura al di fuori di una qualsiasi logica, anche se sbagliata contorta distorta orribile inumana. Questa per me è l'aggravante, ma ripeto: il termine è quel che è, da macellaio e lo so benissimo. Orribile, l'ho detto, anche se rendeva l'idea.

Tornando al discorso...qualcuno mi spiegherà perchè nel caso in questione non sono stati fatti processi mediatici e non al "branco", ai nostri italici giovini, capaci di violentare uccidere carbonizzare. Il problema sono i rom, no?

Intanto- a margine- Barbareschi dice che il centrodx DEVE occupare la Rai, mentre in passato si lamentava dell'occupazione An. E vabbè.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/05/2008 alle 08:07
Infatti, in passato il centrosx DOVEVA occupare la RAI, non l'ha fatto,come aveva fatto prima e come farà adesso il centrodx, ed in giro si è sentito solo dire che l'aveva occupata.
Volevano fare i "corretti" con chi sapevano non essere corretto ma giocare sempre e solo a gamba tesa.
Però non sembrano averla capita la lezione : fanno il governo-ombra (quello dei maggiordomi), che più che governo-ombra è solo ombra del Governo (in carica).

 

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  postato il 22/05/2008 alle 08:08
Infatti, in passato il centrosx DOVEVA occupare la RAI, non l'ha fatto,come aveva fatto prima e come farà adesso il centrodx, ed in giro si è sentito solo dire che l'aveva occupata.
Volevano fare i "corretti" con chi sapevano non essere corretto ma giocare sempre e solo a gamba tesa.
Però non sembrano averla capita la lezione : fanno il governo-ombra (quello dei maggiordomi), che più che governo-ombra è solo ombra del Governo (in carica).

 

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  postato il 23/05/2008 alle 13:07
Scajola "Entro 5 anni nuove centrali nucleari".
COSA?????????
Io mi sono stufato di questa gente, gente per cui un referendum ha valore nullo, è come un cartellino giallo nella partita precedente. Al massimo si rischia una diffida..

La famosa legge "porcellum", la legge elettorale, andava contro un referendum popolare mai abrogato. E' stata fatta andando proprio contro a questo, e autolegittimata dai suoi fautori: "ha funzionato benissimo (per noi". Non ci sarà bisogno di alcun referendum. Perchè? Perchè lo hanno deciso loro.

Ora il nucleare: nei servizi dei telegiornali di regime si martella da tempo su questo tasto, e via via i politici hanno reintrodotto questa geniale trovata. Dicono che gli italiani "sono d'accordo", ma non capisco secondo quali basi. Un semplice sondaggio di 60.000 votanti ha evidenziato che appena il 35% del campione è d'accordo, un 2% si astiene, il resto è contrario.
Però tutti contenti del nucleare. E' pulita, mi dicono, mentre trottano via a nascondere le scorie. E' sicura, mi dicono, toccandosi sotto il pantalone. Mi dicono snche che tanto ci sono in Francia, quindi tanto vale averla a 2 km da casa. Giusto. Mi dicono che si, è pulita e sicura, ma che volendo la centrale la possiamo fare in Albania. Così, tanto per fare.

In sostanza: un governo non rappresentativo (gli eletti in parlamento non rappresentano gli elettori, ma le scelte dei partiti) sceglie di calpestare le ultime scelte referendarie (e quindi rappresentative dell'orientamento popolare) per l'ennesima volta. Indicativo, no?

Nel frattempo in America l'eolico ha sorpassato il nucleare (30% dell'energia prodotta). Noi siamo pronti, con l'elmetto in testa, ad aprire nuove centrali, anche se il nucleare sicuro (mi dicono) arriverà per il 2030. La nostra illusiaone è avere più energia a prezzo minore, e quindi aumentare la produttività, ma la verità è che serve MENO ENERGIA. La verità è che a livello economico, sociale ed ecologico i nostri ritmi produttivi (per quanto claudicanti) NON SONO PIU' SOSTENIBILI. Questo vuol dire che anche il nostro stile di vita dovrebbe essere drasticamente ridimensionato. La tendenza invece è una parabola, un bell'aumento esponenziale.
E Scajola con l'elmetto in testa.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/05/2008 alle 13:36
desmoblu, mi piaci tu.
Il maledetto guaio è che la maggioranza dei votanti italiani la delega gliel'ha data a questi qui (anelando il manganello, per gli altri si intende).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/05/2008 alle 14:17
Originariamente inviato da desmoblu
Nel frattempo in America l'eolico ha sorpassato il nucleare (30% dell'energia prodotta).


Detto così non è proprio corretto, diciamo che nella tanto vituperata america l'anno scorso l'energia INSTALLATA su nuovi impianti eolici ha raggiunto il 30% rispetto al totale di nuova energia installata.

Purtroppo sono ancora ben lontani dal produrre il 30% di eolico, l'obiettivo è quello di arrivare al 20% dell'energia prodotta entro il 2030.

E quelle percentuali valgono anche per altri paesi all'avanguardia sotto il profilo delle energie alternative, quindi per il momento non esiste paese al mondo che ricava tutta l'energie da fonti di energia rinnovabile.

Detto questo, tutti i maggiori paesi industrializzati stanno investendo sempre meno nel nucleare a vantaggio di investimenti in energie rinnovabili (in alcuni paesi come Svezia, Germania, Spagna è stata fatta una moratoria temporanea alla costruzione di nuove centrali), anche se si continua a cercare la chimera della fusione fredda che sarebbe la soluzione ultima e definitiva al problema energetico.

Per quanto riguarda l'Italia a mio avviso si è sbagliato ai tempi del referendum a non investire nel nucleare, referendum anche influenzato dalla spinta emotiva di Chernobyl, ma allora era l'opinione della maggioranza degli italiani e quindi va rispettata, questo però ha portato ad avere seri problemi di tipo energetico nel nostro paese, tant'e' che sotto questo profilo siamo totalmente dipendenti da altri.

Ora la riproposta del nucleare e' qualcosa di profondamente sbagliato anche perché tutto il resto del mondo sta cercando altrove le risposte ai problemi energetici e anche perché il nucleare attuale è come si sono resi conto in altri paesi ANTIECONOMICO.

Per dirla tutta il rilancio del nucleare è previsto IN ALCUNI PAESI nel 2030 quando pensano che saranno disponibili per la costruzione centrali di QUARTA GENERAZIONE (ora siamo alla TERZA GENERAZIONE) ... questo però solo in teoria perchè per adesso sono solo OBIETTIVI TECNOLOGICI.

In conclusione, l'Italia ha perso anni e un numero infinito di punti in quanto a efficienza energetica. Il nucleare in QUESTO MOMENTO a mio avviso non è la risposta al problema, la risposta è nel RISPARMIO dei consumi in quanto con poco si potrebbe risparmiare molto e nell'INVESTIMENTO di energie alternative, e questo si potrebbe fare in attesa che si rendano disponibili le nuove tacnologie sul nucleare che permettano una maggiore tutela ambientale.

 
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  postato il 23/05/2008 alle 14:22
Tra l'altro l'errore già lo si capisce nella frase "ritorno al nucleare".
E ritorno sta per tornare indietro quindi non si investe sul futuro ma sul passato.

Ora sia chiaro io non sono contraria a prescindere al nucleare. E' una fonte di energia potente, ma non è rinnovabile. Quando sarà finito l'uranio siamo al punto di prima.
E poi dobbiamo cominciare a consumare MENO energià non ha produrne di più.
Ci vorrà tempo e quindi, per ora, potrebbe servire il nucleare.
Ma siamo in Italia e le cose funzionano sempre alla stessa maniera. Finchè non c'è emergenza non si fa niente.
Quindi faremo le centrali nucleari e finchè funzioneranno non faremo niente. Finirà l'uranio e saremo nei guai. E' sempre così.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/05/2008 alle 15:00
Originariamente inviato da Laura Idril
Ma siamo in Italia e le cose funzionano sempre alla stessa maniera. Finchè non c'è emergenza non si fa niente.
Quindi faremo le centrali nucleari e finchè funzioneranno non faremo niente. Finirà l'uranio e saremo nei guai. E' sempre così.


Purtroppo questa è la prassi in Italia specie a livello politico, ma non va dimenticato che esistono anche centri di ECCELLENZA dove nel silenzio uomini umili portano avanti lavori straordinari da un punto di vista scientifico, incredibile ma vero in italia esiste uno dei principali centri internazionali per la ricerca sulla FUSIONE nucleare e questo è il centro ENEA di frascati

http://www.frascati.enea.it/

Se si riuscisse a "controllare" la fusione nucleare e a sfruttarla energeticamente parlando si sarebbero risolti tutti i problemi energetici, energia totalmente "pulita" e praticamente inesauribile.

