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Autore: Oggetto: Impressioni......fra Dieci e Sanremo...

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
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  postato il 26/03/2007 alle 01:46
Ieri mattina, la curiosità m’ha spinto a conoscere “Dieci”, il quotidiano di Zazzaroni. Il mio rapporto coi giornali sportivi è lontano da quello di un tempo, dalla fine del secolo scorso, per essere preciso.

Sono tre i motivi scatenanti.

Innanzi tutto l’esagerata sottomissione al calcio che ha, di fatto, creato una spinta folle in direzione della crescita dell’imbarbarimento culturale verso lo sport, ed alimentato, come nessuna altra componente, la delinquenza che, sul pallone, circola dentro e fuori gli stadi. Bastava poco per essere meno negativi: pur lasciando al calcio i titoli di dubbio gusto e non sempre sincronici al senso dei contenuti, sarebbe stato meno deprimente per la salute delle teste dei lettori, diminuire i numeri dei moduli a disposizione degli articoli sulla disciplina nazionale, spesso più vuoti dello spazio, in modo tale da consentire, con lo stesso numero di pagine complessive, la trattazione più degna del resto dello sport. Con una simile scelta, gli editori (i destinatari dell’affare), non avrebbero perso nelle vendite (perchè sul pallone sarebbe continuata la circolazione principale della tela espressiva); i giornalisti, pur essendo sotto la media qualitativa dei colleghi dei tempi precedenti, avrebbero recitato ruoli divulgatori più onesti con la deontologia professionale, ed i lettori avrebbero potuto godere di maggior salute mentale.

Un altro aspetto, che coinvolge la “rosea” in particolare, ovvero il giornale che leggevo quotidianamente, l’attacco a Marco Pantani: sconvolgente, miope, volgare, paraculesco e ruffiano ai voleri d’un mondo…. evidente per chi viveva lo sport non attraverso le letture dei giornali, espresso fra enormi falsità e orchestrazioni sincroniche alla pochezza di un direttore che, di Candido, non avrà mai nulla. Dopo il 6 giugno 1999, non ho più versato un euro a quelle casse e non sono per nulla pentito, anzi, ne vado fiero.

Terzo ed ultimo motivo, l’aver trovato su Internet, l’informazione più puntuale, pungente, onesta e, soprattutto, libera. Quanto basta per dire di aver scelto questa, come l’area personale della conoscenza ed eventualmente dell’intervento.
E’ dunque il web la rivoluzione in avanti, la prateria ove si può trovare il meglio, perché sconfinata e dov’è, quindi, più semplice raggirare la tanta sporcizia calciofila, sempre numericamente superiore quando si parla, o si cerca, attinenza sportiva. Ovvietà che saranno sempre di maggior possesso, anche nei cervelli appannati di quella imprenditoria che inserisce negli uffici marketing gli incapaci o i raccomandati e ritarda, oltre i limiti del logico, l’ingresso massiccio della propria comunicazione aziendale, in questo nuovo ed orizzontale serbatoio dell’informazione. Imprenditori poco assistiti da collaboratori vetusti anche se poggiati su giovani anni, che non concepiscono il tipo d’utenza di queste nuove pagine e dello spessore più qualificato, di quei dirimpettai che sono, spesso, più dotati nell’opera di prodromi del commercio e della conoscenza. D’accordo, la massa sta ancora su carta e sul video tradizionale, ma con numeri sempre inferiori e, soprattutto, generici anche nel solo versante dell’area sportiva.
Insomma, quanto basta per ricordare, a chi usa la pubblicità come anima precipua dei propri successi imprenditoriali, la presenza di uno scalino superiore della propria azione, ancor intinto, tra l’altro, di quei medesimi significati che animarono lo spirito d’avventura, d’impresa e di conseguente guadagno, alla base dell’intervento di genesi.

Fatte queste premesse, cosa resta al giornale sportivo su carta, come qualità d’informazione e di quel contenitore-specchietto di massaggio comunicativo, detto volgarmente pubblicità? Ben poco, se guardiamo la realtà sempre più votata al vetusto dei contenuti e della qualità, delusione rispetto al numero di ricettori rilancianti, tanto più al cospetto del rapporto fra costi, lunghezza di visibilità e profondità del messaggio, quest’ultimo tutto votato alla bontà di uno slogan e di un’immagine che devono essere incisivi all’ennesima potenza. Meglio internet sempre e, solo se si possiedono finanze ingenti, la TV.

