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Autore: Oggetto: Le menti tornite ....

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 29/07/2007 alle 16:15
Dopo la Pornic-Nantes del Tour 2003, quella di ieri è stata forse la cronometro che più di tutte ha dimostrato quanto il doping e le "coperture" continuino ad imperare.
Grande Boucle più pulita della storia?
Lasciamolo dire ai Bulbi dei fiori televisivi....

Si vede l'Epo, si scoprono le trasfusioni, ma vivono ancora bene alcune consistenti parti della "vecchia" chimica extra certificati (ovvero, il doping lasciapassare anch'esso resosi possibile e diffusosi, per la strada aperta da quel cancro del ciclismo, oggi osannato dai soliti "corti") come il Growth Hormone, totalmente irrintracciabile, o la Novel Erithropoiesis Stimulating Protein, ancora per la gran parte sfuggente soprattutto usando furbe precauzioni, restano inoltre intatti gli usi non chiari delle albumine, nonchè trucchetti banali come quello del sale...
Se poi vogliamo scomodare il nuovo, che c’è (!), a cominciare dai transfetti di DNA da considerarsi echi anticipanti il già sperimentato (calcio e nuoto) doping genetico, allora ben si capisce come il rospogatto pedalatore della squadra meno controllata del mondo, ed il giovane predestinato con laurea da miracolato e conseguente franchigia di tifo "bulbacassanesco" tipicamente nostrano, possano partorire certe prestazioni.

Ricordo inoltre a tutti i perbenisti più o meno di santificazione americana, o quei beccaccini che salutano la positività di Vino come passo in avanti dell’antidoping, che il tetraidrogestrinone (THG), steroide sintetico costruito appositamente per uso sportivo dal famoso Laboratorio californiano Balco, fu scoperto grazie alla soffiata di un allenatore, altrimenti sarebbe nelle medesime condizioni del GH. Tra l’altro, in Europa, insistono ancora diversi Laboratori omologati per l’antidoping, incapaci di isolare la molecola sintetica di questo ormone. Guarda caso, si tratta di impianti, a cui spesso si rivolgono sport che fanno battaglia al doping ancor più di facciata rispetto alla facciata del ciclismo, come il calcio, lo sci ecc….

Sulla Cronochimica di ieri s'è detto del vento, che c'era, ma non a percentuali abnormi, e non s'è spesa una virgola, nell'autorevole (per modo di dire) osservatorio ciclistico, verso il peso che doveva avere sui protagonisti, l'essere usciti cotti dall'Aubisque. Ricordo che il cronopotenziato e cronoadatto al percorso Cancellara, s’è beccato tre minuti dal Rospogatto e 37” dal Miracolato con più talento del cancro del ciclismo.

Rasmussen, l'unico vincitore degno che poteva avere questo Tour, una spanna sopra gli altri tecnicamente ed atleticamente, avente una base oscura anche inferiore ai più di vertice, è stato tolto di mezzo in una maniera che resta vomitevole. E' stato in Italia ad allenarsi quando diceva che era in Messico? Bene, un segno di pulizia ulteriore se vogliamo, se non altro, in questo paese, un ciclista professionista rischia di essere pizzicato perlomeno quanto la pseudo-verginella terra francese e non è possibile dormire in camere ipobariche, come invece avviene sotto la luce del sole negli Stati Uniti (gli inventori del doping genetico e di gran parte del resto...) o in Spagna, o in Messico o nel Madagascar. Ha infranto un regolamento il buon Rasmussen, ma era da punire subito, non dopo ad uso e consumo di quel mondo di topi di fogna, su cui svetta la cricca puzzolente, da palpazione costante alle palle e da millecinquecento preghiere al minuto, dell’ASO.
L’UCI, con questi uomini è una malattia incurabile? Certamente! Ma gli organizzatori non son meglio, statene certi. Qualcuno, amaramente, lo dirà fra un paio di anni….

Dunque, paradossalmente, un Tour ben peggiore del non ancora concluso dello scorso anno, il cui unico pregio è quello di aver chiarito anche gli ultimi ipergenerosi dubbi sugli anni dell’armstronghismo. Per capirlo, basta solo un po’ di attenzione, una minima conoscenza del ciclismo diretto e non solo osservato attraverso il video e/o le statistiche, nonché di quegli aspetti che il potere della politica da sempre possiede. Ai beccaccini, per legge di loro specifico status, parrà paradossale, ma la fase più che propedeutica per le clamorose porcherie a tratti persino grottesche dell’attuale ciclismo, s’è creata in quel periodo. Compresa la scelta, dalla poltrona, del vincitore …..

Ci aspetta un futuro con una maschera nuova, ma col medesimo volto trinariciuto di ieri. Un domani di potere e quattrini a stelle e strisce fuso nella grandeur di galletti assetati di granturco e senza galline per le uova. Insomma una mangiatoia senza scomodare metafora, a cui anche il burbero italico di quella società da palpazione testicolare, vorrebbe partecipare, ma per lui ci sarà solo farina mista-polvere. La mangerà avidamente, tanto i sassi non hanno né cuore, né cervello.

Amen

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Tour




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Registrato: Aug 2005

  postato il 29/07/2007 alle 16:37
quadretto squallido.....e purtroppo nessuna via d'uscita a quanto pare.

 

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Livello Laurent Fignon




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  postato il 29/07/2007 alle 16:46
anche se alcuni punti specifici ho delle difficoltà a seguirti, per una questione di mia ignoranza, il quadro complessivo mi sembra chiaro e tristemente realistico.

credo anche io che dagli organizzatori non ci sia da aspettarsi molto di meglio (d'altra parte Preudhomme è stato il primo a gioire per la cacciata di Rasmussen).

alla fine, verrebbe da concludere, quello che conta non sono i tanto sbandierati valori, ma solo il portafogli.

ma questo, mi sento di aggiungere, non è un problema solo del ciclismo, né solo dello sport...


