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Autore: Oggetto: la mafia del ciclismo

Livello Fausto Coppi




Posts: 2337
Registrato: Jan 2007

  postato il 07/10/2007 alle 22:38
Lo vogliono fare fuori perchè le sue azioni e le sue dichiarazioni rappresentano una spina costante nel fianco di un certo ambiente delle due ruote a pedali. Denunci il doping? E noi non ti vogliamo alle nostre corse. E' questa la sensazione che emerge corposa dalla vicenda che in queste ore sta coinvolgendo Ivano Fanini e l'Amore&Vita Mc Donalds. Dopo varie vicissitudini è arrivato il no ufficiale alla partecipazione della sua squadra a due corse importanti, l'Eroica Monte Paschi di Gaiole in Chianti che si corre martedì prossimo sulle strade sterrate di una volta e il G.P. di Peccioli, storica manifestazione cui la formazione di Lucca ha partecipato per ben 25 anni consecutivamente. Motivo? Da una parte, il no deciso degli organizzatori della Rcs da addebitare, secondo lo stesso Fanini, ad una sua vecchia ruggine con Angelo Zomegnan il patron del Giro e delle corse della "rosea"; dall'altra non meglio precisati criteri tecnico-sportivi. Non certo la "caratura" della formazione, vista la presenza di altre squadre simili come potenziale. L'Amore&Vita con 50 anni di attività alle spalle, 12 tappe al Giro, 13 titoli iridati, 36 maglie tricolori ha una passato "pesante", come prova la "scoperta" e il "lancio" nel grande ciclismo di atleti della forza di Cipollini, Bartoli, Tafi, Soresen, Gavazzi, Baronchelli, Chioccioli. Allora perchè questo ostracismo? Spiega Fanini stesso: “Credo che la guerra che ho fatto e continuo a fare al doping mi abbia fatto diventare forse il personaggio più scomodo del mondo del ciclismo". Ma non si era appena cominciato a parlare di ciclismo che "vuole cambiare", di "tagli netti" con il passato, di "voltare pagina"? E come intende cambiare questo ciclismo se allontana personaggi pure discutibili per carattere, ma comunque schierati fattivamente e non solo a parole come molti altri nel mondo del ciclismo, contro la farmacia proibita. Di cosa è reo Fanini? Di aver denunciato pubblicamente ciò che è venuto a sapere con certezza, e cioè che un gruppo di atleti di vertice, appartenenti a squadre di rango (anche ProTour) si sarebbero allenati in incognito a St. Morritz, sede "operativa", come noto, del famigerato dottor Ferrari, coinvolto in numerose vicende doping da cui è uscito solo con un assoluzione per prescrizione. "Fra questi- dice Fanini - c'erano anche l'azzurro Bertolini, che ha fatto il fenomeno nell'ultimo mese e anche ai mondiali di Stoccarda e Bertagnolli. Ed è singolare che ci si alleni in incognito, proprio in quel posto, senza la maglia ufficiale della squadra, vestiti di nero, addirittura con la marca della bici coperta dal nastro adesivo. Perchè? Non si vuol essere riconosciuti?". Questa denuncia gli è valsa l'ostilità di tutto l'ambiente tanto che già qualche settimana fa per poter partecipare ad alcune corse in Romagna Fanini ha dovuto inviare una lettera agli organizzatori in cui si impegnava "a denunciare quello che riterrò opportuno in tema di doping nelle sedi competenti". Una sorta di impegno a non parlare, almeno in modo così clamoroso come di abitudine per il vulcanico dirigente toscano, in cambio della partecipazione alle gare. Una sorta di ricatto indiretto, insomma. Ma tutto ciò non è bastato. Adesso Fanini è fuori anche dalle corse sotto casa. "Francamente non capisco: io non ce l'ho con il ciclismo quello che faccio e dico mira solo ad un obbiettivo, cercare di risanare l'ambiente che ha ancora tanto marcio al suo interno. E comunque tutto questo non giustifica gli atteggiamenti e i tentativi di boicottaggio che siamo costretti a subire. Oltretutto i fatti hanno sempre confermato che avevo ragione, anzi nella maggioranza dei casi la realtà era anche molto peggio di quanto avessi denunciato. Strano: per tutto il lavoro che da anni sto facendo per il bene di questo sport e le mie battaglie, nel 2000 mi è stata perfino conferita l’onorificenza di Commendatore della Repubblica, mentre adesso, invece di ‘premiarci’ per queste nostre posizioni, vorrebbero ‘farci fuori’". Del caso clamoroso si sono già occupati il consigliere regionale Giuseppe Del Carlo che ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale, Claudio Martini; il Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini – sia in questa veste sia come Presidente del Comitato regionale della F.C.I. Nencini si era, tra l’altro, già interessato personalmente contattando Angelo Zomegnan (responsabile delle organizzazioni sportive dell’RCS). "Davvero singolare - spiega Fanini - che abbia deciso in questa precisa occasione di chiudere il numero delle squadre partecipanti a 15, quando secondo il regolamento UCI potrebbero essere ammesse 20 formazioni per un massimo di 200 corridori. In questo modo non saranno presenti nemmeno 150 corridori". Anche l’ex Presidente della Provincia Andrea Tagliasacchi (già in passato si era interessato per far partire la squadra al Giro della Provincia di Lucca sempre organizzato dall’ostile RCS, risolvendo il problema) è intervenuto direttamente con l’amico e Presidente della Regione, Martini, chiedendogli personalmente di intervenire sull’organizzazione. Quanto a Peccioli: "Ci è stata negata perfino la possibilità di essere presenti alla Coppa Sabatini anche soltanto come rimpiazzo del team Caffè Universal, formazione bloccata in questi giorni da parte della Federazione. Eppure la nostra presenza non fa che arricchire le manifestazioni. Ma non ci rassegniamo, lotteremo sino alla fine, certi delle nostre ragioni.”
(sportpro.it)

