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Autore: Oggetto: Hanno ucciso un poliziotto... un tifoso... e il calcio che fa?

Livello Fausto Coppi




Posts: 3270
Registrato: Jul 2005

  postato il 03/02/2007 alle 13:43
Originariamente inviato da EugeRambler

Originariamente inviato da riddler

Oltretutto teniamo presente una cosa: lo stadio Massimino è totalmente inadeguato anche per la serie C figuriamoci per la serie A...
Si doveva e si dovrebbe fare uno stadio al di fuori della città si diceva nella piana di Catania, ma alla fine i fondi del comune non ci sono (sappiamo che sono stati e sono tutt'ora sperperati) quindi non ci sarà mai uno stadio adeguato.


sai massimo, secondo me il problema dello stadio interviene in maniera quasi irrilevante.

in casi come quello di ieri sera, non è lo stadio ad essere inadeguato, bensì le teste di chi li frequenta al solo scopo di delinquere.

e poi, forse a questo punto, il motivo della morte di un Uomo è secondario. resta solo l'amarezza.


Siamo d'accordo i teppisti certo vanno pure in uno stadio isolato dalla cità, però bisogna vedere se in quel caso potrebbero essere circoscritti, invece nel caso di ieri potevano sgattaiolare coi motorini per le vie della città e magari mettendo in pericolo anche altre persone...
Oltretutto nella zona di Piazza spedini dove è successo il fatto c'è molta gente che ci abita e che non ha nulla a che fare con il calcio e s'è travata suo malgrado ad assistere a una guerra, immagina bambini o persone anziane che si trovavano nelle palazzine, cosa potevano provare?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 03/02/2007 alle 14:00
allontanare gli stadi dalle città, controllare le vie di fuga, ma stiamo parlando di impianti sportivi o di carceri o basi militari?
Il problema a sto punto non è solo che certe tifoserie hanno perso di vista i concetti di sport e di tifo?

 

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Niente fremiti di gioia. Niente ebbrezza della vittoria.
La mèta raggiunta è già superata
Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà.
Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
sempre vicina e sempre fuggente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 14:10
Originariamente inviato da mont ventoux

La divisione fra calcio e ciclismo è innanzitutto culturale, caro Marco83 perchè ben altro e il livello e la cultura dell'appassionato o del praticante di ciclismo.

Caro Mont Ventoux, in linea generale potevo anche essere d'accordo con te fino a qualche mese fa (anche se, in linea puramente teorica, anche l'appassionato di ciclismo è immerso in quella melma che la società civile è diventata oggi). Pur essendo la violenza nel ciclismo praticamente inesistente, dallo scoppio di OP il sistema-ciclismo, grazie soprattutto alla scelleratezza di alcuni suoi dirigenti, sta diventando marcio esattamente come è il sistema-calcio da diversi anni. Così è come la vedo io, perlomeno...

E i media generalisti che sono soliti incensare il calcio e tutti i suoi eroi e che negli ultimi anni si interessano di ciclismo solo per parlare di doping alimentando nell'uomo della strada l'idea che il mondo del ciclismo sia l'inferno dello sport mentre altrove regna la lealtà e la correttezza, hanno molto poco da blaterare sugli eccessi e le esasperazioni del pianeta calcio e del modo in quale lo vivono i tifosi, e hanno invece molto da starsene zitti e pensare a quanto hanno stancamente alimentato l'epopea di uno spettacolo falso che non ha niente a che spartire con gli ideali di un bambino che gioca a pallone per divertirsi.

Sono d'accordo, anche se - come spesso sottolinea Marco Grassi, non credo che di sport vero - perlomeno ad alti livelli - ne esista ancora molto.

E la visione aziendalista non casca dal cielo, le squadre di calcio sono imprese quotate in borsa per fare profitti o per spartirsi la torta dei diritti televisivi o gli introiti del merchandising.
E queste sono strategie deliberate, l'affarismo conta nel calcio molto più dei risultati non per caso, ma perchè ai padroni delle squadre di calcio interessa l'investimento finalizzato al ritorno economico, se ne fregano se la bandiera e giallorossa, bianconera o rossonera.

Se leggi bene il mio precedente intervento, non nego la visione aziendalista, ma mi pongo la domanda se tale concezione del mondo del calcio sia corretta, allo stato attuale delle cose. Secondo me non lo è, per gli stessi motivi che citi tu.

E i calciatori sono in buona parte dei mercenari che vanno dal miglior offerente, ma fanno i professionisti e i loro conti in tasca, e su questo non posso dire nulla.
La cosa grave è che invece i tifosi e gli ultras credono che chi gestisce il calcio lo faccia in base all'attaccamento al colore della squadra, pensano che il risultato sportivo sia inseguito come fine a sè stesso sia pure in un'ottica di dare visibilità agli sponsor, ne fanno questione di orgoglio personale e di rivalsa sugli altri, devono assolutamente primeggiare grazie alla loro squadra per non sentirsi da meno degli altri tifosi.

