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Autore: Oggetto: piste ciclabili

Under 23




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  postato il 08/03/2007 alle 12:22
Vorrei sapere come ci si deve comportare con le piste ciclabili quando,in prossimità degli incroci ,si interrompono per poi riprendere più avanti.
Scendete dalla bici e passate lungo le linee pedonali oppure usate la sede stradale rispettando le eventuali precedenze?
Chiedo questo perchè ho avuto un incidente causato da un auto che non ha rispettato la precedenza,ma ora l'assicurazione mi contesta il fatto che non fossi sulla ciclabile.
I cicloamatori sono obbligati ad utilizzarle?

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 08/03/2007 alle 13:10
se ho capito bene sei stato investito da un auto che non ha rispettato la precedenza mentre procedevi sulla strada e ora l'assicurazione non vuole pagare perchè dice che avresti dovuto circolare sulla pista ciclabile, mi sa tanto del'ennesimo tentativo dell'assicurazione per non cacciar soldi...

Se sia obbligatorio è un po' quello che piacerebbe sapere anche a me, in quanto appurato che la quasi totalità delle piste ciclabili sono inadatte ad un'utilizzo che non sia turistico preferisco restare sulla sede stradale principale.

A rigore di logica dove non esplicitamente proibito da cartelli il ciclista dovrebbe poter liberamente scegliere se utilizzare la pista ciclabile o la strada alla fine il ciclista è un utente al pari degli automobilisti, più debole ma con eguali diritti, ma per esserne certi bisognerebbe spulciare il codice della strada

 

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La mèta raggiunta è già superata
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Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
sempre vicina e sempre fuggente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/03/2007 alle 13:19
dovresti guardare che strisce ci sono sull'incrocio.
Se ci sono le classiche strisce pedonali , allora quello è solo un attraversamento pedonale e dovevi scendere dalla bicicletta, se c'erano quelle con quella specie di "interruzione" nel colore bianco allora era un attraversamento ciclo-pedonale e hai sicuramente ragione tu.

 
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Under 23




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  postato il 08/03/2007 alle 13:55
le stridcie erano quelle tradizionali ma erano poste circa a 15 metri di distanza per cui io ero sulla strada principale,e questo automobilista a girato a sinistra beccandomi frontale o quasi.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/03/2007 alle 14:33
sicuramente l'automobilista doveva rallentare o addirittura fermarsi se anzichè la precedenza aveva il segnale di stop, ciononostante se le strisce erano quelle "continue" vuol dire che l'attraversamento era pedonale.
in linea teorica, nel punto in cui la pista ciclabile era incrociata dalla strada (da dove proveniva la macchina, per intenderci), avrebbe dovuto esserci (per te) il segnale di "fine pista ciclabile".

 

[Modificato il 08/03/2007 alle 14:38 by Carrefour de l arbre]


 
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Under 23




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  postato il 08/03/2007 alle 17:49
infatti c'era il cartello ma le assicurazioni si devono attaccare a tutto.
 
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  postato il 10/03/2007 alle 22:09
E tu come stai, Luigi??


Approfitto di questo thread per chiedere se qualcuno di voi è a conoscenza di qualche materiale che non sia asfalto e che sia comunque valido da applicare come manto delle piste ciclabili...

 