Ieri dunque, leggendo il leggibile di quel “Dieci”, che potremmo definire l’ultima creatura di un andazzo sempre più in simbiosi col ruolo di ottimo testimonial di tempi che non si vuole cambiare, anche di fronte alla necessità di maggior cervello e lungimiranza che il capitalismo odierno imporrebbe (più che impone), questi pensieri mi sono pullulati in testa.
Contenuti giornalistici scarni e risibili di fronte all’occasione di una domenica senza Serie A e con tanti importanti avvenimenti di sport, diciamolo pure, sotto la media minima di siti nemmeno troppo curati. Equilibrio di importanze, ridotto subito a brandelli, da una prima pagina da calci nel sedere, tutta votata a forzare, oltre ogni limite, un fatto calcistico di serie inferiore come il calcio dell’Under 21, subito legato alla “mecca” del calciomercato.
Ma lo scandalo non sta qui, diciamo che il citato rappresenta la normalità funzionale a non urtante la massa più imbecille dei lettori, ma nella scelta dei richiami, dove l’unico sport diverso dalla sfera che è stata posta sul collo di troppi, è il motomondiale. Certo, doverosa presenza, ma altrettanto doverosa doveva essere la Sanremo centenaria e non lo dico da appassionato di ciclismo, ma da operatore orizzontale di sport. Anche i mondiali di nuoto avrebbero meritato diverso trattamento.
Dunque, un primo tassello di confronto per un possibile lettore come il sottoscritto, che ha visto Dieci deludere assai, perché la testata s’è presentata peggio della Gazzetta che ho visto aperta nelle mani di un avventore dell’edicola (anche lui, guarda caso, votato a leggere le più decorose pagine interne, non calcistiche…).

Saltando a piè pari i romanzi “calciorincretinenti”, sono poi finito a pagina “29”, a quando è iniziato il “reparto con le finestre aperte sugli altri sport. La parte del leone e non poteva essere diversamente, visto il richiamo in prima pagina, s’è specchiata sul motociclismo: quattro pagine, forse troppe in termini assoluti, poche rispetto alla sproporzione calcistica. Articoli migliori, maggiore volontà di ricerca tecnica e, soprattutto, non alterazioni di meriti e consistenze sulla disciplina.
Accanto ai motori, cinque pagine di basket, un’assurdità. Nulla contro la pallacanestro, ma in mancanza di avvenimenti internazionali di grande levatura e col solo “non honoris causa” campionato italiano, destinare a questo sport cinque pagine, rappresenta un chiaro tentativo maldestro di seguire quel target “in” (tifosi e appassionati acculturati, di buona famiglia ed in posizione sociale in vista, magari bancari…), di cui qualcuno spaccia l’esistenza non provata da nessun dato statistico. Oggi nettamente più di ieri, tra l’altro.
E no, caro Zazzaroni, se Dieci è un giornale sportivo nazionale, leggerlo in chiave bolognese è assurdo. Solo a Bologna, infatti, si può giustificare un intervento così forte verso il campionato di basket.
Al direttore di questa nuova testata, vorrei inoltre ricordare che le due pagine riservate alla pallavolo, seguenti le cinque della pallacanestro, sono un insulto tanto tecnico quanto sociale. Primo perché la nostra pallavolo esprime i campionati migliori al mondo e, nello specifico femminile, ai dati agonistici (guarda caso ieri Bergamo è salita sul trono d’Europa), aggiunge una realtà sociale che vede il volley esprimere un caso mondiale, in altre parole, nessun paese sportivamente evoluto, possiede un tal numero di praticanti donne. Per le ragazze, la pallavolo, è come il calcio fra i ragazzi.
Ogni tanto signor direttore qualche lettura o carotaggio nel mondo dello sport, sarebbe utile...

Giunti a pagina 40, il “Dieci” di ieri, presenta due pagine sul nuoto che, guarda caso, sta proponendo in questi giorni, un avvenimento come i mondiali. Anche qui, c’è un altro motivo per fischiare lo “Zazzaro” e la sua cinquina di basket, anche perché l’Italia del nuoto, oggi, per ragioni agonistiche e sociali, non è certo la pallacanestro, ma qualcosa di assai più corposo.
A pagina 42, la creatura lazzarona, ha finalmente scoperto che sabato la Milano Sanremo ha compiuto cento anni. Una sola pagina, ci mancherebbe! Dobbiamo dirgli grazie? In fondo, già ci siamo macchiati, andando ad acquistare un libro su un immenso del pedale che, fra i tre autori, presentava anche la firma di così modesto direttore, quindi si potrebbe anche ringraziarlo per spirito masochistico, se non fosse per l’incipiente orgoglio che ci nasce al pensiero che lui se lo aspetta, giudicandoci probabilmente dei fessi beccaccini.
Beh…. che Zazzaroni, nella mia personale classifica di gradimento e stima giornalistica, non entrasse nei primi 300 italiani, era assodato da tempo, ma che fosse così indecoroso, alla luce di quel tipo che non so chi sia (e manco lo voglio sapere), così incosciente da eleggerlo crogiolo di un progetto editoriale, proprio no!
E dopo un simile scempio, un altro colpo mi è venuto per le stiracchiate e confusionarie ultime quattro pagine, dove, Dieci, ha echeggiato a mo di “botta qua e là”, tutte le agenzie sulle altre discipline, compreso il tonfo della Kostner ai mondiali di “pattinaggio figura”.
Dopo quanto visto in precedenza, sperare in un passo in avanti rispetto alle brevissime della Gazza, sarebbe stato chiedere davvero troppo.
E la pubblicità, di cui ho parlato sopra?
Poca, ma ben inserita. Almeno lì, Dieci, è stato simile al merito che simboleggia il numero ispiratore. Un “più” che vale poco, perché se fossi un imprenditore, con simili contenuti, destinerei diversamente le mie risorse di settore.

