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Il Forum di Cicloweb

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Autore: Oggetto: Arrendiamoci.

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 10/07/2007 alle 09:36
Arrendiamoci.
Sì, arrendiamoci, non gliene frega niente a nessuno.
Avete visto al Tour?

Noi lì a discutere, a litigare. Admin che si incacchia con Felice, Felice se le sente da Prof, Donchi che pontifica, io che sparo cazz.ate, Morris che ce la rispiega, Monsieur che si arrabatta e ormai non si ritrova più, Mesty mi fiancheggia e Guido ricompone, Jan che ri-comincia a ri-spiegare e Admin che di nuovo non ci capisce più una mazza e finisce col precipitare in un pessimismo cosmico e ciclistico…. e così via.
Anni di teorie e di discussioni appassionate.
Sul doping.
Che cos’è, come uscirne, cosa farne.
Convinti, chissà come, che a condividere questo furore ci fosse tutto il popolo di appassionati. E noi l’elitè. La crema del pensiero applicato all’agone su due ruote, come novelli intellettuali del proletariato, a inventare soluzioni per il benessere sociale del pedale, per il welfare di un ciclismo etico e purificato dal cancro del dopage….
Elite dei miei coglion.i. Qua non ci si fila nessuno. Torniamo alla Kobram, è meglio.
Qua il popolo dei ciclofili se ne sbatte. That’s entertainment baby.

No, chi se ne frega se ogni tanto ci scappa il morto, tutta gente priva di senso pratico, deboli di spirito.
La funzione educativa dello sport? Ma chi ci crede ancora? Dancelli, Admin e Profroubaix, ma Admin non c’ha nemmeno i figli e quindi…
E lo sport come grande paradigma della vita? Certo come no? Infatti anche nella società reale nove su dieci evadono le tasse, fottono le assicurazioni, non chiedono lo scontrino al bar…perché tanto si sa: i “politici sono i primi a rubare!”.

Insomma, ragazzi, io per primo: parte la G. Boucle e non capisco più nulla. Son lì come un fesso, tutte le mattine sulla gazzetta per vedere se Klodi ce la fa, se Vino salta in montagna, se Contador mantiene o se Boonen sfreccia come dovrebbe. Perché gli altri dovrebbero preoccuparsi?
E noi che ci preoccupiamo di vivere un brutto momento….poveri coglion.i. Il mondo è bello e del doping chi se ne importa! Non gliene frega (non ce ne frega) una beneamata fava. A nessuno.

Qualche dato: Record di presenze sullo Zoncolan, Giro record negli ascolti tv, pochi gli sponsor che mollano, non c’è un tifoso di Basso che si dica deluso, le bici si vendono sempre, al tour….al tour, senza numero uno sui dorsali, con Valverde al via, con Vino favorito, una corsa precipitata nel “ridicule”…eppure... due milioni di spettatori al prologo……sulle strade.

No, torniamo alla Kobram, è meglio, cazzeggio per tutti. L’impegno non paga, si fa la figura dei mona.

Il mondo va in una direzione precisa. “I don’t care”. Prof, che pare ne sappia molta di molto, ce lo confermerà. Inutile incazzarsi. Godiamoci le corse. La morale ha stufato, è demodè…è anche vagamente perbenista e snob.
E poi Monsieur usa le parole giuste. Parlando dell’unità collettiva tradita dallo sbando dei vertici dirigenziali parla di “tifosi”.
Già, tifosi. Le parole sono importanti. Non dice “sportivi” o “appassionati”. No, lui ha ben capito e giustamente scrive: Tifosi.
Ah, sì certo. L’ultima tristezza.
I tifosi.
Meno male che mi è venuto in mente! Almeno posso scaricare la colpa su altri e godermi il tour con la faccia beata-beota e l’animo sollevato. È tutta colpa del concetto di tifo applicato al ciclismo che depista dalle linee del pensiero ogni logica e ogni ragionamento. Inficiando e rovinando tutto. Sempre.
Colpa del tifo e dell’idiozia che, accanto alla passione viva e al contagiarsi felice, porta con se.

Ai tifosi, si sa, non gliene frega niente di niente. Andrebbero proibiti per decreto legge, ma questa è un'altra storia e non posso nemmeno dirla con completa sicurezza, altrimenti Profroubaix mi racconta di cosa vuol dire respirare l’aria satura di birra e aringhe al tornante degli olandesi sull’Alpe d’huez e io, rendendomi conto di capire un caz.zo di niente, ci rimango male e mi vengono i sensi di colpa.
Il tour ha anche il vantaggio di essere in periodo di vacanza e la vacanza vuole il suo pegno di felicità forzata.

Comunque vale quello già detto. Dopage o non dopage, piace lo stesso a tutti , e allora, forse, non vale la pena sbattersi tanto.
..o invece sì?


Ciao belli. Viva la kobram
claudio

ps. Guido, per una volta hai ciccato la classificazione: va bene i perfezionisti, va bene gli incrementalisti, manca però la più cospicua: i menefreghisti (sia detto senza offesa, ciao Octave!)
…..i tifosi poi, quelli attraversano tutte le fazioni, ma per loro mi appello a Lombroso….

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 12:27
che dire Claudio...

W la coppa Kobram forever.....

anche io mi sto progressivamente disinteressando all'argomento doping ma non smetto di appassionarmi alle corse

sarà un obiettivo dell'UCI quello di "farci arrendere al doping" ????

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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  postato il 10/07/2007 alle 12:36
Surrender your ego, be free, be free to yourself...

 

____________________

Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Amministratore




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  postato il 10/07/2007 alle 12:53
Claudio, mai sentito parlare di effetto saturazione?

Siamo in pieno effetto saturazione.

Di Luca lo potranno pure squalificare, chissenefrega, ci ha fatto divertire.
Ormai ci leghiamo sempre meno ai singoli.

La gente, sempre più gente, va in bici, siamo in pieno boom. E andare in bici significa immedesimarsi, capire la fatica, e per qualcuno probabilmente significa anche chiudere un occhio di fronte a certe cose.

Il ciclismo è divertente e muove soldi, perché pensare di smontarlo? Sono sempre più convinto che quando l'Uci normalizzerà (nel senso sovietico del termine) il Pro Tour, non sentiremo quasi più parlare di doping. Si stanno già ponendo le basi. Codici etici e ulteriori codici etici, si firma, si parla dell'esistenza di squadre finalmente virtuose (che vuoi, la Deutsche Telekom - l'azienda, dico - che per anni ha lucrato su Ullrich e Zabel, che ne sapeva del doping di squadra? Niente! E oggi può tranquillamente farsi paladina del nuovo ciclismo pulito). Tra un par d'anni, se tutto andrà come si deve, si potrà dire che grazie alla politica dell'Uci, che ha colpito all'ultimo sangue i corridori che sgarravano, il ciclismo sarà finalmente rinnovato e pulito. Grazie ai codici etici, alle firme, alle multe, alla reperibilità 24 su 24, a tutte le altre diavolerie che si sogneranno.

Il ciclismo nuovo sta per arrivare. Non sarà più quello che conoscevamo, e forse vedremo davvero sparire la Roubaix, o la vedremo trasferirsi su un pavè che avranno costruito ex novo gli sceicchi del Dubai. Ma almeno non ci romperanno le palle col doping ogni santo giorno.