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  postato il 10/03/2007 alle 23:06
E io approfitto del 3d per esprimere il mio profondo dissenso per le piste ciclabili.
Per carità, fa piacere che ad esempio dei bambini possano girare in città senza rischiare di essere investiti, o degli anziani non rischino la vita per comprare il pane (tipo "la traversata dei vecchietti", di Benni), o più in generale ci sia uno spazio apposito per ciclisti di ogni tipo.
Però le piste sono diventate un ALIBI PER AUTOMOBILISTI, i quali- pensando che "tanto le bici stanno sulla pista"- fanno il comodo loro regolarmente. Per questo le strade sono sempre più pericolose...fare piste ciclabili va bene, ma bisognerebbe sottolineare che le strade sono di tutti, e i più deboli vanno tutelati. Cos'è, adesso i pedoni possono camminare solo nelle isole pedonali? I ciclisti solo nelle piste ciclabili?
Paradossalmente l'introduzione delle piste ha reso PIU' PERICOLOSA la strada per i ciclisti che non le percorrono.
A me ad esempio è capitato di trovarmi una macchina che mi tagliava la strada, e magicamente per poco la colpa NON ERA MIA. Nella testa dell'automobilista, ovviamente. Il gentile signore in questione ha tirato giù il finestrino e mi ha urlato contro. Io ero francamente stupito, perchè stavo tenendo la destra e rispettando il codice della strada e le regole del buon senso. La sua risposta è stata: "si, ma per le bici c'è la pista ciclabile!!" (che ovviamente non andava dove dovevo andare IO).
Quello di Luigi può essere un altro esempio..

baushan: un buon materiale è quello che usano per le piste di atletica e pavimentazioni outdoor.


ps: credo che la strada sia fruibile da tutti i mezzi se non c'è un divieto specifico. Ad esempio quelle rampe o quelle gallerie dove è vietato il transito di pedoni o biciclette. Il codice della strada però tutela pedoni e ciclisti allo stesso modo di automobilisti e motociclisti.

 

[Modificato il 10/03/2007 alle 23:10 by desmoblu]


 
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Under 23




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  postato il 12/03/2007 alle 07:52
non mi sono rotto niente ma il collo ha preso una gran brutta botta,ho infatti spaccato il vetro della macchina con la testa e fortuna che avevo il casco!Son passati 2 mesi e soffro ancora,inoltre son tornato in bici ma ho una gran paura.
 
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Livello Rik Van Steenbergen




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  postato il 12/03/2007 alle 11:02
Da quel poco che sò io in presenza di pista ciclabile ogni tipo di ciclista (bimbo,anziano,amatore,professionista) dovrebbe correre li,nel caso corresse nella sede stradale in presenza di pista ciclabile ed incorra in un incidente non avrebbe ragione perchè avrebbe dovuto essere sulla pista ciclabile!Poi se non erro ricordo che qualche tempo fà il ciclista Guido Trenti ebbe un'incidente in bici con una macchina e venne multato perchè sulla bici da corsa non aveva il campanello(incredibile eh),qualcuno si ricorda questo fatto!
 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 12/03/2007 alle 11:23
Originariamente inviato da 21marco21

Da quel poco che sò io in presenza di pista ciclabile ogni tipo di ciclista (bimbo,anziano,amatore,professionista) dovrebbe correre li,nel caso corresse nella sede stradale in presenza di pista ciclabile ed incorra in un incidente non avrebbe ragione perchè avrebbe dovuto essere sulla pista ciclabile!Poi se non erro ricordo che qualche tempo fà il ciclista Guido Trenti ebbe un'incidente in bici con una macchina e venne multato perchè sulla bici da corsa non aveva il campanello(incredibile eh),qualcuno si ricorda questo fatto!


mi convinco sempre più del fatto che le piste ciclabili in italia, progettate da gente che sembra non aver idea di cosa sia una bicicletta e realizzate non dove sono necessarie ma piuttosto dove sono più comodamente realizzabili, si stanno ritorcendo contro quelli che dovrebbero agevolare fungendo da ghetto.

 

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  postato il 12/03/2007 alle 11:28
comunque nel mio caso la pista finiva,con tanto di cartello,per poi riprendere 50 metri dopo,e le strisce pedonali erano nascoste all'interno dell'incrocio verso un 'altra direzione.
 
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  postato il 13/03/2007 alle 14:56
Originariamente inviato da desmoblu

baushan: un buon materiale è quello che usano per le piste di atletica e pavimentazioni outdoor.


per una pista ciclopedonale di 30 km fa fiume e bosco, stretta in una valle, non rischierebbe di usurarsi presto?

 

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  postato il 17/03/2007 alle 10:24
aerials: completamente d'accordo.

