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Autore: Oggetto: Miculà Dematteis

Livello Fausto Coppi




Posts: 1671
Registrato: Dec 2004

  postato il 10/02/2008 alle 18:34
caro antonello,

la vicenda della bici è assolutamente marginale e colorado lo ha chiarito .

vorrei che tu rispondessi ad una mia precisa domanda: tu pensi che il ciclismo agonistico di alto livello abbia una speranza di deviare dalla via verso la malora che ha imboccato particolarmente grazie alla gestione della faccenda doping, se tutti i manager di ciclismo ragionassero come bordonali?

due precisazioni , necessarie prima che si scateni la bufera:
1-il ciclismo non va in malora per il doping, ma per la gestione della faccenda doping (che come è noto è sempre esistito..): comunque non va in malora solo per questo, ma anche per questo, almeno dal punto di vista mediatico.
2-il ciclismo non va in malora a causa delle azioni dei diesse, ma credo che ogni componente di questo mondo debba fare la sua parte per salvare capra e cavoli. mi rifiuto di pensare che l' unico compito di un manager sia trovare uno sponsor purchessia
3. dopo l' intervista di bordonali, rimango convinto che questo mentalità retriva,mafioso e omertoso che impesta e pervade il ciclismo pro abbia mandato un preciso segnale: chi non è disposto a tutto, chi non sposa la linea del testa bassa e pedalare, non so non c'ero e se c' ero guardavo dall' altra parte, chi insomma ha un approccio culturale diverso, bene , questo disturba.
e quindi è meglio che stia fuori.

caro anto , vorrei una risposta, perchè la vicenda della bici è la pagliuzza.

aggiungo che non è vero che nel web. come ha affermato monsieur,la vicenda non abbia suscitato interesse.
ad esempio ,in un altro forum, frequentato principalmente da granfondidti ed amatori , con molti più iscritti di cicloweb,c'è un 3d di molte pagine, in cui si discute anche dell' intervista a bordonali.
per inciso, qualcuno ha ritenuto admin irriguardoso e troppo insistente...
per altro , nel 3d in questione, le opinioni si dvidono come qui, con una maggiore prevalenza a favore di dematteis.

preciso ancora che insisto su questa vicenda non tanto perchè mi sta a cuore dematteis, ma perchè, come claudio, ritengo questa vicenda sintomatica di come una gran parte del mondo del ciclismo sia allergica al necesario cambiamento di rotta ed ipocritamente autoreferenziale.

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2008 alle 18:53
Originariamente inviato da colorado

Io penso che il discorso della bici sia da chiudere.
Micùla sapeva perfettamente che doveva restituire la bicicletta e l'ha fatto senza storie.


dall'intervista questo non traspare, anzi sembra proprio il contrario, e cioè che la squadra gli ha ritirato la bici senza preavviso lasciandolo a piedi.

Poi che l'intervistatore abbia evidenziato il fatto che la squadra si sia fatta viva solo per recuperare la bici (nemmeno per licenziarlo, dato che lui l'ha saputo dalla Gazzetta) questa è un'altra cosa.


come sarebbe a dire? è stato licenziato?
Ma non era in scadenza di contratto?

Resto dell'idea che Bordonali sia un quaquaraquà e mi auguro presto che abbia a che fare con il ritorno d'immagine che una vicenda di doping possa coinvolgere la sua squadra.


discorso strano per chi si dichiara appassionato della bici.
Qui siamo al "muoia Sansone con tutti i Filistei": visto che non ne traggo vantaggio io o qualche mio amico, che tutto vada in malora.
Mah...

Micùla ha avuto coraggio a dire ciò che è stato scritto, ma era senza dubbio un suo dovere nei confronti di chi si ferma ai bordi delle strade per assistere ad una gara.
Vorrei che tutti i corridori, con contratto e non, facessero lo stesso.


più che altro era un diritto nei confronti di sè stesso: il diritto, dopo tanti sacrifici e dopo aver sempre rispettato le regole, a non essere confuso con chi se ne frega delle regole stesse.
Ha fatto benissimo a chiamarsi fuori: sotto questo punto di vista non sarà mai sullo stesso piano di chi quella lettera non l'ha scritta.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2008 alle 19:43
Originariamente inviato da mestatore

caro antonello,

la vicenda della bici è assolutamente marginale e colorado lo ha chiarito .


penso di aver chiarito la mia posizione: non la ritengo affatto marginale per stabilire il grado di credibilità di Dematteis.
Si è cercato di buttare un pò di fumo negli occhi (non credo inconsapevolmente): certo, magari il fumo era poco e non dava tanto fastidio, però il tentativo è stato fatto.
Se prima non c'era nessun campanello d'allarme nella mia testa, adesso c'è (seppur piccolissimo)

vorrei che tu rispondessi ad una mia precisa domanda: tu pensi che il ciclismo agonistico di alto livello abbia una speranza di deviare dalla via verso la malora che ha imboccato particolarmente grazie alla gestione della faccenda doping, se tutti i manager di ciclismo ragionassero come bordonali?


io ai manager posso chiedere solo il rispetto delle regole: non so se Bordonali lo faccia, ma se lo facesse per me sarebbe più che sufficiente.
Se tutti si attenessero anche solo al rispetto delle norme esistenti, altrochè se sarebbe sufficiente per evitare di andare in malora.
Non vedo proprio per quale motivo un team manager debba farsi carico di responsabilità che non gli competono.
Il corridore, finchè si allena a casa sua (o dove gli pare), si sceglie da solo il medico o il preparatore - andando talvolta anche contro le direttive della squadra per difendere queste sue prerogative - è bene che si assuma in toto le proprie responsabilità: non credo proprio sia il caso di scaricarle su altri, neppure parzialmente.

Cosa possiamo chiedere ad un direttore sportivo? di lasciare a casa eventuali sospetti? ma allora diamo ragione a quelli che hanno creato il famigerato Codice Etico: il principio è lo stesso.
Vogliamo chiedergli di non ingaggiare atleti già condannati per doping? allora tanto vale proporre la radiazione già alla prima positività.
Che senso ha dire che la radiazione non va bene, e poi magari indignarsi se il reo, una volta scontata la pena, viene trattato alla stregua di tutti gli altri?