Quoto.

E non si accorgono di essere presi solamente in giro da un branco di petrolieri, palazzinari, imprenditori e banchieri...se ritenete il calcio uno spettacolo, godetevolo in maniera disinteressata, se invece ne fate una questione privata, e cosi è per la gran parte del popolo calcistico, vuol dire proprio che i morti e le tragedie sono da mettere nel conto.

Io sono appassionato di calcio, non me ne vergogno (anzi) e non accetto di mettere da parte la mia fede calcistica per colpa di 4 imbecilli che peraltro non sono nemmeno tifosi, ma dei veri e propri delinquenti. Il calcio inteso come sport mi interessa e continuerà ad interessarmi, nonostante di vero ci sia rimasto poco nel mondo del calcio e dello sport in generale, come dicevo poco sopra. E' il sistema che ruota attorno a questo sport che, ahimè, puzza come una fogna a cielo aperto. E di questo non posso che dispiacermi, altro che essere malcelatamente soddisfatto.

Vabè, meglio che vada a vedermi il 6 Nazioni di rugby, così mi svago un po'.
Ciao!

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 03/02/2007 alle 14:28
Amo lo sport, sia praticarlo che guardarlo, è da sempre una componente importante della mia vita sociale, di divertimento, di benessere fisico e spirituale. Amo soprattutto il calcio e il ciclismo e immaginate come possa sentirmi dopo l'ennesima mazzata. Ho superato a fatica il dramma di Pantani e mi sono riappassionato al mondo delle corse, mi sono preso un anno sabbatico dal calcio dopo che la mia squadra (il Bologna) è stata mandata sull'orlo del fallimento da un orda barbarica di truffaldini e quest'anno ero tornato a vedere le partite solo per il gusto di provare piacere nel vedere un bel tiro, un colpo di tacco, un lancio di 50 metri, un volo del portiere all'incrocio dei pali... e mi trovo davanti una barbarie infinita di gente che va allo stadio solo per fare casino, un mio coetaneo che perde la vita e lascia una famiglia mentre sta lavorando... non so cosa pensare, ho sentito poco fa Pancalli alla radio ammettere onestamente che "dobbiamo fare qualcosa ma... non sappiamo più cosa fare!". Nemmeno io so più cosa fare. E quindi prego i parrucconi dell'UCI e tutti coloro che provano a governare lo sport della bici... almeno voi, dico VOI, provate a farvi venire qualche buona idea.
 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 15:19
beh Il Giro non avrà la concorrenza del campionato quest'anno.
Scemate a parte credo sia giunto il momento che i club inizino a prendersi le loro serie responsabilità.è facile guafagnare cosi.Inizino pagare i poizziotti e i loro indennizzi vediamo se poi hanno interesse ad avere più tifosi...

 

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W Bartali!voglio tornare al ciclismo fatto di polvere, di mangiate, bevute di vin rosso ,respiri di sofferenza vera e viaggi di avventura e di sana follia

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Amministratore




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  postato il 03/02/2007 alle 15:36
Originariamente inviato da marco83

Io sono appassionato di calcio, non me ne vergogno (anzi) e non accetto di mettere da parte la mia fede calcistica per colpa di 4 imbecilli che peraltro non sono nemmeno tifosi, ma dei veri e propri delinquenti.



Marcolino, il problema è che non sono 4 imbecilli.
Sono i padri che inveiscono contro gli avversari dei figli.
Sono gli arbitri che devono andar via dai campi di provincia scortati dai carabinieri.
Sono quell'1% di tifosi che non contestano la società o l'allenatore o la squadra dopo 2 sconfitte. Ma il restante 99% lo fa.
Sono quei tifosi che intimidiscono i propri giocatori dopo 3 sconfitte, prendono a calci le loro auto, li minacciano fisicamente quando proprio non li picchiano.
Sono quello 0,5% di tifosi che se ti vedono con la sciarpa di un'altra squadra in casa loro non ti aggrediscono (verbalmente o anche fisicamente), ma il restante 99,5...
Sono quella stragrande maggioranza di tifosi a cui avessi sentito dire una volta: "Abbiamo perso, bravi gli avversari".
Sono quella stragrande maggioranza di tifosi che avessi visto una volta applaudire la propria squadra dopo una sconfitta, o dopo una retrocessione.
Sono quelli che, anziché evitarsi uno spettacolo che evidentemente trovano deprimente, vanno ugualmente allo stadio col solo scopo di contestare. Oppure lo fanno da casa, guardando la partita in tv e berciando continuamente contro l'allenatore.

No Marco, non sono 4 imbecilli.
Sono ormai un modo di fruizione del calcio che è diventato sistema, qui in Italia.
Non sono 4 imbecilli.