 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 29/07/2007 alle 18:01
Morris, tanto di cappello: analisi perfetta e senza compromessi, la situazione è questa. Il doping è sempre e comunque in fuga, rispetto all'antidoping, anzi vanno a braccetto e se il doping purtroppo rimane diffuso (ma non più che in altri sport, anzi...), l'antidoping è la risposta ciclistica a Moggiopoli.
Là c'era una rete di intrighi che portava a decidere persino chi doveva arbitrare, qui decidono con l'antidoping ed a volte (anzi spesso) con i sospetti chi corre e chi no. Dalla poltrona (come nella Roubaix del '96, ma quella era un'altra penosa storia) decidono l'ordine d'arrivo, se il primo non gli sta bene lo tolgono e ne mettono un'altro.... e gli organizzatori, purtroppo, son peggio dell'Uci: su Bs di giugno lessi l'intervista a Proudhomme, nella quale diceva che bisogna colpire i team manager, i diesse, i medici: l'avesse fatto una volta... in realtà continua a fottere i ciclisti, alla faccia della coerenza! Il caso Rasmussen ne è la dimostrazione: l'Uci che doveva lasciarlo a casa, ha atteso che fosse in giallo per tirare fuori quella storia ( ringraziando gli amici danesi), ma ora sostiene che poteva correre... non sono molto convinto che le pressioni sulla Rabobank le abbia esercitate solo l'uci, credo che anche i francesi abbiano fatto la loro parte. Perdipiù si dimostrano idioti, i francesi: gioivano per la cacciata di Rasmussen, senza volersi rendere conto che il Contador in maglia gialla non è una buona notizia per il ciclismo, anzi... inoltre, gioverà davvero all'immagine del ciclismo e del Tour cacciare la maglia gialla a tre giorni da Parigi? Mah, che dire...andiamo bene, proprio bene. Ma il danese era l'unico vincitore all'altezza di quella maglia gialla, il miracolato iberico meritava la bianca ed era già molto.
Pero devi concedermi che Bruyneel è stato in gamba... ha perso Lance ma ha già trovato il sostituto!! Scherzi a parte, caro Morris, complimenti ancora e grazie per i tuoi interventi, sempre preziosi!!!


 

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L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

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Verità e giustizia per Marco Pantani

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Mar 2006

  postato il 29/07/2007 alle 18:33
Concordo su tutto quello argomentato da Morris eccetto un passaggio, che potrebbe essere più discutibile:
Originariamente inviato da Morris
Sulla Cronochimica di ieri s'è detto del vento, che c'era, ma non a percentuali abnormi, e non s'è spesa una virgola, nell'autorevole (per modo di dire) osservatorio ciclistico, verso il peso che doveva avere sui protagonisti, l'essere usciti cotti dall'Aubisque. Ricordo che il cronopotenziato e cronoadatto al percorso Cancellara, s’è beccato tre minuti dal Rospogatto e 37” dal Miracolato con più talento del cancro del ciclismo.

Non credi che il "rospogatto" ed il "miracolato" possano essere stati aiutati a battere un cancellara non più paragonabile ad Autun, poichè come si sa bene le crono di fine TOur sono un tantino più anomale, in quanto venendo da 3 settimane e con grandi salite, i valori in strada sono ben più livellati?
Discorso inverso per Cancellara che di per se non sta molto bene e per di più essendo corridore da corse di un giorno e quindi non avendo un recupero paragonabile agli uomini di classifica, ha preso qualcosina di troppo dovuto all'affanno delle tre settimane e delle montagne.Correggetemi se sbaglio.

 

[Modificato il 29/07/2007 alle 18:37 by falco46]


 
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Livello Laurent Fignon




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  postato il 29/07/2007 alle 18:59
Originariamente inviato da falco46

Concordo su tutto quello argomentato da Morris eccetto un passaggio, che potrebbe essere più discutibile:
Originariamente inviato da Morris
Sulla Cronochimica di ieri s'è detto del vento, che c'era, ma non a percentuali abnormi, e non s'è spesa una virgola, nell'autorevole (per modo di dire) osservatorio ciclistico, verso il peso che doveva avere sui protagonisti, l'essere usciti cotti dall'Aubisque. Ricordo che il cronopotenziato e cronoadatto al percorso Cancellara, s’è beccato tre minuti dal Rospogatto e 37” dal Miracolato con più talento del cancro del ciclismo.

Non credi che il "rospogatto" ed il "miracolato" possano essere stati aiutati a battere un cancellara non più paragonabile ad Autun, poichè come si sa bene le crono di fine TOur sono un tantino più anomale, in quanto venendo da 3 settimane e con grandi salite, i valori in strada sono ben più livellati?
Discorso inverso per Cancellara che di per se non sta molto bene e per di più essendo corridore da corse di un giorno e quindi non avendo un recupero paragonabile agli uomini di classifica, ha preso qualcosina di troppo dovuto all'affanno delle tre settimane e delle montagne.Correggetemi se sbaglio.


anche se penso che la questione di fondo sollevata da morris vada al di là di questo caso singolo, la prestazione di cancellara è stata condizionata negativamente dal fatto che si è fatto la crono con il fondo stradale bagnato, oltre che dalla stanchezza derivante dalle tre settimane di gara; lo scrive anche lui nel suo sito:

Doch bei meinem Start war die Strasse vom morgentlichen Regen noch nass. Dadurch war ich handicapiert. Mit dem Sturz vom letzten Samstag im Hinterkopf habe ich weniger riskiert. Gegen Ende des Rennens kam ich aber immer besser in Fahrt. Dies reichte aber nicht mehr für ein Spitzenresultat.

(all'inizio la strada era ancora bagnata a causa della pioggia mattutina, perciò ero svantaggiato. Anche a causa della caduta di sabato scorso [la crono precedente], ho deciso di rischiare di meno. Verso la fine della gara il mio ritmo si è decisamente alzato. Ciò tuttavia non è stato sufficiente per un risultato competitivo).

http://www.fabiancancellara.ch/

 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
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  postato il 29/07/2007 alle 19:05
Originariamente inviato da falco46

Non credi che il "rospogatto" ed il "miracolato" possano essere stati aiutati a battere un cancellara non più paragonabile ad Autun, poichè come si sa bene le crono di fine TOur sono un tantino più anomale, in quanto venendo da 3 settimane e con grandi salite, i valori in strada sono ben più livellati?
Discorso inverso per Cancellara che di per se non sta molto bene e per di più essendo corridore da corse di un giorno e quindi non avendo un recupero paragonabile agli uomini di classifica, ha preso qualcosina di troppo dovuto all'affanno delle tre settimane e delle montagne.Correggetemi se sbaglio.

Sul livellamento hai ragione, perchè le crono di fine Tour (o Giro) non sono mai paragonabili alle prime (Pantani 98 insegna), ma a me sembra alquanto strano che un Cancellara futuro (perdonatemi la mia convinzione!) campione del mondo a cronometro le prenda addirittura da uno che era alla sua seconda o terza crono "over 50 km" della sua carriera (Contador)... Ma non voglio gettare ombre sul vincitore del Tour già da ora, se (ahimè) scoppierà un caso se ne parlerà, altrimenti non sarò di certo io a discuterne il valore! In ogni caso voglio fare i complimenti a Morris per la sua analisi perfetta di come sia la situazione legata al doping...

