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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2008

Livello Fausto Coppi




Posts: 1924
Registrato: May 2007

  postato il 05/01/2008 alle 16:21
Nell'inaugurare il nuovo thread di politica, posto l'articolo di Saviano preso da repubblica.it....

Imprese, politici e camorra
ecco i colpevoli della peste

È UN territorio che non esce dalla notte. E che non troverà soluzione. Quello che sta accadendo è grave, perché divengono straordinari i diritti più semplici: avere una strada accessibile, respirare aria non marcia, vivere con speranze di vita nella media di un paese europeo. Vivere senza dovere avere l'ossessione di emigrare o di arruolarsi.

E' una notte cupa quella che cala su queste terre, perché morire divorati dal cancro diviene qualcosa che somiglia ad un destino condiviso e inevitabile come il nascere e il morire, perché chi amministra continua a parlare di cultura e democrazia elettorale, comete più vane delle discussioni bizantine e chi è all'opposizione sembra divorato dal terrore di non partecipare agli affari piuttosto che interessato a modificarne i meccanismi.

Si muore di una peste silenziosa che ti nasce in corpo dove vivi e ti porta a finire nei reparti oncologici di mezza Italia. Gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che la situazione campana è incredibile, parlano di un aumento vertiginoso delle patologie di cancro. Pancreas, polmoni, dotti biliari più del 12% rispetto alla media nazionale. La rivista medica The Lancet Oncology già nel settembre 2004 parlava di un aumento del 24% dei tumori al fegato nei territori delle discariche e le donne sono le più colpite. Val la pena ricordare che il dato nelle zone più a rischio del nord Italia è un aumento del 14%.

Ma forse queste vicende avvengono in un altro paese. Perché chi governa e chi è all'opposizione, chi racconta e chi discute, vive in un altro paese. Perché se vivessero nello stesso paese sarebbe impensabile accorgersi di tutto questo solo quando le strade sono colme di rifiuti. Forse accadeva in un altro paese che il presidente della Commissione Affari Generali della Regione Campania fosse proprietario di un'impresa - l'Ecocampania - che raccoglieva rifiuti in ogni angolo della regione e oltre, e non avesse il certificato antimafia.

Eppure non avviene in un altro paese che i rifiuti sono un enorme business. Ci guadagnano tutti: è una risorsa per le imprese, per la politica, per i clan, una risorsa pagata maciullando i corpi e avvelenando le terre. Guadagnano le imprese di raccolta: oggi le imprese di raccolta rifiuti campane sono tra le migliori in Italia e addirittura capaci di entrare in relazione con i più importanti gruppi di raccolta rifiuti del mondo. Le imprese di rifiuti napoletane infatti sono le uniche italiane a far parte della EMAS, francese, un Sistema di Gestione Ambientale, con lo scopo di prevenire e ridurre gli impatti ambientali legati alle attività che si esercitano sul territorio.

Se si va in Liguria o in Piemonte numerosissime attività che vengono gestite da società campane operano secondo tutti i criteri normativi e nel miglior modo possibile. A nord si pulisce, si raccoglie, si è in equilibrio con l'ambiente, a sud si sotterra, si lercia, si brucia. Guadagna la politica perché come dimostra l'inchiesta dei Pm Milita e Cantone, dell'antimafia di Napoli sui fratelli Orsi (imprenditori passati dal centrodestra al centrosinistra) in questo momento il meccanismo criminogeno attraverso cui si fondono tre poteri: politico imprenditoriale e camorristico - è il sistema dei consorzi.

Il Consorzio privato-pubblico rappresenta il sistema ideale per aggirare tutti i meccanismi di controllo. Nella pratica è servito a creare situazioni di monopolio sulla scelta di imprenditori spesso vicini alla camorra. Gli imprenditori hanno ritenuto che la società pubblica avesse diritto a fare la raccolta rifiuti in tutti i comuni della realtà consorziale, di diritto. Questo ha avuto come effetto pratico di avere situazioni di monopolio e di guadagno enorme che in passato non esistevano.

Nel caso dell'inchiesta di Milite e Cantone accadde che il Consorzio acquistò per una cifra enorme e gonfiata (circa nove milioni di euro) attraverso fatturazioni false la società di raccolta ECO4. I privati tennero per se gli utili e scaricarono sul Consorzio le perdite. La politica ha tratto dal sistema dei consorzi 13.000 voti e 9 milioni di euro all'anno, mentre il fatturato dei clan è stato di 6 miliardi di euro in due anni.

Ma guadagnano cifre immense anche i proprietari delle discariche come dimostra il caso di Cipriano Chianese, un avvocato imprenditore di un paesino, Parete, il suo feudo. Aveva gestito per anni la Setri, società specializzata nel trasporto di rifiuti speciali dall'estero: da ogni parte d'Europa trasferiva rifiuti a Giugliano-Villaricca, trasporti irregolari senza aver mai avuto l'autorizzazione dalla Regione. Aveva però l'unica autorizzazione necessaria, quella della camorra.

Accusato dai pm antimafia Raffaele Marino, Alessandro Milita e Giuseppe Narducci di concorso esterno in associazione camorristica ed estorsione aggravata e continuata, è l'unico destinatario della misura cautelare firmata dal gip di Napoli. Al centro dell'inchiesta la gestione delle cave X e Z, discariche abusive di località Scafarea, a Giugliano, di proprietà della Resit ed acquisite dal Commissariato di governo durante l'emergenza rifiuti del 2003. Chianese - secondo le accuse - è uno di quegli imprenditori in grado di sfruttare l'emergenza e quindi riuscì con l'attività di smaltimento della sua Resit a fatturare al Commissariato straordinario un importo di oltre 35 milioni di euro, per il solo periodo compreso tra il 2001 e il 2003.

Gli impianti utilizzati da Chianese avrebbero dovuto essere chiusi e bonificati. Invece sono divenute miniere in tempo di emergenza. Grazie all'amicizia con alcuni esponenti del clan dei Casalesi, hanno raccontato i collaboratori di giustizia, Chianese aveva acquistato a prezzi stracciati terreni e fabbricati di valore, aveva ottenuto l'appoggio elettorale nelle politiche del 1994 (candidato nelle liste di Forza Italia, non fu eletto) e il nulla osta allo smaltimento dei rifiuti sul territorio del clan.

La Procura ha posto sotto sequestro preventivo i beni riconducibili all'avvocato-imprenditore di Parete: complessi turistici e discoteche a Formia e Gaeta oltre che di numerosi appartamenti tra Napoli e Caserta. L'emergenza di allora, la città colma di rifiuti, i cassonetti traboccanti, le proteste, i politici sotto elezione hanno trovato nella Resit con sede in località Tre Ponti, al confine tra Parete e Giugliano, la loro soluzione.

Sullo smaltimento dei rifiuti in Campania ci guadagnano le imprese del nord-est. Come ha dimostrato l'operazione Houdini del 2004, il costo di mercato per smaltire correttamente i rifiuti tossici imponeva prezzi che andavano dai 21 centesimi a 62 centesimi al chilo. I clan fornivano lo stesso servizio a 9 o 10 centesimi al chilo. I clan di camorra sono riusciti a garantire che 800 tonnellate di terre contaminate da idrocarburi, proprietà di un'azienda chimica, fossero trattate al prezzo di 25 centesimi al chilo, trasporto compreso. Un risparmio dell'80% sui prezzi ordinari.

Se i rifiuti illegali gestiti dai clan fossero accorpati diverrebbero una montagna di 14.600 metri con una base di tre ettari, sarebbe la più grande montagna esistente ma sulla terra. Persino alla Moby Prince, il traghetto che prese fuoco e che nessuno voleva smaltire, i clan non hanno detto di no.

Secondo Legambiente è stata smaltita nelle discariche del casertano, sezionata e lasciata marcire in campagne e discariche. In questo paese bisognerebbe far conoscere Biùtiful cauntri (scritto alla napoletana) un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero: vedere il veleno che da ogni angolo d'Italia è stato intombato a sud massacrando pecore e bufale e facendo uscire puzza di acido dal cuore delle pesche e delle mele annurche. Ma forse è in un altro paese che si conoscono i volti di chi ha avvelenato questa terra.

E' in un altro paese che i nomi dei responsabili si conoscono eppure ciò non basta a renderli colpevoli. E' in un altro paese che la maggiore forza economica è il crimine organizzato eppure l'ossessione dell'informazione resta la politica che riempie il dibattito quotidiano di intenzioni polemiche, mentre i clan che distruggono e costruiscono il paese lo fanno senza che ci sia un reale contrasto da parte dell'informazione, troppo episodica, troppo distratta sui meccanismi.
[an error occurred while processing this directive]Non è affatto la camorra ad aver innescato quest'emergenza. La camorra non ha piacere in creare emergenze, la camorra non ne ha bisogno, i suoi interessi e guadagni sui rifiuti come su tutto il resto li fa sempre, li fa comunque, col sole e con la pioggia, con l'emergenza e con l'apparente normalità, quando segue meglio i propri interessi e nessuno si interessa del suo territorio, quando il resto del paese gli affida i propri veleni per un costo imbattibile e crede di potersene lavare le mani e dormire sonni tranquilli.

Quando si getta qualcosa nell'immondizia, lì nel secchio sotto il lavandino in cucina, o si chiude il sacchetto nero bisogna pensare che non si trasformerà in concime, in compost, in materia fetosa che ingozzerà topi e gabbiani ma si trasformerà direttamente in azioni societarie, capitali, squadre di calcio, palazzi, flussi finanziari, imprese, voti. E dall'emergenza non si vuole e non si po' uscire perché è uno dei momenti in cui si guadagna di più.

