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Autore: Oggetto: Hanno ucciso un poliziotto... un tifoso... e il calcio che fa?

Moderatore




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Registrato: Oct 2006

  postato il 11/11/2007 alle 22:31
Mah, credo che là si sia fermato tutto perchè gli scontri e la morte di Raciti sono avvenuti allo stadio, nel contesto di una partita. Il fattaccio di oggi, di cui non si conoscono ancora chiaramente le dinamiche, è avvenuto in un autogrill. Non cambia la sostanza, ma cambia il contesto.
In ogni caso è stato dimostrato che le "serrate" non servono proprio a nulla. I cretini c'erano e ci sono, i criminali (perchè di questo si tratta) anche. E' un problema culturale, ed è anche il risultato di aver sempre utilizzato il calcio come sfogo per le tensioni sociali. Nell'antichità dicevano di dare "pane e giochi". Ora però lo sfogo è rissa, violenza, spranghe. E poi chiediamo il calcio all'inglese..le famiglie allo stadio? Sentivo oggi su Catersport la telefonata di un signore che aveva portato suo figlio allo stadio per la prima volta, a Bergamo. E suo figlio, 7 anni, di fronte a quel casino s'è messo a piangere. Stavano uscendo dallo stadio con altre famiglie, uscivano tardi da una partita sospesa per il ricatto degli ultras, che ormai decidono qualsiasi cosa. Lo stesso è avvenuto oggi a Firenze, dove i "capoccia" hanno voltato le spalle al campo, tolto gli striscioni, schernito e minacciato chi dalla curva "osasse" cantare ed incitare la squadra. Spettacolo surreale e pessimo, la curva costretta da un gruppo di fanatici a non esultare, non supportare la squadra. E la Fiorentina ha perso, senza il suo solito tifo: quindi che senso aveva il comportamento degli ultras? Nessuno: era omertà, corporativismo, era "difendiamo la casta-ultrà"(anche a discapito della squadra incolpevole: e dunque cosa c'entrano questi signori col tifo?). Come non aveva senso il contemporaneo attacco di milanisti e bergamaschi ai poliziotti, come non ha senso la guerriglia in corso a Roma, o i fumogeni, o i vetri rinforzati divelti per cercare lo scontro.


ps: le leggi ci sono anche, il problema in Italia è che l'inefficienza dei meccanismi porta a processi lunghissimi, prescrizioni, idiozie.

 
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Livello Giro




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  postato il 11/11/2007 alle 22:43
Originariamente inviato da desmoblu

Mah, credo che là si sia fermato tutto perchè gli scontri e la morte di Raciti sono avvenuti allo stadio, nel contesto di una partita. Il fattaccio di oggi, di cui non si conoscono ancora chiaramente le dinamiche, è avvenuto in un autogrill. Non cambia la sostanza, ma cambia il contesto.
In ogni caso è stato dimostrato che le "serrate" non servono proprio a nulla. I cretini c'erano e ci sono, i criminali (perchè di questo si tratta) anche. E' un problema culturale, ed è anche il risultato di aver sempre utilizzato il calcio come sfogo per le tensioni sociali. Nell'antichità dicevano di dare "pane e giochi". Ora però lo sfogo è rissa, violenza, spranghe. E poi chiediamo il calcio all'inglese..le famiglie allo stadio? Sentivo oggi su Catersport la telefonata di un signore che aveva portato suo figlio allo stadio per la prima volta, a Bergamo. E suo figlio, 7 anni, di fronte a quel casino s'è messo a piangere. Stavano uscendo dallo stadio con altre famiglie, uscivano tardi da una partita sospesa per il ricatto degli ultras, che ormai decidono qualsiasi cosa. Lo stesso è avvenuto oggi a Firenze, dove i "capoccia" hanno voltato le spalle al campo, tolto gli striscioni, schernito e minacciato chi dalla curva "osasse" cantare ed incitare la squadra. Spettacolo surreale e pessimo, la curva costretta da un gruppo di fanatici a non esultare, non supportare la squadra. E la Fiorentina ha perso, senza il suo solito tifo: quindi che senso aveva il comportamento degli ultras? Nessuno: era omertà, corporativismo, era "difendiamo la casta-ultrà"(anche a discapito della squadra incolpevole: e dunque cosa c'entrano questi signori col tifo?). Come non aveva senso il contemporaneo attacco di milanisti e bergamaschi ai poliziotti, come non ha senso la guerriglia in corso a Roma, o i fumogeni, o i vetri rinforzati divelti per cercare lo scontro.


ps: le leggi ci sono anche, il problema in Italia è che l'inefficienza dei meccanismi porta a processi lunghissimi, prescrizioni, idiozie.



Già...il problema è, e resterà a lungo purtroppo questo...ke senso ha tutto questo...si capisco il tuo punto di vista è per te un problema di contesto diverso...ma vedi qui è morto un ragazzo di 28 anni ke si stava recando ad una partita e ke "forse" mentre si sfotteva con tifosi di altra squadra è stato raggiunto da un proiettile sparato da un poliziotto...ora spiegami ke centra qui il contesto? e soprattutto xkè un ragazzo deve morire così?...nn credo ke il solo fatto di essere un tifoso, di seguire la propria squadra in trasferta e magari lo sfottò o la rissa tra tifoseria debba essere fermata in un sistema quasi da regime!! Ribadisco bisognava fermare il campionato...un morto è un morto poco importa se ci sono o no le condizioni e se dista dallo stadio...

 
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Moderatore




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  postato il 11/11/2007 alle 23:02
Anche fermare il campionato è inutile. La cosa da fare, e subito, è vietare il tifo organizzato, le trasferte multiple, i pullman e i treni. Si vuole andare allo stadio? Bene, ci vai da solo, con la famiglia, ci porti la ragazza. Ti compri i biglietti via internet e poi ti trovi là. Lo scriveva prima uno dei nostri moderatori, e sottoscrivo al 100%.

Poi attenzione..sul fatto di oggi ne sappiamo veramente troppo poco. Le prime testimonianze parlavano di rissa e spranghe, non di sfottò. Dicevano che i tifosi juventini erano riusciti a scappare e avevano chiamato la polizia. Questo non è un clima che mi porta a dire "ma che povero ragazzo", perchè se le cose stanno così (anche se le ricostruzioni sono contraddittorie) allora le responsabilità sono anche dei "poveri tifosi". Poi pare che sull'auto non sia stato trovato nulla, chissà se portato via da chi e quando. Tutto questo tenendo presente che la conferenza stampa del questore di Arezzo è stata ridicola, e non ha ricostruito proprio un bel niente.
Comunque è davvero troppo presto per parlare e fare congetture, ne sappiamo veramente pochissimo.

 
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Non registrato



  postato il 11/11/2007 alle 23:30
Non so se questo è un genere musicale che piaceva al povero Gabriele.
Posto qui il testo di Destiny, una grande canzone degli Stratovarius.

DESTINY
The times are changing so fast
I wonder how long it lasts
The clock is ticking time is running out
The hatred fills this Earth
And for what is worth
We're in the end before we know

Throughout the years
I have struggled to find the answer that
I never knew
It strucked me like a million lightnings
And here I am telling to you

Every second of day it is coming your way
Future unknown is here to stay
Got to open your mind
of you will be led to astray
There's a time to live
There`s a time to die
But no one can`t escape the Destiny

Look all these things we`ve done
Under the burning Sun
Is this the way to carry on?
So take a look at yourself
And tell me what do you see
A wolf in clothes of the Lamb?

