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Autore: Oggetto: Ultime su Museeuw

Elite




Posts: 28
Registrato: Oct 2004

  postato il 09/01/2005 alle 19:26
Riportano oggi i media internazionali le risultanze di una inchiesta belga da cui emergerebbe la ripetuta e intensa attività dopante di Johan Museeuw: fra l'altro contestata l'assunzione di EPO e ARANESP, ulteriore evoluzione dell'Epo: credo sia il passo successivo dopo la NESP...forse qualcuno degli esperti sulla materia del forum può farmi avere notizie in proposito?
Ad ogni modo, iniziamo a riconsiderare anche i successi di questo (oramai presunto?) grande cacciatore di classiche.

Saluti
El_Chaba

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 09/01/2005 alle 21:03
Caro el chaba,
tu mi tocchi quasi sul sentimentale: è vero che non metterei la mano sul fuoco su nessun corridore (proprio nessuno), ma due parole per il più grande protagonista dell'ultimo decennio ciclistico assieme ad Indurain, Pantani ed Armstrong vanno spese:
1) dovrei approfondire la lettura del risultato dell'indagine cui tu fai riferimento, perchè cmq mi pare dato oggettivo che nessuna confessione del belga e nessun risultato di alcun controllo antidoping ha mai inchiodato il belga.
2) ammesso che abbia fatto uso di sosanze dopanti (la cosa non mi stravolgerebbe cmq e certamente non lo metterebbe su un piano diverso dai rivali con i quali ha concorso), questo non toglierebbe nulla alle sue incredibili resurrezioni agonistiche dopo i gravissimi incidenti del 1998 e del 2000, incidenti nei quali rischiò la vita e nei quali riportò gravi fratture, trascorrendo tre settimane in coma: è evidente come ho già sostenuto che il doping migliori le prestazioni sportive, ma non aggiusti i bacini e i femori rotti.
Museeuw resta un grande così come lo resta Pantani e così come lo è stato Bugno o Moser (seguiti dal prof. Conconi)!

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2005 alle 23:10
caro emiliano,
il sito www.cyclingnews.com riporta chiaramente che un tribunale belga ha affermato che Museuw "ha certamente assunto (has definitely taken)EPO e Aranesp".
certamente resta un grande corridore, ma interprete di un ciclismo malato e dovrebbe essere giudicato con lo stesso metro che porta a svillaneggiare molti altri campioni sul forum.
inoltre potrebbe essere possibile che museuw abbia rischiato la vita in seguito ad interventi per incidenti agli arti a causa dei suoi parametri fisiologici completamente alterati per l' uso di sostanze dopanti.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 10/01/2005 alle 23:44
Sarà pur vero però noto che Johan Museeuw in questi mesi sia nell'occhio del ciclone.
Noi nella pratica di tutti i giorni consideriamo grandi campioni Coppi (che pure diceva di prendere la bomba), Merckx (che venne beccato 2 volte positivo all'antidoping), Pantani (beccato con ematocrito irregolare, processato per frode sportiva, anche se poi l'autopsia ha rivelato una verità per certi versi stupefacenti), Bugno (beccato positivo alla caffeina), così come Casagrande (squalificato per doping), Ullrich (beccato positivo durante la convalescenza da un infortunio), Anquetil (cui venne tolto un record dell'ora perchè aveva rifiutato l'antidoping).
Non vedo perchè si debba usare un metro diverso per l'immenso campione belga.
Cmq sia è vero che c'è una sentenza di un tribunale, ma per quanto efficiente, essa non si sostituisce ad una confessione o ad un test antidoping.
Comprendo benissimo quanto le mie argomentazione siano poco solide e rispetto le idee antitetiche alle mie. Voglio solo dire che il doping nel ciclismo, grande piaga da molti decenni e presente in modo diffuso e capillare nel nostro sport, meriti di essere riconsiderato con un minimo di prospettiva storica.
Occorre per un principio di giustizia ed equità nel rispetto dei valori espressi dai vari campioni considerare con criterio la posizione del movimento nel suo complesso, tenendo conto che il doping era pratica diffusa e non frode di uno o due corridori.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2005 alle 23:54
POCO SOLIDE!?
sono solidissime caro emiliano,cio'che affermi e'sacrosanto,abbiamo letto scritti di morris riguardo il doping a dir poco sconcertanti che ci hanno dato l'idea di quanto nel ciclismo(insieme a tanti altri sport..)la piaga del doping fosse diffusa,sopratutto fino a qualche anno addietro,ed ora ci si scandalizza solo per avere queste benedette prove di una cosa che tutti sapevamo!!!
andate a vedervi i"famosi"libri neri con i dirigenti preposti a combattere tali slealta,usano come marionette i corridori,elargendo concessioni,o crocifiggendoli a proprio piacimento,cerchiamo di leggere tra le righe fatti e dichiarazioni di chi gravita attorno a questo bellissimo sport,e vedete che si uscira'fuori con la convinzione che questo tribunale nn sta facendo altro che scoprire l'acqua calda....tanto che indagherei di piu'sui problemi del fenomeno belga con i protagonisti,diretti,ma sopratutto indiretti,in tale vicenda....
nulla si fa per nulla,e tantomeno per il senso di giustizia,tranne rarissime eccezioni...

