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Sondaggio: Mondiale o Olimpiade?
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Autore: Oggetto: Mondiale o Olimpiade?

Livello Alfredo Binda




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  postato il 06/10/2007 alle 20:53
Indubbiamente il terzo titolo mondiale!!! Nessuno ne ha mai vinti 3 di fila.
Se non avesse vinto l'oro ad atene, avrei detto senza indugio olimpiade, ma dovendo scegliere una vittoria ripetuta, il terzo mondiale gli darebbe più prestigio.

Anche se sarebbe bello vederlo vincere al Fiandre e vederlo correre, almeno una volta nella vita la Parigi Roubaix.
In quetsa ottica propongo una stagione tipo per Paolino:

..preparazione specifica per le corse fiamminghe:

Giro delle Fiandre (per vincerlo)
Parigi Roubaix (per provarla, non si sa mai...che continui nel 2009)

...poi prima delle ardenne riposo e quindi...
Tour de France (per preprare le olimpiadi)
Olimpiadi
Vuelta A Espana (sperando di tenere la condizione)
Mondiali
Giro di Lombardia.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/10/2007 alle 22:09
forse e' un po' troppo impegnativo come programma.Bettini e' uno che le corse le corre da protagonista da febbraio ad ottobre,d'accordo pero' i suoi picchi di forma di solito si verificano dopo un gt.Quando faceva il tour era praticamente imbettibile nelle corse di coppa di agosto,da quando fa la vuelta e' fortissimo nel mondiale e Lombardia.
in teoria il tour potrebbe essere utile per l'Olimpiade e la Vuelta per il mondiale.Ma dovrebbe tenere la forma da agosto ad ottobre dopo una miriade di giorni di corsa in 3 mesi.
Uhmm.non lo so,potrebbe risultare meno agevole di quel che si pensi.
Quanto alla primavera,ha gia' dichiarato che vorrebbe correre la Roubaix.da quello che ho capito trascurera' le Ardenne e vivra' alla giornata in vista del Fiandre.
Vedremo..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/10/2007 alle 22:11
vuoi dire riposo dopo le ardenne, Bettini non salterà mai le gare delle ardenne.
E comunque mi sembra dura che da metà agosto a fine settembre possa mantenere l massimo della condizione facendo Tour e Vuelta.
Secondo me Mondiale e Olimpiade non sono molto compatibili.
Io credo che Bettini farà il Tour per prepararsi al meglio per le Olimpiadi, che, per quello che ho capito, dal suo punto di vista, sono più importanti.
L'ha anche detto recentemente alla Gazzetta "il mondiale è il meglio per un ciclista, l'Olimpiade è il meglio per un atleta".
Poi vedrà al mondiale con quale condizione arriverà, forse senza fare la Vuelta

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 07/10/2007 alle 16:12
Si in effetti è un programma impegnativo, ma ricordo che nel 2003 Bettini corse Giro e Tour, vincendo il campionato italiano dopo il giro e dominando ad agosto tutte le classiche dopo il tour. Fra fine campionato italiano e l'ultima delle classiche di agosto passavano 2 mesi, forse meno di quanto passerà fra olimpiade di pechino e mondiali di varese con la Vuelta in mezzo.
Certo Bettini l'anno prossimo avrà 34 anni, però credo che sia per lui difficile rinunciare ad una delle due.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2007 alle 17:01
credo che tu ricordi male, Bettini nel 2003 si procurò una frattura alla Gand saltando le Ardenne e il Giro, rientrò a Gippingen-Gp Canton-Aargau dove perse in volata da Elmiger, poi vinse il campionato italiano e poi fece il Tour.
Piuttosto prenderei ad esempio il 2006.
Praticamente corse a tutta da marzo a giugno. Partì fortissimo vincendo 2 gare tra cui il GP Lugano, alla Tirreno volava, poi la caduta, fece comunque tutte le classiche di primavera raccogliendo risultati di prim'ordine, settimo al Fiandre, ottavo all'Amstel, secondo alla Liegi. Fece il Giro a tutta, poi proseguì fino a giugno facendo Svizzera e vincendo di nuovo il campionato italiano. Poi fece tutto il finale di stagione, con Vuelta, mondiale, lombardia.
Insomma, da febbraio-marzo a giugno conservò un alto livello di competitività senza sosta.
Potrebbe anche riuscire a conciliare Olimpiade e mondiale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2007 alle 19:41
Originariamente inviato da meriadoc

vuoi dire riposo dopo le ardenne, Bettini non salterà mai le gare delle ardenne.