 

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(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/07/2007 alle 20:08
Morris ha mostrato competenze sul doping e non solo come sempre fuori la media...
P.s Si anche il fondo stradale ha sfavorito lo svizzero...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/07/2007 alle 01:30
Io caro Maestro Morris..se devo scegliere tra due 'mali' scelgo quello minore.. Quindi sto dalla parte dei tre grandi organizzatori... perchè uno come Mc Quaid nella nostra tv, per esempio, potrebbe giusto archiviare le cassette... Sai.. Zome, Preud e Corde almeno ..mettono su il teatrino che mi piace... invece quell'altro... mmm rompe i "gemelli sferici solitamente molto fragili"

 

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www.vcoazzurratv.it
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...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Tour




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Registrato: Jun 2006

  postato il 30/07/2007 alle 01:33
Caro Morris,
ti ripeto la stessa domanda che ti ho fatto in un altro thread.
Vorrei una tua proposta per combattere il doping.
Non voglio lunghi e difficili discorsi da capire, ma solo semplici parole per indicare una possibile strada da prendere.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2004

  postato il 30/07/2007 alle 01:39
Ti faccio io una domanda magistro Morris...Se protagonisti di sto mercato...ci fossero stati personaggi del calibro di Goddet e Levitan alla guida del Tour,,, come avrebbero fronteggiato gli evidenti isterismi del presidente Mc Quaid... (appena puoi..via privata...mi piacerebbe leggere da te qualcosa su Xavier Louy... interregno governativo della Grand Boucle tra Levitan e Leblanc)

 

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"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 30/07/2007 alle 10:37
Originariamente inviato da magliarossa

alla fine, verrebbe da concludere, quello che conta non sono i tanto sbandierati valori, ma solo il portafogli.

ma questo, mi sento di aggiungere, non è un problema solo del ciclismo, né solo dello sport...



Infatti, se dovessi mettere sulla bilancia lo sfregio dell’’etica e dei valori che il teatrino del ciclismo odierno evidenzia (ma tutto lo sport d’altronde), non avrei difficoltà a scegliere come male minore, o peccato minore, il doping dei corridori, piuttosto che la devianza pura del loro intorno. Ho seguito migliaia di atleti di una dozzina di discipline, da loro potevo accettare una bugia ed un baro a fondo danaro, da me stesso e dai miei colleghi no! Ecco perché preferisco enormemente la trasfusione di Vino, o la chimica degli altri, perché in fondo qualità ne possiedono, alla insopportabilità delinquenziale di un Prodomominchia, di un infinitesimale Clerc, fortunatamente (per loro) solo omonimo di due tennisti: uno medio grande come l’argentino Josè Luis e l’altro, lo svizzero Philippe, assai modesto. Stessa non preferenza per l’italico Burberozome, per l’irlandese collaudatore dei boccali Patbirraioli, o per il tulipano Heinmarrs. Non ho mai accettato Armstrong e non l’accetterò mai, nemmeno con una pistola alla tempia. Conosco lo sport troppo bene per farmi fagocitare dalla difesa del suo apparente status di atleta.
Lui non lo è mai stato nelle forme che conosciamo: era, ed è, un prodotto di qualcosa che si determina nelle poltrone, nelle stanze dell’intorno di chi spinge sui pedali. Il suo correre rappresentava il punto finale e l’archetipo di un progetto robotica, costruito sui medesimi istmi dei dominatori che gettan bombe e la costruzione, attorno a lui, di un’ovatta piagnucolosa, nata certo da un grave fattore divenuto poi occasione, non era altri che un insieme funzionale ai ceffi aguzzini che si son posti al servizio dell’ipocrisia, quali degni figli dell’oggi e della esemplare decadenza che cosparge quel genere umano, che ha eletto il danaro ad unico e sommo dio…..
Proprio per questo la legalizzazione del doping, non sarebbe peggiore della farsesca battaglia odierna. Ovviamente non sono d’accordo, ma è una battaglia persa per ragioni che stanno perfettamente nelle reali vocazioni di una società in cui, la politica, normalizza, ogni giorno, la ricerca di livelli sempre più bassi…..La mia generazione, che è la principale responsabile di questa catastrofe, si merita, per rimanere al suolo italiano, modesti figuri o vere e proprie ciofeche, come Berlusconi, Bossi, D’Alema, Veltroni, Prodi, Fini e compagnia cantante. Di un Enrico Berlinguer o di un Giorgio La Pira, nemmeno l’ombra, purtroppo. Sembra un OT, ma non lo è.

Ciao Magliarossa

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 30/07/2007 alle 10:43
Originariamente inviato da falco46

Concordo su tutto quello argomentato da Morris eccetto un passaggio, che potrebbe essere più discutibile:
Originariamente inviato da Morris
Sulla Cronochimica di ieri s'è detto del vento, che c'era, ma non a percentuali abnormi, e non s'è spesa una virgola, nell'autorevole (per modo di dire) osservatorio ciclistico, verso il peso che doveva avere sui protagonisti, l'essere usciti cotti dall'Aubisque. Ricordo che il cronopotenziato e cronoadatto al percorso Cancellara, s’è beccato tre minuti dal Rospogatto e 37” dal Miracolato con più talento del cancro del ciclismo.

Non credi che il "rospogatto" ed il "miracolato" possano essere stati aiutati a battere un cancellara non più paragonabile ad Autun, poichè come si sa bene le crono di fine TOur sono un tantino più anomale, in quanto venendo da 3 settimane e con grandi salite, i valori in strada sono ben più livellati?
Discorso inverso per Cancellara che di per se non sta molto bene e per di più essendo corridore da corse di un giorno e quindi non avendo un recupero paragonabile agli uomini di classifica, ha preso qualcosina di troppo dovuto all'affanno delle tre settimane e delle montagne.Correggetemi se sbaglio.


E' tutto scritto anche se coperto di polvere e continui inviti a guardare altrove. Cancellara rappresenta la chiave di una lettura, ma non è la sola...
Dove si è deciso il Tour, scansando poltrone e arricchimenti chimici? Anche qui c'è una risposta. Perlomeno io credo di vederla in un segmento di cui parlerò....

Ciao!

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 30/07/2007 alle 11:14
Originariamente inviato da ianni

Caro Morris,
ti ripeto la stessa domanda che ti ho fatto in un altro thread.
Vorrei una tua proposta per combattere il doping.
Non voglio lunghi e difficili discorsi da capire, ma solo semplici parole per indicare una possibile strada da prendere.