L'emergenza non è mai creata direttamente dai clan, ma il problema è che la politica degli ultimi anni non è riuscita a chiudere il ciclo dei rifiuti. Le discariche si esauriscono. Si è finto di non capire che fino a quando sarebbe finito tutto in discarica non si poteva non arrivare ad una situazione di saturazione. In discarica dovrebbe andare pochissimo, invece quando tutto viene smaltito lì, la discarica si intasa.

Ciò che rende tragico tutto questo è che non sono questi i giorni ad essere compromessi, non sono le strade che oggi solo colpite delle "sacchette" di spazzatura a subire danno. Sono le nuove generazioni ad essere danneggiate. Il futuro stesso è compromesso. Chi nasce neanche potrà più tentare di cambiare quello che chi li ha preceduti non è riuscito a fermare e a mutare. L'80 per cento delle malformazioni fetali in più rispetto alla media nazionale avvengono in queste terre martoriate.

Varrebbe la pena ricordare la lezione di Beowulf, l'eroe epico che strappa le braccia all'Orco che appestava la Danimarca: "Il nemico più scaltro non è colui che ti porta via tutto, ma colui che lentamente ti abitua a non avere più nulla". Proprio così, abituarsi a non avere il diritto di vivere nella propria terra, di capire quello che sta accadendo, di decidere di se stessi. Abituarsi a non avere più nulla.

 

____________________
Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 

Livello Fausto Coppi
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  postato il 05/01/2008 alle 19:28
Pianura, nuovo giorno di lotta: scontri con la Polizia. La situazione si fa sempre più esplosiva

|Napoli, 5 gennaio 2008|

Al 3° giorno di scontro frontale tra presidianti e Forze dell'Ordine nelle vesti di braccio armato del Capitale "munnezzaro" e ormai al 6° di presidio, la resistenza della popolazione di Pianura contro i grossi interessi imprenditoriali che si celano dietro la sigla "emergenza-rifiuti" merita qualche riflessione.

L'incapacità di leggere, e spiegare, quanto sta avvenendo in questi giorni è emblematico di una cultura politica e dell'informazione letteralemte ridotta al lumicino o forse, servilmente interessata.
Da giorni sentiamo solo parlare di "strumentalizzazioni" di estremeisti e "interessi camorristi", estremo tentativo di salvare la faccia per un ceto politico che ha perso ormai ogni legittimità di fronte alla cittadinanza dei propri elettori.
In corner il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino cerca di rifarsi un ruolo "candido" appoggiando (strumentalmente e pilatesacamente) la sacrosanta battaglia dei pianuresi.

Si evoca lo spettro-Camorra per nascondere le reali responsabilità del ceto istituzionale e il sistema dei partiti, veri artefici di un disastro più volte annunciato. Quale interesse avrebe poi la malavita organizzata ad opporsi all'apertura di una discarica da cui trarrebbe sicuramente interessi e introiti con la logica degli appalti al ribasso e delle mazzette?
La collusione dei media con i bisogni propagandisti del regime è evidente anche nelle pagine dei quotidiani della supposta "sinistra radicale" che centrano i propri reportage su un Napolitano "allarmato" o sulla responsabilità di An nell'impiccagione dei manichini. Oppure evidenziando il curriculum penale dei giovani che si scontrano con la Polizia, facendo le pulci sulla loro appartenenza a gruppi ultrà, ecc. ecc.

Ciechi!
Ancora una volta incapaci di comprendere la genuinità e la concretezza di una lotta che parte dai bisogni primari di popolazioni già private di troppo e alle quali si vuole far pagare la responsabilità di politiche criminali che hanno altri fautori e sevono altri interessi.
Intanto, a chi gongolava in una vittoria dello stato-istituzione raccontandoci quotidianamente di uno sversatoio già operante, rispondono i presidianti di Pianura che non sembrano affatto intenzionati d abbandonare le barricate.

da infoaut.org

 
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  postato il 05/01/2008 alle 19:28
E io invece parlo per l'ennesima volta dell'informazione. Emilio Fede (!) nel suo tg (!!) ha passato dei bei minuti elencando tutti i modi in cui Forattini (a cena con Pertini negli '80, a cena dal padrone vent'anni dopo) disegna i politici (della "maggioranza"). Ovviamente posto d'onore per Fassino e Veltroni, con tanto di videate. Arrivato a Dini, storicamente rospo, l'Emilio ridacchia imbarazzato e dice che comunque i rospi sono animali che portano bene. Non dimentichiamo che Dini era al telefono con Berlusconi, e che stranamente sta cercando di far cadere il governo: meglio tenerselo buono.

Insomma, è una cretinata....ma illustra nel suo piccolo la situazione.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2008 alle 19:33
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

Nell'inaugurare il nuovo thread di politica [...]


non è che fosse obbligatorio inaugurarlo......

 
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  postato il 05/01/2008 alle 19:50
Originariamente inviato da desmoblu
Insomma, è una cretinata....ma illustra nel suo piccolo la situazione.

Per caso m'è capitato di ripensarci...
(in altre parole: sotto il governo Berlusconi le cose non andavano tanto meglio, ANZI. Però Mimun censurava le notizie, Giordano faceva servizi entusiastici, Del Debbio parlava dei saldi. Ultimamente la disoccupazione è calata, l'avanzo primario si riavvia verso livelli decenti, il rapporto deficit/pil anche, la lotta all'evasione da' i suoi frutti.
L'informazione E' essenziale, quando un soggetto politico di primo piano controlla direttamente metà delle tv a livello nazionale (e indirettamente l'altra metà), una buona fetta delle tv locali, le concessionarie di pubblicità e i produttori di format televisivi, un discreto numero di quotidiani e settimanali, il più potente editore italiano.)

Detto questo, una nota divertente:
"Non ero io, ma comunque quei cartelli si leggevano malissimo"

Una fuoriserie intestata al rampollo di casa Savoia fotografata a 140 all'ora
Il ricorso: "Non ero io e la segnaletica è carente". La decisione al giudice di pace

Cortona, eccesso di velocità
Multato Emanuele Filiberto

CORTONA - Di nuovo alla ribalta Emanuele Filiberto di Savoia. Dopo le polemiche legate al risarcimento chiesto allo Stato italiano, il rampollo di casa Savoia finisce nei guai per eccesso di velocità. Sarà il giudice di pace di Cortona, nelle prossime settimane, a dover esaminare il ricorso presentato da Emanuele Filiberto che chiede di annullare una multa di 370 euro contestatagli dalla polizia stradale di Arezzo.

Il 13 giugno scorso una fuoriserie, intestata al principe, è stata 'fotografata' da un autovelox nel tratto cortonese della Due Mari, in località Petraia, nel comune di Cortona (in provincia di Arezzo) a 140 km, in un tratto dove il limite è di 90 chilometri orari. Se il giudice confermerà la multa, saranno applicate anche sanzioni accessorie come la decurtazione dei punti dalla patente.

Emanuele Filiberto, che è residente ad Umbertide, nel ricorso dichiara di non essere lui il guidatore della fuoriserie. Ma non specifica chi sarebbe il guidatore. Inoltre, il principe spiega che la segnaletica, indicante il limite di 90 km "è assolutamente carente e non a norma". La pratica del ricorso è adesso a disposizione del magistrato che deciderà a giorni.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 05/01/2008 alle 20:39
Della comparazione tra questo governo e quello precedente non me ne puo fregar de' meno. ritengo che sia una folle scusa ricattatoria..che ingessa il paese, l'azione politica ed incentivi comportamenti gattopardiani.

Putroppo Desmo si lamenta che la gestione dell'informazione sotto la passata legislatura fosse "cilena", mentre oggi, forse, inizia a mostrare qualche spiragio di libertà.

Secondo me è ancora più pericolosa oggi perche invece di non parlare affatto riguardo i fatti rilevanti, come spesso accadeva, ne parla ma travisandone totalmente il significato. E desmoblu è il frutto lampante di questa mistificazione.

Quindi prendiamo i punti da lui sollevati, additati come meriti del governo attuale ed esaminiamoli:

- il tasso di disoccpazione è diminuito. e io rispondo: e allora? Anche durante il governo berlusconi il tasso di disoccpuazione calò e quello di occupaizone salì. Ciò vuol dire che l'azione berlusconiana, su questo terreno sia degna di lode? niente affatto! come non lo è affatto il trend, secondo Desmo positivo, attuale.

La discesa del tasso di disoccupazione, senza addentrarci troppo in analisi tecniche, vuol dire semplicemente due cose:

-o che la gente sia scoraggiata e quindi rinunci a cercare lavoro

-oppure che un maggior numero di persone che prima non lavoravano, perche comunque il redditto del capofamiglia era sufficiente al sostentamento della famiglia, inizia a lavorare per tirare avanti la baracca.

Fino agli anni '70 pochissime donne lavoravano, dedicandosi ad altre cose, perche lo stipendio del marito era una garanzia. L'economia cresceva a tassi oggi impensabili. Quindi ripeto: il tasso di disoccupazione oggi scende? e allora?!

Inoltre, se il tasso di disoccupaizone scende mentre la produttività rimane costante, ciò significa che la stragrande maggioranza dei lavori sono lavori di merda pagati una miseria (scusate i francesismi). Ed infatti questo è vero perche l'Ocse ha confermato come i salari italiani siano i piu bassi d'europa.