Alla larga.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 16:00
Mi sembra assurdo che i presidenti delle società, gli sponsor, i proprietari dei diritti televisivi e la stampa non si scatenino contro la FIGC per questa scelta. Mi auguro che le giornate di stop siano più di 1 e che si ripetano anche quando a morire è uno spettatore e non un poliziotto e quando il campo di battaglia è Milano o Torino.
La mia speranza poi è che chi la domenica vive per il calcio e non alza il sedere dal divano o non stacca l'auricolare dalle orecchie neppure per i propri figli, domani si accorga che sta benissimo senza le partite.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 16:13
temo le strumentalizzazioni di quella pescivendola della Ventura.Ma sicuramente non le darò nemmeno un minuto del mio tempo

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 16:16
Ma a cosa serve interrompere il campionato? Tra una o due domeniche riprenderà come sempre e capiteranno le stesse cose perchè non c'è la volontà da parte di nessuno di cambiarle.
Ricordate quella legge di un paio di anni fa che prevedeva l'interruzione delle partite in caso di fumogeni? Ebbene non è stata MAI applicata e lanci di fumogeni se ne contano ogni domenica.
E le nuove norme sui biglietti nominativi che risultati hanno portato? I bagarini continuano a vendere biglietti e fare i loro comodi anche se non ho ancora capito come. Dovevano inasprire le pene e invece i delinquenti escono subito dal carcere. Non c'è volontà di fare giustizia, è inutile lamentarsi di questi episodi e ancora più inutile e stupido sospendere i campionati.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 16:30
Secondo me il problema è il redicamento delle squadre sul territorio, la creazione di rivalità fra le città e all'interno della città stessa. In tutti gli sport in cui le squadre o gli atleti non sono legati al territorio gli episodi di violenza non esistono.
Si proponeva di radicare le squadre ciclistiche sul territorio. Sono sicuro che facendo così se al Giro del Lazio Khalilov perdesse dopo una volata ai limiti del regolamento si scatenerebbe una rissa ai livelli del calcio.
So che toglierebbe gran parte del fascino del calcio, ma l'unico modo per fermare la violenza sarebbe separare le squadre dalle città.

 
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  postato il 03/02/2007 alle 16:32
Questo è impossibile per il calcio. Essendo sport di squadra dove si gioca tutti assieme necessita di una sede di allenamento uguale per tutti. E questo crea appartenenza della squadra al territorio.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 16:36
Credo sia impossibile, l'unico modo che mi viene in mente e non so neppure se è questo quello che intendi, sarebbe far giocare una squadra sempre fuori dalla sua città, per esempio far giocare il Milan a Monza, poi a Varese, poi a Parma, a Vicenza, a Trento ecc. ecc. per tutta l'andata e il ritorno.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 16:39
E' chiaro che è un pò un utopia, però se le squadre non portassero più il nome della città e non avessero un loro stadio di casa sarebbero molto minori le risse.

Proporrei un metodo mutuato dal tennis, con società proprietarie degli stadi che acquistano le giornate dalla federazione e ospitano in un solo stadio tutte le pertite di una giornata, 3 il venerdì, 3 il sabato e 4 la domenica.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 16:48
Originariamente inviato da pedalando

io trovo sbagliato che la polizia venga impiegata e sacrificata
per dividere le tifoserie.
Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo,
le forze dell'ordine non interverranno.
A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso,
che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi.


no, le forze dell'ordine hanno il dovere di difendere tutti i cittadini, anche quelli che vanno allo stadio,
Andare allo stadio non è vietato dalla legge, quindi chi ci va ha diritto ad essere difeso come chi va a passeggio, chi va a teatro o da qualsiasi altra parte.
Se non si vogliono mandare i poliziotti a vigilare sui tifosi, allora non si deve nemmeno autorizzare lo svolgimento della partita: nel momento in cui questa autorizzazione si dà, il compito ed il dovere della pubblica sicurezza è ben chiaro.
Sarebbe assurdo il fatto che lo stato mi costringa ad andare in macchina con le cinture di sicurezza o col casco sul motorino per tutelare la mia salute, e poi se ne freghi altamente quando vado allo stadio.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 16:57
Sarebbe però giusto che a pagare le forze dell'ordine siano le società di calcio che di soldi ne hanno a palate e non lo Stato
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/02/2007 alle 17:02
Originariamente inviato da Lopi

Secondo me il problema è il redicamento delle squadre sul territorio, la creazione di rivalità fra le città e all'interno della città stessa.