Morale: la Zazzaro proposta, costerà cinquanta centesimi, ma se volete buttarli nel cesso, compratela!
Cattivo? No, realista. Con le tante occasioni che poteva raccogliere: dal formato, all’approfondimento (che è il vero futuro dei giornali su carta), dal costo alla ricerca di un distinguo di trattazione rispetto agli altri tre quotidiani sportivi, Dieci, ha afferrato solo quella della monetina da mezzo euro.
Per fortuna che c’è Internet, con oasi di giornalismo vero, come Cicloweb e i suoi utenti.

Morris

 

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  postato il 26/03/2007 alle 12:30
Caro Morris, anche io ero curiosa per l'uscita di questo nuovo giornale sportivo, ma non so perchè, non mi è venuta l'intenzione di comperarlo.
Forse perchè sapevo che il Sig. Zazzaroni ha in mente solo il calcio e questo già per me era sufficiente per non comperarlo.
Comunque possiamo consolarci sapendo che i giornali avranno al massimo ancora 15 anni di vita in Italia (in USA probabilmente pure meno). E' una consolazione, sì, perchè è dalla rete, adesso sempre più fitta, che sta uscendo il nuovo giornalismo. Finalmente onesto, proporzionato e approfondito per ogni disciplina.

 

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  postato il 26/03/2007 alle 18:47
personalmente stavo pensando di aprire un thread proprio su questo, dal titolo "...ma ce n'era bisogno?". mentre complottavo cosa scrivere apro il forum e leggo questa splendida analisi.



le mie opinioni:

- Innanzitutto il direttore del giornale ha detto che in italia non escono quotidiani sportivi da non so quanti anni. Non è del tutto vera, questa affermazione.

Infatti a Roma da qualche tempo (forse un paio di anni) esce un quotidiano dedicato ai tifosi della A.S. Roma (Il Romanista). Ora l'obiezione che si può muovere è che detto quotidiano è locale e monotematico. Tuttavia io ribatto che ha sottratto molti lettori ad uno dei tre quotidiani sportivi "maggiori": il Corriere dello sport, che si rivolge tra l'altro esattamente allo stesso pubblico (più la controparte laziale), ed è strutturato più o meno allo stesso modo.

Di più: da un paio di anni circa vengono distribuiti regolarmente almeno 2 giornali sportivi "free press": "Sport 24" e "Gooool". L'obiezione stavolta potrebbe essere che si tratta di giornali distribuiti, e quindi che non possono competere con un prodotto da acquistare.In più non escono tutti i giorni. Occorre precisare però che "Dieci", qui a Roma, almeno nel pomeriggio (da esperienza diretta) lo si trova sotto le metro gratuitamente.

Infine: qualche anno fa (non so se esca ancora) i giorni seguenti agli avvenimenti calcistici di una certa importanza (Campionato e Champions League...a proposito, in parentesi, e la Coppa Italia?) si trovava nelle edicole "Controcampo", che aveva lo stesso formato di "Dieci", senza avere le pagine sul basket e le briciole per gli "Altri Sport".

Non mi sembra un motivo valido, il fatto che "in Italia non escono quotidiani da troppo tempo" per farne uscire uno (sedicente) nuovo. Soprattutto se giornali nuovi ne sono usciti, e se Dieci entra in diretta concorrenza con questi, non certo con la "Gazzetta".

Da questo alle altre obiezioni:

- La sezione calcistica poteva essere strutturata almeno in maniera differente dalle altre. Invece abbiamo: Milan, Inter, Juve, qualche briciola per la Roma e la Lazio e poi un pastone per tutti gli altri. Ora: ma se quest'anno anche il mitico Panini, per "onorare" la presenza in B della vecchia "signora" del calcio italiano ha ampliato la sezione dedicata ai cadetti, perché qualsiasi testata (televisiva, web e varie cose) deve ridurre la serie B a Napoli e Genoa (la Juve viene comunque messa in prima pagina)?

- Tante pagine per la NBA, dove in realtà si parla di Bargnani (e questo lo fa anche la Gazzetta), motociclismo e F1 come è stato già specificato da Morris, e qualche paginetta per "Altri sport".

Non ho visto l'edizione di oggi. Tuttavia, ironia delle prime pagine, ho avuto sottomano sia Sport 24 che Goool, e solo quest'ultimo (contravvenendo al titolo...) dedicava la copertina a 3 argomenti diversi (moto, tuffi e staffetta).

In sostanza: Zazzaroni aveva la possibilità di far uscire un prodotto, se non nuovo e rivoluzionario, almeno un minimo originale e magari rivolto ad un target diverso dei calciofili per finta (quelli che comprano il giornale il lunedì per vedere le pagelle degli arbitri e il calciomercato) o da quelli che seguono i personaggi del momento (argomento tirato fuori qui su cicloweb in un altro post).
Invece ha praticamente fatto un misto di quello che fu (o che è, non mi è chiaro se esce ancora) "Controcampo", ha individuato le due-tre fisse del momento e ha tirato fuori un cumulo di spazzatura (non sono rare le rubriche dedicate al gossip).
A mio avviso riflette tra l'altro quello che continua a fare la TV di stato, che invece di innovare e offrire un servizio pubblico di qualità (ogni tanto Rai3 ci riesce, con Lucarelli o Report), scimmiotta la TV commerciale contribuendo all'impoverimento culturale dei telespettatori.
"Dieci" mi sembra un po' la trasposizione su carta di quello che si vede la domenica sera rimbalzando tra i programmi dedicati alla giornata calcistica. Ed è stata proprio quest'ultima sensazione, insieme con le altre che ho scritto in precedenza, che mi ha fatto pensare: "ma ce n'era proprio bisogno?"

