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Autore: Oggetto: La carta della salute e dello sport....esperimento

Livello Miguel Indurain




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  postato il 24/01/2007 alle 17:51
Io ho scritto la mia....provate voi a scriverne una.....!

La carta della Salute & sport

Art 1. Il ciclista è uno atleta.

Art 2. La malatia non è compatibile con la competizione sportiva se invalidante.

Art 3. L'atleta che soffre di una patologia stagionale o temporanea ma invalidante non è idoneo alla competizione sportiva.

Art 4. In osservanaza al Art 2. si considerano certificati con prescizioni mediche uno strumento illecito nelle dinamiche di una competizione sportiva.

Art 5. In osservanza al Art. 3 si considera patalogia temporanea ma non invalidante, nelle dinamiche di una competizione sportiva, quello che nè inficia la prestazione sportiva, ma non la salute dello sportivo.

Art 6. In osservanza al Art. 5 è consentita al medico sociale la cura e la gestione della patologia temporanea non invalidante del atleta, nelle dinamiche di una competizione sportiva, salvo dichiarare alla struttura competente metodologia e tempi.

Art 7. Il posseso di farmaci, non è consentito al atleta, nelle dinamiche di una competizione sportiva.

Art 8. In osservanza al Art. 4,5,6,7 il possesso del farmaco è gestita dal medico sociale.

Art 9. Il controllo sulla salute dello spotivo hanno il limite del periodo della competizione sportiva.

Art 10. Si definiscono Test di controllo quelli del sangue e urine o non invasivi.

Art 11. I Test di controllo vanno effettuati su tre provette diverse, analizzate: due nello stesso laboratorio riconosciuto, entro e non olte i 3 giorni, mentre la terza in uno differente, entro e non oltre 2 giorni dal eventuale precedente positività.

Art 12. Le provette sono sigillate a gruppi di tre, contradistinte da un numero al quale verrà associatà l'analisi e la scelta del gruppo di provette verrà comunicato tramite sorteggio su un insieme sigillato e comune a tutti gli atleti ad inizio della competizione sportiva.

Art 13. L'esame clinico, Test su tre provette, è inappellabile in caso di positività.

Art 14. Si impartisce la squalifica a vita da ogni attivita sportiva alla prima positiva per epo, ormoni della crescita, emotrasfusione.

Art 15. Si impartisce la sanzione di 2 anni di sqalifica da ogni attività sportivà alla prima positiva per sostanze che non sono Art 14. ma i cui effetti sono riconducibili.

Art 16. Si impartisce la sqalifica a vita da ogni attività sportiva alla recidività Art.15

Art 17. Si impartisce l'ammonimento scritto alla prima positiva per sostanze che non sono Art 14, 15 i cui effetti non sono fattori alteranti della prestazione sportiva.

Art 18. Si impartisce la sanzione di un anno di sqalifica da ogni attività sportivàvita alla recidività Art.17

Art 19. In osservanza al Art. 2, in caso di una situazione non idonea e in mancanza di una positività l'atleta verrà allontanato dalla competizione sportiva per salvaguardarne la salute.

Art 20. Ogni atleta ha l'obbligo di tenere un comportamento morale limpido nei confrinti della disciplina sportiva che rappresenta. In osservanza al Art. 6 qual ora non fosse possibile chiarire senza dubbio la propria posizione, l'atleta verrà allontanato dalla competizione sportiva

 

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  postato il 24/01/2007 alle 18:02
Itammb, ma alla salute di chi deve leggere non ci hai pensato?
È meno importante?

 

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  postato il 24/01/2007 alle 18:03
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Itammb, ma alla salute di chi deve leggere non ci hai pensato?
È meno importante?


 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 24/01/2007 alle 20:10
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Itammb, ma alla salute di chi deve leggere non ci hai pensato?
È meno importante?


ekkoti lo sapevo....!

Perdonami ma perchè nn fai uno sforzo e apposto di fare domande (chi cosa quando..che nn è il caso)...non ti sforzi e elabori una carta tua personale !?