ed invece in videochat in Gazzetta ha dichiarato di voler fare la Roubaix.a costo di sacrificare(non si sa se non partecipandovi o meno)le Ardenne.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/10/2007 alle 20:37
Fermo restando il fascino di un tris al mondiale (più difficile) e un bis alle Olimpiadi (più facile), Paolo Bettini ha scoperto le intenzioni e lo ha fatto da persona intelligente qual'è: la Parigi Roubaix. Il Grillo è un uomo che ama le sfide, ed una vittoria nella classica delle pietre, aggiungerebbe un "di più" alla sua carriera, che nè il terzo mondiale (anche se un tris consecutivo non l'ha colto mai nessuno), nè il bis all'Olimpiade (che ciclisticamente vale meno di una vittoria, per esempio negli 800 metri...), potrebbero garantirgli.
Paolo sa bene che nell'era delle specializzazioni e degli stereotipi, rompere le linee classiche è "roba" davvero da storia. Ci è riuscito Marco Pantani al Tour, e lui è quello che, in altro versante, è andato più vicino ad un simile colpaccio. Il suo stesso modo di correre, così nuovo, grazie a quello che si potrebbe definire in gergo pugilistico l'arte del "demolitore", rappresenta un distinguo non da poco, ma il colpo dei colpi, potrebbe venirgli vincendo la corsa che meno appare tagliata per lui, la Roubaix appunto.
L'ultimo brevilineo leggero che ha vinto fra le pietre, ci riporta al 1963, nella smorfia che pareva un sorriso, il corpo esile e le gambe d'acciaio del belga (un fuoriclasse) Emile Daems. Dopo di lui non ce la fece un grande come Freddy Maertens ed il vincente più piccolo, o meno dotato di "peso", è stato il francese Marc Madiot: un paio di centimetri ed altrettanti chili in meno rispetto ad un altro non gigante, il connazionale Duclos Lassalle. Ambedue però, erano di altra cilindrata apparente, rispetto a Daems e al Grillo della California toscana.
Se Paolo punterà alla Roubaix farà solo bene, perchè potrebbe anche andare verso un buon risultato, a patto di non incorrere in cadute o forature. Tra l'altro, una preparazione mirata al pavè, potrebbe al più precludergli solo la campagna nelle Ardenne, ma non gli apuntamenti a base di questo thread.
Sono convinto, che Paolo, sotto sotto la pensa così...
Bettini è nella storia del ciclismo a caratteri di grande evidenza, ma con una Roubaix all'attivo.....bèh, a quel punto, il terzo posto dopo Merckx e Van Looy, nel mix di classiche, iride e cinque cerchi, non glielo toglierebbe nessuno. Certo perchè pur con qualche classica in meno e la mancanza del Fiandre, rispetto ad un De Vlaeminck, ad esempio, i buchi del confronto... sarebbero lautamente compensati dai due mondiali, dall'Olimpiade e dalle tre Coppe del Mondo. Sono andato a memoria, ma non credo di essermi sbagliato...

Comunque, forza Bettini, per il bene di questo derelitto ciclismo innanzi tutto.