 

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saluti a tutti
Vittorio

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 22:17
Zazzaroni per me è sempre stato un giornalista inutile, scialbo e superficiale!! Non sapevo che Dieci fosse diretto da lui.

Comunque è normale che 25 pagine circa di Gazzetta siano dedicate al calcio, perchè se fossero 10, la maggioranza dei lettori calciofili si accorgerebbe che ci sono sport da vivere più intensamente rispetto al calcio e questo sarebbe un guaio per tutti.
Poi parliamo di Basket?! A Pesaro non sono capaci di curare il settore giovanile dei bambini, nonostante la tradizione della Scavolini, a seguire il basket sono veramente quasi un gruppo ristretto di fighetti e snob, io ho portato via i miei figli di corsa, 6 mesi dopo che li avevo iscritti, adesso sono nel nuoto, e credetemi è tutta un'altra cosa.
Ed i giornali sportivi seguono esattamente queste tendenze senza guardare il valore che viene espresso durante le manifestazioni agonistiche.

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Tour




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  postato il 27/03/2007 alle 01:25
In passato c'è stato di peggio.

Ad esempio Goals diretto (nientemeno) da Maurizio Pistocchi

Non so se Morris concorda con me, riconosco attualmente un unico grande direttore, che potrebbe per davvero ideare un periodico sportico che possa parlare di tutti gli sport, con legittima meritocrazia e con necessaria competenza: Marino Bartoletti

 
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  postato il 27/03/2007 alle 02:44
Certo che ne capitano cose bizzarre di questi tempi.

L'inverno si scambia di posto con la primavera.
La Sanremo viene considerata una classica per velocisti.
Esce un quotidiano sportivo di cui non sentivamo la mancanza.
E io sono in disaccordo con Morris.

Più precisamente, non concordo sullo scandalo che ti provocano, caro Maurizio, le 5 pagine di basket.
Se io, oggi come oggi, fossi un grande sponsor, in Italia punterei a occhi chiusi proprio sul basket: Bargnani, Belinelli, Gallinari, Gigli, e altri giovani di talento... Ciò si riverbererà per un decennio sulla nazionale, innescando anche un possibile circolo virtuoso. Veniamo da un argento olimpico, e l'oro - in prospettiva - non è mai stato così vicino (malgrado il brutto Mondiale 2006).
Dirò di più: praticamente tutte le grandi piazze d'Italia sono rappresentate nel massimo campionato; e le televisioni satellitari (le uniche che fanno la differenza, oggi come oggi) danno grande risalto a questo sport.
Che di suo ci mette la non irrilevante caratteristica di essere - da sempre - più spettacolare, emozionante e incerto nello svolgimento delle partite rispetto al calcio.

Sì sì, in Italia è il basket lo sport del futuro.
Lo dico col doppio dispiacere che non sia il ciclismo, e che Zazzaroni ne abbia fatta una giusta.


Ps: giusto a Roma poteva nascere e prosperare un quotidiano dedicato a una squadra di calcio... La Roma delle mille radio e tv locali che vomitano fiele nell'etere, con una visione totalmente distorta e partigiana dello sport. Troppo pochi (e possibilmente emarginati) sono i Dario Castaldo, che propongono una visione diversa, più approfondita, ironica e trasversale dello sport.
Ma almeno Il Romanista è sincero nei suoi intenti... c'è un altro giornale della capitale che reca nella testata la parola "Sport", e invece dovrebbe chiamarsi "Corriere del Calcio Strapaesano"... Un giornale che un bel giorno ha deliberatamente deciso di non occuparsi più di ciclismo. Sì sì, proprio strapaese.

 

[Modificato il 27/03/2007 alle 02:46 by Admin]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 10:02
Originariamente inviato da WilGRILLO!

In passato c'è stato di peggio.

Ad esempio Goals diretto (nientemeno) da Maurizio Pistocchi

Non so se Morris concorda con me, riconosco attualmente un unico grande direttore, che potrebbe per davvero ideare un periodico sportico che possa parlare di tutti gli sport, con legittima meritocrazia e con necessaria competenza: Marino Bartoletti


guarda caso gli ultimi due mensili diretti da Bartoletti che ho visto in edicola sono monotematici sul calcio (Calcio 2000 e l'altro non me lo ricordo).
Tra parentesi, Bartoletti ha cominciato col basket, ha avuto Aldo Giordani come testimone di nozze, e poi, quando ha cominciato a condurre il Processo di Biscardi in tv, lo ha completamente abbandonato.

 

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Livello Tour




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  postato il 27/03/2007 alle 11:24
Bravo Morris,
hai perfettamente ragione.
Possibile buttare via soldi così? (parlo dell'editore) Quando in Italia ci sarebbe un gran bisogno di un giornale un pò "diverso" dai soliti gazzetta-stadio-tuttosport? Un'occasione davvero sprecata... Gli articoli poi sono illeggibili (a parte il fatto che mezzo giornale è fatto di agenzie...)