Throughout the ....

Every second ...

Let your spirit free
Through Window of your Mind
Unchain your Soul from hate
All you need is Faith

I control my Life
I am the One
You control your Life
But don't forget Your Destiny....

It's time to say goodbye
I know it will make you cry
You make your Destiny
I know you'll find the way
And outside Sun is bright
The things will be alright
I will be back one day to you
So please Wait For ME


Addio Gabriele. Riposa in pace!

Condoglianze alla famiglia.

 

____________________

 
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Livello Moreno Argentin




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Registrato: May 2007

  postato il 11/11/2007 alle 23:37
Originariamente inviato da Andrea Innsbruck

Non so se questo è un genere musicale che piaceva al povero Gabriele.
Posto qui il testo di Destiny, una grande canzone degli Stratovarius.

DESTINY
The times are changing so fast
I wonder how long it lasts
The clock is ticking time is running out
The hatred fills this Earth
And for what is worth
We're in the end before we know

Throughout the years
I have struggled to find the answer that
I never knew
It strucked me like a million lightnings
And here I am telling to you

Every second of day it is coming your way
Future unknown is here to stay
Got to open your mind
of you will be led to astray
There's a time to live
There`s a time to die
But no one can`t escape the Destiny

Look all these things we`ve done
Under the burning Sun
Is this the way to carry on?
So take a look at yourself
And tell me what do you see
A wolf in clothes of the Lamb?

Throughout the ....

Every second ...

Let your spirit free
Through Window of your Mind
Unchain your Soul from hate
All you need is Faith

I control my Life
I am the One
You control your Life
But don't forget Your Destiny....

It's time to say goodbye
I know it will make you cry
You make your Destiny
I know you'll find the way
And outside Sun is bright
The things will be alright
I will be back one day to you
So please Wait For ME


Addio Gabriele. Riposa in pace!

Condoglianze alla famiglia.


Bellissima...
Comunque non è che ci sia molto da sapere per i fatti della mattinata, un poliziotto ha sparato ad altezza uomo per sedare una rissa ed in seguito - tentando di giustificare l'accaduto - han cercato di far passare la cosa come avvenuta in seguito a scontri tra tifosi.
Poi questa genialata gli si è ritorta contro, perchè gli ultras l'han presa sul serio.
Insomma, non so se son più delinquenti gli ultras o la polizia che pure a Roma se ne stava chiusa all'Olimpico invece che cercare di difendere l'ordine pubblico.

 
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Livello Moreno Argentin




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Registrato: May 2007

  postato il 11/11/2007 alle 23:39
Originariamente inviato da desmoblu

Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più.
Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA.
C'è una logica? No.


Questi son sciocchi pregiudizi, la maggior parte degli ultras NON è così.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 23:39
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da Subsonico

eh, bravo. Ma come si fa?
Non mi dire "togliamogli i biglietti omaggio" ecc...perchè chi va per spaccare o è disposto a pagare il biglietto, o fa ancora più danni se non lo vuole pagare.
Gli ultrà sono un fenomeno sociale,e per la sparizione degli ultrà deve cambiare la cultura, c'è poco altro da fare.


Mi pare di averlo già scritto quando avvenne l'ultimo episodio.
A mio avviso la soluzione sarebbe l'abolizione dei settori ospiti negli stadi.

Vuoi andare a vedere la tua squadra in trasferta? Ti compri il biglietto su internet, ti viene assegnato un posto a caso all'interno dello stadio dell'altra squadra (mettiamo un massimale di 4 biglietti acquistabili tutti insieme, magari), e ci vai CON LA TUA AUTO, a spese tue, se proprio ci tieni. Altrimenti te ne stai a casa tua.

In tal modo eviteremmo i pullman che si fermano a saccheggiare gli autogrill (o a scontrarsi con altre tifoserie: in passato è successo anche che si siano dati appuntamento per picchiarsi!), eviteremmo i treni speciali (che paghiamo noi coi soldi della collettività), eviteremmo le scorte armate a gruppi di scalmanati, eviteremmo di tenere tante forze dell'ordine impegnate sui campi di calcio.

E in ultima analisi, eviteremmo ad ogni gruppo di tifosi di focalizzare un nemico, di non vederselo, compatto e corposo, di fronte a sé, e ciò ti garantisco tranquillizzerebbe gli animi anche dei tifosi di casa. Con chi te la prendi, se di fronte a te non c'è nessuno?


L'abolizione del settore ospiti è più che fattibile, almeno tra i professionisti. L'acquisto di "tranches" di biglietti un po' meno: non si può impedire alle persone di andare in 5 allo stadio (vedi un gruppo di amici o una famiglia) e di fare dei pullman per andarci.E al più è inutile se si tiene conto che spesso e volentieri degli stadi sono semivuoti. Come comportarsi poi con gli abbonati?

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 12/11/2007 alle 00:27
Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Originariamente inviato da desmoblu

Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più.
Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA.
C'è una logica? No.


Questi son sciocchi pregiudizi, la maggior parte degli ultras NON è così.

Se leggi ho scritto "spesso", non "sempre". Anche se la maggior parte degli ultras non sono così (come dici tu), oggi una minoranza di 200 persone ha bloccato entrambe le curve del Franchi, mentre a Bergamo i "pacifici" ultras sfondavano barriere rinforzate e vetrate e- d'accordo con i "colleghi" rossoneri- interrompevano di fatto una partita, decidendo per migliaia di persone. D'altronde nel prepartita bergamaschi e milanisti erano già alleati CONTRO LA POLIZIA. Vogliamo parlare di Roma, dove romanisti e laziali hanno deciso di dimenticare decenni di rivalità per andare ad assediare commissariati e coni?
Gli ultras laziali con il saluto romano sono una mia allucinazione? L'intervista tra gli ultras bergamaschi e bresciani in occasione della morte di Raciti l'ho vista solo io?
I violenti saranno anche pochi rispetto ala totalità, ma hanno dimostrato di poter picchiare, di poter uccidere, di poter far male anche a gente che non c'entra assolutamente nulla. Hanno dimostrato di poter influenzare societtà, stampa, arbitri. Hanno deciso di rinviare le partite e l'hanno ottenuto.
No, scusami, per me il gioco non vale la candela: vuoi tifare la tua squadra? Non hai il minimo bisogno del tifo organizzato (soprattutto se, come a Firenze e altrove, i gruppi irriducibili hanno tifato CONTRO la propria squadra). Poi magari c'è chi va in pace, ma accanto a lui ci sono dei violenti. Se vuoi dirmi che questo è giusto..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 00:32
teoricamente un primo passo sarebbe l'abolizione del tifo organizzato, visto che gran parte dei mali vengono da lì.
Si chiudono le sedi dei vari club, si sequestra il materiale, si vietano trasferte organizzate con pullman o treni speciali.
Il problema violenza, se non eliminato, verrebbe quantomeno ridimensionato parecchio.
Teoricamente però: perchè il tifo organizzato porta molti voti ed ha i suoi bravi protettori, e figuriamoci chi è che si prende la briga di mandare al diavolo una simile fonte di consensi elettorali.

Invece penso che l'abolizione del settore ospiti, visto come come stanno le cose, oggi come oggi sia improponibile.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 00:45
Trovo tutto ciò ulteriormente agghiacciante....