Baushan: si, potrebbe rovinarsi. MA dipende da un certo numero di fattori. Altro discorso è il costo: senza dubbio una pavimentazione tipo pista d'atletica ha dei prezzi molto alti.

Io sarei per l'abolizione delle piste ciclabili, se finiscono soltanto per creare ancora più pericoli ai ciclisti al di fuori di esse.

ps: solidarietà a Luigi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/03/2007 alle 11:21
Questo post è molto interessante, utile come Eucazione Stradale per Ciclisti.
Molte volte andiamo in bici senza pensare troppo, credendo di sapere tutto sui cartelli, ma l'intervento di Carrefour de l arbre con la sua spiegazione e foto sulle varie strisce pedonali mi ha fatto riflettere.
Molte volte ho visto questi due tipi di segnaletiche (soprattutto all'estero) ma sinceramente non mi sono mai posto il problema di capire la differenza, ovvero nel caso delle striscie spezzettate intuivo che erano per le bici visto che erano il proseguimento della ciclabile, ma non sapevo la differenza sul fatto di attraversare a piedi o sulla bici...

A questo proposito penso che al di la delle strisce per pedoni o per ciclisti, l'attraversare la strada scendendo dal mezzo o meno non lo capisco come regola da penalizzare se trasgreddita.... in quanto penso che sia soggettivo, se prendi una persona anziana, certo che deve capire che deve scendere dalla bici perchè magari trova impedimento ad attraversare, mentre un giovane magari l'impedimento lo trova proprio scendendo piuttosto che attraversare velocemente sulla bici...

Discorso un po contorto ma spero di essermi fatto capire.

 

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  postato il 17/03/2007 alle 13:10
super...
il fatto è che credo che non ci debbano essere differenze tra veicoli a motore o meno, ove NON INDICATO.
Se un cartello non vieta alle biciclette di transitare (la classica bici bordata di rosso), non vedo perchè un ciclista debba essere tutelato meno di un automobilista. Se un automobilista fa inversione a U, non vedo perchè il ciclista non possa farlo (se non ci sono pericoli). Non vedo perchè le bici debbano essere rinchiuse in una pista e falciate fuori.
Anche perchè, quando andavo a scuola guida, il mio (anziano) istruttore diceva: ricordate che ciclisti e pedoni sono maggiormente tutelati, ed è giusto che sia così, perchè sono molto più vulnerabili di voi; per cui fate attenzione alle strisce e fate attenzione anche dove non ci sono, perchè chiunque potrebbe essere sulla strada.

Ci sono delle regole dettate dal codice e ci sono quelle dettate dal buon senso. Per tutti, automobilisti e non.
Credo però che pedoni e ciclisti debbano essere molto più tutelati.

 
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Under 23




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  postato il 29/03/2007 alle 16:45
quegli "elementi di materiale organico atti a galleggiare" dell'assicurazione mi vogliono dare un 20 per 100 di colpa perchè secondo loro sarei dovuto scendere dalla bici e andare verso le strisce pedonali,che però non erano visibili dalla strada dove mi trovavo.
Sarò costretto a fare causa!

 
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  postato il 29/03/2007 alle 19:26
Brutta storia... fare causa contro un'assicurazione non è certo semplice. Magri ci fosero le class action.....
Ancora solidarietà, Luigi.

ps: ti consiglio di fotografare con data e ora il luogo dell'incidente e quanti più particolari possibile... metti che tra una settimana qualcuno decida di rifare la segnaletica o riverniciare le strisce..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 22:52
Originariamente inviato da luigi

Vorrei sapere come ci si deve comportare con le piste ciclabili quando,in prossimità degli incroci ,si interrompono per poi riprendere più avanti.
Scendete dalla bici e passate lungo le linee pedonali oppure usate la sede stradale rispettando le eventuali precedenze?
Chiedo questo perchè ho avuto un incidente causato da un auto che non ha rispettato la precedenza,ma ora l'assicurazione mi contesta il fatto che non fossi sulla ciclabile.
I cicloamatori sono obbligati ad utilizzarle?