Ma poi non bisogna essere specialiti per fare 2+2 ed aprire un po' gli occhi, invece di rincretinirsi davanti a Riotta ed il Tg3. Se il tasso di disoccupaizone fosse davvero al 5,5 % perche i salari rimangono bassi?
Piu la disoccupaizone è bassa infatti, piu gli stipendi dovrebbero salire, secondo la legge della domanda e dell'offerta. Oppure,detto piu correttamente, poiche i rapporti di forza si bilanciano, spingendo i lavoratori (non essendo pressati dai disoccupati) a chedere maggiori salari...

Quindi: la disoccupazione scende ed i salari si abbassano? minchia che culo! grazie prodi!

Seconda questione: l'avanzo primario sale: e ridico: e allora????
Se questo per te è un merito, per me questo è ancora maggiormente una presa per il culo!

L'avanzo primario è la differenza fra gli incassi (le nostre tasse) e le spese, esclusi gli interessi pagati sul debito pubblico.

Quindi se l'avanzo primario sale, senza essere un cervellone, la razionalità imporrebbe che

1) le pensioni vengano alzate;
2) il welfare venga esteso;
3) i redditi al lavoro dipendente siano sostenuti;
4) ad esempio, che i trasporti e tutti i servizi pubblici migliorati;
5) in definitiva, che il ruolo del pubblico venga esteso.

Infatti, le tasse che paghiamo vorremmo vedercele restituie sotto forma di servizi migliori e possibilmente maggiori ( e per questo io sono lieto di pagare le tasse). Invece, dopo che l'avanzo primario aumento, e Desmo se ne sollazza, accade proprio il contrario!!!

Non sto a ripetere che le pensioni sono talgiate, i pochi residui di welfare gettati sul mercato, ecc ecc ecc.

Dove andranno tutti questi soldi??

Ma, forse ai vari incentivi su rottamazione (agnelli ringrazia), incentivi alle imprese, incentivi all' imprenditorialità, talgio del cuneo, incentivi per la sicurezza sui posti di lavoro (sic!), sgravi fiscali, detassazione sulle speculazioni; incentivi alle banche; incentivi agli speculatori edilizi; incentivi alle scuole private; e potremmo continuare per due settimane.

Insomma, i lavoratori pagano le tasse, l'avanzo primario aumenta (che bello!!!) ..gli sipendi rimangono da fame, il welfare tagliato e le imprese godono, in compagnia di Desmo, che l'avanzo primario sia salito, cosi adesso potranno ricevere piu incentivi.

Infine, mi fanno proprio ridere i "destri" ed i "sinistri" qui dentro, a volte. Non capendo che entrambe le fazioni in realtà giocano all'interno dello stesso recinto. Da una parte, in modo piu delinquenziale e furfantello, dall'altra in modo piu "moderato" intenti a non farsi sgamare da chi dovrebbero essere i proprio referenti.

Basta con sta solfa.

Analizziamo i fatti per quello che sono, senza ogni volta stare preventivamente (con parecchia ignoranza il piu delle volte) a destra e a "asinistra".

questo è prorpio quello che volgiono.

PS: comunque, ancora 3 anni di governo berlusconi e in italia sarebbe successo cio che è accaduto in Argentina nel 2001: a questo punto mi chiedo: che sarebbe stato meglio se avesse rivinto le elezioni?!

 

[Modificato il 05/01/2008 alle 20:51 by pacho]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2008 alle 21:02
Originariamente inviato da pacho

Infine, mi fanno proprio ridere i "destri" ed i "sinistri" qui dentro, a volte. Non capendo che entrambe le fazioni in realtà giocano all'interno dello stesso recinto. Da una parte, in modo piu delinquenziale e furfantello, dall'altra in modo piu "moderato" intenti a non farsi sgamare da chi dovrebbero essere i proprio referenti.

Basta con sta solfa.

Analizziamo i fatti per quello che sono, senza ogni volta stare preventivamente (con parecchia ignoranza il piu delle volte) a destra e a "asinistra".

questo è prorpio quello che volgiono.

PS: comunque, ancora 3 anni di governo berlusconi e in italia sarebbe successo cio che è accaduto in Argentina nel 2001: a questo punto mi chiedo: che sarebbe stato meglio se avesse rivinto le elezioni?!


Sebbene abbiamo visioni molto diverse, non mi sento che condividere quanto hai scritto nel tuo intervento, in particolare l'ultima parte ... a proposito del fatto che l'Italia farà la fine dell'argentina è inevitabile se chi ci deve governare saranno i soliti pagliacci che ci sono adesso o che ci sono stati negli anni passati (in fondo il debito pubblico che abbiamo è una pesante eredità che non è piovuta dal cielo).

Aggiungerei alla tua disamina, un ulteriore aspetto non secondario e cioè l'inflazione, in Europa la massa monetaria aumenta di circa il 13% ... conu una crescita media europea intorno al 3% e una inflazione dichiarata intorno al 2-2,5% mi chiedo perché mai si immette nel sistema finaziario costantemente il doppio se non il triplo di soldi rispetto a quanto i numeri ufficiali indicano, ci sarà in giro qualche divoratore di soldi oppure le statistiche ufficiali sono costantemente taroccate.

 

[Modificato il 05/01/2008 alle 21:05 by Federico Martin]


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 05/01/2008 alle 21:20
Originariamente inviato da Federico Martin

Aggiungerei alla tua disamina, un ulteriore aspetto non secondario e cioè l'inflazione, in Europa la massa monetaria aumenta di circa il 13% ... conu una crescita media europea intorno al 3% e una inflazione dichiarata intorno al 2-2,5% mi chiedo perché mai si immette nel sistema finaziario costantemente il doppio se non il triplo di soldi rispetto a quanto i numeri ufficiali indicano, ci sarà in giro qualche divoratore di soldi oppure le statistiche ufficiali sono costantemente taroccate.


I divoratori son le banche, mentre le statistiche sono taroccate perche sai com'è.. non è bello nemmeno per noi fessi lavoratori - che è da 20 anni che ci dicono che l'iflazione deve rimanere bassa, tagliandoci i salari, diretti e differiti - che vengano regalati soldi pubblici (nostri) a usurai (le banche).

In più aggiungici che se l'inflaizone si alza troppo gli "investitori" (o speculatori?) non sono mica tanto contenti.

Anche se dal punto del capitalista produttivo, un inflazione alta andrebbe a genio dato che potrebbe comperare macchinari ad un prezzo per poi, dato che l'iflazione sale, restituire indietro una massa monetaria avente un valore molto inferiore.

Forse che vogliano proprio che qui il capitalismo produttivo non esista più??

Molto meglio sfruttare la manodopera dei restanti 5 miliardi di persone: sono meno costose, si incazzano meno e li possono fucilare facilmente se alzano la testa.

Qui un operaio o un lavoratore incazzato è pur sempre un operaio o un lavoratori incazzato

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2008 alle 21:55
Originariamente inviato da pacho

Forse che vogliano proprio che qui il capitalismo produttivo non esista più??



Più il capitalismo produttivo viene sostituito dal capitalismo finanziario più inevitabilmente si creano problemi di tipo sociale e più nel lungo periodo si distrugge ricchezza, come la storia ci insegna ... creare soldi dal nulla e la via più semplice per risolvere magari i problemi presenti ma è la strada meno lungimirante in ottica futura, ma è anche questa la strada che molti dei politici che governano tendono ad intraprendere, curando i propri interessi e non guardando mai al di là della punta del proprio naso.

 
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  postato il 06/01/2008 alle 11:31
Caro Pacho, mi spiace che tu mi dia dell'ingenuo a questo modo, e che mi prenda per uno così schierato (con questa maggioranza, poi!). Sto dicendo che, per quanto nebulosa, una politica economica ora c'è, e questo mi pare un bene. Se preferisci i condoni e le cartolarizzazioni..beh, non so che dirti.
In mezzo agli innumerevoli errori e alle innumerevoli mancanze, forse l'unico punto positivo di questo governo è evitare gli slogan ed evitare l'applausometro. La gestione dell'informazione non mi pare né peggiore né migliore del governo precedente, anche perché alla fine gli uomini sono gli stessi: i Mazza, i Mimun, i Vespa, i Fede. E come si vede l'ex premier continua a influenzare direttamente scelte editoriali, servizi, panini e quant'altro...e NON SOLO nelle sue aziende. Poco è cambiato, e questo lamento.
Per quanto fumosi, ALCUNI (e qui ti do ragione) risultati ci sono, e sono convinto che il governo precedente avrebbe fatto carte false per avere anche solo questo. Inoltre, se hanno celebrato anni di insuccessi con la spinta mediatica di cui disponevano, mi chiedo come sventolerebbero una situazione del genere. Il mio discorso era solo questo: gli organi d'informazione si mostrano più pessimisti ora che qualche misero risultato c'è, piuttosto che qualche annetto fa (ma mica tanti), e stranamente i toni più cupi arrivano da dipendenti del leader dell'opposizione e da gente come il presidente dell'"Associazione liberal". Non sono entrato nel merito dei risultati, parlavo d'informazione.
Mi colpisce un po' il modo in cui te la sei presa con il "caro Desmo", accomunandomi tra l'altro alle imprese (figuriamoci...). E soprattutto, se vuoi condurre una critica appropriata, dovresti considerare tutti i fattori. Ad esempio quello più importante (e lampante): la diminuzione della disoccupazione coincide con un forte aumento dell'occupazione regolare degli immigrati. Questo non lo hai ricordato, m'hai fatto solo un discorso su welfare e avanzo primario (che, tra l'altro, ci sta anche).

