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Autore: Oggetto: In cerca di isole felici.....

Livello Tour




Posts: 243
Registrato: Jan 2007

  postato il 15/02/2007 alle 21:50
più passano le settimane e più mi accorgo che in questo 2007 il traffico sembra raddoppiato, senza contare tutti i cantieri aperti in giro per la brianza, che emettono polvere e altre schifezze,i camion non li sopporto più, pur uscendo ad allenarmi alle 11:00 di mattina trovo lo stesso un macello di macchine in giro per le strade, (ma gli Italiani sono diventati tutti rappresentanti?!) bo non so più dove andare per potermi allenare, e evitando di respirare troppe schifezze!

la vedete anche voi come mè?

 

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"Il ciclismo è una malattia, quando vieni contagiato è molto difficile guarire"

"mamma mamma voio fa el curidur"

"va a studià che le mei"

 
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Livello Rik Van Steenbergen




Posts: 1087
Registrato: Nov 2006

  postato il 19/02/2007 alle 11:36
Vuoi un paradiso per andare in bici?Vieni in Versilia come fanno molti corridori per la loro preparazione ad esempio Basso,Cunego e Piepoli vengono spesso qui ad allenarsi,Petacchi e Chicchi vi abitano quindi quando non hanno corse li vede spesso in giro,pochi giorni fà sono stati avvistati Sacchi ed alcuni compagni di squadra tedeschi della Milram.Qui il clima è ottimo,poco inquinamento,ogni tipo di percorso,pianura,collina e ci sono anche alcune salite belle dure.Cosa chidere di più??Ciao ciao vi aspetto!
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 19/02/2007 alle 12:26
Certo, la Versilia è ottima per tutte le caratteristiche che dice Marco. Anche se molti dei prof (anche Hamilton era lì a gennaio, anche Thomas Dekker) sono lì non solo per il clima e per il traffico....

Ma il discorso di David724 è diverso. E io lo confermo.
Dalle mie parti da vent'anni si dice che non c'è lavoro, che la gente scappa altrove, che perdiamo abitanti... ebbene, cosa vi aspettereste sulle strade di una valle descritta così? Invece no! Nonostante tutto il traffico di anno in anno aumenta, c'è un sacco di gente che non si sa bene dove vada e a cosa fare... le rotonde aumentano, le costruzioni pure, e i tratti extraurbani, senza stop o senza pericoli, diminuiscono.

E per i ciclisti la vita è sempre più dura...

 

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La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Moderatore
Utente del mese Aprile 2009, Febbraio 2010 e Luglio 2010




Posts: 8326
Registrato: Jun 2006

  postato il 19/02/2007 alle 12:56
Tra l'altro vicino a dove abito io c'era un tratto di pista ciclabile che è stato tolto giusto ieri l'altro... Lo trasformeranno in una strada... ovviamente per automobili. Evviva
Una buona notizia però c'è. Da marzo comincerà la costruzione di un percorso ciclabile attraverso alcuni paesi della bassa provincia di Brescia tra i quali c'è il mio. Vedremo come procederanno i lavori.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2006

  postato il 19/02/2007 alle 21:12
Originariamente inviato da Laura Idril

Tra l'altro vicino a dove abito io c'era un tratto di pista ciclabile che è stato tolto giusto ieri l'altro... Lo trasformeranno in una strada... ovviamente per automobili. Evviva
Una buona notizia però c'è. Da marzo comincerà la costruzione di un percorso ciclabile attraverso alcuni paesi della bassa provincia di Brescia tra i quali c'è il mio. Vedremo come procederanno i lavori.


Qui invece mettono le piste ciclabili, stringono le strade per macchine fino a renderle senso unico e poi vedi i ciclisti in mezzo alla strada...

 

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Livello Herman Van Springel




Posts: 452
Registrato: Jul 2005

  postato il 20/02/2007 alle 09:39
Originariamente inviato da david 724

più passano le settimane e più mi accorgo che in questo 2007 il traffico sembra raddoppiato, senza contare tutti i cantieri aperti in giro per la brianza, che emettono polvere e altre schifezze,i camion non li sopporto più, pur uscendo ad allenarmi alle 11:00 di mattina trovo lo stesso un macello di macchine in giro per le strade, (ma gli Italiani sono diventati tutti rappresentanti?!) bo non so più dove andare per potermi allenare, e evitando di respirare troppe schifezze!

la vedete anche voi come mè?