Vedi Ianni, per un lustro ho scritto e parlato ai dirigenti federali delle più svariate riforme. Le trasposizioni scritte, se sono arrivate nelle sedi, sono poi finite ad arricchire il parco di carta igienica delle toilette...
Anche qui ho scritto molto sul tema doping (che non è il male maggiore del ciclismo), ed in alcune parti, mi sono permesso di indicare qualche strada...
Non sono mammasantissima, ruolo di vocazione meramente berlusconiana e dalemiana.....
Mi chiedi proposte brevi che sono impossibili, proprio perchè frutto di anni di studi e di esperienze in una dozzina di discipline. Comunque se ti accontenterai dei titoli e degli argomenti si può fare...
Attenzione però, perchè il tutto possiede una premessa fondamentale per qualsiasi prosieguo....

A presto, ora devo scappare.....

 

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Livello Tour




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Registrato: Jun 2006

  postato il 30/07/2007 alle 11:32
Originariamente inviato da Morris

Originariamente inviato da ianni

Caro Morris,
ti ripeto la stessa domanda che ti ho fatto in un altro thread.
Vorrei una tua proposta per combattere il doping.
Non voglio lunghi e difficili discorsi da capire, ma solo semplici parole per indicare una possibile strada da prendere.


Vedi Ianni, per un lustro ho scritto e parlato ai dirigenti federali delle più svariate riforme. Le trasposizioni scritte, se sono arrivate nelle sedi, sono poi finite ad arricchire il parco di carta igienica delle toilette...
Anche qui ho scritto molto sul tema doping (che non è il male maggiore del ciclismo), ed in alcune parti, mi sono permesso di indicare qualche strada...
Non sono mammasantissima, ruolo di vocazione meramente berlusconiana e dalemiana.....
Mi chiedi proposte brevi che sono impossibili, proprio perchè frutto di anni di studi e di esperienze in una dozzina di discipline. Comunque se ti accontenterai dei titoli e degli argomenti si può fare...
Attenzione però, perchè il tutto possiede una premessa fondamentale per qualsiasi prosieguo....

A presto, ora devo scappare.....


OK a presto

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 01/08/2007 alle 07:43
Morris, la media piuttosto bassa è un dato di fatto.
Credo semplicemente che il tour abbia presentato un contenimento del fenomeno doping nelle sue componenti più deboli e indifese. Parlo dei gregari a stipendio basso. Il pericolo di dover rendere un anno di compenso può voler dire qualcosa per chi non ha accesso ai metodi intoccabili cui tu fai riferimento. Insomma, l’impressione è che il plotone abbia perso qualche cavallo-motore, non i singoli battitori.
Le vette della classifica credo che si siano comportate come sempre.
A questo merito però non vedo identità fra le nostre vedute.
Chiarita la squallida guerra di poteri monetari che ha portato l’uci a tessere una serie di tranelli al Tour, ecco che alcuni casi salgono all’osservazione.
Il rendimento “monstre” di Rasmussen bruciava agli occhi. L’aspetto dell’uomo, scheletrico oltre ogni dire, l’incredibile prestazione crono-montuosa della prima tappa vinta (trascinati e poi staccati di forza i due sempre passivi Colomn e Arroyo, e ancora il vantaggio che diminuisce pochissimo nell’erta finale, controvento, su pendenze del tutto pedalabili, contro il gruppo in battaglia, dopo cento e passa km di fuga!) , la forza insospettabile mostrata contro il tempo ad Albi, la capacità di ripartire in scatti prolungati in salita (lui e Contador), tanto da far gridare a molti “sembrano due Pantani, uno contro l’altro…” (giusto per blandirti un po’ baffo… Pantani, mi sembrava un po’ meglio di Rasmussen…). Il caso dei controlli evitati e la leggenda del “man in black” cui da fastidio la presenza dei ciloamatori!!. Tutto dimostrava un superiore grado di “costruzione” del motore del danese. In privato, togliendo ai più la gustosità di un aneddoto, ti manderò un raccontino di prima mano sul pollo che abita a Lazise…mentre io lavoro a Peschiera…
Vinoukourov: d’accordo, la caduta c’è stata, ma il kazako ha fornito prestazioni altalenanti in modo raramente visto.
Valverde: non hai letto il suo crollo improvviso e mai più recuperato, come una spia di una certa “naturalità” delle prestazioni di questo atleta che, a mio modo di vedere, si trovava nell’occhio del ciclone, consapevole di essere uno degli osservati speciali?

Ma soprattutto, dimmi tu. C’era un corridore meritevole della Maillot?
Non dirmi Rasmussen, allora non parliamone nemmeno. Dare alla presenza in Italia, in luogo del Messico, un valore di merito aggiunto, perdonami, ma è un non-senso. L’uomo evitava sistematicamente i controlli. Poteva essere pure in braccio a San Pietro a fare le ripetute fra purgatorio e paradiso, non sarebbe valso a sminuirne il dolo. Mistificava la reperibilità. La giustezza e la civiltà di questi sistemi di prevenzione la valutiamo a parte, una volta esistenti le regole, queste vanno rispettate. Sono daccordo anche sulla barbarie della cacciata da parte dei Rabobank, ma si era ormai al parossismo, L’èquipe titolava “E’ ancora là!”.
Dimmi dunque, pollo a parte, chi era il concorrente?
Evans, la mia speranza aussie, è più candido di altri? (io lo spero, lo credo, senza pezze concrete d’appoggio, ma fidandomi dell’istinto)
Ancora: perché condannare Contador? Non è un eccellente pedalatore completo? Non è un meraviglioso talento giovane come A. Schleck? Non è uno scalatore di livello assoluto? Non ha interpretato la gara in modo combattivo e generoso? (si badi che non faccio cenno al suo vissuto da malato terminale, argomento extra-tecnico e perciò di nessun valore argomentale)
Se è vero che tutti sono “vittime” dello stesso sistema che li porta a dopare invariabilmente le proprie prestazioni, perché accanirsi contro alcuni più che contro altri?

Raramente un uomo mi è risultato più odioso di Bruyneel, ma cosa cambia da un team Discovery a un CSC, a un Rabobank?
Non sarai anche tu di quelli che detestavano la corazzata Uspostal per la presenza di Lance, salvo poi santificarli tutti per direttissima dopo l’assunzione di I. Basso, ma poi, tornare in scioltezza a vederli come il fumo negli occhi una volta squalificato il varesino? Dimmi di no, ti prego.
Bruynello mi è odioso integralmente. Ai massimi vertici al momento del contratto con il varesino in sfregio di un accordo silentemente acconsentito fra le squadre pro-tour.