Comunque non sono uno di quelli che si turano il naso fino a soffocare, o che ingoiano qualsiasi rospo per il "bene comune". Certo, s'è scelto il meno peggio... e di questo sono ancora (un po') convinto. Peccato (per così dire) che non abbiano fatto quello che promettevano, che abbiano deluso un po' tutti, che non riescano a promuovere una politica sociale adeguata, che non abbiano concellato le leggi vergogna o regolarizzato alcune delle storture più evidenti del ns paese. Peccato che ci sia un ministro della giustizia del genere, che ci siano centinaia di sottosegretari e delegati, che Dini possa decidere cosa e come fare, che si abbia ancora bisogno di nascondere le intercettazioni, che la Binetti detti la linea, che..

Non sono un diessino, come hai suggerito più volte, e sono profondamene critico verso questo governo. Altra cosa però è tagliarsi l'uccello per far dispetto alla moglie.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/01/2008 alle 13:16
Cechi.

Cechi i camorristi però, e anche i Napoletani.

I camorristi, perchè pure loro hanno dei figli, per i quali in questa Napoli non c'è futuro. E se ne sciaquano gli zebedei, quando sanno di essere fondamentali per risolvere il problema.
I Napoletani, perchè non dovrebbero battersi solo per non avere un'altra discarica, dovrebbero battersi per avere uno o più inceneritori, non dovrebbero tirare pietre alla polizia, che prima o poi, come in una famosa citazione, s'incazzerà (sembra che ormai solo contro la polizia tutto sia lecito), e pure a ragione, ma dovrebbero tirar pietre alla classe dirigente, quella che fa finta di nulla.

PS: Ho un immondo complesso d'inferiorità verso Saviano. Grande penna e sopratutto grande coraggio, si è rovinato la vita con la speranza che ne valga la pena.
"qualche giorno devi scrivere sulla tastiera con le nocche, perchè non ce la fai a non chiudere i pugni dalla rabbia"

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 06/01/2008 alle 13:31
Vorrei postarvi questo articolo che prova a capire le cause degli incidenti sul lavoro che costano piu di 1200 morti all'anno.


Oggi è morto il sesto operaio della Thyssen Krupp di Torino che una settimana fa rimase ustionato a causa di un incendio provocato dalla combustione dell’olio idraulico contenuto in un flessibile ad alta pressione che si era danneggiato. Questa tragedia è l’ultima in ordine di tempo e sta a dimostrare, come se ce ne fosse ancora bisogno, l’aumento vertiginoso della mortalità sul lavoro che era tipica delle fasi e delle condizioni socio-economiche del capitalismo in epoca vittoriana. Infatti gli operai della acciaieria torinese, in procinto di essere smantellato, erano da tempo obbligati, per effetto del ricatto occupazionale e a causa di un salario reale sempre più modesto, a lavorare su turni di 12 ore anche consecutivamente. Una condizione disumana. Naturalmente con la tragedia si è mosso tutto il mondo massmediatico e con esso tutte le istituzioni più o meno ufficiali che in coro si sono accorte dell’esistenza di operai che andavano a lavorare nelle fabbriche ritenute da alcuni sapientoni luoghi di archeologia industriale per effetto di una sorta di postfordismo[1] che esiste solo nelle loro menti limitate capaci di recepire solo le fantasie di Jeremy Rifkin. Questa strage ha destato le solite reazioni isteriche associate ad una ipocrita meraviglia da parte di tutti, soprattutto dei lavoratori, quando è risaputo che in Italia i morti sul lavoro sono in media 1300 l’anno. In genere si è sempre trattato di muratori per lo più immigrati caduti da un ponteggio o schiacciati da una scavatrice… ordinaria amministrazione[2]. Sta di fatto che ogni giorno si registrano in Italia quattro morti per incidenti sul lavoro, oltre 2.500 infortuni e più di cento invalidità permanenti. I sindacati confederali e quelli più o meno ufficiali si sono subito attivati nel piagnisteo generale, anche con la solita raccolta di fondi per le famiglie, sia per mettersi il cuore in pace sia per sopperire alle carenze dello stato che ormai delega qualsiasi intervento di sostegno al volontariato ed alla buona volontà della gente. Solo pochi anni fa sarebbe stato indetto uno sciopero generale, ma oggi…Nessuno si è preoccupato di accusare il sistema economico che ha come unico fine la spremitura dei lavoratori o quello dei partiti, soprattutto quelli che si fregiano di rappresentarli, di non essere mai intervenuto per sostenere ed applicare sanzioni per le imprese che mettono continuamente a repentaglio la vita degli operai. Figuriamoci, non sono nemmeno in grado di garantire un lavoro dignitoso per la massa dei giovani trattati come schiavi al pari degli operai dimenticati nell’incubo del lavoro in fabbrica…

Non esistono dati affidabili per quanto riguarda gli investimenti in capitale fisso nell’industria italiana[3], certo è che la tendenza generalizzata al declino[4] interessa sicuramente anche questo meschino paese allineato nella intensificazione dello sfruttamento del lavoro salariato con la speranza di raggiungere condizioni di produttività utili per garantire profitti in genere aspirati dalla speculazione finanziaria. I salari reali degli operai negli ultimi trent’anni sono continuamente diminuiti[5] ed il ricatto di un esercito industriale di riserva crescente obbliga i “garantiti” ad accettare condizioni di lavoro disumane con un macchinario che sta invecchiando mantenendosi su una media di 11 anni[6] senza una manutenzione adeguata. I numerosi incidenti ferroviari degli ultimi anni e le morti silenziose nei cantieri edili ne sono una prova tangibile, siamo tornati alle condizioni di vita e di lavoro descritte nel Metello di Vasco Pratolini. Luciano Gallino nel suo libro“L’Italia in frantumi” riporta per il settore siderurgico che “La produttività è salita da 260 tonnellate/uomo del 1980, sul complesso dell’industria, a 670: un primato europeo. Il tutto però con un risultato drammatico per l’occupazione: i 100.000 occupati del 1980 sono diventati oggi (2004) 38.000” Ad una produzione industriale che si mantiene sui livelli del 1995 corrisponde una calo nel grado di utilizzo della capacità ma con una intensificazione dei ritmi di produzione garantita dall’uso massiccio degli straordinari[7]. Occorre poi sottolineare che il settore della manutenzione degli impianti viene dato regolarmente in appalto a ditte esterne con i soliti guadagni speculativi che si assicurano i dirigenti che hanno la responsabilità di appaltare le attività e sappiamo come tali imprese si assicurino contratti che in genere non riescono a soddisfare sempre per effetto dei continui tagli di spesa per massimizzare gli utili. Intanto la crescita economica in questo paese di pagliacci-chiacchieroni ristagna da lungo tempo in tutti i settori (con l’eccezione del comparto dell’edilizia dove il lavoro nero regna sovrano) e ciò dimostra che nonostante condizioni di lavoro disumane la produttività non riesce a riprendere anzi, se non truccassero i metodi di rilevazione, scopriremmo che diminuisce continuamente. Troppi sono i lavoratori che vengono sacrificati nelle ristrutturazioni e quelli rimasti non riescono ormai a sopperire alle esigenze di produttività. Non solo alla Thyssen Krupp erano direttamente gli operai a dover controllare l’efficienza degli estintori (tra l’altro si sono verificati numerosi incendi nella fabbrica prima della tragedia tutti risolti direttamente dagli operai) per cui ci chiediamo “come mai non esisteva un impianto antincendio adeguato ad un processo produttivo a così alto rischio?” Costa troppo. Ed è interessante sapere che alcuni dirigenti della ASL erano consulenti dell’azienda che nel contempo dava in appalto all’esterno la manutenzione degli estintori.

In una trasmissione televisiva strappalacrime un lavoratore della Thyssen-Krupp ha chiesto che venga riconosciuta agli operai la loro dignità, alcuni nostalgici dei tempi andati rimpiangono la “rabbia” che attraversava le fabbriche nell’ondata delle lotte di un periodo ormai passato, in realtà i lavoratori la dignità non devono chiederla a nessuno anzi dovrebbero riprendere in mano il loro destino ad agire di conseguenza: ma non lo fanno, vivono impauriti e completamente schiavizzati in ambienti di lavoro trasformati in gironi infernali dove ognuno bada a se stesso e cerca di tirare avanti. Quando non ce la faranno più sarà tremendo vederli diventare protagonisti di uno sconvolgimento senza precedenti.

di Antonio Pagliarone

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/01/2008 alle 17:20
Originariamente inviato da Subsonico

Cechi.

Cechi i camorristi però, e anche i Napoletani.

I camorristi, perchè pure loro hanno dei figli, per i quali in questa Napoli non c'è futuro. E se ne sciaquano gli zebedei, quando sanno di essere fondamentali per risolvere il problema.
I Napoletani, perchè non dovrebbero battersi solo per non avere un'altra discarica, dovrebbero battersi per avere uno o più inceneritori, non dovrebbero tirare pietre alla polizia, che prima o poi, come in una famosa citazione, s'incazzerà (sembra che ormai solo contro la polizia tutto sia lecito), e pure a ragione, ma dovrebbero tirar pietre alla classe dirigente, quella che fa finta di nulla.

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la mega struttura e il buco milionario
Il «call center spazzatura»
E la Corte dei conti condannò il governatore

Sapete quanta diossina hanno liberato ieri, nel cielo (ex) azzurro di Napoli, i 65 cassonetti di pattume bruciati nelle rivolte di piazza? Poco meno di 9 mila microgrammi. Pari a quanta ne butta fuori l'inceneritore di Marghera in 546 giorni a pieno ritmo. E quante polveri nocive si sono levate, da quei cassonetti? Quante ne espelle il termovalorizzatore di Brescia in 441 giorni. Lo dicono i dati dell'Istituto superiore di sanità basati su numeri del governo svedese. Dati ripresi anche da un ambientalista al di sopra d'ogni sospetto quale il presidente onorario di Legambiente Ermete Realacci.