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 07/10/2007 alle 23:10
fanini è un pagliaccio, non denuncia realmente il doping ma spara nel mucchio... le prove che da sempre dice di avere non le ha mai mostrate a nessuno ne tantomento si sa di cause legali da lui vinte in merito all'argomento doping... certo, gli fa comodo far parlare di se e del suo team, ad esempio sbandierando la felpa mc donalds dietro a bettini che vinceva il mondiale (vedere foto arrivo). forse a chi non è nel'ambiente può sembrare un paladino della giustizia, ma fidatevi, non sarà certo lui a risollevare il ciclismo
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2007 alle 23:15
in realtà fanini è stato escluso per via della felpa di stoccarda... me l'ha detto a saint moritz uno tutto vestito di nero...
 
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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 07/10/2007 alle 23:48
Fanini? Uno sciacallo ipocrita che approfitta dei mali del ciclismo per far pubblicità a sé e ai suoi sponsor.

E la decisione di lasciarlo fuori dall'Eroica rischia di essere una dose extra di pubblicità; si faceva quasi prima a farli correre, quelli dell'Amore&Vita, tanto è una squadra restata nell'anonimato tutto l'anno... (ovviamente nulla di personale rispetto ai ragazzi che vi corrono, in questo team)

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 08/10/2007 alle 10:28
A Sankt Moritz è pieno di gente che si allena in bici, non ho mai visto gente vestita di nero ma solo tanti corridori di squadre importanti che si allenavano vestiti con la loro divisa sociale.
Se uno vuole doparsi senza dare nell'occhio, allenarsi vestito di nero sperando di passare inosservato, allora non va in Engadina.

Ma poi perchè vestirsi di nero? Le ipotesi sono tante:
- i corridori erano in lutto, probabilmente per la morte del buongusto, rappresentata dal fatto che la multinazionale delle schifezze unte ha deciso di sponsorizzare una squadra ciclistica;
- era un gruppo di corridori dark;
- erano tutti un po' sovrappeso e per non fare brutta figura si vestivano di nero perchè è noto che il nero snellisce

Ma se un professionista vuole passare inosservato, ma scusate non è meglio che si metta la divisa dell'Unione Ciclisti Tapascioni di Casalpusterlengo?
E poi sta storia di coprire le marche con il nastro adesivo fa ridere i polli (nessun riferimento a Rasmussen ), come se una bici della Specialized o della Cannondale destassero sospetto, come se i gioielli su cui corrono i prof non fossero usati anche dai sopracitati tapascioni.