sono ventinove anni che vado in bici per cui ho visto l'evoluzione del traffico per parecchio tempo. Sicuramente in brianza è sempre + difficile trovare percorsi non trafficati come è sempre + dura non consumare freni tra una rotonda e l'altra (a proposito, non discuto le rotonde ma quelle piccole che van tanto di moda son le + rischiose per chi va in bici) e per chi non può gestire le uscite puntando su orari un po' meno incasinati la vita è dura. Qualche stradina con poco casino c'è ma si deve cercarla col lanternino e il rischio è che su tali stradine trovi poche persone che però per recuperare il tempo perso nel traffico girano come missili sulle loro scatolette metalliche. + che percorsi interi si trovano tratti di percorso in cui è possibile rilassarsi. Ricordo anni fa quando la domenica nel periodo pre-gare il percorso preferito in solitario era la superstrada (statale 36) da lecco a lissone e ritorno...niente camion, poco traffico all'andata e al ritorno pochi attraversamenti ...insomma era il massimo. Mò non si può fare e c'è la ciclabile che sarebbe anche non male (a parte lo smog) se non fosse che poi ci ritrovi lo stesso qualche macchina e che dove è interrotta per gli ingressi nella 36 è piuttosto pericolosa. Nemmeno le salite sono al riparo dal traffico...basta andare al ghisallo o a sormano (a meno di fare il muro) per farsi la classica domanda "ma 'ndo cacchio vanno tutte ste macchine?", ancora non ho capito se distribuiscono cibo gratis in cima perchè ci son 100 case e passano 300 macchine. Purtroppo andare in bici è sempre + pericoloso e costringe ad un impegno mentale molto + elevato di 10/15 anni fa...con l'aggravante che pure per gli automodilisti questo aumento di traffico è inevitabile e aumenta il nervosismo che spesso poi ricade proprio sui ciclisti (che a volte ci mettono del loro per far incazzare la gente in macchina...però chiaramente se uno è già nervoso basta molto meno per farlo passar fuori di cervello, cosa in verità sempre + frequente anche al di fuori della circolazione sulle strade vista l'esplosione di gente che accoppa familiari,vicini o semplici sfigati che passano in quel momento per caso)


 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2006

  postato il 20/02/2007 alle 11:42
Io credo che per chi abita a Milano e dintorni ormai sia necessario quasi sempre un piccolo sacrificio: e cioè caricare la bici in macchina e raggiungere le località di allenamento prescelte.
In particolare ne frequento due: il triangolo Lariano, dove conviene secondo me partire dai dintorni del Lago di Pusiano o del Segrino; anche se è vero che di traffico ne rimane abbastanza, dopo Canzo/Asso diventa accettabile se paragonato a quello medio della Brianza...
E poi un "must", che costa solo mezz'ora di macchina dal sud Milano, è l'Oltrepò Pavese: lì si possono veramente scegliere itinerari che partendo da qualsiasi cittadina (Stradella, Broni, Casteggio, Voghera) assicurano traffico vicino allo zero, varietà di paesaggi, percorsi impegnativi e graduabili, ecc...
Una alternativa per allenamenti in pianura fuori dal traffico è quella delle ciclabili del Naviglio, soprattutto quella del Naviglio Grande (esistono altre ciclabili sulla Martesana e sul Naviglio Pavese, quest'ultima in fase di completamento), con la quale si può raggiungere anche il Lago Maggiore verso Sesto Calende. Da Milano con ritorno sono in tutto circa 150 km.; naturalmente si può graduare la distanza tornando indietro quando lo si desidera...
E' un itinerario consigliato durante la settimana, o in orari "strani": altrimenti nel fine settimana c'è un discreto traffico di pedoni, pattinatori, "ciclosciure"... comunque anche gli attraversamenti o i cambi di sponda fanno perdere un po' di tempo e ritmo... però tutto sommato un'esperienza preferibile a quella delle pericolosissime strade statali lombarde...

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 20/02/2007 alle 11:58
Originariamente inviato da Bitossi

Io credo che per chi abita a Milano e dintorni ormai sia necessario quasi sempre un piccolo sacrificio: e cioè caricare la bici in macchina e raggiungere le località di allenamento prescelte.



Quello che tu dici è la verità. Non c'è alternativa per amare la bici al caricarla in macchina e andarsene fuori città.
E' però vero che così facendo ci rendiamo sostenitori inconsci della cultura automobilistica, della logica della mobilità, delle strade più lunghe più larghe più impattanti...
No così non si può andare avanti. Quando nascerà un politico che avrà il coraggio di farsi campagna elettorale dicendo chiaramente che dobbiamo cambiare mobilità e stili di vita?

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 20/02/2007 alle 14:29
Originariamente inviato da Frank VDB
Quando nascerà un politico che avrà il coraggio di farsi campagna elettorale dicendo chiaramente che dobbiamo cambiare mobilità e stili di vita?


sarebbe proprio quello che ci vuole ma la vedo molto dura con il nostro passato dove si è fatto di tutto per incentivare il trasporto su gomma e scoraggiare ogni altro sistema alternativo, oramai è come tenar di far fare inversione ad un camion in folle corsa e senza freni
... il problema è che non possiamo neanche continuare così il tasso di crescita del traffico è di gran lunga superiore a quello di adeguamento della rete stradale, non ci vuole un genio per capire che costruire nuove strade è un paliativo e non la soluzione
...ma tra il dire ed avere il coraggio di fare ne passa...