 

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  postato il 27/03/2007 alle 11:44
Originariamente inviato da antonello64

guarda caso gli ultimi due mensili diretti da Bartoletti che ho visto in edicola sono monotematici sul calcio (Calcio 2000 e l'altro non me lo ricordo).
Tra parentesi, Bartoletti ha cominciato col basket, ha avuto Aldo Giordani come testimone di nozze, e poi, quando ha cominciato a condurre il Processo di Biscardi in tv, lo ha completamente abbandonato.


Beh, ma non era il Processo di Biscardi, quanto piuttosto una risposta allo stesso Biscardi, che aveva traslocato su Tele+2.
Toni meno urlati, e la presenza in studio del come sempre corrosivo Gene Gnocchi.
Memorabile la puntata in cui Gnocchi chiese conto a Cannavò di un suo editoriale, e l'allora direttore della Rosea negò di aver scritto certe cose; Gnocchi prese il giornale e gli indicò che invece le aveva scritte, invitandolo poi ad ammettere che si faceva scrivere gli editoriali da qualcun altro.
Tutto molto divertente, e Stracandido, nerissimo, non si fece più vedere in Rai per anni...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 12:39
Quando il Giro era trasloscato sulle reti Fininvest, Bartoletti che allora gestiva il commento tecnico di "quelli che il calcio" di Fazio, disse che avrebbe voluto riavere il ciclismo sulla RAI per farlo nello stesso modo.
Dovrebbe esserci lui come direttore di RAI Sport.
Anche a me piace molto, soprattutto per l'eleganza e la pacatezza con i quali si esprime.

Per il basket sport del futuro, a me non piace per niente, certo è che si svolge al chiuso perciò è più pratico da seguire rispetto al calcio, ma anche i suoi tifosi sono abbastanza eccitati e qualche volta troppo violenti.
E' lo sport di squadra che sostituirà il calcio quando questo calerà a picco, ma non è decisamente il più bello. Trovo migliori il baseball e il rugby, ma ahimè sono all'aperto. Ma è anche vero che puoi trovare un bambino che dà calci ad un pallone come puoi trovare un bambino che gioca a fare canestro, altri sport di squadra purtroppo, non riescono ad essere altrettanto divertenti se giocati da soli.

 

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  postato il 27/03/2007 alle 14:59
fare i giornalisti è stramaledettamente difficile. ed essere grandi giornalisti, un privilegio di pochi.
il calcio dovrebbe uscire dal novero degli sport ed entrare in quello dello spettacolo. cinema, tv, balòn, e veline.
Il resto? è tutto un passo avanti.
Detto questo, zazzaroni non mi piace. Meglio Casaldi.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 16:09
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da antonello64

guarda caso gli ultimi due mensili diretti da Bartoletti che ho visto in edicola sono monotematici sul calcio (Calcio 2000 e l'altro non me lo ricordo).
Tra parentesi, Bartoletti ha cominciato col basket, ha avuto Aldo Giordani come testimone di nozze, e poi, quando ha cominciato a condurre il Processo di Biscardi in tv, lo ha completamente abbandonato.


Beh, ma non era il Processo di Biscardi, quanto piuttosto una risposta allo stesso Biscardi, che aveva traslocato su Tele+2.
Toni meno urlati, e la presenza in studio del come sempre corrosivo Gene Gnocchi.
Memorabile la puntata in cui Gnocchi chiese conto a Cannavò di un suo editoriale, e l'allora direttore della Rosea negò di aver scritto certe cose; Gnocchi prese il giornale e gli indicò che invece le aveva scritte, invitandolo poi ad ammettere che si faceva scrivere gli editoriali da qualcun altro.
Tutto molto divertente, e Stracandido, nerissimo, non si fece più vedere in Rai per anni...


ma io mi riferisco al Processo di Biscardi dei primi anni 80 (allora era il Processo del Lunedì), quello che fu condotto nelle prime edizioni da Enrico Ameri (con Biscardi in regia), poi dallo stesso Bartoletti e infine da Biscardi in persona.
Da allora Bartoletti è stato anche direttore del Guerin Sportivo: gli sport "minori" chi li ha visti?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 16:14
Originariamente inviato da miky70

Anche a me piace molto, soprattutto per l'eleganza e la pacatezza con i quali si esprime.


l'eleganza??
Forse non sai di quando cacciò Maurizio Mosca dal Guerin Sportivo solo perchè questi gli aveva risposto male in una trasmissione televisiva (forse proprio il Processo di cui parla l'Admin).
Oppure le parole che ha riservato ai suoi ex-giornali (Guerin Sportivo e Calcio 2000) sulle pagine del mensile calcistico che portò in edicola qualche anno fa (di cui non ricordo il nome).
Alla faccia dell'eleganza!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 18:18
Originariamente inviato da Admin


Più precisamente, non concordo sullo scandalo che ti provocano, caro Maurizio, le 5 pagine di basket.
Se io, oggi come oggi, fossi un grande sponsor, in Italia punterei a occhi chiusi proprio sul basket: Bargnani, Belinelli, Gallinari, Gigli, e altri giovani di talento... Ciò si riverbererà per un decennio sulla nazionale, innescando anche un possibile circolo virtuoso. Veniamo da un argento olimpico, e l'oro - in prospettiva - non è mai stato così vicino (malgrado il brutto Mondiale 2006).
Dirò di più: praticamente tutte le grandi piazze d'Italia sono rappresentate nel massimo campionato; e le televisioni satellitari (le uniche che fanno la differenza, oggi come oggi) danno grande risalto a questo sport.
Che di suo ci mette la non irrilevante caratteristica di essere - da sempre - più spettacolare, emozionante e incerto nello svolgimento delle partite rispetto al calcio.