2-il ciclismo non va in malora a causa delle azioni dei diesse, ma credo che ogni componente di questo mondo debba fare la sua parte per salvare capra e cavoli. mi rifiuto di pensare che l' unico compito di un manager sia trovare uno sponsor purchessia


mi sta bene.
Che la facciano però anche i corridori la loro parte, denunciando non solo gli stregoni, ma anche i colleghi che sanno per certo essere dopati.
E subito dopo la facciano gli sponsor (che, ricordiamolo, sono quelli che tengono in piedi la baracca), magari dichiarando pubblicamente che sono disposti a rinunciare anche a qualche vittoria e a qualche titolo sui giornali pur di avere un team completamente pulito.

Perchè chiedere un comportamento virtuoso solo ad una componente del mondo ciclistico, significa soltanto prenderci in giro l'un l'altro.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2008 alle 19:55
un paio di domande che mi frullano per la testa.

Se un giornalista chiedesse a Dematteis se conosce qualcuno dei famosi santoni del doping, non certo direttamente ma almeno di nome, Miculà cosa risponderebbe?
E se il medesimo giornalista gli chiedesse se è a conoscenza di pratiche illecite da parte di qualche suo collega, quale sarebbe la sua risposta?
E sarebbe disposto a far da gregario ad un capitano che sa per certo essere dopato?

Con questo voglio dire che a Miculà Dematteis il sottoscritto chiede solo di rispettare le regole e non di provare a salvare il ciclismo; se tutti rispettassero le regole il ciclismo non avrebbe bisogno di salvatori.
Per coerenza, devo per forza di cose chiedere le stesse cose anche a Bordonali.

 

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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 10/02/2008 alle 20:57
Guarda che Micùla non ha proprio intenzione di salvare la faccia al ciclismo!
Lui ha pensato a se stesso e basta.
A salvare il ciclismo devono essere altre persone che DEVONO far rispettare le regole. Anche perchè profumatamente pagate.
Micùla le regole le ha sempre rispettate e per quanto ne so lo farà sempre.
Non ti rispondo più sulla bici perchè mi sembri un po' ottuso sull'argomento.
E' vero, non è stato licenziato... Non gli hanno rinnovato il contratto..
Io le domande che hai fatto le giro a Micùla che ogni tanto legge le cose che scriviamo; sua moglie Stefania mi ha detto che è in Francia a pedalare e quindi per ora non si collega.
E credimi, io sono innamorato di questo sport. Ho 43 anni e da quando ne avevo cinque pedalo (un po' piano)sulla bici da corsa.
La passione per questo sport ha fatto si che anni fa la bicicletta diventasse un lavoro e ora vivo di questo.
Tu non immagini la sofferenza che ho patito e che patisco quando sento parlare di doping nel ciclismo e non sai quante parole ho speso per difendere quello che reputo lo sport più bello del mondo.
Ho fatto il direttore sportivo negli Allievi e negli Juniores e ho cercato di inculcare nella testa dei ragazzi una mentalità diversa, cercando di fargli apprezzare gli sforzi e la fatica che facevano, perchè li rendeva diversi e migliori dei loro pari età.
Tutto questo divertendosi un casino, memori di domeniche meravigliose, consci che i risultati erano la conseguenza di un'attività seria, pulita ed entusiasta, concependo il ciclismo come sinonimo di libertà.
Micùla era uno di questi ragazzi e le cose le ha capite alla perfezione.
Adesso però inizio a stufarmi e a non credere più nell'agonismo, perchè semplicemente c'è troppa gente che bara. Costretta forse, ma comunque illegale!
E' inutile che Bordonali rimpianga i tempi passati. Lui è complice del sistema e non ha fatto nulla per debellare il "sistema". Anzi...
E' vero, era un diritto per Micùla potersi difendere da chi fa di tutta un'erba un fascio, ma secondo me era un dovere nei miei confronti che lo applaudo e lo incito, nei confronti di sua moglie, dei suoi genitori e di tutti i suoi tifosi che hanno creduto e ancora crederanno in lui.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2008 alle 21:56
Originariamente inviato da colorado

Guarda che Micùla non ha proprio intenzione di salvare la faccia al ciclismo!
Lui ha pensato a se stesso e basta.


come è giusto che sia.
Nessuno gli chiede di più, almeno non io.
Questo diritto, però, se permetti lo concedo anche a Bordonali.

A salvare il ciclismo devono essere altre persone che DEVONO far rispettare le regole. Anche perchè profumatamente pagate.


chi deve farlo? i direttori sportivi? gli sponsor?
Non credo proprio: quelli é giusto che facciano il loro mestiere come i corridori fanno il loro.
Se rispettano le regole a me basta e avanza.

Micùla le regole le ha sempre rispettate e per quanto ne so lo farà sempre.


è giusto che sia così: tanto di cappello.
Non gli si può, nè gli si deve chiedere di più.


Io le domande che hai fatto le giro a Micùla che ogni tanto legge le cose che scriviamo.


Se ti va, ma ne puoi anche fare a meno.
Lui non deve certo dare risposte al sottoscritto.
La mia è stata solo una provocazione per far capire a chi critica determinati atteggiamenti, che forse anche la persona più virtuosa di questo ambiente, di fronte a certe situazioni, avrebbe le stesse reazioni di Bordonali.


Adesso però inizio a stufarmi e a non credere più nell'agonismo, perchè semplicemente c'è troppa gente che bara. Costretta forse, ma comunque illegale!


lascia perdere.
Non ci ho mai creduto ai corridori costretti al doping: chi lo fa è perchè gli conviene, altro che costrizioni.


E' inutile che Bordonali rimpianga i tempi passati. Lui è complice del sistema e non ha fatto nulla per debellare il "sistema". Anzi...


come tutti quelli che ci stanno dentro, corridori compresi.
Nessuno escluso.

Oppure, ed è questo il mio parere, che nessuno è complice di nulla finchè rimane dentro la legge.
Troppo comodo pretendere un comportamento virtuoso dai direttori sportivi e poi magari trovare fior di giustificazioni per i corridori.