...sarebbe interessate un elaborazione dalla carta da parte di chi palesemente è per l'anarchia e a tutto campo del ciclista
comunque....anche quando la posizione è disarmante e compromessa...ovviamente sbagliato...!...salvo lasciarti margini per fare retro e schierarti altrove..!

Dai fai uno sforzo...prendi posizione con un opinione chiara....e nn legato a un fatto sportivo specifico.....

Fai un passo...

 

[Modificato il 24/01/2007 alle 20:21 by itammb]

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  postato il 25/01/2007 alle 12:34
Vai nel thread: "Doping, le nostre proposte", e - se ti diverte - traduci pure in "Art." tutte le cose che ho scritto.

Buon divertimento.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/01/2007 alle 17:30


Ho letto con attenzione i post del 3d ""Doping, le nostre proposte","...da cui ho estrapolato questo pezzo che mi è
sembrato l'unica opinione che ti stà veramente a cuore:


Le cose che poi dovrebbe fare l'Uci sono:

1- avere un libretto medico per ogni tesserato (con una copia alla società di appartenenza, un'altra al sindacato
corridori professionisti);

2- avere tot. commissari da inviare (a turno ed alternati tra le varie squadre, così si limita al massimo la corruzione)
nei quartier generali dei team;

3- lasciare piena autonomia ed indipendenza agli istituti anti-doping (l'ideale sarebbero 2) che fanno i controlli alle
corse;

4- avere una commissione medica (deve averla anche il sindacato corridori professionisti) che possa stabilire se il "fermo"
della squadra (in caso di valori sballati del suivi medical) sia legittimo o meno;

5- dare pene pesanti (per mancato monitoraggio o incapacità manageriale: responsabilità oggettiva) o pesantissime
(per concorso di colpa nel dopaggio: responsabilità diretta) a ciclista, medico sociale, direttori sportivi e team-manager
(nulla ci proibisce di squalificare anche il commissario Uci per responsabilità oggettiva, visto il mancato - a quel
punto - monitoraggio) trovati positivi all'anti-doping durante (o dopo) le corse.

Credo che più chiaro di così non possa essere.



Da quì inizio la mia discussione :

I nostri punti di vista sono geograficamente opposti:

io faccio partire l'analisi del problema a partire dal atleta, tu lo vedi solo un difficile irrisolto istituzionale.

In particolare quello che ho scritto nasce da quello che non si legge cioè quello che scritto non genera il giusto
rumore, per dirla in breve, quello che non piace al popolo degli "ISTI" : giornalISTI, terrorISTI, buonISTI, qualunqUITI.

Con semplicità mi esprimo meglio :

Cosa ci vuole a dire che:

1- Se un atleta è malato deve stare a casa a posto di partire per le corse con il kit del piccolo infermiere...
2- Che le ricette mediche le prescrive il dottore quando stai male e non per partecipare alle corse...
3- Che se in una corsa ti fai male è compito del medico di squadra gestire il kit del piccolo infermiere...
4- Che perseguire l'atleta al di fuori del contesto gara è una pagliacciata...buona...
5- Che come dici tù : di istituti anti-doping..."l'ideale sarebbero 2"...
6- Che per giustizia le analisi vanno fatte in tempi brevi e che il risultato è risolutivo e inappellabile
7- Che le modalità di scelta delle provette deve essere univoco e uguali per tutti
8- Che se hai sbagliato meriti di uscire fuori dal ciclismo
9- Che al difuori del doping esistono attrettanti attegiamenti ugualmente infamanti e altrettanto spregevoli.

Come vedi UCI in questo frangente non pesa quanto quello che con coscenza non fanno tanti atleti che difendi a spada tratta a prescindere...a volte nel giusto.

 

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  postato il 25/01/2007 alle 19:57
Originariamente inviato da itammb

I nostri punti di vista sono geograficamente opposti:

io faccio partire l'analisi del problema a partire dal atleta, tu lo vedi solo un difficile irrisolto istituzionale.