Del resto, pensaci bene: chi si lasciava sconvolgere dalle ripetute, e sottolineo ripetute, positività di Merckx (Savona a parte, che fu uno psicodramma) o Gimondi? Nessuno, proprio.
È stata l'era Verbruggen a segnare il cambio di marcia. Il ciclismo è diventato lo sport dei dopati, e contemporaneamente a ciò la potenza del presidentissimo cresceva e cresceva e cresceva.

Ora col Pro Tour ci sono miliardi in ballo, cosa vuoi che gli freghi a Verbruggen di Basso o Di Luca?
Ma davvero non ci siamo mai posti la domanda se qualcuno abbia unto gli ingranaggi giusti, per comprarsi qualche negatività all'antidoping che non sussisteva?
Dovremmo iniziare a porceli, certi interrogativi, perché tra un po' scopriremo che abbiamo sempre sottovalutato queste situazioni.

Comunque, per impedire che questo thread diventi un doppione dell'altro, propongo ai lettori di scrivere le loro sensazioni sul doping. Nel senso: quando avete preso coscienza del problema? E quando avete preso coscienza della sua irrisolvibilità, o comunque dell'errore di fondo che sottostà alla lotta al doping?

Per quanto mi riguarda, fino al 5 giugno 1999 c'era una parte di me (messa sempre più in minoranza) che sperava che almeno Pantani no. Quella mattina, quando Tamara mi svegliò al telefono per dirmi quel che aveva appena letto sul Televideo, mi crollò il mondo addosso.

Il risveglio totale, con OP. Lì ho definitivamente capito che era inutile sbattersi tanto, perché se il solo ciclismo va di mezzo in un'indagine che riguarda una marea di altri sport, allora vuol dire che i giochi politici sovrastano ogni altro tipo di volontà. 1999-2006, 7 anni. Tutto sommato, nemmeno troppi.

 

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(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 10/07/2007 alle 13:08
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Queen???

 
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  postato il 10/07/2007 alle 13:10
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Queen???


Yes, Innuendo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 13:29
....fantastica frase che sta in mezzo tra quell'assolo di "mandolino spagnoleggiante" e chitarrozza rocker.....ho i brividi!!! una delle mie canzoni preferite in assoluto...chiuso OT

 

[Modificato il 10/07/2007 alle 13:31 by robby]

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 10/07/2007 alle 14:09
arendersi....? effetto saturazione ..... ?

ma ai ragazzini che sognando ad occhi aperti arrivano a farsi comprare la bicicletta dai genitori cosa raccontiamo?



 

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oltre la cima

 
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Livello Tour




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  postato il 10/07/2007 alle 14:18
Originariamente inviato da spino_tk

arendersi....? effetto saturazione ..... ?

ma ai ragazzini che sognando ad occhi aperti arrivano a farsi comprare la bicicletta dai genitori cosa raccontiamo?



che se vuoi fare il prof ti devi caricare..

PS: non si fanno 3 settimane di corsa con i ritmi attuali viaggiando a pane e acqua neanche se ti chiami Di Luca....

 

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"Il ciclismo è una malattia, quando vieni contagiato è molto difficile guarire"

"mamma mamma voio fa el curidur"

"va a studià che le mei"

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 14:24
Originariamente inviato da claudiodance
Noi lì a discutere, a litigare. Admin che si incacchia con Felice, Felice se le sente da Prof, Donchi che pontifica, io che sparo cazz.ate, Morris che ce la rispiega, Monsieur che si arrabatta e ormai non si ritrova più, Mesty mi fiancheggia e Guido ricompone, Jan che ri-comincia a ri-spiegare e Admin che di nuovo non ci capisce più una mazza e finisce col precipitare in un pessimismo cosmico e ciclistico…. e così via.


Il dramma vero è che io non sono stata nominata


Anni di teorie e di discussioni appassionate.
Sul doping.
Che cos’è, come uscirne, cosa farne.
Convinti, chissà come, che a condividere questo furore ci fosse tutto il popolo di appassionati. E noi l’elitè. La crema del pensiero applicato all’agone su due ruote, come novelli intellettuali del proletariato, a inventare soluzioni per il benessere sociale del pedale, per il welfare di un ciclismo etico e purificato dal cancro del dopage….
Elite dei miei coglion.i. Qua non ci si fila nessuno.


Invece io mi gaso quando mi chiedono come faccio a sapere tutte queste cose e rispondo che partecipo alle discussioni sul forum di Cicloweb! Poi regolarmente mi chiamano e mi chiedono "novità?"


No, chi se ne frega se ogni tanto ci scappa il morto, tutta gente priva di senso pratico, deboli di spirito.
La funzione educativa dello sport? Ma chi ci crede ancora? Dancelli, Admin e Profroubaix, ma Admin non c’ha nemmeno i figli e quindi…


Io i figli li ho e ho imparato presto che a chi insegna sport, dei bambini non gliene frega una mazza, gli frega solo dei genitori quando è ora di pagare la quota mensile


non c’è un tifoso di Basso che si dica deluso

Io ho addirittura amplificato la mia scritta in fondo ai miei posts!


Già, tifosi. Le parole sono importanti. Non dice “sportivi” o “appassionati”. No, lui ha ben capito e giustamente scrive: Tifosi.
Ah, sì certo. L’ultima tristezza.
I tifosi.
Meno male che mi è venuto in mente! Almeno posso scaricare la colpa su altri e godermi il tour con la faccia beata-beota e l’animo sollevato. È tutta colpa del concetto di tifo applicato al ciclismo che depista dalle linee del pensiero ogni logica e ogni ragionamento. Inficiando e rovinando tutto. Sempre.
Colpa del tifo e dell’idiozia che, accanto alla passione viva e al contagiarsi felice, porta con se.

Ai tifosi, si sa, non gliene frega niente di niente. Andrebbero proibiti per decreto legge, ma questa è un'altra storia e non posso nemmeno dirla con completa sicurezza


Insomma se mi fanno il test anti-tifo almeno almeno mi trovano una non-negatività.... però fino a che non fanno un decreto legge, posso resistere
Fino a quando al Governo ci saranno i "tifosi" di calcio, forse posso stare tranquilla!

Originariamente di Robby:
....fantastica frase che sta in mezzo tra quell'assolo di "mandolino spagnoleggiante" e chitarrozza rocker.....ho i brividi!!! una delle mie canzoni preferite in assoluto...chiuso OT


Pure ammia!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 10/07/2007 alle 14:31
Originariamente inviato da spino_tk

arendersi....? effetto saturazione ..... ?

ma ai ragazzini che sognando ad occhi aperti arrivano a farsi comprare la bicicletta dai genitori cosa raccontiamo?



1. Che lo sport vero è quello che pratichiamo noi: ad esempio la Kobram


2. Scherzi (ma non troppo) a parte: il tuo concetto è giustissimo, ma lasciamo perdere la retorica, soprattutto se "un po' vuota"! Lo sai -e lo dico per esperienza personale- che almeno il 50% dei genitori degli allievi fa il primo passo con frasi tipo "non c'è qualcosa per aiutarlo il ragazzo?"
In realtà lo sport professionistico non ha proprio niente di educativo (lo sport tutto, non solo il ciclismo) e il più delle volte le spinte negative vengono dall'ambiente e non solo dai singoli

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2006

  postato il 10/07/2007 alle 15:08
Per scrivere quanto ha chiesto Admin....