I ciclisti sono obbligati ad utilizzarle in presenza delle piste...non penso ci sia differenza tra cicloamatori e cicloturisti!

Per quanto riguarda gli incroci non so, se non c'è il passaggio con le linee tratteggiate penso che si possa invadere la carreggiata per passare l'incrocio, nelle rotonde ci sono le linee gialle a lato e teoricamente i ciclisti hanno la precedenza.

 

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  postato il 30/03/2007 alle 10:21
scusate per il termine sconveniente,abilmente corretto,ma mi è venuta fuori così
 
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  postato il 30/03/2007 alle 10:23
io torno a ripetere che segregare i ciclisti sulle piste ciclabili è sbagliatissimo. Sarebbe come dire: i pedoni circolano solo nelle isole pedonali.
La strada è per tutti, le piste dovrebbero essere una protezione in più per i ciclisti, soprattutto quelli più vulnerabili (bambini, anziani, ciclisti che transiatno su strade molto trafficate etc).

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 30/03/2007 alle 11:57
Art. 182. Circolazione dei velocipedi
I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due, quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.

I ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a se', ai due lati e compiere con la massima liberta', prontezza e facilita' le manovre necessarie.

Ai ciclisti e' vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.

I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.

E' vietato trasportare alle persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato. E' consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di eta', opportunamente assicurato con le attrezzature di cui all'articolo 68, comma 5.

I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a piu' di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.

Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare piu' di quattro persone adulte compresi i conducenti, e' consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di eta'.

Per il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.

I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalita' stabilite nel regolamento.

Chiunque viola le disposizioni del presente articolo e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 22 a euro 88 . La sanzione e' da euro 36 a euro 148 quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.

 

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  postato il 30/03/2007 alle 12:06
appunto.

evviva la ghettizzazione.

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 30/03/2007 alle 12:25
questo il link al testo dele norme tecniche per la realizzazione delle piste ciclabili

http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/00-DM557-99-Piste.htm

non ho capito quali siano le categorie a cui fa riferimento il codice della strada ma leggendo la normativa appare ben chiaro che le piste non sono adatte ad un cicloamatore

La velocità di progetto, a cui correlare in particolare le distanze di arresto e quindi le lunghezze di visuale libera, deve essere definita per ciascun tronco delle piste ciclabili, tenuto conto che i ciclisti in pianura procedono in genere ad una velocità di 20-25 km/h e che in discesa con pendenza del 5% possono raggiungere velocità anche superiori a 40 km/h.

considerando che in piano un cicloamatore medio tiene una velocità di almeno 30 km/h in pratica è come far passare i treni ad alta velocità sulle linee ferroviarie ordinarie

 

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  postato il 02/04/2007 alle 10:59
Ma ti dirò...in certi punti le piste ciclabili sono larghe un metro, e sono piene di bambini e anziani. Strette e inadatte, quindi. Quando prendo anche solo la mtb e giro per la città certo non uso le piste, perchè sono più pericolose che altro. Certe volte gli automobilisti se la prendono, ma più frequentemente tirano dritto perchè "tanto c'è la pista, fatti loro".
L'altro giorno una vecchia è caduta sul cordolino (il dissuasore mobile), ma sono fatti suoi (doveva solo fare attenzione). Ha inscenato una polemica sul giornale, ma è come se una persona cadesse dal marciapiede e desse la colpa a chi l'ha costruito. Io invece mi lamento per la creazione di "zone rosse" e aree ciclabili SE non s'incentiva l'educazione e l'attenzione degli automobilisti.
Perchè per loro una pista ciclabile significa che al di fuori non si trovino ciclisti, e quindi meno occhiate per strada e una ve locità di 20 km/h superiore.

 
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  postato il 02/04/2007 alle 11:02
Giovedì scorso ho visto una pista ciclabile stupenda. Non incrociava mai a raso le automobili perchè hanno costruito dei ponti per le bici.