Assolutamente, e me ne compiaccio.

Tu miri a rendere gli atleti interscambiabili ("chi sbaglia a casa"), mantenendo (anzi, "cercando di mantenere") lo sport in vita.
Io miro a tenere lo sport in vita, attraverso la tutela degli atleti ("cerchiamo di tutelare chi vuol restare pulito, colpendo tutti coloro che concorrono allo «zozzume»").

Sono contentissimo di far parte del secondo gruppo.

P.S.: Quello non è l'unico argomento che - della questione mi sta a cuore - anche perché, come si legge dal pezzo quotato, nella prima riga c'è un "poi"; significa dunque che prima di quel post c'è altro. Eccome se ce n'è.

P.S.1: Effettivamente questo thread potrebbe essere (ri)portato nel vecchio thread: "Doping, le nostre proposte". Dici di no?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/01/2007 alle 20:10
Io credo che si dovrebbe rivedere molte cose sul doping:

1) Ristabilire cosa è lecito e cosa non lo è, ci sono stati studi ed evoluzioni che hanno cambiato le carte in gioco, per cui una riguardata non farebbe male

2) Stabilire in modo serio e definitivo i metodi per i controlli

3) Chi è malato giustamente non corre!!! Essendo professionisti li copre l'INPS

4) Chi sgarra paga nel modo e quantità stabilito

5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/01/2007 alle 21:56
Originariamente inviato da Monsieur 40%

P.S.1: Effettivamente questo thread potrebbe essere (ri)portato nel vecchio thread: "Doping, le nostre proposte". Dici di no?



Si mi sembra giusto

 

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Livello Herman Van Springel




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  postato il 25/01/2007 alle 22:25
Originariamente inviato da superandyweb

5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.


per me questo è incondivisibile non solo perchè al momento essendo i controlli anni luce arretrati ciò vorrebbe dire lasciare via libera al doping ma perchè indicherebbe che se uno ha in casa 50000 euro di prodotti dopanti può tranquillamente correre. A me già fa specie che gente in tali situazione torni a correre dopo una squalifica(amatori) ma comunque come minimo la squalifica la vedo obbligatoria. Oltre a smetterla con la farsa attuale che con l'antidoping non ha molto a che fare si devono mettere tutti sullo stesso piano gli attori in gioco o meglio ognuno deve rispondere per quel che gli compete e al solito in prima fila metto medici compiacenti e "spacciatori" e subito a ruota gli atleti e i dirigenti (quando son parte attiva) e infine i dirigenti (quando dormono)...anzi metterei anche i controllori....se da annni ti occupi di antidoping e poi salta fuori che tutti passavano i controlli senza problemi è bene prenderne atto e cambiare mestiere lasciando che siano altri a tentare di svolgere meglio tale compito.
L'operazione spagnola è una buffonata per come è stata gestita e al limite per come è stata condotta (ma qui è da verificare) non per il fatto d'essere stata intrapresa.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 02/02/2007 alle 09:15
Originariamente inviato da superandyweb

5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.


Hai detto una solenne caxxata! Bisogna controllare anche le abitazioni/ammiraglie/macchine al seguito dei corridori, se c'è la possibilità di trovare prodotti proibiti (e qualcosa, di solito, risulta!).
Basandosi solo sui controlli del sangue, non si potrebbe venire a sapere di nuove tecniche dopanti, e soprattutto di chi spaccia i prodotti!!!
Gli sportivi professionisti devono essere controllati e non solo per questioni legali (che pure non sono di secondaria importanza: chi si dopa RUBA e "costringe" gli altri a farlo, semplicemente per vedere riconosciuto il loro talento), ma soprattutto per la loro salute.
Mi spiace ma io ci credo ancora alla possibilità di uno sport pulito...

 

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Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 02/02/2007 alle 13:26
Originariamente inviato da cassius

Originariamente inviato da superandyweb

5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.