Tema:
quando avete preso coscienza del problema? E quando avete preso coscienza della sua irrisolvibilità, o comunque dell'errore di fondo che sottostà alla lotta al doping?


Ho preso coscienza dell'esistenza del doping, quando il mio babbo mi raccontò che Coppi aveva tra il suo staff, un medico che gli permetteva, attraverso vitamine e sali, di recuperare gli sforzi più in fretta rispetto agli altri, che erano meno ricchi e meno famosi e non potevano permettersi questa possibilità.
Alcuni dei prodotti utilizzati allora erano chiamati "bomba" e aiutavano il ciclista ad andare più veloce, ma non erano vietati.
E' diventato un problema per me solo quando è stato fermato Pantani, che ritenevo pulito, invece ho scoperto che esisteva un vero e proprio sistema che accoglieva il doping sistemativo e tutte le novità delle aziende farmacologiche. E' stato uno shock.
Che fosse irrisolvibile l'ho capito in quello stesso momento perchè Pantani è stato scagliato nel fango con troppa cattiveria e troppa lucidità perchè fosse un caso isolato.
Gli anni successivi sono stati un susseguirsi di violenza e ipocrisia.

Adesso so che è un ciclo, che si ripeterà all'infinito a meno che non avvenga qualcosa dall'esterno a modificare le regole del sistema. Ma se così non sarà, in Italia di Pantani e di Basso ce ne saranno altri, ogni tot anni. Saranno il tacchino da spennare nel giorno del bici-ringraziamento!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2005

  postato il 10/07/2007 alle 15:14
Io non mi arrendo. Troppo facile. La soluzione c'è, mancano gli interessi per applicarla.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 10/07/2007 alle 15:23
Originariamente inviato da miky70

ho scoperto che esisteva un vero e proprio sistema che accoglieva il doping sistemativo e tutte le novità delle aziende farmacologiche.


Vorrei approfondire questo aspetto, seguo da poco il forum e, per quanto abbia sempre intravisto del marcio nel modo col quale saltavan fuori gli scandali doping nel ciclismo, non conosco per niente il sistema che c'era/c'è dietro.
Vi è per caso qualche topic in cui vengon delucidate le cose alle quali accenni in queste due righe?

 
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Livello Miguel Poblet




Posts: 538
Registrato: Oct 2006

  postato il 10/07/2007 alle 15:47
Originariamente inviato da spino_tk

arendersi....? effetto saturazione ..... ?

ma ai ragazzini che sognando ad occhi aperti arrivano a farsi comprare la bicicletta dai genitori cosa raccontiamo?





Mah! insomma! La storia del "cosa racconto ai ragazzini?" potrebbe anche starci e sarebbe anche giusta se fossimo in una società pulita al 100% come invece non siamo.

Il fatto di base è che almeno chi ci tiene secondo me NON DEVE ARRENDERSI, perchè se molliamo anche noi è veramente finita!

Lo so che, anche come molti psicologi dicono, si sta meglio quando si ride, quando si è felici, quando non si hanno pensieri, ma c'è da chiedersi questo è anche giusto oltre che faccia bene?
Per conto mio, NO, per conto mio, andare avanti facendo finta di niente non va bene, non è giusto, perchè nel gruppo, io penso CORRIDORI PULITI ce ne siano.
Noi che ci incaz.ziamo un sacco con il beccato di turno, noi, che ognuno vuol far passare per giusta la propria teoria sul come combattere il doping, noi che cmq in molte discussioni tiriamo fuori delle possibili soluzioni (che nessuno mai magari ascolterà) a questo problema, sono convinto che dobbiamo tenere duro, ABBIAMO QUESTO DOVERE, almeno io personalmente la penso così.

Io non voglio tifare per quello + furbo a trovare LA BOMBA migliore per andare + forte, io voglio tifare PER IL + FORTE CON LE PROPRIE GAMBE.
Lo so che è dura sopportare questo peso sulle spalle, tra l'altro claudiodance la settimana scorsa hai scritto ottime cose sul tema doping e questa settimana mi cadi in depressione da doping (forse hai esagerato con il testosterone:Od. No, dai bisogna tenere duro!

Non arrendiamoci! (ammazza, questa frase mi sa tanto di slogan politico:yoga

 

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Tifo per il fenomeno (Damiano Cunego)...
and i have a dream... Damiano in giallo a Paris!

 
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Juniores




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Registrato: Jul 2007

  postato il 10/07/2007 alle 16:00
No, non ci arrendiamo!
Perché il ciclismo è uno sport di quelli veri. Perché la bicicletta è vita, perché ci sono migliaia di bambini che si avvicinano a questo sport e loro di doping non sanno nulla. Forse andremo a raccontare ai nostri nipoti che c'è stato un periodo buio (ragazzi, la storia del mondo ci insegna che i periodi di crisi ci sono sempre stati e sempre si è riusciti ad uscirne), ma che poi è tornato il sereno.
Ricorderemo ai nostri posteri che è il sacrificio a premiare e che chi sbaglia paga, sempre!
O preferite forse raccontare di uno sport andato verso la marcescenza? NO! La vita è fatta di alti e bassi, ma cerchiamo sempre di tenere il nostro ciclismo tra gli alti.
Perché poi parliamo, parliamo, ma quando inizia una corsa siamo li a fremere come i bambini...

Sempre e comunque viva il ciclismo.

 

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Staff di www.ilciclismo.net
Il diario ufficiale di Daniele Righi dal Tour de France

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 10/07/2007 alle 16:16
Caro Claudio Della Danza,

dal "velenoso" saluto in coda al tuo intervento, ho scoperto che mi hai messo nel girone dei menefreghisti (o meglio degli ignavi) in materia di doping.

Mi sono chiesto il perché di questa classificazione.

Probabilmente alcuni miei interventi, nei quali sottolineavo la mia irritazione nei confronti delle continue ed estenuanti notizie sul doping, ti hanno fatto prendere questa decisione.

In effetti mi viene spesso voglia di sbottare in un ECCHEPALLE!, oppure, per restare fedele alla tua definizione, esplodere in un autarchico e maschio ME NE FREGO!

Detto questo, pensi proprio che io debba considerarmi menefreghista perché non commento ogni scoreggia di zanzara che appare in Rete (e mi devo riferire, purtroppo, anche a qualche nuovo utente di cicloweb)?

Sono menefreghista perché non commento ogni dichiarazione delirante che proviene dall'UCI, dalla WADA, dal CONI, dalla Federciclo o da Bim Bum Bam?

In passato sulle pagine del forum ho esposto alcune mie idee sulla lotta al doping: vietare ai ciclisti di farsi assistere da preparatori e medici esterni alle squadre, istituire una sorta di responsabilità oggettiva in capo ai direttori tecnici quando i corridori vengono beccati ecc.

Ma non mi sento minimamente in colpa perché non guardo il ciclismo esclusivamente attraverso la lente del doping/antidoping.

Come ho già scritto in passato, sono divenuto un inflessibile legalitario: finché Tizio non viene beccato per me è pulito.

Certo, dentro di me sospetto che probabilmente non sia vero, ma qual'è l'alternativa?

Sostenere che i cattivi sono quelli che scoprono il doping e colpiscono solo i ciclisti, come se quest'ultimi fossero tutti innocenti?

Sostenere che il doping non esiste e che il ciclismo è lo sporto più pulito del mondo?

Sostenere che "tanto sono tutti dopati, ma guardo il ciclismo perché i panorami sono belli"?