 

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  postato il 02/04/2007 alle 11:23
Mi sta benissimo, ma purtroppo in presenza di piste ciclabili i ciclisti NON possono più andare su strada, e dove non ci sono le piste gli automobilisti fanno meno attenzione di prima.
Per essere un servizio serio, le piste ciclabili dovrebbero essere un "di più", una striscia sicura per i ciclisti più vulnerabili. Se fossi un genitore sarei contento di sapere che mio figlio di 5 o 8 anni non rischia di ammazzarsi tutti i momenti.
Però dovrebbero essere obbligatorie per TUTTI i ciclisti solo in alcuni tratti (strada stretta e molto trafficata, incroci strani etc). Almeno questo è il mio parere.

 
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  postato il 02/04/2007 alle 11:27
Sull'obbligatorietà sono assolutamente d'accordo con te.
La strada è di tutti i veicoli anche per le carriole, se uno deve usare le carriole.
C'è poi da dire che le piste ciclabili sono talmente poche che se una bici si muove solo sulle piste non fa nemmeno 1 km in un centro abitato.

 

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  postato il 02/04/2007 alle 11:43
Dove abito io c'è una pista che parte da vicino a casa mia e attraversa la città. Verniciata di rosso, con strisce gialle e dissuasori ai bordi. Però è stretta e implica UN solo percorso, obbligato. Inutile dire che la gente che fa quel tragitto magari la usa, gli altri no.
Poi ci sono i percorsi ciclabili, che sono strade comunissime semplicemente marchiate con cartellini quadrati che ti segnalano che mancano 12 km al ponte do diablo. Mentre sei lì che leggi ti falcia un trattore o una bmw.
Questa la situazione.
Con condizioni simili sarebbe appena giusto TOGLIERE l'obbligo di seguire per forza le piste.

 
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  postato il 02/04/2007 alle 12:14
La pista è stretta nel senso che due biciclette non possono incontrarsi perchè non ci stanno? Allora sono pericolose come le strade normali.

 

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  postato il 02/04/2007 alle 12:44
Sarà larga 1 metro nei punti più stretti, 1 metro e mezzo in quelli più larghi. Quando incontri qualcuno non è semplice, soprattutto se si tratta di vecchine con la graziella (stracarica di borse) o bambini che fanno zig-zag.
 
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  postato il 02/04/2007 alle 12:52
Hai provato a parlare con il tuo comune per la possibilità almeno di allargare la sede della pista?
Io ho parlato col mio sindaco e ha detto che non c'è posto per le piste ciclabili perchè si lamenterebbero le auto perchè si tolgono i "loro" parcheggi.

 

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  postato il 02/04/2007 alle 13:02
Il fatto è che le piste sono state ricavate dalla sede stradale, rendendo a senso unico le vie dove passano. La situazione è questa: marciapiede-sede stradale-pista-marciapiede-palazzi. Quindi materialmente non si può far nulla, a meno di togliere i marciapiedi o spianare gli ingressi delle abitazioni e poi spostare marciapiedi e pista. Impraticabile.
Però, visto che la situazione è questa, è ridicolo pretendere un uso esclusivo della pista..

 
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  postato il 02/04/2007 alle 13:04
In questi casi senza dubbio.
Ma che succede se per esempio non utilizzi la pista? Multa?

 

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  postato il 02/04/2007 alle 13:11
Boh, io non ho mai beccato vigili...
Comunque l'estratto del codice che ha postatpo Aerials dice chiaramente che, in presenza di piste ciclabili, i ciclisti DEVONO usarle. Non so come venga sanzionata, ma teoricamente è un'infrazione.
Poi dipende molto dai vigili e dal buonsenso...ad esempio ce ne sono alcuni che non fanno storie se passo in una galleria nonostante il divieto. Ma o passo da quella galleria oppure passo da un'ALTRA galleria (con curva in mezzo, quindi molto più pericolosa), oppure faccio un giro molto più lungo.. questo per dire che anche i vigili, quando hanno buon senso, non fanno troppe storie.
Diverso è il discorso per le assicurazioni, come ci racconta Luigi.