E' vero, era un diritto per Micùla potersi difendere da chi fa di tutta un'erba un fascio, ma secondo me era un dovere nei miei confronti che lo applaudo e lo incito, nei confronti di sua moglie, dei suoi genitori e di tutti i suoi tifosi che hanno creduto e ancora crederanno in lui.


Giusto: probabilmente aveva ed ha dei doveri verso chi gli è sempre stato vicino e lo ha sostenuto.
Ma, almeno a mio parere, solo verso di loro.

 

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"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2004

  postato il 10/02/2008 alle 22:02
Originariamente inviato da antonello64

un paio di domande che mi frullano per la testa.

Se un giornalista chiedesse a Dematteis se conosce qualcuno dei famosi santoni del doping, non certo direttamente ma almeno di nome, Miculà cosa risponderebbe?
E se il medesimo giornalista gli chiedesse se è a conoscenza di pratiche illecite da parte di qualche suo collega, quale sarebbe la sua risposta?
E sarebbe disposto a far da gregario ad un capitano che sa per certo essere dopato?

Con questo voglio dire che a Miculà Dematteis il sottoscritto chiede solo di rispettare le regole e non di provare a salvare il ciclismo; se tutti rispettassero le regole il ciclismo non avrebbe bisogno di salvatori.
Per coerenza, devo per forza di cose chiedere le stesse cose anche a Bordonali.


se mia nonna avesse avuto le ruote....

miculà le regole le rispetta.

a bordonali che rispettino le regole non glie nepoffregà de meno
lo dice papale papale
che portino risultati , tanto lui mica dorme con loro, o che portini i soldi per correre.
basta che non sputtanino la squadra facendosi beccare, basta che portino loro lo sponsor o che siano amici dell sponsor.
in qusto ciclismo importano solo le regole non scritte : su certi argomenti non si deve banfare, se no si diventa mon funzionali al progetto.

chissà come mai anche uno come solari, ben più forte di dematteis non è stato confermato?
guarda caso, le parole che ha detto luca nell' intervista ("visti anche i passaggi dal dilettantismo e qualche altro acquisto che a me, francamente, non piace».
A chi ti riferisci?
«Senza fare nomi, ma se il ciclismo dice di voler cambiare non si lasciano a casa i corridori seri e si prendono quelli con storie di doping alle spalle».")spiegano tutto.

d' altra parte bordonali non ha dato lo straccio di una giustificazione tecnica ( a meno che non ti basti un generico: eh, c'è ne sono anche altri...), e perdonami, io continuo a pensare che un bravo manager non si limita a rispettare le regole in questo momento, ma da un segnale a tutti, compresi i corridori: lascio a casa un sospetto dopato e prendo uno che ha fatto un passo chiaro di dignità.
io se ho un ' azienda sospettata di fare cose poco chiare, tra assumere uno con precedenti ed uno con la fama di onesto, a pari valore , prende quello onesto.
e ti ripeto, a pari valore: perchè tra quelli in maglia lpr non ne vedo tanti meglio di dematteis, che ha caratteristiche che ben si sposano con una squadra che deve puntare al giro e ha bisogno di gente che sappia fare il gregario anche in salita.

ciao

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2008 alle 00:14
Originariamente inviato da mestatore
a bordonali che rispettino le regole non glie nepoffregà de meno
lo dice papale papale
che portino risultati , tanto lui mica dorme con loro, o che portini i soldi per correre.
basta che non sputtanino la squadra facendosi beccare, basta che portino loro lo sponsor o che siano amici dell sponsor.


Bordonali si comporta, nè più nè meno, come quei corridori puliti e rispettosi delle regole che, pur essendo testimoni di svariate irregolarità, si fanno i fatti loro e tirano avanti.
Pensi che qualcuno di questi si farà problemi a lavorare per un capitano dopato? oppure forse sarà contento di una vittoria del proprio leader perchè magari entrano più soldini?


d' altra parte bordonali non ha dato lo straccio di una giustificazione tecnica ( a meno che non ti basti un generico: eh, c'è ne sono anche altri...)


ne renderà conto al proprio sponsor se le cose andranno male, e pagherà sulla propria pelle.
Anche Lippi al Mondiale ha lasciato a casa Panucci che era di gran lunga il miglior terzino italiano dopo Zambrotta: ha vinto ed ha avuto ragione lui.
Bearzot addirittura lasciò a casa Pruzzo per portare Selvaggi...
Le valutazioni tecniche sono molto ma molto personali da sempre.
Non si riesce a stabilire se sia meglio Riccò o Nibali, nonostante la notevole differenza di palmares, figuriamoci se possiamo stabilire in maniera oggettiva chi sia meglio tra Solari e Dematteis.


e perdonami, io continuo a pensare che un bravo manager non si limita a rispettare le regole in questo momento, ma da un segnale a tutti, compresi i corridori: lascio a casa un sospetto dopato e prendo uno che ha fatto un passo chiaro di dignità.
io se ho un ' azienda sospettata di fare cose poco chiare, tra assumere uno con precedenti ed uno con la fama di onesto, a pari valore , prende quello onesto.
e ti ripeto, a pari valore: perchè tra quelli in maglia lpr non ne vedo tanti meglio di dematteis, che ha caratteristiche che ben si sposano con una squadra che deve puntare al giro e ha bisogno di gente che sappia fare il gregario anche in salita.


perchè un bravo manager deve avere questi doveri ed un corridore no?
Perchè un direttore sportivo deve far caso alla salute del ciclismo in generale, mentre un corridore può tranquillamente badare ai fatti propri e basta?

E poi, qui torno a ripetermi, vogliamo far fuori i sospettati? e allora perchè ce la siamo presa tanto col Codice Etico, che diceva proprio queste cose?
Vogliamo far terra bruciata intorno a chi ha sbagliato in passato? e allora tanto vale chiedere la squalifica a vita fin da subito, perchè per ogni recidivo che verrà ingaggiato ci sarà SEMPRE un corridore non recidivo che rimarrà a spasso.