Sinceramente non credo che sia questo il punto. Non siamo di fronte a baruffe tra tifosi che vengono alle mani per qualche presa per i fondelli un po' troppo spinta. Qui si tratta di delinquenti che agiscono in bande organizzate.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 17:12
Originariamente inviato da Frank VDB
Inoltre: perchè i contribuenti di tutta Italia debbono pagare i costi (ieri sera salatissimi) sostenuti dalle forze dell'ordine all'interno di una manifestazione costruita per garantire profitto ai vari attori del mondo del calcio? Se il calcio è un affare, bene, lo stadio è come un'azienda, per cui dovrebbe essere l'imprenditore a pagarsi la vigilanza.

Invece no, ieri sera 1500 agenti a presidiare lo stadio di Catania mentre poco lontano magari continuano indisturbati furti e delitti contro la gente normale.


forse perchè anche le società di calcio fanne parte dei contribuenti, e pagano le loro belle tasse, sia sui biglietti venduti che su qualsiasi altro introito.
Nel momento in cui lo stato non chiederà più di pagare le tasse su tutto ciò, allora sarà giusto che le varie società si facciano carico del servizio di pubblica sicurezza, ma non prima.
A quanto mi risulta, le tasse che la società paga sui propri incassi sono più che sufficienti a pagare gli straordinari ai vari agenti (non c'è nessuna riduzione del normale controllo in città per spostare più uomini allo stadio): quindi è improprio dire che tutto ricade sulla comunità, perchè lo stato dal punto di vista economico ha solo da guadagnarci dallo svolgimento di una partita.

Ricordiamo poi che parecchi incidenti avvengono fuori dallo stadio, cioè sul suolo pubblico, dove qualsiasi apparato di sicurezza privato non potrebbe avere il benchè minimo potere.

E' inutile che il ministro Amato strepiti e minacci di non mandare più i poliziotti alle partite: se pensa che un incontro di calcio sia un pericolo per la pubblica sicurezza, neghi l'autorizzazione allo svolgimento di esso.
Nel momento in cui dà questa autorizzazione, il negare l'intervento della forza pubblica sarebbe un venir meno ad un suo preciso dovere.

 

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Livello Mondiali




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  postato il 03/02/2007 alle 17:15
Sono perfettamente d'accordo con Admin...
personalmente spero nell'abolizione a tempo indefinito del calcio...esso è il veicolo attraverso cui i non-valori dell'attuale società italiana trovano la massima espressione...a tutti i livelli (giovanili o serie A, nord o sud, etc...).
A me cittadino non va di pagare ogni week-end migliaia di poliziotti per niente...che prendano in mano manganelli e idranti Moggi e Galliani e ci pensino loro.

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 17:18
Perchè se non ci fosse il calcio non esisterebbero i delinquenti?
 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 03/02/2007 alle 17:18
Originariamente inviato da marco79

Ma a cosa serve interrompere il campionato? Tra una o due domeniche riprenderà come sempre e capiteranno le stesse cose perchè non c'è la volontà da parte di nessuno di cambiarle.
Ricordate quella legge di un paio di anni fa che prevedeva l'interruzione delle partite in caso di fumogeni? Ebbene non è stata MAI applicata e lanci di fumogeni se ne contano ogni domenica.
E le nuove norme sui biglietti nominativi che risultati hanno portato? I bagarini continuano a vendere biglietti e fare i loro comodi anche se non ho ancora capito come. Dovevano inasprire le pene e invece i delinquenti escono subito dal carcere. Non c'è volontà di fare giustizia, è inutile lamentarsi di questi episodi e ancora più inutile e stupido sospendere i campionati.


ti rispondo postando quello che avevo scritto ieri sera intorno alle 22.30, nelle discussione co Massino/riddler e Laura Idril nel thread "Altri sport"

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Laura Idril

E' ufficiale adesso il blocco di tutti i campionati.

http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Catania/Primo_Piano/2007/02_Febbraio/02/Pancalli.shtml


dovrebbe essere a tempo indeterminato finchè non saranno prese misure serie per impedire fatti di questo genere.
Se è solo per questa domenica (come temo) non serve a niente: è solo fumo negli occhi.


Originariamente inviato da antonello64

purtroppo qualsiasi soluzione si adotti va sempre a cozzare contro gli interessi di qualcuno, questo fa si che tutto si riduca ad una pagliacciata.

Quando vedo onorevoli che insorgono contro la legge che estende la flagranza di reato a 48 ore per fatti accaduti nello stadio, quando vedo addirittura giornali lamentarsi dei controlli minuziosi disposti dal ministro dell'Interno perchè così aumentano le file e la gente è scoraggiata dall'andare allo stadio, quando vedo giocatori prendere pubblicamente le difese dei tifosi diffidati, allora concludo che non c'è soluzione a questo problema e non si troverà mai perchè non c'è la volontà di trovarla.