Forse l'allenamento in altura è una forma surretizia di doping: io non mi pronuncio perchè non sono medico.

Se uno che si fa sponsorizzare da un'azienda che di etico non ha nulla, che assume corridori che hanno avuto problemi col doping perchè costano di meno (spacciando questa azione come una missione caritatevole), che pretende che Cipollini ritorni a correre con lui in nome di una improbabile promessa... si erge a paladino dell'etica nel ciclismo, beh allora solo Capodacqua può credergli.
La RCS non è certo un modello di virtù, ma questa volta sono pienamente d'accordo con questa decisione.
Se uno vuole denunciare le magagne del ciclismo, lo faccia con prove documentate e in modo serio.
Se vuole solo farsi pubblicità sparando nel mucchio, gettando fango sugli altri, ben vengano questi boicottaggi.

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 08/10/2007 alle 10:34
Originariamente inviato da dietzen

in realtà fanini è stato escluso per via della felpa di stoccarda... me l'ha detto a saint moritz uno tutto vestito di nero...


Guardate sulla destra...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 11:25
Originariamente inviato da cassius

Originariamente inviato da dietzen

in realtà fanini è stato escluso per via della felpa di stoccarda... me l'ha detto a saint moritz uno tutto vestito di nero...


Guardate sulla destra...


e chi è il signore che regge la felpa?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 11:40
Lo sparare nel gruppo così non ha senso, la lotta al doping è ben altro...

 

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"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 11:53
Originariamente inviato da sceriffo

Quanto a Peccioli: "Ci è stata negata perfino la possibilità di essere presenti alla Coppa Sabatini anche soltanto come rimpiazzo del team Caffè Universal, formazione bloccata in questi giorni da parte della Federazione


quindi le universal, come è successo qualche mese fa alla Aurum hotels, è stata bloccata???
ne sapete qualcosa di più xkè non sono riuscito a trovare niente sul sito della federazione

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 12:23
La credibilità del ciellino Fanini la si misura dal lungo elenco di politici che egli cita a sua difesa.
La si misura pure dall'ostentazione del titolo di commendatore (titoli analoghi li hanno anche perfetti criminali massoni o semplicemente uomini qualunque tipo il portinaio dell'ITC dove studiavo da ragazzo) nonchè dal giornalista a cui in genere rilascia le sue osservazioni.

Detto ciò non voglio dire che non esista nè il doping nè i man-in-black di Saint Moritz... ma un primo passo per un ciclismo più etico sarebbe non dare retta a personaggi come Fanini e simili.

 

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  postato il 08/10/2007 alle 12:40
Ma Capodacqua ci crede davvero in Fanini.
"Nel ciclismo ci vorrebbero 300 Fanini".

Fonte: le mie orecchie.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 12:44
Originariamente inviato da Admin

Ma Capodacqua ci crede davvero in Fanini.
"Nel ciclismo ci vorrebbero 300 Fanini".

Fonte: le mie orecchie.


che poi sia solo lui ad essere "estromesso" dalle corse questo lascia il tempo che trova, visto che comunque anche altre squadre sono rimaste al di fuori di determinate corse...bah...

 

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  postato il 08/10/2007 alle 12:54
Originariamente inviato da sceriffo

e chi è il signore che regge la felpa?


Di chi stiamo parlando nel thread?

Sì, è proprio lui.

 

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CICLISTI
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d'autunno
sugli alberi
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  postato il 08/10/2007 alle 13:00
Originariamente inviato da Admin

Ma Capodacqua ci crede davvero in Fanini.
"Nel ciclismo ci vorrebbero 300 Fanini".