Certo, lo sa benissimo anche lui che l'ideale sarebbe fare a meno degli inceneritori grazie a una virtuosa riduzione dei consumi, a una raccolta differenziata capillare, al recupero di tutto ciò che è riciclabile, all'uso di nuove tecnologie come quel «dissociatore molecolare» che Alfonso Pecoraro Scanio descrive con l'entusiasmo che Giovanni da Pian del Carpine metteva nel descrivere la residenza del Gran Khan Guyuk. Quello è il punto di arrivo. Ma intanto? Cosa fare, della esondazione di «munnezza» che sta allagando Napoli e le sue disperate periferie? Come rimuovere il bubbone di oggi così da poter approntare le cure di domani? Cosa fare di quelle 95 mila tonnellate di spazzatura che traboccano sulle strade e delle 7 milioni di fetide «ecoballe» («testate» all'inceneritore di Terni, lo hanno bloccato per mesi rivelandosi gonfie di sostanze radioattive) oggi accatastate in oscene piramidi così ingombranti da avere paralizzato l'attività perfino dell'impianto Cdr di Caivano? Il piano Bertolaso Sempre lì si torna: al piano di Guido Bertolaso. Che aveva proposto di guadagnare un anno di tempo scaricando tutto ciò che si poteva nella grande cava dismessa di argilla di Serre, in provincia di Salerno, e usare quel tempo per concludere i lavori al termovalorizzatore di Acerra e insieme avviare sul serio la raccolta differenziata così da permettere ai nuovi impianti di bruciare «ecoballe» vere.

Progetto saltato per l'ennesima ribellione di piazza e sostituito, con la benedizione dello stesso Pecoraro, con la sventurata creazione a pochi chilometri di una discarica nuova, ottenuta a costi esorbitanti abbattendo centinaia di querce secolari. Misteri ambientalisti. E adesso? C'è chi dice che non c'è scampo, piaccia o non piaccia, alla riapertura della orrenda cloaca di Pianura. Chi non vede alternative a caricare decine di treni per la Germania o la Roma nia. Chi suggerisce, come Walter Ganapini, già protagonista di quel «miracolo» che vide Milano risolvere l'annoso problema delle discariche e passare in quattro settimane dal 3 al 33% di raccolta differenziata, di tamponare l'emergenza usando siti dello stato soggetti a servitù militari. Ciò che è certo, è che quelle cataste di spazzatura stanno causando non solo a Napoli ma a tutto il Paese un danno di immagine inaccettabile. Che si aggiunge al danno fatale: l'inquinamento della terra, delle falde, dei pascoli che non solo, come ha ricordato Roberto Saviano, ha fatto impennare del 24% i malati di tumore nelle aree a rischio. Ma ha fatto abbattere migliaia di pecore, mucche, bufale perché il loro latte, come denuncia Realacci, «doveva essere trattato come un liquido tossico da smaltire».

Lo scaricabarile


Cosa sarà deciso? Soprattutto: chi prenderà queste decisioni? E sarà disposto a raccogliere davvero la sfida dichiarando guerra frontale alla camorra? Boh... Lo scaricabarile di questi giorni tra Antonio Bassolino e il governo, Rosa Russo Iervolino e Alfonso Pecoraro Scanio, assolutamente convinti che la colpa non sia affatto loro (o perlomeno vada spartita con tutti) e che dunque ogni richiesta di dimissioni sia pretestuosa, la dice lunga. Tutti colpevoli? Nessun colpevole. La Corte dei conti però, almeno in un caso, è convinta che un colpevole ci sia. E lo ha individuato nel governatore campano. Fu lui, infatti, nel ruolo di Commissario, a dare vita alla Pan (Protezione, ambiente e natura: sic) creata nel 2002, con un capitale di 255 mila euro poi trasferito gratuitamente alla Provincia di Napoli e all'Arpac (l'agenzia regionale di protezione ambientale), per dare un servizio informativo sull'emergenza ambientale ma rivelatasi un carrozzone clientelare. Venti mila dipendenti Non l'unico carrozzone, sia chiaro. Come ha scritto sul Corriere del Mezzogiorno Simona Brandolini, con la scusa dell'emergenza i dipendenti dei 18 consorzi di bacino sono via via aumentati fino a diventare ventimila: «Uno ogni 300 abitanti. La Lombardia produce più immondizia della Campania ma per ogni netturbino lombardo risultano esserci 25 netturbini campani ».

Di più: «Quelli che devono raccogliere la "sfraucimma" (cioè il materiale di risulta dei cantieri) sono allergici alla polvere, quelli che devono selezionare il cartone non possono sollevare più di due chili causa un mal di schiena ben certificato». Per non dire di quanti hanno denunciato il Commissariato perché «non lavorando, si sono giocati lo stipendio a tressette». Tornando al Pan, la sentenza della Corte dei conti dice che assunse senza motivo 100 lavoratori socialmente utili. In realtà, stando al bilancio della società, al 31 dicembre 2006 gli Lsu erano 180. Su un totale di 208 lavoratori. Che facevano? In 34, come abbiamo raccontato, «lavoravano » a un call center dove ricevevano mediamente una telefonata a testa alla settimana. Gli altri seguivano non meglio precisati progetti degli enti locali, in particolare della Provincia di Napoli, il cui presidente è quel Riccardo Di Palma che del commissariato per l'emergenza (dettaglio stigmatizzato della commissione parlamentare presieduta da Paolo Russo, anche per i 400 mila euro di compensi) era consulente.

Risultati? L'anno scorso ha incassato 4,3 milioni di euro di fondi pubblici (insufficienti perfino a pagare gli stipendi: 5,6 milioni) chiudendo con un buco di 1,2. L'anno prima, nel 2005, ne aveva persi il doppio: 2,3. Un disastro tale che due mesi fa, quando stava per arrivare la sentenza di primo grado (in appello si vedrà: auguri) la società è stata cancellata. Meglio, è stata fusa in un'altra, l'Arpac multiservizi, controllata dall'Arpac, l'Agenzia regionale di protezione ambientale. Troppo tardi, però, per evitare la stangata dei giudici contabili. Che chiedono a Bassolino di risarcire 3,2 milioni di euro.

Sergio Rizzo
Gian Antonio Stella

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Fonte corriere.it

Ma tranquilli, adesso arriva il governo Prodi ha sistemare le cose, come se fino ad adesso hanno dormito nell'Italia che non c'e' ... sono 15 anni che c'e' l'emergenza rifiuti in campania e il prodi se ne accorge adesso ... bastava che invece di andare a sciare si faceva uno spazzatour

http://it.youtube.com/watch?v=CPbDwrWh49g&feature=related

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Bravi, bella figura ci facciamo ... a dimenticavo come mai gli amministratori locali, dal sindaco Jervolino al Presidente di regione nonché commissario dell'emergenza rifiuti sono ancora al loro posto, in un paese civile e dove le persone abbiano un minimo senso di civiltà si sarebbero dimesse già da un pezzo almeno PER MANIFESTA INCAPACITA' AD AMMINISTRARE, ma forse una risposta c'e' ... leggo che tra i 45 saggi del PD ci sono anche loro, molto bene ecco il nuovo che avanza ... tra non molto riusciranno a trasformare l'Italia in una Pattumiera.

A dimenticavo l'ultima cosa, in piena emergenza di questi giorni come mai il sempre verde nonché illustrissimo MINISTRO dell'AMBIENTE PECORARO non si sente e non dice nulla, forse perchè è ancora in vacanza ??????



Avanti così ... di male in peggio

 
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  postato il 06/01/2008 alle 17:57
Beh, Pecoraro Scanio s'era espresso sul problema rifiuti già a maggio, prima del dl che individuava quattro "depositi" (uno dei quali a Serre). La sua idea era di riqualificare cave e altri siti ed avviare dei centri di riciclaggio. Questo a quel che ne so io.
In questi giorni è intervenuto la vigilia di Natale e nei primi giorni dell'anno, mentre stranamente chi lo critica di più è "il giornale".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/01/2008 alle 19:12
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, Pecoraro Scanio s'era espresso sul problema rifiuti già a maggio, prima del dl che individuava quattro "depositi" (uno dei quali a Serre). La sua idea era di riqualificare cave e altri siti ed avviare dei centri di riciclaggio. Questo a quel che ne so io.
In questi giorni è intervenuto la vigilia di Natale e nei primi giorni dell'anno, mentre stranamente chi lo critica di più è "il giornale".


Peccato che l'emergenza rifiuti in Campania c'e da 15 anni, e possibile che il ministro pecoraro non ha mai saputo nulla tanto più che Napoli è il suo collegio di elezione.

Aggiungo che persino un personaggio come Eugenio Scalfari arriva a dire nel suo editoriale quanto segue, vuol dire che proprio si è passato ogni limite della decenza ...

" ... A Napoli sì. Da quindici anni. Non è e non può essere un problema antropologico. Semplicemente: le istituzioni non funzionano, la camorra ne approfitta, non funziona la Regione, non funziona il Comune, non funziona il Commissario ai rifiuti, non funzionano le imprese addette a quel servizio. Celentano avrebbe detto: non funziona il rubinetto di casa mia.

Dovevano puntare sui termovalorizzatori e sulla raccolta differenziata. Le discariche avrebbero dovuto essere una valvola "tattica" per ospitare alcune punte stagionali, come accade in tutte le altre regioni italiane e nel mondo intero. Invece le discariche sono diventate la soluzione preminente e permanente facendo la ricchezza dei proprietari di quei terreni e l'infelicità dei loro abitanti.