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 03/04/2007 alle 19:04
Originariamente inviato da desmoblu
questo per dire che anche i vigili, quando hanno buon senso, non fanno troppe storie.


il buon senso è la cura a quasi tutti i problemi della società ma purtroppo non è una virtù molto diffusa, ultimamente sto viluppando un'insofferenza cronica verso l'automobilista medio dal cerebro phalloides il quale è per antonomasia allergico al buonsenso.
A proposito di ghettizzazione, è possibile che la suddetta categoria non arrivi a comprendere il semplice concetto che pure i ciclisti pur essendo sprovvisti di un bel motore inquinante, salvo diversa indicazione, godono anche loro del medesio diritto di utilizzo delle strade?
Circolando su strada l'impressione che si ha è che l'automobilista quando ci incontra sulla sua strada ci vede come qualcosa d'intralcio e fuori luogo, per cui se la manovra di sorpasso si preannuncia difficoltosa a causa del traffico nel senso opposto o per scarsa visibilità, prima chiede strada col fido amico clackson poi se proprio non riesce a passare lo stesso, magari facendoci il filo ricorre al tanto detestato freno ma solo perchè se ci urta rischia di rovinare la carrozzeria.
Come già avevo detto in un altro 3d secondo me un modo per cercare di instillare un po' di buon senso in questo genere di automobilisti sarebe quello di obbligarli una volta all'anno a percorrere qualche km in bici su una strada percorsa da tanti loro colleghi per provare la piacevole sensazione di rischiare la vita ogni volta che un autoveicolo ti sfeccia a poche cm dal manubrio mettendo a dura prova le tue doti di equilibrio

 

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Niente fremiti di gioia. Niente ebbrezza della vittoria.
La mèta raggiunta è già superata
Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà.
Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
sempre vicina e sempre fuggente.

 
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  postato il 03/04/2007 alle 19:14
quoto in pieno.
 
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  postato il 28/11/2007 alle 20:59
In bicicletta, investito sulle strisce e multato
Punito un bambino perché attraversava in bicicletta. La sanzione comunicata mentre lo curavano in ospedale: "Il mezzo va portato a mano". La mamma: "Non ci volevo credere". La Fiab: "Chiediamo di cambiare il Codice"

di Anna Cirillo

Stava andando a scuola ieri mattina Nicola, 11 anni, e mentre attraversava le strisce pedonali è stato investito da una moto. Niente di grave, per fortuna, solo qualche sbucciatura e due ore di osservazione all´ospedale De Marchi per aver sbattuto la testa nella collisione con la Ducati. Ma anche una beffa: sua madre ha dovuto pagare per lui una contravvenzione di 22 euro.

«Io non ci volevo credere, e ho detto al vigile, arrivato all´ospedale per stendere il verbale, ma lei sta scherzando, mio figlio è la vittima - racconta la mamma - . Lui è stato inflessibile. Devo farlo, mi ha risposto, è mio dovere. Suo figlio ha violato il Codice della strada». Perché Nicola ha attraversato quelle strisce sotto casa, in via Montevideo, in sella alla bicicletta, e non si può. Così la sua famiglia ha dovuto pagare la multa, mentre nessuna contravvenzione è ancora arrivata all´investitore.

«Ma arriverà - assicurano i vigili - per mancata precedenza, 35 euro». «Intanto, però, in ospedale mi sono vista consegnare un verbale assurdo. A mio figlio l´ho insegnato io ad attraversare sempre sulle strisce, per maggiore sicurezza» spiega ancora la madre del ragazzino. Non sapendo che è proibito dal Codice della strada. «L´attraversamento sulle strisce è consentito solo ai pedoni e le bici devono essere condotte a mano - conferma il comandante dei vigili, Emiliano Bezzon - . Altrimenti si commette un´infrazione, che come tale va sanzionata».

Ma pure la moto ha sbagliato, perché il Codice stabilisce anche che «tutti i veicoli a motore devono dare la precedenza a chi attraversa sulle strisce» aggiunge Bezzon. Il motociclista, che ieri mattina alle 7.45 immettendosi in via Montevideo da via Foppa non ha visto in tempo il ragazzino, per fortuna andava piano. E Nicola, che era appena uscito di casa e sulla bici ha attraversato le strisce per raggiungere la pista ciclabile di fianco a parco Solari, è stato dimesso con otto giorni di prognosi.