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 18:13
Originariamente inviato da Lopi

Secondo me il problema è il redicamento delle squadre sul territorio, la creazione di rivalità fra le città e all'interno della città stessa. In tutti gli sport in cui le squadre o gli atleti non sono legati al territorio gli episodi di violenza non esistono.
Si proponeva di radicare le squadre ciclistiche sul territorio. Sono sicuro che facendo così se al Giro del Lazio Khalilov perdesse dopo una volata ai limiti del regolamento si scatenerebbe una rissa ai livelli del calcio.
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Stai sbagliatament supponendo che tutti i tifosi siano della stessa città ma la realtà è diversa

 

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  postato il 03/02/2007 alle 18:14
leggo che alcuni vorrebbero la sospensione del campionato, o addirittura la radiazione del calcio, e allibisco......fermo restando che del calcio non me ne frega nulla, quando succede un O.P. qualsiasi ed anche per il ciclismo propongono la sospensione delle corse, non mandate costoro tranquillamente a quel paese?

Se si è coerenti, ed è anche la soluzione più logica, non si lascia che uno sport arretri davanti a dei teppisti; se non lo si è e si continua su questa logica, vuol dire che questa discussione prende la piega di Ultras del Ciclismo contro Ultras del Calcio

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 18:17
Ma poi perchè dobbiamo pagare noi i poliziotti per difendere le città,e non si parli di stadi nuovi servirebbero piuttosto zoo, da dei deliquenti mentre le società calcistiche guadagnano su ste fanfaroni cialtroni buoni a nulla?

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/02/2007 alle 18:31
Allo stadio Olimpico di Roma, Lazio-Inter il 20-12 2006 , dopo aver consegnato i biglietti e passati alle porte d'ingresso c'erano dei poliziotti sia uomini che donne. A me e mia figlia ci hanno mandato dalle donne, mio marito e figlio agli uomini, vi dico che ci hanno fatto svuotare tasche e borse e non solo, anche ai miei piccoli hanno aperto i zaini, tasche e fatto aprire i giubbotti, per non dirvi che gli hanno fatto aprire le buste delle merendine.
Secondo me, siamo stati fortunati quella sera per la sorveglianza che c'è stata, dovrebbe essere sempre così.

 

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To be a winner you must play hard and practice harder!!

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/02/2007 alle 18:35
Il problema è stato fuori dallo stadio non dentro

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 03/02/2007 alle 18:45
Originariamente inviato da laperla
...anche ai miei piccoli hanno aperto i zaini, tasche e fatto aprire i giubbotti, per non dirvi che gli hanno fatto aprire le buste delle merendine.


sono decenni che non entro in uno stadio, ma davvero siamo ridotti così? ... poliziotti che perquisiscono bambini? ... che aggettivi si possono usare al posto di 'oscenamente marcio' per questo ex-sport?

 

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PALMARES:
http://www.cycle-racing.com/winners/Rebellin.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Rebellin

email (scritta tutta al contrario) ti.orebil@zp.suicul

ti avverto! ... ti aspetterò solo per altri 111 anni ... poi me ne vado

 
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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Jun 2005

  postato il 03/02/2007 alle 19:05
Quella di mandare Galliani o Moggi immezzo agli ultras scatenati per cercare di calmarli sarebbe davvero una bella idea, peccato che non si realizzerà...scherzi a parte, neanch'io, che ho maturato un'avversione totale e un disinteresse se possibile ancora più grande intorno al pianeta calcio, propongo di chiuderlo.
Semplicemente bisognerebbe farla finita con questo calcio-religione di stato, bisognerebbe fare un concordato come quello che fu stipulato con la chiesa cattolica che sancì la laicità dello stato, per dire che lo stato italiano non è uno stato calciofilo, che c'è almeno una metà di italiani che non ne è minimamente affascinata, che si è rotta la palle di vivere in un paese nel quale il calcio con tutti i suoi interessi e i suoi affari riesce a far parlare di sè molto più di quanto faccia parlare il calcio giocato stesso, e che non è possibile avere in così totale disprezzo tutto il resto dello sport, quello vero. La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone.
Anzi tutti i media collaborano per accrescerle.
Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità.
Il calcio per salvarsi dovrebbe fare un profondissimo esame di coscienza, ma non per cercare di evitare che alla ripresa del campionato si verifichino situazioni come quella di ieri, ma per scendere dal piedistallo altissimo sul quale si è collocato grazie alla complicità di una cultura informativa succube e zerbina.
E in ogni caso a tutti i pallonari incalliti si meritano di trascorrere parecchie domeniche di autoconsumazione da astinenza.

 
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Livello Tour




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  postato il 03/02/2007 alle 19:12
mah sono esterrefatto, credo che l'unico modo per uscire da questa situazione sia di togliere spazio al calcio, e darne di più ad altri sport, cacchio in qualsiasi tg sportivo, il 95% delle notizie, a volte veramente futili, riguardano il calcio, basta e ora di finirla!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 19:20
Originariamente inviato da mont ventoux
La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone.
Anzi tutti i media collaborano per accrescerle.
Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità.


non è così.
Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza.
L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto?