Solo adesso, con almeno dieci anni di ritardo, si è deciso di costruire un termovalorizzatore che - si dice - entrerà in funzione tra un anno, ma più probabilmente ce ne vorranno almeno tre. Dovrà smaltire l'accumulo di rifiuti che nel frattempo sarà stato stoccato nelle discariche riaperte con l'ausilio della forza pubblica in tenuta da sommossa.

Chi ha commesso questo macroscopico errore? Forse i Verdi hanno qualche responsabilità, ma i responsabili principali sono il governatore Bassolino e il sindaco di Napoli, Russo Iervolino.

Ho avuto in passato simpatia e stima per entrambi, ma adesso sia la stima che la simpatia si sono molto attenuate. Penso che dovrebbero andarsene. Scusarsi e andarsene. Mi auguro che il presidente del Consiglio glielo chieda. La loro uscita di scena non è certo la bacchetta magica per far sparire la montagna di rifiuti che ammorba la città e i paesi del circondario, ma rappresenta comunque la doverosa punizione dell'errore strategico compiuto e nel quale per anni hanno perseverato ... "

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Io certe volte provo profonda vergogna di essere italiano, certa gente non può e non deve rappresentarci, indipendentemente dallo schieramento politico che rappresentano, chi ha responsabilità di sorta se fallisce è giusto che paghi ma non solo con la destituzione anche con il rimborso materiale dei danni causati, il problema è che questo NON AVVIENE MAI, dopo hai voglia a dire che pagare le tasse è bellissimo.

Per l'emergenza dei rifiuti in Campania si sono spesi oltre 2 Miliardi di € di soldi pubblici, e se questi sono i risultati beh allora siamo a posto.

 

[Modificato il 06/01/2008 alle 19:15 by Federico Martin]


 
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  postato il 06/01/2008 alle 20:40
Mah, P. Scanio è ministro da un anno e mezzo, non da 15 anni. DA questo punto di vista, è dai tempi di Tangentopoli che in Campania esiste questo problema. Vuol dire che già dal finire della prima repubblica tutti- o quasi- se ne sono fregati altamente, quindi mi sembra riduttivo dar le colpe a Scanio o Prodi e compagnia cantante.
Poi io mi chiedo quale sia il peso reale dell'emergenza, le collusioni con la Camorra, la possibilità di evitare davvero le fughe di capitali (le cifre che tu hai elencato, per intenderci). In quella zona la criminalità organizzata è inserita ovunque, e ovunque raccoglie soldi. Anche solo un termovalorizzatore (ma anche l'ASSENZA di un termovalorizzatore) può portare a nuovi e grassi introiti. Mi chiedo anche come mai una quantità simile di rifiuti si trovi per le strade, perché le discariche non funzionino etc etc.

 
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  postato il 06/01/2008 alle 20:58
certo che vedere la soluzione al problema-rifiuti grazie ad un inceneritore (o termovalorizzatore, se si preferisce il softcore [valorizzatore de che?]) vuol dire essere fortemente miopi, quasi ciechi (o non vedenti, sempre se si preferiscono le versioni soft).
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/01/2008 alle 21:19
Originariamente inviato da desmoblu

Mah, P. Scanio è ministro da un anno e mezzo, non da 15 anni. DA questo punto di vista, è dai tempi di Tangentopoli che in Campania esiste questo problema. Vuol dire che già dal finire della prima repubblica tutti- o quasi- se ne sono fregati altamente, quindi mi sembra riduttivo dar le colpe a Scanio o Prodi e compagnia cantante.
Poi io mi chiedo quale sia il peso reale dell'emergenza, le collusioni con la Camorra, la possibilità di evitare davvero le fughe di capitali (le cifre che tu hai elencato, per intenderci). In quella zona la criminalità organizzata è inserita ovunque, e ovunque raccoglie soldi. Anche solo un termovalorizzatore (ma anche l'ASSENZA di un termovalorizzatore) può portare a nuovi e grassi introiti. Mi chiedo anche come mai una quantità simile di rifiuti si trovi per le strade, perché le discariche non funzionino etc etc.


I due miliardi sono i soldi spesi dal 1994 quando il dramma dei rifiuti della campania si è trasformata in emergenza e sono stati costituiti commissari ad hoc (ben 5).

Chi doveva risolvere il problema ha fallito nel suo compito, non vedo perché non dovrebbe dimettersi dalle cariche che ricopre.

Per quanto riguarda pecoraro, anche se è solo da un anno e mezzo al governo aveva il dovere, visto la carica istituzionale che ricopre, di intervenire per tempo, tra l'altro ben conoscendo la situazione visto che è originario proprio di quelle zone e se non l'ha fatto ha delle responsabilità.

Se si è giunti a questo punto, una situazione INDEGNA, chiunque aveva il dovere di intervenire e non l'ha fatto ma ha dormito è giusto che si assuma le responsabilità, e ora di finirla con gli scarica barile, etc., etc. ... se non si è in grado di gestire le situazione anche in un contesto difficile allora che ci stanno a fare su quelle poltrone, a scaldarle e basta ????

Nessuno li obbliga a fare ministri, presidenti, commissari e quant'altro, ma se lo fanno siccome vengono lautamente remunerati si devono assumere in toto le responsabilità di situazioni indegne e penose che recano un danno enorme a tutto il paese.



 
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  postato il 06/01/2008 alle 23:31
Su questo siamo d'acordo, ma allora dovremmo buttare fuori a calci chi ha governato (a livello provinciale e regionale, ma anche nazionale) da 14 anni a questa parte. Per la cronaca, io non avrei problemi.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/01/2008 alle 11:40
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

certo che vedere la soluzione al problema-rifiuti grazie ad un inceneritore (o termovalorizzatore, se si preferisce il softcore [valorizzatore de che?]) vuol dire essere fortemente miopi, quasi ciechi (o non vedenti, sempre se si preferiscono le versioni soft).


Da qualche parte bisognerà pur cominciare. E dato che non ce li vedo proprio milioni di napoletani ad attuare la raccolta differenziata, per ora, e il sistema delle discariche si sa da almeno 20 anni che non è più tollerabile dal nostro territorio, serve un sistema per liberarsi dai rifiuti meno artigianale di quello che prevede la combustione sulle strade.

 

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  postato il 07/01/2008 alle 13:37
UN'altra cosa intelligente, che si potrebbe fare per trovare una fonte di guadagno dalle discariche ormai inammovibili, sarebbe costruire impianti che riescono a ricavare energia dai gas sprigionati dai rifiuti in malora. Qui in Puglia qualche impianto di questo tipo c'è.

 

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  postato il 07/01/2008 alle 15:10
Speravo che con il 2008 si chiudesse l'esperienza degli OT sulla politica... invece l'infausto thread "Fatti di politica" è stato rinnovato e permetterà - in assenza di una triade di moderatori ad hoc per questo thread 24ore su 24 - di dare libero sfogo agli istinti politici più belluini, magari, come mi è capitato di vedere, in ore in cui si disputavano gli ultimi km delle più importanti corse...

So che non siete tutti così, so che non sarete tutti d'accordo con me, so che mi prenderò delle critiche (ah, scusatemi in anticipo se qualcuno si sente offeso da queste righe), ma continuerò a tenermi lontano il più possibile da questo thread.

 

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  postato il 07/01/2008 alle 17:12
Beh, se si può parlare di basket non vedo perchè non si possa parlare di politica...sempre che lo si faccia in modo civile.
 
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  postato il 09/01/2008 alle 19:30
(prefazione: mi scuso per l'ennesimo intervento, ma mi pareva interessante)

..però!
L'intervista mai fatta a Beppe Grillodal blog "piovono rane" di A.Gilioli, L'Espresso

Una storia un po’ lunga, ma se avete voglia di leggerla fino in fondo vi dirà parecchio su Beppe Grillo.

Il giorno 2 gennaio, come molti, ho letto e visto in Internet il “discorso di Capodanno” di Grillo. Nel quale, come si ricorderà, è stato lanciato il V-day contro i giornali per il 25 aprile prossimo venturo.

Tra le altre cose, nel suo discorso Grillo prevedeva con certezza che tutti media “mainstream” avrebbero volutamente ignorato il suo V-day sui giornali, visto che la cosa riguardava direttamente gli interessi delle testate e dei loro proprietari.

Il fenomeno Grillo mi interessa, da tempo vado scrivendo diverse cose sulle storture del sistema editoriale in Italia (a partire dall’Ordine e dalla legge sulle provvidenze) e credo anche che i giornali debbano interessarsi delle fasce della società che Grillo più o meno rappresenta.

Quindi il giorno stesso telefono a Grillo sul suo cellulare per proporgli un’intervista sul tema del V-day contro la stampa, la “vera casta” come dice lui.

Grillo mi risponde quasi subito, con gentilezza, ma nicchia un po’ sull’intervista: «Io sono un monologhista», mi dice testualmente. «Invece dell’intervista le scrivo un pezzo io e voi lo pubblicate su L’espresso».

Io gli rispondo che un pezzo no, non ci interessa, che per quelli c’è già il suo seguitissimo blog e noi invece vorremmo un confronto, anche aspro magari, sul tema che ha lanciato, il V-Day contro i giornali.

Gli prometto che però, ovviamente, tutte le sue risposte saranno riportate senza variazioni e senza alcuna censura, che ha la più assoluta libertà di dire quello che gli pare, che sono dispostissimo a mandargli i suoi virgolettati per approvazione a intervista scritta.

«Mah», dice lui, «non so, io non dò il mio meglio in queste cose».