«Tutti i ciclisti attraversano le strisce pedonali in sella, nessuno certo smonta e rimonta - commenta Luigi Riccardi, presidente della Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta - . Però pochi sanno che il Codice lo vieta, e che si può essere multati». Quindi, se si è sulle due ruote meglio attraversare la strada lontano dalle strisce. Oppure passare sugli attraversamenti ciclabili, che si trovano nei punti in cui una pista ciclabile si interrompe per una strada che la incrocia, e riprende dall´altra parte. «Ma gli attraversamenti pedonali sono migliaia, quelli ciclabili qualche decina, quindi si torna al problema, è impensabile che si scenda di continuo dalla bicicletta - continua Riccardi - . Per questo la Fiab ha presentato una proposta di riforma del Codice, in cui si chiede che l´attraversamento sulle strisce sia consentito a bordo della bici, ma a passo d´uomo».
repubblica.it

Sottolineo soprattutto l'ultima parte..

 
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  postato il 28/11/2007 alle 22:34

secondo me altro che cambiare il codice, cambiarlo non basterebbe... bisognerebbe farne un'altro!
...e rifare anche le starde...
le piste ciclabili fanno ridere... ad asti passano in posti incredibili, salgono e scendono dai marciapiedi, sono interrotte di contunuo e poste in luoghi assurdi, ma il meglio è quando per non passare sulla strada, perchè secondo la loro logica è riservata agli automobilisti, sale su un marciapiede, passa sotto il gazebo di un bar, poi un pò di gimcana tra bidoni e panchine e poi finalmente in mezzo alla strada... o meglio in un angolino della strada...
dunque risulta che le piste ciclabili sono impraticabili e sulla strada non c'è rispetto.... gli automobilisti dovrebbero provare per una volta ad essere ciclisti e capirebbero... se usi la bici come mezzo di trasporto per andare a fare la spesa o al lavoro è un conto, puoi anke usare quelle assurde piste... ma quando pedali per pedalare è diverso...
è impossibile stare li sopra...
io personalmente non le uso mai... e preferisco fare strade poco trafficate...

 

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...le discese ardite e poi le risalite...

 
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  postato il 29/11/2007 alle 09:39
Originariamente inviato da piratina


secondo me altro che cambiare il codice, cambiarlo non basterebbe... bisognerebbe farne un'altro!
...e rifare anche le starde...
le piste ciclabili fanno ridere... ad asti passano in posti incredibili, salgono e scendono dai marciapiedi, sono interrotte di contunuo e poste in luoghi assurdi, ma il meglio è quando per non passare sulla strada, perchè secondo la loro logica è riservata agli automobilisti, sale su un marciapiede, passa sotto il gazebo di un bar, poi un pò di gimcana tra bidoni e panchine e poi finalmente in mezzo alla strada... o meglio in un angolino della strada...
dunque risulta che le piste ciclabili sono impraticabili e sulla strada non c'è rispetto.... gli automobilisti dovrebbero provare per una volta ad essere ciclisti e capirebbero... se usi la bici come mezzo di trasporto per andare a fare la spesa o al lavoro è un conto, puoi anke usare quelle assurde piste... ma quando pedali per pedalare è diverso...
è impossibile stare li sopra...
io personalmente non le uso mai... e preferisco fare strade poco trafficate...



quato in pieno anche qui da me è cosi piste(se si puo chiamarle cosi visto che la piu lunga sara di 500mt!!!!!!!!)corrono su e giu dai marciapiedi passando davanti agli accessi delle case e ogni volta devi satre attntento che non ti vengano fuori al'improvviso le auto!!!
con piste cosi è piu sicuro stare sulla strada!!!
il trentino è la atria delle piste ciclabili!!!