Fonte: le mie orecchie.


E magari Fanini dirà "nel giornalismo ci vorrebbero 300 Capodacqua", visto che è l'unico che se lo fila dando voce al suo abbaiare al vento.

Mi chiedo come faremmo se non ci fosse il buon Ivano a ricordarci che nel ciclismo esiste il doping, le sue dichiarazioni non sono credibili in quanto scaturiscono dal suo livore verso gli organizzatori che non invitano alle corse la sua squadra, forse non si è mai reso conto che ci cono almeno una trentina di squadre migliori della sua, più meritevoli di inviti.
Visto che ha tanti agganci politici si faccia dare più soldi, in modo da comprarsi una licenza Protour!
A Fanini non interessa il problema del doping, è solo in cerca di visibilità per tenersi a galla, e per farlo non c'è niente di meglio che spargere ulteriore veleno accusando tutto e tutti.

ps: che poi mi chiedo, ma se un corridore si allena vestito di nero, non da ancora più nell'occhio???

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 13:03
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da Admin

Ma Capodacqua ci crede davvero in Fanini.
"Nel ciclismo ci vorrebbero 300 Fanini".

Fonte: le mie orecchie.


A Fanini non interessa il problema del doping, è solo in cerca di visibilità per tenersi a galla, e per farlo non c'è niente di meglio che spargere ulteriore veleno accusando tutto e tutti.

ps: che poi mi chiedo, ma se un corridore si allena vestito di nero, non da ancora più nell'occhio???


che poi si allenino davvero in nero e come dice lui tutto questo è da verificarsi...sta di fatto che prende di mira una persona come Bertolini, facente parte di una squadra non protour...mah...non so...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 13:03
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da sceriffo

e chi è il signore che regge la felpa?


Di chi stiamo parlando nel thread?

Sì, è proprio lui.

maròòòò, non l'avevo riconosciuto. si è fatto bianco bianco

 
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  postato il 08/10/2007 alle 13:06
Originariamente inviato da sceriffo

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da sceriffo

e chi è il signore che regge la felpa?


Di chi stiamo parlando nel thread?

Sì, è proprio lui.

maròòòò, non l'avevo riconosciuto. si è fatto bianco bianco


Guarda un pò che tocca fare per dare visibilità allo sponsor...
Ivano...I'm loving you

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 16:07
Davvero singolare - spiega Fanini - che abbia deciso in questa precisa occasione di chiudere il numero delle squadre partecipanti a 15, quando secondo il regolamento UCI potrebbero essere ammesse 20 formazioni per un massimo di 200 corridori. In questo modo non saranno presenti nemmeno 150 corridori".


Il giro del Lazio non ricorda niente a 'sto signore? Che Buffone...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 08/10/2007 alle 17:01
capodacqua difende fanini perchè a mio avviso non è molto dentro al ciclismo... se non sbaglio non è stato corridore, nè ha vissuto in carovana... e non si può parlare di una cosa senza conoscerla
 
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  postato il 08/10/2007 alle 17:07
Originariamente inviato da pony

capodacqua difende fanini perchè a mio avviso non è molto dentro al ciclismo... se non sbaglio non è stato corridore, nè ha vissuto in carovana... e non si può parlare di una cosa senza conoscerla


Beh, su questo non sono d'accordo, non è detto che per capirne di ciclismo bisogna essere necessariamente stati corridori.
Secondo questa logica, Grassi&Casaldi che a stento sanno andarci in bici dovrebbero non capirci una mazza di questo sport

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 17:17
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da pony

capodacqua difende fanini perchè a mio avviso non è molto dentro al ciclismo... se non sbaglio non è stato corridore, nè ha vissuto in carovana... e non si può parlare di una cosa senza conoscerla


Beh, su questo non sono d'accordo, non è detto che per capirne di ciclismo bisogna essere necessariamente stati corridori.


esattamente.
La cultura e la competenza ciclistica può essere costruita anche solamente assistendo alle corse...non per forza si devono correre per saperne qualcosa...