Basket, protestano anche tifosi Virtus e Siena

Anche i tifosi della Virtus La Fortezza Bologna e del Montepaschi Siena hanno inscenato una sorta di 'sciopero del tifo', in omaggio a Gabriele Sandri. Nel posticipo serale del campionato di basket le due tifoserie sono rimaste infatti sedute e senza cantare e senza usare i tamburi nelle rispettive curve, con gli striscioni capovolti. Lo 'sciopero' è stato interrotto solo da qualche coro contro le forze dell'ordine.

fonte: http://www.repubblica.it

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 00:51
Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Originariamente inviato da desmoblu

Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più.
Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA.
C'è una logica? No.


Questi son sciocchi pregiudizi, la maggior parte degli ultras NON è così.


forse vuoi dire che sono peggio.

Quando morì Vincenzo Spagnolo prima di Genoa-Milan del 1995, il campionato fu fermato per la prima volta nella storia, e nella domenica senza calcio le tifoserie organizzate di tutta Italia si trovarono in un rendez-vous (mi pare in Puglia).
Sarebbe stato logico, visto che c'era scappato il morto, aspettarsi discorsi del tipo "diamoci una calmata": invece fecero a gara per chi recriminava di più contro il comportamento delle forze dell'ordine, delle società, dei giornali e via dicendo.
Beh, se questi sono gli ultras prima spariscono e meglio è (anche se, per i motivi accennati nel post precedente, penso che questa sia pura utopia).

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 09:07
Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Bellissima...
Comunque non è che ci sia molto da sapere per i fatti della mattinata, un poliziotto ha sparato ad altezza uomo per sedare una rissa ed in seguito - tentando di giustificare l'accaduto - han cercato di far passare la cosa come avvenuta in seguito a scontri tra tifosi.
Poi questa genialata gli si è ritorta contro, perchè gli ultras l'han presa sul serio.
Insomma, non so se son più delinquenti gli ultras o la polizia che pure a Roma se ne stava chiusa all'Olimpico invece che cercare di difendere l'ordine pubblico.


ORRORE!

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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  postato il 12/11/2007 alle 09:07
Intanto la gazzetta titola così (riprendendo l'articolo del corriere che posto più sotto):

L'agente è disperato
"Non miravo a nessuno"


IL POLIZIOTTO
«Correvo, è partito un colpo
Non ho mirato a nessuno»

Piange isperato l'agente Luigi S., 31 anni. I suoi colleghi lo difendono: siamo abituati a tenere sempre la pistola in pugno


AREZZO — «Non ho mirato a niente, non ho puntato nessuno. Ero almeno a duecento metri, come avrei potuto? Il primo colpo l'ho sparato in aria e il secondo m'è partito mentre correvo, accidenti a me. Adesso lo so, sono rovinato». Piange disperato l'agente scelto Luigi S., 31 anni, nella caserma di Battifolle.

Intorno ha i suoi amici di sempre, i colleghi della Stradale, che lo confortano, gli dicono: «Stai tranquillo, non ti abbandoneremo». Magro, bassino, dodici anni di servizio, prima in Calabria, poi a Palermo, una carriera di lodi ed encomi bruciata in un attimo: «Avevo fatto tanto per riavvicinarmi alla mia famiglia, qui ad Arezzo...», aggiunge senza più un filo di voce il poliziotto del Sud.
Il magistrato lo sta aspettando in Questura, ma lui pensa solo ai suoi due figli piccoli che ha lasciato a casa. E alla moglie infermiera che poche ore prima aveva salutato, prima di andare a prendere servizio alle 6.30 in punto a Battifolle.

Piange sconvolto: «Così ho distrutto due famiglie, quella del ragazzo e la mia...». Dopo il primo colpo sparato in aria, secondo il regolamento, avrebbe dovuto rimettere nella fondina la pistola d'ordinanza, una Beretta 92 Sb. Ma lui non l'ha fatto, è stato imprudente: «Perché noi siamo abituati a correre nei campi per inseguire i rapinatori, i trafficanti di droga, i latitanti — lo difendono a spada tratta i suoi colleghi — e la pistola la teniamo in pugno». Stavolta, però, c'è scappato il morto.

«C'era appena stata la rissa tra i tifosi laziali e juventini, una rissa violentissima — raccontano in coro i poliziotti di Battifolle —. E, infatti, l'agente che era di pattuglia con Luigi sull'altro lato, vicino alle pompe dell'autogrill di Badia al Pino ovest, stava dando l'allarme-radio per far intercettare quelle macchine al casello di Arezzo. Dalla parte opposta, infatti, le auto dei tifosi stavano già ripartendo e Luigi, così, correva in parallelo al guard-rail per identificarne almeno il modello. Non lo diciamo per giustificarlo, ma per sottolineare che è stata una disgrazia.

Oltretutto il proiettile, per arrivare dall'altra parte, ha dovuto superare due guard-rail a tripla onda e la rete sul new-jersey centrale. Magari ha subìto anche una deviazione...».
Ci sono 8 autogrill lungo i 180 chilometri di A1 controllati dalla Polstrada di Battifolle (in tutto 40 operativi, 56 notti all'anno per ciascuno, 1.300 euro di stipendio medio e due anni di straordinari ancora non pagati) e ogni domenica, con gli ultrà, è una guerra: «Quindici giorni fa i tifosi della Salernitana hanno devastato l'area di servizio di Montepulciano — concludono i poliziotti —. Due autopattuglie da sole non possono fare niente».

Fabrizio Caccia

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 09:38
Io sono triste.
Triste e incazzato al tempo stesso.
Triste perchè se ne è andato un ragazzo più piccolo di me, che poteva essermi fratello, per motivi assolutamente ridicoli.
Triste perchè la morte di Gabriele passa in secondo piano e si pensa a vietare le tresferte, si pensa a chiudere tutto, si pensa a prendersela indistintamente con il mondo intero.
L'omicidio (perchè di omicidio si tratta, perchè non può essere un errore solo perchè è stato commesso da un poliziotto, che per altro correva e sparava senza motivo e poteva colpire chiunque passava in quel momento) viene preso a pretesto da tutti.
Indistintamente.
Dagli ultrà che non vedevano l'ora di dare addosso ai poliziotti, dai giornalisti subito pronti a dire che era una rissa tra untrà, quando Gabriele era tutto fuorchè ultrà.
Dalla polizia che vuole coglionarci dicendo che i colpi erano stati sparati in aria, e magari poi avevano colpito un sasso che si è frantumato in aria e ha colpito il collo di Gabriele che nel frattempo minacciava con un estintore in mano il poliziotto...

La totale mancanza di informazione seria, la totale omertà dietro questo episodio, a mio avviso riconducibile a un fatto di cronaca non sportiva, ha creato più danni che altro.

L'unico fatto certo è che Gabriele non verrà più a vedere la Lazio, e i cuoi cari continueranno a piangerlo chiedendosi perchè non c'è più, e chiedendo giustizia che mai ci sarà.
Tutto il resto, a mio avviso, dall'inutile e demagogico divieto di vietare le trasferte, a tutta la strumentalizzazione violenta anti-polizia che ne consegue, è relativo.

Ciao Gabriele.
Da ieri vola un'aquila nel cielo.

 
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  postato il 12/11/2007 alle 10:22
che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente

 

____________________
Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 10:39
Originariamente inviato da lolloso

che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente


Il calcio in questa storia non c'entra niente.
Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo.
Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo.
Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca?
L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta.
Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo.

Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza.
Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa.
Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì.
Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca.
Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto.
E intanto Gabriele è morto.

 
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Livello Giro




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  postato il 12/11/2007 alle 11:43
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da lolloso

che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente


Il calcio in questa storia non c'entra niente.
Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo.
Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo.
Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca?
L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta.
Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo.

Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza.
Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa.
Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì.
Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca.
Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto.
E intanto Gabriele è morto.


Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?...

 
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  postato il 12/11/2007 alle 11:44
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da lolloso

che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente


Il calcio in questa storia non c'entra niente.
Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo.
Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo.
Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca?
L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta.
Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo.

Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza.
Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa.
Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì.
Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca.
Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto.
E intanto Gabriele è morto.


Il "pistolero" è un ragazzo che ha sbagliato, involontariamente. Non ha ucciso qualcuno per sedare l'alterco, ha sparato in aria ed è accorso per vedere che succedeva, e nel farlo gli è partito un colpo.

Ma tutto è partito da cosa? Da una rissa tra tifosi di squadre diverse; no rissa, no spari in aria, no spari accidentali, no morte del ragazzo.
Se questo lo chiami strumentalizzare... a me sembra logica a me sembra che sia solo trovare la causa "a monte" (ma neppure tanto a monte) di quello che è successo.

Potevano litigare per un altro motivo? Esticaz.zi, scusa... ma che vuol dire? Tutto meno che casuale il fatto che la rissa sia nata da motivi pseudocalcistici: in Italia esiste l'odio tra tifoserie ed è quello che non può esistere, è quello che va estirpato, perché la fatalità non la puoi eliminare a priori, anzi devi mettere in conto che, proseguendo sullo stesso copione, ogni tanto ci scappi il morto.

Se non ci stai a metterlo in conto, allora chiedi che le cose cambino, per esempio eliminando dalla faccia della terra (almeno nella Nazione) il tifo organizzato.

Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione.

Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma.

Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse.


x vocelibera: no, guarda, se metti sullo stesso piano i fatti di Piazza Alimonda (e magari della scuola Diaz) a Genova con quest'ultima tragedia e la morte di Carlo Giuliani con quella di Gabriele...

 

[Modificato il 12/11/2007 alle 11:47 by rizz23]

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Livello Giro




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  postato il 12/11/2007 alle 11:47
Originariamente inviato da desmoblu

Anche fermare il campionato è inutile. La cosa da fare, e subito, è vietare il tifo organizzato, le trasferte multiple, i pullman e i treni. Si vuole andare allo stadio? Bene, ci vai da solo, con la famiglia, ci porti la ragazza. Ti compri i biglietti via internet e poi ti trovi là. Lo scriveva prima uno dei nostri moderatori, e sottoscrivo al 100%.

Poi attenzione..sul fatto di oggi ne sappiamo veramente troppo poco. Le prime testimonianze parlavano di rissa e spranghe, non di sfottò. Dicevano che i tifosi juventini erano riusciti a scappare e avevano chiamato la polizia. Questo non è un clima che mi porta a dire "ma che povero ragazzo", perchè se le cose stanno così (anche se le ricostruzioni sono contraddittorie) allora le responsabilità sono anche dei "poveri tifosi". Poi pare che sull'auto non sia stato trovato nulla, chissà se portato via da chi e quando. Tutto questo tenendo presente che la conferenza stampa del questore di Arezzo è stata ridicola, e non ha ricostruito proprio un bel niente.
Comunque è davvero troppo presto per parlare e fare congetture, ne sappiamo veramente pochissimo.


Quindi secondo te un ragazzo ke deve essere ipoteticamente (xkè di tale cosa parliamo) corretto merita un proiettile alla nuca??? dimmi ke stavi skerzando ti prego...è pazzesco!!!

 
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Livello Giro




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  postato il 12/11/2007 alle 11:53
Originariamente inviato da rizz23

Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da lolloso

che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente


Il calcio in questa storia non c'entra niente.
Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo.
Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo.
Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca?
L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta.
Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo.

Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza.
Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa.
Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì.
Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca.
Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto.
E intanto Gabriele è morto.


Il "pistolero" è un ragazzo che ha sbagliato, involontariamente. Non ha ucciso qualcuno per sedare l'alterco, ha sparato in aria ed è accorso per vedere che succedeva, e nel farlo gli è partito un colpo.

Ma tutto è partito da cosa? Da una rissa tra tifosi di squadre diverse; no rissa, no spari in aria, no spari accidentali, no morte del ragazzo.
Se questo lo chiami strumentalizzare... a me sembra logica a me sembra che sia solo trovare la causa "a monte" (ma neppure tanto a monte) di quello che è successo.

Potevano litigare per un altro motivo? Esticaz.zi, scusa... ma che vuol dire? Tutto meno che casuale il fatto che la rissa sia nata da motivi pseudocalcistici: in Italia esiste l'odio tra tifoserie ed è quello che non può esistere, è quello che va estirpato, perché la fatalità non la puoi eliminare a priori, anzi devi mettere in conto che, proseguendo sullo stesso copione, ogni tanto ci scappi il morto.

Se non ci stai a metterlo in conto, allora chiedi che le cose cambino, per esempio eliminando dalla faccia della terra (almeno nella Nazione) il tifo organizzato.

Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione.

Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma.

Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse.


x vocelibera: no, guarda, se metti sullo stesso piano i fatti di Piazza Alimonda (e magari della scuola Diaz) a Genova con quest'ultima tragedia e la morte di Carlo Giuliani con quella di Gabriele...



Non metto nulla sullo stesso piano nn mi sembra di aver detto questo...mi kiedo solo xkè...e cmq concordo...il pistolero ha fatto una cazzata diciamolo solo ke quell'atto è costato la vita di un ragazzo ke per quanto mi riguarda poteva essere un uomo perfetto anke migliore di me...nn si dovrebbe mai giudicare ciò ke nn si conosce...ma solo quello ke oggettivamente tutti vediamo sui tg e sui giornali da ieri...un consiglio leggetevi il blog di gabriele...ne vale la pena...nn mi sembra si tratti di una violento ultrà...anzi...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 11:59
Originariamente inviato da rizz23

Il "pistolero" è un ragazzo che ha sbagliato, involontariamente. Non ha ucciso qualcuno per sedare l'alterco, ha sparato in aria ed è accorso per vedere che succedeva, e nel farlo gli è partito un colpo.


rizz permettimi, il tutto è partito da una rissa...ma il ragazzo morto era in macchina che dormiva dopo la notte passata a fare il dj in discoteca.
La storia del proiettile volante che ha colpito un meteorite è rimbalzato a terra e dopo un triplo carpiato ha colpito il povero Gabriele non si può sentire...dopo il colpo in aria, tu poliziotto esperto rimetti la pistola nella fondina e non la impugni camminando.
Poteva colpire chiunque, anche una macchina che passava sull'autostrada, non si gioca con le pistole.

Originariamente inviato da rizz23
Ma tutto è partito da cosa? Da una rissa tra tifosi di squadre diverse; no rissa, no spari in aria, no spari accidentali, no morte del ragazzo.
Se questo lo chiami strumentalizzare... a me sembra logica a me sembra che sia solo trovare la causa "a monte" (ma neppure tanto a monte) di quello che è successo.
Potevano litigare per un altro motivo? Esticaz.zi, scusa... ma che vuol dire? Tutto meno che casuale il fatto che la rissa sia nata da motivi pseudocalcistici: in Italia esiste l'odio tra tifoserie ed è quello che non può esistere, è quello che va estirpato, perché la fatalità non la puoi eliminare a priori, anzi devi mettere in conto che, proseguendo sullo stesso copione, ogni tanto ci scappi il morto.
Se non ci stai a metterlo in conto, allora chiedi che le cose cambino, per esempio eliminando dalla faccia della terra (almeno nella Nazione) il tifo organizzato.