Il futuro del nucleare è in quella tecnologia, ed è anche grazie a centri come quello dell'ENEA che si porta avanti la ricerca in quel settore, speriamo solo che politiche miopi non contribuiscono a cancellare ciò che ancora resta di valido in Italia.


 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 23/05/2008 alle 15:30

Ora sia chiaro io non sono contraria a prescindere al nucleare. E' una fonte di energia potente, ma non è rinnovabile. Quando sarà finito l'uranio siamo al punto di prima.

Previsioni come queste si sentivano anni fa per il petrolio. Salvo che poi si sono scoperti così tanti nuovi siti di estrazione che l'esaurimento di questo combustibile per ora non sembra più un problema imminente. Resta il fatto che, entrambi, l'Italia non è in grado di produrne in quantità sufficiente al proprio fabbisogno.


E poi dobbiamo cominciare a consumare MENO energià non ha produrne di più.

Sono d'accordo, ma la vedo dura, almeno in termini assoluti. Sulla mia soluzione scrivo sotto

Ci vorrà tempo e quindi, per ora, potrebbe servire il nucleare.

Proprio perché il problema è contingente i tempi che richiede la messa a punto e la costruzione delle centrali atomiche non risolve il problema. La bolletta è cara adesso, non tra 20 anni (se va bene)

Al dì là delle motivazioni a favore o contro l'energia nucleare, la questione centrale per me è quella di scegliere tra la macro e la micro energia e sulla funzione della rete.
Al giorno d'oggi, la rete serve soprattutto a trasferire quantità enormi di elettricità da pochi punti da dove viene prodotta ai molti dove viene consumata. La rete è mono-direzionale, e infatti basta che caschi un albero in svizzera per provocare un blackout nazionale.
Oltre a un evidente problema di dispersione (dell'ordine dei gigawatt-ora) lungo il tragitto, quello che secondo me è aberrante è che si consumi energia prodotta a migliaia di km di distanza, con tutti i problemi di “dipendenza” che ne conseguono sotto molti punti di vista.
Una soluzione potrebbe essere quella della diffusione capillare di microcentrali elettriche, possibilmente “domestiche” o comunque a valenza locale, collegate da una rete da cui prendere l'energia residua che ci serve e a cui “dare” quella in eccesso.

L'esempio è quello dei lampioni alimentati dai pannelli fotovoltaici.

1 lampione consuma poco, e uno “specchietto” di un palmo quadrato montato direttamente sul lampione basta a produrre l'energia per alimentarlo, a costo zero. Se invece si volesse fare un centrale solare per alimentare tutta l'illuminazione pubblica della città, ci vorrebbero ettari di specchi (con danno, almeno paesaggistico, evidenti).
Insomma, la politica più corretta è quella che incentiva seriamente all'autoproduzione energetica su più livelli (famigliare, comunale, regionale), in un mercato libero in cui si acquista quella che serve e si venda quella prodotta in eccesso, cercando di ridurre al minimo gli “spostamenti” di energia ergo gran parte degli sprechi, e sfruttando soprattutto le virtù del territorio. A Camerino nelle Marche, ad esempio, la particolare conformazione geologica ha permesso l'attuazione di un importante piano per l'alimentazione geotermica di gran parti delle abitazioni. Poi c'è il sole, il vento, il mare... ad esempio, pare ci siano sistemi abbastanza efficienti per produrre energia dalle correnti marine.

L'ostacolo più grande, tuttavia, come sempre è rappresentato dalla grande industria che occupa il mercato energetico, che ha tutto l'interesse (non è un giudizio di valore) ad accentrare la produzione dell'energia, non a disperderla. Ed Eni oggi è la più grande azienda italiana (e dà lavoro anche a un sacco di gente, non solo nel nostro Paese)

 

[Modificato il 23/05/2008 alle 15:42 by zon]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/05/2008 alle 18:39
Originariamente inviato da desmoblu

Scajola "Entro 5 anni nuove centrali nucleari".
COSA?????????
Io mi sono stufato di questa gente, gente per cui un referendum ha valore nullo, è come un cartellino giallo nella partita precedente. Al massimo si rischia una diffida..

La famosa legge "porcellum", la legge elettorale, andava contro un referendum popolare mai abrogato. E' stata fatta andando proprio contro a questo, e autolegittimata dai suoi fautori: "ha funzionato benissimo (per noi". Non ci sarà bisogno di alcun referendum. Perchè? Perchè lo hanno deciso loro.

Ora il nucleare: nei servizi dei telegiornali di regime si martella da tempo su questo tasto, e via via i politici hanno reintrodotto questa geniale trovata. Dicono che gli italiani "sono d'accordo", ma non capisco secondo quali basi. Un semplice sondaggio di 60.000 votanti ha evidenziato che appena il 35% del campione è d'accordo, un 2% si astiene, il resto è contrario.
Però tutti contenti del nucleare. E' pulita, mi dicono, mentre trottano via a nascondere le scorie. E' sicura, mi dicono, toccandosi sotto il pantalone. Mi dicono snche che tanto ci sono in Francia, quindi tanto vale averla a 2 km da casa. Giusto. Mi dicono che si, è pulita e sicura, ma che volendo la centrale la possiamo fare in Albania. Così, tanto per fare.

In sostanza: un governo non rappresentativo (gli eletti in parlamento non rappresentano gli elettori, ma le scelte dei partiti) sceglie di calpestare le ultime scelte referendarie (e quindi rappresentative dell'orientamento popolare) per l'ennesima volta. Indicativo, no?

Nel frattempo in America l'eolico ha sorpassato il nucleare (30% dell'energia prodotta). Noi siamo pronti, con l'elmetto in testa, ad aprire nuove centrali, anche se il nucleare sicuro (mi dicono) arriverà per il 2030. La nostra illusiaone è avere più energia a prezzo minore, e quindi aumentare la produttività, ma la verità è che serve MENO ENERGIA. La verità è che a livello economico, sociale ed ecologico i nostri ritmi produttivi (per quanto claudicanti) NON SONO PIU' SOSTENIBILI. Questo vuol dire che anche il nostro stile di vita dovrebbe essere drasticamente ridimensionato. La tendenza invece è una parabola, un bell'aumento esponenziale.
E Scajola con l'elmetto in testa.

Per fare l'eolico bisogna concedere pero' le autorizzazioni.. Non fare come il precedente fallimentare governo che per vari motivi (magari alcuni anche giusti) non lasciava costruire mai nulla (vedi Sardegna , Puglia ecc)
Intanto l'Italia continua a restare indietro..
D'altronde per sua stessa ammissione il precedente capo del governo non sapeva quanto costava la benzina..
Che investano in solare o eolico (meglio), o anche nel nucleare , basta che facciano qualcosa (il niente dei predecessori sarebbero in pochi a reggerlo) , il petrolio non fermerà certo la sua corsa nei prossimi anni

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 24/05/2008 alle 18:42
Roma, raid neonazista al Pigneto
Picchiato un extracomunitario


Un gruppo con il volto coperto da foulard con la svastica
ha distrutto le vetrine di due alimentari e un call center
Alemanno: "Atto di gravità inaudita, puniremo i colpevoli"

ROMA - Una vera e propria spedizione punitiva. Nel mirino gli extracomunitari del quartiere Pigneto a Roma. Oggi pomeriggio un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, con i volti coperti da foulard con il segno della svastica, ha fatto irruzione in un alcuni negozi: in via Ascoli Piceno i teppisti hanno danneggiato due vetrine e un frigo bar di un negozio di alimentari ed le vetrine di un call center. In via Macerata sono stati assaltati un altro locale di alimentari e la vetrata di un portone di un'abitazione. Un extracomunitario del Bangladesh è stato picchiato dalla banda.

I picchiatori sono arrivati improvvisamente correndo con in mano delle assi di legno e si sono scagliati contro l'extracomunitario. Paura nel quartiere, dove sono molti gli extracomunitari che gestiscono attività commerciali. Tutti sono scappati e molti hanno chiuso le saracinesche dei negozi.

La cronista dell'Agi, testimone dell'episodio, ha tentato invano di chiamare il 113, per molti minuti, ma nessuno ha risposto. Dopo pochi minuti, la banda è scappata e molti abitanti del quartiere si sono riversati nelle strade e si sono affacciati dalle finestre per capire cosa fosse accaduto.

Il Pigneto è un quartiere popolare della Capitale dove si trovano il centro sociale Snia Viscosa, uno dei più grandi e attivi della capitale, il Bar Necci, famoso per essere stato il bar di Pier Paolo Pasolini, e una storica sede dell'Associazione Partigiani Italiani.