Io seguo il ciclismo perché è bello e mi piace, perché i corridori, dopati e non, faticano veramente, perché c'è una storia e una poesia sulle due ruote che pochi altri sport hanno.

Per questo seguo il ciclismo, senza più emozionarmi per i risultati di Tizio o Caio, ma valutandone la carriera nel corso di più anni.

E così fanno quei milioni (le cifre sono queste) di appassionati che vanno sulle strade del Giro e del Tour e che non sono, come dici tu, tutti tifosi.

Sono persone che si fermano ai lati della strada per la stessa ragione per cui lo facevano negli anni 50: per la gioia e l'eccitazione che ti danno quelle bici che sfrecciano a 50 all'ora.

Ti sembrerò folle, o peggio ingenuo, ma credo che, nonostante la mostruosa ipocrisia dell'ambiente fatta di ciclisti che si dichiarano verginelle, direttori sportivi che cadono dal pero, dirigenti che fanno di tutto per non risolvere il problema, ma organizzano un gran polverone, giornalisti che cambiano idea ogni due mesi ecc, stiamo andando verso una diminuzione dell'uso del doping.

Del tuo intervento, la cosa che mi ha più colpito è che in pratica mi hai accusato di "fregarmene" se alcuni ciclisti dopandosi muoiono, o meglio ancora che i ciclisti muoiono di doping perché ce ne freghiamo.

Ovviamente ti riferivi a Pantani, visto che con El Chaba Jimenez, è l'unico la cui morte possa essere ricondotta in quanche modo al doping.
Ebbene quando nel 1999 hanno sospeso Pantani, ho capito che il doping era la regola e non l'eccezione. Il fatto che un ciclista della sua classe, uno dei più forti di sempre, dovesse doparsi per poter vicere, per poter esprimere il suo talento, mi rienpì di tristezza e da quel giorno il ciclismo non è stato più la stessa cosa pe me; ma non ho mai dimenticato che le scelte sono personali come la responsabilità e dunque, Claudio, non accusare chi non si strappa le vesti o smette di seguire il ciclismo di essere la causa dei mali che derivano dal doping.

In tempi più civili avrei dovuto sfidarti a duello, ma oggi penso di potermela cavare con il seguente accordo:

se ti garantisco che il sabato e la domenica, quando riesco a vedere le corse in tv indosserò il cilicio;

se quando, salendo sul Passo della Consuma e tentando di tenere il tachimetro sopra i 10 km all'ora, rivolgerò un dolente pensiero ai prof che si dopano per comprarsi la Porsche;

se ogni volta che ammiro l'ultimo telaio in titanio, carbonio, berillio e stronzio, rifletto sul fatto che potrà divenire uno strumento del male che spinge il corridore a doparsi;

se ti prometto tutto questo, mi lascerai godere della bellezza del ciclismo senza tacciarmi di menefreghismo?

à bientot
Ottavio

PS
Quando leggo i tuoi post mi rammarico sempre più di non aver partecipato alle due Coppe Kobram e non averti conosciuto.





 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3025
Registrato: Feb 2006

  postato il 10/07/2007 alle 17:27
Tema:
quando avete preso coscienza del problema? E quando avete preso coscienza della sua irrisolvibilità, o comunque dell'errore di fondo che sottostà alla lotta al doping?


fu mio padre nel 1992, quando innanzi alla maestosità dell'impresa di Chiappucci sul Sestriere, mi rivelò che Babbo Natale non esiste.
"A quei livelli lì, devono aiutarsi"
Ebbe l'accortezza di dire "aiutarsi", non doparsi o, peggio, bombarsi.
Nel 1998, con l'affaire Festina, presi coscienza che esisteva una struttura ramificata ed estesa, per "aiutare" le prestazioni.
Il caso Pantani mi suonò strano, ma non mi aprì gli occhi: sapevo che era superiore ma "aiutato".

Però devo ammettere una cosa: provo un'attrazione quasi morbosa verso il doping e le sue implicazioni, come per le storie di serial killer.
Quando seppi di Gianetti, che rischiò la vita per i pfc, o penso a ciclisti che si giocano la virilità (a me questa cosa mi ha sempre impressionato: voglio dire, se fossi un professionista sono convinto che farei nè più nè meno di ciò che fanno tutti, ma il rischio di perdere proprio lì non mi farebbe dormire la notte...), mi chiedo cosa passi nelle menti degli atleti.

Perchè quando leggi che il tuo sangue è contenuto nel cartone del tavernello, ha girato l'Europa in aereo, te lo reiniettano in anonime stanze d'albergo, questi atleti non si sentono come caviette, topi da laboratorio, semplici strumenti di lavoro di medici?

E' questo, a mio modo di vedere, il lato oscuro del doping: non il fatto che persone sane si facciano di tutto, ma il fatto che non vi sia la richiesta di un briciolo di dignità in tutto questo, essere considerati ed essere trattati come stupidi levrieri dentro cinodromi senza battere ciglio......