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/01/2005 alle 00:12
caro emiliano,
non intendevo certo "svillaneggiare" il leone delle fiandre, grandissimo campione.Le sue imprese nelle grandi classiche hanno esaltato anche il sottoscritto.
semplicemente , per rispetto della prospettiva storica che tu hai correttamente ricordato, dobbiamo superare il sentimento e amaramente riconsiderare i valori espressi in determinati periodi del ciclismo, in cui, più che in altri, il doping ha stravolto ogni cosa, come morris ha così ben evidenziato.
quindi, pur essendo sostanzialmente sulle tue posizioni, rilevo che: 1)epo e aranesp sono cosa ben diversa dalla caffeina 2) dobbiamo accettare la amara verità, quando circostanziata, che esce dai tribunali.Questo non nel caso specifico (ancora in corso) ma in generale,se no diamo ragione a ferrari che "quello che non si trova non è doping".
I giudici amano farsi pubblicità con i grandi campioni, le sentenze a volte sconcertano, però talvolta i dati di fatto che emergono dalle aule dei tribunali consentono di avere un quadro chiaro della realtà.
Questo per corretta prospettiva storica e per sostegno a quei corridori come (Morris docet) Mc gee ed altri che (..speriamo perchè la mano sul fuoco non si può più metter per nessuno...)sembrano aver intrapreso una via più rispettosa dei reali valori atletici.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 12/01/2005 alle 14:18
non tarda infatti ad arrivare la dura replica di museeuw,che riporto da tuttobiciweb:

Johan Museeuw, accusato di aver utilizzato EPO dalla giustizia belga, continua a professare la sua innocenza.
«Io non voglio e non posso commentare il contenuto delle dichiarazioni della corte. So di non aver fatto niente di sbagliato e di non aver niente da nascondere. Se queste accuse proseguiranno, risponderò al momento opportuno, ma non posso farlo ora».
Museeuw si sente anche maltrattato dai media: «Non capisco cosa ci sia di nuovo in queste accuse e perché ci sia un così grande accanimento nei miei confronti. Volete creare un nuovo caso Pantani in Belgio?ha detto l’ex campione commentando lo scandalo esploso sui giornali belgi. Sarebbe troppo anche per me. Mi sembra che i giornali mi stiano trattando peggio di quanto hanno fatto con Marc Dutroux” ha aggiunto riferendosi al serial killer di ragazzine di Marcinelle, il cui processo si sta svolgendo proprio in questi mesi in Belgio.

PAROLE SANTE!