 

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Niente fremiti di gioia. Niente ebbrezza della vittoria.
La mèta raggiunta è già superata
Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà.
Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
sempre vicina e sempre fuggente.

 
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Livello Francesco Moser




Posts: 730
Registrato: Jan 2005

  postato il 20/02/2007 alle 14:39
Originariamente inviato da Frank VDB

...Quando nascerà un politico che avrà il coraggio di farsi campagna elettorale dicendo chiaramente che dobbiamo cambiare mobilità e stili di vita?


Il problema è che quel politico prenderebbe pochissimi voti perchè secondo me in Italia non siamo ancora pronti culturalmente per questo (indispensabile) cambio di rotta.
Io abito in una città di 60mila abitanti con dimensioni nettamente a portata di bici, eppure le bici sono sempre meno usate come mezzo di trasporto. I miei colleghi mi guardano con stupore xchè la uso "pefino in inverno" - pensa te che roba! 15-20 anni fa c'era 1 macchina in famiglia e gli altri (anche i bimbi x andare a scuola, in palestra) usavano bici, bus o gambe. Oggi in una famiglia di 3 persone, 3 macchine sono "indispensabili" e all'ora di uscita di una scuola media, sembra di essere al parcheggio dell'IKEA di sabato pemeriggio tante sono le macchine dei premurosi papini e mammine (ma un sano scuolabus, di quelli scassati gialli che giravano ai miei tempi nenche l'ombra?)
Molti assessori sono rimasti ottusamente legati alle abitudini dell'era post-industriale anni 70, quando il posto auto sul suolo pubblico era un diritto (per forza c'era 1/10 delle auto) al quale non sanno ancora oggi rinunciare. Non sanno pianificare, fare una politica decente dei tarsporti, che non debba essere per forza coercitiva ma che porti nella scuola ai bambini, fin da piccoli, la cultura della mobilità alternativa e più sana, quella che mi insegnava mia nonna, ma per lei la bici era l'unico mezzo di trasporto, quello che l'ha salvata in tempo di guerra avanti e indietro a vender scarpe dalla bassa padana alla liguria.

Ok, ok, mi sono fatto prendere la mano e sono andato fuori tema.
Ritornando sul seminato posso dire che qui nella bassa padana la situazione non è così drammatica come sopra descritto. Cercando bene si possono trovare ancora percorsi dove gli incontri pericolosi sono quelli con i trattori, anche se pezzi di provinciale non te li toglie nessuno.
Ciao.

 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 393
Registrato: Dec 2006

  postato il 20/02/2007 alle 14:44
di sicuro, se per qualche scherzo del destino, dovessi diventare ministro dei trasporti penso proprio che renderei obbligatorio per il mantenimento della patente un'oretta di bicicletta su una qualsiasi strada trafficata ogni anno, tanto per far capire ai conducenti cosa voglia dire circolare in bicicletta e cosa si prova quando un veicolo ti sfeccia accanto facendoti il filo

 

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Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà.
Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
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Livello Laurent Fignon




Posts: 746
Registrato: Jun 2006

  postato il 20/02/2007 alle 14:58
Io vi scrivo da bari,e se è possibile qui la situazione è ancora peggio.Io(causa scuola)esco in bici tutti i giorni solo in estate,e nn cè giorno in cui nn rischio di finire a terra e farmi male.la scorsa estate per fotuna è successo solo due volte,di cui una mentre percorrevo la muraglia della mia città vecchia,solitamente nn trafficata.Nel fare una curva a gomito cieca(per giunta in discesa)mi sono trovato una camionetta della nettezza urbana(alle 11 della mattina!)ke ripuliva le strade ed ostruiva totalmente il passaggio.Dio solo sa che nel volo che ne è scaturito nn mi sia fatto niente.Voi direte ma prendi le piste ciclabili.E' un rischio ancora maggiore,su quella che costeggia una parte del lungomare,la carreggiata è stretissima,invasa da ogni genere di rifiuto e con le radici e i rami degli alberi sempre ad incombere su di te.In alcuni tratti mi sembra di essere alla roubeix tanto è sconnesso il terreno.a questo aggiungete la total mancanza di rispetto degli automobilisti verso i ciclisti,ed il quadro che ne verrà fuori è davvero sconcertante.ed è meglio che nn parli dell'inquinamento perchè sennò rischierei di diventare volgare.per trovare un po di pace bisognerebe andare nell'entroterra,ma causa la mancanza di un auto e il caldo soffocante,è da scartare anche questa ipotesi.
 
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