Sì sì, in Italia è il basket lo sport del futuro.
Lo dico col doppio dispiacere che non sia il ciclismo, e che Zazzaroni ne abbia fatta una giusta.


Mi sembra tu sia molto ottimista
La descrizione che tu fai mi sembra piuttosto quella della Spagna
10 anni fa i due basket eran come spettatori , livello sportivo e livello mediatico molto simili , adesso gli iberici sono anni luce avanti
Il campionato fa una media spettatori di oltre 8000 (in italia nessuna squadra tiene questa media) , la nazionale è campione del mondo ( e nel Nba han molti piu' giocatori di noi)
Per quanto riguarda il livello del campionato non c'e' sfida ,almeno una decina di squadre è superiore alle migliori delle nostre

In spagna tutte le grandi città hanno la propria suadra , in Italia Torino , Firenze , Genova , Bari , Palermo non ci sono

Entro il 2008 (mi pare) , disputeranno l'eurolega solo squadre che avranno un palazzetto oltre i 9000 posti e una media di piu' di 5000 spettatori (nessuna squadra italiana li ha avuti quest'anno) , la vedo dura per i nostri club

Riguardo ai giornali sportivi , nonostante tutto io compro tutti i giorni la gazzetta , nonostante sia grande appassionato di calcio , comincio a leggerla dall'ultima pagina

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 19:09
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da miky70

Anche a me piace molto, soprattutto per l'eleganza e la pacatezza con i quali si esprime.


l'eleganza??
Forse non sai di quando cacciò Maurizio Mosca dal Guerin Sportivo solo perchè questi gli aveva risposto male in una trasmissione televisiva (forse proprio il Processo di cui parla l'Admin).
Oppure le parole che ha riservato ai suoi ex-giornali (Guerin Sportivo e Calcio 2000) sulle pagine del mensile calcistico che portò in edicola qualche anno fa (di cui non ricordo il nome).
Alla faccia dell'eleganza!


Non ne sapevo niente, grazie per la precisazione!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 27/03/2007 alle 21:11
Io credo che la Gazzetta dello Sport sia, nonostante l'involuzione dell'ultimo periodo che l'ha avvicinata ad una rivista di gossip sportivo nel trattare diversi argomenti, ancora e di gran lunga il quotidiano sportivo meno peggio fra quelli italiani, anche se devo dire che Tuttosport negli ultimi anni l'ho avuto tra le mani pochissime volte e posso giudicarlo di meno.
La Gazzetta, pur dando anch'essa uno spazio spropositato al calcio, è tutto sommato un quotidiano che per quanto riguarda lospazio rimanente dedicato agli altri sport è piuttosto equilibrata, e dove credo scrivano comunque dei giornalisti di alto livello e competenza.
Il Corriere dello Sport è da evitare in tutto e per tutto, anche se bisogna dire che una persona come me che non segue più minimamente il calcio ha un giudizio per forza di cose poco equilibrato.
Comunque questo giornale mi sembra il più dedito al nuovismo e al relativismo, nel senso di non tenere per nulla in conto il valore di uno sport come il ciclismo, lo tratta con fare burocratico e senza far trasparire la minima passione. Sono in questo senso del tutto fuori luogo i commenti che Sergio Neri scrive per questo giornale, non perchè siano brutti o privi di cose interessanti, ma perchè scrivendo le stesse cose e con lo stesso stile usato giustamente su Bicisport, sul Corriere dello Sport quelli stessi contenuti hanno un effetto straniante, proprio perchè nel contesto del quotidiano pseudo-sportivo romano, il ciclismo conta quanto l'asso nel gioco della scopa.
Questo nuovo giornale, 10 può solo specchiare gli interessi del suo direttore, che spesso appare in programmi pomeridiani di tele-gossip, e d'altronde il prezzo di 50 centesimi credo sia pure indicativo del target su cui si vuole puntare.
Non c'era anche il giornale di Jacobelli, QS, che costava 50 centesimi?
Non so se adesso esista ancora, ma credo che la politica sia la stessa, il valore più o meno pure, e il successo sarà molto relativo.
D'altronde se hanno trattato davvero così la Milano Sanremo non meritano di avere successo.

 
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Livello Tour




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  postato il 27/03/2007 alle 21:18
l'episodio con Mosca fu un equivoco in diretta tra Mosca e Bartoletti. All'epoca i due erano molto amici, Mosca non capì un intervento di Bartoletti e reagì male. Bartoletti rimase malissimo.

Mosca continuò a collaborare con il Guerino. Curava la rubrica "Ce l'ho con...", la stessa che cura adesso su Studio Sport. Dopo quel litigio scrisse: "Ce l'ho con...me stesso", chiaro mea culpa per essersi rivolto male nei confronti con Bartoletti, con cui i rapporti rimasero però molto tesi fino a pochi anni fa, quando si sono incontrati (non so dove) e si sono abbracciati come vecchi amici quali erano e sono: caso chiuso.