P.S. il corridore che viene ingaggiato perchè porta uno sponsor, non toglie il posto a nessuno perchè lui il suo stipendio se lo paga da solo.
Anzi, forse i soldini che porta in diversi casi permettono di ingaggiare qualche altro corridore che altrimenti sarebbe rimasto a casa.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 11/02/2008 alle 13:46
Ho letto solo ora l'intervista a Bordonali, lasciando da parte alcune cose su cui sono d'accordo, tipo il malfunzionamento del Pro Tour o il fatto che il dilettantismo sia troppo simile al professionismo e quindi non svolga bene il suo ruolo, c'è veramente da essere schifati per quanto riguarda la sua idea "efficientista" del ciclismo, ma non perchè non sia vero o normale che il professionismo è appunto un lavoro, ma perchè lui fa capire esattamente che gli interessano solo i risultati e non come vengono ottenuti, nè sembra interessato dal fatto che anche un corridore limpido e pulito, e c'è ne sono, possa portare a termine le corse e onorarle al meglio, senza fare sfracelli o potendo lottare per vincere le corse importanti, è ovvio, ma facendo il suo lavoro con onestà e aiutando magari la squadra.
E non mi si venga a dire che Bordonali non è ipocrita come altri suoi colleghi che la pensano uguale ma non lo dicono, perchè questo modo di interpretare il ciclismo, mi ricorda le richieste aziendali e padronali quando ci sono da fare i contratti nazionali collettivi di lavoro.
La vuoi la minestra? Se si, ti devi rompere il sedere più di quanto stai facendo adesso, devi essere più produttivo ed efficiente e della tua salute sul posto di lavoro non mi importa nulla.
Bella roba, bella gente, applausi per loro.

 

[Modificato il 11/02/2008 alle 13:56 by mont ventoux]

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  postato il 11/02/2008 alle 15:35
Originariamente inviato da mestatore

che portini i soldi per correre.

basta che portino loro lo sponsor o che siano amici dell sponsor.


Su questo punto ti sbagli Gianni, Bordonali ha detto proprio il contrario.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2008 alle 16:46
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da mestatore

che portini i soldi per correre.

basta che portino loro lo sponsor o che siano amici dell sponsor.


Su questo punto ti sbagli Gianni, Bordonali ha detto proprio il contrario.


quoto mestatore!!
tipico caso di predicare bene a razzolare male.
Bordonali lo scorso anno ha tesserato Piemontesi e Sabatino( nulla contro di loro), difficilmente grazie ai buoni risultati ottenuti tra i dilettanti( il secondo in particolare) ma credo che un po' di soldi o sponsor l'abbiano avuto in dote.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/02/2008 alle 14:29
Originariamente inviato da mont ventoux

Ho letto solo ora l'intervista a Bordonali, lasciando da parte alcune cose su cui sono d'accordo, tipo il malfunzionamento del Pro Tour o il fatto che il dilettantismo sia troppo simile al professionismo e quindi non svolga bene il suo ruolo, c'è veramente da essere schifati per quanto riguarda la sua idea "efficientista" del ciclismo, ma non perchè non sia vero o normale che il professionismo è appunto un lavoro, ma perchè lui fa capire esattamente che gli interessano solo i risultati e non come vengono ottenuti, nè sembra interessato dal fatto che anche un corridore limpido e pulito, e c'è ne sono, possa portare a termine le corse e onorarle al meglio, senza fare sfracelli o potendo lottare per vincere le corse importanti, è ovvio, ma facendo il suo lavoro con onestà e aiutando magari la squadra.
E non mi si venga a dire che Bordonali non è ipocrita come altri suoi colleghi che la pensano uguale ma non lo dicono, perchè questo modo di interpretare il ciclismo, mi ricorda le richieste aziendali e padronali quando ci sono da fare i contratti nazionali collettivi di lavoro.
La vuoi la minestra? Se si, ti devi rompere il sedere più di quanto stai facendo adesso, devi essere più produttivo ed efficiente e della tua salute sul posto di lavoro non mi importa nulla.
Bella roba, bella gente, applausi per loro.


Bordonali è semplicemente più onesto di tanti altri, che dicono di essere "dalla parte dei ragazzi", "che Tizio per me è come un figlio" e poi - vedi un Biarne Riis, per fare nomi - si defilano ai primi segnali di guai!

Il ciclismo professionistico E' UN LAVORO, è anche show-business.
Bordonali è forse la prima persona del mondo del ciclismo che ha la sincerità di ammetterlo.
Ai corridori si chiedono risultati e/o collaborazione per il loro ottenimento (se no un Bruseghin sarebbe rimasto a spasso gà 7-8 anni fa!).
Se un corridore arriva tra i pro' con buoni risultati alle spalle, con le qualità, con un margine di miglioramento, fa la sua carriera: 8,10 anche 15 anni. Campione, gregario, vincente, piazzato, nei grandi team o in quelli piccoli, ma con un briciolo di fiducia nel domani, cioè nella stagione successiva (non può saperlo con certezza, ma neanche io che di quest'anno mi laureo in ingegneria civile so 1)che lavoro farò 2)quanto tempo mi terranno!! Perchè un ciclista dovrebbe saperlo? Benvenuti nel mondo reale!).
Purtroppo ci sono tanti corridori che non ce la fanno. I motivi? Non avevano le qualità per la massima categoria; sono arrivati tra i pro' senza margini di miglioramento; hanno creduto che una volta arrivati lì, nessuno li potesse smuovere; infortuni gravi; sfortuna; sponsor che fuggono; squadre che falliscono e chi più ne ha più ne metta.
Ci sono anche quelli che devono andare via perchè si sono fatti dei nemici, non c'è dubbio; quelli che non hanno accettato giochi sporchi.
Però se Bordonali deve mettere insieme due squadre per farne una sola, di alto livello ma che non vuole fare attività tripla o quadrupla, con un budget non illimitato...prende 20 corridori! E se c'è un Di Luca o un Savoldelli a spasso che può prendere a buon prezzo (cioè buono rispetto al loro valore), secondo te deve prendere un Dematteis?
A parità di spesa, prende un corridore che ha fatto risultati modesti (perchè bisogna essere sinceri, è così) oppure prova a scommettere su qualche nuovo nome?
Mi dispiace che sia rimasto a spasso anche perchè è un mio conterraneo, e non sono molti i piemontesi tra i prof, però nella fusione ha rischiato di rimanere appiedato anche un Pietropolli che se permetti vale un po' di più...