 

[Modificato il 07/10/2007 alle 20:41 by Morris]

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  postato il 07/10/2007 alle 22:08
Originariamente inviato da barrylyndon

Originariamente inviato da meriadoc

vuoi dire riposo dopo le ardenne, Bettini non salterà mai le gare delle ardenne.


ed invece in videochat in Gazzetta ha dichiarato di voler fare la Roubaix.a costo di sacrificare(non si sa se non partecipandovi o meno)le Ardenne.



mah...l'aveva dichiarato anche lo scorso anno.
Comunque fa bene, a patto che si prepari bene.
Però onestamente, a me dà l'impressione di patire un pò il pavè al Fiandre, almeno rispetto ad altri corridori.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2007 alle 22:54
Originariamente inviato da meriadoc
Però onestamente, a me dà l'impressione di patire un pò il pavè al Fiandre, almeno rispetto ad altri corridori.


ho avuto la stessa sensazione: è verò che non c'è mai arrivato al top della forma, però negli ultimi km è sempre un pò in riserva.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 08:53
Originariamente inviato da Morris
Fermo restando il fascino di un tris al mondiale (più difficile) e un bis alle Olimpiadi (più facile), Paolo Bettini ha scoperto le intenzioni e lo ha fatto da persona intelligente qual'è: la Parigi Roubaix. Il Grillo è un uomo che ama le sfide, ed una vittoria nella classica delle pietre, aggiungerebbe un "di più" alla sua carriera, che nè il terzo mondiale (anche se un tris consecutivo non l'ha colto mai nessuno), nè il bis all'Olimpiade (che ciclisticamente vale meno di una vittoria, per esempio negli 800 metri...), potrebbero garantirgli.
Paolo sa bene che nell'era delle specializzazioni e degli stereotipi, rompere le linee classiche è "roba" davvero da storia. Ci è riuscito Marco Pantani al Tour, e lui è quello che, in altro versante, è andato più vicino ad un simile colpaccio. Il suo stesso modo di correre, così nuovo, grazie a quello che si potrebbe definire in gergo pugilistico l'arte del "demolitore", rappresenta un distinguo non da poco, ma il colpo dei colpi, potrebbe venirgli vincendo la corsa che meno appare tagliata per lui, la Roubaix appunto.
[...]
Tra l'altro, una preparazione mirata al pavè, potrebbe al più precludergli solo la campagna nelle Ardenne, ma non gli apuntamenti a base di questo thread.
Sono convinto, che Paolo, sotto sotto la pensa così...
Bettini è nella storia del ciclismo a caratteri di grande evidenza, ma con una Roubaix all'attivo.....bèh, a quel punto, il terzo posto dopo Merckx e Van Looy, nel mix di classiche, iride e cinque cerchi, non glielo toglierebbe nessuno. Certo perchè pur con qualche classica in meno e la mancanza del Fiandre, rispetto ad un De Vlaeminck, ad esempio, i buchi del confronto... sarebbero lautamente compensati dai due mondiali, dall'Olimpiade e dalle tre Coppe del Mondo.


Completamente d'accordo con Morris.

In questo ciclismo di specializzazioni (basta vedere gli albi d'oro di ciascuna corsa, non solo delle classiche monumento), l'unica cosa che davvero distingue il Campione dagli altri è la capacità di essere competitivo su più terreni.

Spesso è più conveniente (anche per l'ufficio marketing delle squadre) scegliersi quelle due-tre corse e fornirsi di un buon pallottoliere.
E, dal punto di vista delle paginate in Gazzetta (wow!), Olimpiade e Mondiale garantirebbero a Bettini la massima visibilità.
Ma solo Fiandre e/o Roubaix potrebbero cambiare davvero l'ordine di grandezza della carriera di Bettini.

Fra l'altro come indicato da Morris, la vera scelta è Fiandre-Roubaix vs. Ardenne, una scelta comunque ininfluente ai fini della seconda coppia di obiettivi stagionali.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 10:01
la roubaix mi sembra troppo distante dall'"orbita Bettiniana" però con Paolino mai niente è scontato.....il Fiandre lo vedo già molto + alla portata...vedremo che farà l'anno prossimo...