Per quanto riguarda il poco spazio concesso agli altri sport nelle riviste dirette da Bartoletti, cito una risposta sul Guerin Sportivo 1993: "Lo straniero per l'Inter? Kocinski!"

Riassumo: Bartoletti mise in prima pagina una missiva di un lettore che si lamentava (strano, eh?) dello scarso rendimento dell'Inter di quella stagione.

Bartoletti rispose che in una domenica in cui John Kocinski aveva dato spettacolo al motomondiale e c'erano stati altri eventi sportivi, perchè l'ottusa dipendenza calcistica dovrebbe spingerci ad essere sempre monotematici? Insomma, l'Inter va male ma perchè parlare sempre e solo di calcio?


 
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Livello Tour




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  postato il 27/03/2007 alle 21:21
Per inciso, l'episodio tra Bartoletti e Mosca avvenne all'Appello del Martedì, trasmissione condotta proprio da Mosca in cui Bartoletti era ospite.

Quella in cui Maurizio presentava vestito da giudice, con Helenio Herrera a fare da cancelliere...la ricordate?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 21:32
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da miky70

Anche a me piace molto, soprattutto per l'eleganza e la pacatezza con i quali si esprime.


l'eleganza??
Forse non sai di quando cacciò Maurizio Mosca dal Guerin Sportivo solo perchè questi gli aveva risposto male in una trasmissione televisiva (forse proprio il Processo di cui parla l'Admin).
Oppure le parole che ha riservato ai suoi ex-giornali (Guerin Sportivo e Calcio 2000) sulle pagine del mensile calcistico che portò in edicola qualche anno fa (di cui non ricordo il nome).
Alla faccia dell'eleganza!


va detto che il buon Maurizio nella sa carriera di colpi bassi ne ha fatti molti.e non e' stato cacciato solo dal Guerin Sportivo.ma era capo redattore della sezione calcio alla Gazza,se non erro.dopo l'intervista vigliacca a Giacomini e il reportage fasullo su Zico smascherato in diretta ad un processo dallo stesso campione brasiliano,il nostro si trovo' a dirigere un settimanale di calcio di poco successo e a giocare con pendolini vari nelle trash trasmissioni calcistiche..

 
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  postato il 27/03/2007 alle 21:47
Originariamente inviato da barrylyndon

dopo l'intervista vigliacca a Giacomini e il reportage fasullo su Zico smascherato in diretta ad un processo dallo stesso campione brasiliano


Non conosco questi episodi. Potresti descriverli dettagliatamente?

Grazie!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 22:14
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da barrylyndon

dopo l'intervista vigliacca a Giacomini e il reportage fasullo su Zico smascherato in diretta ad un processo dallo stesso campione brasiliano


Non conosco questi episodi. Potresti descriverli dettagliatamente?

Grazie!!!


da quanto ho letto sull'affaire Giacomini ti posso dire:
si era nell'80,mi sembra,in pieno scandalo calcio- scommesse con i furgoni della polizia negli stadi a portare a fine partita imputati e testimoni nelle Questure per gli interrogatori.
Maurizio Mosca va a cena in amicizia con l'allora allenatore del Milan Giacomini.lo stesso si sfoga,sputtannando il mondo del calcio,l'ambiente Milan.lo fa come se parlasse ad un interlocutore disinteressato.esprime concetti scomodi che di solito non sono quelli ufficiali,credendo che quelle cose sarebbero rimaste in quel tavolo.
dopo pochi giorni sulla rosea venne riportato tutto quello che Giacomini disse come intervista in esclusiva con tanto di titoloni in prima pagina.
su Zico posso darti testimonianza diretta visto che guardavo alla tv quella trasmissione incriminata.
Il carioca era appena arrivato a Udine ed era ospite nello studio rai della citta' friulana.Biscardi invita a tutti i giornlaisti presenti a fare una domanda a Zico,quando arriva il turno di Maurizio Mosca,il campione brasiliano chiede la linea da Udine e diceRIMA VORREI FARE UNA DOMANDA IO A QUEL GIORNALISTA.COME HA POTUTO PUBBLICARE SUL SUO GIORNALE UN REPORTAGE SU DI ME CON TANTO DI INTERVISTA SE IO LUI NON L'HO MAI VISTO?
Un Mosca in evidente affanno prima risponde che lui non si abbassa a replicare a tale provocazione,poi formula come se nulla fosse la sua domanda al brasiliano.
Questo episodio costo' il posto in Gazzette a Maurizio Mosca.almeno cosi' si narra...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 22:36
Mosca in effetti ha l'aria di uno che ne ha combinate parecchie di sporche e furbe

Io ricordo una litigata in TV su Italia1 con Zenga, lo aveva criticato pesantemente e non sapeva che il portierone era in collegamento, appena avuta la linea gli era saltato addosso e Mosca si era offeso perchè riteneva di esser stato frainteso. Zenga era furioso e diceva che non avrebbe più parlato con lui allora Mosca disse che era allibito dal suo comportamento quando per anni proprio lui ne aveva elogiato le qualità mentre tutti lo criticavano.