E certo, se uno viene investito la colpa è quella di aver attraversato la strada, non attraversavi, non ti mettevo sotto...come se in tutte le risse ci scappa sempre il morto, come se ad ogni attraversamento stradale ci sono incidenti.
L'odio tra tifoserie da qualche anno a questa parte, non so se frequenti lo stadio o meno, è andato scemando, lasciando il passo a curve chiaramente idendificate politicamente, che uniscono i loro sforzi per combattere la polizia e i carabinieri.
e quello di ieri è stato solo un pretesto.
Nemmeno il poliziotto sapeva i motivi della rissa, ma la prima cosa che è stata detta è che erano tifosi contro tifosi.

Originariamente inviato da rizz23
Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione.
Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma.
Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse.


Approccio critico dire che il calcio è malato?
Quando Gabriele è morto solo perchè stava seduto nel posto sbagliato nel momento sbagliato?
Strumentalizzare è fomentare odio, è prendere Gabriele come pretesto per assaltare caserme, è prendere Gabriele come pretesto per dire di chiudere tutto, di vietare le trasferte (come se gli ultrà di casa senza gli ospiti siano mansueti e non attacchino la polizia).
Questo tipo di strumentalizzazioni partono da una disinformazione totale, dal dire che il colpo è stato sparato in aria per poi rettificare, nel dire che il poliziotto è intervenuto per sedare una megarissa quando il poliziotto era a 100 metri e la rissa non c'era più.

p.s. i fatti del g8 c'entrano nel momento in cui se ad uccidere è un poliziotto si tratta di tragico errore, di fatalità... mentre quando a sparare è qualcun altro non si esita a parlare di omicidio.



 
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  postato il 12/11/2007 alle 12:00
Originariamente inviato da vocelibera
quell'atto è costato la vita di un ragazzo ke per quanto mi riguarda poteva essere un uomo perfetto anke migliore di me...nn si dovrebbe mai giudicare ciò ke nn si conosce...ma solo quello ke oggettivamente tutti vediamo sui tg e sui giornali da ieri...un consiglio leggetevi il blog di gabriele...ne vale la pena...nn mi sembra si tratti di una violento ultrà...anzi...


Ma nessuno ha detto che sia morto per propria colpa, perchè "se l'è cercata", o quanto meno non lo dico io.

Non è neppure colpa dei protagonisti dell'alterco, se l'alterco è partito, o almeno non eccessivamente responsabilità loro.

La colpa, la vera causa vanno ricercate in un sistema e in una cultura per cui picchiarsi per diverse appartenenze sportive è la normalità.

E siccome non si può cambiare questa mentalità in due giorni, in perfetto approccio incrementale (ahiahiahi...), sostengo che innanzi tutto va stroncato il tifo organizzato.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 12:04
Originariamente inviato da rizz23

La colpa, la vera causa vanno ricercate in un sistema e in una cultura per cui picchiarsi per diverse appartenenze sportive è la normalità.

E siccome non si può cambiare questa mentalità in due giorni, in perfetto approccio incrementale (ahiahiahi...), sostengo che innanzi tutto va stroncato il tifo organizzato.


Su questo sono totalmente daccordo.
Ma questo, con la morte di Gabriele non c'entra nulla.
E' completamente un altro discorso.

 
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  postato il 12/11/2007 alle 12:08
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da rizz23
Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione.
Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma.
Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse.


Approccio critico dire che il calcio è malato?
Quando Gabriele è morto solo perchè stava seduto nel posto sbagliato nel momento sbagliato?
Strumentalizzare è fomentare odio, è prendere Gabriele come pretesto per assaltare caserme, è prendere Gabriele come pretesto per dire di chiudere tutto, di vietare le trasferte (come se gli ultrà di casa senza gli ospiti siano mansueti e non attacchino la polizia).
Questo tipo di strumentalizzazioni partono da una disinformazione totale, dal dire che il colpo è stato sparato in aria per poi rettificare, nel dire che il poliziotto è intervenuto per sedare una megarissa quando il poliziotto era a 100 metri e la rissa non c'era più.


Direi che sono in disaccordo con tutto ciò che dici, ma siccome non sono Casaldi e tu non sei Felice , mi limito a contestarti quest'ultimo punto.

Non puoi mettere sullo stesso piano la strumentalizzazione dei tifosi di Bergamo, Milano e Roma, che chiedevano di fermare tutto quanto per falsa indegnazione per le colpe della Polizia, con cui sono in lotta perenne e arbitraria (su questo ti do ragione, tralasciavo che l'odio non è solo tra tifoserie, ma anche tra queste e la polizia, ma il discorso non si sposta di una virgola), con chi chiede di fermare tutto quanto perché si rende conto che non si può continuare a riempire gli stadi di gruppi organizzati di criminali che hanno come unico obiettivo spaccare teste di tifosi di un'altra squadra o di poliziotti.

Entrambe le categorie chiedono di fermare tutto: ma la prima (quella di Bergamo) attua una strumentalizzazione, la seconda riconosce in quello che è accaduto l'inaccettabile, l'ennesimo e forte segnale che le cose devono cambiare.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 12:17
Originariamente inviato da rizz23

Direi che sono in disaccordo con tutto ciò che dici, ma siccome non sono Casaldi e tu non sei Felice , mi limito a contestarti quest'ultimo punto.

Non puoi mettere sullo stesso piano la strumentalizzazione dei tifosi di Bergamo, Milano e Roma, che chiedevano di fermare tutto quanto per falsa indegnazione per le colpe della Polizia, con cui sono in lotta perenne e arbitraria (su questo ti do ragione, tralasciavo che l'odio non è solo tra tifoserie, ma anche tra queste e la polizia, ma il discorso non si sposta di una virgola), con chi chiede di fermare tutto quanto perché si rende conto che non si può continuare a riempire gli stadi di gruppi organizzati di criminali che hanno come unico obiettivo spaccare teste di tifosi di un'altra squadra o di poliziotti.

Entrambe le categorie chiedono di fermare tutto: ma la prima (quella di Bergamo) attua una strumentalizzazione, la seconda riconosce in quello che è accaduto l'inaccettabile, l'ennesimo e forte segnale che le cose devono cambiare.


Il disaccordo fa parte del dialogo, ci mancherebbe altro.

Il mio dubbio nasce dal fatto che si è voluto da subito dire che il morto c'è scappato per colpa di una megarissa e che a morire è stato un tifoso.
Niente giustifica le reazioni come quelle di bergamo o come quelle di roma di ieri (dove ti faccio presente che ultrà che tendenzialmente dovevano scontrarsi si sono uniti verso quello che è il nemico comune).

I gruppi ultrà sono alla frutta, ieri gli è stato dato il pretesto per uscire nuovamente allo scoperto.
Da mesi i capi degli irriducibili sono ai domiciliari e c'è un processo in corso, i capi dei gruppi milanisti sono stati arrestati, così come quelli del napoli (dove però c'è una realtà interna molto diversa e molto più pericolosa...si prala di camorra).
Quindi gli ultrà, o chiamali teppisti o terroristi erano con le spalle al muro.
Ieri hanno rialzato la china, e purtroppo credo sia solo l'inizio.
Il tutto per andare contro la polizia.
Sì, questa è strumentalizzazione, ma il calcio non sono loro.
Il calcio è altro.
E, sarò stucchevole, ma quello che è successo ieri col calcio non ha niente a che vedere.