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 08/10/2007 alle 19:03
mah, forse non mi sono spiegato bene... io ritengo che capodacqua non abbia le conoscenze giuste del mondo del ciclismo perchè non vi ha vissuto, non solo come corridore, a anche come ds, o anche meccanico o massaggiatore, nemmeno come autista... secondo me solo chi vive la carovana può realmente sapere di ciò che parla, poi le idee possono essere differenti...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 20:04
Originariamente inviato da pony

mah, forse non mi sono spiegato bene... io ritengo che capodacqua non abbia le conoscenze giuste del mondo del ciclismo perchè non vi ha vissuto, non solo come corridore, a anche come ds, o anche meccanico o massaggiatore, nemmeno come autista... secondo me solo chi vive la carovana può realmente sapere di ciò che parla, poi le idee possono essere differenti...


il vivere la carovana, talvolta, può essere anche, paradossalmente, un limite, non solo un vantaggio.

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 08/10/2007 alle 20:44
ben vengano tutti i punti di vista e le discussioni costruttive, solo così avremo un ciclismo migliore!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 21:59
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da pony

capodacqua difende fanini perchè a mio avviso non è molto dentro al ciclismo... se non sbaglio non è stato corridore, nè ha vissuto in carovana... e non si può parlare di una cosa senza conoscerla


Beh, su questo non sono d'accordo, non è detto che per capirne di ciclismo bisogna essere necessariamente stati corridori.
Secondo questa logica, Grassi&Casaldi che a stento sanno andarci in bici dovrebbero non capirci una mazza di questo sport


Ma infatti è così!!!

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 09/10/2007 alle 08:08
da http://www.sportpro.it/doping/news/2007/10.htm#SMETTERE

Amore & Vita esclusa da Eroica e Sabatini: Fanini, così mi costringono a smettere