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 10/07/2007 alle 17:37
Tralascio il "Donchi che pontifica".
Sono d'accordo con Admin.
Però sottolinerei anche che lo spettacolo del carrozzone ( quello conta, non più i singoli) è gratis ed è uno spettacolo bello ( dopato va beh ma bello) e passa vicino casa o si vede in TV sempre gratis.
Però vedo che, per esempio, prima Repubblica mandava almeno due inviati al Tour, adesso ci va solo Mura.
Vedo, quando lo leggo al bar, che il Corriere dello sport non ha più, praticamente, una redazione ciclistica ( prima c'era Cabras che se ne occupava sempre e anche una donna e altri). Io mi ricordo dai tempi di Gimondi, di ciclismo su quel giornale hanno sempre scritto grandi nomi.
Vedo che, a parte la Gazzetta, il ciclismo non sta più nelle prime pagine di nessun giornale ( a parte quando c'è qualche scandalo doping sensazionale).
Non so quali siano le vendite dei mensili specializzati ( anche se loro, magari, hanno la pubblicità delle aziende ciclistiche e il ciclismo praticato da amatori è molto praticato).
Sono convinta che articoli di Rizzo o Capodacqua li leggono in pochi, giusto quelli fissati o che hanno ragioni personali ( come me, per Pantani) per approfondire l'argomento, infatti per il calcio li separano dalla cronaca sportiva.
Ma magari questo minore interesse dei media dipende dall'assenza di campioni davvero emozionanti.
Da dopo Pantani conta il carrozzone, non i singoli, Vinokourov o Basso o Valverde o un altro è lo stesso, sono interscambiabili, non artigliano come individui.
Io sul doping l'ho sempre pensata allo stesso modo. Sarà che avevo un padre tifoso di Gimondi che, io ero ragazzina, quando accadeva che venisse beccato lui o Merckx o altri, la smontava subito: ma sì, sono dopati tutti e allora? Poi si faceva un mese di squalifica e nessuno la menava con la moralità.
Lui era un tecnico, un ingegnere e da ragazzo, gli ultimi giorni prima degli esami, avendo mille cose da fare ( politica, ragazze ecc.) studiava la notte e si sa che l'aiutino c'era. Migliorava la prestazione.
Sin dai tempi di ben Johnson, ogni volta che è uscito un mostro in prima pagina, ho sempre detto che non c'era nessuna differenza mitica fra il mostro e gli altri.
Non ho mai avuto il prosciutto sugli occhi né quando mi piaceva Hinault né Indurain, né quando ho iniziato a tifare Pantani.
Non ho mai pensato,da quando leggevo, meravigliata, dei tendini di Hinault che non sostenevano muscoli tanto cresciuti ( dopo la fuga di Pau del 1980), che si diventi campione grazie solo al doping. Perché si dopano tutti.
Ma, a parità di doping, o sei un campione o sei un mediocre, non c'è scampo.
Quanto alla moralità solo qualche teocun ne parla, con ragazzini che hanno come mito Corona o quelli di Uomini e donne o veline e spazzatura varia, chi lo deve fare l'esempio morale? Basso? ma dai.
Penso come Admin, quando l'Uci avrà sistemato il carrozzone di doping non si parlerà più, tutto come prima, l'emergenza cesserà e si tornerà a dire: 'sti cazz....
Cesseranno gli studi allarmistici degli sportivi tossicodipendenti ( in certi ambienti, come quello dello spettacolo o dello sport, di gente superficiale, ricca,giovane e famosa , la cocaina la prende la quasi totalità di quelli che ne fanno parte).
E' l'epoca che è questa, non il ciclismo.E il doping c'è sempre stato e ci sarà sempre, in ogni campo della vita.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 10/07/2007 alle 18:44
Scusa octave, menefreghismo è sbagliato: sono stato in dubbio fino all’ultimo con “Echissenefreghismo”, che è molto diverso ed è più adatto, ma poi ha prevalso la voglia di divertimento, per vedere se qualcuno si incacchiava almeno un po’.
La tua risposta piccata con il sorriso mi rallegra.
Naturalmente sono d’accordo del tutto con te. Dici cose condivisibili in tutto.
Il mio 3d è una provocazione giocosa. Mi metto per primo, come te, fra quelli che al ciclismo non rinunciano. Ho portato (o almeno provato) a sollevare all’attenzione qualche altro aspetto della questione.
Naturalmente sono per non mollare sulla lotta al doping, ma vedo chiaramente che il gioco è così bello che si fatica a rinunciarvi per questioni di principio. Vorrei un ciclismo solo un po’ migliore, ma sono convinto che lo vuoi anche tu.
Spiegazioni storicistiche e politiche non mi convincono mai del tutto. Ragioni già esposte troppe volte. La noia e la saturazione prendono anche me. Eccheppalle, mi viene da dire.
Forse Donchi dice bene. Non è così vero che le cose sono uguali. Meno inviati, meno spazio sui giornali etc. Forse il pericolo c’è e lo Zoncolan e Londra rappresentano un colpo di coda (scenari nuovi, idee insolite….palliativi insomma).
Allora il mio pensierino finale “non vale la pena sbattersi tanto …o invece sì?” prende un senso diverso.
Tranquillo Octave, non devi farmi tutte quelle promesse: puoi goderti la tua splendida bici in titanio e tutto quello che hai detto.
Ciao carissimo.

Ps. Alla kobram non ci sei venuto perché hai paura del mio ghigno agonistico! Di la verità!
Ps. Donchi, non serve tralasciare, soffermati se lo ritieni giusto, ma suvvia, accettiamo gli scherzi e pontificare, in confronto a me che sparo cazza.te, è una bella attività! Ciao!

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 19:01
Claudio,
per questa volta passi!
Stavo per mandarti i miei secondi, che tu avresti mandato dai tuoi terzi per trovare i quarti...insomma un gran casino, meglio così!!

In effetti qualche volta mi viene il dubbio che lo Zoncolan e Londra siano solo degli episodi.
Per esempio in Spagna c'è sempre meno interesse, basta guardare marca.com, forse il più importante sito sportivo spagnolo, dove il ciclismo sta scomparendo, nonostante il movimento ciclistico spagnolo abbia avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni (e qui stendiamo il sempre pietoso velo....).
Ciao!

PS
Verrò alla Kobram quando smetterete di fare dei percorsi da fachiri!!!!!!


 
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Livello Tour




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  postato il 10/07/2007 alle 21:32
Originariamente inviato da Omland

In realtà lo sport professionistico non ha proprio niente di educativo (lo sport tutto, non solo il ciclismo)


Magari non avrà niente di educativo però influenza parecchio..

alla fine la gente prende ispirazione dai prof, basta vedere i tanti che vanno in giro con i completini delle squadre pro, alcuni persino con la stessa bici!(personalmente li trovo un po mitomani).

 

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"Il ciclismo è una malattia, quando vieni contagiato è molto difficile guarire"

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 21:51
L'ultimo soldato giapponese non si arrende.
Piuttosto Harakiri ma la resa MAI!!!!!

Tutto il resto del discorso, fatte salve piccole eccezioni, è condivisibile.
Sicuramente, e in questo sono sulla stessa lunghezza d'onda di Claudio Omland, lo sport professionistico tutto è tranne uno spot che invita all'attività sportiva.
W la Kobram e W il ciclista + scassato (IO).

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 22:12
Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Originariamente inviato da miky70

ho scoperto che esisteva un vero e proprio sistema che accoglieva il doping sistemativo e tutte le novità delle aziende farmacologiche.


Vorrei approfondire questo aspetto, seguo da poco il forum e, per quanto abbia sempre intravisto del marcio nel modo col quale saltavan fuori gli scandali doping nel ciclismo, non conosco per niente il sistema che c'era/c'è dietro.
Vi è per caso qualche topic in cui vengon delucidate le cose alle quali accenni in queste due righe?


Quando Pantani disse che faceva quello che il sistema richiedeva, ho capito che anche lui era costretto a seguire le regole non scritte del ciclismo. Ho scoperto dell'esistenza di Santuccione perchè un amico di mio padre me ne parlò proprio nel 1999, ed era famoso tra i dilettanti del centroitalia oltre che tra i professionisti della Vini Caldirola - Cantine Tollo, come si chiamava di preciso non lo ricordo più!
Quando quell'ex ciclista pescarese, che è stato denunciato per truffa un mese fa, al processo alla tappa del 1999 disse che dietro a Di Luca c'era Santuccione, a me quelli della FCI dissero che non gli aveva fatto un gran complimento.

Ho sentito parlare allora di un neoprof che scendeva a Pescara all'incontro con la squadra e visitava anche il medico per farsi dare tutto il corredo....

Pensavo che i più forti non ne avessero bisogno invece avevo scoperto che tutti ne avevano bisogno per riportare i valori nella giusta posizione.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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  postato il 10/07/2007 alle 22:56
Originariamente inviato da claudiodance

Arrendiamoci.
Sì, arrendiamoci, non gliene frega niente a nessuno.
Avete visto al Tour?

Noi lì a discutere, a litigare. Admin che si incacchia con Felice, Felice se le sente da Prof, Donchi che pontifica, io che sparo cazz.ate, Morris che ce la rispiega, Monsieur che si arrabatta e ormai non si ritrova più, Mesty mi fiancheggia e Guido ricompone, Jan che ri-comincia a ri-spiegare e Admin che di nuovo non ci capisce più una mazza e finisce col precipitare in un pessimismo cosmico e ciclistico…. e così via.
Anni di teorie e di discussioni appassionate.
Sul doping.
Che cos’è, come uscirne, cosa farne.
Convinti, chissà come, che a condividere questo furore ci fosse tutto il popolo di appassionati. E noi l’elitè. La crema del pensiero applicato all’agone su due ruote, come novelli intellettuali del proletariato, a inventare soluzioni per il benessere sociale del pedale, per il welfare di un ciclismo etico e purificato dal cancro del dopage….
Elite dei miei coglion.i. Qua non ci si fila nessuno. Torniamo alla Kobram, è meglio.
Qua il popolo dei ciclofili se ne sbatte. That’s entertainment baby.