Il quartiere, a metà anni '90, ha conosciuto una rinascita che lo ha portato ad essere luogo di ritrovo di artisti e musicisti. E' stato proprio in virtù del suo passato di quartiere degradato che molti immigrati, prevalentemente dal Bangladesh, hanno scelto di aprire al Pigneto attività commerciali di vario tipo, bazar e bar in particolare, sfruttando il basso costo dei locali.

"Il raid e l'aggressione al Pigneto nei confronti di cittadini extracomunitari, ai quali va la mia solidarietà, è un atto di una gravità inaudita che mi lascia sdegnato e che non passerà sotto silenzio. Mi sono già attivato con le forze dell'ordine affinché i colpevoli di questo gesto siano presi e puniti in maniera esemplare" è la prima reazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno.
(fonte: www.repubblica.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2008 alle 18:20
Si sono già spenti gli echi di Verona, ed ecco nuovi casi.
Si spegnerà la cagnara anche per questo e ce ne sarà un altro.

Finalmente, dopo essere stati per anni bolati come mafiosi, sveliamo il nostro DNA: democristiani (il governo ombra non è nient'altro che la lottizazione dei poteri tra dx e sx), e fascisti.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2008 alle 18:32
Ecco, se avessero detto: andiamo nella direzione di incentivare la ricerca perchè si arrivi prima possibile alla fusione nucleare per produrre così l'energia necessaria....
Invece hanno detto "ritorno al nucleare" perchè non avevano ancora digerito il referendum di ventuno anni fa, mica perchè gliene fotta qualcosa di nucleare o non nucleare.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2008 alle 10:22
Originariamente inviato da Lore_88

Roma, raid neonazista al Pigneto
Picchiato un extracomunitario


Un gruppo con il volto coperto da foulard con la svastica
ha distrutto le vetrine di due alimentari e un call center
Alemanno: "Atto di gravità inaudita, puniremo i colpevoli"

ROMA - Una vera e propria spedizione punitiva. Nel mirino gli extracomunitari del quartiere Pigneto a Roma. Oggi pomeriggio un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, con i volti coperti da foulard con il segno della svastica, ha fatto irruzione in un alcuni negozi: in via Ascoli Piceno i teppisti hanno danneggiato due vetrine e un frigo bar di un negozio di alimentari ed le vetrine di un call center. In via Macerata sono stati assaltati un altro locale di alimentari e la vetrata di un portone di un'abitazione. Un extracomunitario del Bangladesh è stato picchiato dalla banda.

I picchiatori sono arrivati improvvisamente correndo con in mano delle assi di legno e si sono scagliati contro l'extracomunitario. Paura nel quartiere, dove sono molti gli extracomunitari che gestiscono attività commerciali. Tutti sono scappati e molti hanno chiuso le saracinesche dei negozi.

La cronista dell'Agi, testimone dell'episodio, ha tentato invano di chiamare il 113, per molti minuti, ma nessuno ha risposto. Dopo pochi minuti, la banda è scappata e molti abitanti del quartiere si sono riversati nelle strade e si sono affacciati dalle finestre per capire cosa fosse accaduto.

Il Pigneto è un quartiere popolare della Capitale dove si trovano il centro sociale Snia Viscosa, uno dei più grandi e attivi della capitale, il Bar Necci, famoso per essere stato il bar di Pier Paolo Pasolini, e una storica sede dell'Associazione Partigiani Italiani.

Il quartiere, a metà anni '90, ha conosciuto una rinascita che lo ha portato ad essere luogo di ritrovo di artisti e musicisti. E' stato proprio in virtù del suo passato di quartiere degradato che molti immigrati, prevalentemente dal Bangladesh, hanno scelto di aprire al Pigneto attività commerciali di vario tipo, bazar e bar in particolare, sfruttando il basso costo dei locali.

"Il raid e l'aggressione al Pigneto nei confronti di cittadini extracomunitari, ai quali va la mia solidarietà, è un atto di una gravità inaudita che mi lascia sdegnato e che non passerà sotto silenzio. Mi sono già attivato con le forze dell'ordine affinché i colpevoli di questo gesto siano presi e puniti in maniera esemplare" è la prima reazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno.
(fonte: www.repubblica.it)


Io abito al Pigneto, pù vicino alla Snia Viscosa che al luogo dell'aggressione.
Nel mio quartiere la SA è all'8.30% e il PD al 37%.
Da sempre è zona rossa, piena zeppa di stranieri di ogni tipo. Cingalesi, peruviani, africani e, da poco tempo anche molti cinesi.
Perfettamente integrati col quartiere.
Pullulano in zona call center e frutterie gestite da indiani, negozi di abbigliamento e oggettistica varia gestiti da cinesi, bar dei cingalesi ecc.

La matrice è politica al contrario di quanto affermato da Alemanno: "Condanna assoluta. Colpa dell'illegalità promossa dalla sinistra" (repubblica.it)
Illegalità??? Quale? Quelli che hanno quei negozi sono tutti in regola, che illegalità?
Che fa? Li giustifica?

Resto dell'idea comunque che sia un episodio che va ad aggiungersi a quelli già visti e rimasti impuniti.
Lo dissi subito che la deriva violenta di questo tipo ci sarebbe stata con l'avvento del nuovo governo e della nuova amministrazione.
E' matematico.
Come diceva Tomas Milian in Delitto a Porta Romana (me pare) "Quando cachi sotto la neve e poi la ricopri, quando la neve se sciogle, la m... riesce fori".

 
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  postato il 26/05/2008 alle 10:49
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da Lore_88

Roma, raid neonazista al Pigneto
Picchiato un extracomunitario


Un gruppo con il volto coperto da foulard con la svastica
ha distrutto le vetrine di due alimentari e un call center
Alemanno: "Atto di gravità inaudita, puniremo i colpevoli"

ROMA - Una vera e propria spedizione punitiva. Nel mirino gli extracomunitari del quartiere Pigneto a Roma. Oggi pomeriggio un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, con i volti coperti da foulard con il segno della svastica, ha fatto irruzione in un alcuni negozi: in via Ascoli Piceno i teppisti hanno danneggiato due vetrine e un frigo bar di un negozio di alimentari ed le vetrine di un call center. In via Macerata sono stati assaltati un altro locale di alimentari e la vetrata di un portone di un'abitazione. Un extracomunitario del Bangladesh è stato picchiato dalla banda.

I picchiatori sono arrivati improvvisamente correndo con in mano delle assi di legno e si sono scagliati contro l'extracomunitario. Paura nel quartiere, dove sono molti gli extracomunitari che gestiscono attività commerciali. Tutti sono scappati e molti hanno chiuso le saracinesche dei negozi.

La cronista dell'Agi, testimone dell'episodio, ha tentato invano di chiamare il 113, per molti minuti, ma nessuno ha risposto. Dopo pochi minuti, la banda è scappata e molti abitanti del quartiere si sono riversati nelle strade e si sono affacciati dalle finestre per capire cosa fosse accaduto.

Il Pigneto è un quartiere popolare della Capitale dove si trovano il centro sociale Snia Viscosa, uno dei più grandi e attivi della capitale, il Bar Necci, famoso per essere stato il bar di Pier Paolo Pasolini, e una storica sede dell'Associazione Partigiani Italiani.

Il quartiere, a metà anni '90, ha conosciuto una rinascita che lo ha portato ad essere luogo di ritrovo di artisti e musicisti. E' stato proprio in virtù del suo passato di quartiere degradato che molti immigrati, prevalentemente dal Bangladesh, hanno scelto di aprire al Pigneto attività commerciali di vario tipo, bazar e bar in particolare, sfruttando il basso costo dei locali.

"Il raid e l'aggressione al Pigneto nei confronti di cittadini extracomunitari, ai quali va la mia solidarietà, è un atto di una gravità inaudita che mi lascia sdegnato e che non passerà sotto silenzio. Mi sono già attivato con le forze dell'ordine affinché i colpevoli di questo gesto siano presi e puniti in maniera esemplare" è la prima reazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno.
(fonte: www.repubblica.it)


Io abito al Pigneto, pù vicino alla Snia Viscosa che al luogo dell'aggressione.
Nel mio quartiere la SA è all'8.30% e il PD al 37%.
Da sempre è zona rossa, piena zeppa di stranieri di ogni tipo. Cingalesi, peruviani, africani e, da poco tempo anche molti cinesi.
Perfettamente integrati col quartiere.
Pullulano in zona call center e frutterie gestite da indiani, negozi di abbigliamento e oggettistica varia gestiti da cinesi, bar dei cingalesi ecc.