Prevedibile e scontato è arrivato il no ufficiale per la partecipazione dell'Amore & Vita – McDonald’s all' Eroica Monte Paschi. Ma Fanini non si rassegna e minaccia azioni clamorose. “Non mi fermerò davanti a questa ingiustizia, pertanto domani i miei corridori si presenteranno comunque alla partenza, insieme a tutto il personale, rivendicando il loro diritto al lavoro. Oggi siamo stati alla punzonatura per cercare chiarimenti. Ivan Quaranta e Graziano Gasparre, insieme ai nostri direttori sportivi, hanno partecipato sul bus della Gazzetta dello Sport alla riunione pre gara con GLi esponenti di RCS, Zomegnan, Vegni e Allocchio. Personalmente, ho cercato di andare in fondo al problema con l’organizzatore Zomegnan, gli ho persino fatto le mie scuse se in qualche modo posso averlo offeso con le mie parole o con il mio temperamento sanguigno. Ci siamo anche chiariti su vecchie ruggini del passato, tuttavia, la sua posizione è rimasta per il momento irremovibile”.
La 1° edizione della Eroica Monte Paschi prenderà il via senza Amore & Vita – McDonald’s. Una cosa triste per tutto il movimento ciclistico mondiale visto che il team di Ivano Fanini, oltre ad essere il più longevo tra tutti quelli professionistici in attività, ha alle spalle una consolidata tradizione ciclistica. E' l’unico team ad avere fatto – con le storiche Filotex, Magniflex e Sammontana – la storia del ciclismo in Toscana. "Una corsa disputata interamente in Toscana - recita una nota del sodalzio di Lucca - che non vede al via un team che in questa regione ha da oltre 50 anni le sue radici, è una vergogna. Uno schiaffo morale ad uno sport che sta, mai come in questo momento, attraversando un periodo di assoluta difficoltà, e a cui Amore & Vita ha sempre dato tanto, con successi indimenticabili e con importanti battaglie contro il doping.
Fanini non demorde e ha deciso di presentare i suoi atleti al via come segno di protesta: “E' giusto che la gente sappia cosa siamo costretti a subire. Noi non chiediamo di essere presenti al Giro d’Italia o ad una gara Pro Tour, vogliamo solo quello che ci spetta e, per questa competizione, come da regolamenti dell’Unione Ciclistica Internazionale non ci sono impedimenti di alcun genere. Se ci estrometteranno porterò i miei atleti e dipendenti alla fine di questa stagione e poi chiuderò la squadra. Non ci sono altre chance. E’ triste ammetterlo perché il ciclismo è da sempre tutta la mia vita, ma non vedo altre soluzioni. La decisione degli organizzatori dell’Eroica e della Coppa Sabatini potrà essere un esempio per altri in futuro ed io non posso permettere che questo accada, pertanto meglio chiudere qui che rischiare di allestire una formazione professionistica di buon livello e poi essere costretti a lasciare tutti a piedi perché senza motivo apparente o spiegazione plausibile ci estromettono dallo svolgere il nostro lavoro. Se nulla cambierà noi faremo la nostra parte, dopo di che addio al ciclismo professionistico. Tuttavia se sarò costretto a farlo, questo ambiente non si libererà ugualmente di me, perché lotterò lo stesso con tutte le mie forze contro il doping anche dall’esterno e rimarrò nelle categorie di giovanissimi incrementando sostanziosamente il mio impegno e contributo. E porterò i miei team di giovani promesse da 100 a 200 tesserati nelle varie categorie”.
"Si sono mossi in tanti per cercare un rimedio a questa che ha tutto l'aspetto di un'ingiustizia sportiva - continua il comunicato di Amore& Vita - a partire dal due volte campione del mondo Paolo Bettini, che per tutelare il diritto al lavoro dei membri del team, si è schierato a spada tratta dalla parte degli atleti. Prima di Bettini ci avevano pensato il Consigliere Regionale Giuseppe Del Carlo (che addirittura aveva fatto un Interrogazione a Claudio Martini, Presidente della Giunta Regionale), l’ex presidente della provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi, fino ad arrivare al Governatore della Regione Lombardia, On. Roberto Formigoni che da sempre è anche il presidente onorario della squadra. Questo pomeriggio l’On. Formigoni aveva contattato direttamente il dr Perricone, responsabile di RCS Sport , cercando di far valere le giuste ragioni di Ivano Fanini. Tuttavia per ora non c’è stato niente da fare".
“Ringrazio moltissimo le importanti figure politiche e non, che hanno compreso la gravità del gesto ed dell’atteggiamento ostile che purtroppo siamo costretti a subire e hanno preso a cuore il caso, facendo di tutto per ribaltare a nostro favore una situazione ormai irrisolvibile - aggiunge Fanini - Io non ho mai smesso di far valere le mie ragioni, sapevo di non essere in torto ma la giustizia, specialmente quella sportiva, oggi è ardua da trovare. Innanzi tutto voglio ringraziare il nostro Presidente Roberto Formigoni, che si è adoperato moltissimo e poi, Giuseppe Del Carlo e ad Andrea Tagliasacchi,senza dimenticare l’appoggio morale di Paolo Bettini. Sapere che il campione del mondo si è mosso a nostro favore mi inorgoglisce molto e dimostra che nonostante all’interno del movimento ciclistico mondiale io – a causa delle mie denuncie contro il doping - possa essere considerato forse la persona più scomoda, le persone e gli atleti che veramente contano e amano questo sport, appoggiano le mie battaglie, mi stimano e – come in questo caso – sono dalla mia parte”.

 
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Livello Herman Van Springel




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  postato il 09/10/2007 alle 09:34
Prima scriveva sul sito di Stagi, poi giustamente il direttore di tuttobiciweb.it si è stancato delle scemenze di Fanini...e così il buon Ivano è andato a scrivere da Capodacqua...occhio che fra poco potrebbe scrivere su cicloweb.it....
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2007 alle 10:50
Visto che si parla di "mafia"...
La situazione dei team di fascia minore in Italia è, a dir poco disastrosa, in Francia i team francesi sono ipertutelati, e in Italia?