Ecc..

Gli sportivi professionisti devono essere controllati e non solo per questioni legali (che pure non sono di secondaria importanza: chi si dopa RUBA e "costringe" gli altri a farlo, semplicemente per vedere riconosciuto il loro talento), ma soprattutto per la loro salute.
Mi spiace ma io ci credo ancora alla possibilità di uno sport pulito...


Sono in linea con tè chi si dopa ruba....ma perseguitare le persone anche nella vita privata non risolve nulla.

E' in gara che si raggiunge i massimi livelli di una cilindrata truccata..che dura poco tempo davvero..!

 

[Modificato il 02/02/2007 alle 13:36 by itammb]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/02/2007 alle 23:11
Originariamente inviato da cassius

Originariamente inviato da superandyweb

5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.


Hai detto una solenne caxxata! Bisogna controllare anche le abitazioni/ammiraglie/macchine al seguito dei corridori, se c'è la possibilità di trovare prodotti proibiti (e qualcosa, di solito, risulta!).
Basandosi solo sui controlli del sangue, non si potrebbe venire a sapere di nuove tecniche dopanti, e soprattutto di chi spaccia i prodotti!!!
Gli sportivi professionisti devono essere controllati e non solo per questioni legali (che pure non sono di secondaria importanza: chi si dopa RUBA e "costringe" gli altri a farlo, semplicemente per vedere riconosciuto il loro talento), ma soprattutto per la loro salute.
Mi spiace ma io ci credo ancora alla possibilità di uno sport pulito...


Rimango della mia idea sul fatto che non è giusto squalificare corridori se trovati in possesso di medicinali dopanti, in quanto non è detto che siano per uso proprio (anche se al 99% sarà cosi).

Se l'antidoping è arretrato rispetto al doping questo è un problema, ma va risolto in altro modo e non peregiure le perosne, i famigliari, le intercettazioni ecc... Cerchiamo di usare queste risorse (che paghiamo tutti con le tasse) per cercare e fermare i veri criminali.

Anche io spero in un ciclismo pulito, ma fatto con regole chiare e giuste, non si puo fermare o squalificare se non sei sicuro al 200%.

Come si dice... meglio un criminale fuori che un innocente dentro!!!

Mi dite chi toglierà mai l'ombra del doping su Basso? Uscito pulito ufficialmente, pensate che basti nel caso vinca il prossimo Giro o Tour?
So gia che se capitasse questo molte persone diranno che ha vinto perchè dopato... Quello che gli è successo è una cosa indelebile e spero non succeda piu a nessuno ne nel ciclismo ne nella vita quotidiana!!!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 03/02/2007 alle 13:40
Farò un paragone estremamente fuori luogo in questo periodo, ma estremamente calzante: secondo questo principio dovrebbero far entrare la gente con spranghe, bombe carta e altro allo stadio, perchè in punta di diritto si può dire che non è detto che li useranno...

Non possiamo pretendere di fermare il doping solo quando gli atleti ce l'hanno già nel sangue.
Prendiamo l'autoemotrasfusione: non comporta l'iniezione di sostanze particolari ma solo del proprio sangue, quindi hai voglia a scoprirla con delle analisi...
Mi spiace per i corridori, lo so che non è bello essere svegliati dai NAS nel proprio albergo o cose del genere, ma guardiamo anche a COSA GLI BECCANO!!!
Per quanto riguarda gli altri sport, spero seguano l'esempio del ciclismo dove cmq si lotta contro il doping.
E non mettiamo in mezzo il nostro tifo per Basso o chiunque altro, quando si tratta di fare chiarezza. Anche se ciò è doloroso perchè vi garantisco che mi ha fatto male vedere Basso escluso dal Tour. Ma se ha sbagliato è giusto che paghi

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 11/02/2007 alle 17:20
Tratto dalla rivista Ciclismo su un intervista a "GIOVANNA MELANDRI"
WWW.ciclismo.it

DOMANDA :

La lotta al doping, a volte, degenera gettando fango su campioni che poi risultano innocenti la scorsa estate abbiamo visto il ministrodello sport francese in prima linea a tutela del immagine del tour de france. E l'opinione pubblica si è schierata dalla parte del governo. Da noi la posizione in difesa di ivan basso, nel ambito dello scandalo partito dalla spagna e denominato Operacion puerto, è sembrata "defilata", forse per la concomitanza con i festeggiamentiu per la vittoria nel mondiale di calcio.