La matrice è politica al contrario di quanto affermato da Alemanno: "Condanna assoluta. Colpa dell'illegalità promossa dalla sinistra" (repubblica.it)
Illegalità??? Quale? Quelli che hanno quei negozi sono tutti in regola, che illegalità?
Che fa? Li giustifica?

Resto dell'idea comunque che sia un episodio che va ad aggiungersi a quelli già visti e rimasti impuniti.
Lo dissi subito che la deriva violenta di questo tipo ci sarebbe stata con l'avvento del nuovo governo e della nuova amministrazione.
E' matematico.
Come diceva Tomas Milian in Delitto a Porta Romana (me pare) "Quando cachi sotto la neve e poi la ricopri, quando la neve se sciogle, la m... riesce fori".


Ho l'impressione che certi individui (che non oso definire persone), con questo nuovo Governo e con la nuova amministrazione a Roma, si sentano ormai legittimati nel tentativo di effettuare una "pulizia etnica" fai da te.

Cose simili si sono viste anche nel napoletano dove nei giorni scorsi si è scatenata una vera e propria caccia al rom, la gente è arrivata al punto di malmenare i vigili del fuoco che tentavano si spegnere gli incendi appiccati nei campi ma la cosa ha fatto poco rumore.
Avrei piacere che questi "individui" avessero lo stesso zelo giustizialista anche nei confronti della camorra, ma tanto quella non esiste, è un'invenzione di quel visionario di Saviano.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/05/2008 alle 11:56
Palermo, accoltella figlio gay: "troppo disonore"

Una questione "di onore e di vergogna". Insopportabile sapere di avere un figlio omosessuale per un pregiudicato 53enne di Palermo che ha accoltellato il ragazzo di 18 anni durante una furibonda lite. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato il padre violento con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Adesso si trova rinchiuso in una cella dell'Ucciardone. E' accaduto in un appartamento di via Messina Marine, al culmine di giorni di tensione e dopo un ennesimo litigio. Questa volta, pero', il genitore non si e' limitato alle botte. "Non ci ho visto piu'.
(fonte: www.repubblica.it)

Ma è inconcepibile! Un pover'uomo cerca di difendere l'onore della propria famigghia e viene pure arrestato! Non c'è più religione... vero, Carfy? Diglielo anche te...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2008 alle 09:40
Il padre accoltellatore era pregiudicato ed è stato arrestato.
Se non fosse stato pregiudicato .....

 

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  postato il 27/05/2008 alle 10:33
Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu
Nel frattempo in America l'eolico ha sorpassato il nucleare (30% dell'energia prodotta).


Detto così non è proprio corretto, diciamo che nella tanto vituperata america l'anno scorso l'energia INSTALLATA su nuovi impianti eolici ha raggiunto il 30% rispetto al totale di nuova energia installata.

Purtroppo sono ancora ben lontani dal produrre il 30% di eolico, l'obiettivo è quello di arrivare al 20% dell'energia prodotta entro il 2030.

E quelle percentuali valgono anche per altri paesi all'avanguardia sotto il profilo delle energie alternative, quindi per il momento non esiste paese al mondo che ricava tutta l'energie da fonti di energia rinnovabile.

Detto questo, tutti i maggiori paesi industrializzati stanno investendo sempre meno nel nucleare a vantaggio di investimenti in energie rinnovabili (in alcuni paesi come Svezia, Germania, Spagna è stata fatta una moratoria temporanea alla costruzione di nuove centrali), anche se si continua a cercare la chimera della fusione fredda che sarebbe la soluzione ultima e definitiva al problema energetico.

Per quanto riguarda l'Italia a mio avviso si è sbagliato ai tempi del referendum a non investire nel nucleare, referendum anche influenzato dalla spinta emotiva di Chernobyl, ma allora era l'opinione della maggioranza degli italiani e quindi va rispettata, questo però ha portato ad avere seri problemi di tipo energetico nel nostro paese, tant'e' che sotto questo profilo siamo totalmente dipendenti da altri.

Ora la riproposta del nucleare e' qualcosa di profondamente sbagliato anche perché tutto il resto del mondo sta cercando altrove le risposte ai problemi energetici e anche perché il nucleare attuale è come si sono resi conto in altri paesi ANTIECONOMICO.

Per dirla tutta il rilancio del nucleare è previsto IN ALCUNI PAESI nel 2030 quando pensano che saranno disponibili per la costruzione centrali di QUARTA GENERAZIONE (ora siamo alla TERZA GENERAZIONE) ... questo però solo in teoria perchè per adesso sono solo OBIETTIVI TECNOLOGICI.

In conclusione, l'Italia ha perso anni e un numero infinito di punti in quanto a efficienza energetica. Il nucleare in QUESTO MOMENTO a mio avviso non è la risposta al problema, la risposta è nel RISPARMIO dei consumi in quanto con poco si potrebbe risparmiare molto e nell'INVESTIMENTO di energie alternative, e questo si potrebbe fare in attesa che si rendano disponibili le nuove tacnologie sul nucleare che permettano una maggiore tutela ambientale.


Perdonami Federico ma dissento profondamente da quanto affermi.

Le cosiddette "energie alternative", che sono poi tutte quante riconducibili all'energia solare; vedi l'energia idroelettrica, eolica, fotovoltaica, termica e quella dai biocarburanti, contribuiscono per meno del 9% al fabbisogno mondiale di energia. Il 7% è fornito dalla sola energia idroelettrica, i% dalla legna da ardere (si', proprio dalla legna) ed un ultimo 1% da eolico, termoelettrico, fotovoltaico e biomasse tutte insieme.

L'obiezione la sento già: sarebbe sufficiente sviluppare questo ultimo 1% alla luce delle tecnologie disponibili. Bene, vediamone implicazioni, costi e benefici.
Partiamo innanzitutto da un dato; l'Italia assorbe una potenza elettrica di circa 40 miliardi di Watt (si dice 40 GigaWatt, GW) ed introduciamo qui il concetto di "potenza", che è diverso da "energia": la potenza è energia nell'unità di tempo. Tradotto in termini molto pratici, se ho una lampadina da 200 Watt e le somministro energia elettrica alla potenza di 200 Watt al secondo, la lampadina si accende. Se invece le fornisco energia elettrica alla potenza di 1 Watt al secondo per un giorno intero, un mese, un anno io le avrò si' fornito una energia miliaia, decine di miliaia, milioni di volte superiore a quella richiesta ma la lampadina resterà sempre desolatamente spenta. Per accendere quella lampadina mi occorrerà fornire 200 Watt in un secondo, cosi' e semplicemente. E, via di questo passo, mi occorreranno 1000 W per il mio ferro da stiro, 2000 W per il mio condizionatore, 100,000 W per la mia automobile, 8 milioni di W per l'Eurostar.

Fotovoltaico e solare. La potenza del sole su ogni metro quadrato di Italia è 0 dal tramonto all'alba ed è 1000 W/metro.quadrato alle 12 di un giorno d'estate col cielo limpido: fatta una media tra notte e giorno e sulle 4 stagioni, si ha che la potenza del sole è poco meno di 200 W/mq. Non è finita; considerando i vari rendimenti, questa potenza mi dà 80 W/mq con i pannelli solari e circa 20 W/mq con il fotovoltaico (mi fanno scappare da ridere i lampioni con lo specchietto, un vero e proprio specchietto per le allodole. Un lampione stradale avrà lampade da almeno 500/1000 W, fate voi...). Da questi semplici dati si capisce che solare e fotovoltaico non possono fornirci la potenza che ci occorre: sarebbero richieste estensioni proibitive. Lo stesso vale con l'altra balla del secolo, le biomasse o i biocarburanti.

Eolico. Ritorniamo ai nostri 40 GW di potenza richiesta. Il protocollo di kyoto ci imporrebbe di produrne circa 13 senza emissioni di cosiddetti gas serra. Questa condizione si può realizzare o con fonti rinnovabili o con il nucleare. Per produrre questi 13 GW mediante eolico, ipotizzando turbine eoliche da 1 MW, occorrerebbero circa 80,000 turbine (bisogna considerare che, in Italia, si sono assunte circa 1700 hr/anno in media di funzionamento ad una velocità del vento sopra la soglia minima). Tralascio il "trascurabile" problema ambientale presentato dalla collocazione di questi 80,000 padelloni sparsi per le campagne e vengo ai costi. 80,000 parpadelle costano la bellezza di una cifra oscillante tra 80 e 100 miliardi di Euri. Un risultato che si potrebbe ottenere con 40 miliardi di euro che è il costo di 10 centrali nucleari per produrre i 15 GW.

Non menziono, per decenza, quale sarebbe il costo del fotovoltaico per produrre gli stessi 13/15 GW.