Te la dico tutta. Per me è stato un tour bellissimo. Vado controcorrente. Colpi di scena, scalatori in primo piano, regolaristi che fanno i regolaristi, gente che non ce la fa più ed esce di classifica. L’attacco coraggioso di Sastre nell’ultima frazione pirenaica. Un tour che mi è piaciuto moltissimo. Un percorso giusto. Da tour. Arrivi in salita con pendenze non disumane, le salite da tour che fanno selezione da dietro e forse 15/20 chilometri di troppo a cronometro. Cronometro non decisive, alla fine, come si è visto.
Eppure è stato travolto dagli scandali.

Ebbene, siamo proprio allo sfinimento.
Cosa ci aspetta?
Se è vero che tutto continua come e peggio di prima, cosa fare? Forse smetterla di guardare il ciclismo? Bene, chiamerò Profroubaix e gli dirò che la smetta di chiamarmi per il totobici. È così? È tutto immancabilmente falso? Il Gh non si trova, l’Epo sintetica forse. Adesso vengo a sapere anche che la caffeina è stata depenalizzata! (sai spiegarmi razionalmente il perché?)
Cosa dobbiamo fare? Buttiamo via tutto lo sport agonistico di primo livello? Quali sono i risultati veri, se è vero che alcune squadre/atleti hanno accesso a metodi e prodotti più efficaci di altri? L’indicibile teoria del gradino livellatore, in quale pattume la possiamo gettare a partire dalle tue parole?

Stamattina leggevo Mura nel suo pezzo su Repubblica. Chiudeva con l’immane elenco dei casi di doping del solo mese di luglio. Una trentina di casi extra ciclismo. Moltissima atletica. Il tour però oscura tutto, anche questo è da dire. Dopo il mondiale di calcio, il secondo avvenimento per spettatori televisivi. Quanti controlli a sorpresa nel mondiale tedesco vinto dal clan di Lippi? Zero.
E anche questo, è da dire.


Però ci sono anche segni buoni.
Il ragazzo Gerdemann, un buon tour, di carattere e valore. Si dice che sia all’”Eau claire”. La protesta dei team francesi…contro il doping, o contro i controlli diseguali . In ogni caso contro una disparità, contro una disonestà del sistema che impedisce di fatto di correre con le famose armi pari. Non era mai accaduto. Un segnale che mi piace pensare positivo.
L’estromissione, automatica o volontaria, delle squadre coinvolte in casi di doping. Ecco un modo per colpire i team, finalmente. Non sarà stato contento Kloden, ma vivaddio, non si fa la rivoluzione senza qualche concessione alla perfezione. Il crescente malumore dei main sponsor. Ecco l’avvicinarsi dell’anno zero. Zero investimenti. Regressione. Ecco il giocattolo che sta per rompersi.
Per recuperare interesse il tour vorrebbe il ritorno delle squadre nazionali. Sarebbe bello, quanto inutile come forma preventiva. Non si vede come le nazionali possano garantire più controlli. Anzi, gli sponsor si saprebbero smarcare con abilità dalle responsabilità.

Andiamo al mondiale per vincere. Capitano la maglia rosa del Giro. Viste le foto del recente sopralluogo delle quattro punte azzurre: due quasi impresentabili e due prossimi a Cecchini. Bene.
Di cosa stiamo parlando? Di lotta al doping?
Morris, tu mi dici che è una lotta persa. E allora?
Allora facciamo la lotta all’immagine negativa del ciclismo? Cominciamo da questo mondiale?
Non ti piacerebbe una squadretta under 25 di facce nuove.
Visconti, Dell’Antonia, Nibali…fuori la gente non proprio limpida. Potremmo fare una eccezione per Bettini, che è il campione uscente. Il capitano sarebbe Ballan. Faccia pulita, nessun problema apparente, uno che potrebbe pure vincere, visto il Fiandre che ha saputo portare a casa.
Non sarebbe un bel segnale? Che dici? Squadretta di rottura, fuori anche Cunego, che per i miei gusti, comincia ad avere le punte della mascella un po’ troppo pronunciate.

Rispettosi e affettuosi saluti
Ciao baffo.
claudio

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/08/2007 alle 10:21
Grazie Claudiodance, è sempre un grande piacere leggerti.
Anche perchè, oltre a certe sacrosante osservazioni, porti una ventata d'ottimismo. E di questi tempi c'è n'è un gran bisogno.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/08/2007 alle 10:54
ehh ma il Dance è uno avanti!!!!! uno che si inventa la Coppa Kobram e organizza il mondiale su Caedagne, e la Girada non può far altro che portare ventate di ottimismo!!!

Immenso Dance

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
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27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/08/2007 alle 11:22
Claudio, ho letto con attenzione il tuo post perchè mi sembrava estremamente ricco di spunti estremamente concreti ed interessanti.
L'andamento del Tour, innanzitutto, ma non solo: quest'anno al tour abbiamo visto tutti una cosa strana, che io, giovane, al tour non ho mai visto: una tappa di pianura a 35 km/h. Come dobbiamo leggere questo dato? Ho aspettato la fine del tour per tirare giù delle considerazioni serie. Dato che poi si è andati sparati o cmq sui 40 praticamente tutti i giorni, ho pensato a 2 possibilità:
1) O davvero come dici tu i gregari hanno dovuto rinunciare a certi prodotti, e dato che quelle tappe, e quelle fughe, son fatte di gregari, nessuno ha voluto alzare la media...
2) Oppure i TM si sono messi d'accordo ed hanno consigliato di andare piano in una tappa per dare una "parvenza di pulizia" al Tour. Non sarebbe fantascienza.