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 20:00
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da mont ventoux
La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone.
Anzi tutti i media collaborano per accrescerle.
Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità.


non è così.
Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza.
L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto?


e' vero,pero'bisogna dare del tempo.con un'offerta piu' limitata mediatica del calcio dando spazio con una certa continuita' alle alte discipline forse lo sport del pallone potrebbe ritrovare una piu' consona dimensione nella nostra societa'.ridimensionamento anche mediatico.devo dire che da un po' di tempo le cose stanno prendendo una piega positiva da questo punto di vista.piu' attenzioni ad altri sport da parte della rai,ed anche la Gazzetta ,per esempio,non disdegna di riservare le prime pagine ad altri avvenimenti spotivi di una certa rilevanza,ma che sino a poco tempo fa venivano comunque posti in secondo piano.non voglio che il calcio scompaia,voglio solo che possa ritornare ad essere uno sport,prima di tutto.utopia?ho paura di si'...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 20:06
ragazi io coi miei amici ero li, in curva, vi racconterò tutto a breve, entro domani, avrete il mio resoconto, di tutto l'accaduto, sto bene per fortuna!un saluto a tutti gli utenti...
P.s il ciclismo è un vero sport!!!

 
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  postato il 03/02/2007 alle 20:09
Falchetto ieri sera eravamo, almeno io, un pò preoccupati. Sono contenta che stai bene!

 

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  postato il 03/02/2007 alle 20:16
Originariamente inviato da mont ventoux

Quella di mandare Galliani o Moggi immezzo agli ultras scatenati per cercare di calmarli sarebbe davvero una bella idea, peccato che non si realizzerà...scherzi a parte, neanch'io, che ho maturato un'avversione totale e un disinteresse se possibile ancora più grande intorno al pianeta calcio, propongo di chiuderlo.
Semplicemente bisognerebbe farla finita con questo calcio-religione di stato, bisognerebbe fare un concordato come quello che fu stipulato con la chiesa cattolica che sancì la laicità dello stato, per dire che lo stato italiano non è uno stato calciofilo, che c'è almeno una metà di italiani che non ne è minimamente affascinata, che si è rotta la palle di vivere in un paese nel quale il calcio con tutti i suoi interessi e i suoi affari riesce a far parlare di sè molto più di quanto faccia parlare il calcio giocato stesso, e che non è possibile avere in così totale disprezzo tutto il resto dello sport, quello vero. La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone.
Anzi tutti i media collaborano per accrescerle.
Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità.
Il calcio per salvarsi dovrebbe fare un profondissimo esame di coscienza, ma non per cercare di evitare che alla ripresa del campionato si verifichino situazioni come quella di ieri, ma per scendere dal piedistallo altissimo sul quale si è collocato grazie alla complicità di una cultura informativa succube e zerbina.
E in ogni caso a tutti i pallonari incalliti si meritano di trascorrere parecchie domeniche di autoconsumazione da astinenza.


Più che d'accordo con Te!

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 03/02/2007 alle 20:37
Che poi la questione se sono i media a plasmare le coscienze, come io credo, o se lo spettatore sceglie autonomamente cosa vuole vedere o pensare è stata affrontata infinite volte anche in questo forum, è più sociologia e ognuno la può pensare come vuole.
Resta il fatto incontrovertibile della cultura monosportiva.
Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".
Com'è il fatto, si socializzano le vergogne e si privatizzano i meriti o le soddisfazioni? Quando scoppiano ad orolegeria i casi doping nel ciclismo non sento parlare di problema doping nello sport, ma è sempre il ciclismo la pecora nera, l'isola della perdizione.
Se questa idea malsana può passare dal momento che il ciclismo è il parafulmine per tutti gli altri sport per il doping, anche perchè le positività in tutti gli sport minori non fanno notizia allo stesso modo probabilmente, vorrei tanto che si dicesse che non è lo SPORT a soffrire di episodi di violenza ma è solamente e unicamente il CALCIO e sono fattacci suoi, e io come ciclista o appassionato ho la coscienza a posto e me ne lavo le mani.

 
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  postato il 03/02/2007 alle 20:41
Originariamente inviato da antonello64

non è così.
Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza.
L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto?



Per la centoventesima volta: tutti gli studi di comunicazione dicono esattamente il contrario, e cioè che nell'ambito dei media è l'offerta a generare la domanda.

Tu, Antonello, hai delle informazioni diverse che ti rendono così convinto dell'assunto che hai appena esposto, o vai semplicemente a sensazioni?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 21:40
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da antonello64

non è così.
Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza.
L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto?



Per la centoventesima volta: tutti gli studi di comunicazione dicono esattamente il contrario, e cioè che nell'ambito dei media è l'offerta a generare la domanda.