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/01/2005 alle 15:54
Alcune considerazioni sul caso Museeuw e su Johan stesso.
Ho letto su sportpro.it che il corridore è accusato di avere assunto epoe aranesp nel corso del 2003 e per questo motivo, benchè tutti sappiano come girano le cose nel mondo del ciclismo, per il rispetto della presunzione d’innocenza la carriera di Museeuw andrebbe messe in discussione limitatamente a questo periodo.
Se la fonte che ho letto è errata sono gradite correzioni.
Le dichiarazioni di Rogge non mi piacciono e, senza voler gettare una luce negativa sulla figura del presidente del Cio nel suo complesso, trovo che quest’ultima sia un’operazione di propaganda.
Rogge è belga, quale mossa migliore del puntare l’indice contro un connazionale per garantire l’assoluta imparzialità e la determinazione nella lotta contro il doping?
Mi viene in mende il nostro ministro delle telecomunicazioni Gasparri il quale, con il cadavere di Pantani ancora caldo, nella bolgia televisiva organizzata da Biscardi ebbe a dire che, se avesse dovuto descrivere ai propri figli alcuni grandi esempi di sportivi, avrebbe certamente parlato loro di Coppi e Bartali e non di Pantani, la cui carriera era stata messa in discussione dal legame con il doping.
Cambiano i dettagli delle vicende, cambia il contesto, ma l’uso strumentale è il medesimo, in entrambi i casi si getta fango sul colpevole (di fatto o presunto tale) pensando così di migliorare la propria reputazione di persona dalla moralità integra.

Per Emiliano: sul piano etico Museeuw và condannato, ma prima di mandare ai saldi la sua carriera voglio fare alcune valutazioni servendomi delle mie famose graduatorie annuali.
Vado leggendoti i punteggi di Museeuw negli ultimi quindici anni:
1990 >> 100
1991 >> 177
1992 >> 83
1993 >> 344
1994 >> 218
1995 >> 363
1996 >> 469
1997 >> 28
1998 >> 205
1999 >> 28
2000 >> 227
2001 >> 39
2002 >> 313
2003 >> 30
2004 >> 4

Personalmente non so collocare storicamente gli incidenti da Museeuw, quindi mi fido delle tue affermazioni.
Il trauma del 1998 deve essere accaduto dopo la vittoria al Fiandre, condizionando il resto della stagione ed evidentemente anche l’annata 1999, corsa a livelli medio bassi con un 3° posto al Fiandre come risultato migliore.
L’infortunio del 2000 deve essere accaduto dopo la Roubaix, condizionando anch’esso la rimanenza della stagione e l’annata 2001, resa comunque dignitosa da un secondo posto alla Roubaix.
Le annate 2003 e 2004 appartengono largamente alla vecchiaia.
Alla luce di queste considerazioni l’unica stagione veramente sotto tono è il 1997 (SMI, sindrome da maglia iridata?).
La carriera di Museeuw è troppo omogenea perchè la sua statura di campione sia da ricondurre a pratiche di laboratorio.
Và tenuto anche conto del fatto che nella sua carriera l’unico cambiamento di "ruolo" è rappresentato dall’avere rinunciato alle corse per velocisti affrontate nei primissimi anni in favore delle grandi classiche per passisti veloci.
Insomma, non si è reinventato campione del mondo a cronometro o vincitore della Vuelta piuttosto che del Tour de France.
Il talento di Museeuw è un fatto naturale e a mio avviso, ripensando all’elogio della mediocrità, anche se il fiammingo avesse "barato" nel corso della sua carriera non arriverei mai ad affermare che essa è da rimettere integralmente in discussione, proprio perchè il suo grandissimo talento naturale avrebbe reso minimi (o inferiori rispetto ad altri atleti) i margini di miglioramento.

Ciao!
Davide

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 12/01/2005 alle 17:11
Caro Davide conosco nei dettagli la carriera di Museeuw quasi bene come quella di Bugno e Rominger.
Allora posso spiegare, tutti le irregolarità nella tua classifica con solide argomentazioni. Partiamo dagli infortuni:
1998 durante l'attraversamento della Foresta di Arenberg alla Roubaix: fratture multiple con rischio di amputazione di una gamba sotto il ginocchio;
2000 è stato investito da un camion mentre guidava la moto con a bordo suo figlio e sua moglie poche settimane prima delle olimpiadi: nuove fratture alle gambe (forse anche al bacino, ma non ne sono sicuro) e 20 giorni di coma.