Purtroppo in Italia gli sponsor mancano, o preferiscono buttarsi nel calcio: se fossimo in Francia, penso che un Dematteis, un Solari, un Colli per fare qualche nome sarebbero confermatissimi dai loro team, dato che lì per il ciclismo girano un sacco di soldi ma di buoni corridori se ne vedono pochini...

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/02/2008 alle 15:41
L'ho detto pure io che il ciclismo a livello profesionistico è un lavoro, è una cosa lapalissiana mi sembra, una tautologia, non credo che Bordonali con quest'affermazione abbia diritto a qualche premio.
Si dica con chiarezza che ciclismo si vuole, però.
E infatti, lui l'ha detto con chiarezza, dice che gli sponsor vogliono vincere e non gli importa di altre cose, gliene ho dato atto, ma permettimi di dire che è un punto di vista che non mi piace per nulla, e ho anche detto, e se mi hai quotato l'avrai letto, che non mi importa che lui passi per quello sincero ed altri suoi colleghi per ipocriti.
Può pure essere, e allora?
Qua non si tratta di fare la carità a nessuno regalando un posto tra i professionisti a chi non merita, anzi, mi sembra di aver letto che molti professionisti non affermati pagano di tasca loro per correre, quindi non è neanche carità, è un fenomeno che esiste credo in diverse squadre fuori dal Pro Tour e che molti pari grado di Bordonali, e magari lui stesso, accettano.
In ogni caso, De Matteis interpreta lo sport e il ciclismo come piace fare anche a me, mettendo alla prova unicamente le proprie risorse fisiche ed umane, gareggiando con onestà e io mi ritrovo nello spirito della lettera che scrisse.
In più mi sembra che tra i dilettanti il posto tra i professionisti se lo sia guadagnato, non gli è stato ragalato, quindi vale, non è un bluff.
Se quindi uno come lui non trova posto in nessuna squadra io mi faccio le mie idee, e credo di avere tutto il diritto e le prove per farmele, consapevole pure che c'è ne sono altri di corridori come lui (altro che il "frammento", di cui parlava una forumista...), che però non sono usciti allo scoperto.

 

[Modificato il 12/02/2008 alle 15:43 by mont ventoux]

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/02/2008 alle 17:31
Forse sono stato frainteso...

Bordonali dice che agli sponsor importa solo dei risultati: certo che è così!
Sulla Terra perlomeno..forse in un mondo di utopia sarà diverso, ma se uno mette (faccio una stima per la LPR) 3-4 milioni di euro all'anno lo fa perchè vuole dei risultati!!! Vuole visibilità, vuole dare un'immagine vincente ai suoi marchi! Esattamente come se mette la pubblicità in un programma e poi questo non fa audience, cosa fa? La toglie, no?

Sul come si ottengono i risultati..ognuno è libero di giudicare.
Ci sono sicuramente degli sponsor che puntano a dare un'immagine di pulizia e controllano i loro corridori (almeno in apparenza), altre di meno, altre per niente..poi però c'è sempre un momento in cui il corridore è solo in camera d'albergo e si può iniettare una schifezza!
Anche adesso che c'è l'obbligo di reperibilità, passaporto biologico ecc.
Sono sicuro di una cosa: nessuno sponsor è contento se un corridore viene beccato positivo! Quelli più lungimiranti vigilano anche perchè ciò non accada...

Si parla di disoccupati: purtroppo negli ultimi anni il numero di sponsor disposti a investire nel ciclismo (almeno in Italia) è calato drammaticamente, e con essi il numero di posti disponibili nel nostro Paese per quelli che vogliono vivere di ciclismo.
Le squadre devono fare delle scelte, anche dolorose: soprattutto nel caso di Tenax e LPR che si sono fuse.
Dovendo scegliere, si "tagliano" quelli che convengono di meno, magari perchè sono meno giovani (non è il caso di Miculà, ma di altri..), chiedono (o devono ricevere) uno stipendio più alto (il minimo sindacale per un neoprò è inferiore), o perchè fanno meno risultati.
E' così da tutte le parti, perchè nel ciclismo dovrebbe essere differente?

Poi c'è la piaga di quelli che corrono gratis, o portano lo sponsor, o pagano le trasferte: ma questa mi sembra una prerogativa di squadrette raffazzonate alla meno peggio. Se permetti, la LPR che punta al Giro o alla Liegi non ha bisogno di qualche sfigatello che corre mettendo i soldi.
Ste cose lasciale fare a qualche continental poco seria...
Un corridore che ha le qualità per correre tra i professionisti per qualche anno, però, non ha bisogno di ricorrere a queste cose: al massimo per un anno corre con il minimo sindacale o poco più, alla ricerca un rilancio...
se poi il rilancio non arriva, si appende la bici al chiodo e si fa un altro mestiere!

Un'ultima parola sulle squadre: in questi anni c'è stata una bella sforbiciata.
La nostra federazione ha deciso di non avere squadre continental, perchè era evidente che i limiti minimi di copertura finanziaria non erano sufficienti per fare attività professionistica, almeno in Italia.
E' una deficienza dell'UCI, alla quale devono ovviare (e se aspettiamo loro, possiamo morire tutti di vecchiaia!).
Come per i corridori, che devono essere selezionati in modo che solo i migliori accedano al professionismo, evitando un ricambio eccessivo che non fa bene a nessuno, lo stesso vale per le squadre: il vero dramma non è se un corridore deve andare a lavorare in fabbrica, ma se aspetta lo stipendio di 6 mesi fa, se a dicembre non sa se la sua squadra fa ancora un altro anno, o se si fa un mazzo tanto tutto l'inverno e poi ad aprile la sua squadra fallisce!