No, chi se ne frega se ogni tanto ci scappa il morto, tutta gente priva di senso pratico, deboli di spirito.
La funzione educativa dello sport? Ma chi ci crede ancora? Dancelli, Admin e Profroubaix, ma Admin non c’ha nemmeno i figli e quindi…
E lo sport come grande paradigma della vita? Certo come no? Infatti anche nella società reale nove su dieci evadono le tasse, fottono le assicurazioni, non chiedono lo scontrino al bar…perché tanto si sa: i “politici sono i primi a rubare!”.

Insomma, ragazzi, io per primo: parte la G. Boucle e non capisco più nulla. Son lì come un fesso, tutte le mattine sulla gazzetta per vedere se Klodi ce la fa, se Vino salta in montagna, se Contador mantiene o se Boonen sfreccia come dovrebbe. Perché gli altri dovrebbero preoccuparsi?
E noi che ci preoccupiamo di vivere un brutto momento….poveri coglion.i. Il mondo è bello e del doping chi se ne importa! Non gliene frega (non ce ne frega) una beneamata fava. A nessuno.

Qualche dato: Record di presenze sullo Zoncolan, Giro record negli ascolti tv, pochi gli sponsor che mollano, non c’è un tifoso di Basso che si dica deluso, le bici si vendono sempre, al tour….al tour, senza numero uno sui dorsali, con Valverde al via, con Vino favorito, una corsa precipitata nel “ridicule”…eppure... due milioni di spettatori al prologo……sulle strade.

No, torniamo alla Kobram, è meglio, cazzeggio per tutti. L’impegno non paga, si fa la figura dei mona.

Il mondo va in una direzione precisa. “I don’t care”. Prof, che pare ne sappia molta di molto, ce lo confermerà. Inutile incazzarsi. Godiamoci le corse. La morale ha stufato, è demodè…è anche vagamente perbenista e snob.
E poi Monsieur usa le parole giuste. Parlando dell’unità collettiva tradita dallo sbando dei vertici dirigenziali parla di “tifosi”.
Già, tifosi. Le parole sono importanti. Non dice “sportivi” o “appassionati”. No, lui ha ben capito e giustamente scrive: Tifosi.
Ah, sì certo. L’ultima tristezza.
I tifosi.
Meno male che mi è venuto in mente! Almeno posso scaricare la colpa su altri e godermi il tour con la faccia beata-beota e l’animo sollevato. È tutta colpa del concetto di tifo applicato al ciclismo che depista dalle linee del pensiero ogni logica e ogni ragionamento. Inficiando e rovinando tutto. Sempre.
Colpa del tifo e dell’idiozia che, accanto alla passione viva e al contagiarsi felice, porta con se.

Ai tifosi, si sa, non gliene frega niente di niente. Andrebbero proibiti per decreto legge, ma questa è un'altra storia e non posso nemmeno dirla con completa sicurezza, altrimenti Profroubaix mi racconta di cosa vuol dire respirare l’aria satura di birra e aringhe al tornante degli olandesi sull’Alpe d’huez e io, rendendomi conto di capire un caz.zo di niente, ci rimango male e mi vengono i sensi di colpa.
Il tour ha anche il vantaggio di essere in periodo di vacanza e la vacanza vuole il suo pegno di felicità forzata.

Comunque vale quello già detto. Dopage o non dopage, piace lo stesso a tutti , e allora, forse, non vale la pena sbattersi tanto.
..o invece sì?


Ciao belli. Viva la kobram
claudio

ps. Guido, per una volta hai ciccato la classificazione: va bene i perfezionisti, va bene gli incrementalisti, manca però la più cospicua: i menefreghisti (sia detto senza offesa, ciao Octave!)
…..i tifosi poi, quelli attraversano tutte le fazioni, ma per loro mi appello a Lombroso….


Stolto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 23:13
Originariamente inviato da Omland
...Che lo sport vero è quello che pratichiamo noi: ad esempio la Kobram

Originariamente inviato da stress
Sicuramente, e in questo sono sulla stessa lunghezza d'onda di Claudio Omland, lo sport professionistico tutto è tranne uno spot che invita all'attività sportiva.
W la Kobram e W il ciclista + scassato (IO).

E come non essere d'accordo col Dutur e con Mauro/Stress?

Anzi, l'argomento mi dà l'occasione di sfoggiare uno tra i miei slogan preferiti: "Lo sport fa bene, l'agonismo fa male" (alla mente e al fisico, e non sto parlando di doping...).

Ma ci rendiamo conto del "valore aggiunto" che offriamo alla nostra vita mediante l'assoluta indifferenza tra l'arrivare 1° (cosa per me del resto impossibile... ) o 15° in una gara tra amici? O meglio... quanto vale poter spostare il piano della competizione dal livello interpersonale a quello del confronto con se stessi?
Un lusso che gli agonisti odierni non possono permettersi...

E pensare che il ciclismo agonistico avrebbe in potenza tali requisiti: la "maglia nera" (riconoscimento che andrebbe secondo me assolutamente ripristinato almeno nei GT) ne è un esempio lampante.
Una intuizione educativa che il nostro sport ha perso col tempo: restituire valore all'arte di vivere, alla creatività (e furbizia, perché no) popolare...
Quanto avrebbe da insegnare ancora agli altri sport: pensiamo ai drammi/farse inscenate ogni qual volta una nostra rappresentativa calcistica arriva seconda in una competizione...

Personalmente, guardo al ciclismo agonistico un po' come guardo alla musica: mi piace, ha segnato simbolicamente la mia giovinezza, lo ritengo una incomparabile metafora dell'esistenza; per tutti questi motivi gli sono particolarmente affezionato, può riempire ancora una parte della mia vita ed influire positivamente sul mio tempo libero, ma sono contemporaneamente cosciente del fatto che "l'età dell'oro" è passata, e che diventa sempre più complicato sottolinearne l'esemplarità... per tutti questi motivi, difficilmente troverete un mio intervento in una discussione riguardante il doping.

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 10/07/2007 alle 23:16
Originariamente inviato da GiroCollo

Originariamente inviato da claudiodance
..attraversano tutte le fazioni, ma per loro mi appello a Lombroso….


Stolto.


Ah, grazie! A buon rendere.

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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  postato il 10/07/2007 alle 23:21
Originariamente inviato da claudiodance

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Stolto.


Ah, grazie! A buon rendere.


Appellati al quinto emendamento e rimani in silenzio. In genere paga.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 23:33
caro capitan claudio,
tutte ste' cose che dici le ho già scritte, naturalmente con meno maestria.
io il tour me lo guardo e qualche volta anche me lo godo
basta non crederci troppo

ognitanto godere, ognitanto embè, ognitanto ecchecaz.zo
sempre pedalare, sempre spingere, sempre tirare au bloc

sempre per il cdm su cadaegne, il capitano

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2007 alle 23:37
Originariamente inviato da mestatore

caro capitan claudio,
tutte ste' cose che dici le ho già scritte, naturalmente con meno maestria.
io il tour me lo guardo e qualche volta anche me lo godo
basta non crederci troppo

ognitanto godere, ognitanto embè, ognitanto ecchecaz.zo
sempre pedalare, sempre spingere, sempre tirare au bloc

sempre per il cdm su cadaegne, il capitano

mesty


Ah! Mesty!!!