Un'altra cosa che però da ragione alla tua tesi è il numero spropositato di crisi che ci sono state, specialmente in certe squadre: nella Francaise de jeux Casar e Lovkvist non andavano proprio,Gadret e Moreau idem, Fothen è regredito e Schumacher a parte uno spunto nella tappa di Rasmussen è stato sempre nascosto, Gerdemann dopo la sua vittoria è apparso svuotato, Cardenas e Anton anonimi, Tschopp che aveva fatto bene al Catalunya sempre nel grupppetto. Ed a parte Cardenas ed Anton, fanno tutti parte di quel gruppo che ha protestato. Anche questa cosa è un punto in favore alla tua tesi.
Ras, Vino e Piti: sugli ultimi 2 sono d'accordo con te, Vino è stato più che allocco e fesso dopo a dire cazzate (ma la battutona sul livello alcolico del padre è proprio da lui ) e Piti invece è stato più furbo, ha preferito l'anonimato alla fine della sua carriera. Su Ras, invece, voglio ricordarti una notizia di qualche tempo fa:

21.06 - I
A new doping phenomenon? "The men in black"
The UCI is following some (6 to 7) - so-called - top-riders, who are seen as "high risk cases". Some of them were already "non-negative" after unexpected doping controls, but the B-samples have still to be tested. Three of them are called "the men in black". Their behaviour is suspicious, they are training on strange places and often wearing anonymous clothes instead of their usual team outfit, which should help them to escape to the UCI doping controls. The UCI says that they are knowing more before the start of the Tour de France


(fonte cycling4all.com)

Come sempre l'UCI dice un sacco di cazzate, infatti di questi 7 positivi e dei 3 men in black non si è saputo quasi niente prima del tour. 3 di essi li conosciamo : sono Sinkewitz, Kessler e un "man in Black", Rasmussen. Ciò che significa? Che ai conti mancano ancora 2 uomini in nero e 2 positivi a piede libero...da un mese o anche più!!! Che senso ha tutto questo? Cioè, mettiamo il caso che uno di questi fosse Riccò (sparo un nome a casaccio...) mettiamolo tra i man in black, sempre per caso...se lui vince il Lombardia, si ricordano che in aprile non riuscirono a fargli il controllo a sopresa? E perchè non prima, maddaiii...
Per questo motivo IL TOUR DI CONTADOR E' UNA FARSA, e anche per un altro. Con tutto il bene che vogliamo a questo ragazzo, per come corre, ecc..tutto ciò che c'è dietro di lui è il male del ciclismo. Una vera mafia che ha potere sull'UCI, se vogliamo chiedere a ciò che dice Franke (e lui ed il dottor Donati sono gli unici medici di cui ci si possa fidare, sostanzialmente). Se Franke dice "Ho prove concrete e le ho già mandate" significa che quel che sa del cocktail di Contador non lo sa per sentito dire, e speriamo bene.
Insomma, tra i 2, Rasmussen era comunque il più forte, se l'ha fatta o meno fuori dal vaso. Perchè era alla pari (come aiuti).
Su un segnale positivo son d'accordo: l'esclusione delle squadre in caso di positività. Si, è un idea utile, speriamo che dia i suoi effetti. Io le mie idee su come combattere il doping ce l'ho, ed alla fine son simili a quelle della linea editoriale. Ma ci vuole la giustizia ordinaria che, a mio modo di vedere, funziona peggio di quella sportiva.
Sulle mascelle di Cunego: se è come dici te, allora il ragazzo si gestisce proprio male!
Epperò, non è giusto escludere a priori qualcuno solo perchè sappiamo che frequenta medico tal dei tali. Non sappiamo Ballan chi frequenta, e questo non significa che sia pulito. Che abbia la faccia pulita, poi, non ne può fregar di meno nè a noi, nè ai media. Tanto non se ne vanterà mai.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 01/08/2007 alle 11:49
Originariamente inviato da claudiodance
In privato, togliendo ai più la gustosità di un aneddoto, ti manderò un raccontino di prima mano sul pollo che abita a Lazise…mentre io lavoro a Peschiera…

EEhhhh no, non si fa così
prima ci illudi con il miraggio di un gossip degno di studio aperto e poi ci chiudi la porta in faccia, sei ingiusto!!!

Tornando al post.. io ho smesso di farmi troppe domande sulle prestazioni di uno piuttosto che dell'altro. E' evidente che il marciume abbonda a + livelli. Il "nostro" ambiente, lo chiamo così anche se non ho mai scambiato 2 parole con un ciclista, è probabilemente meno peggio di tanti altri. Se non altro, e qui ci metto la sviolinata, la maggior parte degli appassionati che troviamo su questo forum dimostrano una buona dose di anticorpi verso il qualunquismo imperante nella cara italietta.
Non mi faccio + troppe domande, dicevo, perchè non ho gli strumenti per avere le risposte giuste. Come faccio a dire che Rasmussen è + o meno corretto degli altri? non lo so, lo posso intuire, ma sulla base di un intuizione, di 4 articoli letti sui giornali non posso affibiargli una patente di dopato, scorretto, imbroglione. Questo vale per lui come per gli altri. Poi vedo casi che appartengono alla fantascienza (Riis, Armstrong, Landis) ed il mio garantismo vacilla paurosamente. Ma non ho alternative, prendo quello che viene, mi tengo le mie perplessità e mi godo lo spettacolo di un tour che nonostante tutto mi è piaciuto e mi ha appassionato. Sabato seguendo la crono mi è salita la pressione e pure le pulsazioni, sono andato fuori soglia , per il terrore che il rospogatto si prendesse il tour. Ho fatto una testa così a mia moglie (poveretta), con storie di tattiche, doping e salite. Continuerò così, non posso farne a meno. Io sì che sono dopato!!
ciao,
gall

 

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http://www.susumuyokota.org/

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 06/08/2007 alle 15:36
Oggi prima di andare a lavoro sono passato dal bar per una colazione veloce.

Sul quotidiano sportivo nello spazio dedicato al ciclismo c'era una foto dei documenti del ginecologo spagnolo con la lista dei corridori della liberty tra cui anche CA .... "Niente o come il compagno di squadra"

....ora più che al fatto di cronaca sul doping della disputa WADA Vs. UCI

....la mia mente è volata su un particolare superficiale....e di persè non utile....Chi aveva scritto quel documento di appunti aveva una scrittura decisa e forte, un modo di gestire le cose e una capacità di analisi precisa....

Nello schifo della cosa mi è parso geniale.....!

Se usciamo dagli schemi e rivoltiamo la frittata del articolo ad oggi succede così:

-Ci sono gli Atleti che fanno uso di doping (a tutti i livelli a prescindere dal talento individuale) chi per una tappa, chi per un giro o un tour, chi solo per riuscire a rimanere nel giro per guadagnarsi lo stipendio.

-C'è il sistema WADA e UCI che fanno politica. E nel tiro a versaglio molto spesso + per convenienze legate al caso che per VERA GIUSTIZIA ci capitano di mezzo le stelline vedi il caso basso o il recente Gibilisco...per non parlare solo di ciclismo...ahahahahah !

Poi e qui mi sorfermo ci sono quelle menti confesso a mio parere "geniali" ma perverse che studiano e costruiscono degli uomini superiori ad altri...sostenuti dalle case farmaceutiche....perchè è palese che le materie prime per sofisticare il sangue o creare la chimica necessaria non si trova nel erboristeria sotto casa.