 

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  postato il 29/11/2007 alle 09:52
Il problema delle piste ciclabili è un problema di difficile soluzione...
Raramente vengono rispettate non solo in transito dalle auto ma spesso scambiate per comodi posti per parcheggiare gratis...
A Brescia poco tempo fa è stato ucciso un ciclista perchè un furgone parcheggiato sulla pista ciclabile gli ha aperto la portiera in faccia...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2007 alle 11:15
A quando le multe ai pedoni che camminano sulla pista anzichè nella fetta di marciapiede loro riservata?
A quando le multe ai comuni che verniciano di rosso pezzi di strade e marciapiedi che non rispettano minimamente gli standard di una pista ciclabile degna di tal nome, e poi sguinzagliano i vigili a multare a loro volta quei ciclisti che preferiscono la strada a quelle buffonate elettorali lì?
Qui a Parma potrei segnalare km di piste con pali nel mezzo, con edicole e cassette del fruttivendolo sopra, con continui su e giù e senza scivoli per le intersezioni, etc.

 

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La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2007 alle 11:43
Problema piste ciclabili...sono stato a barcellona.
Ebbene direte voi: "ecchisenefrega". E posso essere anche daccordo, ma non è un fatto OT.
Barcellona è una città che definisco megalomane, grattaceli, strade enormi, larghissime, il montjuic spettacolare, e le piste ciclabili ovunque.
Ovunque vuol dire ovunque. Ci sono strade così larghe che nei marciapiedi non c'è alcun problema a mettere piste ciclabili.
Sì, vabbè Serpa, ma dove vuoi arrivare?
E un attimo e lo spiego.
Per me il problema pista ciclabile dipende anche dall'architettura stradale della città.
Se non esistono spazi larghi non possono esserci piste.
E quando ci sono sono raffazzonate o coi pali in mezzo o mimetizzate coi marciapiedi.
Prendersela solo con l'amministrazione comunale del paese chicchesia lo trovo riduttivo nel momento in cui non è materialmente possibile costruirle.
Poi per carità...quando ci sono vanno rispettate e lì non c'è ombra di dubbio che debba andare così.
Ma purtroppo in Italia per quel poco che ho potuto vedere, città come barcellona non ce ne sono.
(e ho fatto l'esempio catalano solo perchè l'ho visto ma anche in germania e in inghilterra da quanto ricordo stanno messi meglio).

 
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  postato il 29/11/2007 alle 11:52
Hai ragione, però se materialmente non c'è spazio per costruirle...non le costruiscano! Invece qui abbiamo dei simulacri di pista, segmentati e pericolosi, dove il ciclista viaggia male. E se sei fuori dalle "piste" hai torto, oltre al fatto che grazie alle piste gli automobilisti fanno meno attenzione ("tanto i ciclisti stanno sulla pista laggiù").
In pratica sono più pericolose che altro.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2007 alle 12:03
Originariamente inviato da desmoblu

Hai ragione, però se materialmente non c'è spazio per costruirle...non le costruiscano! Invece qui abbiamo dei simulacri di pista, segmentati e pericolosi, dove il ciclista viaggia male. E se sei fuori dalle "piste" hai torto, oltre al fatto che grazie alle piste gli automobilisti fanno meno attenzione ("tanto i ciclisti stanno sulla pista laggiù").
In pratica sono più pericolose che altro.


desmo all'interno dell'amministrazione comunale ogni anno credo si debba rendere conto di un certo budget, ora senza fare dietrologia spicciola, quanto viene messo a budget secondo te per "costruzione/manutenzione piste ciclabili"?
Sono daccordissimo che non le dovrebbero costruire fuori norma, sono daccordissimo che il ciclista vada tutelato e gli si dedichino spazi, ma alla fine se non le facessero ugualmente, tutti a dire "eh, ma perchè non fanno le piste ciclabili?"

I soldi alla fine scarseggiano, o meglio, vengono spesi male e magari la pista ciclabile, se non c'è una forte giunta che punta a riqualificare l'ambiente, non credo finisca in cima alle cose da fare.
Purtroppo.

 
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