Ma rimane tuttora irrisolto il principale problema legato alla grande menzogna dell'energia rinnovabile; non dimentichiamoci delle considerazioni fatte in precedenza sulla differenza tra potenza ed energia. Dopo avere sperperato una fortuna tra eolico e fotovoltaico, noi abbiamo ancora bisogno delle centrali nucleari per il semplice motivo che, quando non tira vento e/o non c'è il sole, noi dobbiamo lo stesso produrre quei 13 GW. Eolico e fotovoltaico non danno potenza ma ci consentono solo di risparmiare combustibile. Quanto, tradotto in soldoni ? Una frazione trascurabile di quel che spenderemmo in piu' per parpadelle e "specchietti", la cui vita media è, peraltro, la metà della vita media di una centrale nucleare.

Cosi' è, se vi pare.

Ah, dimenticavo: i dati di consumo e costo sono tutti presi dai siti di ENEA, TERNA etc. Provare per credere.

 

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2008 alle 11:01
Dal sito di ENEA ?
Ma va ?

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 27/05/2008 alle 12:07
mi permetto di postare 2 articoli interessanti usciti in questi giorni dal manifesto. buona lettura

da il manifesto, domenica 25 maggio, pag. 6

Se il petrolio va a picco

«Per rimpiazzare greggio e gas naturale non c'è nulla sulla terra».
Parla l'astrofisico Di Fazio

Francesco Piccioni

Alberto Di Fazio è astrofisico teorico presso l'Istituto Nazionale di
Astrofisica (Inaf), membro della Commissione Nazionale Cnr/Igbp (Programma
Internazionale Geosfera-Biosfera) , responsabile italiano del Progetto
Igbp/Aimes (Analysis, Integration, and Modeling of the Earth System),
presidente Global Dynamics Institute, accreditato presso la Conferenza
delle Parti sotto la Unfccc (Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui
Cambiamenti Climatici).

Il petrolio è aumentato del 500 per cento in sei anni, mentre la
produzione è di fatto stabile da tre. Cosa sta succedendo?

Non si può più fare quello che si è fatto per oltre 100 anni: pompare
sempre di più moltiplicando i pozzi. Su più di 90 paesi produttori, 62
hanno raggiunto il «picco» e sono quindi in calo; quelli che non l'hanno
raggiunto - come l'Arabia Saudita e altri minori - non riescono ad
aumentare l'estrazione in misura sufficiente a compensare. Gli Stati uniti
hanno «piccato» per primi nel 1970, dopo aver «carburato» col petrolio due
guerre mondiali e un grande sviluppo economico. Il Venezuela ha piccato
nel '70, così come la Libia; l'Iran nel '74. Gran Bretagna e Novegia tra
il '99 e il 2001. La Russia lo aveva fatto una prima volta per motivi
politici (il crollo dell'Urss), poi si è ripresa ma ha piccato di nuovo
nel 2007, senza peraltro mai raggiungere il livello precedente. Di
conseguenza, l'offerta è praticamente stabile - tra 86 e 87 milioni di
barili al giorno (mbg) - mentre la domanda cresce rapidamente. Perciò il
prezzo non può che aumentare.
Eppure le compagnie petrolifere rispondono che anni di prezzo troppo basso
hanno disincentivato nuove esplorazioni.
Sono dichiarazioni di natura politica. Se ascoltiamo geologi o ingegneri
che lavorano per conto di queste compagnie capiamo che c'è stato tutto il
tempo - 20 o 30 anni - per cercare ancora. Ci spiegano che la tecnologia
esplorativa è migliorata di un fattore 500 o 600 rispetto al 1963, quando
venne raggiunto il «picco» delle scoperte. Si utilizzano satelliti,
strutture a ologramma, infrarossi, cose che non ci sognavamo neppure.
Negli Usa, tra il '70 e l'80, c'è stato un boom di trivellazioni,
quadruplicando il numero dei pozzi. Ciò nonostante, in quella decade, la
loro produzione è progressivamente calata. Non è mancata la ricerca, ma i
risultati.
Sentiamo spesso di «grandi giacimenti» appena scoperti, come in Brasile o
nell'Artico.
Quello in Brasile è stimato tra i 10 e i 20 miliardi di barili. E'
«grande» per il Brasile, perché porterà lì ricchezza ed energia. Ma a
livello mondiale, rispetto ai 1.000 miliardi di riserve dichiarate
esistenti - la metà di quelle iniziali - questo giacimento sposta il
«picco» di due o tre mesi. Quello sotto l'Artico non dovrebbe neppure
avvicinarsi alle dimensioni di Ghawar in Arabia o di Cantarell in Messico.
E in ogni caso, per poterlo sfruttare, sarebbe necessario un riscaldamento
globale tale da sciogliere la calotta polare. Non proprio una cosa da
augurarsi. Ci sarebbe bisogno di trovare subito, ma proprio subito, 2-300
miliardi di barili per spostare il «picco» di cinque o sei anni.

Quanto pesa il petrolio nel bilancio energetico globale? E si potrebbe
sostituirlo, in modo credibile?

Il 70% del raffinato va in combustibili da trasporto (benzina, diesel,
cherosene, ecc). Il 98% di questi combustibili viene dal petrolio; così
come tra l'85% e il 90% dell'energia totale proviene dagli idrocarburi.
Solo tra il 7 e l'8% viene dal nucleare. Il resto, pochissimo, dalle
rinnovabili. Per rimpiazzare petrolio e gas naturale non c'è praticamente
nulla, sulla terra. L'idrogeno non esiste in forma libera, ma va
fabbricato impiegando più energia di quella resa poi disponibile. Per il
carbone si parla di centinaia di anni, ma in realtà si tratta di un
minerale a più bassa intensità di energia, che ne richiede molta già per
l'estrazione. Il carbone realisticamente utilizzabile basterebbe per
qualche decina di anni. Tra le «non rinnovabili» c'è anche l'uranio, su
cui esiste una stima molto precisa di Rubbia e di David Goodstein (del
Caltech): ne abbiamo per 20 anni da adesso. Usiamo 14 Terawatt di energia;
a volerle fare col nucleare servirebbero 10-15.000 centrali in 20 anni.
Una ogni giorno e mezzo! Anche dal punto di vista dei materiali (acciaio,
cemento, ecc) è impossibile. Negli Usa ce ne sono 104 e in tutto il mondo
poco più di 400. Il nucleare potrebbe essere al massimo un «ponte» a
cavallo del picco del petrolio. Ma anche le rinnovabili lo sono. Per fare
le pale eoliche o i pannelli solari bisogna andare a prendere l'alluminio,
fare attività di miniera; e questa si fa con l'energia del petrolio, mica
con pala e piccone. Ma dove sta tutto questo alluminio? Questo significa
che dipendiamo dal petrolio anche per le rinnovabili.

Che cosa bisognerebbe fare, allora?


Tirare il freno a mano, conservare petrolio e gas rimanenti per fare
queste benedette rinnovabili, finché è possibile. Anche la tecnologia
proposta da Rubbia ha bisogno di energia da petrolio. Non possiamo fare le
acciaierie con un'economia che va a legna. E nemmeno con l'energia
nucleare, perché una centrale deve essere a temperatura moderata (2-300
gradi) altrimenti fonde il nocciolo. Noi potremmo concentrare quella metà
di petrolio rimasta, risparmiando sui trasporti di merci voluttuarie e
salvaguardando quelli «necessari». E dobbiamo tener conto che anche
l'agricoltura, al 90%, dipende dal petrolio. Senza, la produzione agricola
si ridurrebbe da 10 a 1.

Ma come sono conciliabili capitalismo e decrescita?

In nessuna maniera. Il capitalismo è fondato su un'equazione che è un
esponenziale. Ogni incremento annuale è proporzionale a un certo
coefficiente moltiplicato il capitale stesso. E' una curva che cresce
sempre di più, come quella dell'interesse composto. Il capitalismo è
reinvestimento e crescita. Ma non esiste un investitore che cerca di
guadagnare meno di quel che investe. E quindi l'intervento pubblico sarà
obbligatorio. Mi soprende che se ne cominci a rendere conto la destra,
come fa Tremonti nel suo ultimo libro, dove dice apertamente che il
mercato non si può più regolare da solo. Mi sorprende che non lo dica
invece più la sinistra. Si capisce ormai che è in arrivo una crisi
peggiore del '29, ma non si dice il perché. Questa è in realtà più grave,
perché nel '29 si era partiti da una bolla speculativa temporanea. Qui
avviene per un fatto naturale, geologico. Finiti petrolio, gas e carbone,
nessuno ce li rimette più.
Tutto questo era già stato anticipato dal Club di Roma, addirittura nel
1972. Poi non si è fatto nulla. Quelle previsioni furono definite ad un
certo punto sbagliate.