 

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  postato il 08/10/2007 alle 10:37
Penso che nel ciclismo il titolo mondiale abbia ancora un prestigio maggiore rispetto a quello olimpico. In un contesto olimpico c'è un clima diverso, lì ci si accontenta anche di una medaglia, in un mondiale invece conta solo la vittoria, chi vince può fregiarsi dell'iride per tutto l'anno, i piazzati invece fanno solo statistica.
C'è poi anche un discorso di tradizioni, fino al 1996 la gara olimpica era riservata ai dilettanti quindi, a livello professionistico, non è ancora radicata la considerazione per questo evento che li riguarda solo da 3 edizioni, se al campione olimpico fosse possibile indossare una maglia coi cinque cerchi probabilmente questo titolo sarebbe ancora più ambito, ma sappiamo che il Cio non tollera l'accostamento degli sponsor ai propri simboli.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 17:45
Ma Bettini una Roubaix l'ha mai disputata o sarebbe la prima volta in assoluto?

 
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  postato il 08/10/2007 alle 17:47
Originariamente inviato da meriadoc

Ma Bettini una Roubaix l'ha mai disputata o sarebbe la prima volta in assoluto?


Mai disputata

 

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  postato il 08/10/2007 alle 21:03
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Penso che nel ciclismo il titolo mondiale abbia ancora un prestigio maggiore rispetto a quello olimpico. In un contesto olimpico c'è un clima diverso, lì ci si accontenta anche di una medaglia, in un mondiale invece conta solo la vittoria, chi vince può fregiarsi dell'iride per tutto l'anno, i piazzati invece fanno solo statistica.
C'è poi anche un discorso di tradizioni, fino al 1996 la gara olimpica era riservata ai dilettanti quindi, a livello professionistico, non è ancora radicata la considerazione per questo evento che li riguarda solo da 3 edizioni, se al campione olimpico fosse possibile indossare una maglia coi cinque cerchi probabilmente questo titolo sarebbe ancora più ambito, ma sappiamo che il Cio non tollera l'accostamento degli sponsor ai propri simboli.



Io ho votato per il mondiale soprattutto per un discorso di tradizione.Il mondiale ha una storia molto lunga nel ciclismo.Le Olimpiadi però hanno grande fascino e la loro vittoria ha un valore inestimabile.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 21:40
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da meriadoc

Ma Bettini una Roubaix l'ha mai disputata o sarebbe la prima volta in assoluto?


Mai disputata


Se non fosse che pezzi da 90 a parte Cancellara e Boonen non ce ne sono per la Roubaix, direi che tentare di vincerla sarebbe una follia...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 23:14
La Roubaix è troppo particolare per poter pensare di vincerla da neofita.
Il miracolo può sempre accadere, ma appunto di miracolo si tratterebbe.
Non credo possa puntare seriamente a vincere sul pavè, addirittura senza averci mai corso.
Secondo me vuol solo togliersi uno sfizio.

 

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  postato il 08/10/2007 alle 23:29
Anch'io penso che sia quasi impossibile per Bettini vincere la Roubaix al primo tentativo, è una corsa troppo particolare per essere improvvisata.
Ricordo che Bartoli, nella sua ultima stagione volle correrla e si comportò anche bene rimpiangendo di non avervi mai preso parte prima, ma tra una vittoria e una buona prestazione il passo è lungo.
Ritengo comunque giusto che Paolo voglia provarci almeno una volta per capire cosa si prova in una corsa simile.
Che io ricordi l'unico a vincere la Roubaix nel suo primo (ed unico) assalto fu Hinault nel 1981, anche lui indossava la maglia iridata, da ciò che ho letto fu però aiutato nell'impesa da alleanze trasversali volte a sfavorire Moser (vincitore delle ultime 3 edizioni).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2007 alle 23:46
Originariamente inviato da W00DST0CK76
Che io ricordi l'unico a vincere la Roubaix nel suo primo (ed unico) assalto fu Hinault nel 1981, anche lui indossava la maglia iridata, da ciò che ho letto fu però aiutato nell'impesa da alleanze trasversali volte a sfavorire Moser (vincitore delle ultime 3 edizioni).