Oggi ti leggo meno deluso, meno stanco, meno..... meno

Allora c'è speranza!

Ciao

 

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Michela
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Livello Marco Pantani




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  postato il 10/07/2007 alle 23:42
Originariamente inviato da GiroCollo

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..attraversano tutte le fazioni, ma per loro mi appello a Lombroso….


Stolto.


Ah, grazie! A buon rendere.


Appellati al quinto emendamento e rimani in silenzio. In genere paga.
Sì, va bene, mi appello a quel che vuoi.
Ho sentito da qualche parte una frase saggia: non discutere con un pazzo in pubblico, la gente che vi ascolta potrebbe non avvertire la differenze.
Ciao GiroCollo.

 

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  postato il 10/07/2007 alle 23:47
Originariamente inviato da claudiodance

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Appellati al quinto emendamento e rimani in silenzio. In genere paga.
Sì, va bene, mi appello a quel che vuoi.
Ho sentito da qualche parte una frase saggia: non discutere con un pazzo in pubblico, la gente che vi ascolta potrebbe non avvertire la differenze.
Ciao GiroCollo.


Diceva Sant'Agostino che la verità è nei bambini e nei pazzi. Se facciamo come dici tu non ci resteranno che i pazzi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/07/2007 alle 00:03
Originariamente inviato da miky70

Originariamente inviato da mestatore

caro capitan claudio,
tutte ste' cose che dici le ho già scritte, naturalmente con meno maestria.
io il tour me lo guardo e qualche volta anche me lo godo
basta non crederci troppo

ognitanto godere, ognitanto embè, ognitanto ecchecaz.zo
sempre pedalare, sempre spingere, sempre tirare au bloc

sempre per il cdm su cadaegne, il capitano

mesty


Ah! Mesty!!!

Oggi ti leggo meno deluso, meno stanco, meno..... meno

Allora c'è speranza!

Ciao


oggi un po' godere, , magari domani che palle
con questo ciclismo è difficile appassionarsi, è difficile "sognare"
non è che sono così umorale, è che la passione dura da così tanti anni che non si riesce a smettere

io pedalo tutti i giorni che posso, cara miky.

ciao

mesty






 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/07/2007 alle 00:58
Originariamente inviato da Seb

Originariamente inviato da Omland

Originariamente inviato da Admin

Surrender your ego, be free, be free to yourself...


Queen???


Yes, Innuendo


1991... Una magia!!! Grande Seb...

 

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...- --- .-.. .-
.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 11/07/2007 alle 02:19
Sinteticamente rispondo anch'io all'invito di Admin:

Non ricordo esattamente come sono venuto a conoscenza dell'esistenza del doping, ma di sicuro fino a qualche anno fa non credevo che fosse un problema che riguardasse il ciclismo più di altri sport, anzi. Gli stessi casi Pantani e Festina mi hanno sì rattristato, ma non hanno influenzato particolarmente la mia opinione sull'argomento.

OP, con tutte le discussioni che ne sono seguite comprese quelle tra di noi nel forum mi hanno costretto, come qualsiasi altro appassionato, a cercare di maturare una relativa conoscenza del problema per farmi un'opinione a riguardo.

Inizialmente ero decisamente, per restare alla classificazione di Guido, incrementalista. Ero convinto che il nodo principale dei problemi fosse da ricercare nella inefficacia dei controlli antidoping, e che l'unico modo di dissuadere il gruppo dal ricorrere a pratiche dopanti fosse quello indiretto: applicando pene "esemplari" ai pochi beccati

Poi sono diventato Perfezionista. Mi sono convinto che fino non saranno affrontate con successo le macroscopiche contraddizioni che caratterizzano la stuttura del ciclismo come movimento sportivo professionistico internazionale, non c'è nessuna speranza che la squalifica Caruso, di Ullrich o addirittura di un Basso possano generare qualcosa di più positivo di un paio di dichiarazioni opportunistiche da parte degli avvoltoi delle varie faide.

E poi alla fine sono entrato anch'io nel partito dei Chissenefreghisti. Non mi sto più appassionando alle vicende di doping, non ne leggo nemmeno più gli interventi sui giornali, spero solo che squalifichino meno gente possibile e possibilmente non italiani, che ne sono rimasti già ben pochi.

Nel caso di chi, come me e credo altri, se ne fregano dopo essere passati attraverso uno dei due partiti di "attivisti", credo che si possa parlare anche di "Causapersismo"

Per me la battaglia è persa in partenza, sostanzialmente per 2 motivi:

1 Sono convinto che l'unico modo per combattere efficacemente il doping sia l'unico che non verrà mai applicato, e cioè addossare a squadra e sponsor (magari anche con l'obbligo di versare una cauzione a inizio stagione) la responsabilità dell'atleta positivo trovato ai controlli. E se gli sponsor fuggiranno, chissenefrega: per organizzare una gara basta una strada, e bici e maglia puoi portartele anche da casa.

2 Le confessioni: tra Basso, Zabel, Jaskhe e compagnia cantante non saprei dire chi ha fatto più la figura del pagliaccio. E' inutile sperare in una "rivoluzione morale" da professionisti che presumibilmente hanno incominciato a doparsi da Juniores. Questi la battaglia con la loro coscienza l'hanno già persa tanto tempo fa.

 

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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 11/07/2007 alle 02:34
Faccio outing ma non per dichiararmi buliccio
ma bensi' chissenefreghista.
In effetti non mi vergogno nemmeno un poco
ed ormai considero tutto lo sport che mi piace come un gioco.
(quello che non mi piace non lo considero)
Un gioco farlo, un gioco farlo fare a mio figlio
ed un gioco vederlo in televisioneo o leggerlo qui.
Non essendo mai stato una persona competitiva
la cosa mi riesce facile. Landino e' molto piu' competitivo,
vediamo se riesco a fargli capire che divertirsi e'
molto meglio che vincere e che le "soddisfazioni" non
devono diventare una malattia.
Ed e' per gioco che incito i prof, commento e qualche volta
quasi mi esalto per le loro gesta.
Ma se poi viene fuori che mi stavano prendendo per il cu.lo, pazienza:
in fondo lo sto facendo anche io. Il brutto sara' sentirsi in colpa
il giorno che scopriro' uno di loro "da mano sul fuoco" ma,
da opportunista, dico che sentirsi in colpa per una buona
notizia e' molto comodo.

Per ubbidire ad Admin:
il prosciutto dagli occhi e' scemato in 4 fasi principali:
- Scandalo festina
- Campiglio
- quel "Canaglia" gridato a Frigo
- OP
ma ci sono molti altri tristi episodi che hanno dato il loro contributo.

W la Kobram

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2003

  postato il 11/07/2007 alle 09:58
Rispondo anch'io al tema di Admin.

Presi coscienza dell'esistenza del doping a inizio 1997, quando misero il controllo dell'ematocrito. E quando pochi mesi dopo mi accorsi che Berzin, il Berzin del giro 1994, che Rijs, che Bobrik, che Richard, altro non erano che strane meteore.