Insisto, gli faccio presente che un confronto civile è il modo migliore per far crescere e circolare le idee, gli propongo di andarlo a trovare dove si trova e alla fine sembro parzialmente convincerlo: «D’accordo, facciamolo», dice, «ma non di persona. Mi mandi le sue domande via mail e io le rispondo subito dopo le feste».

Il giorno dopo mi metto al mio pc e una dopo l’altra snocciolo le domande.

Sono tutte molto semplici, anche se non a zerbino.

Gli chiedo ad esempio se non ritiene che i giornali e la Rete possano convivere, visto che la tivù non ha ucciso la radio.

Se non crede che grazie alla loro buona salute economica molti giornali possano fare anche ottime inchieste, e gliene elenco alcune di questo e di altri giornali. Gli faccio l’esempio di Mastella, su cui diversi giornali hanno fatto inchieste ampiamente riprese dallo stesso Grillo nel suo blog.

Gli chiedo dunque se non pensa che sia sbagliato mettere sullo stesso piano i quotidiani di partito inesistenti che prendono soldi direttamente dallo Stato e i giornali veri - magari perfino utili al dibattito sociale e al controllo sulla politica - che hanno solo detrazioni postali e contributi per la carta.

Gli chiedo se è consapevole che con l’abolizione totale e indistinta delle provvidenze probabilmente morirebbero voci come il Manifesto o come l’Internazionale, su cui lui stesso scrive una pagina ogni settimana, e gli chiedo se questo secondo lui sarebbe un passo in avanti per la nostra società.

Gli chiedo perché nel discorso di Capodanno ha esaltato come “ultimi giornalisti liberi” Biagi e Montanelli contrapponendoli a tutti gli altri, visto che anche Biagi e Montanelli scrivevano sui grandi giornali secondo lui servi e di “casta”.

Gli chiedo se in questo suo condannare senza eccezioni i giornali e i giornalisti ce n’è qualcuno che salverebbe, che secondo lui non fa parte della casta.

Gli chiedo se considera parte della casta anche quelle migliaia di giornalisti sottopagati e precari che ormai lavorano in gran parte delle redazioni.

Gli chiedo come può dire che tutti i giornalisti sono casta, visto che la grandissima parte di loro ha come unico privilegio il biglietto gratis ai musei, e per il resto si paga come tutti gli altri comuni mortali la casa, il cinema, il treno, l’autobus, il biglietto allo stadio e così via.

Già che ci sono, gli chiedo perché non risponde mai agli altri blog, visto che predica i blog come mezzo di comunicazione dell’avvenire.

Gli mando il tutto con una bella mail.

Passa la Befana, passano altri due giorni ma da Grillo nessuna risposta.

Gli mando un sms per ricordargli il nostro accordo, lui non risponde.

Gli mando un’altra mail copiaincollando la precedente, nel caso la prima si fosse persa.

Niente.

Questa mattina, 9 gennaio, gli telefono:

«Pronto buongiorno sono Gilioli de L’espresso, la disturbo?»
«Certo, lei mi disturba sempre».


«Mi dispiace. Volevo sapere se ha visto le domande che le ho mandato…».
«Certo che le ho viste e non intendo minimamente risponderle».


«Come mai?»
«Perchè sono domande offensive e indegne».


«Mi scusi, ma non mi pare, sono solo domande. Servono a un confronto. Se lei mi dà le sue risposte per iscritto, io le trascrivo tali quali, le dò la mia parola».
«No, non se ne parla neanche, lei non ha capito niente. Buongiorno».


«Buongiorno».

Da questa ridicola esperienza, deduco due o tre cose di cui credo di avere ormai la certezza.

Primo: Grillo ha una paura fottuta del confronto. Sa che il suo linguaggio apocalittico e assertivo non ha niente a che vedere con lo scambio di idee e con il dibattere. E’ chiuso nel suo monologhismo. Sa di non avere argomentazioni razionali forti per difendere le sue affermazioni a tutto tondo, sa che il confronto lo obbligherebbe a qualche sfumatura e sa che probabilmente le sfumature lo annienterebbero, visto che il suo successo è figlio della sua assertività.

Secondo: Grillo ha una strategia di comunicazione basata sul vittimismo da censura. Io gli avevo promesso tre o quattro pagine di intervista su “L’espresso”, lui ha preferito non apparire per poter dire che la grande stampa lo ignora e lo censura. Bene, visto che da qui al 25 aprile andrà strillando al mondo che i giornali non parlano del suo V-Day perché ne hanno paura, si sappia che questo giornale voleva concedergli ampio spazio ma che lui lo avrebbe accettato solo per monologare, per ospitare la sua invettiva, e non per un’intervista. Nemmeno il più tracotante politico della Casta, a fronte di una richiesta di intervista, risponde “O scrivo io da solo e senza domande o niente”.

Terzo: Grillo con ogni probabilità usa così tanto Internet - e detesta così tanto i giornali - proprio perché il blog gli consente questo non-confrontarsi, questo non-dibattere. Perfino Berlusconi - dopo i primi tempi in cui mandava le videocassette registrate ad Arcore - ha imparato a rispondere alle domande dei giornalisti. Grillo no. Grillo si trincera dietro Internet per non ricevere domande, per non confrontarsi. Per esaltare, come direbbe lui, le sue caratteristiche di “monologhista”.

Attenzione, ragazzi, perché se questo è il futuro della politica in Rete fa veramente schifo.

Ps. Il direttore di Internazionale mi corregge precisando che il suo giornale non prende provvigioni. Chiedo scusa per l’inesattezza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/01/2008 alle 20:55
Napoli, 9 gen. (Adnkronos) - Poco dopo le ore 19.30 due squadre dei vigili del fuoco arrivate di rinforzo da Foggia e di stanza alla caserma di Pozzuoli (Napoli) sono state aggredite al rione Traiano da una trentina di teppisti. I vigili del fuoco sono stati fatti scendere dai due mezzi e picchiati: 6 su 8 sono finiti all'ospedale.

(ANSA) - POZZUOLI (NAPOLI), 9 GEN - Due mezzi dei vigili del fuoco e un'auto dei cc sono stati assaliti da manifestanti; 7 vigili sono stati feriti a sassate. E' accaduto a Pozzuoli: gli automezzi sono stati distrutti. Un'autopompa e un'autobotte sono state date alle fiamme. Nell'assalto sono rimasti feriti sette pompieri, colpiti con sassi e medicati in ospedale. Nessuno di loro e' in condizioni gravi. Un'auto dei cc e' stata assaltata da un gruppo di ragazzi in motorino, con un lancio di sassi.

Fonte adnkronos e ansa
Questi personaggi (questi e non la popolazione in generale) meritano di morire seppelliti sotto una montagna di monnezza.

Ps: conosco Napoli e la Campania per averci vissuto (e lavorato) alcuni anni fa.
Allora la situazione era ancora "vivibile".
Oggi è questa:



Fonte blogeko.info, ansa.it e ilgiornale.it

Una città e una zona splendida.
Che tristezza vederla ridotta così!!!

 

[Modificato il 09/01/2008 alle 21:36 by stress]

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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  postato il 10/01/2008 alle 14:23
Ps: Rifiuti: Viminale, supporto a VVFF

Sinergia e piu' intelligence contro 'bande di teppisti'
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - 'Un forte supporto ai Vigili del Fuoco' per l'emergenza rifiuti ed al commissario De Gennaro sono stati ribaditi nel vertice al Viminale. Durante il vertice e' stato sottolineato che nel Napoletano stanno operando in questi giorni 'bande di teppisti senza una strategia complessiva' e per contrastarli e' stata decisa la massima sinergia, rafforzamento dell'intelligence e delle investigazioni. Sara' quindi intensificata l'attivita' di squadre di intervento rapido.

Fonte ansa.
Ripeto, queste persone (chi governa li chiama teppisti io invece li chiamo delinquenti) devono morire seppelliti da montagne di immondizia.

Sfortunatamente la popolazione è quella che paga le conseguenze + gravi

 

[Modificato il 10/01/2008 alle 16:25 by Monsieur 40%]

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  postato il 10/01/2008 alle 16:24
Originariamente inviato da Frank VDB

Speravo che con il 2008 si chiudesse l'esperienza degli OT sulla politica... invece l'infausto thread "Fatti di politica" è stato rinnovato e permetterà - in assenza di una triade di moderatori ad hoc per questo thread 24ore su 24 - di dare libero sfogo agli istinti politici più belluini, magari, come mi è capitato di vedere, in ore in cui si disputavano gli ultimi km delle più importanti corse...

So che non siete tutti così, so che non sarete tutti d'accordo con me, so che mi prenderò delle critiche (ah, scusatemi in anticipo se qualcuno si sente offeso da queste righe), ma continuerò a tenermi lontano il più possibile da questo thread.



Evidentemente Frank aveva ragione.

Pacho, Stress... mai più.

 

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  postato il 10/01/2008 alle 16:27
Originariamente inviato da stress

Questi personaggi (questi e non la popolazione in generale) meritano di morire seppelliti sotto una montagna di monnezza.


Per queste persone basta la galera.
Come per tutte le altre.
L'espressione "merita(no) di morire" mi dà il voltastomaco.

 

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  postato il 10/01/2008 alle 16:36
Mario fin quando le opinioni personali si possono esprime in libertà e senza offendere altri io le esprimo.
Per me quei delinquenti che stanno peggiorando ancor di + la situazione a Napoli non meritano di vivere perchè stanno dimostrando di disprezzare tutti i valori del vivere civile mettendo con le loro azioni in pericolo la vita sia dei cittadini che di chi (pompieri, forze dell'ordine, medici e paramedici) in quelle zone ci vive e ci lavora.
In carcere stai tranquillo che già ci sono stati altre volte ci torneranno.