Ma secondo voi c'è qualche giornalista che era presente al "Processo di Biscardi" che meriterebbe un elogio per come svolge il proprio lavoro?
A me sembrano tutti seguire l'onda, a parte forse uno di cui adesso non ricordo il nome e che a volte vedo sulla RAI al termine del TG, fare un'analisi delle partite, è l'unico che mi sembra più sensato degli altri, anche se devo dire che dal Processo se ne andò presto, prima che passasse a LA7.

 

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  postato il 27/03/2007 alle 23:27
caro WILGRILLO, di sicuro la trasmissione non era "l'appello del martedì" perchè Mosca era un ospite: non ricordo se anche lo stesso Bartoletti fosse un ospite oppure il conduttore.
Mi pare che mentre Mosca parlava delle aspirazioni dei tifosi (di questo non sono sicuro), Bartoletti se ne uscì con una battuta "la mia aspirazione è una bella donna" (questo me lo ricordo bene).
Mosca reagì malissimo e diede in escandescenze come se gli fosse stato detto chissà cosa.
Sul numero successivo del Guerin Sportivo la pagina di Mosca era bianca, e Bartoletti spiegò che lui era stato uno di quelli che aveva aiutato maggiormente Mosca in un momento difficile della sua carriera, che non poteva passar sopra a un comportamento del genere, che non c'era più la fiducia e che quindi Maurizio Mosca non avrebbe scritto più sul Guerino.
Insomma una vicenda che poteva trovar soluzione in ben altra maniera, si trasformò in una vendetta bella e buona.

Già che ci sono spiego anche l'altra cosa di cui ho parlato: sull'ultimo mensile che ha portato in edicola (non ricordo il nome), un lettore gli chiede un opinione sul Guerin Sportivo attuale e lui dice che vuole molto bene al Guerino però non può dare un opinione perchè non lo compra più da quando non è più il direttore; qualcun altro gli chiede un parere su Calcio 2000, e lui gli da giù con le accuse all'editore che lo ha trattato malissimo, lo ha cacciato in quattro e quattr'otto ecc.ecc.
Insomma si è levato subito i sassolini dalla scarpa (e chissà se le lettere erano autentiche o fossero state inserite ad arte per permettergli di sfogarsi).
Le sue qualità di giornalista non le discuto, ma almeno in queste circostanze ha dimostrato di essere rancoroso e vendicativo, non certo elegante.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 23:35
Originariamente inviato da barrylyndon
Il carioca era appena arrivato a Udine ed era ospite nello studio rai della citta' friulana.Biscardi invita a tutti i giornlaisti presenti a fare una domanda a Zico,quando arriva il turno di Maurizio Mosca,il campione brasiliano chiede la linea da Udine e diceRIMA VORREI FARE UNA DOMANDA IO A QUEL GIORNALISTA.COME HA POTUTO PUBBLICARE SUL SUO GIORNALE UN REPORTAGE SU DI ME CON TANTO DI INTERVISTA SE IO LUI NON L'HO MAI VISTO?
Un Mosca in evidente affanno prima risponde che lui non si abbassa a replicare a tale provocazione,poi formula come se nulla fosse la sua domanda al brasiliano.
Questo episodio costo' il posto in Gazzette a Maurizio Mosca.almeno cosi' si narra...


Mosca, a distanza di tempo, spiegò che non era vero che Zico non avesse detto le cose da lui riportate: le aveva dette ma in altre interviste.
Insomma, visto che non riusciva ad intervistare il brasiliano, aveva preso tutte le interviste a Zico che era riuscito a trovare, aveva estrapolato una frase da qui, una frase da lì, e facendo una specie di collage aveva confezionato un'intervista nuova di zecca.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/03/2007 alle 23:45
l'ultimo Guerin veramente "Sportivo" che ricordo fu quello diretto da Italo Cucci a cavallo degli anni 80, nel quale almeno un 25-30% delle pagine era dedicato agli altri sport (e c'erano anche 4-5 pagine dedicate alla musica).
La parte del leone la faceva il basket con Aldo Giordani ed il Guerin Basket, ma anche il ciclismo aveva una paginetta (ultima prima pagina non calcistica della storia: Saronni che vince il Giro d'Italia del 1979), e naturalmente si parlava di boxe, tennis, atletica e addirittura di basket NBA e NCAA quando in Italia non li conosceva quasi nessuno

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/03/2007 alle 17:17
Originariamente inviato da antonello64

l'ultimo Guerin veramente "Sportivo" che ricordo fu quello diretto da Italo Cucci a cavallo degli anni 80, nel quale almeno un 25-30% delle pagine era dedicato agli altri sport (e c'erano anche 4-5 pagine dedicate alla musica).
La parte del leone la faceva il basket con Aldo Giordani ed il Guerin Basket, ma anche il ciclismo aveva una paginetta (ultima prima pagina non calcistica della storia: Saronni che vince il Giro d'Italia del 1979), e naturalmente si parlava di boxe, tennis, atletica e addirittura di basket NBA e NCAA quando in Italia non li conosceva quasi nessuno


Bravissimo Antonello, hai finalmente dato un nome ad una figura vaga che avevo nella mente. Italo Cucci, è proprio lui il giornalista di cui parlavo nel mio ultimo post, l'unico che ascolto quando lo vedo in tv perchè ha, per me, una parvenza di competenza sportiva sincera sul calcio.

 

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