 

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"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2007 alle 11:59
Originariamente inviato da violetta

Visto che si parla di "mafia"...
La situazione dei team di fascia minore in Italia è, a dir poco disastrosa, in Francia i team francesi sono ipertutelati, e in Italia?


infatti trovo ridicolo che la federazione abbia deciso di non concedere licenze continental l'anno prossimo.
quest'anno su 3 continental affiliate in italia, due si sono rivelate insolventi. ma dovrebbe essere compito di di rocco e soci chiedere garanzie (alle società) e garantire (corridori e staff).
visto che dei team pro tour e professional si occupa l'uci, non ci dovrebbe volere chissà che scienza per controllare la situazione di una manciata di squadre.
non dare licenze continental è senza dubbio comodo, ma allora la fci che ci sta a fare?

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 09/10/2007 alle 13:11
sinceramente non so proprio più cosa pensare.... in italia siamo riusciti a dare le licenze a squadre gestite da "tirapacchi" consociutissimi, i quali hanno promesso agli sponsor partecipazioni a grandi giri ecc. ecc. senza avere nessuna certezza, alla fine chi non ha preso gli stipendi? i soliti cucù dei ragazzi che pedalano e che hanno come unica possibilità di correre quello (magari portando anche uno sponsor a livello personale) di mettersi nelle mani di caporali senza il minimo di scrupolo.

e la federazione "solo chiacchiere e distintivo", almeno mettessero a tacere quel visionario di fanini.

 

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oltre la cima

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2007 alle 19:28
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da violetta

Visto che si parla di "mafia"...
La situazione dei team di fascia minore in Italia è, a dir poco disastrosa, in Francia i team francesi sono ipertutelati, e in Italia?


infatti trovo ridicolo che la federazione abbia deciso di non concedere licenze continental l'anno prossimo.
quest'anno su 3 continental affiliate in italia, due si sono rivelate insolventi. ma dovrebbe essere compito di di rocco e soci chiedere garanzie (alle società) e garantire (corridori e staff).
visto che dei team pro tour e professional si occupa l'uci, non ci dovrebbe volere chissà che scienza per controllare la situazione di una manciata di squadre.
non dare licenze continental è senza dubbio comodo, ma allora la fci che ci sta a fare?


Cioè, invece di incentivare la creazione di team Italiani, li mandano tutti a "facchiù"? Bello schifo, vedi come si scanneranno ora quei 10.000 elite per 10 posti tra i professionisti...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 09/10/2007 alle 22:09
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da violetta

Visto che si parla di "mafia"...
La situazione dei team di fascia minore in Italia è, a dir poco disastrosa, in Francia i team francesi sono ipertutelati, e in Italia?


infatti trovo ridicolo che la federazione abbia deciso di non concedere licenze continental l'anno prossimo.
quest'anno su 3 continental affiliate in italia, due si sono rivelate insolventi. ma dovrebbe essere compito di di rocco e soci chiedere garanzie (alle società) e garantire (corridori e staff).
visto che dei team pro tour e professional si occupa l'uci, non ci dovrebbe volere chissà che scienza per controllare la situazione di una manciata di squadre.
non dare licenze continental è senza dubbio comodo, ma allora la fci che ci sta a fare?


Per quanto discutibile come scelta, ditemi cosa potevano fare?
Intanto il fatto che ci fossero solo 3 continental italiane (DMT, Aurum Hotel e Universal Cafè,alle quali aggiungerei anche la Endeka Cinelli di San Marino e la Miche, polacca, di fatto italiane) dovrebbe far riflettere, forse un ds e uno sponsor seri preferiscono fare bene una squadra dilettanti piuttosto che una squadretta "professionistica" che si riduce a mendicare un invito alle corse in Italia, e a fare le corse open rubando lo spazio ai giovani.
E forse è meglio che i dilettanti abbiano meno posti disponibili per passare di categoria, ma che siano in squadre serie...che ne dite?
Se no è inutile che poi mi fate i discorsi sui giovani che approdano in squadre improbabili e si ritrovano con un pugno di mosche; su chi corre gratis; su chi deve portare lo sponsor...