Io qui concludo e faccio una domanda:

Se è vero che tanti atleti nel mondo del ciclismo ad oggi fanno uso di doping e la realtà dimostra che il fenomemo con gli aumenti dei controlli in sostanza rimane stazionario allora non vi sembrerebbe + logico andare a colpire quelle menti "geniali" che sono comunque in numero più ridotto ?

E' giusto che un medico faccia uso disumano della sua professione ?

Ad oggi i giornali parlano solo del CHI meno sbagliato cioè dello sportivo ma del CHI cioè l'uomo geniale alla fine della storia è sempre lì voluto bene dai TEAM, rispettato dal sistema, amato dagli sportivi, stimato dalle case farmaceutiche.....e chi nè ha più nè metta.

 

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Tutto dipende...!


 
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Moderatore




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  postato il 06/08/2007 alle 15:38
Benvenuto, Itammb.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
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sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/08/2007 alle 20:58
grande claudio,
un ' analisi stimolante e piena di cose buone.
io sarei un poco più pessimista, ma mi piace pensare che una speranziella c'è.
non per cancellare il doping, ma per riportarlo su livelli meno nocivi per la salute nella speranza di un ciclismo che sia credibile, non pulito come il bucato ava come lava, chè è impossibile, ma almeno credibile e godibile..

mi piace in particolare la proposta della nazionale giovane...è stimolante.
non è giusto ?
è vero, ma le rivoluzioni non sono perfette.
chi aspetta il giorno perfetto per scendere dal letto non si alza mai.

mesty

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/08/2007 alle 10:34
Originariamente inviato da mestatore

grande claudio,
un ' analisi stimolante e piena di cose buone.
io sarei un poco più pessimista, ma mi piace pensare che una speranziella c'è.
non per cancellare il doping, ma per riportarlo su livelli meno nocivi per la salute nella speranza di un ciclismo che sia credibile, non pulito come il bucato ava come lava, chè è impossibile, ma almeno credibile e godibile..

mi piace in particolare la proposta della nazionale giovane...è stimolante.
non è giusto ?
è vero, ma le rivoluzioni non sono perfette.
chi aspetta il giorno perfetto per scendere dal letto non si alza mai.

mesty

ciao Mesty,
sì, l’Italietta giovane e pulita. Magari. Chissà se qualcuno in federazione ha letto questo thread?
Ci vorrebbe del coraggio, ma sarebbe coerente con le azioni e con le parole attuali.
Per attuare il programma bisognerebbe esonerare Ballerini (che non lo meriterebbe, per i risultati, ma siamo alle solite, si tratta di fare una piccola rivoluzione), mettere al suo posto un giovane tecnico di personalità e senza condizionamenti (chi?...Damiani?...Rui?...) e affidargli un progetto ben preciso: “Nazionali pulite”.

Chiaro che la mano sul fuoco non la metto nemmeno per mia sorella, ma come già detto, più che la lotta al doping in senso stretto, si tratta di “rifarsi una faccia” e mettere un altro paletto per intralciare i dolosi.
Se i controlli sono più serrati, se la procura antidoping si mostra severa, se le squadre pagano in prima persona, se l’opinione pubblica mostra di gradire atleti puliti e se la federazione chiude le porte della nazionale a chi ha avuto problemi o continua a frequentare personaggi discutibili….beh, gli elementi a sfavore cominciano a essere parecchi, per chi ritiene ancora producente continuare a doparsi.

Immaginiamo che il progetto Tour per squadre nazionali vada in porto. Immaginiamo che ci vada anche quello degli altri GT, a rotazione, mi pare di aver letto. Se una nazionale di indubbio prestigio, come l’Italia, adottasse una politica severa di convocazioni estranee a elementi sospetti, allora possiamo ipotizzare, che, pian piano, anche le altre nazionali finirebbero con l’adeguarsi e adottare lo stesso rigore. In questo modo gare a cui un corridore dovrebbe rinunciare sarebbero troppe.

Prendiamo Cunego (così ci leviamo il pensiero, si sa, mi piace).
Attualmente seguito da Cecchini sarebbe escluso dagli imminenti mondiali 2007. L’anno prossimo non farebbe i mondiali, ma dovrebbe rinunciare anche al tour, che ha già programmato. Nel 2009, oltre al mondiale, rinuncerebbe anche al Giro d’italia o al giro di spagna.

Certo, un corridore di gare a tappe potrebbe facilmente impostare la carriera a scacchiera, saltando di volta in volta il GT di turno con le squadre nazionali, ma verrebbe facilmente individuato e bollato come “dopato”, non trovate?

Condizione necessaria la rinuncia a medaglie, allori e maglie iridate per un decennio almeno. Dite che ce lo possiamo permettere?


Vabbè, sono un genio, fatemi il monumento almeno voi, che quelli della federazione, per questa idea meravigliosa, non mi riconosceranno nemmeno un centesimo.

Ciao cari
claudio



 

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Livello Tour




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  postato il 07/08/2007 alle 11:07
Vabbè, sono un genio, fatemi il monumento almeno voi, che quelli della federazione, per questa idea meravigliosa, non mi riconosceranno nemmeno un centesimo.


E' gia in costruzione sta tranquillo.
Scherzi a parte si potrebbe proprio ripartire dalla tua proposta.
Speriamo bene


 
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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 07/08/2007 alle 16:17
Originariamente inviato da Morris

Dopo la Pornic-Nantes del Tour 2003, quella di ieri è stata forse la cronometro che più di tutte ha dimostrato quanto il doping e le "coperture" continuino ad imperare.
Grande Boucle più pulita della storia?
Lasciamolo dire ai Bulbi dei fiori televisivi....

Si vede l'Epo, si scoprono le trasfusioni, ma vivono ancora bene alcune consistenti parti della "vecchia" chimica extra certificati (ovvero, il doping lasciapassare anch'esso resosi possibile e diffusosi, per la strada aperta da quel cancro del ciclismo, oggi osannato dai soliti "corti") come il Growth Hormone, totalmente irrintracciabile, o la Novel Erithropoiesis Stimulating Protein, ancora per la gran parte sfuggente soprattutto usando furbe precauzioni, restano inoltre intatti gli usi non chiari delle albumine, nonchè trucchetti banali come quello del sale...
Se poi vogliamo scomodare il nuovo, che c’è (!), a cominciare dai transfetti di DNA da considerarsi echi anticipanti il già sperimentato (calcio e nuoto) doping genetico, allora ben si capisce come il rospogatto pedalatore della squadra meno controllata del mondo, ed il giovane predestinato con laurea da miracolato e conseguente franchigia di tifo "bulbacassanesco" tipicamente nostrano, possano partorire certe prestazioni.