Come stanno adesso le cose?

Alcuni governi, come Gran Bretagna e Usa, hanno costruito delle task force
interministeriali per gettare fumo. Hanno prodotto libri per dire che non
era vero, ovviamente senza alcun fondamento scientifico. Il Club prevedeva
la crisi economica mondiale nel 2020-2030, il crollo della produzione
agricola nello stesso periodo, il calo della produzione di greggio e gas
naturale (ma non l'«esaurimento» !), e il picco della popolazione globale
un po' più in là nel tempo, nel 2040-50. Sulla popolazione ci hanno preso
in pieno: 6 miliardi di persone nel 2000 e così è andata. Sulla crisi
industriale, mi sembra proprio che ci stiamo arrivando. Sulla produzione
agricola ci siamo già: il prodotto agricolo pro capite ha cominciato a
flettere nel '98, ora anche quello totale. Basta guardare i grafici da
loro prodotti nel '72, nel '92 e poi ancora nel 2002 per vedere che in
tutte e tre le previsioni si calcolava che le risorse nel 2000 sarebbero
state consumate per un quarto e quindi, sapendo che il «picco» si colloca
sulla metà, invitavano ad agire in tempo. Semmai i loro calcoli sono stati
fin troppo ottimistici, visto che siamo sul «picco» già ora invece che
nella terza decade di questo secolo. Loro speravano che il sistema avrebbe
reagito subito alla scarsità a alle crisi locali, riallocando nella
maniera più saggia le risorse. E invece vediamo che persino il protocollo
di Kyoto - un puro esperimento di riduzione delle emissioni del 5% (mentre
servirebbe l'80%) - è rimasto lettera morta. Il modello, infine, era
superottimistico perché non prevedeva né guerre né conflitti sociali di
grande ampiezza. E invece, oltre quelle già avvenute o in atto, c'è una
pletora di analisti che ci mostrano come altre se ne stiano preparando. E
più violente delle attuali.

++++++++++++ +++++++++ ++++++

Greggio e capitale, togli il «turbo» dal motore
Tommaso De Berlanga

Un solo barile di petrolio - 159 litri circa - contiene la stessa energia
spesa in 25.000 ore di lavoro muscolare umano, l'equivalente di 12 persone
al lavoro per un anno. In più, è ricco di elementi chimici fondamentali
per l'industria farmaceutica e dei fertilizzanti; è la base della plastica
e di mille altri componenti costitutivi del mondo contemporaneo. E fin qui
è stato praticamente gratis. Non c'è infatti paragone tra quel che viene
pagato il lavoro umano, anche nel più povero dei paesi del mondo, e il
prezzo di un barile di greggio. C'è un esempio, fatto da alcuni
scienziati, che chiarisce il concetto. «Riempite la vostra macchina di
amici e qualche borsone, partite e andate finché non avrete consumato un
euro di benzina, ossia 7-8 chilometri. Andate a Dacca e chiedete a un
portatore di risciò di fare lo stesso lavoro per lo stesso prezzo. Poi
cominciate a correre».
Si può affermare senza tema di smentita che il greggio abbia rappresentato
per un secolo il vero e proprio «turbo» applicato al motore del
capitalismo, quello che gli ha permesso di realizzare risultati altrimenti
inconcepibili. La rivoluzione industriale basata sul carbone aveva fatto
raddoppiare la produzione e perciò anche la popolazione umana; il petrolio
ha moltiplicato per 10 quelle cifre. Nessuna organizzazione del lavoro,
neppure la più scientifica e dittatoriale, avrebbe potuto conseguire lo
stesso risultato, senza questa fonte di energia di fatto gratuita.
Se hanno ragione gli scienziati che studiano il «peak oil» - l'unica
incognita nei loro calcoli è rappresentata dalla quantità delle riserve
ufficiali (in genere un segreto di stato, quasi sempre con dati
sovrastimati) - questo «turbo» sta per fondere. Dopo il «picco»
l'estrazione di greggio comincerà a scendere, rendendo impossibile non
solo la «crescita» ma persino il mantenimento dell'attuale struttura dei
consumi. Siamo incerti insomma solo sul «quando» ciò avverrà, non sul
«se». La stessa Agenzia internazionale dell'energia, dipendente dall'Ocse,
ipotizza il drammatico momento di svolta nel 2013. Nel frattempo, prevede
una carenza del 10% dell'offerta rispetto alla domanda entro pochi anni.
Domattina, in pratica.
I principali governi mondiali sono quindi più che informati. Ma non si ha
notizia di un qualche «piano» per affrontare l' incipiente emergenza. Un
problema di queste dimensioni, che mette in discussione l'esistenza stessa
della civiltà fin qui raggiunta, nonché la vita immediata della stragrande
maggioranza della popolazione globale, richiederebbe - secondo logica -
quantomeno un «governo mondiale» e un'infinita capacità di cooperazione.
Sogni proibiti, in un mondo condannato a morte dall'imperativo
multipartisan della «competitività» : tra imprese (e relativi lavoratori),
filiere, paesi, continenti. Una «competizione di tutti contro tutti» che
ci pone già oltre la fine della (seconda) globalizzazione. E che prepara
solo conflitti. Chi aveva più informazioni e potenza militare - gli Usa -
è già corso all'accaparramento delle risorse strategiche residue,
conquistando (difficoltosamente) l'Iraq e presidiando il Golfo (il 65%
delle riserve conosciute). Gli altri si arrangino.
A lasciar fare al mercato, insomma, la fine è nota. Una sinistra degna di
questo nome avrebbe un terreno sconfinato su cui lavorare e ricostruire
un senso.

 

[Modificato il 27/05/2008 alle 12:15 by pacho]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2008 alle 12:29
Pachito,
la domanda è:
"ma chi ascolta ?"

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 27/05/2008 alle 13:16
caro Nino, bella domanda.
sono convinto anch io che siano le condizioni materiali a far cambiare la testa alla gente e non il contrario. che te devo dì? speriamo in un altro bel '29 amplificato all'eenesima potenza. Solo che stavolta non ci saranno piu le condizioni per un altro trentennio keynesiano di crescita e ridistribuzione, dopo il crollo finanziario. Ecco, arrivare (forse) preparati a quel momento potrebbe aiutare a non riporre piu false aspettative in "terze vie" ed altre amenità simili.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 27/05/2008 alle 13:45
FONTE LA REPUBBLICA:

Tensione e scontri questa mattina in via Cesare De Lollis davanti all'università La Sapienza di Roma. A darne notizia sono gli appartenenti ai Collettivi di sinistra che riferiscono di veri e propri tafferugli: "Stavamo attaccando i nostri manifesti dopo che per tutta la notte Forza Nuova ha attacco i suoi davanti all'università, e all'improvviso sono arrivate tre macchine di fascisti che sono scesi con spranghe e coltelli. È scoppiata una rissa che è durata almeno 10 minuti. Un nostro compagno è stato accoltellato e altri si sono ritrovati con la testa spaccata".

INDYMEDIA ROMA:
autore:
1p
Apprendiamo che circa mezzora fa, alcuni ragazzi del collettivo di lettere sono stati aggrediti dai fasci.
Mentre stavano attacchinando dei volantini all'angolo di via De Lollis, si è avvicinata una macchina dalla quale sono scese 5 persone, di età approssimativamente vicina alla trentina, armate di lame, spranghe, cinghie e bastoni.
I feriti sono 3, uno di questi ha una spalla fuoriuscita.
Il collettivo di lettere ha convocato urgentemente una conferenza stampa che si terrà tra circa mezzora. E' stata richiesta la presenza del Rettore.
Sembra che l'episodio sia una sorta di rappresaglia in seguito ai tentativi di bloccare un'iniziativa, prevista per giovedì, di Lotta Universitaria, organizzazione universitaria di estrema destra e legata a Forza Nuova.

 
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  postato il 27/05/2008 alle 14:19
Originariamente inviato da prof

Fotovoltaico e solare. La potenza del sole su ogni metro quadrato di Italia è 0 dal tramonto all'alba ed è 1000 W/metro.quadrato alle 12 di un giorno d'estate col cielo limpido: fatta una media tra notte e giorno e sulle 4 stagioni, si ha che la potenza del sole è poco meno di 200 W/mq. Non è finita; considerando i vari rendimenti, questa potenza mi dà 80 W/mq con i pannelli solari e circa 20 W/mq con il fotovoltaico (mi fanno scappare da ridere i lampioni con lo specchietto, un vero e proprio specchietto per le allodole. Un lampione stradale avrà lampade da almeno 500/1000 W, fate voi...). Da questi semplici dati si capisce che solare e fotovoltaico non possono fornirci la potenza che ci occorre: sarebbero richieste estensioni proibitive. Lo stesso vale con l'altra balla del secolo, le biomasse o i biocarburanti.