 
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  postato il 12/11/2007 alle 12:28
Originariamente inviato da Serpa
il calcio non sono loro.
Il calcio è altro.


Esatto.

Quindi troviamo la maniera di eliminarli dal calcio...

Comunque comprendo e appoggio la tua volontà di non derubricare l'accaduto solo come "morte accidentale in rissa tra tifosi": il poliziotto ha le proprie responsabilità, come ha del resto ammesso, e nelle sedi opportune dovrà darne conto.

Ma in sede di analisi, quando si vuole andare a vedere come non solo questa morte potesse essere evitata, ma anche come se ne possano evitare altre in futuro, allora il ragionamento secondo me deve andare aldilà dello sparo e della mano che l'ha fatta partire e riconoscere che il problema "a monte" è quello di un tifo malsano, che fa scattare risse in autogrill, accoltellamenti ai piedi degli stadi, ricatti a società e città.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 14:09
Originariamente inviato da vocelibera

Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?...


altro ORRORE!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/11/2007 alle 14:35
Originariamente inviato da EugeRambler

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Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?...


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Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.

 

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  postato il 12/11/2007 alle 14:57
No ma io dico ,ma che razza di discorsi state facendo ...? sospendere le trasferte ,chiudere le curve ....ma veramente non capisco ....


Ragazzi io vi inviterei a riflettere su due punti .

1- Il servilismo dei giornalisti , servi dei potenti che stanno facendo di tutto per chiedere stadi vuoti, divieti di trasferte ecc. quando c'è il comunicato ufficiale della questura che dice chiaramente che i poliziotti non avevano manco capito che la lite era avvenuta tra tifosi (non ultras...). Aggiungo poi che su un TG della rete pubblica, (italia 1 )intorno ad ora di pranzo, i sopracitati giornalisti chiavi dei potenti avevano dipinto Gabriele come il peggior teppista di Roma e dicevano che ad uccidere fosse stato uno juventino .
Inoltre non si pone l'accento su un episodio gravissimo: un tutore dell'ordine pubblico (bella battuta) che si permette il lusso di sparare un colpo di arma da fuoco da una carreggiata ad un'altra di un'autostrada. Folle!! Eppure nessuno ha detto niente (o quasi), hanno puntato l'indice contro gli episodi di Bergamo, Roma e Taranto!

2- Il comportamento dello stato che sta scivolando nel ridicolo, con politici e ministri che stanno provando a togliersi il problema con dichiarazioni ridicole . Ad Arezzo ad esempio si impedisce a qualsiasi organo di stampa di fare domande, affidando tutto ad un comunicato,di cosa avrete paura ..? Un ministro dell'interno sempre più vergognoso nel suo comportamento, che è capace solo di dire che è stato un colpo accidentale, un incidente, un caso, invece di pensare a dimettersi per evidente incapacità a gestire la situazione del paese (la notizia di oggi si unisce ai tanti delitti delle ultime settimane)

Se l'itaglia (si con la G) è diventato un paese invivibile è perchè nei decenni in cui siamo scivolati nel baratro ci sono sempre le solite facce: da Andreotti ad Amato, da Matarrese ad Abete (per parlare di calcio). ma ahimè sono convinto che questa ennesima tragedia servirà solo per buttare la croce addosso ai soliti noti...

Altre piccole osservazioni

1- Si potevano rinviare tutte le partite per lutto. Quei dieci minuti di ritardo sono stati una presa per i fondelli. E non mi dite che ci sono stati motivi di ordine pubblico perchè se hanno rinviato una partita nello stadio più capiente d'Italia con due tifoserie gemellate (di cui una anche pesantemente colpita dal lutto), potevano benissimo mandare a casa senesi e livornesi, viola e cento udinesi, ecc. ecc.
2- Nel basket, in tutti i campi (anche minori) hanno osservato un minuto di silenzio. Nel calcio no (!)
3- La reazione di Bergamo, Roma e Taranto era inevitabile, specialmente quando si dicono certe cose in TV (e non a caso la RAI è stata una degli obiettivi degli attacchi). Chi si è meravigliato degli incidenti è una persona che fino ad ora ha avuto (e forse avrà) le fette di prosciutto davanti agli occhi...

E poi Gabriele non era ultras, ma aveva la Lazio nel cuore e nel sangue...come "semplice tifoso"...disposto a sobbarcarsi Roma-Milano-Roma per stare vicino a quei colori che così tanto amava. Perchè si deve parlare di stadi chiusi, divieto di trasferte e altre castronerie quando l'episodio che ha scatenato il tutto non ha nulla a che fare con gli ultras? La loro reazione, violenta (e forse non condivisibile) è inevitabile. Hanno mangiato "merda "(scusate la parola ) per mesi e mesi quando solo loro avevano hanno capito l'inutilità di decreti astrusi che solo menti astruse potevano partorire.

VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!

Itaglia...il paese di pulcinella!

Da domani voglio i tornelli agli autogrill e i biglietti autostradali nominali!!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 15:01
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Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.


siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/11/2007 alle 15:11
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Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.


siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare.


Guarda, a proposito di idee, io ormai mi sono convinto che viviamo in un paese talmente di mer.da (indipendentemente poi dal colore politico che ci governa) che ormai ho perso ogni speranza che le cose possano cambiare. In ogni campo della società. Ho 34 anni e cerco di vivere la mia vita nel modo più tranquillo possibile, quasi con la testa nella sabbia per non vedere o sentire quello che succede intorno.

 

[Modificato il 12/11/2007 alle 15:35 by rizz23]

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/11/2007 alle 15:14
Poi alla fine l'importante è trovarsi in cima a qualche montagna, fare festa e vedere passare i corridori....

 

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  postato il 12/11/2007 alle 15:38
criab, il tuo sfogo è comprensibile, ma passava un tantino il segno...

Cerchiamo di mantenerci su dei toni accettabili, pur nell'indignazione, grazie.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/11/2007 alle 15:41
Originariamente inviato da rizz23

criab, il tuo sfogo è comprensibile, ma passava un tantino il segno...

Cerchiamo di mantenerci su dei toni accettabili, pur nell'indignazione, grazie.


Boh...se lo dici tu...

 

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IL CINGHIALE DEL PEDALE

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 12/11/2007 alle 16:04
cordoglio per la morte del ragazzo... ma perchè c'è stata la rissa? perchè ci sono dei cretini frustrati che per sentirsi uomini devono insultare i tifosi delle altre squadre... in questo caso quelli che, presumo, hanno attacato i laziali... quello che è successo è una conseguenza... il calcio va FERMATO... per me il tifo è il SOLO INCITAMENTO... gli sfottò già non mi piacciono, però questo fa parte della mia natura e forse non c'entra molto col calcio
 
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Livello Tour




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  postato il 12/11/2007 alle 17:08
Originariamente inviato da Padova Style

No ma io dico ,ma che razza di discorsi state facendo ...? sospendere le trasferte ,chiudere le curve ....ma veramente non capisco ....


Ragazzi io vi inviterei a riflettere su due punti .