Tu, Antonello, hai delle informazioni diverse che ti rendono così convinto dell'assunto che hai appena esposto, o vai semplicemente a sensazioni?


io ho informazioni che i cosiddetti sport minori andavano alla grande quando ci sono stati in giro i campionissimi capaci di portare la gente davanti al piccolo schermo: e questo senza che le varie televisioni facessero niente di nuovo per promuovere il prodotto rispetto a quanto facevano prima.
Quando esplose Tomba la RAI e TMC furono colte di sorpresa come tutti gli appassionati, e si ritrovarono di botto con ascolti mai visti per uno sport extra-calcio, pur senza aver fatto nulla per promuoverlo.
Al contrario quando Alberto chiuse la carriera, la Coppa del Mondo fini a Mediaset che gli fece pubblicità come si deve (come sempre fa per i propri prodotti) eppure fu un flop, perchè il campionissimo non c'era più.
Potrei citarti altri casi: il tennis con Panatta, il motomondiale con Rossi e Biaggi, oppure il basket e la pallavolo nei tempi d'oro.
E anche il ciclismo ha fatto i picchi di ascolto quando sulla cresta dell'onda c'erano i vari Moser, Bugno, Pantani: il Giro è stato trattato dalla RAI più o meno sempre alla stessa maniera, quindi secondo gli studi da te citati avrebbe dovuto avere sempre la stessa audience, eppure quando sono venuti fuori i campioni la corsa rosa ha sempre aumentato di molto gli ascolti.
Allora io mi chiedo: è l'offerta che fa aumentare l'audience, oppure sono i campioni? quando si fanno ascolti record, dipende dal fatto che il prodotto è stato venduto meglio, oppure sono i fuoriclasse che portano la gente davanti al televisore, anche se i media non pubblicizzano l'avvenimento più di tanto?

Al contrario potrei citarti il caso di Enrico Fabris: ascolti da capogiro alle Olimpiadi, la RAI ha pensato bene di piazzarlo in prima serata qualche settimana dopo (con tanto di grancassa mediatica adeguata), eppure ha fatto ascolti mediocri.

Per quanto mi riguarda, gli studi possono dire quello che vogliono: seguo lo sport a 360° da più di trent'anni, e ne ho viste di tutti i colori.
Ed ho sempre notato che il boom di una disciplina si verifica sulla scia dei risultati, mai sull'atteggiamento dei media: i quali, una volta verificato l'interesse del pubblico si affrettano a dargli lo spazio che merita, ma arrivano sempre dopo, mai prima.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2007 alle 22:04
Originariamente inviato da mont ventoux

Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".


chi ha parlato di sport?

Gazzetta dello sport: Il calcio chiude
Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma
Messaggero: Calcio follia a Catania
Tempo: Il calcio è scoppiato
Corriere della sera: calcio sotto choc
Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale
Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato
Giornale: il calcio si ferma
Stampa: calcio assassino
Unità: inferno calcio
Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio

Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio"

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 03/02/2007 alle 22:38
MATARRESE...ABERRANTE !!!!!!!

Matarrese in diretta telefonica:......è un errore fermare il CALCIO, l'ITALIA vive di CALCIO: Risposta del rappresentante delle forze dell'ordine: L'Italia è fatta innanzitutto di gente che si alza alla mattina alle 6 per andare a lavorare.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2007 alle 01:22
Comunque in attesa delle testimonianze dirette (quanto prima) di Andrea Falco46 ve ne dico un paio io sentite da amici...
Un mio amico che abita a piazza spedini ha detto che a confronto Bagdad ieri faceva ridere, c'era la guerra vera e propria con sirene della polizia e delle ambulanze che andavano e venivano...
Allo stadio peraltro si è rischiato grosso, l'addetto all'ingresso in curva nord non ha controllato nè i biglietti nè gli abbonamenti, in pratica ha fatto entrare chiunque fosse nella zona deducendo che chi si trovasse lì avesse il biglietto: risultato c'era la curva nord stracolma e la gente era messa dappertutto...
All'interno dello stadio non si sapeva quello che succedeva fuori...
Cmq ripeto per una testimonianza + precisa aspettiamo Andrea...

 

____________________
Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2007 alle 01:25
Ah chiaramente questo per specificare che se non ti controllavano il biglietto, figurati se ti perquisivano...
Parlo attenzione della curva nord, ho questa testimonianza...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2007 alle 09:39
Certo che sono pure stati geniali, mettere nella stessa curva tifoserie opposte...A Bari gli ospiti vanno sempre in curva sud e gli ultras dell'altra squadra li vedono col binocolo! Infatti nonostante la tifoseria barese è abbastanza facinorosa, sarà per il calo e la disaffezione con la serie b, sarà appunto per la mancanza di contatto coi rivali, incidenti seri non ne avvengono da un po' d'anni, nemmeno in partite come Bari-Lecce o bari-Napoli che son precedute da vere e proprie dichiarazioni di guerra tra tifoserie...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 04/02/2007 alle 10:23
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da mont ventoux

Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".


chi ha parlato di sport?