Pertanto posso confermare che faticò molto nel 1999 dove il suo terzo posto al fiandre fu agevolato da una maxicaduta prima del Grammont che lasciò in piedi solo i primi due del plotone in quell'istante, ossia Van Petegem e Museeuw. In seguito rientrò Vandenbrouck e Museeuw non riuscì nemmeno a fare la volata, tanto era sfinito e in condizioni mediocri.
Lo stesso vale per il 2001, anno di convalescenza, dove ebbe una sola grande giornata in quella Roubaix dominata dove recuperò complessivamente 2' di ritardo per due forature, ma dovette coprire Knaven suo compagno di squadra scattato per prendere il contropiede Hincapie e Dircksens. Museeuw, una volta che Knaven accumulò un vantaggio rassicurante staccò agevolmente gli altri compagni di fuga (nel tratto in asfalto!!), cogliendo uns econdo posto.
Il 2003 pesa poco nel tuo ranking, perchè Museeuw prese l'influenza la settimana prima del Fiandre. Se analizzi il risultato di quella stagione scopri che Johan ha stravinto la Het Volk e si è presentato al via al Fiandre in condizioni precarie: durante quella corsa scattò sul Tenbosse ma venne scavalcato a doppia velocità da Van Petegem. Alla Roubaix non riuscì a tenere le ruote non solo di Ekimov, Pieri e Van Petegem, ma pure di Tafi e degli alti inseguitori.
Il risultato del 2004 è invece dovuto al fatto che Museeuw ha corso solo i primi 2 mesi dell'anno con 2 obiettivi: Giro delle Fiandre (dove non si mostrò all'altezza) e Parigi Roubaix (dove andò fortissimo quando forò nel momento in cui aveva molte chance di vincere).
Resta da spiegare l'anomalia del 1997 e anche qui c'è una spiegazione logica. Museeuw forò al Fiandre ai piedi del Grammont, compromettendo tutte le possibilità di vittoria. Alla Roubaix dello stesso anno era in fuga con Moncassin e Tchmil quando forò a pochi chilometri dall'arrivo. Cambiata la ruota, venne riassorbito dagli inseguitori, a quel punto Museeuw senza chiedere cambi ad altri si mise in testa e annullò da solo il distacco con Tchmil e Moncassin. In volata pagò lo sforzo e gli arrivarono davanti Guesdon e Planckaert.
Nonostante tutto Museeuw riuscì a piazzarsi terzo.
Corse poi una eccellente Liegi, piazzandosi quinto o sesto se la memoria non mi fa difetto e al mondiale di quell'anno era nel gruppo di testa a fare il forcing quando poi dopo nella discesa scappò Brochard...
Direi quindi che la maledizione della maglia iridata lo ostacolò in tutti i modi!

 

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  postato il 04/10/2005 alle 13:19
Piuttosto che riportare i post, caro Mestatore, riporto tutto il thread, facilmente rintracciabile (dico anche per chi ha aperto il thread "nuovo") scrivendo la parola <> nella funzione Cerca del Forum di Cicloweb.it

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/10/2005 alle 13:30
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Piuttosto che riportare i post, caro Mestatore, riporto tutto il thread, facilmente rintracciabile (dico anche per chi ha aperto il thread "nuovo") scrivendo la parola <> nella funzione Cerca del Forum di Cicloweb.it


Io l\\'ho fatto il cerca ma sono spuntati un mare di thread e non potevo certo leggerli tutti.
Io nel titolo del nuovo ho inserito nome dell\\'atleta e argomento del thread.
Questo si chiama ultime su Museeuw.
Chiedo scusa per il doppione.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/10/2005 alle 13:32
grazie monsieur, sei un super-BIG.
spero che si possa fare un solo thread su museeuw , perchè quanto scritto mi sembra ancora valido.
magari ci pensa Admin.
ciao, grazie mario
mesty

 
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