Hinault ha fatto diverse volte la Roubaix, anche prima di vincerla.
Nel 1980, se non vado errato, arrivò quarto, anche se a 6 minuti da Moser.
Inoltre in quegli anni il Tour presentava sempre qualche tappa sul pavè: nel 1979 in una di quelle tappe beccò tre minuti da Zoetemelk (uno che andava forte sulle pietre, pur essendo di taglia piccola), il che lo costrinse ad un lungo inseguimento prima di tornare in possesso della maglia gialla.
Già nel 1980 però il bretone riuscì a vincere la tappa di Roubaix, e questo gli diede fiducia per l'assalto dell'anno successivo.
Penso che Gimondi riuscì a vincerla al primo tentativo (ma anche lui aveva assaggiato il pavè al Tour 1965), e ci andò molto vicino Moser (2° nel 1974 dietro De Vlaeminck) il quale però era nato per andar forte sulle pietre.
Se pensiamo a quanto ha dovuto tribolare Ballerini prima di portarsi a casa questa corsa, possiamo solo concludere che le speranze di successo di Bettini sono prossime allo zero.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2007 alle 09:45
Si dicevano le stesse cose di Bartoli, che invece alla prima Roubaix è andato benissimo.

Comunque Antonello, per usare le tue parole, sì: è uno sfizio.
Ma se non ti togli uno sfizio quando hai sulle spalle 10 strisce orizzontali, 15 verticali e 5 cerchi, quando mai?

Lo sport è la ricerca dei propri limiti: si può farlo col pallottoliere o con i sogni.
A me Bettini, se corre la Roubaix, cresce di considerazione solo per il fatto di averci provato.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2007 alle 10:08
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Si dicevano le stesse cose di Bartoli, che invece alla prima Roubaix è andato benissimo.

Comunque Antonello, per usare le tue parole, sì: è uno sfizio.
Ma se non ti togli uno sfizio quando hai sulle spalle 10 strisce orizzontali, 15 verticali e 5 cerchi, quando mai?

Lo sport è la ricerca dei propri limiti: si può farlo col pallottoliere o con i sogni.
A me Bettini, se corre la Roubaix, cresce di considerazione solo per il fatto di averci provato.


Bartoli è andato benissimo nel senso che non si è affatto dimostrato negato come pensava di essere; però, come ha detto Woodstock, tra una buona prestazione e la vittoria il passo è lungo.
Tanto per dirne una Bartoli non ha mai vinto la Sanremo, corsa sicuramente più adatta a lui della Roubaix.

E comunque son d'accordo con te che Bettini faccia bene a provare la Roubaix e a togliersi il dubbio: l'importante è che la prepari come si deve e che ci arrivi almeno in buona forma, ma su questo ho pochi dubbi.

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 09/10/2007 alle 10:50
Originariamente inviato da ProfRoubaix
A me Bettini, se corre la Roubaix, cresce di considerazione solo per il fatto di averci provato.

e se dovesse vincere il Fiandre la considerazione sarebbe ancora maggiore... una vittoria al Fiandre (difficile ma non impossibile) credo abbia un peso maggiore rispetto ad una partecipazione (molto probabilemnte anonima) alla Roubaix.
Si tratta di un opinione personalissima, ma continuo a credere che riuscire a vincere nel corso della carriera sia la Liegi che il Fiandre equivalga ad entrare di diritto tra i più grandi cacciatori di classiche di sempre evidenziando una completezza ciclistica unica, trattandosi di due classiche monumento riservata ad atleti con caratteristiche completamente differenti.
Da un punto di vista strettamente ciclistico, il Fiandre contribuisce ad accrescere in modo esponenziale il valore dell'atleta ancor più di un eventuale terzo mondiale.
Credo abbia più valore e dia un maggior prestigio riuscire a "spuntare" il maggior numero di caselline relative alle classiche monumento piuttosto che accrescere i successi in una specifica corsa ma lasciando un importante casella vuota...

 
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Livello Tour




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  postato il 09/10/2007 alle 11:54
Concordando con Morris, credo che, come detto anche da altri, varrebbe lo stesso se dovesse vincere il Fiandre
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2007 alle 11:57
sul Fiandre anche Bettini è d'accordo, l'ha detto più di una volta che è la corsa che gli manca, e che ci proverà fino a quando ne avrà la possibilità.
 
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