Gazzetta dello sport: Il calcio chiude
Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma
Messaggero: Calcio follia a Catania
Tempo: Il calcio è scoppiato
Corriere della sera: calcio sotto choc
Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale
Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato
Giornale: il calcio si ferma
Stampa: calcio assassino
Unità: inferno calcio
Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio

Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio"


Hai perfettamente ragione, anche io ho fatto caso a questa cosa. Nell'ultima settimana le prime pagine dei quotidiani Italiani non parlano di altro, beh Calcio e la vita privata di Berlusconi, di cui il NewYork Times si é fatta una bella risata...(ma dove siamo arrivati)!!!!
Ma non c'é di meglio o di cose più importante di mettere in prima pagina???
i 130 morti nell'esplosione a Baghdad???

 

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To be a winner you must play hard and practice harder!!

It's not about how hard you hit, it's about how hard you can get hit and keep moving forward!



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2007 alle 10:38
Originariamente inviato da laperla

Originariamente inviato da antonello64

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Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".


chi ha parlato di sport?

Gazzetta dello sport: Il calcio chiude
Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma
Messaggero: Calcio follia a Catania
Tempo: Il calcio è scoppiato
Corriere della sera: calcio sotto choc
Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale
Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato
Giornale: il calcio si ferma
Stampa: calcio assassino
Unità: inferno calcio
Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio

Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio"


Hai perfettamente ragione, anche io ho fatto caso a questa cosa. Nell'ultima settimana le prime pagine dei quotidiani Italiani non parlano di altro, beh Calcio e la vita privata di Berlusconi, di cui il NewYork Times si é fatta una bella risata...(ma dove siamo arrivati)!!!!
Ma non c'é di meglio o di cose più importante di mettere in prima pagina???
i 130 morti nell'esplosione a Baghdad???


Ne converrai che l'ordinaria follia Irachena (guerra) non fa più notizia

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2007 alle 10:46
Approvando la considerazione di Laperla, anche se si sa che i giornali vanno dove tira il vento della notizia, un'altra considerazione al vaglio: giocare il campionato a porte chiuse e rimborsare gli abbonamenti dei telespettatori con le tessere televisive (che siano mediaset o la7) in modo di permettere la visione della partita, forse è una misura un pò eccessiva quello della chiusura degli stadi, però pare che per un paio di giornate si giocherà a porte chiuse un parziale rimborso simile per non penalizzare i tifosi che in fondo non c'entrano nulla potrebbe essere un'ipotesi interessante.
Materrese ieri su radio1 diceva di giocare solo di giorno, voi cosa ne pensate? Certo gli scontri giochi di giorno o giochi di sera ci sono lo stesso, tuttavia sarebbe + facile individuare i responsabili, oltretutto ieri ho sentito miei amici che dicevano che c'erano tifosi nascosti dappertutto...
Una considerazione sempre su ieri: sentivo ieri inneggiare alla cultura della sconfitta e mi domando da che pulpito? Possiamo fare mille esempi, ma ve be dico uno: dopo la partita Inter-Catania c'è stato uno sputo di Ibra e le televisioni stavano ore e ore a studiare anche leggi della fisica per vedere che direzione ha preso lo sputo... ma dico io: ma secondo voi si può essere così idioti? Ma gli stessi allenatori o giocatori, ma non potrebbero dir loro ma non vi vergognate a far vedere ste cavolate?Sempre nell'ambito della cultura della sconfitta, se Totti è stato espulso contro il Livorno, perchè tutti a doverlo giustificare - in primo piano le tv - e a doverlo per forza far giocare contro l'Inter? In questi casi se veniva squalificato per due turni tutta sta cultura dove stava?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2007 alle 13:05
Originariamente inviato da Subsonico

Certo che sono pure stati geniali, mettere nella stessa curva tifoserie opposte...A Bari gli ospiti vanno sempre in curva sud e gli ultras dell'altra squadra li vedono col binocolo! Infatti nonostante la tifoseria barese è abbastanza facinorosa, sarà per il calo e la disaffezione con la serie b, sarà appunto per la mancanza di contatto coi rivali, incidenti seri non ne avvengono da un po' d'anni, nemmeno in partite come Bari-Lecce o bari-Napoli che son precedute da vere e proprie dichiarazioni di guerra tra tifoserie...
scusami, ma a catania un tempo era così:ultras caldi nella sud e ospiti nella nord, poi per scisioni tra gruppi che non sto qui a spiegarvi, gli ultras sono finiti nella nord, ma vi preanuncio che il casino NON LO HANNO FATTO GLI ULTRAS, ma gente che non centrava nulla col calcio...

 
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