Ciao prof.

A te faranno pure ridere, ma questa è la prima cosa che ho trovato in internet. C'è anche la foto e non ci sono cavi elettrici... quindi fai te. Non è necessario usare dei fari da stadio per illuminare una strada.



LAMPIONE STRADALE FOTOVOLTAICO DEA/SOX

I lampioni fotovoltaici DEA-SOX consentono di illuminare strade o zone distanti dalla rete elettrica. I raggi solari, tramite i MODULI fotovoltaici, producono l’energia elettrica necessaria al funzionamento del lampione.
L’energia elettrica, prodotta dai moduli, è accumulata nelle BATTERIE che a loro volta, alimentano la LAMPADA durante le ore notturne.
Tutto il sistema è gestito da una CENTRALINA elettronica a microprocessore. La centralina massimizza costantemente le efficienze di tutti i componenti ed è dotata di programmi diagnostici per gestire eventuali anomalie del lampione.
Le lampade utilizzate nei lampioni DEA-SOX sono ad alta efficienza, garantendo così una buona autonomia notturna ed un illuminamento paragonabile ai lampioni standard.

Il testo è copia-incollato dal sito della società che fornisce il servizio.
www.deasrl.it/_LampioniStradaliFV.htm

 

[Modificato il 27/05/2008 alle 14:21 by zon]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2008 alle 15:05
Originariamente inviato da pacho

FONTE LA REPUBBLICA:

Tensione e scontri questa mattina in via Cesare De Lollis davanti all'università La Sapienza di Roma. A darne notizia sono gli appartenenti ai Collettivi di sinistra che riferiscono di veri e propri tafferugli: "Stavamo attaccando i nostri manifesti dopo che per tutta la notte Forza Nuova ha attacco i suoi davanti all'università, e all'improvviso sono arrivate tre macchine di fascisti che sono scesi con spranghe e coltelli. È scoppiata una rissa che è durata almeno 10 minuti. Un nostro compagno è stato accoltellato e altri si sono ritrovati con la testa spaccata".

INDYMEDIA ROMA:
autore:
1p
Apprendiamo che circa mezzora fa, alcuni ragazzi del collettivo di lettere sono stati aggrediti dai fasci.
Mentre stavano attacchinando dei volantini all'angolo di via De Lollis, si è avvicinata una macchina dalla quale sono scese 5 persone, di età approssimativamente vicina alla trentina, armate di lame, spranghe, cinghie e bastoni.
I feriti sono 3, uno di questi ha una spalla fuoriuscita.
Il collettivo di lettere ha convocato urgentemente una conferenza stampa che si terrà tra circa mezzora. E' stata richiesta la presenza del Rettore.
Sembra che l'episodio sia una sorta di rappresaglia in seguito ai tentativi di bloccare un'iniziativa, prevista per giovedì, di Lotta Universitaria, organizzazione universitaria di estrema destra e legata a Forza Nuova.


Escalation fascista senza precedenti.
Storace ha chiesto di fare una seduta del consiglio comunale all'università che come tema abbia la libertà di tutti di esprimersi liberamente.
Ora Alemanno interverrà a dire che spero che i colpevoli vengano puniti e che la colpa è della sinistra che fomenta odio ecc... ecc...

Io mi chiedo: ma perchè devono sempre fa la parte delle vittime quando i carnefici sono loro? Perchè?
La legittimazione che stanno ricevendo è inaccettabile, è una vergogna.
Lo sdoganamento di questi atteggiamenti è assurdo, che tanto come al solito non pagherà nessuno.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 27/05/2008 alle 15:27
tutto questo è ovvio. La nostra società, così democratica e non-violenta ha bisogno di questa gente per zittire ogni opposizione sociale.
Che la destra cerchi di invertire i ruoli (da carnefice a vittima) non mi sorprende affatto.

Che la "sinistra" parlamentare la segua a ruota, è altrettanto ovvio.

Le tanto care "riforme istituzionali e costituzionali" bipartisan hanno bisogno di radere al suolo ogni forma di dissenso.
Riformare la contrattazione sindacale, cambiare la nostra costituzione (che, ricordiamo, all'art. 1 dice che la nostra è una repubblica fondata sul lavoro) basandola sul capitale, distruggere i diritti acquisiti dalla legge 300/70 (o Statuto dei Lavoratori), tappare la bocca ai sindacati che non accettano il mero ruolo di vallette-prostitute..è un obiettivo largamente condiviso dal 99% di chi oggi siede in parlamento.

La violenza fascista è il modo per zittire le opposizioni nei quartieri, nelle città e nelle università. Ed è quindi ovvio che agiscano impunite.
I pochi posti che, con tutti i loro limiti, cercano di sottrarsi a questa logica (i centri sociali) sono prima presi di mira dai fascisti e poi sgomberati dalle istituzioni in dobbio petto, spesso gettando tonnellate di cemento per arricchire grassi speculatori dove prima si svolgevano (anche) attività di crescita collettiva e sociale.

Una bella mano ce l'hanno data anche i dirigenti di Rifondazione comunista che con la retorica della non-violenza hanno fatto sì che in questi anni ci fosse una eslatation senza precendenti condita da omicidi impuniti, accoltellamenti e teste fracassate. Questi, oltre alla loro autodistruzione politica, sono i frutti che questi signori ci hanno lasciato.

Che fare? come diceva il grande Bugno: staremo a vedere

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2008 alle 15:51
Dal corriere.it
Oltre le belle parole non si va.
Che fare? E che vuoi fare? Qui succedono ste cose e alla camera si discute di caccia e pesca...



LE REAZIONI - Il sindaco, Gianni Alemanno, ha condannato l'episodio: «Le violenze a Roma sono da condannare senza alcun attenuante. Ci sono in giro degli imbecilli pericolosi che vanno isolati. L'università La Sapienza non può essere luogo di scontro e di violenza politica». «Quelli accaduti oggi in via De Lollis - afferma il pro-rettore dell'ateneo e preside di Medicina I, Luigi Frati - sono fatti di una enorme inciviltà. Uno la può pensare come vuole politicamente, ma non si può aggredire qualcuno solo perché attacca dei manifesti». Molte le reazioni politiche. Paolo Ferrero, del Prc, afferma: «A Roma una cosa è certa: siamo in piena emergenza sicurezza. Il motivo però non è quello avanzato dalle destre come dal Pd ma molto più tragico: l'emergenza è data dalle violenze e dai raid dei fascisti. Lo Stato, il ministro dell'Interno, le forze di polizia e il Comune devono intervenire immediatamente: i fascisti e le loro squadracce devono essere subito isolati». Anche la segreteria nazionale del Pdci «esprime la sua più viva preoccupazione e condanna con forza l'ennesimo atto di stampo fascista avvenuto a Roma alla Sapienza». In un comunicato, la segreteria dei Comunisti italiani sottolinea che «a Roma, dopo la vittoria di Alemanno, fatti del genere si stanno susseguendo quotidianamente ed hanno sempre, come obiettivo, immigrati, gay e giovani di sinistra. Un'escalation inquietante di rigurgiti di violenza fascista». Anche Flavia D'Angeli, portavoce di "Sinistra Critica", in una nota condanna l'aggressione che si è verificata alla Sapienza e afferma: «Ancora un'aggressione fascista, l'ennesima da quando il governo Berlusconi si è insediato. Stavolta all'Università contro quegli studenti colpevoli di condurre una battaglia politica e che molti vogliono riportare all'ordine. Come si vede gli allarmi che avevamo lanciato contro l'estremismo di destra e fascista, l'unico davvero in circolazione, non erano esagerati». Gianguido Saletnich, portavoce romano di Forza Nuova, il movimento di estrema destra accusato dai collettivi dell'aggressione, non sa «se c'è nostra gente che ha partecipato agli scontri o se è tutto inventato». Però sottolinea che «il clima in questi giorni è volutamente esacerbato da chi ha perso le elezioni. Si paventano rigurgiti neonazisti, approfittando del fatto che a Roma ha vinto Alemanno e che nel Paese ora il Governo è di centrodestra. La verità è un'altra e lo dimostra quanto accaduto al Pigneto dove il vero colpevole è il clima di esasperazione che c'è nel quartiere».

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2008 alle 21:47
Originariamente inviato da prof
Perdonami Federico ma dissento profondamente da quanto affermi.

Le cosiddette "energie alternative", che sono poi tutte quante riconducibili all'energia solare; vedi l'energia idroelettrica, eolica, fotovoltaica, termica e quella dai biocarburanti, contribuiscono per meno del 9% al fabbisogno mondiale di energia. Il 7% è fornito dalla sola energia idroelettrica, i% dalla legna da ardere (si', proprio dalla legna) ed un ultimo 1% da eolico, termoelettrico, fotovoltaico e biomasse tutte insieme.