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/02/2008 alle 23:44
Avevo capito anche prima il tuo discorso.
Io credo che gli sponsor dal ciclismo professionistico abbiano tutte un grosso ritorno d'immagine, non c'è mai stata mezza squadra che si è lamentata al riguardo e tutte quelle che hanno lasciato lo hanno fatto per altri motivi, negli ultimi anni quasi tutte perchè hanno avuto casi di doping al loro interno. Molti sponsor hanno col ciclismo un grosso ritorno d'immagine anche senza vincere nulla, se è per questo, ma io non trovo strano che lo sponsor ci tenga a fare bella figura, è normale.
Il problema è cosa si vuole e come lo si vuole.
Magari molti sponsor non sanno neanche nulla di come vengono gestite le squadre e delegano tutto al team manager, non mi interessa attribuire per forza delle responsabilità a qualcuno.
Io ne faccio una questione di cultura, e non nego che da persona che segue il ciclismo professionistico in maniera disinteressata, senza essere coinvolto o condizionato dal tifo per nessuno ma limitandomi a guardare le corse che mi interessano e che mi piacciono, ci sono persone e realtà che non mi piacciono per nulla.
Chiamalo sesto senso, chiamalo senso etico, chiamala presunzione, chiamala incoscienza, chiamala come vuoi, ma ho le mie idee e credo da esterno di saper distinguere alcuni singoli corridori o squadre, anche da piccoli particolari, che portano avanti un certo indirizzo, più o meno spregiudicato e "libertario".
E ti ripeto, che lo dicano chiaramente o meno, non me le rende più simpatiche, per nulla.
Credo piuttosto che in Francia, anche a costo di rinunciare a qualche risultato, ci sia stata una presa di coscienza e di responsabilità molto maggiore al riguardo, anche da parte di sponsor che sono stati coinvolti in passato in problemi di varia natura, tipo la Cofidis.
Credo sia un dato di fatto, non una mia opinione.

 

[Modificato il 12/02/2008 alle 23:51 by mont ventoux]

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  postato il 14/02/2008 alle 01:41
preso da curiosita` ho guardato l`intervista su LA7
alla mamma di Marco Pantani.
(segnalato da Leone delle fiandre: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=nientedipersonale&video=8874 )

senza entrare nel merito dell'intervista (ci sono altri 3D per queste
discussioni) vorrei segnalare il minuto finale con le affermazioni
di Mamma Tonina sul fatto che "stanno rovinando questo sport bellissimo".
Cito a memoria: "si licenziano ciclisti per prendere dei ragazzini
che magari pagano". In diversi passaggi appare un ambiente omertoso
("ragazzi parlate") che, a mio parere, tiene prigionero questo sport.
Ha ragione Mesty, quasi quasi conviene puntare su Pat...

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 14/02/2008 alle 21:53
Ribadisco un concetto: in questo thread si parla di Dematteis che è rimasto appiedato, e qualcuno lo attribuisce alla lettera, qualcuno accusa il ds della squadra ecc.
Io dico solo una cosa: l'unica esclusione discutibile del team dato dalla fusione tra Tenax e LPR è Solari, che aveva fatto un buon 2007.
Miculà ha fatto due stagioni modeste ed è stato depennato; Bordonali doveva scegliere, fra quasi 40 corridori, chi poteva continuare e chi no.

Sono il primo a pensare che Dematteis sia pulito, abito nella sua provincia e di lui e dei suoi fratelli, podisti di alto livello che sono stati anche nazionali di corsa in montagna, si parla benissimo soprattutto da questo punto di vista.
Siamo sicuri, però, che se lo avesse tenuto qualcuno di voi non parlerebbe di scelta demagogica?

Capitolo corridori con lo sponsor: nel nuovo team LPR ce n'è qualcuno, secondo voi? Accetto risposte private.

Tra le continental, secondo me in quasi tutte c'è qualcuno che corre perlomeno gratis: il patron Zalf un paio d'anni fa disse che nella sua squadra metteva sui 600-700 mila euro all'anno, ma che con quei soldi poteva fare una continental.
Ora una squadra dovrà avere, dico almeno, un ds, un massaggiatore, un meccanico, nove corridori, un'ammiraglia..e poi in ritiro e trasferta si dorme sotto i ponti? si mangia alla mensa caritas? mah!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/02/2008 alle 01:38
Oh, però con questo Maserati siamo stati un po' cattivi.
Sarà appena appena discreto, ma rispetto ai vari raccomandati del ciclismo ha cominciato benino questa stagione.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/02/2008 alle 15:15
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Il bastian contrario - di Marco_Admin_Grassi



http://www.cicloweb.it/art926.html


Caso Zoncolan: la Procura del Coni chiede due anni per Di Luca



se il deferimento venisse trasformato in squalifica,la lpr avrebbe un posto libero, Bordonali ha detto di voler un max di 20 atleti..

 
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  postato il 27/02/2008 alle 16:35
Originariamente inviato da gigio83

Caso Zoncolan: la Procura del Coni chiede due anni per Di Luca


se il deferimento venisse trasformato in squalifica,la lpr avrebbe un posto libero, Bordonali ha detto di voler un max di 20 atleti..


Complimenti, continuiamo ad avere sempre i soliti atteggiamenti di fronte a questi casi. Un avversario in meno=una possibilità in più per me. E il ciclismo continua ad affondare.

 

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  postato il 27/02/2008 alle 17:03
Originariamente inviato da gigio83

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Il bastian contrario - di Marco_Admin_Grassi



http://www.cicloweb.it/art926.html


Caso Zoncolan: la Procura del Coni chiede due anni per Di Luca



se il deferimento venisse trasformato in squalifica,la lpr avrebbe un posto libero, Bordonali ha detto di voler un max di 20 atleti..

e se, puta caso, lo sponsor deluso della vicenda facesse dietrofont lasciando al vento gli altri 19 + una 15ina d'altri fa personale e ds?

 
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  postato il 27/02/2008 alle 17:13
era un'affermazione ironica la mia,non a caso ho quotato il link all'intervista...
se lo sponsor facesse dietrofront sarebbe una grossa perdita per il ciclismo e non solo per atleti e personale della squadra, che rischierebbero di rimanere a piedi; la lpr negli ultimi anni, pur cambiando 3 squadre sponsorizzate, ha dimostrato passione e volontà di investire nel ciclismo

 
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  postato il 28/02/2008 alle 17:04
Nella prossima uscita di Cassani e Boglia delle Grandi Salite del ciclismo ci sarà il DVD del Colle dell'Agnello e ad accompagnare i due esploratori sarà proprio Miculà.