Mi preme però dire che io non mi sono mai permesso di offendere deliberatamente qualcuno.
Al massimo ho risposto (e me ne scuso con gli altri) alle provocazioni.
Con questo pongo termine alla mia presenza in questo 3d.
per il resto si vedrà.

Tante belle cose a tutti.
Anche a Pacho.

 

[Modificato il 10/01/2008 alle 16:40 by stress]

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  postato il 17/01/2008 alle 11:59
C'è qualcosa che non mi torna:
La storia ha un esito "politico". Mastella impone ai suoi assessori di far presente a Bassolino che cadrà la giunta se, lo sgarbo non verrà riparato. Il primo dicembre 2006 dice Nocera a Camilleri: "Ho fatto un'altra mezzora con Clemente. Lui ha detto: "Non me ne fotte proprio... Di certo non voglio l'azienda dei trasporti di Benevento, perché vi sputo in faccia a tutti quanti. Deve essere una cosa di dignità regionale". Osserva il gip, che così sarà. All'Udeur tocca il commissario dell'Area di Sviluppo Industriale di Benevento. La giunta non cade. (da repubblica.it)


11:36 Benevento, cominciata manifestazione di solidarietà

"Noi siamo persone per bene, non monnezza", "Siamo gli umili della politica che soffrono e combattono con dignità ": sono questi alcuni slogan che i simpatizzanti dell'Udeur stanno mostrando in piazza IV Novembre, avanti la Prefettura di Benevento, dove ha avuto inizio il corteo di solidarietà nei confronti del leader dell'Udeur, Clemente Mastella e di sua moglie Sandra. Al momento sono circa 300 le persone che si sono radunate, tra cui il primogenito dei coniugi Mastella, Pellegrino, numerosi amministratori locali sanniti e di altre località della regione, alcuni dei quali indossano le fasce tricolori.
11:29

 
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  postato il 17/01/2008 alle 15:43
Presto in usciat nelle migliori librerie del Sannio, "Quei miei eccessi un pò barocchi" autobiografia di Clemente Mastella.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 23/01/2008 alle 15:41
Bossi: "O al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi"
"Cade, cade. Può reggere alla Camera ma cade al Senato". È quanto ha dichiarato dal leader della Lega, Umberto Bossi. Che poi ha aggiunto: "O andiamo al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi".

fonte: http://www.repubblica.it

Mazza, se ci sei, batti un colpo! Questa volta non c'è un pazzo che può premere il grilletto?

 

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  postato il 23/01/2008 alle 15:58
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

Bossi: "O al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi"
"Cade, cade. Può reggere alla Camera ma cade al Senato". È quanto ha dichiarato dal leader della Lega, Umberto Bossi. Che poi ha aggiunto: "O andiamo al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi".

fonte: http://www.repubblica.it

Mazza, se ci sei, batti un colpo! Questa volta non c'è un pazzo che può premere il grilletto?


E' da galera...però gli darebbero l'infermità mentale e la farebbe franca.


 
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  postato il 23/01/2008 alle 18:02
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Bossi: "O al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi"
"Cade, cade. Può reggere alla Camera ma cade al Senato". È quanto ha dichiarato dal leader della Lega, Umberto Bossi. Che poi ha aggiunto: "O andiamo al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi".

fonte: http://www.repubblica.it

Mazza, se ci sei, batti un colpo! Questa volta non c'è un pazzo che può premere il grilletto?


E' da galera...però gli darebbero l'infermità mentale e la farebbe franca.



E' lo stesso individuo che in tempi non sospetti diede del mafioso al suo principale alleato (e venne querelato), che incitò i suoi ad andare a stanare i fascisti (quelli di AN) nelle loro case e che disse di voler usare la bandiera italiana come carta igienica.
Complimenti al centro-sinistra che affiderà di nuovo in paese in mano a certi soggetti.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 18:39
Ne parlavo giusto oggi con un amico, in pausa pranzo: se abbiamo i Berlusconi e i Mastella è perchè abbiamo permesso che fossero al loro posto. Ma se lo abbiamo permesso è anche perchè possono farci qualsiasi cosa, tanto la sera ci sono le veline che scosciano.
Incerti se la colpa maggiore sia del ladro o di chi si lascia i soldi nella tasca di dietro, abbiamo affogato i dubbi nella salsa di soia e nei ravioli al vapore.

 
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  postato il 23/01/2008 alle 18:52
In questi giorni sto leggendo il libro "La Casta" di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, si parla di tutti i privilegi di cui gode la nostra classe politica, molte cose erano già risapute ma ce ne sono alcune che non possono non provocare nel lettore un travaso di bile.
Finchè questa classe politica non sarà spazzata via da una evntata di cambiamento continueremo per tanti altri anni ad assistere a penosi teatrini come quelli attuali.
Mi sto concentrando nel trovare un modo creativo per annullare la mia scheda alle prossime elezioni.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 18:54
Secondo me possiamo utilizzare l'idea di un mio caro amico.
Su tutte le schedere scrivere: MARADONA!

 

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  postato il 23/01/2008 alle 19:04
Originariamente inviato da Laura Idril

Secondo me possiamo utilizzare l'idea di un mio caro amico.
Su tutte le schedere scrivere: MARADONA!


Ottima idea, la prenderò in seria considerazione insieme all'opzione Zapatero

 

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  postato il 23/01/2008 alle 19:07
Ho trovato!!! Farò come lui

http://www.youtube.com/watch?v=Wi0vJwRAcQI

 

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  postato il 23/01/2008 alle 19:19
Mah, Zapatero non male, ma anche Ayrton Senna..

E per la casta...se facessero le loro schifezze nel limite del descrivibile (in pratica: auto blu ma niente leggi per favorirsi, salvarsi, intascare miliardi) e però facessero leggi giuste funzionali e funzionanti, io non mi lamenterei nemmeno troppo. Direi: ok, io giro in autobus e pago la macchina con la sirena...però almeno hanno fatto una buona legge.
Il problema è che se oltre che privilegiati sono anche inutili...allora la faccenda cambia.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/01/2008 alle 20:40
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

Bossi: "O al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi"
"Cade, cade. Può reggere alla Camera ma cade al Senato". È quanto ha dichiarato dal leader della Lega, Umberto Bossi. Che poi ha aggiunto: "O andiamo al voto o c'è la rivoluzione. Troveremo le armi".

fonte: http://www.repubblica.it

Mazza, se ci sei, batti un colpo! Questa volta non c'è un pazzo che può premere il grilletto?


Basta un filo d'aria e cade per terra il signor "Ce l'ho duro", altro che rivoluzione!

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 24/01/2008 alle 15:52
E con un colpo di reni al fotofinich forse prodi ce la fa...


15:49 Cossiga: voterò fiducia a Prodi ma è l'ultima volta
Francesco Cossiga dichiarerà in Senato che voterà a favore del governo Prodi per carità di patria, aggiungendo che "questa volta sarà l'ultima, perché la democrazia e il sistema politico italiano non può passare da cardiopalma a cardiopalma"


15:47 Fabris: Cusumano si dissocia da Udeur
Il senatore Nuccio Cusumano si dissocerà in Senato dall'Udeur sul voto di fiducia al governo Prodi, ma non è ancora chiaro se non parteciperà al voto o se voterà per Prodi. Lo ha riferito il capogruppo dell'Udeur alla Camera, Mauro Fabris. "Siamo allibiti - ha detto Fabris - perché Cusumano sta con Mastella fin dall'inizio; è un tradimento che non riusciamo a capire, ma che sicuramente non ha ragioni politiche, bensì di altro tipo". Fabris ha quindi riferito che Cusumano si è iscritto a parlare per la discussione generale e non nelle dichiarazioni di voto finale

(repubblica.it)

 
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  postato il 24/01/2008 alle 16:08
Originariamente inviato da Serpa

E con un colpo di reni al fotofinich forse prodi ce la fa...


15:49 Cossiga: voterò fiducia a Prodi ma è l'ultima volta
Francesco Cossiga dichiarerà in Senato che voterà a favore del governo Prodi per carità di patria, aggiungendo che "questa volta sarà l'ultima, perché la democrazia e il sistema politico italiano non può passare da cardiopalma a cardiopalma"


15:47 Fabris: Cusumano si dissocia da Udeur
Il senatore Nuccio Cusumano si dissocerà in Senato dall'Udeur sul voto di fiducia al governo Prodi, ma non è ancora chiaro se non parteciperà al voto o se voterà per Prodi. Lo ha riferito il capogruppo dell'Udeur alla Camera, Mauro Fabris. "Siamo allibiti - ha detto Fabris - perché Cusumano sta con Mastella fin dall'inizio; è un tradimento che non riusciamo a capire, ma che sicuramente non ha ragioni politiche, bensì di altro tipo". Fabris ha quindi riferito che Cusumano si è iscritto a parlare per la discussione generale e non nelle dichiarazioni di voto finale

(repubblica.it)


Cossiga è anche quello che ha profetizzato la vittoria di Prodi grazie a un'epidemia di infezioni alla vescica tra le fila di forza Italia...

 

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  postato il 24/01/2008 alle 16:45
Orrore, ribrezzo, raccapriccio. Questi sono i miei sentimenti guardando lo spettacolo che stanno offrendo al Senato.
Sono tutti dei Cusumani...pardon dei casi umani!

 

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  postato il 24/01/2008 alle 17:36
Cusumano nuovo ministro della giustizia!!!

Se fossi io in Prodi prima incasserei la fiducia e poi, appena finita la votazione farei a tutti il gesto dell'ombrello dicendo "e adesso vado a dimettermi!!!"

 

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