L'obiezione la sento già: sarebbe sufficiente sviluppare questo ultimo 1% alla luce delle tecnologie disponibili. Bene, vediamone implicazioni, costi e benefici.
Partiamo innanzitutto da un dato; l'Italia assorbe una potenza elettrica di circa 40 miliardi di Watt (si dice 40 GigaWatt, GW) ed introduciamo qui il concetto di "potenza", che è diverso da "energia": la potenza è energia nell'unità di tempo. Tradotto in termini molto pratici, se ho una lampadina da 200 Watt e le somministro energia elettrica alla potenza di 200 Watt al secondo, la lampadina si accende. Se invece le fornisco energia elettrica alla potenza di 1 Watt al secondo per un giorno intero, un mese, un anno io le avrò si' fornito una energia miliaia, decine di miliaia, milioni di volte superiore a quella richiesta ma la lampadina resterà sempre desolatamente spenta. Per accendere quella lampadina mi occorrerà fornire 200 Watt in un secondo, cosi' e semplicemente. E, via di questo passo, mi occorreranno 1000 W per il mio ferro da stiro, 2000 W per il mio condizionatore, 100,000 W per la mia automobile, 8 milioni di W per l'Eurostar.

Fotovoltaico e solare. La potenza del sole su ogni metro quadrato di Italia è 0 dal tramonto all'alba ed è 1000 W/metro.quadrato alle 12 di un giorno d'estate col cielo limpido: fatta una media tra notte e giorno e sulle 4 stagioni, si ha che la potenza del sole è poco meno di 200 W/mq. Non è finita; considerando i vari rendimenti, questa potenza mi dà 80 W/mq con i pannelli solari e circa 20 W/mq con il fotovoltaico (mi fanno scappare da ridere i lampioni con lo specchietto, un vero e proprio specchietto per le allodole. Un lampione stradale avrà lampade da almeno 500/1000 W, fate voi...). Da questi semplici dati si capisce che solare e fotovoltaico non possono fornirci la potenza che ci occorre: sarebbero richieste estensioni proibitive. Lo stesso vale con l'altra balla del secolo, le biomasse o i biocarburanti.

Eolico. Ritorniamo ai nostri 40 GW di potenza richiesta. Il protocollo di kyoto ci imporrebbe di produrne circa 13 senza emissioni di cosiddetti gas serra. Questa condizione si può realizzare o con fonti rinnovabili o con il nucleare. Per produrre questi 13 GW mediante eolico, ipotizzando turbine eoliche da 1 MW, occorrerebbero circa 80,000 turbine (bisogna considerare che, in Italia, si sono assunte circa 1700 hr/anno in media di funzionamento ad una velocità del vento sopra la soglia minima). Tralascio il "trascurabile" problema ambientale presentato dalla collocazione di questi 80,000 padelloni sparsi per le campagne e vengo ai costi. 80,000 parpadelle costano la bellezza di una cifra oscillante tra 80 e 100 miliardi di Euri. Un risultato che si potrebbe ottenere con 40 miliardi di euro che è il costo di 10 centrali nucleari per produrre i 15 GW.

Non menziono, per decenza, quale sarebbe il costo del fotovoltaico per produrre gli stessi 13/15 GW.

Ma rimane tuttora irrisolto il principale problema legato alla grande menzogna dell'energia rinnovabile; non dimentichiamoci delle considerazioni fatte in precedenza sulla differenza tra potenza ed energia. Dopo avere sperperato una fortuna tra eolico e fotovoltaico, noi abbiamo ancora bisogno delle centrali nucleari per il semplice motivo che, quando non tira vento e/o non c'è il sole, noi dobbiamo lo stesso produrre quei 13 GW. Eolico e fotovoltaico non danno potenza ma ci consentono solo di risparmiare combustibile. Quanto, tradotto in soldoni ? Una frazione trascurabile di quel che spenderemmo in piu' per parpadelle e "specchietti", la cui vita media è, peraltro, la metà della vita media di una centrale nucleare.

Cosi' è, se vi pare.

Ah, dimenticavo: i dati di consumo e costo sono tutti presi dai siti di ENEA, TERNA etc. Provare per credere.


Su quanto sia economico il nucleare lo spiega con parole semplici Rubbia in questo intervento

http://it.youtube.com/watch?v=51Mz4KO7Yv4

Ripeto per me attualmente non è il nucleare attuale la soluzione dei problemi energetici, non lo è nel mondo figuriamoci se lo può diventare in Italia e poi ci sarebbe l'enorme problema delle scorie che non è affatto un problema secondario, così come non è un problema secondario i tempi per costruire e rendere operative le centrali e considerando i tempi biblici di costruzione dell'opere in Italia è assai facile che i tempi previsti raddopino tranquillamente.

Cioè si corre seriamente il rischio di essere operativi quando magari le tecnologie sono arrivate a fornire energia in modo più efficente e più pulita, ad esempio sul solare adesso si stanno sperimentando sistemi che hanno una efficenza del 75% contro il 35% circa dei sistemi attuali, oppure nel geotermico l'Islanda ha messo a punto tecnologie per sfruttare energia dai vulcani.

Insomma una politica mirata alla riduzione dei consumi e alla maggiore efficenza delle apparecchiature potrebbe tranquillamente far diminuire i consumi nell'ordine del 10% così come investimenti sul fronte della rete di distribuzione porterebbero ad ulteriori risparmi, se poi abbiniamo questo ad investimenti sul fronte delle energie rinnovabili (e penso soprattutto al solare di nuova generazione come quello dei nanotubi in carbonio o quello di Rubbia e al geotermico che può sfruttare l'energia dei vulcani come ci insegna l'Islanda), penso sia possibile ottenere gli stessi risultati che si otterebbero col nucleare ma in maniera molto migliore.

Tutto questo in attesa che la tecnologia ci permetta di costruire le centrali nucleari di 4 generazione o quelle a fusione fredda.

Col nucleare attuale si rischia di spendere molto, ottenere pochi benefici e su tempi molto lunghi, ottenere si e no il 15% del fabbisogno energetico e allo stesso tempo un numero molto elevato di scorie, e arrivarci quando magari sono disponibili altre tecnologie migliori.


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 27/05/2008 alle 22:59
peccato che il mondo non sia cosparso di vulcani attivi e non abbia una superficie abitata (ergo consumi) come l'islanda..per inciso un territorio pari a metà italia abitato da 300 mila persone.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2008 alle 11:19
Originariamente inviato da pacho

peccato che il mondo non sia cosparso di vulcani attivi e non abbia una superficie abitata (ergo consumi) come l'islanda..per inciso un territorio pari a metà italia abitato da 300 mila persone.


Io ovviamente parlavo per l'Italia e a tal proposito potresti leggerti questo ...

http://www.alagoas.it/Economia/economia50.asp

E se vuoi documentarti un altro po' sempre a proposito dell'Italia prova a cercarti su internet cosa ci dice uno tra i maggiori esperti mondiali su come estrarre energia dai vulcani che è un certo Gudmundur Omar Fridleifsson

Certo da sola non risolve il problema, così come nessun altra fonte di energia può risolvere il problema almeno fino a quando non sarà disponibile l'energia nucleare da fusione fredda o una tecnologia che permetta di sfruttare in maniera altamente efficente l'energia del sole, ma quel che è certo è che specie in Italia attraverso il geo-termico si può fare molto di più di quanto non si fa oggi.

Non esiste la bacchetta magica per risolvere il problema energetico e tantomeno il nucleare attuale è la soluzione di tutti i problemi e penso ci sono anche altre strade su cui ci si può muovere che non sono affatto utopia.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2008 alle 14:48
Una dozzina d'anni fa Rubbia disse, se non sbaglio, che nel giro di vent'anni si sarebbe arrivati alla fusione.
Previsione toppata ?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2008 alle 14:59
Originariamente inviato da nino58

Una dozzina d'anni fa Rubbia disse, se non sbaglio, che nel giro di vent'anni si sarebbe arrivati alla fusione.
Previsione toppata ?


Questo è il più importante e concreto progetto in europa sulla fusione
http://www.iter.org/

E qui puoi trovare la timeline del progetto
http://www.iter.org/a/index_nav_1.htm voce timeline

Certo è che se in Italia non si investe in ricerca e addirittura si cacciano scienziati del calibro di Rubbia, allora non so quanto si possa risolvere il problema energetico.

 

[Modificato il 28/05/2008 alle 15:07 by Federico Martin]


 
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