 

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  postato il 28/02/2008 alle 17:12
mi ricordo quando è andato.
ma per caso sai il giorno esatto dell'uscita?
non ho trovato niente a riguardo cercando, in fretta, su internet

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/02/2008 alle 17:58
Originariamente inviato da gigio83

mi ricordo quando è andato.
ma per caso sai il giorno esatto dell'uscita?
non ho trovato niente a riguardo cercando, in fretta, su internet


A me arrivano a casa, non so quando escono in edicola, penso qualche giorno prima.
Secondo me ti conviene andare dal tuo edicolante di fiducia e fartelo procurare, perchè dubito che mandino ogni numero in conto vendita alle edicole se i numeri precedenti non vengono venduti.

 

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  postato il 29/02/2008 alle 10:21
"se il deferimento venisse trasformato in squalifica,la lpr avrebbe un posto libero, Bordonali ha detto di voler un max di 20 atleti.."


Se Bordonali avesse un posto libero, potrebbe ingaggiare il figlio di Santuccione, così farebbero una bella "festicciola".....

 
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  postato il 29/02/2008 alle 10:51
Originariamente inviato da STE

"se il deferimento venisse trasformato in squalifica,la lpr avrebbe un posto libero, Bordonali ha detto di voler un max di 20 atleti.."


Se Bordonali avesse un posto libero, potrebbe ingaggiare il figlio di Santuccione, così farebbero una bella "festicciola".....


non credi che Bordonali abbia il diritto di ingaggiare chi gli pare?

 

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  postato il 29/02/2008 alle 13:03
Originariamente inviato da STE

"se il deferimento venisse trasformato in squalifica,la lpr avrebbe un posto libero, Bordonali ha detto di voler un max di 20 atleti.."


Se Bordonali avesse un posto libero, potrebbe ingaggiare il figlio di Santuccione, così farebbero una bella "festicciola".....


STE, io ho sempre ben chiaro il tuo risentimento, ma per favore...

 

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  postato il 29/02/2008 alle 15:26
ma era una battuta....
E poi non ho nessun risentimento, credimi.
Bordonali è un manager e fa ottimamente il suo lavoro.



 
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  postato il 02/03/2008 alle 13:04
Prima Vittoria stagionale per il buon De Matteis

(12:47) Première victoire pour le BC Vallauris

L’Italien Micula De Matteis a remporté dimanche matin le Grand Prix de Carqueiranne. Il offre à sa nouvelle équipe, le BC Vallauris son premier succès de la saison. Le club de DN2 est très en vue en ce début d’année, notamment sur le dernier Souvenir Jean Masse par l’intermédiaire des frères Merino.
A 24 ans, l’ancien coureur professsionel De Matteis devrait être l’élément central du collectif de Vallauris cette année.

Source : Directvelo.com

Speriamo che sia solo l'inizio

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/03/2008 alle 17:53
caro antonello,
bordonali ha diritto di fare tutte le cose che i regolamenti gli consentono.
noi ,però abbiamo diritto di valutare liberamente le scelte molto discutibili dello stesso bordonali.

io resto convinto che finchè un bordonali viene considerato un bravo manager, il ciclismo continuerà a rotolare su questa china penosa.
anche questo è un mio diritto, come è un mio diritto rimarcare la differenza tra un bordonali qualunque ed uno zio reverberi, il quale, alla domanda su perchè non avesse confermato daniele colli, non ha avuto problemi a rispondere con argomentazioni tecniche, che certamente possono essere oggetto di discussione, ma che hanno dignità e valore e comunque trovano un riscontro nei risultati ( e nelle dichiarazioni dello stesso colli, il quale ha candidamente ammesso di aver mollato a settembre, dopo una stagione diciamo deludente...).

per intanto, mi aggiungo a forzainter, uno con cui spesso discuto, ma che per certo conosce il ciclismo ( anche gli under), nel fare i complimenti a dematteis.


mesty

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/03/2008 alle 20:45
Originariamente inviato da mestatore

caro antonello,
bordonali ha diritto di fare tutte le cose che i regolamenti gli consentono.
noi ,però abbiamo diritto di valutare liberamente le scelte molto discutibili dello stesso bordonali.


noi possiamo dire quel che ci pare, tanto lui dovrà rendere conto del suo operato a chi gli ha dato i soldi per mettere in piedi una squadra, mica al sottoscritto.
Se sia un bravo manager o meno lo vedremo strada facendo, e il giudizio (almeno da parte mia) si baserà sul comportamento in generale della squadra, non certo sul fatto che ha preso Tizio al posto di Caio.

Dopodichè ti riporto uno stralcio dell'intervista di Marco Grassi
E allora che cos'è che non quadra? Anche a voler essere puramente cinici, non sarebbe stata un'ottima mossa di marketing per il Team LPR?
«Ma ce ne sono tanti del valore di DeMatteis che hanno smesso. E tanti anche meglio di lui. Altri anche dopo compromessi pesanti. Bisogna mettersi in testa che noi non siamo un'associazione caritatevole, ma una squadra che deve ottenere dei risultati».


Questo non è un giudizio tecnico?
Ah già, ma se Bordonali dice che non ha confermato DeMatteis perchè non ha ottenuto risultati, o è un incompetente o gli si dà del bugiardo perchè si dà per scontato che lui abbia agito così perchè disapprovava la famosa lettera: insomma due pesi e due misure.
A proposito, se Reverberi è così bravo ed è così attento al bene del ciclismo, perchè non lo ha preso lui DeMatteis?