Ricordo inoltre a tutti i perbenisti più o meno di santificazione americana, o quei beccaccini che salutano la positività di Vino come passo in avanti dell’antidoping, che il tetraidrogestrinone (THG), steroide sintetico costruito appositamente per uso sportivo dal famoso Laboratorio californiano Balco, fu scoperto grazie alla soffiata di un allenatore, altrimenti sarebbe nelle medesime condizioni del GH. Tra l’altro, in Europa, insistono ancora diversi Laboratori omologati per l’antidoping, incapaci di isolare la molecola sintetica di questo ormone. Guarda caso, si tratta di impianti, a cui spesso si rivolgono sport che fanno battaglia al doping ancor più di facciata rispetto alla facciata del ciclismo, come il calcio, lo sci ecc….

Sulla Cronochimica di ieri s'è detto del vento, che c'era, ma non a percentuali abnormi, e non s'è spesa una virgola, nell'autorevole (per modo di dire) osservatorio ciclistico, verso il peso che doveva avere sui protagonisti, l'essere usciti cotti dall'Aubisque. Ricordo che il cronopotenziato e cronoadatto al percorso Cancellara, s’è beccato tre minuti dal Rospogatto e 37” dal Miracolato con più talento del cancro del ciclismo.

Rasmussen, l'unico vincitore degno che poteva avere questo Tour, una spanna sopra gli altri tecnicamente ed atleticamente, avente una base oscura anche inferiore ai più di vertice, è stato tolto di mezzo in una maniera che resta vomitevole. E' stato in Italia ad allenarsi quando diceva che era in Messico? Bene, un segno di pulizia ulteriore se vogliamo, se non altro, in questo paese, un ciclista professionista rischia di essere pizzicato perlomeno quanto la pseudo-verginella terra francese e non è possibile dormire in camere ipobariche, come invece avviene sotto la luce del sole negli Stati Uniti (gli inventori del doping genetico e di gran parte del resto...) o in Spagna, o in Messico o nel Madagascar. Ha infranto un regolamento il buon Rasmussen, ma era da punire subito, non dopo ad uso e consumo di quel mondo di topi di fogna, su cui svetta la cricca puzzolente, da palpazione costante alle palle e da millecinquecento preghiere al minuto, dell’ASO.
L’UCI, con questi uomini è una malattia incurabile? Certamente! Ma gli organizzatori non son meglio, statene certi. Qualcuno, amaramente, lo dirà fra un paio di anni….

Dunque, paradossalmente, un Tour ben peggiore del non ancora concluso dello scorso anno, il cui unico pregio è quello di aver chiarito anche gli ultimi ipergenerosi dubbi sugli anni dell’armstronghismo. Per capirlo, basta solo un po’ di attenzione, una minima conoscenza del ciclismo diretto e non solo osservato attraverso il video e/o le statistiche, nonché di quegli aspetti che il potere della politica da sempre possiede. Ai beccaccini, per legge di loro specifico status, parrà paradossale, ma la fase più che propedeutica per le clamorose porcherie a tratti persino grottesche dell’attuale ciclismo, s’è creata in quel periodo. Compresa la scelta, dalla poltrona, del vincitore …..

Ci aspetta un futuro con una maschera nuova, ma col medesimo volto trinariciuto di ieri. Un domani di potere e quattrini a stelle e strisce fuso nella grandeur di galletti assetati di granturco e senza galline per le uova. Insomma una mangiatoia senza scomodare metafora, a cui anche il burbero italico di quella società da palpazione testicolare, vorrebbe partecipare, ma per lui ci sarà solo farina mista-polvere. La mangerà avidamente, tanto i sassi non hanno né cuore, né cervello.

Amen


come ti ho detto ieri su un altro thread rispondo a questo tuo intervento, perchè mi sembra molto interessante. Mi ha incuriosito perché io sono tra quelli che, pur non essendone sicuro, penso che questo tour sia statao il più pulito degli ultimi anni, e allora mi sono messo a leggere perché tu non sei d'accordo.

Le prime cose che dici sono logiche e condivisibili, l'antidoping è ancora molto indietro rispetto al doping e poi, cosa ancora più interessante, sostieni che ci si stia accanendo contro il doping di poco conto, mentre quello "super" (per intenderci alla Armstrong) non è neanche nel mirino. Probabile che sia vero.
Riguardo al fatto specifico della crono del Tour a cui ti riferisci mi sembra che sia stato chiaro a tutti che Cancellara abbia mollato completamente quando ha capito che non sarebbe andato neanche sul podio

Ma dove non riesco più a seguirti è qui:
Perché, dopo aver sostenuto a spada tratta che il doping impera e prospera spezzi lance in favore di uno o demonizzi l'altro corridore? Forse Rasmussen ti è simpatico perché è stato il sacrificato di turno, come secondo alcuni fu Pantani? Mentre invece Contador rappresenta i poteri forti, "armstronghiani" li chiami tu?
In questo senso riesco a seguirti, ma da qui a salvare Rasmussen ce ne corre. La sua posizione mi sembra indifendibile, al massimo potrà fare pena perché lui è stato beccato e Contador no.
E poi questo tuo mettere in unico fascio l'uci, l'aso, i dirigenti di ogni tipo e colore, e d'altra parte anche i nostri politici italiani (lo fai in altri interventi) se da un lato mi trova d'accordo con te, perché la realtà è quella che è, dall'altra mi sembra un esercizio pericoloso. Perché di questo passo è facile sfociare nel qualunquismo, cosa che temo tu faccia a volte.

Insomma la tua analisi è sensata e sicuramente è molto vicina alla realtà ma i trovo più d'accordo con claudiodance, che ti ha risposto un po' più avanti.
C'è bisogno di ricostruire e bisogna farlo nella maniera migliore, magari senza aver paura di sporcarsi un po' le mani.
Non credo che l'Uci sia il male assoluto. Probabimente al suo interno ci sono dirigenti onesti che vogliono riformare il ciclismo e combattere il doping. Perché non li identifichiamo e non li sosteniamo?
Se un corridore viene trovato positivo, o se evita i controlli, vogliamo dire che prima di essere una vittima è un baro?
Se l'antidoping è tanto indietro rispetto al doping, perché non siamo contenti quando c'è un barlume di speranza che la distanza tra i due fenomeni sia per un attimo diminuita?
Forse sono un illuso? E' una battaglia persa? Non si puo più far nulla?

Ma allora tu dovresti avere di meglio da fare che scrivere su questo forum.

 

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