Poi nel 1998, i famosi licheni della foresta di Aremberg, che mandarono in insufficienza renale Musseuw durante l'operazione al femore...

Ma gli altri, gli altri no! Bartoli era un campione pulito, come Casagrande, come Pantani... E Rebellin, che nel 2000 fece nove volte secondo e irrimediabilmente sopra i 200 km perdeva smalto? Mi ero fatto l'idea che anche lui fosse immacolato.

Fine del tema.

_________________________

E torno all'attualità del thread di Claudio.

Non entro nel merito delle singole posizioni. Non sono un menefreghista. Però oramai soffro di un complesso di persecuzione. Quando ne parlo al bar (sempre più raramente: sto diventando snob e parlo di bici solo con persone del mio rango, quindi cicloweb e poco altro), o alle cene, o quando i colleghi di lavoro mi vengono sotto, beh, mi sento perseguitato.

Perchè negli altri sport il livello di dopaggio è uguale al ciclismo, talvolta maggiore, se lo si relativizza agli sforzi compiuti nelle diverse discipline. Però noi siamo i dopati (compresi amatori da 4500 km compiuti al 10 luglio: per forza dopati pure loro, cioè pure me). Gli altri no. O al limite "si aiutano un pò" ma poi è la squadra e il talento che conta.

Per cui mi sento dire "oramai non guardo più le corse perchè è tutto artificiale". Ma balbettano quando gli dico cosa guardano a fare il campionato di calcio, o pure la FormulaUno (vorrei entrare negli stanzini di certi piloti trenta minuti prima della corsa).

Insomma, cosa voglio dire? Che non sono un menefreghista rispetto al problema doping. Ma che nemmeno mi voglio sentire come il lebbroso che con i suoi campanellini gira nel mondo dello sport e tutti lo guardano con paura e disprezzo.

Lo sport è dopato, tutto intero. E' questa società che è dopata, assuefatta alle logiche dell'immagine, del successo, del predominio. Lo abbiamo già detto migliaia di volte. E allora pretendete un ciclismo pulito? Con dirigenti così, per giunta? Suvvia...

Non sono assuefatto. E continuerò a guardare e praticare il ciclismo come ho sempre fatto. Con l'amore per tutti quei ragazzi che in fondo in fondo - dopati o no - scalano montagne misteriose e percorrono strade dimenticate alla ricerca di un qualcosa che va al di là di una semplice riga dell'arrivo. Con l'amore per gli ultimi, i più poveri, quelli senza un nome e senza un volto, perchè sfigurato dalla fatica, che nessuno si fila ma che magari sono stati importantissimi per la vittoria del capitano.

Il ciclismo e la strada rappresentano la grande metafora della vita. E continueranno ad esserlo anche con il doping, con o senza Verbruggen, con o senza Santuccione e Ferrari. Per questo continuerò a amare ciclismo e ciclisti, anche se con occhio più critico e attento rispetto ad una volta.

Sono solo pensieri sparsi, magari senza logica, per cui "abbattetemi" pure.

 

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Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/07/2007 alle 10:29
era il 1991.in corso c'era il tour de france,il primo vinto da re Miguel.li'mi pare ci fu il primo scandaluccio di doping sistematico che ha riguardato la PDM.Non ricordo i particolari.Ma anche li'credetti che si trattasse di un caso isolato.
Sempre in quei giorni ad un mio conoscente, che stimavo come persona seria e priva di slanci sensazionalistici,confessai la mia passione per il ciclismo.
Lui mi dette una semplice ma raggelante risposta"bello sport.peccato che son tutti dopati.Me l'ha spiegato un mio amico,che e' anche praticante".
Da allora,sono passati 16 anni esatti ed un continuo cadere nel baratro,sempre piu' in basso,passando dalla Festina,Madonna di Campiglio,ai blitz dei Nas a S.Remo,al Giro 2002 con Garzelli positivo e Simoni graziato per delle caramelle alla coca.
Ma da quando ho aperto gli occhi?beh,forse quando si e' deciso di fermare chiunque fosse stato trovato con l'ematocrito oltre il 50%.Ho visto Bugno,in un servizio dedicato alla vicenda,entrare in una stanza per informare L'Uci della decisione dei corridori.Mi e' sembrato di capire all'epoca che fosse una mossa per autolimitarsi(probabilmente qualcuno ha rischiato la pelle)ma non per eliminare il problema.Come la formula 1 che ha deciso di limitare i giri motore a 19000.
Ora seguo il ciclismo con piu' disincanto.perche' ad appassionarmici ad un corridore in modo totale corro il rischio di prendere mazzate.e' successo con Pantani,Garzelli.
Oggi tifo per Bettini.ma anch'io mi sono gia' premunito con il mio autolimitatore passionale.per non farmi troppo male.
con i tempi che corrono....

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 11/07/2007 alle 10:52
quando mi sono reso conto ?
non mi ricordo proprio, forse l'esistenza delle famose "bombe" è sempre stata nota....
ma che dietro al gruppo ci fosse una organizzazione pseudo mafiosa come sta uscendo in questi ultimi anni direi che solo con lo scandalo festina, prima pensavo che solo i più ricchi ricorressero in via "individuale" ai vari maghi (conconi,ferrari ecc. ecc.), poi con lo scandalo festina è uscito che certi atleti (ricordate r.massi) praticamente avevano il ruolo di farmacisti/iniziatori.....

a proposito se volete vedere cosa fa adesso il massi guardatevi questo link

http://www.rodolfomassi.it/pages/fisio_medical.php

sinceramente certe cose non vi fanno pensare?


 

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oltre la cima

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/07/2007 alle 10:55
Personalmente mi sono svegliato e ho visto alcune ipotesi che mi ero fatto, venir convalidate, con lo scandalo Festina.
Lì ho capito una cosa, che è estendibile a tutti i campi. Dallo sport all'arresto di provenzano: quando VOGLIONO che le cose si sappiano, le tirano fuori senza problemi. Quando invece si vogliono tenere nascoste non si sapranno mai.
Hanno voluto portare alla luce un problema che c'era, forse non si sono resi conto che hanno fatto più danni che altro.
Nel senso che chi ci ha rimesso, in primis, sono i tifosi.
Unici innocenti che però, come detto da molti, passano quasi da complici se si parla con altri di ciclismo. "Finchè lo segui questi continuano a doparsi, come nel calcio...uno non lo dovrebbe seguire più. Vedi come cambieranno le cose..."-
Io a non seguire il ciclismo non ce la faccio.
Per dare un senso "sportivo" faccio ogni fantaciclismo possibile.

E' comunque il significato di "sport" da rivedere.
Se non si insegna la CULTURA DELLA SCONFITTA già da piccoli non si va avanti.
Se già a livello dilettantistico si porta a livelli esasperati il fatto che bisogna vincere ad ogni costo, lo "sport", in generale, non cambierà mai.


 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 11/07/2007 alle 10:59
... dimenticavo....

ragazzi io ho 2 figli il più grandicello (3 anni) è venuto con me a vedersi una tappa del giro, lui ovviamente non sa nulla di quello che c'è dietro e i suoi occhi sognanti davanti a tutto "il carrozzone" colorato, le ammiraglie la carovana pubblicitaria le moto della polizzia che passano suonando e poi in un attimo il fruscio del gruppo che passa tra gli applausi sono il motivi per cui posso urlare :

NON MI ARRENDERO' MAI !!!!

w il ciclismo.

 

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