Era lecito aspettarsi qualcosa dalle istituzioni ? Che nè pensate della cattiva informazione che rischia di rovinare la reputazione degli sportivi ?

RISPOSTA:

"La questione, mi perdoni, non è legata al ipotetica degenerazione del contrasto al doping quanto al fatto che luso di sostanze dopanti deve essere considerato, di per sè, una DEGENERAZIONE INACCETTABILE del attività sportiva.[..] Mi pare, in oltre, che la FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA ha operato con grande misura per tutelare gli INTERESSI di un proprio tesserato.[..] Comunque , la mia speranza è che dal ciclismo italiano, possano giungere dei segnali incoraggiantied esempoi di comportamenti corretti."

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2007 alle 23:25
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5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.


Io sarei per una proposta al contrario: chi viene trovato positivo ai controlli riceve una pubblica rampogna, tipo un calcio nel sedere davanti a tutti, oppure deve portare un cappello con le orecchie da asino, cose di questo tipo.
Invece chi viene trovato in possesso di farmaci a casa sua, in macchina, nel camper etc etc, oppure viene intercettato mentre ordina qualche fialetta, ecco che costui viene squalificato a vita.

 

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Davide

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 12/02/2007 alle 11:10
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

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5) Basta con queste buffonate tipo l'operazione spagnola o pedinaggi alle borsette delle mogli dei corridori, Dopato è chi viene trovato dopo i controlli, il resto non deve essere tenuto in considerazione per un'eventuale squalifica, magari per questioni legali si, se è il caso.


Io sarei per una proposta al contrario: chi viene trovato positivo ai controlli riceve una pubblica rampogna, tipo un calcio nel sedere davanti a tutti, oppure deve portare un cappello con le orecchie da asino, cose di questo tipo.
Invece chi viene trovato in possesso di farmaci a casa sua, in macchina, nel camper etc etc, oppure viene intercettato mentre ordina qualche fialetta, ecco che costui viene squalificato a vita.


C'è un museo a S. Marino, quello delle torture medievali....si può fare una visita per prendere spunto.....

Seriamente l'equazione atleta=farmaco è paradosso...per dirla alla matrix bisogna riconteggiare l'equazione e bilanciarla...

Già questo sarebbe un successone d'immagine....

La "positività" io la considero l'ultimo stadio, ormai i giochi sono stati fatti e ognuno ha preso (liberamente) la propria strada....quindi sei già fuori....

Oggi se sei positivo (cioè hai rischiato)...e hai il coraggio di ammetterlo (altri non lo fanno + per l'età...che per l'infrazione commessa) al massimo sono 2 anni di sqalifica significa che se nè valeva la pena (economica) e hai una certa età...sei ancora nei giochi (puoi ritornare a correre) quadagnandoci pure....

Secondo mè quello che devasta è il doping "casalingo" insomma....se lo fai da prof. e perchè certe pratiche le impari da giovane nei vivai delle squadre dilettantistiche....allora siamo meno duri lì...ma poi quando diventi prof. e sbagli...ti scusi e vai via....tutto il resto è ipocrisia

 

[Modificato il 12/02/2007 alle 11:14 by itammb]

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 26/07/2007 alle 09:10
Tiro su questo thread....e metto pure un riferimento a quest'altro di Morris :

http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=680#pid112215

Tra le righe si può trovare anche un link a uno dei siti che vende il carburante sportivo + usato al mondo.

 

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