P.S. vivissimi complimenti anche da parte mia a Miculà DeMatteis, nella speranza che questo sia solo l'inizio di una lunga brillante carriera

 

[Modificato il 02/03/2008 alle 20:48 by antonello64]

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  postato il 02/03/2008 alle 21:35
no antonello,lo ripetio l' ultima volta.
non è che dematteis meritava il postoa prescindere.
leggi bene il roster della lpr, leggi chi ha preso, anche chi è rimasto fuori.
per me, opinione personale, la polemica nasce da quello.

poi, quando ho chiesto quali erano i valori tecnici per cui palmiro masciarelli doveva firmare il figlio di santuccione, nessuno mi ha risposto.

comunque spero che miculà sia in grado di dimostrare che il posto era meritato e mi dispiace che anche solari non sia nella stessa condizione.

spero anche, per carità di patria, che la figura di m a bordonali non gliela la faccia fare qualcuno dei " chiaccherati" che ha firmato.

mestatore

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/03/2008 alle 22:11
Originariamente inviato da mestatore

no antonello,lo ripetio l' ultima volta.
non è che dematteis meritava il postoa prescindere.
leggi bene il roster della lpr, leggi chi ha preso, anche chi è rimasto fuori.
per me, opinione personale, la polemica nasce da quello.


scusa, ma è una polemica tecnica oppure no?
Se è una polemica tecnica, è legittima, così come sono legittime qualche altro centinaio di polemiche di questo tenore (esempio: siamo sicuri che tutti i corridori firmati da Reverberi siano più forti di Daniele Colli?).

Se poi è una polemica di tipo etico, non vedo perchè si debbano pretendere determinati comportamenti solo da Bordonali, tralasciando tutti gli altri manager (nessuno dei quali ha preso DeMatteis) e tralasciando tutti i corridori (DeMatteis compreso) i quali hanno diritto di pensare ai fatti propri, mentre a qualcun altro questo diritto non viene concesso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/03/2008 alle 22:51
di sicuro è una polemica che oramai ha rotto i marroni a tutti...

se scrivo ancora di dematteis altrimenti che per commentare i risultati tecnici della sua nuova carriera, chiedo che admin mi scateni contro rizz23 o qualche altro suo feroce giannizzero e che mi banni almeno fino a quando non ho recuperato lo scarso intelletto...

prometto che la pianto, davvero.

quanto a colli, il problema non sono certo le qualità, che sono ben superiori a quelli di alti uomini firmati da reverberi, ma sono i risultati ed il contributo al team che per mille motivi ( che non voglio qui discutere) non sono arrivati...

ciao

mestatore


 
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  postato il 03/03/2008 alle 00:24
Complimenti a Miculà per la prima di tante - spero - altre vittorie!

 

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  postato il 04/04/2008 alle 19:51
A RUOTA NON FA CHE ROTOLAR NON FA CHE ROTOLAR..............LA RUOTA NON FA CHE ROTOLAR NON FA CHE ROTOLAR......... W CACAMOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!! W IL CICLISMOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! FORZA SCASSAMOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:help
 
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  postato il 12/04/2008 alle 18:00
E due !!!!Oggi ha vinto!
Bravo Mic.

 
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  postato il 12/04/2008 alle 19:16
Grande Micula!!!

 

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  postato il 12/04/2008 alle 23:19
Vai così Mic!

 

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Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
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  postato il 14/04/2008 alle 21:29
ieri ha anche vinto la semtappa a cronometro(in salita) al mattino e la classifica finale della corse a tappe a cui ha partecipato,ma l'ho solo sentito tramite sms e non so quale sia la corsa....

help STE!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/04/2008 alle 10:16

Micula' De Matteis si aggiudica il Grand Prix de Garéoult


Lo scorso fine settimana Micula' De Matteis ha partecipato al Grand Prix de Garéoult, breve gara a tappe Francese in Provenza. La prova si svolgeva su tre frazioni in due giorni. Sabato 12 aprile la prima tappa con partenza ed arrivo a Garéoult. Percorso selettivo con 5 GPM ed un forte vento che ha caratterizzato tutta la gara. Nei primi chilometri, in seguito ad un ventaglio, si sono avvantaggiati una ventina di atleti. Il cuneese era solo, mentre squadre come il V.C. La Pomme Marseille e il V.S. Hyérois, contavano 6-8 corridori. La corsa si è decisa sulle ultime due salite. Sulla penultima sono rimasti in 3 e sull'ultima, a 10 Km dall'arrivo, De Matteis ha attaccato, avvantaggiandosi di una decina di secondi su Rostollan Thomas. Nei chilometri finali è stato un testa a testa fino a 5 km dall'arrivo quando Rostollan si è riportato sul piemontese. Dopo essersi controllati a vicenda, i due si sono giocati la vittoria in volata. Micula' è partito in testa ai 150 metri finali ed ha vinto, aggiudicandosi tappa e maglia di miglior scalatore.

Nella mattinata di domenica 13 aprile si è disputata anche la crono-scalata "du Coudon". 5,8 km con pendenza media del 8% e massima del 14%. Anche in quest'occasione il ciclista originario di Sampeyre ha vinto con il tempo di 15'18", migliorando di 58" il record della cronometro. La terza tappa, disputata la domenica pomeriggio a La Valette du Var, consisteva in un circuito pianeggiante di 3,5 km da ripetere 25 volte. Vestendo la maglia di leader della classifica generale e quella dei GPM, De Matteis non ha fatto altro che controllare la corsa con l'aiuto dei suoi compagni. A metà gara è uscita una fuga di 8 uomini (tutti lontani in classifica), i cuneesi hanno lasciato fare e sono giunti all'arrivo con circa 2 minuti sul gruppo. Week-end positivo dunque, con vittoria di due tappe, classifica di miglior scalatore e classifica generale. Il prossimo impegno del professionista di Piasco sarà dal 24 al 27 aprile per un'altra corsa a tappe "Circuit de Soane et Loire".


fonte http://www.campioni.cn

 

[Modificato il 16/04/2008 alle 10:23 by gigio83]


 
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  postato il 16/04/2008 alle 15:54
Queste sono notizie che fanno veramente un gran piacere! Forza Miculà!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/04/2008 alle 20:21
siamo a 4 vittorie, o sbaglio?

 

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  postato il 16/04/2008 alle 20:26
Originariamente inviato da antonello64

siamo a 4 vittorie, o sbaglio?


3. Comunque sta dimostrando di essere capace e di avere mentalità vincente, ovvero di avere le carte in regola per ri-passare con la Saunier Duval.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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