1- Il servilismo dei giornalisti , servi dei potenti che stanno facendo di tutto per chiedere stadi vuoti, divieti di trasferte ecc. quando c'è il comunicato ufficiale della questura che dice chiaramente che i poliziotti non avevano manco capito che la lite era avvenuta tra tifosi (non ultras...). Aggiungo poi che su un TG della rete pubblica, (italia 1 )intorno ad ora di pranzo, i sopracitati giornalisti chiavi dei potenti avevano dipinto Gabriele come il peggior teppista di Roma e dicevano che ad uccidere fosse stato uno juventino .
Inoltre non si pone l'accento su un episodio gravissimo: un tutore dell'ordine pubblico (bella battuta) che si permette il lusso di sparare un colpo di arma da fuoco da una carreggiata ad un'altra di un'autostrada. Folle!! Eppure nessuno ha detto niente (o quasi), hanno puntato l'indice contro gli episodi di Bergamo, Roma e Taranto!


Purtroppo le persone non sono onniscenti; nei primi momenti, come spesso accade, le situazioni non sono chiare (nessuno aveva capito l'11 sett 2001 cosa stava succedendo), motivo in più per tirare un respiro e aspettare notizie, non certo per scendere in piazza a manifestare dietro a striscioni di abominevole contenuto. In secondo luogo nessuno vuole nascondere la tragica fatalità di quanto è accaduto ma le forze dell'ordine (e non ci trovo niente da ridere nel loro nome) sono un'istituzione dello stato e come tali vanno tutelate sempre e comunque; il singolo agente pagherà per le sue, eventuali e sentenziate, colpe. I tifosi non sono tutti ultras, bene i tutori dell'ordine non sparano tutti alla cieca.


2- Il comportamento dello stato che sta scivolando nel ridicolo, con politici e ministri che stanno provando a togliersi il problema con dichiarazioni ridicole . Ad Arezzo ad esempio si impedisce a qualsiasi organo di stampa di fare domande, affidando tutto ad un comunicato,di cosa avrete paura ..? Un ministro dell'interno sempre più vergognoso nel suo comportamento, che è capace solo di dire che è stato un colpo accidentale, un incidente, un caso, invece di pensare a dimettersi per evidente incapacità a gestire la situazione del paese (la notizia di oggi si unisce ai tanti delitti delle ultime settimane)

Se l'itaglia (si con la G) è diventato un paese invivibile è perchè nei decenni in cui siamo scivolati nel baratro ci sono sempre le solite facce: da Andreotti ad Amato, da Matarrese ad Abete (per parlare di calcio). ma ahimè sono convinto che questa ennesima tragedia servirà solo per buttare la croce addosso ai soliti noti...


Fa piacere constatare come l'antipolitica adesso sia il pretesto per ogni rivendicazione, saranno sempre le stesse faccie eppure l'unica faccia nuova degli ultimi 15 anni e l'uomo più disprezzato d'Italia (con la l e la maiuscola). Detto questo un ministro non deve dimettersi per un incidente e se di incidente non si tratta ci sarà tempo e modo per stabilirlo; in ogni caso questo bisogno disperato di trovare un capro espiatorio o, peggio ancora, un colpevole favorisce quei gruppi che vedono nello Stato il proprio oppositore



Altre piccole osservazioni

1- Si potevano rinviare tutte le partite per lutto. Quei dieci minuti di ritardo sono stati una presa per i fondelli. E non mi dite che ci sono stati motivi di ordine pubblico perchè se hanno rinviato una partita nello stadio più capiente d'Italia con due tifoserie gemellate (di cui una anche pesantemente colpita dal lutto), potevano benissimo mandare a casa senesi e livornesi, viola e cento udinesi, ecc. ecc.


La scelta di rinviare Inter Lazio è nata dalla rischiesta dei giocatori e del presidente laziale. Nessuna istituzione ha deciso di rinviare la partita, si è solo accolta una legittima richiesta di tesserati. La altre partite si sono, giustamente, giocate poichè non vi erano situazioni di pericolo e il rinvio sarebbe stata una forma punitiva che poteva dare il pretesto per l'aggravarsi della situazione (i casi di disordini peggiori si sono infatti manifestati proprio dove le partite non si sono giocate).


2- Nel basket, in tutti i campi (anche minori) hanno osservato un minuto di silenzio. Nel calcio no (!)


Nel calcio c'è la pessima abitudine di usare il minuto di silenzio solo per far sentire più farte i cori dei pochi facinorosi. Un minuto pieno di canti contro le forze dell'ordine non era quello di cui avevamo bisogno ieri pomeriggio.


3- La reazione di Bergamo, Roma e Taranto era inevitabile, specialmente quando si dicono certe cose in TV (e non a caso la RAI è stata una degli obiettivi degli attacchi). Chi si è meravigliato degli incidenti è una persona che fino ad ora ha avuto (e forse avrà) le fette di prosciutto davanti agli occhi...


Le reazioni che ci sono state nel pomeriggio e nella serata hanno solo dimostrato come, alla stato attuale delle cose, serve solo un pretesto, qualsiasi esso sia, per scatenare la violenza. Una larga parte del popole delle curve cerca ogni domenica lo scontro per innalzare il proprio rango. A Bergamo i tifosi volevano far vedere che nello stadio comandano loro; dargli ascolto è stato l'unico vero motivo di imbarazzo perchè li si è innalzati a interlocutore con cui trattare anzichè trattarli come devono essere trattati: gruppi di ribelli da reprimere.


E poi Gabriele non era ultras, ma aveva la Lazio nel cuore e nel sangue...come "semplice tifoso"...disposto a sobbarcarsi Roma-Milano-Roma per stare vicino a quei colori che così tanto amava. Perchè si deve parlare di stadi chiusi, divieto di trasferte e altre castronerie quando l'episodio che ha scatenato il tutto non ha nulla a che fare con gli ultras? La loro reazione, violenta (e forse non condivisibile) è inevitabile. Hanno mangiato "merda "(scusate la parola ) per mesi e mesi quando solo loro avevano hanno capito l'inutilità di decreti astrusi che solo menti astruse potevano partorire.


Fare 1000km di strada o organizzare cori e coreografie non da nessun diritto speciale al tifoso. Prima si capisce questo concetto prima si comprende che i decreti degli ultimi mesi sono l'unica strada percorribile per uscire dal pantano i cui si è arenato il calcio. L'unico diritto del tifoso è comprare il biglietto e godersi la partita alla stadio, è diritto di tutti i cittadini invece sapere che i luoghi dove si va a vedere la partita sono sicuri perchè tutelati da forze dell'ordine con il diritto di utilizzare qualsiasi mezzo ritengano opportuno per mantenere questo ordine.


VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!

Itaglia...il paese di pulcinella!

Da domani voglio i tornelli agli autogrill e i biglietti autostradali nominali!!!!


Si vergogna, vergogna, vergogna.

Vergogna per ciò che è successo a Bergamo, vergogna per ciò che è successo a Roma e vergogna per chi vede resonsabilità solo da una parte senza riconoscere le proprie.

Io sto con Admin.

Si devono chiudere immediatamente le curve, si devono proibire immediatamente le trasferte, si devono dare mezzi di repressione efficienti alle forze dell'ordine e si deve garantire la punibilità dei violenti in maniera tale da fornire un vero effetto deterrente.

Il diritto di 40000 tifosi autentici di vedere una partita vale più di qualsiasi diritto rivendicato dal popolo della curva.

 

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Come si dice a Varese, questo è il momento in cui o si caga o si lascia libero il gabinetto.
Ivan Basso (ciclismo)

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/11/2007 alle 17:21
Il problema è che ormai la faccenda ultrà è diventata un cancro allo stato terminale....difficile rimuoverlo...non si è mai curato adeguatamente prima, si è lasciato crescere e questi sono i risultati. Secondo me irreversibili allo stato attuale delle cose.