Tra di voi molti avevano sicuramente letto l'articolo su Leonardo Giordani, campione del mondo dilettanti nel 1999, finito appiedato con l'Aurum.
Ora lui e Simeoni sono approdati (non so se è ufficiale) alla Flaminia.
Tutto è bene quel che finisce bene, certo un po' girano le balle stare per un anno in standby e per giunta gratis

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2007 alle 00:36
Originariamente inviato da cassius

Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da violetta

Visto che si parla di "mafia"...
La situazione dei team di fascia minore in Italia è, a dir poco disastrosa, in Francia i team francesi sono ipertutelati, e in Italia?


infatti trovo ridicolo che la federazione abbia deciso di non concedere licenze continental l'anno prossimo.
quest'anno su 3 continental affiliate in italia, due si sono rivelate insolventi. ma dovrebbe essere compito di di rocco e soci chiedere garanzie (alle società) e garantire (corridori e staff).
visto che dei team pro tour e professional si occupa l'uci, non ci dovrebbe volere chissà che scienza per controllare la situazione di una manciata di squadre.
non dare licenze continental è senza dubbio comodo, ma allora la fci che ci sta a fare?


Per quanto discutibile come scelta, ditemi cosa potevano fare?
Intanto il fatto che ci fossero solo 3 continental italiane (DMT, Aurum Hotel e Universal Cafè,alle quali aggiungerei anche la Endeka Cinelli di San Marino e la Miche, polacca, di fatto italiane) dovrebbe far riflettere, forse un ds e uno sponsor seri preferiscono fare bene una squadra dilettanti piuttosto che una squadretta "professionistica" che si riduce a mendicare un invito alle corse in Italia, e a fare le corse open rubando lo spazio ai giovani.
E forse è meglio che i dilettanti abbiano meno posti disponibili per passare di categoria, ma che siano in squadre serie...che ne dite?
Se no è inutile che poi mi fate i discorsi sui giovani che approdano in squadre improbabili e si ritrovano con un pugno di mosche; su chi corre gratis; su chi deve portare lo sponsor...


vabbè, ma allora la federazione che ci sta a fare?
prima di concedere una licenza si faccia dare le garanzie bancarie, così qualsiasi cosa accade almeno corridori e personale lo stipendio almeno lo ricevono. spiace dirlo, ma paesi come olanda, belgio, germania hanno una dozzina di continental ciascuno, e negli ultimi anni casi del genere lì non ne sono successi.
e si può anche organizzare, la federazione, per fare in modo che in caso di fallimento di una squadra i ragazzi possano comunque correre, magari in una squadra sotto l'egida della federazione stessa, come è successo in passato, chè perlomeno hanno la possibilità di mettersi in mostra e trovare un ingaggio per l'anno che viene.
non mi sembra proprio che si tratti di questioni insormontabili...

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 10/10/2007 alle 09:33
basterebbe una fidejussione, chi ha i soldi per farla ottiene la licenza... .altrimenti sloggia

 

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oltre la cima

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/07/2008 alle 17:01
Prendiamo ad esempio il Tour e non il Giro di quest’anno dove i controlli si sono dimostrati poco efficaci ed è stato fatto di tutto per non far arrivare i Nas. Un plauso anche agli sponsor che lasciano questo ciclismo malato, come la Saunier Duval e la Barloworld come hanno fatto altri in passato, senza però ottenere risultato, visto che a tutt’oggi quello che succede ed ancora dovrà succedere per molti gravissimi fatti ancora in corso è giusto pagare tutti duramente perché tutto il nostro ambiente è colpevole compreso giornalisti, tv, ecc. ( Ivano Fanini da Tuttobiciweb )
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Mi pare abbastanza grave dichiarare che è stato fatto di tutto per non fare arrivare i Nas, mi pare assai cinico e credo celi un pò d'invidia essere contento perchè sponsor abbandonano il ciclismo.
Certo lui può dire ciò che vuole, possibile che nessuno voglia o sappia tutelare il movimento?

 
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