 

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Livello Tour




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  postato il 12/11/2007 alle 17:25
Riprendo il tuo esempio: per combattere il cancro spesso si fa del male al paziente, è doloroso ma necessario se non ci si vuole rassegnare a perdere la partita.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/11/2007 alle 17:27
Originariamente inviato da criab

Il problema è che ormai la faccenda ultrà è diventata un cancro allo stato terminale....difficile rimuoverlo...non si è mai curato adeguatamente prima, si è lasciato crescere e questi sono i risultati. Secondo me irreversibili allo stato attuale delle cose.



no, si può rimuovere ma ci vuole una dura presa di posizione da parte delle autorità

 

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io sono un saavvvoonnnéééésse

Un uomo solo al comando... la sua divisa è bianco-celeste... il suo nome è Fausto Coppi
CAMPIONE DEL MONDO FANTACICLISMO CICLOWEB 2008 vincitore del Giro del Piemonte, MEDAGLIA DI BRONZO alla crono mondiale

FANTACICLISMO CICLOWEB 2009
DOPPIETTA AMSTEL GOLD RACE - FRECCIA VALLONE
VINCITORE CLASSICA DI AMBURGO,VINCITORE MEMORIAL CIMURRI, innumerevoli piazzamenti

FANTACICLISMO CICLOWEB 2010
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 17:34
Non è facile (per me) parlare di queste cose.
Vedo comunque che è molto facile (per tanti) sparlare e (sic) anche a sproposito.
Oggi leggendo tante cose (sia qui sul forum che sulla carta stampata) ho scoperto che i poliziotti "NON" possono sbagliare e se l'ordine pubblico va a ramengo è colpa loro.
E' colpa loro anche che ci siano migliaia di ....(autocensura).... che fanno quello che che gli pare e, anche se li arrestano, sono praticamente impuniti (ai voglia a spiegare "aisotuttoio" che la responsabilità penale è soggettiva e perciò il poliziotto si sa chi è mentre nella massa vai a capire chi è stato a far qualsiasi cosa).
Ieri (e non solo ieri) migliaia di persone, in barba a qualsiasi regola di civiltà e di quello che caspita volete, hanno messo a ferro e fuoco strutture e mezzi e, sfortunatamente (sic), quasi nessuno ne pagherà le conseguenze.
Il povero poliziotto invece lui no, lui non può nascondersi dietro un passamontagna, lui non può sbagliare.
Lui è uno sbirro infame e già solo per questo è colpevole di tutti i mali del mondo e per tutto questo tanti giustificano (io non lo giustificherò MAI) tutto quello che è successo sia ieri che tante alte volte.
Sono schifato.

Io sono un Italiano onesto.
Io sto con la Polizia e non con i delinquenti.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/11/2007 alle 17:45
Originariamente inviato da EugeRambler

Originariamente inviato da criab

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Originariamente inviato da vocelibera

Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?...


altro ORRORE!


Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.


siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare.


ORRORE!

@ Criab: Nella frase sottolineata non vuoi mica dire che la morte di Carlo Giuliani è una conseguenza delle azioni di quel ragazzo? Ovvero che "se l'è cercata"?
Dimmi di no, ti prego.
(Lo so, sono OT)

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/11/2007 alle 17:54
Originariamente inviato da stress


Io sono un Italiano onesto.
Io sto con la Polizia e non con i delinquenti.



credo tu abbia sintetizzato in queste 2 righe quello che decine di milioni di persone pensano.

 

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  postato il 12/11/2007 alle 18:08
Originariamente inviato da vocelibera

Originariamente inviato da desmoblu

Anche fermare il campionato è inutile. La cosa da fare, e subito, è vietare il tifo organizzato, le trasferte multiple, i pullman e i treni. Si vuole andare allo stadio? Bene, ci vai da solo, con la famiglia, ci porti la ragazza. Ti compri i biglietti via internet e poi ti trovi là. Lo scriveva prima uno dei nostri moderatori, e sottoscrivo al 100%.

Poi attenzione..sul fatto di oggi ne sappiamo veramente troppo poco. Le prime testimonianze parlavano di rissa e spranghe, non di sfottò. Dicevano che i tifosi juventini erano riusciti a scappare e avevano chiamato la polizia. Questo non è un clima che mi porta a dire "ma che povero ragazzo", perchè se le cose stanno così (anche se le ricostruzioni sono contraddittorie) allora le responsabilità sono anche dei "poveri tifosi". Poi pare che sull'auto non sia stato trovato nulla, chissà se portato via da chi e quando. Tutto questo tenendo presente che la conferenza stampa del questore di Arezzo è stata ridicola, e non ha ricostruito proprio un bel niente.
Comunque è davvero troppo presto per parlare e fare congetture, ne sappiamo veramente pochissimo.


Quindi secondo te un ragazzo ke deve essere ipoteticamente (xkè di tale cosa parliamo) corretto merita un proiettile alla nuca??? dimmi ke stavi skerzando ti prego...è pazzesco!!!

Ho forse parlato di "correzione"? Ho detto "meritava un proiettile alla nuca" (o collo che sia)? No. Ho detto piano coi paragonie le ricostruzioni, piano col dire tutti innocenti è arrivato il pistolero e ha ucciso, perchè- come ricordava rizz più sopra- la rissa c'è stata, la violenza pure, si parlava di spranghe. Questo non vuol dire "giusto che ci sia scappato il morto", ma due cose: 1) aspettiamo a parlare di santi e diavoli e (soprattutto) 2)ne sappiamo DAVVERO troppo poco. Prudenza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2007 alle 20:20
Sulla giornata di ieri alcune riflessioni, prima di tutto provo immensa tristezza, periodicamente si ripetono fatti di una gravità inaudita degne di un paese incivile.

Sulla morte del ragazzo, prima di tutto bisogna accertare i fatti senza cercare di coprire nessuno, se c'e' stata negligenza, superficialità è giusto che il poliziotto che ha sparato venga molto severamente punito, il fatto che rappresenti le forze dell'ordine non può giustificare in nessun modo l'utilizzo delle armi con leggerezza ... se la ricostruzione dei fatti è quella delle ultime ore, e cioé che ha sparato ad altezza uomo senza nessuna necessità oggettiva, beh allora mi spiace ma deve essere condannato con la massima severità, per questa leggerenza ha spezzato la vita di un ragazzo e della sua famiglia.

Quello che è successo dopo, non mi sento neanche di commentarlo ... alla stupidità umana non c'e' limite anche se le colpe di quanto succede sono molto più profonde rispetto al condannare alcuni facinorosi.





 
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Under 23




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  postato il 12/11/2007 alle 20:27


Ciao a tutti....
ieri mi sono trovato in mezzo ai casini di Milano con gli attacchi degli ultrà (anche se bisognerebbe chiamarli in altro modo....) verso i cameramen, i fotografi ed i giornalisti.....
Avrebbero molto queste persone da imparare dai veri tifosi, quelli di ciclismo....
Vuoi mettere al Giro, al Tour, al mondiale.... appena ti fermi con la macchina e vedono che stai lavorando per fare un reportage sul ciclismo ti offrono da bere e da mangiare....
Allo stadio, quando ti va bene, ti becchi degli insulti....!!!
Ieri, oltre agli insulti sono volate, verso chi stava lavorando, bottiglie di vetro, bulloni, sassi, lattine piene ed una transenna.....

Imparate cosa è il vero tifo dai tifosi di ciclismo!!!!
Paolo


 
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